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Peste suina: dalla Regione via libera al piano di interventi urgenti contro l’infezione, non manifestatasi in Emilia-Romagna

Peste suina: dalla Regione via libera al piano di interventi urgenti contro l’infezione, non manifestatasi in Emilia-RomagnaUn forte impegno a ridurre la presenza di cinghiali partendo dalle zone più critiche, per evitare che la malattia, nel caso in cui dovesse manifestarsi in Emilia-Romagna nei selvatici, si trasmetta ai suini domestici. E’ uno degli obiettivi del Piano di interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nei suini da allevamento e nei cinghiali, approvato dalla Giunta regionale.

Il Piano è stato adottato su proposta dell’assessore alle Politiche per la Salute, dell’assessore all’Agricoltura, Caccia e pesca e dell’assessora alla Montagna. Al momento l’Emilia-Romagna è fuori dalla zona infetta, ma la Giunta ha dato il via libera al documento che definisce preventivamente una serie di obiettivi specifici e priorità.

La malattia, che colpisce suini domestici e cinghiali e non è trasmissibile all’uomo, se non fermata potrebbe rappresentare un grave danno economico per le aziende emiliano-romagnole che operano nel settore della zootecnia, filiera suina. Scopo del piano è, quindi, definire la strategia regionale per il contenimento del rischio di introduzione della peste suina africana.

La strategia del Piano

Tra gli obiettivi, rafforzare la sorveglianza nei selvatici e nei domestici per la rapida identificazione di eventuali casi di malattia, mettere a punto e applicare modalità operative e procedure per lo smaltimento delle carcasse nei selvatici in condizioni di routine e di sospetto peste suina africana. E ancora, rafforzare la biosicurezza negli allevamenti di suini domestici per la protezione dalle popolazioni di selvatici, con particolare attenzione alle aree identificate come critiche dall’analisi del rischio. Quindi incrementare la formazione, l’informazione e l’aggiornamento per veterinari, allevatori, cacciatori e altre categorie per il miglioramento della sorveglianza e per sostenere l’adozione di comportamenti corretti. Il Piano prevede anche la realizzazione di una campagna di comunicazione rivolta a tutti i cittadini per incentivare le segnalazioni di carcasse di cinghiale, che devono essere prontamente esaminate, e diffondere comportamenti corretti per impedire l’introduzione dell’infezione in Emilia-Romagna.

Secondo il documento messo a punto dalla Regione, non è considerato attuabile né tantomeno utile nel contrasto alla peste suina prevedere un’azione di riduzione generalizzata della popolazione di cinghiali selvatici su vasta scala, obiettivo peraltro già indicato da anni negli strumenti di pianificazione regionale. E’ opportuno, invece, identificare aree ben definite a maggior rischio, nelle quali effettuare azioni di contenimento della specie. Ma soprattutto, si ritiene di fondamentale importanza l’abbattimento sistematico di questi animali nei pressi degli allevamenti di suini domestici, con particolare riferimento a quelli all’aperto senza tuttavia escludere nessun’altra tipologia di allevamento.

Lo sforzo di prelievo di cinghiali in Emilia-Romagna, considerato il calo drastico dei cacciatori, ha raggiunto lo scorso anno i suoi massimi livelli con l’abbattimento di oltre 30.500 esemplari. Gli strumenti regionali consentono tutte le azioni previste dalla legge, alcune delle quali (“selezione” e “controllo”) attuabili durante l’intero anno solare.

Il solo abbattimento non può essere sufficiente a proteggere gli allevamenti suinicoli, infatti gli allevamenti familiari, tra gli allevamenti a maggior rischio di introduzione di malattia, con l’ordinanza del Presidente della Giunta emanata a maggio, sono stati depopolati. Per gli allevamenti all’aperto è prevista l’installazione di una tripla rete di recinzione già dal 2008, per gli allevamenti di suini al chiuso la Regione sta per approvare un bando per concedere aiuti per l’installazione di recinzioni.

La filiera suinicola regionale: i numeri

In Italia, secondo i dati Assica del 2019, l’Emilia-Romagna è la seconda regione per macellazione dei suini con il 34%, dopo la Lombardia con il 39%.

La filiera suinicola regionale conta circa 1.200 allevamenti, 1,2 milioni di capi e una produzione lorda vendibile stimata in 307 milioni di euro, nella quale sono ricomprese le varie Dop regionali: i prosciutti di Parma e Modena e numerosi salumi. In particolare, i prodotti a base di carne Dop e Igp hanno un valore alla produzione pari a 1,93 miliardi di euro e un valore al consumo pari a 4,98 miliardi di euro. L’export vale 601 milioni di euro. Il 53% del fatturato nazionale relativo ai prodotti a base carne Dop e Igp è attribuibile all’Emilia-Romagna.

 

Come segnalare cinghiali morti o resti

Per fare prevenzione sulla diffusione della PSA, la Regione Emilia-Romagna ha avviato da tempo un servizio telefonico per segnalare eventuali cinghiali morti o resti. La campagna è rivolta ai cittadini, in particolare escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. Nel caso in cui ci si imbatta in un cinghiale morto (o nei suoi resti), l’invito è di telefonare allo 051 6092124, dopo aver memorizzato la propria posizione geografica, e di scattare una foto, da poter inviare successivamente ai servizi.

Si raccomanda inoltre di evitare comportamenti scorretti che possono portare all’introduzione della malattia nelle popolazioni di cinghiali selvatici e negli allevamenti domestici, attraverso i residui di cibo e la contaminazione di scarpe e indumenti.

Il materiale cartaceo della campagna informativa è disponibile nelle sedi dei servizi veterinari dei Dipartimenti di Sanità Pubblica delle Ausl, nelle sezioni provinciali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lombardia e Emilia-Romagna e nei centri visita di parchi e aree protette.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito regionale https://www.alimenti-salute.it/salute-animali/psa-peste-suina-africana.

A ottobre in tutte le Aziende dell’Emilia-Romagna i bandi per stabilizzare i precari: coinvolti migliaia di lavoratori e lavoratrici

A ottobre in tutte le Aziende dell’Emilia-Romagna i bandi per stabilizzare i precari: coinvolti migliaia di lavoratori e lavoratrici
Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.U.S.G. – Autore: Banzi Liviana

Prosegue e si rafforza il piano della Regione per stabilizzare il personale sanitario e sociosanitario, sia del comparto che della dirigenza: a inizio ottobre in tutte le Aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna usciranno i bandi, uniformi a livello regionale, che interesseranno potenzialmente migliaia di lavoratori e lavoratrici.

