27 C
Comune di Sassuolo
lunedì, 9 Giugno 2025
Home Blog Pagina 141

ATERSIR, eletta la nuova coordinatrice del Consiglio Locale modenese e la nuova rappresentante del territorio di Modena nel Consiglio d’ambito

ATERSIR, eletta la nuova coordinatrice del Consiglio Locale modenese e la nuova rappresentante del territorio di Modena nel Consiglio d’ambitoDopo le elezioni amministrative di giugno, con il rinnovo delle amministrazioni comunali, si è riunito oggi il Consiglio Locale per il territorio provinciale di Modena di ATERSIR, l’Agenzia regionale che regola il servizio idrico e la gestione dei rifiuti, con la partecipazione dei nuovi amministratori.

Il primo punto trattato in questa nuova consiliatura è stato quello dell’elezione e nomina del Coordinatore del Consiglio Locale modenese e del rappresentante del territorio nel Consiglio d’ambito, l’organo regionale di ATERSIR. All’unanimità è stata eletta nella funzione di Coordinatrice del Consiglio Elisabetta Marsigliante Assessora a Urbanistica, Edilizia privata, Ambiente, Politiche abitative e Sicurezza del Comune di Maranello e come Consigliera d’ambito la Sindaca di Soliera Caterina Bagni.

E’ stato espresso da tutti gli intervenuti alla seduta – gestita in questa occasione dal Presidente uscente della Provincia Fabio Braglia – il pieno apprezzamento delle scelte compiute che le due amministratrici, nelle loro parole hanno accettato con senso di responsabilità evidenziando l’impegno a svolgere al meglio la funzione e la centralità di questi due servizi per l’intero territorio modenese.

 

Agricoltura, Mammi: “Le imprese colpite dall’alluvione richiedono urgentemente l’aiuto della Ue”

Agricoltura, Mammi: “Le imprese colpite dall’alluvione richiedono urgentemente l’aiuto della Ue”“Nel quadro tragico provocato dagli eventi meteo che hanno colpito il bolognese e la Romagna dal 17 al 19 settembre, molte aziende agricole e agroalimentari sono risultate alluvionate per la terza volta. Chiediamo quindi all’Unione europea di destinare parte delle risorse del Fondo di crisi anche alle comunità dell’Emilia-Romagna”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, in una lettera al ministro per l’Agricoltura e la sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.

La riserva di crisi dell’Unione europea è destinata a fornire sostegno nelle situazioni di grave crisi che interessano la produzione agricola o la distribuzione di prodotti agricoli, come nel caso delle terribili perturbazioni che hanno interessato nelle prime settimane di settembre una parte importante dell’area europea e successivamente anche l’Emilia-Romagna.

“Ancora una volta- prosegue Mammi- la nostra terra è stata pesantemente colpita da fenomeni alluvionali che hanno provocato erosioni dei terreni di collina, riattivazione di frane, esondazioni, danni alla popolazione civile e alle produzioni agricole. Da qui la necessità di ricevere risorse, come era già accaduto in occasione dell’alluvione del 2023, per affrontare le conseguenze delle catastrofi naturali. In quel caso, il sostegno economico a favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna, oltre che ad altri Paesi europei, ha confermato il concreto senso di solidarietà che testimonia i valori dell’Ue”.

Allerta arancione per rischio idraulico, idrogeologico, temporali e vento forte per la giornata di domani, giovedì 3 ottobre

Allerta arancione per rischio idraulico, idrogeologico, temporali e vento forte per la giornata di domani, giovedì 3 ottobreAllerta arancione per rischio idraulico, idrogeologico, temporali e frane per la giornata di domani, giovedì 3 ottobre: lo annuncia il bollettino dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Già dal primo pomeriggio di oggi è riunito il Ccs (Centro coordinamento soccorsi) della provincia di Ravenna, presieduto dal prefetto, Castrese de Rosa, e al quale ha partecipato anche la presidente facente funzione della Regione, Irene Priolo. Sono proseguiti senza sosta, fino a ieri, tutti i lavori nei cantieri delle somme urgenze; da oggi si procede alla copertura con teloni degli argini più fragili. Attivato anche tutto il sistema di Protezione civile e rafforzato il numero di imprese pronte a intervenire in caso di bisogno, così come sono coinvolti i Consorzi di Bonifica che stanno procedendo allo svuotamento dei canali, a scopo preventivo. Infine, è stato richiesto a Rfi di presidiare i ponti di propria competenza. Una particolare attenzione riguarda la frazione di Traversara di Bagnacavallo (Ra), pesantemente colpita dall’ultima ondata di maltempo.

Il maltempo

La profonda depressione che, dal centro Europa, si sta spostando verso sud si è già affacciata oggi sul territorio dell’Emilia-Romagna con piovaschi sparsi e, nel settore occidentale, temporali. L’ingresso vero e proprio del maltempo è atteso per domani, soprattutto a partire dalla seconda parte della giornata. Dopo le precipitazioni diffuse e localmente intense del mattino, i fenomeni vedranno un’intensificazione dalle ore pomeridiane, in particolare sulle aree appenniniche centro-orientali e la pianura romagnola.

Le precipitazioni previste potranno causare, in particolare nell’appennino centro-orientale, fenomeni di ruscellamento sui versanti e frane, favoriti da condizioni di saturazione dei suoli abbastanza elevate dopo l’ondata di maltempo del 18 settembre scorso.

Si prevedono rapidi innalzamenti dei livelli idrometrici sui corsi d’acqua del settore centro-orientale che, nella serata di domani, potranno raggiungere soglia 2 sugli affluenti di destra del Reno e nei bacini romagnoli. Dalle ore pomeridiane sono anche previsti venti nord-orientali di burrasca forte (75-88 km/h) sulle aree costiere settentrionali (ferrarese e ravennate), con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore, e venti di burrasca moderata (62-74 km/h) sulle aree costiere meridionali e nelle aree montane regionali (anche qui, con possibili rinforzi o raffiche di intensità superiore). I venti determineranno un aumento del moto ondoso; anche se al di sotto dei valori di riferimento, potrà causare fenomeni localizzati di erosione e/o di inondazione marina.

La Regione investe 900mila euro per sostenere musei, raccolte, luoghi culturali, case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna

La Regione investe 900mila euro per sostenere musei, raccolte, luoghi culturali, case e studi delle persone illustri dell’Emilia-RomagnaNovecentomila euro per l’organizzazione museale regionale, che finanzieranno 17 soggetti privati titolari di musei, raccolte, luoghi della cultura, case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna. E’ l’esito del bando della Regione per sostenere azioni prioritarie in conformità con il Programma regionale degli interventi in materia di biblioteche, archivi storici, musei e beni culturali.

I programmi di attività presentati dai musei per ottenere una convenzione con la Regione Emilia-Romagna per il triennio 2024-2026 riguardano attività di valorizzazione dei beni e delle raccolte degli istituti culturali, ma anche nuovi servizi e allestimenti, dotazioni tecnologiche, interventi di catalogazione, conservazione e restauro, formazione.

“Con questo bando- commenta l’assessore regionale a Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori- la Regione offre un contributo significativo a sostegno di quelle realtà private che con le loro attività incrementano la qualità dell’offerta culturale del territorio, facendo crescere la ricca e diversificata programmazione del nostro sistema museale regionale”.

Due le linee di intervento, differenziate in base alla presenza dei Livelli uniformi di qualità per i musei, per segnare una spinta sempre più decisa nella direzione del miglioramento dell’offerta di servizi culturali: la prima rivolta a musei e luoghi della cultura privati accreditati al Sistema museale nazionale. La seconda a istituti culturali privati non accreditati al Sistema museale nazionale, in entrambi i casi coinvolti da attività di valorizzazione, educative, di mediazione, di studio e di ricerca sui patrimoni tali da soddisfare principi di rilevanza e interesse regionale.

La Regione sostiene queste attività con un contributo non superiore ai 40mila euro annuali per la prima linea di intervento e di 20mila euro per la seconda linea di intervento, finanziando in entrambi i casi al massimo l’80% del costo del programma.

