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giovedì, 28 Agosto 2025
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Da lunedì 129 nuovi alberi a Sassuolo

Da lunedì 129 nuovi alberi a SassuoloLunedì prossimo, 22 gennaio, saranno avviati i primi interventi di piantumazione delle alberature lungo le sedi stradali/aree verdi comunali che andranno a sostituire gli esemplari rimossi nel corso degli anni 2021/2022/2023, a seguito di indagini strumentali.

Le operazioni riguarderanno, in questa prima fase lavori, la messa a dimora di n.129 alberi all’interno delle seguenti aree:

  • area verde campo addestramento cani, via Circonvallazione Sud: piantumazione n.33 pioppi cipressini;
  • area verde via Palestro: n.43 pioppi cipressini;
  • area verde prosecuzione via Parco (lato Sud via Indipendenza): n.6 pioppi cipressini; via Radici in Piano: n.47 alberature (n.31 tigli e n.16 lagerstroemie)
  • L.go Chiesa (San Michele): n.1 carpino

La maggior parte delle nuove piantumazioni sarà servita da impianto di irrigazione automatizzato (da realizzarsi successivamente alla messa a dimora), mentre per quanto concerne le alberature di via Radici in Piano, data l’impossibilità di creare un impianto automatizzato (in considerazione dell’elevato sviluppo dell’intervento), la garanzia di attecchimento delle nuove alberature sarà garantita dall’impresa esecutrice per due anni, decorrenti dalla data di piantumazione, attraverso regolari interventi di bagnatura con autobotte.

Compatibilmente con le risorse disponibili e l’andamento stagionale, l’intenzione dell’Amministrazione è quella di proseguire, anche nell’inverno 2024/2025, le operazioni di piantumazione sulle restanti aree verdi presso le quali sono state eseguite operazioni di abbattimento di alberature ammalorate:

  • parco Albero d’Oro (zona Sud);
  • completamento area verde prosecuzione via Parco (lato Sud via Indipendenza);
  • aree verdi scolastiche.

Lapam sulla Bretella Campogalliano-Sassuolo e Cispadana, Genedani: «Auspichiamo uno sblocco concreto della situazione»

Lapam sulla Bretella Campogalliano-Sassuolo e Cispadana, Genedani: «Auspichiamo uno sblocco concreto della situazione»«Auspichiamo davvero che l’incontro tra il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con i vertici regionali per la Bretella Campogalliano Sassuolo e la Cispadana possa davvero sbloccare una situazione ormai in fase di stallo da troppo tempo». Amedeo Genedani, presidente UNATRAS e della categoria Trasporti Lapam Confartigianato rimarca ancora una volta la necessità di un via libera alla realizzazione della Bretella Campogalliano Sassuolo e della Cispadana, infrastrutture necessarie per lo sviluppo e per l’aumento della competitività delle imprese del territorio. I due snodi faciliterebbero il collegamento tra le realtà operanti in distretti importanti come quelli dell’area con l’autostrada e, quindi, con tutta l’Europa.

«Per un’economia – conclude Genedani – che si basa anche e soprattutto sull’export, si tratterebbe di opere strategiche e funzionali. Abbiamo necessità di risposte certe: vogliamo essere fiduciosi dopo anni di dichiarazioni ad oggi mai attese e speriamo che l’ultimo incontro avuto possa definitivamente dare il via libera ai lavori che, nel rispetto ambientale, devono iniziare quanto prima».

La Polizia di Stato intensifica i controlli nelle stazioni dell’Emilia Romagna

La Polizia di Stato intensifica i controlli nelle stazioni dell’Emilia RomagnaCirca 500 persone controllate, 10 stazioni ferroviarie presenziate, centinaia di bagagli ispezionati, una persona indagata per violazione della normativa sugli stranieri e diverse sanzioni amministrative contestate.

Sono questi i risultati dell’operazione di controlli straordinari in ambito ferroviario denominata Stazioni Sicure, effettuata nella giornata di ieri, coordinata a livello nazionale dal Servizio Polizia Ferroviaria del Ministero dell’Interno, che ha visto impegnati sull’intero territorio bolognese circa 50 operatori della Polizia Ferroviaria.

Il dispositivo adottato dalla Polizia Ferroviaria, con il contributo delle unità cinofile della Guardia di Finanza, di personale di Protezione Aziendale, delle Ferrovie dello Stato Italiane e delle Guardie Particolari Giurate è stato attuato potenziando i controlli ai varchi di accesso alla stazione.

In particolare, nella stazione di Bologna Centrale, l’infallibile fiuto dei cani della Guardia di Finanza “Ginga” e “Calma” ha consentito di recuperare e sequestrare circa 70 grammi di cannabinoidi.

Tali tipologie di controlli, che confermano la fruttuosa attività di collaborazione sul territorio tra la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, verranno effettuati anche nelle prossime settimane

Il comune di Sassuolo cerca un’area da adibire a “sgambamento cani”

Il comune di Sassuolo cerca un’area da adibire a “sgambamento cani”La ricerca di un terreno idoneo alla realizzazione di un area di “Sgambamento cani”. Con Determina Dirigenziale n°14 del 17 gennaio scorso in Comune di Sassuolo ha pubblicato un’indagine conoscitiva per la ricerca di area in comodato d’uso.

Nell’ambito di attività di ricognizione effettuata dagli uffici preposti avente ad oggetto le aree già presenti nel territorio sassolese, dove ci siano spazi dedicati ed attrezzati per lo sgambamento dei cani, quali animali di affezione di cui si riconosce rilievo sociale, è emersa la carenza di spazi idonei nella zona nord est della città. Il Comune di Sassuolo pertanto intende verificare l’esistenza di un’area da acquisire in comodato d’uso gratuito ed allestire ad area di sgambamento cani nella zona di via Ancora – via Marzabotto.

L’area dovrà avere una superficie indicativamente di mq 1.500, conformazione pianeggiante e agevole accessibilità dalla via pubblica. Coloro i quali possiedano una simile area con le caratteristiche sopra descritte e siano interessati a concederla in comodato d’uso gratuito al Comune di Sassuolo sono invitati a presentare formale manifestazione di interesse, recante la descrizione dell’area eventualmente allegando anche documentazione fotografica.

La manifestazione di interesse potrà essere consegnata a mano all’attenzione dell’Ufficio Patrimonio del Comune o trasmessa telematicamente ai seguenti indirizzi: patrimonio@comune.sassuolo.mo.it, comune.sassuolo@cert.comune.sassuolo.mo.it, entro il giorno 09 febbraio 2024.

Il Comune di Sassuolo si riserva di valutare le proposte pervenute e, ove ritenute meritevoli di interesse, avviare le procedure di scelta del contraente nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti. Per informazioni è possibile contattare: tel. 0536/880928 email: patrimonio@comune.sassuolo.mo.it

 

Donazione del corpo e dei tessuti post mortem alla scienza, il ministero della Salute designa l’Emilia-Romagna capofila del progetto

Donazione del corpo e dei tessuti post mortem alla scienza, il ministero della Salute designa l’Emilia-Romagna capofila del progettoFormazione del personale sanitario, ricerca scientifica, creazione di banche di tessuti umani utili a studiare i meccanismi patogenetici delle malattie e identificare nuovi biomarcatori, perfezionamento delle tecniche chirurgiche a beneficio della medicina e dei pazienti futuri. Sono alcuni dei progressi medico-scientifici resi possibili grazie alla donazione del corpo e dei tessuti post mortem alla scienza, una scelta di alto valore etico oggi ancora poco nota e diffusa in Italia, ma che risulta strumentale per il progresso dello studio e della ricerca finalizzati alla tutela della salute pubblica.

