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venerdì, 23 Maggio 2025
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“Strabilianti avventure a corte”: tornano le animazioni per bambini al Castello di Spezzano

“Strabilianti avventure a corte”: tornano le animazioni per bambini al Castello di SpezzanoAl Castello di Spezzano nuovi misteri ed avventure aspettano giovani esploratori dai 4 ai 10 anni, da domenica 29 ottobre a domenica 3 dicembre. Gli appuntamenti saranno quattro, dalle 16.00 alle 18.00, con prenotazione obbligatoria alla mail castellospezzano@gmail.com. Il costo è di 5 euro a partecipante, inclusa la merenda.

Gli accompagnatori potranno sostare in museo, dove è presente uno spazio tè (autogestito) e partecipare alla visita del Castello.

Domenica 29 ottobre si comincia con “I misteri del castello”, una caccia al tesoro da brividi; domenica 5 novembre c’è “Artigiani e magi d’Oriente”, gli abitanti del castello coinvolgeranno i bambini in un magico laboratorio creativo; domenica 19 novembre tornano “I misteri del castello”, alla ricerca della chiave scomparsa. Infine domenica 3 dicembre la rassegna si concluderà con “I racconti dell’inverno incantato”, in occasione dell’inedita apertura del Castello nel periodo prenatalizio.

Per informazioni: 335-440372, da lunedì a venerdì dalle 9 alle 13.

La Regione Emilia-Romagna entra a far parte della Fondazione Cineteca di Bologna

La Regione Emilia-Romagna entra a far parte della Fondazione Cineteca di Bologna
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Dal 1^ gennaio 2024 la Regione Emilia-Romagna entrerà a far parte della Fondazione Cineteca di Bologna. È arrivato oggi il via libera dell’Assemblea legislativa al progetto di legge della Giunta regionale che autorizza Viale Aldo Moro a partecipare alla Fondazione e a conferire nel suo patrimonio 500 mila euro, ripartito in due parti uguali nel 2024 e nel 2025.

Inoltre, sempre in base alla nuova legge, la Regione potrà concedere alla Fondazione un contributo annuale, il cui importo viene stabilito in un massimo di 800 mila euro per il 2024 e il 2025, mentre per gli anni successivi al 2025 verrà stabilito nell’ambito delle disponibilità autorizzate dalla legge di bilancio.

“La Fondazione Cineteca nacque con la volontà di ricomprendere più soggetti – ha ricordato in aula l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori – ma avvenne in un momento di grave crisi economica, nel quale peraltro la Regione manteneva un profilo di grande discrezione rispetto alle istituzioni che comunque finanziava e finanzia. Ritengo però che le nuove sfide che dobbiamo affrontare in campo culturale nella globalizzazione abbiano necessità di sistemi a rete compatti e competitivi, e questo obiettivo richieda una Regione che non solo eroga ma pianifica e fa strategie, nel rispetto delle istituzioni e delle città, dando indirizzi e presenza istituzionale oltre che risorse adeguate. Sono molte le sfide che ci attendono: penso, per esempio, al digitale e alle piattaforme nel settore dell’audiovisivo, che è sempre più una industria mondiale”.

“Nel rafforzare le nostre reti regionali – ha concluso l’assessore – possiamo contare sui campioni che abbiamo in diverse discipline: l’Orchestra Toscanini, che estende la sua attività sempre più nelle diverse città della regione; la nostra compagnia della danza di Reggio Emilia, che gioca un ruolo ormai nazionale ed europeo; e anche all’esperienza di Ert, che si sta rinnovando con freschezza, e all’Ater che sarà sempre più il club di tutti i teatri dell’Emilia-Romagna”.

Chiusure autostradali programmate anche su A13, A14 e Ramo Verde

Chiusure autostradali programmate anche su A13, A14 e Ramo VerdeSulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, sarà chiuso il tratto compreso tra Ferrara sud e Ferrara nord, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

-dalle 22:00 di mercoledì 25 alle 6:00 di giovedì 26 ottobre, arà chiuso ill tratto Ferrara sud-Ferrara nord, verso Padova.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara sud, percorrere la viabilità ordinaria: Superstrada dei Lidi, Tangenziale ovest di Ferrara, SS723, via Modena, via Eridano, SP19, per rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara nord;

-dalle 22:00 di giovedì 26 alle 6:00 di venerdì 27 ottobre, sarà chiuso il tratto Ferrara nord-Ferrara sud, verso Bologna.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Ferrara nord, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, via Eridano, via Modena, SS723, Tangenziale ovest di Ferrara, Superstrada dei Lidi, per rientrare sulla A13 alla stazione di Ferrara sud.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di mercoledì 25 alle 6:00 di giovedì 26 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra Castel San Pietro e Imola, verso Ancona.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Castel San Pietro, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, via San Carlo, via Cova, SS9 Via Emilia, SP610, via Selice, per rientrare sulla A14 alla stazione di Imola.

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Ancora sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di questa sera, martedì 24, alle 6:00 di mercoledì 25 ottobre, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A13 Bologna-Padova, per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli ed è diretto verso Padova.

In alternativa si consiglia:

per chi proviene da Milano ed è diretto verso Padova, uscire sulla A14 alla stazione di Bologna Borgo Panigale, percorrere il Ramo Verde, la Tangenziale verso San Lazzaro di Savena/A14 ed entrare sulla A13 attraverso la stazione di Bologna Arcoveggio;

per chi proviene da Firenze ed è diretto verso Padova, uscire sul Raccordo di Casalecchio alla stazione di Bologna Casalecchio, percorrere la Tangenziale verso San Lazzaro di Savena/A14 ed entrare sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio.

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Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 22:00 di mercoledì 25 alle 6:00 di giovedì 26 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra Bologna San Lazzaro e Bologna Fiera, verso la A1 Milano-Napoli.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna e rientrare sulla A14 alla stazione di Bologna Fiera.

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Inoltre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione alle barriere di sicurezza, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

-dalle 22:00 di martedì 24 alle 6:00 di mercoledì 25 ottobre, sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, A1 Milano-Napoli e Ancona;

-dalle 22:00 di mercoledì 25 alle 6:00 di giovedì 26 ottobre, sarà chiusa in uscita per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli;

-dalle 22:00 di venerdì 27 alle 6:00 di sabato 28 ottobre, sarà chisa in entrata in entrambe le direzioni, A1 Milano-Napoli e Ancona.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, o di Bologna San Lazzaro sulla stessa A14.

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Sul Ramo Verde della Tangenziale di Bologna (Raccordo stazione Borgo Panigale-Tangenziale di Bologna), per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 22:00 di questa sera, martedì 24, alle 6:00 di giovedì 24 ottobre, sarà chiuso lo svincolo che dal Ramo Verde immette sulla Tangenziale di Bologna, per chi proviene dalla stazione di Bologna Borgo Panigale ed è diretto verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto.

In alternativa si consiglia di percorrere la Tangenziale in direzione Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, uscire allo svincolo 2 Borgo Panigale e rientrare dallo stesso verso San Lazzaro di Savena/A14.

 

‘In un’ora al Bla’ con Virginia Woolf

‘In un’ora al Bla’ con Virginia WoolfVenerdì 27 ottobre, in biblioteca a Fiorano Modenese, ritorna la rassegna “In un’ora al Bla”, incontri sulla letteratura con docenti universitari esperti e appassionati, promossa dal Comune in collaborazione con l’Associazione Lumen.

Per il terzo appuntamento, al Bla (Biblioteca Ludoteca Archivio storico), dalle 18.30 alle 19.30, si parlerà di come leggere o, per tanti, rileggere uno dei capolavori di Virginia Woolf: “Al faro”. L’accesso è libero e gratuito, fino ad esaurimento posti.

Il professor Diego Saglia, docente di Letteratura Inglese all’Università di Parma, suggerirà ai partecipanti una rosa di tracce e piste per confrontarsi con i temi, le problematiche e la tecnica narrativa di una delle opere della stagione modernista che continua a segnare la contemporaneità letteraria.

