3.7 C
Comune di Sassuolo
giovedì, 25 Dicembre 2025
Home Blog Pagina 48

Hera: il 17 ottobre possibili disservizi causa sciopero nazionale Ambiente

Hera: il 17 ottobre possibili disservizi causa sciopero nazionale AmbienteHera informa che venerdì 17 ottobre, in tutto il territorio servito dalla multiutiity, potrebbero verificarsi disagi nello svolgimento dei servizi ambientali in seguito a uno sciopero nazionale di categoria proclamato dalle organizzazioni sindacali per l’intero turno di lavoro.

Hera ricorda che saranno garantite le prestazioni minime, assicurate per legge, e che al termine dello sciopero i servizi torneranno alla normale operatività.

 

Vaccino anti COVID non aumenta rischio di artrite infiammatoria: studio della Reumatologia del Rizzoli

Vaccino anti COVID non aumenta rischio di artrite infiammatoria:  studio della Reumatologia del Rizzoli
IOR Ciaffi e Ursini

Uno studio del Rizzoli appena pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica internazionale Seminars in Arthritis and Rheumatism fornisce dati rassicuranti sulla sicurezza dei vaccini contro il COVID-19 in relazione al possibile rischio di sviluppare malattie articolari autoimmuni o infiammatorie, come l’artrite reumatoide o l’artrite psoriasica.

La possibilità di indurre malattie autoimmuni è stata spesso temuta in relazione ai vaccini contro il Covid-19, sia per l’impiego di una tecnologia innovativa a RNA messaggero, sia per la rapidità con cui sono stati sviluppati e autorizzati.

Questa ricerca, condotta dalla Reumatologia dell’IRCCS Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna in collaborazione con il gruppo di Statistica Medica dell’Università di Milano-Bicocca, ha analizzato oltre 650.000 segnalazioni raccolte nel sistema di farmacovigilanza statunitense VAERS (Vaccine Adverse Event Reporting System).

Lo studio ha valutato in particolare se casi di artrite fossero riportati con frequenza superiore dopo la vaccinazione anti-COVID-19 rispetto ad altri vaccini comunemente utilizzati.

“I nostri risultati rafforzano la fiducia nei vaccini anti-COVID-19, confermandone il profilo di sicurezza anche rispetto a possibili eventi avversi di interesse reumatologico”, afferma il dottor Jacopo Ciaffi, primo autore dello studio.

“Questi dati — aggiunge il responsabile della Reumatologia e coordinatore del gruppo di ricerca professor Francesco Ursini, — sono fondamentali per supportare un’informazione oggettiva e basata sull’evidenza scientifica. Grazie a grandi database di farmacovigilanza come lo statunitense VAERS, abbiamo a disposizione preziosi dati che ci permettono di svilluppare una ricerca dal valore tangibile”.

 

Riferimento bibliografico:

Jacopo Ciaffi, Ginevra Torrigiani, Piero Ruscitti, Antonella Zambon, Francesco Ursini. No disproportionate reporting of inflammatory arthritis following COVID-19 vaccination: a pharmacovigilance study using VAERS data. Semin Arthritis Rheum. 2025 Oct:74:152827. doi: 10.1016/j.semarthrit.2025.152827.

 

 

Al via lunedì 13 ottobre in Emilia-Romagna la campagna regionale di vaccinazione contro l’influenza

Al via lunedì 13 ottobre in Emilia-Romagna la campagna regionale di vaccinazione contro l’influenzaUn milione e 100mila dosi di vaccino già disponibili, che potranno aumentare di un ulteriore 20%, fino a quasi 1,5 milioni: in Emilia-Romagna parte lunedì 13 ottobre la campagna di vaccinazione antinfluenzale, utile a prevenire e contrastare la circolazione dei virus respiratori che quest’anno è attesa con particolare impatto, sia per incidenza, sia per sintomatologia.

Nella passata stagione, secondo i dati registrati dal sistema di sorveglianza, in regione hanno avuto l’influenza o comunque manifestato sindromi simil influenzali oltre 1 milione e 246mila persone, con un’incidenza variabile tra i 10 e i 20 casi per 1.000 assistiti.

La campagna, raccomandata dal ministero della Salute, inizia il 13 ottobre e proseguirà fino a febbraio 2026. Anche quest’anno è prevista, su richiesta, la co-somministrazione del vaccino antinfluenzale con quello antiCovid-19: sono disponibili circa 260mila dosi aggiornate contro le nuove varianti e altre, se necessarie, saranno ordinate. Chi volesse vaccinarsi solo contro il Covid può già farlo presso i Centri vaccinali per adulti e bambini.

Un’altra conferma riguarda la possibilità di vaccinare gratuitamente contro l’influenza i bambini sani dai 6 mesi ai 6 anni, per i quali (nella fascia 2-6 anni) sarà disponibile anche il vaccino antinfluenzale spray nasale.

“La circolazione dei virus respiratori che si osserva da fine ottobre a marzo, quest’anno è attesa con particolare impatto- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi-. L’Emilia-Romagna è pronta ad affrontarla, confermandosi al primo posto, tra le grandi regioni italiane, per la copertura vaccinale antinfluenzale tra i cittadini dai 65 anni in su, vicina al 60%. Ma vogliamo e possiamo fare ancora meglio- prosegue l’assessore-, soprattutto per i più fragili o a rischio per condizioni di salute e di lavoro. La vaccinazione rimane infatti la protezione più efficace per prevenire l’influenza, ridurne le complicanze, che per alcune persone possono essere anche molto gravi, e conseguentemente diminuire gli accessi ai Pronto soccorso e i ricoveri in ospedale”.

“La speranza e l’invito ai cittadini, a partire appunto dai più anziani e dai più fragili, è che colgano l’opportunità della vaccinoprofilassi- aggiunge Fabi-. Intanto il nostro ringraziamento va a tutto il personale coinvolto come ogni anno nella complessa ed efficiente macchina delle vaccinazioni, perché anche da loro dipende la buona riuscita della campagna: i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta, i farmacisti e tutto il personale che lavora nei Servizi pubblici dove si somministrano i vaccini”.

Destinatari della vaccinazione gratuita

La vaccinazione antinfluenzale è offerta gratuitamente alle persone di età uguale o superiore a 60 anni, alle donne in gravidanza indipendentemente dall’età gestazionale e a quelle che hanno appena partorito, alle persone rientranti nella fascia d’età 6 mesi-59 anni con patologie croniche che espongono ad elevato rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza, ai conviventi dei soggetti fragili (anche se a loro volta già vaccinati), ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni, ai residenti in strutture assistenziali e lungodegenze di qualunque età, ai medici e agli operatori sanitari (compresi i medici e personale sanitario in formazione), alle persone addette a servizi pubblici di primario interesse collettivo, ai donatori di sangue, ai volontari in ambito sociosanitario e a chi, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani.

È stato inoltre raccomandato alle Aziende sanitarie il coinvolgimento delle strutture residenziali e semiresidenziali per persone anziane, con disabilità o vulnerabili affinché sia garantita la vaccinazione agli operatori e agli ospiti.

Dove vaccinarsi

Il vaccino potrà essere somministrato dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che aderiscono alla campagna 2025/2026, dai servizi di sorveglianza sanitaria delle Aziende sanitarie, dai servizi di igiene e sanità pubblica, dai servizi di pediatria di comunità e dalle farmacie convenzionate aderenti; possono vaccinarsi in farmacia i cittadini maggiorenni che abbiano già ricevuto analoghe tipologie di vaccini e che, a seguito di valutazione dell’eleggibilità, risultino idonei alla vaccinazione in farmacia.

Per quanto riguarda la vaccinazione da parte dei medici convenzionati aderenti, le Aziende sanitarie per facilitare la somministrazione del vaccino potranno valutare l’eventuale messa a disposizione di locali aziendali, nel caso risultino reali difficoltà logistiche a garantire l’attività vaccinale presso i propri studi.

Il ruolo dei professionisti sanitari

Il successo della campagna sarà inevitabilmente legato al coinvolgimento dei cittadini da parte di medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali, nonché delle farmacie convenzionate aderenti alla campagna antinfluenzale. Medici e pediatri avranno un ruolo determinante, oltre che nella somministrazione ai propri assistiti- anche a domicilio quando necessario- nell’individuare i minori che appartengono a categorie a rischio, perché presentano patologie croniche o convivono con persone che rischiano complicanze. Viene inoltre raccomandato il coinvolgimento dei medici specialisti, in particolare i ginecologi e i professionisti sanitari – ad esempio le ostetriche – che possono proporre l’opportunità di vaccinarsi ai propri pazienti, alle donne in gravidanza o alle puerpere in fase di dimissione, se non ancora vaccinate.

Vaccinazione a pagamento

In questi casi, trattandosi di prestazioni facoltative e non incluse nei Livelli essenziali di assistenza, il cittadino può recarsi dal proprio medico curante o presso una farmacia convenzionata per l’erogazione della prestazione, pagando secondo quanto previsto dall’accordo nazionale.

La campagna di comunicazione della Regione

Per fornire tutte le informazioni utili sulla vaccinazione e sensibilizzare i cittadini, a partire da quelli più a rischio, prosegue la campagna di comunicazione della Regione “Non farla girare. Dai una spallata all’influenza. Riduci la sua diffusione, i sintomi più gravi e i rischi di complicazioni”, che spiega anche per chi è gratuita e fortemente raccomandata, quando e dove vaccinarsi, come prevenirne la diffusione.

La campagna comprende, oltre alla pagina web, locandine distribuite negli ambulatori, nelle sedi dei servizi delle Aziende sanitarie e nelle farmacie convenzionate di tutta l’Emilia-Romagna, grafiche per la condivisione attraverso i social e uno spot video.

Tutte le informazioni sulla campagna vaccinale sono disponibili sul sito della Regione Vaccino antinfluenzale — Salute (regione.emilia-romagna.it).

Giornata Mondiale dell’alimentazione in fattoria: il 12 e il 19 ottobre due domeniche dedicate alla scoperta della cultura contadina

Giornata Mondiale dell’alimentazione in fattoria: il 12 e il 19 ottobre due domeniche dedicate alla scoperta della cultura contadinaSi rinnova anche quest’anno l’appuntamento in Emilia-Romagna con la Giornata mondiale dell’alimentazione in fattoria istituita dalla Fao per celebrare ogni anno, il 16 di ottobre, la nascita dell’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, di cui quest’anno ricorre l’80/esimo anniversario.

Come lo scorso anno, all’iniziativa saranno dedicate due domeniche, il 12 e il 19 ottobre prossimi. Da Piacenza a Rimini apriranno le porte ai visitatori 45 realtà del territorio, tra aziende agricole, musei legati all’agricoltura e all’alimentazione, con diverse proposte costruite intorno al tema scelto quest’anno dalla Fao: ‘Mano nella mano per un’alimentazione e un futuro migliori’.

