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giovedì, 3 Luglio 2025
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Tennis, Master Regionale: Matteo Grotti dello Sporting sul gradino più alto del podio

Tennis, Master Regionale: Matteo Grotti dello Sporting sul gradino più alto del podioSi è concluso domenica scorsa 6 novembre il Master Regionale, circuito Joma, riservato ai giocatori ed alle giocatrici dell’Emilia Romagna che hanno raggiunto il miglior ranking nei tornei giovanili nella stagione 2022 e che si è disputato in due differenti sedi. I maschi hanno giocato sui campi del CT Equitazione di Reggio Emilia mentre le femmine hanno giocato sui campi del Club La Meridiana.

In entrambe le categorie, lo Sporting Club Sassuolo era presente con una nutrita rappresentanza, ben nove atleti. A rappresentare lo Sporting nella categoria maschile vi erano Andrea Anceschi, Mattia Ballarini, Matteo Grotti e Samuele Michelini nell’under 10, i fratelli Lorenzo e Giovanni Neri nell’under 12 e Alberto Nicolini nell’under 14. Nella categoria Under 10 è arrivato il risultato più interessante, Matteo Grotti, vincendo una bellissima finale con il punteggio di 7/5 6/3 ha conquistato il gradino più alto del podio ai danni di Filippo Terenzi, testa di serie 2 del tabellone. Un ottimo successo è stato ottenuta da Lorenzo Neri nell’under 12, sconfitto solamente in finale da Riccardo Pastrav mentre nell’under 14, Alberto Nicolini si è fermato in semifinale sconfitto dal romagnolo Beniamino Savini con il punteggio di 7/5 7/5.

Nella categoria femminile, per lo Sporting erano impegnate Gaia Migliorini nell’under 12 e Carlotta Venera nell’under 14. Quest’ultima ha raggiunto la semifinale dove ha dovuto cedere ad Ekaterina Cazac, vincitrice poi del torneo.

Formigine 5 Stelle: “Sindaco Costi: alloggi (e cemento) sì ma confronto pubblico no!”

Formigine 5 Stelle: “Sindaco Costi: alloggi (e cemento) sì ma confronto pubblico no!”“Nell’ultimo Consiglio comunale svoltosi il 27 ottobre, la solita maggioranza “bulgara”, ha definitivamente attribuito diritti edificatori ai privati proponenti della 2° Variante del Piano Operativo Comunale”. Così Saverio Iacoi, Capogruppo MoVimento 5 Stelle Formigine.

“Nella area verde e agricola di via Erri Billò a Casinalbo, è prevista la costruzione di ben 36 alloggi oltre alla potenzialità edificatoria della restante area fino al torrente Cerca.

In un’altra area verde di Colombaro, a ridosso del campo da golf, sono previsti altri 48 alloggi oltre ad una residenza turistico-alberghiera.

In via Focherini (ex Cantina sociale) la ditta Ferruccio Frascari – acquirente del comparto dopo la fallita Di Matteo S.r.l. – potrà edificare 127 alloggi che sono aumentati rispetto ai 90 iniziali acquisendo altre aree da privati in piena campagna in fondo a via XX settembre.

Nel comparto Ex Maletti resta un numero di alloggi impressionante pari a ben 78 alloggi ed un carico urbanistico che invece di alleggerire il centro di Casinalbo lo appesantisce”.

Ma tali capacità edificatorie concesse ai privati a fronte di cosa sono state approvate?

In via Erri Billò, apprendiamo che la famiglia Zini cederà il terreno su cui dovrà sorgere – non si sa quando – la nuova scuola di Casinalbo, realizzerà una ciclabile sul torrente Cerca (utilità Sindaco?) e cederà il terreno per 12 alloggi di edilizia convenzionata – si badi bene – non sociali – per future giovani coppie.

A Colombaro, dalla ditta che gestisce il Golf Club, si ottiene un pezzo di ciclabile sulla via Vandelli fino a Montale.

Per l’ex Cantina i privati proprietari dei terreni in fondo a via XX settembre, a fronte dell’edificabilità per ben 20 appartamenti più quelli di edilizia convenzionata, dovranno farsi carico solo di un po’ di giostre, mentre la ditta Ferruccio Frascari non perde granché per recuperare la facciata della ex-Cantina dato che ottiene gratuitamente la possibilità di costruire altri 20 alloggi in via Focherini da mettere poi in vendita – aggiunge il Capogruppo del MoVimento 5 Stelle Formigine – .

Insomma nulla di nuovo sotto il sole.

Quest’accelerazione sul consumo di territorio non è passata inosservata e registriamo come segnale positivo l’attivismo dimostrato di recente da vari cittadini formiginesi costituitisi nel Comitato “Formigine Attiva”.

La grande mobilitazione cittadina dell’ultimo periodo, ci ha sostenuti nell’azione portata a vanti dal MoVimento 5 Stelle sia nella riunione dei Capigruppo che in Consiglio Comunale affinché il dibattito e la votazione sul Piano Operativo Comunale venisse rinviato.

Il Sindaco inizialmente aveva mostrato disponibilità in consiglio di frazione, ci si aspettava un incontro pubblico con i Cittadini e con il Comitato per approfondire le problematiche che esso ha sollevato e che anche noi condividiamo. Il focus è sul vertiginoso aumento del traffico su via Erri Billò, sull’eccessivo carico urbanistico che impatterà sui residenti, sulla rilevante cementificazione di un’enorme area verde e agricola. Inoltre ci si chiede che intenzioni si hanno sulle aree interessate delle attuali scuole: non era più opportuno ristrutturarle e/o limitarsi ad espropriare solo l’area necessaria senza avventurarsi in operazioni urbanistiche? Interventi e strategia che potrebbe determinare come unico effetto concreto, guadagni spropositati per pochi privati a discapito del bene comune.

Purtroppo la risposta della maggioranza PD e del Sindaco Costi alle istanze presentate, è stato uno sconcertante e desolante “NO, andiamo avanti!”.

Questo atteggiamento non ci ha affatto sorpresi, purtroppo non si contano le volte in cui abbiamo assistito alla tutela di interessi privati piuttosto che attuare serie politiche finalizzate al consumo di territorio zero e coadiuvate con l’attuazione di strategie che rendano la mobilità sostenibile contenendo i carichi urbanistici nei vari comparti del territorio formiginese”.

“La nostra linea politica non va nella direzione di azzerare gli interessi dei privati ma quella di rilevare le criticità e dire no alla cementificazione eccessiva di molte aree verdi del nostro territorio (in via Erri Billò come in via Focherini come attorno al Golf Club di Colombaro), e mantenere sempre aperto un confronto con i cittadini.

Un sano dibattito, anche aspro e che vede contrapporsi posizioni molto distanti è da ritenersi sempre prezioso, ma soprattutto, ci si confronta prima che le decisioni siano prese, farlo dopo avere votato non avrebbe senso e contribuirebbe al fenomeno della disaffezione dalla politica che purtroppo abbiamo registrato anche nell’ultima tornata elettorale dove l’astensione è deflagrata” conclude Saverio Iacoi.

Cambio al Comando del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia-Romagna”

Cambio al Comando del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia-Romagna”Questa mattina nella caserma “Corrado Mazzoni”, alla presenza delle Autorità civili e militari di Bologna e del Comandante della 1^ Brigata Mobile Carabinieri di Roma, Gen. B. Giovanni Adamo, ha avuto luogo la cerimonia di cambio del Comando del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia-Romagna” tra il Colonnello Alberto Santini, destinato al Comando Legione Carabinieri Veneto, quale vice comandante ed il Colonnello Gabriele Stifanelli.

La cerimonia si è svolta con lo schieramento della bandiera di guerra del 5° Reggimento Carabinieri “Emilia Romagna”, i gonfaloni del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, della città metropolitana ed i labari delle associazioni dell’Arma in congedo, di tre compagnie di formazione del Reggimento, della fanfara della scuola allievi marescialli di Firenze e una rappresentanza del CO.BA.R. e del centro sportivo Carabinieri.

 

Il Colonnello Gabriele Stifanelli

Originario di Lecce – 54 anni – sposato ha un figlio.

