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domenica, 3 Agosto 2025
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“Via Emilia, la strada dei cantautori”: appuntamento a Formigine giovedì sera

“Via Emilia, la strada dei cantautori”: appuntamento a Formigine giovedì seraSi rinnova giovedì 23 giugno alle 21.15 in piazza Calcagnini l’appuntamento formiginese con il Premio ‘Via Emilia. La strada dei cantautori’; concorso promosso dall’Associazione Concertistica “Carmina et Cantica” giunto quest’anno alla quarta edizione sotto la direzione artistica di Beatrice Bianco. Una manifestazione che, consapevole del grande peso che ricopre la musica cosiddetta “leggera” e della grande ricchezza di artisti presenti in Emilia Romagna, si pone l’obiettivo di proporre al pubblico la nuova generazione cantautorale come patrimonio di continuità della canzone italiana.

Il progetto, rivolto in particolare alle nuove generazioni di cantautori, vuole dimostrare che la musica dal vivo continua a rappresentare la via maestra per fare musica e trasformare una passione in qualcosa di più, offrendo ai concorrenti la possibilità di essere accompagnati da musicisti professionisti e di potersi esprimere al meglio, oltre ad esibirsi in contesti prestigiosi. Condizione per partecipare al concorso è stata la presentazione di due brani, un inedito e una cover, e di un terzo che avesse come riferimento nel testo la via Emilia e il suo territorio.

Nella serata di Formigine i giovani selezionati per salire sul palco saranno Martina Biscarini ed Enrico Maria Simoniello, Lorenzo Lepore, Emilio Schiattarella, Mattia Rinaldini, Giacomo Rossi e Mattia Ferrero Muff. La serata sarà condotta da Beatrice Bianco e Marco Barbieri, mentre a sedere in giuria saranno Marco Barbieri, presidente, Cristina Ferrari, sovrintendente del Teatro Municipale di Piacenza, Francesco Genitoni, scrittore, Roberto Alperoli, poeta e direttore artistico del Poesia Festival, Marco Biscarini, compositore di musica per film, Stefano Seghedoni, compositore e direttore d’orchestra e Pietro Pazzaglini, presidente dell’Associazione Concertistica Carmina et Cantica.

Dopo i primi due incontri, che si sono tenuti sabato 11 giugno a Maranello e domenica 19 a Fiorano Modenese, l’appuntamento formiginese rappresenta la terza serata di selezione e sarà seguita da Rubiera (venerdì 24 giugno), Modena (domenica 26 giugno), e Ravenna (martedì 28 giugno). La finale è in programma giovedì 7 luglio in piazzale Della Rosa a Sassuolo.

Per informazioni scrivere a info@carminaetcantica.it e visitare la pagina Facebook. In caso di pioggia la serata sarà trasferita all’interno dell’Auditorium Spira mirabilis.

 

 

 

FoodEXPErience, le nuove sfide della filiera agroalimentare

FoodEXPErience, le nuove sfide della filiera agroalimentareLe imprese dell’agrifood tra crisi internazionali e opportunità legate alla transizione green e digitale. Se ne è parlato oggi nell’ambito del #ItalianEXPerience, un ciclo di Forum locali settoriali organizzato da UniCredit, quest’oggi a supporto dell’export delle imprese della filiera agroalimentare di Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche.

Durante la giornata è emerso il quadro di un settore, quello dell’agrifood, che è trainante per l’economia di questi territori, dal momento che esprime il 15% delle imprese e il 20% degli addetti della filiera agrifood italiana.

L’incontro, che si è svolto presso Palazzo Gnudi a Bologna, è stato aperto dagli interventi di Andrea Burchi (Regional Manager Centro Nord UniCredit) e di Elio Catania (Consigliere del Ministro per le politiche di innovazione nel settore agroalimentare e membro dell’Advisory Board Territoriale Centro Nord) e ha visto successivamente la presentazione dello studio “La filiera italiana dell’agrifood, tra crisi internazionali e transizione green e digitale” a cura di Andrea Dossena, Principal di Prometeia; a chiudere i lavori una tavola rotonda sulle nuove sfide della filiera agroalimentare animata, oltre che da Burchi e Catania, anche Gianpiero Calzolari (Presidente Granarolo Spa) e Giulio Gherri (Ceo ParmaFoodGroup ).

Nel pomeriggio 7 buyers provenienti da Polonia, Lituania e Lettonia hanno potuto incontrare circa 30 aziende del comparto nel corso del B2B #ItalianEXPerience, una fiera fisica e virtuale che utilizza “vetrine virtuali” allestite dai seller sulla piattaforma Digital Pavilion per facilitare l’incontro tra domanda e offerta e ricercare nuove partnership commerciali internazionali. Grazie a circa 60 incontri individuali “Business to Business” le imprese intervenute hanno avuto la possibilità di presentare i propri progetti di sviluppo e valorizzazione dei territori, conoscere nuovi potenziali clienti e promuovere le attività nei Paesi individuati al fine di attrarre nuove fette di turismo internazionale.

“Food EXPerience – spiega Andrea Burchi, Regional Manager Centro Nord UniCredit – vuole essere un segno tangibile dell’attenzione da parte della Banca al comparto dell’agroalimentare, che rappresenta un settore strategico soprattutto nei territori di Emilia Romagna, Toscana, Umbria e Marche. La giornata di oggi, oltre a dare un contributo commerciale concreto ai nostri clienti partecipanti al B2B, ha offerto alla platea degli imprenditori presenti un momento di riflessione e di scambio importante, per affrontare in modo positivo lo scenario impegnativo che vede protagonista la filiera dell’agrifood. In questo contesto vogliamo supportare le imprese a intraprendere nuovi percorsi di crescita sostenibile, ad esempio sfruttando le opportunità che si aprono grazie ai fondi del PNRR. Ricordo anche che tra le iniziative realizzate da UniCredit a sostegno del settore rientra il plafond da 1 miliardo di euro recentemente destinato a sostenere le imprese agricole impattate dal caro energia e dal rialzo dei prezzi delle materie prime”.

 

INDAGINE PROMETEIA-UNICREDIT

L’indagine Prometeia-UniCredit ha evidenziato come i forti incrementi dei prezzi delle materie prime e le difficoltà di approvvigionamento su alcuni mercati stanno rischiando di frenare l’attività economica delle aziende italiane del comparto, che rappresenta oltre 1,2 milioni di imprese, 200 miliardi di fatturato e 1,5 milioni di addetti. Tuttavia, le prospettive per la seconda metà del 2022 sono orientate in direzione di un graduale alleggerimento dei prezzi dai picchi attuali, con ribassi medi del 15-20% circa in euro attesi nel 2023.

Per le regioni del Centro-Nord (Emilia Romagna, Toscana, Marche e Umbria), che con 50 miliardi di euro pesano per il 25% del valore della produzione nazionale (16,8% l’Emilia Romagna, 4,2% la Toscana, 2,3% le Marche e 2% l’Umbria) grazie a una dimensione media del 68% superiore a quella nazionale, le strategie attivate per fare fronte all’attuale, complessa, congiuntura si declinano soprattutto nel contenimento di costi ed emissioni e in un approccio più strutturato ai mercati, in Italia e all’estero.

Riguardo al primo punto, che impatta maggiormente sul comparto agricolo, contemporaneamente responsabile di una grossa quota di emissioni e più esposto ai rischi dei cambiamenti climatici (siccità, eventi climatici estremi), oltre agli investimenti più tradizionali (le imprese del Centro-Nord hanno assorbito nel 2021 il 23% dei prestiti all’agricoltura, con una quota attorno al 40%, in crescita da anni, destinata all’acquisto di macchinari), saranno cruciali quelli più fortemente innovativi legati all’agricoltura di precisione e alla digitalizzazione.

