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giovedì, 10 Luglio 2025
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Approvata la legge per gli interventi di aiuto ai profughi

Approvata la legge per gli interventi di aiuto ai profughiSostegno ai progetti umanitari attivati in Ucraina dalle Ong che hanno partecipato al bando regionale, assistenza e sostegno ai profughi ucraini accolti in Emilia-Romagna, la possibilità di ricostruire spazi pubblici o di forte valenza sociale come scuole o biblioteche, sempre in Ucraina, non appena le condizioni lo renderanno possibile.

Sono i cardini del progetto di legge regionale della Giunta “Misure urgenti di solidarietà in favore della popolazione ucraina” che oggi è stato approvato in via definitiva dall’Assemblea legislativa.

Norma che formalizza l’impegno della Regione Emilia-Romagna definendo i possibili utilizzi delle risorse, attuali e future, rese disponibili grazie alla raccolta fondi regionale per l’assistenza alle persone che scappano dalla guerra: a oggi, arrivati quasi 2,1 milioni di euro da oltre 3.200 donatori e sul portale della Regione è online una sezione con tutti i dati sulla raccolta stessa (https://www.regione.emilia-romagna.it/raccolta-fondi-ucraina).

Intanto, 50mila euro di risorse della Regione sono già stati destinati al progetto di aiuto umanitario “HelpUkraine – un aiuto agli Ucraini in fuga dalla guerra” e altri 200mila, dalla raccolta fondi, serviranno a sostenere ulteriori 7 interventi, vincitori anch’essi del bando regionale.

“L’approvazione del nostro progetto di legge- sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente con delega alla Cooperazione internazionale, Elly Schlein- segna un punto fermo e importante nell’impegno della Regione a favore della popolazione ucraina. In continuità con le nostre politiche di cooperazione internazionale, possiamo sostenere i profughi con interventi tempestivi grazie alla solidarietà di quanti fino ad ora hanno donato attraverso la raccolta fondi regionale e di quanti lo faranno, fondi che hanno superato i due milioni di euro. Ancora una volta, l’Emilia-Romagna mostra di saper essere accanto a chi sta soffrendo e di farlo in maniera concreta. Si pensi anche all’accoglienza diffusa, grazie anche a tantissimi cittadini e famiglie, che ha portato in regione il maggior numero di ucraini nel Paese”.

“Ringraziamo infine la presidenza, le consigliere e i consiglieri dell’Assemblea legislativa per aver calendarizzato e portato in Aula in tempi brevi questo progetto di legge- chiudono Bonaccini e Schlein-, che ci permette di dare aiuti concreti a un Paese e a un popolo che stanno vivendo il più grande dei drammi, quello della guerra”.

 

I primi interventi che la legge rende possibili

Il progetto di legge si inserisce nel percorso di aiuto che la Regione ha attivato subito dopo l’inizio del conflitto e l’avvio della crisi umanitaria.

Ora la legge permette formalmente di intervenire anche per utilizzare le risorse raccolte attraverso la raccolta fondi regionale.

Via via saranno destinate all’accoglienza dei profughi accolti in Emilia-Romagna. E da subito ai progetti umanitari di Ong, Onlus, associazioni ed enti già operativi in Ucraina o nei Paesi confinanti per aiutare chi fugge: fornitura di beni di prima necessità e servizi, assistenza sanitaria, supporto psicologico, attività educative per i minori. Con particolare attenzione verso donne, bambini, persone con disabilità, anziani e chiunque sia in condizione di fragilità e vulnerabilità.

A ricevere i contributi per la realizzazione degli interventi sono associazioni e soggetti individuati dalla legge regionale 12/2002 (“Interventi per la cooperazione internazionale con i paesi in via di sviluppo e i Paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”), gli enti locali e gli enti del Terzo settore.

 

Gli otto progetti finanziati

Nei giorni scorsi la Giunta regionale ha approvato la graduatoria del bando, aperto dal 7 al 16 marzo, rivolto a Ong, Onlus, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, cooperative sociali ed enti locali per rispondere con estrema urgenza ai bisogni di profughi e sfollati ucraini in transito nelle città di Lviv (Leopoli) e Chernivtsi, diretti in Polonia e Romania o destinati a raggiungere i familiari nel resto dell’Unione Europea.

Al progetto “HelpUkraine – un aiuto agli Ucraini in fuga dalla guerra” della Fondazione Avsi di Cesena, risultato primo, sono andati i 50mila euro messi a disposizione dalla Regione per sostenere la prima accoglienza dei profughi ucraini nelle comunità di accoglienza nei Paesi limitrofi e ricostruire il benessere psicologico delle vittime del conflitto, in particolare delle fasce vulnerabili della popolazione come donne, bambini e persone con bisogni speciali.

Come annunciato, con l’approvazione della legge saranno ora finanziati anche gli altre sette progetti, grazie alle risorse della raccolta fondi regionale:

Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII di Rimini, assistenza umanitaria ed evacuazione di sfollati interni e profughi ucraini. Co-proponente: Condivisione fra i popoli – Rimini; partner in loco: Caritas Lviv UGCC.
Fondazione “We World – GVC” di Bologna, progetto Sostegno a Leopoli. Sostegno psicosociale di emergenza nei centri di accoglienza sfollati della regione di Leopoli in Ucraina. Co-Proponente: Cadiai Cooperativa sociale, Bologna; partner in loco: Smart Osvita – Smat Education Ong Kiev – Leopoli
Fondazione La Locomotiva Onlus di Formigine (Mo), progetto Take care. Azioni di cura e sostegno a favore delle persone e delle famiglie colpite dalla guerra in Ucraina. Co-proponente: Oghogho Meye – Modena; partner in loco: Caritas spes della diocesi di Lutska
Provincia S. Antonio dei Frati minori (Antoniano) Bologna, operazione pane per l’emergenza Ucraina; co-proponente: Manager Italia Emilia-Romagna; partner in loco: Fundatia surorile Clarise franciscane ale Sf sacrament ; Frati minori – Convento parrocchia Madonna di Fatima.
SOS Bambino international adoption APS Modena, progetto ‘Vinny Emergenza Ucraina’, perfornire cure mediche e cibo ai bambini e alle bambine rimaste nell’istituto Vinnytsia, città ucraina. Co-proponente: Nadia Onlus Carpi; partner in loco: Consiglio regionale di Vinnytsia, Orfanotrofio specializzato regionale di Tulchyn.
Fondazione ‘Aiutiamoli a vivere’ di Argenta (Fe), progetto ‘SOS Ucraina’, per creare canali umanitari di di sostegno ai profughi attraverso il confine rumeno e polacco. Co-proponente: Fondazione Aiutiamoli a vivere Comitato regionale Emilia-Romagna; partner locale: Arcidiocesi del comune Ivano-Frankivs’k, in Ucraina.
Comune di Forlì, sostegno umanitario alle popolazioni vulnerabili in fuga dall’Ucraina e vittime del conflitto in corso. Co-proponente: Comitato per la lotta contro la fame nel mondo; partner in loco: Comune di Novodnistrovs’k in Ucraina, Associazione di Kryvyi.
La raccolta fondi: i numeri della solidarietà online

Sul sito della Regione Emilia-Romagna è possibile seguire l’andamento delle donazioni a favore della popolazione ucraina e il resoconto del loro utilizzo, grazie a una nuova sezione web dedicata: https://www.regione.emilia-romagna.it/raccolta-fondi-ucraina

A oggi sono stati raccolti 2.079.300 euro, grazie a 3.242 donatori, in grandissima parte cittadini, insieme ad aziende, associazioni ed enti locali.

