Un fine settimana ricco di musica al Giugno Maranellese. Sono due le serate in programma nel weekend con la musica protagonista sul palco di Piazza Libertà. Venerdì 28 giugno alle ore 21 una serata di ballo liscio con l’Orchestra Luca Bergamini. L’orchestra nasce nel 1992 ma ha una tradizione che viene da molto lontano: il padre di Luca, il mitico Franco, clarinettista, è stato uno dei più grandi esponenti del liscio romagnolo. Diplomato al Conservatorio in pianoforte, Luca Bergamini è anche cantante ed interpreta assieme alla moglie Novella sia canzoni di sua composizione sia i successi italiani, di ieri e di oggi.
Domenica 30 giugno sempre alle ore 21 appuntamento con il concerto dei Funky Chicken, la International Tribute di Zucchero Fornaciari che proporrà un repertorio dei grandi successi del musicista emiliano. La musica sarà ancora protagonista a Maranello nei prossimi giorni: giovedì 4 luglio alle 21 in Piazzetta Nelson Mandela (esterno Mabic) è in programma la tappa maranellese del Festival Via Emilia La strada dei cantautori, sfida canora e di talenti a cura dell’Associazione Concertistica Carmina et Cantica.
Hai tra i 18 e i 29 anni e vuoi scoprire attitudini personali, acquisire abilità, imparare ad operare in gruppo, o semplicemente migliorare conoscenze specifiche e competenze trasversali che potranno servirti anche per il futuro? Se la risposta a questa domanda è affermativa, c’è una grande opportunità di crescita, da cogliere al volo: il servizio civile regionale.
La offre la Regione Emilia-Romagna, che quest’anno mette a disposizione 217 posti (62 in più rispetto al 2023) e uno stanziamento di 933mila euro (l’anno scorso erano stati 833mila) per fornire occasioni di cittadinanza attiva e di partecipazione giovanile alle ragazze e ai ragazzi che vogliano impegnarsi in questo percorso sul territorio regionale. Entro le ore 14 del 15 luglio 2024 i giovani residenti o domiciliati in Italia – cittadini italiani o provenienti da altri Paesi, regolarmente soggiornanti – tra i 18 e i 29 anni compiuti potranno fare domanda scegliendo il progetto di servizio civile regionale nel quale impegnarsi, che permetterà loro di acquisire conoscenze in settori come assistenza, ambiente, educazione, beni culturali e protezione civile.
L’attività partirà il 2 settembre o il 1^ ottobre 2024, in base al progetto selezionato, durerà dagli 8 agli 11 mesi per 5 giorni alla settimana, con un impegno orario di 15, 20 o 25 ore settimanali. Ai partecipanti sarà corrisposto un assegno mensile di 550,20 euro per 25 ore settimanali, di 440,10 euro per 20 ore e di 330,00 euro per 15 ore.
“Chi sceglie il servizio civile regionale ha l’opportunità di realizzare un’esperienza di cittadinanza attiva e di solidarietà a favore della comunità locale, e al tempo stesso di arricchire il proprio bagaglio umano e professionale – commenta l’assessore regionale al Welfare e Politiche giovanili, Igor Taruffi-. Tutti gli anni finanziamo il servizio civile regionale, riconoscendo alle ragazze e ai ragazzi che vi prendono parte un contributo economico, consapevoli dell’importanza che un’esperienza così può rappresentare per il futuro dei nostri giovani. Anche nel 2024 poi- chiude Taruffi – abbiamo deciso di riservare circa un quinto dei posti a ragazze e ragazzi con minori opportunità, a chi risiede nelle aree montane o interne e a chi studia e non lavora, per fare in modo che possano ripartire e avere davanti a sé nuove opportunità”.
Destinatari del servizio civile regionale sono ragazze e ragazzi dai 18 ai 29 anni compiuti, domiciliati o residenti in Italia, senza distinzione di cittadinanza; la domanda di partecipazione (una sola per un unico progetto, pena esclusione) va presentata esclusivamente online all‛Ente titolare del progetto scelto tramite la piattaforma HeliosERGiovani, dove è possibile consultare tutte le proposte disponibili. L‛Ente effettuerà la selezione tra le domande ricevute, secondo le modalità contenute nel progetto, e i giovani selezionati saranno avviati al servizio civile regionale all’inizio di settembre o all’inizio di ottobre.
I posti disponibili sono 217, di cui 41 riservati a giovani con minori opportunità (bassa scolarizzazione, Neet, disagio economico-sociale con presa in carico del servizio pubblico competente e residenti in aree montane o interne). Questa la distribuzione dei posti tra tutte le province dell’Emilia-Romagna: 16 Piacenza, 12 Parma, 14 Reggio Emilia, 18 Modena, 36 Bologna, 27 Ferrara, 17 Ravenna, 62 Forlì-Cesena e 15 in provincia di Rimini.
Qualche numero che dà la dimensione del progetto: 2.500 ore complessive di formazione tra formazione generale sul senso del servizio civile (885 ore) e formazione specifica sulle attività (1.626 ore); oltre 195.000 ore di attività, da realizzare nei settori dell’assistenza (minori, giovani, persone con disabilità, adulti e terza età), educazione e promozione culturale (tutoraggio scolastico, educazione ambientale, animazione verso minori-giovani-comunità, promozione dei diritti), patrimonio storico, artistico e culturale (biblioteche, beni storici, artistici e culturali), e salvaguardia della biodiversità. 93 le sedi di attuazione coinvolte nei 15 co-progetti e nei 6 progetti di Scr disponibili per il 2024, consultabili attraverso la mappa open street predisposta dalla Regione: nella sezione di approfondimento “Tutti i progetti per Provincia” sono indicate le sedi, il numero dei posti, i contatti dei referenti e il link del sito degli Enti proponenti, in cui sono pubblicate le sintesi dei progetti.
A Maranello, Terra di motori, nel cuore del comprensorio ceramico modenese, è in corso la mostra di Odo Camillo Turrini, artista che proprio nella ceramica ha trovato il proprio mezzo espressivo. L’esposizione, allestita nello Spazio Culturale Madonna del Corso, al civico 277 di via Claudia, raccoglie le ultime opere di Turrini, i ‘Guerrieri di luce’, realizzate con magistrale raffinatezza e perfezione tecnica.
Le sculture portano in sé un messaggio attualissimo e universale; raccontano, infatti, la semplicità e, al contempo, la difficoltà di essere quotidianamente portatori di pace, quella pace che nasce dalla rara consapevolezza di essere capaci di condurre al bene.
“Nei Guerrieri di luce di Turrini – scrive nel suo testo di presentazione Cristina Boschini – è racchiuso il senso più profondo dell’esistenza: sono spirito, anima, connessione al mistero; abitano la gioia e sono capaci di esserne pervasi. Noi tutti, secondo la poetica dell’artista, possiamo essere guerrieri di luce, se in ogni attimo del nostro tempo siamo in grado di trovare il senso della magia nel quotidiano, senza tradire la nostra coscienza, accettando, e non nascondendo, la nostra fragilità, così da essere davvero in pace”.
I Guerrieri di Odo Camillo Turrini riportano alla figura orientale del bushi: esperto nel combattimento, ma attento ad evitare il più possibile il conflitto per non doverlo praticare.
Un chiaro invito alla ‘vera’ battaglia, che non è violenza e sopraffazione, ma condivisione del bene, vivere nel rispetto reciproco e nella meraviglia del creato.
Molto attuale anche il messaggio legato al rispetto della natura: è nel creato che l’uomo ritrova la propria completezza, così come i Guerrieri di luce di Camillo Turrini sono tutt’uno con il proprio cavallo e, insieme, rappresentano un’unica forza.
La mostra, realizzata con i patrocinio del Comune di Maranello e della Regione Emilia Romagna, è aperta fino al 30 giugno, visitabile il sabato e la domenica, dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato 29 giugno, in occasione della ‘Notte Rossa’, la grande festa dedicata alle Ferrari e alla passione per i motori, la mostra rimarrà eccezionalmente aperta fino alle 23.