Prometeia e UniCredit sottolineano inoltre come il valore delle esportazioni agrifood di questi territori si attesti nel 2021 sui 12 miliardi di euro, rappresentando un quarto dell’export nazionale di prodotti agricoli e dell’industria alimentare e il 18% delle bevande (incluso il vino), con una crescita del 13,4% tra 2020 e 2021.

Interessante la dinamica positiva degli investimenti da parte delle imprese del comparto, con una crescente quota di quelli destinati all’acquisto di beni strumentali (dal boom di Umbria e Marche, rispettivamente +15% e +12% nell’ultimo anno, alle comunque buone performance di Emilia Romagna e Toscana, che si attestano su un +6%)

Da rilevare infine le prospettive di sviluppo a livello di filiere, ambito in cui un contributo decisivo potrebbe arrivare da PMI Innovative e Start Up che, sebbene ancora marginali nell’agrifood, sono in continua crescita e orientate allo sviluppo di soluzioni dal contenuto fortemente innovativo per tutta la filiera (il 20% di queste imprese ha sede nel Centro-Nord).

 

 

 

Dai beni confiscati all’impegno coi giovani e nelle scuole, al sostegno alle Polizie locali

Dai beni confiscati all’impegno coi giovani e nelle scuole, al sostegno alle Polizie localiCirca 3 milioni di euro che la Regione Emilia-Romagna destina alla promozione della legalità e alla sicurezza. Risorse che serviranno a realizzare 88 progetti di Comuni, Unioni, Province e Università tra iniziative nelle scuole e sui beni confiscati da un lato e il sostegno alle Polizie locali dall’altro.

A queste ultime, attraverso due bandi indirizzati agli enti locali, sono destinati 1 milione e 612mila euro che permetteranno a 47 progetti di concretizzarsi e rafforzare così i servizi erogati ai cittadini con un’attenzione particolare alle nuove tecnologie.

Sono invece 41 i progetti finanziati con 1 milione e 161mila euro di educazione alla legalità e contrasto alla criminalità organizzata presentati da Comuni, Unioni di Comuni, Province e Università che la Regione Emilia-Romagna sostiene nel 2022 nell’ambito del “Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell’economia responsabili”, il numero più alto di iniziative da quando la legge è stata approvata nel 2016.

A presentare le iniziative, questa mattina in una conferenza stampa in Regione, a Bologna, sono stati l’assessore regionale al Bilancio, Paolo Calvano, e il capo della segreteria politica della Presidenza di Giunta, Giammaria Manghi.

“Vogliamo tenere alta la guardia contro tutti i fenomeni di illegalità e infiltrazione delle mafie- affermano-. Farlo attraverso l’azione quotidiana e un lavoro di squadra che vede insieme le istituzioni, le università, le forze dell’ordine, la società civile, il mondo dell’istruzione, affinché la criminalità organizzata trovi sempre meno terreno fertile in Emilia-Romagna. Anche quest’anno segniamo un nuovo record di progetti presentati da enti locali e atenei, un segnale importante di protagonismo dei territori. E l’attenzione particolare ai più giovani è un passaggio fondamentale di cui siamo orgogliosi”.

“Vorremmo porre l’attenzione sui beni confiscati alle mafie: siamo la prima Regione del centro-nord ad avere un piano dedicato e anche nel 2022 sosteniamo sette interventi con risorse significative, di cui quattro riguardano nuovi immobili- proseguono Calvano e Manghi-. È un lavoro fondamentale, perché da una parte diffonde la consapevolezza che purtroppo la criminalità organizzata riesce a fare affari anche qui, dall’altra, però, afferma con forza il messaggio che ciò che prima era ‘cosa loro’ adesso è un bene di tutti e nello specifico dei più fragili, ad esempio dei profughi ucraini o delle persone con disabilità”.

Il sostegno alle Polizie locali

Formazione degli operatori, estensione della rete radiomobile, acquisto di veicoli tra cui alcuni uffici mobili per una maggiore presenza anche nelle aree marginali dei diversi territori, attrezzature informatiche per sostenere l’ammodernamento dei servizi erogati ai cittadini. E poi l’acquisto di defibrillatori da utilizzare per soccorrere cittadini colpiti da arresto cardiaco e l’allestimento di sale d’ascolto per dare protezione e voce al silenzio delle vittime di violenza domestica.

Sono alcuni dei 47 progetti finanziati dalla Regione con 1.612.000 euro attraverso due bandi rivolti al rafforzamento dei servizi e allo sviluppo di progetti innovativi delle Polizie locali.  I progetti approvati vengono cofinanziati con un contributo fino al 90% e sono stati presentati da Unioni di Comuni (21 progetti), Comuni (12), capoluoghi di provincia (7) e Province (7).

In particolare, 5 sono quelli approvati in provincia di Piacenza, 2 a Parma, 6 a Reggio Emilia, 12 a Modena, 8 a Bologna, 5 a Forlì-Cesena, 5 a Ravenna, 4 a Ferrara.

Il 45% dei progetti approvati riguardano le Unioni di Comuni a dimostrazione dell’impegno della Regione per lo sviluppo di Corpi di Polizia Locale intercomunali di dimensioni medio grandi frutto della cooperazione tra piccoli Comuni che, diversamente, avrebbero servizi molto meno strutturati ed efficaci.

Grazie alla diffusione delle Unioni di Comuni, con i primi 30 Comandi di Polizia Locale (su un totale di 140) si eroga infatti un servizio a favore del 70% dei residenti.

Complessivamente, dal 2003 ad oggi sono 530 i progetti finanziati e 54 gli accordi di programma per lo sviluppo delle Polizie Locali per un importo finanziato dalla Regione pari a 28 milioni e 719mila euro.

Gli interventi sui beni confiscati alle mafie

C’è il bene confiscato alle mafie che diventerà una residenza per persone adulte con disabilità nel loro percorso verso l’autonomia. Ci sono le équipe di strada che cercano di contrastare le violenze tra giovani attraverso l’organizzazione di incontri, rassegne, eventi. Poi i corsi di formazione, i seminari nelle scuole, gli eventi e i festival di sensibilizzazione per tutta la cittadinanza. E ancora: la rete degli Osservatori locali, l’alta formazione nelle Università, con un focus particolare sulle minacce agli amministratori locali, le trasmissioni in radio condotte da ragazze e ragazzi e i podcast.

Gli interventi, distribuiti tra tutte le province dell’Emilia-Romagna, sono stati cofinanziati dalla Giunta regionale con 1.160.000 euro: il costo complessivo dei progetti, tenendo quindi conto anche delle quote in capo a enti locali e atenei, sfiora gli 1,8 milioni di euro.

Più della metà, per un totale di oltre 685mila euro, riguardano sette interventi su immobili confiscati alle criminalità organizzate.

Mentre a Maranello (Modena), Pieve di Cento (Bologna) e Berceto (Parma) si tratta del completamento di lavori già avviati negli anni passati, a Forlì, Argenta (Ferrara), Bellaria Igea Marina e Santarcangelo di Romagna (Rimini) a essere interessati sono nuovi spazi sottratti alle mafie per essere riconsegnati alla popolazione.

A Santarcangelo di Romagna un bene confiscato sarà destinato all’accoglienza di profughi provenienti dall’Ucraina; a Bellaria Igea Marina sono in programma importanti lavori di adeguamento edilizio per un immobile che diventerà una abitazione per persone adulte con disabilità.

A Forlì sarà demolito un edificio inagibile, che fa parte di un complesso di beni confiscati più ampio, per realizzare uno spazio esterno per eventi e iniziative culturali di promozione della legalità; ad Argenta, infine, in località Longastrino, una struttura che comprende una abitazione e una azienda agricola per l’allevamento di ovini verrà predisposta per il riutilizzo a fini sociali.

Complessivamente, da quando è stato approvato il Testo Unico sei anni fa, la Regione è intervenuta su 25 immobili confiscati alle mafie, alcune sullo stesso bene: sono stati stanziati in totale oltre 3,7 milioni di euro, di cui 1,7 nel triennio 2020-22.