Per promuoverne la conoscenza e la consapevolezza tra i cittadini, e fornire al personale sanitario opportunità formative su questo tema, Regione Emilia-Romagna e Università di Bologna hanno sottoscritto un accordo di collaborazione finalizzato alla realizzazione di una campagna di comunicazione. Possibilità contemplata dalla legge numero 10 del 10 febbraio 2022, che per la prima volta disciplina la donazione post mortem del corpo e dei tessuti alla scienza con modalità analoghe a quelle definite per il testamento biologico e che prevede anche che Regioni e Aziende sanitarie realizzino campagne informative per i cittadini e formative per i professionisti della sanità.

Designata dal ministero della Salute come capofila di questo progetto, che in fasi successive vedrà anche il coinvolgimento di altre Regioni italiane, l’Emilia-Romagna sarà quindi la prima in Italia a partire, e a questo scopo ha siglato una collaborazione con l’Alma Mater di Bologna, il cui Centro di Anatomia Clinica e Chirurgica Sperimentale e Molecolare del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie è oggi riconosciuto come Centro di riferimento nazionale per la conservazione e l’utilizzazione dei corpi dei defunti. Il ministero ha inoltre destinato alla Regione 500 mila euro, a copertura delle spese che saranno sostenute per la campagna rivolta ai cittadini e per la formazione di studenti di medicina e personale sanitario.

“Lo studio diretto del corpo umano rimane un elemento insostituibile per la ricerca e la formazione del personale sanitario e per il progresso della medicina -afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Grazie a questo accordo con l’Università di Bologna vogliamo promuovere una corretta informazione sull’utilizzo del corpo umano e dei tessuti post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica tra i cittadini, attivando, al contempo, percorsi di formazione rivolti ai professionisti della sanità, agli studenti di medicina, ai medici delle strutture sanitarie pubbliche e private, con la considerazione che merita una scelta di così alto valore etico e solidale”.

“La donazione del corpo alla scienza -spiega la prof.ssa Lucia Manzoli, responsabile del Centro di riferimento nazionale di Unibo e direttrice del Dipartimento di Scienze biomediche e neuromotorie- è un gesto nobile che deriva da una profonda motivazione interiore, raggiunta solo attraverso la conoscenza del significato che tale azione riveste. Si tratta di un atto di generosità nei confronti della collettività, che ha ricadute positive sulla salute pubblica attraverso l’avanzamento della conoscenza, la formazione medica di eccellenza e il miglioramento della sicurezza mediante la sperimentazione e lo sviluppo di tecniche e tecnologie di ultima generazione e la simulazione di procedure ad alta complessità prima di applicarle al paziente. L’Alma Mater, forte della propria storia, ha compreso, prima in Italia, l’importanza strategica che, anche in un’epoca caratterizzata dal rapidissimo sviluppo scientifico e tecnologico, riveste lo studio anatomico sul cadavere e ha investito risorse su un progetto lungimirante che ha portato all’edificazione di due moderne sale settorie all’interno dello storico Istituto di anatomia umana, dove è sorto il Centro di riferimento nazionale di Unibo”.

La legge n. 10 del 10 febbraio 2022

Dalla sperimentazione di nuove tecniche chirurgiche in condizioni di sicurezza alla formazione dei futuri medici, sono numerose le opportunità concesse in campo medico dalla donazione del corpo e dei tessuti post mortem. Intervenuta ad aggiornare un quadro normativo risalente a un decreto regio del 1933, la legge 10 del 2020 ridefinisce le modalità di donazione di un corpo o dei tessuti alla scienza, prevedendo che la persona possa operare questa scelta pre mortem ‘redigendola’ nelle forme previste per le Dat, le Dichiarazioni anticipate di trattamento (per atto pubblico, per scrittura privata, o per scrittura privata autenticata, articolo 4, comma 6, della legge 22 dicembre 2017, n. 219), attraverso le quali ogni persona maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi, può esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari. Un esempio è la volontà di diventare donatori d’organi, scelta peraltro compatibile anche con la contemporanea donazione del proprio corpo o dei propri tessuti post mortem alla scienza.

La legge prevede inoltre che le Regioni e le Aziende sanitarie locali adottino iniziative per promuovere la conoscenza delle nuove disposizioni normative e la Regione viene designata capofila di tale progetto, anche in virtù dell’unico centro di riferimento nazionale ubicato in Emilia-Romagna. Alla Regione sono inoltre riconosciuti, dal ministero, 500 mila euro come ristoro delle spese che verranno sostenute per la realizzazione della campagna e delle iniziative formative in collaborazione con l’Università di Bologna.

Informazioni più dettagliate sulla donazione del corpo post mortem e sulle attività del Centro Anatomico dell’Università di Bologna sono disponibili sul sito del centro: https://site.unibo.it/centro-anatomico/it

Alcune chiusure previste su A1 Milano-Napoli e A13 Bologna-Padova

Alcune chiusure previste su A1 Milano-Napoli e A13 Bologna-PadovaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, nelle quattro notti di lunedì 22, martedì 23, mercoledì 24 e giovedì 25 gennaio, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e Sasso Marconi, verso Firenze.

In alternativa, si consigliano i seguenti itinerari:

per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Firenze, uscire sulla A14 Bologna-Taranto alla stazione di Bologna San Lazzaro, immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, proseguire sull’Asse Attrezzato, sulla SS64 Porrettana, sul Raccordo di Sasso Marconi (R43) ed entrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi, in direzione di Firenze. Si precisa che, chi proviene da Ancona ed è diretto verso Milano, potrà regolarmente proseguire in direzione della A1;

per chi proviene da Padova ed è diretto verso Firenze, uscire sulla A13 Bologna-Padova alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, immettersi sull’Asse Attrezzato, proseguire sulla SS64 Porrettana, sul Raccordo di Sasso Marconi (R43) ed entrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi.

In considerazione della suddetta chiusura, saranno adottati i seguenti provvedimenti, sulla stessa A1 e sul Raccordo di Casalecchio:

 

SULLA A1 MILANO-NAPOLI:

-chi percorre la A1 da Milano verso Firenze, verrà obbligatoriamente deviato sul Raccordo di Casalecchio.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna Casalecchio, immettersi sulla Tangenziale di Bologna e uscire allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, percorrere l’Asse Attrezzato, la SS64 Porrettana, il Raccordo di Sasso Marconi (R43) e rientrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;

-la stazione di Sasso Marconi nord non sarà raggiungibile in uscita.

In alternativa si potrà uscire sulla A13 Bologna-Padova alla stazione di Bologna Arcoveggio o, sulla A14 Bologna-Taranto, alla stazione di Bologna San Lazzaro o di Bologna Borgo Panigale;

-l’area di servizio “Cantagallo ovest”, situata all’interno del suddetto tratto, sarà chiusa nelle stesse notti, ma con orario 20:00-6:00.

