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venerdì, 19 Dicembre 2025
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Pd Sassuolo: “Apprezzamento per gli investimenti dell’amministrazione Mesini su sicurezza stradale, edifici scolastici e politiche abitative”

Pd Sassuolo: “Apprezzamento per gli investimenti dell’amministrazione Mesini su sicurezza stradale, edifici scolastici e politiche abitative”Nell’ultimo Consiglio comunale il sindaco Mesini ha annunciato un investimento di oltre 100 mila euro per migliorare la sicurezza stradale e ridurre gli incidenti.

A questo si aggiungono gli interventi sugli edifici scolastici, con una parte del bilancio destinata a questo settore pari a oltre 200 mila euro. La messa in sicurezza delle scuole, in particolare la prevenzione incendi, è essenziale per offrire un ambiente di apprendimento sicuro e moderno.

Per quanto riguarda le politiche abitative, l’amministrazione ha destinato circa 80 mila  euro per effettuare interventi sugli alloggi residenziali pubblici e andare incontro alle  esigenze abitative della nostra comunità.

Questo impegno si accompagna a quanto discusso durante l’incontro che ha coinvolto i Comuni del Distretto ceramico, a sottolineare  l’importanza del tema e la volontà di una collaborazione intercomunale in materia abitativa.

Tali interventi sono serviti per coprire delle mancanze strutturali che l’amministrazione precedente ci ha lasciato, e ora si lamenta del fatto che non si fa come vorrebbero loro, per di più a seguito di un taglio netto del governo Meloni nei confronti del Comune di Sassuolo. Su questo la Destra cittadina si è espressa come rassegnata e quindi complice di questa scelta.

Il Partito Democratico di Sassuolo continua a sostenere con forza queste iniziative, che rappresentano un esempio di buona amministrazione al servizio della comunità e dimostrano lo sguardo attento dell’amministrazione sulla città, difformemente da quanto sostenuto anche di recente da alcuni esponenti del centrodestra.

Il Pd ribadisce ancora una volta che l’interesse per la propria città va dimostrato con azioni concrete. Perché il centrodestra destra non si attiva con il Governo centrale perché modifichi le proprie politiche economiche al fine di favorire le comunità locali? Si preferisce rincorrere i soliti temi, tanto cari a Lega e FdI,  fingendo di dimenticare che i sassolesi necessitano soprattutto di risorse che garantiscano i servizi e quindi una migliore qualità della vita. Risorse che la giunta di centro sinistra che governa la città si impegna ogni giorno a trovare nonostante i tagli e le difficoltà.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 2 marzo 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 2 marzo 2025Sereno o poco nuvoloso sulle pianure con foschie e locali banchi di nebbia fino al primo mattino. Lungo i rilievi centro-orientali inizialmente residui addensamenti ma con tendenza ad ampie schiarite, soprattutto in serata.

Temperature minime in diminuzione, più marcata sul settore centro-occidentale con valori compresi tra 2/4 gradi delle pianure interne e 5/7 gradi del settore orientale; valori localmente inferiori in aree extraurbane.

Massime in lieve aumento, intorno a 11/12 gradi.

Venti deboli nord-orientali con rinforzi lungo il crinale appenninico ed al mattino sul mare.

Mare mosso sottocosta e molto mosso al largo con moto ondoso in lieve attenuazione dal pomeriggio.

(Arpae)

Unione Distretto Ceramico, grazie ad un nuovo sportello contrasto all’indebitamento e disturbi da gioco d’azzardo

Unione Distretto Ceramico, grazie ad un nuovo sportello contrasto all’indebitamento e disturbi da gioco d’azzardo

Il contrasto ai disturbi da gioco d’azzardo, all’indebitamento e al sovraindebitamento può contare ora nel Distretto ceramico su un altro strumento di supporto ai cittadini, che vede enti locali, rete sanitaria ed associazioni del territorio lavorare in stretta sinergia per affrontare assieme questi temi, anche a livello di prevenzione.

È stato infatti attivato nei giorni scorsi, presso il Centro per le Famiglie di Sassuolo, un nuovo sportello distrettuale pronto ad accogliere persone gravate da situazioni debitorie, non solo legate al gioco, con l’obiettivo di accompagnarle in un percorso di rientro della crisi, da definire assieme in base alla specificità del caso.

Nell’ambito del progetto “Prospettive di ri-partenza”, sviluppato dall’Unione dei Comuni del Distretto ceramico con il sostegno della Regione, operano all’interno dello sportello consulenti qualificati di ‘Federconsumatori – Provincia di Modena APS’, formati per valutare il contesto anche dal punto di vista legale e per individuare in base agli elementi le possibili soluzioni.

Al progetto collaborano anche diversi partner già coinvolti nella rete socio-sanitaria locale – l’Ausl e associazioni quali le Caritas di Formigine e di Spezzano, la Croce Rossa, Il Melograno e Gli Amici di Don Carlo -, il cui contributo sarà fondamentale per riuscire ad intercettare le situazioni più critiche e per poi indirizzare il cittadino in difficoltà verso lo sportello.

«I dati emersi dall’ultimo rapporto sul gioco d’azzardo legale confermano una realtà preoccupante anche nel nostro distretto – spiega Luigi Zironi, Presidente dell’Unione dei Comuni del Distretto ceramico -. Abbiamo il dovere, come istituzioni, di potenziare ed ampliare tutte le azioni di prevenzione e contrasto a questo fenomeno a quello del sovraindebitamento, spesso intrecciati tra loro, rivolgendo sempre maggiore attenzione ai problemi causati dal gioco on-line, i cui volumi sono in costante crescita. Dobbiamo partire dalle fasce di età più giovani, cercando di intercettarle anche attraverso attività condivise con le scuole, e dalle famiglie a basso reddito, nelle quali risultano maggiori i rischi di cadere in un vortice di debiti».

L’attivazione del nuovo servizio è inoltre affiancata da altre azioni: dagli incontri di sensibilizzazione per la cittadinanza sull’uso consapevole del denaro ad un progetto sperimentale sull’alfabetizzazione finanziaria rivolto ad adolescenti e giovani, passando per corsi di formazione per il personale degli enti locali e del terzo settore sul tema della prevenzione.

L’accesso al nuovo sportello distrettuale è libero, gratuito e strutturato in modo da garantire una grande attenzione per la riservatezza e la privacy. Il servizio è attivo ogni giovedì pomeriggio, dalle 15 alle 18, presso la sede sassolese del Centro per le Famiglie, in Via Caduti sul Lavoro 24. Mensilmente verrà attivato anche uno sportello analogo nei territori montani dell’Unione.

Per chiedere informazioni sono disponibili il numero di telefono del Centro per le Famiglie di Sassuolo, 0536-880680, e l’indirizzo e-mail centroperlefamiglie.sassuolo@distrettoceramico.mo.it

Chiusure programmate su Ramo Verde e A14

Chiusure programmate su Ramo Verde e A14Sul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale Bologna), per consentire lavori di ammodernamento sottopasso sarà chiuso, per chi proviene dalla stazione di Bologna Borgo Panigale, il ramo di immissione sulla Tangenziale, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto, dalle 22:00 di lunedì 3 marzo alle 6:00 di venerdì 18 aprile, in modalità continuativa.

In alternativa si consiglia di proseguire sulla Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, uscire allo svincolo 2 Borgo Panigale, percorrere la rotonda Benedetto Croce e rientrare dallo stesso svincolo, in direzione San Lazzaro/A14.

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Sempre sul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna (stazione di Bologna Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per consentire lavori di sostituzione della segnaletica verticale, dalle 22:00 di lunedì 3 alle 6:00 di martedì 4 marzo, sarà chiuso il trato compreso tra l’allacciamento con la SS9 via Emilia e l’allacciamento con la T06 Tangenziale di Bologna, verso quest’ultima.

Di conseguenza saranno chiusi, per chi proviene da Bologna e Modena, i rami di allacciamento che dalla SS9 via Emilia immettono sulla carreggiata sud del Ramo Verde, verso la T06 Tangenziale di Bologna.

Si precisa che lo svincolo di San Giovanni in Persiceto sarà chiuso in entrata, verso la Tangenziale di Bologna, e un uscita, provenendo dalla stazione di Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, e dalla SS9 via Emilia.

In alternativa si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SS9 via Emilia, viale Alcide De Gasperi e rientrare sulla T06 Tangenziale di Bologna dallo svincolo 2 Borgo Panigale.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire attività relative al potenziamento e ammodernamento delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di lunedì 3 alle 6:00 di martedì 4 marzo, sarà chiusa la stazione di Bologna Borgo Panigale, in entrata in entrambe le direzioni, A1 Milano-Napoli e Ancona e in uscita per chi proviene da Ancona.

Per consentire la chiusura completa dell’entrata, sarà necessario adottare i seguenti provvedimenti:

-sul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna, uscita obbligatoria sulla SS9 via Emilia, per chi proviene dalla Tangenziale di Bologna, verso Modena;

-chiusura dei rami di svincolo che dalla SS9 via Emilia, da Modena e da Bologna, immettono all’entrata in A14 della stazione di Bologna Borgo Panigale.

