Si è riunito questa mattina, mercoledì 26 febbraio 2025, presso Casa Corsini a Spezzano, il tavolo nato nel 2023 dalla sottoscrizione del ‘Patto per il Clima e per il Lavoro nel Distretto Ceramico’, firmato dagli otto Comuni dell’area e dalle parti sociali.
Al primo incontro tematico dedicato alle politiche abitative erano presenti Sindaci e assessori alla casa di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Sassuolo e degli altri comuni dell’Unione, associazioni di categoria, rappresentanti dei proprietari di alloggi, degli inquilini e mondo cooperativo. Tante le tematiche affrontate nei numerosi interventi che si sono susseguiti e che hanno coinvolto l’ampia platea dei presenti.
Il Patto ha l’obiettivo di gestire in modo organico e condiviso le profonde trasformazioni che stanno interessando il tessuto economico e produttivo del Distretto, in modo da elaborare le migliori risposte possibili alle esigenze dei lavoratori, delle imprese e del territorio in ambito sociale, occupazionale, economico, urbanistico ed ambientale. E l’emergenza abitativa rappresenta sicuramente un problema complesso per il territorio, che richiede un’attenta analisi e una strategia coordinata per trovare soluzioni efficaci, definendo le priorità di azione a livello distrettuale.
Il mercato immobiliare nel Distretto ha visto un’impennata dei prezzi, in questi anni, rendendo difficile l’accesso alla proprietà o all’affitto per molti. Questa difficoltà incide negativamente sulla stabilità dei lavoratori, sulle famiglie e sulle giovani generazioni per i loro progetti di vita.
I PUG in fase di approvazione nei comuni del Distretto ceramico rappresentano una grande opportunità per tenere insieme esigenza di nuove abitazioni, rigenerazioni e politiche ambientali.
Altro importante tema affrontato è quello della collaborazione pubblico/privato per realizzare politiche abitative efficaci e sostenibili, che possano dare maggiori garanzie di avere accesso ad un alloggio dignitoso ed economicamente sostenibili per tutti.
I Sindaci di Fiorano Modenese, Formigine, Maranello e Sassuolo sottolineano che: “dagli interventi è emersa una forte richiesta al Governo di un piano casa nazionale che preveda investimenti ed interventi in ambito fiscale per venire incontro alle difficoltà delle famiglie a sostenere i costi per una casa. Auspichiamo che le risorse che verranno messe a disposizione per le politiche abitative siano destinate a tutti i Comuni e non solo ai capoluoghi o a quelli grandi dimensioni. Occorre poi un approccio integrato che coinvolga tutti gli attori: comuni, regioni, governo, proprietari e inquilini. La partecipazione all’evento conferma la grande utilità di questi momenti di confronto e condivisione che nei prossimi mesi proseguiranno anche sotto forma di workshop specifici e tavoli operativi”.
Cersaie presenta il Manifesto della 42° edizione del Salone Internazionale della Ceramica per l’Architettura e dell’Arredobagno, che si tiene a Bologna dal 22 al 26 settembre prossimi. L’immagine 2025 rafforza l’idea di spazio architettonico, il concetto che da alcuni anni accompagna la manifestazione fieristica di Bologna, che mette al centro la progettazione responsabile ed integrata di ambienti interni ed esterni.
Il design architettonico permea gli spazi della vita quotidiana e ne influenza il modo di vivere, di lavorare, di viaggiare, venendone a sua volta condizionato. Il visual 2025, che rappresenta l’evoluzione del concept dell’ultima edizione di Cersaie, si caratterizza per una visione più ampia e tridimensionale: una vista multipolare su più piani e più prospettive, in grado di intercettare le esigenze presenti e future del vivere e dell’abitare quotidiano.
La globalizzazione, la rapidità degli spostamenti e i flussi migratori hanno creato città e luoghi in cui culture, tradizioni e stili di vita diversi coesistono generando contaminazioni che danno forma a nuove abitudini e ridefiniscono le priorità del mondo del costruito. Il visual ideato da Interpromex per Cersaie 2025 racconta, in modo simbolico, questa evoluzione tramite una composizione di volumi su più livelli e di piani colorati che creano spazi interconnessi e dinamici.
Il Manifesto traduce in una narrazione grafica e concettuale ciò che il visitatore trova a Cersaie: un ecosistema articolato di prodotti di design, che spazia dalla ceramica all’arredobagno, dalle superfici in materiali diversi dalla ceramica ai complementi di arredo fino alle finiture di interni, in grado di soddisfare le richieste di progettisti, contractors, interior designer e il mondo della distribuzione provenienti da tutto il mondo.
In vista della prossima seduta del Consiglio comunale di Sassuolo, il consigliere Alessandro Lucenti esprime le sue preoccupazioni riguardo al bilancio di previsione, evidenziando il ristagno della città e l’inefficacia di alcune iniziative amministrative.
“La città è ferma, è evidente a tutti”, afferma Lucenti. “Basta osservare i lavori già avviati: il Nido Parco, che avrebbe dovuto essere completato, è ancora in fase grezza. Il ritardo è palese e innegabile”. Il consigliere critica inoltre la lentezza con cui l’amministrazione ha affrontato i problemi di sicurezza stradale: “Si deciderà di realizzare nuove strisce pedonali solo dopo un grave incidente che ha coinvolto un bambino, ma questi interventi avrebbero dovuto essere fatti prima. Chi amministra deve prevenire, non limitarsi a reagire alle tragedie”.
Un altro punto critico riguarda la sicurezza nelle scuole. “Abbiamo chiesto per mesi di stanziare fondi per i certificati di prevenzione incendi, obbligatori dal primo gennaio di quest’anno. Dopo averli inizialmente esclusi, ora li hanno reinseriti, ma questa incertezza gestionale è inaccettabile”.
Tagli ai bilanci comunali e coerenza amministrativa
Lucenti commenta anche le recenti dichiarazioni del consigliere Bettuzzi e del sindaco Mesini, che hanno lamentato i tagli del governo ai fondi destinati ai Comuni. “La questione non è chi governa a Roma, ma cosa Sassuolo ha ottenuto. Si parla di un taglio di 100-150 mila euro, ma nello stesso anno sono arrivati oltre un milione di euro per investimenti, come la riqualificazione della mensa ai Caduti (mensa al servizio della scuola primaria Caduti per la Libertà – ndr). Serve coerenza: se in cinque anni abbiamo ricevuto 20 milioni di euro, parlare di allarme per un taglio di 150 mila euro è strumentale e rischia solo di giustificare aumenti di tasse senza una reale necessità”.
Il nodo dei fotored: “Investimento per fare cassa?”
Un altro tema controverso è la spesa di 60 mila euro prevista per l’acquisto di nuovi dispositivi fotored. “La cosa preoccupante”, sottolinea Lucenti, “è che in commissione, alla domanda su dove verranno installati, la risposta è stata: ‘non lo sappiamo’. Questo significa che non c’è un piano chiaro, e che l’obiettivo potrebbe essere solo fare cassa”.
Il consigliere ricorda che in passato i fotored erano stati installati in zone critiche, come l’Ancora e Rometta, dove si registravano numerosi incidenti. “Ma qui si scrive a bilancio una spesa di 60 mila euro senza neanche sapere dove verranno collocati: è una cifra troppo alta per il nostro bilancio e senza una motivazione concreta”.
Con la discussione sul bilancio comunale alle porte, Lucenti invita l’amministrazione a rivedere le priorità e ad adottare scelte più efficaci per la città: “Serve una gestione più attenta e responsabile delle risorse pubbliche, evitando sprechi e interventi tardivi”.
È con profonda tristezza che riceviamo la notizia della scomparsa del padre dell’Assessore Chiara Tonelli. La lista Macchioni desidera esprimere la propria vicinanza e solidarietà a Chiara e alla sua famiglia in questo difficile momento. Le nostre più sentite espressioni di cordoglio vanno anche a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscere e apprezzare la figura del padre.
La Regione rilancia il proprio impegno per i territori appenninici da Lizzano in Belvedere, seconda tappa del tour nei comprensori sciistici dell’Emilia-Romagna del presidente Michele de Pascale.
Dopo la visita al Monte Cimone, oggi quella al Corno alle Scale, cuore della montagna bolognese dove de Pascale – accompagnato dall’assessora regionale al Turismo, commercio e sport, Roberta Frisoni, e dall’assessore a Montagna e strategie territoriali, Davide Baruffi – ha inaugurato il nuovo tappeto di risalita del campo scuola della stazione invernale. Un impianto realizzato grazie a un finanziamento regionale complessivo di 565mila euro che sostituisce la vecchia seggiovia biposto ormai a fine vita.
Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza della sindaca di Lizzano, Barbara Franchi, dei maestri e dei giovani allievi delle scuole di sci, dei rappresentanti del Soccorso alpino della Regione, dei volontari della Croce Rossa, Corpo degli Alpini e Forze dell’Ordine.