Sono 17 i musei e luoghi della cultura ad aver ottenuto il finanziamento regionale per l’attuazione dei programmi presentati, graduatoria approvata dalla Giunta regionale

Linea di intervento 1

Fondazione Tito Balestra onlus (Longiano, FC)
Idro Ecomuseo delle acque di Ridracoli (Borgo Ridracoli, Bagno di Romagna, Ra)
Museo benedettino e diocesano d’arte sacra (Nonantola, Mo)
Museo Classis_Museo della città e del territorio (Ra)
Museo d’arte cinese ed etnografico (Pr)
Museo ebraico di Bologna
Museo Ettore Guatelli (Ozzano Taro, Pr)
Museo la casa delle marionette (Ra)

Linea di intervento 2

Kronos, Museo della cattedrale di Piacenza
Fondazione cardinale Giacomo Lercaro – Raccolta Lercaro (Bo)
Galleria e Collegio Alberoni (Pc)
I Musei del Duomo di Modena
Galleria d’arte moderna Ricci Oddi (Pc)
La casa dei burattini di Otello Sarzi (Cavriago, RE)
Museo Carlo Zauli (Faenza, Ra)
Museo diffuso della Fondazione Gualandi (Bo)
Museo italiano della Ghisa (Longiano, FC)

“Alta Via dei Parchi” (AVP 501): la Regione rilancia il proprio impegno insieme agli Enti parco, al Cai Emilia-Romagna e ai Comuni

“Alta Via dei Parchi” (AVP 501): la Regione rilancia il proprio impegno insieme agli Enti parco, al Cai Emilia-Romagna e ai ComuniLa Regione conferma e rilancia il proprio impegno per la valorizzazione dell’Alta Via dei Parchi, un itinerario unico per caratteristiche ambientali, paesaggistiche e storiche, che si snoda lungo il crinale appenninico a cavallo tra Emilia-Romagna, Toscana e Marche: 501 chilometri, da percorrere a piedi in 27 tappe, attraverso otto aree protette da Berceto (Pr), nei pressi del Passo della Cisa, fino a Calvillano (Rn).

Non si parte da zero. Già molti gli interventi realizzati per la manutenzione e la qualificazione di questo percorso che è uno dei destinatari principali dei quasi 1,5 milioni di euro stanziati in questa legislatura dalla Regione per la rete sentieristica. Un lavoro che ora continua e si rafforza in collaborazione con il Cai Emilia-Romagna, gli Enti Parco i Comuni con il coordinamento della Macro Area Emilia Centrale.

Grazie alla costruzione di un progetto condiviso e alla regia di Regione e Macroarea Emilia Centrale di Modena, il Club Alpino Italiano ha realizzato una vera e propria campagna di monitoraggio, rilievo e aggiornamento dell’itinerario, sulla base della quale la Regione punta ad arrivare entro l’estate 2025 alla  completa risistemazione dell’Alta Via, per garantirne una piena fruizione: dall’aggiornamento della segnaletica alla manutenzione e ricucitura di alcuni tratti che oggi presentano problemi di percorribilità.

Il tutto insieme ai gestori delle otto aree protette interessate dall’itinerario, i Comuni e lo stesso Cai, con l’obiettivo di mettere a sistema in modo stabile e duraturo nel tempo sia le attività di gestione e di manutenzione che quelle di promozione e comunicazione, già avviate con l’attivazione della pagina Facebook “Alta Via dei Parchi” e la predisposizione di una carta aggiornata.

“L’Alta Via dei Parchi – AVP501- rappresenta una vera e propria eccellenza del nostro territorio, un percorso che si snoda lungo il crinale dell’Appennino emiliano-romagnolo offrendo paesaggi mozzafiato, enogastronomia e luoghi storici e culturali straordinari, per sportivi e appassionati camminatori. È per questo che vogliamo compiere un ulteriore salto di qualità per la piena valorizzazione, e farlo insieme agli Enti parco, ad una realtà strutturata e molto presente in tutte le province come il Cai Emilia-Romagna ed i Comuni. Un’ottima opportunità di valorizzazione che rafforza la collaborazione proficua di questi anni. Siamo di fronte a un bene di straordinario valore naturalistico e di biodiversità, che va gestito con cura e attenzione, dando continuità nel tempo agli interventi necessari– spiega l’assessora regionale al Territorio, Parchi, forestazione e biodiversità Barbara Lori-. Un bene che può rappresentare un’importante occasione di sviluppo del territorio, puntando sulla crescita del turismo sportivo, sostenibile e consapevole che in questi anni ci ha dato forti segnali di apprezzamento”.

“Il Gruppo regionale Cai ha aderito con entusiasmo al progetto, accettando di buon grado l’invito a partecipare ai lavori – ha dichiarato Massimo Bizzarri, presidente Cai Emilia-Romagna. Vogliamo essere un attore primario per il rilancio di questo importante cammino. Il nostro impegno non è solo di ripristinare la segnaletica, ma di svolgere un costante ed accurato controllo dei vari tratti, valorizzandone gli aspetti naturalistici, trovando sostegno in tante realtà locali come punti tappa e ristori e suggerendo soluzioni pratiche. Questo permette non solo ai fruitori di beneficiare di quanto il nostro Appennino offre, ma permette anche ai residenti di partecipare alla tutela di questo delicato e fragile ambiente”.

L’Alta Via dei Parchi

Nata nel 2012, l’Alta Via de Parchi attraversa i parchi regionali Valli del Cedra e del Parma, Alto Appennino Modenese, Vena del Gesso Romagnola, Laghi Suviana e Brasimone, Corno alle Scale; il parco interregionale Sasso Simone e Simoncello; i parchi nazionali Appennino Tosco Emiliano e Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Otto le province interessate: Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.

Un percorso che prosegue con il collegamento in quattro tappe con l’Alta Via dei Monti Liguri. Un vero e proprio “ponte escursionistico” tra il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Parco Regionale dell’Aveto; un collegamento più stretto tra le valli del Taro, Ceno, Manubiola, Magra, Vara, Graveglia, Sturla, Aveto, interessando i Comuni di Albareto, Bedonia, Berceto, Borgo Val Taro, Tornolo.

L’Alta Via dei Parchi fa parte dei “Cammini dell’Emilia-Romagna” assieme ad altri itinerari di carattere storico, religioso e culturale.

UniCredit stanzia un nuovo plafond di 5 miliardi di euro per le imprese che investono secondo il Piano Transizione 5.0

UniCredit stanzia un nuovo plafond di 5 miliardi di euro per le imprese che investono secondo il Piano Transizione 5.0UniCredit supporta le imprese che partecipano al “Piano Transizione 5.0”, l’iniziativa del Governo che prevede incentivi sotto forma di credito d’imposta a fronte di progetti di innovazione che comportino una riduzione dei consumi energetici. L’agevolazione è rivolta alle imprese di tutte le dimensioni, con sede in Italia, che dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025 hanno effettuato o effettueranno nuovi investimenti innovativi che generano una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva o in alternativa una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento.

Il “Piano Transizione 5.0” si inserisce all’interno della terza edizione del più ampio programma della banca denominato “UniCredit per l’Italia”, che dal 2022 sostiene le famiglie, i privati e le imprese accompagnandole nella loro evoluzione e supportandone il posizionamento competitivo. UniCredit per l’Italia, amplia così il plafond a disposizione del sistema produttivo italiano di ulteriori 5 miliardi di euro, per un importo di 15 miliardi di euro stanziato nel 2024 e un totale di circa 35 miliardi di euro dal 2022.

Andrea Orcel, CEO di UniCredit e Head di UniCredit Italia ha dichiarato: “Il sostegno alle comunità e alle imprese italiane è sempre stato di fondamentale importanza per UniCredit e continuerà a esserlo. L’abbiamo dimostrato con UniCredit per l’Italia, che nell’ultima delle tre edizioni consente alle aziende di migliorare il loro impatto sull’ambienteGrazie a “Piano di Transizione 5.0”, saremo in grado di sostenere le nostre aziende clienti con un’offerta integrata di prestiti e servizi dedicati alla realizzazione di un modello di business sostenibile. Sono certo che saranno molte le aziende che, grazie a questo plafond, potranno accelerare il loro percorso verso un futuro digitale e sostenibile, in coerenza con l’obiettivo di UniCredit che vuole fornire alle comunità strumenti per progredire.”

L’offerta di UniCredit si completa con soluzioni di finanziamento, anche tramite leasing, e servizi dedicati erogati attraverso primari partner convenzionati che supportano l’impresa nell’accesso al credito d’imposta e nelle varie fasi di analisi dell’investimento. Le aziende clienti di UniCredit potranno inoltre accedere ai servizi di una selezione di start-up che offrono soluzioni innovative di efficientamento energetico e allo Score ESG di Cerved Rating Agency gratuito, che aiuta l’impresa a valutare le opportunità  del “Piano Transizione 5.0” e gli impatti ESG degli interventi adottati.

Il “Piano Transizione 5.0” rappresenta uno strumento importante per ridurre i consumi energetici e aumentare il grado di digitalizzazione delle imprese italiane, nonchè per rafforzare la crescita economica, attraverso un sostegno agli investimenti in beni materiali e immateriali, beni necessari per autoproduzione e autoconsumo di energia da fonti rinnovabili e per la formazione del personale. Il credito d’imposta varia dal 5% al 45%, a seconda dell’investimento e del beneficio di efficienza energetica conseguito; è necessario che vi sia una riduzione dei consumi energetici non inferiore al 3% per la struttura produttiva o al 5% per il processo interessato.

 

Torna in ludoteca a Fiorano “Nati per giocare”

Torna in ludoteca a Fiorano “Nati per giocare”Dal 3 ottobre al 19 dicembre tornano in ludoteca a Fiorano Modenese le serate di giochi da tavolo e di giochi di ruolo ad accesso libero per over 16 anni.

