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domenica, 21 Dicembre 2025
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Bacino mediterraneo e adriatico-ionico, all’Emilia-Romagna oltre 15 milioni di euro per 35 progetti

Bacino mediterraneo e adriatico-ionico, all’Emilia-Romagna oltre 15 milioni di euro per 35 progettiSono complessivamente 35 i progetti europei, nell’ambito della Cooperazione territoriale nel bacino mediterraneo e adriatico-ionico, che coinvolgono il territorio regionale con finanziamenti per oltre 15 milioni di euro. A certificare e approvare progetti e finanziamenti i Comitati di sorveglianza dei programmi europei Euro-Med e Italia-Croazia, che si sono svolti nei giorni scorsi a Lubiana (Slovenia) e Venezia.

“Un risultato straordinario del sistema regionale nel suo complesso. Un esito- commenta l’assessore regionale alle Politiche Ue, Paolo Calvano- che nasce anche dal ruolo che la Regione Emilia-Romagna svolge da anni negli organismi di gestione dei programmi della Cooperazione Territoriale Europea, e che ci consente di coordinare le iniziative del territorio regionale con particolare attenzione per quelle che guardano all’innovazione, alla sostenibilità e alla transizione ecologica”.

All’interno del Programma di Cooperazione transnazionale Interreg Euro-Med 2021-2027, 8 progetti su 56 coinvolgono partner del territorio emiliano-romagnolo, con un finanziamento superiore ai 3 milioni di euro. Si tratta della Regione Emilia-Romagna, Unione della Romagna Faentina, Fondazione istituto sui trasporti e la logistica nonché la Città Metropolitana di Bologna, tutti soggetti impegnati come capofila o partner nella realizzazione di iniziative che puntano a sperimentare a livello locale nuove pratiche di turismo sostenibile, economia innovativa e promozione delle aree verdi urbane per l’area mediterranea.
ll Programma EuroMed coinvolge 14 Stati dell’area mediterranea, tra cui 4 Paesi non Ue in stato di preadesione, e ha l’obiettivo di contribuire alla transizione verso una società climaticamente neutrale, assicurando contestualmente la crescita sostenibile e il benessere dei cittadini. Cofinanziato dall’Unione europea attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), per la programmazione 2021-2027 ha una dotazione complessiva di quasi 294 milioni di euro.

Invece, nell’ambito del primo bando sui progetti standard del Programma di Cooperazione Territoriale Europea transfrontaliera Italia-Croazia, che ha messo a disposizione 92 milioni di euro, il Comitato di sorveglianza ha approvato 55 progetti complessivi di cui 27 coinvolgono i territori di Bologna, Ravenna, Ferrara, Forlì-Cesena e Rimini: le iniziative porteranno al territorio risorse per quasi 12 milioni di euro.
Rispetto ai 27 progetti approvati per l’Emilia-Romagna, 11 hanno come capofila attori del sistema regionale e prevedono interventi che contribuiranno allo sviluppo della strategia Adriatico-Ionica (Eusair) sui temi della crescita sostenibile nell’economia blu, della tutela dell’ambiente e della biodiversità, anche attraverso strategie di adattamento climatico e misure di prevenzione dei rischi, della valorizzazione del patrimonio culturale e di soluzioni innovative orientate alla mobilità e al turismo sostenibile.

1° dicembre Giornata mondiale contro l’Aids. In Emilia-Romagna negli ultimi 17 anni dimezzate le infezioni da Hiv

1° dicembre Giornata mondiale contro l’Aids. In Emilia-Romagna negli ultimi 17 anni dimezzate le infezioni da HivIn Emilia-Romagna, negli ultimi 17 anni, si è registrato un calo costante del numero di persone che la contraggono: nel 2022 i casi registrati sono stati 162, contro i 368 del 2006, circa il 56% in meno. Un dimezzamento che interessa sia gli uomini che le donne e che rappresenta, complessivamente, un risultato importante.

Resta però alta – nel 2022 il 56% dei casi – la percentuale di coloro che giungono a una diagnosi Hiv tardiva, cioè persone diagnosticate sieropositive che presentavano già la sindrome da immunodeficienza acquisita (Aids) o con un numero di linfociti CD4 – i globuli bianchi responsabili della risposta immunitaria dell’organismo – basso, inferiore a 350 cellule/mm (una persona sana ha un numero medio di CD4 che oscilla tra i 500 e i 1.200).

Per questo motivo anche quest’anno, in occasione della Giornata mondiale contro l’Aids, il 1^ dicembre, la Regione Emilia-Romagna, assieme al Servizio sanitario regionale e a HelpAids e in collaborazione con Arcigay, Gruppo Trans APS e Plus Odv, promuove la campagna di sensibilizzazione e comunicazione “Il lato positivo” (https://www.helpaids.it/il-lato-positivo). Con un messaggio importante: “Amo la mia vita anche con l’Hiv. Grazie al test sono in terapia e non trasmetto l’infezione”. Per bandire stereotipi o pregiudizi, per informare sull’importanza di sottoporsi al test – anonimo, semplice e gratuito – e per giungere, nell’eventualità, a una diagnosi precoce e a una presa in carico tempestiva che, attraverso la terapia antiretrovirale, non solo può salvare la vita, ma può tutelare la qualità stessa della vita che è possibile condurre.

L’iniziativa dà continuità al messaggio U equal U (U=U), che letteralmente significa “Undetectable=Untrasmittable”, ovvero “Non rilevabile = Non trasmissibile”: le persone in terapia antiretrovirale che hanno raggiunto una soppressione virologica stabile non trasmettono il virus dell’Hiv. È lo slogan internazionale, basato su evidenze scientifiche, adottato per la difesa dei diritti delle persone con Hiv in terapia antiretrovirale.

“La costante diminuzione che si continua a registrare nel numero di persone che contraggono l’infezione da Hiv ogni anno è estremamente importante, ma non può bastare a farci ritenere soddisfatti, non finché una diffusione del virus esiste, e ancora troppe persone scoprono di averlo contratto in maniera tardiva- sottolinea l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. Per questo anche quest’anno, come ogni anno, come Regione siamo in prima linea, assieme alla nostra Sanità pubblica regionale e alle associazioni di volontariato, per sensibilizzare i cittadini: perché l’informazione può fare la differenza. Sapere consente di prevenire il rischio di contrarre il virus, rende consapevoli sulla necessità di sottoporsi regolarmente al test, che in caso di necessità ci permette di giungere a una diagnosi precoce, a cure tempestive, tutelando noi stessi e gli altri. Sapere, è importante ricordarlo, può salvare la vita”.

Le iniziative per la Giornata mondiale contro l’Aids

Test day nelle piazze e nelle sedi ospedaliere, incontri aperti alla cittadinanza, formazione per operatori delle associazioni che assistono le persone sieropositive. In occasione della Giornata mondiale contro l’Aids sono numerose le iniziative promosse su tutto il territorio regionale dalle Aziende sanitarie e ospedaliere anche in collaborazione con associazioni, enti locali, istituti scolastici e farmacie. L’obiettivo è quello di informare i cittadini sulla malattia e sensibilizzare rispetto all’adozione di buone pratiche utili a scongiurare il rischio di contagio e all’importanza, per le persone che hanno una vita sessualmente attiva, di fare periodicamente il test (programma in allegato).

L’Hiv in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna nel 2022, secondo i dati forniti dal Settore prevenzione collettiva e sanità pubblica della Regione, sono state registrate 162 nuove diagnosi di infezioni da Hiv in persone residenti, con un’incidenza pari a 3,6 casi ogni 100mila abitanti. L’incidenza si mantiene più alta nelle persone di sesso maschile (5,7 rispetto al 1,7 del sesso femminile). Nel periodo 2006-2022 l’incidenza media è risultata pari a 6,9 casi per 100mila abitanti, con un trend complessivamente in calo in entrambi i sessi, anche se più marcato in quello maschile.