 

SUL RACCORDO DI CASALECCHIO:

-sarà chiuso il ramo di allacciamento tra la A14 Bologna-Taranto e la A1 Milano-Napoli, in direzione di quest’ultima.

In alternativa si consigliano i seguenti itinerari:

per chi proviene da Ancona ed è diretto verso Firenze, anticipare l’uscita sulla A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale fino allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, immettersi sull’Asse Attrezzato, proseguire sulla SS64 Porrettana e sul Raccordo di Sasso Marconi (R43), per poi entrare sulla A1 attraverso la stazione di Sasso Marconi;

per chi proviene da Padova ed è diretto verso Firenze, anticipare l’uscita sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale fino allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, immettersi sull’Asse Attrezzato, proseguire sulla SS64 Porrettana e sul Raccordo di Sasso Marconi (R43), per poi entrare sulla A1 attraverso la stazione di Sasso Marconi;

-sarà chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata in entrambe le direzioni, verso la A1 Milano-Napoli e in direzione della A14 Bologna-Taranto. Ciò comporterà, sulla Tangenziale di Bologna, l’uscita obbligatoria allo svincolo 1 Nuova Bazzanese e, sulla Nuova Bazzanese/Asse Attrezzato, la chiusura dei due rami di accesso all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.

In alternativa, chi è diretto verso Milano, Padova o Ancona, potrà utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14 mentre chi è diretto verso Firenze, potrà utilizzare la stazione di Sasso Marconi sulla A1.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica orizzontale, dalle 22:00 di questa sera, venerdì 19, alle 6:00 di sabato 20 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara sud e Altedo, verso Bologna.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara sud, percorrere la viabilità ordinaria: Raccordo Ferrara-Porto Garibaldi, SS64, SP20 Via Chiavicone, per rientrare sulla A13 alla stazione di Altedo.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 20 gennaio 2024

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 20 gennaio 2024Cielo sereno o poco nuvoloso; estese gelate durante la notte e al mattino. Temperature minime in sensibile calo con valori intorno ai -4 gradi gradi delle pianure del settore centro-occidentale e tra i 4/5 gradi sul settore costiero. Massime in ulteriore lieve diminuzione sul settore orientale. Valori compresi tra 6 e 7 gradi.

Venti deboli settentrionali in pianura, moderati nord-orientali lungo il crinale appennino e sulla costa con locali rinforzi Mare ancora agitato al mattino sul riminese, molto mosso per il resto della giornata con moto ondoso in rapida attenuazione dal tardo pomeriggio.

(Arpae)

Due sassolesi tra i migliori 10 su Matilde di Canossa

Due sassolesi tra i migliori 10 su Matilde di CanossaDue scrittori sassolesi compaiono nella lista dei “10 migliori libri su Matilde di Canossa” insieme a molti mostri sacri della storia, tra cui Vito Fumagalli e Paolo Golinelli. La scrittrice Elisa Guidelli vi compare alla settima posizione con “Il romanzo di Matilda”, pubblicato da Meridiano Zero, che figura anche come miglior romanzo, mentre al decimo posto si classifica “Io, Matilde di Canossa. Vita ed emozioni” di Renato Borghi, uscito per Consulta Librieprogetti.

Entrambi i libri sono usciti nel 2015, anno del novecentenario dalla morte della Grancontessa Matilde, che ancora fa parlare di sé insieme ai libri che la raccontano.

Al link seguente, tutti i titoli segnalati tra i migliori 10: https://notiziescientifiche.it/i-10-migliori-libri-su-matilde-di-canossa

Due ore di parole e musica in assoluta libertà con Morgan

Due ore di parole e musica in assoluta libertà con MorganCrogiolo tutto esaurito per il racconto musicale di Morgan. Gli ingredienti perché la bella rassegna partita ieri sera, giovedì 18 gennaio, presso lo spazio polifunzionale “Crogiolo Marazzi” iniziasse alla grande c’erano tutti.

Una sala piena, tanta energia e sul palco un ospite capace di tenere la scena per più di due ore a suon di aneddoti, citazioni colte e quello che più conta vibranti interpretazioni musicali in versione acustica, ovvero voce e pianoforte o voce e chitarra.

È stata la prima serata di un ciclo voluto dal Comune di Sassuolo e organizzato dalla GP Eventi che porterà in Città musicisti, attori e personaggi dello spettacolo in questa forma del racconto misto a esibizione che al pubblico piace sempre, proprio per la dimensione “intima” che riesce a creare, anche se in presenza di centinaia di persone.

Quella appena passata è stata soprattutto la serata di Marco Castoldi in arte Morgan, poliedrico musicista, compositore, scrittore, produttore e personaggio televisivo (forse suo malgrado) che si è raccontato davvero senza filtro e a modo suo.

A intervallare le parole di Morgan ci ha pensato lui stesso regalando alcune sue interpretazioni musicali che hanno spaziato dalla musica classica al pop con la chiusura lasciata al brano più famoso dei Bluvertigo, la band con la quale Morgan ha venduto più di 400.000 copie negli anni ‘90.

Appuntamento al prossimo evento al Crogiolo Marazzi, sempre con la formula dell’ingresso libero con prenotazione on line dei posti. Sabato 27 gennaio sarà la volta del teatro, con il celebre attore Giancarlo Giannini.

 

Claudio Corrado

Principio d’incendio nell’Autogrill di un’area di servizio sulla A14

Principio d’incendio nell’Autogrill di un’area di servizio sulla A14L’altro ieri poco prima della mezzanotte, i Vigili del fuoco con due squadre del distaccamento di Imola, una da Lugo e l’altra da Ravenna, sono intervenuti per domare un principio d’incendio che ha interessato la cucina dell’Autogrill Santerno Ovest, sull’A14. Il principio d’incendio ha riguardato la piastra di cottura e il controsoffitto sovrastante. Non risultano persone coinvolte.

Antonia Bertoni presenta a Castellarano il suo saggio storico ‘Come acqua sui sassi’

Antonia Bertoni presenta a Castellarano il suo saggio storico ‘Come acqua sui sassi’L’ Amministrazione Comunale di Castellarano e il Centro Studi Storici Castellaranesi hanno promosso per domenica 21 gennaio alle ore 17 nella Rocchetta di Castellarano in Piazza Cairoli la presentazione del saggio storico di Antonia Bertoni ‘Come acqua sui sassi’. Storia perduta di San Michele dei Mucchietti, pubblicato nel 2022 da Incontri Editrice e già alla sua prima ristampa. Il Comune di Castellarano e quello di Sassuolo hanno a suo tempo concesso il patrocinio alla pubblicazione.

Dopo gli interventi degli amministratori dialogheranno con l’autrice Enrico Triolo che ha curato l’editing del saggio storico, il presidente del Centro Studi Storici Castellaranesi Paolo Magnani e la curatrice dell’evento culturale signora Paola Taglini, il pubblico con le sue domande.

La presentazione del saggio, inserita nell’ambito di un ciclo di proposte di narrativa storica e saggistica storica organizzato dal Centro Studi Storici Castellaranesi che si articola in diversi incontri, si focalizzerà in modo particolare sui legami tra la storia di Castellarano e quella di San Michele dei Mucchietti che, come noto, fu parte del comune reggiano sino al 1818, anno in cui fu aggregata alla comunità di Sassuolo.

