Regolarmente aperta l’uscita della stazione di Reggio Emilia sulla A1
Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Reggio Emilia, prevista dalle 4:00 alle 18:00 di sabato 29 aprile
Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Reggio Emilia, prevista dalle 4:00 alle 18:00 di sabato 29 aprile
“Questa mi auguro verrà ricordata come l’Amministrazione che ha messo in sicurezza la città e i cittadini, anche abbattendo alberi a forte pericolo di schianto; perché non basta girare lungo le strade a contare i ceppi per diventare agronomi professionisti”. Il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani risponde a Legambiente, Terra Pace e Libertà e Gruppo Naturalistico Sassolese sul tema degli abbattimenti di alberi in città.
“Tutti quanti abbiamo a cuore il verde pubblico – prosegue il Sindaco – tanto che la nostra Amministrazione ha investito, in questi anni, 3 milioni di euro: mi pare uno sforzo notevole, soprattutto se paragonato al recente passato. Nessuno abbatte alberi per il gusto di farlo ma solamente se necessario: ci sono perizie approfondite, realizzate da professionisti riconosciuti a livello regionale che le associazioni, con le loro dichiarazioni, vogliono sconfessare; perizie che indicano negli alberi abbattuti un alto rischio di schianto. Il primo dovere di un’Amministrazione è tutelare l’incolumità dei cittadini: per questo, non appena le perizie indicano l’alto grado di rischio, procediamo all’abbattimento in uno o due giorni.
Dovere di un’Amministrazione è anche quello della trasparenza: per questo, invece di perdere tempo a scrivere cose non vere, Legambiente, Tpl e Gns, senza nemmeno dover chiedere agli uffici avrebbero potuto consultare le perizie direttamente sul sito internet del comune, visto che sono liberamente scaricabili.
Proprio perché tutti abbiamo a cuore il verde, abbiamo da tempo iniziato la ripiantumazione e non solo, come queste associazioni vorrebbero fare credere, attraverso l’iniziativa che piantuma un albero ogni nuovo nato o adottato, ma con investimenti che, lo ripeto, sono importanti per il bilancio comunale e che raramente si sono visti nel recente passato. Ovvio, però, che questa Amministrazione non metterà mai a dimora le nuove piante sopra condotte per i sottoservizi, come fatto nei decenni passati, ma solamente dove possano crescere e svilupparsi in sicurezza”.
Lunedì prossimo, 1 maggio festa dei lavoratori, nell’ambito di #sassuolocittattiva2023 il Circolo Arci Alete Pagliani presenta la pedalata storica “Avanti Sassuolo!” a cura degli storici Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti.
Una pedalata con narrazioni storiche sulle lotte per il lavoro a Sassuolo tra la seconda metà dell’Ottocento e l’inizio del Novecento.
La partenza è fissata dal Circolo Alete Pagliani alle ore 15,30, con il ritorno previsto per le ore 17,30 sempre al Pagliani; al termine del percorso verrà offerti un aperitivo presso il circolo.
In caso di pioggia, la narrazione storica si terrà al coperto presso il circolo Pagliani.
C’è l’intesa Regione Emilia-Romagna/Sindacati sulle prestazioni aggiuntive del personale medico nei Servizi di Emergenza-urgenza del sistema sanitario regionale.
L’accordo, che segue la legge regionale, formalizzato con una delibera di Giunta e sottoscritto con le Organizzazioni sindacali di categoria (Cgil Fp, Cisl Medici, Uil Medici, Anaao Assomed, Aaroi Emac, Anpo, Ascoti, Fials, Fvm, Fassid) stabilisce che, per affrontare la grave carenza di personale medico e ridurre l’utilizzo delle esternalizzazioni, le Aziende e gli Enti del Servizio sanitario regionale possano ricorrere al lavoro straordinario in via eccezionale e per il tempo strettamente necessario, in ogni caso fino al 31 dicembre 2023.
E contemporaneamente mette nero su bianco il riconoscimento, a partire dall’1 gennaio di quest’anno, di 100 euro all’ora – con una tariffa oraria che va oltre quanto stabilito dal Contratto collettivo nazionale di lavoro – ai medici che, su base volontaria, prestano la propria attività aggiuntiva.
Due gli ambiti interessati: tutti i Servizi di emergenza-urgenza ospedalieri delle Aziende ed Enti del servizio sanitario regionale e, considerata la loro integrazione con l’organizzazione ospedaliera, anche i servizi della rete del 118, sia ambulanze e automediche che elisoccorso.
“Mentre studiamo la riforma del sistema di emergenza-urgenza, separando la presa in carico delle emergenze da quella delle urgenze e potenziando il coinvolgimento delle strutture territoriali, approviamo questo accordo per riconoscere ai nostri professionisti sanitari, in maniera tangibile, lo sforzo che mettono quotidianamente in campo per assicurare la continuità e la qualità del servizio- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-. I prossimi mesi saranno decisivi per la riforma complessiva del sistema, per continuare a garantire ai cittadini questi servizi essenziali e per restituire ai professionisti dell’emergenza-urgenza un benessere lavorativo messo a dura prova dalla carenza degli organici”.
L’accordo
Il personale che può svolgere, su base volontaria, le prestazioni aggiuntive in Pronto soccorso e rete del 118 è costituito dai dirigenti medici che operano nelle Unità Operative di Pronto soccorso e 118 e dai dirigenti medici in servizio presso altre U.O. e inquadrati in discipline equipollenti o affini a quelle di Medicina e Chirurgia d’accettazione e d’urgenza.
Inoltre, nei casi in cui sia strettamente necessario per la copertura dei fabbisogni, l’accordo stabilisce che potrà essere valutato di consentire lo svolgimento delle prestazioni aggiuntive anche a medici in servizio presso altre U.O. e inquadrati in discipline diverse; in questa ipotesi i direttori/responsabili delle U.O. individueranno le specifiche attività che possono essere richieste ai dirigenti medici ed i relativi ambiti di autonomia, da esercitare nell’ambito dei contesti organizzativi dedicati ai casi che presentano minore complessità.
Spetta alle singole Aziende predisporre il piano delle attività da coprire mediante il ricorso alle prestazioni aggiuntive, anche alla luce dei carichi di lavoro e delle dotazioni organiche, con l’indicazione dei Servizi di emergenza-urgenza interessati e il budget programmato, che dovrà essere approvato dalla Direzione Generale Cura della persona, Salute e Welfare della Regione.
