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mercoledì, 4 Giugno 2025
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Negli uffici postali pensioni in pagamento da martedì 2 maggio

Negli uffici postali pensioni in pagamento da martedì 2 maggioPoste Italiane comunica che, vista la festività del 1° maggio, negli Uffici Postali le pensioni del mese saranno in pagamento a partire da martedì 2.

In continuità con quanto fatto finora, con l’obiettivo di evitare assembramenti, il pagamento delle pensioni in contanti avverrà preferibilmente secondo la seguente turnazione alfabetica, che potrà variare in base al numero di giorni di apertura della sede di riferimento:

Pertanto, i cognomi:

  • dalla A alla C martedì 2 maggio
  • dalla D alla K mercoledì 3 maggio
  • dalla L alla P giovedì 4 maggio
  • dalla Q alla Z venerdì 5 maggio

Le pensioni di maggio saranno disponibili a partire da martedì 2, anche per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution che abbiano scelto l’accredito. I possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti o di Postepay Evolution, quindi, potranno prelevare in contanti negli ATM Postamat, senza recarsi allo sportello. Inoltre, i possessori di Carta di Debito associate a conti/libretti potranno usufruire gratuitamente di una polizza assicurativa che consente un risarcimento fino a € 700 all’anno sui furti di contante subiti nelle due ore successive al prelievo effettuato sia dagli sportelli postali sia dagli ATM Postamat.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

 

A Silvia Vaccari la medaglia d’oro del Quirinale “Al merito della Sanità Pubblica”

A Silvia Vaccari la medaglia d’oro del Quirinale “Al merito della Sanità Pubblica”Con una cerimonia ufficiale presso il Palazzo del Quirinale, il 27 aprile 2023, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Ministro della Salute Orazio Schillaci hanno consegnato le medaglie “Al merito della Sanità Pubblica” e ai “Benemeriti della Salute Pubblica”. Tra i professionisti selezionati, in tutta Italia, c’è anche la dr.ssa Silvia Vaccari, presidente nazionale di FNOPO e Risk Manager dell’Ospedale di Sassuolo S.p.A. A lei la medaglia d’oro per “merito” riservata a chi si è distinto nel campo della sanità pubblica, anche per l’impegno come consulente dell’Istituto Superiore di Sanità.

Siamo molto orgogliosi e felici – commenta il Direttore Generale dell’Ospedale, Dr. Stefano Reggiani – di poter contare su una persona e una professionista come la dr.ssa Vaccari, al quale vanno i nostri più vivi complimenti per aver ottenuto il più alto riconoscimento che la Repubblica tributa a coloro che sono impegnati nel mondo della sanità”.

Pari opportunità: Regione, Città Metropolitana, Comune e Università di Bologna aderiscono a “No Women No Panel”

Pari opportunità: Regione, Città Metropolitana, Comune e Università di Bologna aderiscono a “No Women No Panel”Promuovere un’equilibrata presenza femminile nel dibattito pubblico, in convegni, seminari e talk.

Regione Emilia-Romagna, Città metropolitana, Comune e Università di Bologna, si aggiungono all’elenco delle Istituzioni che affiancano la Rai nel perseguire gli obiettivi di “No Women No Panel – Senza donne non se ne parla” l’iniziativa nata in seno alla Commissione europea e rilanciata nei territori dalla Radiotelevisione italiana attraverso una serie di protocolli attuativi.

Oggi a Bologna la firma del protocollo d’intesa tra il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini; il sindaco metropolitano di Bologna, Matteo Lepore; la vice sindaca, delegata alle Pari Opportunità, Emily Marion Clancy; la prorettrice dell’Università di Bologna, Simona Tondelli e la presidente Rai, Marinella Soldi.

Si aggiunge così un nuovo capitolo alla diffusione del progetto nei territori – dopo la firma un anno fa del Memorandum of Understanding, siglato dalla Presidente Rai con i rappresentanti delle massime istituzioni del Paese, e dei protocolli a Bari, Firenze, Milano e Perugia – per promuovere la presenza delle donne nel dibattito pubblico, valorizzando competenze, esperienze e talenti femminili per una più compiuta attuazione dei principi di democrazia paritaria e pluralismo.

Hanno partecipato all’iniziativa anche l’assessora regionale alle Pari opportunità Barbara Lori e la responsabile del Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana, Simona Lembi.

Anno scolastico 2023-2024: in Emilia-Romagna si tornerà in classe venerdì 15 settembre 2023, con fine lezioni giovedì 6 giugno 2024

Anno scolastico 2023-2024: in Emilia-Romagna si tornerà in classe venerdì 15 settembre 2023, con fine lezioni giovedì 6 giugno 2024In Emilia-Romagna si tornerà in classe per l’inizio del prossimo anno scolastico 2023-2024 venerdì 15 settembre 2023, con stop alle lezioni in tutte le scuole di ogni ordine e grado della regione fissato per giovedì 6 giugno 2024.

Lo ha stabilito la Giunta Regionale – in continuità con i precedenti anni scolastici e in attuazione di quanto già disposto con la propria deliberazione n.353/2012 – approvando il calendario scolastico che riguarda sia le classi del primo ciclo di istruzione (elementari e medie), sia quelle del secondo ciclo del sistema di istruzione (superiori) e formazione (IeFP).

Lezioni sospese nella giornata del 2 novembre 2023 per la commemorazione dei defunti, per le vacanze natalizie dal 24 dicembre 2023 al 6 gennaio 2024 e per quelle pasquali dal 28 marzo al 2 aprile 2024.

La normativa nazionale stabilisce che l’anno scolastico debba contare non meno di 200 giorni di attività didattica, oltre ad un significativo numero di giorni per lo svolgimento di ulteriori programmi didattici e educativi.

Nell’ambito delle proprie competenze, la Giunta regionale ha fissato in cinque giorni aggiuntivi il periodo per gli interventi didattici e educativi; quest’anno, considerate le giornate disponibili in calendario, si aggiunge un ulteriore giorno oltre a quelli fissati dalla delibera, che permetterà alle scuole una maggiore autonomia nella programmazione. Le Autonomie scolastiche potranno articolare i giorni aggiuntivi anche in termini di ore, quantificate in misura forfettaria in numero di 30.

Le singole istituzioni scolastiche potranno poi adattare il calendario secondo le esigenze specifiche previste nell’ambito del proprio Piano dell’Offerta Formativa, rispettando comunque le date di inizio e fine delle lezioni.

Confermata anche la facoltà per le scuole dell’infanzia (3-6 anni) di anticipare la data di avvio e di posticipare quella di fine attività didattiche, con le modalità e nei limiti previsti dalla delibera della Regione: la scelta deve essere in linea con le finalità del Piano dell’offerta formativa e le decisioni degli organi collegiali della scuola interessata e richiede l’intesa con il Comune d’appartenenza.

