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Comune di Sassuolo
domenica, 4 Maggio 2025
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A Fiorano lavori di posatura arredi e sfalcio aree verdi

A Fiorano lavori di posatura arredi e sfalcio aree verdi
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Si comunica che il piano di manutenzione delle aree verdi di Fiorano Modenese subirà un lieve ritardo a causa delle avverse condizioni meteorologiche degli sorsi giorni.  La pioggia così abbondante e perdurante da una parte ha contribuito alla crescita dell’erba; dall’altra ha impedito agli operatori di proseguire con i lavori programmati. I tagli partiranno non appena le condizioni del terreno lo permetteranno e andranno avanti al massimo delle possibilità delle squadre a disposizione.

Il programma verrà impostato con interventi prioritari su cigli e viabilità, iniziando dai punti più critici per la sicurezza degli automobilisti e dell’utenza debole, in quanto non è stato finora possibile – soprattutto sulle aree più ampie – accedere con i mezzi adeguati. Si sarebbe verificato il danneggiamento del fondo ed il rischio di blocco dei mezzi. A seguire è previsto l’intervento nelle scuole, e infine lo sfalcio dei parchi.

Inoltre, a causa di interventi di posa di nuove attrezzature ludiche ed arredi, si comunica la chiusura ai pedoni e ai mezzi interessati (eccetto i veicoli usati per i lavori  e i mezzi di soccorso) dei seguenti parchi comunali: Parco via Don Milani; Parco via Bucciardi; Parco via Di Vittorio; Parco via Mekong. Tale ordinanza avrà effetto fino al 31 maggio.

 

Sabato a Sassuolo l’asta degli oggetti rinvenuti

Sabato a Sassuolo l’asta degli oggetti rinvenuti
Alcune delle bici all’asta

Si svolgerà sabato prossimo, 27 maggio presso i magazzini ex Sat di via Radici in Piano, l’asta pubblica degli oggetti rinvenuti sul territorio e non rivendicati dai proprietari nei termini di legge.

L’Asta indetta dall’Amministrazione Comunale, si svolgerà con banditore ed al miglior offerente.

I beni verranno consegnati all’aggiudicatario nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano al momento dello svolgimento dell’asta.

Si tratta, nel complesso, di 23 lotti contenenti biciclette, ciclomotori, cellulari ed oggetti vari.

Ogni lotto partirà da una base d’asta, che oscilla dai € 30,00 ai € 150,00 a seconda del lotto, e verrà aggiudicato al miglior offerente.

Chiunque potrà partecipare, sarà sufficiente presentarsi ai magazzini comunali Ex Sat, in via Radici in Piano 441, alle ore 9 di sabato 27 maggio 2023.

L’intero ricavato dell’asta sarà devoluto ad Ass.S.De. Associazione Sostegno Demenze – odv.

Dai VOS una raccolta di generi di prima necessità per la Romagna

Dai VOS una raccolta di generi di prima necessità per la RomagnaUna raccolta di generi di prima necessità da consegnare nelle zone drammaticamente colpite dall’alluvione dei giorni scorsi, iniziando da Faenza.

I VOS, Volontari della Sicurezza Sassuolo, in questi giorni attivi in Romagna per aiutare le popolazioni colpite – ieri a Villanova di Forlì accompagnati da Nek il quale non ha certo esitato a rimboccarsi le maniche per dare il proprio contributo assieme al gruppo di “spalatori” – hanno istituito una raccolta di beni da consegnare, in settimana, direttamente in loco.

Sono graditi i seguenti beni: Generi alimentari a lunga conservazione • Prodotti per l’igiene della persona • Power bank • Prodotti per la pulizia e sgombero (come: stivali, guanti, pale, sacchi, caschi, stracci, tira acqua, tute da lavoro, occhiali protettivi, carriole, spazzoloni, cassette di plastica) • Attrezzature specialistiche (pompe di sollevamento, idrovore, idropulitrici, generatori, bobcat con la pala).

Chiunque abbia disponibilità ed intenzione di donare questi generi di prima necessità può fare riferimento ad Anselmo Torelli, presso il distributore di via Pia.

 

L’Amministrazione comunale sassolese promuove la raccolta fondi del Comune di Faenza

L’Amministrazione comunale sassolese promuove la raccolta fondi del Comune di FaenzaUn aiuto per Faenza. L’Amministrazione comunale di Sassuolo ha deciso di promuovere la raccolta fondi lanciata dal Comune di Faenza: una delle realtà maggiormente colpite dall’emergenza alluvione della scorsa settimana, con il livello dell’acqua che in centro città ha raggiunto anche i sei metri d’altezza.

“Il nostro obiettivo – sottolinea il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – è quello di contribuire a dare un aiuto concreto, in questo momento di difficoltà, a chi sta soffrendo ed ha perso nell’acqua e nel fango buona parte di ciò che ha, se non tutto.

Per questo abbiamo deciso di promuovere direttamente la raccolta fondi istituita dall’Amministrazione comunale di Faenza, senza passare attraverso altri canali, per poter offrire a tutti coloro che decideranno di contribuire la certezza che le donazioni arriveranno direttamente a chi ne ha bisogno.

