23.7 C
Comune di Sassuolo
sabato, 21 Giugno 2025
Home Blog Pagina 718

Latte, Coldiretti: da Granarolo 48 cent/litro, altri si adeguino

Latte, Coldiretti: da Granarolo 48 cent/litro, altri si adeguino“La decisione di Granarolo tramite la cooperativa Granlatte di riconoscere agli allevatori per i conferimenti un prezzo minimo alla stalla di 48 centesimi al litro, al quale aggiungere Iva e premio qualità, è una scelta responsabile che ci auguriamo venga seguita da tutti i grandi gruppi industriali e cooperativi per garantire la sopravvivenza dell’allevamento italiano.” E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nell’esprimere apprezzamento per la delibera adottata dal piu’ grande gruppo cooperativo italiano aderente ad Filiera Italia.

Per l’effetto congiunto dell’aumento dei costi energetici e dei mangimi il settore dei bovini da latte – sottolinea la Coldiretti – ha subito incrementi di costi pari al 57% secondo il Crea che evidenzia il rischio concreto di chiusura per la maggioranza degli allevamenti italiani che si trovano costretti a lavorare con prezzi alla stalla al di sotto dei costi di produzione. Un rischio per l’economia, l’occupazione e l’ambiente ma anche per l’approvvigionamento alimentare del Paese in un settore in cui l’Italia – precisa la Coldiretti – è dipendente dall’estero per il 16% del proprio fabbisogno.

“L’adeguamento dei compensi è necessario per salvare le 26mila stalle da latte italiane sopravvissute che garantiscono una produzione di 12 milioni di tonnellate all’anno che alimenta una filiera lattiero-casearia nazionale, che esprime un valore di oltre 16 miliardi di euro ed occupa oltre 100.000 persone con una ricaduta positiva in termini di reddito e coesione sociale” sostiene il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che “la stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude  si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.

 

Coronavirus, oggi (25/3) in Emilia-Romagna sono 4.408 i nuovi casi. Continuano a calare i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti Covid

Coronavirus, oggi (25/3) in Emilia-Romagna sono 4.408 i nuovi casi. Continuano a calare i ricoveri nelle terapie intensive e nei reparti CovidOggi i casi di positività al Coronavirus sopno 4.408 in più rispetto a ieri, su un totale di 24.417 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 13.204 molecolari e 11.213 test antigenici rapidi. Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 18%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.270.170 dosi; sul totale sono 3.771.080 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,8%. Le terze dosi fatte sono 2.730.112.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 42 (-3 rispetto a ieri, -6,7%), l’età media è di 64,2 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 957 (-10 rispetto a ieri, -1%), età media 74,3 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 1 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (invariato); 2 a Modena (-1); 15 a Bologna (+1); 1 nel Circondario Imolese (invariato); 2 a Ferrara (-1); 5 a Ravenna (-1); 2 a Cesena (+1); 6 a Rimini (-1). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,4 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 971 nuovi casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 260.046) seguita da Modena (658 su 194.524), Reggio Emilia (509 su 138.583); poi Parma (357 su 102.492), Ravenna (351 su 115.718), Rimini (344 su 122.680), Ferrara (330 su 86.722), Cesena (306 su 70.991); quindi Piacenza (235 su 67.472), Forlì (208 su 59.354) e, infine il Circondario Imolese con 139 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 38.833.

casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 46.002 (+1.776). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 45.003 (+1.789), il 97,8% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.619 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.195.205.

Purtroppo, si registrano 13 decessi:

  • 1 in provincia di Parma (un uomo di 92 anni)
  • 1 in provincia di Modena (una donna di 99 anni)
  • 6 in provincia di Bologna (quattro donne di 91, 95, 100 e 101 anni e due uomini, uno di 63, il cui decesso è stato registrato dall’Asl di Ferrara, e uno di 72 anni)
  • 2 nel Circondario Imolese (una donna di 83 e un uomo di 100 anni)
  • 1 in provincia di Ferrara (un uomo di 86 anni)
  • 2 in provincia di Ravenna (due donne di 65 e 94 anni)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Reggio Emilia, Forlì-Cesena e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.208.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 2 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Agricoltura, bando sistemi antibrina e indennizzi per danni da calamità, gelate, cimice

Agricoltura, bando sistemi antibrina e indennizzi per danni da calamità, gelate, cimiceSulla protezione attiva contro le gelate, con bruciatori e ventole, la Regione ha chiuso le graduatorie del bando e garantito che scorrerà le graduatorie per coprire i 10 milioni di euro necessari a indennizzare tutte le domande ammissibili.
Quasi 106 milioni di euro andranno poi a indennizzare gli agricoltori dell’Emilia-Romagna colpiti dai gravi danni ai raccolti causati dalle gelate del 2021 e del 2020 e liquidare l’ultima tranche degli aiuti contro la cimice asiatica dell’annualità 2019.

Procedono in Regione le liquidazioni degli indennizzi sulle gelate e altre calamità naturali, ma oggi la preoccupazione è per il fenomeno delle gelate tardive e il nodo delle polizze assicurative, sul quale Mammi ha scritto al ministro per le Politiche agricole Stefano Patuanelli chiedendo un intervento immediato del Governo.

Sulla questione delle assicurazioni, spiega Mammi nella lettera inviata al Ministro Patuanelli che “gran parte delle assicurazioni non è disposta a emettere polizze alle imprese agricole contro eventuali danni alle produzioni ortofrutticole, causati dalle gelate, oppure propongono plafond molto bassi a condizioni penalizzanti per i contraenti. Si tratta di una situazione che mette in grande difficoltà il settore dell’ortofrutta”.

Bando per dispositivi antibrina

È stata chiusa la graduatoria delle aziende che hanno partecipato al bando Psr uscito nel 2021 contro le gelate. Prevedeva l’acquisto di strumenti antibrina per contrastare le perdite delle produzioni frutticole causata dalle gelate primaverili. La Regione ha accolto tutte le 234 domande ammissibili, per un importo di contributi pari a quasi 10 milioni di euro.
L’importo è superiore a quello messo a bando: la Regione intende scorrere la graduatoria e indennizzare tutte le imprese, utilizzando le economie di spesa da altri bandi del Psr.