 

L’Emilia-Romagna vola a Vienna per confermare e ampliare i collegamenti ferroviari diretti tra Austria, Germania e Riviera romagnola

L’Emilia-Romagna vola a Vienna per confermare e ampliare i collegamenti ferroviari diretti tra Austria, Germania e Riviera romagnolaDisponibilità ad ampliare i collegamenti ferroviari tra l’Austria e l’Emilia-Romagna, e in particolare a confermare per la prossima stagione estiva e per il futuro i collegamenti su ferro diretti alla Riviera romagnola, con particolare riferimento al treno notturno, NightJet, in partenza da Vienna e da Monaco con arrivo sulle località turistiche della costa: Rimini, Riccione e Cattolica.  E l’avvio di una nuova collaborazione con il Land di Vienna.

Questo il risultato degli incontri della delegazione condotta dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, accompagnato dall’assessore alla Mobilità, Trasporti e Turismo, Andrea Corsini, e dal direttore di Apt Servizi, Emanuele Burioni, volata a Vienna per incontrare i rappresentanti delle istituzioni viennesi, del Ministero ai Trasporti austriaco e della ÖBB (Ferrovie austriache). Tra gli obiettivi, il rafforzamento delle relazioni con l’Austria e la conferma per il 2024 e i prossimi anni, del servizio ferroviario attivato nel 2023 al posto della storica tratta Firenze-Roma non praticabile per lavori sulla linea.

Positivo l’incontro con Sabine Stock, referente dei collegamenti trasporto passeggeri delle Ferrovie austriache che ha espresso la disponibilità, in accordo con Trenitalia, a consolidare la tratta verso la costa Romagnola.

Dall’incontro della delegazione con Magdalena Hugeneck, referente per i trasporti del Gabinetto di Leonore Gewessler, ministra dei Trasporti e dell’Ambiente, sono state presentate le strategie della Regione per la sostenibilità ambientale ed economica ed è emersa la convergenza sulla necessità di aumentare i collegamenti ferroviari per incentivare una mobilità sempre più compatibile con l’ambiente. In particolare, è stato ribadito l’impegno verso il contrasto al cambiamento climatico anche a livello sociale, dove la transizione ecologica deve diventare un’opportunità per tutti i cittadini.

“Una buona giornata- affermano Bonaccini e Corsini- e ringraziamo Stock e Hugeneck per la disponibilità concreta a consolidare e aumentare il servizio ferroviario verso la nostra regione. L’aumento considerevole di turisti austriaci e tedeschi nel settembre scorso, dopo la battuta d’arresto dovuta all’alluvione, fa ben sperare in un ulteriore sviluppo nel prossimo futuro.  Garantiamo il nostro supporto fin da ora per confermare il servizio e rendere il nostro territorio sempre più competitivo e attrattivo”. confermare questa opportunità e rendere il nostro territorio sempre più competitivo e attrattivo anche per gli anni futuri.”.

I collegamenti con la Riviera romagnola saranno ufficializzati entro marzo, in vista della stagione estiva.

I dati dell’Osservatorio turistico regionale elaborati da Trademark Italia sulla Riviera, hanno registrato nel periodo maggio-settembre 2023 circa 43.000 arrivi (+8,8% sul 2022) e circa 218.000 presenze (+7,5% sul 2022) di turisti austriaci.

“I dati positivi degli arrivi in Emilia-Romagna confermano che la linea diretta è un elemento efficace per lo sviluppo del turismo proveniente da Austria e Germania- aggiunge Corsini-. Anche con questo obiettivo verrà realizzata una campagna di comunicazione per favorirne l’arrivo. Ora lavoreremo, in accordo con Trenitalia e Rfi, alla soluzione dei problemi tecnici per le fermate di Riccione e Cattolica, che ci auguriamo possano trovare al più presto esito positivo”.

In mattinata anche l’incontro della delegazione con il presidente del Consiglio regionale di Vienna, Ernst Woller, in cui si è parlato, in un clima molto cordiale, dell’avvio di una collaborazione istituzionale tra Regione Emilia-Romagna e il Land di Vienna. Il presidente Bonaccini in particolare ha ringraziato per l’aiuto fornito dall’Austria durante l’alluvione, con l’invio, attraverso il meccanismo di protezione civile dell’Ue, di attrezzature di pompaggio.

Un aiuto che è arrivato anche dalla Società Austro-Italiana che nell’ottobre scorso ha organizzato un evento celebrativo per il 50^ anniversario della nascita, con una raccolta fondi in favore delle vittime dell’alluvione in Emilia-Romagna.

Presenti agli incontri, oltre a Burioni, anche Gabriele De Stefano, incaricato d’affari ad interim dell’Ambasciata d’Italia a Vienna, e Andrea Colonnelli, referente di ENIT a Vienna.

Sisma in Romagna, un piano da 6 milioni di euro per i territori di Tredozio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano (FC) e Brisighella (Ra)

Sisma in Romagna, un piano da 6 milioni di euro per i territori di Tredozio, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano (FC) e Brisighella (Ra)Via libera a 6 milioni di euro di fondi statali per fare fronte alle conseguenze del terremoto del 18 settembre scorso in Romagna, che ha interessato Brisighella (nel ravennate) e, in provincia di Forlì-Cesena, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano e Tredozio. Nella cifra sono compresi i contributi per i cittadini e le famiglie che hanno dovuto lasciare le proprie case danneggiate (Cas, Contributi per l’autonoma sistemazione).

Il punto è stato fatto oggi dalla vicepresidente della Regione, Irene Priolo, insieme all’assessore al Bilancio, Paolo Calvano, a Tredozio, dove hanno incontrato la sindaca, Simona Vietina, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, quello dell’Unione dei Comuni della Romagna forlivese, Francesco Tassinari, e gli amministratori dei Comuni di Brisighella, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Modigliana, Predappio, Rocca San Casciano e Portico e San Benedetto. Presenti anche la direttrice dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, Rita Nicolini, il direttore dell’Agenzia per la Ricostruzione, Enrico Cocchi, e il direttore generale alle Risorse, Europa, Innovazione e Istituzioni della Regione Emilia-Romagna, Francesco Raphael Frieri.

“A novembre scorso- hanno ricordato Priolo e Calvano-, su nostra richiesta, il Consiglio dei ministri aveva dichiarato lo stato di emergenza nazionale per l’evento sismico e stanziato le risorse, che finanziano il primo stralcio di un Piano di interventi urgenti. Piano elaborato in modo rapido dai tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile e approvato poi dal Dipartimento nazionale. Il commissario delegato per il superamento dell’emergenza, il presidente Stefano Bonaccini, ha ora firmato il decreto che avvia l’utilizzo dei fondi. Oggi siamo qui- hanno proseguito vicepresidente e assessore- per accompagnare il percorso amministrativo di questi comuni colpiti sia dal dissesto, che si è attivato con gli eventi dello scorso maggio, sia dal terremoto. Forniremo tutto il supporto necessario anche tramite l’Agenzia per la Ricostruzione e dando la possibilità di attivare una convenzione con la stazione appaltante regionale Intercenter per affiancare i comuni nelle procedure di appalto e rafforzare in tal modo la loro capacità amministrativa”.

