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venerdì, 27 Giugno 2025
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Don Maurizio, un emiliano in Amazzonia: domenica 11 febbraio la prima del documentario a Maranello

Don Maurizio, un emiliano in Amazzonia: domenica 11 febbraio la prima del documentario a MaranelloÈ tutto pronto per la presentazione del documentario “Don Maurizio – Un emiliano in Amazzonia”, corto di circa 30 minuti realizzato dal Comune di Maranello in Brasile al seguito di Don Maurizio Setti, storico parroco modenese, missionario in Sudamerica da oltre 25 anni. Il giorno della ‘prima’ sarà domenica 11 febbraio alle ore 12, presso la Sala Polivalente Scaramelli in via Alfredo Dino Ferrari a Maranello. Il documentario ripercorre la vita di Don Maurizio, dalla genesi della sua vocazione missionaria fino al contatto con le popolazioni indigene d’Amazzonia, in un viaggio per immagini tra le sue radici e la nuova vita in una delle zone meno accessibili del pianeta.

Nell’occasione, dopo la proiezione alla presenza del sindaco di Maranello Luigi Zironi e dell’assessora allo sport Mariaelena Mililli, che ha partecipato attivamente alla spedizione in Brasile e alla realizzazione del documentario, si terrà anche un pranzo solidale italo-brasiliano per sostenere i progetti Uisp in Brasile: in particolare i fondi raccolti serviranno ad aiutare il centro disabili di Sao Gabriel da Cachoeira, la cittadina del Rio Negro presso cui opera Don Maurizio, e i bambini del quartiere Vila Mimosa a Rio de Janeiro, dove sarà riattivata una scuola di arti marziali.
Presenti all’evento anche i vertici di Uisp Modena, con la presidente Vera Tavoni, e di Uisp Modena Solidarietà, col presidente Paolo Belluzzi anch’egli di ritorno dal Brasile, le due realtà che hanno affiancato il Comune di Maranello nella realizzazione del corto: verranno appunto presentati il progetto su Don Maurizio, nato grazie al contributo della Regione Emilia-Romagna e della sua Consulta degli Emiliano-Romagnoli nel Mondo, e le attività di solidarietà internazionale che fanno capo alla onlus di Uisp.

 

 

Quotazioni degli immobili residenziali a Modena: l’andamento dei prezzi e dei canoni d’affitto

Quotazioni degli immobili residenziali a Modena: l’andamento dei prezzi e dei canoni d’affittoIl mondo immobiliare ha da sempre, nel nostro Paese, una grande importanza: oltre a rispondere alle esigenze abitative dei cittadini, infatti, corrisponde ad una delle forme di investimento più gettonate, ed è al contempo un prezioso “termometro” della situazione economica nazionale.

Un periodo molto interessante per chi vuol acquistare una prima casa

Il periodo attuale è sicuramente molto interessante per chi sta pensando di acquistare un immobile, soprattutto laddove sia destinato ad essere utilizzato come “prima casa”: la Legge di Bilancio 2024, infatti, ha rafforzato l’istituto del Fondo di Garanzia per l’acquisto della prima casa, uno strumento, questo, che può senz’altro essere utilissimo per quei cittadini che versano in una condizione reddituale per la quale gli istituti bancari possono essere restii a concedere il finanziamento.

Non bisogna dimenticare che i mutui dedicati alla prima casa prevedono di per sé, a prescindere dall’eventuale fruizione della tutela del Fondo di Garanzia, delle condizioni particolarmente vantaggiose, proprio per questo noti portali come Telemutuo offrono delle funzioni di comparazione specifiche per i mutui di questa tipologia.

Ma qual è la situazione del mercato immobiliare residenziale in provincia di Modena? È possibile rispondere a questa domanda con buona precisione consultando le statistiche di Immobiliare.it: il noto portale, infatti, consente di scoprire i dati relativi a tutte le province italiane.

Non esitiamo, dunque, e scopriamo la situazione del modenese sia per quel che riguarda i prezzi d’acquisto che i canoni di locazione.

I prezzi medi degli immobili residenziali in provincia di Modena

Secondo le rilevazioni più recenti, ovvero quelle relative al mese di gennaio del 2024, in provincia di Modena il costo medio di un immobile residenziale è di 1.672 €/m², cifra leggermente inferiore rispetto alla media nazionale che, nel medesimo mese, è risultata essere pari a 1.983 €/m².

Nella sua storia più recente, il mercato immobiliare residenziale in provincia di Modena è stato interessato da un brusco calo dei prezzi tra il 2017 e il 2020: nel 2015 la media era di poco superiore a 1.600 €/m², mentre nel maggio 2020 si è toccato quota 1.554 €/m².

Dopo il 2020, invece, i prezzi hanno iniziato a crescere in maniera importante, mantenendosi stabilmente su cifre vicine a 1.640 €/m² e toccando come detto, nel gennaio 2024, la cifra di 1.672 €/m², che ad oggi rappresenta il picco più elevato degli ultimi anni.

I canoni d’affitto medi degli immobili residenziali in provincia di Modena

Per quanto riguarda gli affitti, secondo Immobiliare.it, oggi in provincia di Modena la locazione di una casa costa in media 10,76 €/m², e anche questo è un dato inferiore rispetto alla media nazionale, che si attesta a quota 12,99 €/m².

Per quanto riguarda l’andamento storico di questo dato, la crescita dei canoni d’affitto è stata pressoché costante: ad eccezione di lievi fluttuazioni, il “segno +” nei canoni di locazione è stato riscontrato sempre, dal 2016 ad oggi.

Gli aumenti, peraltro, sono stati notevoli: se oggi, come detto, la media ammonta a 10,76 €/m² (nell’ottobre 2023 si è registrato il picco più elevato, con 10,95 €/m²) nel 2015 essa ammontava a 7,6 €/m²; un andamento, questo, che rispecchia il trend nazionale.

Imprese: 10 progetti realizzati da altrettanti enti locali dell’Emilia-Romagna

Imprese: 10 progetti realizzati da altrettanti enti locali dell’Emilia-Romagna
Vincenzo Colla (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Dalla logistica sostenibile alla moda, dalla sperimentazione di nuovi materiali riciclati per l’edilizia alla valorizzazione di scarti dell’agroindustria, fino allo studio operativo per il riciclo dei dispositivi biomedicali. Ma anche innovativi criteri di localizzazione per nuovi insediamenti produttivi e analisi delle condizioni di fattibilità per le Cer, comunità energetiche rinnovabili.

Sono gli obiettivi e le prospettive di sviluppo di dieci progetti realizzati da altrettanti enti locali dell’Emilia-Romagna, assieme a partner tecnici come i Clust-ER e Centri per l’innovazione della Rete alta tecnologia. Progetti finanziati dalla Regione nel biennio 2022-2023 con un investimento di oltre 760 mila euro, con il bando “Laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese”, nell’ambito dell’attuazione della legge regionale 14 del 2014 e della strategia regionale per l’Agenda 2030.
Un sostegno alla creazione di reti guidate dagli enti locali emiliano-romagnoli e per promuovere l’innovazione sociale e la nascita di esperienze pilota, ma replicabili, per migliorare la sostenibilità dei settori produttivi.

I progetti sono stati realizzati: sulla logistica sostenibile dalla Città metropolitana di Bologna e dall’Unione dei Comuni della Romagna Faentina (Ra); sulla moda dai distretti del tessile di Carpi (Mo) e del calzaturiero di San Mauro Pascoli (Rn); sull’economia circolare dall’Unione dei Comuni Valli e Delizie (Fe), dall’Unione dei Comuni modenesi area Nord, dal Comune di Parma e dal Comune di Formigine (Mo); sulle energie rinnovabili dai Comuni di Cervia (Ra) e di Cento (Fe).