“L’Appennino è una priorità e noi stiamo lavorando per renderlo sempre più competitivo e attrattivo, rafforzando gli investimenti per i servizi, il lavoro, l’ambiente, l’unica strada percorribile per contrastare in modo concreto lo spopolamento- affermano de Pascale, Frisoni e Baruffi-. Oggi siamo qui a confermare il buon andamento di una stagione invernale che ha visto finalmente il ritorno della neve e che lascia ben sperare anche per le prossime settimane, grazie alla professionalità degli operatori e a un’offerta turistica di qualità. Ma dobbiamo impegnarci ancora di più per fare del turismo una leva di crescita e sviluppo lungo tutto l’arco dell’anno. I dati ci dicono che sta crescendo la domanda di turismo all’aria aperta, anche abbinato alla vacanza attiva. Questi luoghi bellissimi, ricchi di storia e natura, hanno le carte in regole per attrarre e intercettare sempre più persone e famiglie”.
Hanno partecipato alla giornata anche il presidente dell’Assemblea legislativa, Maurizio Fabbri, il sindaco di Alto Reno Terme, Giuseppe Nanni e il presidente della Fisi, Flavio Roda.
Il nuovo tappeto di risalita
L’intervento per il nuovo tappeto di risalita ha visto un finanziamento complessivo da parte della Regione di 565mila euro, considerando sia l’acquisto, l’installazione e la copertura dell’impianto che alcuni interventi relativi al mini campo scuola della stazione di sci del Corno alle Scale. Un investimento che punta anche alla sicurezza: il tappeto di risalita infatti è più facile da utilizzare rispetto alle sciovie, presenta un rischio di incidenti più basso e dunque più adatto per principianti, bambini e persone con disabilità.
Gli interventi al Corno alle Scale
Dal 2021 a oggi ammontano a oltre 8 milioni 128mila euro le risorse pubbliche assegnate al comprensorio del Corno alle Scale per la gestione, la qualificazione e l’ammodernamento degli impianti.
Oltre al tappeto di risalita inaugurato oggi, tra gli interventi più significativi nel 2023 la Seggiovia tra Il Corno alle Scale e il lago Scaffaiolo, un collegamento tra la stazione emiliana e quella toscana della Doganaccia dal costo complessivo di 7 milioni 86mila euro (5,5 milioni grazie all’accordo con l’Ufficio sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Toscana, 824.854 da risorse del Fondo unico nazionale del turismo, 761.540 dalla Regione Emilia-Romagna).
Mentre ammontano a 1 milione di euro le risorse che la Regione ha assegnato nello stesso periodo al Comune di Lizzano in Belvedere per sostenere le spese di manutenzione degli impianti di proprietà regionale dati in concessione al Comune.
Sempre con risorse regionali sono stati finanziati nel 2023 altri due interventi: la revisione della seggiovia Pian Pattane-Rocce e quella della Seggiovia direttissima, dal costo di 20mila e 22mila euro rispettivamente.
I ristori
Ulteriori finanziamenti regionali per oltre 383 mila euro sono stati assegnati per dare sostegno alle attività di noleggio sci pesantemente penalizzate dall’assenza di neve durante la stagione 2022-23. Un aiuto di cui hanno beneficiato 14 imprese di cui 3 con sede in Lizzano in Belvedere per un importo di oltre 87 mila euro. Queste risorse si aggiungono ai ristori per 4 milioni di euro assegnati ad impianti di risalita, alberghi, ristoranti, rifugi, campeggi e bar. E di cui nel comprensorio del Corno alle Scale hanno beneficiato 12 imprese per un importo complessivo di oltre 513mila euro.
I dati della stagione invernale
Un turismo in forte ripresa, dopo la difficile stagione invernale 2023-2024. Secondo i dati provvisori elaborati su base Istat dall’Ufficio statistica della Regione, a Lizzano in Belvedere nel mese di dicembre 2024 si è avuto un +88,2% degli arrivi e un +60% dei pernottamenti rispetto a dicembre 2023. In un contesto comunque positivo per tutto l’Appennino bolognese e modenese che nello stesso mese ha fatto registrare un aumento del 29,7% degli arrivi e del 26,4% dei pernottamenti.
Un ulteriore elemento di soddisfazione arriva dalla vendita di skipass nel comprensorio del Corno alle Scale. Dal 14 dicembre (giorno di apertura della stagione) al 17 febbraio sono stati ben 21.609. Un dato già superiore a quello registrato lo scorso anno nel corso dell’intera durata della stagione sciistica (8 dicembre 2023 – 20 marzo 2024) pari a 19.652 skipass.
La strategia Stami per l’Appennino bolognese
C’è anche Lizzano in Belvedere tra i 15 Comuni interessati dalla “Strategia territoriale integrata” per l’Appennino bolognese, promossa dalla Regione. In particolare, Lizzano potrà contare su un contributo di 880mila euro per un intervento di qualificazione degli impianti sportivi dal costo totale di 978 mila euro. Ancora il Comune di Lizzano, insieme agli altri comuni dell’Unione, rientra nel progetto “A scuola in Appennino” per potenziare il sistema di trasporto scolastico con l’attivazione del servizio a chiamata e la realizzazione di un’app per la prenotazione, finanziata con 500mila euro su un costo totale di 555 mila euro.
Complessivamente sono 20 i progetti sostenuti per un investimento complessivo di 13 milioni di euro (9,5 milioni e mezzo da fondi europei, 2 milioni dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e 1,5 da cofinanziamento locale). Oltre a Lizzano, i Comuni interessati sono Camugnano, Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro, Vergato, Loiano, Monghidoro, Monterenzio e Alto Reno Terme.
Tra gli obiettivi delle “Strategie territoriali per le aree montane e interne” (Stami): promuovere lo sviluppo del turismo, rafforzare l’identità dei borghi, rigenerare gli edifici in chiave sostenibile e sviluppare infrastrutture e servizi dedicati allo sport, al tempo libero, alla socialità e all’inclusione delle famiglie, dei giovani e dei turisti. E ancora, investire nelle filiere economiche e produttive e potenziare i servizi digitali.
Un’azione sempre più incentrata sulla prevenzione, al supporto delle famiglie e alla formazione degli stakeholders locali. E’ una rete costantemente in fase di ampliamento quella del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Distretto sanitario di Sassuolo.
Il servizio, costituito da un’équipe multiprofessionale composta da medici neuropsichiatri, psicologi, terapisti della riabilitazione psichiatrica, logopedisti, fisioterapisti ed educatori professionali, si è posto l’obiettivo di migliorare l’accesso e l’efficacia dei trattamenti per le problematiche neuropsichiatriche infantili, attraverso un’azione mirata di collaborazione con diversi attori del territorio.
La Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’Adolescenza del Distretto di Sassuolo ha sviluppato negli ultimi anni, un progetto organizzativo volto innanzitutto a garantire un supporto concreto e di qualità a bambini e famiglie con problematiche in diversi ambiti (cognitivo, del linguaggio e dell’apprendimento, dello sviluppo neuromotorio e psicomotorio, neurosensoriale, psicopatologico, dell’autismo e di altri disturbi del neurosviluppo), con particolare attenzione alla sanità di prossimità.
I casi in carico al Servizio NPIA di Sassuolo sono in media 1.600, con un tasso di prevalenza di circa il 14% di cui 266 nuovi accessi nel 2024. I casi con disabilità accertata mediante il riconoscimento della L.104/92 sono circa il 40% (611 casi al primo gennaio 2025).
I progetti formativi
A caratterizzare in maniera particolare il Distretto di Sassuolo, sono le varie azioni di miglioramento caratterizzate innanzitutto da diversi percorsi formativi teorico-pratici per gli stakeholders locali.
Ricordiamo, ad esempio, il progetto sperimentale di formazione/supervisione ai docenti delle scuole del Distretto ceramico, sulla gestione dei comportamenti disfunzionali secondari a difficoltà comunicative ‘Kit dell’insegnante consapevole: strumenti per aiutare i bambini a comunicare con efficacia’ quest’anno alla terza edizione e che ha visto la partecipazione di centinaia di docenti.
In particolare, le lezioni si sono concentrate su funzionamenti comunicativi e comportamentali che possono interessare sia minori con diagnosi cliniche specifiche (autismo, disturbo del linguaggio, disprassia, ritardo psicomotorio, disturbi esternalizzanti, etc.), che bambini che non afferiscono ai servizi territoriali di NPIA, ma che potrebbero ugualmente beneficiare delle azioni di prevenzione e presa in carico.
Incontri informativi sulle modalità di invio al Servizio e di formazione sono inoltre stati sviluppati anche con i Pediatri di libera scelta, con conseguente diminuzione degli invii impropri e un calo delle liste di attesa a fianco di un’implementazione nella gestione delle richieste urgenti con presa in cura precoce.
Accesso facilitato
Il Servizio NPIA di Sassuolo ha poi promosso lo sviluppo di percorsi clinici facilitati di accesso alle cure per i bambini con disabilità, mediante il potenziamento di reti funzionali operative tra NPIA, Pediatria di Comunità ed altri Servizi del Distretto di Sassuolo (es. odontoiatria, centro prelievi), oltre che con diverse Unità Operative dell’Ospedale di Sassuolo.