In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, Bologna Fiera e Bologna San Lazzaro, sulla stessa A14, Bologna Casalecchio, sulla R14 Raccordo di Casalecchio, o Valsamoggia, sulla A1 Milano-Napoli.

Il ferrarese Stefano Spisani eletto presidente dei Pensionati di Confagricoltura Emilia Romagna

Il ferrarese Stefano Spisani eletto presidente dei Pensionati di Confagricoltura Emilia Romagna
Stefano Spisani presidente Pensionati di Confagricoltura Emilia Romagna, Gabriella Botti vicepresidente

In Emilia-Romagna, nel 2024, gli ultra 65enni erano circa il 25% del totale della popolazione, oltre 1.100.000 anziani, di cui poco più di 370.000 con più di 80 anni. A differenza delle altre regioni italiane, ad eccezione del Trentino, l’Emilia-Romagna è stabile come popolazione rispetto agli anni precedenti, con situazioni però molto differenziate tra le varie province: a Parma c’è un buon incremento dei residenti, Ferrara è la provincia dove si registra il più elevato decremento della popolazione. In Emilia-Romagna quasi il 40% delle famiglie ha in casa almeno un 65enne, mentre sono oltre 330 mila gli anziani che vivono da soli e nel 63% dei casi ha più di 75 anni.

“Se facciamo delle proiezioni per i prossimi 5 anni – afferma il neo Presidente dell’Associazione Pensionati di Confagricoltura Emilia Romagna, Stefano Spisani – osserviamo che si intensificherà il processo d’invecchiamento della popolazione in Regione, circa il 7% nella fascia dai 65 ai 79 anni e del 5% dagli 80 anni. Tale situazione porterà a modificare sostanzialmente l’equilibrio tra le generazioni, con evidenti ripercussioni sociali. Ciò è dovuto all’andamento positivo in Emilia Romagna, migliore rispetto alla situazione nazionale, della speranza di vita: 82,7 per gli uomini, 86,4 per le donne. Da questo quadro la nostra Associazione non dovrà e potrà prescindere se vorrà tutelare al meglio le tematiche afferenti ai pensionati”.

“Ci sono alcune tematiche che ci preoccupano fortemente, che investono il livello nazionale ed a cascata regionale e provinciale – prosegue Spisani – mi riferisco in particolare alle pensioni minime, scandalosamente aumentate di soli 24,70 euro annuali per il 2025, così come certificato dal CUPLA nazionale; grande è stata la perdita del potere d’acquisto delle nostre pensioni, in particolare negli ultimi anni, in quanto i pensionati hanno sofferto più di ogni altro l’inflazione registrata nel 2023 e 2024, perché il costo del carrello della spesa degli anziani è aumentato maggiormente rispetto all’inflazione accertata per decreto. In tema di pensioni aggiungo che in media quelle italiane sono tassate più del doppio rispetto a quelle della maggior parte degli altri Paesi europei”.

“In Emilia-Romagna avevamo accolto con grande soddisfazione la riforma dell’assistenza alle persone anziane non autosufficienti, un servizio pensato con il coinvolgimento di diverse professionalità in base alle specifiche situazioni. Ma col primo Decreto Attuativo del 2024 la riforma è stata cancellata, o nella migliore delle ipotesi rallentata. Noi pensionati sollecitiamo, quindi, i ministeri competenti, affinché si proceda con urgenza ai successivi decreti, con un importante quanto indispensabile stanziamento di fondi, dando attuazione ad un sistema di servizi in grado di rispondere alle attuali ed ancor più future esigenze”.

“Non posso poi tralasciare il problema delle Case di Comunità, tematica che vede la Regione al primo posto a livello nazionale con 135 Case. Strutture finalizzate a rispondere ai bisogni sanitari della popolazione anziana senza che questa debba ricorrere al Pronto Soccorso o agli ospedali. Purtroppo il sistema è messo in crisi dalle gravi carenze di personale medico e paramedico, un’offerta di servizi limitata e l’irrisolto nodo della riforma dei medici di famiglia”.

“Inoltre – prosegue Spisani – lamentiamo il ritardo nell’attuazione dei decreti attuativi per l’abbattimento delle liste di attesa. Situazione che si ripercuote negativamente sui pensionati, la fascia più debole e vulnerabile della società. Ricordo che gli esami, se tempestivi, possono salvare la vita e che molti, troppi pensionati, rinunciano alle cure ed alle medicine perché privi dei mezzi economici necessari”.

“Il mio mandato – conclude il Presidente regionale dei Pensionati di Confagricoltura Stefano Spisani – in sintonia con quanto già avviene a livello provinciale, sarà caratterizzato da un intenso rapporto con i giovani di Confagricoltura; gli anziani sono il pilastro delle nostre famiglie, sono fonte di conoscenza e sapere; ai giovani è demandato il compito di tenere agganciata la persona al nuovo che avanza. C’è poi l’importante tema del ricambio generazionale in agricoltura, e gli strumenti messi in campo fino ad ora non sembrano aver sortito l’effetto sperato di un maggior inserimento di giovani nel settore primario. Infine, la nostra Associazione continuerà ad avere la massima attenzione verso il sociale, la salute ed il disagio delle persone. A tal riguardo abbiamo deliberato, in ricordo dell’ex Presidente Carlo Sivieri improvvisamente scomparso lo scorso 28 novembre, di donare 1.000 euro a favore della Fondazione ADO di Ferrara”.

Il Consiglio Direttivo ha inoltre eletto la modenese Gabriella Botti Vice Presidente e nominato Marta Garuffi segretaria della Associazione.

La piscina di Fiorano Modenese si rinnova

La piscina di Fiorano Modenese si rinnovaNella seduta di giovedì 27 febbraio 2025, la Giunta Comunale di Fiorano Modenese  ha approvato il progetto relativo ai lavori di sistemazione della piscina comunale, ubicata a Spezzano.

Sono previsti il rifacimento della recinzione perimetrale,  la sistemazione di bagni e  docce, il relamping con luci a led dei locali, l’installazione dell’impianto antifurto e la sistemazione degli impianti della vasca.

L’investimento complessivo ammonta a circa 150.000 euro e sarà finanziato con risorse proprie del Comune a bilancio nel 2025.

I lavori saranno terminati prima dell’apertura estiva.

L’ultimo intervento di manutenzione straordinaria della piscina risale al 2009.

“Grazie a questi importanti  lavori – sottolinea l’assessore allo Sport del Comune di Fiorano Modenese, Luca Busani –   saremo in grado di presentarci all’apertura estiva con una struttura rinnovata e  sicura per  i frequentatori. Una struttura vicina a casa dove potersi svagare e rilassare, in un momento nel quale molte famiglie stanno affrontando aumenti dei costi e difficoltà a sostenere le spese e il permettersi una vacanza non sempre è possibile. Auspichiamo possa riscontrare l’apprezzamento della cittadinanza fioranese e ringraziamo i tecnici degli uffici comunali per il prezioso lavoro fatto in tempi brevissimi.”

Il Mondo nuovo: tornano in biblioteca a Fiorano gli appuntamenti gratuiti su attualità e mondo di domani

Il Mondo nuovo: tornano in biblioteca a Fiorano gli appuntamenti gratuiti su attualità e mondo di domaniLe democrazie sono a rischio? In che modo ha influenzato il mondo dell’arte la più importante rappresentante della Performing Art? Come interpretare ecoansia, solastalgia e ansia climatica? Si sviluppano attorno a queste e altre domande i tre appuntamenti nell’ambito della nuova edizione de “Il Mondo nuovo”, la rassegna dedicata all’attualità che inizia mercoledì 5 marzo al BLA di Fiorano Modenese. Gli incontri sono tenuti da docenti universitari e nascono per contribuire a leggere il mondo di oggi con l’aiuto di esperti

La rassegna realizzata dalla biblioteca e dal Comune di Fiorano Modenese, in collaborazione con l’Associazione Lumen, prende il via mercoledì 5 marzo, alle ore 18.30, con “La democrazia e le sfide del populismo”. Gianfranco Baldini, professore associato di Scienza Politica all’Università di Bologna, metterà in luce alcune delle più importanti sfide che le democrazie contemporanee stanno affrontando.

Il secondo incontro è in programma per venerdì 28 marzo, sempre alle 18,30, con Silvia Grandi del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, critico e curatore di arte contemporanea. Al centro dell’appuntamento i momenti salienti della storia di Marina Abramović, le sue perfomance più emblematiche e la loro influenza nell’ambito dell’arte, che diventa anche un mezzo per spingersi oltre i limiti della paura, del dolore, dello sfinimento e del pericolo.