Dopo l’intesa raggiunta lo scorso aprile, il confronto tra Regione e sindacati Confederali (Fp-Cgil, Cisl-Fp e Uil-Fpl) è andato avanti, con un ulteriore incontro ieri, alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute e del Direttore generale.

I bandi riguarderanno, come prevedono le indicazioni nazionali, il personale sanitario e sociosanitario che sia stato assunto a tempo determinato con almeno 18 mesi di servizio, anche non continuativi, maturato al 30 giugno 2022 alle dipendenze di un Ente del Servizio sanitario nazionale, e che abbia prestato tale servizio per almeno sei mesi nel periodo della pandemia, quindi tra il 31 gennaio 2020 e il 30 giugno 2022.  Non necessariamente, dunque, il servizio deve essere stato prestato in Emilia-Romagna, motivo per cui il numero esatto di persone coinvolte potrà essere stabilito solo ad apertura dei bandi; potenzialmente, si tratta comunque di migliaia di professionisti.

“Siamo impegnati da anni, e ancor più da inizio pandemia, a stabilizzare, assumere e assicurare il turnover del personale sanitario- sottolinea l’assessore Raffaele Donini- e per noi parlano i fatti e i numeri: considerando le assunzioni a tempo determinato e indeterminato, a partire dall’emergenza Covid la sanità regionale può contare su quasi 6.000 persone in più tra medici, infermieri, oss, amministrativi, dirigenti sanitari e altri operatori. Già adesso abbiamo una percentuale del personale a tempo determinato del 5%, tra le più basse in Italia, considerando che il contratto collettivo nazionale prevede come tetto massimo il 20%. Con questo nuovo impegno la abbasseremo ulteriormente, permettendo a chi ha lavorato nel servizio sanitario nazionale, a maggior ragione durante un periodo così complesso, di avere un futuro stabile e certo, senza disperdere il prezioso patrimonio di esperienza acquisita a servizio dei cittadini e della sanità pubblica”.

In Emilia-Romagna da inizio pandemia a oggi sono stati assunti a tempo indeterminato oltre 17.300 lavoratori, di cui quasi 2.400 medici e poco meno di 7.200 infermieri, con una percentuale di turnover per il personale a tempo indeterminato che ha raggiunto il 148%. Nel 2022 le assunzioni a tempo indeterminato sono già 2.300, con un turnover che raggiunge il 104%.

4.191 nuovi casi Covid oggi in regione, quasi 4mila guariti. In lieve aumento i ricoveri nelle terapie intensive

4.191 nuovi casi Covid oggi in regione, quasi 4mila guariti. In lieve aumento i ricoveri nelle terapie intensiveI casi di positività registrati oggi (3/8) in regionesono 4.191 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.891 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 7.952 molecolari e 13.939 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 19,1%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.720.107 dosi; sul totale sono 3.796.216 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.943.840.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 54 (+3 rispetto a ieri, +5,9%), l’età media è di 64,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.636 (-33 rispetto a ieri, -2%), età media 75,5 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (+1 rispetto a ieri); 2 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (invariato); 7 a Modena (invariato); 13 a Bologna (invariato); 4 a Imola (invariato); 5 a Ferrara (+2); 1 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (invariato); 4 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (invariato).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 49,6 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 673 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 364.699) seguita da Reggio Emilia (534 su 199.430) e Modena (520 su 270.147); poi Ferrara (494 su 125.629), Parma (479 su 148.557), Ravenna (362 su 166.516) e Rimini (355 su 166.788); quindi Piacenza (271 su 90.489), Cesena (221 su 99.324), Forlì (174 su 81.955) e, infine, il Circondario Imolese con 108 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 55.339.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 53.373 (+214). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 51.683 (+244), il 96,8% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 3.960 in più e raggiungono quota 1.697.939.

Purtroppo, si registrano 17 decessi:

  • 2 in provincia di Piacenza (una donna di 82 e un uomo di 97 anni)
  • 2 in provincia di Parma (entrambi uomini di 95 e 96 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 89 anni)
  • 5 in provincia di Bologna (tutti uomini, dei quali uno di 79, uno di 83, due di 88 e uno di 96 anni)
  • 1 nel Circondario Imolese (un uomo di 78 anni)
  • 2 in provincia di Ferrara (entrambe donne di 81 e 90 anni)
  • 3 in provincia di Ravenna (una donna di 89 e due uomini di 64 e 81 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (una donna di 82 anni)

Non si registrano decessi in provincia di Reggio Emilia e Forlì-Cesena.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.561.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi sono stati eliminati 4 casi, positivi al test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Oltre 5,6 milioni dalla Regione per le imprese del turismo e del commercio colpite dalla pandemia

Oltre 5,6 milioni dalla Regione per le imprese del turismo e del commercio colpite dalla pandemiaNon si fermano i ristori della Regione Emilia-Romagna per sostenere le imprese del turismo e del commercio che più hanno sofferto negli ultimi due anni le conseguenze del Covid-19.

Sono oltre 5,6 i milioni di euro deliberati dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta per le discoteche e le sale da ballo, gli spettacoli viaggianti, i parchi tematici, gli agenti e i rappresentanti di commercio del settore food e moda.

Per ogni impresa ammessa a contributo sono previsti ristori a fondo perduto fino a 3mila euro.

Le risorse verranno distribuite grazie a un nuovo accordo con Unioncamere, il quarto da inizio pandemia.

Entro la fine di settembre l’unione camerale varerà i bandi per assegnare i nuovi fondi destinati alle imprese che esercitano la propria attività con sede legale o unità locale in Emilia-Romagna e regolarmente iscritte al Registro Imprese della Camera di Commercio.

Le misure in dettaglio

Per quanto riguarda le discoteche e sale da ballo la Regione interviene per la terza volta a sostegno del settore con un nuovo pacchetto da 1 milione di euro.