Specialista dell’epoca romantica, le più recenti pubblicazioni di Diego Saglia  in lingua italiana sono una nuova traduzione del dramma Manfred di Lord Byron (Marsilio 2019) e la monografia Modernità del Romanticismo: scrittura e cambiamento nella letteratura britannica 1780-1830 (Marsilio 2023).

Per informazioni sull’incontro: 0536 833403 o biblioteca@fiorano.it.

 

Giovani e sanità: soddisfatti, con amici su cui contare, ma troppo impegnati davanti allo schermo e provati dal Covid

Giovani e sanità: soddisfatti, con amici su cui contare, ma troppo impegnati davanti allo schermo e provati dal Covid
Credito immagine: Roberto Brancolini

Stanno abbastanza bene, sono mediamente soddisfatti, non hanno difficoltà a parlare dei propri problemi con i genitori, oltre la metà fa attività fisica regolare e la maggior parte non ha mai subito episodi di bullismo o cyberbullismo. Però il 60,8% trascorre più di tre ore al giorno davanti a uno schermo, uno su tre ha fatto uso di sigarette, alcol, cannabis o ha giocato d’azzardo almeno una volta nella vita e il 22,9% si sente nervoso. L’80% è normopeso, più della metà fa attività fisica tre volte la settimana, ma margini di miglioramento ci sono per quanto riguarda le abitudini alimentari.

Sono gli adolescenti dell’Emilia-Romagna fotografati dallo studio nazionale HBSC ‘Health Behaviour in School-aged Children’ (‘Comportamenti collegati alla salute in ragazzi di età scolare’) 2022, realizzato dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità – Ufficio regionale per l’Europa. Con un preciso obiettivo: analizzare i contesti familiari e scolastici, le abitudini e gli stili di vita su alimentazione, attività fisica, comportamenti a rischio negli adolescenti di 11, 13 e 15 anni e, per la prima volta in questo report, anche nei ragazzi e ragazze di 17 anni.

La ricerca prevede indagini campionarie su scala nazionale ogni 4 anni e quella del 2022 è la prima rilevazione effettuata dopo la pandemia, che permette dunque di confrontare gli stili di vita prima e dopo il Covid. In Emilia-Romagna sono stati intervistati 4.204 ragazzi e ragazze (circa mille per ogni fascia di età), per un totale di 234 classi: 109 per la scuola secondaria di I grado (classe I e III) e 125 per la secondaria di II grado (classe II e IV); poco più della metà sono femmine e il 5,8% degli adolescenti è nato all’estero.

I dati sono stati presentati ieri pomeriggio durante un webinar organizzato dall’assessorato alle Politiche per la salute e sono online sul sito della Regione “Hbsc Italia” – stili di vita e salute dei giovani in età scolare — Salute (regione.emilia-romagna.it).

“I dati della ricerca fotografano una situazione che ha tratti positivi, come il benessere fisico e le buone relazioni con gli amici, ma anche più critici, soprattutto in riferimento all’uso dei social media e alle dipendenze- afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. È quindi molto importante proseguire il monitoraggio dei dati nel tempo, lavorando soprattutto sulle criticità, collaborando con il mondo della scuola per mettere in campo le migliori politiche possibili su questo fronte.  Tutti gli adolescenti, a prescindere dal contesto in cui vivono, devono poter condurre uno stile di vita sano. Ringraziamo- chiude l’assessore – gli studenti, le studentesse, i docenti e i dirigenti scolastici che hanno reso possibile questa rilevazione, di cui faremo tesoro nel programmare le azioni future”.

I principali risultati emersi

Varie le voci indagate, dalla sfera della salute a quella delle relazioni. Tra le principali: le abitudini alimentari, lo stato nutrizionale, lo sport e il tempo libero, i rapporti con i genitori, le amicizie, la scuola, il problema delle dipendenze, l’uso dei social media e i fenomeni di bullismo o cyberbullismo.

Il dato sul benessere complessivo è incoraggiante: il 78,5% dei ragazzi e delle ragazze dichiara livelli medio-alti di soddisfazione, anche se il Covid-19 ha evidenziato un impatto considerevole su questo indicatore: il 14,4% degli intervistati soffre d’insonnia, il 22,9% afferma di sentirsi nervoso ogni giorno, il 21,5% di sentirsi giù di morale e il 18,2% irritabile.

La scuola piace molto o abbastanza a oltre il 65% degli undicenni contro il 43% circa dei diciasettenni e l’86,9% dei ragazzi e delle ragazze non ha mai subito episodi di bullismo o cyberbullismo. Buoni anche i risultati emersi sulla qualità dei rapporti con i genitori: anche se risulta più difficile parlare delle proprie preoccupazioni con il padre piuttosto che con la madre, in generale il dialogo c’è con entrambi; e il 70% degli adolescenti ha amici su cui poter contare.

La maggior parte dei ragazzi e delle ragazze è normopeso (80,1%), ma il 13,9% è sovrappeso e il 3,2% obeso, percentuale in aumento dopo la pandemia; e dopo la pandemia si riscontra anche un peggioramento nelle sane abitudini alimentari, in particolare poca frutta e più colazioni saltate.

Sul versante sport e tempo libero, poco più della metà degli adolescenti (il 53,5%) fa attività fisica tre volte a settimana, che è il livello raccomandato dall’OMS, e il 60,8% trascorre più di tre ore al giorno davanti a uno schermo tra televisione, pc, smartphone, social network e video giochi: più la scala d’agiatezza familiare è bassa, più aumenta la sedentarietà dei più giovani.

Tra i molteplici ambiti indagati, anche quello relativo alle dipendenze, i cui rischi sono più frequenti nei ragazzi e nelle ragazze provenienti da famiglie con maggiore disponibilità economica.

Elenco di chiusure programmate su A1, Direttissima e Panoramica e Tangenziale di Bologna

Elenco di chiusure programmate su A1, Direttissima e Panoramica e Tangenziale di BolognaSulla A1 Milano-Napoli Direttissima è stato aggiornato il programma delle chiusure notturne, per consentire la prosecuzione del piano di lavori ammodernamento delle gallerie “Buttoli” e “Largnano”, come di seguito indicato:

NELLE DUE NOTTI DI MARTEDI’ 24 E MERCOLEDI’ 25 OTTOBRE, CON ORARIO 21:00-6:00

-sarà chiuso il tratto compreso tra Firenzuola (km 27+960) e Località Aglio (km 32+966), verso Firenze.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Firenzuola, si potrà entrare sulla A1 a Barberino di Mugello.

DALLE 21:00 DI GIOVEDI’ 26 ALLE 6:00 DI VENERDI’ 27 OTTOBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Panoramica Località La Quercia (km 0+000) e Località Aglio (km 32+966), in direzione di Firenze. Contestualmente, saranno chiuse le stazioni autostradali di Badia e Firenzuola-Mugello, in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna.

Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio “Badia Nuova ovest”, situata all’interno del suddetto tratto.

In alternativa, chi proviene da Bologna ed è diretto a Firenze, potrà percorrere la A1 Panoramica. Chi è diretto verso la stazione di Badia, potrà percorrere la A1 Panoramica e uscire alla stazione di Pian del Voglio, mentre chi è diretto alla stazione di Firenzuola potrà utilizzare la stazione di Barberino di Mugello, sulla A1 Milano Napoli. DALLE 21:00 DI VENERDI’ 27 ALLE 7:00 DI SABATO 27 OTTOBRE

-sarà chiuso il tratto compreso tra Firenzuola (km 27+960) e Località Aglio (km 32+966), verso Firenze.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Firenzuola, si potrà entrare sulla A1 a Barberino di Mugello.

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Sulla A1 Milano-Napoli Panoramica, per consentire lavori di assessment delle gallerie, nelle tre notti di mercoledì 25, giovedì 26 e venerdì 27 ottobre, con orario 21:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento A1 Direttissima/Panoramica (km 262+000) e Rioveggio (km 222+700), verso Bologna. Di conseguenza, saranno chiuse le stazioni di Roncobilaccio e di Pian del Voglio, in entrata verso Bologna e in uscita per chi proviene da Firenze, mentre la stazione di Rioveggio sarà chiusa in uscita per chi proviene da Firenze.

