Anche per l’anno scolastico 2025-2026 tutti gli studenti e le studentesse dell’Emilia-Romagna che ne hanno diritto potranno beneficiare dei contributi per l’acquisto dei libri di testo. Si tratta di 51.150 idonei che frequentano le scuole di primo e secondo grado con un Isee entro i 15.748,78. A disposizione ci sono 7,7 milioni di euro (esattamente 7.734.510), tra risorse regionali e statali, di cui la Giunta regionale ha recentemente approvato il riparto, a chiusura del bando.
Aumenta del 64% l’impegno della Regione, che passa da 1,8 milioni dello scorso anno scolastico a quasi 3 milioni (esattamente 2.988.362,74) per il 2025/2026, a fronte del calo di circa il 24% delle risorse statali: da 6,2 a 4,7 milioni.
Duplice l’obiettivo del provvedimento: sostenere le famiglie in difficili condizioni economiche nell’assolvimento dell’obbligo di istruzione dei figli e ridurre il rischio di abbandono scolastico.
“Aumentare le risorse per l’acquisto dei libri di testo, così da sostenere le famiglie in condizioni economiche più difficili, non è una semplice voce di bilancio, ma una scelta di civiltà- commenta l’assessora alla Scuola, Isabella Conti-. Investire nell’istruzione significa abbattere barriere economiche e culturali, offrendo a ogni studente e a ogni studentessa le stesse opportunità e gli stessi strumenti per formarsi, crescere, realizzarsi nelle proprie aspirazioni e talenti. Ancora una volta in Emilia-Romagna tutti coloro che possiedono i requisiti avranno i contributi: un impegno concreto della nostra Regione verso la giustizia sociale- chiude Conti- perché il diritto allo studio non deve essere un privilegio, ma un bene comune”.
Resta saldo il dato del 100% degli aventi diritto che potrà contare sul contributo, a seconda della fascia Isee di riferimento. Aumentano lievemente gli importi unitari dei contributi: 177 euro (erano 174 nell’anno precedente) per i 30.540 studenti che rientrano nella fascia Isee 1 fino a 10.632,94 euro; 113 euro (contro i 110 euro) per i 20.610 studenti che appartengono alla fascia Isee 2 fino a 15.748,78 euro.
Dal mese di gennaio le risorse saranno trasferite ai Comuni/Unioni di Comuni che erogheranno i benefici alle famiglie.
Il Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con l’associazione Lumen, propone “Made On Monday”, un progetto pensato per dare nuovi spazi ai giovani del territorio e valorizzare Casa Corsini, polo dell’innovazione a Spezzano, come luogo di incontro, creatività e partecipazione.
L’iniziativa è rivolta ai ragazzi tra i 18 e i 35 anni e nasce con l’obiettivo di offrire uno spazio gratuito e accessibile dove poter lavorare a idee e progetti, confrontarsi, creare relazioni e costruire reti collaborative.
Il percorso prenderà ufficialmente il via lunedì 15 dicembre 2025 alle ore 20.30 con una serata di presentazione aperta a giovani, gruppi informali e associazioni del territorio. Sarà un momento pensato per chiarire le dinamiche progettuali e condividere gli obiettivi, ma anche per dare spazio alle proposte e ai suggerimenti dei partecipanti.
La serata si svolgerà in un clima informale e accogliente, con un aperitivo e continuerà con la jam session della rassegna “Fonoteca in Marmellata”.
“Mettiamo a disposizione uno spazio – chiariscono gli organizzatori – perché chi ha idee e progetti possa trovare un luogo dove lavorarci. Ma sarà anche l’occasione per chi vuole incontrare altri giovani e collaborare alla nascita di qualcosa di nuovo”.
Dal 12 gennaio al 27 aprile 2026 inizierà la fase sperimentale del progetto: ogni lunedì la sala civica di Casa Corsini sarà aperta gratuitamente ai giovani che vorranno partecipare. Durante questi quattro mesi avranno la possibilità di conoscersi e collaborare in modo spontaneo, all’interno degli spazi di Casa Corsini, sede comunale delle Politiche Giovanili, in via Statale 83 a Spezzano.
Lunedì 15 dicembre, alle 21, prosegue anche “Fonoteca in Marmellata”, la rassegna che trasforma gli spazi musicali di Casa Corsini in un luogo di incontro e di creatività. Nelle sale prova e nella fonoteca Soneek Room, dedicata a Max Teneggi, musicisti e appassionati potranno portare i propri strumenti e unirsi in improvvisazioni collettive, dando vita a connessioni sonore.
E’ un progetto dell’associazione Lumen, in collaborazione con il servizio Politiche Giovanili del Comune di Fiorano Modenese.
Ideata da Bianca Giugni Leoni, Guido Fontana e Riccardo Serri, la rassegna si muove nello spirito autentico delle jam session: nessuna scaletta, solo il piacere di suonare insieme, di sperimentare e di ascoltarsi. A Casa Corsini la musica torna così a essere un linguaggio comune, capace di tenere insieme generazioni e stili, aprendo le porte a un dialogo spontaneo tra chi suona e chi semplicemente desidera lasciarsi attraversare dal ritmo.
Le serate sono tutte a ingresso gratuito fino a esaurimento posti. I prossimi appuntamenti sono previsti per il 12 gennaio e il 9 febbraio, sempre alle 21.
Cielo sereno o poco nuvoloso; foschie e nebbie in pianura in sollevamento durante la mattinata, con tendenza ad ampie schiarite nelle ore centrali. Nuova formazione di foschie e nebbie, nelle aree di pianura, dalla serata.
Temperature minime in lieve diminuzione, con valori intorno a 2/5 gradi; massime stazionarie o in lieve aumento comprese tra 8 e 12 gradi. Venti deboli di direzione variabile o quasi assenti. Mare quasi calmo o poco mosso.
“Nelle ultime ore abbiamo appreso dell’ennesima proiezione di un documentario prodotto da Russia Today che avverrà a Sassuolo sabato 13 dicembre.
Siamo ormai stufi, ma assolutamente non sorpresi, della continua e instancabile propaganda filorussa che imperversa nel nostro Paese e in particolare nel nostro territorio.
Negli ultimi 3 anni e mezzo noi di Italia Viva ci siamo battuti in prima persona contro queste squallide iniziative che hanno il solo obiettivo di imporre una narrazione piena di menzogne, disinformazione e falsità riguardo quella che è una vile guerra di aggressione contro il popolo ucraino.
Evidentemente per mettere un fermo a questa tipologia di eventi non bastano le innumerevoli vittime quotidiane in Ucraina causate dai continui attacchi da parte della Russia di Putin, che altro non è che un’autocrazia guidata da un dittatore. Un dittatore che non sta in alcun modo cercando di perseguire la pace. Una pace assolutamente necessaria, ma che deve essere giusta. Perché è questo quello a cui stiamo assistendo da mesi: le richieste della Russia per firmare un accordo di pace rappresentano la pretesa – priva di garanzie di sicurezza – di una resa totale dell’Ucraina, in barba al diritto internazionale e all’autodeterminazione dei popoli.
È quindi evidente che l’intenzione di Putin sia quella di continuare a perpetrare crimini di guerra e vessazioni contro un popolo che sta strenuamente resistendo e lottando per la propria libertà. Ed è per questo che noi europei abbiamo il dovere di sostenere e assistere Kiev in ogni modo possibile, perché sono i nostri valori di libertà, diritto e democrazia che vengono messi in discussione da ormai quasi 4 anni.