In caso di risorse residue dopo la prima assegnazione del bando, il contributo regionale potrà essere elevato fino a un massimo di 140 mila euro, proporzionalmente alla perdita di fatturato, per le imprese che avranno dichiarato una perdita di fatturato superiore al 30% nel 2020 rispetto al 2019.

Agli agenti e rappresentanti di commercio del settore food o moda sono destinati oltre 2,8 milioni di euro (2.813.105,83).

Anche qui, in caso di risorse residue, per le imprese che avranno dichiarato una perdita di fatturato superiore al 30% nel 2021 rispetto al 2019, potrà essere assegnato un contributo proporzionale alla perdita di fatturato fino a un massimo di 140 mila euro.

Per quanto riguarda lo spettacolo viaggiante, secondo intervento regionale a sostegno del settore, sono a disposizione 300mila euro.

Come per le misure precedenti è prevista l’assegnazione di eventuali risorse residue fino a un massimo di 140 mila euro, proporzionalmente alla perdita di fatturato, per le imprese che avranno dichiarato una perdita di fatturato superiore al 30% nel 2020 rispetto al 2019.

Infine, per i parchi tematici e geologici, gli aquari e i giardini zoologici, secondo intervento regionale a sostegno del settore, sono previsti oltre 1,4 milioni di euro di ristori (1.453.324,46).

Anche per queste imprese, in caso di risorse residue dopo la prima assegnazione del bando, il contributo regionale potrà essere elevato fino a un massimo di 140 mila euro, proporzionalmente alla perdita di fatturato, per perdite superiori al 30% nel 2020 rispetto al 2019.

Farmacie comunali: nuovo contratto nazionale per dipendenti delle 31 strutture modenesi

Farmacie comunali: nuovo contratto nazionale per dipendenti delle 31 strutture modenesiNuovo contratto nazionale per gli addetti delle circa 1.700 farmacie speciali, quelle cioè che hanno ancora una partecipazione delle amministrazioni pubbliche. Sono interessati i dipendenti delle 31 farmacie comunali modenesi, tra cui Fcm (farmacie comunali di Modena) e Fcs (farmacie di Sassuolo), attualmente gestite dal gruppo Admenta, che detiene tra gli altri il marchio Lloyds.

«Il rinnovo del contratto è un atto dovuto a una categoria di lavoratrici e lavoratori che hanno offerto un contributo enorme nei lunghi mesi della pandemia – afferma Alessandro Martignetti, segretario generale della Fisascat Cisl Emilia Centrale – Il contratto, in vigore fino al 31 dicembre 2024, arriva a più di sette anni dalla scadenza, dopo una lunga fase negoziale connotata da stop e iniziative di mobilitazione, tra cui lo sciopero provinciale svoltosi a Modena il 26 aprile».

Sul trattamento economico l’intesa definisce un aumento di 113 euro a regime per il 1° livello medio, da riparametrare per gli altri, erogati in tre tranches: 80 euro nel mese di luglio 2022, 18 euro nel mese di luglio 2023 e 15 euro nel mese di luglio 2024.

A titolo di una tantum, con il titolo di indennità forfettaria di rinnovo contrattuale, sarà riconosciuto un importo di 500 euro sempre al 1° livello medio, da riparametrare per gli altri, erogato in due tranches nel mese di luglio 2022 e nel mese di gennaio 2023.

Vengono aggiornate anche le indennità riconosciute ai quadri aziendali.

Sul mercato del lavoro le parti, nel rinviare alle previsioni delle norme di legge in materia di contratti di lavoro, hanno concordato formule di flessibilità contrattata finalizzate a gestire i picchi di lavoro nelle località a prevalente vocazione turistica, attraverso il ricorso ai contratti a tempo determinato riconducibili alla stagionalità; la materia è demandata alla contrattazione di secondo livello.

Sul sistema di classificazione del personale, alla luce delle significative riforme in ordine alle attività che possono essere esercitate nell’ambito della farmacia dei servizi, le parti hanno condiviso la necessità di implementare e valorizzare le nuove attività svolte dal farmacista collaboratore e l’esigenza di introdurre ulteriori figure professionali nell’ambito del sistema di inquadramento; sarà costituita una commissione paritetica con il compito di monitorare l’evoluzione normativa e le conseguenti applicazioni della Farmacia dei Servizi e indicare proposte di implementazione e/o adeguamento della classificazione del personale dipendente.

«L’intesa – aggiunge Martignetti – conferma la validità della contrattazione di secondo livello, disciplinando ambiti di intervento e tematiche demandate, con la titolarità affidata alle rsa/rsu congiuntamente alle organizzazioni sindacali territoriali.

Sul welfare l’intesa prevede, con decorrenza dal 1° luglio 2022, un incremento dello 0,5% del contributo a carico del datore di lavoro portandolo all’1,5% in caso di adesione del dipendente al fondo di previdenza complementare Previambiente.

L’intesa interviene poi sul mutamento di mansioni e di livello, sul servizio prestato in regime di reperibilità e sull’estensione a sei mesi del periodo di congedo retribuito per le vittime di violenza di genere con il diritto all’esonero dal lavoro notturno per i successivi sei mesi. Questa norma, che amplia una previsione di legge, è di grande importanza sociale in una categoria a forte presenza femminile – sottolinea il sindacalista Cisl –

Per quanto riguarda le valutazioni sul merito dell’accordo, gli aumenti economici concordati sbloccano una situazione ferma da troppi anni dando sollievo ai salari penalizzati dall’aumento dell’inflazione.

L’articolato normativo sul secondo livello di contrattazione potenzia il valore della contrattazione aziendale, rafforzando così il ruolo delle rappresentanze sindacali e delle organizzazioni sindacali territoriali nella ricerca di soluzioni condivise e partecipate, anche per affrontare le materie dell’organizzazione del lavoro sulla base dei profondi mutamenti normativi in atto», conclude il segretario generale della Fisascat Cisl Emilia Centrale Alessandro Martignetti.