Grazie ad un approccio personalizzato e multidisciplinare, vengono ora sviluppati, sul territorio del Distretto ceramico, percorsi terapeutici e clinici che favoriscono l’inclusione e il benessere dei bambini disabili, in modo che possano accedere facilmente a trattamenti e supporto psicologico senza difficoltà, mediante una strutturazione/riorganizzazione degli ambienti di cura, una riduzione del numero di accessi per singola prestazione, un’ottimizzazione della durata della singola prestazione ed una maggior efficacia dell’intervento conseguente a maggior compliance del paziente.
Nuovo percorso di consulenza gratuita
E’ di recente avvio il progetto di consulenza gratuita per genitori e professionisti chiamato “QUESTION-I IMPORTANTI” promosso dal CNPIA di Sassuolo, presso la Casa della Comunità pediatrica ‘Villa Bianchi’ di Casinalbo. Il percorso si rivolge alle famiglie di minori (0-17 anni) residenti nel distretto di Sassuolo, non in carico alla Neuropsichiatria infantile e ai professionisti sanitari, con l’obiettivo di rispondere a eventuali dubbi sullo sviluppo psicomotorio e linguistico e/o sul benessere dei bambini e delle bambine; fornire indicazioni e suggerimenti ed orientare le famiglie, in un’ottica di appropriatezza e semplificazione dell’accesso ai servizi sanitari.
Le famiglie che desiderano confrontarsi con i professionisti della NPIA di Sassuolo devono compilare il form di richiesta disponibile alla pagina dedicata del sito dell’Ausl di Modena www.ausl.mo.it/neuropsichiatria-infanzia-adolescenza
“La nostra missione – dichiara Stefania Vicini, Responsabile del Servizio di Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’adolescenza del Distretto di Sassuolo – è creare un ambiente di cura che risponda alle esigenze del bambino in ogni ambito della sua vita, dai suoi percorsi scolastici a quelli sportivi, fino al supporto che può ricevere dalla comunità locale. Investire nella formazione degli operatori e nello sviluppo di percorsi inclusivi è fondamentale per garantire un supporto adeguato e tempestivo.”
È stato presentato il catalogo 2025 dei vantaggi e dei premi riservati ai soci di Coop Alleanza 3.0. Un catalogo vastissimo – sono oltre 400 le convenzioni dedicate ai titolari della carta socio – e costruito come sempre attorno ai concetti della convenienza, della solidarietà e dello stile ma, quest’anno, con uno sguardo particolarmente attento alla cultura e allo svago.
Una raccolta di punti che si trasforma a seconda delle esigenze di soci e socie. Grazie alla raccolta Coop 2025, sono i soci e le socie a decidere come impiegare i punti che si accumulano con la spesa: è infatti possibile trasformarli in buoni sconto o in risparmio sull’acquisto di beni e servizi offerti dai partner Coop in moltissimi ambiti, dalla cura della persona a quella della casa e degli animali domestici; senza dimenticare offerte specifiche per la mobilità o l’assistenza agli anziani.
Il vantaggio di essere soci: sconti su spesa, salute, viaggi e… Ci sono vantaggi che non hanno bisogno di punti, per poterli ottenere è sufficiente essere soci: è il caso degli sconti che la Cooperativa garantisce a tutti i titolari di carta socio sulla spesa online, su una selezione di libri presso le Librerie.Coop, sulle prestazioni sanitarie offerte da Sì Salute e sui viaggi targati Gattinoni Travel.
Ma quanto valgono tutte queste opportunità di risparmio? Con la raccolta che si è chiusa nel 2024, Coop Alleanza 3.0 ha trasferito ai soci, complessivamente, vantaggi per oltre 24 milioni di euro.
Alegria! Quest’anno il Cirque du Soleil torna in Italia. La compagnia canadese metterà in scena lo spettacolo Alegría – In A New Light a Roma, Milano e Trieste. Nel capoluogo giuliano, in particolare, tutte le strutture di servizio ed il Grand Chapiteau che ospita l’esibizione saranno eretti a ridosso del centro cittadino. Si tratta di un unicum – solitamente gli spazi sufficientemente vasti da essere idonei ad ospitare il villaggio del Cirque si trovano nelle periferie urbane – reso possibile da un accordo trovato con l’Amministrazione Comunale e con Coop Alleanza 3.0, che metterà gratuitamente a disposizione la grande area che si trova tra gli edifici del Silos – che naturalmente non potranno essere utilizzati – e l’area del Porto Franco Vecchio. Per tutte le info, dal 1° marzo, è possibile fare riferimento al sito di Coop Alleanza 3.0, nella sezione dedicata alle convenzioni raggiungibile all’indirizzo all.coop/convenzioni.
La sinergia tra la Cooperativa e il Cirque du Soleil, oltre a rendere possibile uno spettacolo unico per i triestini e per tutti coloro che vorranno assistere allo spettacolo, ha prodotto anche vantaggi eccezionali riservati esclusivamente ai soci di Coop Alleanza 3.0: a loro, infatti, è riservato uno sconto del 20% su alcune repliche previste nelle tappe di Roma (alle ore 19:30 del 6 aprile; alle ore 20:30 del 9 aprile; alle 20:30 del 10 aprile; alle 21:30 dell’11 aprile), Milano (alle ore 20:30 del 1° maggio; alle ore 20:30 del 15 maggio; alle ore 21:30 del 23 maggio) e Trieste.
Oltre agli sconti i soci di Coop Alleanza 3.0 godranno di un vantaggio in più; dal 1° marzo al 30 aprile solo loro potranno acquistare i biglietti delle repliche triestine oggetto della convenzione, ovvero quelle del giorno 5 luglio alle ore 14.30 e quella del giorno 11 luglio alle ore 17:30. Per quelle date lo sconto permarrà anche oltre la fine di aprile, ma da quella data la vendita dei biglietti sarà aperta a tutti.
Una spesa fatta di valori: i soci che comprano prodotti a marchio Coop offrono un valore concreto per la comunità, perché l’1% di questi acquisti contribuisce ad alimentare i fondi per i progetti e le iniziative sociali, culturali ed ambientali che la Cooperativa sostiene e promuove sul territorio.
Infine, i punti di Coop Alleanza 3.0 possono anche essere destinati alla solidarietà: nel 2024 sono stati raccolti ben 270 mila euro attraverso la donazione dei punti accumulati con la spesa. Una cifra che testimonia quanto l’attenzione al sociale sia parte integrante del valore cooperativo.
Tra i progetti della Raccolta 2024, la maggior parte delle donazioni – 120 mila euro – è andata a sostenere la “Cura e prevenzione oncologica”. Come tutti gli anni, i fondi sono stati destinati a progetti identificati dai consigli di Zona soci sui territori di presenza della Cooperativa. Importante è stato anche quanto ottenuto da Caritas Children e Cefa per sostenere iniziative legate alla sicurezza alimentare e al supporto di bambini in difficoltà, e quanto raccolto tramite l’iniziativa “Dona la spesa” a vantaggio delle comunità locali, per dare risposte alle nuove povertà emergenti. Non ultimo il sostegno ai progetti ambientali mirati alla sostenibilità e alla tutela del territorio.
Insieme alle realtà citate sopra, dal 2025 entra tra i destinatari dei punti per la solidarietà anche Emergency, l’ong fondata da Gino Strada che fornisce assistenza medico-chirurgica gratuita e di alta qualità alle vittime di guerre, di mine antiuomo e povertà, in diversi Paesi del mondo. L’organizzazione gestisce ospedali, centri di primo soccorso, poliambulatori e programmi di formazione per il personale sanitario locale, operando anche in Italia con servizi di supporto alla salute per persone in difficoltà. Dal 1994, Emergency ha curato oltre 13 milioni di persone, portando cure e speranza dove ce n’è più bisogno.
Vent’anni. L’età in cui tutto sembra possibile e anche il ‘compleanno’ che festeggia il Festival europeo della fotografia di Reggio Emilia, la cui ventesima edizione è, appunto, in programma dal 24 aprile all’8 giugno 2025.
Promosso e organizzato dalla Fondazione Palazzo Magnani e dal Comune di Reggio Emilia, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, Il festival è stato presentato questa mattina a Bologna, alla presenza di Gessica Allegni, assessora regionale alla Cultura, Marco Massari, sindaco di Reggio Emilia, Marco Mietto, assessore alla Cultura di Reggio Emilia, Maurizio Corradini, presidente della Fondazione Palazzo Magnani, Davide Zanichelli, direttore Fondazione Palazzo Magnani, Walter Guadagnini, direttore di Camera (Torino), Tim Clark, editor di 1000 Words magazine, e Luce Lebart, ricercatrice e curatrice, dell’Archive of Modern Conflict.
