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Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 17 giugno 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 17 giugno 2023Sereno o poco nuvoloso, salvo addensamenti pomeridiani lungo le aree di crinale. Temperature minime comprese tra 16 e 18 gradi; massime in lieve aumento comprese tra 25 e 29 gradi. Venti deboli variabili, a regime di brezza lungo la costa. Mare poco mosso.

(Arpae)

Alluvione. Oltre 8,8 miliardi di euro: è la prima stima provvisoria dei danni, di cui 1,8 per gli interventi necessari a fare fronte all’emergenza

Alluvione. Oltre 8,8 miliardi di euro: è la prima stima provvisoria dei danni, di cui 1,8 per gli interventi necessari a fare fronte all’emergenza
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Roberto Brancolini

E’ di 8,8 miliardi di euro la prima stima, seppur ancora provvisoria, dei danni causati dalle alluvioni di maggio in Emilia-Romagna. Di questi, 1,8 miliardi riguardano gli interventi per fare fronte all’emergenza, molti dei quali già partiti in queste settimane.

Il rendiconto, come richiesto dal Governo, è stato presentato oggi a Roma al primo incontro del Tavolo permanente fra l’Esecutivo e gli Enti locali coordinato dal ministro alla Protezione civile, Nello Musumeci, e riunito a Palazzo Chigi. A guidare la delegazione della Regione Emilia-Romagna il presidente Stefano Bonaccini. Con lui il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale, e quello di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca. Questi ultimi in rappresentanza anche di Upi e Anci regionali.

“Abbiamo una prima stima di danni vicina ai 9 miliardi di euro- ha affermato Bonaccini-. Di questi 1,8 miliardi sono necessari per riparare gli argini, i reticoli e le strade prima dell’autunno. Risorse necessarie a mettere in sicurezza le comunità dal ripetersi di eventi catastrofici come quelli di maggio: in particolare fiumi e viabilità locale. Il Governo, e ringrazio il ministro Musumeci per l’incontro, valuterà tutto il materiale che abbiamo prodotto e ci riconvocherà. Si è dunque trattato di una riunione molto importante, per i dati che abbiamo fornito, ma ancora interlocutoria, un giudizio lo esprimeremo quando avremo le risposte”.

“Il tema delle risorse e dei tempi delle coperture è cruciale. Diversi sindaci- ha proseguito- ci segnalano che i funzionari fermano le ruspe perché non hanno copertura finanziaria. I primi 230 milioni di euro messi a disposizione li abbiamo già spesi. E anche sui rimborsi, vanno garantite subito famiglie e aziende: abbiamo avviato d’intesa con la Protezione civile nazionale il percorso per fare arrivare rapidamente i primi 5 mila euro, con un primo acconto di 3mila già entro metà luglio, ma ora sono necessari oltre 500 milioni per le imprese per i primi acconti da 20mila euro”.

Più in generale, poi, “dalla ricognizione di tutti gli interventi realizzati in questi anni per il contrasto al dissesto idrogeologico emergono tre cose: che negli ultimi vent’anni nel Paese sono state stanziate poche risorse nazionali per la prevenzione e molte per riparare danni; che la Regione Emilia-Romagna ha programmato e realizzato opere molto più della media nazionale, come si evince dai dati ministeriali; e che l’evento di maggio non ha precedenti e ci ha dimostrato con una terribile chiarezza che tutti i modelli sono superati e che ora è necessario aggiornarli, con un salto di qualità nella messa in sicurezza del territorio, pena ricostruire solo quello che c’era prima”.

“Alla luce di tutto- ha concluso Bonaccini- crediamo serva una pianificazione organica degli interventi, per ripartire e ricostruire. Per questo, il Governo sulla nomina del Commissario alla ricostruzione decida chi ritiene, ma faccia in fretta, ne abbiamo bisogno al più presto perché la ricostruzione deve partire adesso, non tra un anno”.

La ricognizione dei danni

Quasi la metà dei danni riguarda fiumi, strade e infrastrutture pubbliche: oltre 4,3 miliardi di euro. Di questi, 1.8 miliardi per le spese già sostenute e primi interventi urgenti attuati con immediatezza (oltre 6.300 quelli previsti o già in cantiere) e 2,4 miliardi per ulteriori 3.145 interventi di ripristino dei danni.

I danneggiamenti a privati registrano una prima stima di 2,1 miliardi: oltre 70.300 gli edifici certamente coinvolti dal maltempo (di cui 1.890 da frane). Un conteggio ancora provvisorio, dato che è ancora in corso il perfezionamento delle analisi dei tiranti idraulici delle aree allagate.

Per quanto riguarda le imprese, quelle potenzialmente danneggiate sono 14.200 per un totale di 1,2 miliardi di euro (una stima anche questa che sarà perfezionata non appena verrà ultimato il conteggio dei danni delle aziende presenti sui territori collinari e montani). Una somma che non contempla tuttavia né il ripristino delle scorte né la perdita di fatturato correlata all’evento.

Infine, il comparto agricolo, tra i più colpiti: le imprese danneggiate e coinvolte sono 12mila per 1,1 miliardi di danni tra la stima di perdite di produzione, i ripristini fondiari, i terreni persi e gli animali coinvolti dall’alluvione.

Il totale, dunque, a oggi ammonta a 8 miliardi e 860 milioni di euro.

Al Governo è stata fatta richiesta anche del fabbisogno di nuovo personale per far fronte all’emergenza: almeno 70 unità tra progettisti e direttori dei lavori per interventi urgenti di ripristino di opere idrauliche, altre 80 per interventi contro il dissesto idrogeologico e il ripristino della mobilità a supporto di comuni e province.

 

Nuovi giochi “inclusivi” nei parchi fioranesi

Nuovi giochi “inclusivi” nei parchi fioranesiIl Comune di Fiorano Modenese ha avviato un importante percorso per la riqualificazione dei parchi cittadini, dando avvio a diverse e puntali azioni, al fine di valorizzare il verde pubblico. Questo percorso è cominciato con un censimento delle problematiche in essere, alcune delle quali segnalate dai cittadini. Le differenti criticità sono state esaminate e poste all’interno di un programma di risoluzione, dando ovviamente precedenza alle situazioni più incombenti e difficili, per poi procedere con le meno stringenti.