È laureato in giurisprudenza. Ha frequentato il 171° corso dell’accademia militare di Modena e la scuola ufficiali dei Carabinieri a Roma. Proviene dal Comando Provinciale di Ferrara, con precedenti esperienze a Prato, quale Comandante Provinciale a Bologna con incarico di Stato Maggiore presso la Legione Carabinieri Emilia Romagna, a Sassari, quale comandante del Reparto Operativo, a Castellaneta (TA), a Pesaro e Andria quale comandante di compagnia. Ritorna nell’organizzazione mobile dell’Arma dopo 26 anni, in quanto aveva prestato servizio come primo incarico nel grado di ufficiale presso l’11° Battaglione Puglia.

È decorato con la medaglia di ufficiale al merito della Repubblica, con la medaglia d’oro al merito del lungo comando, con la croce d’oro per l’anzianità di servizio.

Nasce ‘La Via è una’: un docu-film per raccontare la Via Vandelli, prima strada della modernità

Nasce ‘La Via è una’: un docu-film per raccontare la Via Vandelli, prima strada della modernitàRaccontare la Via Vandelli e il territorio che attraversa in un film documentario che ripercorre l’impresa di Giulio Ferrari, fisico teorico con la passione del cammino che l’ha riportata alla luce dopo una lunga ricerca su documenti storici, corrispondenza epistolare attribuita al suo progettista Domenico Vandelli e antiche mappe. Questo l’intento de ‘La Via è una’, il progetto abbracciato dall’Associazione Carta Bianca – nella persona del suo presidente Giulio Filippo Giunti – che ha catalizzato l’attenzione della Fondazione di Modena la quale, a sua volta, ha dato il via a un’azione propositiva di sistema con le fondazioni di origine bancaria di Lucca e Carrara per sostenere la produzione del documentario. A queste si sono aggiunti lungo la strada anche il Comune di Massa, l’Unione Terre di Castelli e l’Unione dei Comuni della Garfagnana.

La Via Vandelli – oggi al quarto posto tra i luoghi del cuore FAI, il più grande censimento spontaneo del patrimonio culturale italiano che dal 2003 ha raccolto 9,6 milioni di voti in favore di oltre 39mila luoghi in più di 6.500 comuni italiani – è stata progettata nel ‘700 dall’abate matematico Vandelli, originario di Levizzano Rangone, per collegare il Ducato di Modena alla Toscana e garantire agli Este l’accesso al mare. La strada attraversa due regioni, tre province e ventidue comuni: nella provincia di Modena passa da Modena città, Castelnuovo Rangone, Formigine, Maranello, Castelvetro di Modena, Sassuolo, Prignano sulla Secchia, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Polinago, Lama Mocogno, Riolunato, Pievepelago e Frassinoro.

Per quanto riguarda la provincia di Lucca, attraversa San Pellegrino in Alpe, con i comuni di Castiglione di Garfagnana, Pieve Fosciana, Castelnuovo di Garfagnana, San Romano in Garfagnana, Camporgiano, Careggine e Vagli Sotto. Infine, si arriva nella provincia di Massa Carrara con il passaggio dal passo della Tambura a Marina di Massa, attraverso il comune di Massa.

Considerata la prima strada della modernità, nei secoli la Via Vandelli è stata sopraffatta dall’urbanizzazione e cementificazione da una parte e dall’abbandono dall’altra. Ne rimangono visibili alcuni lunghi tratti: il resto sopravvive nelle leggende alimentate dagli abitanti del territorio che la strada attraversa. Al compimento dei suoi 40 anni, dopo una minuziosa ricerca d’archivio su antiche mappe e documenti, Giulio Ferrari ha deciso di mettersi in cammino per riportare alla luce la ‘strada di casa’, determinato a ricostruire in modo scientifico il percorso originale progettato tre secoli prima. Ha poi realizzato un sito dedicato alla Via Vandelli – www.viavandelli.com – riportando fortemente all’attenzione del pubblico la strada e il suo territorio. “Il mio desiderio iniziale era camminare la Via Vandelli sul suo percorso originale settecentesco: un tributo quasi intimo verso la strada che è sempre stata presente nella mia vita – il suo commento –. Per ricostruirne il tracciato è stato naturale applicare il rigore della mia formazione scientifica”.

Oggi la Via Vandelli, anche grazie al lavoro di Giulio, vede aumentare costantemente il numero e l’apprezzamento delle persone che la percorrono a piedi e in bicicletta.  Raccontare la sua impresa – affidata a Giulio Filippo Giunti che, con la collaborazione dello sceneggiatore Maurizio Dall’Acqua, dirigerà il documentario – è un’occasione per promuovere la via e il territorio che attraversa, e farla conoscere al sempre più̀ ampio pubblico di appassionati di cammini, natura e turismo lento.

“Quello che mi ha affascinato nella storia di Giulio è la combinazione del rigore scientifico adottato nella sua ricerca e del sentimento che nutre per quella che lui stesso chiama la ‘strada di casa’”, racconta Giunti.

Il progetto è in fase di sviluppo: sono stati svolti alcuni sopralluoghi ed è in fase di scrittura la prima versione del soggetto. Le riprese verranno fatte a giugno 2023, la fase di post-produzione si chiuderà nell’autunno dello stesso anno.

Tra i protagonisti del film anche l’Archivio di Stato di Modena, che collabora al progetto in quanto in linea con l’attività̀ di valorizzazione del patrimonio archivistico: nei suoi spazi saranno realizzate alcune riprese che avranno ad oggetto mappe e documenti riconducibili a Domenico Vandelli.

La partnership pubblico privato che sostiene il progetto del docufilm condivide l’importanza di un’operazione che, oltre a creare un ponte tra diverse realtà, permette di avere importanti ricadute sul territorio, in particolare su quello dell’Appennino tosco-emiliano e delle Apuane, offrendo nuovi stimoli al settore turistico dei luoghi coinvolti: alberghi, B&B e agriturismi che si trovano lungo la Via Vandelli, così come tour operator e guide turistiche.

Sono infatti 90 gli alloggi recensiti attivi lungo il percorso, dove gli escursionisti hanno pernottato sul cammino. Di questi, 53 si trovano in provincia di Modena (esclusa Modena città), 26 in provincia di Lucca e 2 in provincia di Massa (escluse le città di Massa e Marina di Massa). Il cammino della Via Vandelli ha già̀ permesso di rimanere in attività̀ a diversi luoghi ricettivi dell’alto Frignano: tra questi troviamo i due alberghi e i due rifugi a San Pellegrino in Alpe, dove ha riaperto anche l’antico ospitale a cura del parroco proprio per via dell’alto afflusso di viandanti. A Torre Maina, Sassuolo, Serramazzoni, Pavullo nel Frignano, Lama Mocogno, Borra e La Santona stanno nascendo B&B per ospitare i camminatori; a Poggio in Garfagnana sta aprendo un nuovo agriturismo; a Villetta San Romano l’albergo di famiglia presente ha potuto rimanere aperto grazie ai viandanti e il rifugio ‘Nello Conti’ sulle Apuane ha avuto un aumento di pernottamenti tale da permettere la ristrutturazione. Negli ultimi due anni hanno già̀ percorso la Via Vandelli persone da tutt’Italia ed escursionisti esteri provenienti da Francia, Germania, Svizzera e paesi scandinavi; sempre nel 2021 è iniziata l’attività̀ di tour sulla Via Vandelli del cammino completo di una settimana o di qualche tappa, organizzati con tour operator e guide del territorio.

Il percorso della Via Vandelli: in blu il cammino che percorrono oggi i viandanti, in rosso il percorso originale settecentesco della strada, visibile solo dove il cammino non si sovrappone

 

Anas ricorda l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali dal 15 novembre

Anas ricorda l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali dal 15 novembreAnas ricorda che a partire dal 15 novembre sarà in vigore l’obbligo di catene a bordo o pneumatici invernali sulle strade statali maggiormente esposte al rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. Sul tratto appenninico della strada statale 3 bis “Tiberina” (E45) l’obbligo è invece già in vigore dal 1° novembre tra gli svincoli di Canili (km 162,698) e Sarsina Nord (km 195,000) fino al 30 aprile.

