23.1 C
Comune di Sassuolo
sabato, 16 Agosto 2025
Home Blog Pagina 471

Venerdì sera in Sala Biasin incontro sul tema “Lavoro precario, vite precarie”

Venerdì sera in Sala Biasin incontro sul tema “Lavoro precario, vite precarie”Venerdì 26 Maggio 2023 alle ore 20.30, in Sala Biasin,  via Rocca 22, Sassuolo,  un  incontro con la Prof.ssa Eloisa Betti sul tema “Lavoro precario, vite precarie” e sulla storia del precariato nel lavoro dagli anni Cinquanta ad oggi.

E’ consuetudine del Circolo porre al centro degli eventi programmati la valorizzazione del saper fare femminile. L’attività di ricerca storica della prof.ssa Eloisa Betti è di recente approdata alla pubblicazione di due importanti studi sulla precarietà del lavoro come fenomeno di lunga durata. In essi l’autrice ripercorre le principali fasi della storia della precarietà nell’Italia repubblicana: la sua scoperta negli anni del boom economico, la costruzione del lavoro stabile tra Parlamento e legislazione negli anni Sessanta, l’affermarsi della stabilità e la diffusione di rinnovate forme di lavoro precario negli anni Settanta, l’emergere del paradigma della flessibilità negli anni Ottanta, la nuova ondata di precarietà tra anni Novanta e Duemila, la sua normalizzazione negli anni della crisi globale.

La prof.ssa Eloisa Betti  è attualmente affiliata all’Università di Padova. E ’stata docente di Storia del lavoro presso l’Università di Bologna, dove nel 2011 ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia d’Europa. È co-coordinatrice del Feminist Labour History Group (European Labour History Network) e responsabile scientifico della Rete Archivi Udi Emilia-Romagna e dell’Archivio UDI di Bologna, per il quale è coordinatrice scientifica del progetto “Genere, lavoro e cultura tecnica tra passato e futuro”. Coordina (con Carlo De Maria e Maura Grandi) il progetto Bologna metalmeccanica.

È autrice delle monografie Precari e precarie. Una storia dell’Italia Repubblicana (Carocci 2019), Le ombre del fordismo (Bononia University Press 2020), e di altri saggi in italiano e in inglese.

La Regione riconosce l’eccezionale impegno dei Consorzi di bonifica

La Regione riconosce l’eccezionale impegno dei Consorzi di bonificaSono oltre un centinaio le pompe idrovore, arrivate anche da altre zone d’Italia insieme a mezzi operativi e personale, manovrate dai Consorzi di bonifica unitamente alla Protezione Civile per contribuire, sotto il coordinamento degli enti preposti, al contenimento ed al prosciugamento della disastrosa alluvione, che da giorni sta sommergendo ampi territori della Romagna; tali pompe si integrano con le stazioni idrovore già esistenti, riuscendo così a smaltire una quantità di risorsa idrica, maggiore rispetto a quella, per cui le centrali sono state progettate. Nei giorni scorsi, caratterizzati dalla straordinaria  manovra idraulica di inversione del flusso d’acqua lungo l’asta del canale  C.E.R.,  i Consorzi hanno potuto contare anche su impianti idrovori mobili, arrivati in Romagna dalla Slovenia e dalla Slovacchia.

“Abbiamo avuto la soddisfazione di vedere riconosciuto dalla Regione Emilia Romagna nelle parole dell’Assessore, Alessio Mammi, il nostro, grande sforzo di concreto aiuto, nel segno della solidarietà operativa, che da sempre caratterizza questo mondo consortile” evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente nazionale, ma anche di ANBI ER.

Permane intanto molto preoccupante la situazione nella parte più depressa nel comprensorio del Consorzio di bonifica Romagna Occidentale, a ridosso del fiume Reno, dove insiste l’abitato di Conselice tuttora allagato. Vigilato speciale è il collettore generale della rete di bonifica nel territorio compreso tra gli alvei di Sillaro e Santerno, che è il canale di bonifica in destra di Reno: è un collettore della portata di circa 150 metri cubi al secondo e che raccoglie le acque di pioggia di tutto il reticolo di bonifica. Essendosi scaricati 400 milioni di metri cubi d’acqua, il destra Reno si è sovraccaricato oltre la sua portata di progetto, subendo una rotta nei pressi di Conselice. Ora la priorità è alleggerire il carico idraulico del destra Reno, attraverso pompaggi dal canale nei fiumi pensili; l’insieme dei gruppi idrovori dovrebbe ridurre di un decimo l’attuale portata nel tratto iniziale, provocando l’abbassamento di pochi centimetri nel livello idrico del collettore, sufficiente però ad evitare altre esondazioni. Grazie alle idrovore mobili, fornite tramite l’unità di coordinamento dei Consorzi di bonifica emiliano-romagnoli, si riesce attualmente ad avere una complessiva capacità di pompaggio, che è 10 volte superiore a quella degli impianti idrovori stabili.

“Ci vorrà tempo per far defluire tutta l’acqua, che ha inondato il territorio di pianura -indica Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI) – Poi sarà il tempo della conta dei danni anche per il sistema della Bonifica. Basti pensare che, ad iniziare dal canale C.E.R. che ha stupito il mondo, gran parte della rete idraulica minore, prima invasa dall’acqua tracimata dai fiumi ed ora impegnata a farla defluire, è deputata anche al trasporto d’acqua per l’irrigazione, che produce cibo. Ripulirla dalle tonnellate di fango, lasciate dall’inondazione, sarà opera complessa e costosa, cui i Consorzi non potranno certo far fronte con le risorse di bilanci destinati all’ordinaria manutenzione. Dovendo, per legge, chiudere i conti in pareggio, necessiteranno solleciti finanziamenti straordinari per non pesare sulle economie di consorziati, già colpiti dagli ingenti danni dell’alluvione. Sarà questa quella, che definiremmo la lunga emergenza.”

Sassuolo: la raccolta differenziata sale dal 64 al 70% in un mese

Sassuolo: la raccolta differenziata sale dal 64 al 70% in un meseEra solo metà febbraio quando, presso le Case Smeraldo, si cominciava la distribuzione dei primi kit per la nuova raccolta differenziata. Di lì a pochi giorni le nuove modalità di gestione dei rifiuti cominciavano a prendere corpo, e parole come “cassonetto informatizzato”, “Carta Smeraldo” e “porta a porta” diventavano sempre più diffusi, tra timori e prudente curiosità. Nei quartieri San Michele, Musicisti e Parco, i primi a sperimentare le novità, il nuovo modello entrava a regime attorno alla fine di marzo.

Oggi sono disponibili i risultati del primo mese del nuovo modello di gestione dei rifiuti, risultati che parlano chiaro: in sole 4 settimane la raccolta differenziata è passata dal 64%, che caratterizzava il Comune di Sassuolo a inizio progetto, al 70% relativo al mese di aprile. Una crescita di 6 punti percentuali che, naturalmente, tiene conto della performance dell’intero territorio comunale, benché solo circa in metà di esso sia stati avviati i nuovi servizi. Un dato, quindi, destinato ad aumentare man mano che i tecnici e gli operatori procederanno nell’adozione del nuovo modello anche nel resto del territorio di Sassuolo.

