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sabato, 16 Agosto 2025
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Agricoltura, vino: l’Emilia-Romagna punta sulla promozione nei mercati dei Paesi extra-Ue

Agricoltura, vino: l’Emilia-Romagna punta sulla promozione nei mercati dei Paesi extra-UeL’Emilia-Romagna scommette sul vino e rafforza la promozione di produttori, consorzi e associazioni professionali verso i Paesi extra-Ue.
Due gli strumenti messi a disposizione degli imprenditori del vino: un bando regionale da 6,8 milioni di euro a cui si può fare domanda entro il 10 agosto 2022 e uno del ministero per le Politiche agricole che mette a disposizione 13,3 milioni di euro. In questo caso le domande devono arrivare entro il 4 luglio 2022.

“La promozione del vino riveste un ruolo fondamentale per la crescita del settore- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi-, dobbiamo individuare nuovi mercati per rafforzare la promozione all’estero, in quei Paesi che manifestano interesse per le nostre produzioni . È per questa ragione che abbiamo deciso di aumentare le risorse del bando di 2,2 milioni di euro. Crediamo che questa misura- continua l’assessore- debba essere riservata a soggetti che associano più produttori di vino, ma anche quest’anno abbiamo voluto aprire ai multiregionali e tenere i requisiti ai limiti inferiori previsti dalla norma, per consentire l’accesso ai contributi della promozione del vino anche ai produttori più piccoli”.

Il bando regionale, approvato dalla Giunta, mette a disposizione fondi del Ocm Vino (Organizzazione comune di mercato del vino) per progetti regionali e multiregionali relativi ai vini a Denominazione di Origine, a Indicazione geografica, spumanti di qualità, spumanti di qualità aromatica e vini varietali anche biologici.

Sempre sulla Misura Promozione del vino sui mercati dei Paesi extra-Ue, è possibile presentare progetti nazionali al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in cui le aziende devono avere sede operativa e promuovere i vini di almeno cinque regioni diverse.

Per ulteriori informazioni si possono consultare le pagine dedicate sul portale della Regione Emilia-Romagna www.agricoltura.regione.emilia-romagna.it

Sviluppo della mobilità aerea avanzata nelle città, accordo di collaborazione Regione-Enac

Con i droni può cambiare la mobilità all’interno delle città dell’Emilia-Romagna. In un futuro non troppo lontano, per esempio, si potrà rivoluzionare la logistica: si potranno realizzare servizi per i cittadini e imprese in ambito urbano, ecosostenibili ed efficienti, per distribuire merci con indubbi vantaggi in termini di rapidità, riduzione dei costi, delle emissioni e del traffico urbano. Si potrà prevedere il trasporto di materiale sanitario di prima emergenza e biomedicale ma anche biologico tra diversi ospedali.

È a questi obiettivi che punta la ricerca e lo sviluppo dei servizi aeromobili a guida autonoma, la cosiddetta ‘Mobilità aerea avanzata’ (Advanced air mobility), prevista dalla collaborazione tra Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, Enac, e la Regione Emilia-Romagna. La collaborazione è fissata in un Protocollo di intesa approvato dalla Giunta regionale e che sarà sottoscritto dalle parti nelle prossime settimane.

La proposta, che tocca trasversalmente diversi ambiti di intervento e programmazione della Regione, arriva congiuntamente dagli assessori regionali allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla e alla Mobilità, trasporti e infrastrutture, Andrea Corsini. Da parte sua Enac mette in campo un doppio ruolo: quello tradizionale di ente regolatore e certificatore assieme a quello di motore dell’intero ecosistema nazionale dell’Advanced Air Mobility.

La collaborazione riguarda la governance e la gestione dello sviluppo della Mobilità aerea avanzata relativa al complesso di nuovi servizi, tecnologie, infrastrutture e soluzioni per il trasporto di persone, merci e forniture, anche medicali, attraverso l’utilizzo di velivoli innovativi elettrici a decollo e atterraggio verticale, instradati in corridoi aerei urbani dedicati a questi spostamenti.

“Questo accordo rafforza il ruolo delle nostre piattaforme aeroportuali sia nell’ambito della ricerca, progettazione, digitalizzazione e certificazione, sia nella possibilità di definire nuove filiere manufatturiere innovative -spiegano gli assessori Colla e Corsini. – Una delle sfide del futuro si gioca sui nuovi concetti e modelli di mobilità urbana ed extra urbana. Concetti che puntano a rafforzare l’accessibilità e la competitività dei territori e promuovere l’emergere di ecosistemi che favoriscano lo sviluppo economico sostenibile e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone, sfruttando le nuove tecnologie, sulla base dei punti di forza degli attori territoriali. La mobilità della vita quotidiana sta subendo una trasformazione e influenzerà il pensiero strategico dei territori, offrendo al contempo nuove opportunità per cittadini e imprese”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 15 giugno 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 15 giugno 2022Sereno o poco nuvoloso, con addensamenti pomeridiani sui crinali appenninici, associati a possibili rovesci o temporali sparsi, più probabili sui rilievi del settore centro-occidentale. Dal tardo pomeriggio/sera aumento della nuvolosità a partire dal settore occidentale, con possibili eventi temporaleschi sulla pianura, in spostamento da ovest verso est. Temperature senza variazioni di rilievo le minime, comprese tra 19 e 22 gradi; massime in lieve aumento tra i 26/28 gradi della costa e i 32/34 gradi della pianura. Venti deboli orientali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Congiuntura in Emilia Romagna: i dati confermano la ripresa

Congiuntura in Emilia Romagna: i dati confermano la ripresaIn un contesto di crescenti criticità esterne e pieno di incognite, il 2022 è iniziato con il piede giusto. La ripresa è proseguita a un ritmo sostenuto con un nuovo notevole recupero rispetto allo stesso periodo del 2021, in cui si era già invertita la tendenza negativa.

I segni positivi di produzione, fatturato e ordinativi compongono un quadro di dinamicità che è ora messa in discussione: la difficile congiuntura a livello internazionale, l’inflazione – con l’aumento dei prezzi di materie prime ed energia – e la crisi geopolitica rappresentano dei fattori di freno.

Questo emerge dall’indagine congiunturale sul primo trimestre 2022 sull’industria manifatturiera, realizzata in collaborazione tra Unioncamere Emilia-Romagna, Confindustria Emilia-Romagna e Intesa Sanpaolo.

Il volume della produzione delle piccole e medie imprese dell’industria in senso stretto dell’Emilia-Romagna ha messo a segno un nuovo notevole recupero (+8,0 per cento) rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. La produzione ha sostanzialmente raggiunto il livello dello stesso trimestre del 2018 (-0,3 per cento), l’ultimo anno di crescita dell’attività prima della recessione nel 2019 e dell’inizio della pandemia nel 2020.

C’è la sensazione che l’attività produttiva avrebbe potuto procedere a un ritmo più intenso, ma che le restrizioni dal lato dell’offerta, per l’insufficiente disponibilità e irregolarità delle forniture, più ancora che per i forti incrementi dei prezzi degli input produttivi, ne abbia limitato il passo.

Al contempo, il saldo positivo tra le quote delle imprese che hanno rilevato un aumento e quelle che hanno riferito una riduzione della produzione rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente è sceso a +35,8 da +50,6 punti, pur rimanendo molto elevato rispetto al passato.

Sotto la pressione dell’aumento dei prezzi industriali derivante dalle quotazioni delle materie prime, di semilavorati e componenti, la crescita del fatturato sullo stesso periodo del 2021 (+11,0 per cento) è risultata più elevata rispetto all’andamento della produzione. Il fatturato estero ha avuto un andamento più contenuto (+9,6 per cento).

Un ulteriore dato positivo da considerare è costituito dall’andamento del processo di acquisizione degli ordini, che ha confermato una solida tendenza positiva (+9,4 per cento), tale da prospettare un valido effetto volano per il proseguimento della fase di recupero dell’attività.

Il grado di utilizzo degli impianti è salito ancora, giungendo fino al 79,7 per cento, un dato superiore a quello dello stesso trimestre 2021 (75,1 per cento): è il valore più elevato da fine 2014.

