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Senatori PD: ‘Appello per la certezza della pena”


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“Saranno le vittime dei reati a restare colpite dalla cosiddetta norma salva premier. Solo in Emilia Romagna – spiegano i senatori Mariangela
Bastico e Giuliano Barbolini – potrebbe essere bloccato dalla legge il 24 per cento dei processi oggi in corso, e l’elaborazione dei dati deve
essere ancora utlimata”. E’ un duro attacco quello dei senatori del PD.

“Incidenti sul lavoro, truffe finanziarie, incidenti stradali – precisa Barbolini – sono solo alcune delle tipologie di reati che sarebbero bloccati dalla norma inserita nel decreto. A farne le spese sarà la giustizia: perché i colpevoli di reati gravi, che meriterebbero pene dai sette ai dieci anni – prosegue il senatore – resterebbero impuniti; le
vittime non sarebbero risarcite e per bloccare questi processi si attiverebbe una mole di burocrazia costosa e inutile, con grave rischio di
caduta in prescrizione e paralisi dei Tribunali. Se non si riuscirà a fermare questa norma, utile solo
all’indagato Silvio Berlusconi – conclude – non ci sarà certezza della pena, con buona pace degli annunci del governo sull’efficacia del decreto
sicurezza”. Mariangela Bastico, senatrice del PD, guarda in particolare ai reati contro le donne: “Il governo sostiene di aver presentato un decreto
per aumentare a Sicurezza, in pratica ha bloccato numerosi processi.
Attraverso la prescrizione favorisce i colpevoli che, impuniti, aumentano enormemente i rischi di recidiva e l’insicurezza – afferma – per quanto
riguarda i maltrattamenti, gli stupri, la violenza contro le donne e i minori e lo sfruttamento sul lavoro il governo ha bocciato gli emendamenti
presentati dal PD, che sarebbero potuti diventare subito azioni operative a tutela delle vittime o delle categorie a rischio. Hanno scelto di
bloccare tutti i processi per stupro, violenza e maltrattamenti – conclude la senatrice – i violenti e gli stupratori si ritroveranno in libertà e
capaci di colpire e minacciare ancora. E’ questa che chiamano sicurezza?”
“L’auspicio – concludono i senatori – è che non solo le opposizioni ma anche una parte delle forze di maggioranza e dell’opinione pubblica si
oppongano a queste norme violentemente ingiuste e incostituzionali”.