Questo risultato si deve alla campagna informativa fatta, agli interventi dei tecnici del Gestore e dell’Amministrazione e soprattutto alla collaborazione della cittadinanza e del mondo imprenditoriale, che hanno generalmente adottato il modello con scrupolo e grande senso civico. A dimostrare questa positiva inclinazione, viene in aiuto un altro dato: se si considera l’intero territorio comunale oltre l’80% degli utenti ha già ritirato la tessera, mentre nelle aree già completamente a regime questo dato sfiora il 90%.

“Non è abbastanza – aggiungere il Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani – perché se aumentare la percentuale della raccolta differenziata è fondamentale e la scelta fatta da Atersir va in questa direzione, altrettanto fondamentale è mantenere decoro e sicurezza in città. Sacchi colorati a bordo strada fino a tardo pomeriggio non garantiscono né l’una né l’altra cosa. Per questo nell’ultimo incontro con Hera sono stati messi a punto alcuni meccanismi che, ci auguriamo, vadano nella direzione voluta perché i marciapiedi sono fatti per i pedoni, non possono essere occupati gran parte del giorno da sacchi colorati che mettono a rischio la sicurezza di chi, soprattutto quando sono tanti e quindi non disposti ordinatamente, è costretto a scendere e camminare lungo la carreggiata per passare. Così come è da affinare la funzionalità delle Carte Smeraldo che ancora difettano di alcuni problemi di gioventù e che, a volte, vengono riconosciute dai cassonetti ma non li aprono”.

 

I prossimi passi: completamento della trasformazione e recupero dei “dettagli”

Nelle prossime settimane gli operatori di Hera procederanno a ultimare le modifiche nelle porzioni del territorio comunale in cui ancora sono presenti i precedenti servizi. Inoltre, si concentreranno sulle “rifiniture”: in primo luogo, si promuoverà una ulteriore e ancora più capillare diffusione della Carta Smeraldo: senza questa importante tesserina, infatti, non è tecnicamente possibile utilizzare i nuovi cassonetti stradali. Chi ancora non avesse ritirato il kit, ora può farlo presso la Stazione Ecologica Arcobaleno, aperta martedì e giovedì con orario continuato (9 – 18), sabato solo la mattina (9 – 13).

In secondo luogo, molta attenzione verrà dedicata a correggere gli errori di esposizione dei rifiuti di carta e plastica raccolti porta a porta: affinché questo servizio sia efficiente e possa garantire il decoro che la città di Sassuolo merita, è importante non solo che il Gestore sia puntuale nel rispettare gli orari di raccolta, convenuti entro le prime ore del pomeriggio per la carta e per la plastica, ma che anche cittadini e imprese siano meticolosi nel non esporre i loro rifiuti né troppo presto (nel qual caso rimarrebbero sul suolo pubblico per troppo tempo, causando una sensazione di degrado, e attirando altri abbandoni) né troppo tardi, con il rischio che il ritiro in zona sia stato già effettuato: in questo caso, infatti, il rifiuto rimarrebbe in strada per diverse ore prima che intervenga il secondo passaggio “di controllo”, che viene sempre garantito ma solo alla fine dei turni ordinari.

Dunque, è di fondamentale importanza che i sacchi gialli e azzurri – ciascuno secondo il giorno indicato nel calendario – vengano esposti solo nella serata del giorno precedente la raccolta, che avviene a partire dalle prime ore del mattino.

Dalla Regione 1,5 milioni di euro per progetti in alcuni Paesi africani e in Palestina

Progetti concreti per aiutare le piccole comunità rurali dei Paesi compresi nel programma di cooperazione internazionale della Regione Emilia-Romagna, tutte iniziative per sostenere e rafforzare l’assistenza sanitaria di base, la sicurezza alimentare, la scuola e le economie locali.

Sono alcuni degli obiettivi del bando annuale della Regione che stanzia 1,5 milioni di euro per interventi in Burundi, Costa D’Avorio, Camerun, Campi profughi Saharawi, Etiopia, Kenya, Marocco, Tunisia, Palestina, Mozambico e Senegal.

Pandemia ed esodo giovanile hanno ulteriormente peggiorato le prospettive di sviluppo di molte realtà nelle quali il contributo femminile e delle nuove generazioni può rivelarsi fondamentale per promuovere progetti di sviluppo locale e welfare. Tra le priorità individuate dal bando regionale vi sono anche gli interventi per rafforzare la rete dei servizi sanitari e l’adattamento al cambiamento climatico.

“Le priorità sono il frutto del confronto con i protagonisti della cooperazione internazionale regionale – spiega l’assessora alla Cooperazione internazionale Barbara Lori -. Parliamo di Comuni, associazioni, Ong, università che fanno parte dei tavoli paese istituiti sulla base della programmazione triennale. Un percorso partecipato che riteniamo contribuisca al buon esito dei bandi già presentati negli anni passati”.

Destinatari dei contributi regionali, che possono arrivare fino al 70% del costo del progetto, Enti locali, Ong, Onlus, organizzazioni di volontariato. Il termine per presentare le domande scade alle ore 16 di venerdì 16 giugno. Per ulteriori informazioni: https://fondieuropei.regione.emilia-romagna.it/coop-internazionale

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 25 maggio 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 25 maggio 2023Piogge sparse al mattino in graduale esaurimento. Ampie schiarite dal pomeriggio con residue piogge sui settori emiliani occidentali. In prevalenza sereno dalla sera. Temperature minime stazionarie tra 15 e 17 gradi. Massime in lieve flessione comprese tra 21 e 24 gradi. Venti deboli orientali, in rotazione da ovest dalla sera. Mare poco mosso.

(Arpae)

Alluvione: Regione e parti sociali dell’Emilia-Romagna insieme a Roma

Alluvione: Regione e parti sociali dell’Emilia-Romagna insieme a RomaLa Regione e le forze economiche e sociali dell’Emilia-Romagna incontrano il Governo, oggi a Roma a Palazzo Chigi, per una gestione il più possibile condivisa dell’emergenza alluvione e dell’assistenza alla popolazione colpita, e per impostare le condizioni per la ripresa economica, la ripartenza e la ricostruzione. Garantendo a cittadini, famiglie e aziende ristori e sostegno rapidi e adeguati. Sulla base di una piattaforma di proposte definita insieme dall’intero sistema regionale.

A incontrare la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e i ministri competenti per materia, una delegazione guidata dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, insieme al sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, e ai rappresentati delle associazioni di impresa e i sindacati, le professioni, gli istituti bancari. Tutte organizzazioni firmatarie del Patto per il Lavoro e per il Clima dell’Emilia-Romagna.

L’incontro si è svolto subito dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato misure per 2 miliardi di euro a favore delle aree alluvionate in Emilia-Romagna, fra cui lo stop a tasse e contributi fino al 31 agosto e la Cassa integrazione in deroga fino a 90 giorni per lavoratrici e lavoratori. Si tratta di un primo Decreto legge, cui seguiranno altri provvedimenti.

“Un grazie alla presidente Meloni e a tutto il Governo per la vicinanza dimostrata in questi giorni alla nostra terra- ha affermato il presidente Bonaccini, insieme alla premier e ai ministri-. Sta nella velocità che saremo in grado di imprimere e nella bontà delle risposte che daremo ai cittadini, alle famiglie e alle imprese l’efficacia del sostegno che sapremo dimostrare alle popolazioni colpite, tra cui gente che ha perso tutto o quasi tutto. Il sistema Emilia-Romagna ha saputo rappresentare questioni a cui il Governo ha dato una risposta coerente, ora dobbiamo impostare meccanismi efficaci per il rapido ristoro dei danni e l’avvio della ricostruzione”.

