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sabato, 27 Dicembre 2025
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Formigine, consegnato encomio a Noureddine Abaslami

Formigine, consegnato encomio a Noureddine Abaslami

Si è svolta questo pomeriggio presso la Biblioteca Daria Bertolani Marchetti di Formigine la cerimonia di encomio a Noureddine Abaslami, il cittadino che lo scorso venerdì è intervenuto durante la rapina alla farmacia di Corlo, difendendo il personale e contribuendo al recupero della refurtiva. Il riconoscimento, riportato sulla targa consegnata dalla Sindaca di Formigine Elisa Parenti e dal Presidente di Federfarma Modena Fabrizio Violi, è stato assegnato “per lo straordinario gesto di coraggio e senso civico con cui ha difeso il personale della Farmacia Madonna della Neve di Corlo, recuperando la refurtiva durante una rapina. Il suo intervento, tempestivo e disinteressato, rappresenta un esempio di alto valore umano, che onora la comunità e ne incarna i più nobili principi”.

“Sono molto emozionato – afferma Noureddine Abaslami – di essere qui oggi. Quello che ho fatto è stato un gesto istintivo, un qualcosa che andava fatto per questo Paese e questo Comune. In quel momento non ho avuto paura: vedendo una violenza così grande davanti ai miei occhi non sono riuscito a stare fermo. Ringrazio i miei concittadini, la mia famiglia, i miei amici e tutti coloro che sono venuti qui oggi a condividere questo momento così importante per me. Grazie ovviamente anche al Comune di Formigine e a Federfarma per questo riconoscimento”.

Dichiara la Sindaca Elisa Parenti: “Ci sono momenti in cui una comunità intera si stringe attorno a un gesto. Gesti che non passano inosservati, che scuotono, che danno un esempio. Noureddine Abaslami ha compiuto un atto che definire coraggioso è dire poco. Davanti alla violenza, all’egoismo, al pericolo, ha scelto di intervenire. In un tempo in cui siamo spesso abituati a girarci dall’altra parte, Noureddine ha fatto esattamente il contrario. Non si è voltato. Ha scelto. Con coraggio, con umanità, con cuore. Oggi non celebriamo solo un’azione, ma ciò che rappresenta. Celebriamo la forza silenziosa delle persone per bene, quelle che rendono migliore il posto in cui viviamo. A nome dell’Amministrazione comunale e dell’intera comunità, esprimo profonda gratitudine e conferisco con emozione questo encomio solenne a Noureddine Abaslami, esempio di coraggio, senso civico e umanità. Con lui, oggi, ci sentiamo tutti un po’ migliori”.

Commenta il presidente di Federfarma Modena, Fabrizio Violi: “Se siamo qui, oggi, a partecipare a una cerimonia così solenne, è perché qualcuno non ha voltato la testa dall’altra parte, non ha fatto finta di nulla. Con la sua azione il signor Abaslami ha dato prova di grande coraggio e senso civico, intervenendo nel corso di una rapina in Farmacia. Un intervento che gli è costato caro, anche se per fortuna con danni reversibili. Se da cittadini non possiamo che ringraziarlo profondamente per l’altruismo di cui ha dato prova, posso aggiungere che, come farmacisti, avvertiamo una profonda empatia: nostro compito, infatti, è quello di prestare, sebbene in forme differenti, aiuto e supporto alle persone che a noi si rivolgono, utenti che possono essere anche in difficoltà, o gravati da qualche preoccupazione riguardo il proprio stato di salute. Per questo siamo particolarmente vicini a un cittadino che ha voluto e saputo aiutare quando ne ha sentito la necessità. Lo ringrazio di tutto cuore, a nome dei colleghi della Farmacia Madonna della Neve, del Consiglio direttivo e di tutte le 182 Farmacie associate a Federfarma. Un ringraziamento sentito anche al Comune di Formigine, che ha voluto consegnare insieme a noi questo riconoscimento, che speriamo restituisca tutta la misura della nostra riconoscenza. Siamo certi che, ogni volta che il signor Abaslami varcherà la soglia della farmacia, sarà accolto da un grande sorriso”.

 

Parmigiano Reggiano protagonista al ‘The Late Show’

Parmigiano Reggiano protagonista al ‘The Late Show’

Il Parmigiano Reggiano Dop, fiore all’occhiello dell’agroalimentare dell’Emilia-Romagna, protagonista al “The Late Show”. Nella scorsa puntata del celebre talk show statunitense, Stephen Colbert ha dedicato uno sketch alla Dop emiliano-romagnola, che ha recentemente avviato una nuova strategia di promozione internazionale grazie alla collaborazione con la United Talent Agency, per valorizzare la presenza del Parmigiano Reggiano nelle produzioni audiovisive americane. Un progetto pensato per raccontare nel mondo l’identità, la storia e la qualità di un prodotto unico, riconosciuto come simbolo dell’eccellenza italiana, oltre che regionale.

Lo sketch arriva dopo che, nei mesi scorsi, Stephen Colbert aveva affrontato in trasmissione il tema delle misure doganali sui prodotti italiani. A quel riferimento era seguita una lettera del presidente della Regione, Michele de Pascale, e di Nicola Bertinelli, presidente del Consorzio Parmigiano Reggiano, inviata al conduttore per presentare il valore della Dop originale e il suo legame con l’Emilia-Romagna.

“Ringraziamo Stephen Colbert per l’attenzione dedicata al Parmigiano Reggiano- affermano de Pascale e Bertinelli-. Lo sketch andato in onda in questi giorni è un’occasione importante per riportare al centro dell’attenzione del pubblico americano una delle eccellenze più rappresentative dell’Emilia-Romagna, un prodotto che parla di storia, cultura e tradizione produttiva. Siamo lieti che il valore della nostra Dop abbia trovato spazio in una trasmissione seguita da milioni di spettatori perché vogliamo che la sua identità, che è unica e inimitabile, continui a essere riconosciuta e raccontata anche oltre i confini nazionali”.

Per il Parmigiano Reggiano, gli Stati Uniti rappresentano il primo mercato estero, pari al 22,5% della quota export totale: nel 2024 sono state esportate oltre 16mila tonnellate, con un incremento del +13,4% rispetto al 2023. Con la firma dell’ordine esecutivo da parte dell’Amministrazione americana, dal 7 agosto il dazio applicato dagli Stati Uniti è tornato al 15% complessivo, dopo aver raggiunto il 25% nei mesi precedenti. Il Parmigiano Reggiano copre attualmente meno dell’8% del mercato statunitense dei formaggi a pasta dura, mentre l’evoluzione dei costi all’origine e l’andamento del cambio euro/dollaro potrebbero determinare ulteriori variazioni dei prezzi al consumo nei primi mesi del 2026. Nonostante la quota limitata nel segmento dei formaggi duri, la domanda è in aumento e il Consorzio è impegnato in numerose attività di informazione e sensibilizzazione, volte a distinguere la Dop dai prodotti “Italian sounding”, un fenomeno che genera un danno stimato in circa 2 miliardi di euro. In questo contesto si collocano le iniziative di comunicazione del Consorzio, a partire dalle principali manifestazioni internazionali, finalizzate a far conoscere ai consumatori statunitensi le caratteristiche del prodotto autentico.

“Il Parmigiano Reggiano è molto più di un prodotto: è un patrimonio culturale e produttivo che identifica l’Emilia-Romagna in tutto il mondo- sottolineano de Pascale e Bertinelli-. Le barriere commerciali non tutelano realmente i produttori e penalizzano invece i consumatori, riducendo l’accessibilità a un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Abbiamo colto l’occasione dello sketch di Colbert per ribadire, con spirito costruttivo, che il dialogo e il libero commercio sono la strada per valorizzare il lavoro di tutta la filiera. Il riconoscimento della qualità e dell’origine è un elemento essenziale per chi produce e per chi acquista, e rappresenta un valore condiviso che attraversa territori e culture. Per questo riteniamo importante che si continui a raccontare, anche in contesti internazionali, la storia e l’identità di una Dop che nasce da competenze antiche e da un impegno quotidiano che unisce centinaia di caseifici e migliaia di famiglie”.