Acconto TARI: ritardi negli avvisi

Acconto TARI: ritardi negli avvisiVisti i problemi di recapito degli avvisi relativi all’acconto Tari avvenuti per alcuni contribuenti, l’Amministrazione comunale sassolese ha disposto che l’eventuale ritardo nel pagamento dell’acconto stesso, non sarà punito con l’applicazione delle sanzioni di legge.

Risposta all’interrogazione sul percorso per la promozione, a Sassuolo, di una Funeral Home

Risposta all’interrogazione sul percorso per la promozione, a Sassuolo, di una Funeral HomeLa seconda ed ultima interrogazione discussa ieri in Consiglio Comunale era a firma di Maria Savigni e Claudio Pistoni del Partito Democratico e di Giulia Pigoni del Gruppo Misto, avente ad oggetto: “Chiarimenti in merito al percorso per la promozione di una Funeral Home nel territorio comunale”.

“Nel febbraio del 2014 – si legge nell’interrogazione – veniva redatta dall’Ing Matteo Nasi, allora dipendente del Comune di Sassuolo, una relazione avente ad oggetto: VERIFICA DI FATTIBILITÀ NUOVA STRUTTURA PER IL COMMIATO identificata catastalmente al F. 18, parte mappali 330, 81, 82, 83 di proprietà del comune di Sassuolo – area intervento proposta su base PSC.

Tale studio concludeva che tale area, di rispetto cimiteriale del nuovo cimitero urbano, era compatibile con la realizzazione di strutture per il commiato. La volontà che nel territorio cittadino venisse realizzata una struttura simile veniva ribadita anche dalla giunta successiva, che nella delibera di giunta n 159 del 28 agosto 2018, recitava “L’Amministrazione comunale intende promuovere la realizzazione di una “Struttura del Commiato” e incaricava l’allora dirigente del settore patrimonio, dott. Faso, di individuare un’area di proprietà comunale, potenzialmente idonea ad ospitare il servizio sopra descritto, e di delineare il percorso amministrativo per addivenire alla sua concreta operatività”. L’allora dirigente individuò la medesima area, limitrofa al Cimitero nuovo, come la possibile sede della struttura che si intendeva promuovere e avviò le procedure per la rimozione di un vincolo storico afferente la presenza di immobili diroccati, la cui costruzione risale a più di 50 anni e pertanto da considerarsi “storici”. Considerato che la legge regionale 19, del 29 luglio del 2004, “Disciplina in materia funeraria e di polizia mortuaria”, all’articolo 14 recita che “ Le strutture per il commiato non possono essere collocate nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche o private, né di strutture socio-sanitarie o di vita collettiva ma possono essere collocate nella zona di rispetto cimiteriale”. Considerato inoltre che tale area è di proprietà del Comune di Sassuolo; si chiede se la procedura per la rimozione dei vincoli si è conclusa positivamente, come risulterebbe da interviste riportate dalla stampa, con quali atti, e in quali tempi; se corrisponde al vero che nel giugno del 2021, come riportato in questi giorni dalla stampa, è stato comunicato a un cittadino interessato a realizzare una struttura per il commiato che l’Amministrazione non

intendeva più mettere a bando tale area, e per quale motivo”.

 

Ha risposto il Vicesindaco Alessandro Lucenti.

“Nel merito della questione come posta, con riferimento alla LR 19/2004, è pur vero che l’art. 14 recita che “Le strutture per il commiato non possono essere collocate nell’ambito di strutture sanitarie pubbliche o private, né di strutture socio-sanitarie o di vita collettiva, ma possono essere collocate nella zona di rispetto cimiteriale”, ma è evidente che restano disponibili, per tale collocazioni, tante altre zone accessibili, in primis zone artigianali, industriali, direzionali.

Circa la richiesta specifica si precisa che: “Se la procedura per la rimozione dei vincoli si è conclusa positivamente, come risulterebbe da interviste riportate dalla stampa, con quali atti, e in quali tempi”, si indica che:

la classificazione quale edificio storico ES degli immobili situati all’interno dell’area destinata ad attrezzature cimiteriali del Cimitero nuovo di Sassuolo (area classificata come URB.c dal PSC vigente), identificati catastalmente al foglio 18, mappali 82 e 83, è stata soppressa con variante al PSC/RUE di cui ai seguenti atti:

PSC: adozione  DCC n. 16 del 26.03.2019 – approvazione DCC n. 43 del 28.10.2019 – efficacia BURERT n. 411 del 11.12.2019;

RUE: adozione  DCC n. 17 del 26.03.2019 – approvazione DCC n. 44 del 28.10.2019 – efficacia BURERT n. 411 del 11.12.2019

Per quanto riguarda l’ultimo punto, a giugno 2021 c’è stato un incontro in cui si è comunicato che l’area non era disponibile nell’immediato per una sua vendita e che si voleva rispettare la destinazione di vincolo cimiteriale ovvero l’eventuale ampliamento dello stesso o per strutture comunali a servizio del cimitero”.

L’Assessore all’Urbanistica risponde all’interrogazione del PD sassolese sul muovo PUG

L’Assessore all’Urbanistica risponde all’interrogazione del PD sassolese sul muovo PUGLa prima interrogazione discussa nella seduta di ieri del Consiglio Comunale era a firma di Serena Lenzotti, Maria Savigni e Matteo Mesini del Partito Democratico, avente ad oggetto: “Cittadini e nuovi Piano Urbanistico Generale: chiarimenti”.

 

“Per favorire il coinvolgimento dei cittadini e la trasparenza delle scelte operate dall’amministrazione comunale relativamente all’adozione del Piano Urbanistico Generale, è previsto dalla normativa vigente la più ampia partecipazione del pubblico – si legge nell’interrogazione – considerato che sono state convocate 3 commissioni territorio ambiente nelle quali è stata illustrata:

il 16 marzo 2023 la proposta di Pug con specifica sul quadro conoscitivo della strategia per la qualità urbana ed ecologica ambientale; il 24 marzo 2023 la proposta di Pug con specifica rispetto Valsat e trasformabilità; il 30 marzo 2023 durante la quale si sarebbe dovuto trattare la proposta di Pug con specifica sull’attività di presentazione del progetto di partecipazione e iter procedimentale di fatto non è stato presentato il progetto di partecipazione (relativamente al Pug); a seguito della mancata trattazione è stato eseguito un accesso agli atti che ha determinato la risposta inviata 11 aprile 2023, poi inoltrata successivamente agli altri consiglieri, che riporta il progetto di partecipazione datato il 31 marzo 2023. Considerato che nel luglio del 2022 è stata presentata un’interrogazione nella quale si chiedeva di coinvolgere i cittadini in un percorso partecipato aperto e/o di informare tramite incontri pubblici, stampa e social le intenzioni dell’amministrazione comunali e le linee che intende seguire per “ridisegnare La città”; ritenuto che nei comuni limitrofi sono stati messi in campo progetti allargati e solidi nel coinvolgimento dei cittadini, partendo dall’assunzione stessa del Pug passato dal Consiglio Comunale anziché dalla Giunta (pur essendo tecnicamente possibile). Nei comuni vicini i progetti partecipativi ampi, che non si limitano alla presentazione e confronto coi residenti dei quartieri (7 in totale); al confronto coi rappresentanti del mondo professionale impegnato nelle attività di sviluppo urbanistico edilizio, da invitare ad un primo incontro di presentazione e discussione tanto della strategia di piano che alle regole della trasformabilità, assemblea plenaria conclusiva. Si interrogano il Sindaco e la Giunta per sapere: se tra le richieste ufficiali alla società consultata per la realizzazione del Pug è stato dato chiaro mandato di redigere il progetto partecipativo; chi ha redatto il piano; se si ritiene esaustivo come mezzo di informazione ai cittadini l’unica azione di comunicazione social indicata nel progetto che prevede la pubblicazione sul sito dell’Amministrazione comunale”.