L’Emilia-Romagna è la seconda regione italiana per crescita della spesa in beni durevoli nel 2023: quasi 7 miliardi di euro (6 miliardi e 826 milioni), il 10,6% in più rispetto al 2022. Secondo quanto rilevato dall’Osservatorio Findomestic (Gruppo BNP) in collaborazione con Prometeia, quest’anno alla sua trentesima edizione, l’aumento della spesa in durevoli in Emilia-Romagna è superiore a quello del Nord-Est (+10%), ma anche a quello nazionale (+8,9). Determinante la forte ripresa dei volumi d’affari destinati alla mobilità, ma anche l’incremento di diverse province: su tutti Ravenna, prima provincia italiana per crescita della spesa in durevoli con un +15,4%. Seguono Bologna (+11,1%), Reggio Emilia (+10,6%) e Modena (+10,2%). “Nel 2023 si osserva un mercato emiliano-romagnolo dei beni durevoli vivace con una crescita che deriva prevalentemente dal segmento mobilità”, conferma Claudio Bardazzi, Responsabile Osservatorio Findomestic. “Nello specifico si registrano incrementi degli acquisti di auto nuove pari al 20,3% (1 miliardo e 640 milioni totali di spesa) e di auto usate al 23,8% (1 miliardo e 988 milioni), in entrambi i casi superiori sia alla media dell’area di riferimento che alla media nazionale e con uno scarto di cinque punti sulla media nazionale per l’usato. In aumento anche la spesa per i motoveicoli (+23,4%, 205 milioni)”. L’Emilia-Romagna mantiene poi il primato nei mobili, dove la crescita del 2,5% (per una spesa complessiva di 1 miliardo e 570 milioni) è superiore alla crescita media italiana dello 0,8%.
SPESA PER FAMIGLIA. Anche grazie a un reddito disponibile pro-capite aumentato del 5,9% (di poco superiore al 5,7% medio nazionale), l’Emilia-Romagna è la 4° regione italiana per spesa media familiare in beni durevoli (3.328 euro a nucleo). A livello provinciale la regione si presenta piuttosto eterogenea, spaziando da Modena che risulta prima tra tutte le 107 province (3.672 euro a nucleo) e Rimini che con i suoi 2.268 di euro di spesa per famiglia si posiziona solo 65esima tra le province italiane.
A BOLOGNA SPESA IN DUREVOLI OLTRE 1,6 MILIARDI, 1° IN ITALIA PER CRESCITA MOBILI. Secondo i dati dell’Osservatorio Findomestic, arrivato alla sua 30esima edizione, il mercato dei beni durevoli a Bologna mostra una forte crescita nel 2023, con spese complessive per 1 miliardo e 668 milioni di euro, l’11,1% in più rispetto al 2022. A livello regionale è la crescita più sostenuta dopo quella di Ravenna. Ogni famiglia bolognese ha speso una media di 3.354 euro, posizionando la città al 18esimo posto nella classifica delle 107 province italiane per spesa a nucleo familiare. Per le auto nuove sono stati impiegati 413 milioni di euro (+20,5% contro i 374 dell’anno precedente) e 461 milioni per l’usato, con una crescita del 23,3% che piazza Bologna 12esima tra tutte le province italiane. Accelera anche il comparto moto, con una crescita del 28,3% (56 milioni) ben al di sopra della media regionale e di quella italiana. Ottimi risultati anche nei beni per la casa, dove domina il segmento mobili con una crescita del 3,8% (e un volume di affari di 381 milioni) di gran lunga superiore alla media nazionale (+0,8%) e che fa di Bologna la prima provincia per crescita in questo settore. Tengono anche gli elettrodomestici di piccola e grande taglia, dove sono stati spesi 132 milioni (+3,1%, quinta città in Italia per spesa). In calo invece l’information technology (-4,2% per 56 milioni di euro) e telefonia (134 milioni di volume d’affari, -3,6%). Da ultimo scende la spesa nell’elettronica di consumo, che dai 51 milioni di acquisti del 2022 passa a 37 (-27,1%).
A PARMA PER LA CASA DOMINANO I MOBILI, TERZA PROVINCIA IN ITALIA PER CRESCITA. Nel 2023 i parmensi hanno speso 698 milioni di euro in beni durevoli, il 9,7% in più rispetto al 2022. Il quadro presentato dalle rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic racconta di una spiccata preferenza per alcuni segmenti a sfavore di altri, trascurati e con livelli di crescita inferiori alla media nazionale. Nello specifico, il comparto mobilità è quello dove il volume d’affari è stato più consistente, con una spesa di 171 milioni per le auto nuove (+20,8%) e di 208 milioni per l’usato (+18,5%). Positiva anche la spesa per i motoveicoli, pari a 20 milioni, quattro in più sul 2022 (+20,3%). Nei beni per la casa dominano i mobili, per il quale i parmensi hanno speso 159 milioni (contro 153 del ’22) per una crescita del 3,5% superiore alla media italiana. Un volume d’affari che posiziona Parma come terza provincia in Italia per questo segmento. Stabile l’elettronica di consumo anche se al di sotto della media regionale con un volume di affari pari a 54 milioni (+1,7%) mentre è significativo il crollo nella spesa dell’elettronica di consumo (-29,4%, a 14 milioni). In negativo anche information technology (-4,7% a 22 milioni) e telefonia che con una flessione del 5,4% (50 milioni di euro rispetto ai 53 del ‘22) fa registrare una delle performance peggiori a livello italiano (105° sulle 107 province).
REGGIO-EMILIA TERZA IN EMILIA-ROMAGNA PER SPESA IN BENI DUREVOLI. Nel 2023 a Reggio-Emilia sono stati spesi 799 milioni di euro in beni durevoli, il 10,6% in più rispetto al 2022. Ogni famiglia ha dedicato a queste spese una media di 3.444 euro, la cifra più alta in regione dopo la provincia di Modena. Per le auto usate (+23,3% di volume d’affari) sono stati spesi 244 milioni di euro, 51 in più rispetto al nuovo (193 milioni, +20,4%). Spesa più contenuta rispetto alle altre province invece per le due ruote, con 21 milioni di euro (+17,1%). Nel comparto casa anche in provincia di Reggio-Emilia, secondo quanto rileva l’Osservatorio Findomestic, risulta evidente una discrepanza a seconda del bene scelto, con risultati buoni per i mobili a fronte di quelli meno brillanti della telefonia. Per i mobili si nota infatti una crescita del 2,6% superiore alla media nazionale, con una spesa di 177 milioni di euro. La telefonia invece, in calo del 4,8% (più del doppio della media italiana in calo del 2,3%), posiziona Reggio-Emilia al 100esimo posto nella graduatoria delle province. In leggero rialzo la spesa per gli acquisti di elettrodomestici, con una crescita del 2,3% (66 milioni di euro contro i 64 del 2022). Non va altrettanto bene all’information technology, in flessione del 7,3% (24 milioni).
MODENA PRIMA IN ITALIA PER SPESA PER FAMIGLIA, 3.672 EURO A FAMIGLIA. Ogni famiglia modenese ha speso mediamente 3.672 euro in beni durevoli nell’ultimo anno (+10% sul 2022), il valore più alto in regione e il primo a livello nazionale. Nel complesso, come evidenzia l’Osservatorio Findomestic, la spesa dei modenesi nel 2023 ha toccato 1 miliardo e 143 milioni, il 10,2% in più rispetto all’anno precedente. I modenesi hanno acquistato auto nuove per 262 milioni (+16,4%) ma sono le auto usate a registrare una performance nettamente migliore della media italiana con una spesa complessiva di 357 milioni (+23,5%). Tiene anche la spesa per i motoveicoli, con 23 milioni di spesa (+22,5%). Nelle case dei modenesi vince la spesa per i mobili, con 266 milioni di euro di volume d’affari (+3,3% sul 2022) e 855 euro di spesa media per famiglia (la più alta in Emilia-Romagna). In crescita anche la spesa per gli elettrodomestici, per cui sono stati fatti acquisti per 95 milioni (+2,5%). È stato invece impiegato il 27,7% di risorse in meno per televisioni e impianti Hi-Fi (25 milioni di euro contro i 34 del ’22) e il 4,8% in meno nell’information technology (37milioni). Il dato peggiore è nuovamente quello della telefonia, con una flessione del 4% per una spesa totale di 78 milioni di euro.
