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venerdì, 20 Giugno 2025
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Covid, in regione dal 14 al 20 aprile 2.129 nuovi casi e oltre 1.400 guariti. Aumentano i ricoveri

Covid, in regione dal 14 al 20 aprile 2.129 nuovi casi e oltre 1.400 guariti. Aumentano i ricoveriDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus in Emilia-Romagna si sono registrati 2.148.211 casi di positività, 2.129 in più rispetto alla settimana precedente, su un totale di 34.722 tamponi eseguiti negli ultimi 7 giorni, di cui 17.846 molecolari e 16.876 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 6,1%.

Questi i dati relativi alla settimana dal 14 al 20 aprile 2023, aggiornati alle ore 10 di ieri, giovedì 20 aprile, come richiesto dal ministero della Salute.

In Emilia-Romagna è possibile continuare a consultare i dati giornalieri relativi all’andamento dell’epidemia grazie al sito messo a punto dalla Regione https://regioneer.it/bollettino-covid, aggiornato ogni giorno alle ore 15.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 23 (+5 rispetto alla settimana precedente, +27,8%)Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 518 (+82 rispetto alla settimana precedente, +18,8%).

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (invariato rispetto alla settimana precedente), 1 a Parma (invariato), 2 a Reggio Emilia (+1), 6 a Modena (-1), 4 a Bologna (+3), 6 a Ferrara (+4), 2 a Ravenna (-1) e 1 a Cesena, invariato rispetto alla settimana precedente.

Nessun ricovero a Forlì e Rimini, come nella settimana precedente, e nel Circondario Imolese (-1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi è di 58,1 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 566 nuovi casi nell’ultima settimana (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 435.507) seguita da Modena (315 su 321.920); poi Reggio Emilia (229 su 246.304) e Ferrara (217 su 160.523); quindi Parma (196 su 185.232), Ravenna (162 su 203.937), Piacenza (117 su 113.586), Rimini (160 su 195.837) e Forlì (81 su 100.282); infine Cesena (52 su 119.091) e il Circondario Imolese, con 34 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 65.992.

casi attivi, cioè i malati effettivi ad oggi sono 3.994 (+651). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 3.453 (+564), l’86,4% del totale dei casi attivi.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.463 in più e raggiungono quota 2.124.827.

Purtroppo, si registrano 15 decessi:

  • 3 in provincia di Parma
  • 2 in provincia di Modena
  • 2 in provincia di Bologna
  • 5 in provincia di Ferrara
  • 1 in provincia di Ravenna
  • 2 in provincia di Rimini

Nessun decesso nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Forlì-Cesena e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 19.390.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 8 di oggi sono state somministrate complessivamente 11.306.595 dosi; sul totale sono 3.806.294 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,7%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.992.557.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Il prossimo bollettino sarà trasmesso venerdì 28 aprile.

Decreto flussi del Governo, i componenti del Patto per il Lavoro e il Clima chiedono di rivedere e innalzare le quote per l’Emilia-Romagna

Decreto flussi del Governo, i componenti del Patto per il Lavoro e il Clima chiedono di rivedere e innalzare le quote per l’Emilia-Romagna
Autore e Copyright dell’immagine Brancolini Roberto

In Emilia-Romagna occorre il triplo di lavoratori stranieri stagionali per i settori agricoltura e turistico-alberghiero. Quelli assegnati dal Dpcm ‘flussi’ del Governo, poco più di 2mila, sono insufficienti per le esigenze e, in base a quanto stimato dalle associazioni datoriali, tale quota soddisfa circa un quinto del fabbisogno espresso dal settore agricolo e da quello turistico alberghiero regionali.

In una regione in cui il tasso di disoccupazione è pari al 5%, tanto da considerarsi fisiologico, dunque le 2.095 persone assegnate sono largamente insufficienti ad affrontare sia la stagione agricola della raccolta, sia quella turistica, entrambe alle porte, mettendo in difficoltà tanti altri settori.

È in sintesi il cuore della richiesta scaturita dal Patto per il Lavoro e il Clima, costituito da 60 realtà rappresentative del sistema territoriale dell’Emilia-Romagna, che ha inviato una richiesta all’Esecutivo dove si chiede che si intervenga, in sede di aggiornamento del Decreto e, tenendo in considerazione le reali esigenze segnalate dal sistema imprenditoriale regionale, che si aumenti la quota di lavoratori stagionali dell’Emilia-Romagna.
La missiva è stata indirizzata ai ministri Adolfo Urso (Imprese e Made in Italy), Marina Elvira Calderone (Lavoro e Politiche Sociali), Francesco Lollobrigida (Ministro dell’Agricoltura, Sovranità Alimentare e Foreste), Daniela Santanché (Turismo) e Matteo Piantendosi (Interno).

Il Tavolo esprime “preoccupazione anche in merito al rischio che aumenti in modo sensibile lo sfruttamento di persone costrette a vivere in clandestinità e, con esso, la pratica del lavoro nero e del caporalato, a scapito del lavoro regolare. A tal fine, il tavolo ritiene inoltre urgente lo stanziamento delle risorse da destinare agli Enti Locali per la realizzazione di tutti gli interventi utili a promuovere l’integrazione sociale e l’accesso ai diritti fondamentali”.

Il sistema Emilia-Romagna, inoltre, chiede lo scorrimento complessivo delle liste dei lavoratori stranieri non stagionali, rispetto ai quali – a seguito del click day dello scorso 27 marzo – le imprese emiliano-romagnole hanno avanzato 5mila richieste.

La Regione e i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima esprimono “la piena disponibilità ad avviare un confronto con il Governo utile ad affrontare tali problematiche, attuando politiche per sostenere la qualità del lavoro in particolare nei settori caratterizzati da forte stagionalità, individuando una soluzione strutturale agli ingressi che permetta una crescita sostenibile del sistema produttivo regionale e nazionale, promuovendo occupazione di qualità e rispetto della legalità, contrastando con ogni mezzo il lavoro irregolare e i fenomeni di grave sfruttamento lavorativo, anche attraverso la corretta applicazione dei contratti collettivi di lavoro sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative sul piano nazionale”.

Oltre 250 candidature per l’edizione 2023 di Bologna Musica d’Autore

Oltre 250 candidature per l’edizione 2023 di Bologna Musica d’AutoreOltre 250 candidature arrivate da ogni angolo d’Italia, musiche che attraversano i diversi linguaggi accomunate dalla ricerca di una propria identità, di un suono immediatamente riconoscibile capace di raccontare la vita di ogni giorno, le passioni, le aspirazioni, le difficoltà. Sono cinque gli artisti selezionati per l’edizione 2023 di Bologna Musica d’Autore, showcase festival organizzato da Fonoprint, studi di registrazione bolognesi dove è nata e si è sviluppata parte della canzone d’autore italiana, e che adesso guardano al futuro, affiancando questi talenti in una fase importante della loro carriera.

Un percorso che svilupperà, dopo una anteprima live proprio nella sala dove sono stati registrati capolavori di artisti, per fare qualche nome, come Lucio Dalla, Vasco Rossi e Luca Carboni, attraverso una serie di appuntamenti live che culmineranno nella serata finale in ottobre, proprio a Bologna.

Bologna Musica d’Autore, che è sostenuta della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della Legge musica n. 2 del 2018), offre ai partecipanti l’occasione di suonare dal vivo in alcuni tra i luoghi di riferimento della scena live.

Per il miglior artista il premio è costituito dalla disponibilità di dieci giorni di sala di registrazione, naturalmente negli studi Fonoprint. Il miglior artista live registrerà invece, in studio, una Fonoprint Live Session, anche in video, andandosi quindi ad aggiungere a un ’format’, del quale sono stati protagonisti musicisti come, per fare qualche nome, Lo Stato Sociale, La Rappresentante di Lista, Ex-Otago, Extraliscio e Godblesscomputers.

Novità di quest’anno è l’inizio della collaborazione con il partner “DICE”, che in collaborazione con la direzione artistica del festival metterà a disposizione uno slot al Goa Boa Festival 2023 per l’artista o progetto musicale ritenuto in sintonia con il cartellone della 25ma edizione del festival genovese.

Prima tappa di questa avventura creativa, un concerto il 3 maggio all’Apollo a Milano, protagonisti sul palco, insieme ai cinque artisti selezionati, i Thru Collected, un collettivo napoletano di dj, cantanti e produttori, tra i 17 e i 25 anni.