“Queste due giornate rappresentano un’occasione importante per far esplorare alle cittadine e ai cittadini le aziende agricole, le eccellenze agroalimentari del nostro territorio e scoprire la cultura contadina- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi-. Le attività previste puntano a sensibilizzare sui temi dell’educazione alimentare e di una produzione agricola capace di coniugare qualità e rispetto per l’ambiente”.

Il programma della manifestazione

Nelle due giornate di apertura si potranno scoprire le caratteristiche delle aziende; conoscere le tecniche produttive moderne e tradizionali; degustare, acquistare o consumare in loco i loro prodotti; visitare musei dedicati all’agricoltura o ai prodotti, fare escursioni e partecipare a laboratori didattici ed esperienziali dedicati sia agli adulti che ai più piccoli.

La partecipazione alle iniziative è gratuita, tranne per alcune attività, ed è sempre consigliabile la prenotazione.

È possibile visionare l’elenco delle realtà partecipanti, le giornate di apertura e i relativi programmi collegandosi al seguente link: https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fattorie-progetti-didattici/progetti-eventi/giornata-alimentazione-fattoria

Al via il 13 Ottobre la campagna vaccinale antinfluenzale

Al via il 13 Ottobre la campagna vaccinale antinfluenzaleParte lunedì 13 Ottobre anche in Emilia-Romagna la vaccinazione contro il virus influenzale e Federfarma Emilia-Romagna annuncia l’avvio di una nuova campagna di comunicazione dedicata alla promozione della vaccinazione antinfluenzale in farmacia. L’iniziativa nasce per sensibilizzare anche la popolazione adulta attiva, tra i 20 e i 60 anni: una fascia che spesso non prende in considerazione il vaccino per mancanza di tempo, per abitudine o per reticenze ingiustificate legate a false credenze.

In Emilia-Romagna oggi circa il 30% delle farmacie è accreditato alla vaccinazione: solo lo scorso anno hanno somministrato oltre 21.500 dosi per conto del Servizio Sanitario Regionale e a pagamento, rivolte a cittadini che hanno scelto di vaccinarsi pur non rientrando nelle categorie fragili e non avendo diritto all’esenzione. Possono infatti vaccinarsi in farmacia tutti i cittadini maggiorenni che hanno diritto alla vaccinazione antinfluenzale gratuita e chi non rientra nelle categorie per le quali è prevista la gratuità che può richiedere la vaccinazione con spesa del vaccino e della prestazione a proprio carico (a partire da 25,16 euro di cui 6.16 per l’inoculo).

Il farmacista, da sempre primo interlocutore per bisogni di salute e prevenzione, è in grado di intercettare proprio quel target di popolazione che, per le più varie ragioni, tende a sottovalutare l’importanza della vaccinazione antinfluenzale. “Grazie alla prossimità, alla fiducia dei cittadini e alla disponibilità di orari più flessibili rispetto ad altre strutture, la farmacia può essere il punto di accesso ideale per chi lavora o ha poco tempo a disposizione. – sottolinea il Presidente di Federfarma Emilia-Romagna, Achille Gallina Toschi Anche quest’anno speriamo di poter dare un contributo importante alla campagna di vaccinazione, la protezione più efficace e sicura per prevenire l’influenza e ridurne le complicanze, che per alcune persone possono essere anche molto gravi. Anche se è presto per fare previsioni precise in quanto molto dipenderà anche dall’andamento meteorologico, dobbiamo farci trovare pronti: i dati epidemiologici provenienti dall’Australia, dove la stagione influenzale 2025 si avvia alla conclusione, delineano uno scenario di particolare intensità. Si tratta della seconda stagione più severa degli ultimi dieci anni, con un tasso di incidenza elevato e un impatto rilevante sui sistemi sanitari locali. Come noto, l’andamento dell’influenza nell’emisfero australe rappresenta un indicatore utile per anticipare l’evoluzione della stagione influenzale in Europa. Obiettivo per le farmacie dell’Emilia-Romagna è puntare alle 35.000 vaccinazioni”.

La vaccinazione in farmacia, rapida e sicura, diventa così un alleato fondamentale nella tutela della salute collettiva, come avviene in generale per tutta l’area della prevenzione: assistiamo ad un numero crescente anche di screening e di servizi come elettrocardiogramma, misurazione pressoria o analisi sul sangue capillare. “Osserviamo che quando la prevenzione raggiunge il cittadino sotto casa, con orari accessibili e compatibili con le vite frenetiche che la popolazione attiva spesso sostiene, le persone la accolgono con grande apertura e attenzione. – continua Gallina Toschi – Questo è il vero cuore della farmacia dei servizi, questo è il panorama al quale dobbiamo puntare”.

L’elenco delle farmacie che offrono il servizio è disponibile sul sito Federfarma.it alla sezione servizi https://federfarma.it/Farmaci-e-farmacie/Farmacia-dei-Servizi.aspx dove è possibile visualizzare le farmacie vaccinatrici per territorio.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 ottobre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 11 ottobre 2025Cielo in gran parte sereno per l’intero arco della giornata, ma con foschie dense al primo mattino tra ferrarese e ravennate, che tenderanno a riformarsi dopo il tramonto sui tutti i settori costieri. Temperature senza variazioni significative, minime tra 11 e 13 gradi, massime tra 21 e 23 gradi. Venti deboli da nord/nord est. Mare calmo o poco mosso.

(Arpae)

Ferrari avvia la presentazione della sua nuova vettura elettrica, la prima nella storia del Cavallino Rampante

Ferrari avvia la presentazione della sua nuova vettura elettrica, la prima nella storia del Cavallino RampanteIn occasione del Capital Markets Day 2025, Ferrari ha avviato la prima fase della presentazione della sua nuova vettura elettrica, la prima nella storia del Cavallino Rampante, svelando la componentistica principale della vettura nonché il suo telaio. Il modello rappresenta una pietra miliare nella strategia di neutralità tecnologica del Marchio, che integra motorizzazioni endotermiche, ibride HEV e PHEV e ora anche la propulsione completamente elettrica.

Frutto di un approccio progettuale radicalmente innovativo, la nuova Ferrari Elettrica coniuga tecnologia d’avanguardia, prestazioni elevate e il piacere di guida distintivo di ogni vettura Ferrari.

La vettura può essere vista come il risultato di un lungo percorso di ricerca tecnologica nel campo dell’elettrificazione iniziato con le prime soluzioni ibride derivate dalla Formula 1 del 2009. Dal prototipo 599 HY-KERS del 2010 alla LaFerrari del 2013, passando per la SF90 Stradale – prima ibrida plug-in della Casa di Maranello – e la 296 GTB, fino alla 849 Testarossa recentemente presentata, Ferrari ha consolidato competenze decisive per lo sviluppo di una vettura elettrica capace di eccellere su tutti i fronti.

La strategia che ha guidato la marcia di avvicinamento alla prima Ferrari Elettrica è stata chiara sin dall’inizio: introdurre il modello solo quando la tecnologia fosse in grado di garantire prestazioni elevate e un’esperienza di guida autentica, in linea con i valori del Marchio. Il progetto è ora pronto per la produzione e integra oltre 60 soluzioni brevettate. Per la prima volta, il telaio e la scocca impiegano il 75% di alluminio riciclato, contribuendo a una riduzione di ben 6,7 tonnellate di CO2 per ogni vettura realizzata.

L’architettura della vettura prevede sbalzi ridotti, una posizione di guida avanzata vicina all’asse anteriore e un’integrazione totale della batteria nel pianale. I moduli sono installati tra gli assi anteriore e posteriore, con l’85% concentrato nel punto più basso possibile, a beneficio del baricentro e della dinamica di guida. La Ferrari Elettrica, infatti, beneficia di un’altezza del baricentro inferiore di 80 mm rispetto a un equivalente modello ICE.

Al posteriore, Ferrari introduce per la prima volta un sottotelaio meccanico smorzato, progettato per ridurre rumore e vibrazioni percepite in abitacolo, mantenendo al contempo rigidezza e dinamica di guida ai livelli attesi da una vettura di Maranello. La terza generazione della sospensione attiva a 48 V già introdotta su Purosangue e perfezionata su F80 migliora ulteriormente comfort, controllo e dinamica veicolo, distribuendo le forze in curva in modo ottimale.

La prima Ferrari Elettrica è equipaggiata con due assali elettrici progettati e prodotti interamente in-house, ciascuno con due motori sincroni a magneti permanenti e rotori Halbach, derivati dalla tecnologia F1 e industrializzati per la produzione di serie. L’assale anteriore sviluppa una densità di potenza di 3,23 kW/kg con un’efficienza del 93% alla massima potenza, mentre quello posteriore raggiunge i 4,8 kW/kg con gli stessi valori di efficienza. L’inverter anteriore, completamente integrato nell’assale, genera una potenza di 300 kW e pesa solo 9 kg.

La batteria, progettata e assemblata a Maranello, raggiunge una densità energetica di quasi 195 Wh/kg – la più alta tra le vetture elettriche – e adotta un sistema di raffreddamento che ottimizza la distribuzione termica e le prestazioni.

Tre modalità di guida – Range, Tour e Performance – configurano la strategia energetica, la potenza disponibile e la trazione. I paddle al volante permettono di modulare coppia e potenza su cinque livelli progressivi, offrendo una sensazione di accelerazione graduale e coinvolgente

La Vehicle Control Unit aggiorna i parametri dinamici 200 volte al secondo, gestendo in modo predittivo sospensioni, trazione e sterzo, per garantire agilità, stabilità e precisione senza pari.

Infine, il suono – elemento distintivo di ogni Ferrari – è stato sviluppato valorizzando le caratteristiche uniche del propulsore elettrico. Un sensore ad alta precisione cattura le vibrazioni meccaniche dei componenti e le amplifica, creando un’esperienza sonora autentica che comunica la dinamica di guida e restituisce feedback diretto al pilota.

All’inizio del 2026 ci sarà un’anticipazione del design degli interni. Qualche mese dopo, nella primavera dello stesso anno, il viaggio di scoperta della Ferrari Elettrica culminerà con la World Premiere, durante la quale sveleremo la sua armoniosa unione di tecnologia e design.

TELAIO

Il telaio della nuova Ferrari Elettrica ha un passo estremamente corto. L’ispirazione arriva dalle berlinette a motore centrale/posteriore, con una posizione di guida studiata per collocare il pilota vicino alla ruota anteriore, garantendo un feedback dinamico ottimale e, allo stesso tempo, facilitando l’accesso e il comfort, come sulle vetture più da gran turismo della gamma Ferrari.