L’area di servizio “Roncobilaccio est”, situata all’interno del tratto, sarà chiusa nelle stesse notti, ma con orario 20:00-6:00.

Il collegamento tra Firenze e Bologna sarà comunque garantito attraverso la A1 Direttissima.

In alternativa alla chiusura delle stazioni, si potrà utilizzare Badia, sulla A1 Direttissima.

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Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, dalle 22:00 di giovedì 26 alle 6:00 di venerdì 27 ottobre, sarà chiusa la stazione di Reggio Emilia, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano e in uscita per chi proviene da Bologna.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Terre di Canossa Campegine o di Modena nord.

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Sulla Tangenziale di Bologna, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra lo svincolo 7 bis per Ferrara e 6 Castelmaggiore, verso Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, martedì 24, alle 6:00 di mercoledì 25 ottobre.

Rimane confermata, come da programma, la chiusura del suddetto tratto, dalle 22:00 di venerdì 27 alle 6:00 di sabato 28 ottobre, per consentire lavori di manutenzione alle barriere di sicurezza.

Di conseguenza, sarà chiuso lo svincolo 7 Bologna Centro, in entrata verso Casalecchio/A1 e il ramo di entrata della stazione di Bologna Arcoveggio verso Padova.

Si precisa che rimarrà regolarmente aperto il ramo di svincolo che dall’uscita della stazione di Bologna Arcoveggio immette sulla Tangenziale di Bologna, verso Casalecchio.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 7bis per Ferrara, percorrere la viabilità ordinaria: SS64, Via Aposazza, Via Lipparini, Via Stendhal, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 6 Castelmaggiore.

In Ospedale a Sassuolo inaugurata la nuova biblioteca ‘Hermione’

In Ospedale a Sassuolo inaugurata la nuova biblioteca ‘Hermione’
Patrizia Spezzani, Stefano Reggiani, Anna Lucchi e Giovanna Ghini in Biblioteca

Dopo un lungo ‘stop’ causato dalla pandemia di Covid-19, iniziata nel 2020, riapre in Ospedale a Sassuolo – completamente rinnovata sia nei locali che negli arredi – la Biblioteca interna gestita dal Sistema Bibliotecario territoriale di Sassuolo. Al primo piano, vicino al Bar, è stata inaugurata stamattina la piccola Biblioteca ‘Hermione’, nome scelto in onore del celebre personaggio femminile della serie di libri di Harry Potter firmati dalla scrittrice inglese J. K. Rowling.

Sugli scaffali oltre 1.300 libri in continuo aggiornamento, comprese le ultime novità editoriali, che saranno a disposizione di tutti gli utenti dell’ospedale e saranno portati – anche su richiesta – direttamente all’interno dei reparti dai volontari dell’Associazione ‘Librarsi’, che gestirà il servizio. Sono per ora 35 i volontari impegnati, che garantiranno l’apertura dello spazio e i servizi rivolti ai pazienti tre giorni alla settimana: il martedì e il giovedì, dalle ore 15 alle 18 e il sabato dalle ore 10 alle 13.

Per accedere al prestito librario sarà sufficiente essere iscritti presso una delle biblioteche del territorio; l’iscrizione è semplice e gratuita, e potrà essere effettuata tramite i volontari in servizio. Sarà anche possibile riconsegnare i libri letti nelle altre biblioteche del sistema bibliotecario, facilitando così gli utenti tornati al proprio domicilio dopo un ricovero o la permanenza all’interno della struttura sanitaria. Proprio di fronte alla Biblioteca, inoltre, in via sperimentale, è stato creato anche un angolo dedicato al ‘book-crossing’ dove chiunque può lasciare i propri libri già letti a disposizione di altri lettori, per favorirne la circolazione e il libero scambio.

“Hermione è una ragazza brillante, molto appassionata di lettura e pronta a mettere la sua conoscenza al servizio dei suoi amici, di cui si prende cura con coraggio e lealtà. La vocazione della Biblioteca è proprio questa: creare un presidio culturale e umano, in cui libri e relazioni diventano veri e propri strumenti di cura per il benessere di pazienti, caregiver e personale sanitario” spiega Patrizia Spezzani.

“Un progetto a cui abbiamo lavorato per oltre un anno, da quando ancora il Covid rendeva difficili gli incontri in presenza, e che finalmente vede la luce. Un enorme ringraziamento va alle ragazze della Biblioteca di Sassuolo, che ci hanno sempre creduto ed hanno lavorato sodo per arrivarci, così come all’Ospedale di Sassuolo ed ai volontari di Librarsi, da sempre attenti e carichi di passione” commenta l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Samanta Ruffaldi.

“I volontari dell’Associazione ‘Librarsi’ sono veramente contenti della riapertura del servizio della Biblioteca presso l’Ospedale di Sassuolo, una ripresa che hanno atteso a lungo, alla quale daranno il loro contributo nello spirito con cui si sono impegnati fin dal 2005, quando tutto iniziò. Infatti, la Biblioteca in ospedale e il prestito dei libri in corsia costituirono il primo progetto dell’Associazione, grazie ad un partenariato tra il Sistema Bibliotecario, l’Ospedale di Sassuolo e Librarsi. L’impegno di Librarsi si è poi ampliato, per portare la lettura nelle biblioteche, nelle scuole, nei luoghi di aggregazione e anche nelle strutture che accolgono anziani e disabili. I volontari in particolare, desiderano offrire la possibilità di svago e di riflessione attraverso i libri alle persone ricoverate e a coloro che le assistono ma anche a chi in ospedale lavora rivolgendosi perciò ad una vasta comunità all’interno della struttura” chiarisce la Presidente di Librarsi Anna Lucchi

Al momento inaugurale, oltre al Direttore Generale dell’Ospedale, Dr. Stefano Reggiani, hanno partecipato anche il Sindaco di Sassuolo Francesco Menani, il Sindaco di Fiorano Francesco Tosi, il Vice-Sindaco di Maranello Mariaelena Mililli, l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Samanta Ruffaldi, l’Assessore per Formigine Città della Conoscenza e dello Sport Marco Biagini oltre alla Responsabile del Sistema bibliotecario di Sassuolo Patrizia Spezzani e la presidente dell’Associazione ‘Librarsi’ Anna Lucchi.

Il Sindaco di Sassuolo sulla pulizia della città: “Radicale inversione di tendenza o passeremo alle vie di fatto”

Il Sindaco di Sassuolo sulla pulizia della città: “Radicale inversione di tendenza o passeremo alle vie di fatto”
immagine di repertorio

“Una città così sporca e trascurata non è assolutamente più accettabile: se non avverrà una radicale inversione di tendenza faremo tutto ciò che è in nostro potere per far si che i responsabili paghino per le loro inadempienze sia in sede civile che penale”. Con queste parole il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani interviene sulla questione della pulizia e della raccolta rifiuti in città.

“Non è solamente una questione di raccolta di sacchi gialli o blu – prosegue il Sindaco – che negli ultimi tempi, al netto dell’ultimo fine settimana quando ci sono stati disservizi causati da scioperi e problemi agli impianti, è leggermente migliorata anche se ancora la raccolta è disordinata con gli operatori che dimenticano intere vie, lasciando i sacchetti abbandonati per giorni : mi riferisco alla pulizia generale della città. Lo spazzamento delle strade, lo svuotamento dei cestini, la pulizia delle aiuole e delle aree verdi, intere strade dimenticate come via Menotti al termine dell’ultima fiera: ogni giorno arrivano decine di segnalazioni.

Da tempo sollecitiamo Hera su questa questione, ma ancora i risultati non arrivano e siamo stanchi di segnalare un problema reale e degradante per la nostra città.