In omaggio anche alla propria ricorrenza, Fotografia Europea quest’anno ha voluto esplorare tutti i significati che porta con sé avere vent’anni: quando ci si affaccia all’età adulta, ma spesso ancora privi del senso di responsabilità che questa comporta e in cui si affrontano grandi aspettative sul proprio percorso e il proprio futuro. Un pezzo di strada con i ragazzi della Generazione Z, cresciuta in un’epoca dove il progresso tecnologico ha aperto infinite possibilità, ma anche inedite crisi cui far fronte, individualmente e collettivamente. Una generazione che sta riscoprendo l’importanza e la necessità di lottare per i propri diritti e per un futuro più equo.
Un tema che legherà, con un ideale filo rosso, tutte le esposizioni che compongono il programma della manifestazione. I progetti scelti parlano di questo e di molto altro ancora, portando all’attenzione storie inedite e particolari, ma tutte innervate di quell’energia vitale immensa che ti porta a credere, almeno una volta nella vita, di poter cambiare il mondo.
“Opere di grandi maestri internazionali e giovani talenti in mostra in tanti luoghi della cultura, con un programma molto articolato, che anima il confronto culturale con nuovi spunti e nuove riflessioni– sottolinea l’assessora Allegni-: Fotografia Europea compie vent’anni, ed è un importante traguardo che ha portato il festival a identificarsi anche con la generazione che ha vent’anni oggi, ragazzi che alle aspettative e alle incognite tipiche della loro età uniscono quelle date dalle nuove tecnologie e da una ricerca di equità, inclusione, rispetto per la diversità e a scelte ecosostenibili per garantire il futuro. Con questo evento così importante- ha concluso Allegni-, Reggio Emilia non solo si conferma la capitale nazionale della fotografia, ma si candida anche ad avere un crescente peso europeo”.
Dieci mostre, i Chiostri di San Pietro protagonisti
I Chiostri di San Pietro tornano ad essere i protagonisti della città grazie alle dieci mostre che esplorano il tema di questa edizione.
Nella sede di Palazzo da Mosto trovano posto una serie di progetti che caratterizzano il festival: la committenza di Fotografia Europea, la mostra dedicata ai libri fotografici, i due progetti vincitori della Open Call, la collettiva dello Speciale Diciottoventicinque e quella di We World e infine una mostra realizzata in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Beirut.
Numerose le altre mostre partner che gravitano intorno al festival, organizzate dalle più importanti istituzioni culturali cittadine e ospitate nei loro spazi. A Palazzo dei Musei trova spazio la mostra dedicata a Luigi Ghirri. La fototeca della Biblioteca Panizzi partecipa all’edizione del 2025 con la mostra Attraverso la luce, a cura di Monica Leoni e Elisabeth Sciarretta, con Laura Gasparini.
Lo Spazio Gerra propone la mostra Volpe Laila Slim e gli altri. Resistere a vent’anni, curata da Stefania Carretti, Lorenzo Immovilli ed Erika Profumieri per Spazio Gerra e e da Massimo Storchi (storico) e Marco Cerri (sociologo) per Istoreco.
Collegata al festival è la proposta della Collezione Maramotti che presenta This Body Made of Stardust, ampia esposizione personale di Viviane Sassen composta da oltre cinquanta fotografie e un’opera video realizzate dal 2005 al 2025, alle quali si aggiungono alcuni nuovi lavori ideati specificamente per questa occasione.
Inoltre si è appena conclusa la quarta edizione di FE+SK Book Award, il premio dedicato al libro fotografico, ideato da Fotografia Europea insieme a Skinnerboox – casa editrice di Jesi (An) specializzata in fotografia contemporanea. Tra le oltre 200 candidature pervenute, la giuria -composta da Chiara Capodici, Tim Clark e Milo Montelli- ha scelto il progetto “The Attachment Theory” di Iacopo Papucci.
Il Circuito Off – l’evento collettivo e indipendente che arricchisce il Festival con una serie innumerevole di mostre diffuse in tutto il territorio cittadino – presenta progetti di fotografi professionisti accanto a giovani alle prime esperienze, appassionati e associazioni che dovranno misurarsi con il tema “Avere vent’anni” esponendo i propri scatti in negozi, ristoranti, studi, cortili e case private, sedi storiche, gallerie d’arte. Parte di questo circuito è anche il progetto OFF@school che coinvolge le scuole di tutta la provincia di Reggio Emilia. Il 3 maggio è la serata dedicata al Circuito Off e nel corso di questo evento sarà decretato il vincitore del premio Max Spreafico, cui sarà data l’opportunità di produrre una nuova mostra ed esporla durante la prossima edizione di Fotografia Europea, nel 2026.
Pulizie delle strade e rimozione dei detriti, soccorso e accoglienza delle persone sfollate e costrette a evacuare le proprie abitazioni. E ancora le prime opere di messa in sicurezza e di ripristino degli ingenti danni sul territorio, devastato dal maltempo dello scorso ottobre.
Sono 118 gli interventi compresi nel primo stralcio del piano da 15 milioni di euro, finanziato con fondi messi a disposizione dal Governo a seguito della dichiarazione dello stato di emergenza nelle province di Bologna, Forlì-Cesena, Ferrara, Modena, Parma, Ravenna e Reggio Emilia, e approvato dalla giunta regionale. Dopo l’approvazione del Capo del Dipartimento della Protezione civile, il piano ha dato il via libera anche alle direttive per mettere a disposizione i Contributi di autonoma sistemazione (Cas) per i cittadini e le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie case danneggiate.
Gli interventi, in buona parte già realizzati, sono serviti per far fronte a danni e disservizi causati dall’ondata di maltempo che, dal 17 ottobre dello scorso anno, ha colpito l’Emilia-Romagna con piogge eccezionali – nelle situazioni più critiche si sono registrate cumulate fino a 180 millimetri –, esondazioni e allagamenti diffusi, oltre a pesanti smottamenti sui versanti e sui crinali. Questi ultimi hanno provocato interruzioni di strade, compromesso la rete dei servizi e le difese idrauliche oltre a gravi danni a edifici pubblici e abitazioni private.
Dopo questo primo finanziamento, il fabbisogno al momento non coperto supera di poco i 135 milioni di euro.
“Le opere del piano- spiega la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini- si integrano con quelle già finanziate a fine anno dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, che ha messo a disposizione 6 milioni di euro per i primi interventi urgenti sui tratti fluviali di competenza e circa 2,4 milioni di euro per i Comuni per le spese di soccorso e assistenza alla popolazione. Complessivamente- conclude la sottosegretaria- si è arrivati a oltre 23 milioni di euro di risorse per affrontare l’emergenza di ottobre scorso”.
Oltre agli interventi, nel piano sono previsti anche 2,5 milioni di euro per il Cas, il Contributo di autonoma sistemazione, un milione e 425mila per spese connesse al sistema dei soccorsi e circa 250mila euro per l’impiego dei volontari di Protezione civile che hanno operato sul territorio.
Nel dettaglio, gli interventi sono 52 nel bolognese, con un investimento di oltre 8 milioni di euro; due nel ferrarese, per 265mila euro; 13 nella provincia di Forlì-Cesena, per un investimento di 112mila euro circa; 10 nel modenese, con risorse pari a 245mila euro; 24 nel parmense per oltre 485mila euro, tre nel ravennate con un investimento di 8.600 euro e 14 nel reggiano, con un milione 543mila euro.
Creatività e regole per le scuole e nelle università, corsi di aggiornamento per gli insegnanti sull’uso consapevole dell’intelligenza artificiale, creazione di una figura scolastica specializzata per guidare l’adozione di strumenti tecnologici. E poi inclusione sociale con mappe locali accessibili e sistemi Ai per l’assistenza agli anziani, e reti di sensori intelligenti per ottimizzare la viabilità e ridurre il traffico. Infine, creazione di un organo regionale per monitorare l’uso dell’Ai nelle aziende, garantendo una regolamentazione etica.
Sono alcune delle sollecitazioni emerse dai lavori di gruppo dei giovani che hanno preso parte alle varie tappe di ‘YOUZ Ai’, forum dedicato ai giovani con focus sull’intelligenza artificiale promosso dalla Regione Emilia-Romagna con il supporto di ART-ER.
A Bologna, presso il Tecnopolo, si è concluso il percorso su intelligenza artificiale, giovani generazioni e nuove opportunità, dopo gli appuntamenti di Bologna a giugno durante R2B, a Parma in ottobre, a Ferrara in dicembre e Modena in gennaio. Momenti in cui sono emersi argomenti e temi che hanno permesso di raccogliere e comprendere le aspettative dei giovani che la Regione porterà avanti nei prossimi mesi. La giornata di lavoro è stata chiusa dall’assessore regionale alle Politiche giovanili, Giovanni Paglia, con una sintesi del percorso di partecipazione e confronto fino ad oggi che ha interessato tutti i soggetti, pubblici e privati, che in Emilia-Romagna si occupano di giovani nei più diversi ambiti: educativo, formativo, lavorativo, sociale, sanitario, aggregativo, ricreativo, sportivo, religioso e culturale.