Agli 8 progetti umanitari attivi in Ucraina vanno oltre 248mila euro, compresi i 50mila di risorse regionali. Attività che permettono di aiutare direttamente nel Paese martoriato dalla guerra quasi 18mila sfollati, di cui 2.560 minori.

Fondi utilizzati per l’acquisto di beni di prima necessità, a partire da alimenti e medicinali, ma anche per servizi come trasporti e supporto psicologico.

Intanto, prosegue la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Individuato un focolaio di aviaria in un allevamento di pollame e volatili ornamentali a Conselice, nel ravennate. Disposto già da ieri l’abbattimento degli animali infetti

Individuato un focolaio di aviaria in un allevamento di pollame e volatili ornamentali a Conselice, nel ravennate. Disposto già da ieri l’abbattimento degli animali infettiUn focolaio di aviaria è stato individuato in un allevamento di pollame e altri volatili ornamentali a Conselice, in provincia di Ravenna. Già ieri, 4 aprile, è stato disposto l’abbattimento degli animali risultati infetti per evitare ogni possibile rischio di diffusione del virus.

Tutto è partito nella tarda serata di venerdì 1^ aprile, con la segnalazione di un caso positivo di influenza aviaria ad alta patogenicità nell’allevamento dove erano presenti circa un migliaio di animali.

Il Servizio veterinario dell’Azienda Usl di Ravenna è intervenuto tempestivamente: sono stati effettuati gli accertamenti clinici e gli esami di laboratorio previsti, e il Centro di referenza nazionale per l’influenza aviaria ha confermato che si tratta del virus dell’influenza aviaria.

Intanto, la Regione sta emanando un’ordinanza che dispone l’istituzione delle zone di protezione nel raggio di 3 chilometri dall’allevamento e di zone di sorveglianza a 10 chilometri dove verranno poste limitazione alle movimentazioni di avicoli e loro prodotti, oltre all’adozione di una serie di misure necessarie per isolare il fenomeno; in particolare un piano di sorveglianza straordinario per verificare che l’infezione non si sia estesa ad altri allevamenti limitrofi nella provincia di Ravenna, con l’applicazione di misure rigorose per garantire la sicurezza sanitaria.

Per quanto riguarda la sicurezza alimentare, non vi è alcun rischio collegato al consumo di carni avicole o di infezione per l’uomo, se non in condizioni di stretto contatto con gli animali infetti.

È la stessa normativa nazionale ed europea (D.L.gs 9/2010 e Regolamento UE 2020/687 esecutivo del Regolamento 2016/429 sulla sanità animale) che prevede, in presenza di un caso confermato di influenza aviaria ad alta patogenicità, l’abbattimento di tutti i volatili presenti in allevamento per evitare il rischio di diffusione della malattia ad altri allevamenti e ad animali selvatici. È prevista, in casi eccezionali, la possibilità di derogare all’abbattimento per volatili di specie a rischio di estinzione, qualora non infetti. Nel caso specifico, essendo presenti nell’allevamento alcuni esemplari appartenenti a tali specie, la Regione intende avvalersi di questa possibilità.

Sabato pomeriggio al Mabic l’incontro “Takashi Paolo Nagai – Il medico della speranza”

Sabato pomeriggio al Mabic l’incontro “Takashi Paolo Nagai – Il medico della speranza”Sabato 9 aprile alle ore 16.30 presso la biblioteca comunale Mabic a Maranello in viale Vittorio Veneto 5 ed in diretta streaming sul canale YouTube, viene proposto l’incontro “TAKASHI PAOLO NAGAI – IL MEDICO DELLA SPERANZA”.  Interverrà la Dott.ssa Paola Marenco (vicepresidente dell’associazione “Amici di Takashi e Midori Nagai”) che ci racconterà del percorso umano del medico radiologo giapponese Nagai (1908 – 1951).

Sopravvissuto miracolosamente all’attacco nucleare su Nagasaki, Nagai non si è arreso all’orrore vissuto ma ha cercato da subito di contribuire alla ricostruzione della solidarietà umana, della bellezza deturpata del territorio, delle opere sociali, diventando con la propria fede testimone, anche per noi oggi, di pace e di speranza in uno dei momenti più bui della storia dell’umanità.

L’iniziativa è promossa dal Centro Culturale Nuovi Incontri di Maranello. Per info: nuovincontri94@gmail.com

Il ruolo strategico delle farmacie sul territorio: prorogato fino a dicembre 2022 dalla Regione il protocollo di intesa sui servizi erogati

Il ruolo strategico delle farmacie sul territorio: prorogato fino a dicembre 2022 dalla Regione il protocollo di intesa sui servizi erogatiUn modello di farmacia dei servizi, presidio territoriale in cui il farmacista opera a beneficio e a servizio della comunità, in rete con altri professionisti sanitari, per migliorare le cure fornite e agevolare la presa in carico dei pazienti, in particolare di quelli cronici.

Questo l’obiettivo dell’intesa sottoscritta ormai tre anni fa, a marzo 2019, tra la Regione Emilia-Romagna e le associazioni di categoria delle farmacie convenzionate, che nei giorni scorsi, con una delibera di Giunta, è stata prorogata, in accordo con le stesse associazioni, fino al 31 dicembre 2022. Non si tratta però di una semplice proroga, perché nello stesso atto viene formalizzata l’intenzione di elaborare un’ulteriore proposta di intesa – per cui gli uffici dell’assessorato regionale alle Politiche per la salute sono già al lavoro – contenente una nuova visione della farmacia dei servizi per i prossimi anni.

“La pandemia non solo non ha fermato, ma ha accelerato il nostro progetto di rendere le farmacie sempre di più parte integrante della rete sanitaria, inserendole nei percorsi di assistenza territoriale – commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.-. Durante questi anni difficili di emergenza sanitaria le farmacie sono state interpreti attive della prossimità, quella prossimità che è l’elemento centrale della sanità territoriale a cui puntiamo. Le farmacie diventeranno quindi sempre più determinanti nel concorrere alla presa in carico del paziente, in una concezione unitaria di integrazione tra i servizi e la continuità assistenziale”.

Gli obiettivi

L’idea è di una farmacia che assuma un ruolo di presidio nella sanità territoriale in una strategia di sviluppo delle reti di prossimità nel territorio. Tale farmacia potrà porsi come supporto alla presa in carico dei pazienti cronici, realizzando attività mirate a facilitare l’aderenza alla terapia, eseguendo la ricognizione farmacologica, valutando le corrette modalità di assunzione dei farmaci attraverso momenti di formazione del paziente.