Si è quindi provveduto a compiere diversi interventi nei quattro parchi siti in via Bucciardi, via Don Milani, via Mekong e via Di Vittorio. In particolare sono stati acquistati e installati numerosi giochi per bambini, alcuni dei quali “inclusivi” (ossia agevolanti i portatori di disabilità, per cui è stato ottenuto un finanziamento), con una spesa complessiva di 135 mila euro. Una seconda parte di interventi riguarderà altre aree verdi, in cui sono emerse criticità solo ultimamente, oppure che necessitano di un incremento delle attrezzature presenti.

In seconda battuta ci si è focalizzati sui cestini dei rifiuti. Dopo un monitoraggio compiuto insieme ad Hera e alle ditte incaricate per la gestione del verde pubblico, l’Amministrazione ha deciso di aumentare il numero di giornate di svuotamento nei parchi “XXV Aprile”, “Roccavilla” e “Richetti”.

In ultimo, si invita ogni cittadino a continuare a compiere segnalazioni tramite le app Rilfedeur e/o Rifiutologo così da intervenire per qualsiasi incombenza.

Per disinnesco ordigno bellico, sulla A1 chiuso il tratto allacciamento Raccordo di Casalecchio-Sasso Marconi

Per disinnesco ordigno bellico, sulla A1 chiuso il tratto allacciamento Raccordo di Casalecchio-Sasso MarconiSulla A1 Milano-Napoli, per consentire agli artificieri del Genio Ferrovieri dell’Esercito di svolgere in sicurezza le attività di disinnesco di un ordigno bellico, rinvenuto nel territorio del Comune di Casalecchio di Reno al di fuori del sedime autostradale, sarà chiuso, dalle 6:30 alle 14:30 di domenica 18 giugno e comunque fino al termine delle attività, il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e Sasso Marconi, in entrambe le direzioni.

Come condiviso con gli enti competenti, saranno adottati alcuni provvedimenti sulla A1 Milano-Napoli, sul Raccordo di Casalecchio e sulla Tangenziale di Bologna:

 

Sulla A1 Milano-Napoli: 

-deviazione obbligatoria sul Raccordo di Casalecchio, per chi percorre la A1 Milano-Napoli da Milano verso Firenze.

Pertanto, dopo la deviazione obbligatoria sul Raccordo di Casalecchio, chi è diretto verso Firenze dovrà uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, per poi uscire allo svincolo 1 della Tangenziale, proseguire sull’Asse Attrezzato e sulla SS64 Porrettana, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi e rientrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;

-uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, per chi proviene da Firenze ed è diretto verso Milano, Padova ed Ancona.

 

In alternativa si consiglia:

  • da Firenze verso Milano: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi, la SS64 Porrettana verso Casalecchio, l’Asse Attrezzato, la Tangenziale di Bologna, il Ramo Verde ed entrare sulla A14 Bologna-Taranto alla stazione di Bologna Borgo Panigale, da dove si potrà raggiungere la A1 Milano-Napoli e procedere in direzione di Milano;
  • da Firenze verso Padova: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato, la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A13 Bologna-Padova, alla stazione di Bologna Arcoveggio;
  • da Firenze verso Ancona: dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Sasso Marconi, percorrere il Raccordo di Sasso Marconi, la SS64 Porrettana, l’Asse Attrezzato, la Tangenziale di Bologna ed entrare sulla A14 Bologna-Taranto, alla stazione di Bologna San Lazzaro;
  • chiusura dell’entrata della stazione di Sasso Marconi in direzione di Bologna e chiusura totale della stazione di Sasso Marconi nord, in entrata e in uscita.

 

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Arcoveggio, sulla A13 Bologna-Padova, o le stazioni di Bologna San Lazzaro o Bologna Borgo Panigale sulla A14 Bologna-Taranto.

Si precisa che l’area di servizio “Cantagallo ovest”, situata nel tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e Sasso Marconi, verso Firenze non sarà raggiungibile dalle 6:30 alle 14:30 di domenica mentre l’area di servizio “Cantagallo est”, in direzione di Milano, sarà chiusa dalle 5:00 alle 14:30.

 

Sul Raccordo di Casalecchio: 

-chiusura dell’intero tratto, tra l’allacciamento con la A14 Bologna-Taranto e l’allacciamento con la A1 Milano-Napoli, in direzione di quest’ultima. In alternativa, si consiglia: -da Ancona verso Firenze: uscire sulla A14 alla stazione di Bologna San Lazzaro, percorrere la Tangenziale di Bologna fino allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, immettersi sull’Asse Attrezzato, proseguire sulla SS64 Porrettana e sul Raccordo di Sasso Marconi per poi entrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;

-da Padova verso Firenze: uscire sulla A13 alla stazione di Bologna Arcoveggio, percorrere la Tangenziale di Bologna fino allo svincolo 1 Nuova Bazzanese, immettersi sull’Asse Attrezzato, proseguire sulla SS64 Porrettana e sul Raccordo di Sasso Marconi per poi entrare sulla A1 alla stazione di Sasso Marconi;

-chiusura della stazione di Bologna Casalecchio, in entrata verso Firenze, Milano, Ancona e Padova.

In alterativa si consiglia di entrare alle seguenti stazioni:

  • verso Firenze: Sasso Marconi;
  • verso Milano: Bologna Borgo Panigale;
  • verso Ancona Bologna San Lazzaro;
  • verso Padova: Bologna Arcoveggio.

Ciò comporterà, sulla Tangenziale di Bologna, per chi proviene da San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto, l’uscita obbligatoria allo svincolo 1 “Nuova Bazzanese” e, sull’Asse Attrezzato, la chiusura dei due rami di svincolo che conducono all’entrata della stazione di Bologna Casalecchio.

In alternativa, si potrà percorrere la SS64 Porrettana ed entrare a Sasso Marconi.