 

Caldo, Coldiretti: nuova ondata colpisce 332mila aziende agricole

Caldo, Coldiretti: nuova ondata colpisce 332mila aziende agricoleLa nuova ondata di caldo rovente interessa territori già duramente provati dalla siccità compromettendo i raccolti di quasi la metà (46%) degli agricoltori italiani per un totale di 332mila imprese. E’ l’allarme lanciato dalla Coldiretti per l’arrivo della nuova ondata di calore con temperature fino a 40 gradi che interessa l’intera Penisola a partire dalla Pianura Padana dove per la mancanza di acqua è minacciato oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana. Il livello del fiume Po ai minimi da decenni è rappresentativo – sottolinea la Coldiretti – della situazione di carenza idrica che riguarda anche i grandi laghi del Nord con il Maggiore che ha appena il 10% di riempimento dell’invaso e quello di Garda è pieno poco meno di 1/3 (30%).

Le campagne italiane sono allo stremo con cali produttivi del 45% per il mais e i foraggi che servono all’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta di oltre 1/5 delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso, meno 15% frutta ustionata da temperature di 40 gradi, meno 20% cozze e vongole uccise dalla mancanza di ricambio idrico nel Delta del Po, dove – evidenzia la Coldiretti – si allargano le zone di “acqua morta”, assalti di insetti e cavallette con decine di migliaia di ettari devastati.  Preoccupa anche la vendemmia appena iniziata in Italia con una prospettiva di un calo del 10% delle uve mentre – continua la Coldiretti – è allarme negli uliveti con il caldo che rischia di far crollare le rese produttive.

Siamo di fronte – spiega la Coldiretti – a un impatto devastante sulle produzioni nazionali con danni che superano i 6 miliardi di euro, pari al 10% della produzione nazionale. Con l’Italia che è dipendente dall’estero in molte materie prime – sottolinea la Coldiretti – e produce appena il 36% del grano tenero che serve per pane, biscotti, dolci, il 53% del mais per l’alimentazione delle stalle, il 56% del grano duro per la pasta e il 73% dell’orzo, si sta verificando un aumento delle importazioni dall’estero con un ulteriore aggravio di costi soprattutto per gli allevamenti, che dipendono dai cerali e dai foraggi per l’alimentazione degli animali.

“Occorre intervenire nell’immediato con misure di emergenza per salvare i raccolti e il futuro di aziende e stalle in grave difficoltà” afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la devastante siccità che stiamo affrontando ha evidenziato ancora una volta che l’Italia ha bisogno di nuovi invasi per raccogliere l’acqua a servizio dei cittadini e delle attività economiche, come quella agricola che, in presenza di acqua, potrebbe moltiplicare la capacità produttiva in un momento in cui a causa degli effetti della guerra in Ucraina abbiamo bisogno di tutto il nostro potenziale per garantire cibo ai cittadini e ridurre la dipendenza dall’estero”.

“Con l’Anbi, l’Associazione nazionale delle bonifiche, abbiamo elaborato – conclude Prandini – un progetto immediatamente cantierabile per la realizzazione di una rete di bacini di accumulo (veri e propri laghetti) per arrivare a raccogliere il 50% dell’acqua dalla pioggia. I laghetti sarebbero realizzati senza cemento, con pietra locale e con le stesse terre di scavo con cui sono stati preparati, per raccogliere l’acqua piovana e utilizzarla in caso di necessità”.

Domenica 7 agosto visita guidata alle Salse di Nirano

Domenica 7 agosto visita guidata alle Salse di NiranoDomenica 7 agosto la Riserva naturale delle Salse di Nirano, propone una visita guidata gratuita attraverso l’area integrale, con partenza alle ore 16.30 dall’Ecomuseo di Cà Rossa. Un’escursione una guida ambientale esperta, attraverso con un ambiente spettacolare, dove i vulcani di fango sono da sempre il fulcro di una complessa rete di  biodiversità, cultura e tradizioni.

La camminata, nel fresco della collina, si concluderà con una visita alle mostre tematiche di Ca’ Rossa e Ca’ Tassi.  L’attività, a cura di Ecosapiens e La Lumaca, è a numero chiuso e la prenotazione online (https://bit.ly/prenota-alle-salse) è obbligatoria sulla pagina fb della Riserva o sul sito Fiorano Turismo.
Per informazioni: salse.nirano@fiorano.it, www.fioranoturismo.it/it/natura/salse-di-nirano 0522 343238,  342 8677118

 

A Formigine la fiera di San Lorenzo si rinnova

A Formigine la fiera di San Lorenzo si rinnovaLa tradizionale fiera di San Lorenzo torna ad animare il centro storico di Formigine. Mercoledì 10 agosto, in occasione della notte delle stelle cadenti, le vie del centro ospiteranno per tutto il giorno bancarelle ed espositori provenienti da ogni angolo d’Italia. Un appuntamento organizzato dal Comune di Formigine, che quest’anno si arricchisce con la collaborazione della parrocchia di San Bartolomeo Apostolo e dell’oratorio Don Bosco.

Grazie al nuovo format, gli ambulanti solitamente presenti sul sagrato della chiesa si sposteranno negli spazi limitrofi, tra la piazza del Castello e le vie del centro, per lasciare spazio agli stand della parrocchia, che per il primo anno amplierà l’offerta della fiera con la sua sagra. Il programma prevede stand con gnocco fritto e gelati dalle 11 alle 13, gnocco fritto, tortelloni e gelati dalle 18, alle 19 la celebrazione della Messa e alle 22.15 uno spettacolo di luci e musica con fontane luminose.

La storia della fiera, un tempo la più importante della città, affonda le sue radici nel passato: nata principalmente come vetrina di prodotti agricoli e animali da allevamento, oggi rappresenta un momento di incontro per tutta la cittadinanza e uno degli appuntamenti più attesi dell’estate.

Per l’occasione è in programma l’apertura straordinaria del castello con visite guidate. La prenotazione è consigliata al numero 059 416277, tramite e-mail a castello@comune.formigine.mo.it o app Io Prenoto.

 

 

Dal 10 agosto le iscrizioni al Centro per Bambini e Famiglie di Fiorano

Dal 10 agosto le iscrizioni al Centro per Bambini e Famiglie di FioranoA partire da mercoledì 10 agosto sarà possibile iscriversi al Centro bambini e famiglie “La Casa dei Giochi”. Saranno attivi il gruppo Primi Passi, per bambini da 0 a 12 mesi, e il CBF Casa dei Giochi, per bambini da 1 a 3 anni.

Entrambi i servizi sono rivolti ai piccoli che non frequentano il nido, purché accompagnati da un adulto di riferimento (ad esempio genitori o nonni).

