C’è una data che fa da spartiacque, ed è quella dell’elezione del CDA della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. In quella data infatti l’UDC è riuscita a far entrare un suo rappresentante, in uno dei templi del potere di sinistra nella nostra città. Poteva quella scelta essere stata fatta senza nessuna controparte?
Infatti ecco oggi sui giornali il valzer delle dichiarazioni: il PD chiama sul bilancio da approvare in Comune, l’UDC risponde con qualche tentennamento di rito, con qualche richiesta più di metodo che di merito, e un simpatico invito a “scordare il passato”. Ma il welfare non sostenibile di oggi è anche frutto di quel passato, degli appalti che arrivano sempre agli stessi con ribassi risibili, di un ospedale come quello di Baggiovara che si è mangiato tutte le risorse disponibili, e forse anche qualcosa in più.
Difficilmente il PD potrà ignorare i legami con quel mondo economico che lo sostiene, anche nel welfare, quindi stiamo a vedere come l’UDC potrà riuscire a trovare una scusa per votare il bilancio. E come potrà davanti agli elettori il giorno dopo dire di essere ancora all’opposizione. Sciolgano il dubbio, entrino in maggioranza, saldando il “debito” della nomina in Fondazione.
(Avv. Luca Ghelfi, Consigliere Provinciale – PDL)