21.4 C
Comune di Sassuolo
sabato, 21 Giugno 2025
Home Blog Pagina 275

L’aggiornamento dei conti pubblici nel Consiglio comunale del 29 febbraio a Formigine

L’aggiornamento dei conti pubblici nel Consiglio comunale del 29 febbraio a FormigineConsiglio comunale del 29 febbraio a Formigine: principale oggetto all’ordine del giorno, l’aggiornamento dei conti pubblici. Entrano infatti nella programmazione finanziaria ulteriori 700mila euro per manutenzioni urbane, asfalti e opere complementari, portando lo stanziamento 2024 in merito a circa 1,4 milioni.

Secondo intervento principale inserito a bilancio (anche grazie ad un contributo di AMO, Agenzia per la mobilità) la realizzazione di tre pensiline per fermate del trasporto pubblico, utili ad aumentare la sicurezza degli spostamenti soprattutto dei ragazzi che utilizzano le corriere scolastiche: due saranno a Casinalbo su via Giardini, e una a Corlo su via Radici.

Infine, approvata dal Consiglio una mozione ad oggetto: “rifinanziamento e potenziamento del fondo per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” che impegna la Giunta a chiedere il rifinanziamento del fondo in questione nonché a richiedere “l’emanazione dei decreti attuativi necessari per l’inserimento dei disturbi alimentari nel Livelli Essenziali di Assistenza (Lea)”.

La prossima seduta del civico consesso è programmata per il 19 marzo.

Con il progetto Polis il passaporto si richiede e si rinnova negli uffici postali

Con il progetto Polis il passaporto si richiede e si rinnova negli uffici postali
Giuseppe Lasco,Silvia Maria Rovere, Matteo Piantedosi, Matteo Del Fante

Il progetto Polis di Poste Italiane procede a passi sempre più spediti con il lancio del nuovo servizio di richiesta e rinnovo passaporti negli uffici postali dei Comuni al di sotto di 15 mila abitanti. La novità, che parte in via sperimentale in provincia di Bologna, a San Pietro in Casale e Toscanella (frazione di Dozza), in vista della progressiva estensione a tutto il territorio nazionale, è stata presentata all’Ufficio Postale di piazza San Silvestro a Roma alla presenza del Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, della Presidente di Poste Italiane, Silvia Maria Rovere, dell’Amministratore Delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante, e del Direttore Generale, Giuseppe Lasco.

Il progetto Polis, lanciato a gennaio dello scorso anno, trasforma gli uffici postali nella casa dei servizi digitali, uno Sportello unico per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7.000 Comuni al di sotto di 15mila abitanti. Il progetto è finanziato con risorse del piano complementare al PNNR (Dl 59/2021) con 800 milioni di euro e per circa 400 milioni a carico di Poste Italiane.

Grazie alla Convenzione firmata tra Poste italiane, Ministero dell’Interno e Ministero delle imprese e del made in Italy, i cittadini residenti o domiciliati nei Comuni inclusi nel progetto Polis potranno aprire la pratica di richiesta o rinnovo del passaporto presentando la documentazione direttamente allo sportello dell’ufficio postale, senza doversi recare in Questura, con la possibilità di ricevere il passaporto a domicilio.

Basterà consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli Uffici Postali Polis, sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a casa del richiedente.

Il servizio di rilascio del passaporto si aggiunge agli altri già attivi negli uffici postali Polis, nei quali è possibile ritirare certificati anagrafici e di stato civile, certificati previdenziali, certificato per le pratiche di volontaria giurisdizione. Ad oggi sono stati richiesti oltre 5.000 documenti.

Nei prossimi mesi sarà possibile fare richiesta della carta di identità elettronica e dei servizi dell’Agenzia delle entrate. I nuovi servizi sono forniti dagli Uffici Postali allo sportello, nelle sale dedicate o tramite totem digitali che permetteranno al cittadino di eseguire le richieste in modalità self.

“Grazie alla collaborazione con Poste Italiane, e alla sua capillare rete di uffici sul territorio, stiamo progressivamente spostando il baricentro delle attività del Viminale per renderlo sempre più vicino alle esigenze dei cittadini – ha sottolineato il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi – Oggi prende avvio la sperimentazione di un progetto che, a regime, renderà possibile, nei piccoli Comuni, richiedere o rinnovare il passaporto direttamente negli uffici postali: una importante novità sulla strada della semplificazione dei canali di accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Un segnale di attenzione verso le comunità di quei piccoli centri abitati che rappresentano la spina dorsale del nostro Paese”.

“Al Ministro dell’Interno va il ringraziamento di Poste Italiane per la collaborazione che ci ha permesso di ottenere un obiettivo così importante nel quadro del progetto – ha dichiarato l’Amministratore Delegato Matteo Del Fante – Polis procede rispettando con puntualità la tabella di marcia e suscita grande interesse anche in Europa per il suo valore inclusivo e per la capacità di offrire servizi essenziali al cittadino che risiede in piccoli Comuni, mettendolo al pari di chi vive nelle grandi città ed ha facile accesso agli uffici e ai servizi, grazie all’idea innovativa di ufficio postale che funge da sportello unico della pubblica amministrazione”.

“Sottolineo l’importanza della collaborazione stabilita negli anni tra Poste Italiane e il Ministero dell’Interno che sta producendo risultati a beneficio dei cittadini in termini di servizi e di sicurezza – ha commentato il Direttore Generale Giuseppe Lasco – L’avvio della sperimentazione per i passaporti è un nuovo passo in avanti del progetto Polis su cui Poste Italiane sta investendo risorse e competenze. Poste Italiane mantiene dunque gli impegni presi, confermando la sua visione di azienda da sempre vicina alle persone e ai territori per contribuire allo sviluppo sociale ed economico del Paese”.

 

 

Entro il 2025 in Emilia-Romagna oltre 10mila chilometri di piste ciclabili

Entro il 2025 in Emilia-Romagna oltre 10mila chilometri di piste ciclabiliOltre 10mila chilometri di piste ciclabili in Emilia-Romagna entro il 2025, quindi entro la fine della legislatura. E 5 milioni di euro di nuovi bandi in partenza per potenziare la rete su tutto il territorio regionale. La Regione ‘tira la volata’ sulla mobilità dolce, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la dotazione di piste ciclabili a disposizione dei cittadini e favorire, in questo modo, l’utilizzo delle ‘due ruote’ in sicurezza, per città più vivibili, con meno traffico e migliore qualità dell’aria.

A darne notizia è l’assessore regionale a Mobilità e Trasporti, Andrea Corsini, nel corso della prima puntata del nuovo format “La Regione risponde”: una serie di video-interviste, da 90 secondi ciascuna, che vedranno gli assessori della Giunta guidata da Stefano Bonaccini rispondere ad alcuni quesiti sollevati dagli utenti sui temi di maggiore attualità in Emilia-Romagna. Le video-interviste vengono realizzate nel nuovo studio televisivo della Regione, all’interno degli spazi multimediali a disposizione di Giunta e Assemblea legislativa, e saranno pubblicate, a partire da oggi, sui profili social dell’ente, Facebook e Instagram.

Nella prima puntata (Guarda il video su Facebook e su Instagram) l’assessore Corsini risponde al commento di un utente che evidenzia la necessità di realizzare più piste ciclabili, confermando l’impegno dell’Amministrazione regionale a favore della mobilità ‘verde’.

