Fare chiarezza sulla realizzazione dell’Autostrada Campogalliano-Sassuolo, cominciando con l’indicare i tempi e i prossimi passi per la sua realizzazione.
A chiederlo, in un’interrogazione in Assemblea regionale, è Giulia Pigoni (Italia Viva – Il Centro – Renew Europe) che ricorda come “i rinvii e i tempi lunghi che stanno accompagnando le procedure per il rinnovo della concessione dell’A22, tuttora fermo al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, si sono riverberati anche su altre operazioni, fra le quali anche l’Autostrada Campogalliano-Sassuolo”.
Secondo Pigoni, l’Autostrada Campogalliano-Sassuolo riqualificherebbe, in un contesto connotato da una forte saturazione della viabilità, l’intera offerta di mobilità stradale a servizio del distretto ceramico, con lo spostamento in particolare dei veicoli pesanti verso collegamenti di tipo autostradale, migliorando efficienza e fluidità.
Un asset fondamentale, quindi, sia per la sostenibilità economica e la coesione territoriale dell’Emilia centrale (anche sul fronte della competitività del sistema industriale), sia per la sostenibilità ambientale, per l’effetto che determinerà rispetto al grave carico attuale di mezzi pesanti sulla viabilità ordinaria.
L’assessore Andrea Corsini ha rassicurato la consigliera: “La Regione conferma l’importanza strategica dell’opera, inserita nel Piano Regionale Integrato dei Trasporti PRIT 2025. Auspichiamo anzi la sollecita cantierizzazione dell’opera. Eventuali opere di ottimizzazione possono essere fatte in fase di realizzazione”.
Il cantiere della Bretella potrebbe aprire dunque nel 2024, dal momento che è stata recentemente anche riattivata la necessaria procedura degli espropri.
Le parole di Corsini hanno soddisfatto Giulia Pigoni: “Una posizione molto chiara e inequivocabile da parte della Giunta regionale: la Bretella serve e sarà realizzata. Chi sostiene sia un’opera anacronistica o non necessaria, o chi pensa che si possa movimentare tutto via treno e non attraverso un efficiente sistema misto gomma/ferro, semplicemente, non conosce il nostro territorio, le nostre imprese, i lavoratori stessi che – intrappolati nel traffico quotidiano – sentono la mancanza di questa infrastruttura”.
È stata presentata questa mattina presso Paggeria Arte e Turismo di Sassuolo la stagione 2024 del Teatro Carani di Sassuolo, la prima dopo quasi dieci anni di chiusura. Dieci gli appuntamenti nei nove giorni di inaugurazione e cinque gli spettacoli della stagione di prosa. Tra i protagonisti: Nek, Alberto Bertoli, Claudio Bisio, Massimo Ghini, Paolo Ruffini, Gli Oblivion, Mario Perrotta, Geppy Gleijeses, Compagnia della Rancia, Paolo Fresu, Enrico Rava, Sarah Jane Morris, Omar Sosa, MM Company.
Claudia Borelli, Presidente Fondazione Teatro Carani
“Desidero ringraziare – dichiara Claudia Borelli, presidente della Fondazione Teatro Carani – tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento di questo importante traguardo: i soci fondatori, i soci sostenitori, i privati e le aziende che ci hanno aiutato finanziariamente. Ringrazio inoltre i professionisti che hanno prestato gratuitamente la loro attività, i progettisti, i tecnici, i fornitori e le maestranze che hanno lavorato spesso in doppio turno per rispettare la tabella di marcia. Un ringraziamento particolare al Sindaco e all’Amministrazione Comunale che ci hanno sostenuto in tutto questo periodo con una franca e fattiva collaborazione. Grazie a tutte le cittadine e cittadini che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro energia per questa riapertura.”
Il teatro, originariamente inaugurato nel 1930, è stato chiuso in seguito ad alcuni cedimenti nel 2014. La Fondazione Teatro Carani, costituita per l’occasione, l’ha poi rilevato, interamente ristrutturato, rinnovato negli impianti e nel confort e poi donato al Comune di Sassuolo, mantenendone la gestione per 9 anni.
“Sono quasi dieci anni – afferma il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – che tutta Sassuolo e buona parte della provincia attendono questo momento: tutto è stato reso possibile grazie ad un nutrito gruppo di imprenditori che si sono riuniti in Fondazione con l’unico scopo di acquistare e ristrutturare il teatro per poi restituirlo alla città. A loro, da parte di tutti noi, va il più caloroso ringraziamento; a tutti noi, invece, spetta un compito: far si che ogni posto del rinnovato teatro Carani sia sempre occupato”
Il cartellone della riapertura prevede due rassegne: “Sassuolo Alza il Sipario”, che coinvolgerà direttamente le moltissime anime, associazioni e artisti della città in più di una settimana serrata di appuntamenti in cui la comunità sarà protagonista, e la stagione di prosa 2024, che vede in programma cinque titoli di grande rilievo.
Fabrizio Abbati, Direttore Teatro Carani
“Vogliamo che il Carani torni ad essere il cuore pulsante della vita culturale della sua comunità.- afferma Fabrizio Abbati, direttore del Teatro Carani – Il nostro compito sarà quello di creare uno spazio in cui nessuno si senta escluso. Un teatro aperto, pronto all’ascolto e a tutti coloro che vorranno dare una mano, dando la possibilità di essere protagonisti sia in poltrona sia sulle tavole del palco. Il Carani, con la sua storia lunga quasi cent’anni, sarà però anche un luogo di innovazione pronto a portare al suo pubblico stimoli e proposte sempre nuove. Una tensione tra innovazione e tradizione che bene si potrebbe tradurre proprio con le parole di un grande artista sassolese, Pierangelo Bertoli: “un piede nel passato e lo sguardo dritto e aperto nel futuro”.”
Tutti gli artisti, le artiste e le associazioni della rassegna Sassuolo Alza il Sipario hanno generosamente scelto di esibirsi gratuitamente per sostenere la riapertura e dare il proprio contributo alla rinascita del teatro.
“Questo è un nuovo inizio – conclude la presidente Borelli e speriamo di incontrare altrettanti volontari e sostenitori lungo il nostro cammino nutrendoci l’un l’altro di idee e visioni. Ci siamo. E sono certa che assieme ai cittadini sassolesi e del nostro variegato territorio che animeranno e abiteranno il loro teatro, il Carani ci darà grandi soddisfazioni.”
IL PROGRAMMA DI “SASSUOLO ALZA IL SIPARIO”
Il tanto atteso taglio del nastro si terrà durante la cerimonia di inaugurazione, insieme all’Amministrazione Comunale e tutta la città, in programma per la mattina del 2 marzo. Alle 21:00 dello stesso giorno toccherà a Nek, celebre cantautore di Sassuolo acclamato a livello internazionale, salire per primo sul palco del Carani per l’emozionante concerto della riapertura.
Il fitto calendario di appuntamenti è solo all’inizio. Nel pomeriggio di domenica 3 in scena lo spettacolo per famiglie “Clown in libertà” di Teatro Necessario, a seguire nel foyer si terrà un aperitivo in musicaa cura del Circolo Amici della Lirica Sassuolo con Claudia Rondelli al pianoforte, Claudio UghettI alla fisarmonica e la voce di Valentina Medici.
Lunedì 4 è invece il cinema a tornare protagonista della sala di via Mazzini con una serata a cura di Ennesimo Film Festival dal titolo “Il Re(gista) è nudo”, che promette un viaggio nella storia della settima arte tra i film in cui il protagonista è proprio il cinema stesso.
Luca Silingardi sarà invece la guida della serata di martedì 5 marzo insieme a Forum UTE, Circolo Culturale Artemisia Gentileschi, Associazione Culturale “Gian Paolo Biasin”, Non è Colpa Mia per “Genius Loci”, una rassegna in cui proprio i sassolesi ripercorreranno le vite di eccellenti sassolesi del passato.
Spazio di nuovo al cantautorato mercoledì 7 marzo con “Due voci intorno al fuoco”, un emozionante dialogo virtuale e in musica tra Alberto Bertoli e il padre Pierangelo.
Per la giornata internazionale della donna dell’8 marzo uniscono le forze Ass. H.O.T. Minds, Quinta Parete, STED, Sottospirito, ManiCure e Bandabum per “Basta mimose! – Atti di lotta gentile”, mentre il 9 marzo è la musica classica a prendersi il palco del Carani con un “Ouverture – Musica e voci per il Teatro Carani” a cura di Amici della Lirica Sassuolo, Corale G. Puccini, Accademia Filarmonica di Sassuolo della Scuola Corale G. Puccini.