Il coinvolgimento sarà ancora più rilevante per quelle farmacie che operano in zone disagiate: nei centri con meno di 3mila abitanti le farmacie convenzionate potranno essere parte delle attività di assistenza, in stretto raccordo con i professionisti e le strutture aziendali di riferimento. In questo modo, per i residenti in zona, le farmacie saranno non solo punto di erogazione dei farmaci, ma riferimento privilegiato per il paziente.

Non solo: le farmacie potranno prendere parte a progetti di farmacovigilanza attiva, come componenti di una rete di farmacie sentinella volte a sensibilizzare le comunità sull’importanza di segnalare sospette reazioni avverse ai farmaci. Andranno previsti progetti di telemedicina, con particolare riferimento al telemonitoraggio a favore di persone affette da patologie croniche, oltre che programmi di screening.

Saranno garantiti adeguati programmi di formazione e sistemi di monitoraggio delle attività, coinvolgendo le farmacie nello sviluppo dei sistemi informativi e nella digitalizzazione delle informazioni.

La pandemia e il ruolo delle farmacie

La pandemia da Coronavirus ha rafforzato ulteriormente il ruolo di farmacia dei servizi su cui la Regione aveva già deciso di puntare, dando modo a queste strutture di sviluppare nuove attitudini che hanno contribuito alla gestione dell’emergenza sanitaria. Sono state infatti il punto di accesso per attività di screening della presenza del virus grazie all’esecuzione di test antigenici rapidi, integrandosi con i professionisti delle Aziende sanitarie nella gestione delle attività e nel rapporto con i cittadini. Sono state poi di supporto nell’attività di somministrazione dei vaccini anti SARS CoV-2 nella popolazione maggiorenne e, come sempre, dei vaccini antinfluenzali nella popolazione non avente diritto alla prestazione gratuita.

Sempre nell’ambito della pandemia, sarà infine prorogata presso le farmacie aderenti la possibilità di eseguire i test antigenici rapidi al prezzo calmierato di 15 euro a test, con la registrazione dei relativi esisti sul Portale Farmacie.

Riduzione gas serra, cambiamento climatico e contrasto alla povertà energetica: la Regione punta a completare l’adesione dei Comuni dell’Emilia-Romagna ai Piani di Azione per il Clima e l’Energia

Riduzione gas serra, cambiamento climatico e contrasto alla povertà energetica: la Regione punta a completare l’adesione dei Comuni dell’Emilia-Romagna ai Piani di Azione per il Clima e l’Energia
Vincenzo Colla (Copyright Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Completare il percorso d’adesione dei Comuni emiliano-romagnoli all’iniziativa europea del ‘Nuovo Patto dei sindaci’ per la redazione dei Piani di Azione per il Clima e l’Energia (PAESC), che hanno l’obiettivo di ridurre i gas serra, portare alla crescita della resilienza dei territori agli effetti del cambiamento climatico e contrastare la povertà energetica.

Dopo i primi due bandi regionali, che hanno visto il coinvolgimento di circa 230 Comuni emiliano-romagnoli per una copertura di una popolazione di circa l’88% dell’intero territorio, la Giunta ha varato, nel corso dell’ultima seduta, una nuova misura affinché i restanti enti locali dell’Emilia-Romagna, Comuni e loro Unioni, possano aderire.

Per far questo, la Regione ha messo a disposizione un nuovo bando, con risorse per 112mila euro, per la redazione dei PAESC. Le domande potranno essere inviate alla Regione dall’11 aprile al 20 maggio 2022.

“L’obiettivo -afferma l’assessore regionale allo sviluppo economico e Green economy, Vincenzo Colla- è quello di coinvolgere gli Enti locali che non hanno ancora aderito e che, quali firmatari del ‘Patto per il lavoro e per il Clima’ sottoscritto con le istituzioni e le parti sociali, sono impegnati ad attuare una strategia coerente a quelle del Paese e dell’Unione Europea verso la neutralità climatica al 2050 e di rilancio e transizione verso un’economia più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale”.

Quello messo in campo da viale Aldo Moro è uno stimolo a condividere la visione europea continuando a ridurre le emissioni di gas serra sul territorio per raggiungere la  neutralità climatica al 2050 (con un target intermedio di meno 55% al 2030), aumentando la resilienza dei territori rispetto ai prevedibili impatti del cambiamento climatico e affrontando la povertà energetica come una delle azioni principali per garantire una transizione equa, in coerenza con gli obiettivi che si è posta la Regione con il Patto per il Lavoro ed il Clima.

 

Gli esordienti modenesi di nuovo protagonisti alle finali del Torneo Invernale di Riccione

Gli esordienti modenesi di nuovo protagonisti alle finali del Torneo Invernale di Riccione
Beatrice Savigni e Viola Busi

Lo Stadio del nuoto torna ad ospitare anche una finale regionale per esordienti. Le categorie che in questi ultimi due anni hanno patito molto di più e che solo il tempo ci saprà dire se il vuoto generazionale creato si farà sentire.

La finale del Torneo invernale esordienti ha portato a Riccione i migliori 10 giovani atleti nati nelle quattro annate appartenenti alle categorie A e B riportando in prima fila i modenesi.

Il gruppo che fa base alla piscina Ondablu di Formigine e gareggia come NS Emilia si è presentato con 14 atleti ai blocchi. Con gli esordienti B Greta Piccinelli, Beatrice Avoni, Francesca Palermo, Edoardo Bregoli, Riccardo Venturelli, Giada Ciocci, Emma Silvestri, Leonardo Baraldi, Martino Mesini  e gli esordienti A Giada Bottura, Samuele D’Addio, Francesco Cantalupi, Cristian Pelosi, Lucia Zanasi sono 2 gli ori conquistati individualmente da Ciocci e Baraldi senza contare 6 argenti e 5 bronzi, staffette comprese.

Impegnati anche nel regionale lifesaving, in cui hanno fatto incetta di medaglie e tempi per i tricolori, Maranello Nuoto, si è presentato con solo 2 atlete. La promettente es.B1 Beatrice Savigni indossa 2 ori e un argento e completa la raccolta Viola Busi con un bronzo nei 200 rana es.A1.

Garuti Malagoli e Cinus e Ondablu Formigine

Si affacciano alle finali gli atleti del Circolo sportivo GdF Modena. Oltre alla collezione completa con un 1°, 2° e 3° posto tra gli es. A1 di Ludovica Garuti Malagoli, il team presentava anche i B1 Filippo Cinus e Andrea Centorame.

Tra i qualificati ma senza podi le staffette di Olimpia Vignola con Sofia Azzani, Margherita Pelloni, Federica Roli, Noemi Cantelmo,  il Team Futura di Finale Emilia con Nicole Golinelli, Anna Carriero, Giorgia Roncati, Marcella Toselli e Pentamodena  maschile con Enrico Fiorillo, Riccardo Spagnolini, Matteo Patelli, Matteo Ferrarini, che si sono comunque messi in evidenza.