È quindi un atto spregevole quello delle varie associazioni filorusse che hanno organizzato la proiezione a Sassuolo del documentario “Biolab” prodotto da Russia Today (che, ricordiamolo, è un canale direttamente controllato dal governo russo).
Ribadiamo la nostra assoluta è determinata vicinanza al popolo ucraino condannando l’ennesimo tentativo di diffondere la vile propaganda russa e chiedendo che tale proiezione non abbia luogo”.
(CARMELO AMICO – Coordinatore di ITALIA VIVA-SASSUOLO)
“Un’ottima notizia per il nostro territorio e soprattutto per le famiglie dei lavoratori che mantengono il proprio impiego e che potranno trascorrere un Natale più sereno con i loro cari. Di fronte alla complessità di certe sfide, l’obiettivo diventa più raggiungibile se c’è il sostegno di tutte le componenti di una comunità”.
Luigi Zironi, Sindaco di Maranello, commenta così l’operazione conclusa nei giorni scorsi – e ufficializzata ieri – dal Gruppo MoMa, che ha acquisito il Gruppo Ceramiche Ricchetti rilevando anche lo stabilimento produttivo situato a Maranello, dove sono impiegati oltre 150 dipendenti.
“La tutela dei posti di lavoro era un’assoluta priorità – aggiunge Zironi – e in quest’ottica l’Amministrazione comunale, nella cornice delle proprie competenze, ha dato supporto ai gruppi industriali coinvolti su alcuni aspetti tecnico-finanziari. Tutti i soggetti presenti al ‘tavolo’, dalle parti sociali alle imprese, hanno dato il loro contributo per il buon esito di questa operazione, con grande senso di responsabilità, capacità di confronto e spirito di collaborazione. Lungo il percorso, non privo di ostacoli, abbiamo condiviso l’impegno rivolto al futuro di decine di famiglie, ed ora ci accomuna una grande soddisfazione per questo lieto fine”.
Dopo il successo del primo fine settimana natalizio, con piazza Ciro Menotti gremita di grandi e piccoli, a Fiorano Modenese la magia del Natale raddoppia: il 13 e 14 dicembre l’atmosfera natalizia avvolge anche Spezzano.
Piazza Falcone e Borsellino a Spezzano si animerà tutto il giorno con attività per bambini, coro gospel, Babbo Natale, mercatino degli hobbisti e bancarelle, degustazioni gastronomiche, truccabimbi nei sabati 13 e 20 di dicembre, organizzati dall’Associazione Fiera di San Rocco, in collaborazione con le associazioni del territorio, con il patrocinio del Comune di Fiorano Modenese.
Nella serata del 13 dicembre, alle 17 accensione del grande albero e alle 20 prende il via un torneo di pinnacolo, presso Casa Corsini; mentre sabato 20 dicembre è prevista la tombola. Per entrambe le attività l’iscrizione è obbligatoria.
In centro a Fiorano, nel secondo weekend di dicembre, continuano le animazioni per grandi e piccoli, la musica e gli, nella suggestiva cornice di piazza Ciro Menotti, vestita a festa, con l’albero di Natale, il giardino nordico, il bus di Babbo Natale a due piani con divertenti animazioni per i più piccoli, e la nuova installazione natalizia di Lunati, dal titolo “Il mondo è nelle tue mani”. Sabato 13 è in programma un pomeriggio di giochi e laboratori creativi per bambini, ragazzi e le loro famiglie (Natale Free Power, laboratorio RiusAmi e di pittura, giochi da tavolo, set fotografico natalizio, truccabimbi), con merenda e stand gastronomici, oltre a “La Sfoglia in piazza”. Presenti GET Babele e volontari delle parrocchie, Dimondi Clown, Lumen, Framestorming, Genitori per la Scuola di Fiorano, Caritas Fiorano e Spezzano, Auser, Arte e Cultura, Camper Club.
Sabato, dalle 18 alle 20, si balla con Christmas Bus Party, dj set con Lara Mammi e Bonzo. Per consentire lo svolgimento della manifestazione verrà modificata la viabilità in via Vittorio Veneto, da via Gramsci a via Marconi.
Domenica 14 dicembre, per tutto il giorno, sarà possibile fare acquisti al mercatino natalizio, curato dall’associazione culturale Talenti, oltre che negli stand delle associazioni di volontariato presenti in piazza. La mattinata sarà allietata dal concerto di Natale della banda Flos Frugi, alle ore 10.
Alle ore 11, al teatro Astoria, verrà presentato il libro “Fuori Sacco – Quando era bello essere giornalisti“. Un progetto editoriale collettivo che riunisce i contributi di Luigi Giuliani, responsabile della pagina di Sassuolo del Resto del Carlino dal 1981 al 2010, e dei ventuno giovani giornalisti della redazione locale che, in quel periodo, hanno raccontato il Distretto Ceramico. Sul palco il giornalista Leo Turrini. Il ricavato del libro sarà devoluto all’associazione “Amici per la vita”, per sostenere il progetto dell’hospice ‘Casa Giuly’ a Spezzano.
Il programma degli eventi in centro a Fiorano è curato dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con gli uffici comunali e le associazioni. Le iniziative sono gratuite, sostenute da Cesar Ceramiche; AAO Vivai e Azienda agricola Covili per l’albero di Natale e il giardino nordico; Smaltochimica per l’installazione di Lunati Manufacturing.
Gli appuntamenti natalizi a Fiorano Modenese continuano fino al 6 gennaio 2026. Il programma completo è disponibile sul sito web del Comune: www.fiorano.it.
Un successo oltre ogni aspettativa per il primo weekend di “Natale a Formigine”: oltre 20.000 persone hanno animato il centro storico e il Castello nei giorni di apertura della manifestazione, arrivando non solo dalla provincia di Modena, ma anche da altre regioni italiane.
Le sale del Castello hanno registrato moltissimi ingressi, con visitatori affascinati dall’atmosfera unica dei mercatini ospitati all’interno della storica struttura. Famiglie, giovani e curiosi hanno popolato anche le vie del centro per tutto il fine settimana, trasformate in un vero e proprio villaggio natalizio.
Commenta l’Assessore agli Eventi e al Turismo Corrado Bizzini: “Siamo estremamente soddisfatti di questo primo fine settimana di dicembre che ha portato in città oltre 20mila visitatori, frutto di un lavoro congiunto che va avanti da mesi. Volevamo regalare a tutti un Natale magico e l’entusiasmo dei presenti ci conferma che stiamo andando nella direzione giusta. E a chi ha amici da fuori Regione dico: fino alla fine dell’anno è possibile approfittare della promozione della Camera di Commercio di Modena, che rimborsa il costo di un pernottamento per una notte a tutti coloro che avranno soggiornato due notti tra venerdì, sabato e domenica in Provincia. Formigine vi aspetta per vivere la magia del Natale per tutto il mese”.