Anche il periodo di produzione assicurato dal portafoglio ordini si è decisamente allungato andando ben oltre le 13 settimane, un valore che non era stato più registrato dalla fine del 2008.

Nonostante i timori legati alle conseguenze dell’inflazione e del conflitto, l’attività è risultata in forte ripresa, ma tra i settori variano l’intensità e l’andamento nel lungo periodo.

In dettaglio, il ritmo della ripresa del fatturato dell’industria alimentare si è mantenuto invariato rispetto al trimestre precedente (+8,0 per cento), sostenuto anche dalla pressione dell’aumento dei prezzi, con la crescita delle vendite sui mercati esteri ha avuto un’ulteriore accelerazione (+15,9 per cento). In aumento la produzione (+5,2 per cento) e gli ordini (+5,8 per cento).

La ripresa congiunturale del sistema moda è proseguita con un ritmo notevole, ma è lunga la risalita dalla recessione conseguente alla pandemia. Bene il fatturato complessivo (+12,2 per cento), trainato dal mercato interno mentre l’estero è meno dinamico (+10,8 per cento). In salita la produzione (+10,6 per cento).

La piccola industria del legno e del mobile ha messo a segno un ulteriore consistente recupero del fatturato (+11,7 per cento), guidata sia dal mercato interno, sia da quello estero (+11,1 per cento) e della produzione seppur più contenuta (+7,0 per cento).

La ripresa è evidente per l’industria metallurgica e delle lavorazioni metalliche ormai al livello del 2018: notevole l’incremento del fatturato (+11,4 per cento), meno brillante la produzione (+8,0 per cento), forse per il sensibile aumento dei prezzi dei metalli, bene gli ordini (+8,3 per cento).

Notevole fiducia anche per le industrie meccaniche, elettriche e dei mezzi di trasporto che vivendo una fase positiva tanto che il livello dell’attività dell’aggregato ha superato sensibilmente quello dello stesso trimestre del 2018 (+4,4 per cento). In miglioramento tutti gli indici (fatturato + 12,3 per cento, produzione +9,6 per cento e ordini +11,6 per cento).

Anche l’evoluzione congiunturale del gruppo eterogeneo delle “altre industrie” (che comprende chimica, farmaceutica, plastica, gomma e trasformazione dei minerali non metalliferi, ovvero ceramica e vetro) evidenzia la fase di espansione in atto. Il fatturato è salito (+9,5 per cento) dalla tendenza dei prezzi progressivamente orientatisi al rialzo. e quello estero ha avuto un analogo andamento (+8,0 per cento). La ripresa registrata dalla produzione è stata più contenuta (+5,9 per cento). La dinamica degli ordini (+8,2 per cento) è in rallentamento, ma comunque elevata.

Dimensione delle imprese

Nel primo trimestre 2022 si è indebolita la tendenza positiva per tutte le classi dimensionali delle imprese, ma è stata caratterizzata da un chiaro effetto legato al numero degli addetti.

In particolare, per le piccole imprese la produzione è salita (+5,3 per cento) in misura ridotta per cento. Incremento superiore per il fatturato (+6,7 per cento), e gli ordini (+5,6 per cento).

Migliore la dinamica per le imprese medie con numero di addetti compreso tra 10 e 49 (produzione +7,6 per cento, fatturato +8,9 per cento, sostenuto dall’andamento dei prezzi, ordini +7,1 per cento) e le imprese medio-grandi (produzione + 9,2 per cento, fatturato +14,0 per cento, acquisizione degli ordini +12,2 per cento).

In sintesi, il livello di attività delle grandi imprese è risultato superiore rispetto a quello dello stesso trimestre del 2018, le medie imprese lo hanno sostanzialmente raggiunto, ma per le piccole imprese il recupero resta un obiettivo lontano.

Esportazioni

Dai dati Istat delle esportazioni delle regioni italiane risulta che le vendite all’estero del manifatturiero emiliano-romagnolo hanno accelerato decisamente la loro corsa nel primo trimestre 2022.

Le esportazioni manifatturiere emiliano-romagnole sono risultate pari a quasi 20.072 milioni di euro, corrispondenti al 14,6 per cento dell’export nazionale, e hanno fatto segnare un incremento del 24,7 per cento rispetto al primo trimestre del 2021 e sono risultate superiori del 28,0 per cento alle vendite estere dello stesso periodo del 2019. Alla ripresa dei valori delle esportazioni rilevate a prezzi correnti ha contribuito in buona parte anche il forte aumento delle materie prime e dei semilavorati importati che si sono riflessi, ma non nella stessa misura, sui prezzi alla produzione dei prodotti esportati. Nel trimestre l’andamento regionale è risultato migliore di quello riferito al complesso delle vendite all’estero nazionali, che hanno registrato una ripresa tendenziale leggermente più contenuta (+22,5 per cento).

Sulla base dei dati del Registro delle imprese, le attive dell’industria in senso stretto, a fine marzo 2022 risultavano 43.373 (pari all’10,8 per cento delle aziende della regione), con una leggera diminuzione corrispondente a 170 imprese (-0,4 per cento) rispetto all’anno precedente.

«Della pandemia resta il danno derivante dall’attività perduta e dalla mancata crescita del tessuto produttivo dell’industria regionale che oggi deve affrontare un contesto difficile. I forti rischi geopolitici derivanti dal conflitto in Ucraina, la carenza e la difficoltà di approvvigionamento di materiali e componenti, il rincaro delle materie prime, in particolare il costo dell’energia, l’incremento dell’inflazione sono i fattori di preoccupazione che possono ostacolare la diffusione e l’intensità della ripresa. – dichiara Alberto Zambianchi, Presidente di Unioncamere Emilia-Romagna – La situazione è molto complessa ed evidenzia la necessità di interventi a favore delle imprese e per sostenere il potere di acquisto che dovranno essere decisi a livello nazionale ed europeo. Il Sistema Camerale farà la sua parte come sempre con iniziative a supporto delle imprese».

In Emilia-Romagna, secondo l’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, nel 1° trimestre 2022 si è registrato un trend di progressiva ripresa dei prestiti bancari all’industria, che hanno segnato una crescita del 2,4% a/a a marzo, superiore a quella osservata a livello nazionale (+1,9%; i dati qui commentati sono riferiti ai prestiti escluse le sofferenze). La svolta segue il fisiologico rallentamento delineatosi nel 2021 dopo l’eccezionale dinamica del 2020 sostenuta dalle misure a supporto della liquidità e del credito. Questa evoluzione ha portato il volume dei prestiti bancari all’industria ai massimi dal 2012. Diversamente, nei primi mesi del 2022 i prestiti ai servizi sono rimasti in calo, che si è accentuato a -3,2% a/a a marzo, dal -2,3% di fine 2021. Ciò appare coerente con lo sfasamento temporale del trend mostrato nel 2020-inizio 2021 dai prestiti a questo settore, che in Emilia-Romagna sembrano muoversi con un ritardo di qualche mese rispetto ai finanziamenti all’industria e risultano più deboli della media nazionale. La ripresa dei consumi di servizi, in particolare del turismo, potrebbe determinare una svolta del credito al settore nel corso del 2022.

Anche i prestiti alle costruzioni sono rimasti deboli nel 1° trimestre, in riduzione del 5,5% a/a a marzo in Regione rispetto al -1,7% a livello Italia. Pertanto, dato il peso elevato dei prestiti ai servizi sul totale del credito bancario alle imprese, quest’ultimo ha segnato un lieve calo in Emilia-Romagna (del -1,1% a/a a marzo) rispetto a una crescita molto modesta osservata a livello nazionale (+0,5%). Il volume del complesso dei prestiti alle imprese dell’Emilia-Romagna è comunque rimasto anche nel 1° trimestre all’incirca sul livello raggiunto a fine 2020 dopo la fase di rapida ripresa sostenuta dall’erogazione di prestiti con garanzia pubblica e dalle moratorie.