Per ulteriori informazioni, consultare la pagina Scuola e Nidi – Rete dei servizi integrativi sul sito del Comune. Sempre all’interno del sito reperibile il link per iscriversi.

Ambiente. “Mettiamo radici per il futuro”: via libera della Giunta regionale a un nuovo bando per piantare alberi in aree di proprietà o disponibilità delle imprese

Ambiente. “Mettiamo radici per il futuro”: via libera della Giunta regionale a un nuovo bando per piantare alberi in aree di proprietà o disponibilità delle imprese“Mettiamo radici per il futuro”, il grande piano green per fare dell’Emilia-Romagna il “corridoio verde” d’Italia, fa un altro passo in avanti.

La Giunta regionale ha appena approvato un bando a sostegno degli interventi di forestazione che si rivolge a tutte le tipologie di imprese (escluse quelle agricole), con una dotazione finanziaria di 500mila euro per il biennio 2022-23. Più verde, dunque, più alberi e fasce boscate anche nei terreni di proprietà o in disponibilità delle imprese private, grazie a questi nuovi contributi.

Come ha spiegato l’assessore regionale all’Ambiente, è la prima volta che esce un bando per la forestazione dedicato alle aziende, e costituisce un’ulteriore azione del percorso per aumentare la superficie verde dell’Emilia-Romagna. Si aggiunge così ai bandi 2021 e 2022 rivolti ai comuni delle aree di pianura per interventi di forestazione in ambito urbano e periurbano.

Anche quest’autunno, inoltre, come ogni anno riprenderà la distribuzione gratuita di alberi a cittadini, associazioni ed enti, tramite vivai accreditati; e, con il progetto di Rinaturazione del Po, saranno messi a dimora circa un milione di nuovi alberi.

L’obiettivo è di piantumare entro la fine del mandato di 4 milioni e mezzo di alberi, uno per ogni residente della Regione: un traguardo ambizioso, che si può raggiungere grazie alla collaborazione di tutti, cittadini, associazioni, enti locali e ora anche imprese.

Il bando: destinatari, risorse, tempi

Possono candidare progetti per accedere ai contributi le imprese, con qualsiasi forma giuridica, escluse quelle agricole. Il bando prevede, a fronte dell’impegno delle stesse nel mettere a disposizione i terreni e realizzare piantagioni forestali permanenti, la concessione di un cofinanziamento del 60% dei costi sostenuti.

I progetti per i quali verrà presentata domanda di cofinanziamento dovranno avere una dimensione di investimento (spesa ammissibile) non inferiore a 10mila euro e non superiore ai 150mila. Potranno pertanto essere concessi dei contributi variabili da un minimo di 6mila a un massimo di 90mila euro. Nel caso di progetti con dimensione dell’investimento superiore a 150mila euro, il cofinanziamento non potrà comunque superare l’importo massimo di 90mila euro.

Le domande per la presentazione delle proposte devono essere trasmesse alla Regione Emilia-Romagna, Settore Aree Protette, Foreste e Sviluppo Zone Montane, tramite Pec alla casella di posta elettronica segrprn@postacert.regione.emilia-romagna.it entro e non oltre il 30 settembre prossimo, mentre la graduatoria verrà pubblicata entro il 31 ottobre. Il termine per la fine dei lavori di forestazione è fissato per il 31 dicembre 2023, la rendicontazione entro il 31 marzo 2024.

Tutte le informazioni su https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/radiciperilfuturoer.

Modifiche viabilità a Fiorano: interessati parcheggio biblioteca e Largo Morandi a Spezzano, per Luna Park

Modifiche viabilità a Fiorano: interessati parcheggio biblioteca e Largo Morandi a Spezzano, per Luna ParkA causa di lavori stradali, chiusura con divieto di transito (eccetto veicoli autorizzati) e di sosta con rimozione forzata all’interno del parcheggio laterale della biblioteca comunale BLA in via Silvio Pellico (nelle vicinanze dell’intersezione con via Verdi). Questo dalle ore 7.00 alle 20.00 del 4 agosto.

Dato l’insediamento del Luna Park a Spezzano di Fiorano, è prevista la chiusura stradale al traffico (eccetto mezzi di soccorso e veicoli delle attrazioni) con divieto di sosta e rimozione forzata in Largo Morandi (bocciodromo) dalle ore 15.00 del 3 agosto alle ore 17.00 del 23 agosto: durante l’ultimo giorno è prevista anche la pulizia da parte di Hera dello spazio. A seguire, divieto di sosta con rimozione forzata per entrambi i lati di via Mondaini e del parcheggio davanti all’ingresso del bocciodromo, tra via Mondaini e via Statale dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 10 agosto e dalle ore 7.00 alle ore 14.00 del 17 agosto.

 

Maranello, giunti antisismici in pareti scuole medie e nuova centrale termica al nido ‘Coccinelle’

Maranello, giunti antisismici in pareti scuole medie e nuova centrale termica al nido ‘Coccinelle’

In linea con il cronoprogramma, proseguono presso le scuole medie ‘Ferrari’ e ‘Galilei’ – collocate di fatto nello stesso edificio – i lavori di miglioramento antisismico. L’intervento, particolarmente complesso e suddiviso in due stralci, è finalizzato ad innalzare la classe di resistenza sismica dello stabile, dall’attuale 70% ad una potenzialità del 100%.

Più nel dettaglio i lavori stanno riguardando l’inserimento di giunti strutturali con funzione antisismica in diverse pareti e pavimentazioni dello stabile. Che a fine intervento, pur senza aver modificato né spazi né linee architettoniche, risulterà suddiviso in più blocchi, in modo che possano ‘assorbire’ separatamente eventuali sollecitazioni sismiche orizzontali con una maggiore efficacia, data dalla nuova flessibilità di cui sarà stata dotata la struttura.

I costi complessivi dell’operazione ammontano a 759mila euro, di cui 531mila finanziati da un bando del Ministero dell’Istruzione che ha premiato la qualità del progetto elaborato dall’Ufficio Tecnico del Comune di Maranello. Il primo stralcio, ora in corso, si concluderà prima del ritorno sui banchi previsto per settembre, mentre i lavori relativi al secondo stralcio verranno effettuati nell’estate del 2023, a scuole chiuse, proprio per non ostacolare il normale andamento delle lezioni e per evitare il ricorso a soluzioni esterne temporanee, che causerebbero disagi anche alle famiglie degli alunni.

