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Carpi: Monsignor Cavina alla casa del volontariato


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Da quando sono arrivato a Carpi non ho ancora fatto nessuna confidenza, ma a voi posso dire che, della vostra città, mi ha colpito molto, oltre alla ricchezza del volontariato, anche la forte presenza del mondo giovanile nell’associazionismo. Una presenza di giovani così alta è quasi straordinaria”. Sono queste le prime parole con le quali S. E. Mons. Francesco Cavina, recentemente succeduto a Mons. Elio Tinti nella guida della Diocesi di Carpi, ha salutato i tanti volontari venuti ad incontrarlo nella sua visita alla Casa del Volontariato di via Peruzzi, lo scorso giovedì 19 aprile.

Oltre ad esprimere, com’era prevedibile, il suo plauso per una struttura che riunisce tante associazioni diverse tra loro, Sua Eccellenza ha aggiunto: “Sono cresciuto nel volontariato, perché la mia vocazione di prete è nata in un contesto di servizio agli ammalati e ai sofferenti. A Carpi ho trovato un affetto e un’accoglienza che mi hanno entusiasmato. Per esempio, anche in occasione della morte dei due sacerdoti tante persone, anche noon credenti, mi hanno espresso la propria sincera vicinanza, cosa che è rara da trovare”.

“Posso dire – ha aggiunto Mons. Cavina rivolgendosi ai volontari – di sentrimi a casa tra voi, in questo ‘condominio un po’ particolare’, perché dove palpita il desiderio di promuovere il bene dell’altro e l’amore reciproco; dove si ha cura dell’habitat nel quale viviamo; dove si promuove la dimensione culturale della quale abbiamo tanto bisogno per combattere la superficialità che è l’incubo della nostra società; dove si educa alla socialità e ad una sana pratica sportiva; dove si fa tutto questo, io sono a casa. Come Vescovo non posso che provare, dunque, profonda comunione con voi. Nel vostro impegno quotidiano voi esprimete una dimensione della persona umana che è naturalmente proiettata ad amare”.

Ad esprimere la reciproca vicinanza della Casa del Volontariato tutta, il Presidente uscente Mauro Benincasa insieme a tutto il Cda: “Credo che la Curia sia uno dei soggetti importanti che offre volontariato, perciò la presenza del Vescovo non poteva mancare in un momento come questo. Qui c’è un mondo che, come dico spesso, rappreseta ancora la società seria. Ci sono persone che sanno dare, e questa struttura sta cercando di farle lavorare assieme. Dopodiché io ringrazio Sua Eccellenza perché con lui ho trovato sin da subito un feeling umano e perciò gli esprimo un benvenuto sincero. Qui troverà sempre solidarietà rispetto al suo operato e alla sua voglia di fare”.