 

Ha risposto l’Assessore all’Urbanistica Ugo Liberi

“L’Assunzione del PUG, da parte della Giunta Comunale (strumento previsto dalla LR 24/2017) pone un punto fermo nel percorso di costruzione del Piano Urbanistico Generale.

l’Assunzione in Giunta, piuttosto che in Consiglio, diventa elemento favorevole alla diffusione dei contenuti senza generare “costrizioni normative” che il passaggio in Consiglio Comunale, invece, avrebbe generato (leggi regime di “salvaguardia”, con possibile “ingessamento” del sistema relativamente a pratiche edilizie in itinere o di successiva presentazione all’assunzione, assieme all’applicazione di doppio regime normativo fino alla successiva Adozione in Consiglio Comunale; la salvaguardia scatterà dopo di questa e si protrarrà fino alla definitiva Approvazione sempre in Consiglio Comunale).

A monte dell’assunzione la discussione sulle tematiche prioritarie e sui possibili indirizzi strategici si è sviluppata, oltre che con gli Amministratori e i tecnici del Comune, attraverso il confronto coi “portatori di interesse” ossia coi soggetti competenti, per motivi professionali o culturali, nelle materie oggetto della pianificazione generale.

A valle dell’assunzione si aprono nuove potenzialità, potendo disporre di indirizzi e strumenti per la qualificazione del territorio comunale oltre le strategie, le singole proposte di intervento e i progetti prioritari, su elementi e parti del territorio ritenuti particolarmente significativi.

Questi elementi, unitamente alla disciplina destinata a regolamentare gli interventi diffusi nell’urbanizzato, rappresentano una piattaforma per il confronto tanto con gli specialisti e, ancora, coi portatori di interesse ed anche con la cittadinanza tutta.

Condizione essenziale per l’apertura del confronto è la diffusione della conoscenza dei contenuti del piano: compito che si presenta particolarmente complesso anche per gli addetti ai lavori, data la novità dello strumento e la sua grande distanza dai piani urbanistici del passato, coi quali parte della cittadinanza poteva avere sviluppato una qualche consuetudine.

Per questi motivi il Progetto di comunicazione e partecipazione si articola anzitutto in una sequenza di illustrazioni e primi confronti ancora una volta coi portatori di interessi e quindi con la cittadinanza ed in una fase successiva di confronti a tema da sviluppare in concomitanza con l’elaborazione delle controdeduzioni facendo tesoro dei contributi pervenuti in sede di osservazioni.

Nel confronto coi Comuni limitrofi, attingendo al portale degli stessi, la situazione pare analoga al Comune di Sassuolo:

–           Gli incontri con i cittadini, non sono stati così diffusi e capillari come invece sta operando Sassuolo e non è determinante in positivo l’aver effettuato, pare non più di un incontro partecipativo, che peraltro va ben verificato che portata reale in positivo possa aver generato.

–           Buona parte degli incontri sono stati con i cosiddetti portatori di interessi, attività, in realtà, già svolta da Sassuolo e comunque ribadita nel prossimo futuro come previsto nel piano già consegnato ai Consiglieri.

Riguardo le richieste dell’interrogazione si specifica che:

•          Nell’ambito dell’incarico di affidamento del servizio per la stesura del PUG di cui al contratto n° 3668 del Repertorio Registro Scritture Pubbliche, stipulato in data 08/11/2021 si fa esplicito riferimento all’attività specifica sulla partecipazione;

•          Il piano è stato redatto da parte del gruppo di progettazione, in accordo con l’amministrazione, col RUP;

•          Si ritiene che altri mezzi social diversi dal sito ufficiale dell’Amministrazione, non siano in grado di trasmettere adeguate e puntuali informazioni e che anzi possano essere fuorvianti o luogo di esercizio improprio da parte dei cosiddetti “leoni da tastiera”.

L’economia dell’Emilia-Romagna meglio del previsto

L’economia dell’Emilia-Romagna meglio del previstoL’aumento dei tassi di interesse, la restrizione monetaria, l’irrigidimento delle condizioni del credito, una maggiore incertezza sui mercati finanziari e la diminuzione dei salari reali per effetto di un’inflazione da offerta. Nonostante questi ostacoli, tuttavia la crescita economica nel 2022 è risultata migliore del previsto, e anche la riduzione della dinamica attesa per il 2023 sarà netta, ma più contenuta di quanto prospettato in precedenza.

E’ quanto risulta dall’analisi degli “Scenari per le economie locali” che consentono di esaminare le previsioni macroeconomiche per le regioni italiane di cui Prometeia ha diffuso l’aggiornamento, elaborati dall’ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna.

 

Lo scenario regionale

Lo scorso anno in Italia l’aumento del PIL è stato del 3,7 per cento e il deciso rallentamento prospettato ridurrà la crescita nel 2023 allo 0,7 per cento.

L’andamento emiliano-romagnolo ha mostrato un profilo sostanzialmente analogo a quello nazionale. L’Emilia-Romagna, secondo le previsioni, chiuderà il 2022 con un incremento del PIL del 3,8 per cento. Ma la crescita dovrebbe bruscamente rallentare nel 2023 (+0,8 per cento), sotto l’effetto congiunto della spinta dell’inflazione, della riduzione del reddito reale, in particolare, dei salari reali, e della stretta monetaria in corso. Il rallentamento sarà però meno sensibile rispetto a quanto precedentemente previsto,

Nel 2022 la ripresa è stata trainata dalle regioni del nord (+3,8 per cento) tra cui l’Emilia-Romagna.

Nel 2023 la stagnazione riallineerà la crescita delle regioni italiane, che sarà guidata contemporaneamente da Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia-Romagna tutte con lo stesso ritmo di espansione.

 

Un confronto europeo

La crescita del Pil regionale nel 2022 è risultata al di sopra della media dell’area dell’euro con un andamento decisamente migliore rispetto a Germania e Francia. Nonostante il rallentamento previsto per il 2023, la lieve espansione prospettata a livello regionale dovrebbe nuovamente allinearsi a quella dell’area dell’euro superando nuovamente quella di Germania e Francia anche se risulterà più contenuta rispetto alla Spagna.

