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domenica, 14 Dicembre 2025
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Sulla A1 annullata la chiusura della stazione di Modena sud

Sulla A1 annullata la chiusura della stazione di Modena sudSulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura della stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Bologna, prevista dalle 22:00 di questa sera martedì 18 alle 6:00 di mercoledì 19 marzo.

L’Emilia-Romagna accoglie due pazienti oncologici in arrivo dalla Palestina ed uno dei feriti nell’incendio in discoteca in Macedonia

L’Emilia-Romagna accoglie due pazienti oncologici in arrivo dalla Palestina ed uno dei feriti nell’incendio in discoteca in Macedonia
Massimo Fabi, Assessore alle Politiche per la salute

Due piccole pazienti palestinesi ed una donna macedone saranno curate in Emilia-Romagna. È previsto, infatti, nella tarda serata di oggi l’arrivo all’aeroporto di Milano Linate di uno dei feriti dell’incendio scoppiato in una discoteca a Kocani, nella Macedonia del Nord nei giorni scorsi. Si tratta di una donna di 28 anni, che sarà immediatamente trasferita al Centro ustioni dell’Ospedale Maggiore di Parma.

Per domani sera, sempre nello scalo milanese, è invece in programma l’arrivo di due pazienti, provenienti da Gaza, una di 8 e una di 14 anni, che saranno prese in cura dal reparto Oncoematologico del Policlinico S.Orsola di Bologna. I familiari di una delle due giovani pazienti saranno ospitati da Ageop.

“Abbiamo subito dato la disponibilità – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Massimo Fabi – a prenderci cura di queste giovani pazienti, alle quali diamo il benvenuto. La nostra è una regione solidale, che non si tira indietro davanti a situazioni drammatiche e di estremo bisogno, mettendo a disposizione un sistema sanitario pubblico d’eccellenza. Ringrazio le direzioni degli ospedali, i medici e tutto il personale che si prenderà cura di loro”.

L’operazione, promossa dal Governo nell’ambito dell’attività di Protezione civile europea, è coordinata dalla Prefettura di Bologna in collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e l’assessorato regionale alle Politiche per la salute.

Circolazione ferroviaria sospesa fra Reggio e Sassuolo nel weekend per interventi di manutenzione

Circolazione ferroviaria sospesa fra Reggio e Sassuolo nel weekend per interventi di manutenzioneDalle 21.00 di sabato 22 alle 05.00 di lunedì 24 marzo Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) eseguirà lavori di manutenzione straordinaria nella stazione di Reggio Emilia. In particolare, verranno rinnovati alcuni deviatoi e l’intersezione da cui si dirama la linea per Sassuolo gestita da FER. Il rinnovo dell’intersezione renderà necessaria la temporanea sospensione della circolazione dei treni fra Reggio Emilia e Sassuolo.

DOMENICA 23 MARZO MODIFICHE AL SERVIZIO

Domenica 23 marzo il servizio di Trenitalia Tper fra le stazioni di Reggio Emilia e Sassuolo sarà effettuato con autobus.

Possibili aumenti dei tempi di percorrenza in relazione anche al traffico stradale; i posti disponibili sui bus possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e animali di grossa taglia, a eccezione dei cani guida.

I sistemi di acquisto sono aggiornati.

“Tutte figlie di Eva”, domenica al Crogiolo Marazzi promosso dall’Associazione ‘Non è Colpa Mia’

“Tutte figlie di Eva”, domenica al Crogiolo Marazzi promosso dall’Associazione ‘Non è Colpa Mia’L’Associazione ‘Non è Colpa Mia’ ha organizzato l’evento Tutte figlie di Eva che si terrà il domenica 23 marzo alle ore 17:45 presso il Crogiolo Marazzi, nell’ambito delle iniziative organizzate dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico in occasione della Festa della Donna, con il patrocinio del Comune di Sassuolo.

Per il quarto anno si vuole riproporre lo stesso format, per cui l’evento sarà dedicato alla figura della donna, alla sua forza, al coraggio e soprattutto alla sua identità in quanto donna. Gli ospiti del convegno si racconteranno attraverso le loro esperienze e il loro vissuto, da vari punti di vista. L’evento, rivolto alla cittadinanza e proposto per il quarto anno, “racconta” le vite e le esperienze delle donne attraverso testimonianze dirette, di donne ma anche di uomini.

Interverranno il Dott. Simone Terreni, Ingegnere e Imprenditore Digitale, Managing Director di VoipVoice, CEO & Founder di Inside Factory. È stato inserito tra i 100 Top Manager 2021 secondo Forbes. Nel 2022 è salito agli onori delle cronache nazionali per aver normalizzato l’assunzione di una collaboratrice in gravidanza, gesto che gli è valso il “Pegaso d’argento della Regione Toscana”, un riconoscimento ufficiale per aver promosso politiche di accesso al lavoro basate sulle pari opportunità;

la Dott.ssa Giulia Paganelli Antropologa, scrittrice e storica, le è stato conferito il premio per il Miglior prodotto digital ai Diversity Media Awards 2023.

Ad affiancare il racconto delle esperienze, sarà presente l’Avv. Cesarina Manassero, in qualità di Presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Torino la quale, oltre a raccontare la storia della sua compaesana e prima avvocata Lidia Poet, esporrà l’evoluzione dei diritti acquisiti in capo alla donna nel corso della storia, anche e soprattutto con riferimento alla carriera di avvocatessa e magistrato.

A chiudere l’intervento della Dott.ssa Paola Elisa Rossetti, Dirigente del Centro Antiviolenza Distrettuale Tina.

L’evento sarà presentato e moderato dall’Avv. Angela Ninzoli e dall’Avv. Simona Fiandri.

Il seminario ha lo scopo di dare una conoscenza il più esaustiva possibile del ruolo della donna nei nostri giorni. Dal punto di vista artistico, gli interventi delle relatrici saranno alternati da performance teatrali dirette da Roberta Barra che si esibirà insieme ad altre attrici, portando in scena tematiche relative alla donna.

Durante l’evento saranno venduti gadget prodotti dall’associazione e realizzati con le grafiche della calligrafa Martina Mammi, il cui ricavato sarà devoluto al Centro Antiviolenza Distrettuale Tina. L’iniziativa sarà trasmessa in diretta streaming in collaborazione con Linea Radio.

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Modena ha deliberato n. 2 crediti in diritto di famiglia.

Per partecipare all’evento è possibile iscriversi alla mail: nonecolpamia.ets@gmail.com.

Linea Bologna – Rimini: interventi di manutenzione straordinaria, modifiche alla circolazione dei treni

Linea Bologna – Rimini: interventi di manutenzione straordinaria, modifiche alla circolazione dei treniRFI, LINEA BOLOGNA – RIMINI: INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA

Dalle 23.30 di venerdì 21 alle 04.00 di lunedì 24 marzo Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) eseguirà lavori di manutenzione straordinaria sulla linea Bologna – Rimini, fra le stazioni di Faenza e Forlì.