Adottare questo layout ha comportato sfide tecniche significative, in particolare per quanto riguarda l’assorbimento dell’energia in caso di impatto, dato il maggior peso complessivo di un’auto elettrica. La soluzione scelta è innovativa: le shock tower anteriori contribuiscono direttamente all’assorbimento dell’energia durante l’urto, mentre la posizione dei motori elettrici anteriori e dell’inverter è progettata per dissipare l’energia prima che raggiunga i nodi del telaio, massimizzando sicurezza e integrità strutturale.

Nella parte centrale, il telaio integra completamente la batteria, posizionata nel pianale dell’auto. La progettazione ha privilegiato la massima riduzione del peso complessivo del sistema batteria/telaio e il più basso posizionamento possibile del pacco batteria.

Il telaio fornisce anche protezione strutturale al pacco batterie: l’alloggiamento è interno al telaio, con spazi tra i moduli e i brancardi, in modo che, in caso di impatti laterali, l’energia venga assorbita completamente dai brancardi. Le celle interne sono centrate nei moduli, così da contribuire ulteriormente all’assorbimento dell’energia, mentre il cooling plate inferiore per il raffreddamento dei moduli li protegge da eventuali intrusioni in caso di impatto verticale. Il processo di assemblaggio del pacco batterie, brevettato, incrementa la rigidezza strutturale.

Per l’asse posteriore la sfida è stata chiara fin da subito: ridurre in modo significativo la rumorosità di rotolamento e le vibrazioni generate dal powertrain, mantenendo inalterato il livello di handling tipico di una vettura Ferrari e contenendo al minimo l’aggravio di peso.

La risposta a questi obiettivi è stata lo sviluppo del primo sottotelaio di meccanica elasticizzato nella storia della Casa di Maranello. In assenza delle vibrazioni tipiche del motore a combustione interna, infatti, le rimanenti sorgenti di rumorosità sarebbero risultate maggiormente percepibili, rischiando di compromettere l’esperienza a bordo. Per preservare il piacere di guida, il sottotelaio è stato progettato con un’architettura che massimizza gli interassi tra le boccole elastiche: una soluzione che garantisce un’elevata rigidezza sotto i carichi laterali, come in un telaio rigido, pur mantenendo la flessibilità necessaria a raggiungere i target di comfort prefissati.

Sono state utilizzate boccole specifiche per filtrare il rumore di rotolamento proveniente dagli pneumatici e le vibrazioni provenienti dall’assale elettrico, e sono state progettate per avere una rigidezza laterale più elevata a dispetto di una maggiore flessibilità verticale e longitudinale per isolare dalle sollecitazioni provenienti dalla strada, mantenendo intatta la dinamica di guida.

Questa scelta progettuale ha portato ad avere un sottotelaio posteriore di dimensioni particolarmente importanti, che ci ha posto un’ulteriore sfida: contenere il peso del sistema. L’ispirazione è arrivata dalle fusioni cave di telaio, tecnologia mutuata e adattata al nuovo contesto. Il risultato è la più grande fusione cava mai realizzata da Ferrari, ottenuta in un unico pezzo. Nonostante l’elevato livello di integrazione con tutti i componenti, non c’è stato alcun compromesso dal punto di vista dell’accessibilità per la manutenzione.

Il sistema di collegamento a telaio consente l’assistenza indipendente dell’assale posteriore, del gruppo sospensioni e della batteria, che sono racchiusi all’interno di una struttura portante unica e integrata. In aggiunta, gli inverter delle sospensioni attive sono stati alloggiati direttamente nel sottotelaio, sfruttando una porzione di massa già presente per contribuire all’isolamento dalle vibrazioni, evitando così l’impiego di ulteriori componenti inerti.

Il risultato finale è un sottotelaio che, a fronte di un incremento di peso di pochi chilogrammi rispetto a una soluzione rigida tradizionale, garantisce una sospensione posteriore priva di compromessi sul fronte del piacere di guida, capace al contempo di abbattere sensibilmente la rumorosità percepita. Una soluzione che esalta il comfort nella guida quotidiana senza sacrificare l’inconfondibile DNA dinamico di Ferrari.

ASSALI

Gli assali – anteriore e posteriore – sono costituiti da due motori indipendenti ciascuno, che operano in perfetta sinergia per soddisfare le esigenze di torque vectoring a vantaggio della dinamica del veicolo.

L’assale anteriore, così come quello posteriore, è stato interamente progettato da Ferrari in ogni sua parte con l’obiettivo di garantire gli alti livelli di prestazione tipici della Casa di Maranello. Trasmissione, inverter e macchine elettriche sono stati realizzati per massimizzarne il controllo, la densità di potenza e l’efficienza, sia elettrica che acustica. Aver realizzato internamente le fusioni nella nostra fonderia permette inoltre di tenere alto il livello della qualità costruttiva nel pieno controllo dei processi produttivi. Tutte le fusioni sono ottenute da lega di alluminio secondaria, una scelta che consente di abbattere fino al 90% le emissioni di CO₂ rispetto alla lega tradizionale, senza compromettere le prestazioni meccaniche.

L’assale anteriore, che ha una potenza totale di 210 kW, può essere disconnesso a qualsiasi velocità (fino a quella massima), trasformando la vettura in una trazione posteriore e massimizzando efficienza e consumi quando le condizioni di guida non richiedono la presenza delle quattro ruote motrici. In massima spinta è capace di erogare oltre 3500 Nm di coppia in uscita verso le ruote.

La leggerezza e compattezza dell’assale trova la sua massima espressione nell’integrazione dei componenti: tutti gli elementi dell’elettronica di potenza e gli inverter sono installati direttamente a bordo assale. Una scelta che, oltre a ridurre gli ingombri, si traduce in un miglioramento dell’efficienza e della densità di potenza: l’assale anteriore registra un valore di densità di potenza di 3.23 kW/kg, con il 93% di efficienza alla potenza massima.

Tra l’assale anteriore e quello posteriore è presente un “effetto scala”: il posteriore raggiunge i 620 kW, un totale di 4,8 kW/kg con il 93% di efficienza alla potenza massima. La coppia massima totale erogabile a terra raggiunge gli 8000 Nm in condizioni di Performance Launch.

Sull’assale anteriore troviamo il sistema disconnect: ha la funzione di disconnettere completamente i motori elettrici dalle ruote e offrire così il massimo equilibrio tra efficienza e consumi. Nella posizione dell’eManettino dedicata alla marcia autostradale, la vettura è una pura trazione posteriore. Quando le condizioni dinamiche richiedono l’intervento anche dell’assale anteriore, il sistema connette automaticamente i due motori anteriori, attivando la trazione integrale. Nelle altre due posizioni dell’eManettino, la Ferrari Elettrica è sempre in configurazione quattro ruote motrici.

Completamente nuovo, il disconnect trae ispirazione dalla sofisticata sincronizzazione degli ingranaggi nei cambi più evoluti. Il risultato è straordinario: un sistema più leggero del 70% rispetto alla generazione precedente e capace di completare l’operazione di innesto/disinnesto in appena 500 millisecondi. Una soluzione che coniuga leggerezza, efficienza e piacere di guida.

La lubrificazione degli assali è affidata a un circuito che è in grado di garantire la corretta quantità d’olio necessaria a mantenere in piena efficienza ingranaggi e meccanismi. Il sistema di lubrificazione forzato a carter secco è costituito da una pompa e uno scambiatore integrati a bordo assale. Il circuito utilizza una valvola principale per attivare il ramo di lubrificazione e gestire la pressione delle attuazioni. Due valvole aggiuntive gestiscono le funzioni di disconnect e inserimento del parking lock (al posteriore). Questa architettura contribuisce a semplificare il sistema e a ridurne il peso complessivo.

MOTORI ELETTRICI

I motori sincroni a magneti permanenti che equipaggiano gli assali sono stati sviluppati spingendo al limite la tecnologia attuale. L’impronta del motorsport è evidente: gli elevati valori di densità di coppia e potenza sono stati raggiunti grazie a un design raffinato in ogni dettaglio, dall’ottimizzazione della geometria fino alla scelta dei materiali più performanti.

Le velocità di rotazione raggiunte – 25.500 giri/min sul posteriore e 30.000 giri/min all’anteriore – hanno consentito di ottenere potenze di picco di 310 kW (105 kW all’anteriore), mantenendo dimensioni compatte e un’architettura dell’assale che riduce al minimo gli ingombri. Il rotore impiega magneti permanenti a montaggio superficiale, segmentati per aumentarne l’efficienza, mentre la configurazione ad array di Halbach, derivata dalle competizioni, orienta il flusso magnetico verso lo statore, massimizzando la densità di coppia e riducendo il peso complessivo.

Lo statore, a sua volta, è realizzato con lamierini ferromagnetici Ferro-Silicio a grani non orientati dallo spessore ridottissimo di 0,2 mm, impacchettati tramite self-bonding per minimizzare la probabilità di cortocircuiti tra i singoli lamierini. La soluzione a polo concentrato per gli avvolgimenti consente di contenere gli ingombri delle testate, mentre le connessioni dei singoli denti vengono saldate su una morsettiera compatta ed efficiente. Infine, per limitare le perdite nel rame dovute all’effetto pelle e all’effetto di prossimità, viene utilizzato il filo Litz, scelta avanzata che assicura prestazioni ottimali anche in condizioni di altissime frequenze e correnti di fase elevate.

Lo statore, per migliorare lo scambio termico del rame verso il circuito di raffreddamento esterno, è completamente resinato sottovuoto tramite l’utilizzo di una resina ad elevata conducibilità termica (conducibilità maggiore di 40 volte rispetto a quella dell’aria). Questa resina, inoltre, consente di migliorare la resistenza meccanica dello statore alle varie sollecitazioni provenienti dall’utilizzo.

Le prestazioni dinamiche sono altrettanto sorprendenti: con un’accelerazione angolare massima di 45.000 rpm/sec i motori anteriori passano da zero alla velocità massima in meno di un secondo. Un risultato che sottolinea non solo la potenza, ma anche la reattività del sistema.

L’industrializzazione di processi fino a oggi tipici delle produzioni prototipali rappresenta un ulteriore elemento di unicità: per contrastare le forze centrifughe alle alte velocità, anelli di carbonio, con spessore di 1,6 mm e pochi grammi di peso, vengono piantati a interferenza sul rotore, garantendo la tenuta dei magneti con un impatto trascurabile sul peso e minimizzando l’impatto sull’air gap rotore-statore. L’anello in fibra di carbonio, infatti, trattiene i magneti a soli 0,5 mm dallo statore e resiste a sollecitazioni estreme: i singoli magneti anteriori, dal peso di appena 93 grammi, a 30.000 giri/min generano una forza centrifuga che si traduce in una pressione di 390 bar (o 2,7 tonnellate).

Il risultato è un motore elettrico estremamente compatto ad altissime prestazioni, con tecnologia derivata dal mondo racing ma industrializzata con processi tali da renderlo applicabile sia sulle vetture elettriche Ferrari sia sull’assale anteriore della Supercar F80, da cui trae origine.