 

Investimenti, export e occupazione

Lo scorso anno, la crescita dei consumi delle famiglie (+5,6 per cento) ha nuovamente superato la dinamica del Pil determinando una riduzione dei risparmi. Lo stesso non avverrà anche nel 2023 (+0,6 per cento), anche se la differenza nella dinamica delle due variabili risulterà sensibilmente più contenuta.

Nel 2022 gli investimenti fissi lordi hanno registrato una nuova notevole crescita (+8,0 per cento), grazie alla ripresa dell’attività produttiva e ai massicci interventi di sostegno pubblici, in particolare, a favore delle costruzioni. Nel 2023 l’atteso rallentamento del ritmo di crescita dell’attività, in un quadro di notevole incertezza sull’evoluzione futura, ridurrà decisamente lo sviluppo dell’accumulazione (+2,3 per cento).

Lo scorso anno il rallentamento del commercio mondiale, connesso alle disfunzioni delle catene internazionali di produzione, ha limitato la ripresa dell’export regionale al 3,3 per cento in termini reali. Nel 2023 l’ulteriore deciso rallentamento dell’attività nei Paesi che costituiscono i principali mercati di sbocco delle esportazioni regionali dovrebbe nuovamente contenere la crescita delle esportazioni (+2,5 per cento).

I settori

Nonostante un sensibile rallentamento, nel 2022 sono state ancora di gran lunga le costruzioni a trainare l’aumento del valore aggiunto reale con un ritmo di crescita quasi doppio rispetto a quello dei servizi, mentre l’industria ha pressocché spento i motori. Questo quadro dovrebbe trovare conferma nel 2023, ma con una dinamica decisamente inferiore per tutti i settori considerati.

In dettaglio, lo scorso anno le difficoltà nelle catene di produzione internazionali l’aumento delle materie prime e in particolare dei costi dell’energia hanno ridotto decisamente la crescita del valore aggiunto reale prodotto dall’industria in senso stretto regionale a solo lo 0,3 per cento. Questa sostanziale stasi dovrebbe protrarsi anche nel 2023, ma la dinamica del valore aggiunto dovrebbe restare minimamente positiva (+0,1 per cento).

Il valore aggiunto reale delle costruzioni ha fatto registrare una notevole crescita anche nel 2022 (+10,5 per cento), che ha trainato la sviluppo complessivo, anche se con una dinamica più che dimezzata rispetto a quella eccezionale dell’anno precedente. Nel 2023, la tendenza positiva subirà un forte rallentamento (+2,8 per cento).

Nel 2022 si è registrata una notevole ripresa dei consumi che ha condotto a un forte aumento del valore aggiunto dei servizi (+5,5 per cento), ben superiore a quello dell’anno precedente. Tuttavia nel 2023 il deciso rallentamento della dinamica dei consumi, insieme alla variazione della loro composizione a favore di quelli essenziali da parte delle fasce della popolazione a basso reddito, dovrebbero ridurre il ritmo di crescita del valore aggiunto anche nei servizi (+1,2 per cento).

 

Il mercato del lavoro

Una maggiore spinta alla ricerca di un impiego ha sostenuto l’aumento delle forze di lavoro nel 2022 (+0,7 per cento), un trend che dovrebbe proseguire nel 2023.

Il tasso di attività, calcolato come quota della forza lavoro sulla popolazione presente in età di lavoro, è ulteriormente aumentato giungendo al 73,5 nel 2022, ma dovrebbe salire più lentamente nel 2023 portandosi al 74,0 per cento.

Nel 2022 l’occupazione ha avuto un andamento positivo (+1,2 per cento). Nel 2023 la normalizzazione delle ore lavorate dovrebbe permettere alla crescita degli occupati di proseguire allo stesso ritmo (+1,2 per cento).

Nel 2022 la crescita dell’occupazione, che ha superato quella delle forze di lavoro, ha permesso un ulteriore riduzione del tasso di disoccupazione al 5,0 per cento a livello regionale. Queste tendenze proseguiranno anche nel 2023 quando l’aumento dell’offerta di lavoro sarà meno rapido della crescita dell’occupazione e il tasso di disoccupazione potrà ulteriormente ridursi al 4,7 per cento.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 28 aprile 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 28 aprile 2023Nuvolosità variabile, prevalentemente di tipo alto e stratificato con assenza di precipitazioni. Temperature in lieve aumento: minime tra 8 e 12 gradi, qualche grado in meno nelle aree extra urbane, massime tra 18 e 23 gradi. Venti deboli e variabili in pianura, deboli-moderati da sud-ovest sui rilievi. Mare poco mosso.

(Arpae)

Vigili del fuoco e personale del 118 insieme per formare squadre di soccorso speciali in caso di gravi disastri

Vigili del fuoco e personale del 118 insieme per formare squadre di soccorso speciali in caso di gravi disastriPiù efficienza, efficacia e tempestività nell’attività di ricerca e salvataggio urbano, ma anche presa in carico e assistenza medica delle persone disperse o intrappolate sotto le macerie a causa di crolli.

Tutto grazie all’Accordo tra il sistema di Emergenza-Urgenza della Regione Emilia-Romagna e la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco, siglato oggi a Bologna presso l’assessorato regionale Politiche della salute, che prevede la costituzione di Team USAR Emilia-Romagna (Urban Search and Rescue): speciali squadre di soccorso multidisciplinari appositamente formate per affrontare gravi situazioni di emergenza quali terremoti, esplosioni, crolli o altri dissesti statici e idrogeologici.

A firmarlo, l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, e il Direttore Regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna, Michele De Vincentis.

“Questo accordo rappresenta una parte importante nella qualificazione del sistema di medicina di emergenza-urgenza dell’Emilia-Romagna, su cui si è investito molto- ha dichiarato Donini-. La collaborazione tra il nostro personale sanitario e i Vigili del fuoco, che ringraziamo, consentirà di formare rapidamente squadre multidisciplinari con competenze tecniche di alto livello, pronte a rendere ancora più rapidi ed efficaci gli interventi di ricerca e soccorso in caso di calamità”.

“L’integrazione della parte sanitaria nel Team USAR è necessaria al fine di intervenire nella maniera più efficace ed efficiente in queste situazioni difficili, oltre che per garantire la sicurezza degli operatori presenti sullo scenario operativo – ha affermato De Vincentis-. Il Team USAR ha un’organizzazione che permette di effettuare le verifiche di ricognizione dello scenario colpito, individuando i siti più complessi, per identificare vittime rimaste intrappolate sotto le macerie e procedere nell’immediatezza alla fase di ricerca e recupero con l’impiego di attrezzature particolari in scenari complessi”.

I punti chiave dell’Accordo

Ogni squadra di Ricerca e Soccorso Urbano dell’Emilia-Romagna (classificata in base al grado di impegno richiesto, come leggera, media o pesante), sarà composta da personale del corpo dei Vigili del fuoco e delle Aziende Sanitarie della Regione, adeguatamente formato, e avrà il compito di fornire assistenza in caso di crollo di strutture e spazi confinati, dal momento dell’accesso fino alla consegna al personale medico in un’area sicura, secondo le Linee guida Insarag 2020 e il “Manuale del Sistema di Gestione delle Attività di Soccorso USAR del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco”.