In particolare, verranno realizzati interventi di impermeabilizzazione di un viadotto ferroviario, composto da quattro arcate in muratura e della lunghezza di circa 100 metri, mediante la posa di una speciale membrana. Per eseguire i lavori sarà necessaria la temporanea rimozione dei binari, delle traverse e della massicciata ferroviaria, con sospensione della circolazione dei treni fra le stazioni di Faenza e Forlì.

Le modifiche al servizio ferroviario sono consultabili sui canali di acquisto delle imprese ferroviarie.

Circa 40 i tecnici di RFI e delle imprese appaltatrici che saranno impegnati nel cantiere con l’ausilio di 20 mezzi d’opera.

L’investimento di RFI è di 2 milioni e 300 mila euro.

 

TRENITALIA, TRENITALIA TPER: MODIFICHE ALLA CIRCOLAZIONE SULLA LINEA BOLOGNA – RIMINI

Sabato 22 e domenica 23 marzo il servizio di Trenitalia e Trenitalia Tper sulla linea Bologna – Rimini subirà alcune modifiche.

I provvedimenti sono necessari per consentire al gestore dell’infrastruttura di effettuare interventi di manutenzione straordinaria, che richiedono la sospensione della circolazione ferroviaria fra Faenza e Forlì.

I sistemi di acquisto sono aggiornati.

Nel dettaglio:

  • Treni del Regionale: previste modifiche di orario, variazioni di percorso e cancellazioni. Fra le stazioni di Faenza e Forlì sarà attivo un servizio con bus. Previsti bus di rinforzo anche fra Cesenatico e Rimini, a servizio in particolare delle località di Gatteo a Mare, Bellaria, Torre Pedrera e Rimini Viserba.
  • Per i treni Intercity Lecce/Bari/Pescara – Bologna/Milano/Bolzano e Intercity Notte delle relazioni Lecce – Milano/Torino sono previste modifiche di orario, variazioni di percorso e cancellazioni parziali o totali. Il treno Intercity 613 e i treni Intercity Notte 752, 754, 755, 757, 758, 765 subiranno variazioni anche il 21 marzo. Il treno Intercity 604 subirà variazioni anche il 24 marzo. Previsto servizio sostitutivo con bus per le tratte soppresse di alcuni treni Intercity.
  • I treni Frecciarossa della relazione Milano-Ancona-Pescara-Bari-Lecce-Taranto, via Adriatica, subiscono modifiche di percorso, con limitazioni nella stazione di Bologna C.le, o soppressione della tratta Bologna-Rimini e soppressioni integrali. Alcuni collegamenti sono interessati anche nei giorni 21 e 24 marzo.

Laddove previsto il servizio con bus, è possibile un aumento dei tempi di percorrenza in relazione anche al traffico stradale; i posti disponibili possono essere inferiori rispetto al normale servizio offerto. Sui bus non è ammesso il trasporto bici e animali di grossa taglia, a eccezione dei cani guida.

Si invitano tutti i clienti a consultare in prossimità della data del viaggio i vari canali di informazione e di acquisto di Trenitalia, che sono costantemente aggiornati, nonché le comunicazioni informative sulle variazioni del servizio veicolate tramite mail o SMS.

Informazioni di dettaglio disponibili su www.trenitalia.com e tramite Smart Caring personalizzato su App di Trenitalia. Per maggiori informazioni, attivo il call center gratuito al numero 800 89 20 21.

 

La giunta maranellese ricorda le vittime del Covid

La giunta maranellese ricorda le vittime del CovidOggi, nella Giornata nazionale dedicata alle vittime del Covid, la Giunta maranellese ha voluto ricordare i concittadini scomparsi in quel tragico periodo, attraverso un momento di raccoglimento che si è tenuto presso il Parco dei Mari in Via Mediterraneo.

All’interno dell’area verde lo scorso anno fu inaugurato uno Spazio in memoria delle vittime della pandemia, istituito in seguito all’approvazione unanime del Consiglio comunale. Nel medesimo parco, in quell’occasione, furono anche installate una scultura, che raffigura due volti in un gesto di sostegno reciproco, e una targa commemorativa.

“Il ricordo di quel periodo – ha sottolineato oggi il Sindaco di Maranello, Luigi Zironi – continua a suscitare in noi forti emozioni e profonde riflessioni. In una giornata come questa, il nostro pensiero va innanzitutto a coloro che non ci sono più e ai loro familiari, che in quei giorni terribili, nel momento più difficile, non hanno potuto assistere i loro cari come avrebbero voluto”.

“La comunità maranellese è sempre stata al loro fianco – ha aggiunto il Sindaco – e continuerà ad esserlo, nel rispetto dei valori nei quali si riconosce: la solidarietà, il coraggio, la coesione sociale e la tutela dei più fragili. Senza mai dimenticare il contributo decisivo di quanti si sono spesi per la collettività, fino a rischiare le propria vita per gli altri: il personale delle strutture socio-sanitarie, i medici di medicina generale, le associazioni di volontariato, le forze dell’ordine, le parrocchie, le imprese con le loro donazioni e tutti i cittadini che si sono resi disponibili a dare una mano. Le occasioni per ringraziare tutti per ciò che hanno fatto non basteranno mai”.

Libera, gratuita e veloce, la rete pubblica regionale EmiliaRomagnaWiFi supera i 6 milioni di utenti unici in 12 mesi

Libera, gratuita e veloce, la rete pubblica regionale EmiliaRomagnaWiFi supera i 6 milioni di utenti unici in 12 mesiOltre 6 milioni di persone in Emilia-Romagna si sono connesse alla rete pubblica EmiliaRomagnaWiFi negli ultimi 12 mesi: dal 15 marzo 2024 al 15 marzo di quest’anno. Un risultato che testimonia l’efficacia e l’apprezzamento del servizio da parte di cittadini e visitatori.

EmiliaRomagnaWiFi offre un accesso a internet gratuito, veloce e libero, garantendo la privacy degli utenti. La rete è attiva 24 ore su 24 e conta oltre 12.500 punti di accesso connessi alla rete Lepida in fibra ottica, distribuiti in tutta la regione, coprendo un grande numero di luoghi pubblici, turistici e di interesse.

“Questo traguardo è il frutto dell’impegno costante di Regione e Lepida nel garantire a tutti l’accesso a servizi online essenziali- commenta l’assessora all’Agenda digitale, Elena Mazzoni-. La crescita continua degli utenti connessi dimostra l’importanza di investire in infrastrutture digitali per lo sviluppo sociale ed economico del territorio. Il dato di quest’ultimo anno, in crescita rispetto ai precedenti, è una chiara testimonianza dell’efficacia delle politiche di inclusione digitale della Regione Emilia-Romagna”.

La rete in Emilia-Romagna  

A partire dal 2017, EmiliaRomagnaWiFi ha esteso la sua copertura a numerose strutture e aree strategiche, con l’obiettivo di ampliare e migliorare la rete, per offrire una connettività sempre più capillare, sicura e di buona qualità.