Domenica 10 marzo la settimana inaugurale si conclude con un doppio appuntamento. Alle 11:00 Non Solo Gospel Choir e Corpo Bandistico La Beneficenza ripercorreranno le colonne sonore dei più bei film di sempre con “Tra le note del cinema”, mentre alle 17:30 il Carani si trasforma in un dancefloor per “Carani Lounge”. In quest’occasione la platea, privata delle sedute, ospiterà i dj set dei sassolesi Charlie Ughetti e Andrea Sarti celebrando con un brindisi la fine della lunga settimana inaugurale.
IL PROGRAMMA DELLA STAGIONE DI PROSA
Con “La mia vita raccontata male” Claudio Bisio, celebre attore di cinema e teatro inaugura il 12 marzo la prima stagione di prosa del Teatro Carani dopo un’assenza di quasi dieci anni. Attingendo dal patrimonio letterario di Francesco Piccolo, lo spettacolo si dipana in una sequenza di racconti e situazioni che, in un continuo, perfido e divertentissimo ping-pong tra vita pubblica e privata, reale e romanzata, racconta “male”, in musica e parole tutto ciò che per scelta o per caso concorre a fare di noi quello che siamo.
Il secondo titolo in stagione, martedì 26 marzo, traspone sul palcoscenico il successo cinematografico di “Quasi Amici”, la storia divertente e toccante dell’amicizia tra Philippe, ricco aristocratico costretto in sedia a rotelle da un incidente in parapendio e Driss, ragazzo di periferia appena uscito da prigione. La versione teatrale vede come protagonisti Massimo Ghini e Paolo Ruffini.
Sabato 6 aprile saranno invece gli Oblivion, irresistibile quartetto canoro, a presentare la loro nuova produzione “Tuttorial – Guida contromano alla contemporaneità”. Dalle tendenze musicali del momento, alle serie TV più blasonate fino ad arrivare alla satira di costume, alla politica e all’attualità, tutto finisce in questo “anti musical carbonaro a metà tra avanspettacolo e dj-set”.
Un gran numero di premi precede la fama di “Un bès – Antonio Ligabue”, spettacolo di Mario Perrotta in scena giovedì 18 aprile. Qui Perrotta offre una delle sue interpretazioni migliori, permettendo al pubblico di avvicinarsi all’anima tormentata del pittore Antonio Ligabue, tra gli artisti più importanti del novecento italiano.
Il 29 aprile chiude la stagione un classico: “Uomo e Galantuomo”, commedia scritta da Eduardo de Filippo che vede in questo allestimento un cast di dodici attori capitanato dal terzetto Geppy Gleijeses, Lorenzo Gleijeses ed Ernesto Mahieux. Meccanismo comico straordinario, narra la storia di una compagnia di guitti scritturati per una serie di recite in uno stabilimento balneare.
PROSSIMAMENTE
La programmazione del teatro è però solo all’inizio. Oltre agli spettacoli già citati, il cartellone si arricchirà di appuntamenti fuori abbonamento come il musical evergreen “Grease” della Compagnia della Rancia che, dopo il Regio di Parma e il Celebrazioni di Bologna, farà tappa a Sassuolo il prossimo 23 aprile. Spazio anche per la danza contemporanea con MM Company, tra le realtà più premiate nel panorama italiano, e per la prima edizione del Sassuolo Jazz Festival. I musicisti che sfileranno sul palco del Carani sono nomi del calibro di Paolo Fresu, il pianista cubano Omar Sosa, il Quintetto Enrico Rava e Sarah Jane Morris quartet. Spazio anche a rassegne di teatro per i giovani, le famiglie e le scuole. I dettagli degli spettacoli e rassegne fuori abbonamento saranno divulgati a breve.
BIGLIETTERIA
La biglietteria sarà aperta al pubblico da sabato 9 dicembre presso Paggeria Arte e Turismo in Piazzale della Rosa a Sassuolo. Gli orari: martedì dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30, mercoledì dalle 15:30 alle 19:30, venerdì e sabato dalle 9:00 alle 13:00.
La biglietteria sarà aperta nel periodo natalizio sabato 9, domenica 10, sabato 16, domenica 17 e sabato 23 dicembre dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 15:30 alle 19:30.
Attiva inoltre la vendita online di abbonamenti e biglietti dal sito www.teatrocarani.it
Dal 9 dicembre saranno in vendita i singoli biglietti degli appuntamenti di “Sassuolo Alza il Sipario” e gli abbonamenti alla stagione di prosa. Successivamente saranno messi in vendita i biglietti per i singoli spettacoli della stagione e per i fuori abbonamento.
ABBONAMENTI
L’abbonamento alla stagione di prosa è in vendita al prezzo di € 100,00 per la platea (€ 90,00 ridotto) ed € 80,00 per la I galleria (€ 70,00 ridotto).
Hanno diritto alla riduzione le persone al di sotto di 25 e al di sopra di 65 anni di età.
BIGLIETTI
Il concerto inaugurale di Nek prevede un biglietto d’ingresso di € 45,00 in platea (€ 40,00 ridotto), € 30,00 I galleria (€ 25,00 ridotto) e € 20,00 in II galleria (€ 15,00 ridotto).
“Due voci intorno a un fuoco” e “Ouverture”: platea € 23,00 (ridotto € 20,00), I Galleria € 18,00 (ridotto € 15,00), II Galleria € 12,00 (ridotto € 10,00).
“Clown in libertà”: platea € 10,00, I galleria € 8,00, II galleria € 5,00. Gratuito per i minori di 12 anni.
Hanno diritto alla riduzione le persone al di sotto di 25 e al di sopra di 65 anni di età.
INFORMAZIONI
Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito www.teatrocarani.it, scrivere a biglietteria@teatrocarani.it o chiamare il numero 351 3772794. Sono inoltre attivi i canali social Facebook e Instagram @teatrocarani. Sul sito www.teatrocarani.it è possibile iscriversi alla newsletter
Proseguono gli incontri pubblici sul gioco d’azzardo patologico proposti da Comune di Maranello, Avviso Pubblico e Unione dei Comuni del Distretto Ceramico. Un ciclo di iniziative di approfondimento su un tema di stretta e drammatica attualità, per parlare di gioco d’azzardo patologico, della complessità e dei rischi legati a un settore in espansione, con la partecipazione di esperti, in una attività che si inserisce all’interno del Piano locale GAP di prevenzione e contrasto al gioco d’azzardo patologico.
Il secondo appuntamento è in programma alla Biblioteca Mabic mercoledì 29 novembre alle 18: si parlerà di “Gioco d’azzardo e sovraindebitamento. La minaccia dell’usura per il giocatore patologico” con Luigi Cuomo, presidente dell’associazione nazionale “Sos Impresa Rete per la Legalità” e Giulia Migneco di Avviso Pubblico. Terzo e ultimo incontro mercoledì 13 dicembre alle 18 con “Azzardo criminale. Il settore del gioco che fa gola alle mafie” con Giovanni Endrizzi, educatore professionale nel campo delle dipendenze patologiche, già coordinatore del quarto comitato sui rapporti mafia-azzardo in seno alla Commissione Bicamerale Antimafia, modera Claudio Forleo di Avviso Pubblico.
«È da anni che si protrae questa situazione, ormai è un film già visto nel mondo politico territoriale. Abbiamo necessità di risposte certe e, soprattutto, che si inizino i lavori. Non entro nel merito della diatriba politica che si è scatenata in questi giorni, ma la Bretella Campogalliano Sassuolo rappresenta uno snodo decisivo per il nostro settore. Bisogna dare risposte certe e soprattutto realizzare l’opera, ovviamente nel pieno rispetto ambientale».