Infine, l’intesa stabilisce che il ricorso alle prestazioni aggiuntive è consentito in via eccezionale e temporanea, solo quando sia oggettivamente impossibile, per la copertura dei fabbisogni di personale, ricorrere ad assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato e determinato o all’impiego dei professionisti con contratti di lavoro autonomo.
In prevalenza nuvoloso, con deboli e irregolari precipitazioni dalle ore pomeridiane. Temperature minime in aumento con valori compresi tra 13 e 15 gradi; massime quasi stazionarie comprese tra 17 e 20 gradi. Venti deboli variabili. Mare poco mosso.
(Arpae)
Questa mattina a Roma è stata eletta la nuova segreteria nazionale della Funzione Pubblica Cgil che comprende Tatiana Cazzaniga, Barbara Francavilla, Florindo Oliverio, Giordana Pallone, Mauro Puglia, Michele Vannini che saranno guidati dalla segretaria generale Serena Sorrentino.
Mauro Puglia, classe 1967, ha iniziato l’attività sindacale come delegato Rsu nel 1994 al Distretto AUSL RE di Scandiano, dove lavorava come tecnico della Prevenzione Ambiente e Luoghi di Lavoro. Nel 1999 ha iniziato l’esperienza nell’ambito della FP CGIL di Reggio Emilia seguendo per la categoria il settore della Sanità Pubblica e Privata.
Dal 2006, oltre a continuare ad occuparsi di sanità, ha assunto l’incarico di organizzatore della categoria con delega alla formazione e al bilancio. Dal 2009 è stato Segretario Generale della FP CGIL di Reggio Emilia.
Nel 2012 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Segretario Organizzativo nella Segreteria Regionale della FP CGIL Emilia Romagna, per diventarne Segretario Generale nel 2018.
Nel gennaio del 2023, è stato riconfermato Segretario Generale della Funzione Pubblica CGIL Emilia Romagna.
Nel mese di maggio il FabLab Junior di Casa Corsini propone tanti nuovi laboratori gratuiti per bambini e ragazzi.
Le attività, sostenute da Fondazione Modena e dal Comune di Fiorano Modenese, si svolgono tutte alle ore 17.00 presso Casa Corsini, nello spazio dedicato alle nuove tecnologie e alla robotica educativa per ragazze e ragazzi, in via Statale 83 a Spezzano di Fiorano. L’iscrizione è obbligatoria all’indirizzo email info@casacorsini.mo.it, i posti sono limitati.
Martedì 2 maggio si comincia con “Eco Lab Api e Fiori”: laboratorio green 6-9 anni per imparare quanto sono importanti le api per il nostro ecosistema e seminare i semi per l’impollinazione.
Martedì 9 maggio con “Circuiti e Creatività”, i bambini potranno costruire e decorare un biglietto luminoso per la festa della mamma.
Giovedì 11 maggio una nuova avventura con il mondo Lego Spike, per ragazzi dai 10 ai 14 anni e infine, giovedì 25 maggio, “Ozobot Wooden Puzzle” per costruire puzzle e percorsi inediti di legno con il mini robottino Ozobot.
Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di pavimentazione, dalle 4:00 alle 18:00 di sabato 29 aprile, sarà chiusa la stazione di Reggio Emilia, in uscita per chi proviene da Bologna. In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Terre di Canossa Campegine o di Modena nord.
Anche la stazione di Terre di Canossa Campegine, sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Milano, dalle 4:00 di domenica 30 aprile alle 6:00 di lunedì 1 maggio, in modalità continuativa. In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: in entrata verso Bologna: Reggio Emilia; in entrata verso Milano: Parma.
“75 anni di Costituzione 1948-2023. L’Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro” è lo slogan della manifestazione nazionale di Cgil Cisl e Uil per la Festa dei lavoratori che quest’anno si terrà a Potenza, in piazza Mario Pagano (ore 10-13). L’attualità dei principi e dei valori della Costituzione, a 75 anni dalla sua promulgazione, sarà l’argomento che caratterizzerà gli interventi dei tre leader sindacali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pier Paolo Bombardieri. Come è ormai tradizione, poi, nel pomeriggio, a Roma, si svolgerà il Concertone di Piazza San Giovanni, promosso da Cgil, Cisl, Uil.
Anche in provincia di Modena, come da tradizione (interrotta solo dalla pandemia da covid), sono previste manifestazioni in piazza con 7 appuntamenti.
A Modena città la festa del 1° Maggio si apre alle ore 10 con “Musica per le strade” esibizione della Wind Band del Liceo musicale Sigonio da piazza Roma verso piazza Grande per le strade del centro. In piazza Grande alle ore 10.45 i saluti di Rosamaria Papaleo segretaria Cisl Emilia Centrale e Roberto Rinaldi coordinatore Uil di Modena e Reggio Emilia. A seguire il comizio di Daniele Dieci segretario Cgil Modena.
Al termine del comizio, intorno alle ore 11.15 spettacolo musicale degli studenti del liceo musicale Sigonio “E le genti che passeranno…” per la regia di Carlo Stanzani e il coordinamento di Mariano Vuono e Maurizio Malavolta. Lo spettacolo (in anteprima al teatro comunale Pavarotti-Freni il 30 aprile) presenta una serie di letture e brani su lavoro, Costituzione, strage del 2 Agosto 1980 di Bologna e altro. Musiche tratte dalla tradizione popolare e dal repertorio di Lucilla Galeazzi, cantautrice di origine umbra.
La chiusura della manifestazione è prevista per le 12.30.
Durante tutta la manifestazione distribuzione di garofani e palloncini colorati. La festa del 1° Maggio a Modena gode del patrocinio del Comune e del sostegno degli sponsor Gruppo Pace e Methodo.
A Carpi ritrovo alle ore 9.30 presso le sedi sindacali carpigiane (via Fassi), alle ore 10 partenza del corteo per le vie della città accompagnati dalla banda cittadina. Arrivo in piazza Martiri dove alle ore 10.30 circa prende il via la manifestazione sindacale con il saluto di Francesca Arena Uil Emilia-Romagna sede di Modena e Reggio Emilia e il comizio conclusivo di Claudio Mattiello responsabile Cisl zona di Carpi. Presenti in piazza Martiri i Sindaci dell’Unione Terre d’Argine con il gonfalone e le associazioni di volontariato.