Al Tecnopolo non solo un momento conclusivo del percorso con giovani, studenti, docenti, operatori e istituzioni, ma anche di confronto con esperti provenienti dal mondo della ricerca, delle imprese, dell’università e del terzo settore.
“La Regione ascolta i giovani per conoscere, attraverso le loro voci- ha detto l’assessore Paglia- i loro bisogni e obiettivi a partire dal territorio in cui vivono e dal contesto in cui si sviluppano relazioni, problemi, sogni e aspirazioni. YOUZ punta a valorizzare l’ecosistema regionale rivolto alle nuove generazioni, che attraverso una variegata serie di azioni coinvolge direttamente i giovani e chi lavora per e con essi. Il grande lavoro fatto in questi mesi, frutto di un’attività sinergica tra Regione ed Enti locali, ha portato alla costruzione di un documento condiviso che consentirà di accompagnare l’attivazione di spazi giovanili nuovi e di riqualificare quelli esistenti radicandoli fortemente nel contesto sociale di appartenenza”.
“Oggi però si apre un nuovo percorso- ha concluso l’assessore-, per una ‘Generazione di idee’ che al momento stiamo costruendo, in condivisione con gli amministratori alle politiche giovanili del territorio e che ci vedrà impegnati nel prossimo biennio”.
Al via a Maranello una nuova rassegna dedicata ai libri e agli autori: la Biblioteca Mabic propone “Lib(e)ri di scrivere: Storie e narrazioni in biblioteca”, una serie di appuntamenti per scoprire nuovi libri e incontrare gli scrittori e le scrittrici. Si parte sabato 1 marzo alle ore 17 con Brunello Bulgarelli che presenta il suo libro “Belgio-Italia andata e ritorno. Un amore tra Maranello e Florenville” (Booktribù, 2025), in dialogo con Lucia Giovanardi Severi. Sarà presente Elisa Guidelli, coordinatrice editoriale.
Brunello Bulgarelli, residente a Maranello, ha debuttato come autore a 85 anni con il suo romanzo d’esordio “Belgio/Italia, Andata e Ritorno”. Un’opera che celebra l’amore maturo, l’amicizia e le seconde opportunità, dimostrando che non è mai troppo tardi per raccontare storie e vivere emozioni profonde. “Belgio/Italia, Andata e Ritorno” racconta una storia universale e senza tempo: un’amicizia nata a Milano che, coltivata a distanza e temprata dal tempo, si trasforma in uno splendido amore nella terza parte della vita. Attraverso le vicende di Brunello e Marie Claire, il romanzo esplora temi come la forza dei sentimenti, il coraggio di riscoprirsi e la capacità dell’amore di sbocciare anche nei momenti più inaspettati. Ingresso gratuito.
Al via la nona edizione de “i Limoni per la ricerca®”, il progetto di Fondazione Umberto Veronesi ETS realizzato in esclusiva con la Società Benefit Citrus l’Orto Italiano, che finanzia il lavoro di medici e ricercatori che hanno deciso di dedicare la propria vita alla ricerca scientifica d’eccellenza e che per quest’anno è stata patrocinata dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste.
Dal 1° al 15 marzo 2025 i limoni siciliani varietà primofiore, chiamati così perché sono ottenuti dalla prima fioritura delle piante, saranno venduti in speciali retine da 500 grammi distribuite in tutta Italia nei supermercati, ipermercati e discount che aderiscono all’iniziativa. Per ogni retina messa in vendita al costo di 2 euro, Citrus devolverà 40 centesimi a Fondazione Veronesi per finanziare eccellenti ricercatori e ricercatrici. Una rinnovata e virtuosa iniziativa che ha permesso dal 2017 ad oggi di devolvere 1.565.000 euro alla ricerca sui tumori.
“Iniziative come i Limoni per la Ricerca dimostrano il valore straordinario della nostra filiera agroalimentare, che non solo offre prodotti di altissima qualità, ma diventa anche strumento di solidarietà e progresso scientifico. Valorizzare la frutta italiana, promuovere una filiera etica e trasparente, diffondere i valori di uno stile di vita corretto e sostenere la ricerca scientifica rappresentano al meglio il Sistema Italia. Valorizziamo il lavoro di medici e ricercatori e promuoviamo il nostro patrimonio agroalimentare, garanzia di qualità e benessere” – dichiara Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.
“Fondazione Veronesi da più di vent’anni sostiene eccellenti ricercatori e finanzia progetti di altissimo profilo scientifico per migliorare la vita delle migliaia di persone malate di tumore. Sostenere la ricerca scientifica è un impegno costante che ha come obiettivo quello di dare un contributo concreto alla ricerca ed è possibile farlo anche attraverso progetti di raccolta fondi come “i Limoni per la ricerca”, ideati anche per ricordare ancora una volta l’importanza della prevenzione e dei sani e corretti stili di vita” – afferma Monica Ramaioli, Direttore di Fondazione Umberto Veronesi ETS.
“Nel celebrare il nostro decimo anniversario, siamo orgogliosi di aver scelto di sostenere sin dall’inizio Fondazione Veronesi anche attraverso iniziative di raccolte fondi come ‘I Limoni per la Ricerca’. Questo progetto annuale, nato dalla nostra partnership esclusiva, unisce produttori, distributori, consumatori e stakeholder italiani in un impegno comune per sostenere la ricerca scientifica d’eccellenza. Con Citrus l’Orto Italiano, ci dedichiamo alla valorizzazione della filiera ortofrutticola nazionale, tutelando la
biodiversità e promuovendo la stagionalità, dimostrando come l’unione di intenti possa tradursi in un supporto concreto alla scienza e al benessere collettivo” – dichiara Marianna Palella, CEO e Founder di Citrus l’Orto Italiano.
Per conoscere l’elenco completo e aggiornato delle insegne che aderiscono all’iniziativa, visitare i siti web di Citrus l’Orto Italiano (www.citrusitalia.it) e di Fondazione Veronesi (www.fondazioneveronesi.it).
i Limoni per la ricerca® è un marchio registrato di Fondazione Umberto Veronesi ETS.
Fondazione Umberto Veronesi ETS
Nasce nel 2003 per volontà del Professor Umberto Veronesi per promuovere il progresso scientifico, concentrando il proprio operato in due aree: finanziamento alla ricerca scientifica d’eccellenza, motore del progresso scientifico, e divulgazione scientifica, perché le scoperte della scienza diventino patrimonio di tutti. In più di vent’anni Fondazione ha creato le basi per un nuovo modello di sviluppo della scienza, introducendo un criterio inedito nel nostro Paese: investire nella cultura scientifica per creare una nuova generazione di scienziati e di cittadini consapevoli dei progressi della ricerca.
Citrus l’Orto Italiano
Citrus l’Orto Italiano (www.citrus.it) è la Società Benefit che commercializza e riscopre frutta e verdura italiana. Citrus è impegnata da anni a diffondere cultura e divulgare i benefici dei limoni italiani che valorizza e propone seguendo il ritmo naturale delle stagioni. Con un progetto a conduzione 100% rosa di filiera etica, trasparente e sostenibile Citrus ha scelto di sin dalla sua nascita di sostenere la ricerca scientifica. Per un settore come quello dell’ortofrutta, ancora troppo spesso legato a logiche di business superate, il modello di Citrus è rivoluzionario, perché punta a rompere gli schemi e rendere attrattive frutta e verdura, portando l’influenza di culture e competenze trasversali.
Si riunirà giovedì 27 febbraio alle 20.30 presso le sale del Castello il Consiglio comunale, sotto la presidenza di Antonietta Vastola. All’ordine del giorno dei lavori sono iscritte tre interpellanze (su impianti di videosorveglianza, contrasto del gioco d’azzardo, recupero delle ex Carducci), quattro delibere e dieci mozioni proposte dai gruppi consiliari. Come di consueto sarà disponibile la trasmissione della seduta in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.
Iniziali condizioni di cielo irregolarmente nuvoloso con ampie schiarite a partire dal settore centro-occidentale, in estensione al resto del territorio. Nuovo aumento della nuvolosità alta e sottile dalla serata a partire da occidente. Assenza di precipitazioni.
Temperature in lieve diminuzione nei valori minimi sul settore occidentale, dove saranno comprese fra 2 e 3 gradi; quasi stazionarie sul resto del territorio, con valori fra 5 e 9 gradi. Massime intorno tra 12 e15 gradi. Venti deboli variabili. Mare inizialmente molto mosso con moto ondoso in diminuzione fino a poco mosso sotto costa e mosso al largo in serata.
Sassuolo, un nome che ora rappresenta un nuovo capitolo della carriera di Simone Verdi. Il talento bolognese è pronto a scrivere nuove pagine di storia con la maglia neroverde. Dopo una carriera costellata di emozioni e alti e bassi, tra le esperienze a Napoli, Torino, Salerno e Como, Verdi è giunto a Sassuolo con un obiettivo chiaro: dare il massimo per contribuire al successo della squadra.