Per le lunghe percorrenze, da Milano verso Firenze/Roma/Napoli, all’altezza del km 105+000 della A1 Milano-Napoli, si consiglia di proseguire sulla A15 Autocisa e sulla A12 Livorno-Sestri Levante di competenza S.A.L.T. , immettersi poi sulla A11 Firenze-Pisa nord fino all’allacciamento con la A1 Milano-Napoli in direzione di Firenze/Roma/Napoli. Percorso inverso, per chi da Roma/Firenze deve raggiungere Milano o comunque il nord Italia.

Per chi, invece, dal versante adriatico deve raggiungere Roma-Napoli, si consiglia di percorrere la E45 da Cesena nord in direzione di Roma. Al fine di agevolare gli utenti, la Direzione di Tronco di Bologna ha previsto un potenziamento del servizio di assistenza all’utenza in prossimità delle uscite obbligatorie e dei mezzi di pronto intervento.

 

Alluvione, in due settimane già aperti 74 cantieri in somma urgenza per riparare i danni, per un totale di 93 milioni di euro

74 cantieri già aperti nell’arco di due settimane. Interventi di somma urgenza avviati dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di protezione civile per rimediare ai danni dell’alluvione in Emilia-Romagna: chiusura di rotte arginali, ripristino post erosioni e delle sezioni di deflusso dell’alveo di fiumi, interventi su manufatti idraulici, pulizia della vegetazione, rimozione di accumuli e occlusioni.

Le informazioni su ciascuna opera, consultabili per corso d’acqua e ambito territoriale, sono disponibili on line in una sezione web realizzata dall’Agenzia di protezione civile, con una scheda tecnica per ciascun cantiere. Questo il link per accedervi: https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/cantieri-alluvione-mag-2023.

Portale raggiungibile anche dalla sezione ‘Domande e Risposte’ (https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione/domande-e-risposte) che la Regione ha messo online oggi sul proprio sito internet per spiegare l’alluvione e la gestione dell’emergenza, nella parte dedicata alla difesa del suolo, le fake news e i fatti, e in particolare all’attività sul territorio.

I 74 cantieri aperti sono così distribuiti: 28 in provincia di Bologna, 23 nel ravennate, 14 nella provincia di Forlì-Cesena, 4 nel riminese, 3 nel modenese e 2 nella provincia di Reggio Emilia.

 

Cinema e audiovisivo, dalla Regione sostegno di 20 nuove opere

Cinema e audiovisivo, dalla Regione sostegno di 20 nuove opere
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Dalla Cianciulli di Correggio al tema del fine-vita, non dal punto di vista del paziente ma da quello degli assistenti domiciliari dell’Ant, l’Associazione al fianco dei malati oncologici. Ma anche lo spionaggio dopo il crollo del muro di Berlino e le donne leggendarie e ribelli che riescono ad affermarsi durante la dittatura fascista. E infine, un viaggio nell’infanzia e nel mondo interiore di Lucio Dalla e uno nello scorrere lento e maestoso del grande Fiume, il Po, dove si tocca concretamente il cambiamento climatico.

Sono alcuni esempi di storie che confermano creatività e qualità delle imprese dell’Emilia-Romagna anche in ambito cinematografico, che la Regione sostiene attraverso un apposito bando per lo sviluppo di opere audiovisive. Nelle scorse settimane, la Giunta ha approvato la graduatoria 2023 e assegnato contributi, 167.600 mila euro complessivi, a 20 progetti di imprese audiovisive con sede in Emilia-Romagna, per la realizzazione di 8 opere cinematografiche, un cortometraggio di animazione e 11 documentari.

Il risultato del bando regionale 2023 è stato presentato questa mattina a Bologna in occasione di ‘Bio to B’ (appuntamento annuale che Biografilm Festival dedica ai professionisti dell’audiovisivo per promuovere e supportare le produzioni italiane ed europee), alla presenza dell’assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori.

“Così sosteniamo, mettendo a disposizione risorse sempre maggiori, creatività e professionalità delle imprese emiliano-romagnole in questo settore- sottolinea Felicori-. Sono produzioni che, anche in questa occasione, dimostrano qualità e propongono uno sguardo interessante e poliedrico, in grado di spaziare tra numerosi periodi storici e vari protagonisti della società, originali ambienti narrativi e domande cruciali per le nostre vite”.

I progetti
Si spazia dai temi sempre rilevanti intorno alla identità e alla accettazione di sé, come in Busto o Il morso del Lupo ad esempio, e dell’impronta dell’io sul pianeta; la questione dell’identità sociale e la relazione affettiva, del pregiudizio e della cura, come nella Storia di un bimbo mucca, Caregiver – Serie doc sugli assistenti domiciliari Ant o La principessa delle acque o, ancora, Asincronie. In altri ricorre la tematica del mistero e dell’oscuro, Heste Hombre, The Great Joke of Francis Bacon o Anna dalle dita blu o nella storia di Io, la saponificatrice; e non manca lo sguardo al passato, non solo per rileggere il presente, come in Arandora Star – 2 luglio 1940 o Corpo di reato o Andando ad Est o in Le origini che, narrando il primo Lucio Dalla riempie di musica la selezione delle opere in sviluppo, insieme a Note ribelli.
E poi ci sono anche le biografie da scoprire: in primis La signora dei cappelli, parla di un io femminile, mentre in Leo, è questo che siamo? e in Gregorio, detto Greg sono due “io maschili” a raccontarsi e mettersi alla prova, il tutto senza perdere l’attenzione verso le emergenze contemporanee del pianeta, con La via Po e Zero-Emission Guy – Come evitare la fine del mondo.

Il bando
Si tratta di una misura annuale realizzata dalla Regione che mette a disposizione contributi per un massimo di 15mila euro per ogni produzione. Dei 39 progetti presentati, 37 sono risultati ammissibili di cui 20 finanziabili, per un costo complessivo di 700.904 euro, con un contributo concesso non superiore al 70% delle spese di sviluppo. I progetti dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2023, e solo dall’1 gennaio 2024 le opere potranno entrare nella fase produttiva.
Il nucleo di valutazione dei progetti è composto da Fabio Abagnato (responsabile Emilia-Romagna Film Commission), Giacomo Manzoli (direttore del Dipartimento delle Arti – Università di Bologna), Stefania Ippoliti (responsabile Area cinema fondazione sistema Toscana).