Gli indennizzi per maltempo e fitopatologie

Per quanto riguarda gli indennizzi al settore per calamità e fitopatologie, arrivati a quasi 106 milioni di euro, si tratta di “una vera e propria boccata d’ossigeno per l’intero comparto ortofrutticolo- commenta Mammi-   un risultato straordinario, mai ottenuto prima, che premia la determinazione e l’impegno della Regione”.

Nel dettaglio, per quanto riguarda le gelate del 2021, a seguito delle richieste della Regione al Governo, sono state riconosciute risorse per 52 milioni e 343 mila euro. I fondi sono stati già trasferiti a fine dicembre 2021 e attualmente sono in corso le istruttorie per le 3.423 domande presentate.
Alle 22 domande per i danneggiamenti provocati nel 2021 dal maltempo con trombe d’aria e grandine nelle province di Modena, Reggio Emilia e Parma sono stati riconosciuti rimborsi per un ammontare di 532 mila euro. Attualmente è in corso l’istruttoria delle domande, in attesa del decreto ministeriale di trasferimento dei fondi

Per le gelate del 2020 sono state riconosciute risorse per 13 milioni e 23 mila euro. Sono state   pagate le 1.382 domande per importi inferiori ai cinque mila euro che non necessitano di documentazioni e accertamenti, per le restanti si procede sulla base dell’arrivo della documentazione.

Per i danni alle colture causati dalla cimice asiatica nel 2019, è in liquidazione la terza e ultima tranche 2022 dei pagamenti. Le risorse riconosciute ammontano a 11 milioni 459 mila euro.

Anche in questo caso sono state pagate subito le domande sotto i cinquemila euro che non necessitano di documentazione antimafia, successivamente vanno in pagamento le restanti sulla base dell’arrivo della documentazione.

Per i gravi danni all’ortofrutta, in particolare al pero, causati dagli attacchi di Maculatura bruna che si sono verificati in numerose province e per integrazioni sia sulle gelate del 2020 sia sui danni da maltempo 2021, il Governo ha riconosciuto indennizzi per 28 milioni 404 mila euro. Attualmente è in corso l’istruttoria delle 159 domande presentate, in attesa del decreto ministeriale di trasferimento dei fondi.

Chiusure notturne programmate sulla A13

Chiusure notturne programmate sulla A13Sulla A13 Bologna-Padova, per consentire lavori di pavimentazione, in orario notturno, nelle quattro notti consecutive di lunedì 28, martedì 29, mercoledì 30 e giovedì 31 marzo, con orario 22:00-6:00, sarà chiuso il tratto compreso tra Rovigo e Boara, verso Padova.
Di conseguenza, la stazione di Rovigo sarà chiusa in entrata verso Padova.
Si segnala che, nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 marzo, la stazione di Rovigo sarà chiusa anche in entrata verso Bologna, per consentire attività di ispezione del cavalcavia di svincolo.

In alternativa:
per la chiusura del tratto Rovigo-Boara, verso Padova, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Rovigo, si consiglia di percorrere la viabilità ordinaria: SS16 adriatica, SR88, Via Lina Merlin, Viale Porta Adige, immettersi nuovamente sulla SS16 adriatica e rientrare sulla A13 alla stazione di Boara, per poi proseguire in direzione di Padova;
nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 marzo, per la chiusura della stazione di Rovigo, in entrata verso Bologna, si consiglia di entrare alla stazione di Rovigo sud Villamarzana o di Boara.

 

‘Fiorano on the Rocks’: in aprile tre concerti di musica rock al teatro Astoria

‘Fiorano on the Rocks’: in aprile tre concerti di musica rock al teatro AstoriaAd aprile ritorna la musica al cinema teatro Astoria di Fiorano Modenese, con tre appuntamenti speciali di altrettante band in concerto.

Venerdì 1° aprile aprono la rassegna i ‘Mr No Money Band’, con una carrellata sulla grande storia del Rock’n’Roll,  il gruppo capitanato dal bravissimo Fabio Ioannisi è attivo dal lontano 2005 e negli anni ha divulgato il rock’n’roll non solo in tutta Italia, ma anche nell’Est Europeo, negli Usa e persino in Estremo Oriente. In uno show coinvolgente, sarà difficile per il pubblico restare seduto e non mettersi a ballare.

Venerdì 8 aprile sul palco salirà ‘Pennylane Band’ con “Beatles, Beat e dintorni”, uno spettacolo non solo musicale per rivivere i favolosi Anni’60. La band, attiva da oltre 15 anni, ha una solida matrice beatlesiana e il repertorio dei Fab Four resta centrale nei loro concerti. Nel tempo ha però arricchito il proprio repertorio con qualche brano contemporaneo, compresi brani italiani beat di Nomadi, Equipe 84 e altri.
Chiudono la rassegna, venerdì 22 aprile, gli Irish Fire in “Rory vs Jimi”, una band modenese il cui chitarrista, Simone Galassi, si è dedicato anima e corpo allo studio e all’interpretazione dei grandi chitarristi rock. In particolare si è focalizzato su due icone delle sei corde: Rory Gallagher e Jimi Hendrix. In questo concerto presenterà alcuni grandi successi dei due grandi maestri.
L’ingresso alla singola serata costa 8 euro, l’abbonamento alle tre serate, 15 euro. I biglietti acquistabili presso la biglietteria del Teatro in piazza Ciro Menotti a Fiorano Modenese. Per informazioni: 0536/6404371 – 329/7049054; mail astoria@tirdanza.it

Viaggio nella Food Valley, un accordo per valorizzare i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna in ristoranti e alberghi tra Riviera e città d’arte

Viaggio nella Food Valley, un accordo per valorizzare i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna in ristoranti e alberghi tra Riviera e città d’arte
(immagine d’archivio)

Vacanze, cultura, riviera, ma anche prodotti tipici, itinerari del gusto e cibo di qualità. L’Emilia-Romagna si prepara e lancia una campagna di comunicazione per promuovere i prodotti Dop e Igp dell’Emilia-Romagna attraverso i gestori e i clienti di alberghi e ristoranti delle città d’arte e della Costa.

L’iniziativa è stata presentata stamattina a Bologna dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dall’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, e da rappresentanti di MARR e di Apt Servizi Emilia-Romagna.