Nella Giunta di domani delibereremo di devolvere, come Amministrazione Comunale, la somma di € 5.000 per iniziare con contributi concreti ed invitiamo la cittadinanza, chiunque possa ed abbia il desiderio di contribuire, a farlo”.

La raccolta fondi per l’emergenza alluvione nel territorio faentino, è stata istituita dal Comune di Faenza per dare sostegno alle famiglie e alle realtà più colpite. Sono tre i canali utili per effettuare donazioni.

 

BONIFICO BANCARIO AL COMUNE DI FAENZA

IBAN: IT20V0627013199T20990000808

specificando la causale “Donazione emergenza alluvione 2023”

 

SATISPAY

“Comune di Faenza Donazioni”, inquadrando il codice QR .

 

PAGO PA

su PayER  selezionando la voce “Donazioni” nella pagina del Comune di Faenza.

“In questi giorni – aggiunge il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – la Polizia Locale ha inviato anche quattro agenti proprio a Faenza, per contribuire ad aiutare le forze dell’ordine locali nel contrasto allo sciacallaggio che, come purtroppo tristemente accade ogni volta che si verifica una sciagura, è in atto nelle abitazioni e nelle aziende sfollate”

Arrivano oltre 100 terminali per portare la connettività interrotta da alluvione e frane

Arrivano oltre 100 terminali per portare la connettività interrotta da alluvione e franeAl lavoro per portare la connettività interrotta dall’alluvione e dalle frane e ricollegare alla rete internet, ospedali, uffici pubblici, scuole, gruppi di cittadini che si trovano in zone isolate o sfollati nelle palestre, imprese delle zone più colpite.

Sono in partenza da oggi oltre cento gruppi satellitari che saranno installati nei prossimi giorni nel territorio che si trova in situazione più critica: provincia di Ravenna e collina da Ravenna a Rimini.

Una gara di solidarietà per riportare il segnale là dove le condizioni sono più difficili. Il Gruppo Unipol ha acquistato i primi terminali Starlink acquistati dalla SpaceX, l’azienda di Elon Musk che, da parte sua, ha orientato i suoi satelliti per portare alla Romagna il massimo segnale e la maggior copertura.

Una corsa contro il tempo e un lavoro di squadra che ha coinvolto Lepida ScpA, società partecipata della Regione, che ieri, con i tecnici Unipol, ha configurato gli apparecchi per permettere la connessione dopo aver condiviso con sindaci e rappresentanti dei Comuni i punti utili per le installazioni.

Una prima fornitura, cui ne seguirà un’altra numericamente simile nei prossimi giorni, sempre grazie al Gruppo Unipol, che servirà a collegare i casi di interruzione più gravi in tutto il territorio alluvionato in base all’analisi di Lepida.

I gruppi satellitari sono di due tipologie: i più numerosi, di capacità maggiore, sono quelli fissi e geolocalizzati, mentre gli altri, di capacità più bassa, sono mobili e prevedono un’installazione più semplice.

Alluvione, arrivano oltre 100 terminali per riconnettere la rete internet

Arrivano oltre 100 terminali per portare la connettività interrotta da alluvione e franeAl lavoro per portare la connettività interrotta dall’alluvione e dalle frane e ricollegare alla rete internet, ospedali, uffici pubblici, scuole, gruppi di cittadini che si trovano in zone isolate o sfollati nelle palestre, imprese delle zone più colpite.

Sono in partenza da oggi oltre cento gruppi satellitari che saranno installati nei prossimi giorni nel territorio che si trova in situazione più critica: provincia di Ravenna e collina da Ravenna a Rimini.

Una gara di solidarietà per riportare il segnale là dove le condizioni sono più difficili. Il Gruppo Unipol ha acquistato i primi terminali Starlink acquistati dalla SpaceX, l’azienda di Elon Musk che, da parte sua, ha orientato i suoi satelliti per portare alla Romagna il massimo segnale e la maggior copertura.

Una corsa contro il tempo e un lavoro di squadra che ha coinvolto Lepida ScpA, società partecipata della Regione, che ieri, con i tecnici Unipol, ha configurato gli apparecchi per permettere la connessione dopo aver condiviso con sindaci e rappresentanti dei Comuni i punti utili per le installazioni.

Una prima fornitura, cui ne seguirà un’altra numericamente simile nei prossimi giorni, sempre grazie al Gruppo Unipol, che servirà a collegare i casi di interruzione più gravi in tutto il territorio alluvionato in base all’analisi di Lepida.

I gruppi satellitari sono di due tipologie: i più numerosi, di capacità maggiore, sono quelli fissi e geolocalizzati, mentre gli altri, di capacità più bassa, sono mobili e prevedono un’installazione più semplice.

A1 Milano-Napoli Panoramica: chiusure notturne dei tratti: Pian del Voglio-località Aglio e Rioveggio-località Aglio verso Firenze

A1 Milano-Napoli Panoramica: chiusure notturne dei tratti: Pian del Voglio-località Aglio e Rioveggio-località Aglio verso FirenzeSulla A1 Milano-Napoli Panoramica, per consentire attività di assessment delle gallerie, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura:

DALLE 21:00 DI GIOVEDI’ 25 ALLE 6:00 DI VENERDI’ 26 MAGGIO

-sarà chiuso il tratto compreso tra Pian del Voglio (km 237+200) e Località Aglio (km 255+450) verso Firenze,

La stazione di Pian del Voglio sarà chiusa in entrata verso Firenze mentre la stazione di Roncobilaccio sarà chiusa in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna.