 

Alluvione, rinegoziazione per affitti più bassi: il rimborso della Regione sale fino al 100% del mancato incasso

Alluvione, rinegoziazione per affitti più bassi: il rimborso della Regione sale fino al 100% del mancato incassoAffitti più leggeri nei comuni colpiti dall’alluvione, grazie a un contributo fino al 100% del mancato incasso a favore dei proprietari degli alloggi che concordano con gli inquilini una riduzione del canone di almeno il 20%. E un form online, già sul sito della Regione, per aiutare i Comuni nella raccolta di disponibilità di appartamenti da affittare ai cittadini che non possono rientrare in tempi brevi nelle proprie abitazioni. Due provvedimenti, concordati con i sindaci, con cui la Regione rafforza il proprio impegno concreto per sostenere le amministrazioni e le comunità coinvolte nell’emergenza.

Da un lato la rinegoziazione degli affitti, una misura che prevede, sulla base di un accordo volontario tra inquilini e proprietari, la possibilità di diminuire il canone con un duplice vantaggio: per i primi una minore spesa, per i secondi le garanzie offerte dalla stessa Regione che si impegna a rimborsare almeno in parte il mancato incasso. Con la delibera approvata dalla Giunta, il contributo regionale a favore dei proprietari viene portato così dal 70 al 100% per le tipologie di contratto di affitto (libero o concordato) rinegoziati per una durata tra sei e dodici mesi, relative a nuclei familiari che risiedono o dimorano nei territori colpiti dagli eventi alluvionali e dalle recenti frane. La misura è rivolta a tutti i territori colpiti dall’alluvione, elencati nell’allegato 1 al decreto-legge n. 61 del 1^ giugno.

Il secondo provvedimento riguarda invece la messa a disposizione di alloggi liberi per affitti brevi alle persone che, colpite dagli eventi alluvionali, non possono rientrare in tempi rapidi nelle proprie case: per agevolare i Comuni nella ricerca di ulteriori abitazioni e raccogliere eventuali disponibilità, la Regione ha predisposto e messo online sul proprio sito un form di registrazione, disponibile all’indirizzo  https://regioneer.it/ricercacasa. Singoli cittadini, organizzazioni collettive o enti privati e pubblici possono già compilare il form indicando alcuni elementi essenziali dell’abitazione che intendono mettere a disposizione, senza che la compilazione sia impegnativa; i contatti successivi avverranno per tramite dei Comuni o degli Enti che si occupano in prima persona degli aiuti alle famiglie colpite.

“Due prime misure con cui vogliamo concretamente essere vicini alle Amministrazioni e alle famiglie che risiedono nei comuni colpiti dall’alluvione, che stanno gestendo e affrontando tante difficoltà, a partire da quelle relative alle abitazioni- spiega l’assessora regionale alla Programmazione territoriale e politiche abitative Barbara Lori -.  Provvedimenti condivisi con i sindaci e che si aggiungono agli altri già in corso, dai contributi per l’autonoma sistemazione, ai primi rimborsi per le spese più urgenti. Da un lato vogliamo incentivare ulteriormente gli accordi di rinegoziazione, uno strumento prezioso grazie ai quali gli inquilini possono contare su una riduzione del canone mensile e i proprietari su contributi a copertura del minore incasso e a maggiori certezze nella riscossione. Dall’altro velocizzare la ricerca di alloggi, attraverso una procedura semplice, che agevola al tempo stesso i proprietari e i Comuni”.

Il Programma di rinegoziazione degli affitti

Il Programma regionale per la rinegoziazione degli affitti può contare su uno stanziamento da parte della Regione di 1 milione di euro per il 2023 e si rivolge a cittadini italiani, dell’Unione europea, oppure in possesso di un permesso di soggiorno della durata di almeno un anno, o di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo. Tra i requisiti anche un Isee (ordinario o corrente) in corso di validità non superiore e a 35 mila euro all’anno ed essere titolari di un contratto di affitto ad uso abitativo regolarmente registrato da almeno un anno. Diverse le tipologie di rinegoziazione previste in relazione alla tipologia dei contratti, con contributi che possono andare da un minimo del 70% a un massimo del 90%. E che ora per i contratti di durata compresa tra 6 e 12 mesi nei Comuni alluvionati vengono portati al 100%.

Requisiti e come fare domanda:

https://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative/affitti-piu-leggeri

Maggiori informazioni:

https://territorio.regione.emilia-romagna.it/politiche-abitative/rinegoziazione/speciale-ipotesi-di-rinegoziazione-per-i-nuclei-familiari-affittuari-colpiti-dallalluvione

Form di registrazione:

https://regioneer.it/ricercacasa

Tutta la Riviera torna balneabile: rientrate nella norma anche le ultime località, tre nel riminese e sette nel ravennate

Tutta la Riviera torna balneabile: rientrate nella norma anche le ultime località, tre nel riminese e sette nel ravennateTutta la Riviera torna balneabile. Lo confermano gli esiti dei campionamenti, effettuati ieri da Arpae, nei dieci punti risultati precedentemente “oltre soglia”, di cui tre nel riminese e sette in provincia di Ravenna. Dieci sulle 98 località testate, in grande maggioranza subito entro i parametri previsti.

Per quanto riguarda il riminese, sono dunque rientrati nella norma i parametri che avevano richiesto l’interdizione dai bagni in mare a Viserba-Spina-Sacramora, nel tratto di 100 metri a sud della foce dell’Uso in comune di Bellaria-Igea marina e in quello di 50 metri a sud della foce del Marano, in comune di Riccione.