Gli operatori sanitari saranno inoltre responsabili dell’assistenza e del trattamento iniziale di tutto il personale durante gli interventi e del controllo quotidiano del loro stato di salute.

Le parti hanno concordato di istituire un gruppo di lavoro composto da personale della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco dell’Emilia-Romagna e del settore Assistenza Ospedaliera della Regione per redigere un protocollo operativo entro 60 giorni. Il documento servirà a definire le procedure di interazione tra le Centrali Operative 118 e le Sale Operative dei Vigili del Fuoco, le modalità di attivazione, l’utilizzo di dispositivi e attrezzature, gli aspetti logistici, la formazione e l’addestramento. Per essere più efficaci, tutte le procedure dovranno essere in linea con le normative nazionali e la letteratura scientifica internazionale.

L’ Accordo rimarrà in vigore per un periodo di cinque anni, con possibilità di rinnovo per altri cinque.

La formazione

Gli operatori sanitari che faranno parte delle squadre USAR dovranno aver completato la formazione sanitaria e tecnica specialistica per poter essere regolamentati secondo il Protocollo operativo. Questo include il completamento di una formazione approfondita fornita dall’Emergenza Territoriale della Regione Emilia-Romagna, la partecipazione a simulazioni organizzate e coordinate dalla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile dell’Emilia-Romagna con personale USAR qualificato o istruttori dei Comandi VVF della Regione Emilia-Romagna.

Legambiente: “A Sassuolo le motoseghe non si fermano mai”

Legambiente: “A Sassuolo le motoseghe non si fermano mai”
parco Ducale

Legambiente si trova nuovamente a denunciare un progressivo aumento del taglio di alberi, che impoverisce ulteriormente il verde pubblico del Comune di Sassuolo.

“La prima cosa che viene da pensare è che questa verrà ricordata come l’amministrazione dell’abbattimento di alberi … che procede dal 2020 ad oggi senza tregua” chiosa l’associazione.

“Dagli alberi monumentali nel Parco Ducale, a quelli preziosi per la scuola dell’infanzia Rodari, dai filari che mitigano l’inquinamento nei viali cittadini, a quelli che costituivano la porta di ingresso alla città di Via Palestro, oltre ai pioppi che costeggiavano il camminamento del Parco Albero d’Oro; ora hanno anche iniziato con le querce roverelle nel Parco Ducale, quelle che fanno un tetto ombreggiato e fresco per chi passa d’estate.

Albero d’Oro

E tanti altri ancora sono i casi di abbattimento che ogni settimana i volontari di Legambiente ricevono dai cittadini, che inviano fotografie dei ceppi, si lamentano e, soprattutto, pongono domande: perché nei Comuni vicino a noi non si vedono tutti questi ceppi lungo le vie e nei parchi cittadini? Forse gli altri hanno perizie più articolate, forse sono più prudenti nel taglio e preferiscono monitorare nel tempo le situazioni, o forse hanno meno premura nel mettersi al riparo da responsabilità?” prosegue l’associazione.

“La cosa più grave è che tutti questi ceppi rimangono lì a testimoniare una frettolosità ed un dispregio per il verde urbano; alla cittadinanza si trasmette l’esempio che il verde è inutile, costoso ed anzi pericoloso” commenta amaramente l’associazione.

“Vero è che sono stati sostituiti alcuni pioppi del “cannocchiale” che guarda al Palazzo Ducale, ma nei viali alberati e nelle periferie lontane dal centro i ceppi sono rimasti lì, a privare la cittadinanza di ombra, benessere, salute, bellezza.

via Palestro

Anche il censimento realizzato dai volontari di Legambiente, che ha fatto emergere la rimozione di 900 alberature stradali (ben una su cinque!) non ha avuto alcun esito significativo; nulla ad oggi è stato fatto e non si hanno notizie su quel che si farà”.

“I pochi reimpianti realizzati in città sono spesso il frutto di contributi privati: c’è o no la volontà politica di impiegare risorse per avere una città più verde e pulita – domanda Legambiente – o l’attenzione della politica è attirata solo dagli asfalti?

Non bastano le piantumazioni di alberi “per ogni nuovo nato”, eseguite spesso in zone periferiche per lavarsi la coscienza, che peraltro sono imposte da una legge nazionale e sostenute anche da risorse regionali; serve una programmazione trasparente degli abbattimenti e soprattutto delle sostituzioni: i cittadini hanno bisogno del verde anche dove vivono, passeggiano e lavorano”.

Conclude l’associazione “Ovunque si invoca la necessità di piantare tanti nuovi alberi quale antidoto al cambiamento climatico e per contribuire al raffrescamento estivo naturale nei centri abitati, perché solo Sassuolo sembra andare in direzione ostinata e contraria?”

asilo Rodari

Questo comunicato trova la piena condivisione di: TPL Terra, Pace e Libertà GNS Gruppo Naturalistico Sassolese, LIPU di Sassuolo.

Formigine parte per Verden: a breve la firma del terzo gemellaggio

Formigine parte per Verden: a breve la firma del terzo gemellaggio
foto della città di Verden (Germania) fornita dal Comune di Formigine

Il Comune di Formigine è pronto per firmare il suo terzo gemellaggio con una città europea. Dopo quelli con Saumur, in Francia, e Kilkenny, in Irlanda, firmati rispettivamente 10 e 5 anni fa, domani (giovedì 27 maggio) una delegazione formiginese partirà alla volta di Verden per ufficializzare un nuovo gemellaggio.

La relazione tra Formigine e la città tedesca non è nuova, ma risale al 2013 e da allora è proseguita con incontri ufficiali tra le rispettive amministrazioni pubbliche, come gli annuali Meeting delle Città gemellate con Saumur; il programma di mobilità giovanile Eurocamp e altri tipi di scambi mirati proprio a costruire le basi di un rapporto duraturo che si potesse concretizzare in un gemellaggio in campo culturale, educativo, turistico, economico, sociale e giovanile. A questo proposito, si ricorda che c’è tempo fino al 30 aprile per presentare domanda al fine di partecipare a un progetto di mobilità dedicato a giovani di età compresa tra i 18 e i 27 anni. In occasione degli Special Olympics Games, infatti, la città di Verden sarà coinvolta nell’Host Town Program per accogliere gli atleti. Dal 7 al 19 giugno, i ragazzi potranno fare un’esperienza di volontariato per la delegazione armena.

Tanti gli elementi che accomunano le città di Formigine e di Verden, dalla dimensione demografica alle origini e patrimonio culturale medievali, dalla vocazione turistica alla stessa volontà di costruire rapporti con Paesi stranieri quali fonte di opportunità e di crescita.