“Siamo soddisfatti- ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla- per la qualità dei progetti realizzati, che evidenziano la straordinaria capacità di fare rete tra pubblico e privato, uno degli obiettivi fondamentali del Patto per il Lavoro e per il Clima, valorizzando le opportunità che possono nascere dalla collaborazione tra imprese, enti locali, centri di innovazione e formazione. La Regione considera centrale, in un momento di trasformazione così veloce, la capacità di lavorare e co-progettare insieme tra enti locali, fondazioni, Cluster, università, per trovare le soluzioni più innovative ed efficaci”.

I DIECI PROGETTI

Logistica
Sul tema della logistica sostenibile, il progetto InterLab della Città metropolitana di Bologna ha consentito la creazione del “gemello digitale” dell’Interporto, utilizzato per la simulazione degli effetti delle modifiche alla viabilità dell’area già in programma e che, attraverso il progetto DeLIVER sarà ulteriormente sviluppato e integrato con un sistema di Big Data assurgendo a modello per altri hub logistici del territorio. Mentre l’Unione dei Comuni della Romagna Faentina sta portando avanti un progetto sulla logistica smart nel centro storico di Faenza, tramite aree di rottura del carico e cargo-bike per le consegne.

Moda
La sostenibilità nella moda è una tematica affrontata nel distretto tessile di Carpi (Mo) e nel calzaturiero di San Mauro Pascoli (Rn). Le iniziative condotte dal Comune di Carpi, in collaborazione con il Cluster Create e il Carpi Fashion System, hanno supportato le imprese nel definire nuove progettualità portando, tra l’altro, all’attivazione di un laboratorio di ricerca industriale sul trattamento della canapa, finanziato dalla Regione per un importo di quasi 500mila euro.
Il Comune di San Mauro Pascoli ha puntato sulla sperimentazione di uno strumento sulla circolarità sulle imprese del distretto e sullo studio dei flussi di rifiuti prodotti dal calzaturiero, attività che verranno ulteriormente sviluppate fino all’adozione di possibili soluzioni gestionali, progettuali e tecniche alle problematiche evidenziate.

Economia circolare
Lo sviluppo di strategie per favorire l’economia circolare è stato sperimentato rispetto a diverse filiere: il progetto “Ecolab 2” dell’Unione dei Comuni Valli e Delizie (Fe) ha studiato la fattibilità tecnico-economica di impianti per la produzione di materie prime intermedie per l’industria cosmetica e farmaceutica dalla valorizzazione di scarti dell’agroalimentare.
L’Unione dei Comuni modenesi area Nord, col suo progetto sulla sostenibilità nel distretto del biomedicale, ha contribuito a creare un network funzionale alla definizione di candidature sui bandi per la ricerca, in riferimento alla progettazione di packaging più sostenibili e al recupero dei dispositivi medici scaduti. “Territori circolari” promosso dal Comune di Parma ha consentito la progettazione e prototipazione di alcuni processi pilota di riutilizzo delle materie di scarto nel settore edile. Il Comune di Formigine (Mo) ha definito un modello di Smart Eco District, per nuovi insediamenti produttivi che rispettano i principi dell’economia circolare.

Energia
Lo sviluppo delle energie rinnovabili sui territori è stato affrontato dai Comuni di Cervia e di Cento (Fe), ognuno con un proprio progetto finalizzato alla definizione di modelli replicabili di collaborazione pubblico-privato per la costruzione di comunità energetiche rinnovabili (Cer) in funzione dei diversi contesti.

Assemblea PD Formigine: con voto unanime, Elisa Parenti è il candidato proposto alla coalizione

Assemblea PD Formigine: con voto unanime, Elisa Parenti è il candidato proposto alla coalizioneSi è riunita presso Sala Loggia a Formigine l’assemblea comunale del PD, alla presenza del Segretario provinciale Roberto Solomita, del segretario comunale Luca Malagoli, del Sindaco Maria Costi. Oltre 50 gli intervenuti, che hanno condiviso in un dibattito ampio e partecipato che il percorso finora effettuato è valido, inclusivo ed efficace e che le primarie non rappresentano la soluzione prediletta dagli iscritti per la selezione delle candidature (come già deliberato dalla medesima assemblea all’unanimità in una seduta precedente).

L’assemblea ha ribadito il forte apprezzamento per il lavoro della coalizione (in particolare fatto con le civiche con Formigine Città in Movimento e Formigine Viva) e il loro contributo ai risultati amministrativi della giunta, la volontà di continuare a lavorare proficuamente con gli alleati che già partecipano al tavolo e l’interesse ad interloquire con altre forze che condividano principi e obiettivi comuni per il bene della comunità formiginese (a partire da Alleanza Verdi-Sinistra, Azione, Italia Viva, a Movimento 5 Stelle), iniziando dall’indicazione fatta per il candidato sindaco. Il percorso del PD infatti si è concluso dopo un’approfondita fase di consultazioni col territorio e con le forze politiche con un voto all’unanimità che ha indicato il profilo di Elisa Parenti come nominativo per la candidatura a Sindaco di Formigine.

Elisa Parenti ha 38 anni, sposata e mamma di una bambina, è avvocato libero professionista esperta in diritto civile e privacy.

Nel documento approvato dall’assemblea si legge anche che: “l’8 e 9 giugno Formigine e molti altri Comuni della regione e del Paese si recheranno al voto per rinnovare le loro amministrazioni comunali nonché per le elezioni europee 2024. In questi mesi si conclude il mandato della seconda giunta Costi, che ha continuato la tradizione di buon governo della città da parte del centrosinistra, raggiungendo nuovi traguardi amministrativi e confermando il consenso della cittadinanza per l’operato di sindaco, giunta, consiglio comunale. Nei mesi scorsi si è avviato un percorso democratico, trasparente, condiviso e aperto che ha iniziato la selezione delle personalità individuabili come candidato sindaco, come candidati consiglieri.(…).Dal percorso sono emerse tre disponibilità di massima per la candidatura alla carica di sindaco di persone hanno partecipato ad incontri con la base, assemblee del partito, confronti con la coalizione, accettando e incardinandosi in un percorso trasparente e democratico, che ha definito il profilo del candidato con le caratteristiche necessarie ad affermarsi nella competizione elettorale. A queste tre persone va un ringraziamento forte e sentito perché l’ipotesi di mettersi a servizio della comunità prevede un sacrificio personale importante ben sapendo quanto l’attività amministrativa sia totalizzante, faticosa, impegnativa e quanti sacrifici imponga alla vita personale e privata, nonché si auspica che esse rimangano tutte coinvolte all’interno del percorso, valorizzate per lavorare insieme perché il loro contributo rappresenterà una ricchezza importante per costruire il programma elettorale, e auspicabilmente per continuare a lavorare insieme all’interno della prossima amministrazione comunale”.

Dopo questa fase, continueranno ora gli incontri di approfondimento tematici del tavolo del programma coordinato dal consigliere Nicola Benassi, il cui prossimo incontro è previsto per il 24 febbraio.

 

Un altro anno straordinario per lo sport in Emilia-Romagna, con la Grande partenza del Tour de France

Un altro anno straordinario per lo sport in Emilia-Romagna, con la Grande partenza del Tour de FranceL’anno del Tour de France, che, per la prima volta nella sua storia, prenderà il via dall’Italia con la Grande Partenza “Firenze/Emilia-Romagna” e le tre tappe Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino, tra il 29 giugno e il 1^ luglio.