Tornano i concerti alla rupe del Pescale di Prignano

Tornano i concerti alla rupe del Pescale di PrignanoUn tramonto in musica nel suggestivo scenario della rupe del Pescale a Prignano. E’ quanto propone il concerto di violino e arpa di Francesco Bonacini e Davide Burani, in programma sabato 25 giugno, alle ore 19,30 nella piana della rupe, con ingresso gratuito  (informazioni al numero 348 8743407).

L’evento è promosso dalla Nuova pro loco di Prignano e dal Comune allo scopo di valorizzare un luogo di notevole pregio paesaggistico e storico ed è il secondo anno che viene proposta questa iniziativa.

Oltre al concerto di sabato 25 giugno, sono previsti altri due appuntamenti per sabato 3 luglio con il concerto dei Triumvibrass e sabato 9 luglio con il “Trio in tre: la musica del bosco”.

«Questa la seconda edizione rientra anche nel calendario nazionale della festa della musica che inizia domani con il solstizio d’estate – sottolinea Ercole Grandi, vice presidente della proloco – ed è un happening sull’erba al calar del sole, molto suggestivo, a impatto zero e senza alcuna struttura tecnico-impiantistica».

Il ciclo di concerti alla rupe fa parte, inoltre di ArmoniosaMente Modena organ festival 2022, la rassegna di concerti promossi dall’associazione amici dell’organo “Johann Sebastian Bach”.

Per raggiungere i concerti è possibile parcheggiare alla taverna Paradiso e poi salire a piedi per circa 15 minuti fino alla rupe, uno sbarramento naturale del fiume Secchia alto quasi 200 metri, interessante anche dal punto di vista archeologico: sulla rupe sorgeva infatti un villaggio neolitico, probabilmente uno dei più antichi del modenese.

Lunedì 27 giugno si riunisce il Consiglio comunale sassolese

Lunedì 27 giugno si riunisce il Consiglio comunale sassoleseSi svolgerà lunedì prossimo, 27 giugno a partire dalle ore 20,30 presso la sala delle Adunanze Consiliari in via Pretorio 18, la prossima seduta del Consiglio Comunale di Sassuolo con quattro punti all’ordine del giorno.

Si inizierà con l’approvazione del Piano Comunale di Protezione Civile – Aggiornamento 2022; per poi proseguire con l’approvazione dello schema di convenzione per il mantenimento e la gestione in forma associata del centro di educazione alla sostenibilità (Ceas) pedecollinare.

Al punto 3 del Consiglio comunale è prevista l’approvazione in deroga alle norme del Rue 2019 del contratto di servitù inerente distanze e vedute presso il centro sportivo comunale “A. Giovanardi” nel quartiere Madonna di Sotto in via Frati Strada Alta ; per poi concludere la seduta con la ratifica delle varianti al Psc e Rue nell’ambito del procedimento unico ex art. 53, comma 1, lettera b) della l.r.24/2017 per il progetto di costruzione di fabbricati da destinarsi a officina per autoveicoli da trasporto pesanti con annesso magazzino ricambi, in ampliamento dell’Officina Monari, localizzato in via Radici in piano zona Pontefossa, in variante alla pianificazione urbanistica vigente.

Cinema all’aperto, a Maranello si parte

Cinema all’aperto, a Maranello si parteTorna a Maranello il Cinemabico, rassegna di film all’aperto per grandi e piccoli presso la Piazzetta Nelson Mandela (esterno Biblioteca Mabic, Via Vittorio Veneto 5). Quattro i titoli proposti tra giugno e luglio, tutti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti con inizio proiezioni alle ore 21.30. Si parte mercoledì 22 giugno con “I Guardiani della Galassia”, seguiranno lunedì 27 giugno il film d’animazione “Bianca & Grey e la pozione magica”, mercoledì 6 luglio “I Guardiani della Galassia Vol. 2”, per chiudere lunedì 11 luglio con il film d’animazione “Wonder Park”. In caso di pioggia la proiezione sarà annullata.

A Fiorano in arrivo le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti

A Fiorano in arrivo le sanzioni per l’abbandono dei rifiuti
immagine di repertorio

Da poco più di un mese sono entrate in funzione sul territorio di Fiorano Modenese quattro fotocamere al fine di contrastare il fenomeno dell’abbandono rifiuti. Due di queste sono impiegate in modo permanente al controllo delle isole ecologiche, mentre le restanti due sono poste a rotazione in punti dove gli abbandoni avvengono più frequentemente.

Così, dal prossimo lunedì 27 luglio, inizieranno le notifiche dei verbali a danno di chi ha abbandonato rifiuti indebitamente. Queste violazioni sono state accertate attraverso appunto le foto scattate dalle foto-trappole, e ammontano a un totale di 12 verbali, per un importo di 104 euro ciascuno (più le spese di notifica). In alcuni casi l’abbandono è stato effettuato da persone a piedi, e non in automobile, il ché però non impedirà di individuare i responsabili, e neanche che vengano sanzionati.

Comunque sia, le fotocamere sono in grado di leggere le targhe dei veicoli fermi, a colori di giorno o in bianco e nero di notte, e possono rilevare in tempo reale la presenza di un bersaglio, anche in assenza di illuminazione. Ogni fotocamera è dotata di sensori e trasmettitori che segnalano eventuali tentativi di furti o manomissioni, con l’invio immediato di sms di allarme.

“Registriamo positivamente – dichiara l’assessore all’Ambiente, Davide Branduzzi – i primi risultati dell’azione del sistema di fotocamere. Un’azione che si affianca al potenziamento dei servizi di ritiro a chiamata di certi tipi di rifiuti, confermando un’ottica di contrasto all’abbandono sconsiderato, che tiene insieme la gestione e il monitoraggio, la sensibilizzazione e la deterrenza. Il percorso è lungo ma stiamo facendo di tutto per migliorare la situazione, dotandoci di validi strumenti. Ci auguriamo che anche la cittadinanza ci aiuti a risolvere questo problema”.

 

Dal 6 al 31 luglio torna nel riminese il Festival del Mondo Antico, rassegna culturale tra storia e attualità

Dal 6 al 31 luglio torna nel riminese il Festival del Mondo Antico, rassegna culturale tra storia e attualità
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Anche quest’anno l’estate riminese si colorerà di parole, immagini, libri, suggestioni e stimoli grazie alla presenza di intellettuali, storici e pensatori italiani e internazionali. Dal 6 al 31 luglio si svolgerà “Antico/Presente. Festival del Mondo Antico”, rassegna culturale alla XXIV edizione.

Nella cornice della piazzetta Francesca da Rimini e nella storica sede del Lapidario del Museo della Città, gli incontri avranno come tema centrale quello del Consenso | Con-Senso, da intendersi nella sua plurima natura di concetto, di necessità, di strategia messa in atto da chi governa, dalle élite, dai media per acquisire il favore del popolo o, semplicemente, del pubblico.

Il dettaglio delle iniziative e il programma degli incontri è stato illustrato questa mattina in conferenza stampa a Bologna, in Regione, presenti Mauro Felicori, assessore regionale alla Cultura e Paesaggio, Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini, Antonella Sambri, il Mulino Editrice, Giovanni Brizzi, già professore ordinario di Storia romana dell’Università di Bologna, Giovanni Sassu, direttore dei Musei Comunali di Rimini.

“Un tema affascinante, quello individuato dal Festival del Mondo Antico per questa edizione- ha detto l’assessore Felicori-. Un concetto, quello del consenso, che può essere declinato in chiave storica, per comprendere quanto accaduto appunto nel mondo antico, ma che giunge ai giorni nostri con nuovi e importanti interrogativi, nuovi meccanismi, anche tecnologici con nuove possibilità date dagli algoritmi. Temi che gli esperti di questo Festival saranno senza dubbio in grado di chiarire”.

