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Selezione volontari Servizio Civile Universale 2022, colloquio individuale online il giorno 1 aprile

Selezione volontari Servizio Civile Universale 2022, colloquio individuale online il giorno 1 aprileIl colloquio individuale per la selezione dei volontari del Servizio Civile Universale 2022 presso le sedi del Comune di Sassuolo si svolgerà online, su invito, il giorno venerdì 1 aprile 2022 nelle seguenti fasce orarie:

  • Progetto “Aiutare per crescere”: dalle ore 9 alle ore 11,00
  • Progetto “Luoghi della cultura per tutti”: dalle ore 11,30 alle ore 13,30
  • Progetto “Un Palazzo a portata di mano”: dalle ore 14 alle ore 16,30

Aperte le iscrizioni al Premio “Via Emilia – la Strada dei Cantautori”

Aperte le iscrizioni al Premio “Via Emilia – la Strada dei Cantautori”C’è tempo fino a sabato 30 aprile per iscriversi alla quarta edizione del Premio “Via Emilia –  la Strada dei Cantautori” che durante il mese di giugno si articolerà in diverse serate lungo le principali piazze del territorio fino alla finalissima di giovedì 7 luglio in piazzale Della Rosa a Sassuolo.

L’Associazione Concertistica “Carmina et Cantica”, ideatrice e promotrice del Festival giunto alla sua quarta edizione sotto la direzione artistica di Beatrice Bianco, propone la nuova generazione cantautorale quale prezioso patrimonio di continuità della canzone italiana.  Il progetto, attraverso la sua programmazione e realizzazione, intende rendere omaggio ai cantautori, che, con la loro musica e le loro indimenticabili canzoni, hanno creato la storia musicale del nostro Paese, testimoniando la ricchezza culturale e le qualità artistiche dell’Italia intera.

Le selezioni per il concerto finale si svolgono nel mese di giugno prevalentemente nei Comuni del distretto ceramico dove è nato, ma non solo: ai cinque Comuni che hanno partecipato all’edizione 2021 – Maranello, Formigine, Fiorano, Modena e Sassuolo – altri hanno aderito con interesse e partecipazione, tra cui Rubiera, a riconferma della volontà di valorizzare voci nuove del bel canto italiano.

Il concorso si articola in serate canore dove si esibiranno i diversi concorrenti e verranno presentati anche aneddoti e curiosità di vita vissuta da parte dei grandi nomi della canzone d’autore e dello spettacolo, che saranno ospiti dei diversi appuntamenti e che saranno intervistati da Marco Barbieri.

Per partecipare è necessario presentare due brani, una cover e un brano a libera composizione, ed un terzo brano inedito che dovrà presentare nel testo la Via Emilia e il suo territorio. Tutte le informazioni e le modalità d’iscrizione sono reperibili sul sito internet www.premioviaemilia.it

La giuria dell’edizione 2022 è composta da Marco Barbieri, Presidente; Cristina Ferrari, sovrintendente Teatro Municipale di Piacenza; Francesco Genitoni, scrittore; Roberto Alperoli, poeta e direttore artistico Poesia Festival; Marco Biscarini, compositore di musica per film; Stefano Seghedoni, compositore e direttore d’orchestra; Pietro Pazzaglini, presidente Associazione Concertistica Carmina et Cantica

 

Bando Soccorso, online i progetti ammessi al contributo

Bando Soccorso, online i progetti ammessi al contributoPubblicati gli esiti del bando Soccorso 2021, l’iniziativa lanciata lo scorso dicembre dalla Fondazione di Modena con l’obiettivo di sostenere le organizzazioni di volontariato impegnate nei servizi di primo soccorso e, in particolare, nelle attività di trasporto in condizioni di emergenza-urgenza. Duecento mila euro l’ammontare complessivo dei contributi assegnati con l’obiettivo di rinnovare e ammodernare il parco mezzi per la gestione degli interventi sanitari in emergenza-urgenza, ma anche di valorizzare il prezioso e costante lavoro dei volontari che operano in tali servizi.