BATTERIA

La batteria, interamente progettata e assemblata in Ferrari, è stata integrata nel pianale vettura, riducendo l’altezza del baricentro di 80 mm rispetto a un equivalente modello ICE.

Lo sviluppo della parte centrale della vettura ha seguito un approccio di ottimizzazione integrata, con l’obiettivo di ridurre al minimo il peso del sistema batteria/telaio e incrementarne la rigidezza.

La distribuzione delle celle è stata studiata per contenere l’inerzia e abbassare il baricentro, privilegiando una collocazione che è dietro al sedile del driver. L’85% del peso dei moduli è collocato sotto il pianale mentre la porzione restante si trova sotto la seduta posteriore: una scelta che ha consentito di accorciare il passo e contenere le inerzie per massimizzare il piacere di guida in ogni condizione, realizzando una ripartizione ottimale dei pesi del 47%-53%.

Il layout delle sedute anteriori è stato pensato per garantire piena abitabilità ai passeggeri posteriori, inoltre in questo modo è stato possibile distribuire le celle della batteria senza compromessi sul baricentro vettura. Si è scelto di avanzare la posizione del driver, ridefinendo anche il layout delle sedute dei passeggeri che sono più distese e garantiscono un maggior livello di comfort a bordo.

La riduzione del peso è stata perseguita a livello di struttura globale, spostando parte delle funzioni di protezione dal pacco batteria al corpo vettura. Il telaio stesso assume il compito di proteggere le celle, collocate lontano dalle zone più esposte agli urti. L’intercapedine tra cella e brancardo funge da zona deformabile per assorbire energia, e ospita al contempo i condotti di raffreddamento. Lo stesso principio è stato adottato per la protezione anteriore e posteriore: le celle all’interno dello stesso modulo batteria sono concentrate al centro, utilizzando i volumi come zone di assorbimento energetico per proteggerle, minimizzando l’inerzia. La protezione dagli urti accidentali dal fondo è garantita in quanto si è deciso di appendere le celle al pavimento, guadagnando uno spazio di assorbimento che riduce al minimo il peso dello scudo protettivo. Ne è nata una struttura a guscio sottilissima in alluminio, resa ancora più efficiente dall’integrazione dei cooling plate: l’acqua di raffreddamento contribuisce a mantenere basso il baricentro e ad assorbire l’energia in caso di urto, senza compromettere la sicurezza.

Gli elementi trasversali che garantiscono rigidezza e resistenza sono le fusioni di compressione delle celle stesse, integrando anche i punti di fissaggio al telaio.

La batteria, dunque, non è più un blocco indipendente: segue la filosofia Ferrari di porre al centro dello sviluppo l’integrazione di tutti i componenti, diventando quindi parte strutturale, ridotta al minimo indispensabile con due soli gusci. Una volta fissata al telaio (con 20 punti di ancoraggio centrali) il guscio inferiore contribuisce attivamente alla rigidezza complessiva della scocca. Un approccio opposto rispetto alle prime generazioni di batterie monolitiche, che ha permesso di raggiungere valori record: densità energetica di quasi 195 Wh/kg e una densità di potenza di circa 1,3 kW/kg, tra i migliori del segmento. Il risultato è un sistema batteria/telaio tra i più competitivi al mondo, interamente progettato e realizzato a Maranello. Un concetto di integrazione che è stato portato all’estremo, senza compromettere però la manutenibilità e la possibilità di sostituire la batteria e/o i suoi sottocomponenti per assicurare che l’Elettrica è anch’essa una Ferrari forever.

Il sistema di raffreddamento è composto da un gruppo di tubazioni interne e da tre cooling plate (due fissati all’housing e uno più piccolo che raffredda i moduli superiori). Integra più flussi in un unico corpo metallico, con mandata e ritorno nello stesso cooling plate, garantendo temperature uniformi e vita più lunga per le celle. Il circuito di raffreddamento della batteria è quindi interno alla stessa, ma totalmente integrato al circuito di raffreddamento della vettura, raggruppando i flussi di liquido degli altri componenti dall’anteriore al posteriore della vettura e viceversa.

La configurazione da 15 moduli (sei file doppie, una singola e due moduli superiori) sfrutta al massimo gli spazi disponibili senza allungare il passo, a vantaggio dell’agilità della vettura. Ciascun modulo contiene 14 celle saldate elettricamente in serie divise da setti di materiale isolante e setti metallici conduttivi con gestione termica ottimizzata tramite pasta termica dispensata sui moduli e sui cooling plate. Le celle, da oltre 305 Wh/kg di densità di energia e 159 Ah di capacità, sono state sviluppate appositamente per raggiungere le prestazioni richieste.

Ogni modulo integra una flex PCB e un’unità elettronica di controllo (CSC) installata a bordo del modulo stesso che dialoga con il Battery Management System (BMS) posizionato a sua volta nell’E-Box. Sia il CSC che il BMS sono stati progettati dalla Casa di Maranello per monitorare la gestione degli algoritmi e delle strategie di funzionamento. L’E-Box, oltre al BMS, ospita fusibili, contattori e sensori, gestendo sia la potenza elettrica che la logica di comunicazione sulla linea CAN della vettura. Il valore della tensione nominale da gestire è di circa 800 V, con 210 celle in serie e correnti di picco che arrivano fino a 1200 A e correnti RMS da 550 A. A protezione del sistema, un fusibile principale (Main Fuse) è in grado di interrompere il flusso di corrente in soli 3 millisecondi in caso di eventuali cortocircuiti – interni o esterni alla batteria – superiori ai 2000 A.

La batteria attraverso le sue connessioni interne e connettori sia sulla parte anteriore che posteriore è in grado di alimentare l’inverter anteriore e posteriore, insieme a tutti gli ausiliari, senza la necessità di avere lunghi cablaggi esterni che percorrerebbero tutta la vettura. Le busbar centrali, progettate su misura, garantiscono sicurezza e continuità elettrica anche negli spazi più ridotti, evitando perdite di sezione utile. L’attenzione al dettaglio si riflette in ogni soluzione adottata, dimostrando come ogni scelta progettuale persegua la stessa filosofia: massima efficienza, leggerezza e performance.

La batteria è stata progettata per essere smontabile e riparabile in caso di necessità. Può essere smontata utilizzando un supporto ad hoc per sostituire moduli o parti elettroniche della batteria senza compromettere parti strutturali e finiture della vettura.

INVERTER

Gli inverter che equipaggiano questa vettura rappresentano un ulteriore esempio dell’ingegneria Ferrari volta a portare la tecnologia motoristica al limite, combinando prestazioni estreme, compattezza e controllo totale. Il loro compito è trasformare l’energia della batteria ad alta tensione in corrente alternata per azionare i motori elettrici, e viceversa convertire l’energia recuperata dalla frenata rigenerativa in corrente continua per ricaricare il pacco batterie.

L’inverter anteriore è integrato direttamente nell’assale, riducendo ingombri e peso, e controlla simultaneamente entrambi i motori anteriori generando fino a 300 kW di potenza complessiva in soli 9 kg. Il cuore di questo sistema è il Ferrari Power Pack (FPP), modulo di potenza integrato che racchiude al suo interno tutto ciò che serve per la conversione di potenza ad altissime prestazioni in uno spazio estremamente ridotto: sei moduli in Carburo di Silicio (SiC), schede di pilotaggio (Gate Driver) e un sistema di raffreddamento integrato.

La scheda di pilotaggio costituisce l’interfaccia tra alta e bassa tensione e gestisce il comportamento dei MOSFET di potenza. Ogni scheda governa tre moduli, ciascuno composto da 16 MOSFET, assicurando precisione e reattività nella distribuzione della coppia ai motori grazie anche al convertitore DC/DC 800 V-48 V integrato. La frequenza di switching degli inverter, variabile tra 10 e 42 kHz a seconda delle specifiche applicative, è stata calibrata con cura per bilanciare efficienza, comfort acustico e gestione termica, ottimizzando la risposta del motore senza compromettere l’integrazione complessiva del sistema. Frequenze più alte consentono un controllo più preciso, una riduzione del rumore e delle vibrazioni (NVH) e una maggiore compattezza dei filtri a fronte di impatti su efficienza e raffreddamento. Frequenze più basse migliorano il rendimento, ma possono generare rumori e armoniche di coppia. La scelta della frequenza è quindi fondamentale per assicurare l’equilibrio tra comfort, efficienza energetica e integrazione termomeccanica del sistema.

Una delle innovazioni chiave è il toggling, strategia specifica dell’assale posteriore, che alterna periodicamente lo stato di attuazione dell’inverter tra operativo e standby, permettendo all’inverter di lavorare nei punti più favorevoli e migliorando l’efficienza complessiva senza compromettere la gestione di coppia richiesta dal guidatore.

La strategia mantiene mediamente la coppia desiderata attraverso una modulazione in frequenza della coppia, che avviene a circa 100 Hz: per metà periodo la coppia alla ruota risulterà zero, per l’altra metà risulterà il doppio del target, in questo modo il suo valore medio sarà esattamente quello richiesto per garantire le performance in un dato punto di lavoro. Il risultato è un incremento dell’autonomia di circa 10 km in condizioni autostradali, senza compromessi sulle prestazioni.

La precisione e la silenziosità sono ulteriormente perfezionate dal sistema Ferrari Order Noise Cancellation, l’insieme di due strategie software: Sound Injection e Resonant Controller. Questi due sistemi monitorano e cancellano selettivamente le armoniche indesiderate di corrente generate dai motori eliminando fischi e perdite senza alterare le performance.

SOUND

La scelta di Ferrari è stata quella di non replicare artificialmente il timbro di un motore a combustione interna, bensì di valorizzare le peculiarità uniche del propulsore elettrico. Il suono della Ferrari Elettrica non nasce da generatori digitali, ma è l’espressione diretta e autentica dei suoi componenti: un sensore ad alta precisione installato sull’assale posteriore cattura le frequenze del powertrain, che vengono quindi amplificate e restituite all’ambiente, proprio come accade in una chitarra elettrica, nella quale il suono non viene amplificato naturalmente da una cassa armonica tipica invece delle chitarre acustiche. In particolare, mentre per il motore a combustione interna il suono si propaga sotto forma di vibrazione aerea, per l’assale elettrico il suono viaggia attraverso il metallo sotto forma di vibrazione solida. Per questo motivo il sensore adottato è un accelerometro installato in un punto molto rigido della fusione dell’inverter.