Ma anche altre importanti novità, quali l’Open d’Italia di Golf a Cervia (dal 27 al 30 giugno), nel cuore della Romagna colpita dall’alluvione; la Formula E World Championship, il campionato dedicato alle auto elettriche, unico appuntamento italiano al Misano World Circuit di Misano Adriatico il 13 e il 14 aprile; il calcio Azzurro con tre partite, tra la Nazionale Under 21 e quella maggiore: il 22 e il 26 marzo allo Stadio Manuzzi di Cesena e al Mazza di Ferrara, il 4 giugno al Dall’Ara di Bologna;  i Mondiali di Pattinaggio artistico su rotelle a Rimini dal 2 al 14 settembre.

Un 2024 all’insegna del grande sport, con oltre 100 appuntamenti presentati oggi a Bologna presso la sede della Regione dal presidente, Stefano Bonaccini.

Tante le novità in arrivo dunque, ma tante anche le prestigiose conferme, a partire dalla Coppa Davis, per il terzo anno consecutivo all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno (Bo) dal 9 al 15 settembre; il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna di F1 all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola,  dopo il forzato rinvio dello scorso anno nei giorni dell’alluvione,  insieme al Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini di Moto Gp a Misano (rispettivamente  17- 19 maggio, 6-8 settembre) e la prova del Mondiale Superbike, ancora  al circuito Marco Simoncelli, il 2 giugno.

“Quest’anno più che mai l’Emilia-Romagna si conferma autentica Sport Valley. Una regione ad alto tasso di vocazione sportiva, sempre più cornice ideale di eventi di caratura internazionale e alto livello agonistico, come la Grande Partenza del Tour de France, un appuntamento senza precedenti, che rappresenta il coronamento di un impegno forte che in questi anni abbiamo rivolto alla promozione dello sport e del territorio- ha sottolineato Bonaccini-.  Ma voglio qui ricordare il ruolo dei Comuni e delle istituzioni locali, senza i quali tutto questo non sarebbe possibile. Una capacità organizzativa straordinaria, insieme alla voglia di mettersi in gioco e di fare squadra, come succede in questi mesi in cui fervono i preparativi per accogliere la carovana del Tour.  Con un pensiero sempre rivolto alla Romagna, così duramente colpita dall’alluvione. È fondamentale che non si spengano i riflettori su questo territorio e lo sport può darci una mano”.

Alla presentazione anche il capo della segreteria politica della Presidenza della Regione, Giammaria Manghi, che ha parlato di una “programmazione in stretta collaborazione con molte Federazioni nazionali, capillare, in grado di coprire tutto il territorio regionale, puntando, oltre che sui grandissimi eventi di richiamo internazionale anche su decine e decine di manifestazioni a livello territoriale, incontri, ritiri, non meno importanti per le ricadute anche economiche”.

Protagonista lo sport, protagonisti i territori

Protagonista lo sport, protagonisti i territori. Per un cartellone che costituisce un importante veicolo di promozione sul piano turistico e di indotto economico.

A confermalo i dati di una ricerca promossa dalla Regione e realizzata dal Centro studi SG Plus in collaborazione con l’Università degli Studi di Parma. Per 81 manifestazioni che nel 2022 si sono svolte in Emilia-Romagna è stato valutato un indotto di oltre 150 milioni di euro, a fronte di un investimento da parte della Regione pari a 8,3 milioni di euro. Dunque, con un effetto moltiplicatore di 18 euro per ogni euro stanziato dalla Regione.

Al centro la Romagna colpita dall’alluvione

Un anno iniziato con alcuni grandi appuntamenti tra cui a gennaio la Final Four della Coppa Italia di pallavolo maschile, all’Unipol Arena di Casalecchio di Reno e la cerimonia di consegna dei Caschi d’oro Motosprint a Modena lo scorso 1^ febbraio.

Con un’attenzione particolare alla Romagna alluvionata, che tra giugno e luglio vedrà sfrecciare i campioni della Grande Boucle e ospiterà, ancora a fine giugno, all’Adriatic Golf Club di Cervia l’81^ edizione dell’Open d’Italia di Golf. Mentre poche settimane prima, il 17 maggio, sarà la volta della tappa Riccione (Rn)-Cento (Fe), del Giro d’Italia maschile.

Le Granfondo, lo sport femminile, quello paralimpico

Tra le conferme alcune grandi classiche come le nove granfondo di ciclismo (si parte con la Granfondo del Po a Ferrara il 17 marzo, si chiude con la Granfondo La Gialla a Misano Adriatico il 15 settembre, passando per la storica Granfondo Nove Colli a Cesenatico il 19 maggio) e le cinque maratone (tra marzo e dicembre a Bologna, Parma, Ravenna, Rimini e Reggio Emilia): veri e proprio brand all’insegna del binomio sport e turismo.

L’attenzione allo sport femminile, a partire dal Torneo 6 nazioni di rugby femminile allo stadio Lanfranchi di Parma tra marzo e aprile e le due tappe del Giro d’Italia femminile, il 9 luglio Sabbioneta (MN) – Toano (Re) e il 10 Imola (Bo) -Urbino (Pu).

E quella per le discipline paralimpiche, con i Campionati italiani di tennis tavolo a Cadelbosco di sopra (Re) il 4-7 aprile, Obiettivo 3 a Parma il 25 maggio e – sempre nel Parmense, a Busseto – gli Special Olympic Games il 7-9 giugno, mentre a settembre è in programma il Silver Nations League di Paravolley. Nel corso dell’anno diversi gli eventi promossi dalla Federazione Italiana Sport Sordi a Castelnuovo né Monti (RE) dove, grazie alla collaborazione con la Regione, è nato il nuovo Centro federale.

https://regioneer.it/calendario-sport-2024

Il grande calcio nel nuovo calendario 2024 degli eventi sportivi dell’Emilia-Romagna

C’è anche il grande calcio nel cartellone di eventi 2024 della Sport Valley emiliano-romagnola, grazie a tre partite che vedranno protagoniste la Nazionale Azzurra e quella Under 21 tra marzo e giugno.

Tre appuntamenti di grande richiamo e una nuova, ulteriore, occasione di promozione del territorio sul piano internazionale, resa possibile dalla collaborazione tra Regione e Federazione italiana giuoco calcio.

“Siamo orgogliosi di ospitare in Emilia-Romagna i campioni azzurri- ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, annunciando oggi a Bologna le tre partite-. La Nazionale è un patrimonio di tutto il Paese, parte della nostra storia comune, che ci ha regalato e continuerà a regalarci emozioni uniche. Grazie, dunque, al presidente Gravina per questa opportunità che rafforza il prestigio della Sport Valley emiliano-romagnola e che non mancherà di dare ulteriore visibilità alla nostra bella regione”.

“È un piacere per la FIGC tornare a giocare in Emilia-Romagna con la Nazionale maggiore e l’Under 21 – dichiara Gabriele Gravina, presidente della Federazione italiana giuoco calcio – ringrazio il presidente Bonaccini per la lungimiranza del progetto con cui sta investendo in promozione del territorio attraverso la valorizzazione degli eventi e delle infrastrutture sportive. Come già fatto in altre Regioni, la FIGC continua nel suo percorso di collaborazione con gli enti locali e i diversi territori per creare nuove opportunità di sviluppo. Il calcio è uno spettacolo seguito da milioni di persone e, al tempo stesso, uno straordinario veicolo di condivisione. In particolare le Nazionali azzurre suscitano un bellissimo sentimento di unione, che attraversa l’intero Paese. D’accordo con la Regione, promuoveremo iniziative culturali e di responsabilità sociale, perché il messaggio di partecipazione con cui ci presenteremo a Bologna, Cesena e Ferrara non si limita alla disputa delle gare”.