L’impegno della Regione per la promozione dei prodotti Dop e Igp

La Regione Emilia-Romagna sostiene la valorizzazione, in Italia e all’estero, delle 44 produzioni a indicazione geografica regionali attraverso programmi dedicati e investimenti mirati sui mercati internazionali. Secondo i dati Qualivita/Ismea, la Dop-Economy regionale vale complessivamente 3,9 miliardi di euro: di questi, 3,5 miliardi provengono dal comparto food – pari all’88,5% del paniere nazionale – e 455 milioni dal settore vitivinicolo, che incide per l’11,5% sul totale italiano. Oltre al peso economico, le indicazioni geografiche svolgono un ruolo fondamentale nell’equilibrio territoriale, contribuendo a mantenere vive le comunità rurali grazie a occupazione, presidio sociale e identità culturale: in Emilia-Romagna operano circa 53mila imprese agricole e agroalimentari, di cui oltre 4.500 dell’industria alimentare.

Proprio per rafforzare la promozione nazionale e internazionale delle produzioni certificate, nel biennio 2025-2026 la Regione ha stanziato 25 milioni di euro: 7 milioni per la promozione dei vini di qualità nei Paesi extra-Ue, 5 milioni per la valorizzazione dei prodotti alimentari certificati all’interno dell’Unione europea e 6 milioni per le attività di promozione nazionale attraverso fiere, manifestazioni e iniziative territoriali.
L’ultima puntata di The Late Show (dal minuto 4 sul Parmigiano Reggiano): https://youtu.be/seMjC8vSLFY?si=hmPol2_3sRvFIJRJ

Giovani centro-destra Sassuolo: “Moschea, scuola e politica: chi gioca con gli studenti?”

OGiovani centro-destra Sassuolo: “Moschea, scuola e politica: chi gioca con gli studenti?”

È circolato recentemente un sondaggio tra gli studenti del liceo Formiggini in cui si chiedeva, attraverso i canali istituzionali della scuola (mail d’istituto), il parere degli studenti relativo alla questione Moschea a Sassuolo.

Il sondaggio in questione è promosso dalla neonata redazione “Neà Quotidiano”, che si promuove come indipendente, ma è fortemente influenzata da inferenze politiche. Infatti sia il direttore che il vice-direttore sono esponenti della giovanile del Partito Democratico: il primo è consigliere comunale a Fiorano, mentre il secondo è il segretario dei giovani del PD del Distretto.

Molte domande sono infatti poste in modo fazioso e le risposte “esatte” suggerite dagli autori omettono dettagli importanti.

Si parla ad esempio del diritto di culto per i cittadini di fede islamica, ma non si fa riferimento in nessun campo all’assenza di un’intesa tra la comunità islamica e lo Stato (come richiesto dalla stessa Costituzione e come avviene per tutte le altre confessioni religiose).

Crediamo sia opportuno mettere in chiaro questi aspetti perchè, se da una parte riteniamo giusto che gli studenti abbiano diritto a farsi una loro idea, crediamo che sia opportuno sapere se chi suggerisce loro interpretazioni della realtà abbia o meno una tessera di partito in tasca.

Noi continueremo sempre ad essere per la legalità ed il rispetto delle leggi, favorevoli al diritto di culto nel rispetto però della Costituzione Italiana.

Festa per i 50 anni di nido a Fiorano Modenese

Festa per i 50 anni di nido a Fiorano Modenese

Questa mattina, sabato 22 novembre, il nido d’infanzia di via Don Messori a Fiorano Modenese, ribattezzato pochi anni fa “La Tana del Tasso”, ha festeggiato il 50° compleanno, con una bella mattinata di festa, tra ricordi, sorprese e giochi.
Un compleanno importante a cui hanno partecipato con gioia il sindaco, Marco Biagini; gli assessori Monica Lusetti, Marilisa Ruini e Luca Busani; il personale del Servizio istruzione comunale, passato e presente, le educatrici e ausiliarie della cooperativa Gulliver che gestisce il servizio, con il referente Simone Ruggeri, i bambini che frequentano in nido e le loro famiglie, ma anche le ‘tate’ che negli anni si sono succedute nel servizio. Una “grande famiglia” che, in mezzo secolo di storia, ha accolto e cresciuto, con cura e professionalità generazioni di fioranesi.
Il sindaco Marco Biagini ha ricordato che la struttura in via Don Messori 5, inaugurata nel 1975, è stata una delle prime in provincia e in Regione, dopo l’approvazione della legge di istituzione dei nidi nel 1971, sottolineando che il servizio era attivo anche prima a Villa Cuoghi e che poi fu trasferito nella attuale sede che è “ancora oggi bella e funzionale”.

“Qui, recentemente – ha aggiunto – abbiamo inaugurato una nuova sezione di nido che ha permesso non solo di azzerare la graduatoria, nostro obiettivo, ma anche di dare risposta alle famiglie con una sola persona che lavora, cosa altrettanto importante oggi. Siamo contenti di lavorare sull’educazione dei nostri bambini e sulla conciliazione dei tempi delle famiglie, obiettivo che sembra antico, ma che è tornato attualissimo. Siamo orgogliosi di continuare una storia che nasce 50 anni fa, grazie all’intuizione e il lavoro impegnato di tante persone e che intendiamo portare avanti, in una staffetta generazionale, con sempre più miglioramenti nell’attenzione educativa e nel rapporto di vera fiducia tra le famiglie, il personale e l’istituzione.”

L’assessore alla Scuola e vicesindaco Monica Lusetti ha evidenziato come questa ricorrenza sia un’occasione per l’Amministrazione per esprimere un sentito ringraziamento: “Grazie a tutti coloro che hanno attraversato questo mezzo secolo, per aver creduto, avviato e gestito questo progetto, per avere seguito i bambini passo dopo passo, per aver curato l’organizzazione, affrontato sfide e cambiamenti con dedizione e passione. Celebriamo una storia fatta di cura, ascolto e piccoli gesti quotidiani che hanno accompagnato i piccoli fioranesi in una delle primissime e fondamentali tappe delle proprie vite”.
Presenti alla festa anche i consiglieri regionali Maria Costi e Luca Sabattini che hanno elogiato l’Amministrazione e la comunità fioranese per il servizio offerto e ringraziato del lavoro fatto per sostenere le famiglie in collaborazione con la Regione, e formare nuovi cittadini.

Simone Ruggeri, in rappresentanza della cooperativa Gulliver, ha ricordato i 19 anni di collaborazione con il Comune: “I servizi educativi sono fondamentali per la comunità, soprattutto oggi, in un periodo segnato da individualismi. Lavoriamo portare al centro l’attenzione sullo stare insieme, valorizzando la centralità e l’autodeterminazione dei bambini ma con un approccio che è di comunità.”
Al termine dei saluti e ringraziamenti, il Sindaco ha consegnato a Simone Ruggeri di Gulliver una targa di ringraziamento per il lavoro di tutto il personale, mentre a tutti gli invitati, a partire dalle educatrici storiche e ausiliarie, è stato consegnato un portachiavi in legno realizzato al FabLab di Casa Corsini, a ricordo della ricorrenza e della bella mattinata.

Infine, dopo il taglio della torta, offerta ai presenti da CirFood, che cura i pasti della struttura, la foto con tutti gli invitati, sono stati aperti i centri di interesse allestiti dalle educatrici nelle diverse sezioni per il gioco libero dei bambini.
I grandi hanno invece potuto visitare la mostra fotografica “Nido di Fiorano: ieri e oggi”, a cura del Servizio istruzione, con immagini recuperate dall’archivio fotografico del Comune. E anche vedere una video intervista dove le tate del nido raccontano i primi anni di attività nella struttura di via Don Messori.
Allora il nido era organizzato in tre sezioni: lattanti, semidivezzi e divezzi, che, nel tempo, sono diventate: lattanti, medi e grandi. Le educatrici di allora erano chiamate puericultrici, poi furono riconosciute come educatrici, in linea con l’evoluzione del servizio da una funzione di mero accudimento ad una più focalizzata sull’educazione dei bambini e sullo sviluppo di progetti educativi mirati alla loro crescita. Il servizio fu, di fatto, creato da zero dal personale educativo presente.