Amedeo Genedani, presidente UNATRAS e Confartigianato Trasporti, torna a parlare dell’ormai famosa Bretella Campogalliano Sassuolo, dopo che l’opera è tornata al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica. «Le vicende di questi giorni – continua e conclude il presidente Genedani – e le varie prese di posizione, non fanno altro che rallentare ulteriormente una situazione già in estremo ritardo. È inutile che io ribadisca quanto sia strategico per il nostro settore avere un collegamento diretto che passa anche dallo scalo merci di Marzaglia. Lo snodo collegherebbe il distretto di Sassuolo direttamente con l’Europa, visto il collegamento con l’A22 del Brennero. Senza dimenticare che il trasporto su gomma rimane ancora il principale mezzo per portare le merci. L’opera sarebbe un driver importante per il territorio, aumenterebbe la competitività delle nostre imprese e nessuno più degli imprenditori sa quanto questo sia determinante per rimanere in una posizione importante sul mercato. A ciò si aggiungerebbe anche il vantaggio di vedere decongestionato il traffico sulla tangenziale Modena-Sassuolo, che ad oggi, negli orari di punta ma non solo, è significativo. La Bretella sarebbe un canale preferenziale per i mezzi pesanti che in questo modo non affollerebbero le arterie stradali utilizzate anche dai privati per recarsi al lavoro. È il momento di agire, come lo era già da parecchio tempo in realtà, e di compiere davvero passi importanti nella realizzazione dell’opera. Grazie allo sviluppo tecnologico e ai motori di ultima generazione, inoltre, i mezzi pesanti sono in grado di immettere nell’atmosfera molte meno emissioni inquinanti, contribuendo a impattare meno sull’ambiente. Ben venga, se le risorse ci fossero e la volontà di procedere pure, la realizzazione in parallelo anche di una rete ferroviaria, che contribuirebbe ancora di più a connetterci con l’Europa: ma questa forse rimane ancora un’utopia».
“Il Pd dovrebbe fare pace con se stesso e decidere una volta per tutte le proprie intenzioni sulla Bretella Campogalliano-Sassuolo. Le parole dell’assessore Corsini oggi in Regione vanno nella direzione opposta a quella sostenuta dalla maggioranza che guida il Comune di Modena. Il MoVimento 5 Stelle, invece, continua a sostenere che l’opera deve essere rivista”.
È quanto dichiara Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle, dopo che questa mattina l’assessore regionale ai Trasporti, Andrea Corsini, ha risposto a due question time sul progetto della Bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo messo in discussione da una mozione presentata in Consiglio comunale a Modena dal MoVimento 5 Stelle, Sinistra per Modena ed Europa Verde e approvata grazie anche ai voti del Partito democratico. “Quello che appare evidente è che mentre il territorio di Modena chiede che si metta mano ad un progetto decennale e che ormai è assolutamente anacronistico, la Regione voglia continuare a sostenerlo a testa bassa senza nessun ripensamento – aggiunge Silvia Piccinini – Continuare a definire come ‘strategica’ la Bretella, così come ha fatto oggi in aula l’assessore Corsini, significa fare carta straccia di un documento approvato dal Consiglio comunale di Modena e che non può essere ignorato. Ecco perché è assolutamente necessario che la Regione cambi al più presto atteggiamento aprendo alla richiesta che arriva direttamente dal territorio per modificare un progetto inutile ed impattante. Noi siamo pronti a fare la nostra parte” conclude la capogruppo regionale M5S.
È il commento del Consigliere Regionale di Fratelli d’Italia Luca Cuoghi dopo la conferma arrivata dallo stesso assessore Corsini che, interrogato in Aula, ribadisce quanto già affermato nei giorni scorsi alla stampa: la bretella Campogalliano-Sassuolo va fatta! La strada è infatti ritenuta dalla Regione di importanza strategica e perciò inserita nel piano della rete viaria nazionale 2025.
Si evidenzia inoltre che la stessa bretella ha già ottenuto valutazione positiva di impatto ambientale.
Proprio ora che è ripartita la fase di acquisizione della disponibilità dell’area, – prosegue Cuoghi – l’unica posizione possibile è quella di affiancare il governo, al lavoro per una rapida esecuzione dell’opera, che non può attendere ulteriori ritardi e tentennamenti. È tempo che anche la giunta regionale passi perciò dalle parole ai fatti!
La terza ed ultima interrogazione discussa nel Consiglio Comunale id ieri sera era a firma di Francesco Macchioni, Lista Macchioni, avente ad oggetto “Interrogazione sul degrado dell’impianto di illuminazione votiva nel cimitero nuovo a Sassuolo”.
“Il mal funzionamento dell’impianto di illuminazione votiva sulle lapidi nel cimitero nuovo di Sassuolo è una questione che affligge i cittadini da un lungo periodo di tempo. Nonostante le segnalazioni da parte dei cittadini e le richieste di intervento, l’amministrazione comunale non ha ancora trovato una soluzione adeguata alla scarsa luminosità delle lampade votive, che non rispecchiano nel modo più assoluto le aspettative dei cittadini che pagano per un servizio inefficace. Tenuto conto che: il degrado dell’impianto di illuminazione votiva rappresenta un affronto alla memoria dei defunti e alla serenità dei loro familiari. Molti cittadini si trovano costretti a modificare l’impianto di illuminazione a proprie spese, anche se ciò non è consentito dal regolamento, per ottenere un’illuminazione più efficiente. I cittadini si aspettano di ricevere un servizio funzionante e di qualità, soprattutto in un momento di bisogno e afflizione come quello della visita ai propri cari nel cimitero. Si interrogano il Sindaco e la Giunta comunale al fine di ottenere le seguenti informazioni: alla luce di quanto esposto, chiediamo al sindaco e alla giunta comunale di adottare le misure necessarie per risolvere definitivamente il problema del degrado dell’impianto di illuminazione votiva nel cimitero nuovo a Sassuolo. Chiediamo inoltre di fornire un dettagliato piano di intervento e di manutenzione che garantisca un’illuminazione adeguata e funzionante, in conformità alle aspettative dei cittadini e al rispetto dovuto alla memoria dei defunti, affinché il cimitero nuovo di Sassuolo torni ad essere un luogo adeguato e dignitoso per commemorare i nostri cari scomparsi”.
Ha risposto il Vicesindaco di Sassuolo Alessandro Lucenti
“Negli ultimi anni obiettivo primario dell’Amministrazione comunale è stato quello di riqualificare i servizi cimiteriali attraverso una attenta pianificazione volta a risolvere alcune problematiche presenti nel nuovo Cimitero Urbano.
Particolare attenzione è stata infatti dedicata non solo alla manutenzione ordinaria, ma anche a quella straordinaria degli impianti elettrici e della relativa illuminazione votiva.
Nello specifico si riportano gli interventi eseguiti e quelli in corso d’opera:
Anno 2022
Sono terminati a dicembre 2022 gli interventi di adeguamento di una parte degli impianti elettrici presenti nel cimitero nuovo urbano e consistenti in:
– Realizzazione in tutte le gallerie dei corpi A-B-C-D-V-Z dell’impianto d’illuminazione d’emergenza con illuminamento del tipo a LED;
– Rifacimento in tutte le gallerie dell’impianto di illuminazione (ad esclusione del corpo nuovo E) mediante l’installazione di plafoniere del tipo a LED;
– Rifacimento di tutte le linee di distribuzione principale nei corpi A-B-C-D-V-Z (ad esclusione del corpo nuovo E);
– Rifacimento di tutti i quadri elettrici di distribuzione di riferimento dei campi di inumazione, predisposti con la possibilità di alimentare le tombe a terra con lampade del tipo a LED;
– Installazione di lampadine votive del tipo a LED nei corpi A-B-C-D (non in tutti i loculi)…. Oggetto di interventi di sostituzione entro dicembre 2023.
Importo complessivo pari ad Euro 92.000,00
Anno 2023
Nell’anno 2023 si sono realizzati i seguenti interventi di tipo impiantistico:
– Realizzazione di ascensore elettrico finalizzato al superamento delle barriere architettoniche per facilitare l’accesso dei cittadini al piano primo della struttura adibita ad ossario. Importo complessivo pari ad Euro 43.800,00
– Acquisto di lampadine votive del tipo a LED per un totale di n. 3.200 che saranno installate nei corpi A-B-C-D entro fine anno. Importo complessivo pari ad Euro 3.900,00;
– Adeguamento quadro elettrico e sostituzioni linee elettriche ed alimentatori plafoniere al piano terra corpo E. Importo complessivo pari ad Euro 4.900,00 (problema attuale al piano terra)
Proprio in un ottica di riqualificazione globale, si sono già poste le basi per gli interventi del 2024 che riassumo di seguito:
– Completamento delle sostituzioni delle lampadine votive del tipo a LED in tutti i corpi restanti “Z-V-E-F-G-H. Importo complessivo pari ad Euro 6.000,00
– Adeguamento di tutte le plafoniere collocate nelle gallerie del corpo nuovo E-F-G-H mediante rimodulazione delle linee elettriche, alimentatori e modifiche ai quadri elettrici di piano. Il sistema d’illuminazione sarà completamente del tipo a LED rispetto all’attuale illuminazione con alti consumi energetici e problematiche di sistema. Importo complessivo previsto circa Euro 10.000,00
Il tutto solo per evidenziare che vi sono stati e vi saranno impegni economici e pratici per intervenire nella struttura cimiteriale e che questa amministrazione ha più volte evidenziato di tenerci e farà di tutto per migliorarla e ci scusiamo se le cose non sono perfette ma puntiamo a eliminare le varie criticità per il giusto rispetto dei nostri cari defunti”.
