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Fiorano ricordata la figura del generale dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa


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fiorano-comm-dalla-chiesa“E’ necessario, ogni tanto, fermarsi a ricordare le persone che hanno dato la vita, per contribuire a rendere più giusta la nostra società e il nostro paese. Persone che hanno servito lo Stato, e quindi la comunità, fino in fondo, senza tentennamenti, semplicemente per fare pienamente il proprio dovere”. Con queste parole il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, ha reso omaggio alla figura del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, il cui sacrificio, insieme alla moglie ed alla scorta, 33 anni fa, è stato ricordato giovedì sera nella commemorazione voluta dall’Associazione Nazionale Carabinieri (A.N.C.), coordinamento provinciale di Modena, sezione di Maranello-Fiorano, in collaborazione con la parrocchia di san Giovanni Battista.

Una rappresentanza dell’Arma ha partecipato dapprima alla processione della novena in preparazione alla festa della Beata Vergine del Castello, sostando in preghiera e silenzio, nel ricordo di tutti i caduti delle forze dell’ordine, davanti alla caserma dei carabinieri di Fiorano Modenese, intitolata, dal 1991, al generale Dalla Chiesa; poi alla santa messa, celebrata al Santuario.

Insieme a numerosi cittadini, Insieme a numerosi cittadini, erano presenti il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, il sindaco di Maranello, Massimiliano Morini e il vice-sindaco di Sassuolo, Maria Savigni, oltre alla polizia municipale e a rappresentanti del gruppo Alpini di Fiorano e dell’associazione nazionale Partigiani.

Nell’omelia don Pierino Sacella, generale alpino e cappellano militare in congedo, che ha concelebrato insieme al parroco di Fiorano, don Giuseppe Albicini, ha sottolineato come la testimonianza di vita dei valori cristiani, sull’esempio della Vergine Maria, sia un dovere per tutti.

Al termine della messa, il sindaco Francesco Tosi ha ringraziato e portato il saluto della cittadinanza, sottolineando che: “Noi abbiamo bisogno che qualcuno ci ricordi che dire di no al male e alla ingiustizia è possibile. Ne abbiamo bisogno soprattutto per i nostri giovani, in un tempo in cui i controvalori dell’individualismo e dell’indifferenza per la cosa pubblica e cioè per il bene comune, sembrano prevalere. Tocca a noi far sì che il sacrificio del generale Dalla Chiesa, e di altri come lui, non sia accaduto invano”.

Anche il coordinatore provinciale A.N.C., Danilo De Masi, ha ricordato la figura del generale Dalla Chiesa, la sua lotta contro le Brigate Rosse e contro la mafia, che lo ha portato ad essere un bersaglio, forse con la connivenza di parti deviate dello Stato e della politica. Masi ha evidenziato che il generale conosceva bene il rischio che correva, ma non si è sottratto. Il suo senso del dovere e della giustizia sono quelli di tanti che nell’arma e nelle forze dell’ordine ogni giorno portano avanti l’impegno a lottare contro il male e l’ingiustizia.

La celebrazione si è conclusa con la lettura della ‘Preghiera del Carabiniere’, rivolta alla Madonna.