FORLI’-CESENA SECONDA IN ITALIA PER CRESCITA IN BENI DUREVOLI, AUTO USATE AL TOP. È Forlì-Cesena la provincia in Emilia-Romagna a segnare un certo dinamismo come evidenziato dall’Osservatorio Findomestic: è al secondo posto in Italia per crescita nella spesa in beni durevoli, con un aumento del 13,1% per un totale i 559 milioni di euro. Il podio è confermato anche per quanto riguarda la crescita nella spesa per nucleo familiare, dove Forlì-Cesena figura in terza posizione sul totale delle 107 province con una spesa media di 3.192 euro per nucleo (+12,7% sul ’22). La migliore performance è nel comparto delle auto usate, con una spesa di 163 milioni di euro (+32,1%), 28 in più dell’usato, dove si registra una crescita del 24,6% (135 milioni). Accelera anche il segmento dei motoveicoli, con una crescita del 27,7% (16 milioni). In tutto il settore della mobilità Forlì-Cesena presenta risultati migliori della media nazionale. Crescita moderata invece per gli elettrodomestici (+1,6%, 47 milioni) e per i mobili (+1,6%, 127 milioni) mentre rimangono in calo, forte per l’elettronica di consumo (-28,9%, 127 milioni), meno pesante per IT (-6,9%, 18 milioni) e telefonia (-4,4%, 42 milioni.
A RAVENNA NEL 2023 SPESI 622 MILIONI IN BENI DUREVOLI, IL 15,4% IN PIU’. Nessuna provincia rappresenta l’eterogeneità del contesto di spesa emiliano-romagnolo meglio di Ravenna. La provincia è al 1° posto nella graduatoria delle 107 province italiane per crescita complessiva nella spesa in durevoli (+15,4%, 622 milioni di euro) come evidenziato dal 30esimo rapporto dell’Osservatorio Findomestic. Ma l’analisi per settore evidenzia una spesa che tuttavia viaggia agli opposti a seconda del bene considerato: Ravenna è infatti prima per crescita percentuale nella spesa in auto nuove, (+32,7%, 158 milioni) e usate (+33,5%, 187 milioni), e risulta al contempo ultima tra le province per crescita nel comparto dell’elettronica di consumo (-32,6%, 11 milioni). Per l’acquisto di motoveicoli i ravennati hanno speso 18 milioni (+23,5% di volume d’affari) mentre nell’ambiente domestico sono stati spesi 47 milioni di euro in elettrodomestici (+1,1%) e 141 in mobili (+1,6%). Sono in territorio negativo invece l’information technology (18 milioni, -7,8%) e la telefonia (43 milioni, -2,3%)
RIMINI UNICA PROVINCIA IN REGIONE CON SPESA MEDIA FAMIGLIE SOTTO I 3 MILA EURO. Nel 2023 i riminesi hanno speso 406 milioni di euro in beni durevoli (+7,8%) con una spesa media per famiglia pari a 2.668 euro a nucleo, la più modesta nella regione come evidenziato dall’Osservatorio Findomestic. Per le auto nuove sono stati spesi 96 milioni di euro (+16,8% rispetto agli 82 milioni del ’22), mentre per quelle usate 95 milioni (+19,3%). Crescono anche le moto seppur in modo meno incisivo rispetto alle media italiana con 25 milioni di spesa (+19,3%). Nei beni per la casa il settore che guida i consumi è quello dei mobili con 101 milioni di euro di spesa (+0,7%, 665 euro di media a famiglia), seguito dagli elettrodomestici grandi e piccoli con 35 milioni di spesa (+2,9%, seconda in regione solo a Bologna). A Rimini si è speso meno rispetto al 2022, invece, per l’information technology (13 milioni, -6,9%), per TV e Hi-Fi (8 milioni e -29,8%) e la telefonia: -3,9% a quota 32 milioni che l’anno precedente erano stati 34.
A PIACENZA NEL 2023 SPESI 435 MILIONI IN BENI DUREVOLI, IL 9% IN PIU’. Nell’ultimo anno i piacentini hanno speso 435 milioni di euro (3.310 euro di media a famiglia) in beni durevoli, il 9% in più rispetto al 2022. Una crescita che, come emerge dai dati dell’Osservatorio Findomestic, è trainata dal comparto mobilità: nel mercato delle auto usate sono stati spesi 132 milioni (+22,2%), 38 in più di quelle nuove (+18,1% sul 2022). In positivo anche gli acquisti di motoveicoli, passati a 14 milioni di fatturato rispetto ai 12 dell’anno precedente (+20%). Per quanto riguarda i beni per la casa i piacentini scelgono di spendere soprattutto in mobili anche se con le stesse cifre del 2022: 105 milioni (+0,1%) ma la provincia registra una spesa per famiglia di 799 euro a nucleo, la seconda più alta dopo Modena. Crescita più sostenuta invece sugli elettrodomestici di piccola e grande taglia (+2,2%, 34 milioni di euro). In calo l’elettronica di consumo (-28,2%, 9 milioni), l’information technology (-7,4%, 13 milioni) e la telefonia (-3,6% 34 milioni), in linea con il trend nazionale.
A FERRARA BOOM DI SPESA IN MOTOVEICOLI, LA 24° PROVINCIA IN ITALIA PER CRESCITA. Il mercato dei beni durevoli a Ferrara ha registrato il rialzo più contenuto in regione pari al 6,6% per una spesa complessiva che sfiora i 500 milioni (497) di euro nel 2023. Ogni famiglia ha speso in media 3.059 euro in durevoli come riportano i rilevamenti dell’Osservatorio Findomestic alla sua 30esima edizione. Crescita rilevante per il comparto mobilità: nell’usato con una crescita del 18,4% (140 milioni di volume d’affari) e nel nuovo con un rialzo del 13,8% (119 milioni). Il vero protagonista è il segmento a due ruote, che con un incremento del 28,6% (12 milioni totali dai 9 del 2022) superiore alla media nazionale del 24,7%, e che porta Piacenza al 24esimo posto nella classifica delle 107 province. Per l’acquisto di elettrodomestici la spesa in provincia è aumentata dello 0,7% (il rialzo più contenuto della regione) a 43 milioni in totale. L’acquisto di mobili è rimasto stabile rispetto al 2022 con 113 milioni, mentre l’elettronica di consumo (TV) è, come in altre parti d’Italia, scesa drasticamente: -30% a 11 milioni contro i 16 del ’22. Risulta negativa anche la performance per l’information technology (-8,1% a 16 milioni) e telefonia, che con una flessione del 5.4% (42 milioni) fa registrare a Piacenza il risultato peggiore a livello italiano (106°) dopo Gorizia.
Una riduzione del canone d’affitto per almeno sei mesi, anche in caso di modifica contrattuale da libero a concordato. È questo l’obiettivo dei contributi regionali destinati alla rinegoziazione dei contratti d’affitto, che potranno essere assegnati seguendo le indicazioni dell’avviso pubblico emanato nei giorni scorsi dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico.
Si tratta di una misura finalizzata sia a dare supporto alle famiglie in difficoltà che pagano un affitto, sia a garantire ai proprietari di immobili il pagamento del canone, conciliando così gli interessi di entrambi e diminuendo i rischio di morosità e sfratto.
I beneficiari dei contributi per la rinegoziazione del canone d’affitto sono i nuclei familiari con cittadinanza italiana, di uno stato dell’Unione europea o con permesso di soggiorno per almeno un anno, e con Isee non superiore a 35mila euro. Il richiedente dovrà inoltre essere titolare di un contratto di locazione ad uso abitativo da almeno un anno.
La riduzione del canone dovrà risultare almeno del 20 percento, verrà applicata per un minimo di sei mesi e l’ammontare dell’affitto mensile rinegoziato non potrà superare gli 800 euro. Al proprietario andrà un contributo che potrà ammontare al 70, all’80 o al 90 percento del mancato introito, a seconda che la riduzione abbia una durata fino a 12 mesi, fino a 18 oppure oltre i 18 mesi, con soglie massime del contributo stesso fissate rispettivamente a 1500, 2500 e tremila euro.
Se la riduzione del canone dovesse essere contestuale ad una modifica della tipologia contrattuale da libero a concordato, il contributo varrà l’80 percento del mancato introito e sarà calcolato sui primi 24 mesi del nuovo contratto, per un massimo quattromila euro. In caso di nuovo contratto a canone concordato, il canone stesso non potrà comunque superare i 700 euro.