“Il Festival del mondo antico appartiene al patrimonio genetico della cultura riminese- ha sottolineato il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad-. È un punto di incontro tra il passato e il presente, che nasce da una concezione della cultura come ‘patrimonio pubblico’, da condividere con l’intera comunità, così come pensato da Marcello Di Bella, ideatore del Festival scomparso pochi mesi fa. Oltre ad un programma di altissimo livello- ha aggiunto- il festival si propone sempre più come cassa di risonanza delle grandi eccellenze e dei tesori della storia del territorio, un’opera di intelligenza collettiva e diffusa”.

“Il tema di quest’anno è quanto di più trasversale possa esistere nella storia dell’uomo- ha spiegato il direttore dei Musei di Rimini, Giovanni Sassu-. La necessità di ottenere il consenso del popolo o del pubblico unisce in un sottile filo rosso ogni espressione del potere, sia essa verbale o figurativa”.

Il Mulino rinnova la collaborazione con il Festival del mondo antico, iniziativa sempre più riconosciuta a livello nazionale- ha detto Antonella Sambri, responsabile ufficio comunicazione Società editrice ‘Il Mulino’-. Partecipazione più che mai significativa in quest’anno cruciale per gli equilibri internazionali e nel quale ricorrono diversi anniversari, tra tutti i cento anni della marcia su Roma, in cui affrontare il tema del Consenso, facendolo con-senso, in un costante dialogo tra ciò che è già successo e ciò che ci aspetta. Tanti gli autori e gli amici dell’editrice che prenderanno parte al programma 2022, per fornire strumenti di comprensione del presente e una lettura attenta del passato”.

In un rimando continuo tra passato e presente, la narrazione oscillerà tra le figure della storia: dall’imperatore Augusto, emblematico per la sua capacità di costruire un impero sulla propaganda, a Mussolini, da Carlo V a Napoleone; toccherà poi la religione e le esigenze rappresentative nel medioevo e nell’età moderna, fino a raggiungere la contemporaneità, con un’analisi dei metodi utilizzati nella politica di oggi, italiana ed europea. E non solo: verrà illustrato il consenso nello sport, attorno al Mediterraneo antico e moderno, nell’architettura medievale e contemporanea, fino al costume e allo spettacolo.

Sarà raccontato tutto questo con giornalisti del calibro di Filippo Ceccarelli e Paolo Pagliaro, Paolo Rumiz, Roberto Zichittella e Micol Flammini, studiosi di fama come Gino Bandelli e Giovanni Brizzi, Ivano Dionigi, Maria Giuseppina Muzzarelli, archeologi come Paolo Carafa, storici dell’arte come David Ekserdjian e Giovanni C.F. Villa, intellettuali e scrittori come Lorenzo Pavolini, Francesco Filippi, Elena Kostioukovitch.

Costellano questi appuntamenti numerosi percorsi guidati che dalla città porteranno ai musei e alla riscoperta di monumenti noti e meno noti, letti con l’ottica antico/presente, senza dimenticare l’intensa attività didattica del Piccolo Mondo Antico Festival.

Com’è tradizione, il Festival del Mondo Antico è anche una concreta attuazione del concetto di “paesaggio culturale”, particolarmente significativo in terra di Romagna: anche quest’anno presentazioni di libri, attività didattiche e per adulti saranno promosse dai Comuni di Cattolica (Museo della Regina), Riccione (Museo del Territorio “Luigi Ghirotti”), Santarcangelo (Musas) e Verucchio (Museo Archeologico).

La manifestazione è organizzata dal Comune di Rimini – Assessorato alla Cultura – Musei Comunali e culture extra-europee, con la Società editrice “Il Mulino”, e si avvale del patrocinio della Regione Emilia-Romagna e della collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini e con la mediapartnership di Archeo.

“Caschetto rosso”, incontri del sindacato edili Fillea Cgil su sicurezza e malattie professionali rivolti ai lavoratori edili

“Caschetto rosso”,  incontri del sindacato edili Fillea Cgil su sicurezza e malattie professionali rivolti ai lavoratori edili
Copyright foto: Meridiana Immagini

Si chiama “Caschetto rosso” la campagna lanciata dal sindacato edili Fillea Cgil di Modena, in collaborazione con l’ufficio Salute e Sicurezza della Cgil, per informare e sensibilizzare tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore sui temi della salute e sicurezza e delle malattie professionali. Sono sette gli incontri a Modena e provincia dal 24 giugno al 1° agosto.

Si parte venerdì 24 giugno con il primo incontro in Cgil a Modena (piazza Cittadella, 36), poi mercoledì 29 giugno l’incontro in Cgil a Castelfranco Emilia (via Circondaria Nord, 126/a) e il 20 luglio in Cgil a Mirandola (via Agnini, 22). Si prosegue il 26 luglio in Cgil a Sassuolo (via Tien An Men, 21), il 27 luglio in Cgil a Vignola (via C.Battisti, 2), il 28 luglio in Cgil a Carpi (via III Febbraio, 1) e il 1° agosto in Cgil a Pavullo (via Giardini, 212 ). Tutti gli incontri sono alle ore 17.30.

Per la Fillea Cgil la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è tema centrale nell’azione quotidiana. “L’obiettivo è informare e sensibilizzare il più capillarmente possibile chi opera nel settore – afferma il sindacalista Claudio Manganaro – sia per gli aspetti legati alla salute e sicurezza, sia per i rischi che possono condurre a malattie professionali. Queste sono spesso sottovalutate ed involontariamente trascurate nonostante la presenza di alcuni sintomi che, nel tempo, possono diventare cronici e che potrebbero non permettere alle persone di proseguire l’attività lavorativa per inidoneità, con l’inevitabile perdita del posto di lavoro.
“E’ importante che ai primi sintomi vengano fatte le opportune valutazioni per attivare correttamente le procedure a tutela della salute e del posto di lavoro – afferma Anna Maria Righi del Dipartimento Salute e Sicurezza Cgil ModenaAnche per questi motivi è importantissimo che lavoratori e lavoratrici siano informati correttamente sui rischi che la malattia professionale può portare. Molti danni per essere riconosciuti devono essere seguiti e patrocinati per avere maggior tutela ed un equo indennizzo”.

La Fillea Cgil invita tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare agli incontri: “Informarti non costa nulla. Fai valere i tuoi diritti e non trascurare sintomi e danni”.

 

“Caschetto rosso”, sette incontri del sindacato edili Fillea Cgil Modena su sicurezza e malattie professionali rivolti ai lavoratori edili

“Caschetto rosso”,  incontri del sindacato edili Fillea Cgil su sicurezza e malattie professionali rivolti ai lavoratori edili
Copyright foto: Meridiana Immagini

Si chiama “Caschetto rosso” la campagna lanciata dal sindacato edili Fillea Cgil di Modena, in collaborazione con l’ufficio Salute e Sicurezza della Cgil, per informare e sensibilizzare tutti i lavoratori e le lavoratrici del settore sui temi della salute e sicurezza e delle malattie professionali. Sono sette gli incontri a Modena e provincia dal 24 giugno al 1° agosto.  

Si parte venerdì 24 giugno con il primo incontro in Cgil a Modena (piazza Cittadella, 36), poi mercoledì 29 giugno l’incontro in Cgil a Castelfranco Emilia (via Circondaria Nord, 126/a) e il 20 luglio in Cgil a Mirandola (via Agnini, 22). Si prosegue il 26 luglio in Cgil a Sassuolo (via Tien An Men, 21), il 27 luglio in Cgil a Vignola (via C.Battisti, 2), il 28 luglio in Cgil a Carpi (via III Febbraio, 1) e il 1° agosto in Cgil a Pavullo (via Giardini, 212 ). Tutti gli incontri sono alle ore 17.30.