Nell’intero periodo considerato, le persone sieropositive diagnosticate sono prevalentemente di sesso maschile (74%), nella fascia di età 30-39 anni (30%) e di nazionalità italiana (68%). La modalità di trasmissione principale risulta essere, nell’87% dei casi, quella sessuale (51% eterosessuale e 36% omo-bisessuale); in particolare nel 2022 la trasmissione omo-bisessuale risulta quasi equivalente rispetto a quella eterosessuale (rispettivamente 42% e 41%). In quasi un quinto dei casi (19%) di sesso femminile, la sieropositività è stata scoperta in corso di gravidanza; si tratta principalmente di donne straniere (84%).

L’incidenza per classi di età mostra come la fascia più colpita sia quella tra i 20 e 49 anni: il fenomeno è appena rilevabile per i giovanissimi sotto i 20 anni e di minor impatto negli ultracinquantenni. Le persone straniere con diagnosi di infezione da Hiv rappresentano poco meno di un terzo (32%) del totale: sono sensibilmente più giovani rispetto agli italiani e prevalentemente di sesso femminile. L’incidenza degli stranieri presenta un andamento costantemente più alto rispetto a quello degli italiani, anche se la differenza si è ridotta nel tempo.

 

Consiglio comunale il 30 novembre al castello di Formigine

Consiglio comunale il 30 novembre al castello di FormigineSi terrà giovedì 30 novembre la prossima seduta del consiglio comunale di Formigine presso le sale del castello di Piazza Calcagnini. All’attenzione dei consiglieri sette proposte di deliberazione e una mozione. Conti pubblici locali al centro del dibattito con la discussione del bilancio di previsione 2024/2026 e dei relativi allegati. Quattro delibere saranno invece dedicate all’aggiornamento dei conti 2023/2025, con la variazione di bilancio, del budget della Formigine Patrimonio e del Documento Unico di Programmazione.

Verrà sottoposta all’approvazione del Consiglio anche l’autorizzazione alla permuta della nuda proprietà di un terreno con immobile da destinare a fini sociali. Significativa anche la proposta di deliberare un nuovo regolamento di Polizia Urbana, con norme e dispositivi che aggiornano il testo alle mutate condizioni sociali ed economiche di oggi. Ultimo testo in esame, una mozione sul tema “corsi ed eventi pubblici di discussione sessuale ed affettiva”. Si inizia alle 20.30 e come di consueto sarà disponibile la trasmissione in diretta streaming grazie al sistema audio-video in alta definizione sul canale YouTube del Comune di Formigine alla sezione “Live”.

Maranello, via all’ampliamento delle rete ciclabile: partiti i lavori in via Tito Speri e al parco Due

Maranello, via all’ampliamento delle rete ciclabile: partiti i lavori in via Tito Speri e al parco DueSono partiti in questi giorni i lavori di realizzazione della pista ciclopedonale che sorgerà in Via Tito Speri nei pressi del Parco Due e che comprenderà anche un tratto all’interno dell’area verde.

L’opera collegherà in sicurezza per le biciclette l’incrocio di Via Claudia-Via Grizzaga sia con Via Boito – quindi con le scuole primarie Stradi – sia con il centro di Maranello. ll nuovo percorso protetto garantirà una maggiore tutela a pedoni e ciclisti, avrà una larghezza di due metri e mezzo – ad eccezione di alcuni restringimenti dovuti alle caratteristiche della strada – a verrà realizzato, meteo permettendo, entro la fine di febbraio.

Sempre in tema di ‘mobilità sostenibile’, la rete ciclabile maranellese verrà ampliata ulteriormente nei mesi a seguire, per collegare tra loro in sicurezza aree del territorio nelle quali al momento non c’è piena continuità per chi si sposta in bicicletta.

Il progetto, grazie ad un finanziamento da 900mila euro messo a disposizione dal PNRR al quale l’Amministrazione è riuscita ad accedere, prevede infatti la realizzazione di raccordi ciclopedonali in prossimità dell’incrocio di Via Claudia-Via Grizzaga e di nuovi percorsi per bici lungo l’intera Via Magellano e Via Nobile. A fine lavori, risulteranno dunque collegate tra loro, a livello di ciclabilità, aree come quella di Via Trebbo-Via San Giovanni Evangelista-Via Giardini, il Terminal Bus, Via per Vignola (fino a Pozza) e il Parco Due (quindi il centro di Maranello).

“Nel cogliere anche questa opportunità legata ai fondi PNRR – sottolinea Luigi Zironi, Sindaco di Maranello – l’idea di fondo è quella di rendere la nostra rete ciclopedonale ancora più funzionale e sicura. Una volta conclusi i lavori, infatti, in alcuni punti che ora presentano delle interruzioni per i ciclisti non sarà più necessario abbandonare la sede protetta per passare da una zona all’altra. L’obiettivo è creare le migliori condizioni possibili per chi è disposto a spostarsi in bicicletta lungo il tragitto casa-scuola o casa-lavoro”.

“Tra le ragioni che hanno consentito al nostro progetto di ricevere ingenti contributi – aggiunge Chiara Ferrari, Assessore alla Mobilità e ai Lavori pubblici – c’è il fatto di essere inserito in una programmazione più ampia di interventi che hanno prospettive anche di medio e lungo termine. Molte delle nostre azioni, compresi l’efficientamento termico delle scuole e la progettazione delle Comunità energetiche, si legano tra loro sul tema della sostenibilità ambientale e della lotta ai cambiamenti climatici, proprio perché fanno parte di una strategia che punta ad affrontare il problema da più fronti contemporaneamente”.

 

Elenco di chiusure programmate sulle autostrade della regione e sulla Tangenziale di Bologna

Elenco di chiusure programmate sulle autostrade della regione e sulla Tangenziale di BolognaSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 29, alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli e Bologna Borgo Panigale, per chi proviene da Milano ed è diretto verso Ancona/Pescara. Di conseguenza, non sarà raggiungibile l’area di servizio “La Pioppa ovest”. In alternativa si consiglia di proseguire sulla A1 e percorrere il Raccordo di Casalecchio fino all’allacciamento con la A14, da dove si potrà proseguire in direzione di Ancona/Pescara.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di giovedì 30 novembre alle 6:00 di venerdì 1 dicembre, sarà chiusa la stazione di Valle del Rubicone, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene da Ancona, in modalità alternata.  In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena o di Rimini nord.

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Sul Raccordo di Casalecchio, per consentire lavori di manutenzione delle barriere antirumore, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 29, alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14 Bologna-Taranto) ed è diretto verso Milano e sarà contestualmente chiusa la stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso Milano.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, ai veicoli in entrata alla stazione di Bologna Casalecchio e diretti verso Milano, si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale sulla A14, mentre chi è in transito sulla A14, con provenienza da Ancona ed è diretto verso Milano, potrà proseguire regolarmente sulla A14, per poi immettersi sulla A1, in direzione di Milano; per la chiusura dell’entrata di Bologna Casalecchio: Bologna Borgo Panigale, sulla A14.

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Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 22:00 di mercoledì 29 alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiusa la stazione di Occhiobello, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa, si consiglia di uscire alla stazione di Rovigo sud Villamarzana o di Ferrara nord. Dalle 22:00 di giovedì 30 novembre alle 6:00 di venerdì 1 dicembre, sarà chiusa l’area di servizio “Po est”, situata nel tratto compreso tra Ferrara nord e Occhiobello, verso Padova; dalle 22:00 di venerdì 1 alle 6:00 di sabato 2 dicembre, sarà chiusa la stazione di Ferrara nord, in uscita per chi proviene da Padova. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Occhiobello o di Ferrara sud.

Sempre sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 29, alle 6:00 di giovedì 30 novembre, sarà chiusa la stazione di Bologna Arcoveggio, in uscita per chi proviene da Bologna.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Bologna Fiera, sulla A14 Bologna-Taranto.