Il loro album Discomoneta è una miscela irresistibile di citazioni, riferimenti, le più disparate fonti sonore che si intrecciano attingendo da un immaginario che attraversa i suoni della contemporaneità. Dalla pista da ballo alle confortevoli aspettative della melodia. Una delle esperienze più originali della nuova musica italiana, che affiancherà i giovani talenti del BMA nella prima tappa di un viaggio che toccherà, da qui a ottobre, tanti spazi della musica dal vivo.

A Formigine nuove telecamere mobili contro l’abbandono dei rifiuti

A Formigine nuove telecamere mobili contro l’abbandono dei rifiutiSono arrivate presso il Comando di Polizia locale di Formigine e saranno presto operative le quattro telecamere mobili che serviranno come strumento ulteriore e più tecnologico per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti, anche in orario serale e notturno.

Su questo fronte, è stato significativo l’impegno degli agenti della Polizia Locale negli ultimi due mesi, che ha portato all’intercettazione di diversi comportamenti illeciti e relative sanzioni.

I luoghi tenuti sotto controllo sono stati individuati anche in base alle preziose segnalazioni dei cittadini, i quali, assieme ai volontari, hanno un ruolo fondamentale per trasmettere il buon esempio.

In via Ghiarola, in adiacenza del ponte presso il Torrente “Fossa di Spezzano”, è stato individuato un uomo che aveva abbandonato inerti. In via Landucci come in via Castelnuovo Rangone, sono stati individuati e sanzionati diversi cittadini, residenti in un altro comune, che ripetutamente hanno abbandonato i loro rifiuti. In piazza Italia, sono stati rintracciati contenitori in plastica all’interno di cassonetti dell’indifferenziata e sono stati sanzionati i responsabili.

Afferma la Comandante Susanna Beltrami: “La Polizia Locale continuerà nell’azione di controllo, anche grazie alle nuove telecamere mobili, con l’auspicio che prevalga l’adesione spontanea al rispetto delle regole sul conferimento dei rifiuti che possono aiutare tutti a consegnare ai nostri giovani un mondo più pulito e sano”.

SpezzaCon: grande successo per la convention ludica del 16 aprile scorso

SpezzaCon: grande successo per la convention ludica del 16 aprile scorsoDomenica 16 aprile 2023, all’interno della preziosa cornice del Castello di Spezzano, si è tenuta la prima edizione della convention ludica fioranese intitolata SpezzaCon. La mattinata si è aperta, alla presenza del sindaco Francesco Tosi, con un doppio incontro pubblico all’interno della Sala delle Vedute. Parliamo della conferenza “Il gioco a scuola: un ponte tra discipline, didattica ed educazione” e della tavola rotonda “Il gioco e la storia: un ponte tra tempi, memorie e identità differenti”, con la partecipazione di esperti dell’Istituto Storico di Modena, del Museo della Repubblica di Montefiorino, di Ludo Labo e dell’autore fioranese Davide “Turbodado” Turbati.

Per l’intera giornata, negli spazi esterni del Castello, sono stati allestiti oltre 40 tavoli tra giochi da tavolo e di ruolo, un’arena per dimostrazioni di scherma medievale, un’area per cimentarsi con il tiro con l’arco storico, e altri spazi laboratoriali tra letture animate e corti animati in stop motion. Tutto questo ha visto il coinvolgimento di oltre 20 realtà differenti, inclusi gli Istituti scolastici comunali e le associazioni Librarsi, Lumen e Officina Ludica. Complessivamente, dalle 10.00 alle 20.00, hanno partecipato alle diverse attività oltre 800 visitatori di ogni età.

“E’ stata una grande soddisfazione vedere così tante persone cimentarsi in molteplici esperienze ludiche – commenta l’assessore Luca Busani – senza alcuna distinzione, e accomunate dalla curiosità, dalla voglia di stare insieme e dal sincero desiderio di divertirsi in modo sano e intelligente. Ma soprattutto è stato l’ineguagliabile potenziale sociale e culturale del gioco a decretare il successo dello SpezzaCon, che tornerà anche il prossimo anno”.

 

Dal 6 maggio torna la “Rassegna in Auditorium”

Dal 6 maggio torna la “Rassegna in Auditorium”Torna puntuale come ogni anno l’appuntamento con la storica “Rassegna in Auditorium”: saranno i concerti del Circolo Amici della Lirica e del Corpo Bandistico La Beneficenza ad accompagnare gli spettatori in primavera e autunno, partendo da sabato 6 maggio, coinvolgendo i talenti del territorio con eventi che saranno ad ingresso gratuito.

Si inizierà sabato 6 maggio alle ore 17 con “A tempo di danza tra mondi ed epoche diverse da Bach a Tchaikovsky in un inedito duo pianoforte/violino” a cura del Circolo Amici della Lirica. Prenotazione obbligatoria al 335 534 8339 (G. Gandolfi)

Giovedì 18 maggio, a partire dalle ore 20,45, sarà la volta di “Il filo che ci unisce”: il Duo Sconcerto coinvolge i giovani musicisti del territorio (con gli allievi della Scuola Comunale di Musica O. Pistoni e dell’indirizzo musicale della Scuola Secondaria di I grado F. Ruini); a cura del Corpo Bandistico La Beneficenza fino ad esaurimento posti disponibili

Domenica 21 maggio, a partire dalle ore 17, invece, l’11^ edizione di “Liricamore”: le più belle arie del repertorio melodrammatico accompagnate dal pianoforte a cura del Circolo Amici della Lirica. Prenotazione obbligatoria al 335 534 8339 (G. Gandolfi)

Iscrizione ai servizi scolastici di Fiorano e agevolazioni 2023/2024

Iscrizione ai servizi scolastici di Fiorano e agevolazioni 2023/2024Dal 2 maggio al 16 giugno sono aperte le iscrizioni ai servizi di prolungamento orario, mensa e trasporto scolastico per l’anno scolastico 2023/2024.

Solo in riferimento al servizio di mensa scolastica, chi è già iscritto per l’anno scolastico in corso (2022/23) non deve presentare una nuova domanda. Questo ad eccezione: 1. degli alunni delle scuole “C. Menotti”, per i quali va presentata tutti gli anni domanda di iscrizione alla mensa; e 2. dei bambini che inizieranno a settembre 2023 il primo anno della scuola d’infanzia o della scuola primaria

Al contrario, le iscrizioni ai servizi di trasporto scolastico e prolungamento orario (pre-scuola e post-scuola) vanno rinnovate tutti gli anni.

Le famiglie interessate possono presentare domanda di iscrizione online accedendo al portale EntraNext tramite il sito del Comune di Fiorano Modenese.

La richiesta di agevolazioni tariffarie ISEE 2022/2023 deve essere presentata ogni anno e separatamente rispetto all’iscrizione ai servizi. Per farlo occorre munirsi di Attestazione ISEE 2023 e presentare apposita richiesta online attraverso la stessa piattaforma Entranext sempre nel periodo che intercorre dal 2 maggio al 16 giugno 2023.

Per accedere al portale occorre essere in possesso di credenziali SPID. Per maggiori chiarimenti, sul sito del Comune di Fiorano Modenese sono reperibili tutte le indicazioni necessarie. Per informazioni e assistenza alla compilazione è possibile rivolgersi al Servizio Istruzione: 0536-833420 oppure 0536-833409; Mail: scuola@fiorano.it; Canale Telegram: @scuolafiorano.

 

Giornata Mondiale della Terra. L’impegno della Regione per la riforestazione

Giornata Mondiale della Terra. L’impegno della Regione per la riforestazioneNella Giornata Mondiale della Terra – celebrata ogni anno dal 1970 dalle Nazioni Unite per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali del Pianeta – la Regione Emilia-Romagna ribadisce l’impegno per la tutela dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico e fa il bilancio del grande piano green “Mettiamo radici per il futuro”, con l’Emilia-Romagna che punta a diventare il ‘corridoio verde’ d’Italia.

Le piante distribuite dall’inizio del progetto, nell’autunno del 2020, a fine febbraio 2023 tramite i vivai privati accreditati sono oltre 1,5 milioni, 574 mila solo nel 2022. Di queste, 281.182 sono andate in provincia di Bologna, 279.929 nel reggiano, 273.831 nel modenese, 220.061 in provincia di Parma, 170.911 in provincia di Forlì-Cesena, 102.413 nel ravennate, 86.171 nel piacentino e 76.728 in provincia di Rimini.