Ecoansia: individui e comunità di fronte al cambiamento climatico” è il titolo dell’incontro previsto invece per martedì 8 aprile alle ore 18,30 e riguarda l’ansia climatica e altre fobie legate al cambiamento climatico. Come affrontare, dal punto di vista psicologico questi timori e vissuti? L’appuntamento è a cura di Cinzia Albanesi, Professoressa Ordinaria di Psicologia di comunità all’Università di Bologna.

Tutti gli incontri si tengono al BLA (Biblioteca, Ludoteca e Archivio storico), in via Silvio Pellico 9-11 e sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti.

Per maggiori informazioni: 0536 833403; biblioteca@fiorano.it

Modula presenta il rivoluzionario magazzino verticale Flexibox

Modula presenta il rivoluzionario magazzino verticale FlexiboxFlessibilità, personalizzazione e rapidità: sono solo alcune delle principali caratteristiche di Flexibox by Modula S.p.A., il nuovo sistema automatizzato di stoccaggio verticale che punta a ridefinire gli standard del settore del picking. Progettato per rispondere alle esigenze di comparti dinamici e complessi come retail, e-commerce, automotive e grande distribuzione, Flexibox è la nuova proposta dell’azienda italiana leader nell’intralogistica: una soluzione all’avanguardia che combina efficienza operativa, scalabilità e innovazione tecnologica, garantendo prestazioni eccellenti.

Il sistema è in grado di gestire, infatti, fino a 180 cassette all’ora, ottimizzando le operazioni di picking grazie alla capacità unica di prelevare simultaneamente da nove cassette per ciclo. Questo approccio riduce drasticamente tempi e procedure di prelievo, aumentando la velocità e snellendo i processi. Inoltre, Flexibox offre scalabilità nativa: le aziende possono iniziare con una singola unità e aggiungere ulteriori moduli in base alle necessità, adattandosi facilmente alla crescita dei volumi.

Flexibox è stato presentato in anteprima ai giornalisti nella conferenza stampa che si è svolta oggi, venerdì 28 febbraio, nello stabilimento di Fiorano Modenese; all’incontro hanno preso parte Franco Stefani, Founder and President; Massimiliano Gigli, Ceo and Market operation director; Claudio Formaggio, R&D manager di Modula. Il sistema sarà poi in “vetrina” alla fiera Mecspe, in programma a Bologna dal 5 al 7 marzo, dove Modula esporrà nella hall 29, stand C20.

Grazie a un design compatto e ottimizzato, Flexibox consente di stoccare centinaia di cassette standard (600 x 400 millimetri) in spazi estremamente ridotti. Questa caratteristica massimizza l’utilizzo degli ambienti di lavoro e razionalizza la gestione dello spazio e del tempo, rendendo il nuovo sistema di stoccaggio ideale per realtà con vincoli strutturali o logistici. Inoltre, è possibile sfruttarne al massimo l’altezza, fino a 20 metri, superando i limiti di altre soluzioni di mercato, che spesso non raggiungono tali livelli.

Decisivo è il “cuore tecnologico”, ovvero l’elevatore centrale e la forca telescopica, strumenti progettati e governati per incrementare le prestazioni e assicurare un picking più fluido e preciso. Grazie alla funzionalità di chiamata immediata, Flexibox consente di richiamare un singolo articolo direttamente in baia, bypassando eventuali ordini complessi: una soluzione ideale per gestire richieste specifiche in tempi record. La meccanica robusta e semplificata minimizza i tempi di manutenzione e abbatte i fermo-macchina, migliorando la continuità operativa e favorendo il ritorno sull’investimento economico.

Flexibox si distingue anche per la possibilità di affiancarlo facilmente ad altri sistemi di Modula, come Modula Lift, per gestire prodotti di qualsiasi dimensione e peso. Questa integrazione consente alle aziende di ottimizzare i processi anche nei contesti più diversificati. Inoltre, il sistema può essere installato vicino alle linee di produzione o in prossimità dei punti di utilizzo del materiale, riducendo la necessità di concentrare tutto nel magazzino centrale.

Un altro punto di forza di Flexibox è la compatibilità non solo col software Wmw di Modula, ma anche con gli applicativi di terze parti, come conveyor, Amr e robot. Questa versatilità garantisce un’integrazione fluida con processi già esistenti e permette alle aziende di adattare Flexibox alle proprie esigenze operative.

Il sistema di stoccaggio verticale è progettato con un’attenzione particolare all’ergonomia e alla sostenibilità ambientale. La baia operatore è costruita, infatti, con l’obiettivo di garantire un’altezza di lavoro ottimale, riducendo lo sforzo fisico e incrementando la sicurezza degli operatori. Inoltre, grazie ai consumi energetici ridotti, Flexibox rappresenta una scelta “green” responsabile, in linea con le crescenti richieste di sostenibilità del mercato e della società.

La versatilità di Flexibox si esprime anche attraverso le numerose configurazioni disponibili: baie interne o esterne, singolo o doppio livello di carico, e la modalità “Smart preparation” per la pre-preparazione degli ordini, pensata per soddisfare le richieste di un mercato sempre più orientato all’efficienza operativa. Anche in questo caso, emerge una flessibilità che rende Flexibox una proposta scalabile e personalizzabile, adeguata per player che operano in settori caratterizzati da volumi crescenti e attività strutturate.

“Modula Flexibox – spiegano dall’azienda Modula S.p.A. – rappresenta una scelta strategica per chi desidera innovare i propri processi, migliorare la gestione del magazzino, abbattere i costi e garantire tempi di risposta rapidi. Grazie alla combinazione di design innovativo, alte prestazioni e attenzione all’ambiente, il sistema che lanciamo alla fiera Mecspe costituisce il partner ideale per affrontare le sfide della logistica moderna, restando competitivi in un mercato in costante evoluzione”.

ABOUT MODULA S.P.A.

Fondata nel 1987, Modula S.p.A. è leader globale nei sistemi automatizzati di stoccaggio e recupero. Con sedi a Salvaterra di Casalgrande, in provincia di Reggio Emilia, e a Fiorano Modenese, in provincia di Modena, l’azienda è specializzata in soluzioni innovative che ottimizzano le operazioni di magazzino e migliorano la gestione dell’inventario per le aziende di tutto il mondo.

Con la missione di “ottimizzare l’intralogistica di tutte le aziende, indipendentemente dalle loro dimensioni o settore, fornendo le migliori soluzioni di stoccaggio automatizzato”, Modula offre proposte di stoccaggio all’avanguardia che massimizzano l’utilizzo dello spazio e semplificano i flussi di lavoro. La dedizione dell’azienda all’innovazione e alla qualità ha guidato la sua espansione globale, con stabilimenti produttivi in Italia, USA e Cina, e una presenza in oltre 50 paesi.

Le principali conquiste di Modula includono avanzamenti pionieristici nei moduli di sollevamento verticale (Vlm), numerosi riconoscimenti del settore e un impegno per la sostenibilità attraverso pratiche ecologiche e prodotti energeticamente efficienti.

 

 

Sistema museale regionale: salgono a 127 i musei accreditati in Emilia-Romagna, 10 i nuovi ingressi

Sistema museale regionale: salgono a 127 i musei accreditati in Emilia-Romagna, 10 i nuovi ingressiCon i nuovi 10 ingressi salgono a 127 i musei accreditati al Sistema museale regionale in Emilia-Romagna.

Realtà culturali consolidate nel territorio, che operano da molti anni per un continuo miglioramento e aggiornamento, seguendo la logica dei LUQ, i livelli uniformi di qualità, e del Sistema museale regionale stesso con attenzione all’accessibilità degli spazi e dei percorsi di visita. La Giunta regionale ha approvato l’elenco relativo alla quarta finestra di accreditamento, aperta tra ottobre e novembre 2024, e rivolta ai musei e ai luoghi della cultura non statali del territorio emiliano-romagnolo.

“I risultati dell’accreditamento dei musei dell’Emilia-Romagna- commenta l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni- confermano la presenza di un sistema museale dinamico, vitale e soprattutto solido nella volontà di promuovere la crescita continua dei servizi culturali. La conoscenza e l’acquisizione dei requisiti minimi necessari per la qualità dei servizi museali sono ormai maturate nella consapevolezza e nell’esperienza delle nostre istituzioni territoriali. Anche così valorizziamo la nostra regione e ne aumentiamo l’attrattività”.

Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Forlì-Cesena e Ferrara i territori interessati dai nuovi riconoscimenti.

A partire dalla Camera di San Paolo di Parma, con gli affreschi del Correggio, oggetto di recenti e importanti lavori di riqualificazione dell’illuminazione e dell’allestimento, finanziati anche dalla Regione con i lavori di messa in sicurezza delle superfici affrescate degli apparati lignei.

E poi la Pinacoteca civica “Il Guercino” di Cento, nel Ferrarese, che dopo 11 anni di chiusura dovuta al sisma del 2012, ha inaugurato a fine 2023 nuovi allestimenti esponendo un patrimonio che vanta il maggior numero di opere di Guercino al mondo.

