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domenica, 24 Agosto 2025
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Produzione di pere in Emilia-Romagna. Mammi: Bene le risorse annunciate dal Governo

Produzione di pere in Emilia-Romagna. Mammi: Bene le risorse annunciate dal Governo
Pere (foto Fabrizio dell’Aquila per la Regione Emilia Romagna)

“Bene le risorse annunciate dal Governo. Ulteriori e vitali finanziamenti possono e devono arrivare dall’aumento degli indennizzi a ettaro, tramite un incremento delle percentuali sul fondo nazionale gestito tramite AgriCat e occorre aumentare l’intensità degli aiuti previsti sempre attraverso AgriCat, che eroga l’apposito fondo degli agricoltori per le calamità naturali. Così si può garantire la liquidità necessaria per fare ripartire le imprese e sostenere il reddito”.

Questo, in sintesi, quanto comunicato al ministro Lollobrigida dall’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, sulle risorse annunciate per gli indennizzi alle mancate produzioni di pere, settore che è stato duramente colpito dalle gelate dell’aprile scorso.

“Grazie a chi ha lavorato per questo risultato- aggiunge l’assessore-. Appena sapremo come il Governo intende erogare i fondi agli agricoltori, coordineremo il provvedimento incrementando le risorse anche con fondi nostri già previsti nel bilancio regionale 2024”.

La Regione ha chiesto al ministero dell’Agricoltura di aumentare ulteriormente, in modo significativo e in tempi rapidi, le risorse a disposizione dei settori frutticoli colpiti dalle gelate del 2023, attraverso semplici modifiche alle erogazioni del fondo nazionale di 350 milioni di euro finanziato dagli agricoltori ed erogato attraverso AgriCat. Si tratta di un Fondo già attivo che ha proprio l’obiettivo di sostenere gli agricoltori colpiti dagli eventi catastrofali, tra i quali rientrano anche le gelate tardive che hanno colpito gli impianti frutticoli nella primavera 2023, e che da gennaio 2024 risponderà per gli eventi dell’anno appena concluso.

“In questi giorni- continua Mammi- ho scritto al ministro Lollobrigida affinché intervenga con un decreto per aumentare l’intensità di aiuto a ettaro, portando il contributo previsto da AgriCat a cifre ben più rilevanti di quelle oggi previste. Siamo alla fine dell’anno e il Fondo potrebbe non essere utilizzato tutto: quindi ho proposto al ministro di dedicare maggiori risorse ai settori frutticoli, a partire dalle pere, colpite dalle gelate e dalle altre calamità, per ristorare gli agricoltori danneggiati avvicinandoci ai fondi stanziati nel 2020 e nel 2021 per la cimice asiatica e per i danni da gelo. Quando, ricordo, arrivarono solo in Emilia-Romagna quasi 150 milioni di euro. Oggi per le gelate sono previsti indennizzi troppo bassi per ettaro di frutteto, risarcimenti che non tengono conto del reale valore di mercato e dei costi di produzione. Basterebbe incrementare questo valore e aiuteremmo in modo decisivo i frutticoltori”.

La Regione a partire dal 2024 è pronta inoltre a presentare un pacchetto di risorse tramite lo Sviluppo Rurale per 70 milioni di euro destinato ai rinnovi degli impianti produttivi e varietali. L’aiuto che può arrivare fino al 60% dell’investimento, servirà a costruire frutteti, con nuove varietà produttive e capaci di resistere maggiormente ai cambiamenti climatici, con tecnologie di protezione antibrina e reti efficaci contro le avversità.
“Abbiamo un piano di rilancio investimenti per l’ortofrutta – chiude Mammi – ma se nel frattempo non creiamo le condizioni per sostenere il reddito delle imprese con liquidità immediata, non possiamo confidare nel fatto che poi i nostri agricoltori siano in grado di investire e ripartire con la produzione. E’ per questa ragione che risulta fondamentale innalzare l’intensità di aiuto attraverso AgriCat”.

 

Post alluvione, ecco il Rapporto della Commissione tecnico-scientifica

Post alluvione, ecco il Rapporto della Commissione tecnico-scientifica“Uno spartiacque tra passato e futuro nel settore della difesa idraulica e idrogeologica del territorio”. A maggio l’Emilia-Romagna è stata colpita da un evento che per portata, intensità e vastità del territorio interessato, non ha precedenti nel passato (da quando nel 1921 si sono iniziati a raccogliere i dati idrologici), con una “maggiore severità anche rispetto all’alluvione del 1939”.

A metterlo nero su bianco, con un’ampia e articolata comparazione dei dati disponibili, sono i professori Armando Brath (Università di Bologna, coordinatore), Nicola Casagli (Università di Firenze), Marco Marani (Università di Padova), Paola Mercogliano (Cmcc, Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici), Renzo Motta (Università di Torino).

La Commissione tecnico-scientifica è stata incaricata dalla Regione – prima della nomina a commissario per la ricostruzione del generale Figliuolo – di stilare un Rapporto sugli eventi meteorologici estremi del mese di maggio 2023.

Delle quasi 150 pagine del documento, 98 sono dedicate all’analisi puntuale di quanto accaduto: dai 23 fiumi esondati contemporaneamente, per un volume di esondazione stimato in circa 350 milioni di metri cubi, circa 11 dighe di Ridracoli, che ha provocato allagamenti in pianura su circa 540 chilometri quadrati quadrati di territorio (distribuiti pressoché nell’intera area romagnola, con interessamento anche della regione in destra del Reno e, per il primo dei due eventi, anche dei bacini del Panaro e del Secchia); alle 65.598 frane – scivolamenti rapidi in terra o detrito, colate di fango, scivolamenti in roccia – censite su un’area di 72,21 chilometri quadrati; alle 1.950 infrastrutture stradali coinvolte da dissesto (il 3,6% dell’intero tracciato stradale delle sei province colpite, di cui il 36,2% delle comunali e il 35,7% di quelle vicinali a uso pubblico, e il 18,5% delle private).

“Un evento senza precedenti nella storia osservata” scrivono gli esperti, con tempi di ritorno – grandezza statistica che esprime la probabilità che un evento accada – “in alcuni casi molto superiori ai 500 anni dove le esondazioni sono state più significative”. Parliamo soprattutto dei bacini di Senio, Lamone e Montone, con un ruolo decisivo della rete artificiale di scolo presente in pianura (reticolo di bonifica e Canale Emiliano-Romagnolo) che ha inciso sulla dinamica di propagazione delle inondazioni. Ancora più alta, quasi inestimabile e nell’ordine di qualche migliaio di anni, la probabilità di accadimento dei due eventi come quello del 2-3 maggio e quello del 16-17 maggio. E proprio il susseguirsi dei due eventi ha portato le conseguenze note dal momento che i terreni erano già saturi e avevano impermeabilizzato i suoli che non riuscivano più a ricevere.

Elementi e considerazioni che per la ricostruzione consigliano, anziché una semplice riproposizione di modelli di intervento tipici del passato, di sviluppare percorsi di approfondimento tecnico-scientifico per implementare nuove modalità di intervento e agire su più fronti, con interventi non strutturali e strutturali.

“Abbiamo affrontato qualcosa di difficilmente immaginabile. Ce lo dice anche la Commissione esterna, di elevato profilo tecnico-scientifico, che abbiamo incaricato per effettuare valutazioni specifiche e qualificate sull’evento di maggio, per aggiornare il quadro conoscitivo e fornire indicazioni per una futura corretta gestione del rischio idraulico e idrogeologico nella regione- sottolinea la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo-. Quello che ci restituisce, inoltre, è un’elevata complessità che non potrà essere affrontata con un’unica soluzione: approfondiremo le indicazioni contenute in questo Rapporto per la pianificazione degli interventi futuri e utilizzeremo queste preziose indicazioni tecniche per impostare la ricostruzione. L’apporto della comunità scientifica è fondamentale, tenendo conto anche dell’orizzonte in cui ci muoviamo, e su cui impattano pesantemente i cambiamenti climatici. Comprendere bene gli eventi e cosa hanno significato era necessario per aiutarci ad individuare le scelte corrette di fronte ad un evento così complesso. Bisogna cambiare paradigma rispetto all’approccio tradizionale alla luce di statistiche completamente stravolte”.