Nello stesso periodo i vivai forestali regionali pubblici hanno distribuito gratuitamente agli enti pubblici richiedenti oltre 103mila.

A questo si aggiungono i 17 nuovi boschi urbani realizzati dai Comuni con la piantumazione di quasi 23mila piante su una superficie di circa 21 ettari e gli interventi in corso di realizzazione di 8 imprese – che hanno ottenuto un contributi per quasi 138mila euro – per la messa a dimora di oltre 7mila piante su una superficie di circa 7 ettari.

“La ricorrenza della Giornata Mondiale della Terra vuole ricordare che questo è l’unico pianeta che abbiamo e che dobbiamo difenderlo, nella consapevolezza che tutte le nostre azioni hanno un impatto sull’ambiente- sottolinea l’assessore regionale alla Programmazione territoriale, Parchi e forestazione, Barbara Lori-. Vogliamo ribadire il nostro impegno attraverso misure che arricchiscono il patrimonio forestale regionale, che rendono belle e sostenibili le nostre città, custodi preziose di biodiversità’”.

La giornata mondiale della Terra
Le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day ogni anno, un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile. Nata il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra come movimento universitario, nel tempo, la Giornata della Terra è divenuta un avvenimento educativo e informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.

“Il mio lavoro consisteva nel fare la staffetta”: intervista alla reggiana Teresa Vergalli, partigiana a 16 anni e mezzo

“Il mio lavoro consisteva nel fare la staffetta”: intervista alla reggiana Teresa Vergalli, partigiana a 16 anni e mezzo“Il mio lavoro consisteva nel fare la staffetta. Portavo ordini e avvisi di pericolo, a voce o scritti su bigliettini che nascondevo tra i capelli”.

Teresa Vergalli, nata a Bibbiano in provincia di Reggio Emilia, aveva 16 anni e mezzo quando decise di entrare nella Resistenza.

“A un certo punto ho detto che volevo aiutare anch’io. Non volevo fare l’eroina ma c’era una ribellione generale dentro di me: avevo una reazione forte all’atmosfera di oppressione poliziesca e intellettuale, insieme alla consapevolezza del pericolo e dei dolori della guerra”.

Il suo racconto nell’approfondimento dedicato al 25 Aprile e alla lotta di liberazione dal nazi-fascismo in Emilia-Romagna, curato dall’Agenzia di Informazione e comunicazione della Giunta regionale, è online da oggi 20 aprile all’indirizzo: …….

Una pagina di storia scritta lungo la Via Emilia fino alla liberazione: “Ma non è stato un momento di gioia. Avevamo atteso troppo tempo. Era una gioia inquinata dal dolore. Quella vera l’abbiamo gustata dopo, il 1^ maggio, quando abbiamo potuto celebrare la Festa dei Lavoratori. Ci sentivamo liberati di un peso enorme. Ho pensato: abbiamo davvero finito, devo rimettermi a studiare”.

È un passaggio dell’intervista che si può ascoltare nel podcast “25 Aprile – Ti racconto la Resistenza”, anche con il contributo dello storico Luca Alessandrini che traccia le tappe e i momenti cruciali della lotta di liberazione da parte delle brigate partigiane dell’Emilia-Romagna.

E poi la canzone simbolo e manifesto della libertà, Bella Ciao, da ascoltare nella seconda puntata del podcast realizzata lo scorso anno per l’uscita del docu-film di Giulia Giapponesi sostenuto dalla Emilia-Romagna Film Commission (da rivedere su Raiplay).

Infine, gli itinerari resistenti da percorrere con la web-app ‘Resistenza mAppe’ realizzata dagli Istituti storici dell’Emilia-Romagna e un approfondimento sulla legge regionale sulla Memoria del Novecento.

Sassuolo Comics & Sport, il programma di sabato 22 aprile

Sassuolo Comics & Sport, il programma di sabato 22 aprileDomani e domenica il centro storico di Sassuolo si animerà con un ricco programma di eventi in occasione di “Sassuolo Comics & Sport”, un festival dedicato ai fumetti e alla cultura pop e nerd declinati all’interno del mondo dello sport, in due giorni ricchi di iniziative ed eventi tra fumetti, cosplay, giochi da tavolo e sport!

Il programma di domani, sabato 22 aprile

Ore 11 Aula Magna dell’IIS Volta, via Nievo:  Stefano Landini “Il mio lavoro tra Marvel, DC comics, Lucasfilm e Activision”

Ore 15-18 piazza Garibaldi: Workshop di pittura di miniature con Uno Critico – accesso libero

Ore 16 piazza Garibaldi: inizio eliminatorie Torneo E-sport: FIFA 2023 a cura di Manga Beats

Ore 16 biblioteca Cionini: laboratorio con la mangaka Keiko Ichiguchi “Yokai e divinità, tra anime e fumetti giapponesi” per ragazzi dai 15 anni – su prenotazione: 0536880813 / biblioteca@comune.sassuolo.mo.it

Ore 16 piazza Garibaldi: Comics Gym con MYA

Ore 17 piazza Garibaldi: danza aerea dei supereroi con Armonia Art Academy

Ore 18.30 piazza Garibaldi: panel “Il gioco di ruolo dietro uno schermo: intervista a WetDice e Forge of Role“

Ore 20.30 piazza Garibaldi: esibizione con spade laser di Ludo Sport Aemilia

Ore 21 piazza Garibaldi: finali del Torneo E-sport: FIFA 2023

 

Maltempo, Coldiretti: grandine su campi ma Po risale solo 1 cm

Maltempo, Coldiretti: grandine su campi ma Po risale solo 1 cmIl maltempo che si è abbattuto sulle regioni del centro nord è stato accompagnato da violente grandinate che hanno colpito a macchia di leopardo le campagne con chicchi grandi come noci che hanno provocato soprattutto gravi danni a frutta e verdura ma si registrano anche allegamenti nei campi appena seminati. È quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti dal quale si evidenzia peraltro che la caduta delle precipitazioni non è bastata a portare sollievo dalla siccità come dimostra il livello del fiume Po che è salito di appena un centimetro in una giornata al Ponte della Becca dove rimane a -3,68 centimetri, ai minimi storici.

In Emilia-Romagna la grandine ha colpito le zone di Forlì e di Ferrara.

La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine – spiega la Coldiretti – colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione. Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. Lo scorso anno – riferisce la Coldiretti – solo nelle aziende agricole assicurate i danni provocati dalla grandine hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro secondo l’Asnacodi.

Nelle zone interessate dal maltempo sono in corso le verifiche dei danni da parte della Coldiretti che segnala peraltro l’aggravarsi delle perdite provocate dalla persistente siccità e dalle gelate notturne che hanno mandato in fumo nelle aziende interessate fino 70% di gemme e piccoli frutti sugli alberi di susine, ciliegie, albicocche, pesche ma anche su meli, peri, kiwi e vigneti già in fase avanzata di vegetazione.

Se pioggia e neve sono attese per ripristinare le scorte idriche in laghi, fiumi, terreni e montagne, i forti temporali con precipitazioni violente soprattutto se accompagnati da grandine – aggiunge la Coldiretti – peggiorano la situazione anche con frane e smottamenti poiché i terreni secchi non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento.

Siamo di fronte alle evidenti conseguenze dei cambiamenti climatici anche in Italia dove l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che – conclude la Coldiretti – si manifesta con una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi ed intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo, con sbalzi termici significativi che compromettono le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne.

Premio internazionale al Comune di Maranello per la sicurezza urbana legata al turismo motoristico

Premio internazionale al Comune di Maranello per la sicurezza urbana legata al turismo motoristicoSi è svolta nei giorni 17 e 18 aprile a Setubal, in Portogallo, la terza edizione della Conferenza Internazionale biennale ‘Risks, Security and citizenship’, dedicata in questa occasione al tema ‘Sicurezza e Turismo’ e organizzata con il sostegno della rete europea EFUS (European Forum for Urban Security).

E durante l’evento, per il lavoro svolto in quest’ambito, il Comune di Maranello ha ricevuto un prestigioso riconoscimento, selezionata per le sue ‘best practices’ al fianco di altre due realtà come le Isole Baleari e la capitale lettone Riga.