La seconda interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma del Capogruppo del Partito Democratico Maria Savigni, avente ad oggetto: “Iniziative per contrastare la preoccupante diffusione del gioco d’azzardo”.
“A Ottobre 2023 è stato presentato il terzo rapporto che Acli, Arci e Federconsumatori di Modena dedicano all’azzardo nella nostra provincia. Come si legge nel rapporto “ ..nel modenese le due principali realtà per il gioco fisico lo sono anche per il gioco on line, ad accrescere quell’effetto Las Vegas che da tempo segnaliamo in capo a Sassuolo e Carpi…” Si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere quali iniziative si stanno studiando per analizzare e affrontare il fenomeno nella nostra città, nelle sue gravissime conseguenze sociali ed economiche. Se si stanno studiando iniziative e attività di prevenzione ed educazione che possano coinvolgere il mondo giovanile, i circoli, le scuole”.
Ha risposto l’Assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri.
“In riferimento alle richieste enunciate nell’interrogazione di cui all’oggetto, è doveroso premettere che come enunciato nel corso di formazione destinato agli operatori dei servizi Politiche Giovanili, Istruzione, Biblioteche, educatori GET, associazioni giovanili e sportive, organizzato nei primi mesi dell’anno 2023 dal servizio Dipendenze Patologiche di Sassuolo dell’AUSL di Modena, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro GAP (Gioco Azzardo Patologico) Distretto Ceramico di cui anche il comune di Sassuolo è parte attiva, secondo le ricerche del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche – ESPAD 2021) e dell’Osservatorio Nomisma (2021) il gioco d’azzardo è un’attività diffusa In Italia tra i ragazzi (15-19 anni): 45,2% dei ragazzi (15-19 anni) ha giocato d’azzardo nell’ultimo anno; il 6,6% dei ragazzi che hanno giocato d’azzardo sono da annoverare tra i giocatori problematici. Motivazioni di gioco nei giovani: 39% curiosità, noia, passatempo; 21% dimenticare i problemi; 11% bonus su internet; 9% curiosità suscitata da pubblicità su internet. Proprio sulla base di questi dati ci siamo focalizzati sulle motivazioni che spingono i più giovani ad iniziare a giocare d’azzardo. Di conseguenza abbiamo indirizzato la nostra programmazione principalmente, ma non solo, nell’orario extra-scolastico. Per fare ciò sono state coinvolte associazioni sportive e giovanili. Dato che il problema che affligge la fascia d’età over 60 vede numeri davvero importanti, sono stati inclusi anche i circoli cittadini. Il Piano Regionale di Contrasto al Gioco d’Azzardo prevede attività di progettazione territoriale socio-sanitaria sul fenomeno del gioco d’azzardo tra le quali il promuovere nell’età scolastica la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alle pratiche del gioco d’azzardo, in coerenza e in ampliamento con quanto previsto dal Piano regionale della Prevenzione (PRP). Nell’ambito del Piano regionale di cui sopra, nel distretto ceramico da anni e dal Comune di Sassuolo è stato scelto di potenziare le attività di promozione del gioco sano, applicando il metodo di apprendimento e insegnamento in cui i giochi, quali i giochi da tavolo e di ruolo, sono uno strumento per lo sviluppo delle competenze personali, relazionali, sociali e cognitivo-disciplinari. In particolare i giochi da tavolo permettono di sviluppare e allenare una serie di abilità cognitive, emotive e relazionali (problem solving, gestione dello stress, capacità comunicative, capacità collaborative, etc).
Ecco dunque, più nel dettaglio le attività svolte dal 2019 ad oggi con un maggiore focus sull’attività 2023 e quella in programmazione nel 2024:
Partecipazione puntuale e costante al Gruppo di Lavoro GAP (Gioco Azzardo Patologico) Distretto Ceramico, con il coordinamento del servizio Infanzia e Adolescenza dei servizi sociali dell’Unione e del servizio Dipendenze Patologiche dell’AUSL Sassuolo nell’ambito del Piano Regionale di Contrasto al Gioco d’Azzardo.
Nel dettaglio il comune di Sassuolo, a cura dell’Assessorato Politiche Giovanili, in collaborazione con i servizi Istruzione e Cultura, ha realizzato le seguenti iniziative:
periodo 2019-2020: in collaborazione con l’Associazione ProgettArte il laboratorio teatrale “Il gioco del cinema” al termine del quale è stato prodotto un video dal titolo “Un giocatore non sorride mai”; periodo 2020-2021: in collaborazione con AGVIS – associazione vittime della strada laboratori didattici nelle scuole secondarie di 1° e 2° grado “I volti delle dipendenze: a che gioco giochiamo – sano o compulsivo – patologico – ludopatia”; 2022: nel mese di maggio si svolge la prima edizione, che ha visto un grandissimo successo, “Sassuolo Comics &; Sport”: un evento dedicato alle famiglie costruito grazie al finanziamento GAP ed in collaborazione con l’azienda sanitaria ed associazioni giovanili e sportive. 2023: nei mesi di gennaio e febbraio partecipazione al corso di formazione destinato agli operatori dei servizi Politiche Giovanili, Istruzione, Biblioteca ragazzi, educatori GET, associazioni giovanili e sportive, Centri per le Famiglie, Educativa di Strada, organizzato dal servizio Dipendenze Patologiche di Sassuolo dell’AUSL di Modena, in collaborazione con il Gruppo di Lavoro GAP (Gioco Azzardo Patologico) Distretto Ceramico “Giochiamoci il tempo libero”.
Partecipano inoltre al corso anche le seguenti associazioni giovanili e sportivi ed i circoli coinvolti: Fuori campo 11; ASD Skating Sassuolo; Sporting Club Sassuolo; Club scherma Sassuolo; Nuoto Club Sassuolo; Sbiellati on the Road; Mya Armonia; Futsal Sassuolo; Pallacanestro Sassuolo (Circolo Fossetta); Virtus Ancora; TAV Valsecchia; Temple bar; Circolo 1 maggio; Volley San Michelese; Circolo Tassi; Circolo Pagliani.
E’ stato consegnato ad ognuna di queste associazioni/circoli un kit di giochi da tavolo da utilizzare all’interno dei loro spazi aggregativi. Da aprile a novembre si sono svolti laboratori ludici, in collaborazione con l’associazione “Ludolab” nelle sedi delle Biblioteche, GET, Centri educativi di quartiere, associazioni sportive, associazioni giovanili, associazioni di quartiere; Il 22 e il 23 aprile si è svolta la seconda edizione di “Sassuolo Comics & Sport”, confermando l’interesse della cittadinanza, non solo sassolese.
Tra le attività di prevenzione ed educazione che possono coinvolgere il mondo giovanile, i circoli e le scuole si sottolinea altresì la realizzazione delle seguenti iniziative nell’ambito del progetto distrettuale “GAL-GenerAzione Legale”: dall’a.s. 2020/2021 all’a.s. 2023/2024 (compreso), in collaborazione con l’IIS Morante di Sassuolo e l’Associazione culturale “Rock’s” del Liceo Formiggini di Sassuolo: – realizzazione di laboratori teatrali sulla Legalità e sull’educazione civica a cura di docenti e studenti dell’IIS “Morante” di Sassuolo con spettacolo pubblico alla fine di ciascun a.s.; realizzazione del progetto di educazione civica – laboratorio manuale espressivo di riqualificazione urbana delle strutture esterne al Polo scolastico via Falcone Borsellino e aree limitrofe “ANIMAL GAL ” (edizioni 0.1, 0.2 , 0.3 e 0.4) a cura della rete di studenti del Liceo Formiggini (tramite l’APS Rock’s) e dell’IIS Volta di Sassuolo (Gruppo di destinatari diretti:- Studenti degli istituti di scuola secondaria di 2° grado: 70 gli studenti coinvolti di “Formiggini” E “Volta”.
Il 30 novembre è stato convocato il Gruppo di Lavoro GAP (Gioco Azzardo Patologico) Distretto Ceramico, dove saranno analizzati i nuovi indirizzi regionali Piano Regionale di Contrasto al Gioco d’Azzardo per il triennio 2023-2025.