In quest’ottica, alla fine dello scorso anno, la Fondazione – anche con il supporto di operatori e istituzioni sanitarie locali – ha messo a punto un nuovo strumento erogativo, il bando Soccorso appunto, attraverso cui ha inteso, da un lato, consolidare la tradizionale azione di sostegno rivolta alle associazioni di volontariato impegnate nell’assistenza sanitaria e, dall’altro, ricalibrare e rinforzare tale impegno con più mirato strumento ad hoc. Tra le novità di questa edizione del bando vi è stata, ad esempio, la previsione di un contributo destinato all’acquisto non solo di mezzi di trasporto per emergenza-urgenza sanitaria (ambulanze) idonee al servizio del 118, ma anche di strumenti e attrezzature volte al miglioramento degli allestimenti di automezzi già in uso, ma con ancora ampie potenzialità di utilizzo.

Dieci in tutto i progetti sostenuti dal bando, otto relativi all’acquisto di nuove ambulanze con caratteristiche e dotazioni di bordo in linea con i più recenti standard richiesti dalla normativa vigente e due quelli relativi al miglioramento degli allestimenti con l’acquisto, in un caso, di barelle e sedie che favoriscono una migliore e più rapida modalità di spostamento dei pazienti e, nell’altro, di monitor/defibrillatori tecnologicamente più avanzati e innovativi. Le organizzazioni beneficiarie dei contributi sono state le Croce Rosse di Modena, Prignano e Sassuolo, le Croce Blu di Modena e Castelfranco Emilia, e le Associazioni di Pubblica Assistenza di Formigine, Maranello, Palagano, Pavullo e Sestola.

“Abbiamo tutti avuto modo di constatare in questi due anni di pandemia quanto il lavoro dei volontari impegnati nel servizio di emergenza e urgenza sia stato indispensabile per la tenuta dell’intero sistema sanitario – commenta il Presidente della Fondazione di Modena Paolo Cavicchioli – e quanto continuerà ad esserlo anche per il prossimo futuro. In questo senso, la Fondazione ha voluto confermare il proprio sostegno e la propria vicinanza alle associazioni di volontariato impegnate nel servizio del 118, che con costanza e abnegazione contribuiscono ogni giorno a tutelare le condizioni di salute della nostra comunità”.

 

“Il Sommo Viaggio, tra parole, immagini e suggestioni”, il giovedì a Fiorano presso il Centro Culturale Via Vittorio Veneto

“Il Sommo Viaggio, tra parole, immagini e suggestioni”, il giovedì a Fiorano presso il Centro Culturale Via Vittorio VenetoPer il 2021/22, i promotori del Centro Culturale Via Vittorio Veneto, con il Comitato Fiorano in Festa e il patrocinio del Comune, sotto la direzione artistica del maestro Gen Llukaci, propongono un denso calendario di appuntamenti.  Muniti di mascherine FFP2 e super green pass, sarà possibile partecipare alle variegate iniziative con regolare periodicità. Tutti gli eventi si terranno presso il Centro – Via Vittorio Veneto 94 – e saranno a offerta libera, con una quota minima di 10/15 euro.

La rassegna “Il Sommo Viaggio, tra parole, immagini e suggestioni” si tiene sempre nella giornata del giovedì, con uno o due appuntamenti al mese, alle ore 20.45. L’intento è conoscere meglio la Divina Commedia, facendoci accompagnare con le letture dei versi più noti delle tre celebri cantiche. Questi saranno corredati da musiche suggestive.

Giovedì 24 marzo, sempre alle ore 20.45 presso il Centro, avrà luogo la nona tappa di questo viaggio. L’Avv. Gian Carla Moscattini, con le letture di Franca Lovino e la musica del noto violinista Gen Llukaci, ci racconterà il viaggio nell’aldilà del Sommo poeta. Sarà analizzata la parte finale del Paradiso dantesco e comprenderemo meglio l’Inno alla Vergine di S. Bernardo, per poi passare alla visione di Dio assieme del Sommo Poeta.

Per tutte le ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito www.centrovvv.com o di contattare la struttura tramite la mail centrovvv@gmail.com.

“E fummo una nelle braccia dell’altro”: domenica presso l’oratorio della Parrocchia di Maranello

“E fummo una nelle braccia dell’altro”: domenica presso l’oratorio della Parrocchia di MaranelloDomenica 27 marzo 2022 alle ore 16,00 presso il salone San Francesco dell’oratorio della Parrocchia di Maranello si terrà l’incontro “E fummo una nelle braccia dell’altro”. Racconto della vita di Maria Marchesi e del marito, il Beato Odoardo Focherini (morto nel 1944 nel campo di concentramento nazista di Hersbruck in Germania). Interverrà la nipote Maria Peri, autrice dell’omonimo libro. La testimonianza della loro vita, in questo momento difficile in cui sembrano prevalere il male, l’odio e la paura, rappresenta una luce di speranza in mezzo a tanto buio.