Questa sonorità, genuina e tipica del motore elettrico, entra in gioco solo quando ha un ruolo funzionale: fornire un feedback al pilota e amplificare la percezione delle risposte dinamiche della vettura. Durante la marcia ordinaria l’auto privilegia il silenzio volto all’aumento del comfort acustico, ma quando il driver in accelerazione richiede coppia motrice o utilizza le palette in modalità manuale, il sound si attiva, trasformandosi in uno strumento di dialogo e di connessione diretta con la vettura.

Il sound stage è frutto di un sofisticato sistema di controllo sviluppato interamente in-house, che rende il feedback acustico parte integrante dell’esperienza di guida.

SOSPENSIONI ATTIVE

La libertà architetturale offerta dal powertrain elettrico, con il baricentro più basso, ha aperto la strada a un’evoluzione importante delle sospensioni attive che hanno equipaggiato la Ferrari Purosangue e la F80, ultima supercar del Cavallino.

Avere il centro di gravità più basso permette di ridurre le forze attive necessarie per il controllo di rollio e beccheggio, consentendo di trovare un nuovo punto di equilibrio tra le funzionalità di handling e comfort. Il risultato si traduce in un passo in avanti rispetto alla prima applicazione del sistema sospensioni attive, capace di coniugare la massima precisione nella dinamica di guida con un comfort verticale superiore.

L’aggiornamento principale riguarda la vite a ricircolo di sfere connessa al motore elettrico, il vero cuore del sistema. La vite ha il passo aumentato del 20% ed è in grado di assorbire e controllare meglio gli impatti verticali, grazie a un minor trasferimento di forza inerziale sul telaio della vettura. Il motore elettrico è in grado di sviluppare la stessa coppia delle precedenti applicazioni e regola in modo attivo le forze scambiate tra telaio, penumatici e terreno senza compromessi tra assetto elastico variabile e controllo dei moti di cassa.

Gli ammortizzatori presentano un design ottimizzato che ha portato a una riduzione di peso di 2 kg e integrano una termocoppia dedicata al monitoraggio della temperatura dell’olio di lubrificazione, con lo scopo di normalizzare il comportamento a caldo e a freddo.

Diversamente dalle precedenti applicazioni il tasto sospensioni non è più installato sul manettino, in questo modo è stato possibile separare i settaggi di ride comfort dagli altri sistemi di controllo.

Le sospensioni attive concorrono a fornire ai quattro moduli ruota una libertà di controllo indipendente delle forze verticali. La configurazione del powertrain elettrico a quattro motori unito alla presenza delle quattro ruote sterzanti, fa di questa vettura la prima Ferrari ad avere attuatori attivi in grado di controllare forze verticali, longitudinali e laterali in tutte le condizioni dinamiche, garantendo così le Driving Thrills tipiche delle vetture del Cavallino.

TORQUE SHIFT ENGAGEMENT

La sensazione di accelerazione crescente è sempre stata un tratto distintivo delle vetture Ferrari. Sfruttando il giusto dimensionamento e la reattività dei motori elettrici, la Elettrica riesce a proporre un’esperienza piacevole e coinvolgente grazie alla strategia di Torque Shift Engagement. Sono stati definiti cinque livelli di coppia e potenza selezionabili in successione con la paletta destra del cambio, per fornire una progressione di accelerazione in un range molto ampio di velocità. Grazie ai tempi di risposta immediati del motore elettrico, è possibile gestire la discontinuità tra un livello e l’altro nel migliore dei modi cercando di rendere il naturale calo di coppia quasi impercettibile, dando al driver il tempo utile di godere dell’accelerazione raggiunta, e avere la percezione di una spinta senza limiti.

Con la paletta sinistra, in fase di frenata, è possibile invece riproporre l’esperienza del freno motore crescente, calibrato specificamente per rendere l’esperienza di guida ancora più emozionante.

MANETTINO ED EMANETTINO

Al volante, due comandi distinti gestiscono l’esperienza di guida attraverso l’input del driver. Nella parte destra il classico Manettino governa i controlli dinamici: dalla modalità Ice, pensata per fondi a bassissima aderenza con massima stabilità e trazione integrale, fino alla configurazione estrema ESC-Off, in cui restano attivi solo i sistemi indispensabili – sospensioni attive e Torque Vectoring anteriore – lasciando libertà al retrotreno per esaltare il piacere di guida pura. Su questa vettura fa inoltre il suo debutto la modalità Dry, dedicata alla guida quotidiana che si inserisce tra le modalità Wet e Sport.

A sinistra, invece, compare l’eManettino, che governa l’architettura energetica della vettura. A seconda della modalità scelta varia la potenza erogabile, il numero di assi attivi (RWD o AWD) e le prestazioni massime raggiungibili. Sono presenti tre configurazioni per tre modalità di guida diverse (Range, Tour e Performance).

PNEUMATICI

Anche gli pneumatici rappresentano un territorio di innovazione. Per la prima volta i tre fornitori coinvolti nello sviluppo sono stati spinti ad accettare un nuovo compromesso: ridurre drasticamente la resistenza al rotolamento senza sacrificare la tenuta di strada, né su asciutto né su bagnato. Il risultato è una riduzione del 15% della resistenza al rotolamento, traguardo ottenuto senza intaccare l’aderenza e sicurezza in ogni condizione di guida.

Il baricentro ribassato e l’inerzia ridotta della vettura consentono minori trasferimenti di carico sugli assali, sollecitando meno gli pneumatici e permettendo di esplorare soluzioni costruttive finora inedite. Nascono così nuove opportunità di taratura e performance, con un equilibrio raffinato tra efficienza, comfort e sportività.

Tre fornitori hanno contribuito allo sviluppo, portando in gamma cinque specifiche dedicate: tre disegnate per l’asciutto, una invernale e una con tecnologia Run Flat. Una scelta che amplifica la versatilità d’uso senza rinunciare all’impronta prestazionale tipica di Ferrari.

(Ferrari Media)

Formigine, il titolare di un’azienda edile aggredisce una sua dipendente

Formigine, il titolare di un’azienda edile aggredisce una sua dipendenteLe avrebbe sferrato una manata nella schiena “lanciandola” letteralmente fuori dall’ufficio. E’ successo ad una giovane impiegata di 32 anni di un’azienda edile di Formigine quando ha risposto al datore di lavoro di aver terminato l’orario e di adempiere l’indomani alla compilazione e invio telematico di documenti che Lui le aveva appena richiesto. A renderlo noto il sindacato Fillea Cgil.

“Una violenza inaccettabile – afferma la nota – che le ha procurato 4 giorni di prognosi di infortunio dopo essere stata medicata in Pronto Soccorso con la prescrizione di medicinali da assumere per diversi giorni, che l’ha lasciata in uno stato di agitazione e paura tanto da rivolgersi alla Cgil per capire come essere tutelata nei prossimi giorni”.

“La lavoratrice si è presentata ieri in Camera del Lavoro a Sassuolo – spiega Souad Elkaddani della Fillea Cgil – in un forte stato di agitazione per chiedere tutela. E’ ancora sotto shock e teme per il momento in cui dovrà riprendere a lavorare”.

“La brutale aggressione del datore di lavoro – continua il sindacato – è il culmine di un clima pesante verso la lavoratrice, fatto di denigrazioni, maltrattamenti verbali, continue telefonate e controlli fuori orario di lavoro. Martedì scorso, alle ore 12.57, al termine del suo orario di lavoro, la lavoratrice riceve la richiesta del titolare di svolgere diverse pratiche che avrebbero comportato il prolungamento dell’orario di lavoro. Alla risposta della dipendente che le avrebbe espletate il giorno dopo, lui ha reagito male, aggredendola prima verbalmente (“Basta io ti licenzio”) e poi sferrandole una manata sulla scapola sinistra, afferrandola da dietro per la maglietta, strattonandola e sollevandola dalla sedia e lanciandola letteralmente fuori dalla porta dell’ufficio”.

La lavoratrice, piuttosto spaventata, non avrebbe ricevuto la solidarietà del collega presente all’aggressione, sarebbe scappata fuori nel parcheggio chiamando il compagno e un’amica e facendo intervenire i carabinieri. Il datore di lavoro ha negato l’aggressione davanti alle forze dell’ordine, a cui la lavoratrice ha però sporto regolare denuncia. Si è recata in pronto soccorso all’ospedale di Sassuolo, è stata dimessa con una prognosi di 4 giorni di infortunio.

“E’ venuta subito in Cgil per chiedere come può essere tutelata – continua Elkaddani – è una donna giovane, ha paura a tornare al lavoro. Purtroppo siamo di fronte all’ennesimo atto di violenza contro una donna, consumato in ambiente di lavoro. Il suo datore le aveva anche in passato detto che come donna doveva essere grata di essere stata assunta a tempo indeterminato, che molti datori non assumono a tempo indeterminato le donne perché poi si devono dedicare alla famiglia e ai figli e si assentano dal lavoro”.

La Fillea Cgil è intenzionata in prima battuta a ottenere il riconoscimento di malattia per mobbing e stress da lavoro. Il sindacato è pronto a dare tutta l’assistenza legale alla lavoratrice tramite i propri avvocati per valutare anche una denuncia penale per lesioni personali.

“Il clima aziendale è al momento deteriorato, valuteremo anche insieme ai legali la risoluzione del rapporto di lavoro con tutti i risarcimenti e le indennità dovute alla lavoratrice” conclude la sindacalista Fillea Cgil.

 

Dazi Usa sulla pasta, dalla Regione la richiesta al Governo di intavolare una trattativa con gli Stati Uniti

Dazi Usa sulla pasta, dalla Regione la richiesta al Governo di intavolare una trattativa con gli Stati Uniti“L’ipotesi di un dazio aggiuntivo antidumping del 91,74%, che colpirebbe 13 marchi italiani produttori di pasta che esportano negli Stati Uniti, e andrebbe ad aggiungersi a quello del 15% su tutti i prodotti europei, si configura come l’ennesima misura punitiva verso le produzioni alimentari italiane. Se il provvedimento dovesse essere confermato, a partire dal 1^ gennaio 2026, le tariffe doganali complessive salirebbero al 107%, un tasso che, di fatto, renderebbe davvero complesso proseguire l’esportazione. È necessario che il Governo si attivi immediatamente, a partire dal ministero delle Imprese e del Made in Italy e da quello degli Affari Esteri, per cercare un accordo politico con l’amministrazione americana”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura e Rapporti con la Ue, Alessio Mammi, commenta l’annuncio della decisione del Dipartimento del Commercio Usa di far partire un dazio aggiuntivo sulle esportazioni di pasta italiana per presunte attività di dumping.

“Servono trattative serie e un cambio di passo anche dell’Unione europea che deve evitare un atteggiamento di totale accettazione delle condizioni imposte dagli Usa- prosegue l’assessore-. Va cercato un accordo che punti a difendere il posizionamento dell’Italia, e quindi anche dell’Emilia-Romagna, in uno dei mercati più importanti per questo comparto. Per la nostra regione l’export di pasta e prodotti da forno negli USA vale oltre 118 milioni di euro, pari al 10,4% del totale delle esportazioni regionali complessive di questo settore in tutto il mondo”.

