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Csv DarVoce: Stop ai progetti del volontariato reggiano


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Il Comitato regionale di Gestione del fondo speciale per il volontariato non erogherà alle associazioni i finanziamenti attesi nel mese di ottobre. Vengono così “congelati” circa 150mila euro destinati alle associazioni di volontariato reggiane per la costruzione di progetti sociali e di sviluppo.

Nel 2009 furono 53 le associazioni reggiane che beneficiarono del Fondo speciale e costruirono, assieme al Centro di Servizi per il volontariato DarVoce, 93 progetti. Gli ambiti di intervento di questi, a titolo esemplificativo, hanno riguardato la formazione delle Pubbliche assistenze, laboratori e servizi svolti dal volontariato in favore di persone diversamente abili, oppure il lavoro di manutenzione di diversi sentieri naturalistici della Val D’Enza. Sono solo alcuni esempi di interventi, ad hoc, volti al rafforzamento della coesione sociale, attraverso lo sviluppo, l’innovazione e l’attività di rete delle associazioni per rispondere sia bisogni interni che a quelli della comunità e del territorio.

La decisione del Comitato di Gestione bolognese è conseguenza diretta di un accordo nazionale (firmato da Acri, l’associazione che rappresenta le Fondazioni di origine bancaria, Forum del Terzo Settore, Coordinamento Nazionale dei Csv, Consulta Nazionale Permanente del Volontariato, Convol e Consulta Nazionale dei Comitati di Ge stione) che ha portato ad una riduzione cospicua dei finanziamenti (-63% rispetto al 2009; -38% rispetto al 2010) e ha colpito particolarmente la progettazione sociale e le autonomie locali in cambio di una omologazione nazionale nel modo di essere e di fare servizio al volontariato. I Centri di servizio del Volontariato si trasformano così in bancomat e le associazioni si riducono a chiedere l’elemosina.

“In questo modo – spiega Tito Gobbi, presidente del Csv DarVoce – viene messa in discussione una risposta primaria allo sviluppo del territorio ed ostacolato lo sviluppo delle associazioni. La modalità della programmazione partecipata e della costruzione di reti di associazioni ha consentito di dare un servizio alle organizzazioni di volontariato e ai molteplici bisogni del territorio. Nel nostro Centro – continua Gobbi – si è costruito un bacino di competenze che è patrimonio del volontariato e della comunità che oggi vengono messe in seria difficoltà”.

(Assemblea delle associazioni – Csv DarVoce)