Dalle origini a Bologna: un legame indissolubile
Simone Verdi è un calciatore che ha sempre dovuto confrontarsi con una domanda che gli è stata rivolta sin dai primi passi nel calcio: “Sei destro o sinistro?” Una domanda che, come lui stesso ammette, ha caratterizzato la sua carriera fin dai tempi della gioventù. Nato con questa versatilità, Verdi ha perfezionato la sua tecnica per essere efficace con entrambi i piedi. La sua doppietta su punizione con il Bologna è il suo ricordo più prezioso, un momento che rimarrà impresso per tutta la vita.
Bologna, per lui, è stata la città che gli ha dato l’opportunità di emergere. Non solo un trampolino di lancio, ma anche un luogo che ha visto crescere Verdi come calciatore e come uomo. “Bologna è stata un crocevia fondamentale della mia carriera”, racconta. “Mi ha dato l’opportunità di andare in Nazionale e di fare il grande salto nel calcio che conta”.
L’esperienza al Napoli: un amore mai sbocciato
Il passaggio al Napoli è stata una delle tappe più importanti della sua carriera, ma anche una delle più difficili da digerire. “Probabilmente non avrei dovuto andarmene così presto”, confessa Verdi. Il club partenopeo rappresenta una grande occasione, ma le aspettative, la pressione e le difficoltà legate al non trovare continuità di gioco hanno frenato il suo potenziale. “Quando arrivi a Napoli, devi rimanerci fino a quando non ti dicono di andare via”, dice con un pizzico di rimpianto.
Torino e Salerno: la rivincita dopo la crisi
La parentesi torinese, per Verdi, è stata purtroppo negativa. Nonostante l’alta cifra pagata per acquistarlo, il feeling con l’ambiente granata non è mai scattato. “Non sono riuscito a esprimermi come avrei voluto”, ammette. Poi, la rinascita a Salerno, dove ha vissuto una seconda giovinezza calcistica. “Salerno è stata una parentesi bellissima. Ho dato un grandissimo contributo alla salvezza e mi sono trovato benissimo. Mi porto dentro le emozioni di quella città”.
Como e Sassuolo: la rivincita e la nuova opportunità
Dopo aver scelto di scendere in Serie B con il Como, Verdi ha vissuto la soddisfazione di una promozione meritata, contribuendo al ritorno della squadra in Serie A. Ora, il capitolo Sassuolo. “È stata una grande sorpresa”, racconta. “Non c’era nulla di concreto fino all’ultimo giorno di mercato, ma quando è arrivata l’opportunità, non ci ho pensato due volte. Sassuolo è una grande squadra e una grandissima opportunità”.
Verdi ha trovato al Sassuolo un ambiente che gli permette di esprimere al meglio il suo gioco, fatto di tecnica, dribbling e visione. “Il Sassuolo è una società che ha investito molto nel suo settore giovanile, e sono felice di farne parte”, afferma. La squadra sta facendo bene e Verdi, con la sua esperienza, vuole essere il punto di riferimento per la crescita del gruppo.
Il futuro: obiettivi chiari e voglia di riscatto
Sassuolo ha tutte le carte in regola per fare bene e Verdi non vuole lasciare nulla di intentato. “Le prossime 11 partite sono decisive. Ogni partita sarà una finale”, afferma. La sua ambizione è chiara: contribuire a raggiungere un obiettivo importante, rimanendo concentrato sulla qualità del gioco e sulla serenità del gruppo.
A Sassuolo, Simone ha ritrovato ex compagni come Cass, Odin e Verardi, e l’affiatamento con la squadra è già forte. “Mi sto trovando benissimo. Grosso è un bravissimo allenatore, con idee di calcio che si sposano perfettamente con le mie caratteristiche”, conclude.
Verdi è pronto a dare tutto per i neroverdi, per una nuova sfida che potrebbe segnare una seconda giovinezza calcistica e per una carriera che ancora ha tanto da raccontare.
Una vita calcistica, tra emozioni e scelte decisive: il futuro è a Sassuolo, pronto a rivelarsi con nuovi successi.
La Regione Emilia-Romagna corre spedita per investire tutti i 3,6 miliardi di fondi europei e nazionali previsti per il periodo 2021-2027, cui vanno aggiunti i 12 miliardi di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza. E i risultati confermano l’impegno, visto che secondo una elaborazione di Svimez su dati Regis relativi allo scorso dicembre, è la prima regione in Italia nell’avanzamento delle opere pubbliche finanziate dal PNRR a titolarità delle Regioni, con il 92,7% dei progetti già in fase esecutiva.
Questi e altri numeri sono stati presentati dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione strategica, Davide Baruffi, nel corso della Commissione Bilancio Affari generali e istituzionali, rapporti internazionali che si è tenuta oggi.
“Abbiamo intenzione di investire tutte le risorse disponibili per centrare tutti gli obiettivi prioritari del mandato, dalla transizione ecologica al sostegno per l’occupazione, dallo sviluppo rurale ai servizi sociali- ha spiegato Baruffi nel corso della sua presentazione-. C’è particolare attenzione alla montagna e alle aree interne, cui destiniamo almeno il 10% dei fondi europei. Per raggiungere questo scopo è fondamentale la nostra capacità di cofinanziare i progetti: avere nel nostro bilancio il 18% delle disponibilità economiche vuol dire intercettare il restante 82% delle risorse europee per realizzare tutti gli investimenti necessari. Spendere fino all’ultimo centesimo a nostra disposizione vuol dire sostenere investimenti ed economia in una fase difficile per il Paese e rafforzare i servizi per migliorare le condizioni di vita delle nostre cittadine e cittadini”.
IL DETTAGLIO DELLE RISORSE
FESR – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR)
Sono state avviate tutte le 35 azioni previste dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR). Conclusi 1.600 progetti dei 3.982 selezionati. Il costo totale degli investimenti, compresi i cofinanziamenti, è pari a 1.196 milioni. Già impegnate risorse regionali per 712 milioni. Le risorse destinate alla lotta al cambiamento climatico occupano circa il 31% del programma.
L’assessore ha evidenziato come la Regione Emilia-Romagna abbia deciso di aderire alla recente piattaforma europea STEP: con essa 61,5 milioni di euro di investimenti saranno orientati sulle tecnologie considerate strategiche digitali, pulite e biotecnologiche.
FSE – Fondo Sociale Europeo Plus
Sul fronte del Fondo Sociale Europeo Plus, che si concentra sull’occupazione, la formazione e l’inclusione sociale si sono conclusi 1.132 progetti dei 2.780 selezionati. Avviate tutte le priorità e gli obiettivi specifici. La dotazione finanziaria del programma è pari a 1.024 milioni di euro. Di questi, sono già stati impegnati 430 milioni.
Dei 110mila partecipanti alle misure attivate, oltre la metà (il 53%) è rappresentato da donne. Raggiunti dalle misure 41.761 disoccupati e 47.625 inattivi.
Tra i numerosi interventi attuati con le risorse del Fondo, l’assessore ha sottolineato come siano state potenziate le misure per l’aumento dei posti nei servizi educativi tra 0 e 3 anni, le risorse per ridurre i costi delle rette a carico delle famiglie e quelle per sostenere la partecipazione dei ragazzi ai centri estivi.
Sviluppo rurale
Per quello che riguarda l’agricoltura sono già 57 i bandi emanati nell’ambito del CoPSR (Complemento di programmazione per lo sviluppo rurale) con uno stanziamento di 466 milioni di euro, di cui già impegnati 310 milioni di euro.
FSC – Fondo per lo sviluppo e la coesione
Le risorse per questo fondo ammontano a 404 milioni, cui si aggiungono 184,3 milioni che saranno destinati al cofinanziamento dei programmi FESR e FSE+. Per il Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) sono già stati pubblicati 7 tra bandi e avvisi pubblici per un totale di 180 milioni di euro. Tra i settori interessati dai bandi lo sport, la rigenerazione urbana, la viabilità, l’università. Sono poi già stati pubblicati gli avvisi relativi alle politiche per la montagna e le aree interne.
Per la programmazione dei fondi strutturali (PR Fesr – PR Fse+ – CoPSR), è stato approvato a fine gennaio il calendario che prevede 47 bandi per 525 milioni di euro entro aprile.
A questi si aggiungono 7 bandi dei programmi della Cooperazione territoriale europea per un totale di 172 milioni di euro.
Il tema della pubblicazione del calendario dei bandi è stato più volte rimarcato dall’assessore, perché è fondamentale per migliorare l’accesso alle risorse della programmazione dei fondi europei con la possibilità per i beneficiari di pianificare per tempo la partecipazione alle singole chiamate.
PNRR
I contributi del PNRR per la Regione Emilia-Romagna ammontano a 9,32 miliardi di euro che diventano 12 con le integrazioni dei fondi statali. Il PNRR si compone di oltre 200 misure, ognuna delle quali ha un proprio ‘portafoglio’ di risorse ed è gestita da un’amministrazione centrale (principalmente Ministeri).