L’appuntamento ora è per il secondo fine settimana, sabato 13 e domenica 14 dicembre, quando “Natale a Formigine” torna con un programma ricchissimo: spettacoli itineranti, animazioni per grandi e piccoli, concerti e performance artistiche, oltre alla presenza di oltre 130 mercatini di artigianato, creatività e prodotti tipici. Nel dettaglio, sabato 13 dicembre sarà dedicato ai più piccoli con laboratori creativi, giochi in legno e lo spettacolo itinerante delle Dream Birds, trampolieri in abiti scenografici che porteranno una performance emozionante e musicale. Domenica 14 dicembre spazio alla musica live, agli artisti di strada e ai giocolieri che animeranno il pomeriggio con allegria e sorprese per tutte le età. Non mancheranno inoltre le associazioni del territorio in piazza con le diverse tipicità territoriali da degustare.
L’invito è aperto a tutti: Formigine vi aspetta per vivere la magia del Natale in uno dei borghi più suggestivi della provincia modenese.
La cooperazione è anche una chiave di lettura indispensabile per affrontare le transizioni del presente. È questo il messaggio che emerge dalla terza edizione del Premio Luciano Calanchi e Adriano Turrini, aperto a neolaureati e dottorandi di tutte le Università italiane e promosso da Legacoop Bologna, Fondazione Barberini, Fondazione Unipolis e con il patrocinio di Comune e Città Metropolitana di Bologna, Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna.
I riconoscimenti, per complessivi 23.000 euro, sono stati assegnati a tre lavori che hanno saputo indagare in profondità alcune delle sfide cruciali del nostro tempo: dalla sostenibilità ambientale all’economia delle piattaforme digitali fino alla natura giuridica e sociale del lavoro cooperativo.
La cerimonia di premiazione è avvenuta ieri sera, al teatro Testoni, in occasione della messa in scena de L’Indispensabile, la nuova produzione de La Baracca – Testoni Ragazzi realizzata con Legacoop Bologna in occasione del suo 80° anniversario.
I vincitori
La commissione scientifica ha premiato: Francesca Gabbriellini (Unibo) per il lavoro “Emilia verde. La cooperazione di consumo e le sfide della questione ambientale: il caso Coop Emilia Veneto (1983-1996)”; Laura Eccher (Gran Sasso Science Institute) per lo studio “Intercooperation versus Scaling: Rethinking Mushrooming in the Cooperative Movement through Digital Platforms” e Tommaso Malpensa (Unibo), per la sua tesi di laurea magistrale su “Il concetto di mutualismo e il trattamento economico del socio lavoratore di cooperativa”. I tre vincitori hanno avuto, rispettivamente, riconoscimenti per 5.000, 15.000 (cifra che comprende anche il sostegno per un periodo di studi all’estero) e 3.000 euro.
“Luciano Calanchi e Adriano Turrini sono stati due cooperatori che hanno sempre guardato avanti, convinti che la cooperazione dovesse costantemente rinnovarsi per restare fedele alla propria missione sociale – dichiara Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna – I lavori selezionati e premiati colgono perfettamente questo spirito: non sono semplici esercizi accademici, ma indagano nodi irrisolti della contemporaneità, come la sostenibilità ambientale reale e la dignità del lavoro nell’era degli algoritmi. Premiare questi giovani studiosi significa onorare la memoria di Luciano e Adriano nel modo più autentico: fornendo al movimento cooperativo nuovi strumenti di pensiero per costruire un futuro di benessere condiviso”.
Le motivazioni
La ricerca di Paola Gabbriellini è stata premiata per il grande interesse che riveste per il movimento cooperativo, proponendo un incontro disciplinare tra storia d’impresa e storia ambientale. La ricerca analizza le politiche ambientali della cooperazione, concentrandosi sulle campagne di educazione al consumo e sulla mobilitazione contro l’inquinamento, dimostrando come l’impegno “verde” fosse già centrale decenni fa.
La tesi di Tommaso Malpensa è stata premiata perché attraverso una rigorosa ricostruzione teorica e lo studio di casi concreti, dimostra come la cooperazione non abbia perso la capacità di rappresentare una valida alternativa all’impresa capitalistica, garantendo condizioni di lavoro eque. Il lavoro è stato apprezzato per la verifica dell’attualità del “vantaggio mutualistico” impiegando categorie giuridiche e sociologiche.
Il premio per il progetto di ricerca comparato è stato assegnato a Laura Eccher perché si tratta di un progetto che approfondisce il tema delle piattaforme cooperative (platform cooperativism), analizzando come queste possano crescere attraverso l’intercooperazione. La commissione ha valutato positivamente la metodologia rigorosa e la ricerca sul campo prevista nelle città di Amburgo e Aarhus.
Le biografie
Luciano Calanchi, nato nel 1928, bracciante agricolo, diventato funzionario del Partito Comunista Italiano e cooperatore. La sua azione è stata fondamentale per il progresso della cooperazione di consumo.
Adriano Turrini, nato nel 1956, ha lavorato nella cooperazione per oltre 40 anni, assumendo ruoli dirigenziali, tra cui la presidenza di Legacoop Bologna, di Coop Adriatica e di Coop Alleanza 3.0.
Luciano Calanchi e Adriano Turrini sono scomparsi, rispettivamente, il 16 e il 23 settembre del 2021.
“L’Europa deve ascoltare gli agricoltori. Tra pochi giorni saranno qui a Bruxelles in migliaia per protestare contro la proposta di bilancio Ue a lungo termine, in particolar modo sui fondi agricoli.
Come Regione condividiamo le ragioni della protesta perché la proposta prevede un taglio pesantissimo di risorse all’agricoltura che supera il 20%: si parla di decine di miliardi di euro a livello europeo, solo l’Italia perderebbe 8 miliardi. C’è poi un’evidente marginalizzazione delle Regioni mentre la nostra Costituzione e il nostro Paese assegnano proprio alle Regioni la delega e la competenza dell’agricoltura. Inoltre, ribadiamo che la proposta di fondo unico che accorpa coesione e Pac, riducendo le risorse in gestione concorrente e demandando la gestione agli Stati membri, rappresenta un errore strategico. Indebolirebbe il ruolo delle Regioni, dei Comuni, delle aree rurali e urbane, mettendo a rischio decenni di politiche che hanno sostenuto crescita, sviluppo e coesione territoriale. La cosiddetta semplificazione non può tradursi in un accentramento che limita la capacità dei territori di programmare investimenti efficaci e mirati”.
È quanto afferma l’assessore regionale all’Agricoltura e ai Rapporti con l’Unione europea, Alessio Mammi, impegnato in questi giorni a Bruxelles in una serie di appuntamenti istituzionali dedicati al nuovo Quadro finanziario pluriennale, il documento che definisce per sette anni le principali voci di spesa e le priorità del bilancio dell’Ue.
L’assessore ha partecipato come relatore alla riunione del gruppo di coordinamento del Comitato delle Regioni dedicata alla definizione della prossima cornice finanziaria europea. Il gruppo, presieduto dalla presidente del Comitato europeo delle Regioni, Kata Tüttő, riunisce tutti i membri del Comitato che nei prossimi mesi saranno impegnati a redigere pareri sulle varie proposte legislative connesse con il Bilancio Ue 2028-2034.
A seguire ha preso parte al confronto con le delegazioni politiche e alla Sessione plenaria del Comitato, riunito per discutere il quadro finanziario pluriennale insieme alle relatrici e ai relatori del rapporto del Parlamento europeo e per approvare una serie di pareri sulle politiche tematiche della Commissione.
Nel corso dei lavori, Mammi ha ribadito la necessità di mantenere forte la dimensione territoriale delle politiche europee, sottolineando come la centralizzazione e la rinazionalizzazione proposta con il fondo unico rischi di ridurre l’efficacia degli investimenti e la capacità delle Regioni di programmare interventi mirati.
