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“Shaping the future”, l’Unimore ospita, dal 1 al 3 dicembre, la XIV edizione del Premio nazionale per l’innovazione

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Tre giorni per “plasmare il futuro”. L’Università di Modena e Reggio Emilia, dal 1 al 3 dicembre 2016, ospita la XIV edizione del Premio nazionale per l’innovazione, la più importante competizione italiana tra nuove imprese generate dal mondo accademico e della ricerca. In palio un montepremi di 100 mila euro diviso in quattro categorie (clean tech, industrial, life sciences e Ict), per premiare le migliori idee di impresa innovativa selezionate dalle 18 startcup regionali italiane. Nei tre giorni di lavori, con la partecipazione, tra gli altri, degli assessori regionali Raffaele Donini (Reti, infrastrutture materiali e immateriali, agenda digitale), Palma Costi (Attività produttive) e Patrizio Bianchi (Università, ricerca), imprenditori, manager e investitori potranno conoscere e creare relazioni con i realizzatori dei migliori 65 progetti e idee imprenditoriali provenienti dal mondo accademico nazionale. Un’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte della ricerca su temi quali soluzioni a basso impatto ambientale, scienze della vita, nuove tecnologie digitali e applicazioni industriali d’avanguardia.

“Ospitare qui a Modena il Premio nazionale è motivo di orgoglio e testimonianza del nostro impegno per l’innovazione- afferma Donini intervenendo alla giornata inaugurale della manifestazione-. Come Regione abbiamo messo in campo un piano per l’infrastrutturazione entro il 2020 di tutto il territorio regionale con banda ultralarga ad almeno 30 Mbps, grazie ad un importante pacchetto di fondi: 255 milioni di euro complessivi, di cui 180 del Governo e 75 di fondi europei, con 26 milioni (fondi Fesr 2014-2020) destinati solo alle imprese. A questo si aggiungono gli investimenti per la mobilità (pensiamo ad opere come la Cispadana, la Campogalliano-Sassuolo, il Nodo di Bologna) e i fondi per la riqualificazione e rigenerazione degli edifici (nuova legge urbanistica) con attenzione a risparmio energetico e adeguamento sismico. Questo vuol dire dare gambe ai nuovi progetti e alle nuove idee di impresa che hanno bisogno di strutture potenti per realizzarsi e competere nel mercato nazionale e internazionale.”

Sono cinque i progetti che la Start Cup Emilia-Romagna presenta al Premio nazionale di quest’anno: i 3 vincitori della competizione e il 4° e 5° classificato. I progetti afferiscono alle categorie Industrial (Multisense), Life Sciences (VST, U&O e Wrap) e Ict (Cubbit). Due di loro (Multisense e VST) sono progetti di ricerca dell’Università di Modena e Reggio-Emilia, uno (U&O) proviene dall’Università di Parma e uno (Cubbit) ha legami con l’Università di Bologna.

I numeri e le strutture per l’innovazione.
L’Emilia-Romagna è tra le regioni con le politiche più avanzate in termini di startup innovative. È al secondo posto in Italia per numero di startup iscritte al Registro delle Camere di Commercio (794 in Emilia-Romagna su un totale in Italia di 6.606, il 12%), è sede di 116 spin-off universitari (il 10% del totale di 1.190 spin-off attivi in Italia). Inoltre, è dotata di una rete strutture di supporto alle startup composta da 67 soggetti attivi su tutto il territorio, il tutto raccordato da www.emiliaromagnastartup.it, il portale che offre servizi on e off line alle startup emiliano-romagnole. A sostenere l’intero ecosistema le reti di laboratori di ricerca industriale (composte da 98 strutture, di cui 83 laboratori di ricerca industriale e 15 centri per l’innovazione), la rete dei tecnopoli con le 10 infrastrutture dislocate nel territorio e la rete della manifattura digitale Mak-ER con il compito di coordinare le attività dei fab lab emiliano-romagnoli che offrono alle imprese servizi personalizzati per lo sviluppo di nuovi prodotti, spazi, strumenti di condivisione e momenti di formazione. Infine, la Regione Emilia-Romagna dal luglio 2016 ha la presidenza di Vanguard, l’associazione che riunisce le 30 regioni più innovative in Europa.

La Start Cup Emilia-Romagna 2016.
La competizione regionale è organizzata, a partire dall’edizione 2014, da Aster in partnership con tutte le Università regionali e con 30 istituzioni pubbliche e private attive nei servizi a sostegno della crescita di nuove imprese.  Il coinvolgimento attivo dei territori ha portato la Start Cup Emilia-Romagna a raccogliere 125  progetti quest’anno con un alto livello qualitativo delle proposte. L’edizione 2016 ha ottenuto più di 20.000 euro di finanziamenti privati, da parte di sponsor (Cofiter, IREN, Banco S.Geminiano e S.Prospero), che hanno collaborato all’iniziativa.