Abbiamo convocato l’ennesimo incontro – conclude il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – nei prossimi giorni e, nuovamente, chiederemo che il servizio di pulizia torni ad essere efficiente ed efficace: se non otterremo risultati passeremo alle vie di fatto”.

Formigine: sequestro amministrativo di un’officina meccanica abusiva a Colombarone

Formigine: sequestro amministrativo di un’officina meccanica abusiva a ColombaroneLunedì pomeriggio la Polizia Locale di Formigine ha ricevuto la segnalazione di un’auto in fiamme da parte dei Vigili del fuoco, presso un’area privata nella località di Colombarone. L’auto in fiamme era parcheggiata davanti a un capannone. I vigili del fuoco hanno proceduto a spegnere l’incendio mentre la pattuglia della Polizia Locale è entrata nel capannone lasciato aperto.

All’interno hanno trovato elementi come pezzi di ricambio, strumenti da lavoro, pneumatici, batterie ed altro; oggetti dai quali è stata ipotizzata un’attività di autofficina. Nel cortile antistante c’erano altre 9 auto, probabilmente in attesa di essere riparate.

Dal momento che non sono stati rinvenuti documenti inerenti la corretta conduzione dell’attività, il capannone e l’area di pertinenza sono stati posti sotto sequestro amministrativo per attività illecita di autofficina meccanica.

Così la Comandante della Polizia Locale di Formigine, il Commissario Superiore Susanna Beltrami: “Condurre un’attività di autofficina abusiva è particolarmente grave per i risvolti negativi sulla sicurezza stradale. Ricordiamo che i pezzi di ricambio delle auto debbono essere forniti da officine autorizzate, nel rispetto della normativa vigente. Inoltre, all’interno di questo capannone, mancavano le norme basilari di sicurezza per i lavoratori”.

L’area è stata affidata in custodia al proprietario dell’immobile. La Polizia Locale di Formigine prosegue con gli accertamenti di natura amministrativa e di natura ambientale per il ripristino dei luoghi.

 

Gioco d’azzardo Distretto Sassuolo, Cgil: I numeri forniti dall’indagine devono scuotere le istituzioni

Gioco d’azzardo Distretto Sassuolo, Cgil: I numeri forniti dall’indagine devono scuotere le istituzioniI dati forniti dall’indagine di Federconsumatori, Acli e Arci sul gioco d’azzardo in provincia di Modena lasciano sgomenti. Nel distretto di Sassuolo, in particolare, la spesa per il gioco d’azzardo “legale”, cioè quello rilevato dall’Agenzia delle Entrate, supera quella che si spende per mangiare.

“Innanzitutto vanno ringraziate le associazioni promotrici dell’indagine – afferma Alessandro De Nicola coordinatore di zona Cgil Sassuolo – che colgono un tema, quello del gioco appunto, che ha un grande impatto negativo per la qualità della vita dei cittadini. Ma di cui non sempre c’è la consapevolezza, stante la facilità con cui si può giocare in qualsiasi momento. I dati forniti dovrebbero scuotere le istituzioni e la politica. Il fenomeno del gioco d’azzardo, anche se legale, ha raggiunto livelli tali da minare la tenuta sociale del distretto.”

Il problema non è esprimere giudizi morali di condanna o di scandalo, sottolinea la Cgil di Sassuolo, con il moralismo non si va da nessuna parte.

“Il problema è che bisogna iniziare a capire quanto costa alle famiglie e alla società nel suo complesso questo dilagare del gioco – continua De Nicola – bisogna che le istituzioni e la politica avvino un ragionamento sul costo sociale del gioco: cioè verificare quali costi materiali, umani, sentimentali, patrimoniali, reddituali pagano le famiglie in conseguenza del gioco e quali costi sostiene la società nel fornire aiuti e contributi alle famiglie che si sono impoverite in conseguenza del gioco”. In altre parole bisogna chiedersi: a fronte dei quantitativi di denaro che vengono giocati dai singoli giocatori, quanta ricchezza famigliare e quante risorse pubbliche si bruciano per riparare ai guasti del gioco?

Vi sono altri aspetti poi che andrebbero approfonditi come la relazione tra diffusione del gioco e crisi economica, infatti afferma ancora De Nicola “non si può fare a meno di notare che la crescita della diffusione del gioco d’azzardo sia avvenuta parallelamente all’aumento delle difficoltà dell’economia, come se i giocatori provassero a trovare nel gioco il colpo di fortuna che li sollevi dalle preoccupazioni economiche quotidiane”.

“Con la recente firma del Patto per il lavoro e per il clima del distretto di Sassuolo si sono sanciti nel nostro territorio, tra le altre cose, il valore della promozione della legalità e della coesione sociale come elementi principali della qualità dello sviluppo economico.

Le aziende più avanzate, da anni, pubblicano i propri bilanci sociali e cioè l’elenco degli investimenti e dei costi che hanno sostenuto per sviluppare la propria azienda in armonia con gli interessi più generali della collettività e per estendere alla stessa collettività i benefici della propria attività. E quindi la rilevanza e la diffusione del fenomeno del gioco d’azzardo impone a tutti di chiedere e chiedersi quale sia il bilancio sociale di questa attività e quanto questo bilancio sia compatibile con la tenuta sociale di famiglie ed istituzioni” conclude la Cgil.

 

Màt, la settimana della Salute Mentale, venerdì arriva a Sassuolo

Màt, la settimana della Salute Mentale, venerdì arriva a SassuoloToccherà anche Sassuolo, venerdì 27 ottobre, Màt – Settimana della Salute Mentale: la manifestazione promossa dal Dipartimento di salute mentale e dipendenze patologiche dell’Ausl di Modena che, dal 2010, si colloca con cadenza annuale nella seconda metà di ottobre.

Una settimana di dibattiti, conferenze, eventi artistici e culturali aperti a tutta la cittadinanza, dislocati in diverse aree della provincia atti a sensibilizzare il territorio sui temi della salute mentale e ad implementare la lotta al pregiudizio e allo stigma che gravano su chi soffre di disagio psichico.

L’evento si svolge sulla base di un percorso di progettazione partecipata, in collaborazione con le associazioni locali, e vede il coinvolgimento di partner istituzionali e di un’ampia rete di utenti, familiari, operatori dei servizi di salute mentale, di volontariato e privato sociale ed imprenditoriale, della scuola, delle università e delle fondazioni.

Nell’ambito della Settimana della Salute Mentale, il Border Trio si esibirà, venerdì 27 ottobre a partire dalle ore 18 all’Auditorium Bertoli di via Pia, in “Parole. Umorismo e paradossi nella comunicazione umana”. Alla fisarmonica Claudio Ughetti, Faustino Stigliani voce recitante, coordinamento e testi di Maurizio Casini. Ingresso libero e gratuito

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 25 ottobre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 25 ottobre 2023Nuvolosità variabile con possibilità di qualche debole precipitazione irregolare sul crinale appenninico.

Temperature minime in diminuzione soprattutto sul settore occidentale, comprese tra 12 e 18 gradi, qualche grado in meno nelle zone extra urbane; massime in lieve flessione sul settore orientale ed in aumento su quello occidentale, con valori tra 19 e 23 gradi. Venti moderati sud-occidentali sulla Romagna e sui rilievi con temporanei rinforzi lungo il crinale, deboli in prevalenza da ovest sulle pianure. Mare mosso, in attenuazione serale.

Lavanderia self service a Reggio Emilia: come trovare la più adatta a sé

Lavanderia self service a Reggio Emilia: come trovare la più adatta a séLavare e asciugare i vestiti sembra a volte un’impresa troppo lunga o faticosa? La lavatrice si è rotta e, in attesa dell’idraulico, si sono accumulate montagne di panni da lavare? Oppure si ha bisogno di un momentaneo supporto esterno ma si preferisce avere comunque una certa autonomia?

Ebbene, per tutte queste esigenze c’è una semplice risposta: la lavanderia self-service, che permette di occuparsi dei propri capi in totale autonomia, con macchinari adeguati, spesso professionali o specializzati.