Caratterizzazione dei movimenti gravitanti di versante

Dopo un’accurata analisi della caratterizzazione idrologico-idraulica dell’evento con la valutazione dei volumi di pioggia caduti sui bacini, anche in sede storica, il Rapporto prosegue con una sezione dedicata alle frane. Base dell’analisi, l’accurata mappatura effettuata dalla Regione Emilia-Romagna che evidenzia come oltre 65mila frane abbiano completamente sconvolto il territorio. Di queste solo 576 hanno un’estensione superiore all’ettaro ma le restanti, seppur piccole, sono caratterizzate dall’essere veloci (si parla in tanti casi di spostamenti di metri al secondo) e per questo molto distruttive.

Le curve della distribuzione delle frane censite, di cui il 78,5% di neoformazione, evidenzia ancora di più l’eccezionalità di entrambi gli eventi meteorologici, e ancor più della loro concomitanza, sia dal punto di vista della vastissima estensione del territorio coinvolto, sia dal punto di vista delle quantità di pioggia caduta. In particolare, l’evento del 15-17 maggio è stato caratterizzato non solo da una maggiore intensità ed estensione, ma anche, a differenza del primo, da condizioni iniziali di totale saturazione dei suoli. La maggiore densità delle frane rilevate e mappate è localizzata effettivamente nelle aree dove sono cadute le quantità massime di pioggia nelle province di Bologna, Ravenna e Forlì-Cesena.

I principali cambiamenti dell’uso del suolo

Il Rapporto dedica poi ampio spazio all’analisi di cambiamenti dell’uso del suolo in Emilia-Romagna nel corso degli anni e agli elementi che possono incidere sul rischio idraulico. A partire dal ruolo esercitato dalla copertura forestale nel prevenire o mitigare il dissesto: “Un’azione regimante importantissima e fondamentale ma quando si verificano eventi meteorici eccezionali la capacità di ritenzione viene saturata”. La foresta (indipendentemente da densità composizione, struttura e modalità di gestione) non può impedire le ondate di piena quando si verificano eventi di intensità e durata tali da saturare l’effetto “spugna”.  Gli esperti sottolineano che la copertura forestale in Emilia-Romagna, tra il 1954 e il 2017, si è estesa su 287.543 ettari di nuova superficie (neoformazione), a fronte di una contrazione di 58.717 ettari (deforestazione), con un bilancio perciò nettamente a favore dell’espansione della foresta.

E poi la vegetazione sugli argini dei fiumi e corsi d’acqua che svolge, da un punto di vista idraulico, “un ruolo di fondamentale importanza durante gli eventi di piena: aumenta la scabrezza, cioè la resistenza che l’acqua incontra scorrendo e quindi protegge le sponde dall’erosione, rallenta la velocità del flusso ed intrappola sedimenti e materiali trasportati dalla corrente”. Ragion per cui è consigliato dagli esperti un taglio di tipo selettivo e colturale, mantenendo una copertura di alberi e arbusti non inferiore al 20%.

Infine, la relazione tra rischio idraulico e consumo di suolo. L’Emilia-Romagna è la regione con la maggiore superficie compresa nelle aree a pericolosità media P2 (oltre il 45% del territorio regionale). Un dato sovrastimato, dicono gli esperti, dal momento che l’Emilia-Romagna, a differenza delle altre Regioni, “ha deciso di considerare nella mappatura anche le aree che risultano allagabili da parte del reticolo artificiale di pianura (ovvero dalla rete di bonifica), anziché soltanto quelle interessate dall’esondazione dal reticolo idrografico naturale”, decisione che di fatto fa ricadere in area P2 tutta l’area di pianura.

Elementi che portano gli esperti a concludere che, oltre a proseguire nel controllo severo sul consumo di suolo, le prime e indispensabili misure preventive di mitigazione del rischio sono la redazione e l’applicazione di Piani forestali di indirizzo territoriale.

I cambiamenti attesi di precipitazioni negli scenari climatici futuri

Il Rapporto, prima di passare alle conclusioni, prende in considerazione sette bacini (Idice, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone, Montone e Ronco) e, tra le altre cose, estrae proiezioni climatiche dei massimi annuali delle piogge previste per il periodo 2041-2070 sulla base di due diversi scenari emissivi, ma evidenzia, allo stesso tempo, come questi dati possono essere solo una prima valutazione perché analisi di questo tipo devono necessariamente essere basate sull’uso di proiezioni fornite non da un unico modello climatico ma da più modelli in modo da poter caratterizzare adeguatamente l’incertezza delle previsioni.

Gli esiti dello studio

Alla luce della portata degli eventi, la Commissione, nella parte conclusiva del Rapporto, ritiene quindi che un’opportuna proposta operativa di gestione territoriale debba essere basata sulla combinazione di interventi non strutturali e strutturali di mitigazione del rischio.

Tra i non strutturali, emerge la necessità di aumentare le attuali capacità di previsione degli aspetti meteorologici, idraulici e idrogeologici, attraverso dati ad alta risoluzione, la costruzione di gemello digitale idrogeologico regionale (digital twin) e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale e dei big data; una nuova redazione dei principali strumenti in ambito di pianificazione; l’esecuzione di accurate modellazioni specifiche di scenario per valutare gli effetti della rete artificiale di scolo su inondazioni future; migliorare la pianificazione di Protezione civile, portando a piena conoscenza di tutti cittadini sia il sistema di allertamento che i piani, mediante esercitazioni e il pieno utilizzo dei moderni sistemi di comunicazione; ancora, la necessità di procedere ad attente verifiche sulla pianificazione del territorio, che vadano ad agire sulla riduzione del consumo di suolo e il ripristino delle aree di pertinenza fluviale.

Tra gli interventi strutturali, è sottolineata la necessità di opere di ingegneria opportunamente progettate e realizzate, anche attraverso l’utilizzo delle più recenti innovazioni nel settore; per quanto riguarda le frane, occorre realizzare opere di stabilizzazione di singoli versanti e di regimazione delle acque superficiali; per i fenomeni alluvionali, è necessario costruire nuove opere di laminazione delle piene, realizzare interventi strutturali indirizzati a restituire maggiore spazio ai fiumi e predisporre nuovi piani di gestione del verde.

Il Rapporto e la presentazione dei contenuti sono disponibili sul sito Alluvione: https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione

Carsismo e grotte dell’Appennino settentrionale Patrimonio mondiale umanità Unesco

Carsismo e grotte dell’Appennino settentrionale Patrimonio mondiale umanità UnescoInsieme, Enti di gestione delle aree protette, Comuni e istituzioni del territorio, con il coordinamento della Regione, per tutelare e valorizzare un patrimonio di straordinario valore ambientale, storico, paesaggistico quale quello rappresentato dai Carsismo e grotte dell’Appennino settentrionale.

A pochi mesi dall’iscrizione nella lista dei beni naturali del Patrimonio mondiale Unesco entra nel vivo il percorso che dovrà portare entro il 1^ dicembre 2024 a definire la gestione di un sito che comprende sette diverse realtà: Alta Valle del Secchia, Gessi della Bassa Collina Reggiana, Gessi Bolognesi, Gessi di Zola Predosa, Vena del Gesso Romagnola, Evaporiti di San Leo, Gessi della Romagna Orientale.

Una tabella di marcia che è stata al centro del convegno tenutosi oggi a Bologna per iniziativa della stessa Regione. L’occasione per fare il punto sulle nuove opportunità di valorizzazione, nel rispetto delle necessità di tutelare un patrimonio che testimonia i principali periodi dell’evoluzione della terra.