Le partite

Si parte a marzo con due partite della Nazionale Under 21, entrambe valide per le qualificazioni ai Campionati europei Under 21 del 2025: il 22 Italia-Lettonia allo Stadio Dino Manuzzi di Cesena e il 26 Italia-Turchia al Paolo Mazza di Ferrara.

Il 4 giugno sarà la Nazionale maggiore a scendere in campo contro la Turchia allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna per la prima delle due amichevoli di preparazione ai Campionati Europei.

La presenza delle Nazionali Azzurre tra marzo e giugno consentirà inoltre alcune attività ludico – sportive che coinvolgeranno le scuole calcio e le scuole dei territori di riferimento.

La collaborazione tra Regione e Figc

La collaborazione tra Regione e Figc si consolida ulteriormente per ospitare tutte le squadre della Nazionale, maschili e femminili.  Negli ultimi anni, la Nazionale A ha scelto Reggio Emilia (Italia – Lituania, qualificazioni alla Coppa del Mondo Qatar 2022), Bologna e Cesena (Italia – Germania e Italia – Ungheria in Nations League a giugno 2022). La Nazionale Femminile nel 2023 è scesa in campo a Ferrara (l’amichevole Italia – Marocco) e Parma (Italia – Svizzera in Nations League lo scorso novembre).  Diverse le gare delle Giovanili, su tutte a Sassuolo (Mo) a novembre 2023, l’Under 20 Vice Campione del Mondo (Italia – Portogallo).

E proprio l’Emilia-Romagna ha ospitato negli anni passati la mostra itinerante “Azzurra: la grande storia della Nazionale”, organizzata in collaborazione con la Fondazione Museo del calcio di Coverciano, che ha permesso di esporre sul territorio alcuni straordinari cimeli dei 114 anni di storia azzurra.

Il calendario degli eventi sportivi 2024 della Regione Emilia-Romagna è coordinato dal capo della segreteria politica della Presidenza, Giammaria Manghi.

Arrestato dai Carabinieri mentre, a Formigine, tenta di rubare sulle autovetture in sosta

Arrestato dai Carabinieri mentre, a Formigine, tenta di rubare sulle autovetture in sostaLa scorsa notte, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo, hanno tratto in arresto un 45 enne, colto in flagranza di reato per
tentato furto aggravato, commesso su tre autovetture in sosta sulla pubblica via.

Nel corso di un servizio perlustrativo, una pattuglia è immediatamente intervenuta
nella frazione di Casinalbo di Formigine, a seguito di una telefonata pervenuta sull’utenza
“112”, che segnalava una persona aggirarsi con fare sospetto intorno a dei veicoli
regolarmente parcheggiati.

L’immediato intervento dei militari ha permesso di sorprendere un uomo all’interno
dell’abitacolo di un’autovettura, che rovistava nel vano portaoggetti del cruscotto. Il veicolo
aveva il finestrino in frantumi e la persona era ferita in una mano. Sottoposta a perquisizione personale è stata trovata in possesso di alcuni arnesi atti allo scosso.
Sul posto è stato accertato che l’indagato, mediante rottura dei finestrini, aveva
rovistato all’interno di tre autovetture parcheggiate sulla stessa strada.

La persona arrestata, già nota per i suoi precedenti, risultava sottoposta alla misura
cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di residenza, con divieto di uscire
dall’abitazione in orario notturno.
Nella mattinata odierna, l’arrestato è stato condotto davanti al Giudice del Tribunale
di Modena per il processo con rito direttissimo.

A14 Bologna-Taranto: chiuso per una notte il tratto Bologna San Lazzaro-allacciamento A13

A14 Bologna-Taranto: chiuso per una notte il tratto Bologna San Lazzaro-allacciamento A13Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante, dalle 22:00 di domenica 11 alle 6:00 di lunedì 12 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e l’allacciamento con la A13 Bologna-Padova, verso la A1 Milano-Napoli, con conseguente chiusura della stazione di Bologna Fiera, in entrata verso la A1 e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio; per la chiusura dell’entrata della stazione di Bologna Fiera: Bologna Arcoveggio, sulla A13.

Ripristino area ex Frantoio a Sassuolo: l’ordinanza del Sindaco

Ripristino area ex Frantoio a Sassuolo: l’ordinanza del Sindaco
l’intervento dei vigili del fuoco la sera dell’incendio

La rimozione e lo smaltimento dei rifiuti, il ripristino dello stato dei luoghi e la bonifica delle coperture in cemento amianto: è questo quanto impone l’ordinanza n° 34 del 7 febbraio a firma del Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani alla proprietà dell’ex frantoio di via Borgo Venezia, oggetto di un incendio la scorsa Vigilia di Natale.

“Accertato che personale dei vigili del fuoco in data 24/12/2023 è intervenuto a Sassuolo in via Borgo Venezia in seguito all’incendio di una discarica abusiva sita all’interno di un frantoio abbandonato – si legge nell’ordinanza – riscontrando che l’incendio coinvolgeva un’area di circa 750 mq al cui interno si trovavano prevalentemente cataste di pneumatici e masserizie varie; ordina di: ripristinare lo stato dei luoghi entro e non oltre 45 giorni dal ricevimento della presente, mediante rimozione ed avvio a recupero o smaltimento degli ingenti quantitativi di pneumatici combusti e non combusti, nonché degli altri rifiuti di varia natura ivi presenti.

I rifiuti dovranno essere classificati ai sensi dell’art. 184 del D.Lgs. 152/2006 e delle Linee guida di cui al DM 47 del 9/8/2021 ed essere tempestivamente smaltiti o avviati a recupero nel rispetto della normativa di settore.

Di bonificare le coperture in cemento amianto e rimuovere e smaltire a norma di legge l’amianto sbriciolato presente a terra, entro e non oltre 90 giorni dal ricevimento della presente. Analizzare, entro e non oltre 90 giorni dal ricevimento della presente, la matrice terreno, concordando preventivamente forme e modalità con ARPAE – Distretto Area Sud di Maranello, al fine di accertare la corretta rimozione dei rifiuti e dell’amianto a terra. E’ fatto obbligo di comunicare preventivamente a Comune, ARPAE e Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile – Ufficio territoriale sicurezza territoriale e protezione civile di Modena l’inizio dei lavori e la ditta incaricata, allegando la planimetria dell’area di cantiere e della viabilità di accesso, anche su base catastale.

Entro e non oltre 30 giorni dalla conclusione delle attività, inoltre, la proprietà dovrà presentare al Comune, ad ARPAE – Distretto Area Sud di Maranello e all’AUSL una relazione riepilogativa dei lavori effettuati, corredata di idonea documentazione fotografica, planimetria delle aree di intervento, copia dei formulari attestanti il corretto smaltimento e/o recupero dei rifiuti ai sensi dell’art. 193 del D.Lgs. 152/2006 e copia dei certificati analitici attestanti la non contaminazione dei terreni”.

 

Nuovi marciapiedi e potature in centro a Fiorano

Nuovi marciapiedi e potature in centro a FioranoE’ cominciata martedì 6 febbraio la potatura dei quasi 100 alberi lungo di via della Vittoria, in centro a Fiorano. L’intervento, atteso dai residenti, costa circa 25.000 e terminerà nei prossimi giorni.

