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sabato, 10 Maggio 2025
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Viabilità al Polo Scolastico di Sassuolo: l’Assessore Pennacchia risponde a Menani in Consiglio

Viabilità al Polo Scolastico di Sassuolo: l’Assessore Pennacchia risponde a Menani in ConsiglioLa sesta ed ultima interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma del consigliere Gian Francesco Menani (Lega) avente ad oggetto “Viabilità polo scolastico”.

“A fine maggio è arrivato – si legge nell’interrogazione – dalla Provincia, il progetto di modifica alla viabilità del polo scolastico; tale progetto prevede una serie di lavori per migliorare la viabilità del polo scolastico; il progetto era in parte incompleto e sono state richieste integrazioni che rispettassero gli accordi presi. Considerato che: ad ora non è ancora dato sapere quando inizieranno i lavori; i tempi di realizzazione delle modifiche necessarie cominciano a stringere e si rischia di avere ancora un cantiere aperto quando inizieranno le lezioni. Chiedo di sapere; se l’amministrazione è a conoscenza del problema; quando inizieranno i lavori; se il cantiere verrà chiuso per metà settembre, data di inizio delle lezioni”.

 

Ha risposto l’Assessore ai Lavori Pubblici Maria Raffaella Pennacchia:

“In risposta all’interrogazione si comunica quanto segue: alla data di insediamento della nuova giunta, il progetto esecutivo di modifica della viabilità del polo scolastico non risultava pronto per l’approvazione e l’appalto propedeutiche all’inizio dei lavori. Inoltre nell’accordo con la Provincia di Modena per la redazione del progetto esecutivo, non era stato chiarito nello specifico chi avrebbe proceduto alla validazione, atto fondamentale e necessario per l’approvazione.  Pertanto si è proceduto durante un incontro che ha avuto luogo il 9 luglio a perfezionare tale accordo e nello specifico a definire l’attività degli uffici tecnici con l’obiettivo di completare il progetto, la sua validazione ed eseguire tutte le opere entro l’inizio delle scuole. Il progetto esecutivo ultimo, integrato come richiesto e validato, è pervenuto al Comune di Sassuolo,  da parte della Provincia di Modena, con prot. 3393/2024 dell’11 lug 2024; Tale progetto è stato approvato da parte della Giunta Comunale nella seduta del 18 luglio 2024, delibera n. 130;    Sono stati avviati i procedimenti di appalto ed affidamento dei lavori, attraverso la piattaforma SATER, con scadenza dell’offerta fissata per le ore 11.00 del 26 lug 2024; a tale data è stata presentata congrua offerta da parte del Consorzio Corma con sede legale in Viale Enzo Bagnoli 10/3, 42035 Castelnovo Ne Monti (RE). I lavori si prevede inizino il giorno 29/07/2024; si prevede che i lavori si concludano entro il 15 settembre 2024”.

 

Il Sindaco sassolese risponde all’interrogazione di Menani sul Centro culturale islamico

Il Sindaco sassolese risponde all’interrogazione di Menani sul Centro culturale islamicoLa quinta interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera a firma del Consigliere Gian Francesco Menani (Lega) avente ad oggetto “Centro culturale islamico”.

“In via Atene sono situati dei locali acquistati dall’associazione Al Huda ed adibiti a centro culturale islamico – si legge nell’interrogazione – a seguito di una verifica abbiamo appurato che tali locali non solo vengono usati per attività culturali, ma vengono usati come luogo di culto, vietato dalla normativa vigente; appena me ne sono accorto, pochi giorni prima della fine del mandato di Sindaco, ho interessato la Comandante della Polizia Locale, dott. Rossana Prandi, chiedendo di eseguire le opportune verifiche. Interrogo il Sindaco e la Giunta per sapere se sono a conoscenza del problema; se le verifiche richieste verbalmente dal sottoscritto sono state eseguite; cosa si intende fare per ripristinare l’uso corretto dei locali ripristinando lo stato di legalità iniziale”.

Ha risposto il Sindaco Matteo Mesini:

“Premesso che dopo le opportune ricerche non risultano note e tracce delle segnalazioni che il consigliere  Gian Francesco Menani riporta nelle sue considerazioni; se il Consigliere Gian Francesco Menani in qualità di allora Sindaco avesse accertato una violazione di persona avrebbe certamente esposto formale denuncia, in quanto l’omissione di denuncia è punita per legge; si comunica  di essere a conoscenza del regolare insediamento di Associazione di Cultura Al Huda presso i locali di via Atene n.6, a seguito dei lavori eseguiti con autorizzazione unica rilasciata dal Comune di Sassuolo in data 28/10/2019 prot.28280; di prendere atto della segnalazione riportata per mezzo di questa interrogazione e predisporre le opportune verifiche”.

 

Nuovi nidi sassolesi: in Consiglio la risposta all’interrogazione di Roli, Maffei e Montanari

Nuovi nidi sassolesi: in Consiglio la risposta all’interrogazione di Roli, Maffei e MontanariLa quarta interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era  a firma dei consiglieri Pierluigi Roli, Marco Montanari e Paola Maffei del Partito Democratico, avente ad oggetto “Progettazione dei nuovi nidi”.

“L’Amministrazione comunale di Sassuolo – si legge nell’interrogazione – ha ottenuto il finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per la demolizione e ricostruzione del Nido d’Infanzia “Parco”, in via Padova, per un importo complessivo del progetto pari a 3 milioni di€ e per la costruzione di un nuovo polo d’infanzia 0-6 anni “Sant’Agostino”, in viale Trieste, per un totale di 3,5 milioni di euro. Si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere se e quante volte sono state coinvolti, nella fase di progettazione, tutti gli attori che a vario titolo svolgono un ruolo nella progettazione delle attività educative: in primis il personale educativo, il coordinamento pedagogico e l’ufficio istruzione del comune; se l’Amministrazione aveva previsto lo stanziamento di fondi specifici per nuovi arredi, in linea con gli orientamenti educativi più aggiornati; se sono stati previsti finanziamenti per l’arredo della nuova cucina, che è obbligatoria per il nido Parco, dove è prevista la sezione lattanti”.

Ha risposto l’Assessore alla Pubblica Istruzione Maria Savigni:

“In riferimento alle richieste enunciate nell’interrogazione di cui all’oggetto, si risponde come segue:  Se e quante volte sono stati coinvolti , nella fase di progettazione, tutti gli attori che a vario titolo svolgono un ruolo nella progettazione delle attività educative : in primis il personale educativo, il coordinamento pedagogico e l’ufficio Istruzione del comune Premesso che: con Deliberazione di Giunta n. 94 del 20/05/2021 sono stati approvati gli studi di fattibilità tecnica ed economica per la costruzione del nuovo Polo per l’infanzia 0-6 denominato S. Agostino e del nuovo nido d’infanzia Parco; in data 20/05/2021 l’Amministrazione comunale ha provveduto a candidare i progetti relativi alle nuove strutture : nido d’infanzia Parco e Polo per l’infanzia S. Agostino (0-6 anni) in adesione all’Avviso pubblico del 22/03/2021 per la linea di finanziamento : Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università Investimento 1.1: “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia”, del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU; con Deliberazione di Giunta n. 85 del 13/04/2023  è stato approvato il Progetto Definitivo/esecutivo relativo al Polo per l’infanzia 0-6 anni S. Agostino; nella stessa data, con Deliberazione di Giunta n. 86 è stato approvato il Progetto Definitivo/esecutivo relativo al nido d’infanzia Parco, il 24 gennaio 2023  il  progetto  del nuovo polo per l’infanzia S. Agostino, elaborato  dallo studio EUTECNE è stato sottoposto per una prima visione  al personale del servizio istruzione, al pedagogista e alle rappresentanti delle educatrici.