“Il riconoscimento Unesco rappresenta un importantissimo risultato- ha sottolineato l’assessora regionale ai Parchi, forestazione e biodiversità, Barbara Lori-. Ma il nostro impegno non si ferma qui. Parte ora una fase in cui la Regione, con il coinvolgimento dei Comuni e degli Enti di gestione dei parchi, è chiamata a definire la governance di questo patrimonio unico al mondo, di grande valore scientifico e naturalistico, che può rappresentare un’ulteriore importante leva di sviluppo sostenibile per i territori interessati”.

“Insieme- chiude l’Assessora- siamo chiamati a definire scelte, in grado di garantire a un tempo le esigenze di tutela e quelle di valorizzazione di un sito giunto fino a noi attraverso i millenni e di cui abbiamo il dovere di preservare il fragile equilibrio”.

Un confronto che ha visto la partecipazione, tra gli altri, dei rappresentanti del Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano, degli Enti di gestione per i parchi e la biodiversità dell’Emilia centrale, Emilia orientale e Romagna, del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna. Oltre alla Federazione speleologica dell’Emilia-Romagna, l’Associazione italiana Geologica e turismo, l’Università di Modena.

Il Carsismo e grotte nelle Evaporiti dell’Appennino settentrionale si estende su un’area di 3.680 ettari nelle province di Reggio Emilia, Bologna, Ravenna e Rimini.   Il sito include al suo interno oltre il 90% delle rocce evaporitiche affioranti sul territorio dell’Emilia-Romagna e ospita una densità di forme carsiche superficiali, grotte, sorgenti saline, minerali che non ha eguali nel mondo.

A Maranello un balzo di 17,5 punti percentuali in cinque mesi per la raccolta differenziata

A Maranello un balzo di 17,5 punti percentuali in cinque mesi per la raccolta differenziata

Oltre 17 punti percentuali in più in cinque mesi, che hanno consentito il superamento della soglia indicata dall’Unione Europea con un anno di anticipo.

È ciò che emerge dai dati relativi a Maranello sulla raccolta differenziata aggiornati al 30 novembre, che con il nuovo sistema raccolta – entrato a regime a luglio – fanno registrare un balzo in avanti dal 69% all’86,5%, per un obiettivo europeo dell’84% da raggiungere entro la fine del 2024.

“Sappiamo che c‘è ancora tanto lavoro da fare – precisa il Sindaco, Luigi Zironi – su alcuni aspetti della nuova raccolta che ancora richiedono dei miglioramenti, ma il nostro impegno quotidiano nel portare le criticità al tavolo di confronto con il gestore prosegue in questa direzione. A tutti i Comuni è stato dato un compito, tutt’altro che facile, e la risposta ottenuta finora da tanti cittadini, confermata dagli ultimi dati, ci fa ben sperare per la riuscita di un cambiamento che i maranellesi stanno affrontando con grande impegno e senso civico. Continueremo ad affiancarli nel miglior modo possibile, monitorando la situazione, contrastando i fenomeni di inciviltà e cercando soluzioni ad ogni problema dovesse emergere”.

Nei primi cinque mesi il dialogo tra il gestore, il Gruppo Hera, e l’amministrazione comunale – in particolare l’Ufficio Ambiente del Comune – è stato costante, finalizzato ad intervenire sulle criticità emerse o segnalate dai cittadini, nonché a potenziare il personale addetto alla raccolta rifiuti nel tentativo di accorciare i tempi di ritiro del porta a porta.

Su richiesta dell’amministrazione comunale, già a fine estate, furono infatti aggiunte una terza e una quarta ‘squadra’ di operatori, rispettivamente a supporto delle operazioni di ritiro per carta e plastica e della pulizia delle isole di base complete di cassonetti, dove si è cercato di intervenire monitorando gli abbandoni e affiancando i cittadini durante i conferimenti per chiarire ogni loro dubbio sul nuovo sistema di raccolta.

Nel corso dei mesi sono state anche ottenute integrazioni come l’anticipo degli orari di raccolta al mattino, una nuova soluzione per gli sfalci nelle zone foresi e, in alcune zone più critiche, il mantenimento di isole di base non più previste dal piano originario. Tutte migliorie scaturite dalle segnalazioni della cittadinanza all’amministrazione, che a sua volta ha poi cercato di volta in volta assieme al gestore possibili alternative.

 

Cambio al vertice del Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia Romagna

Cambio al vertice del Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia RomagnaDopo oltre tre anni di permanenza nella Regione Emilia Romagna, il Generale di Divisione (ris.) Fabrizio Mari, ha lasciato la guida del Comando Regione Carabinieri Forestale Emilia Romagna al Colonnello Gaetano Palescandolo, già Comandante della Regione Carabinieri Forestale Umbria. Il Generale Mari continuerà il suo servizio collaborando nei prossimi mesi, con la Struttura di Supporto al Commissario Straordinario alla Ricostruzione Gen. C.A. Francesco Paolo Figliuolo.

La cerimonia di avvicendamento si è tenuta presso la Caserma “Manara” sede del Comando Legione Carabinieri Emilia Romagna, alla presenza del Generale di Divisione Nazario Palmieri, Comandante del Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi e del Generale Massimo Zuccher Comandante della Legione Carabinieri Emilia Romagna.

Sono stati tre anni molto intensi che mi hanno arricchito molto umanamente e professionalmente – dichiara il Generale Mari – l’impegno quotidiano è stato sempre rivolto alla tutela dell’ambiente e del paesaggio di questa bella e operosa Regione, ricercando sempre le sinergie e la leale collaborazione con tutte le Istituzioni dello Stato e degli enti locali, che hanno consentito il raggiungimento di positivi risultati sul piano operativo, grazie al lavoro incessante e all’abnegazione di tutti i Carabinieri Forestali dell’Emilia Romagna. Importante è stato il contributo fornito nei soccorsi alle popolazioni nel corso dalla disastrosa alluvione del maggio scorso che ha colpito gran parte della Romagna con vaste zone allagate, un territorio collinare stravolto dai fenomeni franosi con il tragico bilancio di vittime, e che ancora oggi ci vede impegnati al fianco delle popolazioni locali per favorire l’auspicata ricostruzione pubblica e privata. È stato un lavoro non sempre facile, ma sicuramente entusiasmante, reso più agevole dal senso civico della gente emiliana e della romagna, un tessuto economico e produttivo tra i primi in Italia, calato su un territorio ben conservato dall’Appennino al grande Fiume al mare adriatico, ricco di storia e di tradizioni, di notevole valenza paesaggistica e di grande attrazione turistica.

Gli subentrerà il Colonnello Gaetano Palescandolo, già Comandante della Regione Carabinieri Forestale Umbria. Napoletano, 57 anni, sposato con 3 figli, è laureato in Scienze Geologiche e abilitato alla professione. Dopo esperienze come ricercatore e libera professione entra nel ’94 come funzionario nel Corpo forestale dello Stato. Ha prestato servizio al Parco Nazionale dello Stelvio, quindi a Cuneo per l’Alluvione del Po del ’94, poi in Procura a Sondrio. Ha diretto il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Perugia, comandato poi l’allora Comando Provinciale del CFS di Terni, quindi il Gruppo Carabinieri forestale di Perugia per poi approdare al Comando della Regione Carabinieri Forestale Umbria. Oltre a vari master in Diritto ambientale e manager dei Rifiuti, ha formato per un ventennio le polizie Locali della Lombardia, incarico di formatore che copre tuttora come docente degli Ufficiali Carabinieri forestale alla Scuola Ufficiali Carabinieri. Ha un profilo tecnico con propensione investigativa. Autore altresì di testi in materia.

Il Generale di Divisione Nazario Palmieri, nel suo intervento, ha voluto sottolineare l’operato del Generale Mari: competenza, professionalità, motivazione, tenacia e determinazione sono stati gli elementi fondamentali e il tratto distintivo della sua azione di comando, che gli hanno consentito di portare il Comando Regione Carabinieri Forestale dell’Emilia Romagna ai massimi livelli di efficienza e di riscuotere la stima e l’apprezzamento delle Istituzioni e delle Autorità regionali e nazionali.

Al Colonnello Palescandolo ha espresso gli auguri di buon lavoro.

