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AngelicA Festival compie vent’anni


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Vent’anni di dialogo tra la musica e le altre espressioni della contemporaneità. Non sono molte le realtà di produzione musicale che hanno potuto cerchiare sul calendario tutti gli anni, da venti a questa parte. AngelicA arriva a farlo in un 2010 difficile per tutti, chiamando a raccolta la varietà di idee che in vent’anni ne ha disegnato il profilo e creato l’identità.

“Questa edizione di AngelicA è un piano sequenza sui suoi venti anni di vita, come se ogni giorno ci si trovasse in un festival diverso”: così Massimo Simonini, che nel 1991 ha dato vita ad AngelicA assieme a Mario Zanzani, e che esorta anche oggi alla ricerca di “nuovi orizzonti, in termini musicali, certamente, ma con tutto ciò che questa prospettiva implica in termini sociali, di rinnovamento di idee e di modi di vivere la musica”.

Il programma è stato presentato nella sede del Mambo di Bologna, presente tra gli altri l’assessore regionale alla Cultura, Alberto Ronchi. “E’ una grande soddisfazione – ha detto Ronchi – presentare la ventesima edizione di una manifestazione così importante per la nostra regione, una rassegna conosciutissima a livello nazionale e internazionale. Una soddisfazione non solo per l’indiscutibile qualità della musica che viene proposta, ma anche perché questa edizione conferma una rete di relazioni e partnership, vecchie e nuove, in un sistema che AngelicA ha saputo contribuire a creare e di cui è un fermo punto di riferimento”.

E allora ecco un maggio 2010 lunghissimo (a Bologna, con due tappe a Lugo di Romagna e Modena), che partirà martedì 4 con un decano dell’elettronica francese, Bernard Parmegiani (dopo che nel 2008 AngelicA aveva invitato per la prima volta in Italia un altro maestro d’oltralpe, il “padre” della musica concreta, Pierre Henry), per chiudersi sabato 29 e domenica 30 con la partecipazione di un altro monumento, questa volta legato alla tradizione popolare (ma non solo!) italiana, Giovanna Marini.

Nel mentre, giganti del jazz d’avanguardia, come i sassofonisti Henry Threadgill (giovedì 6 maggio) o John Zorn (lunedì 17 maggio, con il progetto Essential Cinema, nell’ambito della manifestazione a cavallo tra cinema e musica Jean-Luc Godard, compositore di cinema); il Novecento storico di Luigi Nono (La lontananza nostalgica utopica futura), sabato 8 maggio, giorno di un altro ventennale, quello della scomparsa del compositore veneziano, grazie all’interpretazione di un maestro del violino come Enzo Porta, che verrà messo a confronto nella stessa sera con un violino “d’oggi”, quello di Jon Rose; la ricerca di un trio navigato come The Recedents (con Lol Coxill, Mike Cooper e Roger Turner, sabato 15 maggio) o di Arto Lindsay, protagonista di una delle produzioni più impegnative (realizzata in prima assoluta con i Teatri di Lugo di Romagna e Modena, rispettivamente venerdì 21 e sabato 22), interprete con la Filarmonica Toscanini di una rilettura del repertorio brasiliano e di alcuni standard della canzone, che arriva dopo quella – in un certo senso parallela – fatta da Mike Patton della canzone italiana degli anni d’oro; e poi le decontestualizzazioni care ad AngelicA: allora si va in chiesa, con un organo antico nelle mani Liuwe Tamminga (mercoledì 5 maggio), per musiche di Olivier Messiaen e Arvo Pärt, o al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna (venerdì 7 maggio), per rinnovare la felicissima partnership del 2008, proponendo questa volta musiche di Éliane Radigue, interpretate tra gli altri dal violoncellista Charles Curtis (e per lui è un ritorno a MAMbo, dopo la prima italiana dell’ultimo lavoro di La Monte Young ad AngelicA 18): un connubio tra arte e musica che sviluppa sempre nuovi intrecci sulla creatività contemporanea.

Inaugurazione martedì 4 maggio

“È tradizione di AngelicA sviluppare un discorso legato ai contesti e alla loro nuova ed eventuale scoperta, quando le cose non sono come erano previste, quando non vengono vissute nei modi abituali”. Certamente questa dichiarazione programmatica di Massimo Simonini offre il fianco all’apertura stessa di questo ventennale di AngelicA, che nasce proprio da una nuova contestualizzazione della situazione concerto, da un incontro tra discipline diverse – musica e astronomia – in realtà familiare, in altri tempi, a chi tanto alla musica quanto all’astronomia (e alle altre discipline del sapere) poneva domande di carattere universale. Ecco allora un viaggio nell’Universo, dal sapore rinascimentale e dal carattere contemporaneo, grazie alle parole di Gianfranco Maraniello (direttore di MAMbo) e Fabrizio Bònoli (direttore del Museo della Specola) e alle composizioni di Bernard Parmegiani.

