E’ stata molto più
difficile di quanto non sia apparsa la vittoria di Michael
Schumacher al Gp di Spagna. E’ quanto lui stesso ha riferito a
fine gara, confessando di essere “esausto”. Il motivo sono
state le tensioni contrapposte a cui il pilota ha dovuto fare
fronte per via di un guaio meccanico occorso agli scarichi della
sua Ferrari.

Doppietta rossa a Montmelò: il pilota della Ferrari Michael Schumacher ha vinto oggi il Gp di Spagna, quinta prova del mondiale 2004. Alle sue spalle ha chiuso il compagno di scuderia Rubens Barrichello, completando la doppietta numero 63 (la 18esima firmata Schumi-Rubinho, di cui tre in questa stagione) per la Ferrari, salita a 172 vittorie totali nei Gran Premi. Il terzo posto in Spagna è dell’italiano Jarno Trulli (Renault), autore di una partenza strepitosa dalla quarta piazza, che gli ha permesso di condurre la gara per i primi dieci giri.

Incredibile affluenza di
pubblico a Barcellona per il Gran Premio di Spagna. Fin dalle
prime ore del mattino il circuito di Catalogna, che si trova ad
una ventina di chilometri ad est di Barcellona, è stato
letteralmente preso d’assalto da decine e decine di migliaia di
tifosi. Effetto di quella che in Spagna viene definita la
“alonsomania”, la passione popolare che in terra spagnola ha
generato il pilota di casa Fernando Alonso.

Campione, come sempre.
Ma in terra di Spagna è stato più Hidalgo che Cannibale. Più
Cavaliere di sangue (sportivamente) reale che non concorrente
assetato di vittoria. Così Michael Schumacher si è presentato
nelle qualifiche del gran premio di Spagna 2004: per l’ennesima
volta un campione assoluto, più forte non solo degli avversari,
ma anche del vento che pure ha disturbato le qualifiche di
molti, più forte degli imprevisti, più forte delle pressioni
esterne, sempre così estreme nell’estremo mondo della Formula 1. Ancora una volta il più bravo, nel giorno del suo
duecentesimo gran premio.