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Sulla D13 Diramazione Padova sud e sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di manutenzione della segnaletica, nelle due notti di giovedì 30 novembre e venerdì 1 dicembre, con orario 22:00-6:00, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura, in modalità alternata:

Sulla D13 Diramazione Padova sud: saranno chiusi, per chi proviene da Padova città, gli svincoli di immissione sulla A13 Bologna-Padova, verso Bologna e in direzione di Padova. In alternativa si consiglia: verso Bologna, di entrare sulla A13 alla stazione di Terme Euganee; verso Padova, di entrare sulla A13 alla stazione di Padova Zona Industriale.

Sulla A13 Bologna-Padova: saranno chiusi, per chi proviene da Bologna o da Padova, gli svincoli di immissione all’uscita della stazione di Padova sud. In alternativa, si consiglia: per chi proviene da Bologna, di uscire alla stazione di Terme Euganee; per chi proviene da Padova, di uscire alla stazione di Padova Zona Industriale.

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Sulla Tangenziale di Bologna, per consentire lavori propedeutici previsti nell’ambito del lotto 0 del Passante, saranno adottati i seguenti provvedimenti di chiusura: dalle 22:00 di mercoledì 29 alle 6:00 di giovedì 30 novembre,sarà chiuso il tratto tra lo svincolo 8 Fiera e lo svincolo 11 San Vitale, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. Di conseguenza, saranno chiusi gli svincoli 8 bis Viale Europa, 9 San Donato e 10 Zona Industriale Roveri, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 8 Fiera, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Europa, Via Michelino, Viale Tito Carnacini, Viale Giuseppe Fanin, Via Santa Caterina di Quarto, SP86 Lungosavena, Via dell’Industria, Via Larga, Via Giuseppe Massarenti, per rientrare sulla Tangenziale attraverso lo svincolo 11 San Vitale.

Si ricorda che gli svincoli 8 bis Granarolo Caab e 10 Zona Industriale Roveri, rimarranno chiusi, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14, fino alle 6.00 di sabato 2 dicembre, in modalità continuativa, per consentire le stesse lavorazioni relative al lotto 0 del Passante:  dalle 22:00 di venerdì 1 alle 6:00 di sabato 2 dicembre, sarà chiuso il tratto compreso tra lo svincolo 8 Fiera e lo svincolo 11 bis Castenaso, verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto. Di conseguenza, saranno chiusi gli svincoli 8 bis Viale Europa, 9 San Donato e 10 Zona Industriale Roveri, in entrata verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto e in uscita per chi proviene da Casalecchio di Reno/A1 Milano-Napoli.

In alternativa si consiglia: per la chiusura del tratto, dopo l’uscita obbligatoria allo svincolo 8 Fiera, percorrere la viabilità ordinaria: Viale Europa, Via Michelino, Viale Tito Carnacini, Viale Giuseppe Fanin, Via Santa Caterina di Quarto, SP86 Lungosavena, Via dell’Industria, Via Larga, Viale Lenin, per rientrare sulla Tangenziale allo svincolo 11 bis Castenaso.

 

Libere mete 2023, 15a rassegna di videoproiezioni del CAI Sassuolo

Libere mete 2023, 15a rassegna di videoproiezioni del CAI SassuoloIl Club Alpino Italiano, col patrocinio del Comune di Sassuolo, presenta LIBERE METE 2023, 15° rassegna di videoproiezioni con i protagonisti della montagna, ricordi di un anno di gite, escursioni e corsi della sezione. Durante la serata verrà presentato il programma 2024 e saranno premiati con l’Aquila CAI i soci che hanno raggiunto il 25° e 50° anno di iscrizione.

Appuntamento venerdì 1 dicembre, ore 21:00 presso la Sala di quartiere Falcone e Borsellino di via Refice, 23 a Sassuolo. Ingresso libero

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attacco hacker ai sistemi delle tre Aziende sanitarie modenesi

Attacco hacker ai sistemi delle tre Aziende sanitarie modenesiAzienda USL di Modena, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e Ospedale di Sassuolo Spa informano che nella notte si è verificato un attacco hacker ai sistemi informatici. L’attacco ha caratteristiche simili a quanto avvenuto, nei mesi scorsi, in altre regioni. Immediatamente sono state messe in atto tutte le procedure necessarie per mantenere la sicurezza delle informazioni ed evitare la propagazione dell’attacco, mentre si lavora per individuare l’evento scatenante. Si è inoltre riunita un’unità di crisi per la gestione dell’emergenza.

Al momento sono state bloccate le attività dei Centri prelievi, riservando l’esecuzione degli esami di laboratorio alle sole urgenze ospedaliere.

Rimangono garantiti i servizi di emergenza, che lavoreranno tramite sistemi cartacei e utilizzando la rete locale. Per questo motivo sono previsti rallentamenti fino alla progressiva risoluzione del problema: si chiede dunque ai cittadini di utilizzare responsabilmente il Pronto soccorso. Funziona normalmente il servizio di 118.

Anche le prestazioni programmate nella giornata di oggi, sia ospedaliere che territoriali, potranno subire dei rallentamenti o sospensioni per la difficoltà di esecuzione degli esami; potranno verificarsi disagi anche nella refertazione e nell’accesso ai servizi telefonici.

Le Aziende sanitarie sono impegnate nella risoluzione del problema il più rapidamente possibile.

 

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 30 novembre 20232

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 30 novembre 20232Durante il giorno cielo coperto con piogge a carattere diffuso di debole intensità; dalla serata intensificazione delle precipitazioni sui rilievi centro-occidentali. Visibilità ridotta nelle ore serali e notturne per nubi bassi sui rilievi e foschie, anche dense, sulla pianura e nelle aree vallive.

Temperature minime in aumento, comprese tra 2 e 5 gradi; massime in diminuzione sul settore occidentale e in aumento su quello orientale, con valori compresi tra 4 e 14 gradi. Venti al mattino deboli nord-occidentali in pianura, deboli da sud-ovest sui rilievi. Nel corso della giornata in pianura si dispongono da nord; dal pomeriggio sui rilievi in intensificazione da moderati o forti sud-occidentali. Mare mosso sotto costa, molto mosso al largo.

(Arpae)

“Poesia E…” di Carmine De Nicola, venerdì 1 dicembre al Crogiolo Marazzi di Sassuolo

“Poesia E…” di Carmine De Nicola, venerdì 1 dicembre al Crogiolo Marazzi di SassuoloI versi inediti di Carmine De Nicola sono i protagonisti di una serata di parola e di musica  venerdì 1 dicembre al Crogiolo Marazzi. Un appuntamento, patrocinato dal Comune di Sassuolo, dove “parola e musica si fondono in un abbraccio appassionato” che darà voce ai versi raccolti in “Poesia E…”,  il libro scritto appunto da Carmine De Nicola, dipendente del Gruppo Marazzi, edito da Gruppo Albatros il Filo.

 

La lettura delle poesie di De Nicola sarà accompagnata dalle note classiche  del giovane chitarrista e compositore Francesco Spina,  vincitore di concorsi nazionali ed internazionali.

Seguirà la performance dell’Ensemble Chitarristico “Sessantacorde”,  un gruppo di musicisti nato dai corsi FREP – Formazione Ricorrente e Permanente – dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Peri Merulo di Reggio Emilia e Castelnuovo ne’ Monti guidati dal maestro d’orchestra Giacomo Bigoni,  docente dello stesso conservatorio e chitarrista solista premiato a livello internazionale.

A chiudere la serata sarà il musicista Francesco Spina con pezzi selezionati dal repertorio classico.

L’appuntamento è ad ingresso gratuito  presso il Crogiolo Marazzi,  venerdì 1 dicembre alle ore 20.30.