Per la presentazione della domanda inquilini e proprietari possono rivolgersi alle rispettive organizzazioni di rappresentanza che hanno sottoscritto apposito protocollo e manifestato la propria disponibilità a collaborare:
APE – Associazione della Proprietà Edilizia di Modena – Confedelizia Modena Corso Canalchiaro, 65 – Tel. 059 219375 – mail: apemo@tin.it apemo@gmail.com
UPPI – Unione Piccoli Proprietari Immobiliari Sede Provinciale di Modena, Viale G. Verdi, 29 Tel. Numero Verde 800 200 059 – mail: info@uppimodena.it
CONFAPPI MODENA – Confederazione della Piccola Proprietà Immobiliare
Modena, Via Begarelli, 31 presso Confcommercio-ASCOM Modena – Tel. 059 7364211 mail: segreteria@confappi-modena.it
Sassuolo, Piazza M. Partigiani – via Rocca, 1, telefono: 059 7364651
SUNIA – Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari Modena, Piazza Cittadella, 36 – Tel. 059 326301 mail: suniamo@er.cgil.it Sassuolo, Via Tien An Men, 21 – Tel 0536 804704
Formigine, Via Picelli, 22 – Tel. 059 570906
Maranello, Piazza Vasco De Gama, 10 – Tel 0536 943747
SICET – Sindacato Inquilini Casa e Territorio
Modena, Via Rainusso, 56/58 – Tel. 059 890858 mail: modena@sicet.it
Sassuolo, Via Giuseppe Mazzini, 176 – Tel. 0536 886711
Formigine, Via Mazzini, 35 – Tel. 059 558070
Maranello, Piazza Libertà 8 – Tel. 0536 941088
UNIAT – Unione nazionale Inquilini Ambiente Territorio Sportello operativo presso C.S.T. UIL Modena – Via L. Da Vinci, 5 – Tel. 059 346060 mail: uniatmodena@gmail.com
ASSOCASA MODENA Sede di Modena Via Mar Mediterraneo 124 Tel. 059 87.57.198 – mail: assocasa.ced@gmail.com
Le domande vanno poi trasmesse al Servizio Politiche Abitative dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico via mail a politiche.abitative@distrettoceramico.mo.it o direttamente previo appuntamento telefonando al 3398316133.Il contributo verrà erogato una tantum direttamente al locatore.
Cielo sereno o poco nuvoloso. Temperature in lieve aumento, con valori minimi compresi tra 19 e 21 gradi e massimi tra 29 e 32 gradi. Venti deboli variabili. Mare poco mosso.
L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena è lieta di sostenere una serie di iniziative estive promosse da Team Enjoy Events & Fun che hanno come obiettivo di contribuire alla realizzazione di un nuovo progetto di umanizzazione delle cure dedicato al miglioramento e arricchimento della Pediatria del Policlinico di Modena.
L’associazione, presieduta da Nicola Ortugno, sta infatti lavorando per realizzare una decorazione originale destinata agli ambienti del reparto in cui sono ospitati i piccoli degenti, sviluppata internamente e con il supporto di alcuni professionisti del settore grafico. Il progetto “Esploratori Coraggiosi” trasformerà il reparto in una giungla fantastica, dove i piccoli esploratori saranno immersi in avventure straordinarie. Attraverso l’uso di colori vivaci, decorazioni tematiche e giochi interattivi, creeremo un ambiente accogliente e divertente per i bambini ricoverati. Attraverso questo approccio si punta a rendere il soggiorno in ospedale più piacevole, contribuendo allo stesso tempo al benessere e alla guarigione dei nostri giovani pazienti, offrendo loro un’esperienza meno traumatica mentre affrontano le sfide della cura medica.
In questi giorni è partita ufficialmente la raccolta fondi per realizzare questo progetto, che si baserà anche sull’organizzazione di eventi. In particolare domani, venerdì 28 giugno, dalle 18, Team Enjoy promuove a Villa Benvenuti a Formigine la “Summer Music Night” in cui è prevista una mostra di pittura a cura degli Artisti della Redecocca, la presenza di un mercatino di artigianato artistico, un food and drink open bar, un torneo di biliardino accompagnato da una DJ Set e, dalle 21, musica live a cura della band rock Fergus, Gustavo Savino al pianoforte per un tributo a Pino Daniele assieme a Luca Annunziata e uno spettacolo di danza con gli allievi della scuola Backstage. L’evento è a ingresso libero. Altre iniziative verranno poi organizzate nel corso delle prossime settimane.
Dopo i primi due singoli Come back to me e Maryline, che hanno ottenuto ottimi piazzamenti nelle classifiche indie di TUTTO IL MONDO, Nicola Ferrari torna con Falling Star,un brano dalle sonorità rock, registrato tra Modena e Milano.
(IMC Produzioni Musicali-Radio Rossa Management/distribuzione Virgin Music Group).
Il brano, il cui mix e mastering – come nel caso dei singoli precedenti – è stato curato da Emilio Munda, autore e produttore SUGAR MUSIC (etichetta discografica di Caterina Caselli), a pochi giorni dalla sua pubblicazione è uscito su tutte le principali piattaforme streaming mondiali, conquistando ottimi risultati su Tower Records Music (Giappone), RECOCHUKU (Giappone), Beatsource Music Streaming, Earone, Wynk Music (india, Sri Lanka, Africa), Boomplay (Africa), Genie (South Corea), Docomo (Giappone), Rutube (Russia), JioSavvn (India) e tanti altri, portando così la sua Sassuolo nel mondo.
Falling Star -spiega l’artista- è un pezzo che parla del bisogno di sentirsi importanti per qualcuno, ovvero accettati e amati per come siamo. Quando ci sentiamo amati da qualcuno vediamo la vita con occhi diversi e tutto appare migliore. Questa canzone parla della speranza e del coraggio che questo incontro crea in ognuno di noi”.
Il videoclip è stato girato presso il Digital Design di Fiorano (Mo), sotto la direzione di Simone Gazzola. Produzione ed arrangiamento sono a cura di Francesco Mignogna.
La direzione Artistica del progetto è di Francesca Mercury.
Ph. Licia Carpi.
Il 2 luglio, presso la Palazzina Ducale della Casiglia a Sassuolo, sede della Confindustria Ceramica, Nicola e la sua band (Daniele Bagni, Nik Messori, Simone Bertoni) terranno un concerto, presentato da Francesca Mercury, nel quale – oltre ad ascoltare tutti e tre i singoli pubblicati – sarà protagonista la musica legata al movimento “Britpop”, sul quale a settembre debutterà un vero e proprio spettacolo teatrale, dedicato ai 30 anni del disco “Definetely Maybe”, che diede l’inizio a quel genere musicale.
Biografia
Nicola Ferrari nasce a Sassuolo il 16/10/90. Dopo la scuola media inizia ad appassionarsi alla musica, ascoltando gruppi come Green Day, OASIS e Red Hot Chili Peppers, ma anche band anni 70 come Led Zeppelin e Rolling Stones. Nel 2004, Durante il liceo si avvicina alla musica e costituisce una band con alcuni compagni di classe, con la quale si esibisce come cantante e chitarrista in tutti i locali e festival della provincia di Reggio Emilia e di Modena, dapprima come cover band e successivamente con brani inediti composti interamente da lui. La collaborazione con la band dura quasi 10 anni fino al 2014, quando inizia un nuovo percorso, per il quale, spinto dalla ricerca di nuove sonorità, da autodidatta passa alla frequentazione di Accademie private sia per la disciplina del canto che quella della chitarra. Costituisce prima un duo e successivamente si propone come solista, che è la sua veste attuale. Nicola è autore e compositore di tutte le musiche e i testi dei suoi brani inediti.
“In Emilia-Romagna non ci possono essere licenziamenti e chiusure di aziende decise dalla sera alla mattina. La Regione è pronta a fare ciò che serve per salvare il sito produttivo e garantire la massima continuità occupazionale. Oggi abbiamo tolto dal tavolo le ipotesi di chiusura e di licenziamenti e possiamo iniziare a discutere di come traghettare l’azienda in un nuovo futuro”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenuto oggi a Bologna durante il Tavolo regionale di salvaguardia per la vertenza Mozarc Medical – ex Bellco di Mirandola nella bassa pianura modenese dove si è aperta una nuova fase per il futuro per lo stabilimento e l’occupazione dei lavoratori.
Mozart Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.
Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozart e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti legislativi e normativi vigenti.
L’esito della riunione di oggi in viale Aldo Moro sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.