Ogni primo e terzo lunedì del mese, dalle 21 alle 24, ci si potrà ritrovare negli spazi del BLA per giocare insieme e approfittare dell’esperienza dei dimostratori e game master di SpezzaCon. L’ingresso è libero e gratuito, in collaborazione con Associazione Balena Ludens, Associazione Officina ludica e TurboDado

Per informazioni: ludoteca@fiorano.it – 0536 833414

 

Speciale “Fiere d’Ottobre” per l’ultimo numero del periodico comunale sassolese

Speciale “Fiere d’Ottobre” per l’ultimo numero del periodico comunale sassoleseÈ disponibile online, sul sito internet istituzionale del Comune di Sassuolo nella sezione “Progetti del Comune”, l’ultimo numero del periodico comunale speciale “Fiere d’Ottobre”.

Con cadenza trimestrale, il periodico comunale racchiude le informazioni utili dall’Amministrazione comunale, i progetti in cantiere, le iniziative appena trascorse, con un focus particolare su un mese di appuntamenti che inizierà proprio domenica 6 ottobre.

E’ possibile ritirare una copia cartacea del periodico comunale presso l’Urp al comparto XX Settembre.

Sempre aperte le iscrizioni per il Bimbibus: attivi 4 percorsi a Formigine e Magreta

Sempre aperte le iscrizioni per il Bimbibus: attivi 4 percorsi a Formigine e MagretaIl Bimbibus è un progetto didattico-educativo gratuito, nato quindici anni fa, rivolto ai bambini frequentanti le scuole primarie del Comune di Formigine e che coinvolge volontari e famiglie. I bambini iscritti vengono accompagnati a scuola, a piedi, da due o più adulti volontari aderenti al progetto.

Il Bimbibus è infatti un “autobus umano”, formato da una carovana di bambini “passeggeri”: un modo sano, sicuro, divertente e sostenibile per iniziare la giornata.

Ma come funziona? Ogni bambino e ogni volontario ha una pettorina ad alta visibilità e un cartellino di riconoscimento personalizzato con il logo del Bimbibus e con il proprio nome, forniti dal Comune.

Ogni Bimbibus è diverso, per adattarsi alle esigenze dei bambini, dei genitori e del territorio; annualmente sono pertanto aggiornati i percorsi e le fermate al fine della migliore organizzazione, tenendo conto delle iscrizioni, dell’articolazione degli orari scolastici e del personale volontario disponibile.

Per l’anno scolastico 2024/2025 il progetto ha preso avvio il 1 ottobre con 45 bimbi iscritti e 24 volontari adulti accompagnatori.

I percorsi attivati sono quattro, la lunghezza dei quali varia dai 700 ai 1.300 metri: uno per la scuola Carducci di Formigine, uno per la scuola Ferrari di Formigine, due per la scuola Palmieri di Magreta (linea rossa e linea verde).

Le iscrizioni per bambini e volontari sono sempre aperte, si effettuano online collegandosi al sito del Comune di Formigine, all’indirizzo: www.comune.formigine.mo.it / Servizi online / Iscrizione ai servizi scolastici comunali / Portale Entranext.

C’è sempre bisogno di nuovi volontari: per avere maggiori informazioni e consultare le mappe attive, è possibile accedere alla sezione Servizi / Ambiente del sito Internet comunale, oppure telefonare al numero 059 416344.

Formigine: vìola le prescrizioni imposte in tema di Codice Rosso e viene arrestato

Formigine: vìola le prescrizioni imposte in tema di Codice Rosso e viene arrestatoNella serata del 30 settembre scorso, i Carabinieri della Stazione di Formigine hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato, un uomo di 41 anni. Lo stesso, sottoposto dal luglio 2023 alla misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con divieto di avvicinamento alla persona offesa, ha violato il provvedimento omettendo di allontanarsi da un locale pubblico dove si trovava anche la vittima.

Ciò ha comportato una richiesta di intervento ai Carabinieri che, in loco, hanno appurato l’effettiva violazione delle norme di legge in questione, in particolare all’art. 387bis del Codice Penale.

Il Giudice del Tribunale di Modena, dopo la convalida dell’arresto giudicato con rito direttissimo, ha disposto nei confronti dell’indagato l’obbligo di presentazione quotidiana alla Polizia Giudiziaria.

Connessione da Cani, a Maranello mostra di foto e sculture

Connessione da Cani, a Maranello mostra di foto e sculture
Immagine a corredo fornita dal Comune di Maranello

Appuntamento dal 5 al 12 ottobre a Maranello con la mostra “Connessione da Cani”, evento di sensibilizzazione nel quale l’amore per gli animali, per l’arte e per il prossimo, vengono presentati sotto forma di esposizione artistica. Protagonisti gli artisti Martina Corrado, Gianluca Galletti e Pablo Garcia Maniara. La mostra è ospitata allo Spazio Culturale Madonna del Corso con vernissage sabato 5 ottobre alle ore 18 e rimane aperta fino al 12 ottobre con i seguenti orari: domenica 6 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, da lunedì 7 a sabato 12 ottobre dalle 17.30 alle 19.30.

Martina Corrado è una fotografa, sagace immortalatrice di quelle connessioni di cui l’evento si fa ambasciatore, i rapporti tra l’uomo e il cane, l’affetto reciproco che entrambi vivono e la complicità che intercorre durante i giochi, le coccole, i viaggi, il vivere quotidiano insomma.
Gianluca Galletti nasce fisicamente nel 1973 e in camera obscura nel 1990 e cresce artisticamente folgorato dalla fotografia di Moda che furoreggiava. Nei primi anni 2000 rimane inizialmente spiazzato dal passaggio epocale rullini / digitale. Ben presto capisce che il supporto non è vitale e ripresosi dal lutto analogico conferma in sé che è l’idea e la struttura culturale dell’estetica per compierla ad essere la Fotografia. Lo studio della fotografia viene da subito affiancato allo studio del teatro. Le intenzioni. Il rapporto diretto tra la persona che darà vita all’immagine e il fotografo. La domanda è “Vuoi diventare Opera d’Arte”. Collocare nel progetto il soggetto rendendolo consapevole di cosa va a rappresentare quell’ immagine che insieme si andrà a creare: Il contesto.
Pablo Garcia Maniara è un architetto al servizio dello spirito, parla di affetto non di arte, discute sul concreto e lascia correre libero il concetto. L’arte? È per quelli che non hanno voglia di lavorare. Per questo Maniara definisce le sue opere intellettuali, la sua è una collaborazione tra l’artigiano e il cinofilo, Pablo rende omaggio all’affetto, all’intesa, all’amore incondizionato, il resto è speculazione, dalla quale lui si tira fuori. “Vuoi veramente bene ai tuoi animali? Allora erigigli un monumento, perché probabilmente lo meritano”.

“Certe esperienze sono formative e rendono una persona più sensibile e tutti sappiamo che se ognuno fosse più sensibile ci faremmo molto meno male di quanto ne facciamo tra essere umani, la sensibilità che a volte ci manca è quella connessione necessaria per entrare in empatia con l’esistenza e l’esistenza è semplice vederla da vicino guardando in quello sguardo fraterno, che solo i cani sanno dare.”

Helena Janeczek rilegge Franz Kafka alla Cionini a cento anni dalla scomparsa

Helena Janeczek rilegge Franz Kafka alla Cionini a cento anni dalla scomparsaDomani, giovedì 3 ottobre a partire dalle 20,30 presso la Biblioteca Comunale Cionini, si terrà un appuntamento organizzato in occasione dei cento anni dalla scomparsa di Franz Kafka, con Helena Janeczek – “Lettera al padre”.

Cento anni fa, il 3 giugno 1924, si spegneva a Kierling, vicino Vienna, Franz Kafka.

Con la sua prosa visionaria e perturbante, ha scavato nelle profondità dell’animo umano, svelandone le angosce e le contraddizioni e rimane ancora oggi uno scrittore di un’attualità illuminante.

Pur non avendo conosciuto il successo in vita, Kafka è diventato un punto di riferimento imprescindibile per la letteratura del Novecento e non solo. La sua opera, composta da romanzi, racconti, lettere e aforismi, è un viaggio nell’assurdo e nell’inquietante. I protagonisti dei suoi scritti si trovano spesso intrappolati in situazioni in cui la logica e la razionalità sembrano venir meno, lasciando spazio a un senso di angoscia e di smarrimento.

Kafka ci ha lasciato in eredità una scrittura potente e suggestiva, capace di scavare nell’animo umano e di mettere a nudo le sue fragilità.

A cento anni dalla morte, la sua scrittura continua ad essere fonte di ispirazione e di riflessione; le sue opere parlano ancora al nostro presente, ci interrogano sul senso della vita, sulla ricerca della verità, sulla difficoltà di comunicare e di relazionarsi con gli altri.