Nel pomeriggio, presso il cortile d’Onore di Palazzo Pio, alle ore 15, concerto di Primavera del Corpo Bandistico Città di Carpi che eseguirà una serie di marce, da quelle classiche a quelle contemporanee, colonne sonore di film, unitamente a brani tradizionali
In serata, al cinema Ariston di San Marino, alle ore 21 proiezione unica a ingresso ridotto, del film “Tutto in un giorno” (drammatico-thriller, Spagna, 2023) regia di Juan Diego Botto con Penelope Cruz. Il film racconta le 24 ore di tre personaggi in lotta per la sopravvivenza che hanno in comune il tema drammatico dello sfratto. Storie che si intrecciano di persone comuni alle prese con problemi all’ordine del giorno ma determinanti nel corso delle loro vite.
Tutte le iniziative del 1° Maggio a Carpi godono del patrocinio dell’Unione Terre d’Argine e si avvalgono del contributo di Abitcoop, Cmb, Cooperativa Bilanciai, Gulliver cooperativa sociale.
Anche da Soliera i manifestanti partecipano alla manifestazione mattutina a Carpi con il ritrovo alle ore 9.30 presso le sedi sindacali (via Guido Fassi) per unirsi al corteo che porta in piazza Martini.
A Mirandola il 1° Maggio inizia alle ore 9.30 con la partenza del corteo in piazza della Conciliazione accompagnato dalla filarmonica “Andreoli” di Mirandola. Durante il percorso saranno deposti fiori nei luoghi simbolo della Resistenza in ricordo dei caduti contro il nazifascismo. Alle 11 in piazza della Costituente saluto e introduzione di Marcello Della Gatta Fim Cisl Mirandola, comizio conclusivo di Marco Bottura coordinatore Cgil Area Nord Modenese.
Saranno presenti con i gonfaloni delegazioni di tutte le amministrazioni locali dell’Area Nord modenese.
A Finale Emilia nel pomeriggio, dalle ore 14.30 (e sino alle 19.30), presso la scalinata della Torre dell’acquedotto di Finale Emilia il concerto del 1° Maggio promosso dal Circolo Musicale lato B insieme a Cgil Cisl Uil e Comune. Si esibiranno Cranchi, Goodbye Horses, Inveho, Lab 69, Maremarcio, Swamp Boys, Maeraia, Crinemia, Magazzini del Sale. Super ospiti della giornata gli amici di Radio Stazione Rulli. Sarà in funzione l’angolo bar.
A Vignola concentramento di lavoratori e mezzi meccanici alle ore 9.30 nel piazzale di via Ballestri. Alle ore 10 corteo per le vie cittadine con il corpo bandistico di Marano sul Panaro. Alle 10.30 nell’ex mercato ortofrutticolo di Vignola, inizio delle celebrazioni con introduzione di Marco Ganzerli responsabile Cisl zona di Vignola. Intervento conclusivo di Alberto Zanetti Uil Emilia-Romagna sede di Modena e Reggio Emilia.
Al termine del comizio è prevista l’inaugurazione del monumento ai caduti sul lavoro di Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi sul lavoro) presso il giardino municipale.
La manifestazione del 1° Maggio gode del patrocinio dell’Unione Terre di Castelli e vedrà la presenza dei sindaci dell’Unione con il gonfalone. Prevista come da tradizione la distribuzione dei garofani rossi durante la manifestazione.
A Marano sul Panaro i trattori dell’Associazione Carnevale Maranese si ritrovano alle 8.30 al piazzale del Capanonne Carnevale (zona impianti sportivi) per arrivare alle 9.30 al “Self Service” nel piazzale di via Ballestri a Vignola dove si uniscono al corteo. Nel pomeriggio, alle ore 15.45, ritrovo in piazza Matteotti a Marano per la benedizione dei mezzi e poi sfilata fino a Villa Bianca per un dolce rinfresco.
A Castelfranco Emilia concentramento del corteo di autorità e cittadini alle ore 9.30 in piazza Aldo Moro. I partecipanti accompagnati dalla banda cittadina sfileranno in corso Martiri, via Circondaria Nord sino a piazza Garibaldi, dove si terrà il comizio alle ore 11 con i saluti di Marco Balconati responsabile Fnp Cisl Castelfranco e comizio conclusivo di Antonio Puzzello coordinatore Cgil zona Castelfranco Emilia. Tradizionale distribuzione di garofani in piazza. Saranno presenti i sindaci e gli assessori del distretto Unione del Sorbara con i gonfaloni.
A Sassuolo concentramento alle ore 9.30 in piazza Garibaldi, concerto della banda cittadina alle ore 10. Alle ore 10.30 saluti di Alessandro De Nicola coordinatore Cgil distretto Sassuolo e a seguire alle 10.45 interventi di delegati del distretto sassolese. Alle ore 11.15 comizio conclusivo di Francesco Bini responsabile Cisl zona di Sassuolo.
Durante la festa in piazza, distribuzione di garofani e coccarde. Sono invitati alla manifestazione i sindaci dei Comuni del distretto, Sassuolo, Formigine, Fiorano, Maranello, Prignano, Montefiorino, Frassinoro e Palagano, che presenzieranno con i gonfaloni dei Comuni.
A Pavullo ritrovo di autorità e cittadini alle ore 9.30 in piazza Montecuccoli, dove sarà deposto un mazzo di fiori da parte dell’Amministrazione comunale alla lapide dei caduti sul lavoro nelle miniere di Marcinelle (Belgio), tra cui due pavullesi. Alle ore 9.45 il saluto di Alessandro Bonfatti responsabile Cisl zona di Pavullo e alle 10 il comizio conclusivo di Marinella Ricci coordinatrice Cgil zona di Pavullo. Durante la manifestazione è presente la banda municipale. Presenti in piazza con i gonfaloni gli amministratori del Frignano.
Si è tenuto ieri sera al castello di Formigine il quarto consiglio comunale dell’anno, prevalentemente dedicato all’aggiornamento dei conti con nove delibere in materia economico finanziaria. Con la variazione di bilancio, si assegnano sul 2023 ai capitoli della manutenzione degli asfalti e del verde oltre 1,2 milioni di euro aggiuntivi per interventi che verranno programmati nei mesi estivi.