Nella stessa notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Roncobilaccio ovest”.

DALLE 21:00 DI VENERDI’ 26 ALLE 6:00 DI SABATO 27 MAGGIO

-sarà chiuso il tratto compreso tra Rioveggio (km 222+700) e Località Aglio Km 255+450), verso Firenze.

La stazione di Rioveggio sarà chiusa in entrata verso Firenze mentre le stazioni di Pian del Voglio e di Roncobilaccio saranno chiuse in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna.

Nella suddetta notte, ma con orario 20:00-6:00, sarà chiusa anche l’area di servizio “Roncobilaccio ovest”. NELLE DUE NOTTI DI SABATO 27 E DOMENICA 28 MAGGIO, CON ORARIO 21:00-6:00

-sarà chiuso il tratto compreso tra Pian del Voglio (km 237+200) e Località Aglio (km 255+450) verso Firenze.

La stazione di Pian del Voglio sarà chiusa in entrata verso Firenze mentre la stazione di Roncobilaccio sarà chiusa in entrata verso Firenze e in uscita per chi proviene da Bologna.

Nelle due suddette notti sarà inoltre chiusa l’area di servizio “Roncobilaccio ovest”, con orario 20:00-6:00.

In alternativa alle suddette chiusure, chi da Bologna è diretto verso Firenze, potrà percorrere la A1 Direttissima. In alternativa alle chiusure delle stazioni di Rioveggio, Pian del Voglio e Roncobilaccio, si potrà utilizzare la stazione di Badia, sulla A1 Direttissima.

 

Quarto appuntamento per “Il mondo nuovo” al Bla di Fiorano

Quarto appuntamento per “Il mondo nuovo” al Bla di FioranoAl BLA di Fiorano Modenese si discute di star musicali all’interno de “Il mondo nuovo”, la rassegna sui temi di oggi e di domani proposta dal Comune in collaborazione con l’associazione Lumen.

Una storia di lavoro, sfruttamento, prevaricazione, rapporti incompiuti, precariato e fantasmi del passato. Martedì 23 maggio alle ore 18.30 Natalia Guerrieri, intervistata dalla giornalista Giulia Vellani, presenta il suo romanzo “Sono fame” (Pidgin Edizioni, 2022) al Bla, la biblioteca ludoteca e archivio di Fiorano Modenese. L’opera, un romanzo tagliente che racconta la realtà dei riders, si è conquistata l’attenzione di vari premi letterari come finalista del Premio Inge Feltrinelli e del Premio Clara Sereni.

Tutti gli appuntamenti si tengono al Bla (via Silvio Pellico, 8) e sono ad ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento posti. Sul sito comunale possibile visionare il programma completo. Per maggiori informazioni: 0536833403 o biblioteca@fiorano.it

Natalia Guerrieri è una scrittrice e sceneggiatrice italiana. Laureata in Italianistica e diplomata presso l’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica Silvio D’Amico, scrive in prosa, per il cinema e per il teatro. Il suo romanzo d’esordio, Non muoiono le api (Moscabianca Edizioni, 2021) ha vinto il Premio Zeno Romanzi Editi.

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 23 maggio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, martedì 23 maggio 2023Cielo sereno o poco nuvoloso; addensamenti pomeridiani potranno dare luogo a brevi rovesci, più probabili sui rilievi. Temperature minime comprese tra 14 e 16 gradi; massime in aumento, comprese tra i 23 gradi sulla costa e i 27 gradi sulle aree di pianura. Venti a prevalente regime di brezza sulla costa e nelle aree vallive, con temporanei rinforzi sul settore orientale. Mare poco mosso.

(Arpae)

D14 Diramazione per Ravenna: chiusa l’uscita dello svincolo di Fornace-Zarattini in direzione A14 per allagamenti

Poco prima delle 10, sulla Diramazione per Ravenna, è stata chiuso lo svincolo di Fornace Zarattini in uscita per chi proviene da Ravenna ed è diretto verso la A14 Bologna-Taranto per allagamenti sulla viabilità esterna. Resta invece aperto lo svincolo in uscita per chi proviene dalla A14 ed è diretto verso Ravenna.

In alternativa si consiglia di utilizzare lo svincolo di Bagnacavallo.

Da lunedì 22 maggio riaprono le linee ferroviarie fra Forlì e Rimini e fra Rimini e Ravenna

Da lunedì 22 maggio riaprono le linee ferroviarie fra Forlì e Rimini e fra Rimini e RavennaProsegue il lavoro delle squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata dall’alluvione dei giorni scorsi.

Lunedì 22 maggio i treni riprenderanno a circolare fra Forlì e Rimini, riducendo l’interruzione della linea Bologna – Rimini al tratto compreso fra Faenza e Forlì. Il passaggio dei treni avverrà con una riduzione iniziale della velocità, che verrà gradualmente aumentata nel corso della giornata. Proseguono intanto i lavori di ripristino nel tratto ancora interrotto con l’obiettivo di riaprire interamente la linea prima del ponte del 2 giugno.