La cucina del territorio è tra le migliori e più note, e la ragione sta indubbiamente nella grande concentrazione di prodotti Dop e Igp. Alcuni come il Parmigiano-Reggiano, il Prosciutto di Parma l’Aceto balsamico o il culatello conosciuti in tutto il mondo, altri più di nicchia ma altrettanto significativi.  Il viaggio nella Food Valley inizia dunque con l’obiettivo di far conoscere, a partire dalle specialità gastronomiche e da chi le lavora e le porta in tavola, l’intero territorio e le sue attrattive.

Partner del progetto sono Apt Servizi Emilia-Romagna e MARR, società leader in Italia nella commercializzazione e distribuzione di prodotti alimentari agli operatori della ristorazione, che ha risposto alla manifestazione di interesse lanciata dalla Regione per individuare operatori economici del canale Ho.re.ca (i servizi di ospitalità e ristorazione), disponibili a partecipare ad attività di comunicazione riguardanti i prodotti agroalimentari regionali a qualità regolamentata Dop, Igp ma anche a marchio Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali), Qc (Qualità controllata) o biologici.

In questa fase pilota le strutture coinvolte sono 420, di cui 70 ristoranti e 350 alberghi con ristorazione.

“Anche in questo progetto c’è l’idea di lavorare insieme- ha affermato il presidente Bonaccini-. I produttori, le aziende agroalimentari, la distribuzione, fino ai ristoratori e agli albergatori: una partita con diversi attori per far crescere il settore delle produzioni Dop e Igp, fondamentale nel nostro sistema agroalimentare, allargando la platea e il loro spazio di mercato. La scelta di un partner privato con una forte capacità di penetrazione del mercato va proprio in questa direzione”.

“Il turismo in Emilia-Romagna si arricchisce ogni volta di nuovi strumenti per fidelizzare una clientela che sempre più cerca stimoli, novità, turismo intelligente e nuove esperienze. Ripartiamo dopo i durissimi mesi della pandemia e in un momento estremamente difficile per la situazione internazionale e la guerra in Ucraina- conclude-, con un’azione di promozione reciproca che sostenga agricoltura e turismo”.

“L’idea- ha aggiunto l’assessore Mammi- è di portare i prodotti di qualità del sistema Dop e Igp dell’Emilia-Romagna nel cuore della ristorazione e dell’accoglienza. Per fare questo abbiamo il piacere di collaborare con un partner fortemente rappresentativo nei confronti del mercato e dei servizi di ospitalità e ristorazione. In questo modo, si favorisce la scoperta di prodotti anche meno noti e si rafforza anche su questo versante l’attrattività della regione”.

Comix Academy, la scuola di comicità di Ennesimo e Comix

Comix Academy, la scuola di comicità di Ennesimo e ComixSi apre a una nuova esperienza, tutta dedicata alla comicità, la settima edizione di Ennesimo Film Festival, che si terrà dall’1 all’8 maggio 2022 a Fiorano Modenese (MO): la Comix Academy.

Nata dalla neo-siglata partnership con Comix, la scuola di ironia, nasce, come spiegano i direttori artistici di EFF, Federico Ferrari e Mirco Marmiroli, «dall’idea che il nostro tempo produca fin troppo pochi film comici di qualità e che dunque bambini e ragazzi in primis abbiano la necessità di venire stimolati alla riscoperta della battuta, della risata, della gag divertente».

In tal senso, dunque, va la co-progettazione con Comix, una delle realtà più influenti del settore comicità nell’editoria e nella cartolibreria, parte di Franco Cosimo Panini Editore.

Tre giorni, dal 2 al 4 maggio, che vedranno impegnati 25 ragazzi delle scuole secondarie di primo grado, precedentemente selezionati tra le centinaia di partecipanti all’Ennesimo Academy – la serie di corsi dedicati all’audiovisivo che EFF porta nelle scuole di ogni ordine e grado del territorio durante l’anno scolastico – nell’approfondimento dei principi alla base della comicità, ma anche e soprattutto nella sua pratica. Missione finale sarà infatti, per ogni ragazzo, quella di realizzare un breve video comico, a partire da un’idea personale e originale, poi premiato nella cerimonia di chiusura.

Tra lezioni teoriche, spunti interessanti e proposte innovative, non mancheranno nel corso della Comix Academy momenti per il confronto con chi del “comedy” ne ha fatto il fulcro della propria carriera. Il 2 maggio i ragazzi incontreranno dunque Irene Coletto – foto (Doodletto su Instagram), giovane artista, nota per le sue illustrazioni con al centro una simpatica caricatura di se stessa dai capelli rosso fiammante, che ironizzano sulle vicissitudini della vita quotidiana. Il pomeriggio seguente, toccherà a Raffaello Corti  (Faccestamagia), già apparso in alcuni programmi televisivi come “Tù Sì Que Vales” e “Colorado” e conosciuto per la sua capacità di unire divertimento e trucchi di magia. Infine il 4 maggio, ci sarà spazio per un confronto con un autore di Comix, Franco Barbolini, e la sua esperienza.

 

La collaborazione fra Ennesimo Film Festival e Comix darà vita anche all’Ennesimo Comix Award, premio dedicato al miglior corto comico presente tra quelli in gara nell’Ennesima Selezione Giovani. A decretare il vincitore e consegnare il premio nella serata dell’8 maggio saranno quindi gli studenti delle classi terze delle scuole secondarie di primo grado, già partecipanti all’Ennesimo Academy.

 

Si è riunito giovedì 24 marzo il Consiglio comunale fioranese

Si è riunito giovedì 24 marzo il Consiglio comunale fioraneseIeri, giovedì 24 marzo, presso la tensostruttura del Pala AVF in Piazza Ciro Menotti si è svolto il Consiglio Comunale di Fiorano Modenese. La seduta si è aperta con l’intervento della dottoressa Mariaelena Mililli, coordinatrice regionale di Avviso Pubblico: le sue parole hanno voluto commemorare la Giornata dedicata alle Vittime Innocenti della mafia (21 marzo) ed esplicare alcune delle attività portate avanti dall’associazione che coordina, tra cui la lotta al gioco d’azzardo, oltre all’impegno quotidiano contro la criminalità organizzata, cancro del nostro Paese. A seguire è stata comunicata la costituzione del nuovo gruppo consiliare Fratelli d’Italia, dal momento che i consiglieri Roggiani e Martinelli sono usciti dal gruppo Lega Salvini Premier.