 

 

“Mi ritorna in mente 10”: domenica la presentazione all’Astoria di Fiorano

“Mi ritorna in mente 10”: domenica la presentazione all’Astoria di FioranoDomenica 17 dicembre 2023, alle ore 11, al teatro Astoria, l’appuntamento di Natale atteso dai cittadini fioranesi e non solo. Una tradizione molto gradita. Anche quest’anno verrà presentato il libro dei ricordi  “Mi ritorna in mente” arrivato al decimo volume.

Saranno presenti il sindaco Francesco Tosi e l’assessore Morena Silingardi, insieme ai curatori del volume Luigi Giuliani e Luciano Callegari, il presidente Lapam (sede di Fiorano), Ercole Leonardi, Paride Pini e Silvia Pini di Poligraph e “Fattore P”. Conduce Alberto Venturi.

Nel testo tante immagini fotografiche, racconti e storie di Natale Amici e di Luigi Giuliani. Storie della gente di “allora” di ciò che è stato il territorio fioranese nei decenni passati.

La collana “Mi ritorna in mente” con i suoi ormai dieci volumi vuole riportare alla mente o far conoscere alle nuove generazioni usi e tradizioni, costumi e abitudini della Fiorano Modenese dei passati decenni, che altrimenti andrebbero perdute. E’ un importante contributo per mantenere viva la memoria della comunità fioranese e tramandarla attraverso tante fotografie e numerose e appassionanti testimonianze dirette dei protagonisti di un tempo passato.

Ospedale di Sassuolo, chirurgia in diretta in Otorinolaringoiatria

Ospedale di Sassuolo, chirurgia in diretta in OtorinolaringoiatriaAnche quest’anno in Ospedale a Sassuolo si è tenuto il video-corso di chirurgia in diretta in Otorinolaringoiatria, arrivato alla sua 17° edizione. Il convegno, organizzato dalla Unità Operativa ORL dell’Ospedale, che opera in tutta l’area Sud della provincia di Modena e in particolare negli ospedali di Sassuolo, Vignola e Pavullo, sotto la direzione del dr. Paolo Gambelli, ha visto la partecipazione di oltre 100 professionisti.

Quest’anno si è parlato di “Insuccessi e complicanze in Otorinolaringoiatria” per evidenziare come non sempre le cose vanno secondo quanto preventivato, sia per quanto riguarda le terapie mediche che negli interventi chirurgici, e occorre dunque attuare tutte le strategie conosciute per fronteggiare adeguatamente insuccessi e possibili complicanze.

La discussione, animata da diversi interventi in diretta e da presentazioni scientifiche, ha coinvolto gli otorinolaringoiatri a livello provinciale, incluse le strutture di Carpi e del Policlinico di Modena.

Attività preventiva e repressiva dei Carabinieri nella provincia di Modena: 2 arresti e 2 denunce

Attività preventiva e repressiva dei Carabinieri nella provincia di Modena: 2 arresti e 2 denunceProseguono i controlli dei Carabinieri, per garantire la sicurezza dei cittadini della provincia di Modena.

Nella mattinata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Savignano sul Panaro hanno denunciato in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, un 44enne, ritenuto responsabile del reato di furto aggravato di una bicicletta, asportata la mattina del 4 novembre scorso davanti ad un supermercato di quel centro, dove una donna l’aveva poggiata per recarsi a fare la spesa. L’uomo è stato individuato grazie all’analisi di alcuni filmati di videosorveglianza.

Nel pomeriggio, i Carabinieri del suddetto Comando hanno eseguito un ordine di esecuzione per la carcerazione nei confronti di un 31enne, residente in quel centro, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, per l’espiazione della pena di anni 4, mesi 5 e giorni 10 di reclusione, per i reati di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti commessi a Bari nell’aprile 2022.

L’uomo è stato arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Modena per l’espiazione della pena.

 

I Carabinieri della Stazione di Campogalliano hanno eseguito un mandato di arresto europeo emesso dall’Autorità Giudiziaria rumena, con il quale è stata disposta la misura della custodia cautelare nei confronti di un 42enne, ritenuto responsabile del reato di lesioni personali volontarie commesso in Romania nell’agosto del 2021.

L’uomo è stato arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Modena a disposizione dell’Autorità Giudiziaria mandante.

 

Una pattuglia del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Pavullo nel Frignano, in quel centro abitato, ha fermato il conducente di un’utilitaria che circolava con la patente di guida revocata.

L’uomo, 59enne, è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria poiché recidivo nella specifica violazione e il veicolo è stato posto in sequestro.

 

A Sassuolo, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia, hanno proceduto al controllo di un’autovettura guidata da un 47enne il quale, sottoposto ad accurato controllo, è stato trovato in possesso di 1,7 grammi di hashish. La sostanza stupefacente è stata posta in sequestro e la persona segnalata amministrativamente alla Prefettura di Modena. Il documento di guida è stato ritirato per il successivo provvedimento di sospensione.

Da ANPS Sassuolo 600€ a “Per vincere domani”

Da ANPS Sassuolo 600€ a “Per vincere domani”Domenica 26 novembre la sezione ANPS (Associazione Nazionale Polizia di Stato) di Sassuolo ha organizzato, come di consueto, la Festa del socio, con un programma che prevedeva, la  posa della corona di alloro presso il monumento dei caduti della Polizia, Santa Messa presso il Duomo, celebrata dall’Assistente Spirituale della Polizia di Stato, Don Gabriele Semprebon, e al termine il tradizionale pranzo sociale.

Alla manifestazione hanno partecipato autorità militari e civili, tra le quali, il dirigente del Commissariato Dr. Fabio Pecoraro, il sindaco Gian Francesco Menani, il comandante della Compagnia Carabinieri Cap. Michele Ognissanti, il Comandante della Stazione Carabinieri Mar. Magg. Giuseppe Renna, il comandante della Tenenza Guardia di Finanza Cap. Massimiliano Carrieri, personale della Sezione ANPS di Modena, e le rappresentanze di altre associazioni del territorio.

Durante il pranzo, è stata effettuata una raccolta fondi ed il ricavato di € 600,00 è stato devoluto all’Associazione “Per vincere domani”.

 

Natale a Sassuolo: gli appuntamenti del 16 e del 17 dicembre

Natale a Sassuolo: gli appuntamenti del 16 e del 17 dicembreProseguono anche in questo fine settimana gli appuntamenti organizzati dall’Amministrazione Comunale ed Sgp, in collaborazione con Pro Loco, Comitato Commercianti del Centro Storico e le tante associazioni presenti sul territorio, per accompagnare Sassuolo verso il Natale.

Sabato 16 Dicembre

Alle 16 in piazza Garibaldi: Young Lab on the Road – Christmas In In tutto il centro storico, al pomeriggio: Coro Gospel, esibizioni itineranti di brani natalizi nelle vie del centro.

Concerto di Natale “Franz Joseph Haydn. La gioia del sacro” della Scuola corale G. Puccini e Accademia Filarmonica di Sassuolo in Duomo di San Giorgio alle ore 21.

 

Domenica 17 Dicembre

Mercato e Mercatini di Natale a cura di Comitato dei commercianti del centro storico di Sassuolo e Mercanti dell’Unione. Piazza Martiri Partigiani e vie del centro, tutto il giorno.

Artigianato in Piazza, in piazza Garibaldi, tutto il giorno.

Clelia Christmas Market: mercatini, arte, borlenghi e musica in via Clelia, tutto il giorno.

Mercatini di Natale in Piazzale Teggia con gnocco fritto, vin brulé, torte e animazioni per bambini, tutto il giorno.

Concerto di Natale a cura di Sonus Academy in collaborazione con Coro di San Giuseppe in piazzale Teggia, ore 10

Farfalle Led: esibizioni luminose itineranti in centro storico, nel pomeriggio.