“Il nuovo Quadro finanziario pluriennale deve essere all’altezza delle sfide che l’Europa ha davanti- afferma Mammi-: servono risorse adeguate e strumenti capaci di accompagnare davvero la transizione ecologica e quella digitale senza spostarne i costi sulle comunità locali. Per questo non possiamo accettare tagli del 20% alla coesione e all’agricoltura, che ridurrebbero la capacità delle Regioni di sostenere imprese, filiere e territori rurali. Una riduzione di questa portata dimezzerebbe di fatto il peso dell’agricoltura nel bilancio dell’Unione, che passerebbe dal 31% al 15%, e per l’Italia significherebbe scendere dagli attuali 40 miliardi a circa 31: una perdita di 8 miliardi. Non sarebbe una semplice revisione tecnica, ma un cambiamento strutturale che ridurrebbe drasticamente il ruolo dell’agricoltura nelle politiche europee”.
L’assessore Mammi anche in occasione dell’incontro, sempre a Bruxelles, con la Rappresentanza permanente d’Italia, ha evidenziato la necessità di dedicare più risorse per le imprese agricole mantenendo una Politica agricola veramente comune e autonoma sul piano dei fondi e della gestione.
“La Politica agricola comune- sottolinea l’assessore- non può essere considerata una voce accessoria del bilancio europeo, perché garantisce il reddito degli agricoltori, la sicurezza alimentare e la gestione sostenibile delle aree rurali. Senza strumenti dedicati e risorse stabili, il rischio è quello di indebolire un comparto strategico per l’Europa e per il nostro Paese, che ha bisogno di investimenti certi per rendere più sostenibili pratiche e produzioni, innovare le imprese e dare prospettive alle nuove generazioni. Allo stesso tempo- aggiunge Mammi-, occorre assicurare anche certezza normativa, regole commerciali eque e tutela delle produzioni di qualità, perché competitività e sostenibilità non si costruiscono comprimendo il reddito del nostro tessuto produttivo o esponendo le nostre imprese a concorrenza sleale. La sostenibilità delle nostre pratiche agricole e il valore territoriale delle produzioni locali sono riconosciuti nel mondo e vanno tutelati”.
“Un bilancio europeo moderno- conclude- deve rafforzare lo sviluppo territoriale, sostenere il comparto agricolo e agroalimentare e tutelare le comunità rurali, perché la coesione non è un concetto astratto ma la condizione per una crescita equilibrata e sostenibile in tutta l’Unione europea”.
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Paolo Righi
Promuovere una rete sempre più strutturata e capillare di ascolto e intervento, informatizzare i processi per facilitare la raccolta dati, sperimentare il servizio di sollievo al domicilio, sviluppare progetti di tutela della salute e di promozione del benessere psico-fisico del caregiver.
Sono le quattro priorità del primo riparto del Fondo regionale caregiver: si tratta di 3 milioni di euro per il 2025, che la Regione Emilia-Romagna destina per consolidare e rafforzare le politiche a favore di una figura, quella del caregiver appunto, preziosa e insostituibile per il welfare regionale.
Dalla Giunta regionale arriva il via libera al riparto delle risorse, dopo che nei mesi scorsi sono state condivise le proposte di indirizzo per l’utilizzo del Fondo con le principali associazioni regionali delle persone con disabilità aderenti alla Federazione italiana per il superamento dell’handicap (Fish) E-R e alla Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità (Fand) E-R, associazioni di rappresentanza dei caregiver e delle persone con demenza, rappresentanti di Anci-ER e delle organizzazioni sindacali, tecnici dei Comuni/Unioni e delle Asl.
I 3 milioni di euro, stanziati direttamente dalla Regione attraverso il Fondo istituito lo scorso anno, si aggiungono agli oltre 2,3 milioni di risorse nazionali destinate ai caregiver familiari individuate nell’ambito del Fondo unico per l’inclusione delle persone con disabilità assegnate nei mesi scorsi all’Emilia-Romagna, che può dunque contare su una “dote” complessiva di più di 5 milioni.
“L’Emilia-Romagna- sottolinea l’assessora al Welfare, Isabella Conti- riconosce il ruolo insostituibile dei caregiver, valorizzandone impegno, dedizione e sacrificio quotidiani. É stata la prima Regione in Italia a riconoscerne la figura con una propria legge, già nel 2014, e nel 2024 ha istituito un Fondo dedicato, che per la prima volta quest’anno viene alimentato con una dotazione iniziale di 3 milioni di euro annui e una prospettiva triennale”.
“I caregiver- aggiunge Conti- contribuiscono in maniera significativa al welfare di comunità. Queste risorse, che si aggiungono a quelle nazionali, garantiscono continuità con le politiche messe in campo negli anni e aprono nuove prospettive, come la card per caregiver per offrire l’accesso a servizi dedicati. Per la prima volta in assoluto la Regione stanzia risorse proprie dedicate a queste persone, e lo fa guardando a un preciso obiettivo: è necessario individuare precocemente le situazioni di rischio e offrire risposte tempestive, con particolare attenzione alle condizioni in cui si sommano più fragilità”.
Le linee di indirizzo per il servizio di sollievo al domicilio
Nella programmazione 2025 del Fondo regionale caregiver la Regione individua anche le linee di indirizzo per il servizio di sollievo al domicilio per caregiver familiari.
In particolare, il servizio prevede che vengano garantite opportunità di sollievo programmato per rispondere con efficacia ai bisogni della persona assistita e della sua famiglia. L’organizzazione è improntata alla massima flessibilità rispetto a orari, giorni e tipologia degli interventi, con adattamento alle esigenze familiari nel quadro delle risorse disponibili.
Sono i servizi territoriali, tramite un accordo, a definire finalità, durata e contenuti dell’intervento, coinvolgendo la persona assistita e i familiari. Prima dell’attivazione è di norma effettuata una visita preliminare al domicilio, seguita da un colloquio di reciproca conoscenza con la condivisione dei riferimenti dell’operatore.
Il servizio è progettato e attuato in integrazione con i servizi territoriali e, quando necessario, con le cure domiciliari e gli altri professionisti della rete sanitaria e sociale e sono definite modalità condivise per il passaggio di informazioni relative alle condizioni dell’utente e ai bisogni del caregiver e per i passaggi di consegne, garantendo coerenza e continuità del percorso assistenziale sia al momento dell’attivazione che al termine dell’intervento.
Nel progetto personalizzato possono essere integrate attività di professionisti sanitari (ad esempio medici specialisti, fisioterapisti, infermieri delle cure territoriali, terapisti occupazionali, psicologi, ecc.), concordate con il medico curante e con l’Azienda Usl.
Il servizio impiega operatori adeguati alle diverse necessità dell’utente (operatori sociosanitari, educatori, assistenti familiari e, ove richiesto, figure specialistiche), garantendo qualifiche e competenze coerenti con le prestazioni da erogare. Agli operatori è assicurata una formazione specifica.