La cerimonia ufficiale è in programma sabato 29 maggio a Verden, per poi essere ripetuta anche a Formigine nell’ambito delle iniziative organizzate in occasione del Settembre formiginese. A partire per la Germania saranno il Sindaco Maria Costi, il Vicesindaco Simona Sarracino, la referente per l’Ufficio Europa del Comune di Formigine Stella Pinelli e un’insegnante in rappresentanza della scuola secondaria di primo grado A. Fiori Maria Cristina Ferri. A motivare la sua presenza è il percorso conoscitivo avviato, su sollecitazione del Comune di Formigine, tra la scuola Fiori e il Verdener Campus Oberschule allo scopo di approfondire opportunità di scambio tra studenti e corpo docente.

“Quello con Verden – dichiara il Sindaco di Formigine Maria Costi – è il terzo gemellaggio che la nostra città stringe in dieci anni. Un risultato di cui andiamo fieri e che soprattutto in questi anni divisivi sotto molti punti di vista aumenta il suo valore di unità, collaborazione e amicizia tra popoli. Sentirsi città europee e condividere la stessa strada di obiettivi comuni che favoriscano l’internazionalità, gli scambi giovanili e la co-progettazione sono valori fondamentali che danno il polso di quanto lavorare insieme e guardare fuori dai nostri confini geografici e personali sia un’opportunità da cogliere in ogni circostanza. Per noi l’ideale europeo è fatto di diritti, libertà, cooperazione, sviluppo economico, amore e interesse per la cultura altrui, ma affinché questi valori possano essere ribaditi ogni giorno occorrono anche relazioni concrete come il Gemellaggio che andremo a stringere”.

Torna il Giro d’Italia, si colorano di rosa le strade dell’Emilia-Romagna

Torna il Giro d’Italia, si colorano di rosa le strade dell’Emilia-RomagnaIl grande ciclismo sta per tornare nella Sport Valley. L’Emilia-Romagna è pronta ad ospitare anche quest’anno il Giro d’Italia, giunto alla 106^ edizione: domenica 14 maggio con la Savignano sul Rubicone (FC)-Cesena e martedì 16 maggio con la partenza della Scandiano-Viareggio.

Insieme alla carovana rosa torna anche il Giro-E, la competizione in sella alle e-bike che ricalca il percorso del Giro: il 14 maggio sarà in Emilia-Romagna con la tappa San Mauro Pascoli-Cesena.

I dettagli delle due corse sono stati presentati questa mattina dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dal direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, insieme al presidente di Apt regionale, Davide Cassani, e al capo della segreteria politica della Presidenza della Giunta, Giammaria Manghi. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche i sindaci di Savignano sul Rubicone, Filippo Giovannini, di Scandiano, Matteo Nasciuti, e gli assessori allo Sport di Cesena, Christian Castorri, e di San Mauro Pascoli, Tiziano Bianchini.

La stagione ciclistica in Emilia-Romagna avrà poi altri appuntamenti importanti: il 24 giugno i campionati italiani su strada under 23; dall’1 al 4 agosto al velodromo Servadei di Forlì i campionati italiani giovanili di ciclismo su pista, e il Giro dell’Emilia, in programma il 30 settembre, da Carpi a Bologna.

Anche nel 2023 il ciclismo è uno degli sport protagonisti del calendario di eventi sportivi promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Un centinaio le iniziative in programma: pallacanestro, calcio, ciclismo, atletica, pallavolo, tennis, rugby, baseball, motociclismo, automobilismo e molte altre discipline hanno scelto l’Emilia-Romagna.

“Ancora una volta- sottolinea il presidente Bonaccini- l’Emilia-Romagna è pronta ad accogliere il grande ciclismo. La nostra è terra di sport, non solo per i campioni di ogni disciplina che qui sono nati, fra i quali ciclisti che hanno fatto la storia, ma anche per la capacità di ospitare e organizzare importanti manifestazioni, nazionali ed internazionali. Proprio come il Giro d’Italia, da 106 anni capace di unire generazioni di tifosi e di praticanti che si affollano lungo le strade. Non a caso lo slogan di questa edizione è ‘Amore infinito’, perché il ciclismo è passione e dedizione senza limiti di età. Il Giro, inoltre, fa parte di quelle manifestazioni che hanno scelto le strade, i palazzetti, gli impianti e i campi da gioco dell’Emilia-Romagna per gare di alto profilo nazionale e internazionale, in un connubio, quello fra sport e valorizzazione del territorio che sempre di più aumenta l’attrattività turistica della nostra regione, che in occasioni come queste mette in mostra le sue bellezze e le sue eccellenze”.

“Il rapporto tra l’Emilia-Romagna e la Corsa Rosa – aggiunge Mauro Vegni, direttore del Giro d’Italia- risale agli albori, al 1909. La prima tappa del primo Giro d’Italia, infatti, partì da Milano e si concluse a Bologna. Negli anni tantissime sono state le tappe che hanno visto protagonista la regione che ha dato molto al mondo del ciclismo anche in termine di campioni – Pantani, Baldini, Adorni, Pambianco, Calzolari, tutti vincitori del Giro – che di appassionati e praticanti. Quest’anno avremo una cronometro interessantissima da Savignano sul Rubicone a Cesena e una partenza da Scandiano. Il Giro d’Italia è anche una vetrina nazionale e internazionale oltre che una piattaforma di comunicazione multimediale in grado di garantire a tutti i nostri partner un’enorme visibilità grazie agli oltre 200 paesi del mondo in cui viene trasmesso”.

Giro d’Italia e Giro-E: le tappe in Emilia-Romagna

Il Giro d’Italia fa tappa in Emilia-Romagna domenica 14 maggio con la cronometro individuale che impegnerà i corridori da Savignano sul Rubicone, in provincia di Forlì-Cesena, al Technogym Village di Cesena, nel cuore della Wellness Valley: 35 km su strade piane. Martedì 16 maggio, dopo una giornata di riposo, la carovana rosa si sposta a Scandiano, in provincia di Reggio Emilia, per la tappa che, attraverso il valico appenninico del Passo delle Radici, dopo 196 km, si concluderà a Viareggio.

Tutta romagnola la tappa del Giro-E, la competizione nata nel 2019 che si svolge nei giorni e sulle strade del Giro d’Italia. Quest’anno l’appuntamento è domenica 14 maggio da San Mauro Pascoli al Technogym Village di Cesena (34 km).

Piccoli Arcimboldi alle Salse

Piccoli Arcimboldi alle SalseDomenica 30 aprile alle ore 15.30, appuntamento a Cà Rossa per l’ultimo laboratorio artistico creativo che chiude il mese di eventi ed iniziativa alla Riserva naturale delle Salse di Nirano. Bambine e bambini comporranno veri e propri quadri, affiancando a piacere immagini di frutta e verdura con la tecnica del collage, proprio come faceva Arcimboldo nei suoi quadri, dove le forme della natura prendono sembianze umane.