In particolare, nelle biblioteche la rete offre agli utenti la possibilità di accedere a risorse digitali e informazioni online; nei palazzetti dello sport e impianti sportivi, come il Pala De André a Ravenna, il PalaDozza a Bologna e il PalaBigi a Reggio Emilia, consente di migliorare l’esperienza degli spettatori durante eventi sportivi e culturali.
Per quanto riguarda punti strategici per il numero di cittadini e visitatori raggiunti, come l’Aeroporto di Bologna, la connettività veloce della rete assicura a viaggiatori e turisti un accesso a internet gratuito durante l’attesa dei voli. Lungo la costa, grazie al progetto “EmiliaRomagnaWiFi Costa”, numerosi comuni della riviera romagnola sono stati dotati di copertura WiFi nelle principali località balneari dell’Emilia-Romagna.

Un capitolo importante tocca poi gli ospedali e i presidi sanitari regionali, dove la connettività permette a pazienti e visitatori di avere accesso a internet durante la permanenza nelle strutture sanitarie.
Negli uffici pubblici, la connessione veloce e gratuita facilita l’accesso della Pubblica Amministrazione, così come nelle piazze e vie cittadine offre connettività negli spazi pubblici all’aperto favorendo l’inclusione digitale.

Infine, l’investimento nella connessione ultraveloce consente ai visitatori di musei e luoghi della cultura di approfondire contenuti culturali e artistici online. E nelle università e scuole di ogni ordine e grado, studenti e docenti hanno a disposizione una connessione potente per la didattica digitale, la ricerca e l’innovazione.

Per consultare la mappa dei punti di accesso EmiliaRomagnaWiFI, è possibile visitare il sito di Agenda digitale Emilia-Romagna  

Il Questore a Formigine per un incontro sul tema truffe

Il Questore a Formigine per un incontro sul tema truffeL’Amministrazione comunale di Formigine prosegue con l’attività di sensibilizzazione della cittadinanza sul tema delle truffe, reato che, soprattutto nella dimensione digitale, è in continuo aumento e può colpire tutti ma in particolare la fascia di popolazione più fragile.

Martedì 25 marzo alle ore 16, presso il castello di Formigine, sarà il Questore di Modena Donatella Dosi a tenere un incontro sulle tipologie di truffa più diffuse e indicazioni utili alla prevenzione.

Afferma il Sindaco Elisa Parenti: “E’ un grande onore per noi ospitare il Questore Dosi, che ringraziamo per l’attenzione che ripone nel nostro territorio. Invitiamo a questa iniziativa tutta la cittadinanza, e in particolare chi è più a stretto contatto con la popolazione anziana e fragile, come i medici di famiglia e i farmacisti, gli operatori e i volontari dell’ambito sociale, il volontariato partner della sicurezza, i rappresentanti dei sindacati e le associazioni di categoria”.

La democrazia si impara giocando: Fiorano presenta ‘Delibera’

La democrazia si impara giocando: Fiorano presenta ‘Delibera’E’ stato presentato questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, ‘Delibera’ l’innovativo gioco di ruolo ideato dal Comune di Fiorano Modenese, per educare i ragazzi al governo locale e all’esercizio della democrazia.

Erano presenti il sindaco Marco Biagini, Monica Lusetti, assessore alla Scuola e all’edilizia scolastica, Luca Busani, assessore all’Ambiente e Mobilità e Daniele Vacirca del Servizio Istruzione di Fiorano Modenese.

Il progetto si inserisce all’interno del percorso “In Comune: A scuola di democrazia locale”, voluto dal Sindaco, ideato dal servizio Istruzione e proposto alle scuole del territorio, per educare i giovani al funzionamento del Comune, alle dinamiche decisionali e all’importanza della partecipazione politica, contrastando al tempo stesso l’astensionismo.

“All’indomani delle elezioni e del segnale di astensionismo avevo annunciato di voler intraprendere un percorso efficace e innovativo di educazione civica. – ha precisato il sindaco Marco Biagini – Farlo attraverso questa modalità interattiva speriamo possa attrarre i ragazzi alla responsabilità pubblica.”

L’innovativo percorso di qualificazione scolastica ha coinvolto tre classi di seconda alle medie “Francesca Bursi” di Spezzano. Si è articolato in tre incontri, due teorici dedicati all’introduzione alla cittadinanza attiva, ai servizi comunali, alle elezioni e il ruolo degli organi di governo locale, l’ultimo di restituzione pratica con la simulazione di una seduta consiliare attraverso il gioco ‘Delibera’.

Gli studenti hanno messo in pratica quanto imparato in teoria, partecipando ai playtest ufficiali del gioco. Ognuno di loro ha vestito i panni di una figura chiave della politica e governo locale – sindaco, assessore, consigliere di maggioranza o minoranza, dirigente – sperimentando direttamente la gestione delle risorse, il dibattito e il processo di scelta e votazione di un Consiglio Comunale.

“E’ stata un’esperienza significativa per i ragazzi – ha evidenziato l’assessore alla Scuola Monica Lusetti – che hanno continuato, anche dopo la fine del gioco, a parlare e confrontarsi. Abbiamo dato loro la parola, valorizzando ciò che pensano”.

‘Delibera’ porta la gamification nel governo locale: ogni partecipante assume un ruolo ben definito e deve prendere decisioni su progetti e investimenti, gestendo risorse limitate e confrontandosi con le dinamiche politiche. I temi su cui decidere sono tratti dal programma di mandato dell’Amministrazione fioranese per i prossimi 5 anni, dall’aumento dei posti nido alla costituzione di un Ufficio Europa.

L’elemento distintivo del gioco è nella capacità di integrare le Linee di mandato 2024-2029 del Comune di Fiorano Modenese con le prospettive dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. Questo approccio crea un ponte tra governance locale e strategie internazionali, permettendo agli studenti di comprendere in modo concreto come le decisioni amministrative locali possano incidere su obiettivi di più ampio respiro.

Il gioco è stato ideato e realizzato da Daniele Vacirca del servizio Istruzione, in collaborazione con Luca Busani, assessore all’Ambiente e Mobilità, Monica Lusetti, assessore alla Scuola, Alice Fregni e Alex Paltrinieri di Casa Corsini, responsabili della progettazione dei materiali in legno e stampa 3D.

“E’ anche un esempio di modello virtuoso di buona amministrazione perché è stato realizzato a costo zero per il Comune. Sviluppato grazie alla sinergia tra il Servizio Istruzione e Casa Corsini, il progetto ha saputo valorizzare le competenze interne dell’Ente, dimostrando come l’innovazione possa nascere dall’ottimizzazione delle risorse disponibili, senza sprechi e con un impatto concreto sulla comunità. Inoltre si tratta di un gioco in sviluppo, con i feedback dei ragazzi ne verrà sviluppata una nuova versione per il prossimo anno.”, sottolinea l’assessore all’Ambiente, Luca Busani.

Domenica 6 aprile, alle 16.30, il Comune di Fiorano Modenese con ‘Delibera’ parteciperà anche alla tavola rotonda “Istituzioni ed Enti attraverso il gioco” che si terrà all’interno di “Play” a Bologna.