Macchine per packaging ancora da record: l’export vola e porta il settore sopra quota 9 miliardi

Macchine per packaging ancora da record: l’export vola e porta il settore sopra quota 9 miliardiIl settore italiano delle tecnologie per il packaging supera per la prima volta quota 9 miliardi: nel 2023, secondo i dati preconsuntivi di Mecs-Centro Studi di Ucima (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per il confezionamento e l’imballaggio), il fatturato complessivo del settore si attesta a 9 miliardi e 50 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto al 2022. Se i consuntivi confermeranno questa cifra, si tratterà del terzo record consecutivo dopo quelli del 2021 e del 2022.

Nel dettaglio, il mercato dei costruttori italiani di macchine per il packaging è trascinato in questa cavalcata dall’export, che vale l’81,3% del fatturato e che chiuderà l’anno con 7,36 miliardi di giro d’affari. La crescita sui mercati esteri è pari al +12% rispetto al 2022. Trend positivi si sono registrati un po’ dappertutto: considerando gli ultimi dati disponibili (ovvero quelli del periodo gennaio-agosto), il Nord America è cresciuto del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno prima, l’Unione Europea del 17%, l’Asia del 22% e il Sudamerica del 31%. In calo il mercato domestico, che si ferma a 1,68 miliardi, -14% rispetto al 2022.

Si guarda con fiducia anche al 2024, con 8,2 mesi di produzione garantita (altro record). Una fiducia comunque da dosare, visti gli scenari geopolitici in continuo mutamento. Inoltre. i paesi dell’Unione Europea attendono le direttive definitive sull’utilizzo degli imballaggi: gli ultimi sviluppi sembrano però tenere conto delle specificità e tecnologie dei singoli stati membri, con il comparto italiano che non si vedrebbe così stravolto il suo modello virtuoso di gestione dei rifiuti.

“Nel 2023 ci siamo lasciati definitivamente alle spalle i problemi dei ritardi nella componentistica – dichiara il Presidente di Ucima Riccardo Cavanna e i fatturati delle nostre aziende hanno quindi potuto dedicarsi esclusivamente a prendere gli ordini e a consegnarli, conquistando questo nuovo risultato record. Tuttavia, gli ordini, specialmente in questi ultimi mesi, hanno registrato un calo rispetto al 2022, che prefigura probabilmente un assestamento nel corso del 2024. Sul fronte domestico pesa quel -14%: il mercato italiano ha sofferto la crisi inflattiva e la mancanza di certezza sul tema Industry 4.0. Il settore di sbocco ed il nostro settore hanno bisogno di certezze, e di un nuovo piano che sostenga sia la domanda che l’offerta. In questo senso, i 6,3 miliardi del RePowerEU destinati al piano di Industry 5.0 sono un’ottima notizia, ma vogliamo capire bene come verranno stanziati i fondi e con che regole. Ad oggi, sugli incentivi di beni strumentali che facilitino la transizione ecologica non c’è nulla e dal Governo attendiamo risposte in questo senso”.

Nel mondo la posizione di leadership prosegue, visti i dati sull’export: “Quel che mi preme più sottolineare è il fatto che in tutto il mondo le aziende del food, del beverage, del pharma, del tissue e della cosmesi continuano a richiedere tecnologie e soluzioni made in Italy, grazie alla qualità, affidabilità e innovazione che sappiamo garantire. A proposito di innovazione, – conclude il Presidente – alcune delle nostre aziende hanno già implementato soluzioni di intelligenza artificiale sulle macchine: questa è la sfida dei prossimi anni e Ucima è pronta a fare la sua parte nello stare a fianco delle imprese per aiutarle nell’individuare le migliori opportunità di sviluppo e internazionalizzazione”.

E a proposito del regolamento imballaggi, l’ultima votazione del Parlamento europeo va nella direzione auspicata… “Ha prevalso il buon senso – commenta Cavanna –. Restiamo però in attesa dei prossimi step, perché il percorso non è ancora finito. Ucima è sempre stata in prima linea nella difesa dell’italian way, un modello che ci ha fatto diventare leader per la nostra capacità di riciclare i rifiuti. Continueremo a lavorare, anche insieme alle altre associazioni della filiera, per difendere un sistema che porta vantaggi dal punto di vista sia ambientale che economico”.

 

 

Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia: urgente proroga superbonus nei lavori condominiali

Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia: urgente proroga superbonus nei lavori condominialiIl Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia aderente a Confapi Aniem rinnova la richiesta di approvare urgentemente una proroga del superbonus che garantisca una corretta conclusione dei lavori condominiali senza vincolarla ad alcun stato di percentuale dei lavori realizzati.

Si tratta di un intervento motivato anche dall’esigenza di compensare le dinamiche che hanno fortemente rallentato l’applicazione della misura: frammentazione legislativa, modifica del quadro di riferimento iniziale sia normativo che economico, incertezze interpretative, blocco della cessione dei crediti.

In questo contesto la mancata proroga metterebbe a rischio migliaia di cantieri e determinerebbe effetti devastanti sia sul fronte economico che occupazionale, coinvolgendo non solo le imprese, ma anche tutta la filiera e le figure professionali coinvolte nei lavori di efficientamento energetico e di riqualificazione del patrimonio immobiliare.

Lo stop immediato avrebbe inoltre conseguenze facilmente prevedibili: lavori non ultimati, proliferazione di contenziosi, fino alla possibilità di sequestri preventivi delle proprietà immobiliari, rischio per la sicurezza nei cantieri a causa della rincorsa esasperata a finire i lavori entro il residuo tempo rimasto.

Il Collegio Imprenditori Edili dell’Emilia ritiene quindi fondamentale consentire una gestione dei lavori che permetta di concludere in modo adeguato il regime del 110% per poi ridefinire una politica sostenibile di incentivi fiscali in edilizia. Ora è il momento di scongiurare il rischio di lasciare sui territori opere incompiute, controversie giudiziali e conseguenti crisi produttive e occupazionali.

Il rischio che si crei una situazione insopportabile, non solo sul piano economico, a carico di decine di migliaia di persone – cittadini proprietari di abitazioni, società che amministrano i condomini e imprese di costruzioni – è decisamente concreto tanto che si sta anche valutando di dare vita a una Class Action.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 16 dicembre 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 16 dicembre 2023Cielo sereno salvo isolati addensamenti sulla Romagna. Nelle prime ore del mattino e nelle ore serali formazione di banchi di nebbia sulla pianura in particolare del settore occidentale. Temperature minime comprese tra 1 e 5 gradi sulle aree urbane ma con valori anche al di sotto dello zero sulle aree aperte, dove potranno verificarsi gelate notturne e mattutine. Massime in flessione comprese tra 5 gradi delle aree di pianura occidentali e 11 gradi del settore costiero. Venti deboli variabili in pianura. Da moderati a forti da nord-est su mare, fascia costiera e rilievi romagnoli. Mare da mosso a localmente molto mosso i graduale attenuazione serale.

(Arpae)

Macchine per ceramica, nel 2023 il settore rallenta

Macchine per ceramica, nel 2023 il settore rallentaIl settore delle tecnologie e delle forniture per la ceramica chiude il 2023 con un dato in leggero calo: secondo le stime sui preconsuntivi elaborati dal MECS – Centro Studi Acimac, il giro d’affari dell’intero comparto ammonterà alla fine dell’anno a 2,31 miliardi, segnando un -1,7% rispetto al 2022.

L’export, tradizionale traino del comparto, si attesta a 1,62 miliardi di fatturato, con una riduzione rispetto al 2022 del -4,1%. Le vendite ai clienti internazionali hanno inciso sul volume totale per il 70%. Trend opposto nel mercato domestico, che ha accumulato 687 milioni di euro ed è cresciuto del +4,6%. Tali risultati sono anche frutto della coda del cosiddetto boom post pandemico, ovvero di tutti gli ordini maturati a partire dalla fine dell’emergenza.