Nei prossimi giorni, dopo l’approvazione di una specifica delibera di giunta, verranno anche affidati i lavori che riguarderanno l’efficientamento energetico del nido ‘Le Coccinelle’ a Gorzano. L’Amministrazione comunale ha infatti stanziato 58mila euro per sostituire la centrale termica della struttura, che permetterà di migliorare le prestazioni degli impianti e di risparmiare sui consumi. L’intervento sarà effettuato in autunno, in vista della stagione fredda, e non comporterà alcun disagio né interruzioni alle attività del nido.
Nello stesso stabile, nella sezione del micronido ‘Virgilia’, verrà installato a breve anche un tendone mobile di 8 metri, che consentirà ai bambini e agli educatori un’ulteriore zona d’ombra per le attività all’aperto.

Inoltre, nelle scuole d’infanzia maranellesi e nelle primarie di primo grado si sta procedendo in questi giorni, sia negli edifici che nelle aree esterne, con alcuni lavori di manutenzione. Oltre alla posa imminente di una pavimentazione antitrauma da 82 metri quadrati nel giardino della materna ‘Agazzi’ – dove i bimbi e le educatrici avranno un’alternativa in più per le loro attività all’aria aperta -, sono infatti previsti in tutte le strutture, appositamente monitorate, alcuni interventi finalizzati allo smaltimento di materiali obsoleti e alla sistemazione di tapparelle danneggiate, maniglie difettose e aree verdi prima del rientro a scuola.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 4 agosto 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 4 agosto 2022Un rafforzamento dell’anticiclone subtropicale determinerà condizioni di caldo torrido con cielo sereno su tutto il territorio. Temperature minime comprese tra 20 e 23 gradi, di qualche grado inferiori nelle aree fuori dai principali centri urbani; massime in locale aumento, comprese tra i 31 gradi sulla fascia costiera e punte di 37 gradi sulle aree interne di pianura. Venti deboli, a prevalente regime di brezza. Mare quasi calmo o poco mosso.

(Arpae)

Crufer, l’Assessorato alla Mobilità e Trasporti: “Risorsa importante”

Crufer, l’Assessorato alla Mobilità e Trasporti: “Risorsa importante”“Per la Regione Emilia-Romagna il Comitato regionale degli utenti ferroviari dell’Emilia-Romagna (Crufer) è una risorsa importante, tanto è vero che tra il 2021 e il primo semestre di quest’anno sono stati fatti almeno una ventina di incontri con l’Assessorato Mobilità e Trasporti per illustrare e discutere varie tematiche che interessano i pendolari. Oltretutto proprio giovedì prossimo, 4 agosto, abbiamo in calendario un nuovo incontro”.

Così l’assessore regionale a Infrastrutture e Trasporti risponde a Valerio Giusti di Crufer in merito al ruolo del Comitato stesso.

“Dispiace quindi che non venga apprezzato quanto fatto finora– aggiunge l’assessore-, il buon lavoro svolto nell’interesse dei pendolari e per garantire servizi sempre migliori, come gli abbonamenti gratuiti per gli studenti e il rinnovo del materiale rotabile”.

I temi trattati con i rappresentanti dei pendolari, spiega la Regione, vanno dalle modifiche tariffarie alle interruzioni di linea per lavori con relativi servizi sostitutivi bus, dalle integrazioni tariffarie alla Carta dei servizi, dal “piano neve” e alle modifiche di orario.

A questi incontri partecipano anche, a seconda delle competenze, FER – gestore per la regione del contratto di servizio e gestore della rete regionale -, Rfi, gestore della rete nazionale, e Trenitalia Tper, Azienda che eroga il servizio di trasporto ferroviario regionale.

Liquidità alle imprese, Coldiretti ER: bene regione su anticipi dei contributi comunitari PAC

Liquidità alle imprese, Coldiretti ER: bene regione su anticipi dei contributi comunitari PAC“Esprimiamo il nostro apprezzamento per l’impegno della Regione Emilia-Romagna nell’anticipare la liquidazione delle Domande di Anticipo PAC 2022, distribuendo circa 90 milioni di euro alle impese agricole su tutto il territorio emiliano romagnolo con due settimane di anticipo rispetto alla scadenza del normale pagamento”  commenta il Presidente di Coldiretti Regionale, Nicola Bertinelli in seguito alla decisione della Regione di fornire liquidità alle imprese nel settore agricolo prima di quanto stabilito.

“Negli ultimi tre anni le aziende agricole hanno dovuto fare i conti con avversità che hanno fortemente complicato le dinamiche del settore: dalla pandemia ai cambiamenti climatici e il gelo, dalla cimice asiatica all’attuale crisi internazionale dettata dal conflitto russo-ucraino” ha detto il Direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Marco Allaria Olivieri “l’anticipo dei contributi della PAC 2022, pari al 70% dell’importo delle Domande, è un segnale importante di come il lavoro svolto con le istituzioni ha permesso una tempestiva erogazione di liquidità che tutela gli imprenditori nelle loro quotidiane azioni per garantire produzioni agricole e cibo nel rispetto dell’ambiente e del territorio”.

Sono 203 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 1° agosto, negli ospedali modenesi

Sono 203 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 1° agosto, negli ospedali modenesiIl totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 1° agosto, per la provincia di Modena è di 269.163 (erano 265.437 lo scorso 25 luglio). Al 1° agosto in provincia di Modena sono accertati 5.468 (erano 8.176 il 25 luglio, -33%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19.

 

Ricoveri totali

A lunedì 1° agosto sono 203 (erano 190 il 25 luglio, +7%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 120 pazienti covid positivi in AOU, 24 all’Ospedale di Sassuolo e 59 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 1° agosto sono in isolamento 5.265 persone covid positive (erano 7.986 il 25 luglio, -34%).

 

Tasso di incidenza

Settimana dal 25 al 31 luglio 2022

Il tasso settimanale di incidenza è di 498 casi per 100.000 abitanti (-31,6% rispetto alla settimana precedente). La percentuale con presenza di sintomi alla diagnosi è del 10,8%

 

Vaccinazioni anti-Covid

Al 1° agosto sono state somministrate complessivamente 1.736.371 dosi di vaccino, di cui 599.391 prime dosi, 569.608 seconde dosi, 499.923 dosi addizionali e primi richiami (booster), 67.449 secondi richiami (second booster).