Trovare una lavanderia self service a Reggio Emilia è molto semplice, ma come capire se questa è davvero quella perfetta per sé? Qui di seguito forniremo alcuni consigli per capire cosa cercare, spiegando come evitare perdite di tempo e stress.

Elementi da cui può dipendere la scelta

Per trovare una buona lavanderia self service a Reggio Emilia basta adoperarsi per scovare quelle più vicine alla propria abitazione perché la distanza è sicuramente uno dei principali fattori che guidano la scelta.

Tuttavia questo non è il solo aspetto da valutare. È importante, ad esempio, chiedere un parere e un consiglio a parenti, amici o colleghi. L’opinione diretta di chi già usufruisce di un servizio ha sempre un peso rilevante nella scelta. Se ne conoscono una soddisfacente o particolarmente ben servita, aggiornata o dotata di strumenti potenti e adatti a tutti i lavaggi, questo potrebbe far pendere la bilancia in modo molto repentino. La scelta, inoltre, come vedremo qui di seguito, dipende molto da che tipo di servizio si cerca e da quali capi si ha bisogno di lavare.

Controllare sempre i servizi offerti

La maggior parte delle lavanderie self-service offre ai propri clienti lavatrici e asciugatrici di diverse dimensioni, in modo tale da adattare il carico di bucato e consentire di lavare piccoli capi o grandi piumoni invernali. Nel caso delle coperte, solitamente ampie e ingombranti, alcune lavanderie self service a Reggio Emilia offrono la possibilità di accedere a servizi extra come la chiusura in sacco sotto-vuoto.

Addirittura ce ne sono alcune che vendono in sede i sacchi per riporre le coperte o i capi ingombranti, semplificando molto questo genere di faccende. Alcune, inoltre, mettono a disposizione un operatore per il ritiro di capi particolari e che, magari, richiedono lavaggi particolari o trattamenti igienizzanti classici e a ozono per eliminare lo sporco ostinato.

La maggior parte delle lavanderie self service a Reggio Emilia, inoltre, mettono a disposizione detergenti e ammorbidenti, ma non è garantito che sia così ovunque. Alcune potrebbero offrire queste forniture automaticamente, mentre altre potrebbero richiedere di portare i propri da casa: per questo è sempre buona pratica verificare le opzioni disponibili presso la lavanderia scelta.

La varietà di capi: controllare sempre quali è possibile lavare

Uno degli errori più comuni che si fa pensando alle lavanderie self service è quello di considerarle luoghi solo per lavare vestiti tradizionali. In realtà molte lavanderie moderne offrono servizi di lavaggio specializzati per tessuti particolari o oggetti, come scarpe o tappeti, e zone apposite per lavare i tessuti e gli oggetti dei propri amici a quattro zampe. Se si ha bisogno di lavaggi particolari come quelli appena descritti è bene controllare se tali servizi siano effettivamente disponibili e quali sono le modalità per usufruirne.

Marelli, schiarita sul futuro produttivo e occupazionale: arrivate cinque manifestazioni di interesse per acquisire lo stabilimento di Crevalcore

Marelli, schiarita sul futuro produttivo e occupazionale: arrivate cinque manifestazioni di interesse per acquisire lo stabilimento di Crevalcore“Un primo passo avanti concreto. Oggi si è aperto il nuovo cantiere che dovrà portarci, con la responsabilità e la serietà di tutti i soggetti in campo, a trovare una soluzione per tutti i 229 lavoratori coinvolti e soprattutto per il futuro dello stabilimento Marelli di Crevalcore. Siamo a un passaggio molto delicato e importante, che vede già in campo soggetti industriali con una propria autonomia di processo e di prodotto. Così riteniamo si possa affrontare una discussione, a partire dai sindacati, per la reindustrializzazione del sito ma soprattutto per la massima salvaguardia di tutti i posti di lavoro”.

Così l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla, al tavolo di confronto tra azienda, rappresentanti sindacali e istituzioni – Regione, Città Metropolitana di Bologna e Comune di Crevalcore – sulla vertenza per evitare la chiusura dello stabilimento di Crevalcore, nel cuore della bassa pianura bolognese. L’assessore Colla, insieme al presidente della Regione, Stefano Bonaccini, impegnato fin da subito a trovare una soluzione industriale sostenibile alla crisi dopo l’annuncio della proprietà di chiudere lo stabilimento nel 2024. Domani l’assessore e le istituzioni saranno a Crevalcore per incontrare i lavoratori in presidio.

Durante l’incontro – nel pomeriggio di oggi in Regione, a Bologna – l’azienda ha fatto sapere che sono arrivate cinque manifestazioni di interesse di player che hanno passato una prima fase di valutazione sulla robustezza del piano industriale, la sostenibilità finanziaria e il livello di assorbimento dei lavoratori. Due di esse sarebbero in fase più avanzata. Per riservatezza, ancora nessun nome degli investitori possibili ma si tratta di soggetti industriali, di diversa dimensione, attivi nella fusione e lavorazione di alluminio per vari settori, a partire dall’automotive e dall’energia: quattro sono aziende italiane e una multinazionale.

Il tavolo regionale verrà riconvocato il 3 novembre, in vista del nuovo incontro a Roma dell’8 novembre con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per fare il punto della situazione.

La crisi arriva a cinque anni dal passaggio da Stellantis alla giapponese Calsonic Kansei, controllata dal fondo americano Kkr, avvenuto nel 2018. Il sito è oggi impegnato nella produzione di collettori di aspirazione aria e di pressofusi di alluminio, entrambi componenti essenziali per motori.

Oltre alla Regione Emilia-Romagna, con l’assessore Colla, in contatto costante col presidente Bonaccini, erano presenti al tavolo Sergio Lo Giudice, per la Città Metropolitana di Bologna, Marco Martelli, sindaco di Crevalcore, i rappresentanti dell’azienda Marelli, Confindustria Emilia Centro nonché Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil nazionali, regionali e di Bologna, Ugl, Aqcf-R e rappresentanti dei lavoratori.

Tennis: Sporting, a segno la prima vittoria in A1

Tennis: Sporting, a segno la prima vittoria in A1

La squadra di Serie A1 dello Sporting Club Sassuolo raggiunge la prima vittoria in girone contro il TC Bisenzio per 5/1 e grazie a questo importante risultato si assicura il secondo posto in classifica quando siamo esattamente a metà campionato. Un ottimo match per Marco Cecchinato, top player che vanta un best ranking di 16 al mondo ATP, nonostante l’avversario Samuele Pieri che ben si è adattato alla superfice veloce del circolo sassolese. Una buona prestazione anche per il vivaio Federico Bondioli, che partito un set sotto contro Cosimo Banti, ha saputo ribaltare la partita vincendo il tie break del secondo set e chiudendo al terzo con un netto 6/0.

L’infortunato Mattia Ricci ha lasciato il posto al maestro e vice capitano Giulio Mazzoli, che si è dovuto arrendere a Jacopo Stefanini per 7/6 6/4. Da domenica 29 ottobre parte il girone di ritorno e il team sarà impegnato in trasferta su terra contro il favorito CT Palermo, attualmente al vertice della classifica.

3° giornata – Girone 4 – Serie A1 maschile

Sporting Club Sassuolo vs TC Bisenzio 5/1

Cecchinato vs Pieri 6/3 7/6

Brancaccio vs Canò 6/1 6/1

Bondioli vs Banti 6/7 7/6 6/0

Mazzoli vs Stefanini 6/7 4/6

Cecchinato-Brancaccio vs Banti-Bonechi 6/1 6/1

Bondioli-Mazzoli vs Stefanini-Pieri 6/3 6/4

La seconda squadra dello Sporting Club Sassuolo impegnata nel Campionato Nazionale di Serie A2 maschile sfiora l’impresa con la capolista CT Giotto di Arezzo e adesso le ultime due giornate diventano fondamentali per raccogliere punti salvezza contro Ronchiverdi di Torino domenica 29 ottobre in casa e poi in trasferta al TC Genova il 12 novembre.