Fino al 15 aprile 2022 l’obbligo riguarda:

– la statale NSA 313 “di San Lazzaro” dal km 0 al km 7,900, in Comune di San Lazzaro di Savena (BO);

– il “Raccordo Autostradale Ferrara – Porto Garibaldi”, dal km 0 al km 49,282;

– la strada statale 3bis “Tiberina” (E45): da Sarsina (km 195,000) fino a Ravenna al km 250,565;

– la strada statale 9 “Via Emilia”: in tratti saltuari tra il km 0 a Rimini e il km 255,568 in provincia di Piacenza (confine regionale);

– la strada statale 9 VAR “Tangenziale Nord Ovest di Parma”; dal km 0 al km 18,644 e la statale 9 VAR/A “Tangenziale Sud di Parma” dal km 0 al km 13,177;

– la strada statale 12 “dell’Abetone e del Brennero”: da Faidello (km 91,450) al km 176,264 a Modena, e dal km 189,654 sempre a Modena al confine regionale (km 225,374);

– la strada statale 12 Dir “Variante di Pievepelago”, dal km 0 al km 19,875 in provincia di Modena;

– la strada statale 12 VAR/A “Variante di Mirandola” dal km 0,000 al km 6,816;

– la strada statale 16 “Adriatica” saranno interessati diversi tratti dal confine regionale in provincia di Ferrara (km 69,514) al confine regionale in provincia di Rimini (km 223,410). Inoltre il provvedimento interesserà la “Variante di Alfonsine” dal km 0 al km 8,573 e la “Variante di Argenta” dal km 0 al km 7,320;

– la strada statale 45 “di Val di Trebbia”: da Gorreto, nel Comune di Ottone (km 61,720) a Piacenza (km 138,000);

– la strada statale 62 “della Cisa”: dal passo della Cisa (km 56,214) al km 111,260 a Parma;

– la strada statale 63 “del Valico del Cerreto”: dal passo del Cerreto (km 35,691) alla al km 105,000 a Reggio Emilia. Il provvedimento interessa anche della statale 63 Var “Variante di Bocco”, dal km 0 al km 1,500, in provincia di Reggio Emilia;

– la strada statale 64 “Porrettana”: da Ponte della Venturina (km 31,110) a Borgonuovo (km 75,875), e dal km 100 in Comune di Bologna al km 126 a Ferrara. Interessata dall’obbligo anche la statale 64 Var “Variante di Sasso Marconi” dal km 0 al km 8,782 e dal km 0 al km 6,950 la statale 64 Var/A “di Gaggio Montano” in provincia di Bologna;

– la strada statale 67 “Tosco Romagnola”: da Osteria Nuova (confine regionale al km 142,269) al km 187,890 in provincia di Forlì Cesena e dal km 195,700 al km 213,511 a Ravenna e dallo svincolo di Classe (km 217,277) al km 232,377;

– la strada statale 72 “di San Marino”: dal km 0 al km 10,654;

– le strade statali 309 “Romea” dal km 0 a Ravenna al confine regionale (km 55,730) e la 309 Dir nell’intero tratto dalla zona industriale nord di Ravenna (rotatoria località Bassette) allo svincolo A14dir – SS16;

– la strada statale 10 “Padana Inferiore”: dal km 164,878 (innesto con la SS 412) a Piacenza (km 217,258);

– la strada statale 65 “della Futa ”: da confine reginale con la Toscana (km 61,695) all’innesto con la Fondovalle Savena (km 90,775) e la strada statale 65 Bis “Fondovalle Savena” dal km 0,000 al km 8,307;

– la strada statale 71 “Umbro Casentinese Romagnola”: dal km 214,050 al km 254,920 (ma il tratto Anas Emilia Romagna non va dal km 0 al km 45,660?);

– la strada statale 253 “S. Vitale”: da Bologna (km 5,777) all’innesto con la Trasversale di Pianura (km 27,180) e la strada statale 253 bis “Trasversale di Pianura” dal km 0,000 al km 43,061;

– la strada statale 255 “di S. Matteo Decima”: dal km 56,569 (Mirabello)  al km 64,072 (innesto con SP 496);

– la strada statale 258 “Marecchia”: dal km 33,520 (confine regione Toscana) al km 86,580 (innesto con SS 16 a Rimini);

– la strada statale 343 “Asolana”: tra Parma (km 4,340) al confine con la Lombardia (km 23,214);

– la strada statale 357 “di Fornovo”: tra Castelguelfo (km 0,000) e Fornovo di Taro (km 19,020);

– la strada statale 412 “Val Tidone”: tra Castel San Giovanni (km 45,765) al confine con la Lombardia (km 74,150);

– la strada statale 413 “Romana”: tra Carpi (km 50,211) e l’innesto con la SS9 a Modena (km 63,500);

– la strada statale 461 “del Passo del Penice”: tra il confine con la Lombardia (km 42,670) e l’innesto con la SS 45 a Bobbio (km 56,224);

– la strada statale 468 “di Correggio”: tra la provincia di Modena (km 0,000) e e la provincia di Ferrara (km 85,456);

– la strada statale 495 “di Codigoro”: tra Consandolo (km 3,905) e Mezzogoro (km 49,230);

– la strada statale 496 “Virgiliana”: a Ferrara tra l’innesto con la SP 255 (km 62,335) e l’innesto con la SS 16  (km 64,380);

– la strada statale 523 “del Colle di Cento Croci”: tra Berceto (km 0,000) ed il confine con la Liguria (km 46,834);

– la strada statale 568 “di Crevalcore”: dal km 0,000 al km 37,245 e la strada statale 568 Var “Tangenziale di S. Giovanni in Persiceto” dal km 0,000 al km 6,060;

– la strada statale 569 “di Vignola”: dal km 23,992 al km 42,750 e la strada statale 569 bis  dal km 0,000 al km 7,330;

– la strada statale 623 “del Passo Brasa”: dal km 0,220 al km 83,324;

– la strada statale 654 “di  Val Nure”: dal km 0,952 al km 74,310 (confine con la Liguria);

– la strada statale 665 “Massese”: dal km 5,846 al km 71,577;

– la strada statale 722 “Tangenziale Di Reggio Emilia”: dal km 0,000 al km 7,285; e sulla strada statale 722 var dal km 0,000 al km 9,250;

– la strada statale 723 “Tangenziale Ovest di Ferrara” dal km 0,000 al km 8,000 e la statale 723 Dir  “Tangenziale di Ferrara” dal km 0 al km 0,800;

– la strada statale 724 “Tangenziale Nord di Modena e Diramazione per Sassuolo”: dal km 0,000 al km 19,200 nelle tratte di competenza, la statale 724 Dir “Tangenziale di Modena” dal km 0,000 al km 5,080 ed inoltre la statale 724 Dir/a “Tangenziale Sud di Modena” dal 0,000 al km 6,500;

– la strada statale 725 “Tangenziale di Piacenza”: dal km 0,000 al km 7,210;

– la strada statale 726 “Tangenziale di Cesena”: dal km 22,361 al km 31,980;

– la strada statale 727 “Tangenziale Di Forlì”: dal km 0,000 al km 7,285 e la statale 727 Bis “Tangenziale Di Forlì” dal km 0 al km 7,962;

L’obbligo è segnalato su strada tramite apposita segnaletica verticale, ha validità anche al di fuori dei periodi indicati in caso di condizioni meteorologiche caratterizzate da precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio e riguarda tutti i veicoli a motore, ad esclusione di ciclomotori e motocicli.

L’ordinanza è emanata nel rispetto delle vigenti norme che disciplinano la circolazione stradale (Codice della Strada).

Volley, BSC Materials fa visita a Busto nel primo turno infrasettimanale di Regular Season

Volley, BSC Materials fa visita a Busto nel primo turno infrasettimanale di Regular SeasonIl Campionato preme sull’acceleratore e la BSC Materials non vuole fermarsi: domani – mercoledì 9 novembre – è infatti in programma il primo turno infrasettimanale di Regular Season, valido per la quarta giornata di Regular Season.