Ecco che andrò ora a ringraziare i consiglieri firmatari dell’interrogazione in oggetto per avermi dato la possibilità sia di esporre quanti progetti conclusi, quanto in essere ma soprattutto di poter annunciare quel che riguarda il futuro, nel 2024, (verrà approfondita nel dettaglio nelle prossime settimane alla stampa) un progetto di cui vado particolarmente orgogliosa. Un progetto a 360 gradi che ho costituito grazie all’immenso supporto degli uffici dell’assessorato alle Politiche Giovanili.
Il più grande grazie va alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena per aver finanziato il progetto inserito all’interno del Bando Personae.
Di cosa sto parlando? Si tratta del progetto GAME ON: progettare per prevenire; si svolgerà in tre fasi: Edugaming, Comics & Sport e Academy Game Design. Si tratta di incontri e workshop per consapevolizzare giovani e adolescenti sui rischi di videogiochi e gaming online, organizzazione di eventi finalizzati all’aggregazione dei giovani promuovendo sport e gioco sano come antidoto al disagio giovanile, realizzazione di un percorso formativo specifico dedicato a giovani aspiranti sviluppatori per la progettazione e realizzazione di un videogioco.
Grazie quindi a questi straordinari partner: Nuova Cerform, Fabularis Lab srl, Stars & Cows, A.S.D. Highlanders Formigine Rugby, Armonia ASD Sassuolo, Pro Loco Sassuolo, Manga Beats, Fuori Campo 11 ASD, Comune di Riolunato, Comune di Pavullo nel Frignano, Comune di Palagano, Comune di Serramazzoni, Comune di Montefiorino, Comune di Lama Mocogno, Azienda USL di Modena.
Si tratta di un percorso che si svilupperà per tutto il 2024. Oltre ai partner coinvolti in questa prima fase, saranno coinvolti anche scuole di ogni ordine e grado, associazioni giovanili, sportive, culturali e circoli. Verranno coinvolti sia nell’utilizzo di spazi a loro assegnati dall’amministrazione comunale che nelle iniziative vere e proprie.
L’importo finanziato ha un valore di 86.400€. Un importo destinato alle politiche giovanili di una portata storica per il Comune di Sassuolo, probabilmente il più alto mai ricevuto per l’assessorato alle politiche giovanili.
La prima interrogazione discussa nel corso del Consiglio Comunale di ieri sera era a firma di Francesco Macchioni, Lista Macchioni, avente ad oggetto “Interrogazione sulla presenza di profughi accolti in città di recente e sulle azioni di prevenzione dell’accoglienza”.
“L’aumento delle presenze di extracomunitari circolanti in città – si legge nel testo – ha determinato una crescente preoccupazione e percezione di insicurezza da parte dei cittadini. Questa situazione può contribuire a tensioni sociali, ostracismo e discriminazioni, arrecando un impatto negativo sulla coesione sociale e sulla percezione della sicurezza nel territorio comunale. Considerato che è fondamentale per il benessere e la coesione della comunità locale conoscere con sufficiente certezza il numero di profughi accolti di recente nella nostra città, al fine di valutare gli effetti sull’ecosistema sociale ed economico e di adottare gli strumenti e le politiche necessarie per affrontare tali sfide Gli amministratori locali sono responsabili di garantire la sicurezza dei cittadini, svolgendo azioni preventive e precauzionali al fine di evitare l’accoglienza disorganizzata e incontrollata di migranti, concentrandosi sulle soluzioni condivise e sostenibili con l’intera comunità. È dovere dell’amministrazione comunale fornire risposte tempestive e concrete alle richieste e alle preoccupazioni dei propri cittadini in relazione all’accoglienza dei migranti, lavorando per promuovere la coesione sociale, l’integrazione e l’inclusione di tutti gli individui, senza trascurare l’importanza di una gestione equilibrata dei flussi migratori.
Si interrogano, quindi, il Sindaco e la Giunta comunale al fine di ottenere le seguenti informazioni: qual è il numero dei profughi accolti di recente nella nostra città? Qual è il numero attuale degli immigrati stranieri con residenza sul territorio di Sassuolo? Quali azioni sono state intraprese dal Comune per evitare un’accoglienza disorganizzata e incontrollata dei migranti? Quale strategia è stata adottata per promuovere la coesione sociale, l’integrazione e l’inclusione dei migranti nel tessuto cittadino?”.
Ha risposto il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani.
“Il dato fornito dalla prefettura di Modena in data 22 novembre 2023 indica che i cittadini richiedenti asilo ospitati nel Comune di Sassuolo sono 2 (due). L’ente gestore dell’accoglienza è la Coop Caleidos. Il dato fornito dal servizio Anagrafe del Comune di Sassuolo indica che alla data del 23/11/2023 i cittadini stranieri iscritti all’anagrafe del Comune Sassuolo sono in totale n. 5.953 di cui n. 5129 di nazionalità extra UE e n. 824 di nazionalità UE. All’ 01/06/2019 il totale dei cittadini stranieri era di 5.713 unità di cui 775 di nazionalità UE. Per quanto riguarda le domande di cui ai punti 3) e 4) preme precisare quanto segue: in tema di competenze, la gestione del Piano di accoglienza migranti è affidato direttamente dal Ministero dell’Interno alle Prefetture che provvedono all’ accoglienza dei migranti, assegnati alle stesse nell’ambito di una ripartizione regionale e quindi provinciale, attraverso l’affidamento della loro gestione a soggetti terzi selezionati mediante gara pubblica. La stessa Prefettura, insieme alla Provincia, ha promosso dall’inizio dell’emergenza un Tavolo di coordinamento provinciale al quale partecipano i referenti di Prefettura, Questura, Azienda Usl , Unioni e Comuni (tecnici e politici), congiuntamente agli stessi referenti delle cooperative affidatarie della gestione dei migranti che quotidianamente aggiornano i componenti del Tavolo degli arrivi e delle collocazioni dei migranti. All’interno del piano di accoglienza pertanto il ruolo degli Enti locali nella gestione dei migranti stessi non è diretto, ma di collaborazione e monitoraggio.
Nell’ambito delle proprie funzioni ordinarie di controllo del territorio, l’Amministrazione comunale collabora attivamente con Prefettura e Forze dell’Ordine, per verificare, accertare, segnalare ogni eventuale evento, situazione o sospetto di irregolarità nel programma di accoglienza”.
Cielo sereno o poco nuvoloso; nuvolosità in aumento dalle ore serali, associata a deboli precipitazioni sul settore occidentale nelle ore notturne. Visibilità ridotta nelle ore serali e notturne per nubi basse sui rilievi e foschie, anche dense, sulla pianura e nelle aree vallive.
Temperature minime in diminuzione, con valori attorno a 0 gradi nelle aree di pianura, locali gelate sulle aree più esposte di pianura e nelle aree vallive; tra 2 e 5 gradi sulla costa. Massime in diminuzione sul settore occidentale, comprese tra 7 e 9 gradi; stazionarie sul settore centro-orientale, comprese tra 10 e 11 gradi. Venti deboli, di direzione variabile. Mare mosso, molto mosso al largo al primo mattino, con moto ondoso in attenuazione fino a diventare mosso.
Il Circolo Culturale Artemisia, su richiesta della Comune del parco di Braida, proporrà letture e musica contro la violenza sulle donne stasera – martedì 28 novembre – alle ore 21 presso la casina del parco. Ingresso libero e gratuito.
La violenza sulle donne è un problema di TUTTI, non solo il 25 novembre ma tutti i giorni, SEMPRE!!!
Si è giocata nel pomeriggio di lunedì 27 novembre la La sfida valida per l’11ª giornata del campionato di primavera uno TIM.
In campo il Sassuolo primavera di Emiliano Bigica contro la neopromossa alla categoria il Monza Primavera di Alessandro Lupi.
Un primo tempo iniziato con il vantaggio degli ospiti al 18’ con una conclusione vincente di Tommaso Marras e poi letteralmente ribaltato dai padroni di casa.
In ordine Russo al 26’ trasforma un calcio di rigore fischiato dal Sig. Zanotti per una spinta in area di Zoppi ai danni di Kumi.
Al 34’ il vantaggio dei padroni di casa figlio di un bel contropiede con Caragea che di sinistro ribalta il risultato.
Cinque minuti prima dell’intervallo il Sassuolo si concede anche il lusso di allungare il vantaggio con Cinquegrano che dall’area piccola mette il pallone oltre Mazza. Le squadre vanno al riposo con il risultato di Sassuolo 3 e Monza 1 .