“Siamo qui oggi a Palazzo Chigi – ha proseguito – con il sistema delle imprese delle rappresentanze di imprese, dall’industria all’artigianato, dal commercio all’agricoltura e la cooperazione, coi professionisti e i sindacati: un modo di lavorare che abbiamo sperimentato in questi anni, insieme alla filiera istituzionale, con i sindaci in testa, tuttora impegnati nel territorio sull’emergenza, che ci è stato utilissimo, sia nelle fasi di pace che in quelle di guerra o di drammatica emergenza, come questa e come su il terremoto del 2012”.

“Oggi occorre lavorare per garantire la sicurezza delle persone, ma anche per far ripartire il prima possibile l’economia di una regione che fornisce un contributo rilevante alla crescita del Paese. Siamo pronti, nella massima collaborazione tra le istituzioni e il territorio, a dare una mano per arrivare a soluzioni, senza creare problemi, trovando insieme al Governo tutte le procedure e le misure che possono aiutare nella copertura economica laddove serve”.

Poi le proposte dell’Emilia-Romagna: “Insieme abbiamo condiviso con tutte le parti sociali, il mondo del lavoro e delle professioni, fino al Terzo settore, le misure necessarie, che già sono state raccolte dal Governo. Poi servirà una fase due, altrettanto veloce, che preveda ristori dei danni ma, soprattutto, così come fatto nel 2012 con il sisma, norme che consentano procedure speditive. Abbiamo bisogno, oggi come allora, di semplificazione, per garantire interventi adeguati al bisogno di una ricostruzione che venga fatta bene e nel pieno rispetto della legalità”.

Bonaccini ha anche preannunciato la visita giovedì in Emilia-Romagna della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: “L’Europa ci stia vicina, attraverso l’accesso al Fondo di solidarietà europeo, risorse importanti, così come le centinaia di milioni di euro che furono stanziati sempre durante il post sisma”.

“Abbiamo davanti una strada che non sarà breve, ma vogliamo riuscire insieme a rialzarci- conclude Bonaccini-. Nel 2012, l’Emilia era spezzata ed eravamo in ginocchio e siamo riusciti a ripartire e a rialzarci tutti insieme. Sono sicuro che faremo così anche per la Romagna: ovviamente questo sarà possibile attraverso un lavoro corale e comune fra le istituzioni nazionali e quelle territoriali, mettendo al centro persone e comunità”.

L’assessore Mammi ringrazia i Consorzi di Bonifica per l’impegno nelle zone inondate dall’acqua in Romagna

L’assessore Mammi ringrazia i Consorzi di Bonifica per l’impegno nelle zone inondate dall’acqua in Romagna
Alessio Mammi (Copyright Regione Emilia Romagna – Autore Fabrizio Dell’Aquila)

“Un ringraziamento sentito per il lavoro importante svolto dai Consorzi di Bonifica associati ad Anbi in questi giorni e in continua operatività per le attività di immediato intervento”. E’ quanto ha voluto esprimere l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, in relazione all’impegno dei Consorzi attivi in questi giorni nelle zone alluvionate della Romagna.

“Sono stati coinvolti tutti i Consorzi di Bonifica regionali, oltre al Canale Emiliano Romagnolo, attraverso la messa a disposizione degli impianti idrovori mobili, di altri strumenti e attività e soprattutto del lavoro sistematico di persone molto competenti, con il coordinamento e la sinergia delle amministrazioni locali, dei Vigili del Fuoco, delle Forze dell’Ordine, della Protezione Civile e dei volontari, e della Regione- continua Mammi-. Un lavoro instancabile che ha permesso di gestire le fasi di emergenza a strutture civili ed economiche colpite dall’esondazione dei fiumi e dall’alluvione, nell’attività di smaltimento delle acque”.

Coldiretti: alluvione, ora intervenga fondo UE

Coldiretti: alluvione, ora intervenga fondo UE“Un primo passo per affrontare l’emergenza dell’Emilia Romagna dove a seguito della devastazione dell’alluvione saranno necessari ulteriori sforzi e risorse, anche con la partecipazione dell’Unione Europea”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Coldiretti Emilia Romagna e vicepresidente Nazionale Nicola Bertinelli all’incontro di Palazzo Chigi con il premier Giorgia Meloni, assieme ai Presidenti provinciali Valentina Borghi, Nicola Dalmonte, Massimiliano Bernabini, in rappresentanza dei territori della nostra regione colpiti dall’alluvione e del Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri e dopo il varo del primo pacchetto di aiuti da parte del Consiglio dei Ministri sull’emergenza maltempo.

“Ci sono le condizioni – ha sottolineato Bertinelli – per attivare al più presto il fondo Ue di solidarietà per accedere agli aiuti europei per le catastrofi naturali come è già avvenuto per i 613 milioni di euro assegnati alla Germania per l’ultima alluvione nel 2021, dopo che la stessa Commissione europea si è detta pronta a fornire assistenza al popolo italiano”.  “Da quando è stato istituito il fondo europeo ha stanziato oltre 5 miliardi per 24 paesi europei colpiti da 80 calamità naturali fra inondazioni, incendi boschivi, terremoti, tempeste e siccità” ha aggiunto Bertinelli nel sottolineare che “l’eccezionalità del disastro che ha travolto l’Emilia Romagna impone uno sforzo da parte di Bruxelles per aiutare le nostre popolazioni che affrontano la catastrofe rimboccandosi le maniche, ma che non possono e non devono essere lasciare sole”.

“Serve al più presto – ha concluso Bertinelli – il commissario del Governo per la ricostruzione che possa tagliare la burocrazia e fare arrivare il più in fretta possibile gli aiuti alle popolazioni e alle imprese”.

Nelle aree colpite secondo la Coldiretti sono a rischio nell’intera filiera almeno 50mila posti di lavoro tra agricoltori e lavoratori dipendenti nelle campagne, nelle industrie e nelle cooperative di lavorazione e trasformazione. L’alluvione – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – ha devastato oltre 5mila aziende agricole e allevamenti in una delle aree più agricole del Paese con una produzione lorda vendibile della Romagna pari a circa 1,5 miliardi di euro all’anno che moltiplica lungo la filiera grazie ad un indotto di avanguardia, privato e cooperativo, nella trasformazione e distribuzione alimentare che è stato fortemente compromesso.

Ai danni sulla produzione agricola – evidenzia Coldiretti regionale – si aggiungono quelli alle strutture come gli impianti dei frutteti, le serre, gli edifici rurali, le stalle, i macchinari e le attrezzature perse senza contare la necessità di bonificare i terreni e ripristinare la viabilità nelle aree rurali. L’alluvione ha invaso i campi con la perdita di almeno 400 milioni di chili di grano nei terreni allagati dell’Emilia Romagna, dove si ottiene circa 1/3 del grano tenero nazionale, in un contesto internazionale particolarmente difficile.

Ma l’esondazione ha sommerso – continua Coldiretti Emilia Romagna – anche i frutteti “soffocando” le radici degli alberi fino a farle marcire con la necessità di espiantare e poi reimpiantare 15 milioni di piante di pesche, nettarine, kiwi, albicocche, pere, susine, mele, kaki e ciliegi. Ma preoccupante è la situazione anche degli allevamenti con 250mila fra bovini, maiali, pecore, capre, polli, galline da uova e tacchini e migliaia di animali morti e affogati. Colpita anche la produzione di mais, orzo, girasole, soia, erba medica, colture da seme per cereali, bietole, girasole ed ortaggi con migliaia di ettari completamente coperti dal fango, oltre a ulivi e vigne sott’acqua travolti dalle frane nelle aree collinari.