Post alluvione: Bonaccini e Priolo incontrano nuovamente i rappresentanti dei comitati dei cittadini colpiti

Post alluvione: Bonaccini e Priolo incontrano nuovamente i rappresentanti dei comitati dei cittadini colpitiProseguono gli incontri e il dialogo con cittadini e imprese su tutto il territorio. Nel pomeriggio di ieri, secondo appuntamento, dopo il primo confronto del 21 ottobre, tra la Regione e i comitati dei cittadini colpiti dall’alluvione dello scorso maggio. Il presidente, Stefano Bonaccini, ha ricevuto una delegazione dei comitati in viale Aldo Moro, a Bologna, insieme alla vicepresidente con delega alla Protezione civile e Ambiente, Irene Priolo, agli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo economico e Lavoro) e Paolo Calvano (Bilancio).

Nella riunione è stato fatto il punto, in particolare, sulle ordinanze di risarcimento danni, sul funzionamento della piattaforma Sfinge, sul bando auto e sul programma di ulteriori interventi sul reticolo idrografico coinvolto dagli eventi alluvionali. Presente anche il direttore dell’Autorità di Bacino Andrea Colombo, che ha illustrato le prime valutazioni sulle strategie che saranno messe in campo nei prossimi mesi.

“Come promesso il mese scorso, da parte della Regione c’è la massima disponibilità a collaborare con i cittadini e i loro rappresentanti: e tale resterà fino a che non saranno risolti tutti i problemi e le criticità legate a questo evento drammatico” ha spiegato Bonaccini ribadendo che la priorità più urgente oggi resta l’inserimento dei beni mobili all’interno del perimetro dei risarcimenti decisi dal Governo e messi in pratica dalla struttura commissariale.

“Senza il rimborso di tutti i beni mobili danneggiati- ha ribadito il presidente-, non ci potrà mai essere un risarcimento al 100% come promesso dal Governo. Su questo punto, non saremo soddisfatti finché non sarà rimborsato l’ultimo bene colpito dall’alluvione”.

Durante l’incontro è stato fatto il punto sul funzionamento della piattaforma informatica ‘Sfinge alluvione 2023’, versione aggiornata di quella voluta e realizzata dalla Regione nel 2012 per il sisma in Emilia e dove cittadini e imprese possono presentare dal 15 novembre la richiesta di contributo danni. Al momento sono oltre 1.200 gli accessi registrati.

Riguardo al bando auto, sono oltre 4.400 le domande presentate, per un finanziamento complessivo di circa 14,8 milioni di euro. In queste settimane sono arrivate circa 2mila richieste di chiarimenti alle quali la Regione ha dato riscontro, in alcuni casi anche con assistenza telefonica. Attualmente sono in corso le verifiche e i controlli di conformità delle prime 1.060 domande, in collaborazione con l’Aci. Il bando resterà aperto fino a dicembre 2024.

Frane, fiumi, costa: da Piacenza alla Romagna 33 milioni di euro per finanziare 44 interventi

Frane, fiumi, costa: da Piacenza alla Romagna 33 milioni di euro per finanziare 44 interventiConsolidamento e mitigazione del rischio frane. Rafforzamento degli argini e miglioramento dell’assetto idraulico dei corsi d’acqua. Attenuazione del rischio costiero e adattamento ai cambiamenti climatici. Ancora, opere di difesa e ingegneria naturalistica, ripristino delle sponde, potenziamento del sistema di monitoraggio idrometrico e pluviometrico della rete regionale.

Sono 44 in tutto gli interventi, da Piacenza alla Romagna, ammessi, dopo l’esame del Nucleo di valutazione, da un bando della Regione per il contrasto del dissesto idrogeologico “secondo un approccio ecosistemico e privilegiando approcci e tecnologie naturali”.

Presentati da tre soggetti, e precisamente l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, l’Agenzia interregionale per il fiume Po (Aipo) e l’Agenzia regionale prevenzione ambiente energia (Arpae), gli interventi verranno finanziati con un pacchetto da 33 milioni di euro circa. Si tratta di risorse dal Programma Fesr 2021-27.

“Da inizio mandato abbiamo attivato o in programma oltre 4800 interventi con un investimento di più di 1,1 miliardi- dichiara la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo-. A questi si stanno sommando i cantieri delle somme urgenze e di ulteriori interventi aperti a seguito dell’eccezionale ondata di maltempo di maggio”.

“Il nostro è un territorio fragile, oggi più che mai, e la prevenzione del dissesto è quindi fondamentale- commentano la vicepresidente e l’assessore allo Sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla-. Ed è anche per questo che abbiamo deciso di destinare queste risorse europee per finanziare una serie di interventi volti a contrastare il rischio idrogeologico, attivare misure di monitoraggio e rafforzare presidi”.

I tre obiettivi

Le proposte d’intervento hanno tre obiettivi.

Primo, contrastare il rischio idrogeologico e, in particolare, mettere in campo attività per evitare e ridurre danni conseguenti a calamità. Laddove possibile, gli interventi devono essere integralmente “verdi” e da realizzarsi su fiumi, frane e costa in linea con le misure e gli obiettivi specifici del Piano gestione del rischio alluvioni e del Piano per l’assetto idrogeologico.

Secondo obiettivo, attivare misure di monitoraggio, allarme e reazione che implementino gli interventi già previsti dal Piano gestione del rischio alluvioni; in particolare, è richiesta l’integrazione – all’interno della rete regionale già esistente – di ulteriori strumenti di monitoraggio in grado di leggere da remoto le grandezze idro, pluvio, meteo e marine, finalizzate all’allertamento precoce.

Terzo obiettivo, infine, rafforzare presidi operativi e territoriali con funzione di “pronta reazione” agli eventi, a partire dall’infrastrutturazione di un sistema integrato e interconnesso di sale operative di livello territoriale.

Alla scadenza del termine prefissato (il 31 luglio scorso), le schede-progetto inviate sono risultate così suddivise: 17 da parte dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, 21 da parte di Aipo, 6 di Arpae. Il passo successivo sarà la sottoscrizione di una convenzione con i tre soggetti per determinare modalità e tempi di attuazione degli interventi.

I contributi per provincia

Oltre 4 milioni di euro per interventi nel piacentino; 8,6 milioni di euro per il parmense; 2,5 milioni per la provincia di Reggio Emilia; 1,6 milioni circa per il modenese; oltre 2,7 milioni per la provincia di Bologna; 3,6 milioni per il ferrarese; 1,3 milioni per la provincia di Ravenna; 1 milione per Forlì-Cesena; 1,5 milioni per il riminese. A ciò si aggiungono 1,7 milioni per interventi trasversali in varie province (creazione di una rete geodetica integrata e potenziamento del sistema di monitoraggio pluviometrico e idrometrico); 1,5 milioni per un intervento che riguarda il reggiano e il modenese; oltre 1 milione per un progetto che interessa Bologna e Reggio Emilia; oltre mezzo milione per un intervento su Parma e Reggio Emilia.

“Climbing Iran”, il coraggio di essere donna: proiezione gratuita mercoledì a Maranello

“Climbing Iran”, il coraggio di essere donna: proiezione gratuita mercoledì a MaranelloMercoledì 29 novembre alle ore 21 all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello la proiezione gratuita del film “Climbing Iran” di Francesca Borghetti: il film racconta la storia dell’iraniana Nasim Eshqi, l’unica climber professionista iraniana che pratica l’arrampicata all’aperto, e delle sue difficoltà in patria per aprirsi una strada come free climber.