Dopo il record del 2022, segnato nonostante la crisi energetica e delle materie prime, il comparto rimane dunque stabile, grazie a un primo semestre in linea con il 2022 e una seconda parte dell’anno a fare da “contrappeso”. In questi ultimi mesi, infatti, gli indici registrano un rallentamento, dovuto in parte all’aumento dei tassi di interesse, fattore che ha innescato una spirale negativa a livello mondiale che si è riverberata sul settore dell’edilizia, punto d’approdo finale dell’intera filiera della ceramica. Nello specifico del settore ceramico il Mecs prevede per il 2023 una perdita nel mondo di 1 miliardo di metri quadrati di piastrelle prodotte.

“Restare ampiamente sopra quota 2 miliardi per il terzo anno consecutivo è motivo di soddisfazione – dichiara Paolo Lamberti, Presidente di Acimac, ma stiamo già pensando al 2024, visto che i segnali non sembrano dei migliori tra i tassi d’interesse, il perdurare del conflitto in Ucraina e i grossi investimenti fatti negli ultimi anni dai nostri clienti in giro per il mondo che hanno saturato alcuni mercati. Le nostre previsioni stimano per il prossimo anno che la produzione ceramica cali nel mondo del -5,6% e in generale resti modesta fino al 2027, con una crescita media annua del +0,6%. Di riflesso il 2024 sarà per il nostro settore un vero banco di prova, ci attendiamo certamente una riduzione del giro d’affari. L’intero settore della ceramica, superata l’emergenza del rincaro energetico, sta affrontando una congiuntura complicata, come altre viste in passato. Rispetto agli shock della pandemia e dello shortage però, questa fase sembra di carattere più ciclico, quindi ne usciremo anche stavolta.

Anche perché la vera svolta – spiega il Presidente – che si sta verificando nel settore delle tecnologie ceramiche è caratterizzata da un’innovazione sempre più marcata. Gli ultimi tre anni nel comprensorio ceramico tecnologico di Sassuolo hanno visto il concretizzarsi d’invenzioni all’avanguardia, tracciando di fatto una nuova strada che inevitabilmente porterà il settore ceramico italiano a un livello ancora superiore. Un’innovazione costante – conclude Lamberti – che ci distingue dalle altre tecnologie ceramiche prodotte nel resto del mondo e che non sarebbe possibile senza questa convergenza di eccellenze in pochi chilometri quadrati”.

 

 

 

 

Azienda USL di Modena: aggiornamento in merito all’attacco hacker

Azienda USL di Modena: aggiornamento in merito all’attacco hackerSi è verificata oggi una seconda pubblicazione sul dark web (piattaforma non raggiungibile tramite i comuni motori di ricerca) di dati copiati in seguito all’attacco hacker. La pubblicazione è stata effettuata a fronte della ferma opposizione al pagamento del riscatto, di cui è stata reiterata la richiesta dagli hacker.

In primo luogo l’Azienda USL di Modena condanna in maniera ferma l’azione criminale compiuta. Le Aziende sanitarie modenesi sono esse stesse vittime a fianco dei cittadini di un vero e proprio attacco alla sanità pubblica.

Assicura il massimo impegno nel garantire le informazioni su quanto sta accadendo, ribadendo però la necessità di assicurare al contempo anche il rispetto della riservatezza delle indagini in questa delicata situazione, come è avvenuto sin dal primo giorno.

Ogni azione degli hacker è notificata al Garante della Privacy e alle autorità inquirenti, così come ogni ulteriore elemento utile alle indagini.

Si ricorda che chiunque visualizzi, entri in possesso o scarichi i dati pubblicati senza consenso sul dark web o altrove – e li utilizzi per propri scopi o li diffonda on-line, sui social network o in altro modo – incorre in condotte illecite che possono costituire reato.

L’Azienda USL ha prontamente costituito un pool di esperti composto da diversi specialisti, anche di livello nazionale, sia nel campo legale che di privacy e protezione dei dati, che sta coordinando le ulteriori azioni da porre in essere con l’obiettivo primario di fornire agli interessati le informazioni previste dalla normativa vigente (articolo 34 del Regolamento UE 2016/679) per la tutela dei loro diritti e assicurare la corretta comunicazione attraverso i vari canali a disposizione.

 

Difesa del suolo. Dalla Regione un investimento di 445mila euro per sei interventi urgenti nel piacentino e nel parmense

Difesa del suolo. Dalla Regione un investimento di 445mila euro per sei interventi urgenti nel piacentino e nel parmenseSei interventi di somma urgenza realizzati dalla Regione nel piacentino e nel parmense, per un importo complessivo di 445mila euro. Partiti all’indomani delle tre tempeste atlantiche che si sono abbattute sull’Emilia-Romagna tra la fine di ottobre e i primi giorni di novembre di quest’anno, i lavori sono stati svolti per la sicurezza delle opere idrauliche danneggiate e per ripristinare l’efficienza di fiumi e torrenti nelle due province maggiormente colpite.

“Stare al fianco delle comunità e ripristinare i territori è una nostra priorità- ha commentato Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile-. Per questo, quattro cantieri sono stati aperti per opere in altrettanti corsi d’acqua che attraversano i comuni di Ferriere, Corte Brugnatella e Bettola, nella provincia di Piacenza, con un impegno di 290mila euro. E con un investimento di 155mila euro, sono stati realizzati altri due interventi per mitigare il rischio idraulico nei comuni di Sala Baganza, Fornovo e Terenzo, in provincia di Parma”.

Gli interventi nel piacentino

Nel comune di Ferriere in località Sassi Neri, nelle vicinanze della Casa protetta, un primo intervento riguarda il torrente Nure, dove si è reso necessario ripristinare alcune opere idrauliche. Il cantiere, del valore di 80mila euro, ha realizzato la platea e la difesa della sponda sinistra, oltre al risezionamento dell’alveo.

Sempre a Ferriere, nel capoluogo, altri 80mila euro sono stati impegnati per il torrente Grondana, precisamente nel tratto a valle del ponte sulla Strada provinciale 50. I lavori sono serviti al ripristino delle opere idrauliche, con la costruzione di difese in pietrame intasato di calcestruzzo, e la sistemazione dell’alveo.

Un terzo intervento da 30mila euro è stato realizzato a Corte Brugnatella sul torrente Cordarezza nel tratto a monte della strada comunale per Roncoli. Qui, l’ingente portata solida seguita alle piogge ha provocato la fuoriuscita delle acque dalla sezione di deflusso che ora devono essere incanalate tramite il risezionamento dell’alveo.

Infine, un cantiere da 100mila euro si trova sul torrente Perino in comune di Bettola, nel tratto tra le località Soria e la frazione di Villanova. Le acque in piena hanno eroso le opere idrauliche di difesa nella sponda sinistra danneggiandole pesantemente; per questo sono in corso lavori di ripristino e integrazione delle sponde, oltre alla risagomatura in più tratti del corso d’acqua dove l’ingente quantità di materiali solidi ha provocato importanti sovralluvionamenti.

Gli interventi nel parmense

Nel comune di Sala Baganza, sulla in sponda sinistra del torrente Baganza tra le località Palazzina e San Vitale Baganza, è stato realizzato un intervento da 85mila euro di mitigazione del rischio idraulico. L’erosione delle sponde ha indebolito le difese, scogliere e muro perimetrale di sostegno alla provinciale di San Vitale, creando una situazione ad alto rischio esondazione su nuclei abitati, strade e comparto prosciuttifici. Per prima cosa si è deviato il principale canale di deflusso del torrente allontanando così lo scorrimento dell’acqua dalle aree a rischio. Successivamente è stato spostato del materiale dall’alveo alla sponda sinistra, asportato il legname portato dalla corrente, posati massi a difesa delle infrastrutture.

Si è inoltre intervenuti in località Limido sul muro di contenimento della Strada comunale per San Vitale Baqanza, scalzato per circa 30 metri. Oltre al consolidamento della fondazione si sono previste tre file di qabbie a protezione del muro.

Lavori analoghi sono stati realizzati anche nei comuni di Fornovo e Terenzo, con un investimento di 70mila euro. Si è intervenuti sia sulla sponda sinistra del torrente Sporzana, dove le onde di piena hanno causato oltre al crollo del ponte di Ozzanello presso Sivizzano forti erosioni sulla sponda stessa che mettevano a rischio la Strada provinciale e i sottoservizi adiacenti, sia lungo il rio Gambiolo in prossimità della provinciale 39. Qui gli accumuli di detriti minacciavano la strada e i fabbricati civili adiacenti.