Il secondo tempo è stato combattuto con ritmo e intensità ma nessuna azione offensiva ha trovato il gol da una parte e dall’altra.
I padroni di casa hanno vinto la sfida portando i loro punti in classifica a quota 22 punti agganciando la Lazio terza in classifica.
“Nella Giunta di oggi abbiamo preso atto della sentenza della Corte Costituzionale che ha respinto il ricorso presentato dalla Regione Emilia-Romagna contro il dimensionamento della rete scolastica. Una decisione che avevamo preso a tutela del diritto all’istruzione da garantire ovunque, comprese le aree più periferiche, quelle montane e le aree interne, diritto che a nostro avviso il provvedimento del Governo mette in pericolo. Singolare che tra le Regioni più colpite ci sia peraltro l’Emilia-Romagna, che ha un rapporto tra numero di autonomie e popolazione scolastica tra i più virtuosi in assoluto”.
Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che prosegue: “Alla luce della sentenza, convocheremo subito una riunione con le Province e gli Enti locali. E inviteremo anche il ministro dell’Istruzione, Valditara, perché spieghi in prima persona agli amministratori locali le ragioni di questi tagli e i criteri indicati dal Governo; tagli che noi riteniamo profondamente sbagliati e criteri che restano discriminatori”.
Sono 23 i primi professionisti dell’Emilia-Romagna che hanno ottenuto la qualifica regionale di “Giardiniere d’arte per parchi e giardini storici”.
Complessivamente sono 139 gli allievi impegnati nei nove corsi di formazione, di cui due già conclusi, realizzati dagli Enti di formazione in sei province – Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ravenna, Forlì-Cesena – e sostenuti dalla Regione attraverso un bando finanziato con 600mila euro di risorse Pnrr.
La nuova figura professionale, inserita da viale Aldo Moro nel repertorio regionale delle qualifiche, permette ai nuovi giardinieri d’arte di acquisire le competenze necessarie a garantire la corretta tutela di parchi e giardini storici (rispettivamente 12 a Parma e 11 a Piacenza).
I corsi, che si concluderanno entro giugno 2024, prevedono un percorso formativo di 600 ore, di cui circa 300 di stage o tirocinio. Dai 20 ai 50 anni l’età dei partecipanti, circa la metà disoccupati o inoccupati.
“L’Emilia-Romagna è tra le prime regioni in Italia ad aver dato attuazione a questa misura prevista dal Pnrr- commentano gli assessori alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori e alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Colla-. Siamo convinti che la nuova professione di giardiniere d’arte sia oggi una figura necessaria e con ottimi sbocchi lavorativi, viste le competenze specifiche acquisite per la cura di un patrimonio di piccoli ecosistemi, beni diffusi che sono anche espressione della storia e della cultura locali”.
Ogni corso finanziato ha previsto obbligatoriamente la firma di un accordo con giardini e parchi storici e aziende florovivaistiche e di progettazione del verde del territorio interessato. Questo ha consentito di effettuare esercitazioni pratiche e visite conoscitive nei giardini storici disponibili ad accogliere le attività laboratoriali, e ha offerto la possibilità di fare stage presso aziende specializzate, in modo da acquisire capacità gestionali e organizzative e facilitare l’occupazione dei partecipanti una volta completato il corso di formazione.
Il coinvolgimento diretto di associazioni come Apgi (Associazione parchi e giardini d’Italia) e di Adsi (Associazione dimore storiche italiane), ha interessato 34 parchi e giardini storici in attività di analisi e studio, con visite e laboratori o come luoghi di stage formativi.
“La figura dei giardinieri d’arte per giardini e parchi storici è molto importante per le Dimore Storiche, motivo per cui ringraziamo la Regione per aver creduto in questa iniziativa- dichiara la presidente dell’Associazione Dimore Storiche Emilia-Romagna, Beatrice Fontaine-. Le loro competenze specialistiche e interdisciplinari, oltre a quelle tecniche, permettono infatti di valorizzare ancora di più le aree verdi presenti all’interno delle dimore private di interesse storico-artistico, che possiamo oggi definire veri e propri ‘stabilimenti produttivi’ culturali non delocalizzabili, capaci di creare valore sociale ed un’economia indissolubilmente legata al territorio”.
Ammontano a 190 milioni di euro le risorse Pnrr stanziate a livello nazionale per rigenerare e riqualificare parchi e giardini italiani di interesse culturale, prevedendo anche una specifica attività di formazione professionale per Giardinieri d’arte. La Regione è intervenuta inserendo la figura professionale nel Repertorio regionale delle qualifiche, coerente allo standard condiviso a livello nazionale. Il Giardiniere d’arte per giardini e parchi storici è in grado di intervenire nel processo di conservazione, rinnovamento, manutenzione e restauro di giardini e parchi storici, pubblici o privati, rispettandone le forme originarie e valorizzandone le peculiarità storiche, di cultura materiale, architettoniche, ambientali, paesaggistiche, attraverso l’utilizzo delle tecniche e dei materiali più idonei al tipo di intervento da realizzare.
“Purtroppo il Governo non ha ancora concesso l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore per i territori di Goro e Comacchio, impedendo così di fatto alle imprese di sospendere i mutui, beneficiare di sgravi fiscali e individuare una strategia nazionale efficace, concreta e rapida di contrasto al granchio blu. Si tratta di una situazione non più sostenibile”.
Così il presidente della regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini e l’assessore regionale all’Agricoltura e pesca, Alessio Mammi, a proposito della situazione in cui versano pescatori e acquacoltori delle marinerie di Goro e Comacchio, nel ferrarese.
“Ci sono imprese cooperative e quindi famiglie- precisano Bonaccini e Mammi- che rischiano dai prossimi giorni di non portare a casa lo stipendio a causa della devastazione provocata dal granchio blu all’ecosistema marino in tutta l’area del Delta del Po, un territorio che vive della produzione della vongola verace, dove viene prodotto il 55% del pescato nazionale”.
La Regione si è confrontata ripetutamente in questi mesi con le marinerie di Goro e Comacchio, evidenziando una situazione di grande criticità, e ha fatto incontri con i consorzi Copego e Con.Uno, le associazioni di pesca e l’Università, e ha già messo a disposizione delle imprese di pesca e acquacoltura 1 milione di euro di indennizzi.
“È indispensabile- continuano presidente e assessore- avere in disponibilità gli indennizzi per le imprese di pesca e acquacoltura, messi dal Ministero dell’Agricoltura che ha la delega alla pesca. Ma non basta. C’è bisogno di tutto l’impegno politico nazionale per prevedere misure speciali in questo momento di straordinaria criticità, per permettere alle imprese di ripartire, e per garantire un regime fiscale agevolato per chi ha subito questa tragedia e rischia di non alzarsi più”.
“Ribadiamo con forza- concludono- la necessità di dichiarare l’emergenza nazionale o lo stato di crisi del settore. Ci auguriamo che tutte le forze politiche in Parlamento facciano proprio il nostro ennesimo appello: il granchio blu sta distruggendo l’ecosistema del Delta del Po e l’economia locale, con ricadute sociali davvero molto gravi per tutta la nostra comunità”.
La Giunta comunale ha deliberato l’adesione di Fiorano Modenese alla rete delle “Città per la Vita/Città contro la pena di Morte” – “Cities for life, Cities against the Death Penalty”, su proposta della Comunità di Sant’Egidio, fondatrice della rete che rappresenta, nel mondo, la comune volontà di accelerare la definitiva scomparsa della pena capitale dal panorama giuridico e penale degli Stati.
Il Comune di Fiorano Modenese parteciperà inoltre giovedì 30 novembre alla “Giornata cittadina Città per la Vita, Città contro la pena di Morte”, illuminando di blu il monumento di Marino Quartieri in piazza Ciro Menotti, per non dimenticare che ancora oggi ci sono paesi del mondo mantengono questa forma di punizione crudele disumana. Nella data, scelta a ricordo della prima abolizione della pena capitale nel Granducato di Toscana avvenuta nel 1786, si svolge una grande mobilitazione abolizionista internazionale che vuole stabilire un dialogo con la società civile, coinvolgendo gli amministratori locali, in modo da assicurare che l’abolizione della pena di morte e la rinuncia alla violenza siano una cifra identitaria della città che aderisce e dei suoi cittadini.
