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Treni, CRUFER: i Pendolari si rivolgono al Difensore Civico


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Il CRUFER ha richiesto un pronunciamento del Difensore Civico regionale sulllo stato insoddisfacente dei rapporti tra lo stesso Comitato e la Regione Emilia Romagna (RER) sulle questioni del trasporto ferroviario regionale. La RER di fatto elude quanto prevede la legge regionale 30/98 sul valore e il ruolo di rappresentanza del CRUFER. Secondo le regole che la stessa Regione ha condiviso, il CRUFER “svolge funzioni di osservatorio, consultive, di verifica e proposta per la qualità del servizio di trasporto pubblico e in particolare in merito alla Carta dei Servizi”.

Il CRUFER denuncia da alcuni mesi il progressivo decadimento del confronto con la RER, con l’apice di questi giorni sull’aumento delle tariffe regionali, dove è venuto meno anche il ruolo consultivo del Comitato. Un rapporto inaccettabile per i 15 comitati e associazioni di consumatori-utenti che compongono il CRUFER. Un ruolo riduttivo che limita la rappresentanza degli interessi e la tutela degli utenti, garantita da leggi regionali e nazionali, queste ultime certo non opinabili a livello regionale.

Il CRUFER richiede ancora una volta il rispetto delle prerogative che gli sono proprie.

Invita la RER a predisporre un programma di confronto sulle questioni poste dal CRUFER per il trasporto ferroviario regionale: integrazione trasporto pubblico, programma di immissione di nuovi treni, qualità e quantità dei servizi, orari e tempi di percorrenza, contrasto alla elusione del biglietto, elaborazione carta dei servizi. Un confronto che deve avvenire anche, e soprattutto, quando si rischia l’impopolarità o il misurarsi con opinioni diverse.