Un’intera famiglia impegnata nell’attività di usura: la madre coordinava e dirigeva le operazioni, i due figli le eseguivano. La Guardia di finanza di Reggio Emilia ha arrestato cinque persone originarie di Cutro (Crotone) dopo un accertamento fiscale su una vittima.Si tratta di un imprenditore edile di Scandiano finito nella morsa della crisi che aveva ottenuto un prestito da 100mila euro che doveva restituire con tassi del 10-15%. Il tutto condito da pesanti minacce che la vittima subiva in un clima di omertà per timore di ritorsioni.
L’accusa di associazione a delinquere finalizzata all’usura è scattata nei confronti di una madre, M.G.S, 51 anni, incensurata, e dei suoi due figli, S.S, 34 anni, imprenditore edile, e del fratello G.S., 32 anni, anche lui stesso mestiere, entrambi pluripregiudicati. La donna, secondo l’accusa, coordinava l’attività usuraia portata avanti dai due figli. In manette anche A.G. 57 anni, imprenditore edile incensurato e G.F.V., 38 anni, pure lui imprenditore edile e senza precedenti.