“Si tratta di difendere la filiera del prodotto maggiormente identitario della nostra tradizione agroalimentare nazionale- conclude l’assessore-. Se la decisione dovesse rimanere invariata le ripercussioni sulla produzione e sul lavoro sarebbero pesanti con ricadute anche sociali”.

Infrastrutture, il presidente de Pascale incontra il ministro Salvini a margine del TTG di Rimini

“L’incontro al TTG di Rimini è stata l’occasione anche per fare un punto con il ministro Matteo Salvini rispetto al sistema delle connessioni fra la Città metropolitana di Bologna, la Romagna e il Ferrarese. In particolare, quindi, da una parte i temi che riguardano il nodo di Bologna, l’A14, l’A13 e la statale 16; dall’altra parte la situazione del Brennero con l’A22, la Campogalliano-Sassuolo e la Cispadana”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, a margine dell’incontro questa mattina con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, nell’ambito della fiera internazionale TTG Travel Experience per il settore del turismo in Italia in corso all’Expo Centre di Rimini.

“In questa doppia riflessione- prosegue de Pascale- la speranza è che ci stiamo potenzialmente avvicinando a un accordo sul nodo di Bologna e sulle sue connessioni con la Romagna e il Ferrarese, che rappresenta in questo momento per la nostra regione in assoluto l’urgenza numero uno, e dall’altra parte abbiamo bisogno di vederci a breve a Roma per l’altra urgenza che riguarda il sistema delle opere collegate all’A22. Sono ottimista e credo che si possa arrivare a un accordo, però serve l’ultimo scatto da parte di tutti”.

Il libro “Stoner” al centro del Gruppo di lettura del BLA, lunedì 13 ottobre

Il libro “Stoner” al centro del Gruppo di lettura del BLA, lunedì 13 ottobreTorna il gruppo di lettura del BLA lunedì 13 ottobre alle ore 21, con il libro “Stoner” di John Williams.

Il Gruppo, soprannominato ‘BLA BLA libri’, si ritrova ogni mese (salvo la pausa estiva) dall’autunno del 2022 e in questi anni ha condiviso la lettura di 23 libri. L’appuntamento è presso la biblioteca comunale ‘Paolo Monelli, in via Silvio Pellico, 9 a Fiorano Modenese. L’ingresso è sempre libero e gratuito.

Il gruppo di lettura è un modo per parlare di libri con chi li ama, un’occasione di incontro e dialogo per gli appassionati di letteratura. L’iniziativa nasce per conoscersi, proporre la propria esperienza di lettura e lasciarsi sorprendere da punti di vista nuovi.

I partecipanti leggono a casa il libro proposto – e procurato in quante più copie possibili dalla biblioteca stessa – e poi ne discutono insieme. Si può comunque partecipare anche senza avere letto preventivamente il libro consigliato. La conversazione si allarga spesso oltre il libro scelto: i consigli di lettura arrivano anche dai partecipanti e diventano parte viva dello scambio.

E’ sempre possibile partecipare; non è obbligatorio prenotare o intervenire.

Per informazioni contattare la biblioteca a fiorano@biblioteca.it oppure telefonate allo 0536 833403.

‘Io non rischio’, tornano nelle piazze i gazebo gialli

‘Io non rischio’, tornano nelle piazze i gazebo gialliDa domani fino a domenica 12 ottobre torna nelle piazze dell’Emilia-Romagna “Io non rischio”, la campagna nazionale per la promozione e la diffusione di azioni concrete a favore della riduzione del rischio.

Decine di volontarie e volontari, appartenenti a 26 associazioni di Protezione civile, allestiranno nelle piazze di 15 comuni i “gazebo gialli”, veri e propri punti informativi per sensibilizzare i cittadini con opuscoli, video e giochi per i più piccoli, su tematiche come le alluvioni, i terremoti, i maremoti, gli incendi boschivi, il rischio industriale e le grandi dighe.

L’obiettivo è raggiungere il più ampio numero di persone e renderle consapevoli del comportamento da adottare in caso di emergenza, per essere preparati e sapere cosa fare prima, durante e dopo una situazione di pericolo. Comprendere come funziona la Protezione civile è, infatti, sempre più fondamentale per la sicurezza di tutti.

Gli eventi rientrano nell’ambito della “Settimana della Protezione civile” per la diffusione di una cultura della prevenzione.

Sabato 11 ottobre, inoltre, le manifestazioni in programma nelle piazze saranno seguite da una diretta social sul canale Facebook dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile a partire dalle 10.30 fino alle 12.

La campagna è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione civile in collaborazione con Anpas-Associazione nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ReLuis-Consorzio interuniversitario dei laboratori di Ingegneria sismica e Fondazione Cima, in accordo con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Anci-Associazione nazionale Comuni italiani. 

Sul sito di Io Non Rischio  e sui profili social della campagna (Facebook, X ed Instagram) è possibile consultare materiali e informazioni. Tutti gli aggiornamenti sugli appuntamenti in programma sono disponibili sul portale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

Le iniziative in Emilia-Romagna

Domenica 12 ottobre in provincia di Bologna sono previste attività a San Giovanni in Persiceto nel contesto della fiera, in località San Matteo della Decima, e a Budrio in piazza Filopanti.

A Ferrara, le attività si terranno in Largo Castello (sabato 11).

A Forlì l’appuntamento rientra nell’ambito della manifestazione “Mi metto al sicuro-Il Villaggio dell’emergenza” al Palazzetto dello sport dei Romiti in via Sapinia (sabato 11).

A Cesena ci saranno attività di divulgazione in piazza Almerici (sabato 11 e domenica 12).

Sabato 11 ottobre in provincia di Modena iniziative a Carpi nell’ambito della manifestazione “Carpi in Fiore” in corso Alberto Pio, a Ravarino in piazza Martiri della Libertà e a Sassuolo.

In provincia di Parma, nell’ambito dell’esercitazione di protezione civile “Bassa parmense” saranno allestiti i gazebo nei comuni di Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile, davanti agli istituti scolastici (venerdì 10). Gli eventi ‘Io non rischio’ si svolgeranno anche a Colorno, in piazza Garibaldi, a Mezzani in piazza Libertà, a Torrile in piazza della Repubblica-San Polo (sabato 11).

In provincia di Piacenza, a Besenzone, le attività di divulgazione si svolgeranno nell’ambito di un incontro con i sindaci e le strutture operative in Piazza della Repubblica (domenica 12)

Gazebo allestiti anche in provincia di Reggio Emilia, a Novellara in piazzetta Borgonuovo (sabato 11) e a Rimini, in piazza Tre Martiri (domenica 12).

‘Io non rischio’, tornano nelle piazze i gazebo gialli della Protezione Civile

‘Io non rischio’, tornano nelle piazze i gazebo gialliDa domani fino a domenica 12 ottobre torna nelle piazze dell’Emilia-Romagna “Io non rischio”, la campagna nazionale per la promozione e la diffusione di azioni concrete a favore della riduzione del rischio.

Decine di volontarie e volontari, appartenenti a 26 associazioni di Protezione civile, allestiranno nelle piazze di 15 comuni i “gazebo gialli”, veri e propri punti informativi per sensibilizzare i cittadini con opuscoli, video e giochi per i più piccoli, su tematiche come le alluvioni, i terremoti, i maremoti, gli incendi boschivi, il rischio industriale e le grandi dighe.

L’obiettivo è raggiungere il più ampio numero di persone e renderle consapevoli del comportamento da adottare in caso di emergenza, per essere preparati e sapere cosa fare prima, durante e dopo una situazione di pericolo. Comprendere come funziona la Protezione civile è, infatti, sempre più fondamentale per la sicurezza di tutti.

Gli eventi rientrano nell’ambito della “Settimana della Protezione civile” per la diffusione di una cultura della prevenzione.

Sabato 11 ottobre, inoltre, le manifestazioni in programma nelle piazze saranno seguite da una diretta social sul canale Facebook dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile a partire dalle 10.30 fino alle 12.

La campagna è promossa e realizzata dal Dipartimento della Protezione civile in collaborazione con Anpas-Associazione nazionale pubbliche assistenze, Ingv-Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ReLuis-Consorzio interuniversitario dei laboratori di Ingegneria sismica e Fondazione Cima, in accordo con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Anci-Associazione nazionale Comuni italiani. 

Sul sito di Io Non Rischio  e sui profili social della campagna (Facebook, X ed Instagram) è possibile consultare materiali e informazioni. Tutti gli aggiornamenti sugli appuntamenti in programma sono disponibili sul portale dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.

Le iniziative in Emilia-Romagna

Domenica 12 ottobre in provincia di Bologna sono previste attività a San Giovanni in Persiceto nel contesto della fiera, in località San Matteo della Decima, e a Budrio in piazza Filopanti.

A Ferrara, le attività si terranno in Largo Castello (sabato 11).

A Forlì l’appuntamento rientra nell’ambito della manifestazione “Mi metto al sicuro-Il Villaggio dell’emergenza” al Palazzetto dello sport dei Romiti in via Sapinia (sabato 11).

A Cesena ci saranno attività di divulgazione in piazza Almerici (sabato 11 e domenica 12).

Sabato 11 ottobre in provincia di Modena iniziative a Carpi nell’ambito della manifestazione “Carpi in Fiore” in corso Alberto Pio, a Ravarino in piazza Martiri della Libertà e a Sassuolo.

In provincia di Parma, nell’ambito dell’esercitazione di protezione civile “Bassa parmense” saranno allestiti i gazebo nei comuni di Colorno, Mezzani, Sorbolo e Torrile, davanti agli istituti scolastici (venerdì 10). Gli eventi ‘Io non rischio’ si svolgeranno anche a Colorno, in piazza Garibaldi, a Mezzani in piazza Libertà, a Torrile in piazza della Repubblica-San Polo (sabato 11).

In provincia di Piacenza, a Besenzone, le attività di divulgazione si svolgeranno nell’ambito di un incontro con i sindaci e le strutture operative in Piazza della Repubblica (domenica 12)

Gazebo allestiti anche in provincia di Reggio Emilia, a Novellara in piazzetta Borgonuovo (sabato 11) e a Rimini, in piazza Tre Martiri (domenica 12).

Novità al Parco della Legalità di Tabina

Novità al Parco della Legalità di TabinaUn pomeriggio dedicato alla natura e allo sport animerà sabato 11 ottobre il Parco della Legalità di Tabina. L’appuntamento si aprirà alle 15 con la posa della prima pianta nel Villaggio degli Orti, un nuovo spazio di circa mille metri quadrati accessibile dal parcheggio della Fondazione Orione 80. L’area, che sarà pronta in primavera, ospiterà venti orti sociali destinati ai cittadini che ne faranno richiesta.