Altre strutture civiche sono il Museo “Mons. Domenico Mambrini” di Galeata, in provincia di Forlì-Cesena, ospitato presso il Convento dei Padri Minori di Pianetto, che espone la collezione di antichità e archeologia di Monsignor Domenico Mambrini.

Più consistenti numericamente tra i nuovi accreditati sono le istituzioni di natura privata come la Galleria Ricci Oddi di Piacenza, con la collezione creata dal fondatore Giuseppe Ricci Oddi che raccoglie opere di Klimt, Cremona, Previati, De Nittis, Boldini, Boccioni, Pellizza da Volpedo, Casorati, Carrà; La Casa dei Burattini di Otello Sarzi di Cavriago (Re) con il nuovo percorso espositivo, di recente inaugurato, con materiali di scena, burattini e scenografie, che costituisce un vero e proprio racconto delle opere e dell’estro di Otello Sarzi.

Entrano nella lista dei nuovi accreditati anche il Museo del Fungo Porcino a Borgo Val di Taro e il Museo del Tartufo di Fragno a Calestano, parte della rete dei nove Musei del Cibo per la promozione del percorso tra gastronomia, natura, arte e storia della provincia di Parma, ora aderente in modo completo al Sistema Museale Nazionale.

Un’altra presenza importante è quella dei musei ecclesiastici, rappresentati da vere e proprie eccellenze della nostra regione, come Musei del Duomo di Modena che con le collezioni antiche permettono di comprenderne la storia e le vicende del capolavoro dell’arte romanica e patrimonio mondiale dell’UNESCO; Kronos Museo della Cattedrale di Piacenza, che propone un percorso museale di oggetti liturgici, preziosi manoscritti, pale d’altare che conduce alla salita alla Cupola affrescata da Guercino, e MCM Museo Collezione Mazzolini, sempre nel Piacentino, che ha inaugurato nuovi percorsi e contenuti multimediali dedicati alle opere della collezione di Campigli, Capogrossi, De Chirico, de Pisis, Fontana, tra gli altri, accolte nei monumentali ambienti dell’ex Monastero dell’Abbazia di San Colombano di Bobbio.

 

Cosa prevede l’accreditamento

L’accreditamento al Sistema Museale regionale basato sui Livelli uniformi di qualità per la valorizzazione (LUQV, o più comunemente LUQ) – adottati dal Ministero della Cultura e recepiti dalla Regione Emilia-Romagna nel 2018 – costituisce, per le istituzioni museali non statali, il primo passo obbligatorio per l’adesione al Sistema museale nazionale. Al Sistema possono accedere tutti i luoghi della cultura pubblici o privati, su base volontaria e mediante un processo di accreditamento che prevede la verifica degli standard minimi e degli obiettivi di miglioramento, e tramite la compilazione di un questionario di autovalutazione.

Contestualmente ai nuovi ingressi è stato approvato dalla Regione anche il rinnovo dei musei accreditati nel 2022, per i quali è stata verificata la sussistenza degli standard minimi, a distanza di tre anni dal precedente accreditamento. Ad oggi sono in totale 127 i musei dell’Emilia-Romagna accreditati al Sistema museale regionale e di conseguenza al Sistema museale nazionale. L’accreditamento ha una durata triennale e annualmente la Regione, attraverso il Settore Patrimonio culturale, apre una finestra per il riconoscimento dei livelli uniformi di qualità per consentire l’accesso a nuove istituzioni museali. I 96 musei che hanno ottenuto il rinnovo quest’anno fanno parte della prima finestra di riconoscimento avviata nel 2022, a cui si sommano i 14 musei che ottenuto l’accreditamento nel 2023 (dovranno rinnovare la loro domanda nel 2026) e i 7 che lo hanno ottenuto nel 2024 (il rinnovo nel 2027). A questi si aggiungono i 10 nuovi entrati del 2025.

La suddivisione per province è la seguente: 25 Bologna; 13 Forlì-Cesena; 10 Ferrara; 13 Modena; 5 Piacenza; 24 Parma; 18 Ravenna; 9 Reggio Emilia; 10 Rimini

Sicurezza a Sassuolo: la risposta del Sindaco alle interrogazioni

Sicurezza a Sassuolo: la risposta del Sindaco alle interrogazioni“La sicurezza è una priorità di questa Amministrazione. Per tale motivo, l’Amministrazione Comunale di Sassuolo ha adottato un approccio strutturato e concreto, investendo risorse significative per garantire il presidio del territorio, la tutela dei cittadini e la prevenzione dei fenomeni criminosi”. Il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini, ha risposto alle tre interrogazioni che, ieri sera, sono state presentate dall’opposizione sul tema “sicurezza”.

L’attenzione alla sicurezza pubblica si concretizza attraverso il potenziamento del Corpo di Polizia Locale, l’implementazione di tecnologie avanzate e una costante collaborazione con la Prefettura e le Forze dell’Ordine.

Attualmente, la Polizia Locale di Sassuolo è composta da 53 unità operative, un numero superiore agli standard stabiliti dalla normativa regionale che prevedrebbe 41 agenti per la nostra città in funzione del rapporto con gli abitanti. Da inizio mandato sono stati assunti ulteriori due agenti nel 2024 ed è prevista una nuova assunzione nel 2025. Questo potenziamento dell’organico consente di consolidare la presenza della Polizia Locale sul territorio e di incrementare la capacità operativa del corpo, al fine di rispondere con maggiore efficacia alle esigenze di sicurezza della cittadinanza.

L’azione di prevenzione e controllo si sviluppa attraverso un’articolata serie di interventi volti a garantire un costante presidio delle aree più sensibili della città. Il centro storico, in particolare, è oggetto di un’attività di sorveglianza continua grazie alla creazione di una nuova zona di Polizia di Prossimità, che opera in stretta collaborazione con i Gruppi di Controllo del Vicinato. A tal proposito, è stato significativamente potenziato il servizio di Polizia di Comunità, con un incremento del numero di agenti impegnati nel monitoraggio costante del centro storico per garantire una maggiore sicurezza a cittadini e commercianti.

Durante l’estate è stata inoltre promossa l’iniziativa “Parchi Sicuri”, che ha visto la collaborazione tra la Polizia Locale e i Volontari della sicurezza per un’attività di monitoraggio serale dei parchi cittadini. Questa iniziativa ha permesso di incrementare la presenza sul territorio in orari strategici, scoraggiando fenomeni di degrado e rendendo più sicuri gli spazi pubblici frequentati dai cittadini.

Il controllo del territorio si estende inoltre ai quartieri residenziali e alle aree verdi, con un costante monitoraggio dei parchi cittadini che ha portato, nel corso del 2024, all’effettuazione di 490 servizi appiedati, con l’obiettivo di garantire maggiore sicurezza ai cittadini che frequentano tali spazi pubblici. La vigilanza è altresì intensificata nella zona della stazione ferroviaria e sui convogli della tratta Modena-Sassuolo, al fine di prevenire reati predatori e contrastare lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Il nucleo antidegrado, attraverso un’attività capillare e costante, ha svolto nel 2024 ben 250 controlli nei parchi pubblici, sequestrando 30 quantitativi di sostanze stupefacenti e intervenendo in sette situazioni di occupazione abusiva, che hanno portato all’identificazione di 16 persone, di cui 7 successivamente denunciate. Inoltre, a tutela del decoro urbano e del rispetto della legalità, sono stati emessi 21 DASPO nei confronti di soggetti dediti all’accattonaggio molesto, all’ubriachezza molesta e al bivacco in luoghi pubblici. Particolare attenzione è stata dedicata alla prevenzione dei furti, con l’attivazione di dieci servizi di controllo mirati nelle aree mercatali e fieristiche della città.

L’Amministrazione collabora con la Prefettura e le Forze dell’Ordine per garantire un’efficace strategia di sicurezza urbana. Il 24 dicembre 2024, il Sindaco ha partecipato al Comitato per l’Ordine Pubblico e la Sicurezza, riunitosi alla presenza della Prefettura di Modena, della Questura, del Comando Provinciale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. In tale occasione, è stato sottoscritto il nuovo protocollo d’intesa sul “Controllo di Vicinato”, un progetto che mira a rafforzare la partecipazione attiva dei cittadini nella segnalazione di situazioni sospette e nella promozione di una maggiore sicurezza territoriale. La Prefettura di Modena si è impegnata a convocare periodiche riunioni del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, al fine di monitorare l’andamento del progetto e individuare eventuali azioni correttive. Le Forze di Polizia, a loro volta, partecipano attivamente a incontri con la popolazione, per fornire informazioni sulle strategie di prevenzione della criminalità e raccogliere segnalazioni utili alla definizione di azioni mirate di controllo.

L’Amministrazione Comunale di Sassuolo è in costante dialogo con la Prefettura di Modena e le Forze dell’Ordine per monitorare la situazione della sicurezza in città e valutare, ove necessario, la richiesta di convocazione di un tavolo straordinario per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tale decisione verrà assunta sulla base di un’attenta analisi dei dati raccolti e delle indicazioni fornite dagli organi competenti, in un’ottica di prevenzione e di intervento mirato.