Il progetto che ha attirato l’attenzione della Conferenza – cofinanziato dalla Regione Emilia-Romagna – riguarda le soluzioni messe in campo dall’Amministrazione comunale maranellese negli ultimi anni per gestire la convivenza tra  noleggiatori di supercar, turisti e residenti nell’area del Museo Ferrari, che nel 2019 vide transitare in un anno circa 420mila visitatori, dato al quale si sta ora riavvicinando dopo la pandemia.

Attraverso la redazione di uno specifico regolamento comunale che disciplinasse al meglio le attività di  noleggio di supercar con tutor, unito all’operato della Polizia Locale, e grazie ad alcuni investimenti di riqualificazione sul piazzale e di potenziamento della videosorveglianza e dell’illuminazione della zona, i comportamenti corretti si sono diffusi con efficacia in tutte le componenti coinvolte, raggiunte anche da una vasta campagna di comunicazione.

“Maranello è una piccola città che grazie al turismo e ai lavoratori del settore automotive assume le dimensioni di una grande città – spiega Mariaelena Mililli, Vicesindaca di Maranello ed Assessora al Turismo, presente a Setubal per ricevere il premio e relazionare la platea sul progetto -. Dal 2012 abbiamo dovuto regolamentare le attività di noleggio di supercars per tutelare la cittadinanza e i turisti rispetto ai pericoli sulle strade, per limitare le emissioni acustiche legate all’attività di noleggio e fenomeni di microcriminalità tipici di luoghi molto affollati. Siamo stati selezionati per il particolare impegno con cui l’Amministrazione ha cercato di regolamentare e risolvere, anche attraverso le nuove tecnologie, alcune criticità che altrimenti avrebbero potuto compromettere l’immagine del territorio e l’attrattività turistica. Un’esperienza importante – conclude la Vicesindaca – che ci ha dato la possibilità di confrontarci con altre realtà europee e che ci dà spunto per continuare a lavorare sulla sicurezza della nostra città sempre più interessata da flussi turistici”.

E nell’elencare le motivazioni del riconoscimento, gli organizzatori hanno precisato come il Comune di Maranello abbia “messo in atto politiche di sicurezza urbana caratterizzate per l’attenzione sia alla dimensione spaziale della sicurezza, in quanto lo spazio influenza la percezione della sicurezza, sia alla sua dimensione sociale, perché la costruzione della sicurezza è soprattutto riconoscimento della città in quanto ‘convivium’ e consapevolezza del valore affidato ai suoi cittadini, residenti o temporanei che siano”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 22 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 22 aprile 2023In prevalenza poco nuvoloso per nubi medio-alte, salvo locali banchi di nebbia o nubi basse lungo la costa al primo mattino. Modesto sviluppo di nubi cumuliformi lungo i rilievi nelle ore pomeridiane.

Temperature minime in lieve flessione, più sensibile lungo la fascia costiera, con valori tra 9 e 11 gradi. Massime in aumento, soprattutto sulle pianure interne con valori tra 20 e 22 gradi, lungo la costa tra 16 e 20 gradi. Venti deboli variabili, con leggeri rinforzi da est dal pomeriggio. Mare poco mosso o quasi calmo.

(Arpae)

“Il Sentiero dei Licheni”: tre camminate nella natura per imparare a vivere più sostenibili

“Il Sentiero dei Licheni”: tre camminate nella natura per imparare a vivere più sostenibiliL’organizzazione di volontariato Licheni OdV, che si occupa di tematiche ambientali e di ecologia con la missione di diminuire l’inquinamento, dal basso verso l’alto, propone l’evento “Il Sentiero dei Licheni”. Si tratta di tre camminate, a circa un mese di distanza l’una dall’altra, durante le quali passeggiare nella natura con lo scopo di imparare a vivere più sostenibili, tramite giochi, intrattenimento e talk divulgativi. Camminate in piano e alla portata di tutti, piene di giochi e interventi su pratiche di vita sostenibili.

Il cambiamento più forte può partire dal basso, con un cambiamento di abitudini verso la sostenibilità ognuno di noi ha la potenzialità di migliorare l’intero sistema. “Vogliamo essere un punto di riferimento per tutti coloro che si chiedono cosa possono fare per salvare l’ambiente, e quindi il nostro intero stile di vita, in questo mondo in cui tutto è connesso”  – spiegano i volontari di Licheni – “Noi ci occupiamo dello studio, dell’implementazione e divulgazione di pratiche di vita sostenibili che mirino a combattere gli effetti negativi che l’uomo ha sull’ambiente e, alla fine, su se stesso”.

I tre eventi sono in programma il 6 maggio a San Michele, il 10 giugno a Rubiera, e l’8 luglio alle Salse di Nirano.

La partecipazione è aperta e totalmente gratuita, ma essendo a numero chiuso è necessario prenotare sul sito web prenotazione.licheni.org

Dettagli maggiori, come il punto di ritrovo e la mappa del percorso, saranno comunicati direttamente ai partecipanti dopo la prenotazione.

 

Conferenza stampa e premiazioni presso lo stand Ceramics of Italy nella seconda giornata di Coverings 2023

Conferenza stampa e premiazioni presso lo stand Ceramics of Italy  nella seconda giornata di Coverings 2023

Si è tenuta ieri pomeriggio 19 aprile, durante la seconda giornata di Coverings, la tradizionale Conferenza Stampa Internazionale Ceramics of Italy, dove i rappresentanti di Confindustria Ceramica hanno illustrato agli oltre 70 giornalisti presenti lo stato dell’arte del settore, le nuove tendenze e le iniziative per la promozione della ceramica italiana. Nell’ambito della conferenza sono stati anche premiati i vincitori del Tile Competition 2023.

“L’import di design italiano negli Stati Uniti lo scorso anno è stato pari a 4 miliardi di dollari, la metà dei quali relativi ai materiali da costruzione, tra cui le piastrelle di ceramica – ha dichiarato Carlo Angelo Bocchi di ICE-Agenzia Miami durante il suo saluto iniziale. “La ceramica italiana si conferma leader sul mercato statunitense, sia per gli aspetti di sostenibilità del suo processo produttivo che per il grande contenuto di ricerca ed innovazione, tipici del made in Italy”.

“L’anno scorso – ha affermato Emilio Mussini, vice presidente di Confindustria Ceramica – le vendite di piastrelle negli Stati Uniti sono state pari a 4,5 miliardi di dollari con un incremento del +15%. L’Italia rimane il principale importatore con vendite pari a 888 milioni di dollari (+12,5%) e una quota di mercato del 30%. Un risultato di rilievo, reso possibile dal valore del design, dagli ingenti investimenti dei produttori italiani che, nel solo 2022, sono stati pari a 351 milioni di euro e dal programma di ‘buone pratiche fitosanitarie’, che interessa 138 aziende italiane. A questo si aggiungono le vendite di aziende italiane che producono direttamente sul mercato locale, che lo scorso anno sono state pari a 525 milioni di dollari (+6%)”. Mussini ha poi ricordato l’impegno dell’industria ceramica italiana in tema di sostenibilità, che questa industria concepisce in modo integrato dalle materie prime alla produzione, dal prodotto finito fino all’installazione. L’intervento di Emilio Mussini si è concluso ricordando l’intenso programma promozionale dell’industria italiana della ceramica nel mondo, in collaborazione con ICE-Agenzia, a partire dalla Clerkenwell Design Week di Londra a maggio fino alla BDNY a New York a novembre. Imperdibile poi la 40° edizione di Cersaie, in programma dal 25 al 29 settembre a Bologna, che vedrà ancora una volta interamente occupati i 15 padiglioni di BolognaFiere”.

I rappresentanti dello studio HDR – Brooke Horan, Associate Vice President e Interior Design Director e Shamus McVicar, Interior Designer – hanno presentato lo stand istituzionale Ceramics of Italy, ricordando come il progetto rispecchi lo stile di vita italiano e i valori fondamentali della ceramica made in Italy. HDR ha concepito lo stand come una struttura modulare che può essere riutilizzata in modo sostenibile per eventi futuri, mostrando l’ampia gamma di design ed applicazioni che la ceramica italiana offre. Sono state scelte piastrelle dai toni caldi e dal design naturalistico a marchio Ceramics of Italy, come Appiani, Ceramica Vogue, La Fabbrica, Lea Ceramiche e Mirage.