Nella norma anche i sette punti “campionati” in provincia di Ravenna: Casalborsetti, 100 metri a nord della foce del canale Destra Reno, 80 metri a sud della foce dello stesso canale e la zona del Camping; Marina Romea; sempre a Marina Romea 100 metri a nord della foce del Lamone e 100 metri a sud della stessa foce; a Lido di Savio 150 metri a sud della foce del fiume Savio.

Possono essere quindi revocate le ordinanze di divieto provvisorio alla balneazione emesse dai sindaci.

Colonnine auto elettriche: 20 i punti di ricarica a Formigine

Colonnine auto elettriche: 20 i punti di ricarica a FormigineIl Gruppo Enel, attraverso la società Enel X Way Italia, sta partecipando al bando PNRR per l’installazione di nuove infrastrutture di ricarica veloce con potenza fino a 100 kW per veicoli elettrici nel triennio 2023-2025. Di queste, sono 29 quelle individuate sul territorio comunale di Formigine. In caso di accettazione della domanda, si raggiungerà l’obiettivo di 1 colonnina pubblica (e 2 punti di ricarica) ogni 1000 abitanti.

Attualmente le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, ibridi e plug-in già installate sono 10, per un totale di 20 punti di ricarica. Nel dettaglio, le infrastrutture sono posizionate in luoghi facilmente accessibili e limitrofi alle principali vie di comunicazione: 5 nel capoluogo (piazza Caduti per la Libertà, piazza Italia, via San Francesco, via Unità d’Italia e via delle Olimpiadi), 2 a Casinalbo (dietro l’edicola su via Giardini Nord e in via Don Maselli), 1 a Corlo (via Battezzate, di fianco alla scuola primaria Don Mazzoni), 1 a Magreta (via Darwin, di fronte alla scuola primaria Palmieri) e 1 a Colombaro (via Sant’Antonio).

“In questo momento – commenta l’Assessore all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile Giulia Bosi – ogni parte attiva della comunità deve fare il possibile per ridurre l’inquinamento. Come Amministrazione vogliamo supportare i cittadini che decidono di acquistare un’auto elettrica nella direzione di ridurre le emissioni. Allo stesso tempo, è nostro compito dare il buon esempio. Per questo motivo tutte le ultime automobili acquistate per uso interno sono ibride o elettriche, e abbiamo intenzione di partecipare a un bando che ci permetterà di installare un nuovo punto di ricarica nella sede comunale. Grazie a tutti i cittadini che hanno investito con l’obiettivo di fare bene all’ambiente e anche alle attività che hanno installato punti di ricarica a disposizione dei cittadini”.

Musica popolare da ballare e ascoltare in piazza a Fiorano

Musica popolare da ballare e ascoltare in piazza a FioranoIl “Sempre Maggio Fioranese” torna domenica 18 giugno 2023 alle ore 21 in piazza Ciro Menotti con l’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli, per proporre agli amanti del ballo popolare e anche a chi semplicemente vuole ascoltare, una serie di brani che fanno muovere i piedi ed il cuore.

Walzer e mazurke francesi, manfrine romagnole, scottish, gighe e tarantelle, compongono il repertorio che l’Orchestrona, grazie agli arrangiamenti del Maestro Castiglia, personalizza e ripropone con passione, già apprezzato da molti fioranesi lo scorso autunno nella Sala delle Vedute del castello di Spezzano.

L’iniziativa, a ingresso libero e gratuito, è organizzata dal Comitato Fiorano in Festa, in collaborazione con il Comune di Fiorano Modenese, nell’ambito del progetto “Fiorano Sonora” sostenuto da Fondazione di Modena con il bando “Mi metto all’opera 2023”.

L’Orchestrona della Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli nasce oltre una ventina di anni fa da un’idea di Davide Castiglia, oggi direttore dell’ensemble.

Si tratta di una formazione atipica, una commistione tra una banda e un’orchestra che, negli ultimi anni si è trasformata, nella struttura e nel repertorio, fino a diventare una ‘macchina’ da ballo folk.

Nell’organico intergenerazionale, adolescenti, adulti ed ultrasettantenni, maestri, allievi ed ex allievi della Scuola, condividono un progetto musicale dove fisarmoniche, violini, violoncelli, contrabbassi, cornamuse, flauti, mandolini, chitarre e percussioni contribuiscono a costruire un repertorio scelto fra i migliori brani da ballo e d’ascolto della musica popolare europea.

L’Orchestrona vuole essere ambasciatrice della bellezza e della ricchezza delle musiche, degli strumenti e dei repertori di tradizione popolare.

Fratelli d’Italia – Evoluzione Maranello in merito all’emergenza abitativa

Fratelli d’Italia – Evoluzione Maranello in merito all’emergenza abitativaNell’ultimo consiglio comunale tenutosi a Maranello il giorno 13 giugno, la presentazione da parte della maggioranza di sinistra di un ordine del giorno inerente l’emergenza abitativa, ha consentito al gruppo di Fratelli d’Italia – Evoluzione Maranello di evidenziare alcuni argomenti e ribadire concetti già espressi in passato; ad esempio che la carenza di residenze incida automaticamente sulla crescita dei canoni di locazione, con possibile aumento delle morosità incolpevoli.

All’interno dell’ordine del giorno, tra le altre richieste avanzate, vi era proprio quella di intervenire nei confronti del governo per chiedere il rifinanziamento dei fondi destinati all’aiuto dei morosi incolpevoli poiché in difficoltà economica.

Teniamo a precisare che l’azzeramento di tali fondi è da far risalire al Governo Draghi nel 2022, appoggiato da tutti i partiti tranne Fratelli d’Italia ( ma il comune di Maranello non ebbe la medesima solerzia nell’avanzare questa richiesta ); sembra semplice ora addossare colpe al Governo in carica, che a causa delle contingenze economiche ha chiaramente pensato e dichiarato di intervenire su altre voci di spesa per alleviare le difficoltà economiche delle famiglie italiane.