E’ stata  richiesta, in quella sede, la possibilità di modifica del progetto  con riferimento alla collocazione  del salone, della mensa e agli  spazi laboratoriali.

In data 27/01/2023 è stato convocato un incontro via meet coi progettisti per l’illustrazione dei progetti,  nel corso del quale è stata evidenziata la necessità di rivedere la distribuzione degli spazi adibiti a cucina relativamente al nido Parco.

Sono seguiti contatti via email tra le parti che hanno portato al parziale accoglimento delle richieste.

Se l’Amministrazione aveva previsto lo stanziamento di fondi specifici per nuovi arredi, in linea con gli orientamenti educativi più aggiornati.

Il progetto esecutivo approvato con Deliberazione di giunta N. 86 del 13/04/2023 relativamente a Nido Parco non prevede somme in quadro economico per l’acquisto di nuovi arredi e attrezzature. Se sono stati previsti finanziamenti per l’arredo della nuova cucina, che è obbligatoria per il Nido Parco, dove è prevista la sezione lattanti.

Il progetto esecutivo approvato con Deliberazione di giunta N. 86 del 13/04/2023 relativamente a Nido Parco non prevede somme in quadro economico per l’acquisto relativo all’arredo e attrezzature della nuova cucina.

Aggiungo che lo studio e la cura dell’organizzazione degli spazi degli ambienti educativi hanno assunto ormai da tempo una rilevante importanza pedagogica tanto da essere inseriti sia nelle Linee Pedagogiche per il sistema integrato 0/6 (indicazioni nazionali fornite dal Ministero dell’Istruzione, DL 65, 2017) sia nell’indice del progetto pedagogico per l’accreditamento dei servizi educativi della Regione Emilia Romagna. Le linee pedagogiche succitate sottolineano che “l’ambiente va consapevolmente progettato e utilizzato per le ricadute educative che ha sulle condotte infantili in considerazione della sua configurazione (ampiezza, rapporto con altri spazi, apertura-chiusura), per il significato sociale in esso incorporato (accessibilità, regole di utilizzo…), per le tipologie di esperienze che vengono rese possibili (esplorazioni, attività motorie, gioco, gioco simbolico, narrazione…) e per le qualità culturali che lo contrassegnano”, e devono poter essere adeguabili a nuove situazioni, e a nuove sperimentazioni, che dipendono evidentemente dalle scelte dell’equipe pedagogica, come ad esempio l’allestimento di spazi speciali, di laboratori, ecc, o per la realizzazione di esperienze che coinvolgano bambini, genitori, comunità. Pertanto sarebbe stato auspicabile un maggior  coinvolgimento sin dalla fase iniziale  delle educatrici, dei pedagogisti  e dell’ufficio istruzione”.

 

 

Biblioteca e Paggerie sassolesi: in Consiglio comunale l’interrogazione di Casolari

Biblioteca e Paggerie sassolesi: in Consiglio comunale l’interrogazione di CasolariLa terza interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma di Claudio Casolari ed altri (City Lab) avente ad oggetto “Stato di avanzamento lavori del cantiere delle Paggerie di via Rocca”.

“L’Amministrazione comunale di Sassuolo – si legge nell’interrogazione – ha ottenuto il finanziamento nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per il riuso e rifunzionalizzazione per la realizzazione di centro civico, attività culturali per i giovani e sale studio per un totale di 3 milioni dì euro. Considerata la necessita di intervenire sugli edifici e sugli impianti sia in termini di rifunzionalizzazione che di efficientemente energetico e in generale dr modernizzazione, si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: lo stato dei lavori alla data di insediamento della Giunta; se e quante volte sono stati coinvolti gli operatori della biblioteca e la sua direzione, la Corale Puccini, Corpo Bandistico e/o altre associazioni del terzo settore e/o altri attori a vario titolo che sul territorio svolgono attività di carattere culturale, giovanile e educativo sia per la fase di progettazione dei nuovi spazi, sia per condividere le fasi di cantiere. Se l’Amministrazione ha individuato una sede alternativa per la Biblioteca la Corale Puccini, la scuola di Musica e il Corpo Bandistico durante lo svolgimento dei lavori. Inoltre se è stato previsto lo stanziamento di fondi specifici per il trasloco, il riallestimento delle sedi di Biblioteca, Corale Puccini, scuola di Musica e Corpo Bandistico e l’acquisto di nuovi arredi per la Paggeria Vecchia – attigua a Sala Biasin”.

 

Ha risposto l’Assessore alla Cultura Federico Ferrari:

“Ringrazio l’Assessore Pennacchia, Dirigenti Mazzarella e Illari e gli uffici per avermi aiutato nella preparazione della risposta. Per quanto riguarda le Paggerie i lavori sono iniziati il 11 gennaio 2024 a partire dalle Paggerie Antiche, è stata richiesta e liquidata l’anticipazione contrattuale per il 20% dell’importo di affidamento dei lavori, ad oggi le opere realizzate consistono in circa il 15% dell’importo di affidamento contrattuale. Si prevede per la fine del mese di settembre una percentuale di lavori realizzati pari ad almeno il 30%. L’Amministrazione precedente durante la primavera 2022 informa il servizio biblioteca che l’Amministrazione ha chiesto un finanziamento sul PNRR per la rifunzionalizzazione degli spazi della Paggeria Antiche e per interventi di adeguamento dei locali della biblioteca. Chiede così alla direzione della biblioteca di proporre alcune ipotesi circa la destinazione d’uso. La direzione ha redatto un breve prospetto, con alcune idee. Nei primi mesi del 2023 lo Studio identificato per la realizzazione del progetto incontra la direzione della biblioteca chiedendo di segnalare le principali criticità della struttura – in funzione del servizio al pubblico – e illustrare le esigenze rilevate, in vista della redazione di un progetto rispondente agli effettivi bisogni. Il progetto viene illustrato in due riunioni il 26 gennaio e il 10 marzo 2023 alla presenza di Amministratori, dei Responsabili SGP, della Dirigente Settore 1, della P.O. Servizi Culturali, della Direzione biblioteca: i progettisti illustrano la proposta di progetto e prospettano di consegnare l’esecutivo entro la fine di maggio 2023. A novembre 2023 vi è un sopralluogo in biblioteca da parte dei progettisti, della Ditta esecutrice e della Direzione Lavori. Per quanto concerne le Paggerie Nuove la consegna dell’area di cantiere avverrà in due momenti. Il piano interrato e il piano terra dovrà essere completamente liberato di tutto ciò che si trova all’interno entro il 1 settembre 2024. Il primo e il secondo piano dovranno essere completamente liberati di tutto ciò che si trova all’interno entro il 1 gennaio 2024. La fine dei lavori è prevista contrattualmente per metà giugno 2025.  Questo significa che le sedi del Corpo bandistico La Beneficenza, della Corale Puccini e della scuola di musica dovranno essere svuotati entro il 1 settembre 2024. Mentre la Biblioteca dovrà iniziare ad essere indicativamente svuotata entro metà dicembre.