I lavori sono in capo agli Uffici territoriali di Piacenza e Parma dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile.

“Ferrari” di Mann, quattro chiacchiere sul film

“Ferrari” di Mann, quattro chiacchiere sul film
Ph. Pierluigi Rivasi / Circolo Blowup Maranello

Serata “ferrarista” a Maranello in occasione della proiezione del film “Ferrari” di Michael Mann: venerdì 15 dicembre alle ore 20.45 all’Auditorium Enzo Ferrari la proiezione del film sarà introdotta da una chiacchierata tra Vincenzo Gibiino, presidente del Ferrari Club Italia, Erik Haugen, attore statunitense (nel film interpreta Edmund Nelson, il co-pilota di Alfonso de Portago alla Mille Miglia) e Gabriele Lalli di Ferrari Classiche, il dipartimento del Cavallino dedicato alle “rosse” d’epoca. Un’occasione per scoprire alcuni aspetti della pellicola, tra ricostruzioni filologiche delle gare e delle auto da corsa. Presente per un saluto anche la vicesindaca di Maranello Mariaelena Mililli. All’esterno dell’Auditorium saranno esposte alcune Ferrari dei soci del Ferrari Club Italia. E alle 21 la proiezione del film.

Al teatro di Crociale prima restituzione pubblica esito del 3°anno del corso professionalizzante di Quinta Parete

Domenica 17 dicembre alle ore 18.30 presso il Teatro del Crociale di Fiorano Modenese va in scena Scene da Romeo e Giulietta”, la prima restituzione pubblica esito del 3° anno del corso di teatro professionalizzante di Quinta Parete per ragazzi dai 14 ai 20 anni, diretto da Enrico Lombardi.

II corso, sostenuto dalla Legge 14 della Regione Emilia Romagna e dal Comune di Fiorano Modenese, è una proposta unica e originale per il territorio del Distretto Ceramico.

Nasce nel 2021 dalla volontà di Quinta Parete di offrire ai giovani, dai 14 ai 20 anni, una nuova opportunità socio-educativa che, oltre ad andare a colmare un buco nella rosa di offerte esistenti, sia capace di favorire il riconoscimento e lo sviluppo delle competenze degli adolescenti anche attraverso il loro diretto coinvolgimento.

Nella prima metà di quest’anno i ragazzi della 3° edizione, seguiti da due esperti, si sono esercitati sulla tecnica vocale e fisica dell’attore. Hanno lavorato sulla creazione e messinscena di una restituzione pubblica, diretti da Clelia Cicero e Matteo Carnevali, docenti di voce e corpo.

In “Scene da Romeo e Giulietta” gli allievi racconteranno alcune scene iconiche della prima parte dell’opera di William Shakespeare, con un uso consapevole ed espressivo della voce e la stessa cosa faranno usando il corpo, il movimento e il linguaggio non verbale.

Saliranno sul palco Alan Bradascio, Cristina Pezzi, Leonardo Manzotti, Lucia Rivoli, Marta Iacheri, Rebecca Duzzi Ferroni, Samuele Casoni e Sara Paoli.

Il percorso professionalizzante proseguirà anche nella prima parte del 2024 e si concluderà con uno spettacolo nell’aprile 2024 con la regia di Julio Dante Greco.

“Dopo l’esperienza molto positiva degli scorsi anni che hanno visto la partecipazione di una decina ragazzi, abbiamo deciso di proseguire il progetto per continuare a dare un’opportunità che non esisterebbe ai più di 10 mila adolescenti del territorio del Distretto Ceramico. Il corso professionalizzante vuole essere uno spazio in cui i giovani possono mettersi alla prova, incontrare professionisti ed approcciarsi ad un percorso professionale” racconta il direttore artistico Enrico Lombardi.

Offrire un corso teatrale di questo tipo significa offrire ad un territorio di provincia un nuovo servizio che esiste solo in alcune grandi città, un’occasione per i ragazzi di quest’età di poter seguire un percorso più intensivo rispetto ad un percorso base di teatro, con lo scopo di dotarli di competenze professionali nell’ambito attoriale, formando una generazione di nuovi giovani attori che in futuro possono diventare risorse importanti sul territorio sia come performer che come educ-attori.

Per informazioni: 342 9337099 o segreteria@quintaparete.org

L’atmosfera del Natale a Fiorano Modenese

L’atmosfera del Natale a Fiorano ModeneseIl Natale entra nel vivo a Fiorano Modenese con un fine settimana di appuntamenti ed eventi per tutti i gusti, per immergersi davvero nell’atmosfera delle feste.

Si comincia sabato 16 dicembre a Spezzano, dalle ore 10 alle ore 17, in piazza Falcone e Borsellino mercatino degli hobbisti e bancarelle, Hollywood Christmas box, Babbo Natale sul trono, trucca bimbi, bolle giganti e altre animazioni per i più piccoli. Ingresso libero e gratuito, a cura dell’associazione Fiera di San Rocco.

Dalle ore 8.30 alle ore 19.00 è prevista la chiusura totale al traffico, con divieto di transito eccetto mezzi di soccorso e veicoli dei residenti, in via Statale a Spezzano, tra la rotatoria con via Sette Fratelli Cervi/via Statale/via Matteotti e via A. Cervi/via Nirano I Tronco/via Statale.

Sempre sabato, in ludoteca presso il BLA di Fiorano, alle ore 10, è in programma laboratorio creativo gratuito “Evviva il Natale” per bambini dai 4 ai 5 anni (si richiede la presenza di un adulto). E’ richiesta la prenotazione a ludoteca@fiorano.it o al 0536 833414

Alle ore 16, presso la  Casa delle Arti Vittorio Guastalla, in via Santa Caterina, inaugurazione della collettiva di pittura “Scende la neve” a cura dell’associazione Arte e Cultura. La mostra sarà visitabile anche il 17, 23, 26 e 30 dicembre e il 6 e 7 gennaio, dalle 16 alle 19

Sabato 16 dicembre, alle 17, presso il teatro Astoria, va in scena “L’apprendista Babbo Natale”, spettacolo per famiglie carico di divertimento e di atmosfera natalizia, dove il pubblico partecipa con allegria. Ingresso unico 8 euro, per info: 366 3206544 o 0536 1704001

Domenica 17 dicembre, tutto il giorno saranno presenti in via Vittorio Veneto le bancarelle del mercato Versilia Forte dei Marmi, con abbigliamento, calzature e accessori per regali di ogni tipo.

Per consentire lo svolgimento del mercato, è previsto il divieto di transito e il divieto di sosta su entrambi i lati di via Vittorio Veneto e il doppio senso di marcia in via Gramsci, da via Andrea Doria a via Vittorio Veneto, dalle 6 alle 20. Obbligo di direzione diritto da via del Santuario verso via Gramsci e divieto di svolta a sinistra o a destra in via Vittorio Veneto.

In piazza Ciro Menotti, a Fiorano, per tutto il giorno, il Villaggio di Natale con le sue animazioni e musiche natalizie, tanti banchetti delle associazioni per fare piccoli regali e sostenere iniziative benefiche, gli stand gastronomici e alimentari e gustare specialità del territorio, il tutto a cura del Comitato Fiorano in Festa.

In piazza e presso la sede in vai Santa Caterina, dalle 9 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 l’associazione Arte e Cultura con laboratori dimostrativi di pittura.

Come ormai tradizione da molti anni, alle ore 11, presso il teatro Astoria, presentazione del libro “Mi ritorna in mente” arrivato al volume 10, curato da Luigi Giuliani, con i ricordi lontani di Natale Amici e Luigi Giuliani, della gente di “allora” di ciò che è stato il territorio fioranese nei decenni passati. Conduce Alberto Venturi.