Su questo tema vorremmo fare presente che a Maranello tale problema è dovuto esclusivamente ad una errata gestione da parte delle amministrazioni di sinistra che si sono susseguite in questi anni, nonchè ad una estrema mancanza di pianificazione edilizia adeguata al nostro territorio; in particolare quella legata alle residenze sociali, popolari e convenzionate.
Già a partire dalla campagna elettorale del 2014 Fratelli d’Italia, dal 2019 assieme ad Evoluzione Maranello, aveva posto all’attenzione degli amministratori il problema della carenza di immobili residenziali, con locazioni completamente fuori controllo e a prezzi notevolmente alti.

Lo sviluppo delle principali aziende del nostro territorio, cosa ovviamente gradita ed apprezzata, porterà sul territorio comunale altre migliaia di lavoratori tra dipendenti diretti ed indotto. Questo non farà altro che appesantire la situazione.
In un paese come il nostro, dove già gli affitti riguardano singole stanze a volte condivise, come pensa di intervenire l’amministrazione per calmierare questi problemi e cercarvi un rimedio? Esistono contatti con le maggiori aziende per pianificare eventuali importanti interventi di edilizia residenziale convenzionata?
Purtroppo anche questa volta il comune arriverà fuori tempo massimo per porre rimedio ad errori che si trascinano da anni….

Ricordiamo che la revisione del bando di vendita degli impianti sportivi esistenti ha decurtato in maniera importante la quota di residenza insediabile in quel sito, a favore di destinazioni direzionali che ovviamente porteranno altri impiegati nel nostro comune, senza che l’amministrazione si sia preoccupata di creare spazi residenziali per ospitarli.

Aggiornamento in merito alle chiusure previste sulla A14

Aggiornamento in merito alle chiusure previste sulla A14Sulla A14 Bologna-Taranto, è stata annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Rimini sud, prevista dalle 22:00 di venerdì 16 alle 6:00 di sabato 17 giugno.

Rimane confermata, come da programma, la chiusura della suddetta stazione, in uscita per chi proviene da Bologna, dalle 22:00 di questa sera, giovedì 15, alle 6:00 di venerdì 16 giugno, per consentire lavori di pavimentazione.

In alternativa si consiglia di uscire alla stazione di Rimini nord o di Riccione.

 

Stanotte in A13 regolarmente aperto il tratto Bologna Arcoveggio-Bologna Interporto, verso Padova

Stanotte in A13 regolarmente aperto il tratto Bologna Arcoveggio-Bologna Interporto, verso PadovaSulla A13 Bologna-Padova, è stata annullata la chiusura del tratto compreso tra Bologna Arcoveggio e Bologna Interporto, verso Padova, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, giovedì 15, alle 6:00 di venerdì 16 giugno. Di conseguenza la stazione di Bologna Arcoveggio sarà regolarmente aperta in entrambe le direzioni, verso Padova e Bologna.

Sono confermate, come da programma, le chiusure previste dalle 22:00 di venerdì 16 alle 6:00 di sabato 17 giugno, della stazione di Bologna Interporto, in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Padova e in uscita per chi proviene da Bologna e dell’area di servizio “Castel Bentivoglio est”, situata nel tratto compreso tra Bologna Interporto e Altedo, verso Padova.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Altedo o Bologna Arcoveggio.

Tre vescovi per la presentazione del libro ‘Don Eligio. Il parroco di tutti’, domenica a Fiorano

Tre vescovi per la presentazione del libro ‘Don Eligio. Il parroco di tutti’, domenica a FioranoDomenica 18 giugno 2023 arriva a conclusione la prima tappa del percorso intrapreso dal ‘Comitato per ricordare Don Eligio Silvestri’ della Parrocchia di Fiorano. Viene infatti presentata la pubblicazione “Don Eligio – il parroco di tutti”, curata da Filippo Ferrari e Alberto Venturi, edita da Artestampa Fioranese, che in 192 pagine, 240 immagini, documenti e 50 testimonianze di sacerdoti, parrocchiani, amici, ripercorre la vita di Don Eligio, seguendolo nelle numerose parrocchie di Modena dove ha prestato servizio e il Brasile.

Nasce nel 1921 a Gaggio di Piano nel comune di Castelfranco Emilia. Ordinato sacerdote il 31 marzo 1945, viene inviato come cappellano a Ganaceto, poi a Rivara. Dal 1950 al 1962 è parroco ad Albareto e dal 1962 al 1968 a San Lazzaro,quando la sua vocazione missionaria può realizzarsi grazie alla collaborazione fra la diocesi di Modena e due diocesi del Brasile, per la cura delle parrocchie di Itaberaí e Itauçu.

Torna in Italia nel 1975, per essere vicino agli anziani genitori, ma, con la speranza di ripartire, si mette a disposizione della diocesi per incarichi ‘temporanei’: a Spezzano, a Castelnuovo Rangone, a Montecreto, Magrignana e Aquaria, a Rocca Santa Maria, a Nirano e Fogliano. Nel 1979 accetta la nomina a parroco di Fiorano. Nel 1997, a 76 anni, può tornare in Brasile, fino al 2011, quando la paura di diventare un peso per la comunità, lo convince a tornare in Italia. Ospite della Casa del Clero di Cognento, diventa il punto di riferimento della comunità di Sant’Anna a San Cesario fino al 2016. Muore l’8 novembre 2019 a 98 anni.

Domenica 18 giugno alle ore 17.30, Don Maurizio Setti, missionario in Brasile dove continua l’opera di Don Eligio, celebra la Santa Messa.

Alle ore 19, nel Salone del Pellegrino, si svolge la presentazione con gli interventi di Mons. Giuseppe Verucchi vescovo emerito di Ravenna. Mons. Giacomo Morandi vescovo di Reggio Emilia, Mons. Lino Pizzi vescovo emerito di Forlì-Bertinoro, Don Maurizio Setti, Don Antonio Lumare parroco di Fiorano e rettore del Santuario, Egidio Pagani, coordinatore del Comitato per ricordare Don Eligio Silvestri, Francesco Tosi, sindaco del Comune di Fiorano Modenese, i curatori Filippo Ferrari e Alberto Venturi.