Le riunioni di coordinamento tra le figure coinvolte (amministrazione, RUP, CSE, Ditta, Progettisti) dopo le elezioni sono state tre, nelle date del 20 Giugno, 9 Luglio e 23 Luglio 2024.

Come ricordato in premessa e come emerso nelle riunioni svoltesi tra il 20 giugno e il 23 luglio 2024 tutti i locali delle Paggerie Nuove dovranno essere completamente svuotati. L’ipotesi iniziale era di trasferire tutti nelle Paggerie Antiche. Ipotesi ad oggi rischiosa per la biblioteca in quanto dovrà iniziare il trasloco a inizio dicembre e la consegna della prima parte dei lavori delle Paggerie Antiche è prevista per fine dicembre.

Per poter trasferire il solo patrimonio librario della Biblioteca, una volta individuato lo spazio idoneo ad ospitarlo, la Soprintendenza Bibliografica della Regione Emilia-Romagna si riserva di rispondere entro 180 giorni dalla data della richiesta per approvare o meno il trasferimento.

Questa ipotesi non è invece applicabile per la Corale Puccini e la Banda Beneficenza che non avranno a disposizione i propri spazi già da settembre e, alla data di insediamento della Giunta, non avevano ricevuto ipotesi circa il loro trasferimento. Ad oggi dunque, qualora non fosse sostenibile l’ipotesi di trasferire la biblioteca nelle Paggerie Antiche, alla data di insediamento della Giunta non è previsto un piano B, sia per dare continuità al servizio, sia per trasferire il patrimonio librario. Nel caso di trasferimento non solo state previste dall’Amministrazione fondi per il trasloco delle somme a disposizione nel quadro tecnico-economico.

Siamo dunque oggi al lavoro per cercare una sede per le attività della Corale Puccini, della scuola di musica e del Corpo Bandistico La Beneficienza nella speranza che chi ci ha preceduto abbia fatto bene i conti sul servizio bibliotecario del Polo Cionini per non dover sospendere il servizio e trovare nuova sede alla biblioteca”.

 

Sassuolo: l’Assessore Savigni risponde in Consiglio all’interrogazione Desiante e Dragonetti sulla situazione alloggi ERP

Sassuolo: l’Assessore Savigni risponde in Consiglio all’interrogazione Desiante e Dragonetti sulla situazione alloggi ERP
Immagine d’archivio – Autore: Alan Tamburini

La seconda interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma di Martina Desiante e Matteo dragonetti (Sassuolo Guarda Avanti), avente ad oggetto la “situazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”.

“Con l’atto di indirizzo della giunta comunale n. 239 del 30 novembre 2021 a Sassuolo Gestioni Patrimoniali , veniva sancita la stipula di sub concessione tra SGP e Azienda Casa Emilia Romagna di Modena per fa gestione del patrimonio di Edilizia Residenziale Pubblica per il periodo gennaio 2022 – dicembre 2028. Si interrogano il Sindaco e la giunta per sapere: qual è la consistenza del patrimonio di ERP in gestione ad ACER; in quali c:ondizioni si trova; quanti sono stati assegnati a beneficiari; quanti non sono stati assegnati per motivi di inagibilità o mancato adeguamento; quali sono i dipendenti di SGP che svolgono le mansioni previste nella delibera succitata al punto 4, 5, e 6 del dispositivo, se è stata sostituita la persona andata in pensione; se le attività previste dal SuperBonus sono state svolte e su quanti appartamenti; qual è il programma e il piano di ristrutturazione, e i tempi previsti per gli appartamenti che non sono stati oggetto di adeguamento”.

Ha risposto l’Assessore alla Casa Maria Savigni.

“In riferimento  alle  richieste enunciate nell’interrogazione di cui all’oggetto, si risponde come segue:  la consistenza alla data del 24 luglio 2024 del patrimonio ERP in gestione ad ACER Modena è la seguente : 485 alloggi ERP di cui: 408 affittati,  77 sfitti  – di questi sfitti: 7 pronti per essere assegnati, 18 in corso di manutenzione (10 lavori in corso e 8 di prossima attivazione), 8 per cui sono in corso verifiche strutturali, 5 presenti nel piano delle alienazioni, 2 indisponibili per interventi di recupero ai fini PNRR per progettazione sociale, 37 in attesa di risorse per interventi di manutenzione. Al punto 4 della dgc 239/2021: non c’è attualmente personale SGP dedicato; al punto 5, la figura allora presente in SGP, è entrata in stato di quiescenza lavorativa alla fine del 2023 e non è stata sostituita in SGP; inoltre con delibera di giunta comunale 279 del 19 dicembre 2023  è stata prevista la riorganizzazione, per cui l’Ufficio Casa è stato allocato nell’ambito del Settore I del Comune di Sassuolo senza nessuna nuova assunzione; al punto 6, è tuttora presente una figura tecnica in SGP che faceva già parte dell’ufficio Casa  prima del conferimento ad ACER MODENA del patrimonio di ERP ( vd. delibera 239 del 30 novembre 2021).  Le anzidette specifiche sul personale, non rispondono completamente agli intendimenti della delibera GC n. 239 del 30 novembre 2021, in quanto si intendeva eliminare da SGP l’ufficio casa e di inserire il tecnico rimasto nel Servizio Edilizia Pubblica della stessa SGP. Qui sarebbe stato il referente tecnico nella subconcessione ACER, unicamente con finalità di controllo,  per collaborare attivamente con i tecnici del Servizio Edilizia Pubblica di SGP, nella gestione dei cantieri.

ACER Modena ha esperito gara d’appalto per affidare i lavori con Superbonus 110% su n. 70 edifici di ERP (nella provincia di Modena) a totale proprietà pubblica, di cui 4 condomini, per un totale di 88 appartamenti, sono di proprietà del Comune di Sassuolo. Purtroppo la gara d’appalto NON HA DATO ESISTO POSITIVO  e pertanto gli interventi progettati sugli edifici, e quindi sugli 88 appartamenti di Sassuolo non sono stati eseguiti. A parte i 7 (pronti per assegnazione) + 18 (in corso di manutenzione- in disponibilità ipoteticamente nel periodo  di 6 mesi-1 anno) (di cui accennato al punto 1 precedente);

Come contenuto nella Relazione presentata al Tavolo di concertazione delle Politiche abitative della Provincia di Modena, per i 37 alloggi non assegnati a causa delle condizioni di degrado in attesa di risorse per interventi di manutenzione,  c’è la previsione di alienare 19 unità immobiliari (con previsione di incasso possibile per € 951’000) per poi destinarli al recupero di altre 18 unità immobiliari (stima interventi previsto in € 873’000, da mettere a disposizione (tempi previsti da 2 a 3 anni per la messa in disponibilità).

C’è in bilancio comunale la disponibilità di € 749.000 che si vorrebbero destinare ad opere di completamento per 20 unità presenti nel condominio dei “Gerani” (non ricompresi nel quadro di cui al punto 1) che potranno esser poi messi in disponibilità – tempi previsti di difficile definizione in quanto compresenza importante di appartamenti privati, seppur per questi disponibile finanziamento regionale per l’affitto).