Per quanto riguarda i prestiti per dimensione d’impresa, i dati del 1° trimestre mostrano dinamiche pressoché allineate. Rispecchiando il trend del totale dei prestiti alle imprese, in Regione sono risultati in lieve calo sia i prestiti alle piccole imprese, sia quelli alle aziende più grandi (nell’ordine -2% a/a per le imprese fino a 20 addetti e -1% per le società con almeno 20 addetti a marzo), benché meno marcato a marzo per quest’ultimi. Nel confronto nazionale (-1,4% a/a le piccole a marzo 2022 e +0,9% le imprese più grandi), in regione si conferma un andamento leggermente più debole.

Prima del nuovo shock innescato dall’invasione russa dell’Ucraina, con la graduale normalizzazione delle esigenze di liquidità e in parallelo alla minore domanda di credito, si era assistito a un rallentamento della crescita dei depositi delle imprese, culminato con significativi deflussi nel primo bimestre 2022. Diversamente, da marzo si è assistito ad una svolta del trend, con la ripresa dei depositi delle imprese, nel segno di una rinnovata preferenza per la liquidità stante il clima di incertezza dovuto alla crisi geopolitica in corso. In dettaglio, a marzo i depositi delle imprese dell’Emilia-Romagna sono tornati ad aumentare, del +2,3% a/a, dopo l’arresto della crescita a febbraio. L’andamento è in linea col trend nazionale, anche se più moderato in regione nel 1° trimestre 2022. In termini di flussi, dopo il significativo utilizzo di liquidità nel 1° bimestre, marzo ha visto un nuovo afflusso sui depositi per 1,65mld in Emilia-Romagna. Il saldo netto del 1° trimestre è stato comunque negativo per 3,5mld. Analoga evoluzione si è osservata a livello Italia.

«Il sistema imprenditoriale dell’Emilia-Romagna conferma la sua grande vocazione all’export e la forte propensione ad innovare, elementi strategici nell’impegno che ci vede tutti coinvolti per assicurare il sostegno necessario per superare le difficoltà generate dal conflitto russo-ucraino, continuando al contempo il fondamentale percorso intrapreso con investimenti strategici in efficientamento energetico, digitalizzazione, valorizzazione del capitale umano e dei rapporti di filiera – sottolinea Alessandra Florio, Direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche  di Intesa Sanpaolo -. Per questo abbiamo messo a disposizione una serie di misure finanziarie ad hoc per supportare gli investimenti in tal senso nel medio-lungo periodo e supportare le esigenze immediate delle imprese legate all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime, permettendo loro di non frenare gli investimenti. Nei primi tre mesi dell’anno abbiamo erogato oltre 560 milioni di euro di nuovo credito a medio-lungo termine alle imprese regionali, con una importante quota in ambito S-Loan, una linea specifica di finanziamenti creata per supportare le imprese verso la transizione sostenibile che prevede anche un meccanismo di premialità al raggiungimento di specifici obiettivi di sostenibilità».

Nel primo trimestre 2022 è proseguita la crescita dell’industria dell’Emilia-Romagna, sulla scia di un 2021 che si è chiuso con un aumento del PIL molto positivo: Prometeia stima per il 2021 un incremento del PIL del +7,3%.

L’andamento della produzione industriale a livello nazionale, anche se estremamente volatile a causa della forte incertezza, ha tenuto: in aprile l’ISTAT stima un aumento dell’indice della produzione industriale del +1,6% su marzo.

«L’economia regionale ha registrato una buona capacità di ripartenza dopo la pandemia – dichiara la Presidente di Confindustria Emilia-Romagna Annalisa Sassi – ma il clima di fiducia delle imprese è in peggioramento, soprattutto a causa dei pesanti costi energetici, delle difficoltà di approvvigionamento di molte materie prime e degli effetti diretti e indiretti del conflitto russo ucraino. Il PMI manifatturiero è sceso a maggio da 54,5 a 51,9».

Sul fronte del commercio estero i segnali sono ancora favorevoli. La crescita del 24% dell’export regionale nel primo trimestre è un dato positivo che fa sperare nella tenuta del sistema produttivo dell’Emilia-Romagna. Continuano però le preoccupazioni per l’incertezza del quadro macroeconomico globale, che incidono sulle decisioni di investimento insieme ad altri fattori come la dipendenza dalla Russia per una quota rilevante del fabbisogno energetico, l’aumento dell’inflazione e le difficoltà legate alla scarsità di manodopera qualificata.

«In questa fase in cui diminuisce la capacità delle imprese di autofinanziarsi – sottolinea Confindustria Emilia-Romagna – dobbiamo accelerare gli interventi di supporto e le politiche industriali per accompagnare gli investimenti, a partire dall’attuazione in tempi brevi di una strategia energetica fondata su un mix di fonti e dalla semplificazione delle autorizzazioni. La nomina del Presidente Bonaccini a Commissario straordinario per il rigassificatore di Ravenna va certamente in questa direzione, confermando anche l’impegno a realizzare uno dei più grandi investimenti europei nel campo dell’eolico e del fotovoltaico».

 

 

Torna il “FabLab & Friends” a Casa Corsini

Torna il “FabLab & Friends” a Casa CorsiniTorna a Fiorano “FabLab & Friends”, progetto sviluppato dal Comune di Fiorano Modenese con la collaborazione dell’Associazione Lumen APS presso Casa Corsini, la struttura che ospita un FabLab e un FabLab Junior per i più giovani. Questo importante “spazio del fare” apre i battenti non solo a bambini, ragazzi e più in generale a “makers” di ogni età, ma anche ai soggetti che operano nel campo del sociale e della disabilità.

Le nuove tecnologie sono infatti inclusive per definizione, e gli strumenti a disposizione del FabLab Junior di Casa Corsini rappresentano un’occasione e, al tempo stesso, una sfida per dimostrarlo. Il Progetto “FabLab & Friends” ha preso il via nel 2019 con il sostegno del Club Amici di Fiorano, realtà che nasce con lo scopo di recuperare e valorizzare le tradizioni e la cultura del territorio fioranese e prosegue ora come percorso guidato per le disabilità con tre appuntamenti in programma il 15, il 22 e il 29 giugno. L’attività è proposta in collaborazione con il Servizio di Accompagnamento Età Adulta Disabili e Educativa Territoriale Coop. Soc. Domus Assistenza per conto dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.

FabLab&Friends torna non solo quale esperienza rivolta agli operatori, come nella sua versione iniziale, ma anche come appuntamento rivolto direttamente a giovani adulti con fragilità. Dopo una visita negli spazi di Casa Corsini prenderà il via un appuntamento sulla stop motion e la lettura dei sentimenti, a partire dall’amicizia per i ragazzi intervenuti.

Femminicidio Castelfranco Emilia, Barbara Lori: “Sconcerto, dolore e rabbia. Necessario promuovere un cambiamento innanzitutto culturale”

Femminicidio Castelfranco Emilia, Barbara Lori: “Sconcerto, dolore e rabbia. Necessario promuovere un cambiamento innanzitutto culturale”“Sconcerto, dolore e rabbia per l’ennesimo, inaccettabile atto di violenza ”. Così l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori commenta la notizia del femminicidio di Castelfranco Emilia, nel Modenese di cui sono state vittime due donne, madre e figlia.

“Occorre tuttavia andare oltre al dolore e alla rabbia– aggiunge Lori – e passare ad un’azione concreta, ad una sinergia tra le Istituzioni per affrontare questa piaga non degna di un paese civile, promuovendo innanzitutto un cambiamento culturale, quanto mai necessario e urgente” .

Iniziata ufficialmente l’edizione 2022 del Sassuolo Camp

Iniziata ufficialmente l’edizione 2022 del Sassuolo Camp
foto sassuolocalcio.it

Quest’anno è stata scelta come location il Mapei Football Center, il centro dove si allenano quotidianamente le calciatrici e i calciatori del Sassuolo Calcio. I giovani atleti, 46 in tutto per questo primo turno di età compresa tra i 6  e i 14 anni, saranno seguiti durante tutta la settimana dai tecnici del settore giovanile del Sassuolo Calcio, che metteranno a disposizione tutta la loro professionalità e la loro preparazione.

Il primo turno si concluderà sabato con la festa di fine Camp sempre al Mapei Football Center.