Sempre in centro a Fiorano, da una decina di giorni, è avviato anche il cantiere per la realizzazione dei nuovi marciapiedi in via Antonio Gramsci, via Andrea Doria e via don Messori, intervento anche questo atteso e necessario per garantire la sicurezza e l’accessibilità dei pedoni e che si inserisce nel progetto complessivo di riqualificazione del centro di Fiorano che l’Amministrazione comunale sta portando avanti da tempo.

I nuovi marciapiedi costano circa 91.000 euro, di cui 65.000 finanziati tramite il progetto “Bike to Work” della Regione Emilia-Romagna, a cui il Comune di Fiorano Modenese aveva aderito.

“Con questi interventi i pedoni, quindi penso soprattutto ad anziani e carrozzine, possono ora  camminare in sicurezza senza dover stare in mezzo alla strada come è stato fino ad oggi”, sottolinea l’assessore ai Lavori Pubblici Monica Lusetti.

Carnevale a Sassuolo: modifiche alla viabilità

Carnevale a Sassuolo: modifiche alla viabilitàSi svolgerà martedì prossimo, 13 febbraio a partire dalle ore 15 in occasione del Martedì Grasso, la festa di carnevale in Piazza Garibaldi, in collaborazione con il Comitato Commercianti e Pro Loco Sassuolo.

Ci sarà Mago Blu con uno spettacolo di illusionismo e musica, uno stand con le golose frappe di Forum UTE e la sfilata in maschera degli alunni della Scuola G. Pascoli.

Per consentire il regolare svolgimento della manifestazione, attraverso l’ordinanza n°36 dell’8 Febbraio a firma della Comandante della Polizia Locale Rossana Prandi in pubblicazione all’Albo Pretorio, la viabilità e la sosta nelle zone del centro subiranno alcune modifiche.

In particolare:

piazza Garibaldi, via Battisti, via Mazzini (nel tratto compreso tra via Farosi e piazza Garibaldi): divieto transito e sosta/fermata dalle ore 14 alle ore 24 di Martedì 13 Febbraio, salvo addetti dislocazione strutture pertinenti all’evento e, limitatamente al transito, per commercianti/residenti area evento fino alle ore 16 e dalle ore 18 alle ore 19.

In via Giovanni 23° ( nel tratto tra Oratorio Don Bosco e via Menotti) ed in via Menotti (tratto compreso tra via Giovanni 23° e p.zza Garibaldi): dalle ore 16,30 alle 17,30 del 13 febbraio saranno presenti interruzioni temporanee della circolazione per il tempo strettamente necessario al passaggio in sicurezza del corteo in maschera di carnevale; debitamente scortato da operatori PL e/o VOS.

Sunia ER: più di 6.000 firme raccolte in regione per chiedere provvedimenti urgenti in materia di politiche abitative

Sunia ER: più di 6.000 firme raccolte in regione per chiedere provvedimenti urgenti in materia di politiche abitativeDopo due leggi di bilancio del governo Meloni senza alcuna misura che affronti l’emergenza abitativa non resta che accentuare la mobilitazione.

In questi giorni in regione si sta completando la raccolta delle firme sulla petizione popolare promossa dal SUNIA nazionale a sostegno della richiesta di provvedimenti urgenti in materia di politiche abitative.

In poche settimane, sono oltre 6.000 le firme raccolte da Piacenza a Rimini, prossimamente verranno consegnate a Roma assieme a quelle raccolte nel resto d’Italia. La proposta è una sola: dato che gli affitti e i mutui schizzano alle stelle, serve un piano casa che realizzi nuove case popolari, ristrutturi le decina di migliaia inutilizzate, finanzi l’ edilizia residenziale a proprietà indivisa a canoni calmierati favorendo la mutualità, metta a disposizione risorse per il contributo affitto, regolamenti gli affitti brevi ad uso turistico, incrementi gli alloggi pubblici per studenti fuori sede.

I numeri in Emilia Romagna sono noti: 25.000 famiglie in graduatoria ERP, 7.000 alloggi ERP sfitti in regione per carenza di risorse, 3.600 sfratti, affitti che si portano via il 30-40% del reddito percepito, migliaia di giovani lavoratori e studenti in cerca di affitti calmierati.

L’emergenza abitativa in regione richiede questi interventi urgenti da parte del governo centrale perché sono insufficienti le risorse del bilancio regionale. I dirigenti e i politici regionali di centrodestra come pensano di affrontare il disagio abitativo? Per adesso stanno alimentando una guerra tra ceti sociali in difficoltà, lanciando vergognose  raccolte di firme per  petizioni che vorrebbero contrastare la recente azione della Regione che è intervenuta su regolamenti comunali palesemente discriminatori verso i cittadini in attesa di avere un alloggio popolare.

(SUNIA Emilia Romagna)

I dati di “Mal’Aria di città 2024”

I dati di “Mal’Aria di città 2024”La lotta allo smog nelle città italiane è ancora in salita secondo il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città 2024”, redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign. Infatti, nonostante una riduzione dei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023, le città faticano ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell’aria. I loro livelli attuali sono stabili ormai da diversi anni, in linea con la normativa attuale, ma restano distanti dai limiti normativi che verranno approvati a breve dall’UE, previsti per il 2030 e soprattutto dai valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziando la necessità di un impegno deciso, non più rimandabile, per tutelare la salute delle persone.

Il report di Legambiente ha analizzato i dati del 2023 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2). I dati evidenziano un miglioramento rispetto all’anno precedente, probabilmente attribuibile soprattutto alle condizioni meteorologiche “favorevoli” che hanno caratterizzato il 2023, anziché a un effettivo successo delle azioni politiche intraprese per affrontare l’emergenza smog. Sebbene infatti il quadro che emerge per l’Emilia Romagna sia nel complesso positivo per lo scorso anno, quando solo la città di Ferrara si è trovata a superare i giorni consentito di sforamento per il PM10, già i dati di queste prime settimane del 2024 dimostrano il persistere delle condizioni che conducono le concentrazioni di inquinanti al di sopra dei valori consentiti dalla legge. Dal 21 Gennaio la nostra regione è infatti soggetta alle misure emergenziali a causa dell’eccessiva presenza di inquinanti nell’aria, che, in assenza di piogge o vento, avvolgono come una cappa le nostre città. A Modena e Ravenna è già stata superata la metà degli sforamenti del valore di PM10 consentiti in un anno (rispettivamente 21 e 19 sui 35 possibili al 06 Febbraio), altre città sono al limite (Ferrara, Piacenza e Rimini con 17 sforamenti); se il meteo non cambierà questi numeri saranno destinati ad aumentare e siamo solo a inizio Febbraio.  In questi giorni abbiamo assistito anche al fenomeno della cosiddetta “neve chimica” ovvero nebbia che a causa dell’abbassamento delle temperature, gela, e cade al suolo come fosse neve; una neve pericolosissima però perché è un aggregato di inquinanti, spore e altri allergeni che i depositano nei nostri polmoni, aumentando i casi di asma e bronchite cronica.