Durante la conferenza stampa Kristin Coleman ha coordinato la premiazione della 30° edizione del Tile Competition, il concorso di architettura che premia le migliori realizzazioni con piastrelle di ceramica italiane del Nord America.
Per la categoria Residenziale Plurifamigliare, vincitore è il progetto “300 East Washington Street” di STUDIOSC a Syracuse, New York, che ha visto l’uso di piastrelle Mirage.
Menzione per il progetto “805 Washington Avenue” a Brooklyn a cura di Habitat To Art che ha utilizzato piastrelle di Florim.

Per la categoria Residenziale Unifamigliare ha vinto “Casa V” di San Jose (Costa Rica) progettato da Taller KEN che ha utilizzato prodotti di Italgraniti.
Menzione d’onore per il progetto “Coastal Florida Keys Home” a Big Pine Key, Florida a cura di DKOR Interiors che ha visto l’uso di piastrelle Edimax Astor e Atlas Concorde.
Seconda menzione per “Endymion Guesthouse” a Prince Edward County (Ontario) progettata da Kearns Mancini Architects Inc. con l’uso di prodotti di Laminam.

Nella categoria Commerciale vince il progetto “Promenade Tower” di Atlanta a cura dello studio TVS che ha utilizzato piastrelle di Imola Ceramica, Provenza e Ceramiche Piemme.
Menzione per la riqualificazione del “Southgate Centre Sears” a Edmonton (Alberta, Canada) dove lo studio 505Design Inc. ha scelto piastrelle di Refin.

Nivedhitha Ravi della New York School of Interior Design ha vinto nella categoria Students con il progetto “Hotel Rivera” a Montreal, nel quale sono state utilizzate piastrelle di ABK, Alfa Lux, Caesar, Refin, Level e Provenza.
Menzione per Elzbieta Janowska del Scottsdale Community College per il progetto “Man Cave” che vede prodotti di ABK ed Emilceramica.
Seconda menzione ad Athena Coliviras del Georgian College con il progetto “Tierra Casa” che vede l’utilizzo di piastrelle di Eco Ceramica, Isla, La Fabbrica, Ricchetti e Tagina.

Al termine della seconda giornata di Coverings, l’Associazione ha organizzato l’Aperitivo Italiano, durante il quale è stato consegnato il prestigioso North American Distributor Award ad un distributore che si sia particolarmente distinto nel servizio alla clientela, per gli stretti rapporti con produttori e rappresentanti italiani e l’alto posizionamento sul mercato. Quest’anno il riconoscimento è andato a Wayne Tile Imports, azienda famigliare del New Jersey fondata nel 1955 da Bob Westra che oggi si compone di 5 showroom che vendono prodotti di oltre 30 aziende italiane. Ha ritirato il premio il direttore marketing dell’azienda, Kyle Bushove.

Concessioni balneari, la Corte di Giustizia dell’UE si pronuncia contro il rinnovo automatico

Concessioni balneari, la Corte di Giustizia dell’UE si pronuncia contro il rinnovo automatico“La decisione della Corte di Giustizia dell’Unione Europea di oggi, che ribadisce ancora una volta come le concessioni delle spiagge italiane non possano essere rinnovate automaticamente, segna definitivamente la fine dell’irresponsabile bluff elettorale che l’attuale Governo sta portando avanti da troppo tempo sulla pelle dei titolari degli stabilimenti balneari”.

Così l’assessore al Turismo della Regione Emilia-Romagna, Andrea Corsini, commenta l’intervento della Corte di Giustizia Ue su una questione che vede coinvolti il Tribunale amministrativo regionale della Puglia e il Comune di Ginosa, in provincia di Taranto, che aveva prorogato, con delibera del 24 dicembre 2020, le concessioni di occupazione del demanio marittimo nel suo territorio.

“La direttiva Bolkestein riguarda migliaia di famiglie, solo in Emilia-Romagna oltre 1.500: è importante ricordare che queste persone sono la spina dorsale di una delle grandi industrie di questo paese e non meritano di continuare a essere prese in giro- continua Corsini-. Hanno bisogno di prospettive e certezze, anche se non sono quelle che alcuni auspicavano, già a partire da una stagione turistica ormai prossima”.

Per l’assessore c’è solo una strada da percorrere in questo momento: “Su proposta dell’Emilia-Romagna, tutte le Regioni avevano fatto proprio un documento con una serie di criteri ben precisi, e soprattutto realizzabili, per affrontare le gare- conclude-: è da quel testo che dobbiamo ripartire il prima possibile, senza far perdere altro tempo a un settore che vale praticamente il 15% del Pil nazionale”.

Mentre continua la battaglia nazionale per le risorse, la Regione progetta una nuova sanità per l’Emilia-Romagna

Mentre continua la battaglia nazionale per le risorse, la Regione progetta una nuova sanità per l’Emilia-RomagnaI bilanci consuntivi 2022 delle Aziende sanitarie tornano in equilibrio, grazie alla Regione, che attraverso il proprio bilancio, per il terzo anno consecutivo, deve fronteggiare l’esorbitante aumento dei costi dovuti al Covid, ai rincari dell’energia e dei prezzi, coprendo i mancati trasferimenti nazionali.

Con l’approvazione formale del bilancio consuntivo regionale da parte della Giunta, nella seduta di oggi, nel pieno rispetto dei termini di legge, viene salvaguardato l’equilibrio finanziario del sistema sanitario dell’Emilia-Romagna. Nonostante da parte dello Stato non siano stati riconosciuti i finanziamenti dovuti, attraverso risorse proprie e le manovre messe in atto: a partire dall’accantonamento di fondi regionali extra-sanitari – per 85 milioni di euro – e dall’utilizzo dell’avanzo vincolato.

Tra mancati riconoscimenti dei costi Covid e maggiori spese energetiche, il ‘soccorso’ regionale a copertura dei fondi nazionali non corrisposti, nel triennio 2020-2023 assomma ormai a 1 miliardo di euro.

Chiusa la partita relativa al 2022 grazie a questo ennesimo sforzo, da Viale Aldo Moro riparte immediatamente la battaglia col Governo centrale per il rifinanziamento del sistema sanitario pubblico da parte dello Stato: le risorse stanziate da Roma per il 2023, infatti, solo nominalmente possono essere considerate in aumento, mentre in termini reali non copriranno l’aumento dei costi dovuti ad energia ed inflazione, determinando un secco arretramento del SSN. Non è un caso che da quest’anno la spesa sanitaria rispetto al PIL torni costantemente a ridursi anche nelle previsioni del Governo. Se l’emergenza pandemica doveva rappresentare uno spartiacque e l’uscita dal Covid l’occasione di un grande rilancio del Servizio sanitario nazionale – il rapporto tra spesa sanitaria e Pil aveva superato la soglia del 7% e determinato la risposta eccezionale del PNRR, con 19 miliardi destinati proprio agli investimenti in Sanità – la conclusione della Regione Emilia-Romagna è che, a conti fatti, rischi invece ora di essere archiviata solo come una parentesi, senza che venga tratto alcun insegnamento.

Ma le motivazioni economiche sono solo una parte della vertenza che le Regioni – l’Emilia-Romagna in primis, avendo un servizio pubblico più esteso – hanno aperto nei confronti del Governo. Non meno significativa è la carenza strutturale di personale medico e sanitario, dovuto ad una programmazione largamente sottostimata nel tempo. Il paradosso di non avere a disposizione i medici necessari nel momento in cui non si riescono a riportare sotto controllo le liste d’attesa in sanità sta producendo effetti particolarmente negativi: in generale e, in particolare, laddove i cittadini sono abituati a vedere nel sistema pubblico una garanzia di qualità, appropriatezza e giustizia sociale.

È in questo quadro che la Regione Emilia-Romagna, a fronte appunto della vertenza aperta col Governo insieme alle altre Regioni, intende rilanciare il proprio impegno a tutela del diritto alla salute come universale. Da qui anche la sfida dell’innovazione, a partire dai nuovi bisogni dei cittadini, che necessitano di nuove risposte. Ed è su questo terreno che ha aperto un confronto a tutto campo con il mondo della sanità, dalle organizzazioni sindacali ai professionisti, con gli amministratori locali attraverso le CTSS – Conferenze territoriali sociosanitarie – e la sanità privata che collabora nel sistema regionale. Fino al Patto per il lavoro e per il Clima, riunitosi ieri in Regione proprio per condividere il quadro delle criticità ma anche le fondamenta su cui costruire il nuovo edificio della sanità regionale del futuro. Con l’ambizione che da qui possa venire un contributo di progettualità per l’intero Servizio sanitario nazionale.