Premio L’Oréal-UNESCO “For Women In Science” 2022: premiate tre ricercatrici scientifiche dell’Emilia Romagna

Premio L’Oréal-UNESCO “For Women In Science” 2022: premiate tre ricercatrici scientifiche dell’Emilia RomagnaL’Oréal Italia ha annunciato oggi le sei vincitrici della XX edizione italiana del Premio L’Oréal-UNESCO “Per le Donne e la Scienza” alla presenza della Ministra per le Pari
Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti. Durante la cerimonia è intervenuta anche la Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa con un messaggio scritto.

Anche in questa edizione, sono state assegnate sei borse di studio del valore di 20.000 euro ciascuna ad altrettante ricercatrici under 35, sulla base dell’eccellenza riconosciuta ai loro progetti nei campi delle scienze della vita e della materia. Il bando di questa edizione ha raccolto 250 candidature da tutta Italia.

Tre di queste ricercatrici sono Emiliano Romagnole:

1. Chiara Borsari di Modena

Chiara Borsari, 32 anni, di Modena, si è laureata con menzione d’onore in Farmacia all’Università di Modena e Reggio Emilia, dove ha proseguito con un dottorato in chimica farmaceutica nell’ambito di un progetto europeo focalizzato sullo sviluppo di piccole molecole per il trattamento di malattie tropicali.

 

2. Agnese Chiatti di Bologna

Agnese Chiatti, 32 anni, di Bologna, laureata all’Università degli Studi di Bologna, ha conseguito la laurea magistrale in Ingegneria Gestionale al Politecnico di Torino nel 2014. Dopo aver svolto un periodo di ricerca alla Linköping University, in Svezia, per sviluppare una tesi magistrale sul tema del data mining, ha lavorato in azienda nell’ambito della ricerca e sviluppo, fino al 2016.

 

3. Vittoria Laghi di Cesena

Vittoria Laghi, 30 anni, di Cesena è assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Civile, Chimica, Ambientale e dei Materiali. Si è laureata nel 2016 nel corso di laurea magistrale internazionale in Civil Engineering presso l’Università di Bologna, parzialmente sviluppato presso la University of California Berkeley. Ha concluso il dottorato nel 2021 con valutazione “eccellente” sullo studio delle prime applicazioni di stampa 3D metallica nelle costruzioni, parzialmente sviluppato ad Amsterdam e presso la TU Delft.

L’Oréal e UNESCO si impegnano da 24 anni con il progetto “For Women in Science”, il primo premio internazionale dedicato alle donne che operano nel settore scientifico. Dal 1998 a oggi sono state sostenute nel loro percorso di carriera ben 3.900 ricercatrici provenienti da oltre 110 Paesi. Cinque di queste scienziate, dopo aver vinto il premio L’Oréal-UNESCO, sono state insignite del premio Nobel: tra loro Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, vincitrici del Nobel per la Chimica nel 2020.

François-Xavier Fenart, Presidente e Amministratore Delegato di L’Oréal Italia, ha dichiarato: “Sono molto orgoglioso di premiare anche quest’anno sei brillanti giovani ricercatrici che, grazie a questa borsa di studio, potranno portare avanti i loro progetti di ricerca in Italia. Il progetto For Women in Science in Italia è giunto alla sua ventesima edizione, un traguardo di cui siamo fieri perché abbiamo contributo a diffondere la consapevolezza, tra le giovani donne ma non solo, di quanto la scienza abbia bisogno delle donne. Il percorso da fare per colmare il gender gap, anche nella ricerca scientifica, è ancora lungo. Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi in avanti che ci spingono a
proseguire con rinnovato impegno il nostro progetto per le donne e la scienza”.

Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, ha commentato: “Ringrazio L’Oréal Italia per avermi invitata oggi e per il suo impegno nel supportare le giovani ricercatrici italiane e i loro progetti nel campo delle discipline matematiche e scientifiche. Donne e uomini sono in egual misura chiamati a contribuire al progresso scientifico e alla costruzione del futuro dell’umanità. Il contributo delle donne, che possono fare e dare molto nella matematica così come nelle scienze, non è ancora rilevante quanto potrebbe essere: è un’enorme opportunità che non stiamo sfruttando e che iniziative
come quella di L’Orèal e Unesco contribuiscono a cogliere”.

Il Premio UNESCO – L’Oréal “Per le Donne e la Scienza” è giunto alla sua ventesima edizione in Italia. In questi 20 anni abbiamo contribuito in modo attivo a supportare le giovani ricercatrici nei loro progetti di ricerca e nel loro percorso professionale, con tenacia e anticipando l’esigenza quanto mai urgente di raggiungere la parità di genere nella ricerca e nelle discipline STEM. Non solo le donne possono contribuire in modo determinante al progresso scientifico, colmare il gender gap avrebbe
anche un effetto positivo sulla crescita economica: abbiamo stimato che solo nell’UE il PIL pro capite aumenterebbe tra il 2,2 e il 3% entro il 2050”, ha commentato Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.

L’evento di premiazione che si è tenuto oggi presso il Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano ha ospitato gli interventi di François-Xavier Fenart, Presidente e AD di L’Oréal Italia, di Elena Bonetti, Ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, di Maria Cristina Messa, Ministra dell’Università e della Ricerca, che ha inviato un messaggio scritto, di Enrico Vicenti, Segretario Generale della Commissione Nazionale per l’UNESCO, di Silvia Scaglione, Co-founder & Chief Research Officer C1 – Internal use React4life; ricercatrice CNR; ambassador del programma European Innovation Council di Horizon Europe, di Marilù Casini, Ricercatrice e divulgatrice scientifica, di Fiorenzo Galli, Direttore Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano, della Professoressa Lucia Votano, Dirigente di Ricerca emerita Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e di Federica Migliardo, Professore Ordinario di Fisica Sperimentale dell’Università di Messina; vincitrice del Premio nazionale nel 2005 e della Borsa internazionale nel 2008.
L’evento è stato moderato dalla giornalista Giulia Innocenzi.

LO SCENARIO
Secondo i recenti dati dell’UNESCO, il numero di donne che intraprendono carriere scientifiche è in leggero aumento, solo una ricercatrice su tre è una donna a livello globale1. Nel mondo della ricerca, il soffitto di cristallo persiste: solo il 14%2 delle posizioni accademiche di alto livello in Europa è ricoperto da donne e, nell’ultimo decennio, solo l’8% dei premi Nobel per la scienza è stato assegnato a donne.

Covid, oggi (13/6) in regione 1.265 nuovi casi, quasi 1.500 i guariti. Cinque decessi

Covid, oggi (13/6) in regione 1.265 nuovi casi, quasi 1.500 i guariti. Cinque decessi
Foto Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.506.612 casi di positività1.265 in più rispetto a ieri, su un totale di 5.932 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 3.623 molecolari e 2.309 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 21,3%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.554.158 dosi; sul totale sono 3.793.040 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.911.454.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.
Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 29 (+1 rispetto a ieri, +3,6%), l’età media è di 68,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 680 (+22 rispetto a ieri, +3,3%), età media 76,2 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Parma (invariato rispetto a ieri); 1 a Modena (+1 rispetto a ieri), 10 a Bologna (-1 rispetto a ieri); 2 a Imola (invariato); 5 a Ferrara (invariato); 6 a Ravenna (+1 rispetto a ieri) e 2 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero in terapia intensiva a Piacenza, Reggio Emilia, Cesena e Forlì (dati invariati rispetto a ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 47,1 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 257 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 312.757), seguita da Parma (154 su 127.293) e Modena (148 su 234.223); poi Ravenna (142 su 139.646), Ferrara (117 su 104.757), Rimini (113 su 140.207); quindi Reggio Emilia (96 su 170.296), Cesena (92 su 82.929 ), il Circondario imolese (69 su 46.735) e Forlì (46 su 69.439); infine Piacenza, con 31 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 78.330.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 18.330 (-201). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 17.621 (-224), il 96,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.461 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.471.270.

Purtroppo, si registrano 5 decessi:

  • 1 in provincia di Piacenza (una donna di 97 anni)
  • 1 in provincia di Bologna (un uomo di 89 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (una donna di 84 e un uomo di 91 anni)
  • 1 decesso, registrato dall’Ausl di Parma, riguarda un uomo di 61 anni residente fuori regione

Non si registrano decessi nelle province di ParmaReggio Emilia, Modena, Ferrara, Forlì-Cesena e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.012.

