Minori stranieri non accompagnati: nucleo di monitoraggio, tavolo permanente e rilancio dell’affido
“Sui minori, tutti, non possiamo permetterci ambiguità: vanno protetti, accompagnati e messi nelle condizioni di contribuire, domani, alla comunità che li accoglie oggi. Accogliere con serietà e visione è un investimento per il futuro della nostra società”.
Così l’assessora regionale al Welfare, Terzo Settore, Infanzia e Scuola, Isabella Conti, questa mattina in Commissione assembleare Politiche per la salute e sociali, dove ha illustrato i dati relativi all’accoglienza in Emilia-Romagna dei minori stranieri non accompagnati (MSNA).
Non solo numeri, ma anche proposte concrete per rafforzare il sistema regionale di accoglienza. In primis l’istituzione di un nucleo di monitoraggio regionale dedicato alle comunità educative che accolgono MSNA, con l’obiettivo di garantire vigilanza, raccolta dati aggiornata e interventi tempestivi in presenza di criticità. Poi l’attivazione di un tavolo regionale permanente che riunisca Regione, Anci, autorità giudiziarie, garanti, Prefetture e Terzo Settore con l’obiettivo di dare coerenza e direzione a un tema oggi troppo frammentato.
Tra le priorità strategiche, anche il rafforzamento territoriale dell’affido familiare per MSNA, con la creazione di micro-progetti distrettuali che coinvolgano famiglie, servizi sociali, scuole e comunità locali. “I minori stranieri non accompagnati arrivano spesso con alle spalle esperienze di estrema sofferenza, traumi profondi e un vissuto segnato dalla solitudine e dall’abbandono. Se non interveniamo con investimenti mirati, strutturati e tempestivi, sia sul piano della protezione che su quello della cura, rischiamo di abbandonarli a un destino che li porterà a diventare adulti fragili, marginalizzati o problematici. Non basta insegnare loro l’italiano o offrire una formazione professionale: serve costruire intorno a loro ambienti sani e una rete di professionisti competenti, capaci di accompagnarli in un vero percorso di guarigione e integrazione. È una responsabilità che non possiamo più rimandare”, ha affermato Conti.
Per questo, accanto alle misure operative, la Regione punta su una campagna regionale di comunicazione per contrastare le narrazioni allarmistiche e distorte: “Racconteremo storie vere, storie positive. Perché dietro ogni numero c’è una persona, un ragazzo, una ragazza, un futuro possibile”, ha ribadito l’assessora nel suo intervento in Commissione.
I numeri al 31 marzo 2025
Passando all’analisi della situazione attuale, Conti ha evidenziato come l’immigrazione sia un fenomeno strutturale in Italia e non un’emergenza temporanea. Alla data del 31 marzo 2025 in Emilia-Romagna si contano 1.362 minori stranieri non accompagnati, pari all’8,82% del totale nazionale (16.187), un dato in calo rispetto ai picchi registrati nel biennio 2022-2023, ma in linea con l’andamento nazionale. La maggior parte è accolta nel territorio metropolitano di Bologna (33,11%), seguita da Ravenna 9,99% (136), Modena 9,25% (126), Forlì-Cesena 9,3% (123), con la distribuzione territoriale che sta diventando più omogenea.
Il quadro demografico mostra che quasi 8 su 10 sono maschi e che il 43% ha 17 anni. “Questo significa- ha spiegato Conti- che una fetta importante dei minori arriva quando manca pochissimo alla maggiore età. Non raramente sono ragazzi che si spostano da altre regioni, talvolta abbandonando volontariamente i centri di prima accoglienza, spesso situati nel Sud del Paese. Alcuni lo fanno per passaparola, altri purtroppo per motivi legati a circuiti illegali. Ma il punto è uno: non esiste oggi un sistema centralizzato e trasparente che consenta alle Regioni di sapere da dove provengano realmente, e questo ci impedisce di gestire il fenomeno con piena consapevolezza”.