A partire dalla riorganizzazione dei servizi di emergenza e urgenza, già in forte sofferenza prima della pandemia e che nell’emergenza Covid hanno dovuto sostenere uno sforzo eccezionale che ne ha segnato la tenuta, a partire dalla stessa capacità di resistenza degli operatori. Obiettivo della Regione è quello di potenziare e incrementare le strutture più a portata diretta del cittadino, con la nascita dei Centri di Assistenza e Urgenza, i CAU, che saranno distribuiti capillarmente sul territorio, con la creazione di equipe medico-infermieristiche, le Uca, che opereranno direttamente a domicilio del paziente. Si tratta di strutture diffuse in grado di rispondere, giorno e notte, alla gran parte dei bisogni e delle urgenze delle persone, anche laddove non abbiano caratteristiche di vera e propria emergenza; liberando contestualmente i veri e propri Pronto soccorso per le necessità dei codici più gravi.

E poi il potenziamento della telemedicina e del servizio telefonico, per la gestione delle chiamate di soccorso. Vero e proprio snodo da rafforzare e qualificare per governare la miriade di bisogni differenti, ciascuno dei quali merita una risposta appropriata e nei tempi giusti.

È su questa progettualità che l’assessorato regionale alla Sanità, muovendo anche da un atto di indirizzo generale votato dall’Assemblea legislativa di fine dicembre 2022, sta elaborando con i tecnici delle Aziende una proposta organica su cui intende aprire un confronto a tutto campo con la comunità regionale.

Queste solo alcune delle principali novità della riforma, che comprende di pari passo anche la riorganizzazione dell’assistenza ospedaliera e di quella domiciliare e che vede l’Emilia-Romagna prima Regione in Italia impegnata a ripensare l’organizzazione sanitaria, con un modello ambizioso che potrà fare da apripista a livello nazionale.

La proposta sarà infatti portata in Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, nell’ambito della Commissione nazionale salute.

Non solo. È anche pronto un nuovo piano di edilizia sanitaria, varato dalla Giunta e finanziato con oltre 390 milioni di euro, per il rafforzamento, la riqualificazione, il completamento e la realizzazione di nuove strutture sull’intero territorio regionale.

Un pacchetto di interventi che, affiancati alle riforme, delineano un nuovo futuro per la sanità dell’Emilia-Romagna, presentato oggi in conferenza stampa dagli assessori alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e al Bilancio, Paolo Calvano.

“Guardiamo al futuro con un obiettivo chiaro- sottolineano Donini e Calvano-, quello di salvaguardare il sistema sanitario pubblico a garanzia del diritto universale alla salute. Grazie a un sistema di sanità pubblica territoriale, in cui l’Emilia-Romagna è da sempre più avanti rispetto al resto del Paese, che vogliamo tutelare e rafforzare per dare ai cittadini servizi più vicini e personalizzati, fino alle cure a domicilio. Continuando al tempo stesso a investire sull’edilizia sanitaria, per strutture sempre più moderne, innovative e confortevoli per i pazienti e per chi ci lavora. A fronte di nuovi bisogni e complessità, come la carenza di medici e infermieri, occorrono nuove risposte, a partire dal rafforzamento della medicina di prossimità”.

Anche da queste proposte, secondo la linea condivisa nella Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini, passa la difesa del servizio sanitario pubblico e universalistico.

“Invece il Governo continua a tagliare in modo indiscriminato e inaccettabile la sanità pubblica- affermano Donini e Calvano-. Anche nel 2022, i bilanci delle nostre Aziende potranno essere rimessi in equilibrio, nonostante un sottofinanziamento strutturale da parte del Fondo sanitario nazionale. Agli oneri impropri della pandemia e dell’aumento spropositato dei costi energetici, mai adeguatamente ristorati dal Governo, da quest’anno assistiamo anche ad un vero e proprio arretramento dell’impegno dello Stato. È impensabile – chiudono – andare avanti così. I cittadini chiedono più sanità, non meno. E anche il Covid pare non aver insegnato nulla. Noi continueremo questa battaglia insieme, perché è la battaglia di tutti e per tutti: in gioco non c’è la chiusura dei bilanci, ma lo stesso diritto alla salute delle persone”.

Il nuovo piano di edilizia sanitaria

390 milioni di euro, di cui quasi 200 di risorse statali (198,6, compreso il cofinanziamento del 5% della Regione, tramite Accordo di programma ‘Ex articolo 20’, a cui se ne aggiungono ulteriori 69 tramite partenariato pubblico-privato) e 191,37 di finanziamento Inail.

È l’ammontare delle risorse su cui può contare l’Emilia-Romagna, che attraverso il piano definito dalla Giunta anche sulla base delle priorità individuate dalle Aziende sanitarie e ospedaliere, avrà a disposizione un massiccio pacchetto di interventi di rafforzamento, riqualificazione, innovazione e realizzazione di nuove strutture.

Dal completamento del Materno Infantile di Reggio Emilia (MIRE) al nuovo Polo Chirurgico-Diagnostico dell’Emergenza Urgenza dell’Ospedale Maggiore di Parma, dal nuovo ospedale di Carpi alla nuova Maternità e Pediatria dell’Ospedale Maggiore di Bologna, dai lavori antisismici e di miglioramento strutturale alla dotazione di nuove tecnologie per tutte le Aziende sanitarie – solo per citarne alcuni – sono nove gli interventi finanziati con le risorse nazionali da Parma alla Romagna. Il nuovo ospedale di Piacenza sarà oggetto dei prossimi investimenti di edilizia sanitaria, a copertura di un costo di circa 300 milioni di euro.

Altri cinque interventi sono finanziati con 191,37 milioni di euro di fondi Inail (vedi allegato).

Riforma Emergenza Urgenza

Il nuovo modello, messo a punto dal Coordinamento regionale per l’emergenza-urgenza ospedaliera e territoriale, prevede di ridurre la pressione sui Pronto soccorso incentivando i cittadini che presentano urgenze a bassa complessità (codici bianchi e verdi) – attraverso un primo contatto telefonico qualificato con gli operatori della sanità – verso i nuovi Centri di Assistenza e Urgenza che saranno distribuiti sul territorio e funzioneranno generalmente notte e giorno; o, in alternativa, riceveranno aiuto direttamente al proprio domicilio dalle equipe medico-infermieristiche.

Un’organizzazione, questa, che permette di rendere più tempestivi gli interventi in ospedale e di agevolare i cittadini fornendo loro le cure adeguate nei centri più vicini, senza lunghe attese o addirittura a casa.

Al tempo stesso, riducendo il più possibile gli accessi impropri al Pronto Soccorso. Nel 2022, il 66% degli accessi al PS in Emilia-Romagna, che complessivamente sono stati circa 1.750.000, ha riguardato infatti codici bianchi o verdi, che nella quasi totalità (95%) non hanno avuto bisogno di ricovero e avrebbero potuto essere gestiti da altre strutture.

Altro obiettivo, considerando che il 76% dei cittadini – sempre nel 2022 – è arrivato autonomamente al PS, è quello di arrivare a mediare il 99% degli accessi tramite il 118, consentendo la presa in carico precoce e la corretta distribuzione dei pazienti.

Riorganizzazione Rete ospedaliera

Altro snodo della riforma è la riorganizzazione della Rete ospedaliera, con l’obiettivo di mantenere le eccellenze e le vocazioni territoriali e, contemporaneamente, concentrare la casistica specifica nelle strutture sanitarie più appropriate.

In particolare, la casistica chirurgica “omogenea” sarà indirizzata a ospedali specifici, per garantire l’erogazione di un alto numero di prestazioni con elevati standard di qualità. La casistica a bassa complessità ed alti volumi sarà concentrata negli ospedali di prossimità, e quella di alta specialità e complessità negli ospedali Polispecialistici e negli IRCCS.

Inoltre, si punterà sempre di più al miglioramento e all’uniformità degli standard di utilizzo dei robot chirurgici e alla creazione di Reti regionali, sull’esempio della nuova Rete Oncologica ed Emato-oncologica.

Ulteriore elemento della riorganizzazione sono le Piattaforme operative sovra-aziendali: sedi deputate a concentrare tecnologie, competenze professionali e casistica per erogare prestazioni omogenee per bacini territoriali ampi e afferenti a più Aziende sanitarie.