Ma soprattutto con il bilancio consuntivo 2022 si è preso atto di conti estremamente positivi con un avanzo complessivo di amministrazione di quasi 15 milioni di euro, di cui liberi da vincoli normativi circa 2,5 milioni, che nei prossimi mesi potranno essere destinati a nuovi investimenti nel campo dell’istruzione e del sociale. Si ricorda che all’interno dell’avanzo vincolato trovano invece copertura i finanziamenti per l’acquisto degli alloggi “ex CASER” (420mila euro), destinati ad aumentare gli spazi per le famiglie in difficoltà, per l’acquisto dell’area “EX AGIP” per la realizzazione di nuovi posti auto al servizio del centro storico, l’efficientamento energetico della palestra Ferraguti di Magreta, il nuovo impianto fotovoltaico presso la sede comunale, nonché quello sul cimitero di Formigine da realizzarsi nel contesto di una nuova comunità energetica. Ammontano poi 247mila euro i fondi per la realizzazione di nuove infrastrutture di videosorveglianza. L’aggiornamento della programmazione economico finanziaria approvato dal Consiglio ha riguardato anche le tariffe e agevolazioni TARI per l’anno 2023. Anche per quest’anno non sono previsti aumenti di alcun tipo, e sono previste invece nuove agevolazioni: le famiglie con tre figli o più otterranno infatti l’abbattimento automatico del 40% sulla parte variabile della tariffa. Approvato dall’aula anche il regolamento per la disciplina delle attività rumorose temporanee, come previsto dalla delibera regionale n. 1197/2020. Ultimo punto trattato, una mozione dal titolo “Basi della Repubblica Italiana” in virtù della cui approvazione si impegnano sindaco e giunta a “continuare a promuovere nelle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio formiginese percorsi di approfondimento, volti alla conservazione e al rinnovo della memoria dei fatti storici avvenuti nelle nostre zone nel periodo tra il 1943 e il 1945”.
Poste Italiane comunica che, vista la festività del 1° maggio, negli Uffici Postali le pensioni del mese saranno in pagamento a partire da martedì 2.
In continuità con quanto fatto finora, con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà preferibilmente secondo la seguente turnazione alfabetica, che potrà variare in base al numero di giorni di apertura della sede di riferimento:
Pertanto, i cognomi:
Le pensioni di maggio saranno disponibili a partire da martedì 2, anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti negli ATM Postamat, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.
Con una cerimonia ufficiale presso il Palazzo del Quirinale, il 27 aprile 2023, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Salute Orazio Schillaci hanno consegnato le medaglie “Al merito della Sanità Pubblica” e ai “Benemeriti della Salute Pubblica”. Tra i professionisti selezionati, in tutta Italia, c’è anche la dr.ssa Silvia Vaccari, presidente nazionale di FNOPO e Risk Manager dell’Ospedale di Sassuolo S.p.A. A lei la medaglia d’oro per “merito” riservata a chi si è distinto nel campo della sanità pubblica, anche per l’impegno come consulente dell’Istituto Superiore di Sanità.
“Siamo molto orgogliosi e felici – commenta il Direttore Generale dell’Ospedale, Dr. Stefano Reggiani – di poter contare su una persona e una professionista come la dr.ssa Vaccari, al quale vanno i nostri più vivi complimenti per aver ottenuto il più alto riconoscimento che la Repubblica tributa a coloro che sono impegnati nel mondo della sanità”.
Promuovere un’equilibrata presenza femminile nel dibattito pubblico, in convegni, seminari e talk.
Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana, Comune e Università di Bologna, si aggiungono all’elenco delle Istituzioni che affiancano la Rai nel perseguire gli obiettivi di “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla” l’iniziativa nata in seno alla Commissione europea e rilanciata nei territori dalla Radiotelevisione italiana attraverso una serie di protocolli attuativi.
Oggi a Bologna la firma del protocollo d’intesa tra il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; il sindaco metropolitano di Bologna, Matteo Lepore; la vice sindaca, delegata alle Pari Opportunità, Emily Marion Clancy; la prorettrice dell’Università di Bologna, Simona Tondelli e la presidente Rai, Marinella Soldi.
Si aggiunge così un nuovo capitolo alla diffusione del progetto nei territori – dopo la firma un anno fa del Memorandum of Understanding, siglato dalla Presidente Rai con i rappresentanti delle massime istituzioni del Paese, e dei protocolli a Bari, Firenze, Milano e Perugia – per promuovere la presenza delle donne nel dibattito pubblico, valorizzando competenze, esperienze e talenti femminili per una più compiuta attuazione dei principi di democrazia paritaria e pluralismo.
Hanno partecipato all’iniziativa anche l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori e la responsabile del Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana, Simona Lembi.
In Emilia-Romagna si tornerà in classe per l’inizio del prossimo anno scolastico 2023-2024 venerdì 15 settembre 2023, con stop alle lezioni in tutte le scuole di ogni ordine e grado della regione fissato per giovedì 6 giugno 2024.
Lo ha stabilito la Giunta Regionale – in continuità con i precedenti anni scolastici e in attuazione di quanto già disposto con la propria deliberazione n.353/2012 – approvando il calendario scolastico che riguarda sia le classi del primo ciclo di istruzione (elementari e medie), sia quelle del secondo ciclo del sistema di istruzione (superiori) e formazione (IeFP).
Lezioni sospese nella giornata del 2 novembre 2023 per la commemorazione dei defunti, per le vacanze natalizie dal 24 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 e per quelle pasquali dal 28 marzo al 2 aprile 2024.
La normativa nazionale stabilisce che l’anno scolastico debba contare non meno di 200 giorni di attività didattica, oltre ad un significativo numero di giorni per lo svolgimento di ulteriori programmi didattici e educativi.
Nell’ambito delle proprie competenze, la Giunta regionale ha fissato in cinque giorni aggiuntivi il periodo per gli interventi didattici e educativi; quest’anno, considerate le giornate disponibili in calendario, si aggiunge un ulteriore giorno oltre a quelli fissati dalla delibera, che permetterà alle scuole una maggiore autonomia nella programmazione. Le Autonomie scolastiche potranno articolare i giorni aggiuntivi anche in termini di ore, quantificate in misura forfettaria in numero di 30.
