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Dopo la Cartella della Gravidanza, arriva in Emilia-Romagna anche quella del Neonato


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Copyright e autore dell’immagine Roberto Brancolini

L’importanza del contatto “pelle a pelle” tra mamma e neonato, il calendario vaccinale, l’allattamento. Ma anche i cambiamenti corporei dopo il parto, il recupero della forma fisica, la cura delle suture perineali.

In Emilia-Romagna c’è un nuovo strumento per aiutare le neo-mamme (e i neo-papà) durante le prime settimane dopo la nascita, con tutte le informazioni per rispondere nel migliore dei modi a dubbi, necessità e bisogni propri e del piccolo: è la Cartella del Neonato “Non da sola. Dopo la nascita, comprendere per crescere. Insieme”, messa a punto dalla Regione. L’obiettivo è quello di accompagnare i nuovi genitori in questa importante fase della vita, fornendo informazioni aggiornate che possano facilitare la comunicazione tra loro e i professionisti che incontreranno, in modo da realizzare scelte appropriate e serene.

Questo utile strumento informativo si compone di una cartellina che al suo interno contiene due opuscoli: il primo è dedicato alla salute della mamma, il secondo si focalizza sul neonato. Entrambi sono composti da schede monotematiche che prendono in esame argomenti diversi: l’opuscolo sulla salute della mamma tratta, tra gli altri, temi quali la riabilitazione del pavimento pelvico, la contraccezione dopo il parto, la cura delle suture perineali. Quello dedicato al neonato approfondisce argomenti come il contatto pelle a pelle, le vaccinazioni, la cura del moncone ombelicale, l’allattamento.

“In Emilia-Romagna il parto è un momento non solo importante, ma che si svolge in maniera consapevole, oltre che sicura- commenta l’assessore alle Politiche per la Salute Raffaele Donini-, con la possibilità, per tutte le donne, di essere prese in carico nei nostri servizi in tutte le fasi: dal concepimento ai nove mesi dell’attesa, al parto. Di questo percorso virtuoso- aggiunge l’assessore- fanno parte anche gli strumenti cartacei digitali messi a disposizione per aiutare le donne a orientarsi, con un’attenzione rivolta soprattutto a quelle che, per i motivi più diversi, hanno maggiore bisogno di sostegno”.

Frutto del lavoro di un gruppo multidisciplinare della Commissione tecnico scientifica sul Percorso Nascita, basato su evidenze scientifiche e nel rispetto dei più recenti provvedimenti nazionali e regionali, la Cartella del Neonato sarà distribuita a tutte le donne che partoriscono in Emilia-Romagna al momento della dimissione dal punto nascita, o a seguito di un parto in ambiente extra-ospedaliero.

Tutti i contenuti della Cartella del Neonato sono anche liberamente consultabili e scaricabili dalle pagine del sito del Centro di Documentazione sulla salute materna e riproduttiva, SaPeRiDoc, all’indirizzo https://www.saperidoc.it/cartella-neonato

Uno strumento di sostegno ai genitori che va dunque a completare l’offerta informativa sul Percorso Nascita che la Regione ha avviato nel 2015 con la Cartella della Gravidanza, distribuita in formato cartaceo a tutte le donne nei Consultori familiari, disponibile on line dal sito www.saperidoc.it e attraverso l’App “Non da sola” scaricabile gratuitamente e disponibile per smartphone e tablet Android e iOS.

La fotografia 2020 dei parti in Emilia-Romagna

Sulla base dei dati ricavati dai Certificati di assistenza al parto (CedAP), nel 2020 in Emilia-Romagna ci sono stati 29.868 parti, con 30.321 neonati venuti alla luce: un dato in calo di 1.279 unità (-4%) rispetto all’anno precedente, secondo un trend in linea con quanto accade a livello nazionale.

Le donne alla prima gravidanza sono il 40,6% del totale. La quota di madri con cittadinanza straniera è passata da 24,6% del 2007 a 32,3% del 2020, e l’età media al momento del parto è pari a 32 anni (stabile negli ultimi 5 anni). La quota di donne che partoriscono dai 35 anni in su è del 34,7%; negli anni è aumentato il numero di quelle in fascia di età ≥40 anni (passata da 5,5% nel 2007 a 9% nel 2020). Il 23,7% delle madri ha una scolarità che non supera la licenza di scuola media inferiore mentre il 35,9% è laureata o con diploma universitario. Il tasso di occupazione delle madri è pari al 64,3% e il 9% risultano disoccupate o in cerca di prima occupazione.

Oltre la metà delle donne (56,5%) si rivolge ai Consultori pubblici per l’assistenza in gravidanza (dato in aumento negli anni), il 5,2% ad ambulatori ospedalieri e il 37,2% a professionisti privati. Il tasso di parti cesarei è del 23,5% (dato in costante calo).