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mercoledì, 30 Aprile 2025
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Automotive, a metà giugno le Regioni europee impegnate a Strasburgo

Automotive, a metà giugno le Regioni europee impegnate a Strasburgo“Per il settore dell’automotive e della mobilità, nonché delle filiere della componentistica collegate, condividiamo le preoccupazioni, acuite oggi dallo spettro dei dazi, delle organizzazioni sindacali: troppe ‘nubi’ si stanno addensando su un settore strategico per l’Emilia-Romagna. Per provare a uscire dall’impasse, a metà giugno la Regione sarà a Strasburgo per far partire il ‘progetto automotive europeo’, ovvero un Piano ad hoc che preveda anche un fondo sia per sostenere gli ammortizzatori sia per supportare gli investimenti innovativi. Contestualmente lavoriamo affinché sia reso efficace il dispiegamento delle risorse stanziate a livello nazionale”.

È questa, in sintesi, la posizione della Regione Emilia-Romagna espressa dal vicepresidente con delega alle Sviluppo economico, Vincenzo Colla, e dall’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, nel corso di un incontro con le organizzazioni sindacali emiliano-romagnole sul futuro dell’automotive in regione, cuore della Motor Valley e punto di forza dell’intera manifattura made in Emilia-Romagna.

In regione le imprese che hanno nel proprio core business l’automotive sono 388, il 12,5% del totale nazionale, mentre le unità locali sono 686 (il 13,4% del totale in Italia). Quasi 20mila gli addetti (13,1% del totale nazionale) mentre è di 12 miliardi il fatturato (il 16% del Paese) ed è di 9,8 miliardi di euro (il 21,4% nazionale) l’ammontare dell’export dell’Emilia-Romagna nel settore il cui valore aggiunto rappresenta il 15% di quello industriale regionale.

Sotto la ‘lente’ di Regione e sindacati, i siti produttivi della galassia Stellantis (ex Fiat-ex Fca) come stabilimenti Maserati di Modena e VM di Cento (Ferrara), la Menarini di Bologna (ex Industria Italia Autobus e prima BredaMenariniBus), ma anche tante aziende della componentistica come la Meta System di Reggio Emilia.

A Strasburgo il 16-17 giugno, organizzata dalla Regione francese ‘Grand-Est’, si riunirà l’associazione Automotive Regions Alliance (Ara), l’alleanza tra 36 regioni europee (oggi presieduta da Guido Guidesi della Regione Lombardia) impegnate ad agevolare la transizione dell’industria automobilistica e dell’indotto tutelando imprese e posti di lavoro. Agli incontri europei sarà presente la Regione Emilia-Romagna con il vicepresidente Colla.

Sul tavolo l’aggiornamento del piano europeo d’azione sul settore automotive nonché l’orientamento delle regioni europee in merito all’evoluzione del settore in concomitanza con le discussioni sul ‘Quadro finanziario pluriennale delle politiche di coesione’: previsti colloqui con il vicepresidente della Commissione europea, Stéphane Séjourné, e con il Commissario ai trasporti, Apostolos Tzitzikōstas, come con rappresentanti del Parlamento Europeo, in particolare i referenti sul Piano d’azione sul settore Automotive.

“Oggi in Europa si stanno prendendo decisioni importanti sul futuro dell’automotive- e della mobilità concludono Colla e Paglia-, fondamentali per la rinascita del comparto. Occorre lavorare tutti insieme a una politica sulla filiera della componentistica europea, affinché questa torni nel nostro Paese e in quelli dell’Unione. L’obiettivo è la realizzazione di un Fondo sovrano che possa sostenere gli investimenti nonché adeguati ammortizzatori sociali per non disperdere le competenze acquisite nelle possibili fasi di difficoltà delle imprese, comprese quelle di piccola e media dimensione”.

Youth Festival: l’Assessore Ferrari risponde all’interrogazione di Fratelli d’Italia

Youth Festival: l’Assessore Ferrari risponde all’interrogazione di Fratelli d’Italia“Il Presidente dell’Associazione Pandora ha chiarito in modo inequivocabile, anche sui mezzi d’informazione, che la scelta di non realizzare l’edizione 2025 dello Youth Festival è stata una decisione che pertiene solo e soltanto all’Associazione stessa per questioni interne organizzative che non riguardano l’operato dell’Amministrazione Comunale, una decisione già presa dall’Associazione quando ha incontrato l’Amministrazione”.

Con queste parole l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari ha risposto, ieri sera in Consiglio Comunale, all’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia.

“Per quanto il valore culturale, sociale, aggregazionistico ed economico dello Youth Festival sia indiscusso e travalichi i confini comunali, si tratta di un progetto organizzato da un’Associazione che ha legittimamente scelto di non organizzare l’edizione 2025. L’Amministrazione Comunale non vuole e non può prevaricare la scelta di un consiglio direttivo di un’Associazione, proponendo, come richiesto da Fratelli d’Italia, ad altri Enti del terzo settore di organizzare il medesimo evento nè tantomeno di rivendicare come Comune la paternità del logo dell’evento a fronte di un contributo erogato nel corso degli anni dalla passata amministrazione che, sommando i contributi del Comune e della Regione, ammontava solamente al 2% del bilancio complessivo del progetto. Nei contatti con l’Amministrazione, l’Associazione Pandora non ha mai chiesto di poter essere aiutata tramite il coinvolgimento di altri Enti o Associazioni e sarebbe stato impossibile provare a ridurre il rischio di impresa con così poco tempo a disposizione e considerando già l’ampia copertura garantita da sponsor provenienti dal territorio”.

“Fratelli d’Italia insieme ad altre forze politiche della minoranza – conclude l’Assessore Ferrari – ha chiesto a seguito dell’annuncio di Pandora per quale motivo non sia stata portata in Consiglio Comunale la scelta dell’Associazione avviando anche una sgradevole caccia alle streghe su eventuali soci e volontari all’associazione che hanno collaborato, col centrosinistra, alla passata campagna elettorale. A parte che non possiamo sapere quali e quante persone collaborino, anche a solo titolo di volontario, ad un’associazione, preme sottolineare che non esistono associazioni di serie A o di serie B. Le necessità logistiche, organizzative ed economiche delle associazioni hanno tutte pari dignità ed il diritto di avere la stessa attenzione nelle sedi opportune.

Per concludere sullo Youth Festival, siamo impegnati a capire se e come l’Associazione potrà ripresentarlo nel 2026: ma se ciò non avverrà sarà cura dell’Amministratore attivarsi in tal senso e continuare comunque a garantire la presenza di eventi e appuntamenti di carattere culturale, giovanile, musicale e aggregativo così come sta già facendo considerando che sono più di 60 gli appuntamenti già organizzati fra maggio e luglio in collaborazione con molti enti del territorio e del terzo settore che, seppur aventi portata differente in termini economici, non risultano meno importanti da un punto di vista culturale, associativo e di aggregazione giovanile”.

PD sassolese: “Portiamo a termine ciò che serve alla città: dalle parole ai fatti, con responsabilità”

PD sassolese: “Portiamo a termine ciò che serve alla città: dalle parole ai fatti, con responsabilità”“Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, come Gruppo Consiliare del Partito Democratico, abbiamo sostenuto e approvato una variazione di bilancio fondamentale per il completamento di numerose opere pubbliche, in particolare nel settore dell’edilizia scolastica.

Molti degli interventi coinvolti sono legati ai finanziamenti del PNRR. Tra questi, segnaliamo due opere strategiche per la città: il Nido Parco e il Polo per l’Infanzia Sant’Agostino.
Per questi due progetti sono stati stanziati circa 1,3 milioni di euro in adeguamento dei quadri economici, necessari a fronte dell’aumento dei costi dei materiali e delle  nuove indicazioni ministeriali. Senza questi adeguamenti, i cantieri non potrebbero concludersi.
Ci stupisce – e lo denunciamo con chiarezza – l’incoerenza dell’opposizione: dopo essersi intestati il merito di aver ottenuto i fondi PNRR, hanno votato contro la variazione di bilancio che permette il completamento delle opere. Non solo, dalla destra allora al governo non furono previsti per tempo, già nel 2024, gli adeguamenti prezzi necessari, che ora ci troviamo a dover affrontare. Come è noto a chiunque ha costruito in questi anni, l’aumento dei costi delle materie prime ha costretto tutte le amministrazioni ha rivedere i quadri economici. A noi ora spetta la responsabilità – e la fatica – di rimediare e salvare quei progetti.