Emerge la necessità di operare un controllo più stretto sulla gestione ACER con personale dedicato, nonché verificare l’efficacia dell’attuale organizzazione dell’Ufficio Casa presso il settore I, che ha avuto l’avvio nel gennaio 2024, in modo da garantire una efficienza operativa che permetta di rendere in disponibilità gli alloggi, in tempi adeguati alle necessità.

 

A Sassuolo riscontrate violazioni in materia di sicurezza sul lavoro nel settore edile

A Sassuolo riscontrate violazioni in materia di sicurezza sul lavoro nel settore edile
immagine di repertorio

A Sassuolo, nell’ambito dei controlli finalizzati a garantire il rispetto delle norme a tutela dei lavoratori e delle condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro, i Carabinieri del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Modena e della locale Stazione Carabinieri, nella giornata di ieri, hanno effettuato ispezioni presso tre cantieri edili attivi nella cittadina, rilevando diverse violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, che hanno portato alla denuncia in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria di tre persone, titolari di altrettante aziende operanti nel settore edile.

In particolare l’amministratore di una ditta è stato deferito per aver messo a disposizione dei lavoratori attrezzature non conformi alle norme di sicurezza sul lavoro e per aver omesso di delimitare con idonea recinzione l’area di cantiere.

In un altro cantiere, il responsabile della società affidataria dei lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico di un’abitazione è stato deferito per aver omesso di proteggere le aperture prospicienti il vuoto.

Infine, in un sito attivo per la ristrutturazione di un fabbricato, l’amministratore della società appaltatrice dei lavori edili di intonacatura è stato deferito per aver utilizzato ponti su cavalletti montati sui ponteggi ad altezza superiore a 2 metri.

Durante i controlli, sono stati anche sanzionati amministrativamente per irregolarità, due artigiani edili appaltatori delle opere di coibentazione e impermeabilizzazione del solaio di un’abitazione. Complessivamente sono state elevate sanzioni amministrative e ammende per circa 4700 euro.

 

Consiglio Comunale sassolese: la risposta all’interrogazione di Macchioni sul porta a porta

Consiglio Comunale sassolese: la risposta all’interrogazione di Macchioni sul porta a portaLa prima interrogazione discussa nel Consiglio Comunale di ieri sera era a firma di Francesco Macchioni, Lista Macchioni, avente ad oggetto “Gestione di raccolta dei rifiuti urbani porta porta”.

“Nelle date del 8 Febbraio 2023 e il 3 Aprile 2024, sono state depositate un migliaio di firme – si legge nell’interrogazione –  inerenti all’iniziativa popolare, con la quale i cittadini del Comune di Sassuolo, intendevano sollecitare il precedente Sindaco Gian Francesco Menani e la giunta Comunale, per dare seguito in modo propositivo a quanto discusso ed approvato in sede di consiglio Comunale in tema di riorganizzazione e gestione nei servizi di raccolta dei rifiuti urbani.

Le molteplice segnalazioni dei cittadini del Comune di Sassuolo sul disservizio, sul degrado urbano, sulla poca pulizia, sulla poca igiene, che comporta questo sistema fallimentare della raccolta rifiuti porta porta. Si interroga il Sindaco e la Giunta:

per sapere quali siano le loro intenzioni sull’argomento, e in che modo intendono proseguire per risolvere le problematiche dì questo sistema raccolta rifiuti porta porta, dimostratosi fallimentare”.

 

Ha risposto l’Assessore alla Sostenibilità Ambientale Chiara Tonelli.

“Premetto che il modello di raccolta è stato scelto da ATERSIR, Agenzia Territoriale dell’Emilia Romagna per i Servizi Idrici e i Rifiuti, tramite un voto espresso nel Consiglio Locale di Modena ed è diventato parte integrante di un contratto di servizio tra ATERSIR e il Gestore. Il Comune di Sassuolo non può decidere autonomamente modifiche contrattuali che, se sostanziali e con implicazioni economiche, rischiano di inficiare la gara espletata.

Il Consigliere Macchioni, che ringrazio per l’Interrogazione, definisce fallimentare il sistema porta a porta. Ricordo che l’obiettivo principale del passaggio al nuovo sistema è la riduzione della frazione di rifiuto indifferenziata e quindi l’aumento della raccolta differenziata. La raccolta differenziata a Sassuolo, dopo essere stata ferma per vari anni tra il 67% e il 65%, è passata nel 2023, anno di graduale passaggio al nuovo sistema, a quasi il 78%. A giugno 2024 siamo addirittura all’81,7% (dato fornito da ATERSIR), molto vicino all’obiettivo originale dell’84%. Non lo definirei fallimentare. Interessante poi notare che tutti i Comuni in Provincia di Modena che superano l’84% di raccolta differenziata hanno un sistema che include anche il porta a porta.

Al di là del risultato, è evidente che a Sassuolo riscontriamo varie criticità che, come Giunta, stiamo analizzando, anche grazie al lavoro instancabile dei nostri Uffici tecnici che raccolgono e gestiscono le segnalazioni dei cittadini, svolgono sopralluoghi, verificano il rispetto delle condizioni contrattuali da parte del Gestore. L’abbandono e lo scorretto conferimento dei rifiuti, quali l’esposizione dei sacchi in giorni e orari errati o il mancato recupero delle pattumelle dopo il passaggio degli operatori, sono il sintomo di disinformazione, mancato recepimento delle nuove regole e difficoltà nell’accettazione del cambio di sistema. Cambio che certamente è stato importante nelle abitudini dei cittadini e che andava sostenuto e accompagnato dall’Amministrazione mediante una campagna

informativa e di sensibilizzazione adeguata. Credo che questo punto sia stato sottovalutato dalla precedente Amministrazione e che, complice anche un passaggio rapido da un sistema all’altro, abbia contribuito alle evidenti criticità odierne. Per questi motivi intendiamo riprendere la campagna informativa e il dialogo con i cittadini perché siamo convinti che si possa far funzionare il nuovo sistema anche a Sassuolo, con la collaborazione e la partecipazione attiva di tutti.

Per contrastare l’abbandono dei rifiuti e lo scorretto conferimento sono comunque attive varie telecamere sul territorio, installate nei punti critici della città e che subiscono rotazione per coprire più aree. Le telecamere, l’attività della Polizia Locale e degli agenti accertatori fomiti dal Gestore permettono di rilevare sanzioni, strumento necessario per garantire il rispetto delle regole. La Giunta intende anche gestire le varie utenze irregolari TARI che, non avendo accesso alla Carta Smeraldo e ai sacchetti per la differenziata, causano probabilmente abbandoni ed errati conferimenti.

Altra criticità è la frequenza di svuotamento dei cestini nei parchi pubblici, contrattualizzata da A TERSIR e Gestore ipotizzando il sistema a regime e quindi con conferimenti di piccoli rifiuti indifferenziati occasionali ma utilizzati oggi anche per conferire grossi quantitativi di rifiuti, anche differenziabili. Su questo punto ci stiamo interfacciando con i nostri Uffici, con i Comuni limitrofi e con il Gestore per valutare le diverse soluzioni attuabili, eventualmente anche con temporaneo aumento della frequenza di svuotamento.

Il nuovo sistema ha enfatizzato poi problematiche già esistenti come la qualità del servizio della stazione ecologica, cui si associa ora anche la difficoltà nel reperire i sacchi, e la pulizia e il decoro di alcune aree.