È scattata nel frattempo l’iniziativa di solidarietà “Salviamo le nostre campagne” grazie alla quale sarà possibile sostenere le aziende agricole colpite con un versamento sull’IBAN IT 55 U 02008 02480 000106765286, intestato a FEDERAZIONE REGIONALE COLDIRETTI EMILIA ROMAGNA con causale “ALLUVIONE EMILIA-ROMAGNA 2023”.

 

Sanità, dal 1^ maggio al 1^ giugno i residenti nelle aree colpite dall’alluvione non devono pagare le sanzioni per mancata disdetta

Sanità, dal 1^ maggio al 1^ giugno i residenti nelle aree colpite dall’alluvione non devono pagare le sanzioni per mancata disdettaSospesa dal 1^ maggio al 1^ giugno 2023 l’applicazione delle sanzioni per mancata disdetta delle prestazioni di specialistica ambulatoriale prenotate con il sistema sanitario regionale.

Il provvedimento, varato dalla Giunta regionale, riguarda i cittadini residenti nelle zone colpite dall’alluvione, quindi nelle province di Reggio Emilia, Modena, Bologna (quindi anche Imola), Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, e comprende, oltre alle visite specialistiche, tutte le prestazioni legate alla diagnostica (ad esempio ecografie, radiografie, tac, risonanze magnetiche), gli esami da laboratorio, a partire da quelli del sangue, e le visite di collaudo dei dispositivi protesici.

Chi, dunque, purché residente in queste aree, a partire dal 1^ maggio scorso e fino al 1^ giugno non è riuscito o non riuscirà a presentarsi all’appuntamento, non dovrà pagare nulla, come solitamente avviene per la mancata disdetta.

Prima del termine del provvedimento si valuterà un’eventuale proroga.

La decisione è stata assunta dalla Regione per non aggravare ulteriormente i disagi dei cittadini che si trovano alle prese con questa straordinaria emergenza.

Resta tuttavia la necessità, sottolinea la Regione, per chi è nelle condizioni di farlo, di continuare a comunicare la disdetta per tempo, per favorire la riprogrammazione delle prestazioni e rimettere a disposizione di tutti i posti che si liberano.

Alluvione, rinviato al 30 settembre il termine di pagamento del bollo auto per i territori colpiti dagli eventi calamitosi del mese di maggio

Alluvione, rinviato al 30 settembre il termine di pagamento del bollo auto per i territori colpiti dagli eventi calamitosi del mese di maggioViene rinviato al 30 settembre 2023 il termine di pagamento delle tasse automobilistiche in scadenza il 30 aprile e il 31 maggio. L’ha stabilito, con apposita delibera, la Giunta regionale dell’Emilia-Romagna.

Un provvedimento, questo, adottato per venire incontro alle difficoltà di cittadini e imprese colpiti dai pesanti eventi metereologici che si sono verificati in gran parte del territorio a partire dal 1° maggio, e che riguarderà dunque le province di Reggio Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

“Abbiamo deciso di assumere questo provvedimento pienamente consapevoli delle tante difficoltà che stanno affrontando i nostri cittadini e le nostre imprese colpite da maltempo e alluvione- sottolinea l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano-. Come è già avvenuto in precedenza, abbiamo deciso di intervenire facendo slittare il pagamento di una tassa di competenza regionale”.

Viene dunque concesso tempo fino al 2 ottobre per pagare le tasse automobilistiche in scadenza il 30 aprile e il 31 maggio 2023, per le quali il termine ultimo di pagamento, previsto dall’articolo 1 del Decreto ministeriale n. 462/1998, risulta rispettivamente il 31 maggio e il 30 giugno 2023.

In base al provvedimento, i pagamenti sono effettuati senza l’applicazione di sanzioni e interessi se effettuati entro il 2 ottobre prossimo, primo giorno lavorativo successivo alla data di scadenza del 30 settembre 2023.

Presentata oggi la 40ma edizione del Cersaie che si terrà a Bologna dal 25 al 29 settembre 2023

Presentata oggi la 40ma edizione del Cersaie che si terrà a Bologna dal 25 al 29 settembre 2023

Si è tenuta oggi, presso la Torre Unipol di Bologna, la conferenza stampa di presentazione di Cersaie 2023 in programma a Bologna dal 25 al 29 settembre prossimi, che ha visto la presenza di Giovanni Savorani, Presidente di Confindustria Ceramica, di Gianpiero Calzolari, Presidente di BolognaFiere, di Emilio Mussini, Vice Presidente di Confindustria Ceramica, dell’architetto Massimo Iosa Ghini e di Matteo Lepore, Sindaco di Bologna, moderati dalla giornalista del TG1 Giorgia Cardinaletti.

Dopo aver espresso cordoglio unanime per le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna, la conferenza è iniziata con la proiezione di un video sull’emergenza in corso, che ha colpito anche alcune aziende del comprato ceramico. “Nel fine settimana scorso abbiamo ricevuto una solidarietà enorme – ha dichiarato commosso Giovanni Savorani – con volontari provenienti da ogni parte della Regione e non solo”. “In Romagna stiamo già dando segnali di ripartenza, anche se la situazione rimane critica: a Faenza, un abitante su cinque ha la casa inagibile e ci si aiuta tra parenti e amici: non essendoci acqua corrente, molti vanno a fare la doccia addirittura in ufficio. Una situazione complessa anche per le aziende, dove mancano i lavoratori impossibilitati a raggiungere i luoghi di lavoro per via dei danni alle infrastrutture e delle molteplici frane nei paesi collinari”. “Ai clienti che ci hanno chiesto cosa potevano fare per noi, ho risposto: di fare ordini”. Il Presidente di Confindustria Ceramica, dopo aver ricordato che nel 2022 l’intera industria ceramica ha superato gli 8 miliardi di euro di fatturato con una forte crescita, ha rilevato come i primi mesi di quest’anno abbiano registrato una flessione nei fatturati nell’ordine del 10%. “Cersaie è una fiera internazionale ed è una vetrina mondiale del Made in Italy – ha ricordato Savorani. In questa 40° edizione possiamo annunciare che il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso sarà tra i relatori del convegno inaugurale, lunedì 25 settembre alle ore 11.00 al Palazzo dei Congressi”.

“Nei momenti di difficoltà, le fiere sono un’occasione di ripartenza per tutto il tessuto economico locale – ha aggiunto Gianpiero Calzolari – e Cersaie rappresenta la fiera leader del settore ceramico e del nostro territorio. Il quartiere fieristico prosegue nel programma degli investimenti e nel giro di pochi anni si completerà il salto di qualità diventando ancora più internazionale. I cambiamenti climatici ci impongono scelte importanti sul fronte delle infrastrutture e delle nuove tecnologie produttive, ma tutti siamo in prima linea, dalle imprese, alle aziende e alle istituzioni. La Fiera continuerà ad essere vicina a famiglie ed imprese colpite dall’alluvione“

“A 4 mesi dall’apertura di Cersaie, possiamo dire che sarà una edizione da tutto esaurito – ha affermato Emilio Mussini. Nei 15 padiglioni disponibili quest’anno che hanno una superficie complessiva di 145.000 metri quadrati interamente occupata, registriamo alcune migliaia di metri quadrati in più rispetto al 2022. Anche gli espositori sono in crescita di alcuni punti percentuali rispetto ai 624 dello scorso anno. Le aziende di ceramica presenti sfiorano il 57% del totale, mentre l’arredobagno rappresenta il 15%. Di assoluto rilievo è la componente estera, nell’ordine del 40%, che conferma ancora una volta l’internazionalità di Cersaie”.