“Come Regione Emilia-Romagna siamo impegnati in un poderoso sforzo per aumentare la dotazione delle piste ciclabili nel territorio regionale- spiega Corsini-. A oggi siamo a oltre 9mila chilometri, che sono tantissimi, ma non ci fermiamo: infatti, nelle ultime settimane sono partiti nuovi bandi, per un totale di oltre 5 milioni di euro, per potenziare ulteriormente la dotazione su tutto il territorio regionale, al mare, nelle aree interne, in collina e in Appennino. E arriveremo a chiudere questa legislatura con oltre 10mila chilometri di ciclabili in tutta l’Emilia-Romagna”.

La Regione risponde: il nuovo format

Novanta secondi per parlare di Emilia-Romagna: è “La Regione risponde” il nuovo format di video-interviste realizzato dall’Agenzia di informazione e comunicazione, in collaborazione con LepidaTv, dedicato a dare risposta diretta ai cittadini su alcuni dei quesiti maggiormente espressi sui profili social dell’Amministrazione regionale, partendo dai temi più di attualità che interessano l’Emilia-Romagna. Protagonisti delle video-interviste, che saranno pubblicate sulle pagine Instagram e Facebook della Regione, gli assessori regionali, chiamati a rispondere su queste tematiche attraverso i commenti degli utenti, selezionati tra quelli pubblicati sui profili social regionali. I video sono girati nel nuovo studio di registrazione di Viale Aldo Moro 52, a Bologna.

Partito Democratico: Matteo Mesini è il candidato Sindaco per Sassuolo

Partito Democratico: Matteo Mesini è il candidato Sindaco per SassuoloL’Assemblea del Partito Democratico di Sassuolo ha ratificato il percorso di consultazioni interne ed esterne svolto in questi mesi dalla Segreteria cittadina.

Il percorso partecipato di condivisione e ascolto ha coinvolto movimenti civici e forze politiche – così come associazioni del terzo settore, enti di categoria, sigle sindacali, realtà imprenditoriali, cittadine e cittadini – portando alla scelta ampiamente condivisa di Matteo Mesini come candidato Sindaco della coalizione di centrosinistra alle prossime elezioni amministrative di giugno.

Matteo Mesini, 32 anni, lavora come ingegnere presso un’azienda multinazionale del territorio, per la quale si occupa di product management.

Nato e cresciuto a Sassuolo, città in cui ha ricoperto il ruolo di Consigliere comunale negli ultimi dieci anni, e dove ha vissuto numerose esperienze nel mondo associativo culturale, parrocchiale e sportivo.

“Quello di Matteo rappresenta il profilo perfetto, una sintesi di esperienza, competenza e apertura al dialogo, valori che il PD di Sassuolo intende mettere al centro della propria campagna elettorale. Siamo convinti – afferma Nicoletta Bagni, Segretaria del Pd di Sassuolo – che Matteo Mesini sia la persona giusta per guidare la città nei prossimi cinque anni e non solo. Le qualità della persona sono emerse durante le consultazioni indette dal PD in merito al profilo del candidato sindaco per il centrosinistra: le sue doti di leadership, la sua competenza e la sua passione per la comunità di Sassuolo saranno preziose per costruire un nuovo progetto di città, più innovativa, più ambientalista e più solidale.”

Il Partito Democratico di Sassuolo si impegna quindi per una coalizione ampia e partecipata, che sappia dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini e alle sfide che la città si trova ad affrontare, lasciandosi alle spalle la negativa esperienza del centro destra alla guida della città negli ultimi anni.

“Ho scelto di candidarmi a sindaco – dichiara Matteo Mesini – motivato dalla profonda convinzione nel potenziale della nostra città e dalla volontà, che sento in tantissimi cittadini, di farsi carico insieme del futuro comune.

Sassuolo merita un’amministrazione che sia all’altezza delle sfide attuali, con una visione chiara per il suo sviluppo.

L’amministrazione uscente ha fallito nel fornire una leadership efficace, lasciando la città priva di una direzione e di un piano per il futuro. È ora fondamentale unire le forze del centrosinistra per costruire una squadra coesa che si ponga all’ascolto dei cittadini e che lavori insieme per il bene della città, che ne abbia cura.
Insieme abbiamo l’ambizione di costruire un programma innovativo che metta al centro i giovani, tutte le famiglie e la loro qualità di vita, la sostenibilità ambientale e sociale. Siamo convinti che prendersi cura del futuro di Sassuolo significhi investire a partire da questi ambiti oggi più che mai cruciali”.

 

Transizione digitale: la Regione investe 1,5 milioni di euro per contributi a fondo perduto a sostegno delle Pmi emiliano-romagnole

Transizione digitale: la Regione investe 1,5 milioni di euro per contributi a fondo perduto a sostegno delle Pmi emiliano-romagnolePiccole e medie imprese dell’Emilia-Romagna sempre più digitali.
Questo anche con il supporto della Regione che, con un bando, stanzia 1,5 milioni di contributi a fondo perduto per azioni di sistema a favore della ‘Rete regionale per la transizione digitale delle imprese’. Rete composta da soggetti accreditati a livello nazionale e regionale, la cui attività sia di stimolo e di supporto ai processi di transizione e innovazione digitale delle Pmi emiliano-romagnole.

“Un ulteriore e decisivo passo nella direzione di introdurre nuove tecnologie nei processi interni di Pmi e imprese artigiane così da renderle sempre più competitive all’interno del proprio settore- ha detto l’assessore allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. La Regione continua a lavorare per consolidare un vero e proprio ecosistema per l’innovazione, al fine di favorire e supportare il consolidamento a livello regionale di un’economia fondata sul rinnovamento e sulla conoscenza”.

Il bando regionale si pone il duplice intento di dare attuazione allo sviluppo dei Digital Innovation Hub, ambito d’intervento previsto dal Programma regionale Fesr 2021-2027, oltre che sostenere attività di promozione e diffusione della trasformazione digitale nelle imprese dell’Emilia-Romagna.

Prevista l’erogazione di un contributo a fondo perduto per un importo massimo di 150mila euro a progetto.

Chiusure programmate e annullate su A1 e A13

Chiusure programmate e annullate su A1 e A13Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura della stazione di Modena sud, prevista dalle 22:00 di questa sera, venerdì 1 alle 6:00 di sabato 2 marzo.

Sempre sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di questa sera, venerdì 1, alle 6:00 di martedì 2 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Borgo Panigale, sulla A14 Bologna-Taranto, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale di Bologna verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi entrare sul Raccordo di Casalecchio e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese.

Ancora sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di questa sera, venerdì 1, alle 6:00 di sabato 2 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Reggio Emilia, verso Bologna.

L’area di parcheggio “Crostolo ovest”, situata nel suddetto tratto, sarà chiusa dalle 17:00 di oggi, venerdì 1, alle 6:00 di sabato 2 marzo.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terre di Canossa Campegine, percorrere la viabilità ordinaria: SP111, via Bertona, SS9 via Emilia, viale Martiri di Piazza Tienanmen, SS722, viale Trattati di Roma e rientrare sulla A1 alla stazione di Reggio Emilia.

Per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Parma, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

DALLE 22:00 DI LUNEDI’ 4 ALLE 6:00 DI MARTEDI’ 5 MARZO

-sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Parma, verso Milano.

Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “San Martino est”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terre di Canossa Campegine, percorrere la viabilità ordinaria: SP39, SS9, SP343R e rientrare sulla A1 a Parma.

 

DALLE 22:00 DI MARTEDI’ 5 ALLE 6:00 DI MERCOLEDI’ 6 MARZO

-sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Parma, in entrambe le direzioni, Milano e Bologna.

Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, saranno chiuse le aree di servizio “San Martino est” e “San Martino ovest”, situate nel suddetto tratto, rispettivamente verso Milano e Bologna.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

verso Milano, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terre di Canossa Campegine, percorrere la viabilità ordinaria: SP39, SS9 Via Emilia, SP343R, per rientrare sulla A1 a Parma;

verso Bologna, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Parma, percorrere la viabilità ordinaria: SP343 R, SS9, SP39 e rientrare sulla A1 a Terre di Canossa Campegine.

 

DALLE 22:00 DI MERCOLEDI’ 6 ALLE 6:00 DI GIOVEDI’ 7 MARZO

-sarà chiuso il tratto compreso tra Terre di Canossa Campegine e Parma, verso Milano.

Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “San Martino est”, situata nel suddetto tratto.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Terre di Canossa Campegine, percorrere la viabilità ordinaria: SP39, SS9, SP343R e rientrare sulla A1 a Parma.

******

Sulla A13 Bologna-Padova, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Villamarzana Rovigo sud e Rovigo, verso Padova, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, venerdì 1, alle 6:00 di sabato 2 marzo; di conseguenza, sarà regolarmente aperta l’entrata vi Villamarzana Rovigo sud e aperta anche l’area di servizio “Adige est”, situata nel suddetto tratto.

Mentre, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di questa sera, venerdì 1, alle 6:00 di sabato 2 marzo, sarà chiuso il tratto compreso tra Boara e Rovigo, verso Bologna.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Boara, percorrere la viabilità ordinaria: SS16 Adriatica, viale Porta Adige, via Merlin, SR88 e rientrare in A13 alla stazione di Rovigo.

 

Davide Ballardini è il nuovo allenatore del Sassuolo Calcio

Davide Ballardini è il nuovo allenatore del Sassuolo Calcio
(foto: Sassuolocalcio.it)

Davide Ballardini ha ottenuto l’incarico di Responsabile Tecnico della Prima Squadra fino al 30 giugno 2024. Lo rende noto l’U.S. Sassuolo Calcio.
Con lui entreranno a far parte dello staff della prima squadra i collaboratori Carlo Regno (allenatore in seconda), Nicola Tarroni (collaboratore tecnico), Daniele Caleca (preparatore atletico).

La Società ringrazia Emiliano Bigica per la disponibilità e la professionalità dimostrata. Il tecnico torna ad allenare la Primavera.

Protocollo di intesa tra Iren Smart Solutions e Legacoop in tema di energie rinnovabili

Protocollo di intesa tra Iren Smart Solutions e Legacoop in tema di energie rinnovabiliRatificato oggi a Key Energy – The energy transition Expo, in corso in questi giorni alla Fiera di Rimini, il protocollo d’intesa tra Iren Smart Solutions e Legacoop, alla presenza dell’Amministratore Delegato di Iren Smart Solution Roberto Conte e del presidente di Legacoop Simone Gamberini. Il protocollo raccoglie i frutti di un anno di lavoro delle strutture tecniche in tema di comunità energetiche, agrivoltaico e, in generale, generazione distribuita. Iren Smart Solutions è particolarmente impegnata soprattutto nei territori di riferimento nello sviluppo delle CER come strumento importante della transizione energetica, nel più ampio quadro del sostegno ai processi di decarbonizzazione e di efficientamento energetico per Amministrazioni, Imprese e patrimoni immobiliari.

I contenuti del protocollo d’intesa sono in sintesi: promuovere lo sviluppo di Comunità energetiche e, in generale, di progetti che favoriscano la diffusione di energie rinnovabili, il risparmio energetico e l’efficientamento energetico, attraverso la realizzazione di impianti rinnovabili.

“Iren Smart Solutions – ha sottolineato l’Amministratore Delegato Roberto Conte – con il suo ruolo di ES.Co (Energy Service Company) all’interno del Gruppo Iren e nel quadro della normativa che sta trovando piena attuazione proprio in questi giorni, potrà avere un ruolo importante sia nella produzione degli asset da mettere a disposizione delle Comunità che quale soggetto referente per le stesse, per accelerare la diffusione di questo nuovo modello di produzione e consumo collettivo di energia. A questo proposito, è in fase di avvio il primo progetto di Comunità energetica rinnovabile a Parma, prima di una serie di iniziative sui nostri territori”.

“L’accordo con Iren – ha evidenziato il presidente di Legacoop, Simone Gamberini– si inserisce nel quadro di un’attività di partnership che stiamo portando avanti con l’obiettivo di promuovere la transizione energetica tra i nostri associati e favorire la diffusione di progetti per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili in forma cooperativa, ritenendola il modello più adatto per la loro gestione. Dopo il varo del decreto del Mase che regolamenta gli incentivi per le CER e la recentissima pubblicazione delle regole operative, stiamo rafforzando il nostro impegno, iniziato con il lancio della piattaforma respira.coop, per rispondere alle numerose sollecitazioni che stiamo ricevendo da parte di realtà territoriali interessate alla costituzione di Comunità energetiche”.

A una settimana dalla pubblicazione delle Regole operative del GSE è dunque tutto pronto per dare piena attuazione agli accordi.

Iren Smart Solutions e Legacoop prevedono appositi programmi per la divulgazione e l’approfondimento di specifici temi riguardanti la transizione ecologica e ambientale, tra cui l’organizzazione di iniziative, eventi ed attività di informazione e formazione, per aumentare la conoscenza e la consapevolezza delle associate Legacoop in ambito energy e presentare le opportunità di collaborazione. È anche previsto che vengano promossi e sviluppati, tra le associate Legacoop, servizi di efficientamento energetico e di manutenzione degli impianti di produzione di energia rinnovabile esistenti, anche accedendo a finanziamenti pubblici, quali i fondi PNRR per gli impianti agrivoltaici, oltre alla individuazione di uno o più casi pilota per la costituzione di Comunità Energetiche Rinnovabili.

L’ospedale di Sassuolo tra i cento migliori ospedali d’Italia di ‘Newsweek’

L’ospedale di Sassuolo tra i cento migliori ospedali d’Italia di ‘Newsweek’L’Ospedale di Sassuolo è tra i 131 ospedali migliori d’Italia secondo la classifica stilata dal settimanale statunitense ‘Newsweek’ che, ogni anno, presenta una lista aggiornata delle migliori realtà ospedaliere di tutto il mondo, paese per paese.

Sassuolo, che conta oggi 250 posti letto ed è riferimento per l’Area Sud della provincia di Modena, soprattutto per le specialità chirurgiche e per un punto nascita che è il secondo del territorio, si piazza al 81° posto su un totale di 131 strutture ai massimi livelli, davanti a realtà ben più grandi e “note”.

Il settimanale USA fa sapere che l’Ospedale di Sassuolo SpA è stato scelto per la particolare “soddisfazione dei pazienti”, secondo le analisi condotte utilizzando i migliori dati disponibili e verificati grazie ad appositi sondaggi, condotti da diverse compagnie di assicurazione dopo il ricovero e da indicazioni di medici e specialisti ai loro pazienti.

“Una grande soddisfazione” spiega il Direttore Generale, Stefano Reggiani. “Ad oggi abbiamo ottenuto uno ‘score’ del 72.28%, e lavoreremo perché questo importante risultato, che premia il lavoro di tutte le nostre equipe, possa migliorare ancora”.  Nella speciale graduatoria per la provincia di Modena sono presenti anche il Policlinico (15° posto) e l’Ospedale Civile di Baggiovara (24°). Tra le strutture regionali, Sassuolo si piazza al 10 posto su un totale di 14 presenti per il “World’s Best Hospital” 2024.