Sono già stati finanziati, in Emilia-Romagna, 20.100 progetti che comportano 2.000 euro di investimento pro capite. Quasi 15.000 le gare già attivate.
Queste le misure ad oggi più rilevanti: 1,5 miliardi di euro per l’ecobonus, 670 milioni per i trasporti, 594 milioni per il rischio idrogeologico, 348 milioni per le reti Smart grids destinate in particolare alle reti elettriche, 328 milioni per l’edilizia scolastica.
Infine, dei 95% dei progetti previsti per opere pubbliche o acquisto di beni e servizi in fase esecutiva, il 40% ha già concluso la fase di esecuzione, il 35% sono conclusi, gli altri sono in fase di collaudo o verifica di conformità.
Circa il 90% circa dei progetti con esecuzione degli investimenti da parte dei privati è stata avviata (di cui 70% già conclusa).
Il gemello digitale di Parma procede secondo i tempi e supera la metà delle attività programmate dal progetto: in particolare, è stata realizzata la prima rilevazione per la sua realizzazione, grazie all’acquisizione di fotografie panoramiche e nuvole di punti geolocalizzate e ad alta precisione delle aree stradali e pedonali. E in programma questa primavera, c’è una seconda rilevazione che consentirà di restituire un modello con precisione ancora maggiore.
I risultati sono stati illustrati questo pomeriggio, in un incontro a Palazzo del Governatore. Presenti il sindaco, Michele Guerra, Elena Mazzoni, assessora regionale all’ Agenda Digitale, e Pasquale Criscuolo, direttore generale del Comune. Il “Digital Twin” (Gemello Digitale) di Parma prevede la riproduzione digitale dettagliata e tridimensionale della città con edifici, strade, verde, reti tecnologiche e infrastrutturali: un modello che servirà a programmare le attività di gestione del territorio e a valutare preventivamente l’impatto delle azioni amministrative sulla pianificazione e sulla gestione della città, sull’efficienza dei servizi, sulla trasparenza e partecipazione di cittadine e cittadini anche a supporto delle politiche per il raggiungimento degli obiettivi di neutralità carbonica che Parma si è data per il 2030.
“Un progetto innovativo e ambizioso- ha sottolineato l’assessora Mazzoni- che rappresenta l’esempio di come le tecnologie digitali possano trasformare la cura delle nostre città, migliorando la capacità di analisi e la gestione del territorio. L’esperienza maturata in questo percorso, per cui ringrazio il Comune di Parma, rappresenta una risorsa concreta al servizio delle comunità dell’Emilia-Romagna, un modello che può ispirare e guidare altri enti locali nell’adozione di tali strumenti”. Mazzoni ha poi ricordato il protocollo di intesa sottoscritto da Regione e Comune di Parma sul tema dei Gemelli Digitali: quello cittadino di Parma orientato agli obiettivi della decarbonizzazione e la versione regionale VERA focalizzata sulla qualità dell’aria. Una collaborazione che mira a sperimentare soluzioni predittive avanzate e a sviluppare metodi di analisi evoluta dei dati, rafforzando così le reciproche competenze e capacità.
Il progetto è realizzato da una rete d’imprese europee e grazie al sostegno di fondi PNRR, si basa su una raccolta di informazioni accurate e sull’integrazione dei sistemi attraverso l’interoperabilità dei dati.
Gli utilizzi del Digital Twin
Il Digital Twin è un modello innovativo che sarà impiegato per la valutazione preventiva dell’impatto delle azioni amministrative sulla pianificazione urbana, sull’efficienza dei servizi e sulla partecipazione attiva della cittadinanza.
Sono molteplici le applicazioni pratiche del Gemello Digitale di Parma. Innanzitutto consente di semplificare l’attività di verifica e di rilievo di precisione da parte degli Uffici comunali che, nella maggior parte dei casi, possono evitare di recarsi fisicamente sul posto per le rilevazioni, con un considerevole efficientamento dei processi. In secondo luogo, il Digital Twin permette di censire e gestire digitalmente oggetti o di aggiungere singoli elementi del territorio al modello rilevato attraverso operazioni svolte, da parte di personale tecnico, direttamente dall’ufficio: ad esempio, le caditoie, gli impianti pubblicitari, l’illuminazione pubblica, la segnaletica stradale, l’arredo urbano.
Un’altra possibile applicazione riguarda il modello digitale stradale ad alta precisione, particolarmente utile per il monitoraggio, la simulazione e la previsione delle conseguenze degli eventi meteorici e alluvionali consentendo l’elaborazione di una risposta preventiva nei punti di maggiore criticità.
Le applicazioni del Gemello Digitale in tema di verde pubblico riguardano il monitoraggio dello stato di salute del patrimonio arboreo e la gestione delle manutenzioni (potature e nuove piantumazioni, ad esempio). Il Digital Twin permette inoltre, attraverso quella che può essere definita la “carta di identità digitale” dell’albero, di individuare gli alberi a rischio di instabilità, a seconda della velocità del vento e dello stato di salute: è una funzione particolarmente importante per gli Uffici comunali perché consente di intervenire in modo tempestivo. Altre informazioni, quali ad esempio la riduzione dell’anidride carbonica in funzione dello stato vegetativo, saranno utili per monitorare e programmare politiche di adattamento e contrasto al cambiamento climatico.
Sono in fase di approfondimento, inoltre, algoritmi di intelligenza artificiale, machine learning e deep learning per il censimento automatico o semi-automatico, come il riconoscimento e la classificazione dei pali di illuminazione pubblica, delle caditoie, della segnaletica verticale, degli impianti pubblicitari.
Diversi settori dell’Amministrazione Comunale hanno già accesso al Gemello Digitale, tra cui: Transizione Digitale, Mobilità e Trasporti, Patrimonio e Facility Management, Protezione Civile, Entrate Tributi, Stazione Unica Appaltante e Partecipazioni, Cittadinanza Attiva e Servizi al Cittadino (Ufficio Toponomastica), Opere Pubbliche oltre ai tecnici di Parma Infrastrutture. Prossimamente, l’accesso sarà esteso al Settore Transizione Ecologica.
La vocazione all’ospitalità dell’Emilia-Romagna compie un importante passo avanti nel segno del turismo LGBTQ+: nasce il primo progetto in Italia che coinvolge un’intera regione, realizzato in collaborazione con Sonders and Beach Group, operatore specializzato nel mercato LGBTQ+ con sede a San Francisco e Milano. Un progetto che si avvale della certificazione internazionale Queer Vadis, un documento che definisce le linee guida essenziali, i comportamenti e le buone pratiche da adottare per marketing, vendita, customer-care e accoglienza rivolta alla comunità arcobaleno, e sarà realizzata con il supporto di Aitgl (Ente Italiano Turismo LGBTQ+), attivo da 9 anni nel promuovere questa branca del turismo e nel patrocinare progetti formativi rivolti a operatori di settore e alle istituzioni.
Si prevedono attività di formazione attraverso incontri in presenza e webinar che coinvolgeranno gli operatori turistici per sensibilizzarli sull’argomento, seguite dalla diffusione e adozione di politiche di D&I (Diversity & Inclusion: protocolli e certificazioni riconosciuti dalla comunità del Turismo LGBTQ+ a livello nazionale e internazionale).
Una volta consolidata la strutturazione del prodotto turistico orientato LGBTQ+, si passerà alla fase di promo-commercializzazione su canali specializzati. In programma anche l’ospitalità di un evento di carattere internazionale dedicato alla comunità arcobaleno.
“L’Emilia-Romagna è da sempre una terra attenta ai diritti- commenta l’assessora regionale al Turismo, Roberta Frisoni-. Abbiamo una grande e riconosciuta tradizione dell’accoglienza che vogliamo ora rafforzare per rendere gli operatori turistici e i territori ancora più pronti a offrire vacanze per tutte e tutti. Questo progetto, che prenderà il via a breve, sarà un importante momento di confronto con chi già da tempo lavora su questo tema e anche con chi invece potrà così sviluppare nuove forme di turismo. Un percorso, iniziato nella precedente legislatura, che vogliamo portare avanti con spirito di grande condivisione con le Destinazioni e gli operatori per arricchirlo e migliorarlo e farlo diventare un importante segmento dell’industria della vacanza in tutta l’Emilia-Romagna”.
“Siamo onorati di vedere l’Emilia Romagna attivarsi in questo progetto di promozione- dichiara Alessio Virgili, amministratore delegato di Sonders and Beach Group e presidente europeo di Elta – European lgbtq+ travel alliance-. Queervadis, primo e unico protocollo dedicato all’accoglienza del turista LGBTQ+, si è affermato come label di respiro internazionale garantendo il rispetto di standard elevati di inclusività per sviluppare un’offerta dedicata non solo alla community LGBTQ+, ma al turista odierno. Il progetto dell’Emilia Romagna rappresenterà un faro per tutti i territori italiani”.