Ottobre rosa, tanti eventi per ricordare a donne e uomini l’importanza di screening e prevenzione con sani stili di vita

Ottobre rosa, tanti eventi per ricordare a donne e uomini l’importanza di screening e prevenzione  con sani stili di vitaOttobre è ‘rosa’ perché è il mese tradizionalmente legato, in tutta Italia, alla prevenzione dei tumori femminili, in particolare il tumore al seno ma anche il tumore del collo dell’utero e il tumore del colon retto e di sensibilizzazione generale, sia verso le donne sia verso gli uomini, su questo tema. Sottoporsi regolarmente agli screening è infatti l’unico modo per riuscire a diagnosticare precocemente il tumore e intervenire con la terapia ma è molto importante agire anche sulla prevenzione adottando un sano stile di vita. Per ricordare a tutte le donne l’importanza dello screening l’Ausl di Modena organizza, in particolare ad ottobre, una serie di eventi in tutto il territorio della provincia:  il programma viene aggiornato ed è consultabile nel sito di Ausl Modena www.ausl.mo.it/ottobre-rosa o nelle pagine web dei singoli Distretti sanitari (Modena, Castelfranco, Vignola, Pavullo, Sassuolo, Carpi, Mirandola). Gli eventi sono organizzati con la collaborazione delle associazioni di volontariato e dei Comuni.

Ecco gli eventi principali in ogni Distretto sanitario. A Carpi il 19 ottobre alla Casa della comunità si terrà l’evento pubblico ‘Con tutto il core team’ per parlare con i professionisti sanitari della Breast Unit, l’Unità che si occupa della diagnosi e del trattamento del tumore al seno all’interno dell’ ospedale Ramazzini, e per camminare insieme ricordando l’importanza dello screening. L’incontro dal titolo ‘Con tutto il core team’ inizierà alle 8.30 con la camminata della salute e proseguirà alle 9.30 con gli interventi.

A Mirandola si terranno diverse attività durante tutto il mese di ottobre, tra camminate e incontri sul benessere femminile. Si segnala il convegno in programma il 29 ottobre alle ore 20.30 nella sala consiliare, dal titolo ‘Donne in salute: prenditi cura di te’ sull’importanza degli screening e sani stili di vita.

A Modena si segnala il 17 ottobre alle ore 18 l’evento al Centro screening mammografico dell’Ausl al Policlinico (ingresso 22): verrà presentato il libro “Cara Laura… Cara Agata”… di Laura Scaltriti e saranno presenti alcuni professionisti sanitari per parlare dell’importanza dello screening.

Il Distretto di Castelfranco ha organizzato un incontro on line con i professionisti sanitari dell’Ausl che si occupano di screening: l’incontro sarà trasmesso in diretta sulla pagina Facebook del Comune di Castelfranco Emilia il 7 ottobre dalle 18 alle 19.

A Pavullo appuntamento il 9 ottobre nella sala consiliare Unione, dalle 16.30 alle 19, con l’incontro dal titolo ‘Le patologie oncologiche: dalla prevenzione alla cura nella Rete provinciale del Distretto di Pavullo’, con i professionisti sanitari.

Nel Distretto di Vignola tanti eventi organizzati durante tutto il mese di ottobre non solo di carattere informativo ma anche orientati alla prevenzione dei tumori e, in generale, a sani stili di vita. Tra gli appuntamenti segnaliamo sabato 12 ottobre nel parco Europa in via Cavedoni dove, dalle 10 alle 11.30, si terrà un incontro con i professionisti sanitari del servizio screening oncologici.

Tanti eventi anche a Sassuolo e in tutto il Distretto:  il 28 ottobre, dalle ore 18 alle 20 nel club La Meridiana a Formigine si terrà il convegno ‘Benessere e prevenzione, l’importanza degli screening oncologici, alimentazione e movimento’ con i professionisti sanitari degli screening dell’Azienda USL.

 

Arresto cardiaco, la Regione investe 1,5 milioni di euro per l’acquisto di circa mille nuovi defibrillatori automatici (DAE)

Arresto cardiaco, la Regione investe 1,5 milioni di euro per l’acquisto di circa mille nuovi defibrillatori automatici (DAE)Possono bastare pochi minuti per salvare una vita: usare il defibrillatore entro i primi quattro minuti dall’esordio di un arresto cardiaco può garantire la sopravvivenza tra il 50 e il 70% dei casi, probabilità che cala del 10-12% per ogni minuto che passa.

Per questo la Regione ha finanziato con 1,5 milioni di euro l’acquisto da parte delle Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna di circa mille nuovi defibrillatori automatici esterni (DAE).

L’obiettivo è incentivare l’utilizzo dei DAE al di fuori dalle aree ospedaliere dove più frequentemente si verifica un arresto cardiaco. Grazie a questo investimento i dispositivi, completi di teca per il contenimento e spese di manutenzione, saranno poi dati in comodato gratuito o in altre forme di concessione ad enti, società o associazioni territoriali. Le stesse Aziende elaboreranno piani autonomi per la collocazione delle attrezzature sulla base delle necessità e caratteristiche dei territori.

Oggi in Emilia-Romagna sono già disponibili 8.385 defibrillatori automatici o semiautomatici esterni (di cui 393 su mezzi mobili) accessibili fuori dagli ospedali, con una crescita di oltre il 12% rispetto al 2023, quando erano 7.464. Sono installati principalmente presso imprese private (2.224), impianti sportivi (1.742), luoghi pubblici (1.418) e scuole (936).

A fare il punto in conferenza stampa, oggi in Regione, l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e il coordinatore della Rete regionale dell’emergenza 118, Antonio Pastori.

“La presenza di un defibrillatore raggiungibile in pochi minuti dal luogo dell’arresto cardiaco, la principale causa di morte nei paesi occidentali, può essere determinante per la salvezza del cittadino colpito- afferma Donini-. L’Emilia-Romagna è già tra le regioni che ne contano di più in rapporto alla popolazione, ora con questo nuovo investimento ne estendiamo ulteriormente la copertura. Analizzando da un lato i dati sulla distribuzione degli arresti cardiaci, che ovviamente sono più frequenti dove è più concentrata la popolazione, dall’altro i tempi necessari per l’arrivo dei mezzi di soccorso, abbiamo chiesto alle Aziende sanitarie di individuare le aree dove introdurre un migliaio di nuovi defibrillatori. Ma i defibrillatori da soli non bastano- aggiunge Donini-: per questo in Emilia-Romagna abbiamo già mezzo milione di persone formate all’utilizzo dei DAE e oltre 23mila cittadini che hanno scaricato la app e vengono allertati in caso di emergenza nelle vicinanze, a cui siamo riconoscenti e che ringraziamo di cuore. Ricordiamo però che, in virtù di una legge, la 116/2021, ogni cittadino, grazie alla semplicità e sicurezza dei DAE, in caso di bisogno può utilizzarli per soccorrere la persona in arresto cardiaco”.

Dove saranno collocati i nuovi defibrillatori

In particolare, alle Ausl è stato richiesto di preferire i luoghi di installazione accessibili al pubblico 24 ore su 24, con particolare afflusso di persone, di fare in modo che nelle aree urbane ci siano almeno due DAE per ogni chilometro quadrato e che gli strumenti siano raggiungibili in 4 o 5 minuti al massimo dal luogo in cui potrebbe avvenire l’arresto cardiaco. Avendo un occhio di riguardo per quei luoghi particolarmente disagiati o isolati per i quali raggiungere un presidio sanitario potrebbe richiedere troppo tempo. Sarà inoltre possibile installare i DAE sui mezzi mobili delle Forze dell’ordine, dei Vigili del fuoco o del Soccorso alpino.

I nuovi defibrillatori saranno integrati con il sistema Dae Responder, in dotazione alle Centrali 118 regionali: in questo modo sarà possibile la verifica da remoto del loro stato. La app multifunzione è stata pensata per consentire alla centrale operativa del 118, quando viene identificato un sospetto caso di arresto cardiaco, di allertate i volontari che hanno dato la propria disponibilità ad intervenire in quel settore, e identifica la posizione del defibrillatore più vicino.

Ad oggi sono 23.124 i cittadini (definiti “Dae First Responder”) registrati al servizio e che quindi vengono allertati in caso di emergenza nelle vicinanze, oltre il 20% in più rispetto a un anno fa.

La distribuzione delle risorse per Ausl

Questa la distribuzione delle risorse per ciascuna Ausl, distribuite in modo proporzionale agli abitanti: Piacenza 98mila euro, Parma 152mila, Reggio Emilia 182mila, Modena 239mila, Bologna 297mila, Imola 45mila, Ferrara 120mila, Romagna 382mila.

Nei prossimi mesi saranno disponibili ulteriori 753mila euro di finanziamento statale per l’acquisto di ulteriori dispositivi.

I primi defibrillatori sono stati resi disponibili a metà settembre e consegnati in 10 esemplari a Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Bologna, Ferrara, Modena. 5 defibrillatori sono arrivati a Imola, 20 in Romagna (10 a Ravenna e 5 ciascuno per Forlì, Cesena e Rimini).