Regionali della linea Milano/Piacenza – Rimini/Ancona: regolari fra Milano/Piacenza e Bologna con prolungamento a Faenza a cadenza oraria e fra Rimini e Ancona con prolungamento su Forlì a cadenza oraria. Fra Faenza e Forlì sarà attivo un servizio di autobus. In considerazione della viabilità stradale non ancora completamente ripristinata potrebbe non essere possibile garantire l’interscambio immediato treno/bus. Da considerare in ogni caso un aumento dei normali tempi di viaggio fra Bologna e Rimini di almeno un’ora.
Lunga percorrenza da e per la Puglia: Alcuni treni a lunga percorrenza da e per la Puglia continueranno a circolare su percorsi alternativi che possono comportare maggiori tempi di viaggio fino a tre ore. I passeggeri in possesso di prenotazione riceveranno informazioni via sms o e-mail sul proprio treno. Aggiornamenti sulla circolazione e sui treni sono disponibili sulla pagina web Infomobilità di RFI e di Trenitalia.

Potenziata da Trenitalia e Trenitalia Tper l’assistenza nelle stazioni e a bordo.

Riaprirà domani, sempre con una iniziale riduzione di velocità, anche la linea Ravenna – Rimini.

Ancora difficile fare previsioni di riapertura per le linee Faenza – Ravenna e Ferrara – Ravenna, a causa dell’incompleto deflusso dell’acqua che non consente la verifica totale dell’infrastruttura.
Danni ingenti sono invece confermati fra Lugo e Russi e fra Lugo e Castelbolognese, linee già pesantemente danneggiate dalla prima alluvione.
Impossibile, al momento, garantire collegamenti alternativi su strada.

Sono complessivamente oltre 350 le persone, 60 i mezzi e 21 le imprese appaltatrici messe in campo da RFI per il ripristino dell’infrastruttura danneggiata. Al momento la stima dei danni è di oltre 90 milioni di euro. Numerosi i punti in cui la forza dell’acqua ha eroso il terreno e il pietrisco su cui poggiavano i binari, rendendo necessaria la sua ricostruzione prima della posa di nuove rotaie. Danneggiati in più punti anche i cavi di trasmissione dati per l’interfaccia con i sistemi di circolazione.

Maltempo, precisazione su quanto pubblicato da ‘Wired’ in merito ai fondi del Pnrr assegnati alla Regione Emilia-Romagna

In riferimento a quanto pubblicato da ‘Wired’ circa il fatto che l’Emilia-Romagna avrebbe ricevuto molti fondi del Pnrr contro il rischio di frane e alluvioni si precisa che:

i 2,49 miliardi di cui parla l’articolo sono previsti a livello nazionale dalla Missione 2, Componente 4 del Pnrr, Investimento 2.1 “Misure per la gestione del rischio di alluvione e per la riduzione del rischio idrogeologico”.

Di queste risorse, 1,287 miliardi sono in capo al Ministero dell’Ambiente e sono stati destinati a rimborso spese per interventi già finanziati, e non sono pertanto stati destinati a nuovi interventi.

Dei restanti 1,2 miliardi, 400 milioni, sempre a livello nazionale, sono stati destinati alla rendicontazione di interventi già finanziati in altro modo. L’Emilia-Romagna ha già speso tutti i 39 milioni assegnatigli realizzando 146 interventi.

I restanti 800 milioni sono stati ripartiti tra le regioni con un accordo attuativo sottoscritto il 24 gennaio 2023. L’Emilia-Romagna ne ha avuti circa 61 milioni con cui realizzerà 76 interventi che devono essere progettati, appaltati e contrattualizzati entro aprile 2024 e conclusi entro il 31 dicembre 2025 e rendicontati entro il 30 giugno 2026.

Questi 61 milioni sono le uniche risorse da destinare a nuovi interventi, inoltre non esclusivamente ad interventi di difesa del suolo ma anche per il ripristino di infrastrutture danneggiate a seguito di eventi calamitosi e per la riduzione del rischio residuo sulla base di piani approvati dal Dipartimento della Protezione Civile.

La Regione e le forze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna, unite per superare l’emergenza e impostare le condizioni per ripartenza e ricostruzione

La Regione e le forze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna, unite per superare l’emergenza e impostare le condizioni per ripartenza e ricostruzioneLe forze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna insieme alla Regione, unite per affrontare la fase di emergenza dell’alluvione e per impostare le condizioni della ripartenza e della ricostruzione.

Unità d’intenti messa nera su bianco in un documento (‘dichiarazione congiunta’) che è stata sottoscritta dalla Regione Emilia-Romagna e le associazioni di impresa e i sindacati, le professioni, il Terzo settore, gli istituti bancari, le organizzazioni firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima, per la gestione dell’emergenza, l’assistenza alla popolazione, la ripresa economica e la ricostruzione del territorio emilianoromagnolo colpito dall’alluvione.

Documento che sarà portato all’attenzione del Governo nell’incontro di martedì 23 maggio che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, avrà con la premier Giorgia Meloni insieme alle parti sociali emiliano-romagnole.