Ogni orto sarà dotato di pozzetto per l’irrigazione, paratia laterale in legno per il contenimento del terreno e rete idrica con punto di presa interno. È inoltre prevista la predisposizione del cavidotto per l’impianto di illuminazione.

All’iniziativa parteciperanno la sindaca Elisa Parenti, l’assessora al Verde pubblico e alla Legalità Giulia Malvolti, la presidente dell’Associazione “Il Villaggio degli Orti” Meris Chiletti, che ha contribuito alla creazione degli orti di Tabina condividendo la propria esperienza maturata nell’area di via Fornace, e rappresentanti della Fondazione Orione 80, che metterà a disposizione degli ortolani parcheggio e servizi igienici.

Gli orti sociali rappresentano una forma di rigenerazione urbana e partecipazione attiva: spazi verdi assegnati agli anziani per la coltivazione di ortaggi, frutta e fiori, con l’obiettivo di favorire la socialità, l’educazione ambientale e il recupero di aree dismesse o degradate.

A seguire, la giornata proseguirà con l’inaugurazione del secondo stralcio del percorso off-road di ciclismo, alla presenza del presidente del Comitato Provinciale della Federazione ciclistica Enzo Varini e di numerosi bambini e ragazzi che potranno testare le nuove strutture. Dopo il primo intervento, inaugurato lo scorso anno con la creazione di quattro percorsi protetti per la pratica del ciclocross e della mountain bike, il tracciato è stato ora ampliato con l’inserimento di rampe, passerelle e altre attrezzature dedicate. Il progetto è stato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna per un importo complessivo di 72 mila euro. Per l’occasione il bike park sarà dedicato a Enzo Pinelli, pioniere del ciclismo formiginese.

A fare da cornice alla giornata ci sarà inoltre una festa organizzata dalla Fondazione Orione 80, con cibo, musica, giochi e, alle 17.30, celebrazione della Messa.

“La giornata di sabato – dichiarano la sindaca Parenti e l’assessora Malvolti – rappresenta un nuovo passo nel percorso di valorizzazione e rinascita di un’area confiscata alla criminalità organizzata e restituita alla cittadinanza. Il Parco della Legalità è oggi un luogo vivo, dove sport, natura e socialità si intrecciano in un progetto comune di rigenerazione e di educazione alla legalità, simbolo di una comunità che sceglie la cura e la condivisione come forme di nuova vita”.

A Michele Zarillo e Fabrizio Moro i Premi Pierangelo Bertoli 2025

A Michele Zarillo e Fabrizio Moro i Premi Pierangelo Bertoli 2025I Direttori Artistici del Premio Pierangelo Bertoli, Alberto Bertoli e Riccardo Benini, annunciano che i Premi Pierangelo Bertoli 2025 saranno assegnati a Michele Zarillo e Fabrizio Moro (PREMIO PIERANGELO BERTOLI – A MUSO DURO).

Svelati anche gli altri premiati: imona Molinari (PREMIO PIERANGELO BERTOLI – PER DIRTI T’AMO) e Roberto Colella (PREMIO PIERANGELO BERTOLI – ITALIA D’ORO).

Reso noto il programma delle due serate finali della 12ª edizione del Premio Pierangelo Bertoli, che si terranno al Teatro Carani di Sassuolo  l’8 e 9 Novembre 2025. I biglietti per le serate dell’8 e del 9 novembre sono acquistabili su vivaticket.com (https://linktr.ee/PremioPierangeloBertoli) o presso la biglietteria del Teatro Carani, in via G. Mazzini 28 a Sassuolo, con i seguenti orari: martedì, venerdì e sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.00; martedì e mercoledì anche dalle ore 15.30 alle ore 19.30.


Sabato 8 Novembre, alle ore 21.00,
andrà in scena la Premiazione di Michele Zarrillo che dialogherà con un giornalista del settore ed eseguirà i suoi più grandi successi. Per l’occasione l’artista riceverà un’opera creata dallo scultore Dario Brugioni.
A seguire, Simona Molinari ritirerà il Premio “Per dirti t’amo” e darà vita ad una straordinaria performance.

Domenica 9 novembre la serata inizierà alle ore 17.30. Il culmine dell’evento sarà l’incontro con Fabrizio Moro, moderato da un giornalista del settore, seguito dalla consegna del Premio A Muso Duro. L’artista si esibirà poi con alcuni dei brani più celebri della sua carriera. A conclusione della serata, Roberto Colella, noto come frontman della band partenopea La Maschera, ritirerà il Premio “Italia d’Oro”.

In entrambe le serate Alberto Bertoli darà vita ad una grande sorpresa, interpretando brani del repertorio di suo padre mai eseguiti finora e gli 8 Nuovi Cantautori finalisti si esibiranno, accompagnati dalla band diretta da Marco Dieci.

Di seguito i nomi degli 8 finalisti:

MARCO ARATI, cantautore e polistrumentista da Reggio Emilia, che esplora con delicatezza il tema della fragilità emotiva con il brano “Buio”;

CAINO (all’anagrafe Flavio Ottaviani), da Roma, presenta il brano “Grande albero” che indaga l’essenza dell’essere umano;
MATTEO FAUSTINI, già sul palco della 70ª edizione del Festival di Sanremo nella sezione Nuove Proposte, da Brescia, con il brano “Anima gemella”;
MELTY GROOVE, trio torinese, formato da Carlo Peluso, Alice Costa, Edoardo Luparello che spazia tra il Soul e il Funk con sonorità moderne, presenta il brano “Atomi”;
NERO (all’anagrafe Francesco Saverio Ruggeri), venticinquenne modenese, che scrive brani in collaborazione con il Produttore Defurias, propone il brano “L’America”;
MARIAFRANCESCA POMPELLA, ventenne, da Caserta, già Finalista di vari Festival musicali italiani, con il brano “Lo sai”;
MATTEO TRAPANESE, i suoi testi contengono immagini di spazi pubblici e privati, che diventano la scena per storie e fotografie emozionali della sua Napoli, come nel brano “Canzone in una stanza”;
TRUPPO (all’anagrafe Tommaso Truppa), ventiduenne modenese, artista emergente della scena hip-hop, presenta il brano “Oigres”, ispirato dal nonno Sergio a cui era molto legato.

La proclamazione del Vincitore della sezione Nuovi Cantautori avverrà domenica 9 Novembre. In palio un premio in denaro pari a € 4.000,00 oltre a Borse di studio conferite da ACEP e un premio di € 10.000,00 offerto da Nuovo Imaie, finalizzato alla realizzazione di un Tour.

Le serate saranno condotte da Andrea Barbi.

«Sono davvero contento di questa edizione dove mio padre sarà celebrato da 4 nomi indiscutibili della musica italiana che daranno anche la possibilità a 8 Nuovi Cantautori di affrontare un palco ed un pubblico degno delle migliori platee di spessore» – afferma Alberto Bertoli, direttore artistico del Premio.

«Dopo la grande edizione dello scorso anno, il Premio Pierangelo Bertoli dimostra la sua veridicità premiando 4 Artisti della Musica italiana in linea con quella che è stata l’opera di Pierangelo. Noi “della famiglia Bertoli” ci teniamo ad allestire una manifestazione che non strizzi l’occhio alle mode musicali del momento ma che sappia invece premiare la meritocrazia e il talento assoluto» – dichiara Riccardo Benini, condirettore artistico della manifestazione.

Sperona un’auto e si dà alla fuga, fermato grazie a un camionista

Sperona un’auto e si dà alla fuga, fermato grazie a un camionistaNella mattinata di giovedì scorso, appena prima delle 6, una Fiat Punto bianca ha speronato un’altra auto su Strada Bellaria ma, anziché fermarsi, ha proseguito la sua corsa. Gli agenti della Polizia locale sono arrivati sul posto in pochi minuti e hanno iniziato a raccogliere gli elementi utili per risalire al pirata.

Contestualmente un camionista che stava percorrendo la Modena-Sassuolo si è visto superare a forte velocità da una Fiat Punto bianca visibilmente danneggiata. Insospettito, si è annotato la targa e ha telefonato alla centrale operativa della Polizia locale di Modena per segnalare l’anomalia. A questo punto gli elementi immediatamente si sono incrociati: la Polizia locale ha allertato i Carabinieri che, avvisati gli equipaggi di Sassuolo, in pochi minuti hanno intercettato il veicolo in fuga verso Formigine.

I Carabinieri della Radio mobile di Sassuolo hanno poi provveduto ad effettuare sull’uomo alla guida – un 39enne residente in provincia di Modena – gli accertamenti relativi agli articoli 186 e 187 del Codice della Strada, riguardanti la guida sotto l’influenza di alcool e sostanze stupefacenti. A questo si aggiunge la responsabilità del sinistro causato e della fuga. Fortunatamente nessuno ha riportato lesioni.

CGIL e CGIL FP E-R: “preservare la fiducia nel 118 e rilanciare il governo regionale del sistema di emergenza urgenza”

CGIL e CGIL FP E-R: “preservare la fiducia nel 118 e rilanciare il governo regionale del sistema di emergenza urgenza”Il sistema di emergenza/urgenza imperniato sul 118 è una realtà consolidata dell’Emilia Romagna che, dati alla mano, offre garanzie di qualità e tempestività, sia raffrontato agli esiti delle altre regioni che a livello internazionale.

Chiunque affermi il contrario, con interpretazioni capziose e strumentali di alcuni dati statistici tra l’altro elaborati senza conoscenza del sistema, non solo offende i professionisti  altamente qualificati che ogni giorno operano in condizioni sempre più critiche a causa dei tagli alla sanità pubblica, ma vuole deliberatamente, per puro tornaconto politico, minare la fiducia della cittadinanza nel sistema pubblico ed universalistico.

Questo clima rischia di alimentare anche un’aggressività che purtroppo vediamo scaricarsi quasi quotidianamente sugli operatori con violenze fisiche e verbali, operatori che da sempre danno risposte a bisogni sanitari e sociali con professionalità e preparazione.

Qualificare ulteriormente il sistema, utilizzando l’innovazione tecnologica, valorizzando le molteplici figure professionali coinvolte, garantendo con standard operativi omogenei la copertura di tutto il territorio è certamente una sfida complessa, soprattutto se si tiene conto delle carenze di personale sanitario, dell’inadeguatezza dei rinnovi contrattuali, della riduzione in termini reali del Fondo Sanitario Nazionale e degli investimenti.

Per queste ragioni è urgente che la Regione riprenda le redini del governo del sistema, dal 118 all’emergenza/urgenza, ai CAU facendo ordine in un sistema regionale molto frammentato e sempre più diversificato, anche per prevenire approcci campanilistici che non aiutano la sostenibilità del sistema. E’ necessario definire linee d’azione omogenee a livello regionale, con standard organizzativi, organici e dotazioni strumentali funzionali ad indirizzare gli interventi delle Aziende Sanitarie, evitando così che ogni territorio individui le proprie priorità con ricadute diseguali per i cittadini della regione magari, valutando solo i costi.