 

 

Il Cavo Napoleonico ha ‘salvato’ dalle piene il bacino del Reno, facendo defluire nel Po 14 milioni di metri cubi d’acqua

Il Cavo Napoleonico ha ‘salvato’ dalle piene il bacino del Reno, facendo defluire nel Po 14 milioni di metri cubi d’acquaQuattordici milioni di metri cubi. È la quantità d’acqua che, nell’arco di circa 40 ore, da venerdì a domenica scorsa, il Cavo Napoleonico ha scaricato dal Reno nel Po. Un volume enorme, decisivo per ridurre il picco di piena in passaggio sul Reno e per mantenere i livelli all’interno degli argini nel tratto di valle, verso Gallo, Gandazzolo e Ravenna.

Se il peggio, anche nel bacino del Reno, è stato scongiurato, dunque, lo si deve ancora una volta al Cavo Napoleonico, il canale artificiale lungo 18 chilometri che, partendo dalla località di Sant’Agostino, nel ferrarese, collega, appunto, il Reno con il Po.

Una vera e propria valvola di sfogo: al Cavo, infatti, è affidato lo ‘scolmo’ delle piene del Reno più gravose verso il Po, che con la sua maggiore ampiezza può accogliere notevoli quantitativi di acqua. È anche dal Cavo, quindi – in gestione all’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione civile (Ufficio territoriale di Bologna) – che dipende la sicurezza della bassa pianura bolognese, ferrarese e, in parte, ravennate.

Gli eventi meteo e le operazioni (già iniziate mercoledì) sul Cavo

Con l’ultimo evento meteo, si è registrato un significativo innalzamento dei livelli idrometrici su tutti i corsi d’acqua del bacino del Reno, con particolare attenzione al Reno stesso. Le misurazioni all’idrometro della Chiusa di Casalecchio, alle porte di Bologna, avevano da subito confermato le condizioni critiche previste per l’intera asta fluviale, in particolare nel tratto più delicato, noto come Cavo Benedettino, che si estende da Sant’Agostino per circa 30 chilometri e si collega all’antico corso abbandonato del Po di Primaro, per arrivare fino al mare.

Per far fronte a questa situazione, è stato necessario attivare uno dei più importanti sistemi idraulici del territorio: l’opera Reno Panfilia, il Cavo Napoleonico e l’opera Po.

E farlo con tempestività, anticipando il passaggio della piena.

Il personale tecnico dell’Agenzia regionale ha iniziato le operazioni già mercoledì 12 marzo, pianificando le manovre in base all’evoluzione delle condizioni meteo e ai livelli del fiume Po, destinazione finale delle acque deviate. Giovedì 13, intorno alle ore 9, è iniziato lo svuotamento preventivo del Cavo, con il rilascio nel Po di poco meno di 3 milioni di metri cubi d’acqua. Venerdì 14, alle ore 17, è stata aperta la diga tracimante sul Reno, permettendo di deviare parte della piena nel Cavo e di condurla, dopo circa 4 ore, nel Po: in quel momento il Grande fiume presentava livelli inferiori rispetto a quelli del Cavo, che erano in forte crescita a causa dell’afflusso delle acque del Reno.

Nell’arco di circa 40 ore, il Cavo ha scaricato nel Po circa 14 milioni di metri cubi d’acqua: una quantità significativa che ha permesso di ridurre il picco di piena e di mantenere i livelli all’interno delle arginature nel tratto di valle, senza peraltro attivare lo “sfioratore del Gallo”, utilizzato eccezionalmente lo scorso ottobre. Alle ore 8 circa di domenica 16 sono iniziate le operazioni di chiusura del Cavo e la verifica di eventuali danni causati dall’uso prolungato.

Manovre anche sul Savena Abbandonato e Suviana

Nei giorni scorsi sono state effettuate ulteriori manovre sugli impianti idraulici del bolognese per proteggere l’argine ricostruito del Savena Abbandonato in località Boschi. Gli alti livelli del Reno avevano infatti richiesto la chiusura delle chiaviche di Gandazzolo ed era necessario mantenere comunque più contenuto del solito il livello all’interno del canale Savena Abbandonato nella sezione terminale.

Si è intervenuti contemporaneamente con diverse azioni, in continuo raccordo con il personale del Consorzio della Bonifica Renana. Sono stati attivati e manovrati, con gradualità, gli scaricatori delle acque del Savena Abbandonato verso il Canale Consortile della Botte, a sua volta diretti agli impianti idrovori del Consorzio. Si è contemporaneamente agito sulla traversa di Bentivoglio del Navile per convogliare parte della portata nel tratto storico del Navile stesso, alleggerendo così il Diversivo, che conduce le acque del Navile nel Savena Abbandonato. Si è agito, inoltre, sull’apertura di una chiavica del Diversivo per ridurne, seppur limitatamente, la portata. Infine, l’attivazione della Cassa Navile da parte del personale dell’Agenzia regionale ha permesso di invasare acqua proveniente dal canale Navile stesso, contribuendo in maniera significativa a limitare ulteriormente l’apporto idrico al sistema Diversivo-Savena Abbandonato.

La situazione è al momento resa più gestibile dalla diminuzione generale dei livelli idrometrici, ma le manovre sono tuttora in corso: si attende di poter riaprire lo scarico naturale del Savena Abbandonato nel Reno, non appena i livelli lo permetteranno.

Infine, è stata concordata un’ulteriore e importante azione con i gestori della Diga di Suviana, prevedendo un parziale svuotamento dell’invaso prima dell’arrivo delle precipitazioni più intense. Questo ha consentito un importante effetto di laminazione nel momento più critico, in cui per la diga è stato possibile scaricare una portata leggermente inferiore a quella degli immissari di monte, sostenuta a causa delle piogge.

Breve storia del Cavo

Il Cavo Napoleonico, formalmente conosciuto come “scolmatore di Reno”, è un canale artificiale che collega il fiume Reno, partendo da Sant’Agostino (in località Panfilia), al fiume Po, e precisamente presso Salvatonica, in comune di Bondeno. Si tratta di un tragitto di circa 18 chilometri, la cui idea progettuale risale ai primi anni dell’Ottocento, a opera degli ingegneri di Napoleone Bonaparte. L’impianto, completato dall’allora Ufficio Speciale per il Reno e collaudato a metà degli anni Sessanta del secolo scorso, è ora in gestione all’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione civile (Ufficio territoriale di Bologna).

Il Cavo ha in realtà una doppia funzione: accogliere parte delle acque del Reno durante il periodo di piena e condurle al Po (scolmatore), ma anche alimentare, con flusso invertito, il Canale Emiliano-Romagnolo per l’irrigazione dei campi quando i corsi d’acqua hanno portate insufficienti ai fabbisogni estivi.

“Orme di Legalità”: dal 21 al 25 marzo, a Sassuolo, tre appuntamenti di sensibilizzazione

“Orme di Legalità”: dal 21 al 25 marzo, a Sassuolo, tre appuntamenti di sensibilizzazione“Orme di Legalità”. È questo il titolo della Rassegna, ideata dal Comune di Sassuolo e realizzata in collaborazione con Avviso Pubblico, che si svolgerà dal 21 al 25 marzo.