Capitan Dhimitriadhi e compagne faranno visita alla corazzata Futura Volley Busto Arsizio, formazione solida ed esperta, tra le principali candidate alla Promozione finale in Serie A1. Reduce dalla sconfitta della scorsa domenica contro Brescia, Busto ha sin ad ora conquistato sei punti, frutto della vittoria all’esordio contro Mondovì e del successo contro Montale nella seconda giornata.

A presentare il match in casa BSC Materials è come di consueto Coach Venco: “Domani affronteremo il primo turno infrasettimanale e ci arriviamo bene. Siamo tranquilli dopo le buone prestazioni delle scorse settimane anche se forse un pelino affaticati, visto che lunedì non abbiamo riposato ma abbiamo preferito fare dieci giorni no stop per poi riposarci giovedì dopo appunto la gara contro Busto. In palestra stiamo lavorando bene ed arriviamo a questa partita positivi: arriviamo da delle prestazioni confortanti e soprattutto in crescita.

Dall’altra parte della rete troveremo Busto che a mio parere è una delle due formazioni più in forma ed accreditate del nostro Girone, per la storia della Società e per il roster che è stato allestito durante l’estate. In più c’è da aspettarsi che domani scenderanno in campo particolarmente agguerrite, considerata la sconfitta della scorsa domenica contro Brescia. Noi come sempre andiamo in campo per fare il nostro gioco, senza preoccuparci troppo dell’avversario. L’obiettivo è testarci e valutare la nostra capacità di reazione di fronte ad una delle big del Campionato: in casa contro Brescia abbiamo fatto bene, ora c’è da capire se riusciremo a ripeterci anche in trasferta”.

Quella di domani sarà per Coach Venco una partita particolare, visto che dall’altra parte della rete troverà la figlia Clara, palleggiatrice bustocca: “Per la prima volta troverò mia figlia dall’altra parte della rete: in passato ho allenato Clara, ma non abbiamo mai giocato contro… sarà sicuramente emozionante, anche perché ci sarà tutta la famiglia”.

Sabato e domenica a Formigine la festa del Cioccolato

Sabato e domenica a Formigine la festa del CioccolatoSabato 12 e domenica 13 novembre si terrà la prima edizione di “Choccolat”, la festa del cioccolato che animerà la piazza di Formigine con il Cibo degli Dei. Un appuntamento che inonderà di sapori il centro storico, con il coinvolgimento di alcuni tra i migliori maestri cioccolatieri e pasticceri da tutt’ Italia e non solo.

Non mancheranno inoltre i laboratori e gli artisti di strada per tutto l’arco del weekend con un fitto programma. Per tutta la durata della kermesse saranno aperti tutti i ristoranti del centro con menù a tema e diversi appuntamenti di degustazione.

La manifestazione, ad ingresso libero, è patrocinata dal Comune di Formigine e organizzata da Feed n Food.

Reintegro operatori sanitari non vaccinati: dalla Cabina di regia regionale l’invito a evitare di ricollocarli in reparti adibiti alla cura di persone fragili

Reintegro operatori sanitari non vaccinati: dalla Cabina di regia regionale l’invito a evitare di ricollocarli in reparti adibiti alla cura di persone fragili
foto: Roberto Brancolini

Le Aziende sanitarie dovranno effettuare una attenta valutazione delle attività a cui saranno adibiti gli operatori sanitari non vaccinanti e reintegrati per effetto delle scelte del governo, evitando che siano collocati in reparti in cui vi siano pazienti prevalentemente affetti da patologie che riducono in maniera significativa le difese immunitarie, come ad esempio trapiantati di organo solido o di midollo, malattie oncoematologiche, malattie in trattamento immunosoppressivo, etc.

In più, per il reintegro degli operatori non vaccinati si dovrà mantenere l’obbligo dell’utilizzo rigoroso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie e il rispetto delle norme igienico comportamentali.

Sono alcune delle indicazioni emerse dalla riunione della Cabina di regia Covid della Regione Emilia-Romagna per il reintegro degli operatori sanitari che si sono sottratti all’obbligo di vaccinazione anti-Covid, come stabilito dal Ministero della Salute lo scorso 31 ottobre.

Le indicazioni sono contenute in un documento che la Direzione generale dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute sta per inviare alle Aziende sanitarie e agli altri enti e organismi della sanità pubblica e privata dell’Emilia-Romagna.

Inoltre, le Aziende Sanitarie dovranno mantenere in essere per tutti gli operatori “i programmi di screening previsti e potranno valutare in rapporto a situazioni specifiche, come l’insorgenza di focolai tra pazienti e operatori, l’adozione di ulteriori misure di prevenzione”.

“La scelta antiscientifica, non basata sull’Evidence Base Prevention – si legge ancora nel documento messo a punto dalla Cabina di regia -, del rifiuto alla vaccinazione ha quindi riguardato una esigua parte di sanitari, che niente modifica riguardo al successo ed all’efficacia della campagna vaccinale. La vaccinazione risulta tuttora un presidio sanitario imprescindibile per la tutela della salute pubblica ed in particolar modo per i soggetti più fragili”.

La vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19 in Emilia-Romagna è stata somministrata, infatti, a una percentuale maggiore del 90% della popolazione, “consentendo una forte riduzione della patogenicità e modificando profondamente la situazione epidemiologica rispetto alla fase iniziale. Gli operatori sanitari hanno aderito in maniera massiva alla vaccinazione, assicurando la copertura complessiva del 99,4% di professionisti, tecnici e amministrativi della sanità pubblica”.

In Emilia-Romagna sono complessivamente 467 gli operatori della sanità non vaccinati, ovvero lo 0,64% del personale dipendente al 31 ottobre. In particolare, di questi 166 sono infermieri, 88 gli operatori socio-sanitari, 14 i medici dipendenti delle aziende, 21 quelli di medicina convenzionata.

Al via la nuova Politica agricola comunitaria 2023-27 in Emilia-Romagna nei settori dell’ortofrutta e delle patate

Al via la nuova Politica agricola comunitaria 2023-27 in Emilia-Romagna nei settori dell’ortofrutta e delle patateEntra nel vivo la nuova Pac 2023-27 in Emilia-Romagna. Le associazioni e le organizzazioni di produttori del settore ortofrutticolo e di quello pataticolo hanno presentato alla Regione i rispettivi programmi operativi sui quali viene organizzato il mercato comune dell’ortofrutta e che consentono l’accesso ai sostegni finanziari previsti dalla normativa comunitaria.

“I produttori e le loro organizzazioni, in particolare quelli del settore frutticolo e pataticolo- afferma l’assessore regionale all’Agricoltura Alessio Mammi- hanno dimostrato prontezza nel cogliere le opportunità offerte e le sfide introdotte dalla nuova politica comunitaria” .

“I settori di ortofrutta e patate stanno attraversando un momento di difficoltà- prosegue Mammi- ma sono pronte al rilancio di asset fondamentali per l’economia agroalimentare del nostro territorio. Come Regione abbiamo fatto di tutto per mettere a disposizione gli strumenti della Pac che consentono di sviluppare una nuova progettualità, contando su un incremento degli aiuti per costituire il plafond finanziario che può essere sviluppato fino a sette anni per l’ortofrutta e a cinque per le patate. Il nostro obiettivo è sostenere il reddito delle imprese e garantire il lavoro in un settore strategico per l’intero sistema regionale”.

La Regione punta su azioni di ricerca, investimenti per l’innovazione sia nelle imprese agricole sia nei centri di lavorazione, sostegni a una ortofrutticoltura di precisione attenta alla riduzione dell’impatto ambientale e ai cambiamenti climatici.

Per l’ortofrutta sono stati presentati all’assessorato Agricoltura della Regione sette programmi operativi da parte di sei Associazioni di organizzazioni di produttori.

Nell’insieme i programmi avranno un valore di 157 milioni di euro, calcolato sul valore della produzione commercializzata dichiarata di 1,6 miliardi di euro. Il contributo previsto da parte dell’Unione europea ammonta a 83,4 milioni di euro a favore delle aziende agricole impegnate nell’applicazione di tecniche produttive a basso impatto ambientale, nella realizzazione di nuovi impianti frutticoli e in interventi di ammodernamento delle strutture di lavorazione, conservazione dei prodotti, attività di ricerca e promozione.