Ritorno alla grande anche dell’Ass. Amici del nuoto Vvff Mo. Anche la formazione biancorossa sale sul podio 13 volte ma sono ben 7 i successi.

Tra i B2 Thomas Pasotti e Nicolò Toto vincono rispettivamente 2 e 3 prove individuali, ma sono d’oro anche le staffette disputate con Emanuele Marotta, Marc Andre’ Di Domenico. Salgono sul podio individuale B1  Riccardo Cortoni, Nicolò Ferrari e Rebecca Esposito oltre ad Arianna Miselli (B2) ma la formazione aveva qualificato sia le staffette femminili es.A di Sandoni Alice, Scalisi Viola, Malmusi Ilaria, Cerri Teresa come le es.B di Mistreanu Victoria, Miselli Arianna, Esposito Rebecca, Fumai Emily.

Covid: in provincia di Modena aumentano, sebbene con velocità minore, nuovi casi e percentuale di positività

Covid: in provincia di Modena aumentano, sebbene con velocità minore, nuovi casi e percentuale di positivitàSempre in aumento numero di nuovi casi e percentuale di positività, sebbene con una velocità di crescita minore rispetto a quella riscontrata nelle scorse settimane. Stabile il numero di persone esaminate, così come i ricoveri quotidiani.

Sono 122 i pazienti Covid positivi ricoverati, a lunedì 4 aprile, negli ospedali modenesi.

ANDAMENTO GENERALE

Casi

Il totale di positivi segnalati a livello regionale, lunedì 4 aprile, per la provincia di Modena è di 200.801 (erano 196.166 lo scorso 28 marzo).

Al 4 aprile in provincia di Modena sono accertati 6.043 (erano 5.270 il 28 marzo, +15%) casi di persone con in corso l’infezione da Covid-19.

Dei positivi attivi, 5.921 sono in isolamento domiciliare o presso altre strutture.

 

Ricoveri totali

A lunedì 4 aprile sono 122 (erano 118 il 28 marzo, +3%) i pazienti assistiti in regime di ricovero negli ospedali della provincia. Da report regionale risultano ricoverati 69 pazienti covid positivi in AOU, 21 all’Ospedale di Sassuolo e 32 negli ospedali a gestione Ausl.

 

Persone in isolamento domiciliare

Al 4 aprile sono in isolamento 5.939 (erano 5.324 il 28 marzo, +11%) persone. In particolare:

  •  5.921 (erano 5.152) persone covid positive
  •  18 (erano 172) contatti stretti di casi accertati in quarantena.

 

Alla luce dei dati si sottolinea la necessità di continuare a mantenere le misure di prevenzione come utilizzo di mascherine, igiene delle mani e distanziamento sociale e di proseguire nelle attività di sorveglianza e di vaccinazione.

3.103 nuovi casi Covid oggi (5/4) in regione su 27.259 tamponi fatti. Oltre 2.800 guariti

3.103 nuovi casi Covid oggi (5/4) in regione su 27.259 tamponi fatti. Oltre 2.800 guaritiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.301.617 casi di positività, 3.103 in più rispetto a ieri, su un totale di 27.259 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 12.094 molecolari e 15.165 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è dell’11,4%.

Autotesting

Per quanto riguarda l’autotesting con tampone rapido antigenico per l’apertura e la chiusura dell’isolamento riservato a chi ha fatto la terza dose ed è asintomatico, dall’avvio del servizio – il 19 gennaio scorso – i tamponi caricati sul Fascicolo sanitario elettronico sono 69.607.

Di questi, 37.463, pari al 53,8%, riguardano cittadini che, avendo determinato la propria positività al virus SARS-CoV-2, hanno ricevuto o riceveranno la comunicazione di avvio del periodo di isolamento. Dopo 7 giorni di isolamento queste persone potranno ripetere l’autotesting e in caso di negatività caricare il risultato sempre sul Fascicolo sanitario elettronico e ottenere entro 24 ore la certificazione di fine isolamento. 32.144 sono invece i tamponi con esito negativo (il 46,2%).

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.297.939 dosi; sul totale sono 3.774.893 e persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,9%. Le terze dosi fatte sono 2.749.105.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 38 (+11 rispetto a ieri, pari al +40,7%), l’età media è di 65,8 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 1.206 (-33 rispetto a ieri, -2,7%), età media 75,9 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 2 a Parma (+1); 5 a Reggio Emilia (+2); 3 a Modena (+2); 12 a Bologna (+2); 3 a Imola (+2); 3 a Ferrara (+1); 2 a Ravenna (+1); 2 a Cesena (numero invariato rispetto a ieri); 5 a Rimini (+1). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 44,1 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 790 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 269.578), seguita da Modena (546 su 201.347); poi Reggio Emilia (371 su 144.323), Ravenna (273 su 119.970), Parma (222 su 106.397) e Rimini (220 su 125.837); quindi Piacenza (175 su 69.510), Forlì (142 su 61.183), Ferrara (140 su 90.095) e Circondario imolese (113 su 40.135); infine Cesena con 111 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 73.242.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 54.197 (+290). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 52.953 (+312), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.802 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.231.106.

Purtroppo, si registrano 11 decessi:

  • 1 in provincia di Piacenza (un uomo di 84 anni)
  • 2 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 94 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Parma e una donna di 95 anni)
  • 1 in provincia di Modena (una donna di 93 anni)
  • 1 in provincia di Bologna (un uomo di 79 anni)
  • 1 nel Circondario Imolese (una donna di 85 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (una donna di 94 anni)
  • 2 in provincia di Forlì-Cesena (entrambe donne, una di 79 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Ravenna e una 91 anni)
  • 2 in provincia di Rimini (una donna di 90 anni e un uomo di 94 anni).

Non si registrano decessi nelle province di Parma e Ravenna.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.314.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Report

Il report con l’andamento settimanale dell’epidemia in regione è disponibile al link: https://bit.ly/3HU6gTQ

Dal 19 aprile aprono le iscrizioni ai nidi sassolesi

Dal 19 aprile aprono le iscrizioni ai nidi sassolesiDa martedì 19 aprile e fino a lunedì 9 maggio sarà possibile effettuare l’iscrizione ai Nidi d’Infanzia comunali e privati convenzionati di Sassuolo.

Possono presentare domanda per l’ammissione a settembre i genitori dei bambini nati o che nasceranno entro il 30.06.2022 e per l’ammissione a gennaio 2023 genitori dei bambini nati o che nasceranno entro il 30.09.2022

Lunedì prossimo, 11 Aprile, a partire dalle ore 18,30 presso sala Biasin, in via Rocca 22, si svolgerà un incontro con alla presenza di rappresentanti dell’Amministrazione, coordinatori pedagogici, educatrici. Sarà attivo anche il collegamento in meet.

Per chi vorrà partecipare in modalità online dovrà trasmettere il proprio indirizzo mail a paola.vandelli@comune.sassuolo.mo.it per ricevere il link al quale collegarsi.