Il tavolo del Patto per il Lavoro e per il Clima dovrà essere la sede di confronto sulle principali decisioni da assumere per la ripresa economica e la ricostruzione del territorio emiliano-romagnolo colpito.
Prioritariamente si è condivisa la necessità di una tempestiva nomina del Commissario straordinario per la ricostruzione in piena continuità con la gestione dell’emergenza ma anche la costituzione di un Comitato Istituzionale e di indirizzo e di una struttura tecnica dedicata, sulla base dell’esperienza maturata a seguito del terremoto del 2012. E in realtà, già nella giornata di ieri, il presidente Bonaccini ha emanato un’ordinanza per impostare la prima governance della gestione, in qualità di commissario per l’emergenza.

Necessario anche l’accesso alle risorse del Fondo di solidarietà dell’Unione europea per sostenere le attività connesse all’erogazione dei servizi pubblici, ripristino delle infrastrutture, primi soccorsi alla popolazione colpita. E inoltre, anche l’individuazione di misure di semplificazione amministrativa e procedurale per la ricostruzione.
Inoltre, conclusa la fase di prima emergenza, valutare insieme ai Comuni l’individuazione di ulteriori azioni a loro supporto in merito ad esempio a sospensione mutui, deroghe a scadenze Pnrr, assegnazione di personale tecnico amministrativo.

Si è condivisa, quale obiettivo strategico, la necessità di definire un Piano per la ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio. Superata la prima fase emergenziale ancora in atto e conclusa la rilevazione e la stima dei danni, occorrerà agire ricorrendo a nuovi strumenti di programmazione e pianificazioni, anche straordinari, realizzando un Piano per la ricostruzione, la manutenzione e la messa in sicurezza del territorio a contrasto del dissesto idrogeologico, con particolare riferimento alle frane e al reticolo idrografico.

Gli strumenti
Tra le richieste condivise quella della sospensione dei termini per gli adempimenti tributari e contributivi, così come quella  dei processi civili, penali, amministrativi e tributari, il rinvio delle udienze e la sospensione dei termini di comunicazione e notifica degli atti. Il blocco dei mutui, riconosciuto nelle scorse settimane per le aziende colpite dal maltempo di inizio maggio alle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna e Forlì-Cesena, andrà ora esteso anche a Rimini. Proprio in queste ore, peraltro, la Regione ha provveduto a stilare un elenco completo dei centri più colpiti a cui assicurare queste misure di sospensione.

Sarà infine necessario mettere a disposizione dal sistema bancario regionale risorse per la liquidità immediata delle imprese, anche in raccordo con i consorzi fidi regionali.
Chiesto anche che siano riprese, anche in modalità a distanza, le attività formative e, in raccordo con l’Ufficio Scolastico Regionale, quelle didattiche.

Sul versante delle infrastrutture stradali e ferroviarie, dopo il punto svolto ieri col ministro Salvini, si chiede di mettere in campo le risorse necessarie per garantire l’accessibilità al territorio, anche per la ripresa delle attività economiche.

Sul fronte della liquidità, viene richiesto di attivare un fondo di garanzia in favore delle micro, piccole e medie imprese ubicate nei territori colpiti dagli eventi calamitosi e che abbiano subito danni. Mentre, a favore dei lavoratori dovranno essere attivati gli strumenti ordinari di assistenza e gli ammortizzatori sociali necessari, con una misura specifica per i lavoratori avventizi impiegati in agricoltura, nonché per i lavoratori stagionali, indipendenti e autonomi.

Chieste infine misure per il ripristino o il ristoro dei danni da movimenti franosi a immobili, attività economiche e terreni agricoli, nonché il ripristino del reticolo della bonifica.

Ristori e contributi
Dovrà essere definito un piano di ristori economici e stanziate adeguate risorse per il supporto a famiglie e imprese colpite dagli eventi calamitosi, così come la concessione di contributi per la riparazione, il ripristino e la ricostruzione degli immobili di edilizia abitativa, a uso produttivo e per servizi pubblici e privati.

Contributi anche a favore della delocalizzazione temporanea delle attività danneggiate al fine di garantirne la continuità produttiva, ed anche a favore delle attività produttive, industriali, agricole, zootecniche, agroindustriali, commerciali, artigianali, turistiche, professionali e di servizi ivi comprese quelle relative agli enti non commerciali e alle organizzazioni, fondazioni o associazioni aventi sede o unità produttive nei comuni interessati dagli eventi calamitosi che abbiano subito gravi danni a beni mobili e scorte.

Necessari contributi per i danni alle strutture adibite ad attività sociali, ricreative, sportive e religiose; e agli edifici di interesse storico-artistico. Contributi anche a soggetti che abitano in locali sgombrati dalle competenti autorità per gli oneri sostenuti conseguenti a traslochi e depositi, nonché delle risorse necessarie al reperimento di alloggi temporanei.

 

 

Riapre la provinciale 19 a Prignano

Riapre la provinciale 19 a PrignanoHa riaperto alle ore 17,00 di oggi domenica 21 maggio la strada provinciale 19 che collega Sassuolo a Prignano, in un tratto vicino al ponte del Pescale, chiusa dalla mezzanotte di sabato 20 maggio a causa di una frana che aveva reso inagibile la sede stradale.