La novità di questa nuova Pac è l’introduzione dei contributi per il settore delle patate: la nuova programmazione del Piano strategico nazionale 2023-2027 infatti, ha ammesso che i singoli Stati membri possano finanziare ulteriori settori produttivi e l’Italia ha optato per il settore pataticolo. In Emilia-Romagna la Regione ha riconosciuto tre Organizzazioni di produttori regionali che hanno presentato il proprio programma operativo.

Il fondo, finalizzato a finanziare le attività strategiche per rendere maggiormente competitivo questo settore, ammonta a 3,4 milioni di euro determinato sul valore della produzione commercializzata dichiarata di 34,9 milioni di euro. Gli aiuti Ue varranno 1,7 milioni di euro e serviranno a favorire gli investimenti delle aziende agricole nell’acquisizione di macchine e attrezzature specifiche e nell’applicazione di tecniche produttive a basso impatto ambientale. I contributi di Bruxelles saranno anche impiegati per le iniziative di promozione commerciale delle patate e per l’ammodernamento delle strutture di lavorazione e conservazione dei prodotti.

Dopo le valutazioni della Regione sui programmi operativi dal 1° gennaio 2023 le misure saranno attuate su tutto il territorio regionale.

Secondo avviso pubblico per l’ampliamento degli spazi al mercato ambulante sassolese

Secondo avviso pubblico per l’ampliamento degli spazi al mercato ambulante sassoleseSono aperti i termini per la presentazione delle domande del “Secondo avviso pubblico per la concessione di contributi a fondo perduto per l’ampliamento degli spazi di sicurezza nei mercati ambulanti del venerdì e del martedì”, finalizzate alla richiesta degli incentivi per la riconsegna delle Autorizzazione/i all’attività di commercio su aree pubbliche rilasciate dal Comune di Sassuolo.

Il Comune di Sassuolo mette a disposizione complessivamente un fondo di 12.000,00 €. Le proposte dovranno indicare una richiesta di contributo al mq per l’autorizzazione del mercato del venerdì, con la riconsegna dell’intera superficie concessa. Il contributo per il mercato del martedì, collegato alla riconsegna delle autorizzazioni per il mercato del venerdì, è fissato in ulteriori 65 € al mq (pari al contributo concesso nel precedente bando).

La graduatoria sarà formata in ordine crescente di contributo al mq richiesto per il mercato del venerdì. Partendo dal primo Concessionario in graduatoria, saranno assegnati i contributi richiesti fino all’esaurimento del fondo.

Le domande dovranno pervenire entro il giorno 28 novembre 2022 all’indirizzo di posta elettronica certificata: comune.sassuolo@cert.comune.sassuolo.mo.it ed essere inviate esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata.

Si è svolto a Sassuolo il raduno nazionale della Federazione Istituti Superiori di Arti Marziali

Si è svolto a Sassuolo il raduno nazionale della Federazione Istituti Superiori di Arti MarzialiDomenica scorsa si è tenuto a Sassuolo il raduno nazionale della federazione ISAM (Istituti Superiori di Arti Marziali), primo incontro ufficiale dopo la pandemia.

Da tutto il paese sono intervenuti gli istruttori delle varie discipline Federali per fare un aggiornamento con il caposcuola M.Prof. Maurizio Maltese e confrontarsi con i colleghi in vista del nuovo anno accademico.

Grazie al patrocinio dell’Amministrazione comunale e all’organizzazione della palestra Isam locale, la Ka.o.s. gestita da Gabriele Pini e Moreno Gattamelati, l’evento si è svolto per 5 ore in un clima di amicizia e sportività.

Nella foto gli organizzatori con il vicesindaco e il M.Prof. Maltese (sito www.federazioneisam.it)

 

“Binario 9 e ¾” e “Il dizionario dei sogni” a Fiorano Modenese

“Binario 9 e ¾” e “Il dizionario dei sogni” a Fiorano Modenese“Binario 9 e ¾” è il titolo del programma di lettura a puntate dedicato ai bambini dai 5 anni in su, una rassegna di narrazioni su prenotazione a cura dei volontari dell’associazione Librarsi per piccoli lettori appassionati di Harry Potter e delle sue magiche avventure. Si parte sabato 5 novembre alle 11.00, presso la Biblioteca Leontine di Sassuolo, con “Contatti con Harry Potter”. La lettura del primo volume della saga, “Harry Potter e la pietra filosofale” prosegue con la seconda puntata sabato 12 novembre alle ore 16.00, questa volta al BLA, biblioteca ludoteca archivio di Fiorano Modenese, con un appuntamento intitolato “a Londra, poi a Hogwarts”. Il terzo appuntamento con la lettura partecipata è presso il Mabic di Maranello, sabato 19 novembre alle ore 15.00 (“il gioco dei maghi, magie, segreti, oggetti magici”) mentre tocca a “Grandi pericoli ma lieto fine” presso la Biblioteca Matilda di Formigine, alle ore 16.00 di sabato 26 novembre, data dell’ultima puntata. Gli appuntamenti sono gratuiti e prenotabili contattando le biblioteche.

Sempre sabato 12 novembre, alle ore 21.00, al Teatro Astoria ci aspetta un altro evento. La compagnia teatrale I Termosifoni infatti torna con un nuovo spettacolo intitolato “Il dizionario dei sogni – Riflessioni sui sogni: dove le parole non arrivano, inizia la musica”. Patrocinato dal Comune fioranese, i proventi della serata andranno a favore dell’associazione Per Vincere Domani, che si dedica di assistenza oncologica. Per info e prevendita contattare Paola al 347/ 9775876.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 9 novembre 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 9 novembre 2022Cielo coperto o molto nuvoloso, con deboli precipitazioni che interesseranno i rilievi centro- occidentali della regione e localmente anche la pianura. Temperature pressoché stazionarie o in lieve aumento: valori minimi tra 10 e 12 gradi; massimi tra 16 e 20 gradi, valori lievemente superiori sulla Romagna. Venti deboli, prevalentemente sud-occidentali sui rilievi, di direzione variabile in pianura. Mare poco mosso.

(Arpae)

Riparte, senza annoiarsi, “Lei non sa che sogno io”

Riparte, senza annoiarsi, “Lei non sa che sogno io”E’ partita la quarta stagione di ‘Lei Non Sa Che Sogno Io’. Lo spirito è lo stesso, il cuore è sempre quello di Anffas Sassuolo.

La novità, però, è che il progetto si sta allargando anche alle altre realtà della zona che lavorano con la disabilità, prima di tutto ai ragazzi di Mete Aperte: “Vogliamo dare voce a più persone possibili. Ci piacerebbe – spiegano i curatori Marcello Micheloni e Antonio Zanoli – che le persone con disabilità considerassero sempre di più la nostra trasmissione come un porto franco dove potersi raccontare. Il nostro lavoro è solo quello di accendere la scintilla per ragazzi e ragazze che, spesso, sono stanchi di essere inquadrati dentro i pregiudizi altrui”.

L’appuntamento è ogni martedì sera in streaming su radioantenna1.com

Il programma è presente su tutti i social e ogni puntata è recuperabile in podcast.

“Non c’è stata una sola puntata in cui ci siamo annoiati: abbiamo la fortuna di poter ascoltare storie inedite, dure, divertenti, dolorose. Ma sempre interessanti”.

Calendario della Polizia di Stato 2023: oggi la presentazione

Calendario della Polizia di Stato 2023: oggi la presentazioneIl calendario della Polizia di Stato 2023 racconta, attraverso gli scatti fotografici, l’attività delle poliziotte e dei poliziotti al servizio delle comunità e sarà presentato oggi – 8 novembre – alle ore 16 a Roma alla presenza del Ministro dell’Interno e del Capo della Polizia.

Questa edizione del calendario è stata realizzata dai fotografi della Polizia di Stato, valorizzando così lo spirito identitario con l’obiettivo di mettere in risalto i valori della legalità, della sicurezza e del rispetto per l’ambiente e la natura.

Le 12 tavole del Calendario fotografano l’impegno quotidiano della Polizia di Stato e sono un inno alle bellezze dell’Italia: le foto, infatti, sono state realizzate in giro per il bel paese ed il patrimonio ambientale ed artistico d’Italia impreziosiscono le immagini che catturano il lavoro dei poliziotti.