Cgil e Fp Cgil Emilia Romagna da tempo rivendicano interventi che vadano in questa direzione, attraverso un confronto di merito, a garanzia della qualità di risposta a tutta la cittadinanza: su questo, come su altre scelte strategiche, non c’è più tempo e noi non tollereremo ulteriori rinvii.

(Cgil ER, Marinella Melandri – Fp Cgil ER, Rosalba Calandra Checco)

Tennis, Federica Urgesi finalista in doppio al WTA125

Tennis, Federica Urgesi finalista in doppio al WTA125
Urgesi e Zandeschi

Federica Urgesi conquista la sua prima finale in un torneo del circuito WTA 125 e allo Sporting Club Sassuolo, dove Federica si allena seguita dal maestro e coach Francesco De Laurentiis, sono molto fieri di lei.

La giocatrice marchigiana ha disputato il torneo del circuito maggiore denominato “Internazionali di Calabria” in programma sui campi del Tennis Cosenza fino al 5 ottobre ed è partita dal tabellone di qualificazione come testa di serie numero 8. In singolare ha battuto Martina Colmegna per 6/1 6/4 e al secondo turno ha trovato la 1 del seeding Teodora Kostovic a cui si è arresa per 7/5 6/2.

Ma è nel tabellone di doppio che Federica ha avuto una grande chance per rifarsi! In coppia con l’amica e compagna Aurora Zantedeschi, le ragazze hanno avuto la meglio da prima su Moratelli – Semenistaja per 10-5 al super tie break del terzo, poi sulle sorelle Zamarripa per 6/4 6/0 e Anshba – Brooks per 6/4 6/4, fino al gran finale sul campo centrale di Cosenza. Federica e Aurora partite in vantaggio nel primo set per 6/3, hanno perso il secondo per 6/1 contro Fossa Huergo e Gorgodze e si sono giocate tutte al super tie break del terzo: qui un punto dopo l’altro, la coppia avversaria ha avuto la meglio per 10-4 chiudendo il match. Un vero peccato per le due giocatrici italiane che si sono battute con forza, ma, per loro alla prima finale in un WTA125, è veramente una bella soddisfazione!

Grazie a questo risultato, Federica raggiunge la posizione 382 del ranking mondiale femminile in singolare, mentre in doppio fa un bel balzo in avanti fino alla 262° posto della classifica. Ogni giorno Federica, a soli 20 anni e tra le promosse del tennis italiano, si allena duramente sui campi del circolo sassolese e presto volerà in Messico per il tour americano, sperando di conquistare punti importanti per scalare posizione WTA.

premiazione doppio

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 ottobre 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 10 ottobre 2025Tempo stabile e soleggiato, con banchi di nebbia in pianura al primo mattino, in graduale sollevamento e diradamento. Temperature stazionarie, minime tra 10 e 13 gradi, massime tra 20 e 23 gradi. Venti deboli occidentali al mattino, tendenti a disporsi da nord. Mare calmo o poco mosso.

(Arpae)

La Valle dei sospetti di Marta Bassanetti: firmacopie Mondadori durante le Fiere d’Ottobre

La Valle dei sospetti di Marta Bassanetti: firmacopie Mondadori durante le Fiere d’OttobreMarta Bassanetti sarà domenica 12 ottobre durante le Fiere cittadine di Sassuolo, alla Libreria Mondadori di piazza Garibaldi per un firmacopie che durerà tutto il giorno. Sarà l’occasione per conoscere il suo libro, un autentico piccolo caso a livello locale. E’ un giallo che racconta infatti di un luogo reale e molto vicino alla città di Sassuolo, quella Valle Urbana che si infila fra due calanchi a poca distanza dalla frazione di San Michele e con una sola strada che la taglia esattamente a metà per il lungo, arriva a raggiungere il territorio prignanese.

Marta Bassanetti, sassolese classe 1969, laureata in Archeologia e con un master in public history, vive proprio in Valle Urbana. Lavora nel settore ceramico ma non ha mai perso il gusto di raccontare. Appassionata di gialli classici, ha come mentore Agatha Christie e da quel tipo di misteri parte per raccontare questa storia che mescola fantasia e autobiografia.

Nascosta tra le colline, Valle Urbana sembra un angolo di paradiso: pascoli verdi, silenzi interrotti solo dal muggito delle mucche, vicini che si conoscono da sempre. Ma quando un vitello viene ritrovato brutalmente ucciso, la quiete si incrina. È solo l’inizio. I sospetti si insinuano tra i sorrisi e le strette di mano. Anna Holmes, archeologa brillante, curiosa e amante della natura, s’infila ufficiosamente nell’indagine condotta dal commissario Bandini. Scoprirà che il vero pericolo, a volte, è proprio dove crediamo di essere al sicuro e chi sembra innocuo potrebbe rivelarsi il più pericoloso.

Asili nido, in Emilia-Romagna oltre 700 nuovi posti nell’anno educativo 2025-2026

Asili nido, in Emilia-Romagna oltre 700 nuovi posti nell’anno educativo 2025-2026L’Emilia-Romagna rilancia ancora la sua vocazione più profonda: essere la terra del welfare e del diritto all’educazione, a partire dalla primissima infanzia.

Con 38 milioni 454mila euro di risorse investite solo per l’anno educativo 2025-2026 (fondi europei del Programma FSE+) la Regione, che già guida la classifica italiana della copertura degli asili nido, compie un ulteriore salto di qualità, moltiplicando le opportunità e abbattendo le barriere economiche.

In questo anno educativo saranno disponibili 727 nuovi posti nei nidi e nei servizi 0-3 anni, confermati gli 831 nuovi degli ultimi anni e abbassate le rette di iscrizione per oltre 5.000 famiglie (esattamente 5.528); in totale vengono finanziati 7.086 posti in 231 Comuni e Unioni, di cui 2.548, quindi oltre un terzo, nei territori montani e nelle aree interne.

L’intervento regionale, che si è concretizzato con un bando per l’ampliamento dell’offerta dei servizi educativi per l’infanzia 0-3 anni (con una prima scadenza a luglio e l’altra a settembre) agisce su due assi strategici e complementari: da un lato amplia l’offerta educativa, aumentando i posti disponibili e quindi contrastando le liste d’attesa; dall’altro riduce il peso economico dei servizi, estendendo l’accessibilità al nido attraverso la riduzione o l’azzeramento delle rette.

Per i territori montani e le aree interne è infatti prevista la gratuità del servizio per le famiglie con Isee fino a 40.000 euro. Nei restanti Comuni, la Regione garantisce una significativa riduzione degli oneri per le famiglie con Isee fino a 26.000 euro. Il contributo va ad unirsi anche ad altre forme di sostegno, in modo da utilizzare al meglio le risorse disponibili e non disperdere fondi: nei territori montani e nelle aree interne, ad esempio, sommando le varie forme di finanziamenti disponibili viene ampliato il sostegno anche a chi, per motivi di Isee, non avrebbe copertura totale. In questo modo tutti i bambini e le bambine possono accedere ai servizi educativi, indipendentemente dalla situazione economica della famiglia.

Un impegno, quello della Regione sulla prima infanzia, che soltanto considerando gli ultimi tre anni ha permesso di creare complessivamente 4.449 nuovi posti nei servizi educativi 0-3 anni, anche grazie all’aumento costante dei fondi messi a disposizione. La sintesi è stata fatta oggi in conferenza stampa a Bologna dall’assessora al Welfare, Politiche per l’infanzia, Scuola e Terzo settore, Isabella Conti.

“Questo doppio investimento- spiega Conti- rafforza l’accesso ai servizi e garantisce opportunità educative diffuse e di qualità per tutti i bambini, indipendentemente dal contesto territoriale e socioeconomico di provenienza. La risposta di così tanti Comuni e Unioni ai nostri bandi è la conferma che la scelta è stata giusta. Vogliamo aprire le porte dell’educazione ovunque: nelle grandi città come nelle zone montane e nelle aree interne, a cui andrà quasi un terzo dei finanziamenti”.

“Sappiamo ormai con certezza grazie a numerose ricerche internazionali- aggiunge l’assessora- che la frequenza precoce dei servizi educativi ha effetti positivi duraturi sullo sviluppo cognitivo, emotivo e sociale, promuove autonomia, autostima e capacità relazionali. Ed è per questo che, insieme agli enti territoriali, vogliamo garantire la più ampia partecipazione possibile affinché ogni bambina e ogni bambino, a prescindere dal contesto di partenza, possa contare su pari opportunità di crescita e di futuro. Sostenendo al contempo la conciliazione tra vita e lavoro e l’occupazione femminile, con benefici che riguardano l’intera comunità”.

“Qui, dove l’educazione 0-3 anni è da sempre il pilastro di un modello sociale riconosciuto in tutta Europa, nessun bambino deve rinunciare al nido perché non c’è posto o perché è troppo caro. È questa- conclude l’assessora Conti- la direzione che ci siamo dati e su cui continueremo ad investire, e lo abbiamo già fatto in questo primo anno di legislatura incrementando in modo significativo le risorse da destinare ai nidi. Contiamo di raggiungere e di superare l’obiettivo di copertura ben prima del 2030 fissato dall’Unione europea”.

L’impegno finanziario della Regione, infatti, è cresciuto costantemente negli ultimi anni: i fondi per l’abbattimento delle rette sono passati da 18,25 milioni di euro nel 2022 a 29,79 milioni nel 2025 – con un incremento di oltre il 60% – di cui 13,6 milioni dedicati specificamente ai Comuni montani e alle aree interne. A queste risorse si aggiungono poi 8,65 milioni di euro destinati per l’anno educativo 2025-2026 al consolidamento e all’ampliamento dei posti.

Una strategia che nell’ultimo triennio ha permesso di creare 4.449 nuovi posti nei servizi educativi dell’Emilia-Romagna, che oggi può contare su una rete di 1.292 servizi pubblici, convenzionati e privati, distribuiti su tutto il territorio regionale. Nell’anno anno educativo ‘24-‘25 sono stati oltre 38.800 i bambini e le bambine sotto i tre anni che hanno frequentano i servizi educativi, ovvero il 44,2% rispetto a quelli in età.

Il futuro conferma questa traiettoria di crescita: già nel 2026 l’Emilia-Romagna raggiungerà e supererà l’obiettivo europeo del 45% per la copertura dei servizi per la prima infanzia fissato per il 2030, mentre l’apertura di nuove strutture finanziate con il PNRR consentirà di ampliare ulteriormente l’offerta.

# ora in onda #
...............