Dopo essersi distinta in diversi sport, come karate e kickboxing, a 23 anni Nasim ha iniziato a scalare, rivendicando il diritto di salire in vetta oltre la forza di gravità e le difficoltà di essere donna nel proprio paese. Il film è proposto in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Sulla A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi – allacciamento con il Raccordo di Casalecchio verso Bologna

Sulla A1 chiuso per una notte il tratto Sasso Marconi – allacciamento con il Raccordo di Casalecchio verso BolognaSulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione della galleria “Monte Mario”, dalle 22:00 di giovedì 30 novembre alle 6:00 di venerdì 1 dicembre, sarà chiuso il tratto compreso tra Sasso Marconi e l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio, verso Bologna/Milano. La stazione di Sasso Marconi nord sarà chiusa in entrata verso Bologna. Nella stessa notte, ma con orario 21:00-6:00, sarà chiusa l’area di servizio Cantagallo est, situata all’interno del suddetto tratto. In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere la viabilità ordinaria: SS64 Nuova Porrettana, SS64 Porrettana, Asse Attrezzato ed entrare sul Raccordo di Casalecchio attraverso la stazione di Bologna Casalecchio.

 

Nuovo parco giochi di Villa Gandini: sabato 2 dicembre l’inaugurazione

Nuovo parco giochi di Villa Gandini: sabato 2 dicembre l’inaugurazioneÈ in programma sabato 2 dicembre a partire dalle ore 10.30 l’inaugurazione del nuovo parco giochi di Villa Gandini a Formigine.

Agli inizi degli anni 2000, il Comune aveva realizzato vicino al parcheggio di piazza Ravera (dove si tiene il mercato del sabato) un parco giochi le cui attrezzature risultavano ormai obsolete. Quasi nello stesso punto, ma un po’ più internamente rispetto a quella attuale, è stata allestita la nuova area ludica.

La mattinata dell’inaugurazione è in programma, alle ore 10.30, “Storyteller: Christmas reading time”, storie in lingua inglese per bambini dai 3 ai 7 anni a cura dei volontari dell’associazione Librarsi. Alle 11 si terrà il taglio del nastro alla presenza del Sindaco Maria Costi. Per l’occasione saranno ringraziati ufficialmente i rappresentanti della Podistica formiginese per aver raccolto, grazie ai loro eventi sportivi, 2.500 euro che saranno utilizzati per piantumare alberi nei parchi del territorio. A chiudere la mattinata ci saranno letture a cura delle bibliotecarie e giochi e attività per bambini in collaborazione con La Lumaca. A tutti i partecipanti che lo desiderano saranno regalate piante, nell’ambito della campagna regionale “Mettiamo radici per il futuro”.

Perfettamente accessibile attraverso percorsi idonei ma più protetta nel verde, la nuova area giochi sarà accessibile a tutti, comprese le persone con disabilità, e attrattiva per tutte le fasce di età. Al suo interno, è presente uno spazio attrezzato principalmente per i bambini più piccoli e dedicato all’equilibrio, con un gioco a molla che ricorda le ninfee del vicino laghetto, altalena a tema floreale, una barra di equilibrio e scivolo. Nel parco si trovano diversi tunnel, tazza e anello rotanti, trampolini e altalene. A spiccare su tutto, è la bellissima torre decorata in sommità con le foglie dei ginkgo; che in questi giorni sono al massimo del loro splendore. Non manca una struttura per l’arrampicata e la teleferica. Installato anche un nuovo sistema di illuminazione, che andrà ad integrare quello esistente. Nell’area dove sorge l’attuale parco giochi saranno posizionati porta biciclette. Il costo dell’intervento è di circa 300mila euro.

Dichiara l’assessore all’Ambiente Giulia Bosi: “Dopo più di vent’anni si inaugura una nuova pagina per il nostro parco, dove i nostri bimbi e ragazzi potranno divertirsi e crearsi bellissimi ricordi su giochi di ultima generazione: fatti con materiali che hanno cicli produttivi a bassa emissione di carbonio e prodotti realizzati in plastica e altro materiale riciclato. Questa è stata una scelta fortemente voluta per continuare a diminuire l’impatto sull’ambiente e favorire una cultura sempre più sostenibile come lo dimostra anche la scelta di regalare piccoli alberi che ognuno potrà piantare in ricordo di questa giornata”.

Riapertura del Teatro Carani: dal Partito Democratico di Sassuolo un plauso alla Fondazione

Riapertura del Teatro Carani: dal Partito Democratico di Sassuolo un plauso alla Fondazione
Claudia Borelli, Presidente Fondazione Teatro Carani

Un plauso alla Fondazione Carani per l’impegno profuso a beneficio di tutta la cittadinanza. Lungimiranza e filantropia, unite all’amore per la nostra città e a una straordinaria generosità sono i valori che caratterizzano questa bellissima operazione, che restituisce ai sassolesi un luogo carico di memorie ma anche di possibilità  di sperimentazioni future. Come Partito democratico riconosciamo l’enormità dell’operazione portata avanti dai soci della Fondazione, a cui deve andare la riconoscenza di tutti i sassolesi.

Un recupero della memoria e una valorizzazione del tessuto associativo culturale sassolese iniziato con l’amministrazione Pistoni e conclusosi con quella odierna.

Il Carani riapre: un luogo  identitario nel quale tutti noi ci riconosciamo, e ci auguriamo che anche le giovani generazioni lo vorranno come un proprio luogo di condivisione culturale; uno spazio anche per il ricco mondo dell’arte sassolese.

Dal 2 marzo anche noi saremo presenti come pubblico, e godremo  dell’interessante e bella programmazione proposta.

Must-Have Beauty e Make-up

I must-have del mercato beauty e make-up per una routine perfetta

Per organizzare una perfetta beauty e make up routine oggi non resta che affidarsi ai prodotti di ultima generazione, nati dall’interessante connubio fra scienza e tecnologia, autentici must-have realizzati dalle grandi maison della cosmesi. Ecco un’interessante carrellata di novità

I prodotti più innovativi in ambito make up and beauty. Scopriamo quali aziende li hanno lanciati

La bellezza è innovazione e ottenerla oggi è più facile. A chiarire la portata delle novità ci aiuta il report CosmoTrends 2023, che sottolinea come l’innovazione applicata al mercato beauty e make up promette di mantenere il viso e la pelle più giovani e più a lungo.

La nuova generazione di prodotti di bellezza, con cui organizzare la perfetta beauty routine e il make up, poggia sull’innovazione, sfruttando gli ultimi progressi biotecnologici e l’uso di principi attivi liofilizzati. Ad assumere grande rilevanza sono i sistemi di applicazione più attuali, un concentrato di scienza e tecnologia. Figli dell’innovazione, i prodotti del terzo millennio vantano soluzioni come i booster cutanei ad effetto filler, gli ingredienti in grado di penetrare più a fondo nell’epidermide, le ciprie ibride, che opacizzano e attenuano le rughe, i correttori che uniscono il fattore coprente a quello idratante.

Il settore make up e beauty procede velocemente, sfruttando formule sempre più sofisticate, potendo contare sull’introduzione di tecnologie rivoluzionarie e prodotti estremamente evoluti.

Aziende e scienza: l’esperienza targata Lancôme

Scienza e tecnologia procedono insieme sulla strada dell’innovazione potendo contare su esperienze come quelle proposte da Lancôme, pioniera nella scienza del microbioma, dalla quale ha tratto ispirazione per produrre il siero Advanced Génifique, un aiuto fondamentale per mantenere intatti bellezza e benessere della pelle.

Orientato alla scienza della rigenerazione il nuovo Rénergie H.C.F. Triple Serum, il siero anti-età concentrato di casa Lancôme, che offre una combinazione ottimale di ingredienti attivi, capaci di favorire il potenziale rigenerativo della pelle.

Estée Lauder e la scoperta scientifica nel campo dell’Epigenetica

La ricerca scientifica ha permesso a Estée Lauder di mettere a punto la nuova Tecnologia ChronoluxTM Power Signal, con la quale la maison ha scelto di rinnovare un prodotto iconico come il siero Advanced Night Repair. Grazie alla scoperta della nuova classe di molecole epigenetiche di micro-segnalazione, la pelle è in grado di sfruttare un aiuto fondamentale per riparare i segni del tempo, sia attraverso il naturale rinnovamento cellulare che la produzione di collagene.