Come gruppo PD, riteniamo che la responsabilità amministrativa non sia fatta di annunci, ma di scelte concrete. Questa variazione di bilancio non solo permette di chiudere i progetti legati al PNRR, ma prevede anche risorse per: manutenzioni straordinarie, riqualificazione urbana e servizi educativi e sociali.
Interventi spesso lontani dai riflettori, ma centrali per la qualità della vita nei nostri quartieri.
Ricordiamo infine che il PNRR non si gestisce da solo. Servono visione, capacità e determinazione.
Ed è questo che stiamo dimostrando con atti concreti.
Concludiamo con un appello netto: è ora di smetterla con la politica del fango.
Servono serietà, coerenza e impegno. Noi continueremo a lavorare per Sassuolo, mettendo davanti a tutto il bene della comunità”.

(Gruppo Consiliare del Partito Democratico – Sassuolo)

Azienda ospedaliera di Parma e Ausl di Reggio Emilia, bilanci 2023 in regola

Massimo Fabi, Assessore alle Politiche per la salute

“Nessun problema di gestione e nessuno spreco di risorse. I bilanci 2023 dell’Azienda ospedaliera di Parma e dell’Azienda Usl di Reggio Emilia sono stati regolarmente approvati dalla Corte dei Conti, senza alcuna sanzione e con il riconoscimento del raggiungimento del pareggio di bilancio e dell’assenza di difformità. I rilievi evidenziati in questi giorni sono già stati ampiamente chiariti dalle aziende sanitarie interessate, che hanno risposto con puntualità e trasparenza alle osservazioni formulate nell’ambito della normale attività di controllo dell’organo contabile”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi, interviene per spiegare i rilievi della Corte Conti sui bilanci 2023 dell’Azienda ospedaliera di Parma e dell’Azienda sanitaria di Reggio-Emilia.

“È importante ribadire- prosegue Fabi- che il controllo della Corte dei Conti rientra in un’attività istituzionale di verifica sulla regolarità contabile e amministrativa di tutti gli enti pubblici. In riferimento ai bilanci 2023, la Corte ha richiesto una serie di approfondimenti, che le Ausl hanno fornito in maniera esaustiva e documentata. La magistratura contabile ha formalmente chiuso le fasi di verifica, senza rilevare criticità significative né applicare alcun tipo di sanzione. Le osservazioni espresse dalla Corte si sono tradotte in raccomandazioni costruttive, molte delle quali sono già state recepite e attuate o sono in via di implementazione all’interno dei processi gestionali delle aziende”.

“Le azioni intraprese- conclude Fabi- confermano l’efficacia della gestione amministrativa delle due Aziende, che hanno dimostrato responsabilità e un orientamento concreto al miglioramento continuo. La Regione continuerà a vigilare affinché la sanità pubblica e universalistica dell’Emilia-Romagna mantenga alto il livello delle prestazioni e delle risorse utilizzate, nell’interesse delle cittadine e dei cittadini”.

Azienda ospedaliera di Parma

Nel 2023 l’Azienda ospedaliera ha rispettato ampiamente i tempi di pagamento ai fornitori, con una media di 50 giorni, al di sotto dei 60 giorni previsti dalla normativa. Il dato è ulteriormente migliorato nel 2024, con una riduzione a 34 giorni, a conferma dell’efficienza amministrativa raggiunta.

Sul versante del personale, è stato avviato a partire dal 2022 un piano strutturato di stabilizzazione dei contratti a tempo determinato che ha consentito di ridurre significativamente il numero di contratti precari: dai circa 250 presenti a dicembre 2022 si è passati a circa 66 a fine 2024.

Questo percorso, attuato in coerenza con le direttive regionali e le raccomandazioni della Corte dei Conti, ha permesso un risparmio complessivo di circa 4 milioni di euro, contribuendo inoltre alla valorizzazione della professionalità interna e al consolidamento degli organici su forme contrattuali stabili. Il trend di riduzione dei contratti precari, confermato anche nel 2024, testimonia l’impegno dell’Azienda per un impiego responsabile delle risorse umane. Per quanto riguarda le consulenze e le prestazioni non sanitarie affidate a soggetti esterni, nel 2023 si registra un incremento marginale (+46mila euro rispetto al 2022), determinato da attività specifiche, quali le docenze svolte da personale dipendente presso enti terzi, con previsione di rimborso all’Azienda. Anche questo ambito di spesa è costantemente monitorato, nel rispetto delle indicazioni della Corte dei Conti.

Azienda sanitarie di Reggio Emilia

L’impatto sul bilancio 2023 dei mutui contratti nella metà degli anni 2000 finalizzati all’ampliamento dell’Ospedale Santa Maria Nuova e alle ristrutturazioni degli ospedali della rete provinciale, pari a 55 milioni di euro, si è ridotto a 46 milioni nel 2024 e diminuirà progressivamente in quanto alcuni mutui sono in scadenza prossima.

Gli interessi passivi sostenuti sono stati per circa l’80% riconducibili a operazioni di anticipazione di tesoreria, necessarie per garantire la continuità dei pagamenti nei termini di legge; nel corso del 2023 i tempi di pagamento dell’azienda si sono assestati su una media di 51 giorni (obiettivo < 60 giorni).

Sul fronte della spesa farmaceutica ospedaliera, si è registrato uno scostamento di circa 3 milioni di euro rispetto all’obiettivo programmato di 131,2 milioni determinato dall’aumento della domanda in aree cliniche altamente specialistiche (oncologia, ematologia e immunoterapia), sostanzialmente in linea con quanto osservato nel resto della regione. Nonostante, questo il bilancio dell’Ausl di Reggio Emilia per il 2023 si è chiuso con un utile di 7.253 euro, a conferma di una gestione economico-finanziaria solida e sostenibile.

Mimmo Casoni è il nuovo presidente dell’Avis Comunale di Sassuolo

Mimmo Casoni è il nuovo presidente dell’Avis Comunale di SassuoloE’ Flaminio (Mimmo) Casoni il nuovo presidente dell’Avis Comunale di Sassuolo  in carica per i prossimi quattro anni. L’ha eletto all’unanimità nella seduta di insediamento del 9 aprile il consiglio direttivo nominato dall’assemblea comunale dello scorso 30 marzo.

Attivamente impegnato nel volontariato Avis da quasi trent’anni dove ha già ricoperto ruolo di presidente a Sassuolo dal 2013 al 2020 e neo segretario di Avis provinciale, riceve il testimone da Stefano Tosi, che rimane comunque tra i componenti del consiglio direttivo. Al fianco di Casoni il neo vicepresidente Gian Paolo Chiletti. Confermate  le cariche di Segretario a Carla Cortese e di  tesoriere a Giovanni Mammi.

I  19 componenti del consiglio direttivo comunale; Giuseppe Bonazzi, Giuseppe Bertoni, Roberto Chersoni, Antonino Benanti, Stefano Tosi, Giulio Zanfi, Carmelo Gullo, Lucia Boni, Luisa Ghinelli,  Franca Caselli, Maurizio Miceli, Roberta Albergucci, Samantha Riccò, Carla Solmi, Carla Cortese, Luigi Zambelli, Maria Adele Ugolini, Gian Paolo Chiletti, Giovanni Mammi e Flaminio Casoni hanno nella stessa seduta nominato anche i responsabili delle aree di lavoro che comporranno il Comitato Esecutivo. Sono Chiletti per l’area Scuola, Tosi per l’area comunicazione, Chersoni per la Protezione Civile, Benanti per l’area Giovani,  Bonazzi G. per l’area Sport.