Per risolvere i vari problemi emersi abbiamo aperto un tavolo con Sindaci e Assessori ali’ Ambiente dei Comuni di Fiorano Modenese, Formigine e Maranello con l’intento di condividere le criticità e soprattutto le richieste di migliorie da portare ad A TERS[R e al Gestore.

Parallelamente abbiamo incontrato singolarmente i responsabili di Hera e di A TERSIR per presentare tutte le richieste di miglioramento: la necessità di tracciare le attività del Gestore; la valutazione di ulteriori servizi aggiuntivi per migliorare il decoro urbano in questa fase che considero di transizione; il rivedere gli orari e la frequenza di raccolta; il miglioramento del servizio offerto dalla stazione ecologica. Il Consigliere Macchioni chiede quali sono le nostre intenzioni. Sono quelle di portare a regime il sistema attuale, gestendo la fase transitoria, dialogando con i cittadini, sanzionando ove necessario e risolvendo le criticità insieme agli altri Comuni del Distretto Ceramico, ad ATERSIR e al Gestore, consci del fatto che qualunque modifica sostanziale al contratto non ci è permessa e che i risultati ottenuti sulla percentuale di differenziata ci dimostrano che stiamo andando nella giusta direzione. Chiediamo pertanto la collaborazione di tutti, anche delle forze di opposizione, nell’individuazione delle criticità per migliorare insieme il sistema in essere.

 

Maranello, Cittadinanza onoraria per Emanuele Messineo

Maranello, Cittadinanza onoraria per Emanuele MessineoCittadinanza onoraria per Emanuele Messineo: il Consiglio Comunale di Maranello, nella seduta del 29 luglio, ha votato all’unanimità la mozione presentata dai gruppi Partito Democratico, Maranello in Testa e Italia del Futuro che ha proposto il conferimento del prestigioso riconoscimento al giovane Carabiniere ucciso a Maranello il 23 settembre 1974 nel tentativo di sventare una rapina.

Il conferimento arriva in occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Messineo, il cui sacrificio desta ancora emozione in città. Insignito nel 1975 della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria per l’atto di eroismo, Emanuele Messineo viene ricordato a Maranello ogni anno con una cerimonia di commemorazione organizzata dall’Arma dei Carabinieri e dall’Amministrazione Comunale nella piazzetta a lui intitolata, antistante il Banco San Geminiano e San Prospero dove nel 1974 il Carabiniere venne ucciso nel tentativo di fermare un rapinatore.

Originario di Marianopoli in provincia di Caltanissetta, all’epoca dei fatti appena venticinquenne, Messineo era in servizio a Maranello da tre anni, e l’emozione suscitata dalla sua morte fu tale che ai funerali parteciparono quindicimila persone. Il profondo riconoscimento per il gesto eroico del Carabiniere ha indotto il Comune di Maranello, nel corso degli anni, ad intitolargli anche la palestra delle scuole medie Ferrari e un murale al Parco degli Artisti in via Vittorio Veneto.

E ora arriva il conferimento della cittadinanza onoraria, che dopo il voto unanime del Consiglio Comunale, sarà consegnata personalmente ai familiari di Messineo dal sindaco Luigi Zironi il prossimo 23 settembre in occasione della cerimonia per commemorare il cinquantesimo anniversario della scomparsa.

“La cittadinanza onoraria”, si legge nel documento approvato, “è una onorificenza concessa dal Consiglio Comunale per onorare una persona che, sebbene nata in una città diversa, anche non residente, si sia distinta per il suo impegno o per le sue opere o in azioni di alto valore a cui la città attribuisce particolare rilievo. Concedere la cittadinanza onoraria significa accogliere per sempre, in seno ad una comunità, una persona che ha lasciato un segno profondo”. Nella concessione del riconoscimento, il Consiglio Comunale ha espresso “la più viva gratitudine, a nome dell’Amministrazione Comunale e dell’intera cittadinanza, al Carabiniere Emanuele Messineo, per l’eroico gesto compiuto sacrificando la propria vita a tutela dell’incolumità della comunità maranellese”.

L’Emilia-Romagna investe ancora nella riqualificazione e innovazione di bar, ristoranti, sale da ballo e negozi di vicinato

L’Emilia-Romagna investe ancora nella riqualificazione e innovazione di bar, ristoranti, sale da ballo e negozi di vicinatoCittà più belle e attrattive con i nuovi fondi per il rilancio dell’economia urbana. La Regione ha approvato la delibera che assegna 13,5 milioni di euro di contributi (Fesr 2020-27) a sostegno di progetti innovativi per le attività di commercio di vicinato, ambulante, bar e ristoranti, discoteche e sale da ballo, e anche esercizi polifunzionali. Con un investimento complessivo generato sui territori di oltre 32,8 milioni di euro.

Su 400 domande pervenute, sono stati ammessi a contributo 326 progetti. E per finanziarli tutti, la Regione ha aumentato le risorse a disposizione, inizialmente di 10 milioni di euro, con ulteriori 3,5 milioni.

“Sosteniamo il commercio e diamo sostanza alla nuova legge regionale per rendere le attività delle nostre città e paesi sempre più dinamiche e moderne- commenta l’assessore regionale a Commercio e Turismo, Andrea Corsini-. Con ulteriori 3,5 milioni di euro riusciamo a rispondere a tutti i progetti ammessi a contributo. Così rilanciamo l’economia urbana attraverso la completa riqualificazione delle imprese. Puntando sul digitale e i servizi, oggi sempre più necessari per affrontare la trasformazione dei mercati e le nuove tendenze nei comportamenti dei consumatori”.

I progetti selezionati

In testa tra i progetti selezionati, quelli di bar e ristoranti (186), il 57% del totale, seguiti, con il 34,3%, dalle attività di commercio al dettaglio in sede fissa con caratteristiche di vicinato (112 progetti). E ancora, gli esercizi per la somministrazione di alimenti e bevande artigianali (12 interventi); discoteche, sale da ballo, night club e simili (11), attività di commercio ambulante (4) e un esercizio commerciale polifunzionale.

Per quanto riguarda la tipologia: il 58% prevedono la riqualificazione degli ambienti e l’innovazione gestionale (191 progetti), il 24,5% interventi di sola innovazione gestionale e miglioramento dei sistemi di vendita e dei servizi offerti (80 progetti), mentre il 16,8% (55) la sola riqualificazione.

I progetti sul territorio

I progetti sono spalmati su tutto il territorio regionale: Rimini (59); Bologna (56), Modena (51), Ravenna (34), Piacenza (33), Parma (28), Forlì-Cesena (27), Reggio Emilia (26) e Ferrara (12).

Diversi progetti riguardano anche aree interne o montane (34) o una delle aree alluvionate (60).

Il 23,3% dei progetti riguarda imprese femminili (76) e il 6,4% quelle giovanili (21 imprese).

Sono 73 (il 22,3%) i progetti che prevedono interventi finalizzati a favorire l’accessibilità ai clienti con disabilità.

Potevano presentare la domanda ed essere beneficiari dei contributi i soggetti, gli enti, le organizzazioni private, iscritte alle CCIAA competenti per territorio, per le attività di commercio al dettaglio in sede fissa con i requisiti di esercizio di vicinato; commercio al dettaglio ambulante; discoteche, sale da ballo ed attività simili. Inoltre, per attività artigianali ma intestatarie di un titolo per l’esercizio di somministrazione alimenti e bevande, o per la vendita di prodotti alimentari e gli esercizi commerciali polifunzionali limitatamente alle attività di commercio al dettaglio di vicinato.