La ripartizione delle risorse per Ambiti distrettuali
Le risorse del Fondo regionale caregiver sono così ripartite. All’Ausl Romagna sono assegnati 763.893 euro (così suddivisi per ambito distrettuale: Rimini 151.124, Ravenna 137.266, Forlì 128.672, Cesena-Valle del Savio 80.250, Riccione 75.687, Lugo 71.992, Faenza 60.590, Rubicone 58.312); all’Azienda sanitaria di Bologna 605.391 euro (Città di Bologna 270.404, Pianura Est 106.433, Reno Lavino Samoggia 77.963, Savena Idice 56.209, Pianura Ovest 54.536, Appennino Bolognese 39.846); Ausl Modena 462.001 euro (Modena 124.632, Sassuolo 76.334, Carpi 71.314, Vignola 59.517, Mirandola 55.480, Castelfranco Emilia 46.550, Pavullo 28.174); Ausl Reggio Emilia 335.396 euro (Reggio Emilia 141.996, Scandiano 49.767, Guastalla 44.960, Val d’Enza 39.833, Correggio 34.977, Castelnovo ne’ Monti 23.863); Ausl Parma 299.312 euro (Parma 147.345, Fidenza 68.685, Sud-Est 50.611, Taro Ceno 32.671); Ausl Ferrara 249.285 euro (Centro Nord 127.135, Sud Est 71.059, Ovest 51.091); Ausl Piacenza 195.005 euro (Levante 72.781, Città Piacenza 70.408, Ponente 51.816) e Ausl Imola che riceve risorse per 89.717 euro.
Il Comitato di Sassuolo della Croce Rossa Italiana ha consegnato in Municipio al Sindaco Matteo Mesini ed alla Vicesindaco Serena Lenzotti il ‘Panettone solidale’. Anche quest’anno, infatti, il comitato di Sassuolo è presente per la tradizionale raccolta fondi natalizia attraverso la vendita dei panettoni solidali. Un simbolo di condivisione per aiutare a costruire spazi e occasioni di crescita, inclusione e speranza per tutta la comunità.
Grazie ai proventi della raccolta sarà possibile sostenere: Centri estivi inclusivi, per offrire momenti di gioco, socialità e apprendimento anche ai bambini provenienti da famiglie in difficoltà. Attività di sostegno per ragazzi con OSA o altre fragilità educative. Progetti formativi nelle scuole dedicati a educazione civica, primo soccorso, salute e solidarietà. Percorsi di educazione alla salute mentale e alla gestione delle emozioni per adolescenti, in collaborazione con professionisti del territorio. Laboratori di cittadinanza attiva e volontariato giovanile, per costruire insieme una comunità più forte e solidale. Dai promotori un grazie di cuore a chi sostiene questa iniziativa e crede nel valore della solidarietà.
E proprio in occasione delle Feste Natalizie 2025, i Soci della Sezione ANFI di Sassuolo, con il gratuito patrocinio del Comune di Sassuolo e la collaborazione dei Servizi Sociali, hanno consegnato un pacco regalo con beni di prima necessità agli anziani che vivono soli sul territorio sassolese. Un piccolo gesto, ma dal grande valore umano, per non lasciare nessuno indietro.
Trentuno ambulatori per visite ed esami, 20 posti letto per la degenza in reparto e 26 in day hospital. E ancora tre locali dedicati alla radioterapia e radiochirurgia, spazi per la ricerca e le associazioni di volontariato e tanti piccoli dettagli per migliorare il comfort e l’accoglienza, raccogliendo i suggerimenti proprio di ex pazienti o di chi è attualmente in cura.
È il nuovo Centro di Oncologia e Radioterapia di Parma, inaugurato questa mattina alla presenza del presidente della Regione, Michele de Pascale, e dell’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi, insieme al direttore generale di Azienda ospedaliero-universitaria e commissario straordinario azienda Usl di Parma, Anselmo Campagna.
Un’idea nata nel 2017 dall’esigenza di dare spazi adeguati e moderni, dotati delle tecnologie più avanzate, ai pazienti della Radioterapia e dell’Oncologia medica dell’Ospedale Maggiore della città. Dopo la presentazione del progetto a marzo 2019 e la posa della prima pietra a febbraio 2021, i lavori sono proseguiti a pieno ritmo fino a oggi: da metà gennaio è previsto l’inizio delle attività cliniche con l’ingresso dei primi pazienti, a primavera il Centro sarà totalmente operativo con il trasferimento e il collaudo degli acceleratori lineari in funzione nell’attuale sede di radioterapia ed entro fine 2026 sarà completato il padiglione con il trasferimento anche del reparto di degenza di oncologia medica.
“L’Emilia-Romagna si dota di una nuova struttura all’avanguardia nel campo dell’oncologia- ha sottolineato de Pascale-: questo polo, infatti, coniuga la capacità di garantire le terapie più innovative a una dimensione umana, che ormai rappresenta una parte integrante di ogni cura. I pazienti non sono più numeri, ma attori stessi della propria guarigione- ha proseguito il presidente della Regione- e offrire loro un luogo accogliente, comodo e bello non può che avere un effetto positivo in un momento così difficile. Da tempo la Regione ha sposato questa nuova idea di assistenza e continueremo a investire in strutture sempre più al passo con i tempi”.
“Oggi si concretizza un’intuizione nata ormai otto anni fa e più che mai attuale- ha spiegato Fabi-: un polo di alta specialità, integrato nel territorio e che renderà la presa in carico dei pazienti ancora più efficace. Fondamentale è stato il contributo della raccolta fondi promossa nel 2019, che ha dimostrato, se ce ne fosse ancora bisogno, la straordinaria solidarietà che è un tratto fondante dell’Emilia-Romagna. Questa regione si conferma un laboratorio avanzato di innovazione sanitaria- ha concluso Fabi-: una strada virtuosa che nasce da lontano e ci ha permesso di consolidare un modello innovativo di presa in carico, cura e assistenza, sempre più costruito attorno alla persona”.
“Oggi è davvero un giorno speciale. Il nuovo Centro non è solo una bellissima struttura per i nostri pazienti, ma il compimento di una promessa- ha aggiunto Campagna-. La promessa di ambienti accoglienti, tecnologie all’avanguardia, percorsi di cura, realizzati su misura per chi affronta una malattia che segna profondamente la propria vita e quella delle proprie famiglie. Una promessa mantenuta grazie all’impegno delle istituzioni, della Regione, che ha creduto nel progetto; dei professionisti dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria, che non hanno mai smesso di metterci competenza e passione; e soprattutto della comunità di Parma che con la raccolta fondi, le iniziative grandi e piccole ha dimostrato cosa significa sentirsi parte di un grande progetto”.
I finanziamenti e la campagna di raccolta fondi
Il Centro è stato finanziato con oltre 26 milioni di euro di fondi regionali, governativi e privati: 5 provengono dal Programma straordinario ex articolo 20, altrettanti da Fondazione Cariparma, 2,1 da un contributo del Ministero delle Infrastrutture, 302mila euro dal Decreto Aiuti e 13,6 milioni tramite fondi aziendali e mutui.
A questi si aggiungono 2,3 milioni di euro raccolti tramite la campagna di raccolta fondi ‘Insieme con te’: il 30% da privati cittadini, il 37% da aziende e il 33% da associazioni e gruppi. Di questi, 800mila euro sono già stati impiegati per l’acquisizione di nuove tecnologie e il miglioramento del comfort e della privacy dei pazienti in area oncologica.