Innovazione: “Il PAese che riparte. Insieme per una sfida condivisa”: da domani al 17 giugno torna ForumPA

Un’edizione sotto il segno della ripartenza. Sarà presente anche la Regione Emilia-Romagna, con quattro eventi, al ForumPA 2022, la kermesse della Pubblica amministrazione che si svolgerà, in presenza e online, da domani martedì 14 a venerdì 17 giugno a Roma, all’Auditorium della Tecnica & Online.

Quattro giorni di eventi e dibattiti, con protagonisti italiani e internazionali, per fare il punto sull’attuazione degli investimenti e delle riforme del Pnrr e della programmazione europea, mettendo al centro del confronto le persone e le rispettive competenze, le tecnologie e i nuovi paradigmi della trasformazione digitale, la governance condivisa. Guardando costantemente al futuro: titolo dell’edizione di quest’anno, infatti, è “Il PAese che riparte. Insieme per una sfida condivisa”.

Gli eventi della Regione Emilia-Romagna

Dall’Europa alla città di Bologna, passando per le politiche regionali: un racconto di come la nuova programmazione sulla sostenibilità e il Pnrr possono cambiare il volto dei luoghi dove si vive. Questi i temi toccati nel primo incontro organizzato dalla Regione, in programma domani martedì 14 giugno (dalle ore 09.30 alle 10.30), dal titolo “La programmazione Fesr e gli impatti sulla sostenibilità di territori e città”, a cura della Direzione generale Economia della conoscenza, del lavoro e dell’impresa.

L’indice Desi (Digital Economy and Society Index) sarà al centro del secondo incontro (mercoledì 15 giugno, dalle 9.30 alle 10.30), dal titolo “Misurazione e dati per governare la digitalizzazione: Desi nazionale, regionale e comunale”, a cura dell’Agenda Digitale Emilia-Romagna.

Nel terzo incontro (giovedì 16 giugno, dalle 15 alle 16), si parlerà di come si lavorerà nei prossimi anni all’interno della Pubblica amministrazione (“Futuro del lavoro nella PA, innovazione, competenze, motivazione. Fra 5 anni, come sarà la giornata di lavoro nella PA?”); un incontro, questo, ideato dalla Direzione generale Risorse Europa Innovazioni Istituzioni; introduce e modera il direttore, Francesco Raphael Frieri, interviene l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano.

Infine, venerdì 17 giugno, dalle 9.30 alle 10.30,  il confronto si aprirà su come cambiano le figure di garanzia nate nella Pubblica amministrazione (titolo del quarto incontro “Emilia-Romagna, gli organi di garanzia dalla parte dei più fragili: nuovi bisogni, nuovi linguaggi, nuovi format”, a cura dell’Assemblea legislativa). Interviene Emma Petitti, presidente dell’Assemblea.

Tutti gli appuntamenti sono consultabili al link https://www.forumpa.it/forum-pa-2022-il-paese-che-riparte

Inaugurazione nuovo centro sportivo di Ubersetto

Inaugurazione nuovo centro sportivo di UbersettoDomenica 12 giugno è stato ufficialmente inaugurato l’impianto sportivo di Ubersetto, dedicato a Marco Iseppi. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco del Comune di Fiorano Modenese, Francesco Tosi, il presidente dell’ A.C. Ubersetto che gestisce la struttura, Salvatore Spartano, il parroco don Angelo Lovati, l’assessore allo Sport Monica Lusetti, la giunta, i rappresentanti del consiglio comunale, delle associazioni e tanti cittadini.

I lavori di realizzazione della struttura  in realtà si erano conclusi a fine 2021 e l’impianto è già in uso da mesi; però si è attesa la bella stagione e la concomitanza con la manifestazione di Fioranolimpica per dare il giusto risalto ad un’opera importante e a lungo attesa dalla frazione.

Il centro sportivo è composto da un campo polivalente (pallavolo, calcio-tennis, basket) a disposizione gratuitamente dei cittadini del quartiere, da un campetto per gli allenamenti e da un campo da calcio in sintetico omologato per gare ufficiali fino alla prima categoria.

Come ha ricordato il Sindaco: “Sette anni fa l’ associazione venne a dirmi che il campo sportivo era insufficiente per sostenere il livello di attività raggiunto, sottolineando che in tanti avrebbero beneficiato di una nuova struttura. E proprio da lì siamo partiti. C’è voluto del tempo, ma oggi finalmente siamo qui perché crediamo nel valore sociale ed educativo di questa opera, soprattutto a favore dei più giovani. E il fatto che sia in una frazione conferma che si vuole dare a tutti uguali opportunità”.

L’impianto costato oltre 600mila euro è stato interamente pagata da risorse comunali, perché – ha sottolineato il Sindaco – non vogliamo lasciare debiti alle nuove generazioni”.

Domenica è stata una giornata di festa per Ubersetto, cominciata al mattino con i giochi per i più piccoli, proseguita con la Santa messa sotto il tendone montato dai volontari AVF posizionato nel parcheggio della struttura, il taglio del nastro e i calci di rigore tirati dal Sindaco, dal parroco e dal presidente dell’A.C. Ubersetto. Nel pomeriggio una partita di campionato giovanile di calcio femminile Sassuolo-Cesena e poi gioco libero dei più piccoli. La giornata si è conclusa con una cena in compagnia presso il Pala AVF.

 

Cardone (Socialisti Municipalisti): “Sassuolo ed il fisco… I dati del 2020”

Cardone (Socialisti Municipalisti): “Sassuolo ed il fisco… I dati del 2020”La discussione all’ordine del giorno, in Parlamento e nel Paese, sulla Delega al Governo del sistema fiscale italiano, ci consente di partecipare ad incontri politici e tecnici, nei quali, negli ultimi giorni, abbiamo parlato dei dati pubblicati dal Dipartimento delle Finanze  e riferiti alla dichiarazione dei redditi, ai fini  IRPEF dei contribuenti italiani, su base comunale.

Alcuni dati riferiti ai contribuenti sassolesi, ci consentono, ancora una volta, a parte la filosofia di carattere generale, un coinvolgimento dell’Ente Locale, utile anello di congiunzione e di conoscenza della realtà locale e generale del paese.

Fermo restando i principi generali del sistema fiscale proporzionale, in sintonia Costituzionale e quindi duale, la priorità, come stanno le cose, i dati di Sassuolo, dimostrano, che per ridurre la pressione fiscale sul lavoro ci sono, altri redditi, da sottoporre al prelievo, nonché, una ragionata lotta alla evasione fiscale e contributiva.

Chiari esempi di ricchezza, vengono, forse volutamente ignorati, anche se la legislazione fiscale vigente, seppure confusa, consente di farla emergere.

A Sassuolo, si vede con evidenza, forse manca una presenza sul territorio e ci si affida ad elementi a “tavolino”.

Dichiarazioni presentate per l’anno 2020 n° 29.646

  • Fabbricati 14.165 con redditi di euro 20.118.000
  • Lavoro dipendente  17.061 con redditi di euro 409.860.000
  • Pensionati  10.275 con redditi di  euro  211.256.000
  • Autonomi professionisti  267 con redditi di euro 16.688.000
  • Imprenditore in contabilità ordinaria  98  con redditi di euro  5.051.000
  • Imprenditori in contabilità  semplificata 649 con redditi di euro  15.556.000
  • Redditi di partecipazione 1.635 con redditi di euro  30.008.000

I dati ci riportano ad un  reddito “imponibile“, ai fini IRPEF di euro 692.374.000 ed una imposta pagata di euro 144,525.000… quindi una imposta media, per dichiarante, di euro 5.100.

Che dire dei redditi  dichiarati dai  lavoratori dipendenti  e pensionati nella misura di euro 621.160.000 e della incidenza percentuale su totale sia sul netto che sull’imponibile.

Un’altra preoccupazione, sul piano generale, che locale, è rappresentata dagli scaglioni di reddito e la loro incidenza quantitativa e percentuale.