Riorganizzazione Assistenza territoriale

Ultimo tassello della riforma, la riorganizzazione della Sanità territoriale, anche attraverso il contributo e il confronto coi medici di medicina generale, che passa attraverso alcune priorità.

Tra queste, riqualificare le Case della Salute, attualmente 132, fino ad arrivare a 185 Case della Comunità, di cui 89 hub (una ogni 50mila abitanti) e 96 spoke.

Raggiungere i 900 posti letto negli Ospedali di Comunità (Osco), che oggi sono 436.

Rafforzare l’assistenza domiciliare per gli over 65, garantendo la copertura di oltre il 10% di questa fascia di popolazione e la risposta assistenziale nelle 24 ore.

Potenziare gli hospice, cioè le strutture per l’assistenza di fine vita, passando da 312 posti attuali (7 ogni 100.000 abitanti) a 450 entro il 2026.

Ancora, è prevista l’istituzione dell’Infermiere di Famiglia o Comunità (IFoC), per garantire una presenza continuativa nel territorio di riferimento facilitando la presa in carico, la continuità dell’assistenza, l’integrazione e la collaborazione tra le figure professionali e i servizi sociosanitari.

Infine, tra le altre novità anche l’istituzione, entro il 2024, di 45 Centrali Operative Territoriali per facilitare l’interrelazione/raccordo tra i servizi e tra i professionisti coinvolti nei diversi contesti assistenziali di cui si avvale/necessita il cittadino, in particolare per facilitare le dimissioni protette dall’ospedale al domicilio.

Agricoltura, più tutela per le produzioni di qualità e i cittadini

Agricoltura, più tutela per le produzioni di qualità e i cittadini
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

C’è l’accordo in Parlamento europeo sul nuovo Regolamento Ue delle Indicazioni Geografiche: per la prima volta è stato proposto un testo unico europeo sulle produzioni di qualità, che può garantire maggiore allineamento, chiarezza e protezione per chi produce e acquista.

“Oggi è una giornata importante per la Dop economy italiana e per quella dell’Emilia-Romagna che, con le sue 44 Dop e Igp, vale 3,6 miliardi di euro ed è il cuore agroalimentare del Paese- ha commentato l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. E questo grazie al lavoro del Parlamento Ue e, in primo luogo, del relatore del testo, l’onorevole Paolo De Castro, fatto partendo da un ascolto vero e capillare delle istanze dei territori”.

In particolare, ha spiegato l’assessore, le norme in materia di procedura, sui Consorzi e le novità in merito alla protezione rafforzata, sono state unificate nel nuovo regolamento delle Indicazioni Geografiche, per tutti i settori: agro-alimentare, vitivinicolo e delle bevande spiritose.

Questo per garantire un reddito adeguato ai produttori, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi dello sviluppo rurale, con un’attenzione mirata al rafforzamento del ruolo dei Consorzi, alla maggiore protezione, sostenibilità e trasparenza verso i cittadini che acquistano i prodotti.

I Consorzi dei produttori, prosegue Mammi, “rappresentano il motore di sviluppo delle Indicazioni Geografiche e continueranno ad avere maggiori e migliori responsabilità: mi fa molto piacere che sia stata salvaguardata l’applicazione degli schemi nazionali, tra cui quello del nostro Paese, che già funziona in maniera efficace, e che sia stata soprattutto rafforzata la protezione on line dei prodotti”.

Per l’assessore, è ottima anche la volontà “di impedire tutti quei procedimenti che hanno consentito in questi anni a Stati membri dell’Unione europea o a produttori di sfruttare indebitamente la reputazione delle indicazioni geografiche tramite norme tecniche nazionali, come nel caso dell’aceto balsamico sloveno e cipriota, dando il via libera a mistificazioni e tentativi di imitazione tali da confondere chi acquista i prodotti”.

Il regolamento prevede inoltre più attenzione alla sostenibilità ambientale, economica e sociale che è da sempre al centro delle produzioni delle Dop e delle Igp, così come maggiore impegno per la trasparenza verso i cittadini che acquistano, con l’obbligo di indicare sull’etichetta di qualsiasi prodotto Ig il nome del produttore. Allo stesso tempo, per i soli prodotti Igp, sarà obbligatorio indicare in etichetta anche l’origine della materia prima principale, nel caso in cui provenga da un Paese differente rispetto allo Stato membro in cui si colloca l’areale di produzione.

A seguito dell’accordo, l’iter parlamentare prevede ora l’approvazione finale da parte della Plenaria del Parlamento tra il 31 maggio e il 1 giugno prossimi e l’avvio dei negoziati interistituzionali con i Ministri.

 

Il futuro della politica regionale dell’UE per Emilia-Romagna, Assia, Nuova Aquitania e Wielkopolska

Il futuro della politica regionale dell’UE per Emilia-Romagna, Assia, Nuova Aquitania e Wielkopolska
Paolo Calvano, Elisa Ferreira

Insieme, per ragionare e confrontarsi sul futuro della politica regionale nell’Unione Europea. Quattro Regioni, strette da una partnership storica – Emilia-Romagna, Assia (Germania), Nuova Aquitania (Francia) e Wielkoposka (Polonia) – si sono incontrate oggi a Bruxelles, nella Multi Region House 21, alla presenza di Elisa Ferreira, commissaria europea per la Coesione e le Riforme.

Al dibattito con la commissaria hanno partecipato Marek Woźniak, presidente della Regione Wielkopolska; Uwe Becker, segretario di Stato per gli Affari Europei dell’Assia; Paolo Calvano, assessore ai rapporti con l’Ue della Regione Emilia-Romagna; Isabelle Boudineau, consigliera regionale incaricata di Europa e Cooperazione europea della Nuova Aquitania. All’ordine del giorno, la transizione industriale, la resilienza dei territori e il protagonismo delle Regioni.

L’assessore Calvano ha condiviso il lavoro che la Regione Emilia-Romagna già svolge in tema di programmazione dei fondi strutturali, inserita nel quadro della strategia regionale al 2050, il cosiddetto Patto per il lavoro e per il clima, costruito e firmato da oltre 60 soggetti, che contiene obiettivi strategici regionali.

L’Emilia-Romagna, ha ricordato l’assessore, dispone di oltre 2 miliardi di euro di fondi strutturali (1 miliardo per il Fesr e 1 miliardo per il Fse+) e ha già avviato bandi che impegnano oltre il 40% del totale delle risorse per fornire risposte adeguate anche all’attuale crisi energetica. Grazie a un sistema di monitoraggio regionale, emerge come il territorio dell’Emilia-Romagna benefici già oggi di quasi 7 miliardi di euro di NextGenerationEU, tradotto nel PNRR; il Piano è stato redatto con un coinvolgimento piuttosto limitato delle Regioni italiane ed è gestito a livello centrale. L’Emilia-Romagna gestisce ad oggi solo il 9% del totale delle risorse.

“Gli oltre 2 miliardi di euro di fondi strutturali e i 7 miliardi di euro del PNRR sono fondamentali per costruire il futuro della nostra regione- ha affermato Calvano-. Risorse che abbiamo saputo attrarre e che ora rappresentano una grande sfida, anche attraverso l’armonizzazione dei fondi- ha precisato l’assessore-. Nella prossima revisione del quadro finanziario pluriennale, su cui la Commissione europea dovrebbe presentare una proposta prima dell’estate- ha proseguito- dev’essere confermato e rafforzato l’investimento europeo nella politica di coesione, così come sulle politiche europee, più in generale, è fondamentale il ruolo delle Regioni. L’esperienza- ha concluso Calvano- ci dimostra che le Regioni sono il livello di governo più adeguato a coordinare questa programmazione integrata”.

Al via la settima edizione di ‘resiDANZE di primavera’

Al via la settima edizione di ‘resiDANZE di primavera’Un ricco programma di 11 spettacoli ed eventi performativi in teatro e all’aperto, fra danza, teatro, poetry slam (competizioni poetiche) e circo contemporaneo, dopo un’inaugurazione festosa il Primo Maggio con il “microfono aperto” per chiunque si voglia esibire e con il pranzo solidale delle Cucine Popolari. E’ quanto riserva la settima edizione delle “resiDANZE di primavera” a Teatri di Vita di Bologna (via Emilia Ponente 485 – teatridivita.it) e all’aperto nel Parco dei Pini, dall’1 al 14 maggio.