La tecnologia Hexyl-R Complex: da RoC la soluzione antiage rivoluzionaria

Dopo anni di ricerche, e l’uso di più di mille molecole, gli scienziati di RoC Skincare hanno scoperto una particella rivoluzionaria, in grado di agire sui 5 punti chiave dell’invecchiamento della pelle. Tecnologia rivoluzionaria anche in tema di Retinolo. RoC, infatti, è stata la prima realtà a scoprire il metodo per stabilizzare questo componente, sfruttando la combinazione con vitamina E, potenziatori di ossigeno, per ottenere una resa efficace di creme e sieri.

I fondotinta di ultima generazione: la scienza si intreccia all’uso di prodotti con ingredienti naturali

Tra i prodotti più innovativi confermiamo la presenza di un must come il fondotinta. Il cosmetico, molto amato dalle donne, vanta soluzioni di ultima generazione, e tutta una serie di novità come quella proposta da Even Better Clinical Serum Foundation di Clinique, fondotinta tecnologicamente potenziato dalla presenza di 3 sieri skincare. La nuova formula non solo uniforma l’epidermide come un tradizionale fondotinta, ma interviene sul rituale di bellezza, eliminando le discromie della pelle, conferendo all’epidermide idratazione e maggior levigatezza.

Interessante anche la soluzione proposta da Reboot Foundation di MAKE UP FOR EVER, fondotinta realizzato per contrastare all’istante i 5 segni di affaticamento sulla pelle. A fare la differenza è il connubio fra i principi attivi idratanti, che consentono alla pelle di mantenere intatta per tutto il giorno la morbidezza. Il fondotinta inoltre garantisce maggior luminosità, grazie alla presenza degli estratti di neve rossa e ginseng.

Con Velo di Mediterranea il fondotinta abbina il make up alla soluzione trattante, donando alla pelle il massimo della protezione dagli agenti esterni, sfruttando le potenzialità dell’estratto di alga marina.

L’intelligenza artificiale nel beauty : la potenzialità dei device per prodotti personalizzati

A supportare il settore della bellezza e del make up è anche l’intelligenza artificiale. La tecnologia informatica ha permesso a Yves Saint Laurent Beauty di realizzare YSL Rouge Sur Mesure, un device che consente ai clienti di personalizzare la sfumatura del rossetto, con un’operazione online che è possibile fare comodamente da casa.

Per chi è alla ricerca di una nuance perfetta con cui connotare il rossetto, abbinandolo di volta in volta al look, non resta che valutare la soluzione offerta da Chanel. Attraverso una semplice scansione dell’immagine, che considera il colore prescelto, è possibile assicurarsi la nuance prediletta. Una volta scelta e scansionata sarà facile trovarla grazie all’utilizzo di una app.

Anche in tema di smalti è un device a permetterci di provare virtualmente le innumerevoli sfumature, come quelle offerte dalla Linea Essie On Hand.

Prenotazione online per la carta d’identità elettronica a Fiorano Modenese

Prenotazione online per la carta d’identità elettronica a Fiorano ModeneseIl Comune di Fiorano Modenese, già da fine 2017, rilascia esclusivamente la Carta d’identità elettronica (CIE). Il documento ha validità di 10 anni (per i cittadini maggiorenni) e la scadenza coincide con la data di nascita del titolare.

Le procedure di rinnovo della CIE sono più lunghe di quelle della precedente versione cartacea, pertanto, per evitare code agli sportelli comunali, i Servizi Demografici rilasciano il documento solo su appuntamento (salvo emergenze).

Ora prenotare un appuntamento è possibile anche dal sito del Comune di Fiorano Modenese, tramite l’applicazione “Io prenoto”, rispondente ai criteri di conformità previsti dal bando PNRR 1.4.1 Comuni al quale il Comune ha aderito. Il cittadino dalla home page, può cliccare sulla voce di menù “Prenotazione appuntamenti” e scegliere in autonomia, quando vuole, data e orario più comodi. Non sono necessarie credenziali per la prenotazione.

Per informazioni si può contattare il numero 0536 833223 dal lunedì al sabato dalle ore 11.30 alle ore 12.30 e il giovedì dalle 15.00 alle 16.00; oppure scrivere ad anagrafe@fiorano.it o alla PEC demografici@cert.fiorano.it.

Fiorano Modenese è il primo comune dell’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico ad utilizzare “Io prenoto”, l’applicazione verrà implementata anche negli altri comuni, in quanto rispondente ai criteri di conformità previsti dal bando PNRR 1.4.1 Comuni, al quale tutta l’Unione ha aderito.

Gli appuntamenti sono scadenzati ogni mezz’ora ed è possibile prenotarne uno solo.

Nel form per chiedere l’appuntamento occorre compilare i campi relativi al nome e cognome (indicati come “nome completo” sul modulo) e anche il campo “motivo”.

Dopo l’invio si può solo cancellare la prenotazione.

L’ufficio invita a presentarsi puntuali all’appuntamento con il codice fiscale, una fototessera recente (secondo le indicazioni del Ministero disponibili anche sul sito del Comune) e la precedente carta d’identità scaduta (o la denuncia di furto o smarrimento). Occorre anche effettuare un pagamento, in contanti o tramite Pos, di 22,20 euro per il rilascio.

All’atto dell’emissione della carta i maggiorenni potranno inoltre manifestare la loro volontà o meno alla Donazione degli Organi.

Occorre tenere presente che il documento non viene rilasciato immediatamente: sarà il Poligrafico dello Stato (e non il Comune) a produrre e inviare documento entro sei giorni lavorativi all’indirizzo fornito dal richiedente.

Giovani, coesione sociale e transizione ecologica e digitale: dalla Regione oltre mezzo milione di euro per sostenere nuovi progetti

Giovani, coesione sociale e transizione ecologica e digitale: dalla Regione oltre mezzo milione di euro per sostenere nuovi progetti
Paolo Calvano (foto di Pietro Ballardini – copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.)

Accompagnare la transizione digitale inclusiva e quella ecologica condivisa attraverso la partecipazione dei cittadini.  Coinvolgere le giovani generazioni nelle attività delle comunità locali e favorire l’emersione degli interessi sottorappresentati supportando la partecipazione dei soggetti deboli e delle persone straniere promuovendo, al contempo, la parità di genere e l’inclusione delle persone con disabilità.

Tutto questo anche grazie al nuovo bando approvato dalla Giunta regionale che, nel corso dell’ultima seduta, ha stanziato oltre mezzo milione di euro di contributi a fondo perduto per finanziare nuovi progetti partecipativi.

Col ‘Bando Partecipazione 2023’, uno dei principali strumenti attraverso cui la Regione svolge la propria azione di sostegno ai percorsi di democrazia partecipativa, potranno essere realizzati nuovi interventi per favorire il dialogo tra amministrazioni pubbliche e cittadini.

“Partecipare- afferma l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano- significa coltivare e far crescere la democrazia, e in Emilia-Romagna la partecipazione è un percorso, non un punto di arrivo. Nell’ultimo triennio abbiamo attivato interventi sul territorio investendo 2,5 milioni di euro. I processi partecipativi sono anche un’importante occasione per mettere al centro i cittadini, coinvolgendoli nelle scelte delle amministrazioni”.

È possibile anche aderire volontariamente alla sperimentazione della piattaforma regionale e-democracy, con l’obiettivo di offrire un concreto supporto alla diffusione di piattaforme tecnologiche al servizio della partecipazione democratica dei cittadini. Inoltre, è garantita un’attività di formazione e accompagnamento sia in fase di preparazione delle domande che di attuazione dei progetti finanziati.