Ben 19.095 dichiarazioni si collocano tra i redditi  Zero/2 4.000 euro……da noi considerato  un pericoloso indice di “povertà…..in una città ricca“ ed “europea” ma abbisognevole di interventi di Welfare avanzato e mirato……certo che stridono i 352 cittadini con redditi superiori a 120..000 euro.

Un dato locale… a Sassuolo si paga una addizionale regionale, di media euro 475/ dichiarante ed addizionale comunale di euro 264/dichiarante…. Sarebbe ora di intervenire.

(Mario Cardone – Socialisti Municipalisti Sassuolo)

Sanità, FP CGIL Emilia-Romagna: “Non ci basteranno le parole”

Sanità, FP CGIL Emilia-Romagna: “Non ci basteranno le parole”È riuscito ben oltre le aspettative il presidio indetto dalla FP CGIL Emilia-Romagna, sotto la sede della Regione a Bologna, sui tanti temi sul tavolo che riguardano la sanità. Più di 300 le persone presenti questa mattina, che hanno deciso di raggiungere Bologna da tutti i territori dell’Emilia-Romagna per manifestare insieme, con tanti interventi di lavoratrici e lavoratori della sanità a testimoniare la grande difficoltà che si vive dentro alle strutture sanitarie delle Aziende.

Sono quattro le richieste fondamentali avanzate dal sindacato e dai lavoratori e dalle lavoratrici:  più risorse per garantire il diritto alla salute; stabilizzazione dei precari assunti per la gestione della pandemia; assumere personale in relazione alla grave carenza presente nei reparti e nei servizi; rivendicare l’aumento dei fondi per la contrattazione integrativa ed evitare il calo dei salari delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità.

In chiusura c’è stato anche un intervento dell’assessore regionale alla Sanità Raffaele Donini che ha marcato le grandi difficoltà delle Regioni nei confronti di un governo che pare non ascoltare, per ora, le necessità di chi gestisce la sanità sul territorio. Donini ha anche rassicurato i manifestanti sull’apertura di un tavolo di confronto, convocato per venerdì prossimo per iniziare la discussione sulle risorse.

“Non ci basteranno le parole” ha sottolineato Mauro Puglia, segretario generale della FP CGIL Emilia-Romagna. Frase che lascia presagire a una nuova stagione di lotte per la sanità regionale.  “Un grande grazie a chi è venuto a manifestare con noi sotto la Regione – ha aggiunto Marco Blanzieri della segreteria della FP CGIL Emilia-Romagna -. Insieme siamo una forza e dobbiamo continuare in questa battaglia per la difesa della salute di tutti e della sanità pubblica”.

A fare da sfondo alla giornata, uno striscione lasciato davanti alla sede della Regione che recita così: “Speranza e Draghi fuori I soldi della sanità”. Uno degli slogan più azzeccati della protesta.

Sanità, l’assessore Donini incontra i lavoratori della Cgil in presidio davanti alla Regione

Sanità, l’assessore Donini incontra i lavoratori della Cgil in presidio davanti alla Regione“Abbiamo stabilizzato migliaia e migliaia di precari e continueremo a farlo. I sindacati ci chiedono una ulteriore accelerazione di questo percorso, e come sempre e con il metodo del confronto che ci contraddistingue, cercheremo di rispondere positivamente a questa richiesta, anche con incontri ad hoc. Ma è indispensabile che vengano prese decisioni a livello nazionale, perché devono essere chiariti alcuni aspetti applicativi della normativa, per far sì che vengano stabilizzati soprattutto i precari che in questi due anni e mezzo hanno lavorato nella nostra regione”.

Così l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, incontrando i lavoratori e le lavoratrici della Fp-Cgil dell’Emilia-Romagna, che questa mattina hanno manifestato davanti alla sede della Regione, in viale Aldo Moro 52.

Secondo l’assessore, il turnover del personale sanitario dal 2020 a oggi a livello regionale ha raggiunto il 150%, e il 100% nei primi 5 mesi di quest’anno, con 6mila professionisti sanitari in più rispetto al 2020, “ed è proprio per questo che la legge non ci consente di aumentare il salario accessorio. L’impegno è di continuare ad assumere, nonostante le difficoltà di bilancio, soprattutto per risolvere problemi di natura più emergenziale, a partire dai Pronto Soccorso; e proprio per irrobustire la rete dell’Emergenza Urgenza abbiamo recentemente sottoscritto un accordo con le Organizzazione sindacali”.

L’assessore ha poi ribadito l’impegno della Regione per il recupero delle liste d’attesa per le prestazioni sanitarie, come annunciato lo scorso venerdì insieme al presidente Bonaccini, ribadendo l’impegno di tornare ai tempi garantiti nel 2019, mettendo in campo tutte le azioni possibili, a cominciare da un programma mirato di assunzioni che sarà discusso nelle sedi competenti.

Sui rimborsi Covid, Donini ha confermato che in mancanza di un intervento del Governo “dopo il terzo anno consecutivo di questa situazione, si mette veramente a rischio la tenuta del sistema: abbiamo chiuso il 2021 in pareggio, ma non vogliamo arrivare di nuovo in autunno con il rischio di andare incontro a un piano di rientro per spese Covid non rimborsate”.

“L’impegno mio e del presidente Bonaccini- ha proseguito l’assessore- è continuare a sostenere che ci vengano riconosciute le risorse necessarie. Con il Governo è in corso un’interlocuzione e il ministro Speranza è sempre stato al nostro fianco. Andremo fino in fondo per questa battaglia”.

“Non vogliamo abdicare né al nostro ruolo di governo regionale della sanità né scivolare in un piano inclinato di depauperamento della sanità pubblica. Siamo determinati ad andare fino in fondo consapevoli anche dei rischi che corriamo”, ha concluso Donini.

 

 

Alla Notte Rossa la Fanfara dei Carabinieri a Cavallo

Alla Notte Rossa la Fanfara dei Carabinieri a Cavallo
(immagine d’archivio)

Alla Notte Rossa di Maranello arriva la Fanfara del 4 Reggimento Carabinieri a Cavallo. Domenica 19 giugno, durante la seconda giornata dell’evento, protagonista il più antico reparto musicale dell’Arma dei Carabinieri: nata nel 1829, la Fanfara si esibirà con diciotto carabinieri con i rispettivi cavalli. Si tratta della formazione che accompagna le cerimonie ufficiali al Quirinale: guidata dal Luogotenente Fabio Tassinari, la Fanfara proporrà a Maranello uno spettacolo suggestivo e solenne, rivolto a tutti, nella mattinata di domenica 19 giugno.

L’inizio è previsto alle ore 10.30 in Piazzale Messineo con un momento di commemorazione per Emanuele Messineo, il carabiniere ucciso a Maranello nel 1974 nel tentativo di sventare una rapina. La Fanfara si sposterà poi in Piazza Libertà, dove è prevista una esibizione musicale preceduta dai saluti delle autorità, per dirigersi successivamente in sfilata verso il Museo Ferrari, percorrendo Via Nazionale e Via Dino Ferrari: un corteo musicale che si snoderà lungo le strade cittadine e si concluderà nel piazzale del museo, uno spettacolo unico ad aprire la seconda giornata della Notte Rossa di Maranello.

Pratiche per l’Identità digitale, in 40 Centri per l’impiego e uffici del Collocamento mirato dell’Emilia-Romagna arriva il servizio per ottenere lo Spid

Pratiche per l’Identità digitale, in 40 Centri per l’impiego e uffici del Collocamento mirato dell’Emilia-Romagna arriva il servizio per ottenere lo SpidSi ampliano le opportunità per richiedere l’identità digitale: in Emilia-Romagna anche gli sportelli dei Centri per l’impiego e degli uffici del Collocamento mirato, in totale 40 punti su tutto il territorio regionale, forniranno il servizio per ottenere lo Spid.