Partecipato è stato il confronto sulla variante specifica al Psc e al Rue necessaria per la realizzazione delle scuole elementari a Spezzano. Terminato il dibattito, che ha visto prima l’intervento approfondito dei tecnici, poi un confronto serrato su temi già discussi in passato come la viabilità e i parcheggi (questioni su cui il Sindaco Tosi ha assicurato pieno controllo, sottolineando come Spezzano avrà un volto nuovo dopo questi interventi infrastrutturali), la variante è stata approvata con il favore della maggioranza e l’astensione della minoranza dei presenti.

L’interrogazione da parte del consigliere Orsi che domandava delucidazioni sul parco mezzi del Comune ha visto la puntuale risposta del Sindaco, il quale ha illustrato la situazione mezzi comunali nei particolari, ricordando anche il recente noleggio di 7 auto ibride, a sostituzione di 8 macchine di vecchia concezione (con il risparmio di una vettura oltreché di carburante), e l’imminente acquisto di uno scuolabus completamente elettrico con risorse prevalentemente regionali, al posto di un pullman del 2000. Orsi si è detto abbastanza soddisfatto. Rispetto al rincaro prezzi del carburante invece, Bastai ha presentato una mozione, votata all’unanimità.

Dei cinque Ordini del Giorno, quello presentato dalla maggioranza, che chiedeva una campagna di informazione rivolta ai cittadini in merito agli effetti negativi dell’evasione fiscale – problema senza tempo e sempre più pesante in Italia – ha visto largo coinvolgimento negli interventi, passando all’unanimità, con due emendamenti della minoranza. Tosi qui ha ricordato come a Fiorano la lotta all’evasione della fiscalità locale abbia raggiunto risultati straordinari. Il secondo Ordine del Giorno, presentato da Martinelli, richiedente un minor impatto limitativo del green pass, è stato bocciato. Il Gruppo Misto ha poi posto altre due questioni: lo smaltimento di amianto rimasto incompiuto sul versante sassolese dell’ex Cisa-Cerdisa (quindi al confine di Fiorano) e la mancata realizzazione di due rotatorie “promesse” dalla Giunta. Il Primo Cittadino ha confermato l’impegno nell’esortare Sassuolo ad accelerare i tempi della bonifica, latente ormai da troppo tempo, e ha ribadito come le rotonde in questione vedranno la luce entro la fine del 2022, nonostante le problematiche che ne hanno causato l’oggettivo ritardo. Nel dibattito è stato suggerito di far presente il problema amianto al Sindaco Menani da parte dei consiglieri fioranesi di stessa appartenenza politica della Giunta sassolese. In ultimo, l’Ordine del Giorno relativo alla viabilità di via Ghiarella e l’apporto di migliorie al ponte che interessa la zona prima dell’edificazione delle scuole non è passato, proprio perché gli amministratori hanno confermato essere in atto al momento uno studio di fattibilità, a riprova della volontà di intervenire.

Le due interpellanze che hanno concluso il Consiglio riguardavano l’antico tema di via Motta, sottratta alla possibilità da parte della Sovrintendenza di costruire determinate infrastrutture, e l’impatto dell’aumento di gas ed energia elettrica sul bilancio comunale, hanno visto buona soddisfazione nella prima, con Tosi che ha spiegato come gli aumenti non andranno a incidere sugli altri servizi rivolti ai cittadini e come il Comune si stia muovendo per decurtare il dispendio energetico. In merito a via Motta, la soddisfazione rimane tiepida, nonostante i molteplici e reiterati chiarimenti forniti dalla Giunta.

 

Giovedì a Sassuolo un seminario informativo per tutte le associazioni del terzo settore

Giovedì a Sassuolo un seminario informativo per tutte le associazioni del terzo settoreSi terrà il prossimo 31 marzo dalle ore 18 alle ore 20, presso la Sala Biasin a Sassuolo, un seminario informativo per tutte le associazioni del terzo settore, con lo scopo di fare chiarezza sugli ultimi aggiornamenti a seguito dell’attivazione del tanto atteso Registro Unico del Terzo Settore (Runts), attivo dal 23 novembre 2021.

Il seminario sarà tenuto dall’avvocato Cristina Muzzioli, esperta sul diritto degli enti del terzo settore e consulente legale di CSV Terre Estensi.

L’appuntamento formativo vuole andare a fare il punto sullo stato di avanzamento della riforma e sui passaggi che ancora aspettano gli enti del terzo settore. Nella serata saranno trattati i seguenti argomenti: il regolamento sul registro unico, la trasmigrazione di ODV e APS iscritte e l’iscrizione delle onlus, l’iscrizione di nuovi enti, la tecnologia occorrente per rapportarsi con il registro unico e flash sulle ultime novità in materia di riforma.

Il seminario è organizzato dal Comune di Sassuolo in collaborazione con CSV Terre Estensi e si rivolge a volontari ed enti del terzo settore del territorio di Sassuolo.  Solo nel caso in cui rimanessero posti disponibili, verranno accolte richieste anche da fuori area.

 

Il seminario si svolgerà in presenza, è necessario quindi essere in possesso del Green Pass e indossare la mascherina FFP2. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione a sassuolo@csvterrestensi.it

Fp-Cgil Bologna, Reggio Emilia ed Emilia-Romagna: La ricerca non può e non deve essere precaria!

Fp-Cgil Bologna, Reggio Emilia ed Emilia-Romagna: La ricerca non può e non deve essere precaria!Lunedì 28 Marzo, dalle 15,00 alle 17,00, FP CGIL di Bologna, FP CGIL di Reggio Emilia e FP CGIL dell’Emilia-Romagna hanno organizzato un presidio in piazza della Mercanzia, assieme ai ricercatori e ai collaboratori di ricerca sanitaria, per sensibilizzare le cittadine e i cittadini sulla necessità di riconoscere ai professionisti della ricerca il diritto ad avere un lavoro stabile, e per chiedere che aumentino gli investimenti per la ricerca.

Questi durissimi anni di pandemia ci hanno insegnato che la ricerca non può e non deve essere precaria: per questo, come Fp continueremo a batterci per ottenere la stabilizzazione di tutto il personale, la piena applicazione degli istituti previsti dai contratti nazionali di riferimento, lo studio di nuovi modelli organizzativi che vadano nella direzione di una sostenibile conciliazione fra tempi di vita e di lavoro, la valorizzazione delle competenze e delle esperienze dei lavoratori e delle lavoratrici al di là del mero tema del profitto.