Sulle iniziative volte a celebrare il quarantennale di Cersaie, Emilio Mussini ha illustrato il percorso espositivo in fiera composta da 5 stazioni, la prima delle quali, al Centro Servizi, rappresenterà un teaser delle restanti 4 situate nella Galleria 21/22, due nella Galleria 25/25 e l’ultima nella Mall del padiglione 37. Ognuna di esse è composta da una grafica che rappresenta i prodotti e i personaggi del decennio, unitamente ad uno o più video con immagini di applicazione di prodotti, contesto storico ed eventi a Cersaie e con musiche del tempo. Cersaie ha avviato da aprile una campagna sui propri account social di Linkedin, Instagram e Facebook nei dieci mercati più importanti per la ceramica e l’arredobagno: Italia, Francia e Germania, Svizzera ed Austria, Olanda e Belgio, Gran Bretagna, Stati Uniti e Canada. Una campagna di comunicazione che coinvolge tutti gli espositori, basata sulla riproposizione dei prodotti, dei progetti e degli eventi che, nel corso di quattro decenni, hanno poste in essere significative discontinuità. Senza dimenticare, con uno sguardo al futuro, le nuove evoluzioni ed applicazioni del prodotto ceramico.

“Si conferma il programma culturale ‘Costruire Abitare Pensare’ – ha proseguito Emilio Mussinicon nomi di primo piano nel mondo dell’architettura contemporanea. I 18 Cafè della Stampa si terranno nell’Agorà dei Media nella mall 29/30 e saranno, anticipati – la settimana prima della fiera – da un roadshow digitale in collaborazione con 5 editori stranieri. Si conferma anche quest’anno l’iniziativa Cersaie Disegna la tua Casa. Le novità di questa 40° edizione di Cersaie riguardano anche il mondo della posa, con uno sguardo rivolto alle future generazioni e alla formazione professionale: 6 giovanissimi ragazzi, di età compresa tra i 17 e i 23 anni, si cimenteranno nella creazione di un manufatto, con l’utilizzo di piastrelle di diversi formati.

Ripensare lo spazio architettonico è stato il fulcro dell’intervento dell’architetto Massimo Iosa Ghini. “La vera sfida è quella di prosperare nell’armonizzazione, ovvero riuscire a generare sviluppo mantenendo la capacità di preservare l’ambiente. La ceramica è un prodotto del territorio sia sul piano geografico che soprattutto concettuale, che ha vissuto un’evoluzione straordinaria grazie anche all’innovazione tecnologica”. La ceramica e l’arredobagno non vivono più in una dimensione autonoma, ma grazie alla ricerca e all’innovazione entrano di diritto nelle nuove destinazioni d’uso dell’edilizia, avviando nuove sfide sullo spazio, sulla qualità dell’esistenza e sulla sostenibilità. La ceramica è il prodotto principe delle superfici perché consente di interpretare diverse esigenze estetiche e di utilizzo, nel pieno rispetto dell’ambiente.

Nel suo intervento, il Sindaco di Bologna Matteo Lepore ha sottolineato che al momento, per quanto riguarda l’area metropolitana di Bologna, l’emergenza si concentra soprattutto nell’imolese per le frane e la viabilità interrotta. “Non si vedevano danni alle infrastrutture di questa importanza di tempi del dopoguerra e serviranno diversi miliardi di euro”. Lepore ha ricordato che negli ultimi anni oltre 10.000 famiglie si sono stabilite a Bologna e gli investimenti previsti dai fondi del PNRR supereranno il miliardo di euro, senza consumare suolo. “Riqualificazione è la parola d’ordine: al momento i nostri progetti principali sono sulle aree ferroviarie dismesse e concentrati intorno alla stazione dell’alta velocità, oltre che sulla realizzazione di sei nuovi parchi urbani e la riduzione delle emissioni, per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2030. Cersaie è un momento fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio ed è la perfetta fotografia della nostra capacità competitiva sui mercati internazionali”.

Alluvione, continuano h24 gli interventi di assistenza alla popolazione evacuata

Alluvione, continuano h24 gli interventi di assistenza alla popolazione evacuataContinuano 24 ore su 24 gli interventi di assistenza alla popolazione colpita dall’alluvione.

Rimangono 23.067 le persone che, alle 12 di oggi, hanno dovuto lasciare la propria casa: la maggior parte 16.445, nel ravennate, poi 4.462 in provincia di Forlì-Cesena e 2.160 nel bolognese.

Sono 2.694 i cittadini accolti in albergo e nelle strutture allestite dai Comuni: scuole, palazzetti e palestre; le altre hanno trovato sistemazioni alternative (seconde case, amici e parenti). In particolare, 2.094 nel ravennate, 351 nel bolognese, 243 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese.

Meteo

Per domani, intanto, è confermata l’allerta rossa per criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili.

Dal pomeriggio del 24 maggio sono previste condizioni favorevoli allo sviluppo di temporali più probabili sulle zone di pianura.

Nel definire i livelli di allerta, si tengono in considerazione sia i fenomeni meteo previsti sia le condizioni del suolo per valutare gli effetti sul territorio.

 Viabilità

Per quanto riguarda la viabilità, restano 603 le strade chiuse, di cui 197 chiuse parzialmente e 406 totalmente. Complessivamente 210 a Bologna, 230 in provincia di Forlì-Cesena, 119 nella provincia di Ravenna e 44 nel riminese.

Volontari in campo

Sono 1.634 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna. Di questi, 289 sono volontari dell’Emilia-Romagna, 670 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e 675 alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria.

Inoltre, nel ravennate sono operativi 57 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, attrezzati con potenti pompe di aspirazione e kit idraulici.

Sempre oggi, la colonna mobile regionale ha messo a disposizione dei servizi sanitari di Solarolo (Ra) e Sant’Agata sul Santerno (Ra) due strutture modulari con funzione di ambulatori mobili. Il trasporto sul luogo viene operato dai volontari di Anpas.

Tutte le persone che vogliano dare un aiuto fattivo nelle aree colpite dal maltempo debbono rivolgersi ai comuni per poter organizzare al meglio le attività.

Raccolta rifiuti

Si ricorda che, in accordo con la Protezione Civile dell’Emilia-Romagna e i Comuni, il Gruppo Hera mette a disposizione un servizio straordinario di raccolta rifiuti per le strade colpite dell’emergenza meteo, senza limiti quantitativi e senza appuntamento. Appena le strade sono agibili, Hera attiva la raccolta per ingombranti, Raee (per esempio frigoriferi, pc, forni, televisioni, eccetera) e altri rifiuti non differenziabili. Per quanto possibile, viene richiesto di separare le tipologie di rifiuti e di esporli su suolo pubblico, in luoghi accessibili da mezzi di grandi dimensioni (non sotto alberi, portici o cavi aerei e non appoggiati a recinzioni).

Le chiamate al Numero verde 800024662

Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 3.657 chiamate. Tra le maggiori richieste: essere indirizzati per offrire il proprio aiuto e avere informazioni sulla mobilità.