Gli scatti sono stati valutati e selezionati dal Maestro Gianni Berengo Gardin che ha così arricchito il calendario 2023 con il suo professionale giudizio.

Da martedì 8 le modalità di acquisto sono consultabili sul sito  WWW.REGALI.UNICEF.IT e sul sito WWW.POLIZIADISTATO.IT

Per il 2023 con il ricavato della vendita l’Unicef intende raggiungere oltre 2 milioni di persone con il ripristino di pozzi e sistemi idrici, il trasporto d’emergenza dell’acqua, il trattamento dei bambini malnutriti e la fornitura di istruzione e supporto per la loro protezione.

Sarà  possibile seguire la cerimonia di presentazione al seguente link

Protocollo d’intesa tra Regione e Upi Emilia-Romagna per supportare le Province emiliano-romagnole nelle relazioni con le Istituzioni europee

Protocollo d’intesa tra Regione e Upi Emilia-Romagna per supportare le Province emiliano-romagnole nelle relazioni con le Istituzioni europee
Paolo Calvano (foto di Pietro Ballardini – copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G.)

Essere al fianco delle Province dell’Emilia-Romagna nel loro percorso di crescita, sviluppo ed internazionalizzazione. Questo, in sintesi, il principale obiettivo contenuto nel Protocollo d’intesa tra la Regione e Upi Emilia-Romagna (l’Unione delle Province emiliano-romagnole), approvato dalla Giunta guidata dal presidente Stefano Bonaccini.

Il Protocollo, dalla durata triennale, prevede di favorire la promozione dei territori provinciali presso le istituzioni europee, garantendo il supporto della Delegazione della Regione presso l’Unione europea e individuando possibili collaborazioni in occasione di missioni istituzionali, anche attraverso l’eventuale utilizzo di spazi di co-working.

Il protocollo si inserisce nel percorso ‘Europa’ di UPI-ER, nell’ambito del quale è stata organizzata una missione istituzionale a Bruxelles per incontri con Parlamento europeo, Commissione europea e Regione Emilia-Romagna.

“Così come siamo al fianco dei nostri territori nel loro percorso di crescita, sviluppo ed internazionalizzazione- afferma l’assessore al Bilancio e alle Politiche europee, Paolo Calvano- così con questo protocollo vogliamo garantire alle Provincie, il cui lavoro è strategico, l’accesso a nuove opportunità in ottica di cooperazione e sviluppo. L’Unione Europea negli ultimi anni ha posto grande attenzione allo sviluppo dei singoli territori, come dimostrato dalla straordinaria opportunità del PNRR, compiendo scelte che hanno e avranno importanti ricadute in tutta la regione e noi intendiamo lavorare insieme”.

La Provincia di Modena promuove il premio città dei giovani 2023

La Provincia di Modena promuove il premio città dei giovani 2023Promuovere progetti di città inclusive, resilienti e a misura di giovani sul modello degli obiettivi dello sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, incoraggiando l’implementazione di idee innovative che favoriscano la partecipazione attiva dei giovani nella società, nonché lo sviluppo e la diffusione di un modello di politiche giovanili condiviso con tutte le città del territorio nazionale.

E’ quanto contenuto nel bando “Premio Città Italiana dei Giovani 2023”, promosso dal Consiglio nazionale dei giovani, l’organo consultivo del Governo cui è demandata la rappresentanza dei giovani nella interlocuzione con le Istituzioni per ogni confronto sulle politiche che riguardano il mondo giovanile, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’Agenzia Nazionale per i Giovani.

Per il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei «è importante che la Provincia, come “casa dei Comuni” promuova iniziative come questa, rivolte alle amministrazioni locali, sensibilizzando il territorio su temi importanti come quello dei giovani. In questa fase di ricostruzione, dare priorità ai giovani è una scelta necessaria, che passa attraverso il ripensamento dei luoghi e dei servizi delle città, affinché possano offrire alle nuove generazioni maggiori opportunità»

Il riconoscimento è assegnato per il periodo di un anno, durante il quale la città vincitrice avrà la possibilità di presentare e far conoscere la propria vita culturale, sociale, politica ed economica in favore dei giovani.

Al bando, che scade il prossimo 15 novembre, possono candidarsi tutti i Comuni che propongano un programma di azioni e progetti volti a favorire il coinvolgimento, la responsabilizzazione e la partecipazione dei giovani, offrendo loro lo spazio e il supporto necessario per prendere parte attivamente ai processi decisionali del proprio territorio.

Tutte le informazioni sulle modalità di partecipazione sono disponibili al link: https://consiglionazionalegiovani.it/cng/citta-italiana-dei-giovani-2023-aperto-il-bando-del-cng-per-la-citta-piu-attenta-alle-nuove-generazioni/

 

Ecosistema Urbano 2022: la classifica sulle performance ambientali delle città dell’Emilia-Romagna

Ecosistema Urbano 2022: la classifica sulle performance ambientali delle città dell’Emilia-RomagnaUn 2021 difficile per molti capoluoghi di provincia italiani, che restano in forte affanno anche nella fase post pandemia. Pochi quelli che sono riusciti a fare la differenza puntando, davvero, sulla sostenibilità ambientale. A dare l’esempio è Bolzano la nuova regina green che dal sesto posto dello scorso anno conquista la vetta della classifica di Ecosistema Urbano 2022, il report di Legambiente realizzato in collaborazione con Ambiente Italia e Il Sole 24 ORE, sulle performance ambientali di 105 Comuni capoluogo che tiene conto di 18 indicatori, distribuiti in sei aree tematiche: aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia.

La classifica finale che ne esce fuori, pubblicata sul Sole 24 Ore di oggi con dati relativi al 2021, ne rappresenta la sintesi. Bolzano si lascia alle spalle Trento, che scende al secondo posto, Belluno che risale la graduatoria passando dall’ottavo al terzo posto, seguita da Reggio Emilia e Cosenza, unica città del sud a entrare anche quest’anno nella top ten della graduatoria. Chiudono la classifica Alessandria (103esima), Palermo (104esima) e Catania (105esima), che da tempo non riescono a invertire la tendenza e a risalire la classifica. Nel complesso le metropoli confermano più o meno le performance della passata edizione con qualche oscillazione di classifica in positivo, risalgono ad esempio per Venezia (che 13esima) e Torino (65esima). Oscillazione in negativo, ad esempio, per Genova che scende al 53esimo posto, per Firenze (che slitta al 43esima posto) e Milano (38esima perdendo 8 posizioni). Roma (88esima), invece, non ha risposto quasi per nulla alle domande del questionario Legambiente.

 

Il quadro dei capoluoghi in Emilia-Romagna

Il valore espresso in percentuale rappresenta una media dei 18 indicatori distribuiti nelle 6 aree tematiche (aria, acque, rifiuti, mobilità, ambiente urbano ed energia), laddove il 100% rappresenta l’obiettivo di sostenibilità. Nessun capoluogo in Regione fa capolino sul podio: Reggio Emilia, che nella scorsa edizione era risultata seconda sulla classifica nazionale, scende di punteggio, alla quarta posizione, pur restando prima sulla classifica regionale.

Insieme a Reggio Emilia, solo Forlì rientra nell’ottavo posto della top ten nazionale, risalendo dal 17esimo posto della scorsa edizione. Precipita invece Ferrara, che scende dal 10° posto della scorsa edizione al 17esimo di quest’anno: dal confronto degli indicatori però non emergono peggioramenti, una perdita di posizione dovuta dunque ad un’inazione rispetto ad altre città che hanno fatto più progressi verso un quadro di sostenibilità generale.

Buone pratiche: Quest’anno tra le 16 buone pratiche premiate da Ecosistema Urbano, 3 le esperienze sul territorio dell’Emilia-Romagna, due su Bologna e una su Ferrara. A Bologna spiccano il progetto La piazza è “scolastica”, progetto del Comune di bologna e Fondazione Innovazione Urbana che prevede di pedonalizzare un’area di 700mq, e Pratello Plastic Free, azione di quartiere realizzata insieme ai giovani del circolo di Legambiente Bologna volta ad eliminare la plastica monouso in uno dei centri della movida. A Ferrara due percorsi sociali sostenibili, della fondazione Dalla Terra alla Luna e della cooperativa sociale I frutti dell’albero’, che mettono al centro inclusività sociale e sostenibilità ambientale.