Alla nuova squadra il compito di dirigere e guidare fino al 2028 la sezione, che ad oggi conta quasi 2.500 soci, con obbiettivo primario l’incremento della raccolta di plasma e la tutela gli elevati standard qualitativi che caratterizzano l’Avis.

 

 

Chiusura ponte Veggia. Fratelli d’Italia Sassuolo: “siamo davvero molto preoccupati, il Bailey si poteva fare”

Chiusura ponte Veggia. Fratelli d’Italia Sassuolo: “siamo davvero molto preoccupati, il Bailey si poteva fare”Dopo l’interrogazione di ieri sera, siamo davvero molto preoccupati. Oltre ai problemi di sicurezza, uno dei principali difetti di questa amministrazione, riguarda i lavori pubblici. Purtroppo, tutte le opere in corso si stanno allungando nel tempo, anche considerando le premesse iniziali. Per esempio, il Nido Parco/Nido Don Tullio, che secondo le dichiarazioni di agosto 2024 avrebbero dovuto essere pronto entro dicembre 2024, ora ci dicono che ci vorrà ancora un anno in più. Questo è un chiaro segnale di come vengono gestiti i lavori e della percezione che hanno di seguire le opere.

Sulla base di tutto ciò, siamo molto preoccupati perché la risposta di ieri sera all’interrogazione sul ponte Veggia non ha portato a nulla di concreto. È stato chiesto di valutare come stanno intervenendo anche sul ponte a Bologna, che è molto simile, con un’opera di circa 9 milioni di euro, e di considerare l’ipotesi di effettuare i lavori in senso alternato. Come Fratelli d’Italia crediamo che sia giusto e necessario, se i lavori durano a lungo, chiudere il ponte solo nel mese di agosto e procedere con il senso alternato negli altri mesi.

Un’altra grande preoccupazione riguarda il fatto che l’amministrazione non abbia imposto all’impresa il terzo turno di lavoro. Questo significa tempi molto più lunghi di lavoro.

A distanza di un anno dall’insediamento, ancora non si sa se il ponte della diga intitolato a Rolando Rivi potrà essere usato in emergenza o per il traffico a senso unico. Hanno chiesto solo a febbraio la disponibilità, ma da febbraio ad oggi non hanno ancora ricevuto risposte per l’uso del ponte, come ha dichiarato Zilioli. Siamo ormai a un mese dalla chiusura del ponte e la città non sa ancora se potrà utilizzarlo, anche perché sarebbero state necessarie opere propedeutiche per utilizzarlo per mezzi di sicurezza o per il traffico alternato.

Infine, ci hanno detto che con un milione di euro si poteva realizzare un ponte Bailey, che avrebbe potuto alleviare questa situazione. Secondo noi, sarebbe stato giusto investire in questa soluzione, invece di lasciar perdere come hanno fatto loro dicendo che non ne valeva la pena.

Per noi, investire un milione di euro era un’ottima scelta, ed era giusto spenderli. Questo ponte poteva anche rimanere a disposizione, per la sicurezza e la viabilità, e ne abbiamo davvero bisogno. Se si fosse iniziato per tempo, si sarebbe potuto trovare anche un modo per finanziare l’opera, magari con contributi esterni oltre alle casse comunali, cosa che invece è stata scartata per paura di impatti ambientali.

Per questo motivo, Fratelli d’Italia chiede all’amministrazione di intervenire attivamente, di essere presente durante i lavori, di monitorarli attentamente, e di rivedere la decisione di chiudere il ponte da giugno a settembre. Sarebbe meglio optare per il senso alternato, oppure realizzare un ponte Bailey, o almeno aprire a senso alternato il ponte della diga a San Michele.

 

Energia. Quella pulita in Emilia-Romagna oggi vale il 40% della potenza totale, in crescita del 45% negli ultimi tre anni

La Regione Emilia-Romagna si prepara a compiere un importante passo verso la transizione energetica avviando l’iter legislativo per la definizione delle aree e superfici idonee, non idonee e ordinarie per l’installazione degli impianti alimentati da fonti energetiche rinnovabili.

Questa mattina, nel corso della Commissione Territorio, Ambiente, Mobilità dell’Assemblea legislativa, l’assessora all’Ambiente e alla Pianificazione territoriale, Irene Priolo, ha illustrato i dati aggiornati che fotografano il quadro attuale e le prospettive del settore delle energie rinnovabili in Regione, elementi da cui partire nel percorso di approvazione della legge al fine di garantire il rispetto degli obiettivi assegnati all’Emilia-Romagna dalla normativa nazionale.

“In questo mandato– afferma Priolo– vogliamo determinare un’accelerazione sulla capacità del sistema regionale pubblico e privato di transizione verso le fonti energetiche rinnovabili. E nell’individuare le aree idonee, dovremo ricercare il migliore punto di equilibrio fra istanze private, che la norma definisce come ‘opere di interesse pubblico prevalente’ e interessi pubblici di tutela del territorio, sostenibilità ambientale, impatto paesaggistico e ambientale, ma anche di prossimità alle infrastrutture, facilità di connessione alla rete e sicurezza energetica, salvaguardando allo stesso tempo le nostre produzioni agricole”.

“Tenere insieme tutte queste istanze– aggiunge ancora Priolo– richiede un lavoro attento di ascolto e confronto. Per questo il percorso che porterà all’approvazione della legge dovrà necessariamente vedere il coinvolgimento delle amministrazioni comunali, oltre che di tutti i portatori di interesse e, naturalmente, dei consiglieri regionali ai quali spetterà l’approvazione della legge”.

Gli obiettivi del ‘burden sharing’

Il decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica del 21 giugno 2024 individua la ripartizione fra le regioni e le province autonome dell’obiettivo nazionale al 2030 di 80 GW di potenza aggiuntiva installata da fonti rinnovabili a partire dal 31 dicembre 2020, assegnando alla Regione Emilia-Romagna l’obiettivo di 6,33 GW.
Dal gennaio 2021 a oggi la potenza da fonti rinnovabili installata è di circa 1,5 GW e circa 1 GW aggiuntivo è stato già autorizzato mentre sono pendenti “autorizzazioni uniche” per ulteriori 1,3 GW. Questo vuol dire che, se tutte le autorizzazioni pendenti o concluse portassero all’installazione dei relativi impianti, mancherebbero circa 2,6 GW al raggiungimento dell’obiettivo nazionale sopra citato.

Potenza elettrica installata, autorizzazioni e iter amministrativi

Al 31 marzo 2025, la potenza elettrica lorda da fonti rinnovabili (FER) in Emilia-Romagna ha raggiunto circa 4.730 MW, pari al 40% del totale della potenza installata in regione. Il dato segna una crescita del 12% rispetto al 2023 e del 45% negli ultimi tre anni, trainata in particolare dal fotovoltaico, che da solo rappresenta il 77% della potenza FER installata (3.587 MW, +18% rispetto al 2023). Restano invece stabili le altre fonti: eolico (45 MW, 1%), idroelettrico (410 MW, 9%) e biomasse (587 MW, 13%).

Nel 2024, inoltre, sono state rilasciate autorizzazioni uniche (AU) per circa 364 MW di nuovi impianti, a fronte di una potenzialità pendente di oltre 1.342 MW (prevalentemente per il fotovoltaico), a cui si aggiungono ulteriori 1.260 MW di progetti in valutazione ambientale (VIA) statale e oltre 1.000 MW di parchi offshore in procedura ministeriale.

La difesa dell’Europa In occasione della Giornata dell’Europa, la presentazione del libro di Antonio Missiroli

foto: Ottani

Il 9 maggio si celebra la Giornata dell’Europa, ricorrenza che commemora la dichiarazione Schuman del 1950, atto fondativo del processo di integrazione che ha dato origine all’attuale Unione europea. Un anniversario che quest’anno acquista un significato particolare, segnando i 75 anni da quel momento cruciale nella storia del nostro continente.