Emilia-Romagna, Assia, Nouvelle Aquitaine e Wielkopolska insieme per il contrasto ai cambiamento

Emilia-Romagna, Assia, Nouvelle Aquitaine e Wielkopolska insieme per il contrasto ai cambiamentoL’efficienza energetica e i carburanti verdi. La mobilità sostenibile e il coinvolgimento dei cittadini in azioni concrete per la sostenibilità ambientale. Quattro Regioni europee, unite da una collaborazione storica, rafforzano la propria partnership con un progetto di contrasto al cambiamento climatico. Sono l’Emilia-Romagna, l’Assia (Germania), la Nouvelle Aquitaine (Francia) e la Wielkopolska (Polonia), i cui rappresentanti si sono incontrati oggi nella Sala Polifunzionale di viale Aldo Moro, a Bologna, per il meeting conclusivo di una tre giorni iniziata mercoledì. I lavori si sono aperti con i saluti del presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini.

“Il contrasto ai cambiamenti climatici è un tema che ci riguarda tutti da vicino e serve un’azione comune per poterli affrontare in maniera efficace- ha esordito Bonaccini-. Sul nostro territorio viviamo un’alternanza tra lunghi periodi di siccità e giorni in cui piove a dirotto, per ore e ore: l’effetto più devastante l’abbiamo visto lo scorso maggio con l’alluvione che ha colpito la Romagna e sconvolto, con decine di migliaia di frane, colline e Appennino. È a rischio il bene più prezioso che abbiamo, il pianeta- ha proseguito -: condividere con le Regioni partner questa sfida, identificando le esperienze più interessanti e valutando la trasferibilità di queste pratiche a livello locale può portare a benefici per tutti”.

Il progetto: temi, obiettivi e città coinvolte

Il progetto “Azioni locali innovative per la lotta al cambiamento climatico” è nato da una proposta dell’Emilia-Romagna alle Regioni partner europee alle quali è legata da un sodalizio decennale. Con l’obiettivo di rafforzare anche le relazioni tra le città dei rispettivi territori, si è deciso di promuovere uno scambio di esperienze su azioni locali particolarmente innovative, realizzate nei comuni selezionati, per il contrasto al cambiamento climatico.

Attraverso un bando regionale, l’Emilia-Romagna ha selezionato per la partecipazione al progetto le città di Imola e Cesena. Nelle altre regioni sono state selezionate Pessac (Nouvelle Aquitaine), Homberg/Efze e, insieme, le città di Wolfhagen e Breuna per l’Assia; Piła e Śrem per la Wielkopolska.

Sono stati realizzati alcuni meeting online, per consentire alle città di definire i temi da approfondire all’interno del progetto e presentare le proprie esperienze più innovative nel contrasto ai cambiamenti climatici. Inoltre, dal 6 all’8 novembre 2023, è stata realizzata una prima visita di studio in Assia. La visita di studio in Emilia-Romagna, iniziata mercoledì 28 febbraio, si conclude oggi, venerdì 1^ marzo. In questi giorni si sono svolte visite a Imola e Cesena, che hanno mostrato ai partner europei le proprie esperienze più interessanti. Il meeting conclusivo individua anche un tema specifico di interesse comune su cui proseguire la collaborazione in futuro, e i passi successivi: si tratta della “città dei 15 minuti”, un modello di pianificazione urbana che punta a rendere le città più vivibili e a diminuire il loro impatto sull’ambiente limitando la necessità di lunghi spostamenti.

“Siamo felici di fare parte di questo gruppo di lavoro- ha commentato il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca-, per noi è stato importante poter condividere con i partner europei le azioni che, come Amministrazione, abbiamo messo in campo in questi anni a Cesena per la lotta al cambiamento climatico. Su un tema come questo lavorare in rete, tra comunità locali, nazionali e sovranazionali, è fondamentale. La stessa Agenda 2030 dell’Onu, nei suoi obiettivi di sviluppo sostenibile, non solo invita gli Stati a integrare misure di protezione dell’ambiente nelle proprie politiche nazionali ma anche, cosa fondamentale, a sostenersi reciprocamente di fronte alle sfide. Appuntamenti come questo ci servono dunque anche a sottolineare che questa sfida non si vince da soli”.

“La sfida dei cambiamenti climatici va affrontata insieme, e questo progetto europeo è una grandissima opportunità di scambio e confronto tra città fortemente impegnate su questo fronte e per questo ringraziamo la Regione per la fiducia- hanno dichiarato il sindaco e l’assessora all’Ambiente di Imola, Marco Panieri e Elisa Spada-. Abbiamo presentato gli interventi di rigenerazione urbana in chiave di adattamento climatico in corso, come quello che interessa l’ex scalo Merci e viale Andrea Costa e la strategia alla scala territoriale che li sottende mettendo al centro infrastruttura verde urbana e mobilità sostenibile. A questo si lega l’importante intervento in atto all’Osservanza e il ruolo che può avere l’Autodromo di Imola nella promozione di una cultura concreta della sostenibilità”.

Convenzione tra Comune di Sassuolo e Tribunale di Modena per lavori di pubblica utilità

Convenzione tra Comune di Sassuolo e Tribunale di Modena per lavori di pubblica utilitàUna convenzione tra il Tribunale di Modena e il Comune di Sassuolo per lo svolgimento del Lavoro di Pubblica Utilità: la delibera di Giunta n°32 dello scorso 27 febbraio, in pubblicazione all’Albo Pretorio, approva lo schema e l’autorizzazione alla stipula della convenzione con scadenza 31 dicembre 2026, eventualmente rinnovabile.

“Già negli scorsi anni – afferma il Vicesindaco di Sassuolo con delega al Personale Alessandro Lucenti – abbiamo aderito all’accordo in base al quale, i percettori di Reddito di Cittadinanza, avrebbero potuto svolgere lavori di pubblica utilità a Sassuolo. Come si ricorderà l’opera di queste persone servì a ritinteggiare e sistemare diversi plessi scolastici, con la soddisfazione di tutti. Oggi, allo stesso modo, stipuliamo questa convenzione con il Tribunale affinchè, chi viene condannato ai cosiddetti lavori socialmente utili, come ad esempio chi è sorpreso  a guidare con un tasso alcolemico elevato, potrà farlo in progetti studiati ad hoc dagli uffici del Comune di Sassuolo; progetti che possono variare dal decoro urbano ai lavori nelle scuole, comunque al servizio della cittadinanza”.

“Ritenuto di attivare – si legge nella Delibera – presso il Comune di Sassuolo, lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità da parte dei condannati ex artt. 186 e 187 Codice della Strada, in ragione della finalità sociale dello stesso; dato atto che: l’attività non retribuita in favore della collettività potrà avere per oggetto le prestazioni di seguito elencate: per tutti i Settori: attività amministrativa, contabile e/o informatica, per archiviazione, riordino ed elaborazione di dati, attività di portierato; per il Settore 1 “Servizi alla Persona”: supporto a tutte le attività ordinarie e straordinarie dei servizi culturali, di promozione del territorio, sport e politiche giovanili, nonché attività informative di vario tipo rivolte alla cittadinanza, di supporto operativo e di assistenza durante l’organizzazione e lo svolgimento di manifestazioni e iniziative culturali e sportive, di presidio/custodia presso gli spazi culturali, museali e teatrali; per il Settore 2 “Ambiente e territorio”: attività prevalentemente esecutiva o di carattere tecnico/manuale di supporto alla messa in sicurezza delle strade e della segnaletica, di manutenzione del verde pubblico, degli edifici comunali nonchè alla raccolta dei rifiuti (operazioni effettuate anche tramite la società SGP srl a totale capitale pubblico, alla quale l’Amministrazione comunale ha affidato la gestione di alcune funzioni fra quelle elencate); per il Settore 4 “Corpo di Polizia Locale”: attività prevalentemente esecutiva e di carattere tecnico/manuale di supporto logistico, manutentivo e operativo, per la realizzazione di campagne di educazione stradale verso utenti deboli, supporto ad attività informative e promozionali, attività di tipo statistico, revisione di programmi, supporto a tutte le attività ordinarie del Settore”.