Dal prossimo mese di dicembre, e fino a metà gennaio 2024, la Regione realizzerà per coloro che vogliono presentare richiesta di contributo un programma di attività di accompagnamento, che prevede sei seminari online tematici con attività di formazione mirata all’uso della piattaforma PartecipAzioni,  la possibilità di prenotare un’assistenza personalizzata e la presentazione del bando agli enti locali.

 

Il Bando

Le domande di contributo dovranno essere presentate esclusivamente in via telematica a partire dal 30 novembre 2023 fino alle ore 12 del prossimo 16 gennaio 2024.
Possono presentare domanda tutti i soggetti pubblici e privati con premialità per progetti presentati da tre categorie di soggetti: quelli che non hanno mai ricevuto contributi negli ultimi 3 anni; quelli organizzati della società civile come Terzo settore, volontariato, Csv, associazioni, cooperative sociali; comuni sotto i 5000 abitanti, quelli derivanti da fusione, le Unioni nonché municipalità in aree interne e montane.

Saranno valorizzate le proposte con priorità ai processi che risultano propedeutici alla realizzazione di opere, interventi e progetti la cui attuazione è prevista attraverso bandi o finanziamenti regionali di settore, nazionali, europei e del Pnrr; che sperimentano modalità di co-programmazione e co-progettazione e altre forme di valorizzazione del partenariato di progetto; che sperimentano forme di innovazione istituzionale, ovvero i cui enti responsabili delle decisioni si impegnano a fornire informazioni circa tempi, forme e modalità attraverso le quali daranno conto delle proprie decisioni.

Space economy: 2,6 milioni di euro a sostegno di nove aziende emiliano-romagnole

Space economy: 2,6 milioni di euro a sostegno di nove aziende emiliano-romagnole
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Nelle stelle si potranno sviluppare e testare materiali schermanti contro le radiazioni cosmiche che potranno poi vedere ulteriori applicazioni nel campo della radioprotezione e della terapia contro il cancro. E in assenza di gravità, servizi di monitoraggio a distanza e in tempo reale della salute degli astronauti da utilizzare poi su larga scala per i pazienti sulla terra.

Ancora, lo sviluppo di un dispositivo di presidio medico da utilizzare nel trasposto con elisoccorso di pazienti traumatizzati, che potrebbe aprire la strada a droni specializzati in soccorso nei futuri scenari di Smart City. E inoltre, un sistema di controllo di volo per velivoli a decollo verticale, che migliorerà notevolmente la sicurezza umana nelle applicazioni pericolose (incendi, terremoti alluvioni e aree con radiazioni nucleari) in cui sono attualmente in uso elicotteri con equipaggio.

Sono alcuni degli obiettivi delle nove attività progettuali (su 10 presentate), sia in ambito spaziale che aeronautico, approvate e finanziate dalla Regione Emilia-Romagna con 2,6 milioni di euro a grandi imprese e Pmi emiliano-romagnole che hanno risposto al “bando per progetti di ricerca nell’ambito dell’aerospace economy e della progettazione di infrastrutture critiche”.

Progetti che porteranno investimenti complessivi per 6,7 milioni di euro e che si rivolgono prioritariamente ai settori dell’aerospazio e della progettazione di infrastrutture critiche ma, allo stesso tempo, prevedono applicazioni e ricadute “terrestri” su vasta scala. Tant’è che ciascuna delle attività è realizzata in collaborazione con strutture di ricerca accreditate, dalle Università ai Tecnopoli fino alla Rete alta tecnologia dell’Emilia-Romagna.

La maggior parte dei progetti approvati riguarda la vera e propria economia spaziale: dalla miniaturizzazione dei satelliti allo sviluppo di materiali e prodotti destinati allo spazio. E poi le tecnologie prettamente aerospaziali, ovvero l’utilizzo delle sperimentazioni in ambiente a gravità zero, per sviluppare tecnologie poi adattabili anche sulla terra. Le altre proposte hanno puntato all’innovazione nella progettazione, realizzazione e gestione di infrastrutture critiche dalla simulazione e controllo real-time e adattivo revamping delle infrastrutture critiche fino al monitoraggio satellitare e aereo.

“Con questa misura la Regione intende sostenere progetti di ricerca e sviluppo sperimentale in grado di interpretare al meglio anche le sfide negli ambiti tecnologici dell’aerospace economy, dell’innovazione nella progettazione, della realizzazione e gestione di infrastrutture critiche– ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Questo attraverso il coinvolgimento della rete regionale Alta tecnologia e dei centri per l’innovazione accreditati. L’obiettivo è quello di rafforzare l’offerta di ricerca, coinvolgendo nuovi ricercatori e favorendo la qualificazione delle filiere produttive regionali, attraverso un’elevata capacità brevettuale, lo sviluppo di tecnologie di frontiera, l’implementazione di soluzioni innovative e l’impatto sociale e occupazionale nei territori”.

Inoltre, ha aggiunto l’assessore Colla, “finanziando questi progetti diamo concretezza sul territorio a scelte strategiche sul settore della space economy, fatta anche di una fitta rete di relazioni e collaborazioni internazionali che abbiamo realizzato negli ultimi anni. Dalla recente missione in Giappone e a Washington fino a quella a Houston, cuore mondiale dell’economia aerospaziale, insieme a Università, cluster e imprese dell’Emilia-Romagna”.

Proprio nella missione in Texas, fortemente voluta dalla Regione, si sono avviate collaborazioni in un settore fortemente strategico e dove è stata definita la partecipazione di quattro aziende regionali – Barilla, Dallara automobili, Tecnogym e Gvm Care & Research – alla prima stazione orbitante privata, alla cui realizzazione è impegnata la società statunitense Axiom Space con la collaborazione scientifica della Nasa.

Alcuni progetti, sia in ambito spazio che in ambito aeronautico, hanno una significativa valenza ambientale. Tra questi quello che punta a creare un’unità di produzione di “combustibili rinnovabili” utilizzando idrogeno generato da energia pulita e due il cui obiettivo è accelerare la transizione verso un’esplorazione spaziale più accessibile, economica e sostenibile attraverso l’innovazione nelle tecnologie di propulsione elettrica e di trasporto per piccoli satelliti. E, ancora, il progetto che si occuperà di definire un nuovo sistema di monitoraggio e di controllo di dispositivi di segnalamento luminoso aeroportuale per una maggiore sostenibilità ambientale ed efficientamento operativo.

Sabato a Fiorano il sesto incontro tematico per il percorso del #PIF24

Sabato a Fiorano il sesto incontro tematico per il percorso del #PIF24L’appuntamento è sabato 2 dicembre nella sala civica di Casa Corsini (via Statale 83, Spezzano) dalle 10:00 alle 12:00, per parlare di migrazioni, intercultura e nuove comunità. SI inizierà con un inquadramento generale sui nuovi flussi e sulle non-risposte dell’accoglienza del governo Meloni, continuando con un esempio dell’implementazione di processi di accoglienza ed integrazione interculturali sul territorio.

Saranno presenti: Giuditta Pini, parlamentare PD 2013-2022, membro del consiglio direttivo nazionale di Mediterranea Saving Humans; Marcello Medici, promotore del presidio Mediterranea Saving Humans di Formigine; Giorgia Ansaloni, maestra di italiano della “Scuola Frisoun” di Nonantola, associazione Giunchiglia-11.

La seconda parte dell’incontro prevede il coinvolgimento dei partecipanti in tavoli di confronto guidato, attraverso i quali si rielaboreranno gli stimoli ricevuti dai relatori e si formuleranno proposte concrete da tenere in considerazione per il programma elettorale 2024 del PD di Fiorano.