I tecnici della provincia hanno effettuato dei sopralluoghi tecnici e predisposto un intervento di messa in sicurezza della strada così da consentire la riapertura parziale al transito a senso unico alternato con semaforo e il presidio di volontari 24 ore su 24, in attesa che la situazione meteorologica si stabilizzi e consenta il ripristino completo del versante e del tratto franato.

Il sindaco di Prignano sulla Secchia Mauro Fantini esprime «apprezzamento per l’encomiabile lavoro dei tecnici della Provincia, della protezione civile, dell’associazione nazionale alpini, della croce rossa e del gruppo di volontari Aib, che stanno presidiando la strada garantendo la sorveglianza completa sulle 24 ore. Questa riapertura, seppur temporanea e provvisoria, ci consente di assicurare il collegamento del nostro comune con il territorio provinciale ed è vitale per i cittadini, gli studenti, le imprese e quanti vivono a Prignano».

L’intervento provvisorio prevede anche l’installazione di una torre faro della Protezione civile per garantire buone condizioni di visibilità nelle ore notturne.

Chiude a Modena Festival della Giustizia Penale

Chiude a Modena Festival della Giustizia Penale«Il Festival è stato ricco di partecipazione, nonostante le difficoltà logistiche e dovute al tempo: sale stracolme, numeri online straordinari e una qualità incredibile dei relatori che hanno voluto essere con noi nonostante tutto. Questa è un’edizione che segna una crescita esponenziale nell’importanza nazionale e internazionale del nostro Festival». Il direttore scientifico di Festival Giustizia Penale, il professor Luca Luparia Donati, sintetizza in poche parole il successo della quarta edizione di FGP. Un successo corroborato da numeri, che sono destinati a crescere nelle prossime settimane grazie al fatto che tutte le sessioni sono state registrate e sono disponibili sul sito e sui canali social di FGP.

In totale alle 33 sessioni della quattro giorni, hanno partecipato in presenza circa 4mila persone, mentre i video visti grazie alle dirette e alle visualizzazioni dei soli giorni del Festival, sono oltre 100mila, a cui è necessario aggiungere i numeri del portale Gestiolex valido per i crediti formativi di avvocati, commercialisti, architetti, ingegneri e consulenti in proprietà industriale. Sui soli canali social del Festival i contatti, nella sola ultima settimana, sono stati oltre 250mila senza contare le condivisioni, a dimostrazione di un interesse per questa manifestazione che è aumentato nel tempo e che si pone al centro del dibattito sulla giustizia penale a partire da un progetto molto definito: affrontare il tema della giustizia penale senza indulgere al populismo, con una chiara identità garantista. «Il tema ci ha consentito di essere molto vicini al territorio, alle imprese e al lavoro – sottolinea il presidente della Camera Penale di Modena, Roberto Ricco, tra gli organizzatori della kermesse – e al tempo stesso di parlare ai cittadini».

Chiude Guido Sola, presidente di Festival Giustizia Penale: «Sono contento perché il bilancio è positivo da tutti i punti di vista, siamo particolarmente felici perché anche il pubblico in presenza è tornato numerosissimo in tutte le nostre location tra Modena, Carpi, Sassuolo e Pavullo, a dimostrazione del fatto che il nostro progetto culturale sta entrando sempre più nel dibattito pubblico anche grazie all’impegno di chi rende possibile realizzare FGP».

A ottobre, in occasione dello spin off, sarà lanciato il titolo di FGP 2024.

 

Alluvione, scendono a 26mila (-10mila) le persone hanno dovuto lasciare la propria casa, 5.370 sono attualmente ospitate nelle strutture d’accoglienza

Alluvione, scendono a 26mila (-10mila) le persone hanno dovuto lasciare la propria casa, 5.370 sono attualmente ospitate nelle strutture d’accoglienzaCalano (meno 10mila) le persone che hanno dovuto lasciare la propria casa a causa dell’alluvione: alle ore 12 di oggi sono 26.324, la maggior parte, 19.500, nel ravennate, poi 4.918 in provincia di Forlì-Cesena e 1.906 nel bolognese.

Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo; 5.370 (di cui circa 4mila nel ravennate, 734 nel bolognese, 632 nel forlivese-cesenate e 4 nel riminese) sono accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti).

Restano 43 i Comuni coinvolti dagli allagamenti e, sul versante del dissesto idrogeologico, risultano attive circa 305 le frane concentrate in 54 comuni.
Tutte le squadre di rilevatori (soprattutto nel ravennate e in provincia di Forlì-Cesena) sono in campo per ulteriori aggiornamenti, anche con i droni laddove le strade non sono più percorribili.

Meteo
Intanto, è confermata anche per domani l’allerta rossa per criticità idraulica su: montagna, bassa collina, pianura e costa romagnola, collina e pianura bolognese. Allerta arancione per criticità idraulica sulla pianura modenese.
Sempre domani sono previste deboli piogge sparse localmente anche a carattere di rovescio sulle aree appenniniche durante le ore centrali della giornata. Non si prevedono significativi incrementi dei livelli idrometrici, tuttavia le residue piogge osservate e previste determineranno un rallentamento dell’esaurimento delle piene sui corsi d’acqua. Nelle aree collinari della Romagna e dell’appennino bolognese, persistono condizioni favorevoli allo sviluppo e all’evoluzione di frane già attivatesi nei giorni scorsi.