Anche sul piano dell’accoglienza organizzativa, metà dei MSNA è oggi ospitata nei progetti SAI (Sistema accoglienza e integrazione), attivati su base volontaria dai Comuni. L’altra metà è accolta in comunità educative autorizzate a livello regionale. Tuttavia, mancano ad oggi strumenti sistematici di controllo e raccolta dati, cosa che ha spinto la Regione ad avviare un monitoraggio capillare comune per comune. “Stiamo lavorando alla creazione di un nucleo di vigilanza regionale, perché senza numeri certi e aggiornati, ogni strategia rischia di essere cieca”, ha aggiunto Conti.
Sul fronte giuridico, il 77% dei minori ha un permesso di soggiorno per minore età, mentre un altro 8% gode di protezione internazionale. I principali Paesi di provenienza sono Ucraina, Tunisia, Egitto e Gambia, anche se in Emilia-Romagna si registra una presenza relativamente minore di egiziani e gambiani rispetto al dato nazionale.
Cosa fa la Regione
La Regione sta lavorando intensamente su progetti FAMI Fondo asilo, migrazione, integrazione 2021-2027, tra cui il Piano regionale per lingua italiana e cultura civica (con uno stanziamento di 3 milioni di euro), un Piano per inclusione sociale e lavoro (5,6 milioni di euro), e interventi sanitari e formativi per operatori e tutori. In collaborazione con l’assessorato regionale alla Formazione e al Lavoro sono inoltre stati avviati percorsi personalizzati di istruzione e formazione professionale rivolti ai minori stranieri non accompagnati prossimi alla maggiore età. In questo ambito è attualmente aperto un ultimo avviso a sportello da 3 milioni di euro, dedicato a progetti per minori che abbiano compiuto o siano in procinto di compiere 17 anni. Le domande potranno essere presentate fino alla fine di maggio. È inoltre attiva una stretta collaborazione con Anci Emilia-Romagna e con il Tribunale per i minorenni.





Si rinnova anche quest’anno la partnership con Unimore e MUNER, che fin da subito hanno riconosciuto nel TEDxModena un’attività di Terza missione. Il contributo ed il supporto scientifico di Unimore e MUNER sono affidati e diretti dal Prof. Giacomo Cabri, docente Unimore, con il supporto del Prof. Francesco Leali per MUNER.
Nuovi problemi per il rinnovo della Concessione della A22, della durata di 50 anni, e opere connesse per oltre 10 miliardi di €: il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha rinviato al 30 giugno 2025 i termini per la presentazione delle autocandidature per concorrere al bando. Si tratta del terzo rinvio. Nel Bando MIT europeo del 31.12.2024 la scadenza era infatti prevista al 28 febbraio, poi rinviata al 30 marzo, poi al 31 maggio ed ora al 30 giugno. Secondo il Ministero, le motivazioni sono tecniche.
Quasi 200 cantieri per la messa in sicurezza del territorio: dagli argini dei torrenti interessati dalle piene del giugno 2024 alla sistemazione di tantissime strade comunali e non solo, danneggiate da frane e maltempo. E, ancora, ulteriori risorse per finanziare i Cis (Contributi di immediato sostegno) per nuclei familiari e attività economiche danneggiate dagli eventi.

Quanto costa aprire una società in USA? La guida pratica
«Sono 9,39 i milioni di euro che il Governo ci ha tagliano sulle risorse che aveva stanziato per la viabilità provinciale, questo è un disastro per il territorio e mette in crisi intere comunità. Basti pensare che nel 2025 e nel 2026 su 7,2 milioni di euro destinati alle strade, Salvini ne taglia cinque, con una riduzione del 70 percento rispetto a quanto previsto, mentre complessivamente, da qui al 2028, passeremo da 18 milioni a poco più di otto e mezzo. E’ una follia. Quest’anno avremo un ammanco di due milioni e mezzo, sui 3,5 previsti, con progettazioni già pronte e gare in attesa di essere espletate, ma ora tutto si ferma».

Nei giorni scorsi, su delega della Procura della Repubblica, militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Modena hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del locale Tribunale nei confronti di una società a responsabilità limitata, di una ditta individuale e dei relativi amministratori di diritto e di fatto, indagati per i reati di infedele e omessa presentazione delle dichiarazioni fiscali, per un importo complessivo di imposte evase pari a circa 2 milioni di euro.