Per la Fillea Cgil la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro è tema centrale nell’azione quotidiana. “L’obiettivo è informare e sensibilizzare il più capillarmente possibile chi opera nel settore – afferma il sindacalista Claudio Manganaro – sia per gli aspetti legati alla salute e sicurezza, sia per i rischi che possono condurre a malattie professionali. Queste sono spesso sottovalutate ed involontariamente trascurate nonostante la presenza di alcuni sintomi che, nel tempo, possono diventare cronici e che potrebbero non permettere alle persone di proseguire l’attività lavorativa per inidoneità, con l’inevitabile perdita del posto di lavoro.
“E’ importante che ai primi sintomi vengano fatte le opportune valutazioni per attivare correttamente le procedure a tutela della salute e del posto di lavoro – afferma Anna Maria Righi del Dipartimento Salute e Sicurezza Cgil ModenaAnche per questi motivi è importantissimo che lavoratori e lavoratrici siano informati correttamente sui rischi che la malattia professionale può portare. Molti danni per essere riconosciuti devono essere seguiti e patrocinati per avere maggior tutela ed un equo indennizzo”.

La Fillea Cgil invita tutti i lavoratori e le lavoratrici a partecipare agli incontri: “Informarti non costa nulla. Fai valere i tuoi diritti e non trascurare sintomi e danni”.

 

I numeri delle biblioteche di Sassuolo

I numeri delle biblioteche di Sassuolo33.204 presenze con 35.259 volumi prestati: è questo il bilancio 2021 del sistema bibliotecario sassolese, relativo quindi alla Biblioteca Cionini di via Rocca ed alla Biblioteca Leontine di villa Giacobazzi.

“In un anno come il 2021 – sottolinea l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Samanta Ruffaldi – ancora inizialmente segnato dalle restrizioni imposte dal contrasto alla pandemia da Covid -19 che hanno comunque ridotto il numero di giornate di apertura, i numeri segnati da entrambe le biblioteche sassolese sono davvero importanti, a testimonianza tanto della sete di cultura nella nostra città, quanto dell’ottimo lavoro svolto dalle bibliotecarie che non si sono fatte scoraggiare dalle difficoltà ma al contrario hanno moltiplicato energie ed iniziative per garantire l’ottimo funzionamento di quella che resta un punto di riferimento per Sassuolo: la Biblioteca”.

Con 57 ore medie di aperture settimanali alla Cionini e 32 alla Leontine, il sistema bibliotecario sassolese ha visto, nel 2021, 33.204 presenze fisiche, di cui 5.608 studenti alla biblioteca Cionini, 6.743 bambini e ragazzi alla Leontine ed il resto (20.858 presenze) sotto forma di “utenza libera” alla Cionini.

Il patrimonio delle biblioteche cittadine è composto da 117.289 libri moderni, 2.688 audiovisivi e 1.183 libri antichi.

“Un grande lavoro – conclude l’Assessore alla Cultura del Comune di Sassuolo Samanta Ruffaldi – che rientra nel più ampio sistema bibliotecario distrettuale, di cui la nostra città fa parte assieme a Fiorano, Formigine, Frassinoro, Maranello, Montefiorino, Palagano e Prignano, che attraverso una stretta collaborazione ed un interscambio continuo è in grado di offrire un’ampia biblioteca diffusa ad un potenziale bacino d’utenza che supera le 120.000 persone, e che ha portato a riconoscere a Sassuolo 5.897,48 € di contributi distrettuali”.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 giugno 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 22 giugno 2022Tra poco nuvoloso e temporaneamente nuvoloso per nubi medio-alte. Tendenza a schiarite in serata a partire da ovest. Temperature minime in lieve aumento, comprese tra 23 e 25 gradi; massime in lieve flessione sulle pianure emiliane, dove saranno comprese tra 34 e 36 gradi, valori intorno a 31/35 gradi lungo la fascia costiera. Venti deboli da sud-ovest, con temporanei rinforzi sui rilievi; attenuazione in serata. Mare poco mosso o quasi calmo al mattino, con moto ondoso in aumento tra pomeriggio e sera, fino a mosso al largo.

(Arpae)

Emergenza siccità: incontro tra la Bonifica di Burana e le Associazioni professionali Agricole

Emergenza siccità: incontro tra la Bonifica di Burana e le Associazioni professionali Agricole
fiume Po (foto Paolo Panni) di repertorio

Si è tenuto lunedì 20 giugno 2022 presso la sede consortile di Modena, l’incontro con le Associazioni Professionali Agricole di Modena, Bologna, Ferrara e Mantova, alla presenza del Vice Prefetto Vicario di Modena dott.ssa Giulia Di Fiore, per illustrare e mettere in evidenza la situazione di crisi idrica del bacino idrografico del fiume Po, dai cui il Consorzio della Bonifica Burana deriva attraverso gli impianti Sabbioncello di Quingentole (MN) e Pilastresi  di Bondeno (FE).

Il Consorzio ha informato che, pur con le difficoltà dovute alla grave situazione climatica,  è garantito il prelievo e la distribuzione idrica presso il nodo idraulico Pilastresi.

Sono invece maggiormente problematici gli attingimenti d’acqua presso l’impianto Sabbioncello a Quingentole (MN) poiché le attuali quote idriche consentono solo il 25% della massima potenzialità dell’approvvigionamento, pertanto non sufficiente a soddisfare contemporaneamente la totalità delle richieste irrigue.

Il Presidente del Consorzio di Burana Francesco Vincenzi ha messo in evidenza lo stato idrologico critico del Fiume Po, le cui portate sono ai minimi storici, e ha fatto presente come il Consorzio si sia organizzato per fare il possibile per non compromettere la stagione irrigua.

Si procederà ad alternare i giorni di prelievo e distribuzione dell’acqua secondo una turnazione degli invasi idrici, evitando così un ulteriore aggravio del livello idrico del Fiume Po.

Il presidente Vincenzi ha comunicato che:

  • dalla sera di martedì  21 giugno sino al mattino di giovedì 23, verrà spento l’impianto Pluvirriguo del Concordia Sud  a San Giacomo Roncole di Mirandola (MO).
  • Gli altri impianti pluvirrigui continueranno a funzionare nelle suddette giornate ma verranno spenti nei giorni di sabato 25 e domenica 26 giugno.

I suddetti impianti verranno  riattivati dopo le rispettive sospensioni fino a eventuali nuove disposizioni. Viene raccomandato l’utilizzo della risorsa idrica nel modo più oculato e ottimale nell’ottica di risparmio. Si raccomanda inoltre di comunicare per tempo al competente guardiano idraulico, o all’ufficio di zona preposto, l’eventuale necessità di irrigare: conseguentemente a tale richiesta il Consorzio cercherà di soddisfare le esigenze. Sarà poi cura del Consorzio aggiornare gli utenti, i consorziati e le associazioni professionali agricole con ulteriori comunicati in funzione dell’evolversi della situazione di criticità.

Agricoltura. Siccità, l’assessore Mammi: “Pesanti conseguenze sulle nostre colture: servono quanto prima risorse per interventi urgenti e lo Stato di emergenza”

Agricoltura. Siccità, l’assessore Mammi: “Pesanti conseguenze sulle nostre colture: servono quanto prima risorse per interventi urgenti e lo Stato di emergenza”
Alessio Mammi (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

“Rischiamo gravissimi danni alle produzioni orticole e frutticole. Servono quanto prima risorse per investire in infrastrutture idriche e costruire invasi per conservare l’acqua quando è disponibile, per poterla poi utilizzare nei periodi siccitosi. La realizzazione di infrastrutture deve essere una priorità nazionale e occorre semplificare le procedure amministrative per poter velocizzare il più possibile i percorsi progettuali e la realizzazione. La Regione ha messo a bando 7 milioni di euro per invasi aziendali ma occorrono anche invasi territoriali per aumentare sensibilmente la capacità di stoccaggio. Utilizzando al meglio anche le importanti risorse del Pnrr che sono già disponibili”.

Così l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, a fronte della grave siccità che sta investendo anche l’Emilia-Romagna, minacciando le coltivazioni.