In piazza Ciro Menotti, dalle 14.30 alle 17.00 il “Natale Free-Power 2023” del GET Babele, un pomeriggio di giochi gratuiti per bambini dagli 8 anni e per i ragazzi delle medie, in collaborazione con i volontari delle parrocchie di Fiorano e Spezzano. Dalle 14.30 gli educatori presenti in piazza accoglieranno tutti coloro che desiderano giocare e attraverso un veloce iscrizione riceveranno la scheda di partecipazione sulla quale raccogliere i punti dei giochi. Al termine del pomeriggio i 10 ragazzi che avranno raccolto più punti, saranno premiati con fantastici regali.

In biblioteca, presso il BLA, alle ore 17, per i bambini dai 5 anni in avanti, arrivano le storie (poco) gentili di e con Matteo Razzini, accompagnato dalla musica di Emidio Alfano, nello spettacolo “A Natale sarai buono tu! Come finire nella lista dei cattivi”. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria a biblioteca@fiorano.it o 0536 833403.

E per chi vuole immergersi nella più tradizionale atmosfera natalizia, domenica 17 dicembre, dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19, in via Pio Donati a Spezzano, si può visitare liberamente il Museo del Presepe etnico, con la sua esposizione di oltre 800 presepi provenienti da tutto il  mondo. Info: 345085656.

Infine per passare una bella serata al cinema, alle ore 18.30 e alle ore 21.00, all’Astoria è in programmazione il film campione d’incassi “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi.

Verso la demolizione dell’immobile di via Circonvallazione 189 a Sassuolo

Verso la demolizione dell’immobile di via Circonvallazione 189 a SassuoloIl primo passo verso la demolizione e successiva riqualificazione dell’immobile di via Circonvallazione 189. Lo ha adottato ieri la Giunta del Comune di Sassuolo, con delibera n°277, in corso di pubblicazione all’Albo Pretorio, avente ad oggetto “Approvazione in linea tecnica dello studio di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione degli interventi di riqualificazione del comparto “Circonvallazione est ex 189”.

“La demolizione di quel monumento al degrado, sgomberato ormai quindici anni fa e abbandonato – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – rappresentava uno dei punti del nostro programma elettorale che, dopo tanto lavoro e tanta insistenza, finalmente poniamo le basi per realizzare. A differenza delle amministrazioni che ci hanno preceduto, noi alle chiacchiere preferiamo i fatti: presto uno degli immobili simbolo del degrado posto proprio all’accesso del centro cittadino, verrà demolito e sostituito da immobili di pregio”.

L’Amministrazione Comunale – si legge nella delibera – ha partecipato, nel 2021, ad un Bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna (Bando RU21), a sostegno di processi di rigenerazione urbana e sociale attraverso il recupero ed il riuso del patrimonio pubblico dei Comuni sotto i sessantamila abitanti e il rafforzamento delle infrastrutture sociali; con il Bando, la Regione Emilia-Romagna intendeva promuovere l’attivazione di processi di rigenerazione urbana, ambientale e sociale, in particolare mediante il sostegno finanziario di interventi volti al recupero ed al riuso di immobili di proprietà pubblica o da destinare a uso pubblico, attraverso la loro riattivazione funzionale ed il loro recupero architettonico, al fine di generare effetti positivi e diffusi di qualificazione dell’ambiente urbano, di coinvolgimento attivo delle comunità locali e di rafforzamento della coesione sociale, nonché di miglioramento delle prestazioni energetico-ambientali del contesto interessato dall’intervento.

Il Bando, alla linea B, prevedeva espressamente contributi destinati al recupero integrale di un immobile e del suo contesto nell’ambito di progetti di rigenerazione urbana consolidati e di più ampio respiro, che prevedano l’inserimento di nuove funzioni, con l’erogazione di un contributo massimo pari a 700.000 euro; a fronte della dotazione del Bando pari a 27.000.000 di € e delle proposte pervenute alla Regione, il progetto presentato dall’Amministrazione Comunale non è rientrato tra quelli approvati, almeno in un primo momento.

L’Amministrazione Comunale, in considerazione dell’esito non positivo della procedura di cui al “Bando RU21”, ha comunque ritenuto opportuno non abbandonare l’obiettivo di riqualificazione urbanistica dell’area “Circonvallazione Est, ex 189”, continuando a verificare la percorribilità di altre ipotesi di intervento, anche attraverso il coinvolgimento di altri Enti pubblici e/o soggetti e privati.

Tale attività istruttoria ha portato il Settore Ambiente e Territorio del Comune ad interloquire, in particolare, con il Corpo della Guardia di Finanza, Reparto T.L.A. Emilia Romagna, Ufficio Logistico – Sezione Infrastrutture che ha mostrato un concreto e fattivo interessamento ad insediare la nuova sede della Compagnia di Sassuolo, nell’area evidenziata in oggetto.

In data 25/10/2023 è pervenuta al Comune di Sassuolo una comunicazione da parte del Responsabile dell’Area Territorio, Città, Paesaggio, della Regione Emilia-Romagna, che con riferimento al Bando RU21 ha comunicato il possibile scorrimento parziale della graduatoria originariamente stilata, sull’annualità 2024 ed ha richiesto alle Amministrazioni comunali di confermare e ribadire il proprio interesse a realizzare gli interventi di riqualificazione già presentati, con relativo aggiornamento del Quadro tecnico-economico, con i valori e parametri del preziario regionale per il 2023. La Giunta ha deliberato di  acquisire, recepire e approvare in linea tecnica ex. Artt. 38 e 41 del Dlgs 36/2023, per le motivazioni esposte in premessa, lo studio fattibilità tecnica economica per la riqualificazione e rigenerazione dell’area in oggetto anche attraverso la realizzazione della nuova sede della Compagnia di Sassuolo della Guardia di Finanza nell’area denominata “Circonvallazione Est, Ex 189”.

 

 

Domani, venerdì 15 dicembre, sciopero nazionale di 4 ore del trasporto pubblico

Domani, venerdì 15 dicembre, sciopero nazionale di 4 ore del trasporto pubblicoSETA S.p.A. informa che per domani, venerdì 15 dicembre, è stato indetto uno sciopero nazionale di 24 ore del settore autoferro dalle organizzazioni sindacali COBAS Lavoro Privato, ADL Cobas, SGB, CUB TRASPORTI, al quale hanno aderito le segreterie regionali di SGB-Sindacato Generale di Base e di USB-Unione Sindacale di Base. Con Ordinanza n. 198 T del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 12-12-2023, lo sciopero è stato ridotto a 4 ore – dalle ore 09:00 alle 13:00 – nel rispetto delle fasce di garanzia.

L’adesione allo sciopero da parte del personale SETA potrebbe dar luogo a disagi, pregiudicando la regolarità del servizio con modalità differenti a seconda del bacino provinciale di riferimento.

BACINO PROVINCIALE DI MODENA

Servizi urbani di Modena, Carpi, Sassuolo: possibili astensioni dalle ore 09:00 alle ore 11:59.

Servizio extraurbano: possibili astensioni dalle ore 09:00 alle ore 12:29.

 

BACINO PROVINCIALE DI REGGIO EMILIA                                                                                                      

Servizio urbano ed extraurbano: possibili astensioni dalle ore 09:00 alle ore 13:00.

Il servizio riprenderà regolarmente con le corse che inizieranno dopo il termine delle eventuali astensioni dal lavoro. Le corse garantite anche in caso di sciopero sono indicate nelle tabelle orarie presenti alle fermate e pubblicate nelle sezioni “Linee” del sito internet www.setaweb.it.

Informazioni in tempo reale sugli orari di passaggio dei bus sono disponibili direttamente sul proprio smartphone/tablet scaricando l’applicazione gratuita “Seta”, disponibile negli store online delle piattaforme Apple e Android. Il servizio è accessibile anche attraverso la sezione “Quanto manca?” del sito internet di Seta.

Per ogni ulteriore informazione gli utenti possono contattare SETA al numero telefonico 840 000 216 oppure via WhatsApp al numero 334 2194058.

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