A partire dal prossimo 4 luglio 2022, grazie a una convenzione sottoscritta tra Lepida ScpA e l’Agenzia regionale per il lavoro della Regione Emilia-Romagna, tutti i 38 Centri per l’impiego e le sedi di capoluogo di provincia dei Collocamenti mirati del territorio regionale attiveranno il servizio di riconoscimento de visu, rivolto a tutti i cittadini, al fine dell’ottenimento dell’identità digitale Spid (LepidaID). Quindi sarà possibile, al termine della richiesta dell’identità digitale effettuata sul sito https://id.lepida.it, selezionare, al pari delle altre strutture disponibili – come Comuni, Aziende Sanitarie e farmacie – anche gli sportelli dei Centri per l’impiego emiliano-romagnoli come luogo deputato al riconoscimento in presenza del cittadino. Il servizio verrà offerto, nei giorni e orari riportati all’atto della registrazione, previo appuntamento con lo specifico sportello.

Le sedi dei Centri per l’impiego e dei Collocamenti mirati offriranno, inoltre, agli utenti il servizio di compilazione assistita: questo consentirà al cittadino di completare l’intero processo di registrazione e ottenimento dell’identità digitale col supporto degli operatori, più di 300 complessivamente, appositamente formati. Inoltre, l’Agenzia regionale per il lavoro ha predisposto 200 postazioni adeguatamente attrezzate con la strumentazione adatta per consentire l’attività di compilazione assistita.

 

Il Sindaco risponde sulla petizione in via Pista

Il Sindaco risponde sulla petizione in via Pista“L’istallazione di due nuovi dossi lungo via Pista era un impegno che ci eravamo presi già diversi mesi fa nell’ultimo incontro di quartiere avvenuto in zona: ora i tempi sono maturi, anche dal punto di vista economico, e manterremo l’impegno preso”. Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani risponde alla petizione raccolta dalla lista Macchioni.

“È un intervento che è possibile fare – aggiunge il Sindaco – perché avviene su una strada che non è percorsa dal trasporto pubblico o da mezzi di soccorso, tanto che prima erano stati istallati due dossi dopo gli incroci pericolosi: una cosa inutile paragonabile a voler costruire una casa partendo dal tetto.

Ho chiesto all’amico Francesco Macchioni, che nel quartiere conosce tutti, di raccogliere le firme in modo di avere la certezza che tutti quanti siano a favore dell’istallazione di dossi che, la notte e soprattutto nel periodo estivo quando si è propensi a lasciare aperte le finestre, possono risultare fastidiosi a causa del rumore.

Ringrazio quindi tutti coloro che hanno firmato, dimostrando che la sicurezza vale molto di più che un possibile disagio passeggero, e presto procederemo con l’intervento”.

Aggiornamento sulle chiusure previste in A1, A13 e Diramazione per Ravenna

Aggiornamento sulle chiusure previste in A1, A13 e Diramazione per RavennaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, previsti in orario notturno, nelle due notti consecutive di martedì 14 e mercoledì 15 giugno, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Terre di Canossa Campegine, in entrata in entrambe le direzioni, verso Milano e Bologna.
In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Parma o di Reggio Emilia.

Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, previsti in orario notturno, nelle quattro notti consecutive di martedì 14, mercoledì 15, giovedì 16 e venerdì 17 giugno, con orario 22:00-6:00, sarà chiusa la stazione di Bologna Interporto, in entrata verso Bologna e Padova e in uscita per chi proviene da Padova.
In alternativa, si consiglia di utilizzare la stazione di Altedo o di Bologna Arcoveggio.
Nelle stesse notti, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Castel Bentivoglio ovest”, situata nel tratto compreso tra Altedo e Bologna Interporto, verso Bologna.

Sulla Diramazione per Ravenna, per consentire lavori di pavimentazione, previsti in orario notturno, dalle 22:00 di mercoledì 15 alle 6:00 di giovedì 16 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e Lugo Cotignola, verso Ravenna.
In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SP8, Via Faentina, SP108, Via Antonio Gramsci, Via Madonna di Genova ed entrare sulla Diramazione per Ravenna allo svincolo di Lugo Cotignola.

Sempre sulla Diramazione per Ravenna, per consentire lavori di pavimentazione, previsti in orario notturno, dalle 22:00 di giovedì 16 alle 6:00 di venerdì 17 giugno, sarà chiuso il tratto compreso tra Lugo Cotignola e l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto, in direzione di quest’ultima.
In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo di Lugo Cotignola, percorrere la viabilità ordinaria: Via Madonna di Genova, Via Antonio Gramsci, SP108, SP8 ed entrare sulla A14 alla stazione di Faenza.

Agroalimentare: l’Emilia-Romagna conquista gli Stati Uniti: le sue eccellenze in vetrina alla Summer Fancy Food di New York, la più importante rassegna nel Nord America

Agroalimentare: l’Emilia-Romagna conquista gli Stati Uniti: le sue eccellenze in vetrina alla Summer Fancy Food di New York, la più importante rassegna nel Nord AmericaUna festa della qualità. Che permette alla Food Valley dell’Emilia-Romagna di conquistare gli Stati Uniti mettendosi in mostra in una vetrina prestigiosa: la Summer Fancy Food, la più importante manifestazione del settore agroalimentare e bevande del Nord America, apertasi ieri nel cuore di New York, al Jovits Center a Manhattan.

Lo ha fatto forte dei suoi 44 prodotti Dop e Igp, nessun’altra regione europea ne conta tanti, distribuiti fra tutte le province della regione. Territori ed eccellenze, molte delle quali rappresentate alla Fancy Food da 4 Consorzi di tutela e 25 aziende espositrici (l’elenco in allegato).

Tanto da meritarsi il posto d’onore al taglio del nastro della Summer Fancy Food e del Padiglione Italia, il nostro Paese è partner Country dell’edizione 2022, la 66^ e la prima dopo lo stop dovuto alla pandemia negli ultimi due anni. A dare il via alla rassegna, insieme al presidente della Fancy Food, Bill Lynch, e all’ambasciatrice italiana negli Stati Uniti, Mariangela Zappia, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, la presidente dell’Assemblea legislativa, Emma Petitti.

“Siamo la regione leader in Europa per prodotti a qualità regolamentata. Eccellenze che in tutto il mondo sono sinonimo di qualità, tipicità, distintività- affermano il presidente Bonaccini e l’assessore Mammi-. L’agroalimentare è una voce fondamentale del nostro export e gli Stati Uniti uno dei partner commerciali più importanti. Promuovere accordi e relazioni, sostenere le nostre imprese nei processi di internazionalizzazione, facendo gioco di squadra con il Governo, è per noi un impegno fondamentale. Così come lo è continuare a investire sulla qualità, l’innovazione e la sostenibilità ambientale delle nostre produzioni”.

“Il nostro obiettivo – aggiungono- è favorire la conoscenza e la valorizzazione dei prodotti agricoli e alimentari regionali in un mercato già oggi molto significativo come gli Stati Uniti, intercettando modifiche dei comportamenti dei consumatori che la pandemia ha accelerato, come l’attenzione a stili di vita più salutari e alla sicurezza alimentare. Le nostre eccellenze alimentari, che uniscono qualità delle materie prime e delle tecniche di produzione, hanno tutte le carte in regole per rispondere a questa richiesta. Per questo siamo qui, per lanciare un programma che guardi al mercato Usa nel momento in cui i consumatori americani dimostrano di preferire e voler scegliere la qualità e la sicurezza, terreno- chiudono Bonaccini e Mammi- sul quale l’Emilia-Romagna non ha rivali al mondo”.

Quella di New York è la prima tappa della missione istituzionale della Regione che fino al 17 giugno toccherà anche le città di Boston, Washington, Philadelphia, per incrociare le competenze e le  vocazioni di due territori – Emilia-Romagna e Stati Uniti del Nord –  in alcuni settori strategici: agricoltura 4.0, agroalimentare, ma anche Big Data e intelligenza artificiale,  scienze della vita, biotecnologie, automotive. E avviare collaborazioni e progetti comuni, spingendo sull’export e promuovendo gli investimenti.