Le risorse

Dei 6 milioni complessivi, circa 1 milione 600mila euro copriranno la realizzazione di 12 interventi di allestimento di spazi pubblici, riparazione di danni strutturali e per l’assistenza alla popolazione in emergenza. Al Cas per i nuclei familiari sfollati sono destinati 1 milione 47mila euro. Due milioni e mezzo di euro sono programmati per finanziare, con un bando successivo, destinato sempre ai nuclei familiari sfollati, interventi di riparazione o locali come individuati dalle attuali “Norme tecniche per le costruzioni” (approvate con decreto ministeriale del 17 gennaio 2018), per edifici inagibili a causa di danni lievi.

Il piano prevede anche rimborsi ai volontari impiegati per l’emergenza (27.635 euro) e per il lavoro straordinario di operatori e funzionari (60mila euro). Una parte delle risorse (762.596 euro) viene accantonata per futuri interventi da definire in accordo con il Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Gli interventi, nel dettaglio

Nel dettaglio la programmazione prevede nel ravennate un intervento nel comune di Brisighella, a San Martino in Gattara, per l’allestimento di una scuola provvisoria, con un investimento di 270mila euro.

Gli altri interventi saranno tutti nella provincia di Forlì-Cesena. A Modigliana è prevista la riparazione dei danni subiti dalla scuola media secondaria di primo grado “S. Lega” con 25mila euro. Altri due interventi vengono realizzati a Rocca San Casciano: con 200mila euro si finanzia un’opera urgente sul colonnato distaccato e caduto del cimitero, nella parte centrale, in modo da ripristinare in sicurezza il servizio, mentre altri 55.580 euro serviranno per rendere sicuro il “Bastione” e garantire l’incolumità delle persone.

Altri quattro interventi a Tredozio dove 160mila euro serviranno per i lavori su torre civica, e altri edifici per la sicurezza delle aree pubbliche prospicenti, mentre per l’allestimento provvisorio della scuola di via Bachelet saranno investiti 595mila euro.

Altri 2.652 euro sono per l’allestimento e la gestione della sede scolastica con moduli tenda e 10.200 euro per l’allestimento e la gestione della sede provvisoria del municipio presso il ristorante del centro sportivo.

Per le prime spese di assistenza alla popolazione sostenute dalle amministrazioni comunale, invece, a Castrocaro Terme e Terra del Sole vanno 8.400 euro, a Rocca San Casciano 25mila euro e a Tredozio quasi 51mila euro più altri 200mila per l’assistenza alla popolazione e per l’utilizzo degli spazi della palestra adibiti a scuola temporanea.

Il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas)

Entro il prossimo 1^ marzo 2024 i cittadini che risiedevano nell’abitazione sgomberata in esecuzione di specifiche ordinanze comunali – a causa del sisma di settembre 2023 – potranno presentare al Comune di residenza la richiesta per ottenere il Contributo per l’autonoma sistemazione (Cas).

Il contributo copre le spese di permanenza fuori casa e varia in funzione del numero dei componenti il nucleo famigliare. Si passa da 400 euro al mese per famiglie con un solo componente a 500 per due unità, 700 per tre e 800 per quattro, fino a un massimo di 900 euro per cinque o più membri.

Se sono presenti persone con più di 65 anni, portatori di handicap o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, scatta un bonus aggiuntivo di 200 euro mensili per ciascuno dei soggetti indicati. I benefici economici sono concessi dal giorno dello sgombero o dell’evacuazione dell’immobile fino al rientro definitivo nella propria abitazione.

Sul portale dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile si può scaricare il modulo per la domanda.

Il piano di interventi è stato predisposto dalla Regione con il supporto dell’Agenzia, in collaborazione con le amministrazioni comunali. Gli interventi dovranno essere affidati entro 90 giorni e completati nell’arco di 12 mesi.

Formigine, Romani (Lega): “L’Amministrazione aspetta il morto per intervenire sulla sicurezza?”

Formigine, Romani (Lega): “L’Amministrazione aspetta il morto per intervenire sulla sicurezza?”“Evasione, droga, pregiudicati stranieri, spaccio, inseguimenti, carabinieri feriti. Leggendo la cronaca abbiamo pensato al Bronx: invece no, tutto è successo a Formigine.

Il primo pensiero, insieme agli auguri di pronta guarigione, va agli uomini dell’Arma. I militari stanno svolgendo un lavoro encomiabile per garantire quotidianamente la sicurezza del territorio, anche a rischio della loro incolumità: per questo dobbiamo loro gratitudine e riconoscenza.

Chi non sta mettendo lo stesso impegno per la tutela di Formigine è l’amministrazione comunale, che sembra non vivere nella nostra stessa città e sembra non vedere gli episodi che si susseguono sotto gli occhi di tutti e che pretenderebbero adeguate contromisure.

Facciano un bagno di umiltà e ammettano che bisogna rimboccarsi le maniche per analizzare la situazione e prendere, finalmente, le decisioni dovute per assicurare alla comunità una adeguata qualità della vita, che parte proprio dalla sicurezza.

Cosa dobbiamo aspettare ancora? Per favore non che ci scappi il morto”.

Così Davide Romani, Capogruppo consiliare Lega Formigine

 

Mercato giapponese, riapertura delle frontiere per le carni suine con trattamento termico

Mercato giapponese, riapertura delle frontiere per le carni suine con trattamento termico
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

Via libera all’export in Giappone di carni suine e salumi sottoposti a trattamento termico per i primi due stabilimenti italiani. In Emilia-Romagna si parte con il prosciutto cotto dell’azienda Parmacotto.

La riapertura delle frontiere segue l’accordo di maggio 2023 tra i servizi veterinari del Ministero della Salute italiano e quelli del Ministry of Agriculture, Forestry and Fisheries giapponese sui requisiti sanitari necessari per la rimozione del bando dovuto alla Peste suina africana.

“Un risultato importante- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura e alimentazione Alessio Mammi- per il sistema italiano e per l’intero sistema delle Denominazioni di origine protetta dell’Emilia-Romagna. Secondo il rapporto Ismea Qualivita 2023 le Dop derivanti da carne suina nella nostra regione valgono quasi 1,5 miliardi di euro, oltre a tutta la restante produzione”.

“Il tema dell’export delle carni suine- prosegue Mammi- è stato il primo punto che abbiamo portato all’attenzione delle autorità italiane in Giappone nel corso dell’ultima missione istituzionale che la Regione ha fatto nel paese asiatico nei mesi scorsi. Ora lavoriamo perché ci sia attenzione e apertura anche per i salumi crudi stagionati, in particolare prosciutti stagionati oltre i 400 giorni”.

L’accordo è partito dall’impegno dell’ambasciata d’Italia a Tokyo e del Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste che ha consentito di creare condizioni negoziali favorevoli basate sull’evidenza scientifica.

Tour de France 2024: al lavoro per la Grande Partenza, Emilia-Romagna

Tour de France 2024: al lavoro per la Grande Partenza, Emilia-RomagnaBologna e l’Emilia-Romagna si preparano ad accogliere il Tour de France, la più importante competizione ciclistica al mondo che, per la prima volta nella sua storia, ha scelto l’Italia per il Grand Départ Florence Emilie-Romagna, dal 29 giugno al 1^ luglio.