Ha picchiato l’ex compagna e poi si è barricato con lei in un capannone. È successo questa mattina intorno alle 9:30 in via Porta, zona largo Collodi a Sassuolo. Le urla della donna hanno attirato l’attenzione dei vicini che hanno allertato i carabinieri, sul posto assieme ai vigili del fuoco e al 118. La donna, 52enne, è stata portata in ospedale dove è stata medicata con prognosi di venti giorni. L’uomo si è poi arreso, consegnandosi alle forze dell’ordine che lo hanno arrestato.
“Accogliamo con soddisfazione il primo sblocco dei fondi da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nell’ambito del Decreto Infrastrutture, a favore del Gran Premio di Formula 1 di Imola. Ora, come Regione Emilia-Romagna e come Comune di Imola, insieme agli enti territoriali già coinvolti, chiediamo con determinazione l’apertura di un Tavolo Istituzionale concreto per approfondire e definire, a livello complessivo, il contributo e l’impegno del Governo su questo tema”.
Firmato oggi a Venezia, al Campo San Polo, nell’ambito del Festival delle Regioni, il Protocollo d’Intesa tra il Ministero della Cultura e le Regioni attraversate dalla Via Francigena italiana per sostenere la candidatura del celebre cammino alla Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Un passo importante nel percorso avviato nel 2017, che vede la Regione Toscana come capofila e la partecipazione attiva dell’Emilia-Romagna, insieme a Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte e Valle d’Aosta.
A 13 anni dalle due violentissime scosse che sconvolsero l’Emilia, oggi si può confermare che la ricostruzione degli immobili privati, cioè abitazioni e attività produttiva, è ormai completata. Dopo le scosse del 20 e 29 maggio 2012 e i durissimi mesi che seguirono, i numeri ribadiscono il grande lavoro svolto, grazie un investimento complessivo pari a 8 miliardi di euro, dei quali oltre 7 dei quali già liquidati.
Sono state circa 40mila le persone che solo nella giornata di ieri, domenica 18 maggio, hanno utilizzato i treni regionali gestiti da Trenitalia Tper per rientrare da Imola, dopo aver partecipato al Gran Premio di Formula Uno: un incremento del 30% rispetto allo scorso anno.
Fabio Tarozzi, presidente e amministratore delegato di Gruppo B&T, è stato nominato Vicepresidente di Confindustria Emilia Area Centro. L’ufficializzazione è avvenuta ieri, nel corso dell’Assemblea Generale delle imprese associate, che ha ratificato la designazione espressa dal Consiglio Generale dell’organizzazione riunitosi lo scorso 15 aprile.
I dati come motore delle politiche pubbliche del futuro per soddisfare i bisogni reali delle nostre comunità. E’ il messaggio emerso dall’incontro tra l’assessora regionale all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, e i coordinatori della Comunità tematica degli amministratori digitali dell’Emilia-Romagna: Enrico Diacci, Sindaco di Novi di Modena e Assessore con delega alla transizione digitale Unione dei Comuni di Terre d’Argine; Lauriana Sapienza assessora Innovazione e servizi ai cittadini del Comune di Castenaso; Caterina Bonetti Assessora con delega alla Transizione Digitale del Comune di Parma e coordinatrice tematica per digitale e tutela dei dati Anci Emilia-Romagna.
La grande attesa è finita. Il 21 maggio il 108^ Giro d’Italia farà finalmente il proprio ingresso in Emilia-Romagna con le due tappe Viareggio (Lu)–Castelnovo ne’ Monti (Re) e il giorno dopo Modena-Viadana (Mn).
Dopo il grande successo della prima edizione, torna a Sassuolo il 2° Memorial Padre Sebastiano, evento sportivo e culturale organizzato in ricordo di Padre Sebastiano Bernardini, figura carismatica che ha guidato per oltre trent’anni il Ricreatorio San Francesco, diventando un simbolo per intere generazioni.
Inizia oggi la settimana che vedrà Sassuolo protagonista delle due ruote: la settimana del Giro –E che, nella sua tappa verso Castelnuovo né Monti, partirà da piazza Garibaldi mercoledì 21 maggio.