Superbonus, tassazioni, impresa, comunità energetiche: sabato 5 ottobre i notai dell’Emilia-Romagna in convegno a Reggio Emilia

Superbonus, tassazioni, impresa, comunità energetiche: sabato 5 ottobre i notai dell’Emilia-Romagna in convegno a Reggio EmiliaPlusvalenza e Superbonus, il nuovo Codice della crisi di impresa, ma anche le forme, l’atto costitutivo e lo statuto delle Comunità Energetiche Rinnovabili, e ancora il ruolo del notaio nelle società con partecipazioni pubbliche e le agevolazioni per l’imprenditoria agricola giovanile e i casi dubbi in materia di prelazione agraria: di tutto questo e molto altro si discuterà sabato 5 ottobre a Reggio Emilia, presso l’Aula magna Manodori dell’Università, in occasione del convegno di studio promosso da NotaRes insieme al Consiglio Notarile distrettuale, e il contributo di Zucchetti Software Giuridico e DataWeb.

Dalle ore 9.00 alle 18.30, infatti, notai, magistrati, avvocati e operatori del Diritto provenienti da tutto il territorio regionale e non solo si troveranno per tracciare il punto annuale sulle ultime novità normative, dottrinali e giurisprudenziali che riguardano la professione del notaio: aspetti tecnici che però hanno ricadute estremamente concrete sulla vita dei cittadini, così come sull’attività di aziende, enti pubblici e organizzazioni di ogni tipo.

Ad aprire i lavori della sessione del mattino – moderati dal Presidente del Consiglio Notarile di Bologna Alberto Valeriani e introdotti dai saluti della presidente del Consiglio Notarile di Reggio Emilia Maura Manghi e da quelli del direttore generale dell’Ufficio centrale degli Archivi Notarili Renato Romano – sarà il notaio Giovanni Rizzi, membro della Commissione Consumatori del Consiglio Nazionale del Notariato, che terrà una relazione dal titolo ‘Plusvalenza, Superbonus e tassazione nella costituzione dei diritti reali: spunti teorici e di tecnica redazionale alla luce del dovere di consiglio’; di seguito, la presidente dei notai dell’Emilia-Romagna Valentina Rubertelli tratterà dell’intervento del notaio nel nuovo Codice della Crisi di Impresa, mentre il magistrato Linda Vaccarella, vice capo dell’Ufficio Legislativo del Ministero di Giustizia esaminerà le operazioni straordinarie nel Codice della Crisi di Impresa. A concludere la sessione sarà infine il notaio Giovanni Aricò, che analizzerà natura, forme, atto costitutivo e contenuto dello statuto delle Comunità energetiche rinnovabili.

A portare i saluti alla ripresa dei lavori nel pomeriggio, condotti dal consigliere della Cassa Nazionale del Notariato Andrea Dello Russo, saranno invece il presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Giulio Biino e quello della Cassa Nazionale del Notariato Vincenzo Pappa Monteforte. Ad aprire le relazioni, con l’analisi delle novità del DDL Capitali rispetto a voto plurimo e voto maggioritario sarà il notaio Federico Magliulo, componente della Commissione Studi d’Impresa del Consiglio Nazionale del Notariato, seguito dal notaio e docente NotaRes Antonio Diener, che si occuperà dell’impatto della nuova normativa in materia di agevolazioni per l’imprenditoria giovanile agricola e dei casi dubbi relativi alla prelazione agraria. Concluderà poi l’intensa giornata di studio il notaio Antonio Caranci, intervenendo sul ruolo del notaio rispetto alle società con partecipazioni pubbliche.

Quella del Notaio è una professione che richiede un costante aggiornamento, praticamente quotidiano: tra novità normative e interpretazioni giurisprudenziali, affiancare e tutelare i cittadini in alcune tra le scelte più importanti della vita implica uno studio quotidiano al fine di non commettere errori e tutelare gli interessi delle parti coinvolte.

È per questo che sabato 30 settembre, presso l’Aula Magna Manodori dell’Università di Reggio Emilia, si terrà il convegno annuale sulle ultime novità normative e giurisprudenziali promosso dalla Scuola di formazione giuridica Notares in collaborazione con il Consiglio Notarile di Reggio Emilia.

A introdurre il convegno saranno gli interventi della Presidente del Consiglio Notarile di Reggio Emilia Maura Manghi, del Presidente del Consiglio Nazionale del Notariato Giulio Biino e del Presidente della Cassa Nazionale del Notariato Vincenzo Pappa Monteforte.

Dalle ore 9:00 alle 19:00 gli esperti si alterneranno per approfondire gli aspetti più vari, i quali hanno ricadute concrete anche sulla vita di cittadini e imprese: se il notaio Giovanni Rizzi illustrerà luci e ombre delle polizze di Tutela degli acquirenti di immobili da costruire, il collega Giovanni Aricò tratterà invece delle clausole testamentarie per la trasmissione ereditaria del patrimonio digitale, mentre il notaio Antonio Diener svolgerà una rassegna delle recenti pronunce delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione in merito a Enunciazione, caso d’uso e ricognizione di debito; a esaminare le prime prassi applicative a sei mesi dalla Riforma Cartabia, che ha introdotto il cosiddetto ‘doppio binario’ in tema di Volontaria Giurisdizione sarà poi la Presidente dei Notai dell’Emilia-Romagna, Valentina Rubertelli, mentre di scissione mediante scorporo si occuperà il collega Federico Magliulo, seguito da una trattazione sulle cessioni al prezzo di un euro, senza prezzo e a carico del cedente a cura del notaio Antonio Caranci, per concludere con l’esame del mandato in vista della futura incapacità, che sarà tenuto dal notaio Massimo Esposito.

A moderare gli interventi, Andrea Dello Russo, Consigliere per l’Emilia-Romagna alla Cassa Nazionale del Notariato e Giuseppe Caprino, Notaio in Casalgrande.

Per ulteriori informazioni consultare il sito internet www.consiglionotarilereggioemilia.it e la pagina Facebook Notai dell’Emilia-Romagna.

Viabilità polo scolastico: risposta a Lista Macchioni e FdI

Viabilità polo scolastico: risposta a Lista Macchioni e FdILe ultime due interrogazioni, discusse nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera, riguardavano la viabilità al polo scolastico e sono state unificate nella discussione e nella risposta.

Entrambe le interrogazioni avevano ad oggetto disagi viabilità in zona polo scolastico, la prima a firma del consigliere Macchioni (Lista Macchioni), la seconda a firma del consigliere Lucenti ed altri (Fratelli d’Italia).

 

Ha risposto l’Assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli.

“La situazione della viabilità di accesso al Polo scolastico in concomitanza dell’inizio e fine delle attività didattiche ha un livello di criticità insostenibile e dannoso sia per chi lì lavora e studia, ma anche per la mobilità di tutto un importante quadrante della città  di Sassuolo.

L’attuale Amministrazione Comunale non vuole ne’ sminuire ne` tanto meno negare l’esistenza del problema, che dovrà` essere necessariamente risolto, o almeno attenuato, attuando tutti gli strumenti possibili, sia in termini di opere pubbliche, sia in termini di diversione modale che gestionale.

Il problema non nasce da un evento imprevisto o imprevedibile e si aggiunge ad una situazione di criticità storica derivante da una mancanza di sinergia tra la realizzazione degli istituti provinciali e le relative opere di urbanizzazione, che non possono che procedere in sincronia (o meglio ancora sarebbe anticipare le opere di urbanizzazione, quali appunto le strade di accesso).

Ricordiamo innanzitutto che cosa non è stato fatto.

Agli atti comunali, alla data di insediamento della nuova giunta, non ci risulta nessun progetto di opere pubbliche finalizzato alla risoluzione del problema in oggetto, ulteriore a quello per la stabilizzazione della sperimentazione.

L´ampliamento del liceo Formiggini ha avuto la seguente cronologia: progettazione esecutiva anno 2021, inizio delle opere giugno 2022. Costo complessivo di oltre 9 milioni di euro. Tale opera porta un incremento (non imprevisto, anzi già prevedibile numericamente dal progetto) di ulteriori mille utilizzatori (tra studenti, insegnati e indotto). L’unico finanziamento comunale pertinente sono i 50.000 euro di contributo per il progetto da 300.000 euro complessivi (cofinanziati da Provincia per altri 50.000 euro e in modo prevalente da Agenzia per la Mobilità di Modena per i rimanenti 200.000 euro) per la messa a regime degli esisti del progetto / sperimentazione attuato virtuosamente dagli studenti del Istituto Volta (sperimentazione e quindi relativo cantiere eseguiti, è bene ricordarlo, sulla base delle dinamiche di fine anno scolastico, senza cioè` i nuovi ulteriori mille utenti). Tale progetto/sperimentazione è stato anche da noi considerato giusto e opportuno (lavorando infatti sulla priorità data al trasporto pubblico), ma sicuramente non risolutivo rispetto all’ordine di grandezza del problema, come già` anticipato durante la nostra comunicazione alle scuole del 12 settembre scorso .