Per l’occasione, lunedì 5 maggio alle ore 20.30, il Castello ospita la presentazione del volume La difesa dell’Europa. Chi garantisce la difesa del continente?, scritto da Antonio Missiroli, docente presso Sciences Po di Parigi e SAIS Europe di Bologna, il campus europeo della School of Advanced International Studies della Johns Hopkins University.

Nel libro, Missiroli affronta il tema della sicurezza europea, esaminando le profonde trasformazioni geopolitiche degli ultimi anni, il ruolo dell’Unione Europea e della NATO, e le sfide che attendono il continente in un contesto internazionale sempre più instabile, anche attraverso l’analisi delle lezioni apprese dai conflitti più recenti. Il volume ripercorre oltre settant’anni di storia, dal 1949 a oggi, tra crisi globali, mutamenti istituzionali e ridefinizioni strategiche, il tutto per rispondere a una domanda cruciale: “Chi potrà, o dovrà, garantire la sicurezza e la difesa dell’Europa, e come?”. A dialogare con l’autore sarà Federico Covili, Presidente del Centro culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena.

Dichiara l’Assessore all’Europa Giulia Bosi: “Celebrare la Giornata dell’Europa significa anche riflettere sul presente e sul futuro dell’Unione europea, soprattutto in un momento in cui le relazioni internazionali sono sempre più centrali. Occasioni come questa offrono alla cittadinanza strumenti per comprendere meglio le dinamiche internazionali e il ruolo che l’Europa può e deve avere nello scenario globale”.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Narrazioni d’autore per bambini sabato al BLA di Fiorano

Ultimo appuntamento con le narrazioni d’autore per bambini al BLA (Biblioteca, Ludoteca e Archivio storico) di Fiorano Modenese.

Sabato 3 maggio, alle 11.00, torna la rassegna “C’era una volta che?” con Susi Danesin e le sue “Storie senza parole”, ma non senza voce, per bambini dai 4 ai 10 anni.

Susi, attrice professionista specializzata nel teatro per ragazzi, guiderà i piccoli  partecipanti tra narrazioni suggestive ed emozionanti, senza bisogno di pronunciare parole… o almeno, parole che siano conosciute ai più. Sarà una mattina divertente e senza confini linguistici.

L’ingresso è libero e non è necessario prenotare.

Lunedì a Sassuolo si parla dei 5 referendum su lavoro e cittadinanza

Lunedì a Sassuolo si parla dei 5 referendum su lavoro e cittadinanzaAppuntamento a Sassuolo lunedì 5 maggio per parlare dei 5 referendum su lavoro e cittadinanza dell’8-9 giugno prossimi e sostenere le ragioni di 5 SI. L’incontro è promosso dal Comitato referendario e si terrà alle ore 20.30 presso la sede Cgil di Sassuolo (via Tien An Men, 21).

Interverranno Marco Mondello ricercatore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Modena e Reggio Emilia che entrerà nel merito dei 5 quesiti ed illustrerà i miglioramenti concreti per i lavoratori votando 5 SI’; Anna Lisa Lamazzi presidente Arci interverrà sull’idea di una società che metta al centro il valore sociale del lavoro e i diritti di cittadinanza, infine la parlamentare Pd Enza Rando da sempre attivista sui temi legati alla legalità interverrà proprio sul rapporto tra legalità e cittadinanza.

L’intento dell’iniziativa è quello di offrire un quadro completo delle ragioni che stanno alla base dei referendum e della necessità di esprimere 5 SÌ. Ragioni che non si esauriscono allo stretto merito, pur importante, dei quesiti come l’abolizione del Job Act, il contrasto alle norme che hanno liberalizzato i contratti a tempo determinato, l’espansione delle tutele per i lavoratori in appalto, l’aumento degli indennizzi per i lavoratori delle piccole aziende licenziati ingiustamente, la diminuzione dei tempi per ottenere la cittadinanza. Partendo da questi elementi di merito, il Comitato referendario promuove il voto a favore dei 5 referendum con l’intento di sviluppare la coesione sociale del Paese, ridurre le disuguaglianze tra lavoratori, favorire l’integrazione dei cittadini stranieri, difendere la democrazia e la partecipazione.

Ingresso libero e aperto a tutti.

Sassuolo-Carrarese: Grosso alla vigilia del match “che chiude il cerchio”

Alla vigilia della sfida contro la Carrarese, valida per la 36ª giornata del campionato di Serie B, il tecnico del Sassuolo Fabio Grosso ha incontrato la stampa per analizzare il momento della squadra e presentare la gara. Con i neroverdi già promossi aritmeticamente in Serie A con largo anticipo, la sfida contro i toscani – in programma al Mapei Stadium – potrebbe rappresentare idealmente la chiusura del cerchio di una stagione strepitosa.

“Contro la Carrarese all’andata cominciammo a correre – ha ricordato Grosso – era metà settembre, una gara complicata, che però vincemmo 2-0. Quella partita ci fece capire cosa serviva per resistere in questo campionato. Ora li ritroviamo carichi di entusiasmo e con buoni risultati alle spalle. Hanno tirato fuori la testa da una zona pericolosa e sono sempre stati temibili, soprattutto in casa, anche se fuori hanno alternato alti e bassi. Abbiamo provato a prepararci bene”.

Il Sassuolo guida la classifica con 78 punti, a tre giornate dalla fine. Con un successo contro la Carrarese, e un passo falso del Pisa, potrebbe aritmeticamente chiudere in vetta: “Sarebbe curioso –dice Grosso – cominciammo il nostro percorso proprio con loro, potremmo chiudere contro di loro. Ma l’importante è presentarsi pronti: come a Cesena, anche se avevamo già in tasca la promozione, siamo entrati con la giusta mentalità. Questo è il segreto: essere presenti fin da subito nella gara”.

Il tecnico ha poi parlato delle scelte di formazione, anticipando la possibile conferma tra i pali di Statalino: “Non giocava da tanto ma ha fatto una grande partita, sono contento per lui. È stato importante anche nelle fasi iniziali del campionato. Probabilmente gli darò una nuova occasione”.

Quanto alla lista degli indisponibili, Grosso ha fatto chiarezza: “Domani mancheranno Torstved e Bonifazzi. Romagna ha solo un fastidio, nulla di grave, ma lo teniamo fermo per precauzione. Missori e Boloca sono rientrati con noi e saranno disponibili. Come sempre, dovrò lasciare fuori tre ragazzi dalla lista dei convocabili, due più un portiere”.

Spazio anche a una riflessione sui giovani e sul futuro: “Non abbiamo ancora fatto valutazioni su prestiti o permanenze. Ne parleremo. Intanto tutti devono restare concentrati. Sappiamo di avere ragazzi interessanti, alcuni li conoscete, altri hanno avuto meno spazio ma hanno qualità. Vogliamo accompagnarli nella crescita”.

Infine, una battuta sui protagonisti della Serie B: “Un nome che mi ha colpito? Pio Esposito dello Spezia. Per età e personalità è stato un grande protagonista. Ma ce ne sono tanti altri”.

Sulla Carrarese, Grosso non ha dubbi: “Squadra ben allenata, che ha mantenuto un’ossatura solida dopo la promozione dalla C. Hanno qualità tecniche e morali. Sappiamo che sarà una partita vera”.

Quanto al modulo, il tecnico glissa: “4-3-3 o 4-2-3-1? Posso scegliere tante soluzioni, ho ancora un allenamento per valutare. La cosa importante è che vedo entusiasmo e voglia in tutto il gruppo. I cinque subentranti saranno fondamentali: possono cambiare la partita, come spesso accaduto”.

Il Sassuolo è pronto a chiudere la stagione in bellezza. Ma contro una Carrarese affamata di punti, serviranno concentrazione e rispetto. Perché il bello, per i neroverdi, potrebbe non essere ancora finito.

1° Maggio2025: uniti per un lavoro sicuro

UNITI per un LAVORO SICURO”. È lo slogan scelto da Cgil, Cisl, Uil per celebrare quest’anno il Primo Maggio. A livello nazionale sono previste tre manifestazioni unitarie che si svolgeranno la mattina: Maurizio Landini, sarà a Roma, ai Fori imperiali; il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Prato; la numero uno della Cisl Daniela Fumarola a Casteldaccia (Palermo).
I tre comizi saranno trasmessi in diretta su Rai3 a cura del Tg3. Nel pomeriggio si svolgerà a Roma il concertone, sempre sul tema della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, nella sede tradizionale di piazza San Giovanni e verrà trasmesso in diretta da Rai 3.