Le singole istituzioni scolastiche potranno poi adattare il calendario secondo le esigenze specifiche previste nell’ambito del proprio Piano dell’Offerta Formativa, rispettando comunque le date di inizio e fine delle lezioni.
Confermata anche la facoltà per le scuole dell’infanzia (3-6 anni) di anticipare la data di avvio e di posticipare quella di fine attività didattiche, con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera della Regione: la scelta deve essere in linea con le finalità del Piano dell’offerta formativa e le decisioni degli organi collegiali della scuola interessata e richiede l’intesa con il Comune d’appartenenza.
Visti i problemi di recapito degli avvisi relativi all’acconto Tari avvenuti per alcuni contribuenti, l’Amministrazione comunale sassolese ha disposto che l’eventuale ritardo nel pagamento dell’acconto stesso, non sarà punito con l’applicazione delle sanzioni di legge.
La seconda ed ultima interrogazione discussa ieri in Consiglio Comunale era a firma di Maria Savigni e Claudio Pistoni del Partito Democratico e di Giulia Pigoni del Gruppo Misto, avente ad oggetto: “Chiarimenti in merito al percorso per la promozione di una Funeral Home nel territorio comunale”.
“Nel febbraio del 2014 – si legge nell’interrogazione – veniva redatta dall’Ing Matteo Nasi, allora dipendente del Comune di Sassuolo, una relazione avente ad oggetto: VERIFICA DI FATTIBILITÀ NUOVA STRUTTURA PER IL COMMIATO identificata catastalmente al F. 18, parte mappali 330, 81, 82, 83 di proprietà del comune di Sassuolo – area intervento proposta su base PSC.
Tale studio concludeva che tale area, di rispetto cimiteriale del nuovo cimitero urbano, era compatibile con la realizzazione di strutture per il commiato. La volontà che nel territorio cittadino venisse realizzata una struttura simile veniva ribadita anche dalla giunta successiva, che nella delibera di giunta n 159 del 28 agosto 2018, recitava “L’Amministrazione comunale intende promuovere la realizzazione di una “Struttura del Commiato” e incaricava l’allora dirigente del settore patrimonio, dott. Faso, di individuare un’area di proprietà comunale, potenzialmente idonea ad ospitare il servizio sopra descritto, e di delineare il percorso amministrativo per addivenire alla sua concreta operatività”. L’allora dirigente individuò la medesima area, limitrofa al Cimitero nuovo, come la possibile sede della struttura che si intendeva promuovere e avviò le procedure per la rimozione di un vincolo storico afferente la presenza di immobili diroccati, la cui costruzione risale a più di 50 anni e pertanto da considerarsi “storici”. Considerato che la legge regionale 19, del 29 luglio del 2004, “Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria”, all’articolo 14 recita che “ Le strutture per il commiato non possono essere collocate nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche o private, né di strutture socio-sanitarie o di vita collettiva ma possono essere collocate nella zona di rispetto cimiteriale”. Considerato inoltre che tale area è di proprietà del Comune di Sassuolo; si chiede se la procedura per la rimozione dei vincoli si è conclusa positivamente, come risulterebbe da interviste riportate dalla stampa, con quali atti, e in quali tempi; se corrisponde al vero che nel giugno del 2021, come riportato in questi giorni dalla stampa, è stato comunicato a un cittadino interessato a realizzare una struttura per il commiato che l’Amministrazione non
intendeva più mettere a bando tale area, e per quale motivo”.
Ha risposto il Vicesindaco Alessandro Lucenti.
“Nel merito della questione come posta, con riferimento alla LR 19/2004, è pur vero che l’art. 14 recita che “Le strutture per il commiato non possono essere collocate nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche o private, né di strutture socio-sanitarie o di vita collettiva, ma possono essere collocate nella zona di rispetto cimiteriale”, ma è evidente che restano disponibili, per tale collocazioni, tante altre zone accessibili, in primis zone artigianali, industriali, direzionali.
Circa la richiesta specifica si precisa che: “Se la procedura per la rimozione dei vincoli si è conclusa positivamente, come risulterebbe da interviste riportate dalla stampa, con quali atti, e in quali tempi”, si indica che:
la classificazione quale edificio storico ES degli immobili situati all’interno dell’area destinata ad attrezzature cimiteriali del Cimitero nuovo di Sassuolo (area classificata come URB.c dal PSC vigente), identificati catastalmente al foglio 18, mappali 82 e 83, è stata soppressa con variante al PSC/RUE di cui ai seguenti atti:
PSC: adozione DCC n. 16 del 26.03.2019 – approvazione DCC n. 43 del 28.10.2019 – efficacia BURERT n. 411 del 11.12.2019;
RUE: adozione DCC n. 17 del 26.03.2019 – approvazione DCC n. 44 del 28.10.2019 – efficacia BURERT n. 411 del 11.12.2019
Per quanto riguarda l’ultimo punto, a giugno 2021 c’è stato un incontro in cui si è comunicato che l’area non era disponibile nell’immediato per una sua vendita e che si voleva rispettare la destinazione di vincolo cimiteriale ovvero l’eventuale ampliamento dello stesso o per strutture comunali a servizio del cimitero”.
La prima interrogazione discussa nella seduta di ieri del Consiglio Comunale era a firma di Serena Lenzotti, Maria Savigni e Matteo Mesini del Partito Democratico, avente ad oggetto: “Cittadini e nuovi Piano Urbanistico Generale: chiarimenti”.