L’impegno dell’Amministrazione ha già prodotto risultati concreti: nel 2024 sono stati fotosegnalati 50 persone e sanzionate 20 persone per possesso di sostanze stupefacenti. Inoltre, l’attività investigativa ha portato all’arresto di tre persone per spaccio di droga e di una per rapina, mentre sono state condotte tre indagini relative a casi di violenza domestica e codice rosso. L’ufficio di Polizia Giudiziaria ha svolto 46 attività subdelegate da altre Forze dell’Ordine e ha collaborato con i servizi sociali in 11 casi di tutela dei minori. Sono stati effettuati 50 rilievi fotodattiloscopici e notificati 220 atti di Polizia Giudiziaria.

L’Amministrazione continuerà a lavorare con determinazione per garantire la sicurezza della città, attraverso un piano organico e strutturato che prevede il consolidamento del personale, l’adozione di nuove tecnologie, una maggiore presenza sul territorio e una proficua collaborazione con Prefettura e Forze dell’Ordine. Si impegna a a richiedere alla Prefettura e alle Forze di Polizia di mantenere alta l’attenzione sulla città e garantire le forze di personale necessarie per un presidio efficace e una sempre maggiore tutela della cittadinanza”.

Sulla A1 chiusure notturne del tratto Parma – Terre di Canossa Campegine, verso Bologna

Sulla A1 chiusure notturne del tratto Parma – Terre di Canossa Campegine, verso BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle tre notti di lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 marzo, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Parma e Terre di Canossa Campegine, verso Bologna.

Si precisa che la stazione di Parma sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano.

L’area di servizio “San Martino ovest”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa nelle stesse notti ma con orario 20:00-6:00.

In alternativa si consiglia:

per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Parma, percorrere la SS9 e la SP39 e rientrare in A1 a Terre di Canossa Campegine;

per la chiusura dell’entrata della stazione di Parma verso Bologna e Milano: Terre di Canossa Campegine o Fidenza sulla stessa A1, o Parma ovest sulla A15 Parma-La Spezia.

Beni confiscati alla criminalità organizzata, dopo il processo ‘Aemilia’ crescono in regione le assegnazioni agli enti locali di immobili e terreni

In Emilia-Romagna sono cresciuti e, cresceranno ancora, i beni confiscati al crimine organizzato e assegnati agli enti locali per un riutilizzo destinato a finalità sociali e utilità delle comunità. Aumento legato anche alla conclusione del processo ‘Aemilia’ che ha visto condanne e anche confische di beni, immobili e terreni.
Per affiancare i Comuni emiliano-romagnoli in questo sforzo di dare una ‘seconda vita’ ai beni sottratti al malaffare, la Regione, già a partire dal prossimo bilancio 2025-2027 in fase di approvazione, stanzierà maggiori risorse per sostenere investimenti in questa direzione.

A ribadire la linea di viale Aldo Moro sia la sottosegretaria alla Presidenza della Regione, Manuela Rontini, che l’assessora regionale alla Legalità, Elena Mazzoni, oggi a Sorbolo-Mezzani (Re) dove si è svolta una giornata di riflessione su tema “Vincere l’illegalità con il riuso dei beni confiscati” e la contestuale inaugurazione di un parco pubblico nell’ambito de ‘Il Progetto Livatino’ del Rotary, spazio che ha consentito la valorizzazione di un terreno confiscato dove troveranno casa giochi per bambini e piantati alberi. Inoltre, verrà realizzato in collaborazione con l’Università di Parma l’arredamento di due appartamenti confiscati, in un condominio limitrofo al parco.

L’Emilia-Romagna è oggi la terza regione del Nord Italia per numero di beni immobili confiscati. E di questi, quasi una cinquantina sono già stati assegnati lo scorso anno alle amministrazioni locali nelle sole province di Parma e Reggio Emilia, un volume superiore al complesso di beni immobili a oggi recuperati nell’intero territorio regionale.
Dal 2011, la Regione è intervenuta su 34 beni immobili destinati a enti locali con un contributo regionale di oltre 7,2 milioni di euro, per favorirne il riutilizzo per finalità sociali.

“Quest’anno aumenteremo le risorse in conto capitale, così da rispondere alla necessità per far fronte al recupero di un crescente patrimonio confiscato in Emilia-Romagna– ha detto l’assessora Mazzoni-. Il riutilizzo a fini sociali dei beni confiscati rappresenta il mezzo attraverso il quale vogliamo garantire in pieno i valori della giustizia sociale e restituire ai territori una ricchezza immobiliare depurata con l’obiettivo di farla divenire, restituendola, un’opportunità di sviluppo territoriale e presidio di legalità”.

“In accordo con i Comuni, le politiche regionali- aggiunge Mazzoni- puntano a valorizzare gli immobili attraverso progetti di inclusione, di formazione, culturali, contro la discriminazione e di contrasto alla violenza di genere. L’assegnazione può, inoltre, essere anche l’occasione per sperimentare forme di progettazione partecipativa aperte a soggetti competenti e interessati del territorio, anche volte a individuare utilizzi inizialmente non considerati e modelli innovativi di gestione”.

Inoltre, a supporto delle amministrazioni locali, “la Regione- conclude l’assessora- ha promosso l’organizzazione di un percorso formativo sperimentale destinato al personale degli Enti locali per la valorizzazione e riconversione dei beni, con la collaborazione del Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna. Su molti fronti infatti le amministrazioni comunali, in particolare quelle di minori dimensioni, manifestano bisogni di supporto e affiancamento nella fase progettuale, nel coinvolgimento di soggetti locali, nel procedimento di assegnazione e di generazione di idee imprenditoriali, ma anche nella fase di attuazione”.

La Regione, oltre alla formazione dedicata, ha messo a disposizione degli enti locali sia un vademecum che un video multimediale con l’obiettivo di facilitare l’accesso alle procedure di assegnazione dei beni immobili, per restituirli poi alla collettività.

L’impegno della Regione
Dal 2011 (anno in cui è entrata in vigore la prima legge regionale in materia, poi sostituita nel 2016 dal ‘Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili’), la Regione supporta tecnicamente gli enti locali e concede finanziamenti per le opere di ristrutturazione dei beni confiscati alla criminalità organizzata, per favorirne il riutilizzo e la fruizione nell’ambito dell’attuazione di politiche a favore della legalità e della prevenzione delle situazioni di disagio, di accoglienza e di supporto per le vittime di reato.
Nel complesso, le politiche di valorizzazione degli immobili sostenute dalla Regione intendono privilegiare due tipologie di finalità sociali quali: l’inclusione sociale delle persone che vivono condizioni di esclusione e marginalità (cittadini in situazioni di povertà, persone senza fissa dimora, vittime di violenza); la realizzazione di spazi pubblici per rendere servizi ai cittadini (servizi per l’infanzia, per i giovani, per gli anziani, per l’istruzione, la cultura, lo sport).

Presentato a Roma il Giro-E: l’8^ tappa, il 21 maggio, sarà Sassuolo – Castelnuovo né Monti

Presentato a Roma il Giro-E: l’8^ tappa, il 21 maggio, sarà Sassuolo – Castelnuovo né Monti
Il Sindaco Matteo Mesini e l’Assessore Federico Ferrari insieme a Sonny Colbrelli

Il prossimo 21 maggio Sassuolo sarà città di partenza di una tappa del “Giro – E” di 78,3 km e con un dislivello di 1700 metri, con arrivo a Castelnuovo né Monti : una vera e propria e-bike experience unica nel suo genere a livello mondiale, che si svolge nei giorni e sulle strade del Giro d’Italia che, come noto, il giorno dopo passerà proprio lungo le strade sassolesi per la tappa che partendo da Modena si concluderà a Viadana.

Organizzato da RCS Sport, il Giro – E, presentato questa mattina in conferenza stampa a Roma, è inserito come evento cicloturistico nel calendario della Federazione Ciclistica Italiana e la prima edizione risale al 2019.

Grazie all’utilizzo delle e-bike, che consentono a ciclisti normalmente allenati di affrontare le salite di solito riservate ai campioni, l’evento fa vivere a tutti gli amanti della bicicletta l’esperienza della Corsa Rosa, di cui ricalca il percorso; a cambiare sono unicamente le località di partenza, oltre che il chilometraggio della tappa, che è minore.

“Un vero e proprio evento – sottolinea il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – organizzato e studiato attraverso una sinergia che ha convolto gli assessorati allo sport ed al turismo per organizzare un appuntamento che non sarà solamente fine a se stesso ma che vuole essere da volano per quella cultura della mobilità sostenibile, dell’attenzione e il rispetto per l’ambiente che ci circonda che la nostra Amministrazione sta portando avanti sin dai primi giorni del suo insediamento. Per questo motivo non si tratterà solamente di un evento della durata di un giorno, bensì di un percorso sul territorio che inizierà in precedenza coinvolgendo le scuole e la comunità in laboratori, incontri, attività di carattere culturale, sportivo e ambientale e che vedrà il suo culmine proprio il 21 Maggio, nel cuore della nostra città, all’interno del Green Fun Village”.