La cosiddetta “Bretella”, segnalata anche pubblicamente dalla precedente amministrazione come soluzione al problema non esiste agli atti. Si è trovato, infatti, solo una lettera di dicembre 2023 indirizzata al Ministero dei Trasporti con allegata una planimetria con poche pagine di corredo (dove tra l’altro si auto-segnalava in esplicito la presenza di vincoli territoriali sia comunali che provinciali per la realizzabilità´ dell’opera). La risposta, dopo 7 mesi, del Ministero delle infrastrutture, datata 25.05.2024, segnala che tale opera non è finanziabile dalle attuali strumenti statali. Lo scrivente stima che una opera di tale entità (circa 2,4 chilometri di collegamento tra via Circonvallazione Sud e via San Michele, passante per il Polo scolastico e attraversante il Parco Ducale) sia di alcune decine di milioni di euro di quadro economico. Stiamo quindi parlando, a prescindere dalla mancanza di fattibilità’ normativa o dall’importante impatto territoriale, di un opera non realizzabile, almeno entro i prossimi 10 anni. In ogni caso non ne esiste neppure il progetto e pertanto riteniamo non corretto segnalare alla città tale opera come soluzione al problema.

E` stata quindi per noi una gestione non condivisibile quella di non pianificare alcuna attività’ di prevenzione di un problema certo e previsto con anni di anticipo.

Comunichiamo, per concludere, che cosa abbiamo fatto in questi primi tre mesi e soprattutto che cosa abbiamo pianificato nel breve-medio periodo a fronte del problema.

E` stato realizzato il cantiere durante il mese di agosto (il progetto è arrivato solo a luglio), per la messa in attuazione degli esiti della sperimentazione.

E` stato realizzato, in aggiunta al progetto della sperimentazione, un altro accesso ciclo pedonale anche sul fronte ovest (tra bocciofila e asse ducale) per differenziare i punti di accesso.

Verrà realizzato entro fine anno un attraversamento con isola centrale a maggiore protezione dei pedoni ciclisti nell´attuale attraversamento dell´asse ducale presso la circonvallazione.

E` già’ previsto a bilancio un “fondo progettazione opere pubbliche” per “giocare d’anticipo”, programmando cioè le nuove opere strategiche per Sassuolo, tra cui il tema prioritario dell’accesso al Polo Scolastico.

E` inoltre già previsto, per la prima volta a bilancio comunale un budget di un milione di euro per una nuova opera pubblica sostanziale: un sistema di connessioni ciclopedonali tra la città, le zone residenziali e il Polo scolastico a valere sul bando regionale ciclabilità 2024.

Oltre a questa “programmazione” delle opere pubbliche funzionali al Polo scolastico si attiverà` inoltre, in concerto con le Istituzioni scolastiche e del quelle del trasporto pubblico, opportuni strumenti gestionali inerenti la ottimizzazione tempistica di entrata/uscita oltre a politiche per incentivare il passaggio di quote crescenti dal traffico privato a quello della mobilità sostenibile (trasporto pubblico e mobilità ciclabile)”.

 

Interrogazione di FdI sulla pedonalizzazione piazza Martiri Partigiani: risponde l’Assessore Zilioli

Interrogazione di FdI sulla pedonalizzazione piazza Martiri Partigiani: risponde l’Assessore ZilioliLa quarta interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera è stata presentata dal Consigliere Caselli ed altri di Fratelli d’Italia, avente ad oggetto “Richiesta di quale posizione politica ed amministrativa l’Amministrazione Comunale di Sassuolo vuole adottare, circa la pedonalizzazione di piazza Martiri Partigiani”.

Ha risposto l’Assessore alla Rigenerazione Urbana David Zilioli: “Confermiamo le volontà espresse in campagna elettorale: Un percorso partecipato definirà il futuro di Piazza Grande.

È però riduttivo e improprio chiedere oggi se il percorso partecipativo porterà ad una completa o parziale pedonalizzazione e con quale tempistica o quale articolazione spaziale. Questo non toglie, anzi conferma, che l’orientamento della nostra coalizione abbia come riferimento chiaro e condiviso il fatto che questo luogo sia sempre più una “piazza” e non solo un “parcheggio” (scelta che non avrebbe giustificato un importante – e condiviso – progetto di pavimentazione lapidea della piazza, in alternativa ad una semplice possibile asfaltatura). Il tema non è tanto quindi come sarà’ alla fine la nostra piazza, quanto come sarà il percorso partecipato che porterà alle scelte su come, quando e dove attivare migliorie rispetto all’assetto attuale.

L’immagine (il cosiddetto “render” citato nell’interrogazione) è stato uno dei tanti strumenti utilizzati in campagna elettorale per essere ancora più chiari nel rispetto dei cittadini circa l’orientamento per le future scelte sulla città: una sorta di “programma per immagini”, che ha il coraggio di immaginare anche soluzioni e percorsi diversi da quelli che potevano prevedere una facile capitalizzazione elettorale. Senza coraggio e visione avremmo forse ancora le auto parcheggiate in piazza piccola, come ci ricordano alcune fotografie scattate negli anni sessanta.

E` interessante considerare come la stessa immagine si possa prestare a diverse “letture” a seconda di chi la osservi. La lettura dell’interrogazione pone in evidenza una sorta di “mancanza”, quella delle automobili parcheggiate nella zona più storica e delicata della piazza, quella davanti alla Guglia e soprattutto davanti alla chiesa di San Giorgio. La nostra lettura, della stessa immagine, la vede invece una piazza piena di gente e di attività`. Una analisi più attenta della immagine scopre che non è la visione di un solo progetto ma di molti progetti: un centro a misura per le persone, con meno barriere architettoniche, con del verde e dell’arredo urbano, dove chi è stanco può’ fermarsi… una città’ quindi più abitata e vissuta, per dare più’ sicurezza e vitalità anche ai piccoli negozianti che sono un elemento importante del centro storico.

Chi studia come rigenerare i centri storici sa bene che la dotazione di parcheggi e meglio ancora la raggiungibilità è solo uno dei tanti strumenti da poter e dover utilizzare. La tutela del piccolo commercio ad esempio avviene soprattutto facendo “sistema” anche con un piano multidisciplinare del centro storico e soprattutto, questa tutela, avviene non sbilanciando (per quantità` e localizzazione) il sistema della offerta tra grande distribuzione in una zona della periferia e piccolo commercio in centro storico, con pesanti impatti sul numero di negozi sfitti anche nelle aree centrali della nostra città.

La novità sarà pertanto il “percorso partecipato” (farlo insieme e in modo palese) per aggiornare i vari strumenti pianificatori che non sono stati non conclusi dalla scorsa amministrazione (a partire dal PUG, fino appunto al piano della sosta). Quello di migliorare e soprattutto di ultimare questi fondamentali strumenti per la gestione di ogni città sono un atto dovuto per i cittadini ma anche per chi ha investito e vuole investire in questo territorio.

Per concludere la sequenza delle prossime tappe che attiveremo sarà: partecipazione nella progettazione dell’aggiornamento degli strumenti urbanistici, progettazione e realizzazione di alternative per la raggiungibilità centro storico (quali la realizzazione di nuovi parcheggi scambiatori, come ad esempio quello multi-piano di via Pia, di cui è stata appena firmata la convenzione lo scorso 18.09.2024, con una dotazione di oltre 250 posti auto), passando quindi alla progettazione di come e in quali fasi migliorare il funzionamento del centro, non escludendo anche l’ampliamento di zone pedonali o comunque protette”.

 

 

Ripetitori 5G sul territorio comunale sassolese: la risposta a Fratelli d’Italia

Ripetitori 5G sul territorio comunale sassolese: la risposta a Fratelli d’ItaliaLa terza interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera era a firma del Consigliere Caselli ed altri di Fratelli d’Italia, avente ad oggetto: “Richiesta di quale posizione politica ed amministrativa, l’Amministrazione Comunale di Sassuolo vuole adottare, circa l’installazione di ripetitori 5G sul territorio comunale”.

Ha risposto l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Chiara Tonelli: “Con riferimento all’interrogazione in oggetto si comunica che la presente Amministrazione non ha rilasciato nessuna autorizzazione di installazione su suolo pubblico di ripetitori 5G e tratta con grande sensibilità ed interesse la questione, come dimostrato negli incontri pubblici convocati dal Sindaco e dalla Giunta per confrontarsi direttamente con i cittadini e i quartieri coinvolti.

Si ritiene tuttavia doverosa una premessa normativa, al fine di poter meglio inquadrare l’ambito d’azione del Comune.

Le Stazioni Radio Base (SRB) per la telefonia mobile, ai sensi dell’art.43 comma 4 e dell’art.51 comma 1 del Codice delle comunicazioni elettroniche (D.Lgs. n. 259/2003 e ss.mm.ii.), sono assimilate ad ogni effetto alle opere di urbanizzazione primaria, in quanto infrastrutture di reti pubbliche di comunicazione, e come tali rientrano nella categoria delle opere di pubblica utilità.