Anche in provincia di Modena sono previste manifestazioni in piazza con 7 appuntamenti.

 

A Modena città la festa del 1° Maggio è prevista alle ore 10 in piazza Grande. Introduce la segretaria generale Cisl Emilia Centrale Rosamaria Papaleo. Saluto di apertura di Daniele Dieci segretario generale Cgil Modena e comizio conclusivo di Vera Buonomo segretaria nazionale Uil.

A seguire concerto di Alberto Bertoli accompagnato dai suoi musicisti. Lo spettacolo è gratuito.

Durante tutta la manifestazione, distribuzione di garofani e palloncini colorati. La festa del 1° Maggio a Modena gode del patrocinio di www.comune.modena.it.

 

A Carpi ritrovo alle ore 9.30 presso le sedi sindacali carpigiane (via Fassi), alle ore 10 partenza del corteo per le vie della città accompagnati dalla banda cittadina. Arrivo in piazza Martiri dove alle ore 10.30 circa prende il via la manifestazione sindacale con il saluto di Massimo Occhi Cisl Emilia Centrale distretto di Carpi e comizio conclusivo di Alessandro De Nicola segreteria Cgil Modena. In piazza Martiri durante la mattinata sono presenti le Associazioni di volontariato.

 

Nel pomeriggio, presso il cortile d’Onore di Palazzo Pio, alle ore 16, concerto di Primavera del Corpo Bandistico Città di Carpi che eseguirà una serie di marce, da quelle classiche a quelle contemporanee, colonne sonore di film, unitamente a brani tradizionali. In caso di maltempo il concerto si terrà presso il circolo Loris Guerzoni (via Genova,1).

In serata, alle ore 21 presso il cinema Ariston di San Marino, proiezione unica a ingresso ridotto, del film “La storia di Souleymane” (drammatico, Francia, 2024) regia di Boris Lojkine, interpreti: Abou Sangare, Nina Meurisse, Alpha Oumar Sow, Emmanuel Yovanie. Souleymane, un giovane immigrato guineano che lavora come rider a Parigi, è molto teso in vista del colloquio che dovrà sostenere tra 48 ore presso l’Office français de protection des réfugiés et apatrides (OFPRA), che ne vaglierà la richiesta d’asilo. Mentre pedala di domicilio in domicilio, Souleymane ripassa continuamente i punti salienti della sua storia, in cui si spaccia per un militante dell’Unione delle Forze Democratiche di Guinea perseguitato politico in patria in seguito al colpo di Stato del 2021.

Tutte le iniziative del 1° Maggio a Carpi godono del contributo di Abitcoop, Cmb, Cooperativa Bilanciai, Gulliver cooperativa sociale.

 

A Mirandola il 1° Maggio inizia alle ore 9 con il concentramento del corteo in piazza della Conciliazione e alle 9.30 partenza con l’accompagnamento dalla filarmonica “Andreoli” di Mirandola. Durante il percorso saranno deposti fiori nei luoghi simbolo della Resistenza in ricordo dei caduti contro il nazifascismo. Alle ore 11 in piazza della Costituente saluto e introduzione di Alberto Suffritti Cisl Emilia Centrale-Distretto Area Nord, comizio conclusivo di Fernando Siena della segreteria Cgil Modena.

 

A Vignola concentramento di lavoratori e mezzi meccanici alle ore 9.30 nel piazzale di via Ballestri. Alle ore 10 corteo per le vie cittadine con il corpo bandistico di Marano sul Panaro. Fermata al monumento Anmil presso il parco del Comune di Vignola per deporre una corona d’alloro a ricordo di tutti i caduti sul lavoro.

Alle 10.30 nell’ex mercato ortofrutticolo di Vignola, inizio delle celebrazioni con saluti e introduzione di Bianca Nobili Fnp Cisl Emilia Centrale zona di Vignola. Intervento conclusivo di Antonio Puzzello Cgil Modena-coordinatore distretto Vignola.

Prevista la tradizionale distribuzione dei garofani rossi.

A Marano sul Panaro i trattori dell’Associazione Carnevale Maranese si ritrovano alle 8.30 nel piazzale del Capanonne Carnevale (zona impianti sportivi) per arrivare alle 9.30 al “Self Service” nel piazzale di via Ballestri a Vignola dove si uniscono al corteo. Nel pomeriggio (ore 16.15) ritrovo presso il piazzale Capannone Carnevale a Marano per proseguire verso Denzano per la benedizione dei mezzi. A seguire, un piccolo rinfresco offerto dalla locanda Denzano.

 

A Castelfranco Emilia ritrovo di autorità e cittadini alle ore 9.30 in piazza Aldo Moro. Avvio del corteo alle ore 10, con accompagnamento della banda cittadina, su corso Martiri, via Circondaria Nord sino a piazza Garibaldi, dove è prevista la manifestazione. Alle ore 11 saluti e introduzione di Valerio Vanzini Fiom Cgil Castelfranco Emilia e a seguire il comizio conclusivo di Marco Ganzerli responsabile Cisl zona di Castelfranco Emilia. Tradizionale distribuzione di garofani in piazza.

 

A Sassuolo concentramento alle ore 9.30 in piazza Garibaldi, concerto della banda cittadina alle ore 10. A seguire introduzione e saluto di Daniela Bondi segreteria Cgil Modena. Interventi di delegate e delegati del distretto sassolese. Comizio conclusivo di Francesco Bini responsabile Cisl zona di Sassuolo. Durante la manifestazione in piazza, distribuzione di garofani e coccarde.

 

A Pavullo ritrovo di autorità e cittadini alle ore 9.30 in piazza Montecuccoli, dove sarà deposto un mazzo di fiori da parte dell’Amministrazione comunale alla lapide dei caduti sul lavoro nelle miniere di Marcinelle (Belgio), tra cui due pavullesi. Alle ore 9.45 saluti e introduzione di Stefano Mussi responsabile Cisl Emilia Centrale zona di Pavullo e alle 10 il comizio conclusivo di Carmine Ciccotti Uil Modena e Reggio Emilia. Durante la manifestazione è presente la banda municipale.

Prossimi lavori di sistemazione del ponte Veggia, la risposta in consiglio dell’assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli

“L’Amministrazione ha istituito un Tavolo di Coordinamento permanente, coinvolgendo istituzioni, autorità competenti e rappresentanze economiche. Sono state attivate azioni concrete, tra cui: la continuità del servizio di Trasporto Pubblico Locale, l’organizzazione dei percorsi alternativi, il confronto costante con le imprese del distretto industriale, il monitoraggio operativo delle criticità. L’impresa affidataria sta già operando nel rispetto del cronoprogramma, passando a doppi turni e anche lavorazioni notturne nella fase di chiusura totale. Nonostante condizioni meteorologiche difficili nel 2024, non sono state richieste sospensioni e il termine di esecuzione (410 giorni complessivi) è confermato”

L’Assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli ha introdotto in questo modo, nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera, la risposta all’interrogazione delle opposizioni riguardante i prossimi lavori di sistemazione del ponte Veggia.

“Il ponte sarà chiuso al transito dal 16 giugno  al 16 agosto, per 60 giorni complessivi – chiarisce l’Assessore – in modo da limitare i disagi il più possibile, lontani dal periodo scolastico ed evitando interferenze con eventi strategici come il Cersaie. Il cantiere non può essere rimandato perché farlo significherebbe rischiare la perdita dei finanziamenti PNRR e soprattutto lasciare il territorio senza una rete sicura per il traffico pesante (ad oggi non ci sono alternative in caso di blocchi sul ponte del Secchia, della provinciale).

