Home Politica Filippi (PDL): la Regione Emilia Romagna non applica la Scia

Filippi (PDL): la Regione Emilia Romagna non applica la Scia


# ora in onda #
...............




“Ci risiamo, la Regione Emilia-Romagna ha impugnato il decreto legge 78/2010, atto che introduce la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività). La Scia è il nuovo strumento di semplificazione normativa che ha sostituito la Dia, Dichiarazione d’inizio attività, e ogni atto di autorizzazione, licenza, o nulla osta, comprese le domande per l’iscrizione in albi o ruoli utili per l’esercizio di nuove attività. La Regione ha optato per la sospensione della nuova legge.” Ad affermarlo è Fabio Filippi, Consigliere regionale del Pdl.

Con la nuova procedura (Scia) diventa possibile l’inizio dei lavori nel giorno stesso della segnalazione all’amministrazione preposta, senza attendere i 30 giorni previsti dalla precedente disciplina.

L’Assessore alla Programmazione Territoriale Alfredo Peri ha risposto all’interrogazione del Consigliere Filippi: “La Regione Emilia-Romagna ha impugnato innanzi alla Corte costituzionale il decreto legge n. 78 del 2010 per la dichiarazione dell’illegittimità costituzionale di talune disposizioni, tra cui l’art. 49, limitatamente alle norme sulla SCIA.” “I motivi del ricorso attengono alla violazione della competenza legislativa concorrente regionale (art. 117, comma 3, Cost.) e al contrasto con i principi di ragionevolezza e buon andamento dell’azione amministrativa, di cui agli articoli 3 e 97 Cost.”

“Non c’è – afferma Filippi – nessuna violazione Costituzionale. Tanto più che Lombardia e Veneto hanno già applicato la nuova legge. Gli emiliano-romagnoli, a differenza dei cugini delle regioni limitrofe, al momento non possono usufruire della nuova semplificazione normativa.

La Regione Emilia-Romagna, sempre in chiave anti-Berlusconi, nel 2009 si era inventata un’apposita legge regionale per bloccare il Piano Casa varato dal Governo, in quel caso era stato bloccato lo sviluppo edilizio regionale, buttando via circa 3 miliardi di euro di lavori edili. Oggi la storia si ripete, la Regione parla di sburocratizzazione e poi blocca i provvedimenti di semplificazione normativa…”