“Per favorire il coinvolgimento dei cittadini e la trasparenza delle scelte operate dall’amministrazione comunale relativamente all’adozione del Piano Urbanistico Generale, è previsto dalla normativa vigente la più ampia partecipazione del pubblico – si legge nell’interrogazione – considerato che sono state convocate 3 commissioni territorio ambiente nelle quali è stata illustrata:
il 16 marzo 2023 la proposta di Pug con specifica sul quadro conoscitivo della strategia per la qualità urbana ed ecologica ambientale; il 24 marzo 2023 la proposta di Pug con specifica rispetto Valsat e trasformabilità; il 30 marzo 2023 durante la quale si sarebbe dovuto trattare la proposta di Pug con specifica sull’attività di presentazione del progetto di partecipazione e iter procedimentale di fatto non è stato presentato il progetto di partecipazione (relativamente al Pug); a seguito della mancata trattazione è stato eseguito un accesso agli atti che ha determinato la risposta inviata 11 aprile 2023, poi inoltrata successivamente agli altri consiglieri, che riporta il progetto di partecipazione datato il 31 marzo 2023. Considerato che nel luglio del 2022 è stata presentata un’interrogazione nella quale si chiedeva di coinvolgere i cittadini in un percorso partecipato aperto e/o di informare tramite incontri pubblici, stampa e social le intenzioni dell’amministrazione comunali e le linee che intende seguire per “ridisegnare La città”; ritenuto che nei comuni limitrofi sono stati messi in campo progetti allargati e solidi nel coinvolgimento dei cittadini, partendo dall’assunzione stessa del Pug passato dal Consiglio Comunale anziché dalla Giunta (pur essendo tecnicamente possibile). Nei comuni vicini i progetti partecipativi ampi, che non si limitano alla presentazione e confronto coi residenti dei quartieri (7 in totale); al confronto coi rappresentanti del mondo professionale impegnato nelle attività di sviluppo urbanistico edilizio, da invitare ad un primo incontro di presentazione e discussione tanto della strategia di piano che alle regole della trasformabilità, assemblea plenaria conclusiva. Si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: se tra le richieste ufficiali alla società consultata per la realizzazione del Pug è stato dato chiaro mandato di redigere il progetto partecipativo; chi ha redatto il piano; se si ritiene esaustivo come mezzo di informazione ai cittadini l’unica azione di comunicazione social indicata nel progetto che prevede la pubblicazione sul sito dell’Amministrazione comunale”.
Ha risposto l’Assessore all’Urbanistica Ugo Liberi
“L’Assunzione del PUG, da parte della Giunta Comunale (strumento previsto dalla LR 24/2017) pone un punto fermo nel percorso di costruzione del Piano Urbanistico Generale.
l’Assunzione in Giunta, piuttosto che in Consiglio, diventa elemento favorevole alla diffusione dei contenuti senza generare “costrizioni normative” che il passaggio in Consiglio Comunale, invece, avrebbe generato (leggi regime di “salvaguardia”, con possibile “ingessamento” del sistema relativamente a pratiche edilizie in itinere o di successiva presentazione all’assunzione, assieme all’applicazione di doppio regime normativo fino alla successiva Adozione in Consiglio Comunale; la salvaguardia scatterà dopo di questa e si protrarrà fino alla definitiva Approvazione sempre in Consiglio Comunale).
A monte dell’assunzione la discussione sulle tematiche prioritarie e sui possibili indirizzi strategici si è sviluppata, oltre che con gli Amministratori e i tecnici del Comune, attraverso il confronto coi “portatori di interesse” ossia coi soggetti competenti, per motivi professionali o culturali, nelle materie oggetto della pianificazione generale.
A valle dell’assunzione si aprono nuove potenzialità, potendo disporre di indirizzi e strumenti per la qualificazione del territorio comunale oltre le strategie, le singole proposte di intervento e i progetti prioritari, su elementi e parti del territorio ritenuti particolarmente significativi.
Questi elementi, unitamente alla disciplina destinata a regolamentare gli interventi diffusi nell’urbanizzato, rappresentano una piattaforma per il confronto tanto con gli specialisti e, ancora, coi portatori di interesse ed anche con la cittadinanza tutta.
Condizione essenziale per l’apertura del confronto è la diffusione della conoscenza dei contenuti del piano: compito che si presenta particolarmente complesso anche per gli addetti ai lavori, data la novità dello strumento e la sua grande distanza dai piani urbanistici del passato, coi quali parte della cittadinanza poteva avere sviluppato una qualche consuetudine.
Per questi motivi il Progetto di comunicazione e partecipazione si articola anzitutto in una sequenza di illustrazioni e primi confronti ancora una volta coi portatori di interessi e quindi con la cittadinanza ed in una fase successiva di confronti a tema da sviluppare in concomitanza con l’elaborazione delle controdeduzioni facendo tesoro dei contributi pervenuti in sede di osservazioni.
Nel confronto coi Comuni limitrofi, attingendo al portale degli stessi, la situazione pare analoga al Comune di Sassuolo:
– Gli incontri con i cittadini, non sono stati così diffusi e capillari come invece sta operando Sassuolo e non è determinante in positivo l’aver effettuato, pare non più di un incontro partecipativo, che peraltro va ben verificato che portata reale in positivo possa aver generato.
– Buona parte degli incontri sono stati con i cosiddetti portatori di interessi, attività, in realtà, già svolta da Sassuolo e comunque ribadita nel prossimo futuro come previsto nel piano già consegnato ai Consiglieri.
Riguardo le richieste dell’interrogazione si specifica che:
• Nell’ambito dell’incarico di affidamento del servizio per la stesura del PUG di cui al contratto n° 3668 del Repertorio Registro Scritture Pubbliche, stipulato in data 08/11/2021 si fa esplicito riferimento all’attività specifica sulla partecipazione;
• Il piano è stato redatto da parte del gruppo di progettazione, in accordo con l’amministrazione, col RUP;
• Si ritiene che altri mezzi social diversi dal sito ufficiale dell’Amministrazione, non siano in grado di trasmettere adeguate e puntuali informazioni e che anzi possano essere fuorvianti o luogo di esercizio improprio da parte dei cosiddetti “leoni da tastiera”.
L’aumento dei tassi di interesse, la restrizione monetaria, l’irrigidimento delle condizioni del credito, una maggiore incertezza sui mercati finanziari e la diminuzione dei salari reali per effetto di un’inflazione da offerta. Nonostante questi ostacoli, tuttavia la crescita economica nel 2022 è risultata migliore del previsto, e anche la riduzione della dinamica attesa per il 2023 sarà netta, ma più contenuta di quanto prospettato in precedenza.
E’ quanto risulta dall’analisi degli “Scenari per le economie locali” che consentono di esaminare le previsioni macroeconomiche per le regioni italiane di cui Prometeia ha diffuso l’aggiornamento, elaborati dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna.
Lo scenario regionale
Lo scorso anno in Italia l’aumento del PIL è stato del 3,7 per cento e il deciso rallentamento prospettato ridurrà la crescita nel 2023 allo 0,7 per cento.