La L. n.36/2001 “Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici”, all’art.8 comma 6 prevede quanto segue:

6. I comuni possono adottare un regolamento per assicurare il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti e minimizzare l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici con riferimento a siti sensibili individuati in modo specifico, con esclusione della possibilità di introdurre limitazioni alla localizzazione in aree generalizzate del territorio di stazioni radio base per reti di comunicazioni elettroniche di qualsiasi tipologia e, in ogni caso, di incidere, anche in via indiretta o mediante provvedimenti contingibili e urgenti, sui limiti di esposizione a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici, sui valori di attenzione e sugli obiettivi di qualità, riservati allo Stato ai sensi dell’articolo 4.

Il Comune di Sassuolo all’interno del Regolamento Edilizio, all’art.146, ha normato gli impianti per le telecomunicazioni prevedendo in particolare al comma 3 quanto segue:

3. Le localizzazioni di nuovi impianti per la telefonia mobile sono vietate nelle zone destinate ad attrezzature sanitarie, assistenziali e scolastiche, nelle zone “A” destinate a parco e nelle riserve naturali, nonché su edifici di valore storico-architettonico e monumentale nel Centro Storico. La localizzazione di nuovi impianti di telefonia mobile è vietata nei parchi storici, per la loro indubbia rilevanza paesaggistica: Parco Ducale, Parco di Villa Vistarino e Parco del Castello di Montegibbio.

Per quanto sopra esposto, nel rispetto delle normative vigenti e in funzione delle necessità dei gestori di copertura del territorio, non è possibile vietare l’installazione di nuove stazioni radio base sul territorio comunale in modo generalizzato. Ne è un esempio il caso che l’Amministrazione precedente si è trovata a gestire a Borgo Venezia, dove il Gestore ha individuato un’area privata e ha inviato un’istanza autorizzativa per l’installazione della stazione radio base (caso analogo a quello di Casa Buccelli a San Michele). In questo caso l’Amministrazione precedente non ha ritenuto, immagino in seguito alle considerazioni normative sopra riportate, di poter negare l’autorizzazione come non ha ritenuto di informare maggiormente la cittadinanza, che è venuta a conoscenza della nuova stazione a procedura conclusa e a lavori avviati, quindi al di fuori dei termini per potersi costituire in Comitato e partecipare al procedimento come parte interessata. Accogliamo con piacere la rinnovata sensibilità sul tema da parte dei Consiglieri impegnati nella precedente Amministrazione e oggi firmatari di questa interrogazione.

In merito al secondo punto, ovvero all’intenzione di promuovere sul tema un momento di pubblico confronto con tutta la cittadinanza, si segnala che, in accordo con le linee di mandato che prevedono partecipazione e trasparenza, l’attuale Amministrazione ha già promosso incontri pubblici con la cittadinanza sul tema:

•          in data 24 luglio presso il Circolo Alete Pagliani abbiamo incontrato i residenti del quartiere Borgo Venezia, per rispondere alle perplessità e alle preoccupazioni dei cittadini derivanti dalla nuova stazione radio base, realizzata su area privata, in prossimità del fiume, ed autorizzata dalla precedente Giunta;

•          in data 27 agosto presso la sala civica di San Michele abbiamo incontrato i residenti della frazione, al fine di informarli circa la domanda di installazione su area privata di una nuova stazione radio base in via Casa Buccelli.

Ulteriori incontri pubblici saranno promossi in caso di ricezione di nuove istanze autorizzative per l’installazione di infrastrutture di telefonia mobile, al fine di informare prontamente i cittadini e gli eventuali portatori di interessi nei termini loro concessi per accedere al procedimento e fornire adeguata informazione alla cittadinanza. Ai prossimi incontri saranno invitati tutti gli Enti preposti a fornire pareri all’interno del procedimento, quali ad esempio ARPAE e AUSL.

Il Comitato “No dritti ma Diritti”, costituitosi tra i residenti di San Michele dei Mucchietti per presentare in modo coordinato osservazioni e perplessità circa la proposta di realizzazione della nuova SRB in via Casa Buccelli (agli atti prot. 41076 del 03/09/2024) è stato incontrato dall’Amministrazione presso gli uffici tecnici comunali in data 17 settembre e in tale occasione è stato fornito un primo aggiornamento circa lo stato del procedimento ed un primo riscontro informale circa i temi posti.

Ad oggi di fatto il procedimento autorizzativo della SRB di via Casa Buccelli è sospeso, in attesa di integrazioni richieste dal Comune in merito all’autorizzazione paesaggistica e allo svincolo idrogeologico.

Per quanto attiene i potenziali rischi per la salute umana preme evidenziare che ARPAE, in fase preventiva al rilascio dell’autorizzazione, ha stimato il campo elettrico al fine di verificarne gli effetti nell’intorno (200 metri) e, in assenza di luoghi coinvolti dal superamento dei limiti di legge in materia di inquinamento elettromagnetico (20 V/m limite di esposizione, 15 V/m valore di attenzione), ha espresso il proprio parere favorevole (prot. 40983/2024). Tali verifiche preventive condotte da ARPAE vengono eseguite in condizioni particolarmente cautelative, in quanto il rispetto dei limiti normativi è controllato in base alle caratteristiche tecniche dell’impianto, considerando tutte le antenne di progetto in funzione h24 alla loro massima potenza.

Riteniamo le osservazioni pervenute durante gli incontri svolti, la costituzione del Comitato e le ulteriori comunicazioni che sono state ricevute, essere importanti contributi attivi al processo partecipativo che intendiamo perseguire, non solo laddove ci siano progetti di sviluppo e miglioramento dei beni e del territorio comuni ma anche dove i temi trattati siano particolarmente cari alle sensibilità dei cittadini e oggetto di critiche all’Amministrazione. La sensibilizzazione dell’Amministrazione sui problemi esposti dai cittadini e dal Comitato, qualora non già presente, è l’obiettivo principale della trasparenza e della partecipazione, il cui scopo è la condivisione dei procedimenti e delle scelte, nel rispetto delle norme cogenti.

In merito all’ultimo quesito posto dall’interrogazione, con la presente si informa che non sono previste nuove installazioni di stazioni radio base su terreno pubblico mentre è pervenuta in data 25/09/24 una richiesta per installazione su area privata, della quale si stanno verificando vincoli e completezza prima di procedere all’avvio o sospensione del procedimento secondo i termini di legge. All’avvio del procedimento di questa ed eventuali ulteriori nuove istanze per la realizzazione di nuove stazioni radio base, il Comune ne darà comunicazione mediante pubblicazione dell’Avviso di deposito all’Albo pretorio, sul sito istituzionale dell’Ente nella sezione dedicata (www.comune.sassuolo.mo.it/servizi/ambiente/approfondimenti/telefonia-mobile/avvisi-di-deposito-srb-1) e alla cittadinanza tramite organizzazione di incontro pubblico”

 

Risposta all’interrogazione di Fratelli d’Italia su di un’eventuale cambiamento, a Sassuolo, del sistema di raccolta rifiuti

Risposta all’interrogazione di Fratelli d’Italia su di un’eventuale cambiamento, a Sassuolo, del sistema di raccolta rifiutiLa seconda interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera era a firma del consigliere Caselli ed altri di Fratelli d’Italia, avente ad oggetto: “Richiesta parere all’Amministrazione Comunale di Sassuolo circa la presa di posizione del Sindaco di Modena, Mezzetti Massimo, in merito al cambiamento del sistema di raccolta dei rifiuti ed eventuale adesione a tale modificazione”.

Ha risposto l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Chiara Tonelli : “L’Amministrazione Comunale di Sassuolo osserva con attenzione e interesse il percorso intrapreso dal Comune di Modena per valutare ogni miglioria del servizio che possa essere applicata anche a Sassuolo al fine di agevolare i cittadini.

Fissiamo invece un punto circa il ritorno al vecchio sistema di cassonetti. Nemmeno la precedente Amministrazione, di cui alcuni dei Consiglieri scriventi l’interrogazione in oggetto facevano parte, pur essendo contraria al nuovo sistema, ha ritenuto di poterlo bloccare e non ha intrapreso nessuna azione per tornare indietro.

Perché? Abbiamo chiesto risposta scritta ad ATERSIR sulle possibilità che abbiamo di poter introdurre modifiche al contratto in essere. In attesa della risposta ufficiale, dalle interlocuzioni avvenute risulta che se ad oggi uno o più Comuni del bacino di gara volessero cambiare dei servizi alla base del nuovo contratto si incorrerebbe nei seguenti rischi:

1.richiesta di rimborso da parte del Gestore per i cespiti non ammortizzati (la durata della concessione è di 15 anni per permettere al Gestore cespiti rinnovati almeno ogni 8 anni e cicli di ammortamento regolari) e per il personale assunto e non più necessario, con conseguente considerevole esborso da parte del Comune e quindi dei cittadini mediante TARI;

2.ripercussione sul bacino di gara sia in termini economici che di obiettivi, che dovrebbero comunque essere raggiunti con il nuovo sistema eventualmente implementato;

3.necessità di discutere delle modifiche a livello di consiglio locale e successivamente di consiglio d’ambito: un singolo Comune non ha la facoltà di introdurre modifiche ai servizi alla base del contratto;

4.variazioni contrattuali significative, come il ritorno ad un sistema di raccolta a cassonetti, sono previste solo in seguito a variazione degli atti di pianificazione o variazioni normative che devono essere obbligatoriamente recepite. Una variazione al di fuori di queste casistiche rischierebbe di essere in contrasto con la normativa sugli appalti perché potrebbe inficiare i servizi che erano stati posti a base di gara.