“In attesa della Cabina di regia di domani, convocata urgentemente dal presidente della Giunta Stefano Bonaccini e dalla collega Irene Priolo per fare il punto con Protezione civile, Arpae, gestori del settore idropotabile, Atersir, Anbi e Cer e l’Autorità di distretto del Po, rinnovo la mia grande preoccupazione sulla siccità che colpisce il nostro territorio- sottolinea l’assessore- anche per le conseguenze sulle produzioni agricole, soprattutto pomodori, frutta, mais e riso che necessitano di un approvvigionamento idrico significativo”.

“Condividendo la raccomandazione che le persone limitino l’uso di acqua per usi civili non fondamentali – conclude Mammi- voglio portare l’attenzione al tema dell’innalzamento del cuneo salino nella zona del Delta del Po, che ci impone l’individuazione di soluzioni importanti e tempestive, necessarie a contrastare i fenomeni di desertificazione in corso”.

Covid, oggi (20/6) in regione sono 1.725 i nuovi casi, oltre 1.900 i guariti

Covid, oggi (20/6) in regione sono 1.725 i nuovi casi, oltre 1.900 i guariti
Foto Paolo Righi

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.525.174 casi di positività, 1.725 in più rispetto a ieri, su un totale di 6.847 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 3.872 molecolari e 2.975 test antigenici rapidi.

I numeri dei positivi non comprendono le province di Piacenza e Parma, dove per problemi tecnici non sono stati acquisiti; saranno pertanto recuperati e comunicati domani.  Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 25,2%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.566.782 dosi; sul totale sono 3.793.433 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 94,4%. Le dosi aggiuntive fatte sono 2.916. 477.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 30 (come ieri), l’età media è di 67,9 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 720 (+30 rispetto a ieri, +4%), età media 75,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 3 a Parma (invariato); 15 a Bologna (invariato); 1 a Imola (invariato); 2 a Ferrara (invariato); 3 a Ravenna (invariato); 1 a Cesena (invariato); 4 a Rimini (invariato).

Nessun ricovero a Reggio Emilia, Modena e Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 46,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 352 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 316.819), seguita da Modena (245 su 236.679); poi Reggio Emilia (235 su 172.265), Rimini (217 su 142.176), Ravenna (215 su 141.791) e Ferrara (179 su 106.106); quindi Cesena (105 su 84.190) e Forlì (97 su 70.386); infine il Circondario imolese, con 80 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 47.489. Come detto, i numeri di oggi non comprendono le province di Piacenza e Parma.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 26.334 (-207). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 25.584 (-237), il 97,1% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 1.924 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.481.798.

Purtroppo, si registrano 8 decessi:

  • 1 in provincia di Parma (una donna di 98 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 86 anni)
  • 2 in provincia di Bologna (una donna di 78 anni e un uomo di 90 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (una donna di 88 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (una donna di 87anni)
  • 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 92 anni e un uomo di 80, residenti entrambi nel cesenate, i cui decessi sono stati registrati dall’Ausl di Cesena)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Rimini e nel Circondario Imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 17.042.

Crisi idrica, l’assessore Priolo: “Orientati a dichiarare lo stato d’emergenza regionale, utile alla richiesta di quello nazionale”

Crisi idrica, l’assessore Priolo: “Orientati a dichiarare lo stato d’emergenza regionale, utile alla richiesta di quello nazionale”“Alla luce anche delle risultanze odierne dell’Osservatorio del distretto del Po che ha dichiarato severità idrica rossa, il nostro orientamento è quello di arrivare alla dichiarazione dello stato di emergenza regionale, utile e prodromica alla richiesta dello stato di emergenza nazionale. Domani, dopo la cabina di regia regionale, quasi certamente assumeremo una decisione in tal senso. Ribadiamo come servano interventi rapidi per rispondere alla crisi che stiamo vivendo e altri, strutturali, per risolvere una situazione che ormai si ripete ogni anno. In entrambi i casi serve l’intervento del Governo e la realizzazione di misure e progetti nazionali. Bene, in tal senso, l’impegno a intervenire arrivato dai ministri competenti e dal capo della Protezione civile nazionale”.

Così l’assessore regionale all’Ambiente e Protezione civile, Irene Priolo, dopo la riunione dell’Osservatorio per il Po convocato questa mattina dall’Autorità di bacino a Parma: la situazione è da ‘semaforo rosso’ per la salvaguardia dell’idropotabile, ma può proseguire l’attività di irrigazione, pur con interventi mirati e in misura ridotta.

Situazione che verrà esaminata nel pomeriggio di domani, martedì 21 giugno, a Bologna, nel corso della cabina di regia ad hoc per gestire l’emergenza convocata dalla Regione. Assieme ai settori regionali Ambiente, Protezione civile, Arpae e Agricoltura, a fare il punto sui primi interventi da attuare sono stati chiamati i gestori del settore idropotabile, Atersir (Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi Idrici e rifiuti), Anbi (Associazione nazionale bonifiche irrigazioni miglioramenti fondiari), Consorzio Canale emiliano-romagnolo, Enel, Aipo e, naturalmente, l’Autorità di distretto del Po.

Notte Rossa, in migliaia per la festa. Anche dall’estero per la due giorni ricca di motori e spettacoli

Notte Rossa, in migliaia per la festa. Anche dall’estero per la due giorni ricca di motori e spettacoliGrande successo per la Notte Rossa di Maranello: tra sabato 18 e domenica 19 giugno diverse migliaia di persone si sono riversate nelle strade e nelle piazze cittadine per l’evento organizzato dall’amministrazione comunale.

“Il fine settimana appena trascorso”, è il commento del sindaco Luigi Zironi, “ci ha regalato mille emozioni. Nella Notte Rossa c’è l’identità di Maranello e tutta la nostra comunità in ogni sua componente ne ha voluto far parte dando il proprio contributo: le aziende del territorio, le associazioni, i commercianti, le forze dell’ordine e tanti cittadini. Con questa risposta corale abbiamo accolto la passione per i motori di migliaia di visitatori, arrivati anche da fuori regione e dall’estero, consolidando ulteriormente l’immagine del nostro territorio sul piano turistico. Ma le sensazioni più intense sono arrivate dai sorrisi delle persone, dalla loro emozione nel ritrovarsi assieme e dall’orgoglio con cui stavano vivendo l’unicità della nostra Maranello”.

“La passione che ci lega alla nostra tradizione motoristica e le eccellenze che abbiamo ritrovato per le vie della nostra città”, aggiunge Mariaelena Mililli, assessora alla cultura e agli eventi, “sono il ritratto di una Maranello che si è unita e ha saputo mettere a frutto gli anni di assenza, causa pandemia, per restituire al popolo della Notte Rossa un’esperienza nuovamente indimenticabile. Un lavoro di squadra che ci restituisce tanta soddisfazione e la voglia di costruire l’edizione 2023 per attrarre sempre più turisti e appassionati”.

In  tantissimi hanno approfittato dell’occasione unica di percorrere Viale Enzo Ferrari, il viale che attraversa l’area degli stabilimenti del Cavallino, per la prima volta aperto al pubblico grazie alla collaborazione della Ferrari. Per questa edizione della Notte Rossa, infatti, l’azienda ha offerto a tifosi, appassionati e famiglie l’opportunità di entrare in uno dei luoghi del “mito”: sicuramente uno degli elementi di più forte attrazione della festa, insieme ad un ricco programma di iniziative diffuse che hanno coinvolto il pubblico nelle due giornate. Dal museo dei motori a cielo aperto con l’esposizione di oltre cinquanta Ferrari di ieri e di oggi ai mezzi storici dei Vigili del Fuoco, dal Gran Premio di Formula 1 proiettato sul maxischermo in piazza all’omaggio a Gilles Villeneuve con il murale di Alessandro Rasponi. E ancora, dalla possibilità di guidare virtualmente le gran turismo con i simulatori allo spettacolo piromusicale che ha reso omaggio al legame tra Maranello e Ferrari, dalle auto iconiche del cinema al circuito delle automobiline elettriche e a pedali, la Notte Rossa di quest’anno è stata innanzitutto una celebrazione dell’identità del territorio in cui è nato e si è sviluppato uno dei simboli del made in Italy nel mondo, terra di motori e di passioni.