Il programma di Teatri di Vita – Centro di Produzione Teatrale è realizzato in convenzione con il Comune di Bologna e con il contributo della Regione Emilia-Romagna e del Ministero della Cultura.

 

Il programma del Primo Maggio

Si inizia il Primo Maggio con l’ormai tradizionale giornata di festa a Teatri di Vita, a partire dalle 11 del mattino, fino a sera, a ingresso libero negli spazi del teatro e all’esterno. Una giornata “open mic”, all’insegna del Microfono Aperto per chiunque voglia leggere poesie, raccontare barzellette, lanciarsi nella stand-up comedy o nel poetry slam, suonare, cantare o recitare, in uno spirito di condivisione. A condurre la giornata saranno Alessio Genchi e Innocenzo Capriuoli, affiancati da Green Everywhere che animerà il dj-set per tutto il tempo. Inoltre, si potrà portare una piantina da piantare nel giardino di Teatri di Vita in cambio del caffè gratis. Ma il Primo Maggio sarà anche una giornata importante di solidarietà, con le Cucine Popolari. Si potrà infatti pranzare negli spazi all’aperto di Teatri di Vita con un menù preparato dalle Cucine Popolari, alle quali sarà devoluto l’intero incasso per sostenere le sue attività.

Inoltre sono previsti due spettacoli: Metamorfosi di forme mutate del Teatro del Lemming, spettacolo a posti limitatissimi (per soli 5 spettatori), che sarà replicato più volte a partire dalle ore 18: un’opera di teatro immersivo a partire dalle suggestioni delle Metamorfosi di Ovidio, per addentrarsi nel mito arcaico, tra immagini, suoni e odori; e Ridi, piangi, ti ecciti di Genchi e Capriuoli, che raccontano la vita dell’uomo contemporaneo in uno zapping tra passato e futuro, una filastrocca dove il teatro si fonde con la slam poetry.

 

Il programma dei giorni successivi

Appuntamento ancora due volte con il super-classico Amleto di Shakespeare nella versione cupa proposta da Laura Angiulli e da Galleria Toledo (2-4 maggio), dove la storia del principe di Danimarca è raccontata mettendo in evidenza i legami familiari e i trabocchetti politici; e con La mite (5-6 maggio) che Teatri d’Imbarco ha tratto dal racconto di Dostoevskij con la regia di Nicola Zavagli per l’interpretazione di Beatrice Visibelli, per indagare nei rapporti tra uomo e donna, tra vittima e carnefice, in un racconto che attraversa purtroppo le epoche.

Cuore della rassegna sono le residenze artistiche di sei compagnie e artisti, che hanno potuto lavorare a Teatri di Vita nell’ambito del programma Artisti nei territori della Regione Emilia-Romagna con il Ministero della Cultura, anche con l’affiancamento di diversi tutor (Carmelo Antonio Zapparrata per la danza e Agnese Doria per il teatro) e che presentano gli studi elaborati, in parte ancora in fase di sviluppo e in parte già ormai prossimi alla versione definitiva.

Durante la prima settimana gli spettatori incontreranno due originalissimi percorsi performativi. Il primo è Terramadre di Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich (5-6 maggio), che esplora il rapporto dell’uomo con la natura, invitando il pubblico a un percorso condiviso nell’ambiente e infine restituendo con la parola il racconto di un’esperienza. Il secondo è Stiamo lavorando per voi (ci scusiamo per il disagio) di Claudio Larena (6 maggio), che si confronta con il tema dei cantieri nelle città odierne, attraverso una installazione performativa, che stimola la riflessione sul cantiere come spazio alieno, tanto abituale quanto fastidioso nell’esperienza di vita cittadina.

Nella seconda settimana il primo appuntamento con le residenze è con il nouveau cirque, con la presentazione di Llabyellov di Carlo Cerato (11-12 maggio), uno spettacolo di giocoleria, avvincente e ironico, con bastoni, anelli, palline, fazzoletti, ma anche piume, gelati, giocattoli, racchette in una continua, divertente e scoppiettante invenzione fantasiosa. Per il teatro, la compagnia Collettivo Est presenta Purgatori (13-14 maggio) si confronta con il Purgatorio di Dante, preso come modello del lockdown: un attraversamento moderno dei sette vizi capitali, fra teatro fisico e folgorazioni visive derivanti dai grandi illustratori della Divina Commedia, da Blake a Dalì a Glaser. Per la danza, sono due le compagnie alle prese con i loro lavori in cantiere: Tecnologia Filosofica presenta Eco del mondo (13-14 maggio), omaggio alla figura di Arlecchino, a partire dal celebre quadro di Picasso, visto nella sua condizione di fragilità di fronte ai frantumi del mondo.

Le “resiDANZE di primavera” ospitano anche le creazioni dei danzatori e performer del corso Anfibia condotto da Leggere Strutture Art Factory (8-9 maggio).

E ritorna per il secondo anno la Residenza dello spettatore. Ovvero, non solo gli artisti ma anche gli spettatori possono ‘creare’ in residenza il loro essere spettatori. E’ un progetto sperimentale e innovativo che proponiamo nell’ambito di “Epifania delle residenze”, un progetto triennale condiviso dai titolari di residenza dell’Emilia Romagna, che si svilupperà in sette strutture coinvolgendo artisti, curatori e – appunto nel nostro caso – spettatori.

 

Oltre 12 milioni di italiani in viaggio lungo la rete gestita da Autostrade per l’Italia

Oltre 12 milioni di italiani in viaggio lungo la rete gestita da Autostrade per l’ItaliaPer favorire la programmazione del viaggio, Aspi mette a disposizione degli utenti le previsioni di traffico relative al periodo che va da oggi, giornata in cui sono previsti i primi spostamenti, fino alla sera di martedì 2 maggio.

I principali transiti sono attesi in uscita dalle grandi città verso Sud a partire dal primo pomeriggio di oggi, in particolare sulla A1 Milano-Napoli, sulla A14 Bologna-Taranto e dai grandi centri del Nord verso la costa ligure. Traffico intenso, inoltre, nella mattina di sabato 22 aprile. I rientri sono previsti per domenica 23 e martedì 25 aprile. In occasione del ponte del 1 maggio, flussi sostenuti a partire dal primo pomeriggio di venerdì 28 aprile e nella mattina di sabato 29 aprile. Domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio – dal primo pomeriggio fino alla sera – sono previsti i maggiori flussi verso le grandi città.

Al fine di favorire gli spostamenti, Aspi ha messo a punto un piano di gestione della viabilità che prevede, a partire dalla mattina di oggi, la rimozione dei 150 cantieri di ammodernamento lungo i principali tratti autostradali – come per esempio quelli presenti sull’intera rete ligure e lungo la dorsale adriatica – affinché tutte le corsie risultino disponibili al traffico. Le lavorazioni saranno sospese fino alla sera del 2 maggio: resteranno operativi i soli cantieri inamovibili, per i quali non si prevedono particolari turbative alla circolazione.

“Autostrade per l’Italia – ricorda il Direttore Operations di Autostrade per l’Italia Fernando De Maria – ha previsto un potenziamento dei presidi di uomini e mezzi in punti strategici, pronti ad intervenire a supporto degli utenti in caso di necessità. Agli utenti che si metteranno in viaggio, consigliamo di pianificare le partenze tenendo conto delle previsioni di traffico e consultando i canali di infoviabilità messi a disposizione da Aspi”. Durante il viaggio è possibile infatti rimanere aggiornati sulle condizioni del traffico mediante diversi canali: collegamenti “My Way” in onda su Sky Meteo24 (canale 502 Sky), su Sky TG24 (canali 100 e 500 Sky e canale 50 del digitale terrestre), su La7 e La7d (canale 7 e 29 del digitale terrestre) e sui seguenti canali: sul sito autostrade.it, su RTL 102.5, su Isoradio 103.3 FM, attraverso i pannelli a messaggio variabile e sul network TV Infomoving in area di servizio. Per ulteriori informazioni si consiglia di chiamare il call center Autostrade al numero gratuito 803.111, attivo 24 ore su 24.

Si ricorda infine che è stato predisposto il divieto di circolazione per i mezzi con peso superiore alle 7,5 tonnellate dalle 9.00 alle 22.00 nelle giornate di domenica 23 aprile, martedì 25 aprile, domenica 30 aprile e lunedì 1 maggio.

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