Sei piani a misura di paziente
Il nuovo Centro di oncologia e radioterapia si sviluppa su 4 piani fuori terra e 2 parzialmente interrati per un totale di 9mila metri quadrati. A fianco dei reparti e delle sale attrezzate, sono previsti anche spazi per il volontariato, una sala polifunzionale a disposizione di cittadinanza e professionisti per attività divulgative, una stanza d’ascolto con una psicologa e una per parrucchiere ed estetista.
Anche i colori e le grafiche sono stati scelti con l’obiettivo, simbolico e terapeutico, di accompagnare i pazienti nel percorso di cura. Ispirandosi ai quattro elementi (terra, acqua, fuoco e aria), a ogni piano è stato attribuito un colore che ricorda i diversi aspetti della natura e dell’uomo, rimandando al concetto di equilibrio, armonia e natura. Inoltre, per realizzare le finiture interne sono state coinvolte le associazioni di volontariato e i pazienti per avere spunti e riflessioni e dare concretezza al concetto di umanizzazione delle cure. Così, è stata predisposta una filodiffusione nei locali delle terapie e allestiti tavoli per l’uso di pc o tablet.
Prima regione in Italia per raccolta differenziata. È l’Emilia-Romagna che, nel 2024, ha visto crescere ancora questo processo di separazione dei rifiuti, per tipo di materiale, toccando quota 79% a livello regionale, superando il Veneto che da anni occupava il gradino più alto del podio, con un incremento del +1,8% rispetto al 2023, perfettamente in linea con le previsioni del Piano rifiuti. Ora, in base al Rapporto Rifiuti Urbani 2025, redatto dall’Ispra e appena pubblicato, l’Emilia-Romagna risulta essere anche la regione che differenzia di più.
“Il risultato certificato da Ispra- commenta l’assessora regionale all’Ambiente, Irene Priolo- conferma che la strada intrapresa è quella giusta e anzi, già sappiamo che il 2025 si chiuderà con il raggiungimento dell’obiettivo dell’80%. Nel 2020 partivamo dal 72,2%, una crescita di quasi 8 punti percentuali è straordinaria. È la prima volta che raggiungiamo questo traguardo che ci riempie di soddisfazione, ma soprattutto ci impegna a continuare a investire in innovazione, qualità del servizio e partecipazione delle comunità. La collaborazione tra cittadine, cittadini, Comuni e gestori resta il motore principale di questo percorso: solo così possiamo trasformare ciò che è considerato uno scarto in una vera risorsa e rendere concreta la transizione ecologica puntando sull’economia circolare e l’innovazione del sistema produttivo”.
Analizzando i dati provinciali, emergono differenze legate alle specificità territoriali e alle scelte organizzative delle amministrazioni locali. Tra le province più virtuose spiccano Reggio Emilia con l’84,4% (+1,1%), Modena all’84,2% (+5,5%) e Forlì-Cesena con l’83,2% (+1,5%). Seguono Ravenna all’80,7% (+2,4%), Parma al 79,8% (+0,2%), Ferrara al 76,9% (-0,2%), Bologna al 75,1% (+1,5%), Piacenza al 74,2% (+1,2%) e Rimini al 69,2% (+0,4%).
Guardando ai Comuni capoluogo, Ferrara raggiunge l’88,3% (+0,4%) di raccolta differenziata, seguita da Reggio Emilia con l’84,5% (+0,6%), Forlì con l’82,0% (+0,1%), Parma con l’81,1% (+0,2%), Ravenna con il 79,5% (+3,5%), Modena con il 78,9% (+5,5%), Bologna con il 72,8% (-0,1%), Piacenza con il 72,0% (+0,7%) e Rimini con il 66,8% (+1,0%). A Rimini, va segnalato che non è ancora partita la procedura di affidamento del servizio, condizione che ha limitato gli investimenti per migliorare ulteriormente le performance. Continua a crescere anche la quota dei Comuni che raggiungono o superano l’80% di raccolta differenziata: sono 167, pari al 50,6% del totale, mentre ben 36 Comuni (10,9%) hanno superato la soglia del 90%.
Fondamentale il ruolo della regolazione, che ha consentito di coprire quasi tutti i territori provinciali con contratti di lungo periodo: sono infatti 12 su 19 i bacini gestionali con affidamenti completati al 2024, tutti assegnati a operatori qualificati e con obiettivi ambientali coerenti con il PRRB 2022-2027.
Le frazioni di rifiuto più differenziate
Nel dettaglio, nel 2024 l’organico si conferma la frazione di rifiuto più raccolta in modo differenziato, con una quota del 37,4%, seguita da carta (18,9%), vetro (8,6%), legno (8,4%), plastica (8,0%) e ingombranti (4,4%).
A chiudere la rassegna “In un’ora al BLA”, a Fiorano Modenese, è l’appuntamento dedicato a Elena Ferrante, con una riflessione su L’amica geniale a cura di Beatrice Basile, dottoranda in Italian Studies presso l’Università della Pennsylvania e visiting PhD student all’Università di Bologna.
L’incontro, in programma per venerdì 12 dicembre, alle ore 18.30, pone al centro grandi temi come l’amicizia, la scrittura, la condizione femminile e la lotta. La quadrilogia di Ferrante racconta l’amicizia tra Elena e Lila come spazio di conflitto e riconoscimento reciproco: ciascuna diventa per l’altra “specchio e pungolo” di ogni azione. La narrazione dell’autrice dialoga in profondità con il pensiero femminista italiano, mostrando come l’esperienza personale possa diventare atto politico e come le due protagoniste incarnino, in modi differenti, una comune resistenza alla violenza maschile. La risonanza internazionale de L’amica geniale conferma la capacità dell’autrice di intrecciare storia individuale e collettiva, trasformando una vicenda locale in un romanzo globale sull’amicizia femminile, sulla scrittura e sulla volontà di emancipazione che travalicano confini e tempo.
Beatrice Basile si è formata all’Università di Bologna ed è attualmente dottoranda in Italian Studies presso l’Università della Pennsylvania e visiting PhD student all’Università di Bologna. Si occupa di letteratura italiana contemporanea, studi di genere e scrittrici del Novecento. Ha insegnato lingua italiana al Wellesley College.
In un’ora al BLA è la rassegna sulla grande letteratura proposta dal Comune di Fiorano Modenese insieme al BLA (Biblioteca Ludoteca Archivio storico) e in collaborazione con l’associazione Lumen. Edizione dopo edizione, vengono sviluppati incontri curati da docenti universitari, attorno ai libri e ai grandi autori, con stili diversi e collegamenti con l’attualità.
Incontro con l’autore in biblioteca: sabato 13 dicembre alle ore 17 al Mabic la rassegna “Lib(e)ri di scrivere” propone la presentazione del romanzo “Fly Buddy. In volo con Balù” di Clemente Ingenito (Book Tribù), alla presenza dell’autore in dialogo con la scrittrice Elisa “Eliselle” Guidelli.
Maranellese, comandante pilota presso Ita Airways, Clemente Ingenito in “Fly Buddy” propone una storia “per navigare al meglio nel meraviglioso e complesso viaggio della vita, una mappa che aiuta a gestire lo stress quotidiano e a riscoprire la gioia di vivere appieno, con la presenza fidata di un compagno speciale, un cane di nome Balù. Balù nel romanzo non è solo un animale domestico, ma un copilota fedele che con il suo amore incondizionato e la sua capacità di vivere nel presente ricorda ogni giorno l’importanza della semplicità e della presenza”.
