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Il batterio (dell’allarmismo) affossa l’ortofrutta emiliano romagnola


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“I servizi sanitari tedeschi continuano ad evidenziare inadeguatezze nell’affrontare la crisi sanitaria nata sul loro territorio, preoccupando ancor di più i consumatori: questa situazione sta determinando gravi effetti sul mercato italiano delle verdure fresche con gravi danni per le produzioni emiliano romagnole”. Lo denunciano con preoccupazione Confederazione italiana agricoltori, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna che ritengono necessario, dopo ‘l’assoluzione’ dei cetrioli spagnoli ed i germogli di soia “ che si ponga al centro dell’attenzione la catena alimentare della zona di Amburgo per capire dove sia realmente avvenuta la contaminazione dal batterio Escherichia Coli. Tra gli ortaggi il più colpito è il cetriolo con calo nei consumi ampiamente superiore del 50% (fino al 70% ed oltre in alcuni casi).

L’effetto domino è dovuto sia alla chiusura della Russia ai prodotti europei, sia al calo dei consumi nell’Europa del centro e del nord est che ha portato – e porta – prodotto olandese sui nostri mercati: in questo caso a prezzi dimezzati per quanto riguarda pomodori e peperoni oltre ad una contrazione generalizzata dei prezzi in tutte le orticole da consumo crudo.

Cia, Confagricoltura e Copagri ritengono opportuno che la Unione europea assuma immediate decisioni per ridurre danni ai produttori rafforzando i meccanismi di intervento in caso di crisi con modifiche e aggiustamenti alla normativa attuale estendendo le attuali norme previste nell’Ocm – Organizzazione comune di mercato – anche ai produttori non associati.

“In particolare – precisano le associazioni – con tre scelte immediate: allargamento dallo 0,5 all’1% del piano operativo delle Op (Organizzazioni di produttori) esclusivamente per ritiro e destinazione gratuita, analogamente è necessario portare dal 5 al 10% la quantità ritirabile sulla Vpc (il valore della produzione commercializzata), infine occorre prevedere meccanismi di allargamento alla base non associata di questa opportunità, pur veicolando il tutto attraverso le Op”.

In queste ore sono previste riunioni a Bruxelles e a Lussemburgo per affrontare il problema nell’ottica degli effetti causati sul mercato dell’ortofrutta e le associazioni Cia, Confagricoltura e Copagri dell’Emilia Romagna stanno sensibilizzando le Istituzioni nazionali ed europee affinché assumano decisioni tempestive per sostenere tutti i produttori in questa crisi per adeguare il sistema di prevenzione e gestione delle crisi.

“Cia, Copagri e Confagricoltura – conclude il comunicato – apprezzano infine le proposte per la prevenzione e gestione delle crisi avanzate dai rappresentanti della produzione ortofrutticola regionale e sostengono tutte le azioni organizzative ed imprenditoriali che essi attueranno, al fine di salvaguardare i produttori associati ed evitare fenomeni di crisi nella presente campagna produttiva”.