4° giornata – Girone 4 – Serie A2 maschile

CT Giotto vs Sporting Club Sassuolo 4/2

Marchetti vs Baldoni 2/6 7/6 5/7

Kokot vs Alberti 6/4 2/6 6/1

Chiletti vs Borghini 2/6 2/6

Tincani vs Pecorella 2/6 0/6

Chiletti-Toschi vs Bulletti-Pecorella 2/6 3/6

Bettini-Marchetti vs Baldini-Fanucci 6/4 7/5

Sulla A14 chiusura notturna del tratto compreso tra Cattolica e Riccione, verso Bologna

Sulla A14 chiusura notturna del tratto compreso tra Cattolica e Riccione, verso BolognaSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione degli impianti di illuminazione, dalle 22:00 di martedì 24 alle 6:00 di mercoledì 25 ottobre, sarà chiuso il tratto compreso tra Cattolica e Riccione, verso Bologna. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Cattolica, percorrere la viabilità ordinaria: SP17, SS16 Adriatica, Viale Enrico Berlinguer e rientrare sulla A14 alla stazione di Riccione.

“Senza mezze misure”, la seconda edizione dello spettacolo di Carlo Lucarelli in scena il 28 novembre al teatro Regio di Parma

“Senza mezze misure”, la seconda edizione dello spettacolo di Carlo Lucarelli in scena il 28 novembre al teatro Regio di Parma“Sono strani, a scuola non cantano più, non scherzano più”. Due fratelli, oggi orfani, sono vittime della stessa tragedia: la mamma uccisa dal padre con violenza inaudita, davanti a loro. E ci sono anche i nonni materni, rimasti soli a crescere i nipoti dopo aver perso la figlia.

Carlo Lucarelli è in piedi al centro del palco, mentre racconta la terribile vicenda che ha stravolto un’intera famiglia. Ma non si tratta di una cronaca di tragedia familiare fine a sé stessa. Anche se il lieto fine non ci sarà mai, qualcosa accade. Interviene la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime di reato, schierandosi dalla loro parte, senza mezze misure.

E “Senza mezze misure” è anche il titolo della seconda edizione dello spettacolo che quest’anno, dopo Modena, andrà in scena al Teatro Regio di Parma il prossimo 28 novembre dove, a partire da oggi si potranno acquistare i biglietti online (https://www.teatroregioparma.it/). Il ricavato sarà interamente destinato al fondo vittime della Fondazione.

Scritto a due mani dallo scrittore e presidente della Fondazione, Carlo Lucarelli, assieme alla direttrice dell’ente, Elena Zaccherini, e con la partecipazione del coro Farthan di Marzabotto, l’evento punta a sostenere un organismo unico in Italia che, da quasi vent’anni, ha l’obiettivo di schierarsi al fianco delle vittime per sostenere loro e le loro famiglie nel difficile cammino verso la ripresa di una vita piena dopo il trauma.

L’iniziativa è stata presentata oggi a Bologna dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e da Carlo Lucarelli, presenti il sindaco del Comune di Parma, Michele Guerra, e la vicepresidente di Lega Coop Emilia-Romagna e Lega Coop Emilia Ovest, Michela Bolondi.

“L’anno prossimo la Fondazione emiliano-romagnola per le vittime dei reati compirà vent’anni- afferma Bonaccini-. E non possiamo che continuare a essere più che orgogliosi di questa realtà, perché rappresenta un unicum a livello nazionale ma, soprattutto, perché dà un sostegno concreto e rapido alle vittime dei reati gravi. Persone che, pur a causa di situazioni drammatiche, possono sentire vicine le istituzioni. Le cose funzionano bene quando c’è il cuore, e qui ce n’è tanto. Da quello del presidente Carlo Lucarelli, che da subito ha creduto in questo progetto accettando gratuitamente l’incarico da presidente quando gli parlai, dai sindaci che propongono le istanze, dalla Fondazione, che lavora con efficienza e trasparenza, dagli imprenditori del territorio regionale che hanno deciso di sostenere la Fondazione e dai cittadini che contribuiscono alla sua attività”.

“Ringrazio il sindaco di Parma- conclude Bonaccini- perché portare questo spettacolo in uno dei teatri più prestigiosi d’Italia come il Regio è un riconoscimento importante e un’occasione unica per continuare a crescere. E Lega Coop Emilia Ovest, con le sue associate, che in una cordata virtuosa hanno promosso e sostenuto materialmente la realizzazione di questo evento”.

“Quando la mattina apro il giornale e leggo che un fatto di cronaca è accaduto in Emilia-Romagna mi sento, per quanto possibile, sollevato- spiega Lucarelli-. Perché qui possiamo fare qualcosa di concreto, grazie a un ente che da nessun’altra parte c’è. La Fondazione, infatti, interviene quando si spengono i riflettori dei media e va a bussare alla porta delle vittime, bambini, donne e uomini, sopravvissuti a reati gravi. Persone che hanno bisogno di continuare a vivere ma che fanno i conti con difficoltà di ogni tipo, ecco noi le aiutiamo mettendo a disposizione risorse economiche ed umane che servono a ricominciare, a sentirsi meno soli”.

“Questo spettacolo- conclude- serve a raccontare quello che ogni giorno facciamo con la speranza di ricevere ancora maggior sostegno, così da poter aiutare sempre più persone meno fortunate di noi”.

“La città di Parma e la Fondazione Teatro Regio hanno il piacere di ospitare lo spettacolo “Senza mezze misure” della Fondazione emiliano-romagnola vittime di reati: un progetto straordinario che permette di tenere alta l’attenzione sui gravi fatti che accadono nella nostra realtà e di farlo attraverso l’efficace e prezioso mezzo della rappresentazione artistica- sottolinea il sindaco Guerra-.Si tratta di un’occasione che ci consente, una volta di più, di sentirci davvero Comunità nel garantire attenzione, vicinanza e promozione istituzionale nei confronti di chiunque si trovi a subire e vivere queste drammatiche e dolorose situazioni”.

“Desidero ringraziare, oltre alla Fondazione regionale vittime di reati- chiude-, anche Legacoop Emilia Ovest per il suo supporto e la Regione Emilia-Romagna: non è certo un caso, infatti, che un progetto come questo nasca e si sviluppi in un territorio come il nostro, che fa della solidarietà uno dei tratti distintivi del suo operare in tutti i settori e a tutti i livelli”.

Senza mezze misure: lo spettacolo

È nato nel 2022 su impulso di Cooperativa Bilanciai di Campogalliano (Mo), la prima impresa emiliano-romagnola che ha deciso di aderire come socia alla Fondazione vittime e di farsi promotrice dell’intervento attivo di altre realtà produttive del territorio modenese, ma non solo.

Nel 2023, Lega Coop Emilia Ovest ha deciso di farsi a sua volta volano nel contesto Parmense; assieme a sette cooperative del territorio (Buozzi, Coop Alleanza, EMC2, Il colle, La giovane, Multiservice, Proges) ha messo a disposizione le risorse per realizzare lo spettacolo e ha promosso la sua diffusione presso le associate. Il Comune di Parma, per ospitare la nuova rappresentazione, ha quindi messo a disposizione il Teatro Regio con l’obiettivo di promuovere, in un contesto prestigioso, l’attività della Fondazione.

Sulla trama dei racconti raccolti dalla direttrice Elena Zaccherini dei drammi di alcune delle vittime aiutate dalla Fondazione – donne e bambini nella grande maggioranza dei casi – il racconto di Carlo Lucarelli accompagna lo spettatore nella comprensione di come la rinascita del singolo individuo passi anche attraverso l’impegno di una comunità che lo affianca nel momento più urgente e tragico della vita.

Il dolore vissuto, così come l’energia e la forza delle vittime nel ricostruire le proprie vite, saranno tradotte ed espresse dalle donne e dagli uomini del Coro Farthan del Comune di Marzabotto, insignito ‘Coro Ambasciatore di Pace’, diretto da Elide Melchioni.

 

I numeri della Fondazione

Dal 2004 la Fondazione ha aiutato oltre mille vittime (1132) coinvolte in 535 casi gravi per un impegno che oramai tocca i 4 milioni di euro.