La Polizia locale ascolta i cittadini di Ubersetto

La Polizia locale ascolta i cittadini di UbersettoSabato 27 maggio, dalle ore 9 alle 12, gli agenti della Polizia locale dei comuni di Fiorano Modenese e Formigine saranno presenti a Ubersetto, presso l’area parco commerciale Maranello 51, con gazebo e tavolini, per raccogliere segnalazioni, proposte di miglioramento e dare informazioni ai cittadini.

La collaborazione tra i due comandi locali nasce per potere offrire ascolto e indicazioni utili ai residenti della frazione che insiste sul territorio di entrambi i comuni. Continuerà poi nel mese di giugno con due giornate di controlli mirati sul trasporto merci.

Sia la Polizia locale di Fiorano Modenese che quella di Formigine hanno già avviato nei mesi scorsi progetti di prossimità che hanno visto la presenza degli agenti nelle piazze e nei mercati per dare informazioni e raccogliere segnalazioni. Una presenza che si sta dimostrando molto apprezzata dai cittadini.

Alluvione. Bonaccini: “Grazie a Automobili Lamborghini, stiamo assistendo a una mobilitazione straordinaria”

Alluvione. Bonaccini: “Grazie a Automobili Lamborghini, stiamo assistendo a una mobilitazione straordinaria”
Stefano Bonaccini (Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. Autore Pietro Ballardini)

“Un’altra risposta encomiabile: grazie anche ad Automobili Lamborghini per il milione di euro donato a sostegno dei territori e delle popolazioni colpite dall’alluvione attraverso la raccolta fondi regionale. Quella a cui stiamo assistendo è davvero una mobilitazione straordinaria. Ieri i Gruppi Stellantis e LVMH, prima ancora Ferrari, il Gruppo Kering e il Circus della Formula uno, tutti con donazioni altrettanto importanti, insieme a moltissime persone, versamenti piccoli e altri maggiori, ma quella a cui stiamo assistendo è davvero una solidarietà enorme, che parte dal nostro stesso territorio e arriva ovunque, in Italia e all’estero. Resoconteremo ogni cifra e l’utilizzo fatto. Grazie ancora chiunque ha dato e vorrà dare una mano”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dopo la notizia della donazione di un milione di euro da parte di Automobili Lamborghini.

Per informazione sulla campagna “Un aiuto per l’Emilia-Romagna”: https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione

Aggiornamento in merito al programma di chiusure notturne della stazione di Reggio Emilia in A1

Aggiornamento in merito al programma di chiusure notturne della stazione di Reggio Emilia in A1Sulla A1 Milano-Napoli, è stato aggiornato il programma di chiusura della stazione di Reggio Emilia.

La suddetta stazione sarà chiusa, per consentire lavori di pavimentazione, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

-dalle 22:00 di giovedì 25 alle 6:00 di venerdì 26 maggio, in entrata in entrambe le direzioni ,Milano e Bologna e in uscita per chi proviene da Bologna;

-dalle 22:00 di venerdì 26 alle 6:00 di sabato 27 maggio, in entrata in entrambe le direzioni, Milano e Bologna.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Terre di Canossa Campegine o di Modena nord.

Alluvione-Romagna: oltre 100 le pompe idrovore manovrate dalle bonifiche e Protezione Civile

Alluvione-Romagna: oltre 100 le pompe idrovore manovrate dalle bonifiche e Protezione CivileImpegnati direttamente nella gestione delle reti artificiali secondarie e nell’allontanamento delle acque piovane dalle loro aree di competenza, i consorzi di bonifica romagnoli si sono prodigati, operando full time dall’inizio degli eventi alluvionali, anche nello smaltimento delle acque improvvisamente esondate dai corsi d’acqua naturali all’interno dei territori drammaticamente colpiti nei giorni scorsi.

Il loro contributo, unitamente a quello degli altri consorzi interessati direttamente dalle esondazioni in regione, è stato sostanziale e si somma alla manovra idraulica straordinaria di inversione del corso dei flussi lungo l’asta del CER. Oltre a questo e alla costante collaborazione con Protezione Civile, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Amministrazioni pubbliche regionali e locali e volontari infaticabili, il sistema delle bonifiche ha però potuto contare anche sulla solidarietà di tutti i consorzi associati ad ANBI e sull’aiuto, molto concreto, da parte di numerosi consorzi del paese. Arrivati, in primis dalle altre province dell’Emilia Occidentale e subito dopo anche dalle altre regioni le bonifiche hanno gestito, insieme alla Protezione Civile, oltre 100 pompe idrovore sul territorio interessato dall’esondazione; pompe che si sommano e si integrano con gli impianti idrovori già esistenti, riuscendo così a smaltire una quantità di risorsa idrica maggiore rispetto a quella per cui sono stati progettati. Nei giorni scorsi, anche grazie all’interessamento della Protezione Civile, i consorzi hanno potuto contare su impianti idrovori mobili a supporto arrivati in Romagna dalla Slovenia e dalla Slovacchia.

“I Consorzi di bonifica stanno facendo la loro parte in stretta sinergia con istituzioni e volontari – ha commentato il presidente di ANBI Emilia-Romagna Francesco Vincenzi – dando il loro contributo fattivo e seguendo il principio di sussidiarietà tra territori che anima da sempre il nostro agire”.

Emilgroup lancia i Project Awards 2023: il contest per architetti e designer di tutto il mondo

Emilgroup lancia i Project Awards 2023: il contest per architetti e designer di tutto il mondo

Dopo il grande successo della prima edizione 2022, con oltre 100 progetti in gara da tutto il mondo, sono aperte le candidature per partecipare alla seconda edizione degli Emilgroup Project Awards, il contest lanciato da Emilgroup volto a premiare progetti internazionali realizzati con le collezioni Emilgroup che si siano distinti per creatività, originalità e design.

Un premio – ideato in collaborazione con BTREES, new media agency che segue la comunicazione di Emilgroup – per i professionisti (architetti, designer, progettisti) che scelgono l’eccellenza Emilgroup, e che incarnano e veicolano i valori di un gruppo solido, ancorato alla tradizione ma fortemente proiettato al futuro e all’innovazione, che mette sempre al centro la qualità, la creatività, la cura del dettaglio e l’unicità del proprio lavoro.

Dal 1961 Emilgroup offre a designer e progettisti il migliore gres porcellanato Made in Italy. “Il nostro obiettivo è rendere unica l’esperienza di chi vive lo spazio contemporaneo, senza porre limiti alla creatività dei progettisti” spiega Giancarlo Macchioni, R&D and Marketing Director di Emilgroup.

“Dopo il grande successo della prima edizione era doveroso riproporre gli Emilgroup Awards anche quest’anno” dichiara Giorgia Gallaro, Responsabile Comunicazione di Emilgroup. “A pochi giorni dal lancio, abbiamo avuto un ottimo riscontro con diverse candidature nazionali e internazionali. Questo ci fa capire che stiamo costruendo, in modo creativo, una solida community di architetti, designer e costruttori affezionati ai nostri prodotti. Vedere poi come le nostre ceramiche diventino protagoniste di splendidi progetti internazionali ci riempie di orgoglio”.

I valori di Emilgroup

Emilgroup è attenzione al dettaglio, estetica, funzionalità, ricerca di materiali pregiati e unici, adatti a ogni tipo di ambiente e personalità. Con una forte presenza internazionale, rappresenta uno dei più grandi esempi di Made in Italy, fatto di storia e capacità di innovare.

I progetti premiati nel contest saranno quelli che meglio avranno interpretato i valori e le eccellenze del Gruppo: qualità, artigianalità, passione per i dettagli, amore per il design.