L’impegno dell’Amministrazione fioranese è di fare di questa adesione motivo di accresciuta responsabilità, operando in tutti gli ambiti di propria competenza perché siano assicurati spazi di adeguata informazione e sensibilizzazione sulle motivazioni del rifiuto della pena capitale e sul progresso della campagna abolizionista nel mondo.
“Mai come in questo momento è necessaria una riflessione seria sul valore della vita. Aderendo alle ‘Città contro la pena di morte’, vogliamo testimoniare il rifiuto di ogni forma di violenza e il rispetto della inalienabile dignità di ogni uomo come fattore etico e di civiltà”, sottolinea il sindaco di Fiorano Modenese, Francesco Tosi.
La Regione continua a investire nella salvaguardia della biodiversità e per la tutela del patrimonio naturalistico dell’Emilia-Romagna, con l’acquisizione della concessione d’uso, fino al 2042, dell’oasi naturalistica di Boscoforte (Fe), cuore delle Valli di Comacchio, all’interno del Parco del Delta del Po.
Un’operazione frutto di un accordo sottoscritto tra la proprietà privata della penisola, la Regione, l’Ente che gestisce il Parco, che consentirà all’Ente stesso di disporre dell’area, negli ultimi dieci anni accessibile solo per un breve periodo dell’anno e unicamente nei fine settimana, fino al 2042, per 365 giorni all’anno. La Regione, inoltre, metterà a disposizione del Parco del Delta del Po 100mila euro all’anno per il mantenimento, la custodia e la valorizzazione di Boscoforte e dell’intero sistema di visita delle Valli meridionali di Comacchio, da Bellocchio a Punta Canaletta; anche per consentire una maggiore fruibilità della penisola da parte dei cittadini, pur nel pieno rispetto della conservazione degli habitat e delle specie.
Un investimento finanziario importante, di durata ventennale, che si aggiunge a un altro significativo stanziamento che la Regione Emilia-Romagna ha messo nella disponibilità del Parco del Delta del Po per poter procedere all’acquisto delle aree A e B delle oasi di Ortazzo e Ortazzino (RA), considerate tra i siti con maggiore biodiversità ambientale in ambito litoraneo, oggetto di una vendita, lo scorso marzo, da privato a privato, e sulle quali ora l’Ente Parco potrà esercitare diritto di prelazione.
Un’operazione da 437 mila euro, di cui 255mila euro già assegnati dall’Amministrazione regionale, 95mila dal Comune di Ravenna e 87mila dall’Ente Parco, grazie alla quale le due aree a massima tutela (e dunque le uniche sulle quali, come previsto dalla legge, è possibile esercitare diritto di prelazione) torneranno a essere di proprietà pubblica.
A illustrare contenuti e finalità dell’accordo, questa mattina in conferenza stampa in Regione a Bologna, gli assessori alla Programmazione territoriale, Parchi e Forestazione, Barbara Lori, e al Bilancio, Paolo Calvano; l’assessore al Verde pubblico e Riforestazione del Comune di Ravenna Igor Gallonetto, in rappresentanza del sindaco e presidente della Provincia di Ravenna, Michele de Pascale; la presidente del Parco Delta del Po Aida Morelli e, in collegamento video, il presidente della Provincia di Ferrara, Gianni Michele Padovani.
“Grazie a questo accordo, di durata ventennale, e alle risorse che la Regione metterà a disposizione dell’Ente Parco annualmente, verranno promossi ulteriori e importanti interventi di conservazione e tutela di un’oasi naturalistica ricca di specie e di biodiversità, che sarà resa ancor più fruibile per i cittadini, sempre nel rispetto delle esigenze di tutela dell’ecosistema e degli habitat- sottolineano Lori e Calvano-. Un impegno che, assieme alle risorse investite per l’acquisizione delle aree A e B delle oasi di Ortazzo e Ortazzino, operazione frutto di un grande lavoro di squadra con il Parco del Delta del Po e il Comune di Ravenna, conferma l’attenzione della nostra Regione, al fianco degli Enti locali, degli Enti parco e dei cittadini, per la salvaguardia del patrimonio ambientale emiliano-romagnolo”.
“Nonostante i tagli del Governo e la difficile congiuntura economica-finanziaria in cui ci troviamo a operare- aggiungono gli assessori- abbiamo voluto affermare, con un importante investimento sul bilancio regionale, che la cura del territorio è una delle priorità della Giunta guidata dal presidente Bonaccini. Anche in linea con quanto previsto dal nostro Patto per il Lavoro e per il Clima che, tra le sue linee di intervento, prevede la tutela e la valorizzazione delle eccellenze costituite dalle risorse naturali e da parchi, aree protette e Mab Unesco, quali serbatoi insostituibili di biodiversità e bacini di opportunità per uno sviluppo sostenibile dei territori e delle popolazioni locali”.
“L’acquisto di quest’area di eccezionale valore naturalistico e paesaggistico, una volta perfezionato nel passaggio dagli organi interni del parco, ci permetterà di attuare una gestione attenta, così come stiamo facendo nelle altre aree poste sotto la nostra egida, che favorisce la conservazione dei preziosi elementi che caratterizzano il sito- afferma Morelli -. Lo stesso approccio vale anche per la penisola di Boscoforte. I fondi, assieme alla durata dell’accordo che in precedenza era sempre annuale, permetteranno all’Ente Parco di programmare e attuare una conservazione attiva dell’area e un vero rilancio della sua fruizione naturalistica”.
“Esprimo piena soddisfazione per la convenzione che è stata siglata da Società Bonifica Valli Meridionali di Comacchio s.r.l., Regione ed Ente Parco- aggiunge Padovani-. La penisola di Boscoforte rappresenta un sito di grandissimo pregio naturalistico di cui vanno preservate la conservazione e la fruizione. E proprio grazie a questo nuovo accordo saranno garantiti la manutenzione e il monitoraggio puntuale dell’area, nonché l’ampliamento della parte visitabile dai turisti che si arricchirà di un ulteriore percorso ad anello, denominato ‘Chiaro dell’Ingegnere’”.
“Da diversi anni, il Comune di Ravenna è impegnato nel tentativo di acquisire la proprietà pubblica del compendio dell’Ortazzo e dell’Ortazzino- afferma de Pascale-. Come Comune di Ravenna ci siamo attivati per dare sostegno al Parco del Delta del Po nell’esercizio dell’azione di riscatto della parte più pregiata delle aree A e B, quelle che la legge consente di riscattare, partecipando all’acquisto con un contributo straordinario di circa 100mila euro. Fin da subito esprimiamo la volontà dell’acquisizione a parte pubblica anche dell’area C, per la quale non era possibile attivare l’azione di riscatto. Al contempo, diamo piena disponibilità a sostenere negli anni, a seguito dell’acquisizione, anche la manutenzione e la valorizzazione di quest’area così importante, integrandola con il resto del patrimonio naturalistico del comune di Ravenna, a prescindere dal fatto che sia in gestione al Comune stesso, allo Stato o al Parco del Delta del Po. Auspichiamo – conclude – che i soggetti protagonisti della vendita, avvenuta senza il rispetto dei diritti di prelazione del Parco, comprendano che l’azione di riscatto è totalmente corretta. E ci auguriamo quindi che si possa al più presto acquisire la proprietà pubblica dell’intera area, aumentandone sia i livelli di tutela, che di valorizzazione ai fini naturalistici”.
Prosegue mercoledì 29 novembre presso la Biblioteca Daria Bertolani Marchetti di Formigine la rassegna “Lezioni emiliane”, organizzata dal Sistema Bibliotecario Intercomunale del Distretto Ceramico (Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo) in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino.
Alla memoria dell’indimenticabile autore, le biblioteche dedicano un ciclo di lezioni in cui autrici e autori di spicco del nostro tempo riprendono i cinque temi delle Lezioni americane e li affrontano con lo sguardo di chi ha raccolto, o a volte anche sfidato, la loro eredità. Infatti nel 1988, tre anni dopo la morte di Calvino, vennero pubblicate cinque lezioni inedite che il grande scrittore e teorico ligure avrebbe dovuto tenere a Harvard. Ogni lezione era dedicata a un tema che egli avvertiva come fondamentale per la narrativa del suo tempo (Esattezza, Leggerezza, Molteplicità, Rapidità, Visibilità) e soprattutto per quella del millennio a venire, il nostro. Le Lezioni americane, come furono battezzate, sono da allora un testo di riferimento per qualsiasi autore e teorico della narrazione – un totem con il quale confrontarsi, mai superate, sempre presenti nel dibattito letterario.