Il quadro economico complessivo ammonta a circa 8,35 milioni di euro, coperti anche fondi PNRR, regionali e dei due comuni. Al termine dell’intervento il ponte sarà pienamente transitabile per mezzi pesanti, meno esposto a chiusure improvvise in caso di piene, più resiliente per la mobilità e la competitività del Distretto e verrà realizzato un nuovo percorso protetto da guard-rail, largo circa 120 cm, migliorando la sicurezza di chi si muove a piedi o in bicicletta”.

“La chiusura del Ponte della Veggia – ha proseguito l’Assessore – per circa 60 giorni era già prevista nella fase progettuale, come indicato nel Progetto Definitivo approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. 79 del 7 aprile 2023 e confermato nel Progetto Esecutivo (DGC n. 210 del 13 ottobre 2023). Le lavorazioni di consolidamento strutturale richiedono interventi simultanei su tutta la sezione trasversale: il senso unico alternato non sarebbe stato tecnicamente compatibile né con le esigenze di sicurezza dei lavoratori né con le esigenze statiche del ponte; inoltre è stato simulato che le lunghe code derivanti da un sistema semaforico andrebbero a bloccare le rispettive viabilità cittadine”.

“Sono state ipotizzate soluzioni alternative come l’installazione di un ponte Bailey  – ha proseguito Zilioli – ma sono risultate non praticabili per i costi sproporzionati (oltre 1 milione di euro) rispetto alla durata della chiusura, i tempi lunghi richiesti per le autorizzazioni e soprattutto per la mancanza di efficacia di questa soluzione, perché il ponte sarebbe ad una corsia e quindi con sistema semaforico a senso alternato, con le problematiche ben conosciute. Per rendere funzionale un ponte temporaneo, inoltre, è necessaria una serie di ricuciture viabilistiche (es rampe, infrastrutture…) con la viabilità esistente in zone delicate da un punto di vista naturalistico e soprattutto idraulico.

Già dal mese di febbraio sono stati avviati contatti con il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale per verificare l’utilizzo emergenziale della Traversa di San Michele. Le verifiche tecniche sono ancora in corso, in coordinamento con le Forze dell’Ordine, relativamente alle modalità per garantirne l’idoneità come percorso di emergenza”.

“Il cantiere in corso è particolarmente complesso – ha concluso l’Assessore David Zilioli –  si interviene su un’infrastruttura che ha oltre cento anni di vita e che richiede oggi opere di consolidamento strutturale non più rinviabili. Comprendiamo pienamente le preoccupazioni diffuse, che sono anche nostre, ma il senso di responsabilità impone di non rimandare gli interventi e di non stabilizzare situazioni precarie con richieste o aspettative che, tecnicamente o normativamente, non risultano praticabili”.

Unioncamere Emilia-Romagna: +0,7% le previsioni di crescita in regione nel 2025

Sommario

  • Nel 2025 il Prodotto Interno Lordo dell’Emilia-Romagna dovrebbe crescere del +0,7%, confermando il ritmo di crescita del 2024 (+0,7%).
  • Il valore aggiunto dei servizi dovrebbe aumentare dell’1%, quello dell’industria +0,8%, mentre le costruzioni dovrebbero arretrare del -1,5%.
  • A contribuire alla crescita del Pil nel 2025 le stime di crescita dei consumi (+0.8%), ma per l’incertezza internazionale preoccupano gli investimenti che dovrebbero crescere solo del +0,2%.
  • Il tasso di disoccupazione è previsto rimanere stabile al 4,3%.
  • Nel 2025 la crescita delle regioni italiane sarà guidata dal Veneto (+0,8%) e da Emilia-Romagna e Lombardia (+0,7%).

È quanto emerge dall’esame dell’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna delle previsioni macroeconomiche regionali elaborate ad aprile 2025 sulla base degli “Scenari per le economie locali” elaborati da Prometeia.

Previsioni Pil Emilia-Romagna

La crescita del prodotto interno lordo dell’economia regionale nel 2024 è stata del +0,7%, valore che dovrebbe confermarsi nel 2025, sostenuto da una lieve accelerazione dei consumi.

La stima della crescita regionale è stata rivista al rialzo di un decimo di un punto percentuale rispetto alle previsioni di gennaio 2025.

Il confronto fra l’Emilia-Romagna, l’Italia e l’area euro

Le previsioni di crescita del Pil dell’Emilia-Romagna nel 2025 al +0,7% collocano la regione in una posizione intermedia fra la crescita prevista per l’Italia, +0,6% e quella prevista per l’area euro, +0,8%.

Nel 2025 la crescita delle regioni italiane sarà guidata dal Veneto (+0,8%) e da Emilia-Romagna e Lombardia (+0,7%).

Previsioni consumi, investimenti e esportazioni in Emilia-Romagna

Nel 2025 la crescita dei consumi delle famiglie accelererà lievemente al +0,8%, salendo così al di sopra della dinamica del Pil, sostenuta dalle condizioni del mercato del lavoro.

L’incertezza relativa alle politiche commerciali contribuirà a ridurre la crescita degli investimenti fissi lordi nel 2025 al +0,2%.

Nel 2025 le esportazioni regionali dovrebbero tenere, +0,3%. Al termine di quest’anno il valore reale delle esportazioni regionali dovrebbe risultare superiore del 89% rispetto al livello del 2000 e del 37% rispetto a quello del 2007, chiari indicatori dell’importanza assunta dai mercati esteri per l’economia regionale.

Previsioni: i settori

Nel 2025 saranno i servizi a trainare l’aumento del valore aggiunto reale regionale, si registrerà una ripresa nell’industria, ma il valore aggiunto delle costruzioni farà un ampio passo indietro a causa del depotenziamento dei bonus.

Nel 2024 la debolezza della domanda interna e l’arretramento della domanda estera – in particolare per la recessione in Germania – hanno lievemente ridotto il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale (-0,1%).

Nel 2025, nell’ipotesi di una sostanziale tenuta della domanda estera e di una lieve accelerazione dei consumi, il valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale potrebbe riprendersi al +0,8%.

A seguito della revisione dei “bonus” la crescita del valore aggiunto reale delle costruzioni nel 2024 è stata del +1,6% e, nonostante la flessione rispetto agli anni passati, è stata l’elemento trainante della crescita regionale. Quest’anno il valore aggiunto del settore dovrebbe arretrare al -1,5%.

Nel 2024 il ritmo di crescita del valore aggiunto del complesso dei servizi si è ripreso del +0,8%, nonostante il rallentamento dei consumi. Nel 2025 dovrebbe accelerare ancora lievemente del +1%, con la ripresa dei consumi e dell’attività nell’industria.

Il mercato del lavoro

Nel 2025 le forze di lavoro dovrebbero riprendere a crescere lievemente (+0,3%) e il tasso di attività dovrebbe rimanere stabile al 73,7%.

Per l’occupazione è previsto un andamento positivo, al +0,3%, anche se più contenuto rispetto al +0,5% realizzato nel 2024.

Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile al 4,3%

Movimento 5 Stelle Sassuolo in merito al Consiglio Comunale del 29 aprile

Nella seduta di ieri sera del consiglio comunale di Sassuolo abbiamo visto l’opposizione votare contro una variazione di bilancio che destinava la gran parte dei fondi disponibili alle scuole, in parte il completamento edile delle strutture per un ammontare di 1.300.000 euro, in parte per i necessari arredi, ed in parte per i servizi educativi alla persona, quali i CRE (centri ricreativi estivi) i GET (gruppi educativi territoriali) i PEA (personale educativi assistenziale) tutti ambiti in costante crescita per esigenze e partecipazione.

Nonostante l’evidente rilevanza sociale ed educativa di questi interventi, l’opposizione ha deciso di esprimersi contrariamente. La stessa scelta di voto negativo ha riguardato anche: il rifacimento completo dell’impianto luci del campo di calcio in via Toscana, alla sostituzione della tensostruttura geodetica dal campo di calcio a 5 di San Michele, al  rifacimento del manto della pista di atletica indoor presso l’impianto sportivo di via Nievo.