(Marco Blanzieri, FP CGIL Emilia-Romagna – Mario Iavazzi, FP CGIL Bologna – Gaetano Merlino, FP CGIL Reggio Emilia)

Arriva l’ora legale e le giornate tornano ad allungarsi

Arriva l’ora legale e le giornate tornano ad allungarsiE’ previsto nella notte tra sabato 26 e domenica 27 marzo 2022 il passaggio dall’ora solare all’ora legale, una prassi che torna regolarmente in questo periodo dell’anno. Gli orologi andranno dunque spostati in avanti di un’ora, dalle 2:00 alle 3:00. L’ora legale, che ci regala giornate ancora più lunghe con l’arrivo della primavera, andrà avanti per sette mesi. Il ritorno all’ora solare è previsto per domenica 30 ottobre.

Nella notte tra sabato e domenica dormiremo dunque un’ora di meno ma domenica il sole tramonterà un’ora più tardi. Il nuovo regime orario consentirà di sfruttare fino a tardi la luce del sole, complice anche il naturale e progressivo allungamento delle giornate portato dalla bella stagione.

Italia del Futuro lancia “EduchiamoCi”

Italia del Futuro lancia “EduchiamoCi”“EduchiamoCi”, conoscere e aiutare i ragazzi per un futuro migliore, questo il titolo della serie di appuntamenti che Italia del Futuro ha organizzato per la provincia di Modena sulle politiche giovanili.  “Il tema delle politiche giovanili è spesso trattato con genericità, per questo si è scelto di creare incontri specifici sui temi di maggior interesse, spiega Nostrini”.

Sabato pomeriggio primo appuntamento alla biblioteca Mabic di Maranello dalle 16:30, tema in oggetto la scuola, in particolare le medie e l’educativa riguardante i primi anni dell’adolescenza. Le ospiti saranno Francesca Scalise, psicologa dello sviluppo e la Prof.ssa Monica Ferri, docente all’istituto medio Galilei di Maranello.  “Nelle prossime settimane ci saranno due appuntamenti a Modena città e altri nei comuni della provincia, continua Nostrini.

“Partiremo dalle scuole superiori per analizzare con accuratezza l’ormai dilagante fenomeno delle “Baby Gang”. Affronteremo l’accesso al mondo del lavoro, il tema della formazione permanente, il costo dei corsi universitari e il discusso modello di alternanza scuola-lavoro. Parleremo di proposte volte alla riduzione dell’abbandono scolastico e capaci di incidere sulla categoria dei NEET. Infine dialogheremo di salute mentale e ampliamento dei servizi di welfare e sport rivolti alle fasce più giovani, conclude”.

Cna, Lapam e Legacoop sulla Modena-Sassuolo: “Necessaria una moratoria per le multe”

Cna, Lapam e Legacoop sulla Modena-Sassuolo: “Necessaria una moratoria per le multe”Tutti abbiamo a cuore la sicurezza delle strade, ma questo obiettivo deve essere perseguito con sistemi condivisi ed oggettivi, tutto il contrario di ciò che sta avvenendo ora sulla Modena-Sassuolo, una situazione esacerbata dall’attivazione del tutor nel tratto di strada che attraversa il Comune di Formigine. E proprio per questo Cna, Lapam e Legacoop hanno scritto al Prefetto per giustificare la richiesta di annullamento dei verbali elevati dalla polizia locale per le infrazioni ai limiti di velocità rilevati in quel tratto.

Diversi i motivi alla base della richiesta, a cominciare dalla mancanza di un’adeguata segnalazione. “Se i limiti di velocità sono finalizzati alla prevenzione – si legge in una nota delle tre Associazioni – allora questi devono essere segnalati con anticipo, ripetutamente e in modo evidente. Non ci pare che questo sia il caso del tutor installato nel Comune di Formigine”.

Ma le proteste delle Associazioni sono indirizzate anche al limite stesso: la soglia dei 90km/h è stata fissata in modo arbitrario, visto che la Modena-Sassuolo è stata concepita come una superstrada – tecnicamente una strada extraurbana principale di classe B – per la quale il codice della strada prevede un limite di 110 i km/h, come peraltro già accade in alcuni tratti di questa importante arteria stradale.

Infatti, i circa 13 chilometri della Modena-Sassuolo sono suddivisi in tre, il primo e il terzo tratto di proprietà di Anas, la parte centrale dell’Amministrazione Provinciale, con la conseguenza il limite di velocità massima varia nel giro di pochi chilometri, causando infrazioni che potremmo definire in buona fede e che comunque non rispondono ad alcuna logica.

La conseguenza? Sanzioni “sanguinose” e, per i professionisti della strada – molti dei quali percorrono la Modena-Sassuolo più volte al giorno – anche il rischio di perdere tutti i punti sula CQC, vitale per poter svolgere l’attività di autotrasportatore, a causa di infrazioni quasi banali, sicuramente ingiustificate.

In virtù di queste considerazioni Cna, Lapam e Legacoop chiedono al Prefetto una moratoria per le sanzioni comminate sino ad oggi, un pronto intervento che porti alla determinazione di un unico limite fissato ai 110 km/h ed un’adeguata segnalazione del tutor di Formigine, che per rendere questo sistema di controllo più simile ad un meccanismo di prevenzione che ad una “trappola” stradale.

(Cna, Lapam, Legacoop)

Profughi Ucraina: informazioni e regolarizzazione posizione di soggiorno sul Territorio Nazionale

Profughi Ucraina: informazioni e regolarizzazione posizione di soggiorno sul Territorio NazionaleProsegue incessante l’attività del personale della Questura di Modena per ricevere le dichiarazioni di soggiorno dei profughi che sono sfollati dall’Ucraina a partire dal 24 febbraio scorso.

Presso la Sala dell’Ufficio Immigrazione della Questura, con ingresso da via Divisione Acqui, è stata realizzata una Sezione dedicata a chi arriva dall’Ucraina, normalmente piccoli nuclei familiari prevalentemente costituiti da donne e minori, accompagnati da familiari e conoscenti che li ospitano in questa provincia e li assistono negli adempimenti da svolgere, anche dal punto di vista linguistico.