“Con questo contest vogliamo valorizzare e mettere in mostra il talento, la creatività e la passione di tutti i professionisti che hanno voluto creare soluzioni e stili con le nostre esclusive ceramiche. L’innovazione, la ricerca e l’attitudine alla sperimentazione sono la nostra vocazione” dichiara Macchioni.

Il reparto Ricerca e Sviluppo

Il cuore pulsante di Emilgroup è il suo reparto interno di Ricerca e Sviluppo, un’officina creativa dove convivono esperienze, sperimentazione e contaminazione di idee.

Le soluzioni ceramiche proposte sono uniche e particolari, in grado di esaltare ogni ambiente. Grazie a una resa estetica di altissimo livello, una tridimensionalità realistica e una grande varietà di grafiche, che spazia dai 25 ai 50 soggetti diversi, nello stesso ambiente nulla mai si ripete: dominano stile e originalità e ogni spazio riflette l’identità di chi lo vive.

Emilgroup seleziona materie prime di qualità, garantisce un processo produttivo controllato e standardizzato grazie a un reparto qualità che monitora ogni passaggio, ottenendo articoli di prima scelta privi di difetti e assicurando un’assistenza costante ai clienti.

Le collezioni Emilgroup si distinguono per modularità, numero di varianti e combinazioni creative e originali, ricchezza di formati, spessori per ogni esigenza, differenti finiture, tecnologie performanti (SilkTech, Tecnica, Antibatterico Shield, Real) e lavorabilità dei materiali.

Chi può partecipare al contest

Con la seconda edizione degli Emigroup Project Awards, l’azienda vuole valorizzare e rendere omaggio agli inventori delle creazioni architettoniche realizzate con i prodotti Emilgroup. Un concorso pensato per architetti, designer e progettisti che vogliono far conoscere i propri lavori, e che scelgono i prodotti Emilgroup perché raffinati, creativi, resistenti e soprattutto unici.

4 premi per 4 categorie di progetti

Il concorso è diviso in 4 categorie. La giuria di esperti decreterà un vincitore per ognuna:

  1. Ispirazione – Il progetto vincitore esprimerà perfettamente il concept originario e l’ispirazione della collezione
  2. Creatività – Il progetto combina in modo originale e creativo più collezioni, valorizzandone al massimo le potenzialità
  3. Prestigio – Progetti architettonici dal forte impatto visivo, capaci di emozionare e stupire: potente forza espressiva, design unico, in grado di comunicare bellezza, fascino ed armonia
  4. Evoluzione Progetti architettonici che vanno oltre il rivestimento (pavimenti e pareti) e concepiscono le serie Emilgroup come materia duttile per caratterizzare gli spazi in piena libertà: countertop, mobili, facciate ventilate.

Come e quando presentare i progetti

I progetti possono essere inviati fino al 31 agosto 2023.

Visto il grande successo della prima edizione, Emilgroup ha ideato un sistema di candidatura online che permette di candidate il proprio progetto in pochi minuti, in 4 semplici passaggi.

Qui il form per candidare i progetti agli Emilgroup Project Awards 2023:

https://www.emilgroupawards.com/form/it/

I 4 progetti vincitori saranno premiati come “Emilgroup Project Awards 2023 Winner” e proclamati ufficialmente il 25 settembre 2023 presso la sede Emilgroup a Fiorano Modenese (MO): otterranno menzioni speciali e avranno visibilità su tutti i canali dell’azienda, anche internazionali.

La giuria

La giuria è formata da un team con decennale esperienza nel settore, composta da direttori creativi, architetti, designer e professionisti di comunicazione digitale, che valuteranno i progetti candidati e decreteranno il vincitore in ognuna delle 4 categorie.

Ecco i membri della giuria 2023:

  • Giancarlo Macchioni – Creative Director Emilgroup
  • Lisa Pavanello – Architech Emilgroup
  • Tiziana Fioroni – Architech Emilgroup
  • Giorgia Gallaro – Marketing Expert Emilgroup
  • Alessandra Caresani – Digital Expert Emilgroup

Alluvione: l’assessore Calvano chiede si attivi il Fondo di solidarietà

Alluvione: l’assessore Calvano chiede si attivi il Fondo di solidarietà
Paolo Calvano (Copyright Regione Emilia-Romagna)

“Nel dramma che ha colpito l’Emilia-Romagna siamo convinti che l’Europa sarà nostra alleata. Lo è stata a seguito del terremoto del 2012 e sono convinto lo sarà anche in questa fase, attraverso il Fondo europeo di solidarietà”.
Lo ha detto l’assessore al Bilancio e ai rapporti con l’Ue dell’Emilia-Romagna, Paolo Calvano, intervenendo in videoconferenza a un incontro istituzionale organizzato da Urc e Giuri tra Regioni, Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Ue e Commissione europea sul ruolo delle competenze digitali per la crescita dell’Europa e dei suoi territori.

“Sono alcuni numeri a indicarci quanto sia enorme quello che ha colpito la nostra regione: 14 persone hanno perso la vita, oltre 20mila hanno lasciato la propria casa- prosegue Calvano-. È giusto dare ulteriore solidità al rapporto sinergico tra Unione europea e Regione Emilia-Romagna: le sfide che stiamo portando avanti devono proseguire in particolare nella fase di ripartenza del post-alluvione. L’incontro tra digitale e sostenibilità è una sfida enorme che riguarda il nostro futuro, dobbiamo rendere più competitive le nostre comunità, semplificare la vita dei cittadini nel rapporto con la Pubblica amministrazione e nel rendere questo rapporto ancor più trasparente”.

“Vogliamo affrontare questa drammatica situazione con lo spirito che ci ha sempre contraddistinti- conclude Calvano- insieme alle comunità locali, alle altre Regioni, al Governo, all’Europa”.

Spira mirabilis domani in concerto a Formigine

Spira mirabilis domani in concerto a FormigineI musicisti di Spira mirabilis, progetto musicale che ha trovato “casa” a Formigine, tornano in città. L’appuntamento è domani – mercoledì 24 maggio – alle 21 presso l’Auditorium Spira mirabilis (via Pagani 25), dove si esibiranno ne “Le nozze di Figaro”, arrangiamento per fiati di J. N. Wendt. L’evento è a ingresso libero fino ad esaurimento posti.

L’orchestra, che lo scorso anno ha festeggiato i primi quindici anni di attività, è composta da musicisti professionisti provenienti da tutta Europa mossi dal desiderio di studiare insieme. Un “laboratorio musicale” che, in vista del suo 100esimo progetto, intende mettere in scena “Le nozze di Figaro” di Mozart utilizzando strumenti storici, per rivivere le sonorità del XVIII secolo. Un grande sogno che però necessita di un aiuto materiale per essere realizzato e, per questo, il gruppo ha lanciato la raccolta fondi “Join our nozze!”. Per sostenere il gruppo, è possibile consultare il sito www.spiramirabilis.com.