“I dati del 2023 ci dicono che il processo di riduzione delle concentrazioni nelle città emiliano romagnole è troppo lento” – commenta Francesco Occhipinti direttore di Legambiente Emilia Romagna “Ad oggi tutti i nostri comuni capoluogo dovranno intensificare gli sforzi per ridurre le loro concentrazioni di PM10 entro il 2030, con una percentuale di riduzione compresa tra il 5% e il 30% mentre per il PM2.5 la riduzione necessaria oscilla tra il 26% e il 47%. Di poco migliore la situazione per quanto riguarda l’NO2, dove la riduzione massima richiesta riguarda Modena con un 26%. Alla luce degli standard dell’OMS, che suggeriscono valori limite molto più stringenti dei valori di legge attuali e che rappresentano il vero obiettivo per salvaguardare la salute delle persone, la situazione diventa ancora più critica. Bisogna determinare una svolta a livello nazionale e territoriale per ridurre l’impatto sanitario sulla popolazione, il costo ad esso associato, e il danno agli ambienti naturali”.

“La discussione sul nuovo Piano Aria Integrato Regionale approvato nei giorni scorsi dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha messo in luce le criticità del contesto emiliano-romagnolo, inserito nel territorio del bacino padano, dove occorrerà intervenire in modo coordinato sui tre principali settori responsabili delle emissioni – agricoltura, trasporti, impianti di riscaldamento”, aggiunge Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna. “Se sul versante della mobilità si avviano trasformazioni rilevanti nel contesto urbano, come nel caso delle città a 30 km/h, restano da risolvere le debolezze dei sistemi di trasporto pubblico e da eliminare gli stanziamenti di risorse a sostegno di nuove infrastrutture autostradali, assolutamente controproducenti per il raggiungimento degli obiettivi. Occorre poi avviare una seria riflessione sui vincoli posti alle attività produttive, sia nel settore zootecnico sia in quello industriale, laddove il Piano non prevede vincoli stringenti per le nuove autorizzazioni e per quelle da rinnovare: è necessaria una valutazione complessiva dei quantitativi complessivi delle emissioni autorizzate a livello regionale, valori al quale non dovrebbe essere consentito di aumentare ma che, al contrario, dovrebbero diminuire in futuro. La crescita economica non può essere considerata più importante della tutela della salute dei cittadini.”

Le sorti della salute dei cittadini europei saranno determinate nel trilogo, l’ultima fase del processo di revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria, prevista entro febbraio 2023. Considerando che in Italia ci sono 47.000 decessi prematuri all’anno a causa del PM2.5, è cruciale – avverte Legambiente – che il Governo italiano non ostacoli ulteriormente questo percorso, evitando deroghe e clausole che possano giustificare ritardi nel raggiungimento degli obiettivi.

“Sulla città di Bologna abbiamo formalmente chiesto da tempo insieme ad altre associazioni un’analisi epidemiologica sugli effetti dell’inquinamento da traffico veicolare per chi vive in prossimità di tangenziale e autostrada – commenta Claudio Dellucca presidente di Legambiente Bologna – che volevamo fosse preliminare alla decisione sulla realizzazione del Passante. La richiesta non ha ancora avuto risposta, mentre i cantieri del Passante, che in alcuni punti arriverà ad avere 18 corsie e a sfiorare le case, sono aperti. Crediamo che sia necessario pensare prima alla salute dei cittadini e rivedere alcuni progetti in favore di una mobilità meno impattante per persone e merci.”

Quest’anno, Legambiente lancia la campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento” che si svolgerà dall’8 febbraio al 6 marzo. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile, di cui anche il cigno verde fa parte, farà tappa in 18 città italiane per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure.  L’iniziativa giungerà a Bologna il 24/02.  Durante la tappa, che si svolgerà al Mercato Ritrovato, si parlerà di Cottà30 e delle misure necessarie affinché a Bologna ci si possa muovere in sicurezza e senza usare l’auto privata.

È possibile seguire tutte le tappe di Città30 sulle pagine Facebook, Instagram Legambiente Lab e Twitter GreenMobility. Legambiente lancia anche per quest’anno la petizione on line “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” con la quale chiede al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> https://attivati.legambiente.it/malaria

 

A1 Milano-Napoli: chiuso stanotte il tratto allacciamento A14-allacciamento raccordo di Casalecchio verso Firenze

A1 Milano-Napoli: chiuso stanotte il tratto allacciamento A14-allacciamento raccordo di Casalecchio verso FirenzeSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, dalle 22:00 di giovedì 8 alle 6:00 di venerdì 9 febbraio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Firenze.

In alternativa, chi proviene da Milano ed è diretto verso Firenze, potrà uscire sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde e la Tangenziale verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, per poi entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio e proseguire in direzione della A1/Firenze.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 9 febbraio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 9 febbraio 2024Cielo molto nuvoloso con nuvolosità più consistente sui rilievi emiliani, associata a precipitazioni anche di moderata intensità lungo il crinale appenninico già dal mattino e in intensificazione durante la giornata. Sui rilievi romagnoli le precipitazioni saranno meno intense e arriveranno nel corso della mattinata. In pianura le precipitazioni avranno carattere debole e irregolare, risultando più continue su quelle settentrionali.

Temperature minime in lieve aumento con valori attorno a 6 gradi sul settore centro-occidentale e 8/10 gradi sulla Romagna. Massime pressoché stazionarie con valori attorno a 12/14 gradi. Venti deboli orientali sulla pianura, moderati meridionali lungo la costa e sul mare. Moderati sud-occidentali sui rilievi in intensificazione durante la giornata, con raffiche forti sulle zone di crinale. Mare poco mosso, con moto ondoso in aumento, fino a molto mosso sul settore settentrionale nel corso della sera.

(Arpae)

Le api, conoscerle e proteggerle. Se ne parla venerdì a Formigine

Venerdì 9 febbraio – ore 20:45 presso il Centro Educazione Ambientale “Il Picchio” a Villa Gandini di Formigine – una serata dedicata allo straordinario e sconosciuto mondo delle API, alla loro importanza fondamentale per l’ecosistema e per la nostra specie ed alle azioni
che ognuno di noi può fare per aiutarle e proteggerle. Se ne parla insieme ad ANDREA SILINGARDI, apicoltore ed ecovolontario. Info: Circolo “Chico Mendes”:  circolochicomendes@libero.it

Sciame sismico oggi nel parmense

Sciame sismico oggi nel parmenseUno sciame sismico sta interessando il Parmense: dalle 6.30 di questa mattina alle 17 di questo pomeriggio, più di 30 le scosse registrate dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con epicentro tra Langhirano e Calestano con magnitudo compresa per lo più tra 2.0 e 3.3. Al momento non si registrano segnalazioni di danni a persone o cose.

Formazione, nuove opportunità per i giovani fino a 25 anni senza diploma o qualifica

Formazione, nuove opportunità per i giovani fino a 25 anni senza diploma o qualificaSostenere i giovani verso il successo formativo e contrastare la dispersione scolastica. Ridurre il numero di giovani non in possesso di una qualifica o di un diploma di istruzione, garantendo loro l’acquisizione di competenze, in linea con la domanda di professionalità richieste dalle filiere produttive e dei servizi, così da accrescere la possibilità di trovare una occupazione.

Sono gli obiettivi fissati dalla Giunta regionale, che ha approvato un bando per finanziare, con un investimento complessivo di 745mila euro di risorse del Pnrr, percorsi formativi per conseguire certificati di qualifica professionale del Sistema di istruzione e Formazione professionale – IeFP. Il bando è rivolto agli enti di formazione emiliano-romagnoli accreditati.

“Una opportunità importante per consentire alle ragazze e ai ragazzi di terminare il proprio percorso formativo acquisendo un certificato di qualifica professionale – ha detto l’assessore al Lavoro e Formazione, Vincenzo Colla. – Le opzioni formative rese disponibili dovranno prevedere logiche e metodologie per un inserimento qualificato nel mercato del lavoro, in primo luogo attraverso il contratto di apprendistato di I livello. Un’offerta, quindi, che intende valorizzare l’apprendimento nei contesti lavorativi, promuovendo l’apporto e la piena partecipazione delle imprese”.