Oltre alla classifica sulle performance ambientali, Ecosistema Urbano fa anche un punto generale sul trend che emerge. Nel 2021, in quello che doveva essere l’anno della lenta ripresa post COVID-19 e della messa in campo di interventi concreti, i capoluoghi di provincia confermano la tendenza di stallo degli anni precedenti. Poco propensi a migliorare le proprie performance ambientali, sono paralizzati da alcune emergenze urbane ormai croniche. Più smog con i valori di picco che tornano lentamente a crescere nelle aree urbane storicamente afflitte da mal’aria. Un parco auto che resta tra i più alti d’Europa, pochi miglioramenti sul fronte del trasporto pubblico. Torna a salire la produzione dei rifiuti prodotti – il valore medio arriva a 526 kg pro capite, quasi ai livelli pre-pandemia (erano 514 kg pro capite nel 2020 e, appunto, 530 nel 2019) – nonostante la raccolta differenziata stia migliorando scavalcando la soglia media del 60%. Piccoli segni positivi arrivano, invece, dalla crescita della ciclabilità (km di piste e infrastrutturazione) e dalla diffusione del solare (termico o fotovoltaico) installato su edifici pubblici il cui valore medio, tocca i 5,41 kW/1.000 abitanti. Per quanto riguarda le perdite idriche, rimangono all’incirca costanti le città dove più del 30% dell’acqua viene dispersa (passando da 53 del 2020 a 52 nel 2021), mentre il valore medio dell’acqua che viene dispersa si conferma al 36,0%. Nel 2021 sono sei le città virtuose (erano 5 nel 2020) che riescono a contenere le perdite entro il 15% (Livorno, Macerata, Mantova, Milano, Pavia e Pordenone).

“Dalla fotografia di Ecosistema Urbano 2022 – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – non vediamo quel cambio di passo repentino che impone l’emergenza energetica, ambientale e sociale. In tutte le città serve velocizzare gli interventi, diffondere gli impianti fotovoltaici sui tetti e le comunità energetiche rinnovabili, riqualificare gli edifici, promuovere l’elettrificazione del trasporto pubblico e privato,  completare fognature e depuratori, realizzare gli impianti dell’economia circolare, a partire da quelli di digestione anaerobica e compostaggio per produrre biometano e compost di qualità, di riciclo chimico delle plastiche miste e quelli per recuperare le terre rare dai rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche. Queste sono le sfide che attendono il nuovo governo. La transizione ecologica dei capoluoghi italiani dipende dalle scelte dei Comuni ma soprattutto da quelle che verranno fatte a livello nazionale dall’esecutivo. Da parte nostra ci auguriamo di non perdere tempo a discutere di progetti inutili come il Ponte sullo Stretto di Messina, ma daremo il nostro contributo per dare concretezza alle opere pubbliche e agli impianti per la transizione ecologica che serve al Paese”.

“Le città – spiega Mirko Laurenti, responsabile Ecosistema Urbano – devono essere protagoniste di una nuova ripartenza capace di ripensare l’organizzazione, la forma e le funzioni dei quartieri, il modo con cui le persone si muovono nei centri urbani, garantendo insediamenti multifunzionali e inclusivi. C’è urgenza e necessità di città ben pianificate, che combinino spazi residenziali, commerciali, spazi pubblici e alloggi a prezzi accessibili, per un maggior benessere delle comunità. Le aree urbane che riescono a garantire salute, alloggi e sicurezza ai gruppi più fragili, possono contribuire al new normal, affrontando la povertà e le disuguaglianze, ricostruendo un’economia urbana, rendendo più chiare legislazione urbana e governance”.

Il report Ecosistema Urbano 2022, presentato oggi a Roma e in diretta streaming sui siti di Nuova Ecologia e Sole 24 ORE, sul canale YouTube e sulla pagina LinkedIn di Legambiente, è consultabile anche sulla piattaforma interattiva del Sole 24 Ore e sul webgis di Legambiente. Nel corso della mattinata di oggi sono state anche presentate le Best Practices di Ecosistema Urbano 2022, che hanno come partner Iterchimica ed Ecomondo.

 

Da Delta Atletica una borsa di studio in ambito sportivo in memoria di Giuliano Napoli

Da Delta Atletica una borsa di studio in ambito sportivo in memoria di Giuliano NapoliUna borsa di studio per consentire di svolgere atletica ad un ragazzo individuato dal Servizio Politiche Sociali del Comune di Sassuolo, in memoria di Giuliano Napoli.

Giuliano Napoli, è morto il 27 gennaio scorso a soli 16 anni, a due passi da casa mentre a bordo del suo motorino stava andando a scuola, all’IIS Volta dove frequentava la seconda D.

Il legame tra lui e Delta Atletica Sassuolo è partito a fine 2018 e continuato nel 2019 grazie al gruppo sportivo scolastico delle Cavedoni, con le bravissime prof. di educazione motoria Cavazzuti e Viapiano che portavano tutti i martedì di ottobre e novembre e poi di marzo e aprile, i ragazzi a fare atletica leggera nell’impianto comunale di piazza Falcone Borsellino, con la guida di un istruttore di Delta Atletica.

“Io e Giuliano – afferma Daniele Morandi di Delta Atletica Sassuolo – siamo subito entrati in sintonia e ogni tanto lo mettevo a darmi anche una mano, come fosse un capo classe, per aiutarmi a gestire il gruppo. Poi, una volta finita l’esperienza, provò a ottobre a venire nel nostro gruppo sportivo in orario extra scolastico ma problemi ad un ginocchio non gli permisero di continuare. Continuai a vederlo perché entrambi abitavamo nella stessa zona e nell’estate del 2021 fece anche l’educatore nei centri estivi parrocchiali frequentati dai miei figli. Era sempre sorridente e disponibile, un viso da buono.  Un pomeriggio ho incontrato Santa, la mamma di Giuliano al parco Barbolini, e mi è venuto in mente che sarebbe stato carino ricordare Giuliano, tutti gli anni, dedicandogli una borsa di studio in ambito sportivo, grazie alla quale permettere ad un bambino/a (ragazzo/a) di Sassuolo, che altrimenti non sarebbe riuscito a farlo, di frequentare gratuitamente tutto l’anno, i nostri corsi. Unica richiesta: che sia in regola con la certificazione medica. Al resto pensiamo noi (assicurazione, t-shirt sociale, istruttori etc)”.

“Su richiesta di Daniele Morandi – commenta l’Assessore allo Sport e alle Politiche Sociali del Comune di Sassuolo Sharon Ruggeri – è stato individuato un ragazzo grazie all’aiuto del Servizio Politiche Sociali che usufruirà della possibilità di fare sport nonostante i problemi economici della famiglia non glielo consentano, grazie a questa iniziativa di Delta Atletica Sassuolo che spero possa essere imitata da tante altre realtà cittadine. Ringrazio Delta Atletica per l’iniziativa e gli Assistenti Sociali che hanno individuato la persona più meritoria, ma soprattutto la famiglia di Giuliano che ha legato il proprio nome a questa meravigliosa idea solidale”.

Nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, è stato letto un messaggio scritto, per l’occasione, da persone che conoscevano Giuliano:

Ho conosciuto Giuliano, il suo essere un vulcano di emozioni, di vitalità, pieno di speranza di salvare tutti i suoi affetti e di forza per combattere contro l’ingiustizia. Ho conosciuto Giuliano, quando ha indossato l’armatura del guerriero ed ha affrontato il dolore tra lacrime e sangue. Ho conosciuto Giuliano quando è stato capace di mostrare la sua sensibilità, la tenerezza e il senso di protezione nei confronti delle persone amate. Ho conosciuto Giuliano: è impossibile dimenticarlo, è impossibile lasciarlo andare.