Il Green Fun Village, che sarà allestito in piazza Martiri Partigiani, è un’area espositiva presente in tutte le città di partenza del Giro-E, che vuole sensibilizzare territorialmente l’opinione pubblica sull’importanza della mobilità sostenibile nell’economia del paese. Al suo interno si potranno trovare giochi, attività di education e stand espositivi, gadget sulla sostenibilità; esibizioni di associazioni locali culturali, sportive e dello spettacolo, talk con atleti e ospiti di tappa, possibilità di ristorarsi con le eccellenze enogastronomiche del territorio presso il Chiosco Green, isole ecologiche di Ride Green per una raccolta differenziata consapevole.

Il “Giro – E” partirà da piazza Garibaldi nella tarda mattinata di mercoledì 21 maggio per poi terminare a Castelnuovo né Monti, sede di arrivo, nella stessa giornata, dell’undicesima tappa del Giro d’Italia. La tappa partirà da piazza Garibaldi per poi attraversare alcuni degli scenari più belli del nostro territorio quali il Parco Ducale, Salvarola, il centro di San Michele per poi entrare in territorio reggiano lungo la traversa sul Secchia.

“Un appuntamento unico per la città – sottolineano l’Assessore allo Sport Serena Lenzotti e l’Assessore al Turismo Federico Ferrari – che proietta Sassuolo in un importantissimo circuito di livello nazionale ed internazionale, che ci permetterà di far conoscere ad un vasto pubblico le bellezze e le peculiarità artigianali, industriali e culturali della nostra città. Grazie alla Regione Emilia Romagna per il sostegno e grazie a tutti coloro che, fra sponsor, partner, terzo settore, commercianti, associazioni sportive e istituzioni scolastiche, ci aiuteranno a trasformare questa giornata in una festa per l’intera comunità”.

 

Consiglio comunale formiginese: approvate quattro delibere, comunicati i dati sul sistema di videosorveglianza

Consiglio comunale formiginese: approvate quattro delibere, comunicati i dati sul sistema di videosorveglianzaSeduta di consiglio del 27 febbraio a Formigine: videosorveglianza al centro della prima parte di lavori dell’aula, a seguito di una interpellanza del consigliere Romani che chiedeva numeri e informazioni sulla rete installata sul territorio comunale.

Nella sua risposta l’assessore Corradini ha evidenziato come il sistema sia attivo dal 2018 quando partì con circa 120 installazioni, mentre ad oggi le telecamere attive sono salite a 174 (distribuite così: 19 in frazione Magreta, 15 a Corlo, 29 a Casinalbo, 12 a Colombaro e 99 a Formigine), e una ventina sono in fase di installazione. Sono poi 22 i varchi elettronici (erano 13 a inizio progetto sette anni fa) in grado di rilevare automaticamente dati come la mancanza di assicurazione o revisione di un veicolo grazie alla lettura digitale delle targhe.

E’ in corso anche il progressivo ammodernamento dei sistemi esistenti con nuovi sistemi a 5 megapixel. Complessivamente a Formigine risulta quindi installata una telecamera ogni 195 abitanti, dato molto alto rispetto ad altri comuni. Passando alla sezione delle delibere, sono quattro gli atti approvati. Tre atti di bilancio con una variazione di bilancio e due approvazioni di ripiano di debiti. La variazione introduce quota sulla spesa corrente per 184 mila euro di maggiori uscite, per 282 mila sul 2026 e 259 mila sul 2027. Rinnovata poi la convenzione con i Comuni di Sassuolo, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Prignano sulla Secchia e i Comuni del sub – ambito montano, per la gestione dell’ufficio unico sanzioni, la disciplina del suo funzionamento e dei rapporti fra gli enti sottoscrittori. A fine seduta approvate anche due mozioni. La prima su “tagli della legge di bilancio”, la seconda sul “formale riconoscimento della figura di Mario Cassiani Ingoni e dedicazione di una targa o un cippo in un parco cittadino”.

 

 

 

Gruppo Italcer: ok della commissione europea per l’impianto brevettato che elimina la C02 nei processi produttivi industriali

Gruppo Italcer: ok della commissione europea per l’impianto brevettato che elimina la C02 nei processi produttivi industrialiGruppo Italcer: ok della commissione europea per l’impianto brevettato che elimina la C02 nei processi produttivi industrialiItalcer, società benefit hub del design nella ceramica Made in Italy guidata dal CEO Graziano Verdi e partecipata dai fondi Mindful Capital Partners, Miura Partners e Capital Dynamics, ha ottenuto l’ok dagli esperti esaminatori del programma LIFE Subprogramme Climate Action della Commissione Europea[1], strumento finanziatore di progetti ambientali e di azione per il clima, per l’impianto brevettato che eliminerà la CO2 dal processo produttivo della ceramica.

Per la prima volta, non solo un impianto industriale elimina le emissioni di CO2 che si creano nella produzione, ma trasforma gli agenti inquinanti di scarto in materie prime per altri usi in vari settori industriali: dalla farmaceutica, alla cosmetica, contribuendo a ridurre l’impatto ambientale. Grazie all’innovazione introdotta da Italcer, questo processo diventa complementare alla produzione ceramica.

Si stima che il primo impianto pilota che Italcer realizzerà a Sassuolo (Modena) una volta deliberato il finanziamento da circa 6 milioni di euro, non solo azzererà tutte le emissioni prodotte ad oggi, pari a circa 5.500 tonnellate di CO2 all’anno in aggiunta ad altri fumi e gas, ma consentirà un ulteriore risparmio per l’ambiente di 3.700 tonnellate di CO2 per anno.

Un risultato straordinario per Italcer e in generale per l’ambiente, in quanto il particolare design del sistema ne consente l’applicazione in molte industrie che oggi utilizzano combustibili fossili, da quella alimentare all’automotive, rendendo la tecnologia brevettata scalabile e di grande impatto.

L’impianto che ha superato favorevolmente il giudizio della Commissione Europea è infatti in grado di eliminare la CO2 e gli altri inquinanti atmosferici dai processi produttivi, convertendoli in prodotti a valore aggiunto utilizzabili come materie prime seconde purissime per altri usi (come carbonato di calcio precipitato, nitrato di calcio e solfato e solfito di calcio).

Il calcolo considera l’intero ciclo produttivo, includendo le emissioni associate alla sola fabbricazione dei prodotti nobili, rispetto ai metodi tradizionali per produrli.

Questo innovativo processo, che ha già ottenuto il brevetto per l’invenzione industriale ed è frutto di investimenti in ricerca e sviluppo realizzati dall’azienda pari a circa 2 milioni di euro negli ultimi anni, adotta infatti soluzioni di “Industria 4.0” che consentono un controllo costante ed automatizzato della produzione, con un impatto ambientale positivo.

Graziano Verdi, Amministratore Delegato di Italcer Group spiega: “Siamo entusiasti di annunciare che il nostro Gruppo ha ricevuto il plauso dalla Comunità Europea per questa importante innovazione. Questo riconoscimento sottolinea il nostro impegno per la sostenibilità. La policy ambientale del Gruppo Italcer si fonda su una strategia che punta ad una decarbonizzazione realistica dei processi produttivi. Siamo da tempo impegnati anche nel promuovere lo sviluppo dell’economia circolare, cercando di riutilizzare le materie di scarto dei processi trasformandole in materie prime per altri usi industriali. Contiamo di investire altri 50 milioni di euro in cinque anni per creare un impianto su scala industriale che stimiamo genererà 80 milioni di ricavi aggiuntivi nei prossimi sette anni grazie proprio dall’applicazione di questo brevetto considerando sia la vendita di materie prime seconde che risparmi di tasse sulla CO2”.

Tale innovazione ha ottenuto l’ok degli esperti esaminatori del programma LIFE Subprogramme Climate Action che hanno attribuito al progetto 69 punti, ben al di sopra della soglia di 55 punti richiesta.

L’impianto, inoltre, si distingue per un bassissimo impatto energetico perché sfrutta reazioni esotermiche che avvengono in modo spontaneo, riducendo il fabbisogno e migliorando l’efficienza complessiva.

Il Gruppo Italcer, che stima di chiudere il 2025 con un fatturato di circa 380 milioni di euro, è da sempre impegnato nella sfida della decarbonizzazione del processo produttivo. Ha investito nello sviluppo di questa rivoluzionaria tecnologia per il trattamento delle emissioni, perseguendo gli ambiziosi obiettivi di sostenibilità grazie al supporto del Prof. Isidoro Giorgio Lesci.