‘Attiva a Fiorano’ è con Marco Biagini

‘Attiva a Fiorano’ è con Marco BiaginiA Fiorano Modenese un gruppo di persone che condivide la necessità di impegnarsi politicamente per la propria comunità e per il territorio ha costituito la lista ‘Attiva Fiorano’, che in occasione delle prossime amministrative di giugno si presenterà a sostegno del candidato Marco Biagini.

Il nome scelto dalla lista è indicativo della volontà di promuovere il coinvolgimento e la partecipazione dei cittadini alla vita e alle scelte della comunità, perché si deve governare ‘per’ ma sempre ‘con’ i cittadini, in particolare sui temi prioritari per il gruppo. Tra di essi in primo luogo l’ambiente (transizione ecologica, consumo zero del suolo e recupero degli immobili e delle aree urbane in disuso, mobilità dolce e piste ciclabili), pari opportunità e inclusione sociale, per dare ad ognuno una possibilità reale per realizzarsi, promozione e sostegno di istruzione e cultura, soprattutto per i giovani. Per favorire la qualità di vita della comunità in primo piano anche l’impegno di promuovere soluzioni per rendere vivo il centro del capoluogo e di lavorare per migliorare l’arredo urbano e il decoro anche in tutte le frazioni. Tra le azioni da privilegiare per potenziare la partecipazione si vogliono riattivare forme di partecipazione come i comitati di quartiere e le consulte delle associazioni. E, non ultime tra le priorità, consolidare e sviluppare l’Unione dei Comuni e le altre forme di coordinamento; riconoscere e valorizzare le comunità locali: Fiorano, Spezzano, Nirano, Ubersetto.

Attiva Fiorano è già attiva sui social: su Instagram alla pagina @attivafiorano e su Facebook alla pagina ‘Attiva Fiorano’,  sulle quali è possibile contattare il gruppo e informarsi sulle prossime iniziative.

 

Digitale, in arrivo 26 campi estivi per appassionare le ragazze alla tecnologia

Digitale, in arrivo 26 campi estivi per appassionare le ragazze alla tecnologia26 campi estivi gratuiti per le ragazze che vogliono mettere alla prova e accrescere le proprie competenze digitali.

Li finanzia la Regione Emilia-Romagna con oltre 280mila euro provenienti dal Fondo sociale europeo Plus: quasi il doppio delle risorse stanziate lo scorso anno (150mila euro) e 10 campi in più, per raggiungere anche le aree montane e interne.

L’obiettivo è superare gli stereotipi, sostenere le ragazze nella scelta di un percorso universitario nelle discipline tecnico-scientifiche e ridurre così il divario di genere nel digitale. Le esperienze formative saranno organizzate durante il periodo estivo e coinvolgeranno le studentesse del terzo e quarto anno delle scuole secondarie di secondo grado (superiori).

14 campi saranno ospitati nelle 10 città capoluogo (alcune ospiteranno più edizioni) grazie alle Università presenti in regione che offrono corsi di laurea fortemente improntati sul digitale (Università di Bologna, Università di Ferrara, Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Parma, oltre che il Politecnico di Milano sulla sede di Piacenza). Gli atenei metteranno a disposizione aule e laboratori di ricerca.

Altri 12 campi sono invece previsti nei comuni non sede universitaria, negli spazi messi a disposizione da scuole e altre istituzioni. Le sedi previste sono a Castelnovo ne’ Monti, Correggio, Guastalla e Montecchio Emilia (RE); Finale Emilia e Mirandola (MO), San Giovanni in Persiceto e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Cento e Jolanda di Savoia (FE); Lugo (RA).

“In Italia un’impresa su tre dichiara di avere difficoltà nel reperire specialisti nel settore ICT, ma di circa 73mila laureati in materie scientifiche, le donne sono solo il 39%- commentano le assessore all’Agenda digitale e alla Scuola, Paola Salomoni, e alle Pari opportunità, Barbara Lori-. In Emilia-Romagna vogliamo superare le barriere che continuano a pregiudicare pari diritti e opportunità di carriera. Quest’anno la proposta di formazione gratuita si estende nei territori, raggiungendo aree interne e montane: le ragazze devono poter accedere alla cultura digitale indipendentemente dalla zona di provenienza. Un progetto- chiudono le assessore- che sta dando buoni risultati e sul quale abbiamo deciso di rafforzare l’investimento”.

Oltre ad approfondire le discipline tecniche e scientifiche, le partecipanti saranno coinvolte in laboratori formativi, seminari divulgativi e di sensibilizzazione, ma anche in attività di orientamento universitario. Svilupperanno in modo divertente e creativo progetti digitali quali app, prodotti di intelligenza artificiale, videogiochi. Prenderanno inoltre parte a visite guidate nei luoghi di eccellenza dell’innovazione tecnologica dell’Emilia-Romagna. Le date e le modalità di iscrizione saranno comunicate successivamente.

I campi estivi potranno arrivare sino a 52 ore di attività complessive per garantire la migliore qualità formativa ed esperienziale alle partecipanti.

Gruppo Hera, venerdì 8 marzo possibili disservizi causa sciopero: garantite le prestazioni minime

Gruppo Hera, venerdì 8 marzo possibili disservizi causa sciopero: garantite le prestazioni minimeIl Gruppo Hera informa che, in seguito alla concomitanza di uno sciopero nazionale proclamato per l’intera giornata di venerdì 8 marzo da alcune Organizzazioni Sindacali, potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento di tutti i servizi gestiti, compresi call center e sportelli commerciali.

La multiutility ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

Oltre ai servizi di pronto intervento, attivi tutti i giorni 24 ore su 24, per le principali pratiche commerciali, i clienti potranno usufruire dello sportello Hera OnLine, all’indirizzo www.servizionline.gruppohera.it, il servizio telefonico di consulenza commerciale ai numeri verdi 800.999.500 (clienti famiglie) e 800.999.700 (clienti business), con chiamata gratuita sia da telefono fisso sia da cellulare, e l’app My Hera.

Frutteti protetti: bandi per oltre 70 milioni di euro a difesa delle produzioni di qualità e del reddito delle imprese

Frutteti protetti: bandi per oltre 70 milioni di euro a difesa delle produzioni di qualità e del reddito delle imprese
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Frutteti protetti per affrontare cambiamenti climatici, fitopatie e fenomeni atmosferici sempre più estremi. Dalle ventole alle candele riscaldanti, dalle reti protettive ai sistemi antibrina fino a impianti di irrigazione sempre più specializzati.

Sono numerosi gli accorgimenti per proteggere le coltivazioni, sui quali la Regione punta con bandi a sostegno del ripristino del potenziale produttivo e la redditività delle imprese ortofrutticole, un settore segnato negli ultimi anni da imprevedibili fattori negativi tra eventi climatici straordinari e avversità fitosanitarie che ne mettono a rischio la continuità.

Per la realizzazione di frutteti protetti, uno dei punti qualificanti del piano di rilancio dell’ortofrutta a cui lavora la Regione, la dotazione finanziaria complessiva a favore delle imprese agricole è di oltre 70 milioni di euro. Al progetto si accede garantendo azioni di difesa attiva in campo e attivando almeno due investimenti tra difesa antigrandine, difesa antibrina, impianto idrico innovativo e sostenibile, reti di protezione dagli insetti.