“La situazione che ha interessato il distretto del biomedicale è per noi inaccettabile. La metodologia e il risultato raggiunto oggi – aggiungono il presidente Bonaccini e l’assessore Colla – sono figli del confronto, a volte anche aspro e complesso, impostato in questi dieci anni con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. L’esito finale con il testo sottoscritto è merito della compattezza delle istituzioni ma soprattutto della fermezza e delle iniziative di mobilitazione fatte dai lavoratori con le loro organizzazioni sindacali”.
All’incontro convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo e Lavoro, Vincenzo Colla, hanno partecipato, i vertici della società Mozarc, Confindustria Emilia Centro, i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati Confederali dell’Emilia-Romagna e di categoria, il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, il sindaco di Mirandola, Letizia Budri, e il sindaco di Medolla Alberto Cacciolari.
La crisi è scaturita dopo che la proprietà, la multinazionale americana del biomedicale, lo scorso 12 giugno aveva comunicato l’intenzione di chiudere l’impianto produttivo mettendo a rischio circa 350 posti di lavoro.
I Sindacati: “Un primo significativo risultato di prospettiva grazie alla
straordinaria mobilitazione dei lavoratori e all’unità del fronte sindacale e istituzionale”
Nell’ambito della vertenza Mozarc Medical (ex Bellco) e in merito al tavolo che si è
tenuto oggi in Regione alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini
e dell’assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, i sindacati ribadiscono i tre
punti essenziali portati all’attenzione del tavolo di crisi:
– l’azienda si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del
sito al fine di preservarne la continuità produttiva e occupazionale;
– l’impegno da parte dell’azienda a non dare corso ad atti unilaterali fino
all’individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale;
– mantenimento del tavolo regionale con incontri periodici tra proprietà, sindacati e
Regione per favorire le operazioni indicate.
Sono i punti fortemente rivendicati dalle organizzazioni sindacali e presenti nel testo
proposto dalla Regione che verrà sottoposto alle lavoratrici e ai lavoratori durante
l’assemblea sindacale convocata.
Ricordiamo che la Mozarc Medical (ex Bellco), controllata dalla statunitense
Mediatronic al 50% – mentre l’altro 50% è della connazionale DaVita, è un tassello
importante del biomedicale, con i suoi 512 occupati e una produzione essenziale per
la filiera sanitaria: qui vengono realizzati filtri per la dialisi a marchio Medtronic e
macchine per la dialisi impiegate negli ospedali di tutt’Italia e che necessitano di
manutenzione, ricambi e assistenza.
L’azienda esprime “soddisfazione per l’ulteriore passo avanti compiuto oggi”
Al termine dell’incontro odierno del tavolo congiunto Regione- Mozarc Medical-Rappresentanze Sindacali, tenutosi presso la Regione Emilia Romagna, è stato raggiunto il seguente accordo, per il quale l’azienda esprime soddisfazione per l’ulteriore passo avanti fatto oggi.
Coerentemente con l’impegno dell’azienda ad esplorare tutte le possibili soluzioni, Mozarc Medical si impegna a dare attuazione ad un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale, produttiva, occupazionale, anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti.
L’azienda conferma l’impegno a non dare corso ad azioni unilaterali fino all’individuazione di una soluzione industriale, produttiva, occupazionale.
Le Istituzioni e le Organizzazioni Sindacali dichiarano la propria disponibilità a supportare questo processo di reindustrializzazione.
Le decisioni assunte oggi saranno illustrate al Tavolo Ministeriale del prossimo 9 luglio. Le Parti concordano di coinvolgere il Ministero a garanzia e supporto del percorso intrapreso.
La Regione Emilia-Romagna si è infine resa disponibile a sostenere il processo di reindustrializzazione utilizzando gli strumenti legislativi e normativi vigenti.
Quanto deciso sarà oggetto di verifiche periodiche da parte dei soggetti coinvolti.
La Provincia di Modena “Preservare la continuità occupazionale”
«Mettere al centro le persone, il diritto di poter avere un futuro e un progetto di vita per se stessi e per le proprie famiglie, di poter continuare a lavorare. Oggi a fianco del presidente Bonaccini, dell’assessore Colla, straordinari per quanto hanno fatto, dei sindaci Calciolari e Budri, insieme alle rappresentanze sindacali e ai lavoratori della Mozarc Bellco di Mirandola abbiamo incontrato le rappresentanze aziendali per risolvere la questione degli esuberi e dei licenziamenti».
E’ quanto ribadito dal presidente della Provincia di Modena mercoledì 26 giugno a margine dell’incontro in Regione Emilia-Romagna sulla vertenza in corso alla Bellco di Mirandola, l’azienda biomedicale della multinazionale Mozarc, che lo scorso 12 giugno ha comunicato l’intenzione di interrompere la produzione di macchine per dialisi e dei relativi consumabili, con un conseguente esubero di 350 dipendenti.
Nel corso dell’incontro è stato sottoscritto dalle parti un documento in cui Mozarc “si impegna a dare attuazione ad un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale, produttiva, occupazionale, anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti”.
Braglia ha poi sottolineato che «con i sindacati e la Regione, che ringraziamo per il constante e prezioso lavoro, abbiamo lavorato incessantemente coinvolgendo tutti i livelli di governo, per scongiurare una crisi che coinvolge intere comunità. Insieme, tutti insieme, abbiamo raggiunto un traguardo importantissimo. Bellco è un tassello importantissimo di un distretto, quello biomedicale della bassa modenese, che rappresenta un’eccellenza nel Paese e in Europa. La garanzia di questo successo lo assicurano le persone e non è pensabile farne a meno, specialmente in un mercato che sempre più cerca e premia il valore e la qualità dei prodotti».
Attualmente l’azienda, fondata da Mario Veronesi nel 1973 e che rappresenta un pezzo di storia del distretto biomedicale modenese, ha garantito continuità solo per il settore ricerca & sviluppo e le funzioni di supporto che non saranno coinvolti dalla riorganizzazione.
Il Sindaco di Mirandola “La comunità mirandolese si continua a dimostrare al fianco dei lavoratori”
Si è tenuto come da programma questo pomeriggio, presso la sede della Regione Emilia Romagna, il tavolo di confronto convocato dal Governatore Stefano Bonaccini, al quale hanno preso parte l’Assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, le Autorità della Bassa Modenese fra cui la neo Sindaco di Mirandola Letizia Budri, i rappresentanti della multinazionale americana, Confindustria Emilia Centro e tutte le rappresentanze sindacali e dei lavoratori.
Mozarc Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.
Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozarc e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti legislativi e normativi vigenti.
L’esito della riunione di oggi, in viale Aldo Moro, sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.
Letizia Budri (Sindaco di Mirandola): “Un altro passo avanti, fatto insieme. Trovare un testo di assunzione di impegno condiviso non è stato immediato, ma la volontà di trovare una soluzione ha prevalso. Oggi seduta al tavolo non c’ero io, bensì tutta la comunità mirandolese, per far sentire a tutti le lavoratrici e i lavoratori della Bellco che non sono e non saranno lasciati soli”.
Da sabato 6 luglio a domenica 8 settembre, per lavori di potenziamento dell’infrastruttura a cura del gestore (FER), sulla linea Modena – Sassuolo Terminal la circolazione dei treni sarà sospesa e l’intero servizio di Trenitalia Tper sarà effettuato con bus. I sistemi di vendita sono aggiornati con la nuova offerta.
Sono 11 i festival triennali, 14 quelli annuali e 16 le rassegne, per un totale di 41 progetti dedicati a cinema e audiovisivo che saranno sostenuti dalla Regione con 1 milione e 165 mila euro.
La Giunta regionale ha approvato la graduatoria delle domande pervenute a seguito del bando per cofinanziare e sostenere l’organizzazione e la realizzazione di manifestazioni in ambito cinematografico e audiovisivo di rilievo regionale, nazionale e internazionale. Iniziative che si realizzano in tutto il territorio dell’Emilia-Romagna nel corso dell’anno, con un’ampia diversificazione sotto il profilo dei linguaggi, dei temi trattati e dei pubblici.
“Festival e rassegne valorizzano l’industria cinematografica nel suo complesso, danno l’occasione alle produzioni, anche di nicchia, di mostrarsi al pubblico e di rafforzarsi- commenta l’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori-. La Regione continua a investire su queste manifestazioni, che nel complesso puntano verso la direzione di fare dell’Emilia-Romagna la capitale produttiva dell’audiovisivo e aiutare le imprese del settore del territorio a crescere e innovare”.