 

Nidi aperti:

  • Sabato 9 aprile

Nido Parco dalle ore 9,30 alle ore 12,30 visita a piccoli gruppi, ad iscrizione. Spazio Bambino presso Nido Parco visita a piccoli gruppi, ad iscrizione.

Il Sole e la Luna  dalle ore 9,30 alle ore 12,30

 

  • Mercoledì 27 aprile

San Carlo dalle 17 alle 18.30, visita a piccoli gruppi, ad iscrizione

 

  • Sabato 30 aprile

Baby Giò dalle ore 9,30 alle ore 12,30 ; Cipì dalle ore 9,30 alle ore 12,30; Sant’Agostino dalle 9.30 alle 12.30 visita  a piccoli gruppi, ad iscrizione.

 

  • Mercoledì 4 maggio

Nido Parco dalle 17 alle 18.30, visita a piccoli gruppi, ad iscrizione

 

  • Sabato 7 maggio

I Folletti dalle 9.30 alle 12.30; San Carlo dalle 9.30 alle 12.30; Cbf Trottola presso nido San Carlo dalle 9.30 alle 12.30; Il Girotondo dalle 9.30 alle 12.30

 

Per iscriversi contattare il n: 0536 880776 – e-mail: paola.vandelli@comune.sassuolo.mo.it

 

Partita da Bologna per la Polonia una colonna di mezzi della Protezione civile in aiuto ai rifugiati: destinazione finale il confine ucraino

Partita da Bologna per la Polonia una colonna di mezzi della Protezione civile in aiuto ai rifugiati: destinazione finale il confine ucrainoUna cucina da campo donata dall’Emilia-Romagna è in viaggio in queste ore verso la Polonia. È partita stamattina da Bologna, diretta a Cracovia: da lì verrà dirottata verso il confine con l’Ucraina, per essere impiegata nell’assistenza ai profughi in fuga dalla guerra.

Ad accompagnare la struttura, un convoglio da sei mezzi – tra cui un camion gru per trasportarla e due autocarri – e una delegazione della protezione civile emiliano-romagnola. La compongono due funzionari regionali e dieci volontari: quattro di Anpas Emilia-Romagna, due, rispettivamente, per i Coordinamenti di Bologna, Parma e Reggio Emilia. A loro il compito di garantire supporto nell’installazione della cucina.

“A fronte di una specifica richiesta del Dipartimento nazionale di Protezione civile per recuperare una cucina da campo, la risposta del sistema regionale è stata rapida e generosa”, commenta Irene Priolo, assessore regionale alla protezione civile, ricordando che la struttura è stata donata dalla Pubblica Assistenza di Sasso Marconi (Bologna), nell’ambito del coordinamento Anpas regionale.

Potrà distribuire più di 500 pasti ad ogni turno di lavoro. È una delle tre cucine trasportate dalla Colonna Mobile nazionale che, fra poche, in Veneto, sarà implementata da quattro mezzi della Regione Umbria, uno della Regione Veneto e uno del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile.

“La cucina sarà donata all’associazione Salesiani Don Bosco di Cracovia, insieme ad una dote importante di generi alimentari, frutto della generosità di importanti imprese della nostra terra. Trovo sempre commovente -ha detto Priolo che, al momento della partenza, ha salutato e augurato buon lavoro a tutti gli operatori- chi parte per queste missioni umanitarie e lo fa con il sorriso negli occhi. Tutto ciò è straordinario e ogni volta si rinnova”.

“L’Emilia-Romagna- conclude Priolo- è impegnata in prima linea nel prestare supporto a chi deve fare i conti con l’ingiustizia della guerra, sia sul nostro territorio attraverso il sistema di accoglienza sia nei luoghi dell’esodo di chi è in fuga dal conflitto”.

Il convoglio in viaggio
Un camion gru per il trasporto del modulo cucina, un furgone per il trasporto del gruppo elettrogeno, un autocarro per il trasporto delle provviste alimentari, un fuoristrada e due piccoli pullman.
È la composizione del convoglio partito dall’Emilia-Romagna, con destinazione Cracovia.
Ad accompagnare i mezzi, anche abbondanti provviste alimentali offerte alla protezione civile regionale da parte di ditte del territorio. Tra le aziende che hanno partecipato alla raccolta di alimenti, Barilla ha garantito 15 pallet di pasta e biscotti, il Consorzio del Parmigiano Reggiano ha assicurato una donazione di 400 chilogrammi di formaggio e Parmalat 300 litri di latte.

Prosegue la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare – indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA” – al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964. Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna. Per tutte le informazioni sulle donazioni https://www.regione.emilia-romagna.it/ucraina .

 

A Formigine Giunta e i Consigli di frazione si terranno all’aperto per ascoltare i cittadini

A Formigine Giunta e i Consigli di frazione si terranno all’aperto per ascoltare i cittadiniPer la prima volta, nei mesi di aprile e maggio, la seduta della Giunta comunale si terrà in alcuni parchi del capoluogo e delle frazioni come nuova azione concreta di ascolto dei cittadini. Nello stesso pomeriggio e nello stesso luogo, a seguire ci sarà il Consiglio di frazione che, come sempre, affronterà temi specifici all’ordine del giorno; tra i principali, l’illustrazione del bilancio consuntivo del Comune e l’aggiornamento del Piano comunale di Protezione civile.

Le Giunte si terranno alle ore 16.15, nelle seguenti date e luoghi: 7 aprile, parco di via Tirelli a Corlo (Consiglio di frazione alle ore 18.30); 14 aprile, area verde di via Giberti a Colombaro (Consiglio di frazione alle ore 18.30); 21 aprile, parco di via Erri Billò a Casinalbo (Consiglio di frazione alle ore 19); 5 maggio, parco di via Darwin a Magreta (Consiglio di frazione alle ore 19); parco di via Monte Cimone a Ubersetto, in data da definire. A Formigine, il Consiglio di frazione è da programmare, mentre la Giunta sarà a disposizione dei cittadini il 28 aprile a partire dalle 16.15 presso il parco Baden Powell di via Monsignor Cavazzuti.

Si invitano a partecipare tutti coloro i quali desiderano fare segnalazioni, proporre soluzioni o semplicemente avere un momento di confronto.

Fiorano: “In Riserva si fa festa!”

Fiorano: “In Riserva si fa festa!”La Riserva Naturale delle Salse di Nirano compie 40 anni e per l’occasione è prevista l’attività laboratoriale “In Riserva si fa festa”, in cui verranno costruiti strumenti musicali con materiali di recupero ed eco-friendly. Appuntamento il 9 aprile alle ore 15.00, presso Cà Rossa (via Rio Salse II – tronco 2).

L’attività è a numero chiuso con un costo di 5 euro a partecipante. È necessario prenotarsi compilando il form online rintracciabile sul sito del Comune e attendere conferma di disponibilità.