Viabilità
Per quanto riguarda la viabilità, sono 622 le strade chiuse, di cui 225 chiuse parzialmente e 397 totalmente. Complessivamente 236 a Bologna, 201 in provincia di Forlì-Cesena, 139 nella provincia di Ravenna e 46 nel riminese

Volontari in campo
Quasi 33mila persone (2.856) e 1.700 volontari sono al lavoro in Emilia-Romagna per un totale 4.556. Degli oltre 1.100 volontari, 374 appartengono alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo e Umbria.
A queste si aggiungono i 612 volontari dell’Emilia-Romagna e i 139 appartenenti alle organizzazioni nazionali di volontariato.
Tutte le persone che vogliano dare un aiuto fattivo nelle aree colpite dal maltempo debbono rivolgersi ai comuni per poter organizzare al meglio le attività.

Raccolta rifiuti
In accordo con la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e i Comuni, il Gruppo Hera mette a disposizione un servizio straordinario di raccolta rifiuti per le strade colpite dell’emergenza meteo, senza limiti quantitativi e senza appuntamento. Appena le strade sono agibili, Hera attiva la raccolta per ingombranti, Raee (per esempio frigoriferi, pc, forni, televisioni, eccetera) e altri rifiuti non differenziabili. Per quanto possibile, viene richiesto di separare le tipologie di rifiuti e di esporli su suolo pubblico, in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni (non sotto alberi, portici o cavi aerei e non appoggiati a recinzioni).

Le chiamate al Numero verde 800024662
Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 2.500 chiamate (dato alle ore 13 di oggi). Tra le maggiori richieste, a chi rivolgersi per avere beni di prima necessità e informazioni sulla mobilità, oltre a domande di intervento che sono state girate ai soggetti competenti.

Alluvione, sopralluogo a Cesena del presidente Bonaccini insieme al sindaco Lattuca

Alluvione, sopralluogo a Cesena del presidente Bonaccini insieme al sindaco LattucaIl grande cuore delle persone e la macchina operativa per affrontare e uscire dalle drammatiche conseguenze dell’alluvione. I cittadini, donne e uomini, volontari e giovani arrivati da tutta Italia, Protezione civile regionale e nazionale, Vigili del fuoco, Polizia locale, Forze dell’ordine, tante associazioni. Tutti impegnati per liberare le case e le strade dal fango.

Questa mattina il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, assieme al sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, ha fatto un sopralluogo nella città romagnola nei giorni scorsi invasa dall’acqua in molte vie. Dove i residenti e la comunità stanno affrontando un faticoso ritorno alla normalità.

“Insieme al sindaco Lattuca- afferma Bonaccini- abbiamo fatto il punto della situazione al centro comunale di protezione civile e recandoci nelle strade alluvionate: abbiamo ascoltato i cittadini, donne e uomini che stanno dimostrando una forza e una voglia di reagire straordinarie. Lo stesso volontari e volontarie e tutto il sistema regionale. Molte persone mi hanno voluto dire che credono nella nostra terra: siamo e saremo al loro fianco e lo ribadisco,  ricostruiremo tutto”.

Partito dalla Fiera di Cesena, sede del centro di ritrovo volontari, Bonaccini ha poi incontrato i volontari stessi, operatori di protezione civile, Vigili del fuoco e Croce Rossa al Centro operativo comunale, il Coc di Protezione civile del Comune di Cesena e dell’Unione Comuni Valli del Savio. In questo presidio, in cui sono custodite le attrezzature, si risponde ai cittadini che chiamano, si coordinano gli interventi, si preparano pasti e ciò che serve.

Subito dopo si sono recato alla scuola Don Milani, zona oltre Savio e zona Ippodromo, di fronte al Palasport, nella cui grande palestra si accumula e gestisce tutto ciò che serve e arriva per i cittadini: cibo, vestiario, attrezzi. Beni che vengono donati anche da tantissimi cittadini.

Lì le persone alluvionate trovano volontari e volontarie, tanti di associazioni e organizzazioni giovanili e scout, che preparano e distribuiscono pasti, pacchi alimentari (con anche attenzione alle allergie: c’è una linea senza glutine), nonché beni di prima necessità.

Poi i sopraluoghi nelle zone alluvionate, dove le strade vengono ripulite dal fango: oltre Savio, parrocchia San Rocco, detta anche il Campino, via ex Tirassegno, Ponte Vecchio. Qui l’incontro e l’ascolto dei cittadini e dei residenti e l’impegno ribadito a fare tutto ciò che servirà per uscire dall’emergenza, ricostruire, ottenere i risarcimenti per tutti i danni subiti.
Red

A13 Bologna-Padova: chiusa l’uscita di Rovigo

A13 Bologna-Padova: chiusa l’uscita di RovigoSulla A13 Bologna-Padova, al fine di consentire l’esecuzione delle attività previste nel piano di ammodernamento del cavalcavia dello svincolo di Rovigo, situato al km 70+291, la stazione di Rovigo – già chiusa in entrata verso Bologna – sarà chiusa anche in uscita per chi proviene da Padova, dalle 22:00 di mercoledì 24 alle 6:00 di mercoledì 31 maggio, in modalità continuativa. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Villamarzana Rovigo sud o di Boara.