Alla luce dei dati si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

Covid, 2.895 nuovi casi oggi (2/8), oltre 4mila guariti e più di 1.500 casi attivi in meno

Covid, 2.895 nuovi casi oggi (2/8), oltre 4mila guariti e più di 1.500 casi attivi in menoDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.764.686 casi di positività, 2.895 in più rispetto a ieri, su un totale di 21.748 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 8.618 molecolari e 13.130 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 13,3%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.712.564 dosi; sul totale sono 3.796.121 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,5%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.943.094.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/.

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 51 (invariato a ieri), l’età media è di 65 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.669 (-103 rispetto a ieri, -5,8%), età media 75,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1 rispetto a ieri); 2 a Parma (-1); 6 a Reggio Emilia (invariato); 7 a Modena (invariato); 13 a Bologna (+1); 4 a Imola (invariato); 3 a Ferrara (+1); 1 a Ravenna (invariato); 3 a Forlì (-1); 4 a Cesena (invariato); 6 a Rimini (+1).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 50,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 623 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 364.026) seguita da Modena (464 su 269.627); poi Ravenna (315 su 166.154), Rimini (292 su 166.433), Piacenza (238 su 90.218), Reggio Emilia (205 su 198.896), Cesena (201 su 99.103); quindi Parma (175 su 148.082), Forlì (148 su 81.781), Ferrara (133 su 125.135); e, infine, il Circondario Imolese con 101 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 55.231.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 53.163 (-1.511). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 51.443 (-1.408), il 96,8% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 4.383 in più e raggiungono quota 1.693.979.

Purtroppo, si registrano 23 decessi:

  • 2 in provincia di Parma (una donna di 96 anni e un uomo di 95 anni)
  • 3 in provincia di Reggio Emilia (due donne di 69 e 88 anni e un uomo di 85 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 89 anni)
  • 6 in provincia di Bologna (quattro donne, delle quali due di 94 anni, una di 95 e una di 97 e due, due uomini di 73 e 89 anni)
  • 1 nel Circondario Imolese (un uomo di 92 anni)
  • 4 in provincia di Ferrara (una donna di 89 anni e tre uomini di 78, 83 e 93 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (due uomini di 78 e 89 anni)
  • 3 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 95 anni nel Cesenate e due uomini, uno di 85, il cui decesso è stato registrato dalla Ausl di Ravenna, e uno 87 anni entrambi nel Forlivese)
  • 1 in provincia di Rimini (un uomo di 74 anni).

Non si registrano decessi in provincia di Piacenza.

In totale, dall’inizio dell’epidemia, i decessi in regione sono stati 17.544.

Report

Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link https://regioneer.it/report-covid-er.

Liquidità alle imprese: con due settimane d’anticipo, erogati quasi 90 milioni di euro a oltre 10mila aziende agricole dell’Emilia-Romagna

Liquidità alle imprese: con due settimane d’anticipo, erogati quasi 90 milioni di euro a oltre 10mila aziende agricole dell’Emilia-RomagnaUn “pacchetto” complessivo di quasi 90 milioni di euro, che ha riguardato 10.415 aziende agricole dell’Emilia-Romagna. Con due settimane di anticipo rispetto alla data di scadenza, Agrea – l’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura –, ha completato il pagamento delle anticipazioni dei contributi comunitari nel cosiddetto regime de minimis relative alla ‘Domanda unica – Campagna 2022’. Una misura che risponde all’obiettivo di fornire liquidità alle imprese del settore agricolo prima di quanto stabilito dalle regole europee, e cioè dopo la metà di ottobre.

In un momento così difficile anche per le aziende agricole, che devono confrontarsi con la crisi internazionale e i pesanti cambiamenti climatici, l’apparato tecnico-amministrativo della struttura regionale ha svolto le proprie attività in modo da anticipare ulteriormente i tempi dei pagamenti (previsti per il 31 luglio) rispetto alla data di scadenza delle domande: di fatto, sono stati erogati a metà del mese scorso.

Come previsto dal decreto ministeriale del 28 marzo 2022, per ogni azienda la cifra dell’anticipo è stata pari al 70% dell’importo risultato ammissibile relativamente ai premi per la superficie (“titoli”) e per il rispetto dell’ambiente (greening).

Nel totale dell’importo anticipato, una quota (1,4 milioni di euro) è stata suddivisa tra aziende (109) che hanno terreni in Emilia-Romagna ma sede legale in altre regioni.

Fondi Pnrr per dimissioni protette e operatori sociali

Fondi Pnrr per dimissioni protette e operatori sociali
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Accedere ai fondi Pnrr per il potenziamento dei servizi di accompagnamento domiciliare socio-assistenziale e per rafforzare quelli di prevenzione del cosiddetto “burnout” negli operatori sociali e sanitari, per un importo complessivo di 540mila euro.

E’ quanto sottoscritto dalle Unioni dei Comuni del Distretto ceramico, delle Terre di Castelli e del Frignano nell’accordo di programma che prevede, per la prima volta, la richiesta unitaria di accesso alle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza nell’ambito di interventi relativi all’inclusione e coesione previsti tra le linee di finanziamento.

In particolare, le tre Unioni chiedono contributi pari a 330mila euro per il rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per garantire la dimissione anticipata assistita e prevenire l’ospedalizzazione, individuando l’Unione del distretto ceramico come ente capofila assegnataria delle risorse e 210mila euro per il rafforzamento dei servizi sociali e la prevenzione del fenomeno del cosiddetto burnout tra gli operatori, individuando l’Ats (Agenzia di tutela della salute) dell’Unione dei Comuni del Frignano come soggetto assegnatario.

Nell’atto di indirizzo per la presentazione della domanda di finanziamento, si sottolinea inoltre l’importanza di favorire le attività di inclusione sociale di determinate categorie di soggetti fragili e vulnerabili come famiglie e bambini, anziani non autosufficienti, disabili e persone senza fissa dimora, nonché di aiutare tutti gli operatori impiegati nei servizi sociali nell’ambito territoriale ad assumere al meglio le funzioni esercitate offrendo supporto alla gestione dei problemi sorti nello svolgimento delle proprie attività.