Una serata inaugurale, quella di martedì 4 maggio, per AngelicA e per un’altra iniziativa, Col favore del buio, che la Provincia di Bologna promuove da quattordici anni e che intreccia in questa occasione i binari musicali di AngelicA: nell’Aula Magna di Santa Lucia (via Castiglione, 36) alle ore 18.30, primo intervento di Bernard Parmeggiani che alla consolle farà ascoltare la sua Creation du Monde (lavoro composito del 1984); alle ore 21.30, dopo i saluti di Maura Pozzati, assessore alla cultura della Provincia di Bologna, e Flavio Fusi Pecci, direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna, la conversazione tra Gianfranco Maraniello e Fabrizio Bonoli; al termine, nuovo momento musicale di Bernard Parmegiani: De Natura Sonorum, composto nel 1975.

Mercoledì 5 maggio

Seguendo più linee del percorso di AngelicA giungiamo a un concerto che raccoglie diversi motivi caratteristici: da un lato, l’uscita dai contesti (questa volta siamo nella Basilica di S. Antonio di Padova), dall’altro lato, una vocazione spirituale che si esprima attraverso l’immediatezza della musica. Mercoledì 5 maggio, alle ore 21.30, Liuwe Tamminga (organista titolare della Basilica di S. Petronio a Bologna), celebre per la sua specializzazione nel repertorio cinque-seicentesco, si tufferà questa volta nel mare novecentesco interpretando brani di Olivier Messiaen e Arvo Pärt.

Giovedì 6 maggio

Giovedì 6 maggio segna quasi un ritorno alla classicità (classicità per AngelicA, ça va sans dire): al Teatro San Leonardo (via San Vitale, 75), luogo “storico” di AngelicA dove anche quest’anno si svolgerà la maggior parte dei concerti, arriva uno dei nomi che ha scritto pagine fondamentali della vicenda musicale afroamericana, Henry Threadgill, chicagoano classe 1944, tra i membri fondatori dell’AACM (Association for the Advancement of Creative Musicians), cresciuto alla corte di Muhal Richard Abrams. Ad AngelicA Threadgill porterà uno dei gruppi con cui ha dato vita alle sperimentazioni dell’ultimo decennio, gli Zooid.

Venerdì 7 maggio

Al MAMbo invece per la serata successiva, venerdì 7 maggio: apertura serale straordinaria del Museo d’Arte Moderna di Bologna per un dialogo tra musica e arte sulla scia di una magia apparsa irripetibile quando nel 2008 – sempre in una collaborazione tra AngelicA e MAMbo – il violoncellista Charles Curtis incantò per tre ore buone il pubblico accorso per l’ultima composizione di La Monte Young. E sarà proprio Charles Curtis il trait d’union con questo nuovo appuntamento a MAMbo, questa volta per i tre capitoli di Naldjorlak, lavoro (che ha visto la sua prima assoluta a Bordeaux, proprio al Museo d’Arte Contemporanea, e al Louvre di Parigi: AngelicA guarda all’Europa, anche come prassi performativa) della compositrice Éliane Radigue (altro nome storico della musica francese che va a fare il paio con Bernard Parmegiani in questo ventesimo anno di AngelicA) performato, alla presenza della stessa Radigue, da un trio formato da Bruno Martinez e Carol Robinson (entrambi ai corni di bassetto), oltre a Charles Curtis.2

Sabato 8 maggio

Prima fase del Momento Maggio che si chiude con un doppio set sabato 8 maggio, di nuovo al Teatro San Leonardo, protagonista il violino: prima quello di un maestro come Enzo Porta che nel giorno esatto dei vent’anni dalla morte di Luigi Nono (questa è una coincidenza, non cercata, che ci ha sorpreso!) interpreta la sua Lontananza nostalgica utopica futura; a seguire quello di Jon Rose, sperimentatore cosmopolita, allergico alle regole, che presenta ad AngelicA il progetto Palimpolin, futuristico intreccio di musica acustica ed elettronica generate dal suo violino e da un ultratecnologico archetto in carbonio.

Mercoledì 12 maggio

Un salto nel tempo, fino a mercoledì 12 maggio, al Teatro San Leonardo, e nello spazio, verso quell’India di Ganesh Anandan che in duo con l’improvvisatore tedesco Hans Reichel presenterà il progetto Shrutidax. Ci porta in Lituania invece il secondo set, sempre mercoledì 12, con il pianista e compositore Arturas Bumsteinas e il suo Works and Days Ensemble, formazione che raccoglie un numero variabile e potenzialmente illimitato di musicisti da ogni parte del mondo, che provano via internet prima della performance dal vivo.

Giovedì 13 maggio

Il duo del trombonista austriaco Radu Malfatti e del clarinettista basso argentino Lucio Capece aprirà la serata di giovedì 13 maggio, seguito dall’Atto Tragico dell’olandese Cornelis de Bondt eseguito dall’Ensemble Loos.