 

 

Alluvione, almeno 10 milioni di piante da frutto da estirpare da Bologna a Rimini

Alluvione, almeno 10 milioni di piante da frutto da estirpare da Bologna a RiminiConfagricoltura Emilia Romagna inizia a scrivere i numeri del disastro nel cratere colpito dall’alluvione. Stiamo parlando di almeno 10 milioni di piante da frutto da estirpare – in particolare peschi e kiwi i più sensibili al ristagno idrico ma anche albicocchi -, lungo l’arteria sommersa d’acqua che lega Bologna a Rimini, fino a sfiorare in parte il territorio ferrarese; non sono incluse le colture arboree distrutte dalle frane o trascinate a valle dalla furia del fango, nelle aree collinari e pedemontane. Ma il peggio deve essere ancora calcolato perché, nelle prossime settimane, rischia l’espianto un numero quattro-cinque volte maggiore: oltre 40 milioni circa di alberi da frutto delle specie più resistenti e robuste tra cui melo, pero, susino, ciliegio, olivo e vite.

«Si è aperta una voragine socio-economica e ambientale – commenta Confagricoltura Emilia Romagna -. Occorrono non meno di 40-50 mila euro a ettaro per reimpiantare un frutteto o un vigneto e diversi anni per arrivare alla piena produzione, fermo restando – tra gli aspetti da evidenziare – che è quasi impossibile reperire sul mercato un quantitativo così alto di piantine. Nel frattempo è già partita la gara di solidarietà tra agricoltori per portare soccorso e salvare il salvabile nei campi. Le sedi di Confagricoltura – non solo quelle regionali -, sono pronte a inviarci volontari, tecnici e agronomi, ma anche mezzi di trasporto, attrezzature, viveri e mangimi».

Poi l’appello: «La priorità è intervenire celermente, assistere gli agricoltori isolati, alleggerire il lavoro di chi sta cercando disperatamente di limitare il danno nei magazzini e negli stabilimenti di lavorazione, nelle stalle, nelle serre e nei vivai. Serve ogni tipo di aiuto: generi alimentari dove scarseggiano, viveri nei paesi irraggiungibili perché le strade sono sbarrate o sventrate dagli smottamenti; mangimi e foraggi per il bestiame; escavatori e idropulitrici per le varie operazioni di pulizia e ripristino».

Sarà a Ravenna il centro operativo per la macchina dei soccorsi, con l’obiettivo di non fare mai mancare il supporto ad agricoltori e imprese. L’emergenza è senza fine. Confagricoltura Ravenna si occuperà dell’organizzazione e del coordinamento logistico, con centri di raccolta e squadre d’intervento.

Maltempo, Coldiretti ER: raccolta fondi per agricoltori alluvionati

Maltempo, Coldiretti ER: raccolta fondi per agricoltori alluvionati“Apriamo una raccolta fondi con l’intento di alleviare le sofferenze di chi si trova ad attraversare un momento difficilissimo. I campi sono ancora sott’acqua, le frane hanno devastato il territorio e migliaia di aziende hanno subito danni gravissimi, quando addirittura non sono del tutto sparite. In tutto questo tanti dei nostri soci e le loro famiglie temono ancora per la loro incolumità”. Lo ha detto il Presidente di Coldiretti Emilia Romagna Nicola Bertinelli.

“Sono sempre più numerose le telefonate di agricoltori e cittadini comuni da tutta Italia che chiedono di potersi rendere utili e sostenere chi ha perso tutto in questa circostanza catastrofica. Per questo motivo – ha detto il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna Marco Allaria Olivieri – la Federazione Regionale di Coldiretti ha provveduto ad aprire un conto corrente destinato a raccogliere donazioni in aiuto delle popolazioni colpite dalle alluvioni che hanno martoriato il territorio della regione.

Parte dunque l’iniziativa di solidarietà “Salviamo le nostre campagne” grazie alla quale sarà possibile sostenere le aziende agricole colpite con un versamento sull’IBAN IT 55 U 02208 02480 000106765286, intestato a Federazione Regionale Coldiretti Emilia Romagna con causale “Alluvione Emilia-Romagna 2023”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 22 maggio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, lunedì 22 maggio 2023Sereno o poco nuvoloso con addensamenti durante le ore centrali della giornata sui rilievi. Possibilità di isolati piovaschi o brevi rovesci pomeridiani sull’appennino.

Temperature minime quasi stazionarie comprese tra 13/14 gradi della costa e 16 gradi della pianura occidentale, massime in ulteriore aumento comprese tra 20/21 gradi delle aree costiere e 25/26 gradi delle pianure interne. Venti deboli e variabili, a regime di brezza sulla costa. Mare poco mosso; localmente e temporaneamente mosso al largo al mattino.

(Arpae)

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