Di questi, 58 milioni di euro dello Sviluppo rurale andranno a sostenere bandi regionali da emanare nei prossimi due anni così suddivisi: un bando straordinario per 30 milioni per le zone alluvionate con contributi al 60%; un bando straordinario per 15 milioni per le altre zone sempre con contributi al 60%; e due bandi antibrina per complessivi 13 milioni (tra dotazioni 2014-2022 e nuove risorse con contributi al 70% ).
A questi finanziamenti si aggiungono circa 15 milioni nel biennio 2024 e 2025 dei Programmi operativi delle Organizzazioni di produttori.

Per l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi “gli strumenti della Politica agricola  comunitaria, assieme alle risorse provenienti da Pnrr e Fondi di coesione, devono dare luogo a specifici interventi per sostenere la frutticoltura regionale e il reddito delle imprese agricole, per favorire il ripristino del potenziale produttivo, grazie a strumenti finanziari flessibili e incentivi agli investimenti. Con il piano di rilancio frutteti protetti puntiamo a realizzare nel biennio almeno mille ettari di nuovi frutteti protetti e installare protezioni su circa 2.500 ettari di coltivazioni esistenti, per raggiungere 3.500 ettari di frutteti protetti dai danni causati dagli effetti dei cambiamenti climatici”.

I bandi straordinari con i fondi dello Sviluppo rurale finanzieranno impianti arborei realizzati con materiale vegetale certificato, dotati di misure specifiche per l’adattamento ai cambiamenti climatici (sistemi antibrina, reti antigrandine, sistemi di irrigazione e raffrescamento) e alle nuove avversità fitosanitarie (reti di protezione dagli insetti).

Per poter aumentare l’intensità dell’aiuto per questi investimenti, la Regione ha richiesto al ministero dell’Agricoltura una modifica che consenta di portare il contributo alle imprese al 60% per i progetti con finalità ambientali.

Il piano regionale di rilancio, oltre a quanto previsto per il frutteto protetto, prevede l’integrazione con le attività di ricerca e sperimentazione finalizzate alla soluzione dei problemi produttivi che sono sostenute sia con risorse dei Programmi operativi delle Organizzazioni di produttori (Op) con 1,9 milioni di euro all’anno che con i bandi regionali dello Sviluppo rurale per 10 milioni, a favore di tutte le filiere di cui 3 milioni specifici per l’ortofrutta; con il finanziamento alla meccanizzazione delle operazioni colturali utilizzando le dotazioni finanziarie dei Programmi operativi delle Op con 6 milioni di euro richieste nel 2024 e quelle disponibili nel bando macchine previsto dal Pnrr per 29 milioni di euro oltre che nei bandi ordinari.

Inoltre, l’iniziativa regionale di accesso al credito consente l’abbattimento dei tassi di interesse a favore delle imprese, sostenuta con risorse pari a1,9 milioni di euro, con priorità per quelle ortofrutticole.

La situazione del comparto ortofrutticolo

Ai fattori meteo avversi sempre più frequenti come le gelate tardive, le grandinate estive, i periodi di prolungata siccità in presenza di elevate temperature e, in ultimo, l’alluvione della scorsa primavera, si sono aggiunte le avversità fitosanitarie. Sia nuove e difficili da contenere anche alla luce della riduzione dei prodotti fitosanitari disponibili, sia già note ma con forme di maggiore persistenza, che hanno determinato ulteriori danni alla produzione, in particolare: la Cimice asiatica, la Maculatura bruna, il Colpo di fuoco batterico.

Inoltre, va considerata la scarsa reperibilità di manodopera per diverse operazioni colturali: potatura, trattamenti fitosanitari e raccolta. Fattore che determina un costante aumento dei costi di produzione, al punto che gli imprenditori frutticoli sostengono “che il problema non è vendere ma produrre e raccogliere”.

In questo quadro si è avuto un drastico calo di produzione in particolare nelle annate 2020, 2021 e anche 2023 con una diminuzione di circa il 50% dei quantitativi raccolti rispetto al 2012. Conseguentemente, anche le superfici coltivate a frutta evidenziano un costante calo con una scomparsa delle coltivazioni arboree da frutto, riferita al periodo 2012–2022, di oltre 11.000 ettari, pari al 17,5%. (estirpati mediamente circa 1.000 ettari l’anno). Le specie che hanno perso più superficie sono il pero con una diminuzione di 6.478 ettari, il pesco con 5.244 ettari e le nettarine con 5.079, solo parzialmente sostituite con melo, albicocco e actinidia.

Unioncamere Emilia-Romagna ha elaborato i dati del Registro imprese delle Camere di commercio

Unioncamere Emilia-Romagna ha elaborato i dati del Registro imprese delle Camere di commercioIl risultato è un saldo positivo di +1.483 imprese, che prosegue la crescita delle imprese emiliano-romagnole che sono complessivamente 438.197. Le imprese si strutturano sempre di più come dimostra il consistente incremento delle società di capitali (+3.338). Aumentano i servizi specializzati e le attività edili di ristrutturazione. Stanno muovendosi verso una base imprenditoriale sempre più concentrata il commercio, soprattutto quello al dettaglio, l’agricoltura ed alcuni settori industriali, in particolare moda e fabbricazione di macchinari e attrezzature. La contrazione delle imprese dell’industria avviene parallelamente all’aumento dei relativi addetti.

 

Aperture e cessazioni di imprese nel 2023

Tre anni consecutivi di crescita costante nel numero delle imprese in Emilia-Romagna. E’ quanto emerge dall’analisi Movimprese del Centro studi di Unioncamere regionale.

Che mette però in luce un forte divario fra settori economici che attirano nuove imprese e quelli in cui il ridimensionamento della base imprenditoriale è rapido e costante.

Sono state 24.342 le nuove attività in regione nel 2023, a fronte di 22.859 cessazioni. Il risultato è un saldo positivo di +1.483 imprese, che ha però un’ampiezza che è andata riducendosi negli ultimi tre anni.

Questo perché se negli ultimi tre anni le iscrizioni sono state sostanzialmente stabili, attorno a 24.000 nuove attività all’anno, le cessazioni sono leggermente aumentate (erano 21.766 nel 2022), anche se sono decisamente inferiori rispetto agli anni precedenti al 2020.

 

L’andamento per settore economico

Agricoltura

Nel 2023 l’agricoltura silvicoltura e pesca ha visto diminuire il numero delle imprese di 924 unità.

 

Industria

Nell’industria è in corso da lungo tempo un processo di concentrazione aziendale che anche nell’ultimo anno ha prodotto una riduzione nel numero delle imprese registrate (-247 imprese, -0,5%). L’intensità del processo è andata lievemente acuendosi negli ultimi due anni, ma senza avvicinare i valori che aveva assunto negli anni fino al 2020.

Importante evidenziare che la contrazione delle imprese dell’industria avviene parallelamente all’aumento dei relativi addetti.

Tra i sottosettori della manifattura solo quello della riparazione e manutenzione di macchine vede un aumento consistente (+152 imprese, +3,8%), nel numero delle imprese, il maggiore degli ultimi due anni.

Prosegue, anche se con meno intensità rispetto al 2020, la riduzione nel numero delle imprese dell’industria della moda, (-110, -1,6%). E si evidenzia lo stesso processo di concentrazione nel fondamentale settore della fabbricazione di macchinari e apparecchiature (-84 imprese, -1,9%).

Anche grazie alle misure di incentivazione governative, nonostante siano state contenute nel corso del 2023, hanno continuato ad aumentare le imprese di costruzioni (+1.464, +2%), soprattutto quelle dei lavori di costruzione specializzati (+1.449 unità, +2,8%), le più attive nelle ristrutturazioni e nei piccoli interventi.