In particolare la mattina di venerdì 21 marzo, data in cui si celebra a livello nazionale la Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo di tutte le vittime innocenti di mafia, si svolgerà un’iniziativa riservata agli studenti e alle studentesse delle Scuole Secondarie di II grado del territorio.

Gli alunni e le alunne si incontreranno alle ore 9.30, presso il Teatro Carani di Sassuolo dove, dopo i saluti istituzionali, leggeranno i nomi di tutte le vittime innocenti delle mafie (un lungo elenco di oltre mille nomi). A seguire si svolgerà un momento di formazione sulla legalità con Giulia Di Girolamo, scrittrice e collaboratrice di Avviso Pubblico, su “Mafie tra passato e futuro”.

La rassegna proseguirà martedì 25 marzo, sempre presso il Teatro Carani, con lo spettacolo “Disonorata: le mafie non uccidono le donne”, con Sara Velardo e Alberto Bonacina. Un reading teatrale, che racconta la storia di alcune delle tante donne uccise dalla mafia. Lo spettacolo inizierà alle 20:30 ed è rivolto a tutta la cittadinanza con ingresso libero e gratuito.

Lo stesso sarà replicato anche la mattina di mercoledì 26 marzo 2025, alle ore 10, per gli studenti e le studentesse delle Scuole Secondarie di II grado.

In A1 chiusure notturne del tratto Raccordo Casalecchio-Sasso Marconi verso Firenze

In A1 chiusure notturne del tratto Raccordo Casalecchio-Sasso Marconi verso FirenzeSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio (km 195+300) e Sasso Marconi nord (km 209+800), verso Firenze, nei seguenti giorni e orari:

 

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 19 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 20 MARZO  E DALLE 22:00 DI VENERDI’ 21 ALLE 6:00 DI SABATO 22 MARZO.

In considerazione della suddetta chiusura, saranno adottati i seguenti provvedimenti, sulla stessa A1 e sul Raccordo di Casalecchio:

SULLA A1 MILANO-NAPOLI

-chi percorre la A1 da Milano verso Firenze, verrà obbligatoriamente deviato sul Raccordo di Casalecchio.

In alternativa, chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, potrà immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, percorrere l’Asse Attrezzato, la SS64 Porrettana verso Sasso Marconi, il Raccordo di Sasso Marconi (R43) e rientrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;

-la stazione di Sasso Marconi nord non sarà raggiungibile in uscita, per chi proviene da Milano/Bologna.

In alternativa, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio;

-sarà chiusa, nelle suddette notti, ma con un’ora di anticipo, l’area di servizio “Cantagallo ovest”, situata nel suddetto tratto.

SUL RACCORDO DI CASALECCHIO

-sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata in entrambe le direzioni, verso la A1 Milano-Napoli e in direzione della A14 Bologna-Taranto.

Ciò comporterà, sulla Tangenziale di Bologna, l’uscita obbligatoria allo svincolo 1 Nuova Bazzanese per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 e la chiusura dei due rami di svincolo che dalla Nuova Bazzanese,  con provenienza da Vignola e da Bologna città ,immettono all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.

In alternativa, si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni:

-per chi è diretto verso Milano: Bologna Borgo Panigale sulla A14;

-per chi è diretto verso Firenze: Sasso Marconi sulla A1;

-per chi è diretto verso Ancona: Bologna San Lazzaro sulla A14;

-per chi è diretto verso Padova: Bologna Arcoveggio sulla A13;

-uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, per chi proviene da Ancona/Padova.

Di conseguenza, chi da Ancona/Padova è diretto verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, potrà immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, percorrere l’Asse Attrezzato, la SS64 Porrettana verso Sasso Marconi, il Raccordo di Sasso Marconi (R43) e rientrare in A1 alla stazione di Sasso Marconi.

 

Confagricoltura ER: “L’agricoltura torni giovane, per il 2025 abbiamo bisogno di 6-7.000 lavoratori in Emilia-Romagna”

Confagricoltura ER: “L’agricoltura torni giovane, per il 2025 abbiamo bisogno di 6-7.000 lavoratori in Emilia-Romagna”«L’ingresso dei giovani in agricoltura torni ad essere priorità, abbiamo bisogno di 6-7.000 lavoratori per la campagna 2025 in Emilia-Romagna, e non solo potatori, raccoglitori di frutta e ortaggi, vendemmiatori, addetti al settore zootecnico o conduttori di macchine agricole, ma anche personale per le attività di ricezione, ospitalità e ristoro in ambito agrituristico e operai qualificati capaci di destreggiarsi con le tecnologie smart dell’agricoltura 4.0, big data e intelligenza artificiale».

L’appello di Confagricoltura Emilia Romagna, principale associazione datoriale di categoria, è un monito ad attuare politiche del lavoro rivolte alle nuove generazioni, alla luce anche degli ultimi dati Eurostat che vedono il tasso di occupazione giovanile fermo in Italia al 19,2% contro una media europea pari al 34,8%, ossia 15,6 punti percentuali in meno. Bisogna agire affinché l’agricoltura recuperi appeal agli occhi dei giovani. Il comparto offre opportunità di crescita, formazione e sviluppo professionale nonché garanzie in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
L’organizzazione agricola esorta la politica: «Sono necessari interventi legislativi per favorire l’occupazione subordinata. Germania e Paesi Bassi hanno adottato agevolazioni contributive e fiscali per le attività a carattere stagionale consentendo alle parti sociali di stabilire salari più elevati. L’Italia potrebbe seguire il loro esempio».

Inoltre Confagricoltura Emilia Romagna chiede, per le attività a carattere stagionale, l’applicazione di uno sgravio contributivo pari al 68% che è la stessa aliquota prevista per le zone c.d. “svantaggiate” (oggi il costo del lavoro agricolo in tutta la pianura padana è il più alto d’Europa), oltre alla sospensione o alleggerimento della contribuzione fiscale a carico dei lavoratori. Questo consentirebbe di accrescere la remunerazione attuale e rendere il lavoro nei campi più attrattivo».
Va detto altresì che le prestazioni agricole di lavoro subordinato occasionale a tempo determinato non sono state confermate per l’anno 2025. «Viene a mancare quindi la forma contrattuale più efficace per dare una chance a studenti, pensionati, percettori di ammortizzatori sociali e d’indennità di disoccupazione, uno strumento che si era rivelato valido consentendo di reinserire nel mondo del lavoro anche i titolari di trattamento pensionistico anticipato (c.d. “precoci”)».

Da sottolineare infine le criticità nell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. «Solo il 2% di chi cerca lavoro lo trova tramite i Centri per l’Impiego». Confagricoltura punta il dito contro la chiusura degli uffici di collocamento agricolo attuata anni fa, «fondamentali per incrociare efficacemente domanda e offerta, contrastare lo sfruttamento e il lavoro irregolare». A tal proposito, il Centro per l’Impiego aperto nel comune di Portomaggiore (FE) – progetto pilota voluto da Confagricoltura Ferrara -, sta concretamente aiutando le aziende nel reperimento di manodopera. In più svolge un’azione di forte contrasto al caporalato.