Per la giunta dell’Unione del distretto ceramico, presentare un’unica domanda di finanziamento insieme alle altre unioni, significa dare forza ad una progettualità per l’intero territorio pedemontano modenese, intensificando azioni di sostegno verso i soggetti più fragili senza dimenticare l’attenzione ai tanti operatori che in questo periodo lavorano in condizioni talvolta complesse.

Il finanziamento sarà suddiviso sulle tre agenzie di tutela della salute (Ats) e avrà una durata complessiva triennale, sulla base del progetto che verrà presentato per la richiesta dei fondi Pnrr.

 

Un nuovo spaventoso e tristissimo record di vittime, 45 persone morte in 72 ore, 6 in Emilia-Romagna

Un nuovo spaventoso e tristissimo record di vittime, 45 persone morte in 72 ore, 6 in Emilia-RomagnaUn altro  fine settimana che fa segnare un ulteriore tristissimo record di vittime sulle strade italiane. Sono 45 lenzuoli bianchi stesi sull’asfalto (il precedente peggior risultato era di 42 morti nel fine settimana dal 15 al 17 luglio) . E’ questo bilancio per l’ultimo fine settimana, quello tra venerdì 29  e domenica 31 luglio. L’Osservatorio ASAPS ha contato ben 45 decessi  in 41 incidenti gravissimi, (4 i plurimortali con due vittime)  nelle 72 ore, con 23 automobilisti, 16 motociclisti, 3 ciclisti, 2 pedoni, un conducente di trattore su una provinciale,  morti a causa di un incidente stradale. Tre sinistri mortali sono avvenuti in autostrada. Molti sulle strade extraurbane principali 21.

La fuoriuscita del veicolo senza il coinvolgimento di terzi è stata la causa più frequente con 19 vittime fatali in 18 schianti. C’è da domandarsi il perché: stanchezza, velocità, alcol, distrazione da cellulare?

Sono 2 i diciottenni che hanno perso la vita. E 12 i giovani sotto i 35 anni. La vittima più anziana aveva 91 anni,

Il Piemonte e l’Emilia Romagna hanno contato 6 vittime, la Lombardia e il Lazio 5, la Puglia 4, la Sicilia e la Calabria 3, Trentino- Alto Adige, Veneto, Toscana, Campania, Sardegna 2, Friuli, Abruzzo e Umbria 1 vittima

Dallo scorso mese di aprile il numero di decessi nei fine-settimana ha sempre contato numeri superiori ai 30-35 decessi e a volte più di 40. Numeri veramente impressionanti almeno per noi dell’ASAPS. Ma non sembra che 45 morti in un fine settimana lascino traccia neppure nei programmi politici dei partiti.

Inserimento lavorativo persone con disabilità, la Regione stanzia altri 4 milioni di euro per l’orientamento e la formazione. Due nuovi bandi

Inserimento lavorativo persone con disabilità, la Regione stanzia altri 4 milioni di euro per l’orientamento e la formazione. Due nuovi bandi
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

Altri 4 milioni di euro al Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità. La Giunta regionale ha integrato con un ulteriore stanziamento il Programma 2021 del Fondo, che aveva già una dotazione di 31 milioni di euro, con l’obiettivo dare continuità alle misure e garantire adeguati finanziamenti all’offerta di servizi.

In particolare, vengono programmate risorse pari a 3,8 milioni di euro per finanziare, attraverso un bando, misure orientative e formative a sostegno della transizione degli studenti e dei giovani con disabilità certificata dai percorsi educativi e formativi verso il lavoro. Viene emanato inoltre un bando per un percorso per centralinisti telefonici non vedenti (100mila euro) e vengono riconosciuti contributi a sostegno della mobilità casa-lavoro (100mila euro).

Transizione scuola-lavoro di giovani con disabilità

Il bando, rivolto agli enti accreditati, rende disponibili per l’anno formativo 2022/23 ai giovani con disabilità certificata misure orientative e formative a sostegno delle transizioni dai percorsi educativi e formativi verso il lavoro.

Destinatari sono gli studenti con disabilità certificata che frequentino gli ultimi anni del proprio percorso scolastico, individuati dalla scuola (azione 1) e giovani disabili che abbiano da poco terminato il percorso di istruzione o istruzione e formazione professionale IeFP (azione 2). Per ampliare opportunità e platea di potenziali partecipanti, potranno essere destinatari anche i giovani in carico ai Servizi Socio-Sanitari e inviati dagli stessi.

Per i giovani che abbiano terminato il proprio percorso di istruzione o istruzione e formazione professionale, gli interventi devono avere come obiettivo anche il potenziamento delle autonomie, la valorizzazione delle competenze e delle capacità possedute e l’acquisizione di competenze specifiche. Ma anche l’attivazione di tirocini e laboratori formativi che permettano l’apprendimento nei contesti di impresa e l’acquisizione di competenze di base, socio-relazionali e professionali propedeutiche ad attivare percorsi successivi di collocamento mirato.

Le risorse disponibili sono di 3,8 milioni di euro: 1,9 milioni per l’Azione 1 e 1,9 per l’Azione 2.

Le domande dovranno essere compilate esclusivamente attraverso l’applicativo web, disponibile all’indirizzo https://sifer.regione.emilia-romagna.it e inviate per via telematica entro e non oltre le ore 12.00 del 27 settembre.

Formazione per abilitazione di centralinisti telefonici non vedenti

Anche quest’anno la Regione Emilia-Romagna, proseguendo nell’attuazione del Programma annuale del Fondo regionale per l’occupazione delle persone con disabilità, ha attivato una procedura per la raccolta di candidature di enti di formazione che realizzino percorsi formativi per il conseguimento dell’attestato di abilitazione di centralinista telefonico non vedente.

Le persone potranno frequentare i corsi beneficiando di assegni formativi finanziati attraverso le risorse del Fondo regionale per le persone con disabilità a copertura dei costi di iscrizione, nonché delle eventuali spese di residenzialità per gli aventi diritto.

Gli organismi autorizzati possono candidarsi a rendere disponibile l’offerta formativa entro il 7 settembre 2022.

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