Si consiglia abbigliamento comodo e di colore chiaro, cambio maglia manica lunga, pantaloni lunghi, scarpe chiuse. Ricordiamo l’obbligo di utilizzo della mascherina secondo normativa, e per le escursioni è richiesto equipaggiamento adeguato con scarpe da ginnastica/trekking.

I partecipanti sono tenuti a rispettare il Regolamento della Riserva Naturale e le vigenti disposizioni in materia di anti-contagio. Info e prenotazioni: salse.nirano@fiorano.it – 0522.343238 – 342.8677118; sito: www.fioranoturismo.it.

 

 

La doppia sfida: green e digitale. Quarto webinar informativo per le imprese

La doppia sfida: green e digitale. Quarto webinar informativo per le impreseDopo i tavoli tematici di fine 2021, il progetto “Il sistema camerale per lo sviluppo infrastrutturale e la ripresa dell’economia” prosegue.

Unioncamere regionale e le Camere di commercio dell’Emilia-Romagna, in collaborazione con Uniontrasporti, promuovono, da marzo a giugno, un ciclo di webinar (seminari informativi on line), dedicati alle imprese, su temi di grande attualità: opportunità offerte dalla Banda Ultra Larga, la rete 5 G, i nuovi servizi digitali e l’innovazione in azienda sostenuta dalla cultura digitale. La partecipazione è gratuita.

Il quarto appuntamento è in programma giovedì 7 aprile (ore 10-12) sul tema ““Green e digitale, la sfida della doppia transizione” con la collaborazione delle Camere di commercio di Ferrara e Ravenna. Relatore sarà l’esperto Mattia Crespi che approfondirà vantaggi e criticità dell’innovazione digitale e sostenibile, grazie a strumenti e tecnologie utili al cambio di approccio verso la produzione di beni e servizi.

La “doppia transizione” è considerata uno dei motori per la ripresa post Coronavirus. Il concetto secondo il quale bisogna rendere le imprese più sostenibili, oltre che innovative, sfruttando le nuove tecnologie, è un’esigenza concreta che non riguarda solo l’energia rinnovabile, ma implica una revisione dell’approccio alla produzione di beni e servizi.

Per iscriversi compilare il modulo on line al link: https://conference-web-it.zoom.us/webinar/register/WN_991kSIK7QmGnPcErkSDmOw

Dopo l’iscrizione, il link di accesso al webinar sarà inviato a tutti gli iscritti all’indirizzo e-mail comunicato in fase di registrazione il giorno precedente al webinar.

Gli incontri formativi on line proseguiranno martedì 12 aprile sul tema “Intelligenza artificiale: come utilizzarla al meglio in azienda” con Daniele Miorandi e poi mercoledì 20 aprile su “Cybersecurity: meglio pensarci prima” con Giovanni Perteghella.

 Programmi dettagliati, informazioni e iscrizioni alla pagina web:https://www.ucer.camcom.it/siti-tematici/infrastrutture/seminari?fbclid=IwAR2KRrzlU7D1cE4_I30wVnr40zGiuKJn8Xc5BL_PKAVeVxFLEHDwSPar7ag

 

 

Lavori sulla rete idrica a Fiorano Modenese

Lavori sulla rete idrica a Fiorano ModeneseOggi, martedì 5 aprile, Hera darà il via ad un intervento di rinnovo della rete idrica che interesserà la zona di via Santa Caterina da Siena, a Fiorano Modenese. Nell’ambito delle operazioni è prevista la posa di una nuova tubatura nel tratto di strada che va da via Vittorio Veneto e via Don Messori.

Questa iniziativa si inserisce in un più ampio programma di riqualificazione dell’acquedotto di Fiorano, in collaborazione con l’amministrazione comunale, finalizzato a migliorare la disponibilità delle risorse idriche nel Comune nonché a rendere sempre più efficiente e resiliente la rete idrica locale.

Per consentire il regolare lavoro del cantiere, che salvo imprevisti durerà 14 giorni e comporterà un investimento da parte di Hera di circa 20 mila euro – verrà istituito un senso unico alternato.

In generale, durante le fasi dei vari lavori saranno possibili brevi interruzioni della fornitura del servizio alle utenze limitrofe. In caso di eventuali interruzioni di maggiore durata, le utenze interessate saranno puntualmente avvertite, oltre che tramite volantinaggio, anche attraverso il servizio di avviso gratuito tramite sms, previsto da Hera in caso di interruzioni idriche programmate.

Si ricorda che il servizio è fornito ai clienti che ne facciano richiesta: chi volesse comunicare il proprio numero per attivare il servizio sms o cambiare i propri riferimenti, può farlo accedendo alla pagina del sito del Gruppo Hera https://www.gruppohera.it/assistenza/casa/avviso-di-interruzione-servizio

Disservizi Rai, il Sindaco di Sassuolo scrive all’Azienda

Disservizi Rai, il Sindaco di Sassuolo scrive all’AziendaIl Sindaco di Sassuolo Gian Francesco Menani ha inviato una lettera alla Rai per lamentare numerosi disservizi presenti in città a partire dallo switch off.

Sono numerosi i cittadini di Sassuolo che, dall’inizio del mese di Marzo, lamentano la mancata, o pessima, ricezione dei principali canali Rai; il Sindaco chiede all’azienda di intervenire quanto prima per superare i problemi senza gravare ulteriormente le famiglie di ulteriori spese.

 

Di seguito il testo della lettera.

“Vi scrivo queste poche righe per farmi portavoce di un problema che larga parte dei cittadini di Sassuolo lamenta dai primi giorni del mese di Marzo, subito dopo lo switch off.

Nonostante apparecchi di ultima generazione o l’acquisto di decoder in grado di decriptare il segnale Dvb-T2, infatti, molte famiglie hanno serie difficoltà nel vedere tutti i canali Rai.

Il disagio lamentato dalla cittadinanza di Sassuolo è relativo alla qualità, sia audio che video, che senza alcun preavviso viene a mancare in determinati momenti della giornata. Effettuata nuovamente la risintonizzazione, poi, i canali addirittura spariscono dall’elenco.

Ad un nuovo tentativo di risintonizzazione, magari dopo qualche ora d’attesa, i canali Rai ricompaiono per poi tornare a dare problemi nelle ore o nei giorni seguenti.

Un problema tanto diffuso in città quanto mal tollerato, soprattutto in un momento di crisi economica e sociale come quello che stiamo attraversando in cui c’è assoluta necessità di notizie vere, controllate ed attendibili, che la tv pubblica ha il dovere di fornire a tutta, nessuno escluso, la popolazione.

Vi chiedo, quindi, di porre rimedio urgentemente a questo disagio causato a cittadini che, dopo essersi sobbarcati l’onere di nuovi apparecchi televisivi, in regola con il pagamento del canone, non possono e non devono essere sottoposti a nuove spese o alla mancanza di un servizio già pagato”.