Arretramento del 2% delle esportazioni regionali nel 2024

Arretramento del 2% delle esportazioni regionali nel 2024Nel 2024 le imprese dell’Emilia-Romagna hanno esportato beni per 83.632 milioni di euro, il 2% in meno del 2023, anche se, considerando i prezzi alla produzione industriale per il mercato estero rilevati a livello nazionale, la riduzione in termini reali dovrebbe essere stata minore.

L’export nazionale ha mostrato una dinamica negativa più contenuta (-0,4%).

La regione ha coperto il 13,4% dell’export nazionale e si è così confermata la seconda regione italiana per quota dell’export nazionale, preceduta dalla Lombardia (26,3%) e seguita dal Veneto (12,9%), quindi dalla Toscana (10,1%) e dal Piemonte (9,7%).

L’export è risultato in calo, oltre che in Emilia-Romagna, anche in Piemonte (-5,5%) e in Veneto (-1,8%), mentre è risultato in lieve aumento in Lombardia (+0,6%) ed ha avuto un forte incremento in Toscana (+13,6%).

 

I settori

Le esportazioni regionali dell’agricoltura, silvicoltura e pesca sono aumentate del 9,8% e, anche se non rappresentano più dell’1,6%, delle vendite estere regionali, e hanno ottenuto un risultato sensibilmente superiore a quello delle esportazioni nazionali del settore che sono salite del 5,5%.

Il contributo negativo in assoluto più ampio e determinante per la dinamica delle esportazioni regionali è venuto dal fondamentale settore dei macchinari e apparecchiature che ha chiuso il 2024 con una flessione dell’export del 7,3%. Il valore delle vendite estere è quindi sceso a poco meno di 22.408 milioni di euro, equivalenti al 26,8% del totale, che ne fanno comunque la voce principale dell’export regionale.

Le esportazioni dell’industria della metallurgia e dei prodotti in metallo, il settore della sub fornitura regionale, sono diminuite del 6,3%.

In flessione anche le esportazioni di apparecchiature elettriche, elettroniche, ottiche, medicali e di misura (-5,3%) e dell’aggregato delle altre industrie manifatturiere (-8,6%) quest’ultimo influenzato dalla diminuzione dell’export di prodotti dell’industria del tabacco (-23%). La moda si è assestata al -2%. Sostanzialmente invariato l’export delle industrie chimica, farmaceutica e delle materie plastiche, che vale il 10,5% per cento delle esportazioni regionali. In flessione la lavorazione dei minerali non metalliferi, -4,1%.

Due i principali contributi positivi all’andamento delle esportazioni regionali: l’industria alimentare e delle bevande (+7,2%) e quella dei mezzi di trasporto (+4,7%).

 

Le destinazioni

Anche nel 2024 l’Europa si è confermata il mercato principale per l’export regionale, verso il quale si è diretto il 63,7% per cento delle vendite all’estero provenienti dall’Emilia-Romagna. L’ammontare complessivo è stato di 53.268 milioni di euro, in diminuzione del -3,1% rispetto al 2023.

Le esportazioni verso la sola Unione europea a 27 sono state pari al 51,7% del totale (43.253 milioni di euro) e sono diminuite del 3,5%. L’andamento negativo è stato leggermente più contenuto (-2,8%) nell’area dell’euro, nella quale le vendite regionali sono ammontate a 33.917 milioni di euro e hanno costituito il 40,6% del totale.

Le esortazioni verso la Germania sono diminuite del -4,4%, quelle in Francia del -4,2%. In controtendenza la Spagna aumentata del +3,1% e anche il piccolo mercato greco (+14,4%).

Al di fuori dell’area dell’euro, hanno fatto un ampio passo indietro le vendite in Polonia (-6,2%).

Fuori dall’Unione europea il Regno Unito ha chiuso il 2024 poco meno che invariato (-0,2%).

La tendenza negativa è risultata minima sul complesso dei mercati americani (-0,4%), che hanno assorbito il 17,3%.

Le esportazioni indirizzate verso gli Stati Uniti sono lievemente aumentate (+0,5%) e sono risultate pari al 12,5%, ovvero a 10.482 milioni di euro che hanno fatto degli Usa il principale paese di sbocco dei prodotti regionali, nonostante la notevole inversione di tendenza in negativo che ha caratterizzato l’ultimo trimestre dell’anno con un crollo dell’11,2%.

Al contrario, le esportazioni regionali sui meno rilevanti mercati dell’America centro meridionale hanno fatto registrare una leggera flessione (-1,6%) e sono risultate pari al 3,7% del totale.

Sul complesso dei mercati asiatici si è registrato un risultato positivo (+1,5%), nonostante un pesante quarto trimestre (-6,2%), che ha fatto salire l’export regionale su quei mercati a 12.116 milioni di euro, pari al 14,5% del totale. A sostenere l’andamento positivo delle esportazioni regionali nel continente sono stati i mercati del Medio Oriente (+9,6%) corroborati dai risultati eclatanti conseguiti negli Emirati (+19,1%).

Flessione anche nei mercati dell’Asia orientale, che gravati da un quarto trimestre decisamente pesante (-14,8%) hanno chiuso l’anno con -0,7%.

In particolare, ha pesato la flessione delle vendite dirette all’insieme della Grande Cina (Cina, Hong Kong e Macao): -7,6% nell’anno con un vero crollo nell’ultimo trimestre (-21,8%).

Le esportazioni regionali verso il Giappone hanno chiuso l’anno con un lieve incremento (+2,7%).

In calo, e nella stessa percentuale, anche le vendite dirette ai mercati dell’Oceania e dell’Africa (-2,4%).

 

Lo studio completo su www.ucer.camcom.it

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 19 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 19 marzo 2025Cielo sereno o poco nuvoloso. Temperature in diminuzione in particolare nelle minime, con valori inferiori alla media del periodo. Sui capoluoghi sono previsti valori minimi compresi tra 0 e -1 gradi, con locali gelate. Nelle aree aperte di campagna e nei fondovalle saranno possibili valori inferiori. Massime in lieve aumento, attorno a 11/12 gradi. Venti deboli dai quadranti orientali o variabili. Mare inizialmente ancora mosso, con moto ondoso in attenuazione.

(Arpae)

La Regione Emilia-Romagna conferma e aggiorna il Patto per il Lavoro e per il Clima

La Regione Emilia-Romagna conferma e aggiorna il Patto per il Lavoro e per il ClimaLa Regione Emilia-Romagna non solo conferma il Patto per il Lavoro e per il Clima come lo strumento di condivisione di tutte le principali scelte strategiche, ma sceglie di aggiornarlo di fronte alle sfide e ai cambiamenti che si stanno determinando nell’attuale periodo storico.