Molto apprezzati anche gli spettacoli, dallo show dell’attore comico Maurizio Lastrico ai concerti diffusi per le vie cittadine, fino ad uno dei momenti più suggestivi ed emotivamente coinvolgenti della festa: l’esibizione musicale della Fanfara del Quarto Reggimento Carabinieri a Cavallo che domenica mattina è stata seguita e accompagnata da una folla di spettatori in un percorso che ha unito Piazza Libertà con il piazzale del Museo Ferrari. L’appuntamento è ora per l’edizione del 2023.

La Notte Rossa 2022 è stata organizzata dal Comune di Maranello con la partecipazione del Consorzio Maranello Terra del Mito, la collaborazione di Ferrari, il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e dell’associazione Città dei Motori, il sostegno di diversi partner. Main sponsor: BPER Banca e Zanasi Group.

Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna, Salomoni confermato presidente

Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna, Salomoni confermato presidenteGiuseppe Salomoni è stato confermato presidente di Confcooperative Lavoro e Servizi Emilia Romagna, in rappresentanza di quasi 400 cooperative attive nei settori industria, costruzioni, pulizie e multiservice, ricettivo e ristorazione, trasporti e logistica, servizi professionali.

Socio fondatore e attuale vicepresidente di CEA – Cooperativa Edile Appennino di Bologna, Salomoni guiderà per altri quattro anni la federazione regionale a cui fanno riferimento 36.700 soci e 37.500 occupati con un fatturato aggregato di quasi 2,4 miliardi di euro. L’elezione è avvenuta questa mattina al Palazzo della Cooperazione di Bologna, al termine dell’ultima assemblea regionale di rinnovo cariche delle Federazioni di settore, aperta dal saluto del presidente di Confcooperative Emilia Romagna Francesco Milza e che ha visto anche la partecipazione dell’assessore regionale allo Sviluppo Economico e Green Economy, Lavoro e Formazione Vincenzo Colla. Le conclusioni sono state affidate al presidente nazionale di Confcooperative Lavoro e Servizi Massimo Stronati.

“Oltre il 90% dei nostri occupati ha un contratto a tempo indeterminato, il 63% sono donne, il 16% lavoratori extra UE e il 20% delle nostre cooperative è presente nelle aree interne della Regione: dare priorità al lavoro e allo sviluppo delle comunità è l’impegno principale che portiamo avanti per fare buona cooperazione” ha detto Giuseppe Salomoni ricordando come “una cooperativa su tre dei nostri settori lamenta carenza di lavoratori e il 70% prevede ulteriori aumenti dei costi produttivi nei prossimi 5 mesi”.

“Chiediamo alla Regione – ha aggiunto il riconfermato presidente regionale di Confcooperative Lavoro e Servizi – di istituire, all’interno del Patto per il Lavoro e per il Clima, una task-force permanente, un luogo di confronto pragmatico con le associazioni imprenditoriali che possa affrontare in maniera cadenzata tanto le emergenze quanto i problemi più strutturali. Abbiamo bisogno di rendere i bandi regionali più attrattivi per le cooperative di produzione e lavoro, occorre coordinare una forte azione di contrasto contro le infiltrazioni criminali nei nostri settori produttivi e dei servizi e vigilare sempre di più sulla falsa cooperazione e sul rispetto dei contratti collettivi; serve inoltre investire in formazione e politiche attive del lavoro per sopperire alla carenza di manodopera, e intervenire sulla burocrazia che frena a tutti i livelli lo sviluppo delle imprese”.

“Non abbiamo un problema di risorse, abbiamo un problema di come cogliere al meglio e non sprecare questa opportunità storica rappresentata dal PNRR – ha detto l’assessore regionale Vincenzo Colla, riconfermando il ruolo fondamentale e strategico della cooperazione in Emilia-Romagna -. Lo vogliamo fare insieme alla cooperazione, all’interno del Patto per il Lavoro e per il Clima, aiutando le imprese a intraprendere i processi di trasformazione necessari, a partire dalla transizione digitale e dall’innovazione tecnologica”. Sugli aumenti dei costi energetici, l’assessore Colla ha puntualizzato che “qualsiasi iniezione di risorse pubbliche non sarà mai sufficiente a fermare la speculazione internazionale tuttora in atto, è necessario quindi intervenire a livello europeo per mettere un tetto al prezzo dell’energia. Siamo europeisti convinti, e proprio per questo sull’inerzia dell’UE in ambito energetico dobbiamo fare sentire la nostra voce”.

“Entro ottobre – ha annunciato Colla – faremo una legge regionale per attrarre i talenti, perché in Emilia-Romagna siamo bravissimi ad attrarre investimenti, ma abbiamo bisogno anche di forza lavoro e competenze. Per trattenere e fare tornare i nostri talenti andati all’estero, per farne arrivare di nuovi, per rendere attrattivo il nostro territorio e aiutare a risolvere la carenza di manodopera e figure professionali a tutti i livelli, dobbiamo rendere le nostre imprese, le nostre comunità, il nostro welfare, i nostri servizi, le nostre istituzioni attrattive a tutti i livelli. Vogliamo coinvolgere la rappresentanza delle imprese per definire una legge che aiuti concretamente ad affrontare questo grande problema. Come ritengo sia giunto il momento di affrontare con il mondo della cooperazione anche una discussione su una nuova idea di sussidiarietà per garantire la tenuta sociale”.

 

Big Data e Intelligenza Artificiale, nascono nuovi mestieri e nuove competenze tra preparazione scientifica e creatività

Nei prossimi decenni i giovani che si affacceranno al mondo del lavoro faranno un mestiere che oggi non esiste ancora: Big data scientists, devops experts, blockchain architects e data analyst sono solo alcune delle occupazioni emergenti nel nuovo settore dei Big Data e dell’Intelligenza Artificiale.

Insomma, nuovi lavori e lavoratori, per i quali occorrono competenze specifiche, percorsi formativi multidisciplinari tagliati su misura e una visione in grado di fondere, al contempo, preparazione scientifica e creatività.

Questi temi saranno al centro della riflessione che si svolgerà a Bologna mercoledì 22 giugno, dalle ore 15, nell’Aula magna della Regione (viale Aldo Moro 30) proprio sulle “Professioni e competenze per la Big Data Valley” dell’Emilia-Romagna, realtà in cui nel solo Tecnopolo di Bologna si concentrerà l’20% della capacità di supercalcolo europea e l’80% di quella italiana.

Analisi e approfondimenti punteranno a individuare professionalità, competenze e interventi formativi per accompagnare e affiancare le imprese e i lavoratori lungo il percorso di trasformazione digitale. Durante l’iniziativa – che si potrà seguire anche online – saranno, inoltre, presentati e discussi i primi risultati del progetto “Big Data and Artificial Intelligence Emilia-Romagna” coordinato dalla Regione in collaborazione con Anpal e Anpal Servizi e realizzato con il contribuito di Università, Enti di formazione, Fondazioni ITS, Associazioni Clust-ER emiliano-romagnole, imprese nonché organizzazioni di sviluppo dell’innovazione e della ricerca.

Il progetto si colloca nella cornice strategica del Patto per il Lavoro ed il Clima, e ha preso il via da due distinti Protocolli di intesa: il primo sottoscritto il 7 giugno 2021 tra il presidente Stefano Bonaccini e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, il secondo siglato il 10 settembre 2021 tra Regione, Anpal e Anpal Servizi SpA.