In quegli anni, era molto frequentato da bambini con genitori che lavoravano nelle ceramiche e che affidavano i figli alle educatrici per l’intera giornata, dalle 7.30 alle 18.30. Molti di loro erano arrivati a Fiorano Modenese per lavoro e non avevano famiglie di origine sul territorio. Per questo vedevano nelle educatrici e nel servizio un grande aiuto e supporto alla genitorialità e partecipavano attivamente alle attività proposte.
Nel tempo la struttura di via Don Messori ha ospitato anche altri servizi oltre al nido, come il Centro giochi, poi Centro Bambini e Famiglie, il servizio Primi passi, una sezione part-time e, per un certo periodo, anche una sezione di scuola dell’infanzia.

In questi 50 anni, il nido d’infanzia di Fiorano è stato un punto di riferimento per la crescita, l’educazione, la socializzazione dei bambini, e, allo stesso tempo, uno strumento strategico per rispondere ai bisogni delle famiglie e per affiancare i genitori nella crescita dei loro figli. Tutto questo è stato reso possibile grazie al personale educatore e ausiliario, che, in collaborazione con l’Amministrazione e il personale comunale, ha svolto il proprio lavoro con attenzione e professionalità, offrendo alle famiglie un luogo promotore della cultura dei diritti dell’infanzia, nel quale sono cresciute generazioni di bambini e bambine fioranesi.

Il 27/11 la prossima seduta del consiglio comunale di Sassuolo

Il 27/11 la prossima seduta del consiglio comunale di Sassuolo

Si svolgerà giovedì prossimo, 27 novembre, a partire dalle ore 20 la prossima seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo convocata dal Presidente Filippo Simeone presso la Sala Conferenze della Polizia Locale in via San Pietro 6.

Saranno 10 i punti all’ordine del giorno di cui 3 interrogazioni.

Si inizierà con l’interrogazione a firma del consigliere Capezzera (Forza Italia) avente ad oggetto “Risultati e prospettive future in merito all’ordinanza di chiusura anticipata dei mini – market nel centro storico”; per poi proseguire con l’interrogazione a firma del consigliere Lucenti ed altri (Fratelli d’Italia) avente ad oggetto “Alloggi via peschiera 22-26”; per chiudere il ciclo d’interrogazioni con quella a firma del consigliere Bonettini (Movimento 5 Stelle) avente ad oggetto “Sfalci, espropri, piano economico-finanziario, autorizzazioni varie relative alla eventuale bretella autostradale Campogalliano Sassuolo”.

La seduta del Consiglio Comunale proseguirà con la ratifica della deliberazione n.201 adottata dalla Giunta comunale in via d’urgenza nella seduta del 17.10.2025; per poi discutere l’approvazione della variazione al Bilancio di previsione 2025-2027.

Al punto sei del Consiglio Comunale è previsto il riconoscimento del debito fuori bilancio derivante da sentenze del consiglio di stato n. 5655/2025, e Tar Emilia Romagna n. 1186/2025.; per poi proseguire con l’approvazione della delibera “Individuazione delle aree non metanizzate nel territorio comunale ai sensi dell’art. 12, comma 4, della l. 488/1999 e successive modifiche e integrazioni”.

Al punto 8 della seduta è prevista la discussione della sdemanializzazione, retrocessione di aree di proprietà pubblica e contestuale acquisizione di aree di cessione in attuazione del piano particolareggiato di iniziativa pubblica denominato “Comparto n. 44 Madonna di Sotto”; per poi proseguire con l’esame di un ordine del giorno a firma del consigliere Bettuzzi ed altri (Partito Democratico) avente ad oggetto “Per una Sassuolo sempre più amica degli animali e vicina a chi li ama”.

Chiuderà la seduta di giovedì 27 novembre l’esame di un ordine del giorno a firma dei consiglieri Desiante e Dragonetti (Sassuolo Guarda Avanti) e Capezzera (Forza Italia) avente ad oggetto “Ripristino della cartellonistica “Città gemellata con Irsina”.

635 euro raccolti al termine dell’ Asta indetta dall’Amministrazione Comunale

635 euro raccolti al termine dell’ Asta indetta dall’Amministrazione Comunale

Ammonta a €635 la somma raccolta, questa mattina, al termine dell’ Asta indetta dall’Amministrazione Comunale, tramite l’Ufficio Economato, presso i Magazzini Comunali di Via Radici in Piano nr.441: denaro che verrà devoluto al Centro Antiviolenza distrettuale “Tina”.

Si trattava, nel complesso, di 25 lotti di cui: 22 lotti di biciclette, 3 lotti di oggetti vari quali: una valigetta porta mixer, una chitarra classica completa di custodia e nr.1 navigatore marca Tom Tom: tutti venduti al termine dell’asta.

Il prezzo più alto, 85€, è stato assegnato ad una city bike che aveva, come base d’asta, 30 €, seguita da una chitarra classica che ha incassato €60 partendo da una base d’asta di 20€.

Martedì 25 novembre ricorre la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: per questo motivo l’Amministrazione Comunale ha stabilito di devolvere l’intero incasso, per un ammontare di € 635, al centro antiviolenza distrettuale “Tina”.

 

 

 

 

“Moschea di Sassuolo”: cosa ne pensano gli studenti?

“Moschea di Sassuolo”: cosa ne pensano gli studenti?

Néa Quotidiano inaugura “Piastrelle Rotte”, rubrica dedicata alle inchieste sul territorio, con un’indagine che affronta da una prospettiva inedita – quella degli studenti delle scuole superiori sassolesi – uno dei temi più discussi degli ultimi mesi: la ‘moschea di Sassuolo’.

Per raccontare in che modo la questione venga percepita dalle nuove generazioni, la Redazione ha condotto un sondaggio rivolto agli alunni degli Istituti Superiori sassolesi, raccogliendo 443 risposte.

Dall’inchiesta emerge che l’83% dei giovani sassolesi ha sentito parlare della vicenda. Ciononostante, la profondità delle conoscenze non è proporzionale alla loro diffusione. La maggioranza degli intervistati, il 61,7%, dichiara di aver appreso le informazioni tramite conoscenti o parenti, mentre il 36,6% racconta di averle reperite attraverso i social o Internet. Solo l’1,7% dei rispondenti ha attinto alla stampa cartacea, segno di un evidente rapporto debole con l’informazione tradizionale.

Il dato mette in evidenza un problema significativo: gran parte delle notizie circola attraverso canali non verificati in cui il passaparola sostituisce il controllo delle fonti e in cui la narrazione tende facilmente a deformarsi. Emblematico è ciò che gli studenti riferiscono di aver sentito in merito: uno su due, il 52,4%, è convinto che sia in costruzione una seconda moschea. Solo il 28,4% conosce la situazione reale, ovvero che l’Associazione Islamica di Sassuolo – e non ancora la moschea – si è trasferita nei locali de “I Quadrati”. Circolano, inoltre, altre percezioni inesatte: l’11,5% ritiene che la moschea sia stata chiusa e il 7,7% pensa che sia stata spostata altrove.

La presenza di una così massiccia mole di informazioni distorte (il 71,6% dà risposte errate), le quali non possono essere lasciate in pasto a facili strumentalizzazioni in rete, evidenzia la necessità urgente di rafforzare il fact-checking locale. Sul piano emotivo, la questione non sembra generare una polarizzazione netta. Il 42,2% degli studenti si dichiara indifferente, mentre le posizioni opposte – soddisfazione da un lato e ansia o paura dall’altro – si dividono in modo quasi speculare, con percentuali rispettivamente del 30,3% e del 27,5%.