Se il ‘Lavoro’ il e ‘Clima’ restano i pilastri di una transizione ecologica che sia un’opportunità di crescita e di sviluppo sostenibile per tutta la Regione, a questi si aggiungono nuove priorità: la salvaguardia del Servizio sanitario regionale, la messa in sicurezza del territorio, le politiche abitative, l’economia e il lavoro sociale, un’attenzione specifica alla demografia e all’occupazione femminile. E ancora la sicurezza sul lavoro, il nuovo piano energetico, l’attrazione di investimenti e talenti per scalare la classifica dell’innovazione e la semplificazione. In uno scenario caratterizzato da profonde incertezze internazionali, anzitutto di tipo geopolitico e commerciale, l’Europa è la dimensione di riferimento essenziale dell’Emilia-Romagna e, attraverso essa, la relazione col resto del mondo.

Il percorso di condivisione con tutti i firmatari del Patto si è aperto venerdì scorso in una prima riunione, alla quale hanno partecipato il vicepresidente Vincenzo Colla e parte della giunta regionale.

“Prima con il Patto per il Lavoro e poi con il Patto per il Lavoro e per il Clima, l’Emilia-Romagna ha inaugurato un modello di concertazione unico a livello nazionale- ricorda Colla-. Siamo stati in grado di delineare insieme alle rappresentanze della società un progetto per il futuro del territorio e ci si è confrontati progressivamente sulle scelte più concrete da intraprendere per realizzarlo, facendo dialogare interessi diversi, talvolta contrapposti, per ricercare il bene comune.  È questo- prosegue Colla- un metodo di democrazia, fondato sulla qualità delle relazioni tra istituzioni, rappresentanze economiche e sociali, sul reciproco riconoscimento del ruolo che ciascuno svolge nella società, sulla condivisione di obiettivi strategici e la conseguente assunzione di responsabilità”

“Un metodo- aggiunge ancora il vicepresidente- che ha permesso all’Emilia-Romagna di registrare dati economici e sociali migliori della media italiana e spesso in controtendenza rispetto ai periodi difficili e di crisi che stiamo vivendo. Confermare questo metodo è essenziale ma non basta: vogliamo aggiornare il Patto rispetto alle sfide che questi tempi così instabili e drammatici ci pongono di fronte. Lo sviluppo sostenibile e la coesione sociale restano la caratteristica fondante di questa Regione e vogliamo continuare a investirci, convinti che senza collaborazione e unione di intenti non si possono raggiungere risultati importanti”, conclude Colla.

Se il primo Patto aveva messo al centro la priorità assoluta del lavoro, all’indomani di una lunga crisi economica internazionale, e il secondo quello dello sviluppo sostenibile (Lavoro e Clima), oggi queste priorità vengono confermate e aggiornate, assumendo come ulteriori temi strategici il cambiamento climatico, che rappresenta una minaccia alla stessa vivibilità del territorio emiliano-romagnolo. Quanto accaduto con le alluvioni del 2023 e 2024, così come gli eventi di questi giorni, impone, infatti, un piano per la sicurezza dell’intero territorio regionale. Così come si rende necessario un nuovo piano energetico capace di dare risposte a un sistema territoriale profondamente manifatturiero come quello dell’Emilia-Romagna, puntando su autonomia e autoproduzione: una scelta orientata alla sostenibilità e alla progressiva decarbonizzazione.

Grande attenzione, sarà garantita al tema dell’accesso alla casa: pur in assenza di una politica nazionale, accrescere la disponibilità di alloggi rappresenta una precondizione sia alla coesione sociale sia dello sviluppo economico. Sul fronte sanitario, invece, la priorità è rilanciare la centralità del Servizio sanitario regionale, visto innanzitutto come elemento di garanzia democratica del diritto alla salute. Maggiore rilievo verrà dato a politiche a sostegno dell’economia e del lavoro sociale. Dimensione cruciale del lavoro, inoltre, è quella della sicurezza. Natalità, demografia, integrazione, occupazione femminile e attrattività di imprese e talenti sono altrettanto decisive per assicurare sostenibilità nel tempo al nostro sistema territoriale. Infine, l’obiettivo del potenziamento della ricerca per arrivare al 3% del pil, riprogettando investimenti in tutta la filiera dell’istruzione e della conoscenza è la leva per scalare ulteriormente la catena dell’innovazione.

Stanotte in A1 chiusa la stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Bologna

Stanotte in A1 chiusa la stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di martedì 18 alle 6:00 di mercoledì 19 marzo, sarà chiusa la stazione di Modena sud, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Valsamoggia o di Modena nord.

Attività alla Riserva delle Salse di Nirano

Attività alla Riserva delle Salse di NiranoCon l’avvicinarsi della primavera sono ripartiti gli appuntamenti alla Riserva naturale delle Salse di Nirano, dedicati a grandi e piccoli, promossi dal Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con Ente Parchi dell’Emilia Centrale, Ecosapiens, La lumaca, CAI, GEFI e Api Libere, per trascorrere momenti piacevoli e divertenti immersi nella natura.

Tra fine marzo e aprile sono 7 le iniziative gratuite previste, che non necessitano più di prenotazione, come in passato. La prima è prevista domenica 23 marzo, dalle ore 16 a Cà Rossa,  con il laboratorio “Salt Panorama”, dedicato a bambini dai 2 ai 6 anni, per realizzare bellissimi panorami in bottiglia con sale e gessi colorati. Il calendario completo delle iniziative è disponibile sul sito Fiorano Turismo.

Nel 2024, tra febbraio e novembre, sono stati 25 i laboratori ludico-didattici organizzati da Ecosapiens e La lumaca che gestiscono le attività in Riserva. L’83% dei partecipanti proveniva dalla provincia di Modena, dato che resta stabile negli anni a conferma di un’ottima fidelizzazione dell’utenza locale, il 14% veniva dalla provincia di Reggio Emilia, il 2% da quella di Bologna e un 1% da fuori regione (Milano e Imperia). Le visite guidate con guide ambientali sono state 10: sette gratuite a inizio mese, una tematica e due con gruppi organizzati. I periodi in cui la Riserva è stata maggiormente frequentata sono stati aprile, maggio e ottobre.

Lo scorso anno è risultata in leggero calo la presenza delle scuole, rispetto al 2023, con 2.780 persone contro 2.957, sopperita dall’aumento di presenze di gruppi organizzati (257 tra adulti e famiglie con bambini) e per le attività proposte dall’Ente Parchi Emilia Centrale e dal CEAS Ca’ Tassi.

Le persone hanno appreso delle iniziative organizzate dalla Riserva naturale principalmente dalla pagina facebook  (29%), dalla newsletter mensile (20%), da siti tematici (28% in totale) e dal passaparola (14%). Da maggio 2024 è attiva anche la nuova pagina Instagram @salsenirano.

Anche nel 2025 restano visitabili gratuitamente i Centri visita Cà Tassi e Cà Rossa, aperti il sabato dalle 15 alle 17 e la domenica e festivi dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 18.30.

Lo scorso anno le aperture dei Centri visite, da febbraio a novembre, sono state 44 il sabato e 48 la domenica e i festivi.