Affermano i musicisti: “Prosegue per la Spira il lungo percorso di preparazione alle Nozze di Figaro. Dopo il progetto inaugurale di dicembre 2022, e a seguire un laboratorio con i cantanti a Londra nel marzo 2023, i protagonisti della scena sono questa volta i fiati, impegnati in una serie di arrangiamenti per “Harmonie”, un ensemble fondato nel 1782 dall’imperatore Giuseppe II e formato da due oboi, due clarinetti, due corni e due fagotti, che diventò in breve tempo così popolare che ogni corte doveva averne uno! Per costituire la propria Harmonie, Giuseppe II aveva scelto i migliori musicisti del momento, per la maggior parte provenienti dall’orchestra imperiale d’opera. Oltre ad essere eccezionali suonatori, alcuni di essi erano abili compositori e quasi tutti erano eccellenti arrangiatori, come dimostrano queste trascrizioni curate da uno degli oboisti dell’Harmonie imperiale, Johann Wendt. Un nuovo passo leggero e giocoso che ci avvicina al nostro appuntamento di luglio con l’opera completa!”.

Festa in commemorazione di San Filippo Neri, venerdì presso l’oratorio fioranese

Festa in commemorazione di San Filippo Neri, venerdì presso l’oratorio fioraneseVenerdì 26 maggio dalle ore 20:30 presso l’oratorio San Filippo Neri di Fiorano Modenese, alle ore 20.30 si celebrerà la Santa Messa dedicata al Santo nel giorno della ricorrenza liturgica della sua morte.

A seguire, intorno alle 21.00, inizieranno i concerti rock giovani “Fiorano Calling 2”. Si esibiranno i the Red Fire, i Magic Beating, the Countless, i Black Out e Fabio e Marco. Sarà inoltre aperto il punto ristoro.

 

Tennis: dal 25 giugno il circuito Atp arriva a Modena

Tennis: dal 25 giugno il circuito Atp arriva a ModenaDa domenica 25 giugno a sabato 1 luglio i campi in terra rossa del Club La Meridiana di Casinalbo di Formigine ospiteranno la più importante manifestazione di tennis mai organizzata a Modena, il Memorial Eugenio Fontana della Meridiana, che giunge alla 39° edizione e che da quest’anno entra far parte del circuito Atp (Association of Tennis Professionals), il circuito professionistico mondiale di tennis maschile diventando “Modena Challenger, 39° Memorial Eugenio Fontana, 1° Trofeo Assoservizi”.

La manifestazione, tra più longeve e prestigiose del territorio e nell’edizione 2022, oltre che a registrare un’affluenza di pubblico record, si era arricchita anche della presenza di Matteo Berrettini, già numero 6 della classifica Mondiale: ospite per una settimana di allenamenti nel circolo di Circolo di Casinalbo insieme al fratello Jacopo.

Nel 2023 il torno compie un “salto di categoria”, entrando nel circuito Atp che porta La Meridiana sulla mappa dei più importanti tornei internazionali, rappresentando una straordinaria occasione per tutti gli appassionati di tennis e un momento di visibilità per tutto il territorio modenese.

Per il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia «ospitare nel territorio modenese un torneo di questa portata significa anzitutto valorizzare l’intera comunità locale, arricchendo quel patrimonio di eccellenze che rendono la provincia di Modena una terra attrattiva in grado di richiamare turisti con offerte ed eventi di altissima qualità. Ringrazio il lavoro del club “La Meridiana” e di quanti hanno reso possibile questo evento, auspicando che funga da volano per tanti altri».

Per Elio Agnoli, direttore del club “la Meridiana” «La 39esima edizione del memorial Eugenio Fontana verrà ricordata, anche, per la capacità di trasformazione che il Club La Meridiana ha dimostrato in questo lungo arco temporale. Il passaggio, del “Modena Challenger – 1° trofeo Assoservizi”, dal circuito ITF a quello ATP, non è altro che la punta di un iceberg che però amplia in modo inequivocabile i propri orizzonti e la propria visibilità al di là dei confini locali e nazionali. Arrivata dopo alcuni anni difficili, questa promozione, racchiude in sé una grande passione per il tennis, uno strepitoso lavoro d’equipe e una maniacale attenzione ai dettagli capaci di far sentire ogni atleta un vero campione. Per una settimana saremo “la capitale del tennis” e l’auspicio è che questo sia solo l’inizio di un nuovo importante cammino di valorizzazione e promozione di Modena nel Paese e nel Mondo.».

Il Modena Challenger avrà un Price Money di 80mila Euro e al giocatore vincitore andranno 75 punti Atp, 50 al finalista, 30 ai semifinalisti, 16 a perdenti nei quarti e 7 ai perdenti agli ottavi e alla Meridiana arriveranno giocatori da tutto il mondo: attesi giovani talenti e specialisti del “rosso”, campioni di oggi e di domani.

DAL 25 GIUGNO 32 CAMPIONI IN GARA, SABATO 1 LUGLIO LE FINALI

Saranno 32 i giocatori nel Tabellone Principale del singolo, 6 di questi arriveranno dalle qualificazioni, con il torneo di doppio prevede invece un “Main Drwa” di 16 coppie.

Le partite del “Modena Challenger” inizieranno domenica 25 giugno con il tabellone delle qualificazioni. Il tabellone principale scatterà martedì pomeriggio, mentre il doppio nella giornata di mercoledì. Gli incontri avranno inizio alle ore 10 del mattino. Ogni giorno sono programmati due incontri serali, con orario definito, sui campi principali della Meridiana: il primo alle 19, il secondo alle 21.30. Le finali, di singolo e doppio, si giocheranno sabato 1° luglio (orario da definire).

Come ogni anno, anche in questa edizione l’ingresso al Club La Meridiana sarà libero e gratuito per assistere alle partite del “Modena Challenger, 39° Memorial Eugenio Fontana, 1° Trofeo Assoservizi”.

Tra le novità dell’edizione 2023, la possibilità di vedere tutte le partite del torneo in diretta streaming su www.atptour.com e “l’esordio” del rilevatore di velocità della battuta. Tutte le informazioni sul torneo saranno live su www.clublameridiana.it

Il Memorial Eugenio Fontana nasce nel 1982 come torneo internazionale giovanile under 16, intitolato a Eugenio Fontana che proprio 40anni fa fondò il Club di Via Fiori a Casinalbo. Nel corso degli anni il torneo si è evoluto: nel 1989 ottiene la validità per la classifica mondiale ATP, mentre nel 1995 la manifestazione diventa una competizione femminile internazionale di singolo e doppio. Nell’edizione del 2005 (torneo WTA da 140mila dollari di montepremi) scendono in campo tenniste del calibro di Flavia Pennetta, Francesca Schiavone e Roberta Vinci.

Nel 2006 il torneo diventa maschile ed entra nel circuito internazionale degli ITF Futures. Alla Meridiana giocano tante promesse del tennis mondiale, tra gli altri l’ucraino Alexandr Dolgopolov (numero 12 del ranking ATP), il bulgaro Grigor Dimitrov (oggi numero 33 del Mondo con un “best rangking” da numero 3 assoluto) o il serbo Dusan Lajovic. Nell’edizione del 2013 al “Fontana” si sono sfidati in finale due giovani promesse del tennis mondiale: l’italiano Marco Cecchinato e l’austriaco Dominic Thiem. Pochi anni dopo, nel 2018, lo stesso match ha deciso la finale del Roland Garros. E se a Formigine la vittoria era andata all’italiano, al Parigi ad avere la meglio era stato l’austriaco.

L’edizione 2021 è stata vinta dall’italo-argentino Franco Agamenone che in finale ha battuto il sanremese Matteo Arnaldi che alla Meridiana si è “svelato” al come uno dei talenti emergenti del tennis italiano: oggi Arnaldi è già entrato nel top 100 Mondiale.

L’anno scorso il successo è andato invece al francese Valentin Royer sul cesenate Francesco Fort.

 

# ora in onda #
...............