In questo quadro generale, dopo avere ospitato lo scrittore astigiano Gian Marco Griffi con la lezione sulla “Rapidità”, la Biblioteca Daria Bertolani Marchetti è pronta ad accogliere Andrea Tarabbia. L’appuntamento è per mercoledì 29 novembre alle ore 21 con una lezione sul tema forse più attuale di tutti, la Molteplicità, intesa da Calvino come un tentativo di risposta della letteratura alla complessità enciclopedica del mondo contemporaneo.
Tarabbia, autore milanese trapiantato a Bologna, già vincitore del premio Campiello con il romanzo Madrigale senza suono, è stato uno dei semifinalisti del premio Strega 2023 con Il continente Bianco.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Sassuolo hanno segnalato amministrativamente alla Prefettura di Modena due giovani, di 18 e 22 anni, quali assuntori di sostanza stupefacente.
La notte del 26 novembre verso le 01:30, nel corso di un servizio perlustrativo una pattuglia ha sorpreso due persone a bordo di un’autovettura in sosta in zona periferica, che per circostanze di tempo e luogo hanno destato sospetto.
I militari hanno quindi sottoposto i due giovani ad accurato controllo di polizia, durante il quale a bordo del veicolo è stata trovata una dose di hashish, che è stata posta in sequestro.
Creare nuova e buona occupazione. Aumentare la competitività delle filiere dell’intero sistema produttivo e industriale dell’Emilia-Romagna rafforzandone le attività di ricerca e lo sviluppo tecnologico. Realizzare investimenti che, oltre a generare ricadute positive sul territorio e un elevato impatto occupazionale, comprendano, prioritariamente, attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale in grado di attrarre o trattenere in Emilia-Romagna talenti ad alta professionalità e competenze.
Il tutto per sviluppare e diffondere significativi avanzamenti tecnologici per il sistema produttivo e realizzare nuovi risultati di rilevanza tecnologica e industriale, di interesse per le filiere produttive regionali. Ma anche attivare dinamiche di sviluppo economico territoriale in aree della regione caratterizzate da maggiori difficoltà strutturali.
Sono questi gli obiettivi del nuovo bando, il settimo, sull’attrattività di investimenti in Emilia-Romagna, approvato dalla Giunta regionale nell’ultima seduta. Con uno stanziamento di 13 milioni di euro di risorse regionali, e in coerenza con il Programma regionale Fesr 2021-2027, la Regione conferma così l’utilizzo di uno strumento operativo a supporto delle imprese che vogliano insediarsi o espandere la propria attività in Emilia-Romagna.
A partire dal 2016 grazie a 6 bandi della Legge 14 del 2014, sono 87 i programmi di investimento – composti da 120 specifici progetti – presentati da imprese, tra cui anche grandi gruppi internazionali: 133 milioni di euro i fondi regionali stanziati, che hanno generato investimenti per oltre 804 milioni di euro con la creazione di oltre 3.270 posti di lavoro.
“Così facciamo crescere l’attrattività complessiva del nostro sistema. Con questo intervento si conferma una strategia che ha come obiettivo quello di creare positive ricadute sul territorio in termini di impatto economico, di sostenibilità ambientale e sociale. E soprattutto produrre effetti positivi sull’occupazione” – afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico e Lavoro, Vincenzo Colla-. Prosegue, nella cornice del Patto per il Lavoro e per il Clima, il nostro impegno ad accrescere la competitività delle filiere – in coerenza con quanto definito nella Smart specialisation strategy (S3) – e dell’intero sistema produttivo emiliano-romagnolo rafforzandone la capacità innovativa e dando nuova anche un contributo allo sviluppo della ricerca e allo sviluppo” .
La misura punta a selezionare proposte di investimenti di alta rilevanza strategica e a elevato impatto occupazionale che, attraverso la sottoscrizione di accordi di insediamento e sviluppo siglati con la Regione, comprendano, prioritariamente, attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, per mettere a disposizione innovazioni tecnologiche che siano di interesse per il sistema produttivo regionale.
Con la firma degli accordi di insediamento regionali, le imprese e i Gruppi in arrivo potranno contare su procedure e percorsi definiti e semplificati, legati agli effettivi stati di avanzamento del progetto, d’intesa con gli enti locali interessati.
Il nuovo bando
Possono presentare domanda di partecipazione al bando tutte le tipologie di imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi già insediate, con almeno una unità locale, in Emilia-Romagna o non attive in regione ma che intendono investire sul territorio.
Possono presentare domanda di partecipazione al bando tutte le tipologie di imprese che esercitano attività diretta alla produzione di beni e di servizi già insediate, con almeno una unità locale, in Emilia-Romagna o non attive in regione ma che intendono investire sul territorio.
Le domande devono essere trasmesse tramite l’applicativo Sfinge 2020 a partire dal 15 gennaio 2024 e fino al 29 febbraio 2024.
Per essere ammessi al bando è necessario candidare almeno un progetto di ricerca e sviluppo del valore di 2,5 milioni di euro per le grandi imprese e 1,5 milioni di euro per le Pmi. Necessario la previsione di un incremento occupazionale di almeno 20 nuovi addetti tempo pieno e indeterminato per le grandi imprese e 15 nuovi addetti a tempo pieno e indeterminato per le Pmi.
Gli interventi ammessi riguardano: la creazione di un’infrastruttura di ricerca; la ricerca industriale e sviluppo sperimentale (intervento obbligatorio); la creazione di un’infrastruttura di prova e di sperimentazione; investimenti nella tutela dell’ambiente per la produzione di energia da fonti rinnovabili; investimenti produttivi 4.0 per imprese che non abbiano sedi registrate in Emilia-Romagna alla data di approvazione del bando (per le grandi imprese sono ammessi solo gli investimenti da realizzare nelle aree assistite) e l’acquisizione delle competenze per la transizione industriale, digitale e green.
Cerame-Unie organizza la 29° edizione degli European Ceramic Days, che si tengono a Bruxelles dal 27 al 29 novembre, un momento di incontro tra i rappresentanti dell’industria europea della ceramica e gli europarlamentari, funzionari e responsabili delle politiche dell’Unione Europea, con l’obiettivo di favorire il dialogo e la conoscenza delle tematiche di attualità ed interesse. Quest’anno, durante la tre giorni belga, viene presentato il “CERAMIC MANIFESTO 2024-2029. Ensuring Europe’s Sustainability with ceramic manufacturing”, il documento che traccia le priorità della competitività del settore in vista delle prossime elezioni europee, disponibile da mercoledì sul sito.
Perché continui ad essere possibile produrre ceramica in Europa – un materiale fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’UE – è necessario che siano attuate politiche di lotta al cambiamento climatico che tengano in massima considerazione anche la sostenibilità sociale ed economica lungo il percorso di decarbonizzazione. A questo si aggiunge la necessità di salvaguardare un’effettiva parità di condizioni all’interno e all’esterno del mercato unico dell’UE, con il rapido utilizzo di efficaci misure di difesa commerciale qualora fosse necessario.
Per garantire il futuro della ceramica in Europa, tra le priorità fondamentali per la legislatura 2024-2029 elencate nel Manifesto, si evidenzia l’indispensabile riforma del sistema ETS, la compensazione dei costi indiretti e l’eliminazione sia delle penalizzazioni per la cogenerazione che della speculazione sulle quote di emissione della CO2 (EUA). Sempre in tema di energia, l’auspicio è che si possa arrivare ad un accesso sicuro alle fonti energetiche green, a prezzi competitivi ed in un mercato europeo integrato.
Al differenziale negativo di carbonio delle ceramiche extra UE, da correggere in fase di import sul mercato comunitario attraverso il CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism), il Manifesto richiede che l’UE preveda anche misure per l’export, tali da consentire ai produttori comunitari di rimanere competitivi sui mercati internazionali.
Il documento si posiziona inoltre in favore dell’adozione di politiche neutre per i materiali da costruzione, che tengano conto di una valutazione dell’intero ciclo di vita – sia a livello di edificio che dei prodotti, a partire dalla durabilità degli stessi -, oltre all’adozione di politiche e standard armonizzati in tutta l’UE. Si rimarca la necessità che tutti i percorsi decisionali debbano basarsi sulle evidenze della ricerca scientifica.
Alla confederazione europea Cerame-Unie, che riunisce i produttori industriali di piastrelle di ceramica, ceramica sanitaria, laterizi, stoviglie, materiali refrattari, ceramica tecnica, tubazioni in gres e prodotti in argilla espansa, aderiscono 29 nazioni europee.