Le iniziative per grandi e piccoli alla Riserva naturale delle Salse di Nirano proseguono nel mese di maggio con nuovi, interessanti appuntamenti immersi nella natura

Domenica 7 maggio 2023 triplo appuntamento: alle ore 10.00 a Cà Tassi “La farmacia nell’orto”, per imparare ad usare frutta e verdura contro piccoli malanni, con l’aiuto e l’esperienza del Gruppo Ecologico Fioranese; alle ore 10.30 è in programma la visita guidata gratuita tra i vulcani di fango, fulcro di una complessa rete di biodiversità, cultura e tradizioni, a cura di Ecosapiens e La Lumaca; mentre nel pomeriggio dalle 15 alle 17 replica de “La farmacia nel bosco”.

Tutte le attività sono gratuite e aperte a tutti. La prenotazione è obbligatoria al link https://bit.ly/prenota-alle-salse, disponibile sulla pagina fb della Riserva e sul sito Fiorano Turismo.

Per informazioni salse.nirano@fiorano.it oppure chiamando i numeri 0522/343238 e 342/8677118

Domenica il 1° Memorial Orestina Zazzarini

Domenica il 1° Memorial Orestina ZazzariniDomenica 30 aprile, presso la piscina comunale di Sassuolo, il Nuoto Club ricorderà Orestina a distanza di poco più di un anno dalla sua scomparsa con il 1° Memorial Orestina Zazzarini che vorrà essere una festa del nuoto rivolta alle ragazze e ai ragazzi di età compresa tra gli 8 e i 13 anni, categorie alle quali Orestina ha dedicato oltre 30 anni della sua carriera di educatrice e tecnico Federale.

Si danno appuntamento sul piano vasca della nostra piscina comunale 390 piccoli atleti provenienti da tutta la regione e un paio di squadre addirittura da Liguria e Friuli-Venezia Giulia, impegnati in oltre 1300 partenze gara per ricordare Orestina nel modo in cui tantissimi l’hanno conosciuta: cronometro in mano e tanta voglia di insegnare valori importanti alle nuove generazioni.

Inizieremo con le fasi di riscaldamento dei ragazzi alle 08:00 per poi dare inizio alle gare alle 09:30 fino alle ore 18:30 con una pausa di un paio d’ore per il pranzo.

Saranno impegnate le categorie

 

Esordienti B        

•  Femmine (anno di nascita 2013 e 2014)

  • Maschi (anno di nascita 2012 e 2013)

Esordienti A    

•  Femmine (anno di nascita 2011 e 2012)

  • Maschi (anno di nascita 2010 e 2011)

Nelle Distanze:

50 FA – 50 DO – 50 RA – 50 SL – 100 FA – 100 DO – 100 RA – 100 SL – 200 SL- 100 MX – 200 MX

Per entrambe le categorie sono previste anche le prove a staffetta che chiuderanno il programma sia della mattinata che del pomeriggio.

Saranno premiati con medaglia i primi 3 atleti di ogni gara e categoria e sesso mentre a fine manifestazione sarà aggiudicato il 1° Trofeo Orestina Zazzarini alla 1° squadra Classificata.

La manifestazione, patrocinata dal comune di Sassuolo, è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra il Nuoto Club Sassuolo e Nuova Sportiva S.S.D. A.R.L. che gestisce la piscina comunale di Sassuolo.

 

Iscrizioni aperte a Maranello ai Centri estivi comunali

Iscrizioni aperte a Maranello ai Centri estivi comunali
Autore – Copyright: Roberto Brancolini

Sono aperte le iscrizioni ai centri estivi organizzati dal Comune di Maranello per l’estate 2023. Le attività sono rivolte ai bambini che frequentano i servizi comunali dei nidi d’infanzia, lo spazio bambini, il cestino dei tesori e le scuole d’infanzia e primarie nell’anno scolastico 2022/2023.

Per i bambini 1-3 anni il centro estivo è presso il nido d’infanzia “Le Coccinelle” dal 3 al 28 luglio con giochi d’acqua, laboratori grafico-pittorici, manipolazioni, travasi, letture animate. Per la fascia 3-6 anni si svolge presso la scuola d’infanzia C. Cassiani dal 3 al 28 luglio con giochi d’acqua, attività espressive, psicomotricità, drammatizzazioni. Per i 6-11 anni il centro estivo è presso la Scuola Primaria Statale “C. Stradi” dal 12 giugno al 28 luglio con giochi di gruppo, attività ludico-sportive, laboratori.

Le iscrizioni si raccolgono online fino al 7 maggio; contestualmente sono raccolte anche le richieste di agevolazione tariffaria. Per informazioni e assistenza alla compilazione ci si può rivolgere al Servizio Istruzione del Comune (tel: 0536 240042).

Previsti anche i centri ricreativi di fine estate, attivati con un minimo di 20 partecipanti, dal 21 agosto all’8 settembre: per i bambini 3-6 anni alla scuola infanzia Cassiani (iscrizioni entro il 28 giugno), per i 6-11 anni alla scuola primaria Stradi (iscrizioni entro il 30 giugno). Per i bambini e ragazzi con disabilità certificata è prevista una progettazione educativa individualizzata in accordo con la famiglia: i bambini in relazione all’età potranno essere inseriti nei centri estivi comunali o in altri centri estivi del territorio. In estate sono previste anche altre proposte ricreative sul territorio (Polisportiva Maranello, centro estivo parrocchiale, centro estivo in inglese).

 

La Regione accelera sulla transizione digitale ed ecologica

La Regione accelera sulla transizione digitale ed ecologicaInsieme ai territori, per ridisegnare il futuro delle città, promuovendo uno sviluppo più sostenibile e inclusivo.  Accelerando sulla transizione digitale ed ecologica, ma allo stesso tempo rafforzando i servizi e le opportunità di lavoro di qualità.

Entrano nel vivo le Agende trasformative urbane per lo sviluppo sostenibile (Atuss), uno degli strumenti di programmazione territoriale individuati dalla Regione per raggiungere gli obiettivi del Patto per il Lavoro e il Clima e dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in stretta collaborazione con le comunità locali: i 9 Comuni capoluogo, Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina), il Nuovo Circondario Imolese, e le Unioni Bassa Romagna, Romagna Fantina e Terre d’Argine. A disposizione risorse per 109,3 milioni di euro grazie alla programmazione dei fondi europei FESR e FSE+ 2021-2027.

E oggi a Carpi presso la Sala dei Mori di Palazzo dei Pio è stata presentata l’Agenda trasformativa urbana per lo sviluppo sostenibile dell’Unione Terre d’Argine: 9 i progetti che hanno ricevuto nelle scorse settimane il via libera della Regione per un contributo complessivo di quasi 6,5 milioni, che, considerando il cofinanziamento locale, mobiliterà investimenti per oltre 9 milioni di euro.  A essere interessati i Comuni che aderiscono all’Unione, vale a dire Campogalliano, Carpi, Novi di Modena, Soliera (Mo). Alla presentazione insieme al presidente della Regione Stefano Bonaccini, il presidente dell’Unione e sindaco di Carpi Alberto Bellelli, i sindaci di Campogalliano, Paola Guerzoni, Soliera, Roberto Solomita, Novi di Modena, Enrico Diacci.