Nel 2022 si è registrato il più alto numero di istanze sostenute dalla Fondazione dalla sua nascita: 44 casi per 350mila euro di fondi erogati.  Nel 2023, dopo l’ultimo comitato di agosto, i casi sostenuti sono già 32 per una somma deliberata di circa 200mila euro.

Purtroppo, oltre l’85% dei fondi erogati ha come beneficiari donne e bambini vittime di violenza di genere, contro la quale la Fondazione lavora in sinergia con gli enti locali, i servizi del territorio, i centri antiviolenza, e le Forze dell’ordine.

In particolar modo dal 2020 la Fondazione si è attivata su 19 femminicidi avvenuti nella nostra regione, tre fino ad oggi nel 2023. Uno degli ultimi è stato il caso di Alessandra Matteuzzi, uccisa a Bologna dall’ex compagno: nel suo caso il Comune di Bologna si è costituito parte civile, e la Fondazione si è affiancata alla famiglia sostenendola economicamente in un momento così drammatico.

Ecosistema Urbano alla sua trentesima edizione: la classifica in Emilia Romagna

Ecosistema Urbano alla sua trentesima edizione: la classifica in Emilia RomagnaStrada in salita per le città italiane segnate negli ultimi 30 anni da una crescita lenta e troppo altalenante rispetto al tema della sostenibilità e dove le emergenze urbane, nonostante lievi miglioramenti, restano più o meno le stesse: smog, trasporti, spreco idrico, numero di auto circolanti. È quanto emerge in sintesi da Ecosistema Urbano 2023, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo, giunto quest’anno alla sua trentesima edizione.

Per Legambiente in questi 30 anni a rallentare la crescita sostenibile delle città sono stati interventi troppo a compartimenti stagni che non hanno permesso quella accelerata che serviva alle aree urbane, in cui oggi si concentra una sfida cruciale. E così accanto ai lenti e progressivi miglioramenti come l’aumento della percentuale di raccolta differenziata (dal 4,4% in media del ‘94 al 62,7% nel 2022 ma solo in alcuni capoluoghi) e delle piste ciclabili (passate da una media di 0,16m equivalenti/100 abitanti nel ‘98 a una media di 10,59m equivalenti/100 abitanti nel 2022); in questi 30 anni non sono mancati stalli e ritardi. Nessun miglioramento, ad esempio, per il tasso medio di motorizzazione dei comuni capoluogo italiani che si conferma, come trent’anni fa, a livelli tra i più alti d’Europa: 66,6 auto ogni 100 abitanti; è cresciuta la produzione complessiva di rifiuti (passando da una media pro capite di 455 kg/anno del ‘94 a 516 kg/anno nel 2022), e il trasporto pubblico è ancora lontano dalle medie europee ed è passato da 97 viaggi pro capire all’anno nel ’95 ai 65 viaggi pro capire all’anno nel 2022.

Il rapporto Ecosistema Urbano 2023 raccoglie anche le storie di transizione ecologica anti litteram, , raccontate dagli amministratori locali passati, che già da tempo avevano iniziato a cambiare in chiave sostenibile le principali città. I dati del report sono consultabili sulla mappa interattiva – ecosistemi.legambiente.it – con i 19 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

“Le città – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – vanno ripensate come motori di un cambiamento capace di renderle vivibili e a misura umana, nonché laboratori fondamentali per il percorso di decarbonizzazione. Occorre infrastrutturarle, realizzando gli impianti industriali dell’economia circolare, riducendo le perdite nella rete di distribuzione dell’acqua, completando la rete di fognatura e depurazione delle acque reflue, facilitando la permeabilità del tessuto urbano alle acque piovane per adattarsi alla crisi climatica e ricaricare le falde, diffondendo le colonnine di ricarica elettrica negli spazi pubblici. Nei prossimi anni l’Italia dovrà moltiplicare i cantieri della transizione ecologica in tutte le città del nostro Paese, tema al centro del XII° congresso nazionale di Legambiente che si terrà a Roma dal 1 al 3 dicembre 2023 e della nostra campagna itinerante in corso. Siamo in grado di farlo, ma serve quella volontà politica, a livello nazionale e locale, che è mancata finora e che anno dopo anno diventa sempre più urgente”.

 

La classifica 2023 in Emilia-Romagna: tra le migliori Reggio Emilia, Forli e Parma

Una classifica pressoché invariata rispetto all’anno precedente quella della sostenibilità ambientale dei capoluoghi di provincia Emiliano-Romagnoli, ma con qualche eccezione: sebbene il podio si confermi capeggiato da Reggio Emilia, Forlì e Rimini, Ravenna cede il testimone di fanalino di coda a Modena, già penultima nella scorsa edizione, che scende di tre posizioni nella classifica nazionale. In generale, sebbene si veda un complessivo miglioramento in percentuale per ogni città, 6 capoluoghi hanno perso posizioni sulla classifica nazionale.

Calando sul dettaglio dei 19 indicatori che compongono la classifica, i dati sulla qualità dell’aria non sono per niente rassicuranti: scarsa la qualità dell’aria a Cesena, Ferrara, Modena, Parma, Piacenza e Reggio-Emilia nel 2022 in relazione con le linee guida UE e OMS. Insufficienza invece per Bologna, Forli e Ravenna. Rimini unicamosca bianca dentro i parametri della sufficienza.

Inverso il quadro sui rifiuti, che vede 7 dei 9 capoluoghi con una soglia di raccolta differenziata oltre il 65%, con in testa Ferrara (87,6%), Reggio Emilia (81,9%) e Parma (81,9%). In fondo Bologna (62,6%) – dove ancora si attende l’applicazione della TARI –  e Modena (61%).

 Sul quadro della mobilità, l’Emilia-Romagna in generale è seconda per incidentalità stradale secondo i dati ISTAT 2020, con 11.692 incidenti, 223 morti e 15.096 feriti. In questo quadro, secondo i dati 2022 ACI/ISTAT Bologna registra un tasso di incidentalità del +10%. Per quanto riguarda la ciclo-pedonalità, Reggio-Emilia si classifica seconda in Italia con 40,46 m eq di piste/100 abitanti.

All’interno del report giunto alla trentesima edizione, quest’anno troviamo una serie di interviste dedicate ai sindaci protagonisti di esperienze virtuose in materia ambientale. Tra queste, troviamo la recente introduzione nel contesto urbano di Bologna della Città 30, l’esperienza di Piazza Roma a Modena e il progetto “Reggio Children” di Reggio-Emilia.

Tabella riassuntiva dati:

Armin Greder a Formigine

Mercoledì 25 ottobre, alle ore 17 presso la biblioteca ragazzi di Formigine (via S. Antonio 4) si terrà un dialogo tra due illustratori di fama internazionale.

Si tratta di Armin Greder, fumettista, graphic designer e illustratore che dalla Svizzera è emigrato in Australia nel 1971, dove ha insegnato design e illustrazione al Queensland College of Art. Al suo lavoro sono state dedicate numerose mostre personali e collettive dalla Germania fino al Giappone. Greder è tradotto in moltissime lingue e ha ricevuto premi in tutto il mondo. Al suo fianco ci sarà Stefano Landini, docente di fumetto presso la Scuola Internazionale di Comics (sede di Reggio Emilia), che ha disegnato, tra gli altri, per Marvel Comics, Sergio Bonelli Editore e Disney.

Contemporaneamente, sarà allestita la mostra itinerante “Notiziario”: 25 tavole tratte dal volume omonimo edito dalla Casa editrice Orecchio Acerbo. Informazioni che sono prese da fonti ufficiali, o agenzie di stampa, pubblicità alla portata di tutti nel web o video su Facebook e Youtube. L’acqua pura ottenuta dallo scioglimento del ghiaccio delle Svalbard, venduta a 100 euro la bottiglietta, le 160.000 visualizzazioni di Autumn Fry, bambina di otto anni in Pennsylvania, filmata dal padre mentre impugna un lanciafiamme. Accanto a notizie del genere Armin Greder si limita – senza aggiungere neanche una parola di commento – a giustapporre queste altre informazioni: bambini che fanno ore di cammino sotto il sole per due taniche d’acqua, ragazze reclutate e poi violentate dai gruppi armati nel nord-est della Nigeria. Spa, ristoranti, crociere versus fame, povertà, fuga: gli aspetti contrastanti dell’attualità ci spingono alla riflessione, a partire da magistrali illustrazioni.