L’andamento emiliano-romagnolo ha mostrato un profilo sostanzialmente analogo a quello nazionale. L’Emilia-Romagna, secondo le previsioni, chiuderà il 2022 con un incremento del PIL del 3,8 per cento. Ma la crescita dovrebbe bruscamente rallentare nel 2023 (+0,8 per cento), sotto l’effetto congiunto della spinta dell’inflazione, della riduzione del reddito reale, in particolare, dei salari reali, e della stretta monetaria in corso. Il rallentamento sarà però meno sensibile rispetto a quanto precedentemente previsto,
Nel 2022 la ripresa è stata trainata dalle regioni del nord (+3,8 per cento) tra cui l’Emilia-Romagna.
Nel 2023 la stagnazione riallineerà la crescita delle regioni italiane, che sarà guidata contemporaneamente da Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna tutte con lo stesso ritmo di espansione.
Un confronto europeo
La crescita del Pil regionale nel 2022 è risultata al di sopra della media dell’area dell’euro con un andamento decisamente migliore rispetto a Germania e Francia. Nonostante il rallentamento previsto per il 2023, la lieve espansione prospettata a livello regionale dovrebbe nuovamente allinearsi a quella dell’area dell’euro superando nuovamente quella di Germania e Francia anche se risulterà più contenuta rispetto alla Spagna.
Investimenti, export e occupazione
Lo scorso anno, la crescita dei consumi delle famiglie (+5,6 per cento) ha nuovamente superato la dinamica del Pil determinando una riduzione dei risparmi. Lo stesso non avverrà anche nel 2023 (+0,6 per cento), anche se la differenza nella dinamica delle due variabili risulterà sensibilmente più contenuta.
Nel 2022 gli investimenti fissi lordi hanno registrato una nuova notevole crescita (+8,0 per cento), grazie alla ripresa dell’attività produttiva e ai massicci interventi di sostegno pubblici, in particolare, a favore delle costruzioni. Nel 2023 l’atteso rallentamento del ritmo di crescita dell’attività, in un quadro di notevole incertezza sull’evoluzione futura, ridurrà decisamente lo sviluppo dell’accumulazione (+2,3 per cento).
Lo scorso anno il rallentamento del commercio mondiale, connesso alle disfunzioni delle catene internazionali di produzione, ha limitato la ripresa dell’export regionale al 3,3 per cento in termini reali. Nel 2023 l’ulteriore deciso rallentamento dell’attività nei Paesi che costituiscono i principali mercati di sbocco delle esportazioni regionali dovrebbe nuovamente contenere la crescita delle esportazioni (+2,5 per cento).
I settori
Nonostante un sensibile rallentamento, nel 2022 sono state ancora di gran lunga le costruzioni a trainare l’aumento del valore aggiunto reale con un ritmo di crescita quasi doppio rispetto a quello dei servizi, mentre l’industria ha pressocché spento i motori. Questo quadro dovrebbe trovare conferma nel 2023, ma con una dinamica decisamente inferiore per tutti i settori considerati.
In dettaglio, lo scorso anno le difficoltà nelle catene di produzione internazionali l’aumento delle materie prime e in particolare dei costi dell’energia hanno ridotto decisamente la crescita del valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale a solo lo 0,3 per cento. Questa sostanziale stasi dovrebbe protrarsi anche nel 2023, ma la dinamica del valore aggiunto dovrebbe restare minimamente positiva (+0,1 per cento).
Il valore aggiunto reale delle costruzioni ha fatto registrare una notevole crescita anche nel 2022 (+10,5 per cento), che ha trainato la sviluppo complessivo, anche se con una dinamica più che dimezzata rispetto a quella eccezionale dell’anno precedente. Nel 2023, la tendenza positiva subirà un forte rallentamento (+2,8 per cento).
Nel 2022 si è registrata una notevole ripresa dei consumi che ha condotto a un forte aumento del valore aggiunto dei servizi (+5,5 per cento), ben superiore a quello dell’anno precedente. Tuttavia nel 2023 il deciso rallentamento della dinamica dei consumi, insieme alla variazione della loro composizione a favore di quelli essenziali da parte delle fasce della popolazione a basso reddito, dovrebbero ridurre il ritmo di crescita del valore aggiunto anche nei servizi (+1,2 per cento).
Il mercato del lavoro
Una maggiore spinta alla ricerca di un impiego ha sostenuto l’aumento delle forze di lavoro nel 2022 (+0,7 per cento), un trend che dovrebbe proseguire nel 2023.
Il tasso di attività, calcolato come quota della forza lavoro sulla popolazione presente in età di lavoro, è ulteriormente aumentato giungendo al 73,5 nel 2022, ma dovrebbe salire più lentamente nel 2023 portandosi al 74,0 per cento.
Nel 2022 l’occupazione ha avuto un andamento positivo (+1,2 per cento). Nel 2023 la normalizzazione delle ore lavorate dovrebbe permettere alla crescita degli occupati di proseguire allo stesso ritmo (+1,2 per cento).
Nel 2022 la crescita dell’occupazione, che ha superato quella delle forze di lavoro, ha permesso un ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione al 5,0 per cento a livello regionale. Queste tendenze proseguiranno anche nel 2023 quando l’aumento dell’offerta di lavoro sarà meno rapido della crescita dell’occupazione e il tasso di disoccupazione potrà ulteriormente ridursi al 4,7 per cento.
Nuvolosità variabile, prevalentemente di tipo alto e stratificato con assenza di precipitazioni. Temperature in lieve aumento: minime tra 8 e 12 gradi, qualche grado in meno nelle aree extra urbane, massime tra 18 e 23 gradi. Venti deboli e variabili in pianura, deboli-moderati da sud-ovest sui rilievi. Mare poco mosso.
(Arpae)
Più efficienza, efficacia e tempestività nell’attività di ricerca e salvataggio urbano, ma anche presa in carico e assistenza medica delle persone disperse o intrappolate sotto le macerie a causa di crolli.
Tutto grazie all’Accordo tra il sistema di Emergenza-Urgenza della Regione Emilia-Romagna e la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, siglato oggi a Bologna presso l’assessorato regionale Politiche della salute, che prevede la costituzione di Team USAR Emilia-Romagna (Urban Search and Rescue): speciali squadre di soccorso multidisciplinari appositamente formate per affrontare gravi situazioni di emergenza quali terremoti, esplosioni, crolli o altri dissesti statici e idrogeologici.
A firmarlo, l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna, Michele De Vincentis.