Fra le azioni previste nell’ambito delle rassegne e dei festival a cui è stato riconosciuto il sostegno, si annoverano anche l’organizzazione di momenti di formazione del pubblico, compresi quelli dedicati a bambini e ragazzi finalizzati allo sviluppo di nuovi talenti e nuovi pubblici, nonché occasioni di confronto e approfondimento per gli operatori del settore tramite panel, seminari, workshop.
Diversi i criteri utilizzati dal Nucleo per la valutazione dei progetti – composto da Fabio Abagnato (responsabile di Emilia-Romagna Film Commission), Camilla Carra (settore Attività culturali, economia della cultura, giovani della Regione Emilia-Romagna), Giacomo Manzoli (professore Ordinario Dipartimento delle Arti dell’Università degli Studi di Bologna) – per l’assegnazione dei punteggi, in coerenza con gli obbiettivi previsti dal bando, tra cui la rilevanza regionale e nazionale, la qualità della proposta progettuale, la struttura finanziaria, quella organizzativa, la strategia di formazione e ampliamento del pubblico, l’ampliamento dell’offerta territoriale.
Da sottolineare inoltre l’aumento dei festival triennali, il cui numero è passato dai cinque del passato triennio agli undici di questo nuovo piano triennale, con un percorso di attenzione e consolidamento.
“Cara Emilia-Romagna, servirti è stato un privilegio, è stato un onore. Per te ci sono e ci sarò per sempre”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha concluso il proprio intervento oggi in Assemblea legislativa, nella sede di viale Aldo Moro, nel quale ha annunciato che darà le dimissioni tra due settimane, dopo il G7 Scienza e Tecnologia in programma dal 9 all’11 luglio al Tecnopolo di Bologna. Un passaggio necessario prima dell’insediamento del Parlamento europeo, e l’occasione per tracciare un bilancio a conclusione di dieci anni di mandato alla guida dell’istituzione.
Anni definiti intensissimi, complicati, “se pensiamo che abbiamo attraversato la tragedia del terremoto e la ricostruzione, la pandemia, che il mondo non conosceva da un secolo, e l’alluvione dello scorso anno. Ma sono stati dieci anni- ha rivendicato il presidente- che vedono oggi questa regione più forte di prima”.
Dalla demografia al lavoro, dal boom dell’export agli investimenti in ricerca e sviluppo fino ai brevetti: i risultati ottenuti, tutti col segno più, sono frutto di “una strategia testardamente perseguita”, tale per cui “nel giro di un decennio e per la prima volta nella storia siamo diventati il sistema più dinamico, attrattivo di investimenti ad alto valore aggiunto, che vede nella ricerca e nell’innovazione il proprio motore”.
Ma la priorità resta investire sulle persone: “Lo abbiamo sempre fatto e stiamo accelerando in modo costante e progressivo. E bisogna partire dai bambini, dalle famiglie. In un Paese dove non si fanno figli bisogna sostenere chi sceglie di farlo e poi garantire il massimo dei diritti e delle opportunità”.
Bonaccini ha poi ricordato gli accordi sottoscritti con alcune tra le Regioni e i Paesi tra i più avanzati al mondo, che hanno messo progressivamente l’Emilia-Romagna “in una rete di relazioni, di opportunità, di stimoli che deve spingerci a crescere e ad aprirci sempre più. La nostra rete dei tecnopoli- ha ribadito il presidente- è diventata un attrattore e un moltiplicatore di queste opportunità”.
Poi, l’impegno per ricostruire in sicurezza la Romagna, per la transizione ecologica, per fermare il consumo di suolo, per rafforzare il trasporto pubblico locale, spingere sulle fonti rinnovabili.
Il presidente è poi passato ai rapporti con il Governo: “Sono trascorsi oltre 13 mesi dall’alluvione e il credito d’imposta non è ancora attivo. I beni mobili entrano solo adesso in un decreto striminzito, che non aggiunge un euro e che dice che chi ha perso tutto può ricevere solo 6 mila euro al massimo. Avevano promesso il 100%, siamo vicini all’elemosina”.
Altro tema delicatissimo, la salute. Ogni anno tutti gli indicatori, da ultimo il Ministero della Salute del Governo Meloni e Agenas, classificano quello dell’Emilia-Romagna come il sistema sanitario regionale più solido ed efficiente, il primo per qualità e quantità per livello dei servizi erogati: “Ma né io né i cittadini dell’Emilia-Romagna- ha evidenziato Bonaccini- sappiamo cosa farcene di un 10 in pagella se poi mancano i medici, gli infermieri, le prestazioni. Ribadisco che serve più sanità, e più sanità pubblica”.
Infine, il risultato di cui si dice più orgoglioso: il Tecnopolo di Bologna, frutto di “una collaborazione eccellente sugli investimenti straordinari, per la quale ringrazio la Commissione europea e tutti i governi italiani che si sono susseguiti. E ringrazio la presidente Meloni e la ministra Bernini, per aver individuato questa città come sede del G7 per la Scienza e la Tecnologia”.
Il presidente ha concluso ringraziando tutte le donne e gli uomini che hanno lavorato al suo fianco nelle due giunte in questi dieci anni. “E poi un grazie è dovuto alla maggioranza, che mi ha sostenuto con grande lealtà in questi due mandati, e alle migliaia di dirigenti e dipendenti della Regione, che garantiscono un livello di qualità del lavoro che ha pochi eguali in Italia e Europa”.
“Da parte mia- ha aggiunto Bonaccini- ho cercato di servire al meglio questa regione. Devo ringraziare quest’Assemblea perché la qualità del dibattito è stata civile e rispettosa, anche esprimendo idee opposte ma sempre nell’interesse della comunità qui rappresentata”.
“In questi dieci anni- ha concluso- se questi risultati sono stati ottenuti è anche perché ci sono gli emiliano-romagnoli che, pur davanti a tragedie, si sono rimboccati le maniche senza lamentarsi. Quando qualcuno cade, in Emilia-Romagna, nel momento in cui si rialza si guarda indietro per vedere se c’è qualcuno cui tendere la mano”.
Migliaia di agricoltori emiliano-romagnoli scendono in piazza a Bologna per denunciare l’emergenza cinghiali in Emilia-Romagna. L’appuntamento è per domani giovedì 27 giugno 2024 dalle ore 9.00 a Bologna in viale Aldo Moro, di fronte al palazzo della Regione. Agricoltori e allevatori da tutta la regione scenderanno in piazza, guidati dai dirigenti provinciali, per denunciare i problemi sanitari, sociali, economici e ambientali causati dai cinghiali.
Gli animali selvatici trasmettono malattie, distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone.
Per l’occasione sarà allestita un’esposizione con le produzioni devastate e i prodotti messi a rischio dall’avanzata senza freni dei cinghiali.
L’obiettivo della mobilitazione è far applicare subito a livello regionale le misure previste dal decreto interministeriale varato lo scorso anno per l’adozione di un Piano straordinario per la gestione e il contenimento della fauna selvatica incontrollata.
I danni provocati dagli animali selvatici nelle campagne ammontano a 200 milioni di euro all’anno con una popolazione verificata di più di 2,3 milioni di cinghiali in tutta Italia.
Un investimento di oltre 3,5 milioni di euro del Fondo sociale europeo plus, per rafforzare e incrementare le opportunità di formazione permanente e permettere a circa 5 mila persone di intraprendere percorsi individuali per accrescere le proprie competenze imprenditoriali.
Opportunità formative di breve durata che consentono a ciascuno la costruzione di un proprio percorso personalizzato in funzione delle competenze già possedute. Corsi che toccano tanti aspetti concreti dell’imprenditorialità, come a esempio l’analisi di fattibilità di una business idea, la costruzione di un progetto per l’avvio di una nuova impresa, ma anche gestione e del controllo dei costi, aspetti amministrativi e contabili, fino alla gestione dei rischi e del cambiamento in azienda, della realizzazione di un piano di marketing e della conoscenza degli strumenti finanziari.