Nel 2024 il Gruppo Italcer ha inoltre lanciato in Spagna il primo forno 100% elettrico, che consente di risparmiare 1.500 tonnellate di C02 all’anno. Sempre nel 2024, Italcer è stata inoltre premiata al Sustainability Award, classificandosi al primo posto tra le aziende italiane per il suo impegno ambientale.

 

 

ITALCER GROUP

Il Gruppo Italcer, primario gruppo italiano nel comparto di riferimento, guidato da Graziano Verdi e controllato dai Fondi di Investimento Mindful Capital Partners, Miura Partners e Capital Dynamics, vanta centinaia di progetti realizzati, 15.000 clienti nel mondo e oltre 1.100 dipendenti. Oggi opera attraverso marchi di alto di gamma e storiche realtà industriali nel settore ceramico che realizzano prodotti d’eccellenza per interni ed esterni e ne fanno parte: Fondovalle, La Fabbrica-AVA, Elios Ceramica, Devon&Devon, Ceramica Rondine, Bottega, Equipe Cerámicas, Opificio Ceramico e Terratinta.

Dragonetti (Sassuolo Guarda Avanti): “La comunicazione è un investimento, non uno spreco”

Dragonetti (Sassuolo Guarda Avanti): “La comunicazione è un investimento, non uno spreco”“A seguito del consiglio comunale di Sassuolo di ieri, 27/02, sono state sollevate critiche strumentali e fuorvianti sullo stanziamento destinato alla comunicazione del Comune di Sassuolo, banalizzandolo con affermazioni che non corrispondono alla realtà. Nel 2025, la comunicazione istituzionale è un elemento strategico per garantire trasparenza, informazione e valorizzazione del territorio. La polemica, oltre a distorcere i fatti, sminuisce il ruolo di una categoria di professionisti che oggi è essenziale per il funzionamento di qualsiasi ente pubblico e privato”, scrive nella premessa Matteo Dragonetti, consigliere del comune di Sassuolo nel gruppo consiliare “Sassuolo Guarda Avanti”.

A seguire una nota che chiarisce situazione e l’importanza di questo investimento per la città.

Nel 2025, investire in comunicazione non è un’opzione: è un pilastro fondamentale per un’amministrazione moderna, trasparente ed efficace. Un Comune deve saper informare, coinvolgere e interagire con cittadini, imprese e turisti in modo rapido e chiaro. Comunicare significa guardare avanti, cogliere opportunità e rendere più accessibili i servizi pubblici.

Le recenti critiche dell’opposizione sullo stanziamento destinato alla comunicazione del Comune di Sassuolo dimostrano una visione antiquata e miope della gestione amministrativa. Ridurre questo investimento a un generico e fuorviante “30.000 euro per i profili Facebook e Instagram del Sindaco” non solo è falso, ma rappresenta un’offesa all’intelligenza dei cittadini e alla professionalità di chi opera nel settore della comunicazione.

E’ importante evidenziare, per ulteriore chiarezza, che l’investimento non riguarda la comunicazione del Sindaco, ma la comunicazione della città. Serve a far conoscere i servizi comunali, promuovere Sassuolo a livello turistico e culturale, informare i cittadini su eventi, bandi e opportunità. Garantisce una comunicazione istituzionale continua e professionale, evitando che dipenda da un’unica persona in organico, con il rischio che l’intero settore si blocchi in caso di assenza per ferie o malattia.

Oltre a distorcere la realtà, questa polemica denigra un’intera categoria di professionisti: chi si occupa di comunicazione svolge un ruolo essenziale in ogni ambito, pubblico e privato. La comunicazione istituzionale non è un capriccio, ma uno strumento strategico capace di attrarre investimenti, turismo e opportunità per i cittadini.

È paradossale, inoltre, che proprio chi critica questo investimento utilizzi gli stessi strumenti – Facebook e Instagram – per diffondere la propria polemica, dimostrando indirettamente quanto la comunicazione digitale sia indispensabile.

Chi oggi parla di “spreco” dimostra di non aver compreso in che anno viviamo. La comunicazione istituzionale è un investimento che genera valore per la città, non un costo da tagliare con slogan superficiali”. Conclude Matteo Dragonetti, consigliere del comune di Sassuolo nel gruppo consiliare “Sassuolo Guarda Avanti”.

Domenica 2 marzo il Teatro Carani celebra il primo anniversario della sua riapertura con una giornata speciale

Domenica 2 marzo il Teatro Carani celebra il primo anniversario della sua riapertura con una giornata speciale
Naufragata della compagnia Circo Zoé (immagine a corredo fornita dal Teatro Carani)

Il teatro aprirà le porte fin dal mattino, accogliendo il pubblico per una colazione nel foyer e la visita guidata al Teatro. Alle 17, lo spettacolo Naufragata della compagnia Circo Zoé.

Nel corso del suo primo anno di riapertura, il Teatro Carani ha accolto oltre 30.000 spettatori, restituendo alla comunità uno spazio di cultura e spettacolo laddove era mancato, offrendo nuove opportunità culturali e di spettacolo alla comunità. Con quasi 150 titoli programmati, la stagione ha offerto un’ampia varietà di spettacoli, dalla prosa alla musica, dalla danza al circo contemporaneo. Inoltre, l’introduzione del cinema ha ampliato ulteriormente l’offerta, riportando il grande schermo in un luogo simbolo per la comunità.

 

La giornata inizierà alle ore 9 con una colazione nel foyer, un momento di incontro per il pubblico che potrà respirare l’atmosfera del teatro e condividerne lo spirito di celebrazione. A seguire, alle ore 10.30, sarà possibile partecipare a una visita guidata che accompagnerà gli ospiti attraverso la storia del Carani, dalla sua fondazione alla recente rinascita, svelando curiosità e aneddoti legati a questo luogo simbolo della città.

Alle 17, Naufragata di Circo Zoè trasporterà il pubblico in un viaggio sospeso tra sogno e realtà, dove gli acrobati sfidano la gravità e la scena si trasforma in un mare in tempesta. Il movimento perpetuo e l’assenza di un vero approdo diventano metafora di un’arte che vive di cambiamento, energia e libertà.

Fondata nel 2012, Circo Zoé nasce dal desiderio di un gruppo di artisti di esplorare il circo come forma d’arte indipendente, popolare e itinerante. La compagnia è composta da acrobati, musicisti e performer che combinano l’energia del circo con la potenza della musica dal vivo, creando spettacoli di grande impatto visivo ed emozionale. La compagnia ha calcato i palcoscenici di tutta Europa, portando in scena spettacoli che fondono teatro fisico, danza e poesia visiva.

 

BIGLIETTI

Visita guidata al Teatro Carani: €3 intero, gratuito per under 13

Naufragata: €18 platea, €15 1^ Galleria, €10 2^Galleria

I biglietti per lo spettacolo sono disponibili sul sito ufficiale del Teatro Carani, www.teatrocarani.it oppure presso la biglietteria di via Mazzini 28.

Per maggiori informazioni: biglietteria@teatrocarani.it, 05361878833

Nek, il ritorno del vinile: un legame tangibile con la musica

Nek, il ritorno del vinile: un legame tangibile con la musica
(foto Daniel Passarelli)

In un’epoca in cui la musica si consuma principalmente in digitale, l’idea di possedere un album fisico sembra quasi anacronistica. Eppure, per molti artisti e appassionati, il vinile rappresenta ancora un legame autentico con la musica e con l’artista stesso. Il più noto musicista di casa nostra (e nono solo) ha recentemente espresso questa visione, sottolineando l’importanza di avere un oggetto fisico che simboleggi l’opera musicale.

Di seguito alcune dichiarazioni di Filippo Neviani (Nek) sui canali di Funweek piattaforma digitale del Messaggero.it

“I miei fan hanno più dischi di me stesso – ha dichiarato l’artista – e sono convinto che compreranno il nuovo album anche solo per il piacere di possedere un oggetto uscito quest’anno”. In un mercato dominato dallo streaming, dove la musica viene ascoltata ma mai toccata, il vinile diventa un simbolo di connessione diretta con l’artista.

Parlando dell’iniziativa discografica che ha portato alla pubblicazione del suo ultimo lavoro in vinile, l’artista ha sottolineato: “Il fatto che tu dica celebrare è un privilegio. È importantissimo e mi fa molto piacere che una casa discografica, assieme a me, abbia deciso di intraprendere questa strada. Viviamo in un mondo in cui la musica non si possiede più, la si ascolta e basta”.

L’evoluzione tecnologica ha trasformato anche il nostro rapporto con gli oggetti. “Oggi il telefono non è più solo un telefono, è diventato qualsiasi altra cosa. Non c’è più il possesso della materia, ed è per questo che il vinile rappresenta qualcosa di unico: un oggetto concreto che incarna l’opera di un artista”.

Alla base di questa riflessione c’è un concetto profondo: la musica non è solo suono, ma emozione. “Io per farti capire cosa penso di te ti abbraccio, ti tocco – ha aggiunto – e allo stesso modo il vinile è un’esperienza sensoriale, qualcosa che puoi sentire fisicamente, possedere, e che diventa parte della tua vita”.