Tre le tappe emiliano-romagnole della Grande Boucle: Firenze-Rimini, Cesenatico-Bologna e Piacenza-Torino per oltre 600 chilometri di percorso.  Nel nome e nel ricordo di alcuni dei più grandi campioni di sempre: Gino Bartali, Fausto Coppi, Ercole Baldini e Marco Pantani.

A meno di sei mesi dal prestigioso appuntamento, l’imponente macchina organizzativa sta lavorando a pieno ritmo in stretto raccordo con i territori, e oggi a Bologna è arrivato Christian Prudhomme per un incontro presso la sede della Regione che è servito a fare il punto sulle attività in corso.

Ad accogliere il direttore del Tour e il suo staff, Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta e coordinatore organizzativo, Davide Cassani, presidente di Apt Servizi, l’agenzia di promozione turistica della Regione, Mattia Santori, consigliere delegato al Turismo e ai Grandi eventi del Comune di Bologna.

In particolare Prudhomme che ieri è stato a Firenze, oggi, dopo l’incontro con le Istituzioni, si è recato anche al Colle di San Luca, che con i suoi ripidi tornanti costituirà uno dei passaggi più avvincenti della Cesenatico-Bologna. Per poi spostarsi in Piazza 8 Agosto, punto d’arrivo della tappa.

Solo uno dei sopralluoghi previsti e che fa seguito a quelli che gli organizzatori del Tour hanno già compiuto negli scorsi mesi a Rimini, Cesenatico e Piacenza.

Il Tour è considerato tra i primi tre eventi sportivi al mondo. Una straordinaria vetrina internazionale e per la Sport Valley emiliano-romagnola la consacrazione definitiva di una regione ad alta vocazione sportiva. Secondo uno studio commissionato dalla Regione, per le prime tre tappe si possono prevedere quasi 2 milioni di spettatori presenti sul territorio e un indotto stimato in 120 milioni di euro.

 

Rassegna Sciroppo di Teatro: tre appuntamenti nel Modenese tra sabato 20 e domenica 21 gennaio

Nel modenese, Sciroppo di Teatro ’24 prosegue con tre appuntamenti tutti nel prossimo fine settimana: sabato 20 gennaio alle ore 16 all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello andrà in scena “Sogni. Arlecchino e la bambina dei fiammiferi” della Compagnia Drammatico Vegetale, mentre domenica 21 gennaio al Teatro del Popolo di Concordia alle ore 16 arriva “Storia di Pinocchio” della Compagnia Teatrale Mattioli e al Cinema Teatro Comunale di Bomporto alle ore 17 va in scena “La Bianca, la Blu, la Rossa” della Compagnia Teatro Evento.

 

SOGNI. ARLECCHINO E LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI – sabato 20 gennaio – Auditorium Ferrari Maranello alle ore 16 – di Ezio Antonelli, Pietro Fenati, Elvira Mascanzoni con Camilla Lopez, Elena Pelliccioni, Giuseppe Viroli; regia Pietro Fenati; scenografia e immagine virtuale Ezio Antonelli; pupazzi, oggetti Pietro Fenati, Sara Maioli, Elvira Mascanzoni; musiche originali Luciano Titi; luci e audio Alessandro Bonoli; referente tecnico Alessandro Bonoli; organizzazione William Rossano, Sara Maiol.

Scegliendo come prima chiave drammaturgica la favola della piccola fiammiferaia (La bambina dei fiammiferi, Hans Christian Andersen), lo spettacolo ripercorre sinteticamente alcuni temi classici della letteratura per l’infanzia, associandoli ad ambienti visivi costruiti attraverso citazioni dall’arte figurativa. Immagini dalla nostra storia dell’arte elaborate al computer e videoproiettate su scene, oggetti, figure ed attori…

Intero Adulto 6€ – Ridotto Bambino fino a 12 anni 5€ – Sciroppo Di Teatro 3€

 

STORIA DI PINOCCHIO – domenica 21 gennaio – Teatro del Popolo Concordia ore 16.
Regia e drammaturgia: Silvano Antonelli e Monica Mattioli; con Monica Mattioli; coreografie: Francesco Praino; disegno luci: Cinzia Airoldi; meccanismi scenici: Sasha Cavalli.

C’è una donna accanto ad un letto. Suo figlio come tutte le sere prima di addormentarsi vuole farsi raccontare le avventure di Pinocchio. Ma la mamma non vuole perché sa che poi il cuore batte forte e tra balena, orecchie da somari e mangiafuoco si fanno brutti sogni. Ma il cuore della mamma batte come quello di Pinocchio e senza volerlo una sera si ritrova risucchiata nelle fantastiche avventure del burattino. Le immagini diventano poesia il cui ritmo è sostenuto da temi musicali divertenti, originali e accompagnato da luci che trasformano la realtà in scenari evocativi…

Intero Adulto 7€ – Ridotto Bambino fino a 12 anni 5€ – Sciroppo Di Teatro 3€

 

LA BIANCA, LA BLU, LA ROSSA – domenica 21 gennaio – Cinema Teatro Comunale Bomporto ore 17. Spettacolo di Alice Bossi; regia di Monica Mattioli; produzione Alice Bossi – Teatro Evento.

Una scatola nera, tre clownesse, un’attrice e una storia. Come se stessimo ascoltando una fiaba su un vecchio disco la storia prende vita attraverso un linguaggio sonoro e visivo ispirato alle fiabe sonore e al linguaggio comico, repentino e surreale dei cartoon. Un’attrice attraverso il linguaggio del corpo, del mimo e del clown interpreta tre clownesse, molto diverse tra loro, che agiscono su un tappeto sonoro di parole, musica, suoni e rumori quotidiani. La Bianca è la clownessa neutra che ha il compito di colorarsi e trasformarsi dando corpo alle due protagoniste della storia: la Blu e la Rossa. Due personaggi opposti nei ritmi, nello stile e nell’approccio alla vita…

Intero Adulto 7€ – Ridotto Bambino fino a 12 anni 5€ – Sciroppo Di Teatro 3€

Macchine agricole: la congiuntura frena la crescita sul mercato mondiale

Il primo passo verso l’edizione 2024 di EIMA International si è compiuto questo pomeriggio. La grande rassegna della meccanica agricola, che è organizzata da FederUnacoma e che terrà alla fiera di Bologna dal 6 al 10 novembre prossimo la sua 46ma edizione, è stata ufficialmente presentata con una conferenza stampa in streaming internazionale. Collegate dalle strutture della Fiera di Bologna, Mariateresa Maschio e Simona Rapastella, rispettivamente Presidente e Direttore Generale di FederUnacoma, hanno illustrato le caratteristiche di questa prestigiosa kermesse mettendo a fuoco le sfide dell’agromeccanica e i trend che caratterizzano il mercato di settore.

“EIMA International è un evento di enorme rilievo dal punto di vista promozionale e commerciale – ha detto aprendo la conferenza Mariateresa Maschio – è l’esposizione che le case costruttrici di tutto il mondo, dai grandi brand globali fino alle industrie di nicchia altamente specializzate, scelgono per presentare la propria gamma e tutte le novità di prodotto”.