I contributi coprono dal 40 al 60% dei costi sostenuti. Gli interventi dovranno essere completati entro giugno 2025.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 31 luglio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 31 luglio 2024Irregolarmente nuvoloso al mattino sul settore occidentale. Nel tardo pomeriggio possibile formazione di isolati temporali sui rilievi del settore occidentale. Temperature in aumento: minime attorno a 21/23 gradi, massime comprese tra i 33/34 gradi sulla fascia costiera e i 37 gradi sulle aree di pianura e nei centri urbani. Venti deboli, di direzione variabile, con possibili raffiche di forte intensità sulle aree temporalesche. Mare poco mosso.

(Arpae)

Da lunedì 5 agosto orario estivo per il CIP dell’Ospedale di Sassuolo

Da lunedì 5 agosto orario estivo per il CIP dell’Ospedale di SassuoloA partire da lunedì 5 agosto e fino a venerdì 23 agosto il CIP sarà aperto dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 14.30. Il sabato, invece, lo sportello aprirà alle ore 7.30 e chiuderà alle 13.

In orari differenti, i pazienti possono comunque effettuare il pagamento alla Cassa automatica posta a sinistra dell’ingresso accanto al bancomat, per le prestazioni erogate con il Servizio Sanitario Nazionale, mentre per quelle in regime di Libera Professione, il pagamento è possibile presso la cassa NEXI, a lato della scala di ingresso in ospedale, o in alternativa con ‘PAGOPA’ on-line. I pazienti che accedono tramite assicurazioni, riceveranno informazioni dall’Ufficio Libera Professione. Invariato il servizio di prenotazione telefonica.

Invariato il servizio di prenotazione telefonica delle prestazioni.

In A1 chiusa stanotte la stazione di Parma

In A1 chiusa stanotte la stazione di ParmaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione dei pali luce, dalle 21:00 di questa sera martedì 30 alle 5:00 di mercoledì 31 luglio, sarà chiusa la stazione di Parma, in entrata e in uscita.

In alternativa, si consiglia di utilizzare la stazione di Terre di Canossa Campegine o di Fidenza sulla stessa A1 o la stazione di Parma ovest sulla A15 Parma-La Spezia.

Decreto di sequestro preventivo autovelox: nota dell’Amministrazione comunale di Formigine

Decreto di sequestro preventivo autovelox: nota dell’Amministrazione comunale di Formigine“Prendiamo atto di quanto ipotizzato dalla magistratura in sede di decreto di sequestro preventivo avente ad oggetto il sistema automatico di rilevamento della velocità media installato sulla tangenziale Modena-Sassuolo in entrambi i sensi di marcia, oltre ad altri numerosi dispositivi in diversi comuni italiani.

Premesso che a venire qui in emergenza è ipotesi sulla quale, allo stato, non è possibile considerare nel merito, significhiamo di avere già dato esecuzione all’anzidetto decreto mediante temporaneo spegnimento del sistema.

Nel ribadire l’assoluta estraneità dell’amministrazione comunale rispetto a fatti che vedono la stessa quale parte lesa, il Comune di Formigine intende attestare, anche in quest’occasione, massima fiducia nell’operato della magistratura.

Peraltro, abbiamo già preso contatti con le altre amministrazioni comunali  interessante per valutare le più opportune azioni a tutela degli interessi lesi.

Ciò anche nell’ottica di ripristinare quanto prima la funzionalità di un sistema che, da quando esistente – conclude la nota dell’Amministrazione comunale formiginese – ha saputo ridurre l’incidentalità stradale nello specifico tratto interessato in misura davvero significativa, portando a zero una media di 38 incidenti all’anno”.

Autovelox sotto sequestro in tutta Italia. Il provvedimento riguarderebbe anche modenese e reggiano

Autovelox sotto sequestro in tutta Italia. Il provvedimento riguarderebbe anche modenese e reggianoLa squadra di polizia giudiziaria della sezione di Polizia stradale di Cosenza, nell’ambito di indagini delegate dalla Procura della Repubblica che ha svolto accertamenti sulla illegittimità del sistema di rilevamento delle violazioni della velocità effettuate con la strumentazione denominata T-Exspeed v 2.0, ha eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dal gip del locale tribunale.

Il sequestro riguarda apparecchiature dislocate su tutto il territorio nazionale, dal Piemonte all’Emilia, dalla Puglia alla Sicilia, dalla Basilicata alla Calabria. Questi autovelox sarebbero gli stessi installati nel comune di Formigine sulla Modena-Sassuolo e quelli posizionati su via Teggi a Codemondo e sulla via Emilia a Masone.

Gli accertamenti effettuati avrebbero consentito di appurare non solo la mancata omologazione ma anche l’assenza del prototipo del sistema di rilevamento, elementi indispensabili per accertare la legittimità delle violazioni rilevate da tali sistemi, di proprietà di società private che vengono date in noleggio a enti locali, con il rischio concreto di danno erariale nel caso di ricorso da parte di utenti a cui spesso i giudici riconoscono oltre l’annullamento del verbale anche il risarcimento delle spese.

L’Emilia-Romagna accelera sull’economia circolare

L’Emilia-Romagna accelera sull’economia circolareL’obiettivo è produrre meno rifiuti e riutilizzare i materiali di scarto. E poi accrescere il riciclaggio fino a una nuova quantità di materiale aggiuntivo riciclato di oltre 500 mila tonnellate ogni anno.

Questo grazie all’impegno dell’imprese dell’Emilia-Romagna che si vedranno finanziati 52 progetti per migliore e soprattutto potenziare, nell’ambito delle proprie attività produttive, il riciclo e la prevenzione dei rifiuti con investimenti complessivi previsti di oltre 34 milioni di euro. Anche grazie a questi progetti si riusciranno ampiamente a raggiungere i target del Pr Fesr per il materiale riciclato al 2029.

Il boom di richieste ha portato la Regione ad aumentare le risorse a disposizione passando dai 10 milioni di euro inizialmente previsti a 14,7 milioni di euro (+4,7 milioni). Si tratta, grazie ad un primo bando dedicato, di un contributo a fondo perduto stanziato dalla Regione con risorse europee del Pr Fesr 2021-2027 dedicate sia alla ricerca, innovazione e competitività sia alla sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza.

I progetti finanziabili- di cui 35 riguardano il riciclo dei rifiuti e 17 la riduzione dei rifiuti prodotti– propongono innovazioni di economia circolare, con caratteri di scalabilità e di simbiosi industriale, che spaziano dall’ambito delle plastiche, ai rifiuti organici, ai fanghi di depurazione, ai rifiuti ferrosi, per arrivare fino ai rifiuti della filiera edilizia, che presenta una significativa numerosità di proposte.

“Questa misura sostiene concretamente le realtà produttive del territorio regionale impegnate nel raccogliere la sfida della sostenibilità. La dimostrazione di come in Emilia-Romagna vengano attuati i principi di economia circolare e si favorisca la transizione verso un nuovo modello di sviluppo, basato sul risparmio delle materie prime e il riutilizzo degli scarti” affermano la presidente facente funzioni, Irene Priolo, e l’assessore regionale allo sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla.