“Questo accordo rappresenta una parte importante nella qualificazione del sistema di medicina di emergenza-urgenza dell’Emilia-Romagna, su cui si è investito molto- ha dichiarato Donini-. La collaborazione tra il nostro personale sanitario e i Vigili del fuoco, che ringraziamo, consentirà di formare rapidamente squadre multidisciplinari con competenze tecniche di alto livello, pronte a rendere ancora più rapidi ed efficaci gli interventi di ricerca e soccorso in caso di calamità”.
“L’integrazione della parte sanitaria nel Team USAR è necessaria al fine di intervenire nella maniera più efficace ed efficiente in queste situazioni difficili, oltre che per garantire la sicurezza degli operatori presenti sullo scenario operativo – ha affermato De Vincentis-. Il Team USAR ha un’organizzazione che permette di effettuare le verifiche di ricognizione dello scenario colpito, individuando i siti più complessi, per identificare vittime rimaste intrappolate sotto le macerie e procedere nell’immediatezza alla fase di ricerca e recupero con l’impiego di attrezzature particolari in scenari complessi”.
I punti chiave dell’Accordo
Ogni squadra di Ricerca e Soccorso Urbano dell’Emilia-Romagna (classificata in base al grado di impegno richiesto, come leggera, media o pesante), sarà composta da personale del corpo dei Vigili del fuoco e delle Aziende Sanitarie della Regione, adeguatamente formato, e avrà il compito di fornire assistenza in caso di crollo di strutture e spazi confinati, dal momento dell’accesso fino alla consegna al personale medico in un’area sicura, secondo le Linee guida Insarag 2020 e il “Manuale del Sistema di Gestione delle Attività di Soccorso USAR del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.
Gli operatori sanitari saranno inoltre responsabili dell’assistenza e del trattamento iniziale di tutto il personale durante gli interventi e del controllo quotidiano del loro stato di salute.
Le parti hanno concordato di istituire un gruppo di lavoro composto da personale della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna e del settore Assistenza Ospedaliera della Regione per redigere un protocollo operativo entro 60 giorni. Il documento servirà a definire le procedure di interazione tra le Centrali Operative 118 e le Sale Operative dei Vigili del Fuoco, le modalità di attivazione, l’utilizzo di dispositivi e attrezzature, gli aspetti logistici, la formazione e l’addestramento. Per essere più efficaci, tutte le procedure dovranno essere in linea con le normative nazionali e la letteratura scientifica internazionale.
L’ Accordo rimarrà in vigore per un periodo di cinque anni, con possibilità di rinnovo per altri cinque.
La formazione
Gli operatori sanitari che faranno parte delle squadre USAR dovranno aver completato la formazione sanitaria e tecnica specialistica per poter essere regolamentati secondo il Protocollo operativo. Questo include il completamento di una formazione approfondita fornita dall’Emergenza Territoriale della Regione Emilia-Romagna, la partecipazione a simulazioni organizzate e coordinate dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile dell’Emilia-Romagna con personale USAR qualificato o istruttori dei Comandi VVF della Regione Emilia-Romagna.
Legambiente si trova nuovamente a denunciare un progressivo aumento del taglio di alberi, che impoverisce ulteriormente il verde pubblico del Comune di Sassuolo.
“La prima cosa che viene da pensare è che questa verrà ricordata come l’amministrazione dell’abbattimento di alberi … che procede dal 2020 ad oggi senza tregua” chiosa l’associazione.
“Dagli alberi monumentali nel Parco Ducale, a quelli preziosi per la scuola dell’infanzia Rodari, dai filari che mitigano l’inquinamento nei viali cittadini, a quelli che costituivano la porta di ingresso alla città di Via Palestro, oltre ai pioppi che costeggiavano il camminamento del Parco Albero d’Oro; ora hanno anche iniziato con le querce roverelle nel Parco Ducale, quelle che fanno un tetto ombreggiato e fresco per chi passa d’estate.
E tanti altri ancora sono i casi di abbattimento che ogni settimana i volontari di Legambiente ricevono dai cittadini, che inviano fotografie dei ceppi, si lamentano e, soprattutto, pongono domande: perché nei Comuni vicino a noi non si vedono tutti questi ceppi lungo le vie e nei parchi cittadini? Forse gli altri hanno perizie più articolate, forse sono più prudenti nel taglio e preferiscono monitorare nel tempo le situazioni, o forse hanno meno premura nel mettersi al riparo da responsabilità?” prosegue l’associazione.
“La cosa più grave è che tutti questi ceppi rimangono lì a testimoniare una frettolosità ed un dispregio per il verde urbano; alla cittadinanza si trasmette l’esempio che il verde è inutile, costoso ed anzi pericoloso” commenta amaramente l’associazione.
“Vero è che sono stati sostituiti alcuni pioppi del “cannocchiale” che guarda al Palazzo Ducale, ma nei viali alberati e nelle periferie lontane dal centro i ceppi sono rimasti lì, a privare la cittadinanza di ombra, benessere, salute, bellezza.
Anche il censimento realizzato dai volontari di Legambiente, che ha fatto emergere la rimozione di 900 alberature stradali (ben una su cinque!) non ha avuto alcun esito significativo; nulla ad oggi è stato fatto e non si hanno notizie su quel che si farà”.
“I pochi reimpianti realizzati in città sono spesso il frutto di contributi privati: c’è o no la volontà politica di impiegare risorse per avere una città più verde e pulita – domanda Legambiente – o l’attenzione della politica è attirata solo dagli asfalti?
Non bastano le piantumazioni di alberi “per ogni nuovo nato”, eseguite spesso in zone periferiche per lavarsi la coscienza, che peraltro sono imposte da una legge nazionale e sostenute anche da risorse regionali; serve una programmazione trasparente degli abbattimenti e soprattutto delle sostituzioni: i cittadini hanno bisogno del verde anche dove vivono, passeggiano e lavorano”.
Conclude l’associazione “Ovunque si invoca la necessità di piantare tanti nuovi alberi quale antidoto al cambiamento climatico e per contribuire al raffrescamento estivo naturale nei centri abitati, perché solo Sassuolo sembra andare in direzione ostinata e contraria?”
Questo comunicato trova la piena condivisione di: TPL Terra, Pace e Libertà GNS Gruppo Naturalistico Sassolese, LIPU di Sassuolo.