Nella Sala d’attesa i profughi sono accolti da personale che è a disposizione per fornire assistenza ed informazioni utili alla loro permanenza in Italia. Sono distribuiti dépliant informativi uniformi in italiano, ucraino ed inglese, esposti anche alle pareti e viene assicurato supporto all’attività di precompilazione delle dichiarazioni da rendere.

Allo Sportello, gli agenti ricevono le dichiarazioni di presenza che vanno rese dagli stranieri negli 8 giorni dall’ingresso nel TN, una volta espletati gli obblighi sanitari delle prime 48 ore, nonché le dichiarazioni degli ospitanti. Ritirata la documentazione corredata dalla fotocopia dei documenti di identità, viene fissato l’appuntamento per la successiva completa formalizzazione dell’istanza di permesso di soggiorno per “protezione temporanea”.

All’interno dell’Ufficio Immigrazione, a supporto nell’attività di accoglienza e di precompilazione della modulistica, è attivo anche personale volontario dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, che si è subito posto a disposizione nel segno della massima collaborazione per attendere al meglio all’emergenza Ucraina.

Analoghi i servizi di accoglienza e ricezione dichiarazioni di presenza presso i Commissariati di Carpi, Sassuolo e Mirandola.

Le attività amministrative sono svolte in allineamento con i Comandi dell’Arma dei Carabinieri che, come concordato in sede di Riunione Tecnica di Coordinamento in Prefettura, da questa settimana ricevono le dichiarazioni di presenza direttamente presso le Stazioni, nei territori dove non è presente Ufficio di Polizia, alleviando il disagio di tanti profughi presenti nei comuni della provincia.

Tutte le attività sono svolte in sinergia con la sanità pubblica, che costituisce tuttora il primo step per i preliminari adempimenti sanitari e con i Comuni della provincia, per gli aspetti più generali di informazione ed accoglienza o assistenza, sotto il coordinamento della Prefettura.

Massima rimane l’attenzione della Questura sui tanti minori ucraini giunti in provincia, in attuazione delle disposizioni della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna, volte a garantire la loro esatta identificazione e presa in carico, atteso che molti giungono accompagnati da adulti di riferimento che non sono i genitori.

Al link https://www.poliziadistato.it/articolo/386227a1a62155d822008675  è scaricabile l’opuscolo informativo in lingua italiana, inglese ed ucraina realizzato dal Ministero dell’Interno e dal Dipartimento della Protezione Civile. Le medesime informazioni possono essere scaricate attraverso il seguente QR code.

Gli orari e le modalità di ricezione dei profughi presso gli Uffici della Polizia di Stato sono indicati all’interno di un’apposita pagina del sito della Questura di Modena, in continuo aggiornamento.

GdF, il Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Cuneo in visita al Comando Regionale Emilia Romagna

GdF, il Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Cuneo in visita al Comando Regionale Emilia RomagnaMercoledì 23 e giovedì 24 marzo il Comandante Interregionale dell’Italia Centro-Settentrionale, Generale di Corpo d’Armata Fabrizio Cuneo, si è recato in visita al Comando Regionale Emilia Romagna.

Accolto con gli onori di rito dal Generale di Divisione Ivano Maccani, l’Alto Ufficiale ha incontrato una rappresentanza di Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri di Bologna nonché alcuni componenti dell’Associazione Nazionale dei Finanzieri in congedo ed i delegati dell’Organo di Base della Rappresentanza Militare.
Successivamente, il Comandante Regionale, nel corso di un briefing, ha illustrato al Comandante Interregionale il contesto socio-economico che caratterizza il territorio regionale, l’operatività del Corpo, l’assetto del personale dei dipendenti Reparti nonché le più importanti iniziative promosse a livello infrastrutturale e per il benessere del personale.
Particolare attenzione è stata posta sulle attività finalizzate alla verifica del corretto impiego dei finanziamenti erogati nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza poste in essere per impedire che la contribuzione comunitaria possa essere utilizzata per scopi illeciti anche dalle organizzazioni criminali.
Il Generale Cuneo, al termine dell’incontro, ha espresso parole di apprezzamento per l’impegno, la professionalità e l’altissimo senso del dovere dimostrati, ogni giorno, dalle donne e dagli uomini della Guardia di Finanza a tutela della legalità e della sicurezza economico finanziaria.
Nel corso della visita il Comandante Interregionale ha altresì incontrato le Autorità locali.

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 26 marzo 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, sabato 26 marzo 2022Sereno o poco nuvoloso con tendenza ad aumento della nuvolosità alta e stratificata nel corso della serata. Temperature quasi stazionarie; minime comprese tra 3 e 6 gradi, massime comprese tra i 18/19 gradi della costa e i 21/22 gradi delle zone interne. Venti denti deboli orientali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Covid, oggi (24/3) si registrano 4.367 nuovi casi in regione. 16 i decessi

Covid, oggi (24/3) si registrano 4.367 nuovi casi in regione. 16 i decessiDall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.253.009 casi di positività, 4.367 in più rispetto a ieri, su un totale di 22.489 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 11.185 molecolari e 11.304. test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 19,4%.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 15 sono state somministrate complessivamente 10.264.030 dosi; sul totale sono 3.770.138 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,8%. Le terze dosi fatte sono 2.725.810.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 45 (8 in meno rispetto a ieri, -15,1%), l’età media è di 65,5 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 967 (+15 rispetto a ieri, +1,6%), età media 74,8 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 2 a Piacenza (-1 rispetto a ieri), 2 a Parma (invariato); 6 a Reggio Emilia (invariato); 3 a Modena (-3); 14 a Bologna (-2); 1 nel Circondario Imolese (+1); 3 a Ferrara (-2); 6 a Ravenna (invariato); 1 a Cesena (invariato); 7 a Rimini (-1 rispetto a ieri). Nessun ricovero in terapia intensiva nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 41,3 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Bologna con 1.077 casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 259.075 casi); seguono Modena (686 casi su 193.866), Reggio Emilia (527 su 138.074) e Ravenna (476 su 115.367); poi Parma (342 su 102.137), Ferrara (325 su 86.392) e Rimini (282 su 122.336); quindi Cesena (209 su 70.685), Piacenza (175 su 67.237) e Forlì (142 su 59.146); infine il Circondario imolese, con 126 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 38.694.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 44.228 (+1.578). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 43.216 (+1.571), il 97,7% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.773 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.192.586.