L’incontro sarà trasmesso in diretta streaming nel canale YouTube del Circolo PD di Fiorano, a questo link: https://youtube.com/live/g2fXNSvOZlA?feature=share

 

Consumo di suolo, in Emilia-Romagna stop a nuovi insediamenti, già salvati più di 15mila ettari di territorio

Consumo di suolo, in Emilia-Romagna stop a nuovi insediamenti, già salvati più di 15mila ettari di territorio
Il presidente Bonaccini al convegno Consumo di suolo e rigenerazione urbana

L’Emilia-Romagna taglia oltre 15.274 ettari di consumo di suolo sui 21.922 previsti nei Piano regolatori generali (Prg) e nei Piani strutturali comunali (Psc) previgenti, decaduti alla fine del 2022: il 70% in meno. Una superficie superiore, per estensione, all’intera città di Rimini.

È questo il primo risultato concreto legge regionale n. 24/2017, “Disciplina sulla tutela e l’uso del territorio”, a cinque anni dall’entrata in vigore.

La conferma arriva da una ricognizione effettuata dalla Regione in collaborazione con l’Istituto sui trasporti e la logistica, l’Università di Bologna e l’Università di Parma, per verificare lo stato di attuazione delle previsioni insediative entro il 31 dicembre 2021, il termine entro il quale i Comuni potevano avviare l’iter di approvazione degli insediamenti previsti al momento dell’entrata in vigore della legge.

Un taglio molto probabilmente destinato a salire visto che alla fine di quest’anno scadrà l’altro periodo transitorio fissato dalla legge, quello per approvare e convenzionare le previsioni insediative per il quale era già stato avviato l’iter: complessivamente 2.724 ettari – tra previsioni avviate (1.629 ettari) e approvate (1.095 ettari) – che potrebbero almeno in parte decadere.

I dati sono stati diffusi oggi a Bologna presso, l’Aula absidale Santa Lucia nel corso del convegno “Consumo di suolo e rigenerazione urbana, un primo bilancio della legge n. 24/2017”.

Stop a nuove previsioni insediative in espansione, rigenerazione urbana, recupero e riqualificazione del patrimonio esistente sia in ambito abitativo che per le aree produttive dismesse. Questi i due assi portanti della legge. E per quanto riguarda gli interventi già previsti dai precedenti Piani urbanistici alcuni meccanismi per disinnescarli.  Quali appunto l’obbligo per i Comuni di predisporne e avviarne l’iter di approvazione non oltre la fine del 2021 e la stipula delle convenzioni non oltre il 31 dicembre 2023.

“Siamo una delle poche Regioni che si è data una legge che disciplina il consumo di suolo. E ora siamo nelle condizioni di fare un bilancio oggettivo, mettendo da parte ogni posizione pregiudiziale- hanno detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e paesaggistica, edilizia e politiche abitative, Barbara Lori-. I dati ci dicono che la nostra legge sta funzionando, come confermano anche le analisi relative alle aree a rischio idrogeologico dove il taglio ha raggiunto in ettari, l’80% del totale. Ma è evidente che siamo davanti a un problema che non può essere affrontato solo su scala regionale. Ed è per questo che oggi ribadiamo con forza la necessità di una legge nazionale che ponga i temi del recupero e della rigenerazione urbana al centro del dibattito perché veniamo da decenni in cui si è costruito troppo e male, in tutto il Paese.”

“Allo stesso tempo- chiudono presidente e assessore- occorre spingere sulla definizione dei nuovi Piani urbanistici generali (Pug) e dei Piani territoriali di area vasta (Ptav) in modo diffuso sul territorio per poter utilizzare al meglio tutti gli strumenti che la legge regionale mette a disposizione. In questa direzione, ad esempio, gli accordi operativi potranno contribuire allo sviluppo di partnership pubblico-privato capaci di rigenerare le città rendendole sempre più a misura di cittadini e imprese”.

 

Aree Produttive dismesse

La rilevazione evidenzia ben 1.626 ettari di aree produttive dismesse per diversi ambiti: da quello agricolo/zootecnico, a quelli turistico/ricettivo, produttivo/industriale, direzionale/commerciale, attrezzature generali, infrastrutture/mobilità per ogni ambito provinciale. L’obiettivo è quello di attivare un sistema di monitoraggio stabile e continuativo a supporto della rigenerazione nei contesti produttivi urbanizzati.

 

Aree a media o alta pericolosità idraulica: stralciato l’80% degli ettari

Dei quasi 22mila ettari di nuovi insediamenti (residenziali, turistico-ricettivo, produttivo, direzionale, commerciale) previsti al momento dell’entrata in vigore della legge regionale, ne verranno dunque effettivamente realizzati poco meno di 4mila ettari (3.923): il 18%. Ma di questi, 2.715 ettari riguardano attuazioni convenzionate prima del 1^ gennaio 2018, ovvero precedentemente all’entrata in vigore della L.R. 24/2017.

Da sottolineare come circa il 50% delle previsioni insediative stralciate al termine della prima fase transitoria si trovino in aree di media o alta pericolosità idraulica. Dal punto di vista dimensionale la percentuale di queste previsioni decadute sale al 80% (12.389 ettari sui 15.274 totali).

La stima su tutti i Comuni emiliano-romagnoli

Alla ricerca hanno risposto 226 Comuni: il 68% dei 330 comuni emiliano-romagnoli per una copertura territoriale del 75%, che sale all’80% considerando la popolazione coperta dal monitoraggio.
Estendendo questi risultati – sulla base del criterio della popolazione – a tutti i 330 comuni emiliano-romagnoli,  si può stimare uno stop complessivo a nuove  trasformazioni di suolo pari a 18.579 ettari, su una “eredità” di quasi 27.000 ettari di nuovo territorio consumabile prevista dagli strumenti previgenti.
Mentre salgono – sempre secondo la stessa proiezione – a 3.314 ettari i nuovi insediamenti al momento in forse perché legati alla scadenza del 31 dicembre 2023.

Al 2050: nuovi insediamenti solo sul 3% del territorio urbanizzato

Agli oltre 18mila ettari di suolo consumato in meno, si aggiungerà un’ulteriore riduzione rappresentata da quanto la legge prevede per il futuro. Da qui al 2050 infatti i Comuni potranno trasformare solo il 3% del territorio urbanizzato al 1^ gennaio 2018.

Il Report regionale del 2015 “Consumo di Suolo e Pianificazione” aveva stimato il valore del territorio urbanizzato in circa 189.000 ettari, basandosi sui dati desumibili dai piani all’epoca in vigore. Di conseguenza, il territorio consumabile al 2050 era stato valutato in circa 5.700 ettari. Un dato che molto probabilmente sarà rivisto al ribasso visto che il solo Piano territoriale metropolitano (Ptm) della Città metropolitana di Bologna ha individuato il territorio urbanizzato secondo i criteri della legge 24 con una riduzione del 30%.

 

La rigenerazione urbana

Interventi di recupero e riqualificazione di aree urbane e immobili dismessi da destinare a un uso pubblico, senza ulteriore consumo di suolo: nuovi spazi e servizi per la collettività in ambito culturale, ricreativo e turistico; sanitario e socio-assistenziale; scolastico ed educativo. Con un’attenzione particolare anche agli aspetti di sostenibilità ambientale.

Sono due i bandi promossi dalla Regione Emilia-Romagna nel 2018 e nel 2021, per promuovere interventi di rigenerazione urbana grazie alla legge 24/2017.

A oggi sono 151 gli interventi di recupero in 118 comuni dell’Emilia-Romagna cofinanziati dalla Regione con contributi per complessivi 91 milioni di euro tra risorse regionali, fondi ministeriali di sviluppo e coesione e fondi a sostegno di politiche abitative. Movimentando un investimento complessivo pari a 180 milioni di euro.

Il primo bando è già in fase di avanzata attuazione: su 72 interventi finanziati, 39 sono in corso di realizzazione, 3 in fase di collaudo e 30 quelli terminati e già collaudati. Per il secondo bando, dei 79 interventi finanziati, 65 sono avviati o in corso di aggiudicazione.

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