Tra gli interventi esclusi dal sostegno dell’opposizione ci sono anche opere di minor entità
economica ma di grande valore sociale, come la riqualificazione del Parco Le Querce, destinatario di un finanziamento della Fondazione di Modena all’interno del Bando Verde
Comune 2024. Questo parco, dal 2005 al 2010, è stato gestito con impegno da un comitato di residenti, diventando un simbolo di integrazione, inclusione e partecipazione civica. In quegli anni, feste di quartiere, corsi di cucina e lingua italiana e attività culturali avevano trasformato il parco in un vero punto di riferimento per la comunità.
Oggi, il nuovo progetto di rinnovamento del Parco Le Querce si inserisce in un disegno più ampio che comprende le nuove scuole Vittorino da Feltre, le future scuole San Carlo e la riqualificazione dell’area dei Gerani. Un percorso che mira a valorizzare il territorio, migliorare la qualità della vita e costruire una Sassuolo più moderna, sostenibile e solidale, visione che il Movimento 5 Stelle sostiene e promuove con determinazione.

Altri interventi approvati nella variazione di bilancio comprendono la manutenzioni
straordinarie attese da anni in strutture fondamentali come Casa Serena e la sede della
Croce Rossa e 423.761,98 euro per opere di viabilità e sicurezza stradale.
La lista degli interventi è ampia e concreta, ma, com’è noto, le risorse disponibili non sono illimitate. E l’opposizione, che ha governato fino a poco più di un anno fa, ne è perfettamente consapevole. Oggi, però, pretende che le mancanze accumulate nel tempo
vengano colmate immediatamente, scaricandone la responsabilità sull’attuale amministrazione.

Siamo aperti alla critica costruttiva, ma respingiamo fermamente ogni forma di propaganda sterile e strumentale. I cittadini hanno il diritto di essere informati in modo corretto e trasparente: come Movimento 5 Stelle continueremo a lavorare per una città più giusta, vivibile e a misura di persona.

(Alberto Bonettini, Capogruppo Movimento 5 Stelle – Sassuolo)

Sassuolo, Fratelli d’Italia attacca: “Stangata urbanistica, cittadini penalizzati e poca trasparenza”

La minoranza non ci sta e nel Consiglio del 29 aprile punta il dito contro la giunta comunale per i consistenti aumenti delle tariffe urbanistiche approvati sul finire del 2024. Una manovra che, secondo l’opposizione, colpisce duramente non solo i professionisti del settore edilizio, ma anche i cittadini comuni, aggravando ulteriormente un contesto economico già provato.

Le nuove tariffe riguardano diverse voci: accesso agli atti, richieste in urgenza, parcheggi di pertinenza e altri oneri correlati alla pianificazione urbanistica. In particolare, fa discutere il caso delle pratiche urgenti, passate da 20 euro a ben 250 euro. Una cifra che, secondo il sindaco, ha lo scopo di disincentivare l’uso improprio della corsia preferenziale per pratiche non realmente urgenti. Ma la minoranza, con l’interrogazione presentata in Consiglio da  Stefania Giavelli, contesta la misura: “Così facendo si finisce per penalizzare anche chi ha esigenze concrete e non può attendere i lunghi tempi della burocrazia. È una logica punitiva che ignora la realtà dei bisogni dei cittadini”.

Assenza di trasparenza nella comunicazione

A far infuriare l’opposizione non è solo il merito della manovra, ma anche il metodo: “Ancora una volta – denuncia la consigliera di Fratelli d’Italia – si sceglie di comunicare solo ciò che è popolare e favorevole all’immagine dell’amministrazione. Le decisioni impopolari vengono relegate nelle pieghe nascoste del sito del Comune, senza alcuna diretta informazione alla cittadinanza. Eppure, proprio la comunicazione era stata indicata come una delle priorità del programma politico di questa giunta”.

Tariffe alte, servizi invariati

Gli aumenti – fa notare Giavelli – non sono accompagnati da un miglioramento dei servizi: “Non si registrano investimenti o potenziamenti significativi degli uffici tecnici o dei tempi di risposta. Il risultato è che si chiede di più, senza dare di più”. E aggiungono: “Si parla di adeguamento alle tariffe di altri Comuni del distretto, ma è una giustificazione debole: ogni amministrazione ha la responsabilità di fare scelte autonome e coerenti con il proprio territorio. Basta guardare Maranello per capire che gli aumenti applicati a Sassuolo sono tutt’altro che in linea”.

Un ulteriore colpo all’edilizia e alle famiglie

Il settore edilizio – già messo a dura prova dal caro materiali e manodopera causati dall’effetto distorsivo del Superbonus 110% – si trova ora a dover affrontare nuovi balzelli burocratici. “In un momento in cui servirebbero misure di sostegno e semplificazione, questa amministrazione sceglie la strada opposta: aumenti ingiustificati che ricadranno sulle tasche dei cittadini e rallenteranno ulteriormente la ripresa del settore”.

La minoranza conclude con un appello: “Serve un immediato ripensamento di queste scelte. Il Comune deve tornare a farsi carico dei bisogni reali della cittadinanza e non governare sulla base di logiche contabili o di facciata”.

Domenica Acetaia Comunale aperta a Maranello

Acetaia Comunale di Maranello gestita dal Comitato Maranello Tipico

L’Acetaia Comunale di Maranello apre le porte al pubblico. Domenica 4 maggio l’acetaia gestita dal Comitato Maranello Tipico, con sede a San Venanzio in via Abetone Superiore 169/4, è aperta dalle 9 alle 12.30. Ad accogliere le persone che vorranno scoprire i segreti e le tecniche della produzione dell’Aceto Balsamico Tradizionale saranno i volontari del Comitato. E’ possibile effettuare la visita anche in altre giornate, su appuntamento. Per informazioni: info@maranellotipico.it

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 1 maggio 2025

Cielo sereno salvo sviluppo di addensamenti nelle ore centrali della giornata a ridosso dei rilievi, specie centro-occidentali.

Temperature stazionarie le minime con valori compresi tra i 10 e 12 gradi; massime senza variazioni di rilievo o in ulteriore lieve aumento con valori attorno ai 26/27 gradi della pianura interna, valori tra i 22 e i 25 gradi sulle coste e la pianura orientale. Venti deboli variabili. Mare poco mosso con moto ondoso in attenuazione.

(Arpae)

Scrittore formiginese finalista al Premio ‘Inedito’ 2025

Quattro scrittori provenienti dall’Emilia Romagna son risultati finalisti del “PREMIO INEDITO COLLINE DI TORINO 2025”. Etienne Navile selezionato nella sezione narrativa/racconto, Daniele Bondi nel segmento saggistica, Luca Fol testo canzone e Dafne D’Angelo nel premio speciale “InediTo”.

Quattro voci, quattro penne, quattro visioni del mondo che – attraverso forme espressive differenti – hanno da subito conquistato i membri della giuria. Etienne Navile, alias Edoardo Maresca, talento bolognese finalista nella sezione narrativa-racconto è uno scrittore che  si è rapidamente affermato come una delle voci più interessanti nel panorama della letteratura contemporanea. Autore e ricercatore, Etienne vanta un ampio ventaglio di contributi nell’ambito della critica letteraria e delle scienze umane, con articoli pubblicati su riviste culturali e scientifiche come “Articoli Liberi” e “Narrandom”. Con uno sguardo sempre attento ai dettagli e a una sensibilità fuori dal comune, Edoardo Maresca si conferma una presenza da seguire con interesse nella nuova scena letteraria italiana.

Daniele Bondi, “mental coach” con la penna d’autore. Vive e Formigine dove unisce la passione per la mente umana a quella della scrittura. Bondi è un professionista poliedrico che ha fatto della formazione e della crescita personale una missione. Doppia laurea in Economia e Filosofia, nel 2017 fonda il “Mind Training Institute”, diventando un punto di riferimento nel panorama della formazione personale e aziendale. Ma è nel mondo letterario che Bondi ha saputo conquistare pubblico e critica: il suo romanzo “Il Caso Cartesio” ha raggiunto le quattro edizioni, con oltre 15 mila copie vendute. A coronare il suo percorso ben 41 premi letterari, segno di una voce autoriale solida e riconosciuta. Un uomo che pensa, insegna e scrive: per Daniele Bondi ogni mente è un universo da esplorare.