I dati economici del turismo LGTBQ+
Il Turismo LGBTQ+ si contraddistingue per l’alto potere d’acquisto (+38% di reddito) e anche per l’alta propensione al viaggio (4 viaggi lunghi annui). A livello mondiale il segmento vale 218 miliardi di dollari, mentre in Italia il valore dei viaggi in ingresso si avvicina ai 9 miliardi di euro. Il 78% dei viaggiatori acquista viaggi da aziende specializzate che si rivolgono all’universo LGBTQ+ e il 52% preferisce soggiornare in strutture ricettive LGBTQ+ friendly che accolgono apertamente questi viaggiatori. Il segmento si posiziona inoltre perfettamente all’interno dei criteri Esg (Environmental, Social e Governance) e negli obiettivi 2030 dell’Onu in quanto attento alla sostenibilità sociale.
Sono arrivati a Formigine 20 studenti della scuola media di Verden, in Germania, nell’ambito del gemellaggio che lega le due città dal 2023. Come già avvenuto lo scorso anno, i ragazzi tedeschi parteciperanno alle lezioni presso le scuole medie “Fiori” di Formigine, Magreta e Casinalbo. Per loro, anche visite guidate presso alcuni dei monumenti più importanti della città: il Castello, Villa Gandini e la Torre dell’Acquedotto.
Afferma l’assessora alle Politiche giovanili e relazioni internazionali Giulia Bosi: “Con l’Amministrazione di Verden stiamo lavorando affinché anche i nostri ragazzi più grandi possano andare in Germania, a fine estate, per uno scambio giovanile. Presto pubblicheremo un avviso per un’altra attività simile che lega tutte le città gemellate con la francese Saumur. Si tratta dell’Eurocamp, grazie al quale alla fine luglio 5 formiginesi da 16 a 21 anni potranno partecipare a un progetto sulla sostenibilità ambientale e sul decoro urbano in questa bellissima città della Loria”.
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di venerdì 28 febbraio alle 6:00 di sabato 1 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e l’allacciamento A14 Bologna-Taranto, verso Milano.
In alternativa, chi proviene da Firenze ed è diretto verso Milano, potrà uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, per poi proseguire sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto, uscire all’uscita 2 Borgo Panigale e immettersi sulla viabilità ordinaria: rotonda Benedetto Croce, viale Alcide de Gasperi, SS9 via Marco Emilio Lepido, con ingresso in A14 attraverso la stazione di Bologna Borgo Panigale.
Si precisa che sul Raccordo di Casalecchio, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) o dall’entrata di Bologna Casalecchio ed è diretto verso Milano. In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14.
Per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 00:00 alle 6:00 di giovedì 27 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio (km 195+300) e Sasso Marconi (km 209+800), verso Firenze.
In considerazione della suddetta chiusura, saranno adottati i seguenti provvedimenti, sulla stessa A1 e sul Raccordo di Casalecchio:
Sulla A1 Milano-Napoli:
-chi percorre la A1 da Milano verso Firenze, verrà obbligatoriamente deviato sul Raccordo di Casalecchio.
In alternativa, chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, potrà immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, percorrere l’Asse Attrezzato, la SS64 Porrettana verso Sasso Marconi, il Raccordo di Sasso Marconi (R43) e rientrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;
-la stazione di Sasso Marconi nord non sarà raggiungibile in uscita, per chi proviene da Milano/Bologna.
In alternativa, uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, sul Raccordo di Casalecchio;
-sarà chiusa l’area di servizio “Cantagallo ovest”, situata all’interno del tratto, dalle 23:00 di mercoledì 26 alle 6:00 di giovedì 27 febbraio.
Sul Raccordo di Casalecchio:
-sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata in entrambe le direzioni, verso la A1 Milano-Napoli e in direzione della A14 Bologna-Taranto. Ciò comporterà, sulla Tangenziale di Bologna, l’uscita obbligatoria allo svincolo 1 Nuova Bazzanese per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 e la chiusura dei due rami di svincolo che dalla Nuova Bazzanese, con provenienza da Vignola e da Bologna città, immettono all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.
In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: per chi è diretto verso Milano: Bologna Borgo Panigale sulla A14; per chi è diretto verso Firenze: Sasso Marconi sulla A1; per chi è diretto verso Ancona: Bologna San Lazzaro sulla A14; per chi è diretto verso Padova: Bologna Arcoveggio sulla A13;
Uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, per chi proviene da Ancona/Padova. Di conseguenza, chi da Ancona/Padova è diretto verso Firenze, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, potrà immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, percorrere l’Asse Attrezzato, la SS64 Porrettana verso Sasso Marconi, il Raccordo di Sasso Marconi (R43) e rientrare in A1 alla stazione di Sasso Marconi.
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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori connessi all’ampliamento a quattro corsie, nelle due notti di giovedì 27 e venerdì 28 febbraio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Castel San Pietro e Imola, verso Ancona. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Castel San Pietro, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, via San Carlo, SS9 via Emilia, SP610, via Selice e rientrare in A14 alla stazione di Imola.
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Sul Ramo Verde (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per consentire lavori di manutenzione dei pali luce, nelle due notti di mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso lo svincolo di San Giovanni in Persiceto, in uscita per chi proviene dalla Tangenziale. In alternativa si consiglia di uscire allo svincolo 2 Borgo Panigale sulla Tangenziale o agli svincoli della SS9 via Emilia.
La Presidente, Morena Silingardi, ha convocato per giovedì 27 febbraio 2025, alle ore 19.00, il Consiglio comunale di Fiorano Modenese, presso Casa Corsini, per la trattazione di 17 punti all’ordine del giorno.
1. Comunicazione spese gruppi anno 2024 e disponibilità fondi 2025.
2. Interrogazione presentata dal consigliere Casali del gruppo consiliare “Fratelli d’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Interrogazione su possibili parcheggi in piazza Menotti”.
3. Interrogazione presentata dal consigliere Cigarini del gruppo consiliare “Attiva Fiorano” portante ad oggetto: “Interrogazione in merito alle modalità previste dal disciplinare tecnico allegato al contratto di servizio con Hera S.p.A. riguardo allo spazzamento delle strade in termini di periodicità e specificità di intervento”.
4. Interrogazione presentata dalla consigliera Gilioli del gruppo consiliare “Fratelli d’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: ”Progetto Fiorano Asbestos Free”.
5. Interrogazione presentata dal consigliere Casali del gruppo consiliare “Fratelli d’Italia Giorgia Meloni” portante ad oggetto: “Interrogazione sulla situazione della palestra Maglio”.
6. Interrogazione presentata dal consigliere Manfredini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco ascoltare e risolvere” portante ad oggetto: “Interrogazione su Villa Moreali a Spezzano”.
7. Art.175 d.lgs. 18 agosto 2000 – Variazione al bilancio di previsione 2025/2027.
8. Convenzione per la gestione associata del Servizio Tributi fra i Comuni di Fiorano Modenese e Maranello.
9. Gestione dell’Ufficio Unico Sanzioni e approvazione della convenzione ex art. 30 comma 4 d.lgs. 267/2000 tra i Comuni di Sassuolo, Fiorano Modenese, Formigine, Maranello, Prignano sulla Secchia e l’Unione Comuni del Distretto Ceramico-subambito montano.
10. Snam rete gas spa – Approvazione contratto di servitù per posa tubazioni rotatoria incrocio via Viazza 1° Tronco e via Canaletto.
11. Nuova cabina elettrica a servizio del comparto Motta sud – Approvazione contratto di servitù inamovibile di elettrodotto per cabina elettrica.
12. Procedimento unico art. 53 L.R. 24/2017 – Realizzazione Test Track ed officina in variante alla strumentazione urbanistica, ditta Ferrari S.p.a. – Assenso.
13. Mozione presentata dal consigliere Muradore del gruppo consiliare “Partito Democratico” portante ad oggetto: “Mozione per il potenziamento dei servizi educativi nel contrasto alla marginalità e al disagio giovanile”.
14. Ordine del giorno presentato dal consigliere Gualmini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco ascoltare e risolvere” portante ad oggetto: “Salvaguardia della dignità dei consiglieri comunali e richiamo al rispetto del decoro istituzionale del Consiglio comunale di Fiorano Modenese”.
15. Ordine del giorno presentato dal consigliere Nappa del gruppo consiliare “Forza Italia Berlusconi PPE” portante ad oggetto: “Prevenzione e protezione del benessere psicologico dei cittadini”.
16. Interpellanza presentata dal consigliere El Kholti del gruppo consiliare “Partito Democratico” portante ad oggetto: “Supporto alla non autosufficienza e caregiver”.
17. Interpellanza presentata dal consigliere Manfredini del gruppo consiliare “Manfredini Sindaco ascoltare e risolvere” portante ad oggetto: “Rispetto della sicurezza stradale a seguito dell’eliminazione del semaforo sull’incrocio tra le vie San Giovanni Evangelista e Via Ferrari Carazzoli”.