Questo suggerisce che i ragazzi non vivano il tema come un terreno di scontro, quanto piuttosto come uno spazio in cui prevale l’incertezza informativa più che un vero conflitto ideologico. Proprio per questo, risulta ancora più significativo il dato emerso sull’ultima domanda del sondaggio: il 63,9% degli intervistati ritiene che la comunità islamica sassolese abbia diritto a un luogo di culto in cui pregare.

La percezione della controparte – il 36,1% che ritiene che la comunità islamica non possieda tale diritto – rivela una fragilità nella comprensione dei diritti costituzionali (articolo 19 della Costituzione Italiana) e indica che l’assenza di informazioni chiare può incidere sulla visione stessa dei princìpi fondamentali della cittadinanza. Il sondaggio condotto mostra dunque l’urgente necessità di disporre, per i giovani sassolesi, di strumenti adeguati per distinguere tra fatti accertati e narrazioni distorte.

La ‘questione moschea’ rappresenta quindi un caso utile per comprendere da un lato come l’informazione si diffonda nel Distretto Ceramico e dall’altro quanto il percorso che essa compie possa influenzare la percezione della realtà. Da qui nasce la volontà di Néa di dare avvio a “Piastrelle Rotte”: un progetto che intende colmare il divario fra informazione e fatti, offrendo 1 Di cui il 68,6% proveniente da e-mail scolastiche certificate. spazio all’analisi, alla verifica e alla responsabilità giornalistica, con particolare attenzione alle nuove generazioni. Oggi più che mai, informare non significa solo riportare un fatto, ma contribuire a costruire gli strumenti per comprenderlo.

Arezzo: l’Emilia-Romagna protagonista da martedì al ‘Forum Risk Management’, la fiera dedicata al futuro del sistema sanitario

Il futuro del sistema sanitario. Le nuove frontiere di cura e presa in carico dei pazienti. E ancora le sfide del prossimo futuro come l’utilizzo delle nuove tecnologie e delle innovazioni digitali, le politiche di prevenzione e di sostenibilità.

Sono i temi al centro della 20/esima edizione del ‘Forum Risk Management’, in programma da Arezzo dal 25 al 28 novembre, dal titolo “Un nuovo sistema sanitario – la riforma in cammino”. Quest’anno la Regione Emilia-Romagna è presente con un proprio stand dove sarà presente materiale cartaceo e video sulle attività principali portate avanti in ambito sanitario. In particolare, riguardo la prevenzione: verranno, infatti, mostrate le campagne informative e saranno disponibili depliant e brochure preparati in questi anni.

L’assessore alla Sanità, Massimo Fabi, sarà presente ad Arezzo, in veste anche di coordinatore della Commissione salute della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome. Fabi parteciperà martedì 25 alle 12 al convegno inaugurale dedicato proprio alla riforma del nuovo sistema sanitario, all’interno di una tavola rotonda dal titolo ‘Un Patto tra Governo e Regioni per il rilancio del Sistema Sanitario’ con Eugenio Giani, presidente della Toscana, Marco Marsilio, presidente dell’Abruzzo, e Roberto Occhiuto, presidente della Calabria, e Antonello Aurigemma, presidente del Consiglio Regionale del Lazio. Invitati anche Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia, e il ministro della Salute, Orazio Schillaci.

Sport. Coppa Davis, domani la finale: Emilia-Romagna protagonista

“Forza Azzurri per questa nuova grande impresa che avrà luogo qui, nella nostra regione. Un vero motivo di orgoglio per Bologna e per tutta l’Emilia-Romagna che in questa settimana ha saputo accogliere con generosità e professionalità le squadre, gli atleti e il pubblico di tifose e di tifosi italiani e stranieri. Un risultato, in termini di promozione della nostra regione, che è già oggi una vittoria e che i numeri non potranno che confermare”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora a Sport e Turismo, Roberta Frisoni, alla vigilia della finale di Coppa Davis 2025 che vedrà nuovamente in campo l’Italia in attesa di conoscere, oggi, la squadra, tra Germania e Spagna, contro cui domani si contenderà la mitica Insalatiera d’argento nella Super Tennis Arena di Bologna.

“Un primo bilancio sui numeri di questa straordinaria edizione sarà fatto domani, prima della partita, dal presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi- aggiunge Frisoni-. Ma già oggi possiamo dire che siamo molto soddisfatti di come il pubblico nazionale e internazionale ha risposto a questo evento”.

“Ringraziamo il presidente Binaghi, la Federazione, il Comune di Bologna, e tutti coloro che hanno garantito cinque giorni di grande tennis con il loro lavoro- concludono presidente e assessora-. Ora non resta che aspettare domani: di nuovo forza Azzurri, l’Emilia-Romagna è con voi”.

Bretella Campogalliano–Sassuolo: segnalata possibile mancata ottemperanza a prescrizione ambientale sul pozzo acquedottistico C2 di Marzaglia

Bretella Campogalliano–Sassuolo: segnalata possibile mancata ottemperanza a prescrizione ambientale sul pozzo acquedottistico C2 di Marzaglia

Un gruppo di attivisti del Comitato No Bretella – Sì Mobilità Sostenibile e di altre associazioni e comitati, ha inviato una formale segnalazione a Ministero dell’Ambiente e Sicurezza Energetica, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Commissione VIA, Regione Emilia-Romagna, ANAS, Arpae e ai Comuni coinvolti, denunciando una possibile mancata ottemperanza a una prescrizione di tutela ambientale relativa al progetto del raccordo autostradale Campogalliano–Sassuolo (“La Bretella”). In particolare, la segnalazione riguarda il pozzo acquedottistico C2 di Marzaglia, nel Comune di Modena, che risulterebbe interferito dal tracciato della nuova infrastruttura.

Secondo gli atti ufficiali, sia il Parere di Compatibilità Ambientale della Commissione Speciale VIA del 2004 sia la Delibera CIPE n.62/2010 impongono al concessionario AutoCS S.p.A. l’obbligo di progettare e realizzare lo spostamento dei pozzi interferiti.

Tuttavia, nella Relazione di Ottemperanza depositata da AutoCS nel 2018, la società rimanda eventuali approfondimenti a fasi progettuali successive, pur ammettendo la “probabile necessità di spostamento” del pozzo. Una risposta giudicata dai firmatari della segnalazione “vaga e non coerente” rispetto agli obblighi prescrittivi.

I cittadini segnalano che la mancata ottemperanza potrebbe configurare profili di reato ambientale e comportare rischi di contaminazione delle acque potabili nel caso il tracciato della Bretella attraversasse i campi acquiferi del pozzo C2 senza aver prima eseguito gli interventi necessari.

Nella comunicazione indirizzata agli enti competenti, i firmatari chiedono:

  • di verificare con urgenza l’effettivo rispetto della prescrizione n.9 (ex n.15 VIA);
  • di sospendere i lavori della Bretella qualora fosse confermata la mancata ottemperanza.

Come Comitato ci preme rilevare che il pozzo C2, insieme agli altri tre del campo acquifero di Marzaglia, ha un ruolo fondamentale per la qualità delle acque dell’acquedotto della città di Modena. Infatti, dai rubinetti cittadini esce acqua con una concentrazione di nitrati di 20 mg/l (21 mg/l secondo Hera la media nel primo semestre del 2025), inferiore al limite di 50 mg per le acque destinate al consumo umano (D.lgs. 18/23), solo perché le acque dei pozzi di Marzaglia, povere di nitrati, vengono miscelate con quelle dei pozzi di Modena Sud e del campo acquifero di Cognento, per la quasi totalità caratterizzate da concentrazioni di nitrati superiori ai 50 mg/l

Per la mancanza di certezze sulla ottemperanza alla prescrizione per il pozzo C2, oltre che per i dubbi relativi all’adeguamento del progetto della Bretella alle più recenti disposizioni in materia di rischio idraulico e ai problemi in merito alla revisione del piano economico finanziario dell’opera, ribadiamo con forza la richiesta di fermare l’avvio dei lavori della Campogalliano-Sassuolo.