“La Regione Emilia-Romagna sta facendo il più grande investimento della sua storia sulla formazione a tutti i livelli, compresa la formazione permanente – afferma l’assessore allo Sviluppo economico, lavoro e formazione, Vincenzo Colla- Vogliamo aiutare sia chi deve entrare nel mondo del lavoro, sia chi vuole intraprendere o migliorare il proprio percorso lavorativo, ad acquisire o rafforzare competenze imprenditoriali specifiche, puntando alla qualità per creare buona occupazione. L’offerta prevede anche percorsi, in particolare, rivolti alle donne per agevolare l’avvio o la gestione di impresa e, più in generale, ridurre la disparità di genere”.
I progetti sono strutturati avendo a riferimento il quadro definito da EntreComp (The Entrepreneurship Competence Framework), l’agenda di competenze imprenditoriali che declina tre macro-aree di competenze, e cioè “Identificare idee e opportunità”, “Gestire le risorse” e “Agire con proattività”.
L’offerta disponibile in tutta la regione sarà fruibile anche da remoto, per favorire la piena partecipazione alle persone, riducendo le disparità di genere e territoriali.
Due i bandi in risposta dei quali l’offerta formativa è stata approvata, per meglio corrispondere alle esigenze e alle caratteristiche dei destinatari.
I bandi
La prima offerta, con un investimento di oltre 1,8 milioni di euro permetterà a circa 2.700 persone, indipendentemente dalla posizione nel mercato del lavoro, di poter accedere a percorsi formativi per migliorare la propria occupabilità. L’investimento regionale delle risorse del Fondo Sociale Plus è volto ad accrescere le competenze “imprenditoriali” delle persone per sostenere percorsi individuali verso il lavoro autonomo e la creazione di nuove imprese.
La seconda, con un investimento di oltre 1,7 milioni di euro permetterà a oltre 2.500 donne, di fruire di opportunità formative finalizzate ad accrescere le proprie competenze imprenditoriali, con misure rivolte a valorizzare pienamente la componente femminile nel mercato del lavoro. Previste azioni di accompagnamento e sostegno ai percorsi di crescita professionale, progressione di carriera e per l’avvio di impresa e l’autoimpiego capaci di valorizzare, arricchire e rendere spendibili i pregressi percorsi di istruzione.
Maggiori informazioni e istruzioni su come accedere ai corsi, gestiti dagli enti di formazione accreditati, si possono trovare a questa pagina.
Con il calendario scolastico, si è conclusa anche l’attività “Vigile amico” con la quale la Polizia Locale del Comune di Formigine porta nelle scuole l’educazione stradale. Nell’anno scolastico 2023/2024 l’attenzione è stata rivolta alle classi terze e quinte delle scuole primarie ed ai bambini di 5 anni delle scuole dell’infanzia del capoluogo e delle frazioni.
L’attività proposta alle classi terze ha avuto come argomento principale il comportamento sulla strada dei pedoni, con l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti a rispettare le regole per la propria e l’altrui sicurezza. Ad un primo momento formativo in classe, è seguita un’uscita con gli agenti della Polizia Locale che hanno spiegato sul campo, insieme agli insegnanti, le buone norme da seguire quando si attraversa la strada. A questo progetto hanno aderito 14 classi, per un totale di 56 ore di formazione.
Con le classi quinte sono stati approfonditi altri temi riguardanti la bicicletta: il suo utilizzo, le piste ciclabili e come guidarla in maniera sicura. In questo caso le ore formative sono state 16, a favore di 8 classi.
Particolarmente efficace, perché riesce a unire l’aspetto divertente e ludico con la conoscenza delle regole della strada, è stata l’attività proposta ai bambini di 5 anni delle scuole dell’infanzia che si è svolta a Magreta presso la palestra Ferraguti, dove per 15 giorni è stato installato il tappetone didattico della Polizia Locale di Formigine. La città in miniatura rappresentata nel tappetone ha consentito ai giovanissimi utenti della strada di percorrerla in sicurezza, scambiando anche il proprio ruolo (di pedone e ciclista) con quello di agente di Polizia Locale che deve fare rispettare le regole. Hanno aderito 13 classi per un totale di 21 ore. In questa attività ha aderito anche una classe quinta delle scuole primarie, che ha consentito di approfondire ulteriormente i temi della sicurezza stradale anche grazie alla diversa età dei bambini coinvolti.
Ma le attività non si concludono con l’anno scolastico. Durante il periodo estivo, infatti, gli operatori del Comando formiginese hanno contattato i centri estivi del territorio proponendo momenti di educazione stradale, che hanno già preso il via la scorsa settimana con una biciclettata all’Oasi del Colombarone.
Alla presenza di studenti, insegnanti e famigliari, sono state consegnate ieri, presso l’aula magna dell’Istituto Parco Ducale di Sassuolo, le borse di studio e gli encomi agli studenti delle 4 scuole medie sassolesi (Parco Ducale IC2, Cavedoni IC4, Leonardo IC1 e Ruini IC3) che si sono maggiormente distinti durante l’anno scolastico appena concluso. L’iniziativa è promossa dal Rotary club di Sassuolo con il sostegno di PanariaGroup.
Hanno ottenuto la borsa di studio Chokri Achraf, Sofia Del Vecchio, Michele Vai, Matteo Indorante, Irene Sassatelli, Jia Jun Ye, Giorgia Rossi, Bianca Beggi, Samuele Tosi, Lorenzo Tosi, Emma Montecchi, Ludovica Nicolini, Wang Xiang Davide, Anna Giacopini, Giacomo Miozzo, Klea Rrusko, Chloe Klea, Benedetta Terzi, Alessandro Ferrero, Cecilia Gandini e Alice Zanghirati.
Gli Encomi sono andati a Alami Israa, Bouhaik Safaa, Filippo Montagnani, Maria Elisa Cirjanu, Ludovica Beneventi, Viola Forcellini, Adele Capillo, Martina Vecchione, Alice Brugioni, Andrea Godoli, Viola Ferrari, Vincenzo De Cicco, Cesare Bonettini, Arianna Cacciapuoti e Giovanni Gianfranco Bertoni.
Fine settimana di “recuperi” al Sempre Maggio Fioranese, organizzato dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, per offrire a tutti occasioni di socialità e svago nel centro di Fiorano.
Sabato 29 giugno si comincia con gli Europei di calcio, in piazza Ciro Menotti, alle 18.00, per vedere insieme su maxi schermo la partita Italia-Svizzera. A seguire, alle 21.30, lo spettacolo del comico Andrea Perroni, rinviato dal mese di maggio, per impegni televisivi dell’attore e speaker radiofonico venuto da Colorado Cafè e Zelig.
Domenica 30 giugno, sempre alle 21.30, arriva finalmente sul palco di piazza Ciro Menotti la musica più bella degli anni’80 con il concerto degli Inserimenti Causali, dopo il rinvio di inizi giugno dovuto al maltempo.
L’ingresso a tutti gli appuntamenti è come sempre libero e gratuito.
Per informazioni aggiornate sugli eventi è sempre possibile consultare il sito del Comune di Fiorano Modenese.
Si è tenuta ieri sera in sala consiliare la prima seduta del Consiglio comunale di Maranello, riferita al nuovo mandato amministrativo 2024-2029.
La nuova composizione vede tra gli eletti della maggioranza i consiglieri Loretta Casolari, Andrea Ferraguti, Margherita Zanasi, Anouar Oulaika e Maurizia Vandelli per il gruppo PD, Raffaele Bonelli, Alessio Costetti e Rita Pierangela Tocco per il gruppo ‘Maranello in Testa’, Caterina Maria Tacconi e Laura Adriani per il gruppo ‘Italia del Futuro’.
Sui banchi della minoranza siedono invece i consiglieri Barbara Goldoni, Guglielmo Sassi, Enrico Righetti e Lodovica Galloni per il gruppo ‘Fratelli d’Italia’, Stefano Ferri per il gruppo ‘Lega’ e Adele Baldi per il gruppo ‘Maranello in Comune – M5S’.
Ieri i neo-consiglieri hanno innanzitutto eletto all’unanimità il nuovo Presidente del Consiglio comunale: l’incarico è stato affidato ad Alessio Costetti (‘Maranello in Testa’), pedagogista di 51 anni ed assessore uscente. È stata invece eletta Vicepresidente, sempre all’unanimità, Barbara Goldoni (‘Fratelli d’Italia’).
Dopo le due votazioni, che si sono tenute all’inizio della seduta, il sindaco Luigi Zironi, rieletto alle recenti elezioni amministrative, ha prestato il proprio giuramento sulla Costituzione Italiana.