 

Servizi

In aumento le imprese di servizi (+1.309, +0,5%), dato sostanzialmente stabile negli ultimi due anni, ma si tratta di un saldo che è il risultato di andamenti contrastanti nei diversi settori che ne fanno parte.

E’ il commercio al dettaglio (-537 unità, -1,2%), il settore che più ha visto ridurre il numero delle imprese registrate, ma anche il commercio all’ingrosso ha la stessa direzione (-437 imprese, -1,2%).

Al contrario il commercio e riparazione di autoveicoli e motocicli ha presentato nel 2023 il saldo positivo più consistente registrato dal 2015 (+162, +1,4%).

Crescono, e di tanto, i servizi che non sono commercio (+2.121 imprese, +1,2%), anche se con andamenti differenti.

Diminuiscono le imprese di trasporto e magazzinaggio (-144, -1%), soprattutto perché si stanno riducendo le attività che fanno solo trasporto terrestre (-186, -1,7%).

Crescono decisamente le attività professionali, scientifiche e tecniche (+566, +3%), ed in particolare le attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale (+396, +6,1%). E aumentano anche le imprese della pubblicità e ricerche di mercato (+90, +3,1%).

Sempre in crescita (+174, +2,9%) le imprese di pulizie e giardinaggio e i call center, le agenzie di recupero crediti e la spedizione di materiale propagandistico (+150, +2,6%).

Da evidenziare il consistente e rapido aumento delle attività finanziarie e assicurative (+261, +2,6%), risultato dovuto al boom dei servizi finanziari che non sono assicurazioni (+209, +10,1%).

In aumento anche le imprese della categoria altre attività di servizi alla persona (+276, +1,8%).

 

L’andamento per forma giuridica

Si conferma il rafforzamento della struttura imprenditoriale.

Continuano infatti ad aumentare, anche se ad un ritmo più rallentato, le società di capitali (+3.338, +2,6%), grazie anche all’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, semplificata in particolare.

Per contro diminuiscono le società di persone (-1.847, -2,2%) e anche per cooperative e consorzi prosegue una tendenza alla concentrazione iniziata dal 2017 (-87, -0,2%).

Segnano invece una piccola variazione positiva (+225, +0,1%) le ditte individuali che interrompono un lungo periodo di segni negativi iniziato nel 2011.

 

Tutti gli approfondimenti su www.ucer.camcom.it

Anche a Sassuolo da oggi le nuove misure antismog

Anche a Sassuolo da oggi le nuove misure antismogEntrano in vigore anche a Sassuolo, come nelle restanti realtà appartenenti al Pair 2030, le nuove misure per la gestione della qualità dell’aria. Lo stabilisce l’ordinanza n°64 del 29 febbraio firmata dal Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani.

Dal 1.3.2024 al 31.3.2024, dal lunedì al venerdì, dalle 8:30 alle 18:30, nell’area individuata divieto di circolazione dei seguenti veicoli a motore:

  • veicoli alimentati a benzina pre euro, euro 1 e euro 2;
  • veicoli diesel e diesel dual fuel pre euro, euro 1, euro 2, euro 3 e euro 4;
  • ciclomotori e motocicli pre euro e euro 1;
  • veicoli benzina-metano e benzina-gpl pre euro e euro 1.

Le domeniche 3.3.2024, 10.03.2024, 17.3.2024 e 24.3.2024 sono domeniche ecologiche, pertanto nella fascia oraria 8:30 – 18:30, nell’area individuata, è fatto divieto di circolazione dei veicoli a motore di cui al precedente punto  e dei veicoli diesel e diesel dual fuel euro 5.

Le restrizioni della circolazione trovano applicazione all’interno dell’area del centro abitato di Sassuolo come approvata con D.G.C. n. 167/2016, delimitata esternamente come segue:

Viale Palestro, Circonvallazione sud-ovest, Circonvallazione sud, Circonvallazione sud-est, Circonvallazione nord-est (tratto compreso tra via Braida e via Verrazzano), Via Verrazzano (tratto compreso tra Circonvallazione sud-est e via Radici in Piano), via Radici in Piano (tratto compreso tra Via Verrazzano e via Radici in Monte) e via Radici in Monte (il perimetro tra via Radici in Monte e via Radici in Piano si raccorda tramite via Stazione e via Marconi, per questo motivo escluse dalle vie oggetto di divieto).

Le vie oggetto di divieto di circolazione sono evidenziate in arancione e le vie costituenti il perimetro sono escluse dal divieto.

L’adozione delle seguenti misure emergenziali su tutto il territorio comunale qualora, nel periodo dal 1.3.2024 al 31.3.2024, nei giorni di controllo (lunedì, mercoledì e venerdì), il bollettino di monitoraggio emesso da ARPAE evidenzi, nell’ambito territoriale della Provincia di Modena, la previsione di superamento del valore limite giornaliero di PM10 per tre giorni consecutivi:

  • ampliamento delle limitazioni alla circolazione di cui al punto 1), nell’area individuata al punto 3), con il divieto di circolazione anche per tutti i veicoli DIESEL e DIESEL DUAL FUEL EURO 5;
  • divieto di utilizzo di generatori di calore per uso civile alimentati a biomassa legnosa, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo, aventi prestazioni energetiche ed emissive inferiori alla classe “4 stelle”;
  • divieto di spandimento di liquami zootecnici. Sono escluse dal presente divieto le tecniche di spandimento con: interramento immediato dei liquami, iniezione diretta al suolo, fertirrigazione con liquami diluiti (contenuto in sostanza secca minore del 2%) e frazione liquida chiarificata generata dal trattamento di separazione meccanica dei liquami e del digestato. Sono ammesse la microirrigazione (a goccia) e la subirrigazione; spandimento a bande, operato da barre orizzontali provviste di tubi rigidi terminanti con una scarpetta metallica di distribuzione a contatto con la superficie del suolo, cd. trailing shoe; su terreni con coltura in atto o seminata, inclusi i prati, spandimento rasoterra a bande o iniezione superficiale a solchi aperti o a solchi chiusi; iniezione diretta a solchi chiusi a profondità superiore ai 10 cm.

Dal 1.3.2024 alla fine della stagione termica (15.4.2024 salvo proroghe), su tutto il territorio comunale, è fatto obbligo di abbassare la temperatura negli ambienti riscaldati di 1°C fino al limite massimo di: 19°C (+ 2°C di tolleranza) negli edifici adibiti a residenza ed assimilabili, a uffici ed assimilabili, ad attività ricreative e di culto ed assimilabili, ad attività commerciali ed assimilabili, ad attività sportive; 17°C (+ 2°C di tolleranza) nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali ed assimilabili.

Sono esclusi da questa disposizione gli ospedali, le cliniche, le case di cura e assimilabili, gli edifici adibiti ad attività scolastiche a tutti i livelli ed assimilabili.

Dal 1.3.2024 al 31.3.2024, su tutto il territorio comunale, è fatto divieto di qualsiasi tipologia di combustione all’aperto a scopo intrattenimento, quali, ad esempio, falò tradizionali o fuochi d’artificio (ad eccezione dei barbecue). In deroga al divieto, sono consentiti due eventi, promossi o autorizzati dall’Amministrazione comunale, nell’ambito di festeggiamenti tradizionali, nel caso in cui non siano state attivate le misure emergenziali o i provvedimenti di dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi.