Perché l’acqua è una risorsa fondamentale per la vita e la salute e qualunque rischio che ne comprometta la qualità è inaccettabile.

Sassuolo: “No alla moschea”, raccolte quasi 8mila firme

Sassuolo: “No alla moschea”, raccolte quasi 8mila firme

Si chiude oggi 22 novembre 2025 la petizione, promossa dal centrodestra sassolese, contro il cambio di destinazione d’uso dell’immobile ai Quadrati che, se implementato nell’approvazione del nuovo PUG, consentirebbe di trasformare l’immobile di oltre 2000 m2 in una vera e propria moschea.

Una petizione che ha visto una mobilitazione senza precedenti da parte della cittadinanza. Si tratta della più grande raccolta firme che sia mai stata organizzata nella storia della città di Sassuolo: quasi 8000 persone, in maggioranza da Sassuolo ma anche dai Comuni limitrofi, hanno contribuito alla causa, esprimendo dissenso verso questa paventata scelta dell’amministrazione comunale.

Un “NO” che mutua le sue ragioni da diversi aspetti, procedurali e di merito, che fin dall’inizio non hanno convinto la cittadinanza.

In primo luogo l’assenza di un’intesa per regolare i rapporti tra lo Stato e le comunità islamiche (come sancito dalla Costituzione), che stabilisca un albo degli imam, la pubblicità dei bilanci, una forte e netta presa di distanza dagli estremismi ed il rifiuto della poligamia e di qualsiasi discriminazione.

A ciò si associano forti criticità dal punto di vista urbanistico e una totale assenza di trasparenza nella gestione di questo processo: un normale cittadino dovrebbe presentare faldoni di documenti di carta bollata per richiedere un cambio di destinazione d’uso per un immobile simile, mentre alla Comunità islamica viene promesso senza che neanche sia stata presentata una domanda formale.

Grazie al centro-destra si è attirata l’attenzione sulla questione e si è riusciti a ‘coagulare’ un dissenso così ampio, ma sarebbe sbagliato pensare che si tratti di una posizione di bandiera: è una questione che ha toccato trasversalmente tutti i cittadini sassolesi, di diversa fede politica.

A loro va il nostro più sentito ringraziamento per la grande partecipazione dimostrata.

Ora il sindaco e i consiglieri di maggioranza prendano posizione. Decidano se dare o meno importanza alle istanze di migliaia di cittadini.

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 23 novembre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, domenica 23 novembre 2025Al mattino nuvolosità in aumento sul settore occidentale e cielo sereno o poco nuvoloso sul settore centro-orientale; deboli nevicate sulle aree del crinale appenninico centro-occidentale, in estensione a quello orientale nel pomeriggio; nelle ore notturne nuovo impulso con piogge deboli sui rilievi e a carattere sparso ed intermittente sulle aree di pianura del settore centro-occidentale; sul settore occidentale nelle ore più fredde non si escludono isolati e occasionali episodi di precipitazioni a carattere misto anche a bassa quota; visibilità ridotta per la presenza di foschie o banchi di nebbia in pianura e per nubi basse sui rilievi.

Temperature minime in sensibile diminuzione con valori tra -3 gradi sulle aree di pianura, di qualche grado superiori nei principali centri urbani, e 5 gradi sulla costa; massime comprese tra 5 e 10 gradi.

Venti deboli di direzione variabile sulla pianura e sulla costa; deboli sud-occidentali sui rilievi, con rinforzi sulle aree di crinale nelle ore serali e notturne.

Mare molto mosso ma con moto ondoso in attenuazione fino a diventare poco mosso nelle ore serali.

(Arpae)

Aggiornamento in merito alle chiusure previste in questi giorni sulla A1

Aggiornamento in merito alle chiusure previste in questi giorni sulla A1Sulla A1 Milano-Napoli, in considerazione del peggioramento delle condizioni meteo, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra l’allacciamento A22 Brennero-Modena e Reggio Emilia, verso Milano, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, venerdì 21, alle 6:00 di sabato 22 novembre. Di conseguenza sarà regolarmente aperto lo svincolo che dalla A22 del Brennero immette sulla A1, in direzione di Milano.

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Sempre per quanto riguarda la A1 Milano-Napoli, per consentire attività di ispezione e manutenzione cavalcavia, dalle 22:00 di lunedì 24 alle 5:00 di martedì 25 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A15 Parma-La Spezia e Parma, verso Bologna.

Di conseguenza, si dovrà proseguire obbligatoriamente sulla A15 Parma-La Spezia, verso La Spezia, uscire a Parma ovest, immettersi sulla viabilità ordinaria: SS9 via Emilia verso Parma e SP343R in direzione Mantova e rientrare in A1 a Parma, per riprendere il proprio itinerario in direzione di Bologna.

Contestualmente, sarà chiuso il Ramo di allacciamento, di competenza SALT Società Autostrada Ligure Toscana, che dalla A15 Parma-La Spezia immette sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da La Spezia ed è diretto verso Bologna.

In alternativa si consiglia di anticipare l’uscita alla stazione di Parma ovest, percorrere la viabilità ordinaria: SS9 via Emilia verso Parma, SP343 R in direzione A1 ed entrare in A1 alla stazione di Parma.

In ulteriore alternativa, proseguire sulla A15, uscire a Sissa Trecasali, percorrere la viabilità ordinaria: SP10-SS9 via Emilia verso Parma, SP343 R in direzione A1 ed entrare in A1 alla stazione di Parma.

Sarà chiuso anche il Ramo di allacciamento, anch’esso di competenza SALT Società Autostrada Ligure Toscana, che dalla D16 Sissa Trecasali immette sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Sissa Trecasali ed è diretto verso Bologna.

In alternativa, proseguire sulla A15 verso La Spezia, uscire alla stazione di Parma ovest, percorrere la viabilità ordinaria: SS9 via Emilia verso Parma, SP343 R in direzione A1 ed entrare in A1 alla stazione di Parma.

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Per consentire attività di ispezione e manutenzione cavalcavia, dalle 21:00 di lunedì 24 alle 5:00 di martedì 25 novembre, sarà chiusa la stazione di Modena sud, in entrata in entrambe le direzioni, Milano e Bologna.

In alternativa si consiglia di entrare alle seguenti stazioni: verso Milano: Modena nord; verso Bologna: Valsamoggia.

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Per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A22 Brennero-Modena e Reggio Emilia, verso Milano, nei seguenti giorni e orari: dalle 21:00 di lunedì 24 alle 5:00 di martedì 25 novembre; dalle 21:00 di mercoledì 26 alle 5:00 di giovedì 27 novembre.

Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo che dalla A22 del Brennero immette sulla A1, in direzione di Milano.

In alternativa, a chi da Bologna è diretto verso Milano, si consiglia immettersi sulla A22 del Brennero, uscire alla stazione di Campogalliano e percorrere la viabilità ordinaria: via del Lavoro, SP13, SP13 bis, SP105, SS468, via della Pace, SS72, viale dei Trattati di Roma, per poi rientrare in A1 alla stazione di Reggio Emilia.

 

 

Sassuolo, lunedì mattina gli alunni della primaria “San Giovanni Bosco” presentano il loro albo Kamishibai

Sassuolo, lunedì mattina gli alunni della primaria “San Giovanni Bosco” presentano il loro albo KamishibaiLunedì 24 Novembre 2025, alle 10:00 presso sala di quartiere “Falcone e Borsellino” in via Refice 23 a Sassuolo, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, gli alunni della classe V della scuola primaria “San Giovanni Bosco” presenteranno, in anteprima assoluta, l’albo Kamishibai realizzato con il supporto delle volontarie di Librarsi ODV. Seguirà un ulteriore momento di riflessione attraverso letture a cura di Librarsi ODV.

