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Il Parmigiano-Reggiano è tornato in orbita nello spazio


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Il “re dei formaggi” è stato portato nella Stazione Spaziale Internazionale (SSI) a bordo dell’Endeavour (la navicella spaziale che sta compiendo la sua ultima missione) dall’astronauta italiano Roberto Vittori. Ai sei membri dell’equipaggio – e tra questi l’altro astronauta italiano Paolo Nespoli, che rientrerà a giorni dalla missione – Vittori ha portato piccole porzioni di Parmigiano-Reggiano confezionate una ad una in atmosfera controllata: quelle porzioni monodose, in sostanza, che si ritrovano in tanti pubblici esercizi in confezioni “Snack”, particolarmente idonee – e per questo autorizzate dalla Nasa – al consumo in un ambiente del tutto particolare quale è uno shuttle. Vittori, cui il formaggio è stato inviato dal Consorzio di tutela e consegnato dal maestro dello sport Giorgio Cimurri, ha così celebrato, di fatto, il decennale del riconoscimento del Parmigiano-Reggiano quale formaggio da inserire nelle diete degli astronauti. Fu infatti nel 2001 che l’Ente spaziale Russo inserì ufficialmente il Parmigiano-Reggiano nella dieta di bordo della missione finalizzata alla costruzione della Stazione Spaziale Internazionale (SSI): i cosmonauti russi T.A. Musabaev e Y.M. Baturin, insieme al primo cosmo-turista, lo statunitense Dennis Tito, utilizzarono il formaggio Parmigiano-Reggiano nella confezione monodose. Nel gennaio 2005, poi, il Parmigiano-Reggiano è stato inserito nella dieta orbitale ufficiale di tutti gli astronauti in missione sulla Stazione Spaziale Internazionale.