Tenuto conto della sperimentalità delle opportunità che saranno effettivamente candidate e realizzate, la Giunta regionale prevede inoltre di dare continuità all’investimento utilizzando risorse del Programma regionale Fse+: questo, con proprio successivo atto, a fronte di un esito positivo, anche intermedio, di quanto realizzato.

L’offerta formativa
La procedura di presentazione prevista è fino al 27 marzo 2025. L’offerta formativa è della durata di un’annualità di 990 ore, di cui il 50% in impresa. Questo per permettere ai giovani dai 18 ai 25 anni, svincolati dal diritto-dovere all’istruzione, in quanto privi di una qualifica professionale o di un titolo di studio di istruzione secondaria di secondo grado, di valorizzare i percorsi educativi e formativi pregressi per acquisire un certificato di qualifica professionale di III livello Eqf del sistema di IeFP.

In particolare, l’offerta dovrà permettere ai giovani iscritti ai percorsi quinquennali di istruzione secondaria di secondo grado di essere accompagnati nel passaggio a un percorso finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale del sistema IeFP. Mentre per i giovani che non sono iscritti a percorsi del sistema di istruzione e formazione di essere accompagnati a rientrare in formazione, accedendo a un percorso finalizzato al conseguimento di una qualifica professionale del sistema IeFP.

I registi Manetti Bros salutano la Regione e le torri del Fiera District a Bologna, set della trilogia di Diabolik

I registi Manetti Bros salutano la Regione e le torri del Fiera District a Bologna, set della trilogia di DiabolikInterrogatori mozzafiato, inseguimenti adrenalinici, baci, rapine epiche, sparatorie all’ultimo colpo. Sono solo alcuni dei momenti più cinematografici che le torri del Fiera District hanno vissuto dal 2019 al 2022 nelle settimane di permanenza a Bologna del set della trilogia di Diabolik.

Per rendere omaggio a questi luoghi, che nei film non fanno da semplice scenografia ma sono stati veri e propri attori, i registi, i Manetti Bros, hanno deciso di salutare la Regione con un incontro nel quale ripercorrere i momenti più emozionanti di questa avventura.

Nella sala polivalente della Regione sono state proiettate tre clip dei tre film su Diabolik a cui sono stati invitati i dipendenti della Regione. Nell’occasione i registi Manetti Bros hanno incontrato il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, cui è stato fatto omaggio della “mappa” di Clerville, l’immaginaria cittadina in cui sono ambientate gran parte delle avventure di Diabolik ed Eva Kant.

“Questa produzione si è rivelata un successo- ha commentato Bonaccini-, e siamo orgogliosi di aver contribuito con gli scenari di viale Aldo Moro alla riuscita di un progetto così apprezzato dal pubblico. Siamo fra le regioni che sostengono le produzioni più importanti e favoriscono l’attrattività dei progetti cinematografici. Il settore dell’audiovisivo è di fatto entrato nelle politiche industriali della Regione con un impegno importante per un comparto nel quale continueremo a investire attraverso il Fondo regionale per l’audiovisivo, fondamentale per la valorizzazione del territorio, per l’innovazione e per il lavoro, viste anche le nuove professioni che nascono nell’industria della creatività”.

I tre film su “Diabolik” sono stati sostenuti anche col Fondo dell’Audiovisivo regionale con un contributo di 450mila euro in totale, e la ricaduta economica della trilogia è stata di oltre 23 milioni, con un volano in Emilia-Romagna di circa 4,5 milioni.

L’Emilia-Romagna Film Commission ha dato supporto logistico, mettendo a disposizione alcuni uffici regionali nelle Torri in Fiera di viale Aldo Moro 18, sempre a Bologna, dove è stato ricostruito l’ufficio dell’ispettore Ginko nella questura di Clerville, dove agisce il personaggio antagonista di Diabolik.

Oltre che nelle torri della Regione, le riprese sono state effettuate anche nel centro storico di Bologna e in alcune arterie centrali, dove ha sfrecciato la Jaguar nera del ‘re del terrore’.

 

La Regione e il cinema

Emilia-Romagna Film Commission è stata istituita dalla Regione nel 1997 quale interlocutore ideale di produzioni, enti, imprese e professionisti che operano sul territorio regionale. La struttura offre, a titolo gratuito, agli operatori dell’industria televisiva, cinematografica, pubblicitaria e multimediale servizi di supporto con le autorità locali per la richiesta di permessi e autorizzazioni, per le informazioni di carattere tecnico, logistico e burocratico e per tutte le facilitazioni logistiche e organizzative, tra cui l’accoglienza e l’ospitalità delle produzioni grazie a una rete attivata con i diversi operatori del territorio. Ma anche il supporto nella ricerca e identificazione delle location più adatte e il collegamento e l’incontro tra produzione e professionalità locali.

Nel triennio 2021-2023 il settore dell’audiovisivo è di fatto entrato nelle politiche industriali della Regione, con sostegni per 16,8 milioni di euro, equamente distribuiti tra la produzione (53%) e la promozione (46%). Un aumento di contributi che ha riguardato, oltre allo sviluppo e la produzione cinematografica, i festival, le rassegne e i progetti triennali, con interventi di sistema fondamentali per il rafforzamento della filiera e per rendere dinamici e comunicanti i diversi ambiti beneficiari degli investimenti effettuati.

Un totale di 126 progetti è stato sostenuto nel periodo 2021–2023, con un’attenzione all’innovazione produttiva e autoriale. L’ultimo triennio ha visto inoltre i titoli finanziati dal Fondo regionale sui principali red carpet: dalla Berlinale a Cannes, da Venezia al Karlovy Vary passando attraverso Locarno, New York, Toronto, la Festa del Cinema di Roma, il Bifest di Bari e altre manifestazioni, rendendo così sempre più internazionale il cinema dell’Emilia-Romagna.

Agricoltura, Coldiretti: ok a genetica green da parlamento UE

Agricoltura, Coldiretti: ok a genetica green da parlamento UEIl via libera alla nuova genetica green NO OGM permetterà di selezionare nuove varietà vegetali, con maggiore sostenibilità ambientale, minor utilizzo di input chimici, ma anche resilienza e adattamento dei cambiamenti climatici, nel rispetto della biodiversità e della distintività dell’agricoltura italiana ed europea”. È quanto afferma il Presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che il Parlamento Europeo ha approvato la relazione sulle Tecniche di Evoluzione Assistita (Tea O NGT) con 307 a favore, 263 contro e 41 astenuti.

Una ulteriore risposta alla protesta a Bruxelles degli agricoltori provenienti dal sud e dal nord dell’Unione Europea, dalla Coldiretti agli spagnoli di Asaja, dai portoghesi di Cap ai belgi dell’Fwa fino ai giovani agricoltori alla quale aveva fatto seguito l’incontro tra il presidente della Coldiretti il Commissario europeo all’Agricoltura Janusz Wojciechowski, il presidente della Commissione Ue Ursula Von der Leyen, il presidente del Consiglio Ue Charles Michel e numerosi europarlamentari.

Un punto essenziale che vale rimarcare rispetto alle precedenti tecnologie è legato – precisa la Coldiretti – al sostegno che potrà essere assicurato dalla ricerca pubblica con l’abbandono della logica del brevetto delle multinazionali delle sementi.