Aderiscono e partecipano: Mara Pennacchia assessore alle pari opportunità, Angela Casolari presidentessa di Librarsi, rappresentanze scolastiche e  rappresentanza ANFI sezione di Sassuolo.

Giornata nazionale degli alberi: in Regione il convegno sugli alberi monumentali e la presentazione della nuova legge

Giornata nazionale degli alberi: in Regione il convegno sugli alberi monumentali e la presentazione della nuova leggeNove nuovi esemplari riconosciuti per l’Emilia-Romagna. Nove nuovi alberi di particolare valore storico-culturale, naturalistico e paesaggistico, che vanno ad aggiungersi alla Roverella di Castel d’Aiano, alla Farnia di Soliera, all’Olmo di Montagna di Pievepelago e tanti altri.

Si arricchisce, con l’approvazione del nono aggiornamento, l’Elenco degli Alberi Monumentali d’Italia, che con 257 nuovi esemplari raggiunge un totale di 4.990. Di questi, 134 si trovano sul territorio regionale.

Dati diffusi oggi, in occasione della Giornata nazionale degli alberi, nel corso del convegno organizzato dalla Regione nella Sala 20 maggio (Terza Torre) dal titolo “Alberi Monumentali: il futuro della conservazione in Emilia-Romagna”, promosso dal Settore Aree protette, Foreste e Sviluppo zone montane. Al centro dei lavori, la nuova legge regionale per la conservazione degli Alberi Monumentali. Per domani, sabato 22 novembre, l’appuntamento invece è all’Orto botanico ed Erbario di Bologna con “Alberi su carta: erbari, poesie e racconti. I grandi alberi nella ricerca scientifica, nella storia, nella letteratura”, evento promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione in collaborazione con l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e la partecipazione della Società botanica italiana.

L’assessora regionale alla Cultura, Parchi e Forestazione, Gessica Allegni, ha partecipato alla piantumazione di tre giovani esemplari nel giardino “Sandra Forni”, in occasione della Giornata nazionale. Si tratta dei “figli” di un cipresso monumentale situato a Castel de’ Britti, frazione di San Lazzaro di Savena (Bo): alberi che custodiscono il patrimonio genetico dell’esemplare madre, ne assicurano la continuità nel tempo e che sono destinati a diventare, a loro volta, futuri cipressi monumentali.

“Ogni albero monumentale è una presenza viva, che racconta la storia del territorio e ne custodisce la memoria- ha ricordato Allegni-. Proteggerli è un gesto concreto di rispetto verso la natura e un investimento per il futuro. Per questo, la Regione rinnova il proprio impegno nel promuovere concretamente la salvaguardia, la conoscenza e la valorizzazione di questi esemplari straordinari, consapevole che ogni albero monumentale non è solo un elemento naturale, ma una parte viva della nostra storia comune”.

La legge regionale

Con la nuova legge per la conservazione degli alberi monumentali, la Regione introduce un sistema organico e aggiornato per la protezione degli alberi monumentali, riconoscendone il ruolo essenziale dal punto di vista naturalistico, paesaggistico, storico e culturale. La normativa integra e rafforza il quadro definito dalla legislazione nazionale, ampliandone la portata attraverso criteri regionali specifici e strumenti operativi che consentono di individuare, salvaguardare e gestire in modo adeguato gli esemplari e i sistemi omogenei di maggiore pregio a livello regionale. L’obiettivo è garantire la continuità ecologica, preservare la biodiversità, promuovere una corretta gestione e assicurare che questo patrimonio, unico e non riproducibile, sia tramandato alle generazioni future.

Erbari, poesie e racconti: domani appuntamento all’Orto botanico

L’albero non solo come elemento naturale, ma anche scientifico, storico e letterario. Domani, sabato 22 novembre, c’è “Alberi su carta: erbari, poesie e racconti. I grandi alberi nella ricerca scientifica, nella storia, nella letteratura”, appuntamento promosso dal Settore Patrimonio culturale della Regione, in collaborazione con Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Dipartimento di Scienze biologiche, geologiche e ambientali e Sistema museale di ateneo, e la partecipazione della Società botanica italiana. L’evento avrà luogo in mattinata, a partire dalle ore 10, all’Orto botanico ed Erbario dell’Università di Bologna, in via Irnerio 42.

Per la visita al giardino sarà proposto un percorso a tappe presso gli alberi più antichi presenti, tra cui il grande Noce cenerino, già tutelato a livello nazionale; si parlerà delle caratteristiche botaniche e strutturali dei patriarchi arborei, ma anche di quelle storico-culturali, accompagnati da suggestioni letterarie sul tema dell’albero. Infine, la visita agli antichi erbari consentirà di conoscere la storia e la figura di Ulisse Aldrovandi, naturalista e botanico bolognese del XVI secolo, e approfondire le raccolte naturalistiche, le illustrazioni e i campioni presenti nell’Orto.

Daniele Mazzini è il nuovo Presidente Lapam Confartigianato Imprese Modena – Reggio Emilia

Daniele Mazzini è il nuovo Presidente Lapam Confartigianato Imprese Modena – Reggio EmiliaDaniele Mazzini è il nuovo Presidente Lapam Confartigianato Imprese Modena – Reggio Emilia. Nato a Sassuolo il 10 ottobre del 1973, Daniele Mazzini è titolare dell’attività Artistica Mazzini, impresa con sede a Pavullo nel Frignano specializzata nella lavorazione del ferro battuto per la creazione di oggetti di arredamento, pezzi da collezione e lavori artistici.

«L’attività è stata fondata da mio padre nel 1972 – racconta il nuovo Presidente Lapam Confartigianato Daniele Mazzini – e appena ne ho avuto la possibilità, nel 1987, sono entrato anche io a farne parte insieme a mio fratello Cristian. Le nostre creazioni vengono realizzate rispettando la tradizione degli antichi metodi di lavorazione assimilati in diversi anni di passione ed applicazione verso l’arte del ferro battuto, nonostante negli ultimi anni abbiamo implementato la nostra offerta con prodotti di design per uno stile più moderno».
Dopo il suo ingresso in attività, Daniele Mazzini ha iniziato a ricoprire ruoli istituzionali in associazione: dai primi anni ‘90, quando ancora non aveva compiuto 30 anni, è entrato a far parte del Consiglio della sede Lapam Confartigianato di Pavullo e nel Consiglio del Movimento Giovani Imprenditori dell’associazione. Successivamente, e per un totale di tre mandati, ha ricoperto il ruolo di membro di Giunta Lapam Confartigianato. Dal 2017 al 2025, per due mandati consecutivi, è stato Presidente di Confartigianato, una delle tre federate (insieme alla federata Licom e alla federata Aspim) di cui è composta Lapam Confartigianato. Ora, Daniele Mazzini subentra a Gilberto Luppi il quale, dopo otto anni di presidenza, è arrivato a scadenza naturale del doppio mandato consentito dallo statuto associativo. «Ringrazio davvero sentitamente Gilberto per il prezioso lavoro che ha svolto in questi due mandati – aggiunge Mazzini –. In questi anni ho avuto modo di lavorare al suo fianco e posso testimoniare l’impegno, la passione, l’attaccamento e la disponibilità nei confronti di Lapam Confartigianato e della vita associativa. Cercherò di seguire il suo esempio e la strada da lui tracciata, ascoltando le esigenze dei nostri imprenditori associati per cercare di dare risposte chiare, concrete e immediate alle necessità e ai bisogni della base associativa. Affronto questo ruolo con grande senso di responsabilità nei confronti degli imprenditori del territorio».