Alle ore 20.15, nello spazio panoramico dietro al Santuario, le resdore della parrocchia hanno organizzato una cena insieme, con la musica di Fabio e Marco (prenotazioni presso la segreteria parrocchiale 0536.58.07.60, oppure presso Luigi Boni 370.307.55.90). Il ricavato della cena sarà devoluto a favore degli alluvionati della Romagna, mentre quello della vendita del libro è destinato alla parrocchia di Fiorano e alla missione di Don Maurizio Setti in Brasile.  La manifestazione si svolge con qualsiasi condizione di tempo.

 

Iren investe oltre 3,5 milioni di euro nella startup Remat per il riciclo di poliuretano da imbottiture

Iren investe oltre 3,5 milioni di euro nella startup Remat per il riciclo di poliuretano da imbottitureIl Gruppo Iren, tramite la controllata Iren Ambiente, ha concluso l’acquisto della maggioranza di ReMat, start-up innovativa attiva nel settore dell’economia circolare, con un investimento complessivo di oltre 3,5 milioni di euro

I dettagli dell’accordo chiuso oggi prevedono un aumento di capitale da parte di Iren Ambiente, che contestualmente rileva tutte le quote in possesso degli angel investors e il complesso di Nichelino (TO), che comprende il sito produttivo sperimentale della start-up. Il nuovo assetto societario vedrà quindi Iren Ambiente possedere una quota pari al 88,43% del capitale sociale di ReMat. Grazie a questa operazione, Iren diventa uno dei principali operatori italiani attivi nella filiera del riciclo del poliuretano, arricchendo la propria presenza nel settore dell’economia circolare

ReMat, fondata nel 2018 da Alessandro Lodo e Francesco Perazzini a Nichelino, in provincia di Torino, ha sviluppato un processo con l’obiettivo di trasformare la filiera del recupero del poliuretano espanso, i cui scarti derivanti dalle lavorazioni industriali e dai settori dell’automotive (imbottiture dei sedili di vetture destinate alla rottamazione) e dell’arredamento (materassi, divani, poltrone) venivano prevalentemente smaltiti in discarica o conferiti ai termovalorizzatori. Un business con un notevole potenziale, considerando che, per i soli materiassi, si stima la dismissione, in Italia, di circa 5 milioni di unità ogni anno.

Grazie all’innovativo trattamento messo a punto dalla start-up, i componenti in poliuretano sono trattati e rivalutati, permettendo di ottenere prodotti con performance tecniche comparabili a quelle del poliuretano nuovo.

Questa operazione, che ha tra gli obiettivi quello di supportare lo sviluppo delle linee impiantistiche della società, consolida un percorso di collaborazione tra Iren e la start-up avviato nel 2021 nell’ambito di IrenUp, programma di Corporate Venture Capital del Gruppo Iren, che affianca le startup Italiane a più alto potenziale nel settore cleantech.

Lo sviluppo dell’attività di ReMat rientra inoltre tra i progetti per cui Iren ha ottenuto un finanziamento legato al PNRR, e che nell’ambito dell’economia circolare ammontano complessivamente a 76 milioni di euro.

Il Gruppo Iren compie un ulteriore passo verso il consolidamento della sua posizione di leader nazionale nel settore dell’economia circolare. Un obiettivo che vogliamo si traduca in best practice innovative e su filiere e settori che presentano significativi margini di sviluppo: è il caso delle terre rare, ad esempio, e lo è appunto anche quello della filiera del poliuretano. In questo modo Iren valorizza un’iniziativa che viene dal territorio e produce benefici per il territorio stesso, mettendo a disposizione le proprie risorse e strutture per lo sviluppo in ottica sostenibile dell’intero sistema Paese” ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo Iren.

Alluvione, sul sito della Regione nuova sezione ‘Domande e risposte’

Alluvione, sul sito della Regione nuova sezione ‘Domande e risposte’Qual è stata la reale portata delle alluvioni di maggio in Emilia-Romagna? In particolare, il 15-17 maggio. Perché i fiumi sono esondati e si sono attivate e riattivate tante frane in Appennino? Si sarebbe potuto evitare? E sulla difesa del suolo, quali le fake news e quali i fatti su quanto realizzato dalla Regione? E adesso: i rimborsi?

Sono 22 le domande e le risposte che la Regione pubblica sul sito  https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione/domande-e-risposte per spiegare l’alluvione e la gestione dell’emergenza.

Cinque le sezioni. La prima sulla reale portata di un evento mai registrato prima nel Paese, con 4,5 miliardi di metri cubi d’acqua caduti in soli 17 giorni.

La seconda spiega come funziona il sistema di protezione civile, il sistema delle allerte, il ruolo del Commissario straordinario e dei volontari.

Un’altra sezione è dedicata ai primi rimborsi, da quelli immediati disponibili già a luglio per i privati cittadini, ai contributi per l’autonoma assistenza di chi, costretto a lasciare la propria abitazione, ha trovato alloggio presso amici, parenti o in altre strutture ricettive.

Una sezione prova a ripercorrere i fatti, smentendo le notizie false che sono circolate dopo l’alluvione. Dall’audio con la voce contraffatta del presidente Bonaccini, all’impiego di 55 milioni di euro in realtà destinati alla navigazione commerciale sul Po, dagli interventi di difesa del suolo alla reale situazione delle casse d’espansione, in particolare in Romagna. E poi i 74 cantieri di protezione civile già avviati per fronteggiare l’emergenza.

Infine, le informazioni sul Fondo di solidarietà europeo e come funziona e il sito per raccontare, giorno per giorno, l’andamento della raccolta fondi regionale.

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 giugno 2023

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 16 giugno 2023Sereno o poco nuvoloso, salvo addensamenti pomeridiani associati a precipitazioni sparse sui rilievi di crinale. Temperature minime comprese tra 15 e 19 gradi; massime comprese tra 24 e 28 gradi. Venti deboli variabili. Mare poco mosso.

(Arpae)

Alluvione: 127mila euro per l’Emilia-Romagna dall’Agenzia dell’Entrate

Alluvione: 127mila euro per l’Emilia-Romagna dall’Agenzia dell’EntrateAmmontano a oltre 127mila euro i fondi donati complessivamente dal personale dell’Agenzia delle Entrate e di Agenzia delle entrate-Riscossione a favore delle comunità colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna.

