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Continua a rallentare il credito in Emilia Romagna


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I prestiti bancari in Emilia Romagna negli ultimi mesi hanno continuato a registrare rallentamenti presentando, per la prima volta, in dicembre rispetto ai 12 mesi precedenti, un segno negativo (-0,9%). Tale dato è la risultante di una sostanziale tenuta del credito destinato alle famiglie consumatrici (+ 1,8% a dicembre) cui si contrappone una significativa riduzione del credito alle imprese (- 3,3% sempre a dicembre). La situazione è stata ieri al centro di una riunione dell’Osservatorio regionale sul credito convocato e presieduto dal prefetto di Bologna, Angelo Tranfaglia. Vi hanno partecipato i Prefetti della regione e i raoppresentanti locali di Banca Dipartimento dell’Economia e Finanze, Regione, Provincia e Comune di Bologna, Guardia di Finanza, Camera di Commercio, A.B.I., A.C.I., U.P.I. e U.N.C.E.M, e i rappresentanti delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sindacali e dei consumatori.

Il Prefetto Tranfaglia ha illustrato l’andamento del’erogazione del credito nel secondo semestre 2009, fornendo anche le prime anticipazioni relative al corrente anno che indicano, appunto, il permanere di una situazione di sofferenza.

Per quanto riguarda la riduzione del credito alle imprese, è derivata particolarmente dalla caduta del credito all’ industria manifatturiera (- 9,9%) direttamente ricollegabile al crollo dell’export regionale (-23,3%) e alla drastica riduzione del fatturato complessivo con punte del 40% in alcuni settori merceologici e al sostanziale blocco di nuovi investimenti.

Per la prima volta poi si è registrata l’estensione alle imprese più grandi della riduzione del credito (-4,1% a dicembre), che finora aveva interessato prevalentemente quelle con meno di 20 dipendenti.

La qualità del credito, risentendo delle difficoltà delle imprese regionali, per la prima volta ha visto il flusso di nuove sofferenze (2% a dicembre) leggermente superiore al dato medio nazionale.

Le province della Romagna, in particolare Ravenna e Forlì-Cesena, hanno confermato una migliore tenuta del credito rispetto alle province emiliane.

Nel corso dell’incontro è stata esaminata l’applicazione delle iniziative messe in campo dal governo nell’estate dello scorso anno per attenuare la stretta creditizia quali l’avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese, cioè la cosiddetta moratoria sul credito, i prestiti garantiti dalla SACE per i fornitori di beni e servizi nei confronti della Pubblica amministrazione, la certificazione dei debiti di regioni ed enti locali ed altre ed è emersa una valutazione notevolmente positiva su tali misure senza che siano emerse criticità nella loro attuazione.