“Un deciso passo avanti per rendere l’Emilia-Romagna sempre più sostenibile- aggiungono-, obiettivo che intendiamo perseguire assicurando un sostegno reale alle imprese impegnate al fianco delle Istituzioni in una sfida decisiva per il futuro. Già ora la raccolta differenziata supera il 77,2%, ben oltre la media nazionale del 65%, ma serve fare ancora di più per ridurre la produzione dei rifiuti e accrescere il riutilizzo degli scarti, facendone nuove risorse”.

“La rilevanza del numero e della qualità di risposta delle imprese a questo primo bando regionale-concludono Priolo e Colla- nascono dal lavoro avviato dalla Regione che ha innescato un processo di trasformazione regolamentare e culturale, teso alla circolarità della produzione e alla riduzione progressiva e crescente dei rifiuti”.

In Emilia-Romagna, a partire dalla la legge regionale 16 del 2015 sull’economia circolare, sono stati istituiti diversi strumenti tra cui il ‘Coordinamento permanente per i sottoprodotti’ e le ‘Linee guida per i Centri del riuso’.

Il bando
La misura, che ha visto la presentazione di 75 richieste di cui 52 finanziabili, era aperta a tutte le filiere produttive. Punta a fornire supporto agli interventi per la circolarità dei processi e lo sviluppo di impianti di economia circolare, per la transizione ecologica delle imprese, e ai progetti di innovazione in ottica di economia circolare e prevenzione dei rifiuti delle imprese, delle filiere e delle attività professionali.

I regimi di contributo ai progetti ammessi a finanziamento sono stati differenziati a seconda della taglia dell’impresa, del regime di esenzione e delle premialità applicabili – con l’incentivazione delle candidature provenienti dalle aree interne, le aree montane e le aree interessate dall’alluvione del maggio 2023 -, oltre che della quantità aggiuntiva di rifiuti riciclati, in linea con gli obiettivi di continuo miglioramento nella gestione e prevenzione dei rifiuti previsti dalla Regione.

Consiglio comunale del 30 luglio al castello di Formigine

Consiglio comunale del 30 luglio al castello di Formigine
Primo consiglio comunale della nuova legislatura (ph: Angelo Nacchio66)

Si riunirà domani, per l’ultima seduta prima della pausa estiva, il consiglio comunale di Formigine. L’orario di convocazione stavolta è per le 19.00, con all’ordine del giorno quattro punti: aggiornamento del DUP, assestamento generale e salvaguardia degli equilibri di bilancio 2024/26, variazione budget 24/26 della Formigine Patrimonio, e infine un permesso di costruire di una cabina elettrica in via Vanoni. Come di consueto sarà disponibile la trasmissione in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

A seguito della seduta, presso il loggiato del Castello, alla presenza del Sindaco e della Comandante della Polizia Locale Susanna Beltrami ci sarà un momento di presentazione pubblica della collaborazione con ANC (Associazione Nazionale Carabinieri): a seguito della sottoscrizione della convenzione con il Comune di Formigine, i volontari presenteranno le loro attività di supporto nei controlli durante i mercati, nelle aree verdi, nelle frazioni, incontrando i colleghi pensionati per allargare il numero  degli aderenti attivi sul territorio formiginese.

Iren, il Consiglio di amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2024

Iren, il Consiglio di amministrazione approva i risultati al 30 giugno 2024Al termine del primo semestre 2024 tutti gli indicatori economici risultano in crescita: +5% il Margine Operativo Lordo (EBITDA) e +2% l’Utile netto, principalmente per effetto dell’adeguamento dei parametri regolatori nelle attività delle reti di distribuzione e del pieno recupero del valore del portafoglio clienti, grazie all’efficace strategia commerciale.

I quasi 370 milioni di euro di investimenti consentono il raggiungimento di importanti traguardi industriali e di sostenibilità, come lo sviluppo delle reti e la riduzione delle perdite idriche, che si attestano a 30,4% (media nazionale superiore al 41%), l’espansione nell’economica circolare con il 72% di raccolta differenziata e il +19% di materia recuperata e la nuova capacità rinnovabile con oltre 70MW.

Principali indicatori

  • Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 636 milioni di euro (+5% vs. 30/06/2023)
  • Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 145 milioni di euro (+2% vs. 30/06/2023)
  • Indebitamento finanziario netto pari a 4.013 milioni di euro (+2% vs. 31/12/2023)
  • Investimenti pari a 369 milioni di euro (-8% 30/06/2023)

 

“Una semestrale caratterizzata da indicatori economici tutti in crescita rispetto allo scorso anno. L’Ebitda +5% e l’Utile netto +2% dimostrano che la strada tracciata, e confermata nel recente piano industriale, è quella corretta e consente al Gruppo una continua e solida crescita nel rispetto della sostenibilità finanziaria. – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Gli importanti risultati economici sono supportati anche da rilevanti traguardi in termini industriali, come l’avvio del nuovo impianto fotovoltaico di Tuscania da 39MW e l’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del primo impianto italiano agrivoltaico avanzato da 49MW a Rovigo, oltre al proseguimento delle attività finalizzate al closing di EGEA. Supportati dai risultati ottenuti nel semestre, confermiamo le indicazioni sulla guidance 2024”.

“In questo primo semestre abbiamo effettuato quasi 650 assunzioni in parte a copertura delle sostituzioni e in parte a supporto della crescita pianificata e finalizzate allo sviluppo aziendale, continuando ad essere un importante realtà lavorativa per i nostri territori” – dichiara Moris Ferretti, Vicepresidente esecutivo di Iren  Inoltre, il 71% degli investimenti sostenuti nel periodo sono di natura sostenibile e consentono ad Iren di procedere rapidamente verso il raggiungimento dei target di piano industriale in materia di economia circolare, con il recupero di materia per oltre 560 tonnellate di rifiuti, di transizione energetica, con la nuova capacità rinnovabile, e di tutela della risorsa idrica, con il 71% delle reti idriche distrettualizzate”.

 

In tutti gli Uffici postali le pensioni in pagamento da giovedì 1° agosto

In tutti gli Uffici postali le pensioni in pagamento da giovedì 1° agostoPoste Italiane comunica che in tutti gli Uffici Postali le pensioni del mese di agosto saranno in pagamento a partire da giovedì 1.

Sempre a partire da giovedì 1 le pensioni di agosto saranno disponibili anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti dagli ATM Postamat, senza recarsi allo sportello.

Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a 700 euro all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per evitare assembramenti e tempi di attesa superiori alla media, Poste Italiane consiglia a tutti i pensionati, ove possibile, di recarsi a ritirare la pensione in tarda mattinata o durante le ore pomeridiane privilegiando i giorni successivi ai primi.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare 06 45263322.

Tennis, Memorial Rossini – Trofeo BPER: tutti i vincitori 2024

Tennis, Memorial Rossini – Trofeo BPER: tutti i vincitori 2024Si è chiusa sabato 27 luglio l’edizione 2024 del Torneo Internazionale di tennis inserito nel circuito Tennis Europe Junior Tour under 14 maschile e femminile e intitolato al past – presidente dello Sporting Club Sassuolo, Angelo “Gianni” Rossini. La manifestazione ha visto la partecipazione di oltre 120 giocatori da tutto il mondo, che si sono sfidati in singolo e doppio, maschile e femminile, e in particolare il team canadese e USA sono tra quelli giunti da più lontano fino alla città di Sassuolo. L’obiettivo dello Sporting Club Sassuolo con questo evento, tra i più importanti nel panorama tennistico italiano a livello giovanile, è quello di dar spazio ai giovani atleti che possano trovare un trampolino di lancio per il loro futuro e scalare le classifiche internazionali.