Purtroppo, si registrano 16 decessi:

  • 1 a Reggio Emilia (un uomo di 95 anni)
  • 1 in provincia di Modena (un uomo di 83 anni)
  • 7 in provincia di Bologna (4 donne di 67, 86, 87 e 96 anni e 3 uomini di 67,71 e 86 anni)
  • 1 a Imola (una donna di 97 anni)
  • 3 in provincia di Ferrara (3 uomini di 57, 90 e 91 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (una donna di 92 anni)
  • 2 in provincia di Forlì-Cesena (una donna di 88 anni e un uomo di 95)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma e Rimini.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.195.

Rispetto a quanto comunicato nei giorni scorsi, sono stati eliminati 4 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Rischio incendi boschivi, da sabato 26 marzo in Emilia-Romagna scatta lo stato di grave pericolosità: allerta codice arancione per l’aggravarsi della siccità

Rischio incendi boschivi, da sabato 26 marzo in Emilia-Romagna scatta lo stato di grave pericolosità: allerta codice arancione per l’aggravarsi della siccitàIn tutta l’Emilia-Romagna scatterà da sabato 26 marzo, e proseguirà almeno fino alla mezzanotte di domenica 3 aprile, lo stato di grave pericolosità per il rischio di incendi boschivi. Il provvedimento è stato emanato dal Direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, Rita Nicolini, d’intesa con la Direzione regionale dei Vigili del Fuoco e il Comando Regione Carabinieri Forestale.

Lo stato di grave pericolosità (codice arancione) segue alla fase di attenzione (codice giallo) dichiarata il 22 febbraio scorso: l’innalzamento del grado di rischio è dovuto alla condizione di severa siccità che riguarda tutta l’Emilia-Romagna.

Con l’innalzamento del grado di pericolosità si stabilisce il divieto assoluto di accendere fuochi o utilizzare strumenti che producano fiamme, scintille o braci, all’interno delle aree forestali.

Vietati su tutto il territorio regionale, anche al di fuori delle aree boschive, gli abbruciamenti di residui vegetali e delle stoppie.

Sono inoltre vietati gli abbruciamenti di residui vegetali agricoli su tutto il territorio regionale.

All’aumento dei divieti corrisponde un diverso regime sanzionatorio. La legge 353/2000 (legge quadro in materia di incendi boschivi, e successive modifiche), prevede infatti pesanti sanzioni per chi viola le prescrizioni o adotta comportamenti pericolosi; in particolare il pagamento in misura ridotta della sanzione pecuniaria è stato elevato a 10.000 euro (precedentemente erano 2.064 euro).

Lo stato di grave pericolosità

Lo stato di “grave pericolosità” si basa su una valutazione a cui concorrono vari soggetti: il Centro funzionale Arpae E-R analizza la situazione climatica e le previsioni meteo a medio termine (piogge attese, intensità della ventilazione), misurando gli indici di suscettività e di propagazione, i Carabinieri della Forestale valutano lo stato della vegetazione e i Vigili del Fuoco i dati sugli incendi effettivamente verificati e sul territorio coinvolto. A ciò si aggiungono le valutazioni della Direzione generale Cura del territorio e Ambiente della Regione.

Sul sito web dell’Agenzia viene pubblicato un bollettino di informazione ai cittadini, secondo la logica del codice colore, indicata dal Dipartimento nazionale della Protezione civile.

A partire dunque dalle ore 00.00 di sabato 26 marzo e fino alle 24.00 di domenica 3 aprile, per tutta l’Emilia-Romagna sarà valido il bollettino 04/2022, corrispondente allo scenario di rischio alto e al colore arancione.

Sono state attivate sul territorio anche le squadre di avvistamento dei volontari AIB (Antincendi Boschivi).

Le cause

Lo stato di grave pericolosità è legato a un inverno “avaro” di precipitazioni e a un bilancio idro-climatico assolutamente deficitario, con quantitativi di acqua nel terreno molto scarsi e condizioni di siccità grave su tutto il territorio della regione, a partire dal piacentino. È il caso del comune di Coli (in provincia di Piacenza), dove si è verificato un incendio che ha richiesto l’intervento di 5 Canadair e degli elicotteri dei Vigili del Fuoco per spegnere le fiamme. A questo si aggiungono numerosi altri episodi in tutta la regione. L’afflusso di correnti umide dall’Atlantico previsto per la prossima settimana porterà il ritorno delle piogge, anche se si stima che non saranno sufficienti per ristabilire una situazione di tranquillità sul fronte incendi boschivi.

Dalla Regione un altro mezzo milione di euro per potenziare spazi giovanili o crearne di nuovi

Dalla Regione un altro mezzo milione di euro per potenziare spazi giovanili o crearne di nuovi
Elly-Schlein (Copyright immagine: Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore: Pietro Ballardini)

I lunghi mesi del lockdown hanno una volta di più evidenziato la necessità da parte dei giovani, soprattutto se appartenenti a fasce fragili e in difficoltà, di avere a disposizione luoghi per loro, dove incontrarsi, studiare, divertirsi.

Con questo obiettivo, per il 2022 la Regione mette a disposizione degli Enti locali dell’Emilia-Romagna 480mila euro per potenziare e consolidare gli spazi già esistenti, ma anche per realizzarne di nuovi. Sono 9 i progetti approvati dalla Giunta per la seconda annualità del bando legato alla legge regionale 14 del 2008, che si realizzano in 17 diversi spazi del territorio regionale, coperto nel suo complesso considerati anche gli interventi finanziati con la prima: si va dalla riqualificazione di aree già esistenti all’acquisto di dotazioni tecnologiche, a piccoli interventi di manutenzione straordinaria, miglioramento delle strutture sul piano della funzionalità logistica, organizzativa e dell’adeguamento alle normative.

Ogni intervento prevede un contributo fino a 56 mila euro da parte della Regione, che cofinanzia l’investimento dell’Ente locale per valori compresi tra il 50% e il 70%.

“Questo bando – commenta la vicepresidente della Regione con delega alle Politiche giovanili, Elly Schlein- ha l’obiettivo di consentire una più ampia partecipazione giovanile alla vita della comunità. I ragazzi e le ragazze hanno bisogno di spazi per socializzare, scambiarsi idee e apprendere reciprocamente, ma anche per divertirsi. E gli spazi devono essere belli, funzionali e accoglienti, da frequentare in sicurezza. Non solo: devono essere dotati delle strumentazioni necessarie perché possono servire a studiare, lavorare, cercare una occupazione, liberare la propria creatività. In altre parole, spazi per provare a realizzare i propri sogni”.