Grazie alla vittoria del bando Ministeriale collegato al Decreto Cultura, con un’assegnazione di 12.669€ di contributo, il Comune di Sassuolo potrà acquistare nuovi libri per la Biblioteca dalle librerie del territorio.
“Siamo molto contenti che la Biblioteca Cionini sia stata fra quelle selezionate dalla Direzione Generale Biblioteche e di poter quindi investire direttamente sulle librerie del territorio questi fondi col fine di aumentare il patrimonio librario della nostra biblioteca, proprio a poche settimane dalla riapertura. Sostenere la cultura e, con essa, realtà come le librerie del territorio che non sono solamente un punto vendita ma un vero e proprio punto d’incontro e socializzazione – afferma l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Federico Ferrari – in cui si viene presi per mano ed accompagnati alla scoperta delle ultime novità e consigliati nella scelta del libro più adatto ad ogni gusto, è un compito a cui ogni Amministrazione locale dovrebbe votarsi. Scegliere di frequentare una libreria porta con sé piccoli grandi aspetti che una transizione digitale non ci può offrire e oggi come non mai, con i dati sulla qualità della lettura e sul numero di lettori in drammatico calo, sostenere questi negozi senza tempo e lontani dalla frenesia quotidiana, è un gesto non solo di amore verso la letteratura e la conoscenza quanto verso il territorio in cui abitiamo e viviamo. Da qui il grazie dell’Amministrazione a chi svolge quotidianamente questo lavoro per la collettività e un ringraziamento anche al servizio bibliotecario del Comune che in quest’ultimo anno ha fatto un lavoro straordinario prima dando vita alla Biblioteca Pop-Up e ora predisponendo la riapertura della Cionini senza tralasciare gli aspetti di promozione della lettura, tra cui anche la vittoria di questo bando”.
Il bando vinto dal Comune rientra all’interno del Piano Olivetti per la Cultura, dotato di una propria unità di missione e voluto per promuovere la rigenerazione culturale delle periferie, delle aree interne e di quelle svantaggiate, introduce strumenti per valorizzare le biblioteche quali mezzo di educazione intellettuale e civica e di connessione con il tessuto sociale. Promuove la filiera dell’editoria libraria, anche attraverso il sostegno alle librerie caratterizzate da lunga tradizione, da interesse storico-artistico e alle librerie di prossimità. L’art. 7 del Decreto Ministeriale dispone che il contributo venga utilizzato per acquistare libri presso almeno 3 librerie fisiche ubicate nella provincia in cui ha sede la Biblioteca e per un massimo del 10% del contributo assegnato non c’è il vincolo della territorialità; per questo, una quota di acquisti sarà presso una libreria di Piacenza, specializzata nella fornitura di pubblicazioni in lingua originale. I 12.669€ sono stati suddivisi tra sette librerie: Libreria Incontri Indipendente, Libreria Mondadori, La Libreria, Libreria Le vite degli altri, Libreria per Ragazzi Il Castello di Carta, Libreria Ghirigoro, Libreria Book Bank.
“Ci lascia una persona che ha accompagnato Sassuolo nella sua crescita, commerciale e sociale, un punto di riferimento dal 1961 e non solo per il commercio in centro storico, ma per intere generazioni di sassolesi abituati a vederla dietro il banco del negozio, sempre gentile, disponibile e con un sorriso per tutti”.
Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini e l’Assessore al Commercio Federico Ferrari ricordano Elda Ciarrocchi, titolare della Pelletteria Edda in via Menotti, scomparsa nella notte all’età di 82 anni.
“Un’amica di tutti, l’esperienza fatta a persona per chiunque di noi gestisca un’attività commerciale – aggiunge Federica Casoni, Presidente di Sassuololtre – sempre disponibile e collaborativa. A nome di Sassuololtre le più sincere condoglianze a tutta la famiglia”.
“Al marito Umberto – concludono Sindaco ed Assessore – al figlio Roberto, alla nuora Patrizia ed ai tanti amici che lascia, vanno le più sentite condoglianze a nome dell’intera Amministrazione comunale e di tutta la città di Sassuolo”.
Nella serata di domani, venerdì 12 dicembre, alle ore 18 si terrà il rosario presso le Camere Ardenti dell’Ospedale di Sassuolo; le esequie verranno celebrate sabato mattina, 13 dicembre, alle ore 9,30 in San Giorgio.
Nei giorni scorsi il Dirigente Superiore della Polizia di Stato DottorGregorio Marchese ha assunto la direzione del Compartimento Polfer Emilia Romagna a seguito del collocamento in quiescenza della dottoressa Angela Catapano, Dirigente Superiore della Polizia di Stato.
Originario di Messina e laureato in Giurisprudenza, il dott. Marchese è entrato in Polizia nel 1992, maturando un articolato percorso professionale in diversi uffici dell’Amministrazione, con incarichi di rilievo, sia operativi che gestionali.
Dopo aver avviato la propria carriera in Calabria, dove ha ricoperto l’incarico di Dirigente del Gabinetto Regionale di Polizia Scientifica di Reggio Calabria, di Dirigente del Commissariato di Palmi (RC) e Villa San Giovanni (RC) e di Vice Gabinetto della Questura di Reggio Calabria, ha ottenuto la promozione a Primo Dirigente, disimpegnando l’incarico di Reggente del XII Reparto Mobile di Reggio Calabria. Nel 2013 ha raggiunto la sede di Bergamo ove ha diretto la Divisione P.A.S. per poi essere destinato al Compartimento Polfer Sicilia ove, contestualmente, ha diretto a scavalco il Compartimento Polfer Sardegna.
Nel 2016 ha fatto ritorno in Calabria come dirigente del Commissariato di P.S. Siderno e, successivamente, dirigente della Digos di Reggio Calabria. Infine, dal 2019 il dott. Marchese ha svolto le funzioni di Vicario del Questore, prima di Vercelli e poi di Latina.
Recentemente promosso al grado di Dirigente Superiore, ha assunto l’incarico di Dirigente del Compartimento Polfer Emilia Romagna, ove porta con sé un bagaglio di consolidata esperienza in ambito investigativo, operativo e di gestione del personale.
Cielo sereno o poco nuvoloso, salvo la presenza di foschie o nebbie durante la mattinata tendenti a sollevarsi e dissolversi parzialmente nelle ore centrali della giornata. Nuova formazione di foschie o nebbie nelle aree di pianura dalla sera.
Temperature in lieve aumento le minime con valori compresi tra 5 e 7 gradi; massime quasi stazionarie con valori intorno a 9/10 gradi. Venti deboli di direzione variabile o quasi assenti. Mare quasi calmo o poco mosso.
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale di Maranello, il Consigliere di Fratelli d’Italia
Barbara Goldoni aveva richiesto alla Giunta un ritiro temporaneo del Regolamento del
Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze, dopo aver rilevato importanti criticità nella
sua formulazione.
Il testo faceva riferimento in più punti al coinvolgimento dei dirigenti scolastici delle scuole
medie; tuttavia, come emerso successivamente, tale coinvolgimento non era stato
pienamente strutturato né formalizzato. Una mancanza rilevante, considerato il ruolo
centrale che la scuola riveste all’interno del progetto.