Domenica la prima gara ciclistica di Gran Fondo patrocinata dal Comune di Fiorano Modenese

Domenica la prima gara ciclistica di Gran Fondo patrocinata dal Comune di Fiorano ModeneseDomenica 10 aprile 2022 avrà luogo la prima gara ciclistica di Gran Fondo patrocinata dal Comune di Fiorano Modenese, con il nono Memoriale a Gianni Bandini e il Trofeo BPER Banca settimo giro delle due cime. Possibili tre percorsi alternativi: uno di 57 km, il secondo di 83 km e il terzo di 107 km.

Il ritrovo sarà presso l’Officina RCM in via Monte Bianco 83/85 (frazione di Ubersetto), con partenza alla francese dalle 7.00 alle 9.30, e con controlli e ristori lungo il percorso. Il Pasta Party invece dalle 11.30 nel Parco di S. Rocco. Il costo di iscrizione alla gara è di 15 euro e parte del ricavato sarà devoluto in beneficenza al Centro servizi per la Terza Età “Francesco e Chiara”. È ammessa la partecipazione delle e-Bike.

Per tutte le informazioni contattare gli organizzatori dell’Associazione Sportiva GS Spezzano-Castelvetro alla mail gsspezzano.castelvetro@hotmail.it oppure tramite il numero 338 2482096. Saranno premiate le prime 10 società con un minimo di 5 iscritti.

Nonostante le piogge la falda tocca -200% nel bacino padano

Nonostante le piogge la falda tocca -200% nel bacino padanoNonostante le recenti piogge, utili comunque a ristorare la superficie dei terreni per permettere le semine, lo scenario idrologico presenta un deficit  assai rilevante, rappresentando un gap storico di impoverimento della falda nel sottosuolo.

Il dato più allarmante arriva dall’Emilia Romagna, dove l’acqua stoccata nel sottosuolo, normalmente accessibile alle colture, presenta quantitativi che vanno da -150% a -200% rispetto alla media storica del periodo. L’Agenzia regionale Prevenzione Ambiente Energia (ARPAE) segnala come il contenuto idrico dei terreni  è oggi inferiore alla norma (soprattutto nel settore nord-est del ferrarese), mentre nelle falde superficiali si registrano livelli, che sono generalmente tipici delle estati più siccitose. Si stima che, nel comprensorio servito dal Canale Emiliano Romagnolo, la mancanza di piogge abbia reso critica la gestione delle colture di graminacee su una superficie di circa 50.000 ettari e grosse complicazioni si registrano anche nella semina delle colture primaverili-estive, la maggior parte delle quali irrigate.

“La siccità è diventata un fenomeno strutturale a seguito dei cambiamenti climatici, cui deve corrispondere un adeguamento della rete idraulica, soprattutto ora che autosufficienza alimentare ed energetica sono diventati obbiettivi prioritari nelle scelte di futuro per il Paese” evidenzia Francesco Vincenzi, Presidente di ANBI.

Ne è conseguenza  la necessità di attuare in tempi adeguati la gestione efficiente e sostenibile dell’acqua, impiegandola per una pluralità di usi: dall’irrigazione alla produzione idroelettrica senza dimenticare gli utilizzi industriale, civile ed  ambientale.

“In questo senso – prosegue Vincenzi – vanno sia il nostro Piano di Efficientamento della Rete Idraulica del Paese, sia il cosiddetto Piano dei 10.000 laghetti, proposto insieme a Coldiretti.”

La “buona pratica” arriva dal Canale Emiliano Romagnolo, una delle grandi aste irrigue del Paese e per la quale  è  necessario  monitorare costantemente  il livello idrometrico del fiume  Po, al fine di gestire gli eventi siccitosi.

“Da un punto di vista idraulico, sappiamo che quando il livello del  Grande Fiume, al rilevamento di Palantone, scende a circa 2,50 metri sul livello del mare, il sistema idraulico va in sofferenza, rischiando il blocco delle pompe  – sottolinea Raffaella Zucaro, neo direttore generale del Consorzio C.E.R.  – Per questo, già da due anni, sono stati avviati i lavori di ammodernamento dei sistemi elettroidraulici.”

Oltre a ciò, il Consorzio  C.E.R. si sta dotando di ulteriori 4 nuove pompe tecnologicamente avanzate, in grado di favorire un migliore adattamento al mutamento del clima, che sta condizionando le portate del principale corso d’acqua italiano.

“Nella difficile condizione idrica, vissuta da ampie zone del Paese, si conferma la lungimiranza del sistema irriguo nazionale Irriframe, voluto da ANBI a servizio dei Consorzi di bonifica italiani e sulla cui piattaforma sono integrati  i principali strumenti tecnici, sviluppati in termini di modalità d’irrigazione, automazione degli impianti, sensori e dati satellitari, al fine di fornire il miglior consiglio irriguo all’agricoltore” ricorda Massimo Gargano, Direttore Generale dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue

Il Consorzio C.E.R., oltre alla nuova interfaccia webgis IrriFrame, si sta attrezzando per fornire  supporto diretto all’agricoltore in campo, concentrando la poca acqua disponibile nelle fasi più critiche delle colture, contenendo i danni potenziali della siccità.

“In questo clima di grande incertezza climatica ed economica, con i costi proibitivi dell’energia e dei fertilizzanti – conclude il Presidente del Consorzio C.E.R., Nicola Dalmonte – oltre alle quotidiane azioni resilienti, la struttura di ricerca agronomica è all’opera, presso il laboratorio Acqua Campus  a Budrio, per dare soluzioni concrete al settore agricolo.”

Forte della sua esperienza sul campo anche in situazioni critiche, il Consorzio C.E.R. si conferma così indispensabile punto di riferimento nazionale nelle azioni di contrasto alla  perdurante siccità.

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 6 aprile 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 6 aprile 2022Nelle prime ore del mattino inizialmente sereno, ma con graduale aumento della nuvolosità alta e sottile. Dal pomeriggio addensamenti più consistenti, specie lungo i rilievi ed in Romagna, con possibilità di deboli piogge e possibilità di qualche fiocco di neve sulle vette più alte dei rilievi centrali. Miglioramento in tarda serata a partire da ovest. Temperature in aumento. Minime comprese tra 5 e 7 gradi e leggermente inferiori nelle aree extraurbane; massime con valori tra 15 e 18 gradi. Venti deboli variabili, in temporaneo leggero rinforzo da est nelle ore pomeridiane. Mare al mattino poco mosso o quasi calmo, temporaneamente mosso tra pomeriggio e sera, con moto ondoso in successiva rapida attenuazione.

(Arpae)

Torneo di burraco a scopo benefico venerdì a Fiorano

Torneo di burraco a scopo benefico venerdì a FioranoTorneo di burraco a scopo benefico venerdì 8 aprile presso il Pala AVF in piazza Menotti a Fiorano. All’iscrizione saranno raccolte donazioni liberali che gli organizzatori utilizzeranno per sostenere i progetti di Africa nel cuore nel Villaggio di Rumuruti (Kenya) e per il sostegno alla diabetologia dell’Ospedale di Sassuolo.

Iscrizioni e prenotazioni obbligatorie entro il 6 aprile al 335 6000524 – 345 5313351 Quota di iscrizione10.00 euro. Premi ai primi classificati e lotteria. Accreditamento ore 20:00, inizio gioco ore 20:30.