Venerdì 14 maggio

Un altro duo è quello composto dall’improvvisatore “concreto” francese Pascal Battus e dalla sassofonista franco-libanese Christine Sehnaoui Abdelnour, cui seguirà (nel doppio set di venerdì 14 maggio) il quartetto formato da uno dei più interessanti sviluppatori del jazz sperimentale nell’ex Germania Est come Johannes Bauer assieme al fratello Konrad Bauer e a Uwe Kropinski e Helmut Joe Sachse (due tromboni e due chitarre) per il progetto Doppelmoppel.

Sabato 15 maggio

The Recedents sono i protagonisti assoluti della serata di sabato 15 maggio: Lol Coxhill, Mike Cooper e Roger Turner, tre monumenti di quell’improvvisazione radicale che in Gran Bretagna ha visto nascere alcune delle sue più felici espressioni. Prima parte della serata tre soli e poi lo storico trio.

Lunedì 17 maggio – Jean-Luc Godard, compositore di cinema

Il Momento Maggio intreccia lunedì 17 l’altra importante manifestazione che AngelicA promuove nel 2010 in coproduzione con la Cineteca di Bologna e l’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna: Jean-Luc Godard, compositore di cinema. Dopo le note di William Parker lo scorso febbraio sulle immagini del godardiano Alphaville, arriva a Bologna (all’Arena del Sole) John Zorn, con un gruppo all-star (Marc Ribot, Jamie Saft, Trevor Dunn, Joey Baron, Kenny Wollesen, Cyro Baptista, Ikue Mori) per il progetto Essential Cinema, musiche sulle immagini del cinema sperimentale statunitense fino all’omaggio a Godard con lo spot, girato dal regista francese e mai trasmesso, per la Nike.

Venerdì 21 e sabato 22 maggio: Progetto Arto Lindsay

Il progetto regionale che negli anni passati ha portato in Emilia-Romagna artisti come Mike Patton, Fred Frith e Butch Morris vede protagonista quest’anno il brasiliano Arto Lindsay: di nuovo un artista eterodosso a confronto per la prima volta con una realtà “classica” come la Filarmonica Arturo Toscanini per una lettura inedita, questa volta, della canzone brasiliana e degli standard della canzone: doppio appuntamento venerdì 21 maggio al Teatro Rossini di Lugo di Romagna e sabato 22 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena.

Domenica 30 maggio: Giovanna Marini e Coro Arcanto

Il lungo maggio di AngelicA si chiuderà a fine mese con il ritorno di un’artista a cui il festival lega uno dei suoi ricordi più belli (la prima assoluta dell’oratorio Le ceneri di Gramsci in occasione del trentennale della morte di Pier Paolo Pasolini nel 2005): Giovanna Marini. Un omaggio di AngelicA e Bologna a una delle artiste più poliedriche del nostro Paese, conoscitrice profonda e ‘cantrice’ della tradizione popolare italiana più autentica, oltre che compositrice ad ampio raggio. Proprio sulle note composte negli anni da Giovanna Marini si snoderà la lunga serata di domenica 30 maggio al Teatro Manzoni (una nuova collaborazione con la stagione diretta da Giorgio Zagnoni), immaginata come un dittico in cui il Coro Arcanto presenterà prima una selezione delle pagine della Marini riarrangiate per coro da Giovanna Giovannini; poi sarà Giovanna Marini a salire sul palco con il suo storico Quartetto Vocale.

Giugno: AngelicA e il Museo per la Memoria di Ustica

E per il mese di giugno, un nuovo progetto che si annuncia in quel tracciato, caro ad AngelicA, che coinvolge differenti mezzi espressivi, istituzioni culturali che difficilmente si immaginano in relazione tra loro, e che vedrà la collaborazione tra il Festival Internazionale di Musica e il Museo per la Memoria di Ustica.

Aterforum

Da sottolineare, inoltre, che come nel 2009, così nel 2010 l’attività di Angelica coinvolgerà quella del festival Aterforum, importante realtà che da Ferrara, dove si erano svolte le ultime edizioni, si “trasferisce” a Bologna. Una collaborazione che nasce dalla proposta del presidente di Ater Maurizio Roi (valutata l’impossibilità di far proseguire la manifestazione a Ferrara), che ha pensato ad AngelicA come realtà affine ad Aterforum. A ciò si aggiunge l’invito di Alberto Ronchi, assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna, di puntare a una armonizzazione delle risorse, con il fine ultimo di trovare un “centro” per la musica di ricerca.

Novità discografica: Mike Patton, Mondo Cane

Infine, una novità di discografica la cui uscita coincide con il maggio di AngelicA: a tre anni dalle ormai mitiche serate in cui Mike Patton ha reinterpretato la canzone italiana degli anni Cinquanta e Sessanta – era AngelicA 17 –, esce per l’etichetta dello stesso Patton (Ipecac Recordings) in collaborazione con AngelicA, e delle principali istituzioni coinvolte, il primo volume di Mondo Cane, con una selezione di brani dai concerti di Lugo di Romagna, Modena e Salsomaggiore.

AngelicA, Festival Internazionale di Musica 20° anno – 4/30 Maggio 2010 Bologna, Lugo di Romagna, Modena. Informazioni: (+39) 051240310 – e-mailweb.