Dal 1.3.2024 al 31.3.2024, su tutto il territorio comunale, è fatto divieto di abbruciamento dei residui vegetali ai sensi dell’art. 182, comma 6 bis, del D.Lgs. n. 152/2006. E’ fatta deroga al presente divieto: sempre a seguito di prescrizioni emesse dall’Autorità fitosanitaria; per soli due giorni complessivi nei mesi di ottobre e marzo nelle zone non raggiungibili dalla viabilità ordinaria, limitatamente alla combustione in loco di soli residui vegetali agricoli o forestali in piccoli cumuli, non superiori a tre metri steri per ettaro al giorno, da parte del proprietario o dal possessore del terreno. Tale deroga è consentita solo nei giorni in cui non siano state attivate le misure emergenziali per la qualità dell’aria e sempre che non sia stato dichiarato lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi.

Le modalità con cui possono essere condotti e comunicati gli abbruciamenti in deroga sopra citati sono riportati nell’allegato 2 alla D.G.R. n.189/2021.

Dal 1.3.2024 al 31.3.2024, su tutto il territorio comunale, in tutte le unità immobiliari dotate di riscaldamento multicombustibile è vietato utilizzare biomasse combustibili solide (legna, pellet, cippato, altro): nei focolari aperti o che possono funzionare aperti; nei generatori di calore di cui all’art.1 comma 3 del D.M. n.186/2017 aventi classe di prestazione emissiva inferiore a “3 stelle”, così come definita nell’Allegato 1 del citato D.M.

Il presente divieto si applica esclusivamente ai generatori di calore a biomassa utilizzati per il riscaldamento ad uso civile.

Nei generatori di calore funzionanti a pellet per i quali non vige il divieto di cui sopra (quindi certificati 3 stelle o superiori) è fatto comunque obbligo di utilizzare pellet certificato conforme alla Classe A1 della norma UNI EN ISO 17225-2:2014.

Tutto l’anno, ai sensi dell’art.21 del PAIR 2030, è fatto obbligo di chiusura delle porte di accesso al pubblico da parte degli esercizi commerciali e degli edifici con accesso al pubblico per evitare dispersioni termiche nelle fasi di riscaldamento e raffrescamento. Sono esclusi gli esercizi commerciali e gli edifici dotati di dispositivi alternativi alle porte di accesso per l’isolamento termico degli ambienti.

Tutto l’anno, ai sensi dell’art. 22 del PAIR 2030, è fatto divieto di installazione di nuovi generatori di calore a biomassa per uso civile di classe di prestazione emissiva inferiore alle “5 stelle”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 2 marzo 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 2 marzo 2024Nuvolosità irregolare con temporanee schiarite alternate ad addensamenti con piogge sparse, localmente a carattere di rovescio. In serata temporaneo esaurimento dei fenomeni ma con nuovo aumento della nuvolosità a partire da ovest.

Temperature minime in lieve diminuzione con valori intorno a 8/9 gradi, massime stazionarie o in lieve locale aumento, comprese tra 12 e 16 gradi. Venti deboli variabili, tendenti a disporsi dai quadranti meridionali e a rinforzare sui rilievi. Mare inizialmente mosso con moto ondoso in attenuazione fino a poco mosso, specie in Romagna.

(Arpae)

Torna “Dal CERN alla scuola”

Fondazione Golinelli, in collaborazione con l’Italian Teacher Program del CERN di Ginevra, lancia la nuova edizione di Dal CERN alla scuola, ciclo di webinar per ripensare l’insegnamento delle scienze in chiave multidisciplinare. Gli incontri, tutti gratuiti, sono partiti il 29 febbraio. I prossimi appuntamenti sono previsti per il 7 e il 14 marzo.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di fornire un nuovo punto di vista sulle scienze, in una chiave multidisciplinare, dando agli insegnanti nuovi spunti metodologici per appassionare i loro studenti e aiutarli a riflettere sulle innumerevoli connessioni con gli altri ambiti della cultura e della vita quotidiana. Tra gli argomenti trattati: intelligenza artificiale, reti neurali, nuove tecnologie, rapporto tra scienza e diplomazia,  ultime frontiere della ricerca. Le prospettive e le riflessioni che emergeranno dai dialoghi degli ospiti partiranno da esperienze concrete del CERN, fucina di innovazione e idee nell’ambito della ricerca e della conoscenza.

In Intelligenza artificiale per le nuove scoperte, tenutosi giovedì 29 febbraio alle 16, Maurizio Pierini, fisico del CERN, ha fatto entrare i partecipanti nel mondo delle reti neurali, dell’intelligenza artificiale e del machine learning, tecniche computazionali usate in campo scientifico ma con applicazioni che vediamo sempre più spesso anche nel nostro quotidiano.

La scienza come modello di collaborazione e pace, che si terrà giovedì 7 marzo alle 16, sarà incentrato sul rapporto tra scienza e diplomazia e avrà come ospite Maurizio Bona, già consigliere speciale del Direttore Generale del CERN in materia di relazioni con le organizzazioni internazionali ed esperto di diplomazia scientifica.

A chiudere il ciclo, giovedì 14 marzo alle 16, Fisica e medicina: insieme contro il cancro. A portare la propria testimonianza sarà la biologa ed esperta di fisica medica Manjit Dosanjh che ha dedicato la propria attività professionale a combattere il cancro anche con la creazione di reti internazionali di esperti  provenienti da paesi e background diversi, al fine di rendere accessibili le cure più innovative al maggior numero possibile di pazienti, anche nelle zone più disagiate.

Gli incontri sono aperti al pubblico e agli insegnanti (questi ultimi riceveranno un attestato di partecipazione per la frequenza dell’intero ciclo). Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito di Fondazione Golinelli.

Lavori all’ufficio postale di via Pio Donati a Formigine

Lavori all’ufficio postale di via Pio Donati a FormiginePoste Italiane comunica che da martedì 5 marzo, l’ufficio postale di Formigine, sito in via Pio Donati 21, sarà interessato da lavori di manutenzione.

Durante il periodo degli interventi, per tutte le operazioni postali e finanziarie compreso il ritiro delle raccomandate, la clientela potrà rivolgersi nella sede di Corlo di Formigine, sita in via Thomas Alva Edison 6/a, aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle 13.45 e il sabato fino alle 12.45, dotata di ATM Postamat h 24.

L’ufficio postale di Formigine riaprirà il 19 marzo con i consueti orari.

Maltempo: notte tranquilla, situazione sotto controllo. Continua il monitoraggio per fiumi e dissesti

Maltempo: notte tranquilla, situazione sotto controllo. Continua il monitoraggio per fiumi e dissestiNei territori dell’Emilia-Romagna colpiti dal maltempo la notte è trascorsa tranquilla; la situazione continua a essere sotto controllo, con corsi d’acqua e versanti costantemente monitorati. È stata emessa, intanto, per la giornata di domani, venerdì 1^ marzo, una nuova allerta, arancione e gialla (per possibili criticità idrauliche e idrogeologiche), dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e Arpae.

“Si conferma una situazione sotto controllo- ha ribadito Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile-, non si evidenziano problemi particolarmente significativi né sui corsi d’acqua, né in Appennino che non stanno causando isolamenti di popolazione”.

 

Nuova allerta meteo arancione e gialla

Per domani sono previste ancora condizioni di tempo perturbato che in alcuni casi potrebbe comportare incrementi dei livelli idrometrici nei bacini del settore centro-occidentale o fenomeni franosi e ruscellamenti lungo i versanti nelle aree montane e collinari centro-occidentali. La criticità idraulica sulla pianura ferrarese è legata al reticolo secondario. Nelle successive 48 ore, la tendenza è di una stazionarietà dei fenomeni meteo.

# ora in onda #
...............