Fiera internazionale del libro di Guadalajara, la Regione Emilia-Romagna invitata ufficialmente in qualità di ospite d’onore

Fiera internazionale del libro di Guadalajara, la Regione Emilia-Romagna invitata ufficialmente in qualità di ospite d’onore
Incontro in Regione con Ambasciatore Messico e vertici Fiera Guadalajara

Un invito formale, rivolto alla Regione Emilia-Romagna, a partecipare in qualità di ospite d’onore all’edizione 2023 della Fiera internazionale del libro di Guadalajara, la seconda per importanza dopo quella tedesca di Francoforte.

È stato formulato oggi dall’ambasciatore del Messico in Italia, Carlos Eugenio Garcia De Alba Zepeda, nel corso della visita in Regione, cui hanno partecipato gli assessori Vincenzo Colla (Sviluppo economico Lavoro e Green economy) e Mauro Felicori (Cultura e Paesaggio). All’incontro erano presenti anche Paolo Zavoli, console onorario del Messico a Bologna, Andrea Orlando, capo di Gabinetto del Presidente della Regione, e Antonio Bruzzone, direttore generale BolognaFiere.

A illustrare caratteristiche e peculiarità della FIL, la prestigiosa Fiera internazionale del libro di Guadalajara, Raúl Padilla López e Marisol Schultz, rispettivamente presidente e direttore generale della Fiera, che si svolge nella capitale dello stato messicano di Jalisco. Con oltre 800mila visitatori in era pre-Covid, 40mila metri quadri di esposizione e 2000 case editrici, la FIL rappresenta uno degli eventi più importanti nel panorama mondiale dedicato al mondo dell’editoria.

Gli assessori Colla e Felicori hanno ringraziato per l’invito, “che onora la nostra Regione: verificheremo  le condizioni per aderire, visto lo stretto rapporto che ci lega al Messico. Siamo convinti- hanno sottolineato- che non ci sia lavoro di qualità se non c’è cultura: è una questione di strategia e di opportunità, su cui puntiamo”.

L’ambasciatore De Alba Zepeda ha ricordato gli importanti rapporti, a livello manifatturiero, tra Emilia-Romagna e Messico, auspicando ulteriori collaborazioni in campo economico, culturale ed eno-gastronomico, e annunciando un omaggio all’architetto ferrarese Adamo Boari nel mese di luglio per celebrare i 100 anni dell’ambasciata del Messico a Roma.

Nicolini e Patrizi commentano l’approvazione da parte dei dipendenti di SETA dell’accordo integrativo aziendale

Nicolini e Patrizi commentano l’approvazione da parte dei dipendenti di SETA dell’accordo integrativo aziendaleDopo oltre dieci anni di trattative – come noto – è stato finalmente approvato l’accordo integrativo aziendale per il personale assunto in SETA a partire da gennaio 2012: da oggi, quindi, tutti i 1.040 dipendenti dell’azienda che eroga il servizio di trasporto pubblico su gomma nei bacini provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza dispongono di un contratto aziendale di secondo livello. L’accordo integrativo aziendale migliora il trattamento economico-normativo di oltre 350 lavoratori, assunti da SETA a partire dal 2012, garantendo loro significativi miglioramenti rispetto alle condizioni base previste dal Contratto nazionale di categoria.

L’accordo è stato sottoscritto da tutte le sigle regionali partecipanti al tavolo (FILT-CGIL, FIT-CISL, UILTRASPORTI, UGL-FNA e FAISA-CISAL), pur in presenza di qualche distinguo di alcune componenti territoriali di Reggio Emilia (UILTRASPORTI) e Modena (UILTRASPORTI e FAISA-CISAL). I contenuti dell’accordo sono stati definitivamente approvati da parte dei lavoratori a larghissima maggioranza (oltre 73% di sì), mediante un referendum che si è tenuto nei giorni scorsi e che ha visto la partecipazione di oltre l’85% degli aventi diritto.

“L’accordo sul trattamento economico-normativo del personale assunto dal 2012, lungamente perseguito ed oggi finalmente raggiunto, costituisce un risultato di eccezionale importanza per la nostra Azienda. Oggi nasce ufficialmente ‘SETA 2.0’” commenta Antonio Nicolini (foto), Presidente della società. “Esprimo grande soddisfazione, anche a nome dell’intero Cda, per questo accordo storico per SETA e per i suoi lavoratori. Rappresenta anche un riconoscimento al nostro personale che, in questi due anni, ha operato con responsabilità e dedizione in un contesto di grandi criticità segnato dalla grave emergenza sanitaria, garantendo regolarità e continuità del servizio. La composizione di questa annosa trattativa introduce fondamentali elementi di equità e può costituire la base per il consolidamento e l’ulteriore miglioramento anche sul versante delle relazioni industriali. E’ un tassello importante che ci consente di traguardare, finalmente, il superamento delle notevoli ed inedite difficoltà che hanno caratterizzato il nostro settore negli ultimi due anni. Con questo accordo, assieme alla tenuta sostanziale dei conti aziendali ed agli effetti positivi sul servizio attesi nel 2022-23 dall’attuazione del consistente piano di investimenti in mezzi e tecnologie, possiamo finalmente chiudere una fase difficile e guardare con fiducia alle sfide future, seppur con le difficoltà derivanti dalla crisi internazionale umanitaria”.

La mancanza di un contratto aziendale di secondo livello ha segnato profondamente le relazioni industriali in SETA negli ultimi dieci anni: nel gennaio 2012, infatti, alla nascita dell’azienda interprovinciale di trasporto pubblico non è stata definita una vera armonizzazione contrattuale ma sono rimasti in vigore i precedenti accordi, validi però soltanto per i lavoratori già in forza prima di quella data. Tutti i lavoratori assunti dopo il 1° gennaio 2012 e fino ad oggi, quindi, sono stati inquadrati esclusivamente secondo quanto previsto dal CCNL Autoferrotranvieri, con specifici istituti introdotti nel tempo.

L’equilibrio dei conti aziendali e le importanti sfide che attendono l’Azienda sono al centro della riflessione di Francesco Patrizi, Amministratore Delegato di SETA: “L’accordo integrativo aziendale comporterà ovviamente anche un aumento dei costi per il personale, stimato nell’ordine di oltre 600 mila euro l’anno, con una fisiologica tendenza a crescere di anno in anno. SETA può affrontare questo passaggio grazie alla propria solidità patrimoniale ed alla maggiore efficienza che abbiamo perseguito in questi anni e per cui quest’accordo rappresenta un elemento di certezza, anche se l’azienda dovrà porre la massima attenzione agli aspetti critici di contesto (persistente riduzione dei ricavi da traffico conseguenti alla pandemia e crescita esponenziale dei costi di alimentazione dei mezzi), il cui effetto speriamo sia transitorio e possa essere gestito in misura efficace a livello nazionale, di settore ed aziendale”.

 

 

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