Sul gradino più alto del podio in singolare sono saliti rispettivamente due italiani, Mattia Autorino e Isabella Johri. La finale maschile è stata “a senso unico”: Mattia, tesserato per l’Accademia Tennis Napoli, ha lasciato un solo game a Mario Sfriso del TC Siracusa, che è giunto fino a questo match partendo dal tabellone di qualificazione. Più combattuta quella femminile dove Isabella, che si allena presso l’Accademia Horizone di Vicenza, ha dovuto vedersela con l’ucraina Mariia Protsenko, ed ha avuto la meglio per 6/4 6/4 dopo 2 ore di match.

Nel tabellone di doppio conquistano il trofeo 2024 gli emiliano – romagnoli Sebastiano Mantovani e Riccardo Pretolani sulla coppia romana Luca Bagnuoli – Diego Masera, mentre tra le ragazze vittoria per le russe Sansokina – Kokonenko che hanno strappato un netto 6/1 6/1 alla testa di serie numero 1 del tabellone, Gaia Donati e Francesca Fuzio.

Il Direttore del torneo Alessio Bazzani e tutto lo staff dello Sporting Club Sassuolo ringraziano gli sponsor che hanno sostenuto questo importante manifestazione internazionale giovanile e i giocatori che con i loro allenatori e genitori hanno regalato alla Città di Sassuolo una settimana di altissimo livello tennistico.

 

Stop al lavoro all’aperto in condizioni di caldo estremo: il giudizio positivo sull’ordinanza del Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia

Stop al lavoro all’aperto in condizioni di caldo estremo: il giudizio positivo sull’ordinanza del Collegio Imprenditori Edili dell’EmiliaIl Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia condivide pienamente lo spirito dell’ordinanza regionale entrata in vigore oggi lunedì 29 luglio 2024 in Emilia-Romagna, che impone il divieto di lavorare nei cantieri edili, in agricoltura e nel florovivaismo in condizioni di caldo estremo o anomalo, in determinate fasce orarie. Tale misura, diretta a tutelare la salute e la sicurezza di chi è impegnato in attività fisica intensa sotto esposizione prolungata al sole, rappresenta un importante passo avanti nella protezione del benessere dei lavoratori. Pertanto, l’introduzione di questa normativa risulta fondamentale per garantire condizioni di lavoro sicure durante le ondate di calore che stanno diventando sempre più frequenti.

Il Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia sottolinea l’importanza di misure aggiuntive per garantire la continuità delle attività di cantiere, specialmente per quei lavori che non possono essere facilmente rimandati. In tal senso, sarebbe altrettanto rilevante che i singoli Comuni introducessero la possibilità di anticipare l’inizio dei lavori rumorosi nei cantieri anche prima delle 8 di mattina. Durante le prime ore del giorno, le condizioni climatiche risultano infatti più sopportabili, offrendo alle imprese un numero maggiore di ore di lavoro senza compromettere la salute dei lavoratori. Un esempio cruciale è quello della manutenzione degli edifici scolastici, lavori che necessitano di tempistiche precise e che non possono essere procrastinati senza causare disagi significativi alla comunità.

In conclusione, il Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia ribadisce il proprio sostegno all’ordinanza regionale e si impegnerà a collaborare con le amministrazioni locali per l’adozione di soluzioni che, dando sempre la priorità alla sicurezza dei lavoratori, consentano alle imprese di svolgere la propria attività.

 

La raccolta differenziata di carta e cartone cresce del 2,7% in Emilia-Romagna

La raccolta differenziata di carta e cartone cresce del 2,7% in Emilia-RomagnaNel 2023 continua la crescita della raccolta differenziata di carta e cartone in Emilia-Romagna: oltre 412.000 tonnellate raccolte con un incremento del 2,7% rispetto all’anno precedente. È quanto rileva il 29° Rapporto Annuale sulla raccolta e riciclo di carta e cartone in Italia realizzato da Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e il riciclo degli imballaggi cellulosici.

“Anche quest’anno l’Emilia-Romagna si riconferma vera e propria “maglia rosa” della raccolta differenziata di carta e cartone: ogni cittadino della regione ha raccolto e avviato a riciclo quasi 93 kg di materiali cellulosici, media pro-capite più alta del Paese.” – commenta Carlo Montalbetti, Direttore Generale di Comieco – “I margini per migliorare ancora non mancano: il tasso d’intercettazione dei rifiuti cellulosici sul totale dei rifiuti prodotti si attesta al 14,4%, al di sotto del 15% registrato dalle regioni più virtuose.”

Nel 2023 Comieco, attraverso le convenzioni attive in Emilia-Romagna, ha gestito l’avvio a riciclo di quasi 200.000 tonnellate di carta e cartone, pari al 47,7% della raccolta. Ai 324 Comuni convenzionati sono stati riconosciuti corrispettivi per oltre 17 milioni di euro.

La raccolta per provincia

Analizzando i dati complessivi, vale la pena sottolineare come siano influenzati da una politica di assimilazione che condiziona tutti i territori, seppur con andamenti diversi. Nel dettaglio dei risultati, in positivo tutte le province, ad eccezione della provincia di Ferrara che mostra una contrazione del 3,7%, Parma (-1,2%) e Forlì-Cesena (-0,8%), bilanciate però dagli incrementi a doppia cifra di province come Ravenna (+12,8%) e Piacenza (+10,2%).

  • Reggio nell’Emilia: quasi 57.000 tonnellate raccolte, con un pro-capite che supera i 108 kg/ab-anno;
  • Piacenza: quasi 30.000 tonnellate di carta e cartone raccolte con una media pro-capite di 104 kg/ab-anno;
  • Ravenna: oltre 38.000 tonnellate raccolte con un pro-capite che sfiora i 100 kg/ab-anno;
  • Rimini: più di 31.000 tonnellate di carta e cartone raccolte con un pro-capite di 92,4 kg/ab-anno;
  • Modena: raccolte oltre 64.000 tonnellate di carta e cartone, il pro-capite è di 91,5 kg/ab-anno;
  • Parma: più di 41.000 tonnellate di carta e cartone raccolte con un pro-capite che supera di poco i 91 kg/ab-anno;
  • Bologna: raccolte oltre 89.000 tonnellate con un pro-capite di 88,2 kg/ab-anno;
  • Forlì-Cesena: quasi 34.000 tonnellate raccolte con un pro-capite poco sotto gli 87 kg/ab-anno;
  • Ferrara: raccolte quasi 28.000 tonnellate, il pro-capite è di 82,6 kg/ab-anno.

Raccolta di carta e cartone: i dati in Italia

A livello nazionale il 2023 ha visto una raccolta differenziata di carta e cartone da record con un aumento di quasi il 3% rispetto all’anno precedente. Complessivamente sono state raccolte oltre 3,7 milioni di tonnellate di materiali cellulosici con una media pro-capite che per la prima volta si assesta sui 64 kg, risultato mai raggiunto in precedenza. Il tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici arriva al 92,3% confermando così il superamento degli obiettivi UE al 2030 con un netto anticipo.

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