Il neo presidente Mazzini ha chiesto al Consiglio Direttivo Generale di confermare come Segretario Generale dell’associazione Carlo Alberto Rossi, il quale, dopo aver accettato l’incarico, ha aggiunto: «Abbiamo affrontato diverse sfide con l’ambizione di trasformarle in opportunità e questo è il nostro obiettivo anche per il futuro. Come associazione siamo impegnati, noi per primi, per cercare di innovare e di sensibilizzare la base associativa a rimanere costantemente aggiornata e formata. Vogliamo esplorare sempre terreni nuovi, come l’intelligenza artificiale, proposte per nuove soluzioni energetiche, la globalizzazione con tutti i suoi aspetti, negativi e positivi, prestando grande attenzione alla geopolitica, ponendo alla base di tutto l’informazione corretta e la formazione costante e continua. Grazie al confronto e all’ascolto con gli imprenditori associati, continueremo a svolgere il nostro ruolo di garanti, non solo per quanto riguarda servizi di adempimento di qualità, ma anche di consulenze volte alla crescita e allo sviluppo delle imprese, con soluzioni e proposte specifiche per ogni tipologia di attività. Proseguiremo nel nostro ruolo di rappresentanza per agevolare il fare impresa nel nostro territorio, cercando di portare all’attenzione delle amministrazioni e degli enti locali le principali criticità che incontra il mondo imprenditoriale di questi tempi, su tutte la burocrazia, una pressione fiscale troppo alta e un accesso al credito spesso troppo difficile per le piccole imprese».

 

Regione. Bilancio 2026-2028, via libera della Giunta: manovra da 14,3 miliardi di euro di cui 10,5 per la sanità

Regione. Bilancio 2026-2028, via libera della Giunta: manovra da 14,3 miliardi di euro di cui 10,5 per la sanità“Il bilancio 2026 della Regione è una manovra espansiva. Nonostante il taglio dello Stato, nessun arretramento: confermiamo tutte le previsioni della precedente finanziaria continuando a investire su sanità pubblica, non autosufficienza e sicurezza del territorio, avviando al contempo una nuova fase di rilancio degli investimenti pubblici e privati”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, e l’assessore regionale al Bilancio, Davide Baruffi, sintetizzano il progetto di legge del bilancio di previsione 2026-2028 varato dalla Giunta: la manovra, dopo l’esame di tutte le Commissioni assembleari, approderà in Aula per il voto finale dell’Assemblea legislativa entro la fine del mese di dicembre.

Una manovra finanziaria regionale complessiva da 14 miliardi e 280 milioni di euro, di cui 10,5 miliardi per la sanità a cui, a partire da quest’anno, sarà garantito un contributo strutturale di risorse regionali pari ad almeno 200 milioni di euro.

Nonostante il taglio nazionale aggiuntivo di oltre 23 milioni, a titolo di contributo ai saldi della finanza pubblica (che sale complessivamente a 91,7 milioni di euro per il 2026), entrerà in funzione dal 1^ gennaio una prima riduzione della maggiorazione Irpef per il III scaglione di redditi (dai 28mila ai 50mila euro), che passerà quindi dall’attuale 1,70% a 1,55%, cui ne seguirà un’ulteriore per l’anno di imposta 2027, con la maggiorazione regionale che scenderà ulteriormente a 1,40%. La maggiorazione per il IV scaglione (oltre i 50 mila euro) resterà invece confermata al 2,10% anche il prossimo triennio.

Al contempo, in forza della manovra fiscale dell’anno 2025, sono assicurate maggiori entrate all’Ente per circa 400 milioni di euro che permettono di sostenere quelle politiche individuate  dalla Giunta come prioritarie; tra queste la messa in sicurezza della sanità pubblica e universalistica, assicurando alle Aziende sanitarie un contributo significativo con mezzi regionali; il rafforzamento strutturale  dei servizi per la non autosufficienza, la sicurezza del territorio,  le politiche per la casa e il sostegno al trasporto pubblico locale a fronte dei tagli apportati al Fondo nazionale dal bilancio dello Stato.

Nella fase di conclusione del Pnrr e in un quadro ancora di incertezza rispetto al futuro delle Politiche di coesione post 2027, con questo bilancio la Giunta avvia inoltre una propria strategia di rilancio degli investimenti pubblici e privati. Dopo anni di progressiva riduzione del proprio indebitamento, grazie anche a una buona disponibilità di cassa, è oggi possibile incrementare la mole di investimenti da 300 a 360 milioni di euro nel triennio anche mediante il ricorso all’autorizzazione a contrarre debito. Inoltre, grazie all’accordo sancito in Conferenza Stato-Regioni, che consente alle Regioni di utilizzare parte delle risorse tagliate nell’anno precedente per nuovi investimenti, nel triennio 2026-2028 la Regione Emilia-Romagna sarà nella condizione di realizzare investimenti per ulteriori 156 milioni di euro. Risorse che saranno utilizzate per realizzare progetti strategici, nel confronto con le istituzioni e le parti sociali, a partire dal Patto per il Lavoro per Clima.

“In un momento complesso per il Paese, che registra un andamento del Pil vicino allo zero, il bilancio dello Stato, per esplicita ammissione del Governo, rinuncia alla crescita- aggiungono de Pascale e Baruffi-. La manovra regionale si pone invece obbiettivi ambiziosi. In un quadro condizionato negativamente da conflitti armati, tensioni geopolitiche che si vanno moltiplicando e dal deterioramento delle relazioni commerciali a partire dai ‘dazi’, puntiamo decisamente a sostenere la crescita dell’intero sistema regionale e a garantire i diritti delle persone, a partire da quelli alla salute, alla casa e all’assistenza”.

FNP CISL Emilia-Romagna in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne

FNP CISL Emilia-Romagna in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donneIn occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, la Federazione Nazionale Pensionati CISL Emilia-Romagna ribadisce il proprio impegno nel contrastare ogni forma di violenza e discriminazione di genere.

La violenza sulle donne è un fenomeno che affonda le radici in una cultura patriarcale ancora troppo diffusa. Dobbiamo combattere la visione arcaica del rapporto di genere, presente sia tra gli uomini che tra le donne, ed educare i nostri figli e nipoti a una pratica paritaria del rapporto uomo-donna, privo di stereotipi e pregiudizi sessisti”, afferma Gina Risi,Segretaria Generale FNP CISL Emilia-Romagna.

La FNP CISL espone in tutte le proprie sedi la panchina rossa,simbolo della lotta contro il femminicidio, per mantenere viva la memoria delle vittime e sensibilizzare l’opinione pubblica.

Come sindacato dei pensionati –sottolinea Risisentiamo la responsabilità di promuovere una cultura del rispetto e della parità, anche attraverso il dialogo intergenerazionale. Solo così potremo costruire una società più giusta e sicura per tutte e tutti.”

A queste parole si aggiunge la voce di Dilva Rossetti,Coordinatrice politiche di Genere FNP CISL Emilia-Romagna:

La violenza di genere non è un destino inevitabile, ma una realtà che possiamo e dobbiamo trasformare. È fondamentale che le donne trovino ascolto, sostegno e reti di solidarietà, e che gli uomini siano coinvolti in un cambiamento culturale profondo. La nostra azione sindacale vuole essere un ponte tra generazioni e territori, per diffondere consapevolezza e responsabilità collettiva. Solo unendo le forze possiamo spezzare il silenzio e costruire comunità libere dalla paura.”

Il Sindacato pensionati CISL Emilia Romagna e il Coordinamento Politiche di Genere FNP regionale invitano iscritti, cittadine e cittadini a partecipare alle iniziative in programma nei territori in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

  • FNP CISL AREA METROPOLITANA BOLOGNESE

ESSERE PRONTE: autonomia e consapevolezza economica per le donne.

Martedì 25 novembre 2025, ore 9.30 –12.00

Sala Biagi – Sede Cisl, Via Milazzo 16, Bologna

 

  • FNP CISL ROMAGNA

NON LEGGIAMO SOLO PER FUGGIRE, MA PER TROVARE VOCE.