Lo stesso Zironi, rivolgendosi ai nuovi consiglieri e ai cittadini presenti in platea, ha poi tenuto un breve discorso di inizio legislatura, nel quale ha voluto innanzitutto “ringraziare tutti i maranellesi che con il loro voto, indipendentemente dalle loro scelte, hanno dato il loro contributo alle amministrative: votare è un diritto e al tempo stesso un dovere, rappresenta l’esercizio più profondo della democrazia, e la composizione di questo Consiglio comunale è proprio la fedele proiezione delle scelte dei cittadini”.
“Ci è stato affidato un ruolo – ha aggiunto il sindaco – che impone un confronto rispettoso, nei toni come nei contenuti. Chi ci ha votato si aspetta da noi un esempio in questo senso e sarà nostro dovere mantenere queste aspettative. Tutte le forze politiche presenti in Consiglio sono dunque chiamate a fare la differenza, ognuno con proposte e idee finalizzate a rendere sempre più efficace l’azione politica. E se il confronto in quest’aula sarà costruttivo, leale e aperto all’ascolto, a beneficiarne saranno Maranello e i maranellesi”.
Successivamente sono state formalizzate le nomine per la nuova Giunta comunale, che al fianco del sindaco vede gli assessori Chiara Ferrari (vicesindaco), Elisabetta Marsigliante, Juri Fontana, Laura Costi e Davide Nostrini.
Infine, maggioranza e minoranza hanno poi indicato separatamente i propri rappresentanti per il Consiglio d’Unione: Maurizia Vandelli e Andrea Ferrarini (gruppo ‘PD’) per la maggioranza e Barbara Goldoni (‘Fratelli d’Italia’) per l’opposizione.
Panariagroup, azienda leader nella produzione e distribuzione di superfici ceramiche d’eccellenza, celebra l’inaugurazione della stazione di Saint-Denis – Pleyel, parte integrante della rete Grand Paris Express e, soprattutto, porta di accesso principale al Villaggio Olimpico. Questo progetto architettonico di eccellenza, progettato da Kengo Kuma uno dei più importanti e significativi architetti giapponesi di rilevanza internazionale, rappresenta un connubio perfetto tra creatività e funzionalità in cui sono state utilizzare le superfici di Lea Ceramiche, brand del Gruppo di Sassuolo.
La stazione di Saint-Denis – Pleyel è il nuovo fiore all’occhiello di un quartiere che sta subendo una completa trasformazione e si prepara a diventare un polo centrale per il nord della regione parigina. Si trova nel comune di Saint-Denis, nelle immediate vicinanze di Saint-Ouen-sur-Seine e Île-Saint-Denis e, con tre ingressi, di cui uno dal futuro Franchissement Urbain Pleyel, collegherà i quartieri Pleyel e La Plaine. Unica stazione della rete a collegare 4 linee della metropolitana, accoglierà 250.000 passeggeri al giorno – il numero più alto di passeggeri di qualsiasi nuova stazione del Grand Paris Express – su una superficie totale di 34.000 m² distribuita su nove livelli, con negozi e un’area riservata a strutture turistiche e culturali che andranno a beneficio della comunità locale ben oltre l’avventura olimpica.
L’inaugurazione della stazione di Saint-Denis – Pleyel si inserisce nel più ampio sviluppo del progetto Grand Paris Express, attualmente il più grande piano infrastrutturale in Europa che prevede la realizzazione, nella regione dell’Île-de-France, di oltre 200 chilometri di nuovi binari e 68 nuove stazioni interconnesse entro il 2030.
“Siamo orgogliosi di contribuire alla trasformazione di una delle più importanti capitali europee e di partecipare da protagonisti all’apertura dell’ingresso principale al Villaggio Olimpico,” ha dichiarato Emilio Mussini, Presidente di Panariagroup. “Grazie alle nostre soluzioni tecniche all’avanguardia e a un servizio dedicato operiamo sia nel settore residenziale che in quello delle grandi commesse, includendo le infrastrutture. Questa posizione di leadership a livello internazionale ci proietta con ottimismo verso il mercato globale, in particolare quello francese”.
La Société du Grand Paris (SGP), creata per gestire l’opera pubblica, ha indetto una gara d’appalto per il progetto. Lea Ceramiche è stata uno dei due fornitori selezionati per fornire le superfici ceramiche necessarie e se ne è aggiudicata la metà, ovvero oltre 110.000 m2 di lastre da utilizzarsi in 28 stazioni, tra cui Saint-Denis – Pleyel.
Per produrle, serviva un materiale industriale estremamente resistente che garantisse ottime prestazioni tecniche. Il sistema di materiali proposto, ovvero l’insieme formato dal massetto, dall’adesivo, dalla piastrella di ceramica, dal giunto di cemento e dai giunti di dilatazione, è stato quindi sottoposto a test approfonditi nell’ambito del processo ATEx (Appraisal Technique d’Expérimentation). Per questa commessa, Lea Ceramiche ha partecipato alla gara d’appalto con un gruppo di diverse aziende – tra cui Mapei, CS Group e Pedrazzini – che insieme hanno fornito quanto necessario.
Panariagroup Industrie Ceramiche S.p.A. è un gruppo multinazionale italiano, leader mondiale nella produzione e distribuzione di superfici in ceramica per pavimenti e rivestimenti del segmento premium del mercato. Con quasi 2.000 dipendenti, oltre 10.000 clienti professionali, e 8 stabilimenti produttivi (3 in Italia, 3 in Portogallo, 1 in Germania e 1 negli Stati Uniti), Panariagroup è un player di riferimento nel proprio settore e vanta una distribuzione geografica delle vendite focalizzata per oltre l’80% sui mercati esteri. Specializzato nella produzione di grès porcellanato e grès porcellanato laminato, tramite i propri brand commerciali (Panaria Ceramica, Lea Ceramiche, Cotto D’Este, Blustyle e Maxa quelli italiani, Margres e Love Tiles, Gresart i portoghesi, Steuler design, Grohn, Kerateam, Nordceram i tedeschi, l’americano Florida Tile e Bellissimo, il brand indiano), Panariagroup propone soluzioni di alta qualità e prestigio per tutte le esigenze dell’architettura residenziale, commerciale e pubblica.
Panariagroup è una realtà di dimensioni internazionali presente in Italia, Portogallo, Germania, Stati Uniti, India e che opera in oltre 130 paesi nel mondo con una rete commerciale ampia e capillare.
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Il fine settimana ci attende con due appuntamenti alla Riserva naturale delle Salse di Nirano.
Il primo venerdì 28 giugno, vede protagonisti i pipistrelli, affascinanti creature notturne che popolano l’area protetta del Comune di Fiorano Modenese. Durante una semplice escursione notturna, un’esperta, con le sue strumentazioni, permetterà ai partecipanti di ascoltare i messaggi ad ultrasuoni che si lanciano e che non possiamo cogliere, suoni dall’Ultra-Mondo. Ritrovo alle ore 21.00 al parcheggio Del Pioppo. Iscrizione online obbligatoria (https://bit.ly/prenota-alle-salse), costo 6 euro a partecipante.
Domenica 30 giugno invece si prepara il nocino nuovo e si degusta quello del 2023. insieme agli esperti del Gruppo Ecologico Fioranese, facendo tesoro di consigli e ricette.
L’attività è ad ingresso libero e gratuito, non richiede prenotazioni e si svolgerà in due turni: ore 10.00-12.00 e 15.00-17.00. Ritrovo presso il museo geologico e naturalistico di Ca’ Tassi.
Torna domenica, 30 giugno, l’appuntamento con la Sagra di Montegibbio organizzata dal Circolo Boschetti Alberti. Un’intera giornata alla corte del Castello che inizierà già alle ore 9 con la Santa Messa celebrata da Mons. Monari.
Poi le aperture straordinarie delle visite all’interno del Castello di Montegibbio, dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14,30 alle ore 18.
Tutto il giorno attività per bambini, servizio bar e visite all’acetaia comunale affiancheranno gli appuntamenti prefissati: alle ore 17 la presentazione del libro “Favole di Fedro in dialetto modenese”; alle ore 21 musica live con Kiccolo e Penzo. Naturalmente ci sarà la possibilità di pranzare e cenare con menù tradizionale.
Tutte le informazioni sul sito internet www.castellodimontegibbio.com