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Domani al Baluardo di Modena Kenny Barron, gigante del pianismo jazz


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Quinto appuntamento con il “Modena Jazz Festival” domani, 24 giugno a partire dalle 21.30, quando al Baluardo della cittadella sarà protagonista Kenny Barron, “one of the top jazz pianist in the world” come lo ha definito il New York Times, che si esibirà in occasione della “Festa del Modena Jazz Club”, a cui i soci avranno accesso gratuito con consumazione obbligatoria di 10 euro.

Kenny Barron, nativo di Philadelphia, classe 1943, è pianista, compositore e arrangiatore. Nel 1961 si reca a New York dove comincia a suonare per il Five Spot con James Moody, che lo raccomanda a Dizzy Gillespie per sostituire Lalo Schifrin. Comincia così a conoscere e ad approfondire lo stile di Tommy Flanagan, Hank Jones e Wynton Kelly e, tra il 1962 e il 1966, gira l’Europa e il Nord America in tour con Gillespie.

Ma le note blu le ha scambiate anche con Milt Jackson, Freddie Hubbard e Stan Getz, solo per citarne alcuni. Kenny Barron è uno dei principali pianisti del post bop e, oltre a Flanagan e Kelly, è stato influenzato anche da Thelonious Monk, Art Tatum e McCoy Tyner. Nella sua carriera questo fuoriclasse americano è riuscito a far progredire il piano jazz tanto da portarlo a livelli di concertismo assoluto. Lirismo, tecnica granitica, doti di perfetto accompagnatore, un tocco delizioso, ecco in sintesi le caratteristiche di Kenny Barron. Nel suo linguaggio jazzistico spiccano un fraseggio unico e l’attenzione verso il suono e l’armonia, con tipici voicings aperti e la predilezione per i ritmi latini.
Ha suonato e diretto formazioni molto diverse: ha accompagnato Stanley Turrentine e preso parte a gruppi guidati da Freddie Hubbard fino al 1969, ha poi collaborato con Jimmy Owens e Milt Jackson e di nuovo con James Moody sino al 1973, mentre nel 1974 è entrato nel sestetto di Buddy Rich. Alla fine degli anni settanta ha suonato con Ron Carter e nel 1980 è stato uno dei fondatori del gruppo Sphere, con Charlie Rose (sax), Buster Williams (basso) e Ben Riley (batteria).
Da tempo tuttavia si esalta nella formula forse più amata, il trio. I musicisti al suo fianco, sempre scelti tra i migliori della scena di New York, questa volta sono Francisco Mela, che con il suo drumming magnifico è uno dei massimi batteristi di estrazione bop e il solido Kiyoshi Kitagawa al contrabbasso.
Quest’anno, grazie alla recente apertura del ristorante “Il Baluardo”, al primo piano della storica struttura, è possibile cenare e godersi il concerto nell’arena estiva con il posto riservato. Per gli appuntamenti con Atti & Basentini e Frank Marocco il prezzo fisso è di 40 euro, mentre per le serate di martedì con Kenny Barron e per quella con Scott Henderson il 9 luglio è di 50 euro.