“Ogni Paese in Europa, nelle Americhe, in Asia, in Africa e in Oceania si confronta con la necessità di soddisfare una domanda di prodotti alimentari in crescita sia dal punto di vista della quantità che dal punto di vista della qualità – ha sottolineato la Presidente di FederUnacoma – e nello stesso tempo con l’urgenza di ridurre l’uso di fertilizzanti e antiparassitari, di diminuire drasticamente il consumo di acqua, di preservare la biodiversità, di migliorare la qualità della vita delle comunità rurali. Tutto questo è possibile solo mediante una meccanizzazione agricola moderna”. La dotazione di mezzi meccanici è fondamentale in ogni contesto produttivo e per ogni modello di impresa agricola, e la crescita della domanda è dimostrata dai dati di vendita – diffusi nel corso della conferenza – che evidenziano un trend nettamente positivo. Se si confrontano i livelli del 2015 e quelli del 2022 si notano vistosi incrementi in quasi tutti i mercati. Gli Stati Uniti sono passati dalle 205 mila trattrici del 2015 alle 271 mila del 2022, l’India è passata da 484 mila trattrici a 912 mila, l’Europa occidentale da 171 mila a 196 mila, il Giappone è passato da 20 mila e 34 mila trattrici, il Canada da 24 a 31 mila, la Russia da 22 mila a 35 mila, e tutti i principali mercati si sono attestati su livelli elevati, con la Cina prossima alle 400 mila unità, e la Turchia oltre le 60 mila. Negli otto anni considerati, il numero di trattrici complessivamente censite è passato da poco più di 1,9 milioni a quasi 2,5 milioni. Nel 2022 il commercio mondiale delle trattrici ha raggiunto un valore pari a 29 miliardi di euro – è stato detto in conferenza – con un aumento di quasi il 35% rispetto all’anno precedente (dovuto anche all’incremento dei prezzi), al culmine di un trend che – secondo le elaborazioni Export Planning – ha visto dal 2009 al 2022 un aumento dei flussi commerciali pari al 4,7% annuo. Per quanto riguarda le altre tipologie di macchine, il commercio mondiale ha raggiunto nel 2022 un valore di oltre 70 miliardi di euro (+25%) con un tasso di crescita, sempre nel periodo 2009-2022, del 5,6% medio annuo. Naturalmente, all’interno di un trend positivo nel medio e lungo periodo, si riscontrano oscillazioni di mercato determinate dalle particolari congiunture. Il bilancio 2023 evidenzia per l’appunto un calo delle vendite a livello globale.

Dati aggiornati a novembre dello corso anno indicano, fra l’altro, per le trattrici un calo dell’8.4% negli Stati Uniti, del 5% in Europa e del 21% in Cina. I fattori che maggiormente incidono sul mercato delle macchine agricole – è stato spiegato in conferenza stampa – sono quelli relativi all’incertezza economica, determinata in buona parte dalla guerra fra Russia e Ucraina e dalle conseguenti black list e sanzioni commerciali, ed ora aggravata dal nuovo conflitto in Medioriente. Ma un peso determinante sta avendo l’inflazione – che ha comportato soprattutto in Europa un sensibile aumento dei costi di produzione e quindi del prezzo finale dei macchinari – e soprattutto l’aumento dei tassi d’interesse, praticato in primo luogo dalle banche centrali europea e statunitense. “Superata questa fase – ha concluso Mariateresa Maschio – il mercato tornerà a crescere a fronte di una domanda che non si arresta. Per quanto riguarda il commercio delle macchine agricole, le previsioni Export Planning per il prossimo futuro confermano il trend positivo, con incrementi medi annui pari al 6,3% fino al 2027 per le trattrici e pari al 5,9% per le altre tipologie di macchine. L’EIMA di Bologna sarà ancora una volta il volano dell’innovazione, l’elemento che spinge l’agricoltura verso il futuro”.

Dona una coperta al canile più vicino. Parte la campagna per proteggere gli animali dal freddo

Dona una coperta al canile più vicino. Parte la campagna per proteggere gli animali dal freddoI rifugi di tutta Italia ospitano cani e gatti che cercano ancora una casa da tanto tempo e le loro storie possono essere molto diverse: c’è chi ha vagato per tanto tempo in strada, c’è chi è entrato perché aveva bisogno di cure, c’è chi ha vissuto per anni in casa e a un certo punto ha perso la sua famiglia. L’inverno è il momento più difficile per tutti loro perché i box e gli ambienti dei rifugi difficilmente possono offrire il calore di cui hanno bisogno. In molti casi hanno la “fortuna” di essere ospitati in rifugi gestiti da volontari – come nel caso dei rifugi gestiti dai volontari e attivisti LNDC Animal Protection – e quindi vengono amati, curati e accuditi al meglio delle possibilità e ricevono se non altro il calore umano e l’affetto. Altre volte sono purtroppo relegati in veri e propri lager, da cui è ancora più difficile uscire e in cui la vita è un inferno.

“La priorità, per gli attivisti LNDC che gestiscono rifugi, è sempre quella di dare una nuova casa e una nuova vita a ognuno dei cani e gatti di cui si occupano quotidianamente nelle loro strutture. Purtroppo però non è sempre facile e moltissimi di loro passeranno un altro lungo inverno in un box. Per questo motivo, faccio appello a tutte le persone sensibili affinché portino le loro vecchie coperte al rifugio della loro città o a quello più vicino. Lo stesso appello lo rivolgo alle tante strutture ricettive – alberghi, bed & breakfast, case vacanze – che decidono di sostituire coperte e trapunte delle loro stanze. In questo modo si può dare un aiuto concreto alle tante creature che vivono in un freddo box in attesa della giusta adozione”, afferma Piera Rosati – Presidente LNDC Animal Protection.

“Una visita fatta con l’obiettivo di portare una vecchia coperta potrebbe anche far nascere un feeling con uno dei tanti ospiti che sono in attesa, trasformando un piccolo gesto di solidarietà in un enorme gesto d’amore con l’adozione di un animale sfortunato che sicuramente cambierà la nostra esistenza, regalandoci un sorriso inatteso, un conforto e un sostegno. Infatti, per quanto gli attivisti si impegnino a fare del loro meglio per garantire il massimo ai loro ospiti, di certo quel tipo di vita non può essere paragonata a quella che i cani e i gatti potrebbero fare in una casa dove riceverebbero l’amore e il calore di una famiglia tutta per loro”, conclude Rosati.

In Emila-Romagna sedi locali nelle seguenti località: Bologna (BO) Ferrara (FE)  Forlì (FC) Parma (PR) Piacenza (PC) e Reggio Emilia (RE)

Qui gli indirizzi esatti di ogni sede: https://www.lndcanimalprotection.org/chi-siamo/#le-nostre-sedi 

Sanità, Centri assistenza urgenza: salgono a 24 i CAU aperti

Sanità, Centri assistenza urgenza: salgono a 24 i CAU aperti
foto Paolo Righi

Quasi 29.000 accessi (esattamente 28.636) nei primi due mesi e mezzo di apertura, che sfiorano i 40.000 considerando anche i 4 CAU di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità.