Presentata la terza edizione del Rapporto sull’azzardo legale nella provincia di Modena

Presentata la terza edizione del Rapporto sull’azzardo legale nella provincia di ModenaL’azzardo nella provincia di Modena non è un tema nuovo, ma un problema crescente che si intreccia con le sfide socio-economiche del territorio. Federconsumatori di Modena, le ACLI e l’ARCI, in collaborazione con Il CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazione e vulnerabilità di Unimore e la Caritas Diocesana e con il patrocinio di  AUSL Modena e di diversi comuni del modenese, hanno presentato la terza edizione del Rapporto sull’azzardo legale nella provincia, dando un panorama esaustivo del fenomeno. L’evento si è tenuto questa mattina, nel’Aula Magna del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore.

Il rapporto sottolinea non solo l’analisi quantitativa dei dati, ma va oltre, esaminando a fondo le cause e le conseguenze dell’azzardo in un contesto nazionale e provinciale.

Nel 2022, il totale raccolto dai giochi d’azzardo in provincia di Modena è stato stimato in 1,52 miliardi di euro. Una cifra sbalorditiva che equivale, in media, a 2.392 euro giocati da ogni cittadino adulto della provincia. Questo rappresenta una crescita del 32% rispetto all’anno precedente.

Non va trascurato il fatto che il 2021 è stato un anno particolare a causa della pandemia, che ha portato alla chiusura temporanea di molte sale gioco. Questo ha influenzato sicuramente l’aumento registrato nel 2022, ma è anche importante sottolineare la crescita significativa del gioco d’azzardo online, che ora rappresenta il 43% del totale provinciale, rispetto al 21,3% nel 2019.

La proiezione per il 2023 indica un ulteriore aumento, con un volume totale di giocate che potrebbe raggiungere gli 1,63 miliardi di euro. Il gioco d’azzardo online è previsto crescere ulteriormente, superando il 45%.

Un dato impressionante emerge considerando le perdite complessive: nel 2022, tra Finale Emilia e Fiumalbo, sono stati persi 270 milioni di euro. Questa cifra corrisponde al reddito di 16.000 lavoratori della provincia.

Il gioco d’azzardo online, in particolare, ha visto una crescita significativa nel modenese, con una cifra giocata nel 2022 di 643,9 milioni di euro, un aumento del 16,7% rispetto all’anno precedente. Questa crescita non è dovuta solo agli effetti della pandemia, ma anche all’offerta sempre crescente di giochi online e alla loro visibilità in rete.

Nel contesto provinciale, alcuni comuni si distinguono per la loro particolare inclinazione verso l’azzardo. Sassuolo e Carpi sono in testa alla lista per il gioco fisico e online. Ma la vera sorpresa è Pievepelago, un piccolo comune che ha registrato spese pro capite nel solo azzardo online di 3.301 euro.

Un ringraziamento, si legge nel rapporto, va all’Agenzia Dogane e Monopoli per aver fornito i dati che hanno permesso di delineare, almeno in parte, la mappa dell’azzardo nella provincia di Modena. Tuttavia, si sono riscontrate notevoli difficoltà riguardo ai tempi di comunicazione dei dati ufficiali, in particolare i dati del 2022, che non sono stati ancora resi pubblici nonostante siano disponibili da quasi un anno.

Altresì preoccupante è la decisione, presa alla fine del 2019, di non divulgare i dati dettagliati provinciali e comunali riguardanti le Videolottery e le Amusement With Prices, meglio note come slot machine, considerate dai molti come una concessione alla potente lobby dell’azzardo. La mancanza di questi dati rappresenta una sfida per coloro che cercano di comprendere l’impatto dell’azzardo a livello locale.

“Crescono a dismisura i numeri – commenta il Presidente di Federconsumatori Modena Marzio Govoni e crescono anche i problemi portati dall’azzardo; sono i ragazzi e le ragazze, oggi protagonisti del boom del gioco on-line, a preoccuparci molto. Nei nostri rapporti segnaliamo i problemi di legalità, i capitali sporchi ripuliti nell’azzardo, ma anche il sovraindebitamento e l’usura; registriamo qualche segnale, da non sottovalutare, anche a Modena”.

“Il rapporto sui dati dell’azzardo in provincia di Modena – commenta il Prof. Simone Scagliarini – confermano una tendenza molto preoccupante a livello nazionale, ovvero l’aumento del gioco on line. Si tratta di una forma più insidiosa, perché accessibile anche a persone più vulnerabili, come i minori, ed alla portata di tutti in ogni momento, basta avere uno smartphone. Un intervento normativo statale non è più rinviabile, le misure adottate finora dalle Regioni e dai Comuni non sono in grado di arginare questa più recente tendenza, anche se resta fondamentale il loro ruolo a livello di prevenzione e di educazione a una cultura del gioco sano”.

“Anche quest’anno – sottolinea l’Assessore alle Politiche per il lavoro e la legalità Andrea Bosi il rapporto di Federconsumatori ci consegna uno spaccato preoccupante del fenomeno del gioco d’azzardo nella nostra provincia. L’azzardo continua a crescere perché il governo seguita a fare cassa sulle vulnerabilità e sulle speranze dei più fragili. È inaccettabile che di fronte ad un fenomeno di queste dimensioni la politica continui a chiudere gli occhi. Gli enti locali come il Comune di Modena cercano di fare la loro parte e di contrastare la diffusione di videolottery e slot machine ma sappiamo tutti che non è sufficiente. La diminuzione dell’offerta di gioco d’azzardo deve partire da Roma”.

“il Piano di prevenzione e contrasto del gioco d’azzardo della Regione Emilia Romagna – afferma la Direttrice del Programma dipendente patologiche dell’AUSL di Modena Chiara Gabrielli ha incentivato il livello locale di lettura del fenomeno e di programmazione di azioni di prevenzione attraverso la costruzione di una rete integrata a livello provinciale e distrettuale. Una rete composta da tutti gli attori coinvolti, a partire dagli enti istituzionali ma anche da enti e agenzie portatori di interesse, offre l’opportunità di progettare azioni condivise di prevenzione e consente di promuovere azioni che possono essere messe a sistema su tutto il territorio provinciale”.

Una settimana di abilitazione per il personale S.A.P.R dei Vigili del fuoco

Una settimana di abilitazione per il personale S.A.P.R dei Vigili del fuocoDal 16 ottobre al 20 ottobre si è svolta la settimana di abilitazione del personale S.A.P.R (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto) del Nucleo Emilia Romagna e del Nucleo Veneto dei Vigili del fuoco, con il sistema Lifeseeker, disposta dalla Direzione Centrale per l’Emergenza.

L’attività si è svolta presso il comando di Bologna con la partecipazione di 8 piloti dell’Emilia Romagna e 4 piloti del Veneto.
Il Lifeseeker, in dotazione al Corpo Nazionale, montato a bordo di un UAV (drone),  consente di individuare un cellulare nelle ricerche persone, anche in assenza della normale copertura telefonica.
Al termine del processo di localizzazione il telefono viene individuato tramite la sua posizione geografica con un errore che può variare fra i 5 ed i 70 metri a seconda della morfologia dell’area di ricerca. Le coordinate vengono quindi comunicate agli esperti in topografia applicata al soccorso, presenti nell’UCL (Unità Comando Locale) che inviano le squadre di terra sulla posizione individuata dal sistema con la possibilità di individuare la persona dispersa.
Le attività sono state coordinate da istruttori professionali del Corpo Nazionale del Vigili del fuoco.

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