“Prosegue l’impegno della Regione per costruire un futuro più inclusivo, sostenibile, partecipato, con il protagonismo dei territori. Un impegno che stiamo portando avanti in stretta collaborazione con gli Enti locali, condividendo gli obiettivi e lavorando insieme a loro per valorizzare le opportunità offerte dalla programmazione europea. Dunque, i Comuni capoluogo ma, voglio sottolineare, anche le Unioni come Terre d’Argine che in questi anni sono cresciute in capacità di programmazione e di gestione dei servizi comuni. Una novità importante- ha spiegato Bonaccini-. Lavoro, formazione, servizi, riqualificazione di edifici pubblici e mobilità sostenibile per città più attrattive e capaci di rispondere ai nuovi bisogni della comunità. Avanti, dunque, insieme per raggiungere i traguardi del Patto per il Lavoro e il Clima e della Strategia regionale Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”

“L’Unione delle Terre d’Argine è diventata ‘adulta’- sottolinea Bellelli-. Costruisce percorsi e iniziative destinate a valorizzare la crescita del territorio, promuovendo reti di sviluppo sostenibile e solidale. Ma sa anche intraprendere nuove vie per rispondere meglio ai bisogni della nostra comunità. Non solo, sa essere sostenibile, dal punto di vista ambientale e sociale, perché lo sviluppo che vogliamo deve essere fondato sul rispetto del pianeta e delle generazioni che verranno. L’Unione si caratterizza così per la sua capacità di avere visione e per l’aver creduto nell’idea di un organismo unico che proprio nel mettere a fattor comune le proprie peculiarità è stata in grado di dare forma ad una visione sufficientemente matura da ottenere (anche) questi finanziamenti”.

Sono complessivamente 14 le Agende trasformative urbane previste: 9 per ciascun Comune capoluogo di provincia, a cui si aggiungono Cesena (con Mercato Saraceno, Montiano e Sarsina) e il Nuovo Circondario Imolese, e 3 per le Unioni Terre d’Argine, Bassa Romagna e Romagna Faentina. Di queste hanno già ottenuto il via libera regionale, oltre a quelle del Comune di Modena e dell’Unione Terre d’Argine, le Atuss del Circondario di Imola e del Comune di Rimini.

In arrivo le Strategie integrate per le aree montane e interne

Alle Agende trasformative urbane, vanno affiancate le Strategie territoriali integrate per le aree montane e interne (Stami), rivolte ai territori più fragili e periferici – Appennino e area interna del Basso Ferrarese – per superare i divari territoriali, garantendo ovunque opportunità e servizi di prossimità e  valorizzando le potenzialità dei singoli territori in una prospettiva di sviluppo pienamente sostenibile.  Attualmente in fase di definizione, queste Strategie potranno contare su 73,4 milioni di euro provenienti dai Fondi FESR, FSE +, oltre che dai Fondi nazionali.

Sabato in Galleria Cavedoni inaugura “Pittura di primavera”

Sabato in Galleria Cavedoni inaugura “Pittura di primavera”Sabato 29 aprile, alle 17 presso la Galleria d’arte Jacopo Cavedoni di via Fenuzzi 12, si terrà l’inaugurazione della mostra personale di Loris Morini. La mostra dal titolo “Pittura di primavera” sarà visitabile fino al 10 maggio. La  Galleria sarà aperta al pubblico nei giorni:  martedì dalle 10 alle 12. Venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19.

Apertura straordinaria lunedì 1 maggio dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Giorni di chiusura Lunedì, mercoledì e giovedì.

Sulla A14 chiusa per una notte l’entrata della stazione di Riccione

Sulla A14 chiusa per una notte l’entrata della stazione di RiccioneSulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di ripristino danni a seguito di un incidente, dalle 00:00 alle 6:00 di sabato 29 aprile, sarà chiusa la stazione di Riccione, in entrata in entrambe le direzioni – Bologna e Ancona. In alternativa si consiglia di entrare alla stazione di Rimini sud o di Cattolica.

 

 

C’è anche una sassolese tra le ragazze selezionate al concorso di Miss Universe Italy

C’è anche una sassolese tra le ragazze selezionate al concorso di Miss Universe Italy
Camilla, Esmeralda ed Aurora

Sono Camilla Malagoli di Sassuolo, Aurora Basso di Treviso ed Esmeralda Suzzi di Imola i nomi delle tre ragazze, tutte tra i 17 e i 18 anni, che ieri, nell’ultima giornata della 84° edizione della Fiera Campionaria di Modena, hanno ottenuto il pass per tentare di diventare finaliste alle selezioni regionali Emilia-Romagna di Miss Universe Italy.

 

Coldiretti: bene stop a norma ammazza stalle

Coldiretti: bene stop a norma ammazza stalle
Il presidente della Coldiretti Ettore Prandini

La decisione di lasciar fuori gli allevamenti bovini dalla nuova direttiva sulle emissioni industriali salva un settore cardine del Made in Italy e va incontro alle richieste di Coldiretti che per prima aveva denunciato l’assurdità scientifica di paragonare le stalle alle fabbriche e avviato una campagna di sensibilizzazione.

E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare la decisione della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo che ha votato a larghissima maggioranza l’esclusione dei bovini e lo stop ad ulteriori oneri per suini e pollame dal nuovo regolamento Ue. Un pronunciamento che va contro la proposta della Commissione europea di ampliare le attività coperte agli allevamenti di bovini da 150 capi in su, la quale – sottolinea Prandini – potrebbe portare alla perdita di posti di lavoro con la chiusura di molti allevamenti di dimensioni medio-piccole, minando la sovranità alimentare, con il conseguente aumento della dipendenza dalle importazioni di prodotti animali da Paesi terzi, che hanno standard ambientali, di sicurezza alimentare e di benessere animale molto più bassi di quelli imposti agli allevatori dell’Unione. O, ancora peggio, e di spingere verso lo sviluppo di cibi sintetici in provetta, dalla carne al latte cibi sintetici. Equiparare gli allevamenti, anche di piccole/medie dimensioni, alle attività industriali, – continua il presidente della Coldiretti – appare ingiusto e fuorviante rispetto al ruolo che essi svolgono nell’equilibrio ambientale e nella sicurezza alimentare in Europa. Si tratta peraltro – rileva Prandini – di un approccio ideologico fondato su dati imprecisi e vecchi che va stigmatizzato, anche perché potrebbe avere impatti negativi sull’ambiente con la perdita di biodiversità, paesaggi e spopolamento delle aree rurali. La scelta di non gravare con ulteriori oneri sugli allevamenti di suini e pollame – aggiunge Prandini – va a riconoscere gli sforzi che gli allevatori stanno compiendo per aumentare la sostenibilità delle loro aziende che, su scala globale, sono già quelle che registrano le migliori performance in termini di impatto ambientale e mitigazione dei cambiamenti climatici. La Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo ha inoltre votato – rileva Coldiretti – l’eliminazione della norma dell’aggregazione che avrebbe potenzialmente l’effetto di incrementare il numero delle aziende, soprattutto medio-piccole soggette alla direttiva emissioni.

 

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