Martedì 25 novembre 2025, ore 9.30 –13.00

Teatro Victor – Via San Vittore 1680, Cesena

 

  • FNP CISL PARMA – PIACENZA

LESSICI FAMILIARI Seminario.Stereotipi e linguaggio: le parole della violenza di genere.

Venerdì 28 novembre 2025, ore 15.00

Sala Riunioni (1° piano) – Sede Cisl, Via Giovanni Lanfranco 21/A, Parma

 

LESSICI FAMILIARI in Mostra.Stereotipi a ogni latitudine. L’immagine della donna nella“saggezza popolare”.

28 novembre 2025 – 4 dicembre 2025

Orario di apertura: da lunedì a venerdì 9.00 – 12.00

Sede Cisl, Via Giovanni Lanfranco 21/A, Parma

 

  • FNP CISL FERRARA

RACCOLTA FONDI a favore del Centro Donna Giustizia di Ferrara.

A partire da martedì 25 novembre 2025

In tutte le sedi CISL e FNP della provincia di Ferrara

 

La violenza si combatte anche con l’impegno quotidiano, le parole giuste e la solidarietà.

Centro storico, si riapre il dialogo: dopo mesi di attesa il Comitato incontra Sindaco e Assessori

Centro storico, si riapre il dialogo: dopo mesi di attesa il Comitato incontra Sindaco e AssessoriDopo mesi di sollecitazioni, il Comitato dei Residenti del Centro Storico ha finalmente incontrato l’Amministrazione comunale. Alla riunione erano presenti il Sindaco Matteo  Mesini, gli assessori Ferrari, Baccarani e Savigni e la comandante della Polizia Locale, Prandi.

L’incontro, definito dal Comitato «costruttivo e atteso da tempo», ha segnato l’avvio di un confronto stabile sui temi che da mesi occupano l’attenzione dei residenti: viabilità e ZTL, gestione dei permessi, parcheggi, sicurezza, decoro urbano, gestione dei rifiuti e impatto degli eventi sul centro storico. Criticità raccolte e documentate in diversi dossier condivisi con l’Amministrazione.

Il Comitato ha ribadito come i cittadini del centro storico abbiano dimostrato un forte senso civico e la volontà di contribuire attivamente a una Sassuolo più bella, più sicura e più prospera.

«Chiediamo di essere parte delle scelte che riguardano la nostra città — spiegano — e non semplici destinatari passivi delle decisioni. L’ascolto dei residenti è indispensabile per migliorare la qualità della vita di tutti i cittadini, e in particolare di chi vive quotidianamente nel cuore della città».

Dopo un lungo periodo di attesa, il Comitato considera positivo il segnale di apertura arrivato dal Comune, ma sottolinea che ora è necessario passare dalle promesse ai fatti, con interventi concreti e verificabili.

Durante l’incontro si è concordato di predisporre un documento tecnico suddiviso per aree tematiche, che servirà da base per tavoli di lavoro dedicati con gli assessori competenti. Tra le priorità anche il miglioramento del decoro urbano e una gestione più ordinata ed efficace dei rifiuti, temi ritenuti fondamentali per restituire al centro storico un’immagine curata e una vivibilità adeguata.

Il Comitato conferma la propria disponibilità a collaborare, ma precisa che vigilerà sul rispetto degli impegni, continuando a rappresentare con determinazione le esigenze dei residenti del centro storico.

Maltempo: allerta arancione domani, sabato 22 novembre, per lo stato del mare al largo della costa romagnola

Maltempo: allerta arancione domani, sabato 22 novembre, per lo stato del mare al largo della costa romagnolaAllerta arancione per stato del mare per la giornata di domani, sabato 22 novembre, lungo tutta la costa romagnola (province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini). Allerta gialla, invece, per criticità idrogeologica sulla montagna e alta collina romagnola, sulla montagna bolognese e su quella emiliana centrale; sempre gialla, per stato del mare, lungo la costa ferrarese, a cui si aggiunge la criticità costiera sempre nel ferrarese e in Romagna.

Secondo il bollettino emesso dall‘Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sulla base dei dati previsionali Arpae (Agenzia regionale prevenzione, ambiente ed energia) sono in arrivo condizioni di mare agitato al largo della costa meridionale della regione, con un’altezza dell’onda prevista superiore a 3,2 metri, mentre al largo del tratto di costa settentrionale l’altezza sarà leggermente inferiore, con mare molto mosso. Inoltre, nelle prime ore della notte, sul settore orientale non si escludono temporali sparsi di breve durata, con possibili effetti associati occasionali e venti forti che interesseranno anche ancora una volta il litorale.

Nei settori collinari e montani centro-orientali della regione saranno possibili ruscellamenti localizzati e fenomeni franosi sui versanti particolarmente fragili, anche in seguito alle precipitazioni dei giorni precedenti. Si prevedono, inoltre, condizioni del mare sotto costa che potranno generare fenomeni localizzati di ingressione marina ed erosione dei litorali.

L’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, in stretto raccordo con Arpae E-R, seguirà l’evolvere della situazione.

Si raccomanda di consultare l’Allerta e gli scenari di riferimento sulla seguente piattaforma web: https://allertameteo.regione.emilia-romagna.it.

Aggiornamenti costanti anche sulla pagina Twitter @AllertameteoRER e sul canale Telegram https://t.me/AllertaMeteoEMR che ogni cittadino è invitato a seguire

A Sassuolo “Festa dell’albero” con 375 nuove piante, messe a dimora e distribuite

A Sassuolo “Festa dell’albero” con 375 nuove piante, messe a dimora e distribuiteSi celebra oggi in tutta Italia “Festa dell’albero” e Sassuolo non è da meno: questa mattina al Polo Scolastico di via Nievo sono stati messe a dimora 175 piante ed altre 200 sono in distribuzione per tutti i cittadini sassolesi che accetteranno di prendersene cura.

“Un’occasione per aiutare l’ambiente che ci circonda – afferma l’Assessore all’Ambiente del Comune di Sassuolo Andrea Baccarani – e, al tempo stesso, rendere partecipi tutti i cittadini nel grande progetto di riqualificazione ambientale che l’Amministrazione comunale ha intrapreso e che intende portare avanti, anno dopo anno, su tutto il territorio e con la collaborazione di partner pubblici e privati”.

La nuova piantumazione al Polo Scolastico è stata a cura di  Mutina Arborea con il completamento del progetto “SVolta Green”. Grazie al sostegno di Luca Fiorani – socio di Mutina Arborea, sono state messe a dimora 175 piante in memoria del Sig. Otello che, anno dopo anno, trasformeranno i parcheggi e l’area retrostante alla scuola in spazi verdi, ombreggiati e pieni di vita.

Protagonisti della giornata sono stati gli studenti dell’Istituto “A. Volta”, del vicino Liceo “A.F. Formiggini” e i soci del Consorzio Forestale Mutina Arborea Impresa Sociale, impegnati in un gesto concreto di educazione ambientale e cittadinanza attiva.

“Il progetto di Mutina Arborea ci rende particolarmente orgogliosi della nostra città – ha dichiarato il Sindaco di Sassuolo Matteo Mesini – che si dimostra per l’ennesima volta capace, attraverso il dialogo tra gli studenti e il mondo dell’impegno ambientale, di dare nuova vita e decoro a uno dei luoghi più importanti per la comunità sassolese, ovvero il nostro polo scolastico” .

Nel prosieguo della mattinata sono stati consegnati gratuitamente i primi 100 alberi ad altrettanti sassolesi disposti a prendersene cura, nell’ambito del progetto della Regione Emilia Romagna “Mettiamo radici”.

Una distribuzione che proseguirà anche domenica, 23 novembre. Presso il parco Ottavio Tassi (di fronte a Villa Fiorita), dalle ore 9 alle ore 13, si svolgerà una mattinata di pulizia al Parco e, nell’occasione, saranno consegnati gratuitamente ulteriori 100 alberi a cittadini disposti ad averne cura, uno per persona fino ad esaurimento.

 

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