Si tratta di un sostegno della competitività delle imprese agricole che – sottolinea Prandini – hanno la necessità di innovare per crescere. La vera transizione ecologica – continua Prandini– passa da soluzioni pragmatiche, che aiutino concretamente gli agricoltori a ridurre input chimici e risorse naturali, ma anche ad adattarsi alle nuove patologie e ai nuovi insetti che sempre più si diffondono anche in Europa a causa dei cambiamenti climatici.

Le nuove tecnologie di miglioramento genetico raggruppate sotto la denominazione Tea o NGT (Tecnologie di Evoluzione Assistita) non hanno nulla a che fare con i vecchi OGM – sottolinea la Coldiretti – poichè non implicano l’inserimento di Dna estraneo alla pianta e permettono di riprodurre in maniera precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell’evoluzione biologica naturale, per rispondere alla sfida dei cambiamenti climatici, della difesa della biodiversità e affrontare l’obiettivo della sovranità alimentare.

Un passo determinante che in Italia potrà giovarsi del primo storico accordo siglato esattamente tre anni fa tra agricoltori e scienziati per la una nuova genetica “green” tra la Coldiretti e la Siga (Società Italiana di Genetica Agraria) che punta a tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e, al contempo, a migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo attraverso, ad esempio, varietà più resistenti, con meno bisogno di agrofarmaci ed acqua con risvolti positivi in termini di sostenibilità ambientale  in un impegno di ricerca partecipata anche da ambientalisti e consumatori.

“Una grande sfida per far tornare gli agricoltori protagonisti della ricerca senza che i risultati finiscano nelle mani di poche multinazionali proprietarie dei brevetti” conclude Prandini nel sottolineare la necessità di “fronteggiare la sfida climatica, difendere e valorizzare il patrimonio di biodiversità agraria nazionale e la distintività delle nostre campagne, garantendo nuove possibilità di crescita e sviluppo all’agroalimentare nazionale”.

 

Annunciata la terza edizione di “UniCredit per l’Italia” con nuove soluzioni e 10 miliardi di credito aggiuntivo

Annunciata la terza edizione di “UniCredit per l’Italia” con nuove soluzioni e 10 miliardi di credito aggiuntivoUniCredit presenta oggi una nuova edizione del piano “UniCredit per l’Italia” denominata “UniCredit per l’Italia – imprese”, interamente dedicata ai settori produttivi e dei servizi, per un valore complessivo di 10 miliardi di euro.

Dopo gli interventi per 8 miliardi attuati nel 2022 per consentire a famiglie e imprese di affrontare i rincari energetici e delle materie prime, seguiti dalla seconda edizione nel 2023 con iniziative per 10 miliardi per sostenere i consumi e fornire nuove risorse per lo sviluppo di specifici settori, la banca mette ora in campo un pacchetto di soluzioni finanziarie, assicurative e consulenziali finalizzate ad aiutare in modo particolare le piccole e micro imprese italiane a crescere, affrontare la transizione e diventare più competitive.
Queste iniziative rappresentano un ulteriore segnale dell’impegno e della vicinanza della banca nei confronti dei propri clienti, delle comunità e dei territori in cui opera.

Tra le nuove azioni concrete che UniCredit mette a disposizione delle imprese vi sono:

Supporto alle microimprese, motore di crescita dell’occupazione a livello locale, con focus particolare su imprenditoria giovanile e femminile. Nell’ambito di un plafond di 1 miliardo di euro sono previste specifiche forme di microcrofinanziamento e di microcredito con garanzia del Fondo di Garanzia per le PMI, gratuita e pari all’80% dell’importo, nonché condizioni agevolate per le coperture dai rischi aziendali e iniziative di formazione dedicate, all’interno dei diversi programmi attivati da UniCredit

Sostegno agli enti del terzo settore, in coerenza con l’impegno del Gruppo per uno sviluppo equo e una più ampia inclusione finanziaria, tramite forme di finanziamento tarate sulle specifiche esigenze degli enti e delle imprese sociali, anche con l’utilizzo delle forme di garanzia pubblica recentemente introdotte. Al supporto finanziario per 500 milioni di euro si aggiungono servizi dedicati, quali la piattaforma di fund raising ‘Ilmiodono’ e i fondi di Carta Etica per sviluppo di progetti sociali

Supporto all’attività d’impresa nel Mezzogiorno, cui verrà destinato il 40% delle risorse, con particolare riferimento agli investimenti e alla nascita di nuove attività
imprenditoriali. Per queste ultime, nell’ambito del programma Resto al Sud, è prevista la possibilità di accedere a contributi pubblici in conto interessi e in conto capitale

Agribusiness: plafond di 1 miliardo di euro a supporto degli investimenti delle imprese agricole e agroalimentari, dei processi di adeguamento tecnologico e digitale, della trasformazione in ottica sostenibile e in linea con le direttive europee sulla transizione green, tramite strumenti finanziari diversificati, con utilizzo dei più vantaggiosi schemi di garanzia, tra i quali la garanzia pubblica ISMEA gratuita e pari al 100% per la realizzazione di impianti di produzione di energia rinnovabile. Consulenza specialistica con oltre 200 gestori dedicati dislocati sul territorio

Turismo: plafond di 1 miliardo per il finanziamento di specifiche strategie di investimento, quali transizione green, innovazione tecnologica e riqualificazione alberghiera, e supporto al circolante anche tramite forme di ammortamento flessibili, che tengono conto della stagionalità degli incassi. Disponibile il programma Made4Italy, mirato a favorire un’offerta congiunta tra turismo e agroalimentare per la valorizzazione dei territori

Supporto alla transizione ESG verso modelli di business più sostenibili attraverso la consulenza specializzata, partendo da uno score ESG gratuito – in progressiva estensione a tutte le Pmi – fornito da Cerved Rating Agency su piattaforma Open-es per delineare un percorso di transizione e soluzioni finanziarie specificamente concepite per incentivare il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità delle imprese

 

Andrea Orcel, CEO di UniCredit e Head di UniCredit Italia ha dichiarato: “Le imprese italiane hanno dimostrato una straordinaria resilienza in un contesto di tassi elevati, inflazione e tensioni geopolitiche. Come banca, è nostro dovere aiutare le aziende a prosperare, in particolare quelle che hanno una missione sociale alla base. Continueremo a sostenere le loro ambizioni e ad accelerare il loro percorso di crescita, ora e in futuro. Lo scopo di UniCredit è consentire alle comunità di progredire, e questo vale ancora di più quando i tempi sono difficili. Sappiamo che il nostro ruolo è più critico che mai in questa fase della nostra storia economica e continueremo a fare tutto il possibile per realizzare questo obiettivo per tutti i nostri stakeholder”.

Remo Taricani, Deputy Head di UniCredit Italia ha aggiunto: “Con questa terza edizione di ‘UniCredit per l’Italia’ rinnoviamo il nostro impegno concreto e la volontà di metterci dalla parte dei clienti. Continuiamo a sostenere le eccellenze del Made in Italy con un insieme di soluzioni finalizzate a supportarne lo sviluppo e la transizione verso una maggiore sostenibilità ambientale e sociale, con nuove risorse per gli investimenti e un rinnovato modello di servizio che ci consentirà di migliorare ancora la qualità del nostro supporto. Vogliamo in questo modo rafforzare le basi per garantire al Paese una crescita inclusiva e sostenibile a beneficio di tutti i territori”.

La descrizione di tutte le misure, con le relative condizioni economiche, è disponibile al link www.unicredit.it/perlitalia

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