Non si ritiene quindi attualmente percorribile, per gli ingenti costi a carico di Comune e quindi dei cittadini, per le difficoltà di intraprendere l’iter all’interno dei consigli locale e di ambito e per il rischio di entrare in contrasto con la normativa sugli appalti, una variazione sostanziale al contratto. Restiamo invece aperti alle valutazioni su eventuali modifiche su situazioni puntuali, quali la possibilità di introdurre dotazioni o carrellati su richiesta e/o in accordo con i grandi condomini al fine di evitare grossi cumuli di sacchi. Soluzioni simili sembrano essere quelle in studio sul territorio del Comune di Modena”.

 

La risposta all’interrogazione di Menani (Lega) sul “porta a porta” a Sassuolo

La risposta all’interrogazione di Menani (Lega) sul “porta a porta” a SassuoloLa prima interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di lunedì sera era a firma di Gian Francesco Menani (Lega), avente ad oggetto “Criticità di attuazione del sistema “porta a porta” nel Comune di Sassuolo”.

Ha risposto l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Chiara Tonelli:

“Le segnalazioni dei cittadini sono state la base della relazione presentata in data 04/09/2024 al Gestore in cui sono state evidenziate tutte le criticità presenti sul territorio dall’introduzione del sistema, che tutt’ora non hanno trovato soluzione, e gli obiettivi della Giunta tra i quali:

–           Riprendere le attività di comunicazione rivolte alla cittadinanza, alle scuole e ad altre categorie di destinatari per promuovere e radicare corrette modalità di effettuazione delle raccolte differenziate, nonché di utilizzo delle dotazioni e dei servizi;

–           Ridurre il tempo di permanenza dei sacchi in strada;

–           Ridurre le scorrette esposizioni (es. tramite informative, tutoraggi dedicati, accertamenti, …);

–           Ridurre e contrastare gli abbandoni (migliorare l’efficacia e l’efficienza del servizio di raccolta, prevenire il fenomeno con incontri o sopralluoghi mirati/tutoraggi, …);

–           Garantire un’adeguata pulizia intorno alle isole di base e dei punti di esposizione;

–           Migliorare i servizi di spazzamento, pulizia dei parchi e svuotamento dei cestini urbani;

–           Migliorare la pulizia del centro storico dal rifiuto minuto;

–           Garantire un adeguato servizio di spazzamento in concomitanza del periodo autunnale caratterizzato dalla presenza delle foglie;

–           Migliorare i servizi al cittadino presso la stazione ecologica Arcobaleno.

In merito alla risposta del Gestore alle criticità evidenziate si segnala l’impegno dello stesso nel risolvere insieme i punti condivisi e nel partecipare a un tavolo periodico quindicinale che abbiamo istituito per entrare nel merito dei singoli punti e studiarne le migliorie applicabili. Riteniamo che serva tempo per intervenire in tutti i settori e valutare se i miglioramenti introdotti stiano dando risultati, ma restiamo costantemente a disposizione per tenere informato tutto il Consiglio Comunale e la cittadinanza sull’andamento del processo.

Al fine di superare le criticità attuali, oltre al tavolo tecnico periodico con il Gestore e alle nuove sperimentazioni che si stanno attuando, la Giunta ha incontrato ATERSIR insieme ai comuni di Fiorano Modenese, Formigine e Maranello, allo scopo di sottoporre alla stazione appaltante quesiti interpretativi sul contratto, la verifica del servizio, la definizione di un regolamento condiviso ed ogni chiarimento circa limiti e condizioni su eventuali modifiche del sistema.

Riguardo i riflessi sui costi della TARI, comunico che nessun servizio integrativo è stato attivato ad oggi dalla presente Amministrazione. Riteniamo fondamentale ottenere il pieno rispetto delle condizioni contrattuali da parte del Gestore e ottimizzare al meglio il servizio con le risorse attualmente impiegate prima di acquistare servizi integrativi il cui costo si ripercuote interamente sulla TARI e quindi sulle tasche dei cittadini. Ad oggi l’efficacia dei servizi integrativi introdotti dalla precedente Giunta, tra cui uno spazzino di quartiere interamente dedicato al nostro territorio sette giorni su sette, non è dimostrabile e misurabile. Riteniamo inoltre che aumentare il recupero degli abbandoni tramite servizi integrativi senza investire nel tentativo di risolvere a monte il problema degli abbandoni non sia la soluzione: aumenta la TARI al cittadino; si nasconde il problema; non si persegue l’obiettivo di differenziare i rifiuti. Gli abbandoni riteniamo debbano essere contrastati con tutti gli strumenti a disposizione: informazione continua; accertamenti; controlli tramite videocamere; sanzioni.

L’Amministrazione osserva con attenzione e interesse il percorso intrapreso dal Comune di Modena per valutare ogni miglioria del servizio che possa essere applicata anche a Sassuolo al fine di agevolare i cittadini.

Fissiamo invece un punto circa il ritorno al vecchio sistema di cassonetti. Nemmeno la precedente Amministrazione, di cui lei è stato Sindaco, pur essendo contraria al nuovo sistema, ha ritenuto di poterlo bloccare e non ha intrapreso nessuna azione per tornare indietro.

 

Perché? Abbiamo chiesto risposta scritta ad ATERSIR sulle possibilità che abbiamo di poter introdurre modifiche al contratto in essere. In attesa della risposta ufficiale, dalle interlocuzioni avvenute risulta che se ad oggi uno o più Comuni del bacino di gara volessero cambiare dei servizi alla base del nuovo contratto si incorrerebbe nei seguenti rischi:

1.         richiesta di rimborso da parte del Gestore per i cespiti non ammortizzati (la durata della concessione è di 15 anni per permettere al Gestore cespiti rinnovati almeno ogni 8 anni e cicli di ammortamento regolari) e per il personale assunto e non più necessario, con conseguente considerevole esborso da parte del Comune e quindi dei cittadini mediante TARI;

2.         ripercussione sul bacino di gara sia in termini economici che di obiettivi, che dovrebbero comunque essere raggiunti con il nuovo sistema eventualmente implementato;

3.         necessità di discutere le modifiche a livello di consiglio locale e successivamente di consiglio d’ambito: un singolo Comune non ha la facoltà di introdurre modifiche ai servizi alla base del contratto;

4.         variazioni contrattuali significative, come sarebbe il ritorno ad un sistema di raccolta a cassonetti, sono previste solo in seguito a variazione degli atti di pianificazione o variazioni normative che devono essere obbligatoriamente recepite. Una variazione al di fuori di queste casistiche rischierebbe di essere in contrasto con la normativa sugli appalti perché potrebbe inficiare i servizi che erano stati posti a base di gara.

Non si ritiene quindi attualmente percorribile, per gli ingenti costi a carico del Comune e quindi dei cittadini, per le difficoltà di intraprendere l’iter all’interno dei consigli locale e di ambito e per il rischio di entrare in contrasto con la normativa sugli appalti, una variazione sostanziale al contratto. Restiamo invece aperti alle valutazioni su eventuali modifiche su situazioni puntuali, quali la possibilità di introdurre dotazioni o carrellati su richiesta e/o in accordo con i grandi condomini al fine di evitare grossi cumuli di sacchi.

Soluzioni simili sembrano essere quelle in studio sul territorio del Comune di Modena”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 3 settembre 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 3 settembre 2024Molto nuvoloso o coperto con precipitazioni deboli e sparse in mattinata sul settore occidentale, più intense e continue sul settore centro-orientale; dal pomeriggio intensificazione delle precipitazioni in particolare sul settore centro-orientale dove potranno assumere anche carattere di rovescio e/o temporale. Attenuazione dei fenomeni in nottata.

Temperature in generale flessione; minime comprese tra 13/14 gradi delle pianure interne e 16 gradi della costa riminese; massime attorno a 16/17 gradi, fino a 19 gradi lungo la costa riminese. Venti deboli variabili sulla pianura con residui rinforzi sui rilievi in esaurimento in prima mattinata. Dal pomeriggio nuova intensificazione della ventilazione sui rilievi e sulla costa dove avremo rinforzi anche consistenti di bora. Mare inizialmente poco mosso sotto costa, mosso al largo. Moto ondoso in rapido aumento fino a divenire molto mosso dal tardo pomeriggio.

(Arpae)

# ora in onda #
...............