Per informazioni è possibile scrivere alla mail salse.nirano@fiorano.it o chiamare i numeri 0522 343238 e 342 8677118

La Presidente del Comitato Commercianti del Centro Storico in merito alla raccolta firme

La Presidente del Comitato Commercianti del Centro Storico in merito alla raccolta firme
immagine d’archivio

“Nelle scorse settimane, per iniziativa individuale di un commerciante, sono state raccolte alcune firme, su vari fogli, affermando che questo sarebbe servito per richiedere l’aggiunta di alcuni parcheggi agli estremi di piazza Martiri Partigiani (davanti a BPER e nella “punta” sud).

Specifichiamo che quanto avvenuto non ha nulla a che fare con il nostro Comitato (che non ne era neanche a conoscenza), poiché contrario ai principi istituzionali di promozione ed organizzazione degli eventi che animano il centro storico.

Le manifestazioni (Fiere d’ottobre, Giovedì sotto le stelle, Mercati e tutti gli altri Eventi) dovranno pertanto mantenere la loro tradizionale ubicazione, al fine di attrarre maggiori presenze nel cuore del centro.

Per qualsiasi richiesta o esigenza vi invitiamo, in futuro, come sempre, a confrontarvi con Presidente e referenti del Comitato Commercianti, che rimangono a disposizione per qualsiasi informazione”.

Elena Zanni

Presidente Comitato Commercianti Centro Storico

L’Amministrazione sulla raccolta firme per piazza Martiri Partigiani

L’Amministrazione sulla raccolta firme per piazza Martiri Partigiani

L’Assessore al Commercio e centro storico Federico Ferrari ha ricevuto in Municipio una delegazione che ha consegnato 133 firme di commercianti del centro storico portando all’attenzione dell’Amministrazione due proposte. La prima di “spostare gli eventi da Piazza Martiri Partigiani a piazzale Della Rosa lasciando la stessa adibita a posteggio auto”. La seconda di “aumentare i posti auto eliminando lo spazio di fronte alla BPER riservato a moto e motorini e di sfruttare al meglio lo spazio centrale della Piazza stessa e l’area pedonale oltre la Guglia (allo stato attuale completamente inutile)”.

“Come fatto durante l’ultimo incontro plenario con tutti i commercianti sassolesi – commenta l’Assessore Ferrari – ribadisco convintamente che la forza di una comunità sta nel confronto costante ed è molto positivo raccogliere proposte e valutare insieme nuove idee. La raccolta firme è una modalità forte per mostrare un pensiero e penso che le occasioni di dialogo non siano mancate per potersi confrontare su queste tematiche: dagli incontri continuativi con i rappresentanti del Comitato commercianti del centro storico fino ai contatti quasi giornalieri con la Presidente Elena Zanni. Stupisce che la Presidente Zanni, che ringrazio per l’incessante lavoro di coordinamento che porta avanti, sia stata lasciata all’oscuro di questa iniziativa così come le Associazioni di Categoria, peraltro in un momento di progettazione condivisa per la nascita dell’Hub del centro storico”.

La prima proposta, così come condiviso con la Presidente Zanni, mi trova, personalmente, fermamente contrario in quanto la raccolta firme pone come soluzione a tutti i problemi del commercio in centro storico quello dei parcheggi. Spostare ogni evento da Piazza Martiri Partigiani significherebbe spostare le Fiere d’Ottobre dal luogo naturale in cui si svolgono da 500 anni, gli stessi mercati ambulanti del martedì e venerdì dovrebbero essere spostati e tutti ricordiamo il disagio subito all’epoca della ristrutturazione della piazza. Non solo: Sassuolo in Fiore, il Mercato Europeo, i Giovedì di Luglio, le iniziative del Natale, l’imminente Giro-E: tutti i principali eventi cittadini dovrebbero traslocare a favore di una piazza che non sarebbe più tale. Sono convinto che questi appuntamenti siano d’aiuto per portare beneficio non solo alla città in generale quanto direttamente alle vendite: l’obiettivo è quello di portare visitatori e clienti in centro per far conoscere l’offerta commerciale dei nostri negozi in modo da creare movimento per i giorni in cui non ci sono appuntamenti organizzati. L’impostazione attuale della piazza offre già numerosi posteggi e, se fosse una mera questione di numero di parcheggi a determinare le vendite, avremmo oggi un trend diverso da quello attuale. Pertanto i parcheggi sono uno dei fattori chiave, ma non l’unico su cui Amministrazione, Associazioni di categoria, il Comitato e i commercianti devono concentrare le nostre energie”.

“Siamo al lavoro al Piano di accessibilità del centro storico – gli Assessori David Zilioli e Federico Ferrari proseguono nell’analisi delle proposte – e da inizio marzo è partita la fase di raccolta dati e di progettazione condivisa i cui esiti saranno illustrati in un incontro con la comunità e tutti gli interessati a inizio di maggio: un momento di restituzione di quanto emerso per poter avere una solida base per tutte le progettazioni future”.

Sono infatti iniziati rilievi sul posto per raccogliere dati e capire le esigenze di chi abita e di chi lavora in centro storico mappando non solo il numero dei parcheggi, ma anche la rotazione, gli accessi alla zona ZTL nelle varie fasce orarie e molto altro ancora.

“L’attuale assetto della Piazza – aggiungono gli Assessori – rispecchia le scelte della precedente amministrazione e questa raccolta firme dimostra che non funziona e che va migliorato: serve una migliore accessibilità, un numero di parcheggi che abbia una maggior rotazione e un ridisegno anche delle altre modalità di accesso al centro storico che coinvolgono il trasporto pubblico locale e la mobilità dolce. Sono in arrivo altri 257 parcheggi nel multipiano di Via Pia e al momento non servirebbero dunque altri posti auto, ma vanno utilizzati meglio quelli attuali. Obiettivo del Piano è proprio quello di mappare le esigenze della comunità per rendere più funzionale l’accessibilità del centro storico per residenti, lavoratori, commercianti, visitatori e clienti. Per quanto concerne lo spazio di fronte alla BPER, la valutazione è inserita all’interno del Piano, sia per quanto concerne il trovare una nuova zona per motocicli, sia se vi è lo spazio necessario per la manovra delle auto che per capire anche cosa comporti togliere le attuali borchie segnaposto”.

 

Eliminazione delle barriere architettoniche: giovedì il primo incontro a Formigine

Eliminazione delle barriere architettoniche: giovedì il primo incontro a FormigineGiovedì 20 marzo, alle ore 18.30 presso il Castello di Formigine si terrà il primo incontro sul Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (PEBA).

Il PEBA è uno strumento fondamentale per garantire la piena accessibilità e fruibilità degli spazi pubblici e delle strutture destinate alla collettività, nonché idonei e adeguati percorsi di collegamento tra gli stessi.

Il primo step sarà quello dell’identificazione delle barriere architettoniche, ovvero della mappatura e censimento delle barriere presenti nelle aree pubbliche, negli edifici comunali, nelle strutture sanitarie, nelle scuole e nei trasporti pubblici.

Per garantire una progettazione condivisa con la comunità, è utile la partecipazione di tutti i cittadini interessati.

In questa occasione, verrà anche presentato un altro strumento di partecipazione: il questionario che si può compilare accedendo al sito Internet comunale o contattando il servizio lavori pubblici al numero 059 416261.

 

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