Le somme, raccolte con il sostegno del Comitato unico di garanzia (Cug) dell’Agenzia delle Entrate, saranno devolute a supporto delle attività dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e della Protezione civile dell’Emilia-Romagna, tuttora impegnate a fronteggiare l’emergenza.
Per le donazioni è stata utilizzata un’applicazione che, direttamente dalla rete intranet, ha consentito ai dipendenti di destinare a questa iniziativa di solidarietà una parte dello stipendio, in maniera semplice e sicura.

Alluvione, rate dei mutui sospese anche per gli agricoltori: un’ordinanza della Protezione civile

Alluvione, rate dei mutui sospese anche per gli agricoltori: un’ordinanza della Protezione civileAnche gli agricoltori titolari di mutui relativi a edifici sgomberati o inagibili, o attività agricole divenute improduttive per effetto di alluvione o frane, potranno chiedere agli istituti di credito una sospensione delle rate fino all’agibilità (o all’abitabilità) dell’immobile e alla riattivazione del terreno produttivo, comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza.

Lo stabilisce un’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile, Fabrizio Curcio, in merito a ulteriori interventi urgenti di Protezione civile a seguito delle avverse condizioni meteorologiche che, a partire dal 1^ maggio 2023, hanno colpito il territorio delle province di Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini.

“Mentre le quasi 21mila aziende agricole colpite da alluvione o frane stanno facendo i conti con le perdite e i danni subiti, come Regione continuiamo a lavorare per definire le stime e i primi provvedimenti da attuare, in un confronto costante con agricoltori e allevatori e, al tempo stesso, con il Governo e la Commissione Ue- commentano Irene Priolo e Alessio Mammi, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna con delega alla Protezione civile e assessore all’Agricoltura-. La nostra richiesta, accolta, di sospendere i mutui anche per gli agricoltori e per i terreni agricoli colpiti da alluvione o franati è una delle misure che verranno messe in campo a sostegno di un settore che ha riportato danni pluriennali, e su cui la Regione sta già intervenendo con risorse proprie”.

L’ordinanza
L’articolo 8 dell’ordinanza sancisce che i soggetti titolari di mutui relativi a edifici sgomberati o inagibili, o alla gestione di attività di natura commerciale ed economica, anche agricola, svolte negli stessi edifici, o ancora – nel caso dell’agricoltura – effettuata nei terreni franati o alluvionati, hanno diritto di chiedere agli istituti di credito e bancari una sospensione delle rate dei mutui, optando tra la sospensione dell’intera rata e quella della sola quota capitale. Questo fino all’agibilità o all’abitabilità dell’immobile e comunque non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza come nel caso dei terreni agricoli. La richiesta di sospensione delle rate andrà fatta presentando un’autocertificazione del danno subito.

Sulla A14 annullate le chiusure dell’uscita della stazione di Cesena

Sulla A14 annullate le chiusure dell’uscita della stazione di CesenaSulla A14 Bologna-Taranto, sono state annullate le chiusure dell’uscita della stazione di Cesena, previste nelle notti di mercoledì 14 e giovedì 15 giugno, rispettivamente per chi proviene da Pescara e da Ancona.

Rimane confermata, come da programma, la chiusura della suddetta stazione, in uscita da Bologna, dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 14, alle 6:00 di giovedì 15 giugno.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Cesena nord.

Alluvione, sopralluogo del presidente Bonaccini a Roncofreddo, sull’Appennino cesenate

Alluvione, sopralluogo del presidente Bonaccini a Roncofreddo, sull’Appennino cesenateSopralluogo del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a Roncofreddo (Forlì-Cesena) per fare il punto sull’emergenza frane e sulle decine di strade locali ancora chiuse a causa dell’ondata di maltempo del 15-17 maggio. Il presidente ha incontrato i sindaci Sara Bartolini (Roncofreddo), Silverio Zabberoni (Borghi), Mauro Graziano (Longiano) e Tania Bocchini (Sogliano al Rubicone). Presente Enzo Lattuca, presidente della Provincia.

“La mia presenza qui- ha affermato Bonaccini- ha anche il valore di dire ai sindaci e a queste comunità che nessuno sarà lasciato solo. Noi e l’intero sistema regionale siamo pronti a fare la nostra parte, ma abbiamo bisogno che le istituzioni nazionali e quelle europee ci stiano vicine, perché servono risorse e procedure speciali che ci consentano di rialzarci e ripartire”.

Solo in provincia di Forlì-Cesena sono 485 gli smottamenti monitorati, di cui una trentina di entità rilevante. Ben 142, praticamente la totalità, le strade locali e provinciali che hanno subito chiusure parziali o totali. Fin dall’inizio dell’emergenza, proseguono i sopralluoghi dei tecnici per verificare l’entità dei danni. Sono già previsti 4 milioni di euro per interventi in somma urgenza e la prossima settimana aprirà il cantiere sulla Strada Provinciale 88 di Monte Tiffi, fondamentale per rendere raggiungibile una frazione, oggi quasi totalmente isolata, dove vive circa un centinaio di persone.

“Strade e frane restano la nostra priorità per garantire a cittadine e cittadini, famiglie e imprese il diritto fondamentale di muoversi e lavorare. Per questo rinnoviamo l’appello al Governo affinché siano stanziate risorse al più presto per coprire gli interventi in somma urgenza che fino a oggi stanno finanziano la Provincia e piccoli Comuni”, ha sottolineato il presidente della Regione, che domani sarà a Roma con la delegazione dell’Emilia-Romagna al tavolo permanente sull’alluvione fra Governo ed Enti locali convocato a Palazzo Chigi dal ministro Nello Musumeci. “Porteremo un rendiconto più aggiornato dei danni e la lista degli interventi più urgenti. Già oggi la prima stima dei danni alla viabilità locale è di oltre un miliardo di euro”, ha concluso Bonaccini.

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