Luca Fol: nuova voce dell’electropop italiano. Nato a Rimini, Luca Fallini in arte Luca Fol è un cantautore e polistrumentista che negli ultimi anni ha saputo ritagliarsi uno spazio nel panorama musicale italiano grazie al suo stile innovativo, sospeso tra elecropop e cantautorato. Dopo un primo periodo in cui sperimenta sonorità internazionali, pubblicando tra il 2016 e il 2018 due album in inglese sotto pseudonimo e rievocando atmosfere che mescolano Beatles ed elettronica, nel 2020 compie una svolta decisiva, iniziando a scrivere in italiano. Il suo sound si distingue per l’uso di synth taglienti, chitarre frizzanti e un’anima profondamente synth pop. Con una carriera in crescita e uno stile sempre più definito, Luca Fol si conferma una delle voci più interessanti della nuova scena musicale italiana.

Gazne Vada, talento emergente della scrittura italiana, conosciuta anche come Dafne D’Angelo, è una figura sempre più rilevante nel panorama letterario italiano. Nata a Carpi  nel gennaio 1984, Vada ha costruito un percorso artistico solido, distinguendosi per talento e creatività nella scrittura. Laureata in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale presso l’Alma Mater Studiorum di Bologna nel 2012, ha saputo unire sensibilità artistica e competenze accademiche per creare opere di grande impatto. Nel corso della sua carriera, ha ricevuto numerosi riconoscimenti: vincitrice del Premio di poesia “I.T.A.S. F. Selmi”, ha ottenuto segnalazioni in diversi concorsi letterari di poesia e narrativa. Vada ha preso parte a importanti esposizioni e progetti culturali, come la “Biennale di Sondrio” e “Casa Sanremo Writers”, contribuendo con le sue opere alla scena artistica contemporanea. Oggi continua a dedicarsi alla scrittura, sviluppando aforismi, poesie e testi teatrali, e partecipando attivamente a concorsi letterari nazionali e internazionali.

Esposta in Biblioteca a Maranello la scultura ‘Ferrari F1 312T’

A partire oggi, 29 aprile, nella sala conferenze della Biblioteca Mabic di Maranello è esposta la scultura intitolata ‘Ferrari F1 312T’, creata dall’artista Fabio Comelli e vincitrice del Premio d’Arte contemporanea e Sostenibilità ambientale ‘Midolini’.
L’opera riproduce a grandezza naturale la monoposto con cui Niki Lauda vinse il Mondiale Piloti nel 1975, ed è stata interamente realizzata con materiali di recupero.

La scultura si potrà visitare fino all’11 maggio – ad ingresso libero – negli orari di apertura al pubblico della biblioteca (lunedì 14.30-19, da martedì a sabato 9-19).
L’opera è stata ‘svelata’ sabato pomeriggio nell’ambito di un evento dedicato a Pietro Corradini, ex meccanico Ferrari scomparso lo scorso anno, e organizzato dalla FAI Sport, società sportiva paralimpica di Udine legata al Comune di Maranello da una lunga amicizia che vede i due enti collaborare allo sviluppo di iniziative finalizzate all’inclusione degli atleti disabili attraverso l’attività sportiva.
Durante la cerimonia di sabato un altro artista, Egidio Petri, ha donato al Comune una scultura in legno dedicata allo stesso Corradini, che oltre ad essere affezionatissimo ai ragazzi della FAI Sport, fu anche capo meccanico delle Rosse proprio nel 1975, quando Lauda vinse al volante della medesima ‘312T’.
All’evento – insieme al sindaco Luigi Zironi, alla vicesindaco Chiara Ferrari e all’assessore allo Sport Juri Fontana – hanno partecipato anche tanti amici ed ex colleghi di Corradini, oltre agli atleti paralimpici friulani, ai loro familiari e ai dirigenti della società sportiva, presieduta da Giorgio Zanmarchi.
Lo stesso team è stato protagonista, presso il Parco dello Sport di Maranello, del meeting ‘Nuotodiverso – Sfumature di nuoto’, nel quale gli atleti con disabilità di FAI Sport e della Polisportiva si sono sfidati amichevolmente in corsia in un clima di festa, davanti ad amici e familiari.
“Abbiamo accolto con enorme piacere gli amici della FAI Sport – ha sottolineato il sindaco Luigi Zironi – Non ci sono parole che possano descrivere le emozioni provate di fronte alla tenacia, all’entusiasmo e alla gioia dei ragazzi che hanno gareggiato in piscina. I sorrisi, gli sguardi dei loro familiari e di tutti coloro che li hanno accompagnati ci hanno regalato momenti difficili da dimenticare: una perfetta sintesi del legame tra sport e inclusione che in ogni comunità è necessario valorizzare”.

Idrodinamicità della Sacca di Goro, la Regione valuta uno stanziamento straordinario che sarà esaminato con la legge di assestamento di bilancio

La Regione Emilia-Romagna valuterà “uno stanziamento integrativo straordinario per il mantenimento e il ripristino dell’idrodinamicità della Sacca di Goro, che sarà esaminato nei mesi imminenti con la legge di assestamento di bilancio, in relazione all’emergenza che sta attraversando l’area”.

A dichiararlo, l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, che aggiunge: “Contestualmente, allo scopo di individuare ulteriori fonti di finanziamento a tutela delle imprese di pesca e acquacoltura attiva all’interno della Sacca, e per garantire la sua tutela ambientale, ci siamo già fatti carico di portare questa criticità all’attenzione del Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare per verificare la possibilità di utilizzo delle risorse del Programma FEAMPA 2021-2027”. Nell’ultima riunione del Coordinamento tecnico che si è tenuta una settimana fa– prosegue Mammi-, i rappresentanti del Ministero hanno confermato che è possibile utilizzare a tal fine quelle risorse, affidandole tramite bando a soggetti pubblici interessati. In questo modo si creerebbero le condizioni per effettuare una programmazione degli interventi per scongiurare ulteriori criticità. Inoltre- aggiunge l’assessore-, il ripristino dell’idrodinamicità della Sacca di Goro verrà anche finanziato attraverso la Legge Regionale 36/1995, con una programmazione triennale di 200mila euro annui, nel triennio 2023-2025. Lo stato di crisi dell’acquacoltura dovuto al granchio blu rende necessario uno stanziamento integrativo straordinario che sarà esaminato con la legge di assestamento di bilancio, correlato all’emergenza che si sta evidenziando.”

L’intervento della Regione nasce a seguito delle recenti segnalazioni di diversi soggetti del territorio – il comune di Goro, le associazioni che rappresentano le imprese di pesca, il consorzio Con.Uno, gli acquacoltori – che hanno fatto presente la necessità di interventi tempestivi di tipo ambientale per preservare l’equilibrio della Sacca. In particolare è stata sottolineata la necessità dell’apertura della Bocca Secondaria, presso la punta dello Scanno: un intervento fondamentale, poiché rappresenta il varco a mare principale che garantisce il ricambio idrico nella Sacca di Goro, la cui ostruzione rallenta e impedisce la naturale circolazione idraulica, provocando un peggioramento della qualità idrica nella laguna, che combinato all’innalzamento delle temperature della stagione estiva potrebbe provocare crisi anossiche, con effetti di morie generalizzate e conseguenti danni ambientali.

Nel corso del tempo, l’apertura è stata realizzata più volte a spese del consorzio Con.Uno e delle cooperative di acquacoltura. Ma già nel corso del 2024 sono stati fatti interventi limitati, per mancanza di risorse dovute alla crisi provocata dalla proliferazione del granchio blu. Un problema ancora più presente nell’anno in corso. Il progetto di intervento prevederebbe l’asportazione dalla Bocca Secondaria di almeno 70/80.000 metri cubi di materiale sabbioso, per un costo stimato che varia dai 300 ai 450mila euro.

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