E allora voglio tenerlo abbracciato in uno spazio del cuore… Ma voglio anche parlare di lui, come oggi in questa occasione, e ricordarne l’esuberanza e la voglia di mettersi in gioco, sempre. È bello pensare ad un altro ragazzo o ragazza che potrà fare sport grazie a questa borsa di studio che porta il suo nome e il suo ricordo”.

Regione Emilia-Romagna protagonista alla 25^ edizione di Ecomondo

Il futuro della green economy, la transizione ecologica, la sostenibilità ambientale, l’economia del mare, delle foreste e delle montagne nonché l’economia circolare e rigenerativa. Sono questi, in sintesi, i temi che la Regione Emilia-Romagna porterà alla 25^ edizione di Ecomondo – The green technology expo, il salone internazionale della green economy di Italian Exhibition Group in fiera a Rimini dall´8 all´11 novembre.
Quindi, dalla qualità dell’aria alle prospettive produttive dell’idrogeno, fino alle iniziative con le scuole, caratterizzeranno i principali appuntamenti organizzati dalla Regione nel proprio stand, il 35 del Padiglione Hall Sud. Alle iniziative della kermesse, abbinata quest’anno a Key Energy, unitamente a qualificati esperti del settore, interverranno anche la vicepresidente della Regione, Irene Priolo e gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico e alla green economy) Paola Salomoni (Università e ricerca) e Barbara Lori (Programmazione territoriale e paesaggistica, Parchi e forestazione).

Gli eventi, ripresi da Lepida TV potranno essere seguiti in diretta streaming sul canale YouTube della Regione oltre che sulla pagina Facebook ER Ambiente . In occasione della partecipazione a Ecomondo 2022, la Regione ha realizzato una pagina web dedicata, dove sono riassunti i principali temi in discussione, con l’indicazione delle più importanti pubblicazioni e video sui singoli argomenti, le campagne di comunicazione, i bandi in corso e i riferimenti per approfondimenti e per contattare gli uffici della Regione. Tra i temi principali: le azioni per la qualità dell’aria, la neutralità carbonica, la campagna Mettiamo radici per il futuro, gli alberi monumentali, il turismo e la mobilità sostenibile, l’economia circolare e le energie rinnovabili.

Iniziative con le scuole
Ai giovani e ai ragazzi delle scuole riservati specifiche iniziative nello stand della Regione. L’8 novembre si gioca con Liberiamo l’aria! Piccoli e grandi gesti per migliorare l’aria che respiriamo con test e quiz. Doppio appuntamento l’11 novembre con la tappa di Youz il forum giovani della Regione Emilia-Romagna, dedicata ad approfondire le proposte dei ragazzi sui temi della sostenibilità e con Comunichiamo Energia in cui ci si presenterà Usa l’Energia giusta una campagna, realizzata in collaborazione con Enea, di sensibilizzazione ed empowering sull’uso razionale dell’energia che si baserà sull’attivazione, presso le scuole di laboratori e game e che vedrà il lancio proprio ad Ecomondo. La campagna sarà supportata da un innovativo portale, in cui la Regione metterà a disposizione materiali pronti all’uso, che si alimenterà delle campagne realizzate sul territorio.

Stati generali della green economy
Tra gli eventi gli Stati generali della green economy (8 e 9 novembre), l’appuntamento, promosso dal Consiglio nazionale della green economy, realizzato in collaborazione con il ministero della Transizione ecologica e il patrocinio della Commissione Europea, di Fondazione Cariplo e della Regione Emilia-Romagna. Tema di quest’anno: ‘Le nuove sfide della transizione ecologica per le imprese italiane. Tra gli alti costi dell’energia, delle materie prime e della crisi climatica’.

Programmi di ricerca e attività produttive 2023-2025
I programmi regionali della ricerca industriale, l’innovazione e il trasferimento tecnologico (Prriitt) e delle attività produttive (Prap) saranno al centro dell’appuntamento previsto il 10 novembre 2022 (dalle ore 9,30 alle 12, sala Monitoring padiglione D7) ‘La regione per la transizione ecologica di imprese, città e territori: presentazione Prap e Prriitt 2023-2025’. Nell’occasione saranno affrontati e approfondire le maggiori trasformazioni produttive, ecologiche, energetiche, territoriali, in atto in Emilia-Romagna e sostenute dalle programmazioni regionali.

Come ci si prende cura dei giganti della natura: la Regione Emilia-Romagna protagonista a Ecomondo

Come ci si prende cura dei giganti della natura: la Regione Emilia-Romagna protagonista a EcomondoHanno visto lo sbarco sulla Luna, l’Unità d’Italia, l’ascesa e la caduta di Napoleone e in qualche caso anche la scoperta dell’America. Sono veri e propri giganti della natura, che fanno parte del paesaggio da decine di generazioni. Potrebbe sembrare che non risentano dello scorrere del tempo, come e più della pietra e del cemento, e invece gli alberi monumentali hanno bisogno di essere accompagnati con la massima attenzione nel loro naturale processo evolutivo.

Ma come ci si prende cura di loro? Dopo aver organizzato, lo scorso anno, un percorso di formazione dedicato ai propri tecnici e in stretta collaborazione coi carabinieri forestale, la Regione Emilia-Romagna ha scelto di condividere le competenze acquisite sulla tutela degli alberi monumentali con gli addetti ai lavori e gli appassionati di tutta Italia. Per farlo sono state allora realizzate tre video-guide che saranno presentate in anteprima giovedì 10 novembre alle 14 a Ecomondo, la manifestazione fieristica leader in Europa per la green economy in programma a Rimini dall’8 all’11 novembre.

Tra gli oltre cento alberi monumentali che si trovano da Piacenza a Rimini, sono stati scelti come protagonisti dei video il platano di Carpinello (Forlì-Cesena), il gelso di Cervia (Ravenna) e il faggio del Lago di Pratignano (Modena). Veri e propri monumenti naturali, simboli del territorio con una età stimata tra i 200 e i 350 anni.

A guidare il pubblico nella conoscenza di questi giganti della natura è il dottor Giovanni Morelli, arboricoltore e agronomo tra i massimi esperti in Europa: al centro dei video non solo tutte le specificità biologiche di queste piante secolari, che per la loro conservazione sul lungo periodo impongono tutta una serie di attenzioni e accortezze in alcuni casi molto diverse dalle pratiche più comuni, ma anche storie e aneddoti che raccontano questi alberi in rapporto con l’ambiente e il territorio che abitano da centinaia di anni.

A introdurre i filmati, dalla durata di un’ora ciascuno e realizzati dal regista Daniele Fugarese, i saluti di Barbara Lori, assessora ai Parchi e alla forestazione della Regione Emilia-Romagna, e di Fabrizio Mari, Generale di Brigata, Comandante della Regione Carabinieri Forestale Emilia-Romagna.

“La cura degli alberi monumentali va oltre la semplice attenzione all’ambiente e al paesaggio: è un dovere che abbiamo nei confronti delle nuove generazioni- spiega l’assessora Barbara Lori-. Queste piante non ci parlano solo di loro stesse, ci raccontano del rapporto tra uomo e natura, sono una testimonianza dello scorrere del tempo e sono un lascito e un insegnamento per chi verrà dopo di noi”.

“Come Regione, e in stretta collaborazione coi Carabinieri Forestale che operano in Emilia-Romagna, abbiamo investito prima per formare i nostri tecnici – conclude Lori-, poi per aiutare a diffondere queste conoscenze e soprattutto questa consapevolezza in un pubblico più ampio possibile: ecco perché abbiamo scelto un appuntamento di richiamo internazionale come Ecomondo per presentare i nostri video”.

”La conservazione, la gestione e la conoscenza degli alberi monumentali dell’Emilia-Romagna  – afferma il Gen. B. Fabrizio Mari – sono ulteriormente rafforzate dagli strumenti messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna; il percorso di formazione dedicato agli operatori del settore ed i video presentati oggi testimoniano inoltre la strettissima collaborazione  tra la Regione Emilia-Romagna e carabinieri forestale che ha consentito nell’ultimo anno la esecuzione del monitoraggio complessivo dei patriarchi verdi presenti in regione e l’avvio dei lavori per l’aggiornamento della normativa a tutela degli stessi”

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