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Autotrasporto: Cna Emilia Romagna contro le nuove norme del Codice della strada


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Non piace alla Cna-Fita, l’associazione cui aderiscono oltre 8000 autotrasportatori in Emilia Romagna, la modifica al Codice della Strada. Il motivo? La cancellazione della normativa precedente che consentiva il pagamento entro 60 giorni, o l’eventuale ricorso delle sanzioni, introduce l’obbligo, per quattro delle infrazioni piu’ frequenti, del pagamento al momento del controllo su strada, pena il fermo amministrativo immediato del veicolo. 

“I problemi pratici ed operativi sono evidenti a tutti – spiega Cinzia Franchini imprenditrice modenese e presidente regionale di Cna-Fita – Infatti sia gli operatori di polizia addetti ai controlli stradali, sia gli autotrasportatori, si troveranno a dover gestire in strada ed a tutte le ore del giorno e della notte, importanti somme di denaro in contanti, visto che nel frattempo le sanzioni sono state anche aumentate”.

Gia’ oggi la categoria e costantemente esposta a furti e rischi di ogni genere. Figuriamoci dunque cosa accadra’ – prosegue la presidente di Cna-Fita – “se ogni conducente dovra’ girare, peraltro cosa nota a tutti, sul camion con una dotazione di contanti al fine di pagare le sanzioni sul posto”.

Per la Cna dell’E.Romagna, poi, lo’a norma sarebbe palesemente incostituzionale: “Qui e’ in gioco l’esercizio del diritto alla difesa, che deve essere invece riconosciuto a qualsiasi cittadino. Secondo la Fita infatti si verifica questo. A fronte di una contestazione, il conducente ha due possibilita’: pagare immediatamente per evitare il fermo del veicolo, ma in questo caso non potra’ in seguito presentare alcun ricorso, oppure versare una consistente cauzione, anche questa immediatamente sul posto, se intende fare ricorso. Come e’ possibile, si chiedono gli autotrasportatori di Cna-Fita, che, magari alle due di notte, in strada, un conducente che potrebbe anche non essere il titolare dell’azienda, possa valutare e decidere se e’ proponibile il Ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace? La discriminante piu’ grossa si crea fra chi ha la disponibilita’ economica immediata per versare la cauzione e chi questa possibilita’ non l’ha e a questa condizione e’ subordinato il diritto alla difesa.