Nel mondo digitale, dove tutto è immediato e intangibile, il ritorno del vinile sembra essere una risposta al desiderio di autenticità e di connessione reale tra artista e ascoltatore. Un ritorno alle origini che, in fondo, non è altro che una ricerca continua dell’emozione pura.

Ma l’artista non si ferma qui: “Mi metto in gioco, esco dalla mia comfort zone e quest’anno l’ho fatto e continuerò a farlo finché l’entusiasmo è a Dio piacendo. Poi c’è un tour, insomma non starò con le mani in mano perché il mio nemico più grande è la noia. C’è un’esperienza tale che mi permette di potermi godere il palco e non subirlo. All’inizio il palco forse lo subivo un po’ di più, ero alle prime armi, ero poco più che ventenne, con un’esperienza minima fatta nelle sagre di paese. Poi, quando sono salito sul palco per essere efficace in poco tempo con le mie canzoni, si faceva sul serio. È come quando fai un allenamento in palestra: più ti alleni, più il tuo fisico risponde e diventi prestante, è la stessa cosa”.

L’artista ha anche parlato dei momenti più emozionanti delle sue esibizioni: “Sul treno, per esempio, è uno di questi. ‘Sei solo tu’ è uno di questi. Anche la stessa ‘Se telefonando’, a me piace farla anche in una versione pianoforte e voce, per sentire proprio anche solo la voce della gente. Sono tutti momenti che mi emozionano parecchio”.

Infine, riflettendo su se stesso e sul proprio percorso, ha aggiunto: “Forse lui di me penserebbe: ‘Cavolo, sei sempre uguale a come ti ho lasciato’. Probabilmente direbbe così, perché c’è una parte anche di vanità. E se incontrassi lui, direi: ‘Filippo, pedala, preparati a pedalare perché non ti regalerà niente nessuno’ ”.

(Claudio Corrado)

Fuori Campo 11, domani a Sassuolo presentazione di “Testarde. Storie di atlete italiane dimenticate”

Fuori Campo 11, domani a Sassuolo presentazione di “Testarde. Storie di atlete italiane dimenticate”Primo evento del 2025 di Fuori Campo 11: domani, sabato 1 marzo alle ore 17, all’interno della rassegna “Tra sport e parole”, si svolgerà la presentazione del libro “Testarde. Storie di atlete italiane dimenticate” a cura di Caterina Caparello ed edito da Caosfera Edizioni.

L’iniziativa, presentata da Barbara Fontanesi e in programma presso il Teatro Temple in Largo Bezzi 4 a Sassuolo (ingresso libero, patrocinio del Comune di Sassuolo e del Teatro Temple), cade proprio a ridosso della settimana che porta alla data dell’8 marzo ed è un’occasione per ascoltare e ricordare storie di atlete dimenticate che hanno saputo mettersi in gioco sul campo e nella vita e si sono distinte in tempi in cui lo sport era praticato prevalentemente dagli uomini.

I nomi Elvira Guerra, Ida Nomi, Marina Zanetti, Rosetta Gagliardi, Isaline Massazza, Rosetta Mangiarotti, Hilde Prekop e le ginnaste pavesi possono non dirci nulla. Superficialmente hanno in comune l’essere donne, in un periodo dove la libertà di scelta era impossibile proprio a causa del loro genere. Eppure hanno avuto altro in comune: lo sport. Sono state atlete che hanno vinto tanto, raggiunto primati, riconoscimenti nazionali e internazionali che nessuna poteva sognare di ottenere. Donne che hanno usato lo sport per rendersi più libere e diverse. Sebbene il ruolo di “moglie, madre e figlia” non cambiasse affatto al di fuori delle pedane, nella loro testa qualcosa era sicuramente mutato. Raccontare queste donne sportive non è solo un modo per tirarle fuori dall’oblio, ma anche per dimostrare come tenacia e passione siano, oggi come allora, la chiave dell’autodeterminazione. Nonostante l’ipocrisia sociale.

Caterina Caparello

Calabrese di Lamezia Terme (CZ), è nata nel 1987. Laureata in Lettere Classiche alla Sapienza di Roma, è giornalista pubblicista dal 2015. Dopo il trasferimento a Pavia nel 2017, ha collaborato con La Provincia Pavese occupandosi di cronaca, cultura e sport. Da ex tennista e cestista, per anni ha scritto di tennis e basket presso giornali nazionali specializzati. Attualmente collabora come freelance per il quotidiano Domani, per il Corriere della Sera e i suoi blog, soprattutto La 27esima ora dove si occupa di donne, sport e questioni di genere. Nel 2020 ha vinto il premio giornalistico “Rossella Minotti” con un articolo sull’infibulazione femminile, comparso sul corriere.it. Con la media company Factanza, nel 2021 ha creato il podcast Rita incentrato sulle 21 Madri Costituenti, vincitore del premio giornalistico “Nilde Iotti”.

Andamento del settore delle costruzioni nel 2024 in Emilia-Romagna

Andamento del settore delle costruzioni nel 2024 in Emilia-Romagna
immagine di repertorio

Nel 2024 il volume d’affari a prezzi correnti delle costruzioni ha subito una riduzione del -2,3%, la prima dopo tre anni di crescita. Si tratta della flessione più importante dell’ultimo decennio, se si esclude la caduta registrata nel 2020 a seguito della pandemia.

È quanto emerge dall’indagine sulla congiuntura delle Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

 

La dimensione delle imprese

Le piccole imprese, quelle con meno di 9 dipendenti, hanno registrato una riduzione del volume d’affari più che doppia rispetto alla media: -4,9%.

E’ andata meglio alle medie imprese, fino a 49 dipendenti, che hanno subito una contrazione sensibilmente più contenuta (-1,6%).

Le imprese con più di 50 dipendenti sono invece riuscite a far crescere il volume d’affari del +3%, ma è un ritmo dimezzato rispetto a quello del 2023.

 

Aperture e cessazioni

Nel 2024 è aumentato di +871 unità  il numero delle imprese delle costruzioni. Si tratta del valore più contenuto degli ultimi quattro anni.

Il totale delle imprese registrate nel settore si è così portato a  70.115.

L’andamento è stato determinato dalle imprese che effettuano lavori di costruzione specializzati (+809, +1,6%) che sono quelle più attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi, che sono così in totale 50.838.

Cresciuto leggermente il numero delle imprese operanti nella costruzione di edifici (+66, per un totale di 18.838).).

Le previsioni

La crescita del valore aggiunto reale delle costruzioni nel 2024 si è dimezzata (+1,6%) rispetto al 2023, ma è stata  l’elemento trainante della crescita regionale.

Secondo la stima elaborata a gennaio da Prometeia in “Scenari per le economie locali” nel 2025 il valore aggiunto del settore dovrebbe subire un arretramento del -2,7%, portando il  valore aggiunto delle costruzioni ad essere superiore del 4,6% rispetto al 2000, ma inferiore di quasi un quarto rispetto al 2007.

Federconsumatori Emilia lancia la rete di sportelli sul sovraindebitamento

Federconsumatori Emilia lancia la rete di sportelli sul sovraindebitamentoFederconsumatori Emilia è lieta di annunciare l’attivazione della rete di sportelli dedicati al sovraindebitamento, un’iniziativa pensata per supportare chi si trova in difficoltà finanziarie, offrendo consulenze gratuite e assistenza personalizzata, grazie al Bando indetto  dalla Regione Emilia – Romagna. Gli sportelli sono ora disponibili per chi desidera ricevere informazioni o per chi ha bisogno di essere supportato nell’istruzione della pratica di sovraindebitamento.

La legge sul sovraindebitamento, la numero 3/2012, rappresenta una grande opportunità per coloro che non riescono a far fronte ai propri impegni finanziari ma desiderano avere una seconda possibilità. Il percorso di sostegno proposto dagli sportelli Federconsumatori si inserisce nel contesto di tale legge, per aiutare le persone a gestire e superare la loro situazione debitoria.

Principali punti della Legge 3/2012 sul sovraindebitamento sono la ristrutturazione dei debiti, l’esdebitazione, l’accesso alla procedura anche per i consumatori, la protezione dagli atti esecutivi.

I vantaggi per le persone sovraindebitate sono il sostegno psicologico ed economico, i piani di rientro personalizzati,  il rispetto della dignità e della privacy, una procedura rapida ed efficiente

Le persone potranno accedere agli sportelli per ottenere informazioni riguardo la legge sul sovraindebitamento o per essere assistite nell’istruzione della propria pratica. I nostri esperti guideranno i cittadini passo dopo passo, garantendo un utile supporto.

Gli sportelli sono attivi in tutte città capoluogo della regione Emilia-Romagna e sono pronti a offrire una consulenza che consentirà di comprendere meglio le opportunità offerte dalla legge e le soluzioni disponibili per la propria situazione.

 

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