Palestre per le scuole superiori, esce l’avviso per l’utilizzo degli impianti privati

Palestre per le scuole superiori, esce l’avviso per l’utilizzo degli impianti privatiSono oltre dieci mila gli studenti delle superiori, quasi un terzo del totale, che utilizzano, per le lezioni di educazione fisica, impianti sportivi privati di Comuni e polisportive a Modena, Carpi, Castelfranco Emilia, Maranello, Mirandola, Pavullo, Sassuolo e Vignola; il servizio integra le palestre scolastiche che non sono sempre sufficienti, a causa del costante aumento degli iscritti.

Allo scopo di verificare tutte le disponibilità di impianti privati, reperire eventuali nuovi spazi e migliori condizioni di mercato in vista del prossimo anno scolastico, la Provincia ha pubblicato sul sito dell’ente un «avviso pubblico ricognitivo», dove sono indicati modalità e requisiti; i gestori possono presentare le proposte alla Provincia entro le ore 12 del 29 aprile.

Gli impianti devono essere situati nei centri urbani e disponibili dalle ore 8 alle 14, dal lunedì al sabato; devono, inoltre, rispondere a determinati requisiti, anche questi indicati nel bando, tra cui una dimensione minima di 600 metri quadrati, la presenza di spogliatoi e servizi, attrezzature sportive e servizio di pulizia e portineria.

Una apposita commissione valuterà le proposte e, se giudicate adeguate, la Provincia contatterà i gestori per la stipula del contratto di locazione.

Sono circa una ventina gli istituti modenesi, situati nei comuni interessati dal bando, che utilizzano già da ora palestre al di fuori delle sedi scolastiche; per gli affitti degli impianti sportivi la Provincia investe in media ogni anno oltre 500 mila euro a cui si aggiungono quasi 200 mila euro per il trasporto, servizio che riguarda oltre quattro mila studenti, soprattutto a Modena.

Tra le scuole che attualmente ricorrono a impianti esterni figurano a Modena il liceo Tassoni che utilizza la palestra del Cus, il liceo Muratori San Carlo la palestra della polisportiva Modena est, il liceo Wiligelmo e il Fermi alla palestra della polisportiva Saliceta San Giuliano, l’istituto Venturi la palestra della polisportiva Sacca, il Corni la palestra della polisportiva Corassori; altre scuole in provincia utilizzano impianti esterni anche comunali come il liceo Formiggini a Sassuolo, il Marconi di Pavullo e le scuole superiori di Vignola.

Sulle palestre scolastiche superiori sono previsti investimenti grazie alle risorse del Pnrr, come la nuova palestra del polo di Pavullo e la candidatura presentata dalla Provincia, sempre sul Pnrr, per il finanziamento di un nuovo impianto al polo Corni Selmi di Modena.

Iren ridurrà del 47% entro il 2030 le emissioni generate per produrre energia

Iren ridurrà del 47% entro il 2030 le emissioni generate per produrre energiaIren ha ottenuto da Science Based Targets initiative la validazione su base scientifica degli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti (GHG) previsti nel Piano Industriale al 2030.

Science Based Targets initiative (SBTi)  – iniziativa a livello mondiale nata dalla collaborazione tra CDP, Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF) – verifica l’allineamento degli obiettivi di decarbonizzazione delle imprese con le indicazioni dell’Accordo di Parigi e promuove le migliori pratiche per la definizione e la verifica indipendente di target di mitigazione del cambiamento climatico in linea con gli obiettivi scientifici (science-based).

I target del Piano Industriale per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) dirette (scope 1) e indirette (scope 2 e 3) rappresentano il concreto impegno del Gruppo Iren verso l’obiettivo “Well below 2°C”, volto a limitare l’incremento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C rispetto ai livelli preindustriali.

Il Gruppo Iren, infatti, ha assunto l’impegno di ridurre, entro il 2030 e rispetto al 2020, del 47% le emissioni GHG (scope 1) per megawattora (MWh) di energia prodotta e di aumentare l’approvvigionamento annuale di elettricità da fonti rinnovabili per raggiungere il 100% entro il 2030.

Un impegno che si traduce nel portare l’intensità carbonica della produzione energetica a 176 gCO2eq/kWh nel 2030, rispetto ai 332 gCO2eq/kWh del 2020, attraverso diverse azioni strategiche: il consistente sviluppo di fonti rinnovabili per la produzione di energia (+2,2 GW di potenza installata in arco piano), l’implementazione di tecnologie finalizzate alla cattura e stoccaggio della CO2 emessa dagli impianti e l’impiego di miscele di combustibili in sostituzione del solo gas naturale, in linea con le previsioni di scenario circa la futura disponibilità di idrogeno e gas rinnovabili.

Per la decarbonizzazione della propria catena del valore (emissioni GHG scope 3), gli obiettivi del Gruppo Iren prevedono la riduzione, entro il 2030 rispetto al 2020, del 13% delle emissioni GHG riconducibili all’acquisto di combustibili ed energia, utilizzati per le proprie attività, e del 25% di quelle correlate all’utilizzo del gas erogato ai clienti. Un obiettivo in cui il Gruppo coinvolgerà sia la catena di fornitura sia le comunità locali dei territori in cui opera.

“La validazione di Science Based Target initiative conferma la forte attenzione che poniamo alla decarbonizzazione delle nostre attività, in linea con le ambizioni internazionali per la lotta al cambiamento climatico – dichiara Gianni Vittorio Armani, Amministratore Delegato di Iren – e in coerenza con le traiettorie di sviluppo sostenibile che abbiamo pianificato e che continueremo a rendicontare in modo trasparente ai nostri stakeholder. Una scelta strategica per contribuire alla transizione ecologica che è sostenuta dagli importanti investimenti previsti nel nostro Piano Industriale al 2030: 8,7 miliardi di euro in 10 anni, che, oltre alla riduzione delle emissioni climalteranti e alla progressiva crescita nelle rinnovabili, supporteranno l’economia circolare, l’uso razionale delle risorse idriche e la resilienza delle città”.

Per la definizione dei target il Gruppo Iren si è avvalso della consulenza tecnica di Carbonsink.

# ora in onda #
...............