Agroalimentare, 670 milioni di euro di export MadeinER verso gli Usa: il Piano della Regione
Quello dei prodotti alimentari di qualità – i cosiddetti Specialty food – è un mercato di grande rilievo negli Stati Uniti: 170 miliardi di dollari il valore nel 2020, con un +19,4% di vendite al dettaglio (+24% nel biennio dal 2018). Una tendenza testimoniata da un altro dato: circa la metà dei consumatori americani sarebbe disposto a cambiare le abitudini per ridurre l’impatto ambientale, un passo avanti verso la sostenibilità sinonimo ulteriore di qualità.

I 44 prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna rientrano fra gli Specialty food e non c’è dubbio sul fatto che tali eccellenze facciano della qualità il loro punto di forza, incontrando il favore di una quota sempre maggiore di cittadini statunitensi.

Gli Stati Uniti rappresentano il secondo Paese di destinazione dell’export emiliano-romagnolo dopo la Germania e prima della Francia e l’agroalimentare costituisce il terzo settore dopo la meccanica e la salute, con un valore che sfiora i 670 milioni di euro nel 2021. Tra le voci più significative per crescita quella dei prodotti trasformati e delle bevande.

Per questo la Regione intende lanciare il programma di promozione agroalimentare ‘Madein ER-Usa 2022-2023’, di cui la missione di questi giorni rappresenta l’avvio. La giornata alla Fancy Food e l’incontro con gli organizzatori della rassegna e le imprese partecipanti servono anche a gettare le basi per una eventuale presenza più strutturata alla prossima edizione, con anche uno stand della Regione. L’incontro che l’assessore Mammi avrà oggi a Washington con il ministro all’Agricoltura del governo federale Usa, Thomas Vilsack per confrontarsi sulla possibilità di maggiore penetrazione dei prodotti emiliano-romagnoli negli Stati Uniti, ancora troppo frenati da restrizioni, è il caso per esempio dei formaggi e degli affettati, o danneggiati da imitazioni del tutto inaccettabili (Italian sounding): argomenti che verranno affrontati anche con l’Italian Trade Commission (Ice) a New York. Fino ai meeting di giovedì a Filadelfia con i ristoratori e i rappresentanti della Grande distribuzione Usa: è infatti nei supermercati che avviene la vendita della maggior parte degli Speciality food (69%).

Dunque, un programma col quale la Regione intende favorire il mercato delle eccellenze enogastronomiche emiliano-romagnole e rafforzarne il posizionamento negli Usa, aumentare la tutela dei prodotti a qualità regolamentata, consolidare ed espandere le esportazioni, definire strumenti di sostegno adeguati alle esigenze delle imprese, sia in termini di servizi da offrire che di modalità di erogazione.

Il concerto dell’Orchestra popolare Mirko Casadei
La prima giornata della missione si è conclusa con un’iniziativa promossa dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo. Al Family Community Club di New York, il presidente Bonaccini e la presidente Petitti, insieme al presidente e alla vicepresidente della Consulta, Marco Fabbri e Valentina Stragliati, hanno incontrato una rappresentanza degli emiliano-romagnoli che vivono e lavorano nella Grande Mela, molti dei quali arrivati anni fa ma che mantengono un forte legame con la loro terra d’origine.

Un’occasione per stringere ulteriormente i rapporti ma anche una serata all’insegna della più autentica tradizione emiliano-romagnola, grazie al concerto della Mirko Casadei Popular Folk Orchestra, lungo il solco tracciato dall’indimenticabile Raoul Casadei.

Montagna e digitale, grazie a un nuovo sito infrastrutturale finanziato dalla Regione, 700 abitanti dell’Appennino piacentino saranno raggiunti dai servizi di telefonia e connessione su dispositivi mobili

Montagna e digitale, grazie a un nuovo sito infrastrutturale finanziato dalla Regione, 700 abitanti dell’Appennino piacentino saranno raggiunti dai servizi di telefonia e connessione su dispositivi mobiliUna comunicazione necessaria, sempre più agevole e capace di travalicare confini. Questo per la comunità, le imprese e in un’ottica di sicurezza e sviluppo territoriale.

È quanto succede a circa 700 abitanti del comune di Farini (PC), grazie al progetto per la copertura delle zone in cui non è garantito il servizio di telefonia mobile, attivato dall’assessorato regionale alla Montagna tra le misure strutturali, che si realizza con il supporto tecnico congiunto di Lepida – società pubblica controllata dalla Regione Emilia-Romagna – e TIM.

Grazie a questo intervento, che ha visto la realizzazione di un nuovo traliccio e l’installazione del nuovo impianto, la comunità del comune piacentino può ora accedere ai servizi per la telefonia e internet mobile. In particolare, a Farini sono coinvolte le frazioni di Montereggio, Poggioli, Pesche, Passo Pianazze, Pellacini, Boli, Mareto, Bolderoni, dove il segnale per cellulare era assente o con copertura scarsa: ora dunque non solo le famiglie, ma anche varie attività artigianali, commerciali e aziende agricole possono fare affidamento sul nuovo servizio.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che avere accesso alla telefonia mobile e alla connessione internet da cellulare significa avere accesso a servizi essenziali per i cittadini. Senza contare la necessità delle attività imprenditoriali dell’Appennino di usufruire e fornire dei servizi online per essere competitive sul mercato. Grazie alla proficua collaborazione tra pubblico e privato, la Regione sta mettendo gli operatori della telefonia nelle condizioni di offrire i loro servizi non solo nei grandi centri, ma anche nelle comunità sparse dell’Appennino, perché oggi l’accesso a Internet significa, in qualche modo, accedere alla democrazia. Nessun territorio deve rimanere indietro.

Questo è solo l’ultimo tassello del progetto fortemente voluto dalla Regione per realizzare le prime 28 infrastrutture censite attraverso una collaborazione tra Regione e UNCEM, in grado di fornire l’accesso alla rete in altrettanti siti, ed avviarne ulteriori con un investimento economico di 2 milioni di euro fino al 2021, cui si sommano altri 2 milioni per il biennio 2022-2024. Essenziale il contributo di Lepida, braccio operativo a cui è stata affidata la progettazione di fattibilità tecnica ed economica, esecutiva, la realizzazione, il collaudo e la successiva gestione dei tralicci tenendo conto della natura pubblica dei siti.

La scelta degli interventi è stata dettata da diverse ricognizioni sul territorio per identificare le aree prive di segnale, iniziate nel 2017 e proseguite sino a novembre 2021. TIM ha prestato la propria disponibilità a partecipare al progetto regionale per ben 25 impianti, fornendo la propria tecnologia per l’attivazione di nuovi servizi mobili.

Lo stato di avanzamento lavori dei siti per i quali è già stata individuata la posizione di realizzazione è visibile sul sito https://cellularimontagna.lepida.it

Niente quorum per i referendum, affluenza al 20,9%

Niente quorum per i referendum, affluenza al 20,9%ROMA (ITALPRESS) – Nulla da fare per i cinque quesiti referendari sul tema della giustizia che non raggiungono il quorum richiesto del 50% più un elettore richiesto per la loro validità. L’affluenza, secondo i dati definitivi resi noti dal Viminale, è stata infatti poco superiore al 20,9% nei 7.903 comuni italiani.
Nel dettaglio il primo quesito, quello sulla Legge Severino, ha avuto un’affluenza del 20,95%, la più alta. Per il secondo, sulla limitazione delle misure cautelari, l’affluenza è stata del 20,93%; stessa percentuale, 20,93%, anche per il terzo quesito, sulla separazione delle funzioni dei magistrati. Si è attestata al 20,92% per gli altri due quesiti: il quarto sul diritto di voto per i laici nei consigli giudiziari sulle valutazioni dei magistrati e il quinto sull’abolizione della raccolta di firme per la candidatura dei togati al Csm. Con lo scrutino delle 61.569 quasi definitivo, vincono comunque i sì. In particolare, per l’incandidabilità dopo la condanna il sì è al 54,02% contro il 45,98% dei no, per la limitazione delle misure cautelari è al 56,18% e il no al 43,82%, per la separazione delle funzioni dei magistrati al 74,10% conro io 25,90% del no, per i membri laici dei consigli giudiziari al 72,03% rispetto al 27,97% del no e per l’elezione dei componenti togati del Csm al 72,60% mentre il no si attesta al 27,40%.
(ITALPRESS).
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