“Non ci sono Big Data o Intelligenza artificiale che funzionano senza le teste-affermano gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico e lavoro) e Paola Salomoni (Università)-. Oltre alla disponibilità dei dati e delle infrastrutture perché i Big Data siano a servizio delle istituzioni, della sanità, dell’istruzione, ma anche del sistema delle imprese private, abbiamo bisogno di formare nuove competenze. Dobbiamo investire sulle persone, sulle conoscenze, sulle abilità e vivacità intellettuali per dare risposte all’altezza di un cambiamento tecnologico che procede velocissimo. In Emilia-Romagna faremo il più grande investimento sulla formazione e sui saperi”.

“Solo in questo modo- concludono Colla e Salomoni- possiamo garantire la competitività del sistema delle nostre imprese e al tempo stesso la qualità e stabilità del lavoro”.

Tra gli interventi previsti quelli del Commissario straordinario di Anpal e Anpal Servizi, Raffaele Tangorra, di Maurizio Sorcioni della direzione Studi e Ricerche-Data Science di Anpal Servizi e di Morena Diazzi, direttore generale Conoscenza, Ricerca, Lavoro, Imprese della Regione nonché di rappresentanti di Cineca, dell’Ufficio scolastico regionale, dell’Associazione Scuola Politecnica ITS Emilia-Romagna, del Tavolo Regionale Imprese, degli Atenei emiliano-romagnoli, di Confindustria Emilia-Romagna e degli Enti di formazione. L’evento verrà coordinato da Ilaria Vesentini, giornalista del Sole 24 Ore.

Agenda digitale e pari opportunità. Al via oggi Ragazze Digitali ER, ciclo di formazione riservato alle studentesse delle superiori

Agenda digitale e pari opportunità. Al via oggi Ragazze Digitali ER, ciclo di formazione riservato alle studentesse delle superioriTre settimane dedicate ad avvicinare le ragazze al digitale e all’informatica attraverso un approccio creativo, concreto e coinvolgente, con l’obiettivo di contrastare il divario di genere che ancora persiste nel settore dell’innovazione tecnologica.

Parte oggi l’edizione 2022 dell’iniziativa Ragazze Digitali ER, promossa dalla Regione Emilia-Romagna in collaborazione con gli Atenei del territorio regionale, nell’ambito della sfida “Donne e Digitale” dell’Agenda Data Valley Bene Comune. Il percorso formativo è riservato alle studentesse del secondo, terzo e quarto anno delle scuole superiori e consiste in otto Summer Camp laboratoriali tematici e un Summer camp seminariale.

I Summer Camp proseguiranno fino all’8 luglio e sono promossi con l’obiettivo di coinvolgere le ragazze in attività di stampo fortemente operativo. Le lezioni saranno ospitate presso gli Atenei di Parma, Reggio Emilia e Modena, Bologna, Ferrara e Cesena, oltre che online, con due edizioni digitali rivolte a chi non potrà essere presente fisicamente. Tra gli argomenti degli incontri: la programmazione di videogiochi e robot, lo sviluppo di app e siti web e lezioni di programmazione. La formazione è inoltre pensata e progettata per imparare a sviluppare abilità utili a lavorare in gruppo, presentarsi e parlare in pubblico, risolvere problemi e prendere decisioni in autonomia. In programma anche la possibilità di incontrare professioniste ed esperte del mondo digitale, tra cui imprenditrici, docenti e startupper. Grande attenzione sarà riservata inoltre alla sicurezza online, con l’analisi delle opportunità e dei rischi dei servizi digitali più popolari.

Per le scuole che hanno attivato una convenzione con le università di riferimento, la frequenza dei Camp laboratoriali darà diritto all’ottenimento di 60 ore di crediti formativi (PCTO).

Sempre oggi prende il via l’attività a carattere seminariale, che terminerà il 30 giugno ed è articolata in otto eventi divulgativi gratuiti che si svolgeranno online, durante i quali le ragazze potranno assistere alle testimonianze di esperte ed esperti digitali provenienti dal mondo accademico e dalle imprese hi-tech. Dialogando con loro, le partecipanti potranno vedere con i propri occhi come le donne possono intraprendere percorsi professionali e affermarsi anche nei settori a maggiore vocazione informatica e tecnologica.

“Già dall’adolescenza bisogna incoraggiare le donne a intraprendere studi scientifici, per dare loro piena consapevolezza che possono desiderare studi e carriere in questo ambito- affermano Paola Salomoni, assessora a Scuola, Università e Agenda digitale, e Barbara Lori, assessora alle Pari opportunità, presenti all’inaugurazione dei Summer Camp di Cesena e Parma-. Per contrastare all’origine il divario digitale di genere bisogna dedicare attenzione proprio a questa fascia d’età, perché, come segnala il rapporto Pisa dell’OSCE, è in questa fase che le studentesse rinunciano a dedicarsi alle materie STEM. Ragazze Digitali ER- concludono le assessore- ha come obiettivo far appassionare le ragazze al mondo dell’innovazione digitale attraverso la realizzazione di progetti concreti e fare così toccare loro con mano che, nonostante i pregiudizi, possono essere protagoniste della società dell’informazione”.

Il progetto Ragazze Digitali

Ragazze Digitali ER è un’estensione del progetto Ragazze Digitali, ideato e lanciato nel 2014 su iniziativa del Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” dell’Università di Modena e Reggio Emilia, del Dipartimento di Informatica – Scienza e Ingegneria – dell’Università di Bologna, e di EWMD, European Women’s Management Development, associazione no-profit impegnata per favorire lo sviluppo professionale delle donne nel mondo del lavoro.

A partire da quest’anno, l’iniziativa è organizzata dai due Atenei che lo hanno concepito in co-conduzione con Regione Emilia-Romagna e ART-ER Scpa, nell’ambito della sfida Donne e Digitale dell’Agenda Digitale Data Valley Bene Comune e attingendo a risorse del Fondo Sociale Europeo, con l’ulteriore collaborazione delle Università di Parma (Dipartimento di Ingegneria e Architettura) e Ferrara (Dipartimento di Ingegneria). Il progetto si avvale inoltre di un ulteriore supporto, dal punto di vista della condivisione e diffusione nelle scuole del territorio, da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna.

Maggiori informazioni

Tutte le informazioni sui focus tematici dei singoli Summer Camp laboratoriali e il programma completo degli incontri del Summer Camp seminariale sono disponibili online sul sito dell’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna.

L’estate del Circolo Amici della Lirica di Sassuolo

L’estate del Circolo Amici della Lirica di SassuoloUn’estate densa di appuntamenti quella organizzata dal Circolo Amici della Lirica R.Malagoli di Sassuolo, che inizierà già la prossima settimana.

  • Arena di Villa Giacobazzi (parco Vistarino) – lunedì 27 Giugno IN VIAGGIO – STORIE e NOTE NOMADI, con Isabella Dapinguente testi e recitazione, Claudio Ughetti fisarmonica, Gio Stefani chitarra

 

  • Piazzale della Rosa – sabato 2 luglio CAVALLERIA RUSTICANA  di P. Mascagni – opera completa, con Serena Daolio, soprano Santuzza, Roberto Brugioni, tenore Turiddu, Maurizio Leoni baritono, Compare Alfio, Monica Minarelli, mezzosoprano Lola e Mamma Lucia. Maestro del Coro Simone Guaitoli, Maestro concertatore e pianoforte Claudia Rondelli. Con la straordinaria partecipazione della Corale Giacomo Puccini di Sassuolo.

 

  • Presso e in collaborazione col Circolo Pagliani – domenica 7 agosto   MEMORIE D’ARGENTINA, con Isabella Dapinguente testi e recitazione, Claudio Ughetti fisarmonica, Gio Stefani chitarra

Sabato 10 settembre  L’OPERA SI RACCONTA – Concerto lirico. Cast da definire.

 

  • Arena di Verona ( in autobus) – giovedì 14 luglio Carmen di G. Bizet – giovedì 18 agosto     Nabucco  di G. Verdi

 

  • Torre del Lago Puccini  (in autobus) – venerdì 5 agosto Turandot di G. Puccini. Per Info e prenotazioni: Giovanni Gandolfi 335.5348.339

 

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