Sono i numeri dei pazienti che dal 1^ novembre 2023 al 14 gennaio 2024 si sono rivolti a 21 Centri di assistenza e urgenza dell’Emilia-Romagna, dei 24 già attivi da Piacenza a Rimini, sempre alla stessa data. Nei CAU monitorati sono confermati i buoni dati d’avvio su un duplice fronte: tempo medio di attesa, che nell’ultima settimana si riduce a 1 ora, e la quasi totalità dei pazienti che trova assistenza e cura direttamente all’interno della struttura, l’84%. Problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minori rimangono i motivi di accesso più frequenti, complessivamente il 54% dei casi: si tratta di quelle urgenze a bassa complessità per cui la Regione ha istituito i CAU. La stragrande maggioranza degli accessi (82%) avviene in orario diurno, e per il 69% da parte di persone di età compresa tra i 18 e i 64 anni.

I numeri riguardano in particolare i CAU di Piacenza, Bobbio, Podenzano (PC); Parma e Fidenza; Reggio Emilia e Correggio; Modena, Castelfranco Emilia e Finale Emilia (MO); Budrio, Vergato, Navile e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA) e Cattolica (RN).

“Mentre si rafforza e si estende sul territorio la rete dei Centri di Assistenza per le Urgenze, il monitoraggio ci restituisce e conferma dati positivi nei primi due mesi e mezzo di attività- commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Nell’ultima settimana i tempi di attesa si sono ulteriormente ridotti a un’ora e quasi tutti i pazienti vengono assistiti e curati all’interno della struttura. Segno che l’attività è partita con il piede giusto e i cittadini stanno comprendendo quando è meglio che si rivolgano al CAU piuttosto che al Pronto soccorso. Ringraziamo tutto il personale che lavora nei Centri e le Aziende sanitarie e ospedaliere, per le grandi capacità organizzative che stanno dimostrando”.

In sintesi, dal 1^ novembre al 14 gennaio nei 21 CAU monitorati i numeri sono: 28.636 accessi, l’82% dei quali in orario diurno (compresi i 4 Centri del ferrarese e quelli di Imola e Correggio aperti solo di giorno); in media 19 accessi al giorno al mattino (dalle 8 alle 14) e 16 il pomeriggio (dalle 14 alle 20); variano invece da un minimo di 1 a un massimo di 33 gli accessi giornalieri in orario notturno (dalle 20 alle 8). 8 pazienti su 10 (esattamente l’84%) inviati al medico curante a conclusione del percorso, quindi con assistenza e cura prestata in loco; tempi di attesa che nell’ultima settimana di monitoraggio sono pari a 1 ora e raggiungono al massimo 2 ore; casistica in maggior parte (54%) ortopedica, gastrointestinale e relativa a disturbi minori; infine, il 69% degli accessi hanno riguardato cittadini tra i 18 e i 64 anni.

I 24 CAU aperti al 16 gennaio

Al 16 gennaio, sono 24 i Centri assistenza urgenza operativi sul territorio, con date di inizio attività differenti: Bobbio (PC) 1 dicembre, Piacenza 4 dicembre, Podenzano (PC) 8 gennaio; Parma 19 dicembre, Fidenza (PR) 28 dicembre, Fornovo (PR) 15 gennaio; Reggio Emilia 19 dicembre, Correggio (RE) 27 dicembre; Castelfranco Emilia (MO) 11 dicembre, Finale Emilia (MO) 18 dicembre; Budrio (BO) 1 novembre, Vergato (BO) 8 novembre, Navile-Bologna 11 dicembre, Casalecchio-Bologna 18 dicembre; Imola (BO) 21 dicembre; Ferrara, Comacchio, Copparo, tutti già attivi prima del 1^ novembre, e Portomaggiore (FE) 13 novembre; Cervia (RA) 18 dicembre; Cattolica (RN) 18 dicembre; Santarcangelo di Romagna (RN), Mercato Saraceno e Cesenatico (FC) 15 gennaio.

I CAU di prossima apertura

Nei prossimi giorni è prevista l’apertura di altri CAU: oggi, 18 gennaio, a Langhirano, in provincia di Parma; il 22 gennaio a Ravenna, San Piero in Bagno (FC) e Santa Sofia (FC); il 29 gennaio a Novafeltria (RN) e a Fanano, in provincia di Modena.

Prosegue, intanto, la campagna di comunicazione promossa dalla Regione per informare i cittadini. Tra i materiali disponibili la sezione Domande/Risposte, ovvero Faq Frequently asked questions – domande poste frequentemente, https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza/domande-frequenti  all’interno della pagina web dedicata alla riforma del sistema emergenza urgenza sul sito della Regione https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenzaurgenza.

Sottopasso dei segni Casinalbo e Baggiovara, gli street-artist sono gli studenti del Corni

Sottopasso dei segni Casinalbo e Baggiovara, gli street-artist sono gli studenti del CorniSi terrà sabato 20 gennaio alle ore 15 l’inaugurazione della seconda parte del progetto di riqualificazione, attraverso la street-art, del sottopasso de La Bertola, tra Casinalbo e Baggiovara.

Dopo la prima parte inaugurata lo scorso anno e realizzata dai Centri Socio Riabilitativi Diurni per persone con disabilità Villa Sabattini e l’Aquilone, insieme all’Associazione Aut Aut di Modena, questa seconda fase del progetto è frutto di un accordo stretto tra il Comune di Formigine e l’I.I.S. Corni di Modena in collaborazione con l’Associazione Le Palafitte di Casinalbo. Protagonisti delle pareti sono i disegni di Giacomo Mazzoli, giovane cittadino casinalbese ed ex studente dell’Istituto superiore modenese scomparso prematuramente nel 2021 all’età di 21 anni. I disegni sono stati riadattati e replicati sui muri da alcuni ragazzi della 5 L Indirizzo Grafico dell’I.P.S.I.A. Professionale Corni di Modena sotto la guida del Prof. Carlo Bascelli e della Prof.ssa Daniela Tosatti. Presente in loco anche un’altra opera realizzata dallo stesso Bascelli, professore d’arte e pittore muralista.

Dichiara l’Assessore alla Cultura Marco Biagini: “La riqualificazione estetica di questo tratto pedonale e ciclabile molto frequentato dai cittadini della zona ha l’obiettivo di volgere il brutto al bello e, in questo caso specifico, anche di ricordare un giovane concittadino che ci ha da poco lasciati. Inoltre, la street-art è un modo concreto di dare voce e corpo alle emozioni e ai sentimenti di una generazione in divenire a cui noi, come amministratori e come adulti, abbiamo il dovere di concedere spazio e spazi, mettendo a frutto quanto di positivo i giovani sono in grado di realizzare. Proprio per questo abbiamo deciso di cedere il pennello a degli street-artist non professionisti, Giada Ben Ftima e Gregorio Silvestri, guidati dalla mano esperta del Prof. Bascelli, a cui va un mio personale ringraziamento, che fa del murales un linguaggio espositivo curriculare all’interno della scuola”.

Il percorso, nato da un’idea della famiglia di Giacomo con il supporto dell’Amministrazione comunale, è stato messo in opera, prima come idea e poi come realizzazione concreta, da parte della scuola per mezzo di professore e studenti e mediante stencil preparati in aula e poi riprodotti in loco.

 

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