A ciò si aggiungeva un ulteriore elemento di incertezza: la definizione del ruolo del
Facilitatore, figura fondamentale nel percorso educativo e partecipativo dei ragazzi. Nel
regolamento questa figura risultava descritta in modo generico e poco preciso, senza
indicazioni chiare sulle modalità di selezione, competenze richieste e responsabilità
operative. Un limite che rischia di compromettere trasparenza, imparzialità e chiarezza del
processo.
Accolta la richiesta di ritiro, si è tenuta una Commissione specifica alla presenza dei dirigenti scolastici, finalizzata ad approfondire le criticità emerse e favorire una revisione condivisa del testo.
Durante la Commissione sono arrivate conferme significative. La dirigente delle medie
Galilei ha riferito di aver formalmente richiesto chiarimenti sul ruolo del Facilitatore, intuendo fosse emblematica. Il dirigente delle medie Ferrari, dal canto suo, ha espresso
considerazioni non del tutto coerenti con quanto precedentemente comunicato in via
informale, generando un quadro non perfettamente allineato. Una situazione che evidenzia
la necessità di maggiore chiarezza e coordinamento istituzionale, senza mettere in
discussione la professionalità dei dirigenti scolastici, che hanno comunque mostrato
disponibilità al confronto.
“Purtroppo – si legge nella nota di Fratelli d’Italia – anche in questa occasione, l’assessore alle politiche scolastiche ed educative del Comune di Maranello ha mantenuto un atteggiamento più orientato all’autosufficienza che alla collaborazione. Pur presentandosi come se “tutto fosse già definito”, diversi contenuti — quelli che avrebbero dovuto essere oggetto di condivisione sin dall’inizio — risultavano ancora mancanti.
«Questa gestione non garantisce serenità, trasparenza e correttezza in un percorso
educativo rivolto ai giovani, che invece meriterebbero un’istituzione chiara, coerente e realmente aperta al dialogo», afferma Goldoni.
“È ormai evidente che il regolamento sia stato portato avanti con eccessiva frettolosità – prosegue la nota – senza un coinvolgimento sistematico dei principali attori del progetto, sebbene non si intuisca quanto effettivamente interessati. La Giunta continua a preferire percorsi verticali e poco partecipati, invece di valorizzare pienamente la collaborazione con le scuole.
La scuola e i ragazzi non possono essere amministrati con approssimazione, né con
documenti che presentano lacune procedurali e operative. Le modalità di attuazione non
sono a sé stanti rispetto al Regolamento.
I ragazzi meritano di più – aggiunge Fratelli d’Italia – Meritano un progetto serio, trasparente, condiviso e costruito insieme — non un percorso improvvisato”.
«Come Consigliere Comunale di Fratelli d’Italia, continuerò a vigilare con determinazione
affinché il Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze nasca davvero come uno spazio
di partecipazione autentica, rispettosa e non politicizzata.
Mi auguro inoltre che i dirigenti scolastici possano sempre esprimersi con piena serenità e
senza alcun timore: se è vero che alcuni aspetti del progetto saranno sostenuti
economicamente dal Comune, non per questo il Comune deve imporre le proprie decisioni.
La scuola deve poter contribuire in modo libero e autorevole, come parte fondamentale e
insostituibile del percorso educativo.
Ribadirò questi concetti con forza nel prossimo Consiglio Comunale», conclude il consigliere
Goldoni.
Sabato 13 e domenica 14 dicembre torna a Fiorano Modenese, come da tradizione, il Natale solidale tra proposte per fare del bene e laboratori creativi e giochi per bambini e ragazzi, proposti dalle associazioni del territorio, nella suggestiva cornice di piazza Ciro Menotti, vestita a festa, con l’albero di Natale, il giardino nordico, il bus di Babbo Natale a due piani, le luminarie e la nuova installazione natalizia di Lunati, dal titolo “Il mondo è nelle tue mani”.
“Il Natale solidale di Fiorano Modenese è uno degli appuntamenti che esprime la vivacità e la bellezza della nostra comunità: anche quest’anno le associazioni del territorio hanno risposto con creatività e generosità, portando in piazza attività, laboratori, giochi e proposte che uniscono divertimento, solidarietà e partecipazione. – sottolinea l’assessora all’Associazionismo, Marilisa Ruini – Vedere così tante realtà collaborare, fianco a fianco, per offrire ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie giornate ricche di valori e di occasioni esprime la capacità di questo territorio di mettere al centro la cura reciproca e il senso di comunità. Ringrazio di cuore tutte le associazioni coinvolte, i volontari, il Comitato Fiorano in Festa e gli uffici comunali per il loro impegno e la loro dedizione. Invito tutte e tutti a partecipare e a vivere insieme questo momento di festa: un Natale che non è solo luci e addobbi, ma soprattutto solidarietà e condivisione.”
Sabato 13 dicembre, il pomeriggio sarà dedicato ai più giovani e alle famiglie: in piazza, dalle 14.30 alle 17 sarà un Natale Free Power con giochi gratuiti a tappe e premi a cura di GET Babele e volontari delle parrocchie, in collaborazione con le associazioni Dimondi Clown, Lumen, Framestorming e Genitori per la Scuola di Fiorano. I bambini e i ragazzi, dagli 8 in su, che desiderano giocare e provare a entrare nella “Magica classifica”, sono attesi alle 14.15 in piazza, dove attraverso una veloce iscrizione e la consegna della scheda di partecipazione, sulla quale raccogliere i punti dei giochi, si darà il via a giochi, al divertimento e alla gara. Alle 17 circa, i 10 partecipanti che avranno raccolto più punti, saranno premiati con fantastici regali. Non mancheranno premi di partecipazione per tutti gli iscritti che riconsegneranno la scheda di partecipazione.
Contemporaneamente, dalle 15 alle 17, per bambini e famiglie ci saranno altre attività ludiche: il laboratorio RiusAmi a cura di Caritas Fiorano e Spezzano, i giochi da tavolo per tutti con Auser Fiorano, il laboratorio di pittura “Aspettando la neve” di Arte e cultura, il set fotografico natalizio a cura di Framestorming e il truccabimbi con giochi per i più piccoli, a cura di Genitori per la scuola.
Sarà possibile gustare una deliziosa merenda proposta da Camper Club e anche popcorn e tisane preparati da Genitori per la Scuola, oltre ad altre specialità degli stand gastronomici presenti, oltre che de “La Sfoglia in piazza”.
Domenica 14 dicembre tra le animazioni del bus di Babbo Natale e gli spettacoli musicali, in piazza Ciro Menotti torna anche il Natale solidale: per tutto il giorno sarà possibile acquistare oggettistica, manufatti e specialità gastronomiche negli stand delle associazioni di volontariato del territorio, per sostenere i loro progetti.
Ci sarà anche la possibilità di fare shopping al mercatino natalizio dell’associazione culturale Talenti, con artigianato e prodotti di qualità. La mattinata sarà anche allietata dal concerto di Natale della banda Flos Frugi, alle ore 10.
Il programma degli eventi in centro a Fiorano è curato dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con gli uffici comunali e le associazioni del territorio.
Le iniziative in piazza Ciro Menotti sono tutte gratuite e sostenute da Cesar Ceramiche; AAO Vivai e Azienda agricola Covili hanno allestito l’albero di Natale e il giardino nordico; Smaltochimica l’installazione di Lunati Manufacturing.
Gli appuntamenti natalizi a Fiorano Modenese continuano fino al 6 gennaio 2026. Il programma completo è disponibile sul sito web del Comune: www.fiorano.it.