L’iniziativa è promossa dal Centro Culturale Nuovi Incontri di Maranello. E’ prevista la diretta streaming sul canale You Tube del centro culturale – Per info: nuovincontri94@gmail.com

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 23 marzo 2022

Previsioni meteo Emilia Romagna, mercoledì 23 marzo 2022Condizioni di tempo stabile con cielo sereno. Temperature minime in lieve aumento comprese tra 1/3 gradi, con valori più bassi nelle aree di aperta campagna. Massime in rialzo comprese tra 13 e 17 gradi. Venti deboli prevalentemente occidentali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Sassuolo: quattro esercizi cittadini nel mirino dei ladri

Sassuolo: quattro esercizi cittadini nel mirino dei ladriNotte di effrazioni, tra sabato e domenica, con diversi esercizi commerciali presi di mira dai ‘soliti ignoti’ a notte fonda. Nel mirino dei ladri sono finiti, nell’ordine, il ristorante ‘Pavlot’ di piazzale Roverella e la pizzeria Smile di via Cavallotti, oltre a due centri estetici, il primo in via Cavallotti e il secondo in via Braida.

Simile il modus operandi – porte forzate per introdursi nei locali – e non dissimili gli esiti: i malviventi hanno infatti asportato, pare, solo i fondi cassa trovati all’interno dei locali prima di far perdere le loro tracce. Sull’accaduto indagano le forze dell’ordine.

 

La Lega Serie A ha reso noto il calendario delle prossime tre giornate, dal 12mo al 14mo turno del girone di ritorno

La Lega Serie A ha reso noto il calendario delle prossime tre giornate, dal 12mo al 14mo turno del girone di ritorno31ma giornata – sabato 2 aprile 2022: Lazio-Sassuolo (ore 18)

32ma giornata – domenica 10 aprile 2022: Sassuolo-Atalanta (ore 15)

33ma giornata – sabato 16 aprile 2022: Cagliari-Sassuolo (ore 12.30)

 

Ucraina: riunita la cabina di regia regionale. Oltre 14.500 i profughi in Emilia-Romagna, di cui oltre 6.500 sono minori

Ucraina: riunita la cabina di regia regionale. Oltre 14.500 i profughi in Emilia-Romagna, di cui oltre 6.500 sono minoriLa guerra in Ucraina non conosce soste, e l’arrivo dei profughi in fuga dagli orrori del conflitto vede impegnato l’intero sistema dell’accoglienza, sia a livello nazionale che nei territori.

In particolare, in Emilia-Romagna. Nel pomeriggio si è nuovamente riunita la Cabina di regia regionale per l’assistenza ai profughi, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, della vicepresidente Elly Schlein, dell’assessore regionale alla Protezione civile, Irene Priolo, del sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Davide Baruffi, e videocollegati prefetti, i sindaci delle città capoluogo, i presidenti di Provincia e i rappresentanti di Anci e Upi.

Tra i temi al centro dell’incontro, la valutazione dell’impatto di numeri crescenti sul sistema regionale emiliano-romagnolo che, da solo, sta ospitando quasi un quarto dei profughi arrivati nel nostro Paese: 14.500 sui quasi 60mila accolti in Italia.

Condiviso l’impegno di tutto il sistema regionale di accogliere al meglio possibile ogni persona in arrivo e in fuga dalla guerra, così come la necessità di una equa distribuzione degli arrivi a livello nazionale, in costante rapporto e collaborazione con il Governo e il Dipartimento nazionale di Protezione civile.

Da un punto di vista organizzativo, in Emilia-Romagna il sistema di accoglienza continua ad essere diffuso, soprattutto presso famiglie e cittadini. Da questo punto di vista, è stato valutato positivamente il fatto che il Governo abbia accolto la proposta avanzata dall’Emilia-Romagna la settimana scorsa in sede di Conferenza delle Regioni per un contributo economico alle famiglie che accolgono.

I numeri aggiornati alle 12 di oggi

A fronte di un dato complessivo nazionale di arrivi dall’Ucraina pari a 59.589, persone, sono 14.547 i profughi arrivati in Emilia-Romagna, di cui 6.541 minori, sulla base dei dati aggiornati dalle Prefetture a oggi pomeriggio. Sul totale, 915 sono ospitati nella rete dei Centri di accoglienza straordinaria (Cas).

Gli arrivi e l’accoglienza, per provincia

Nell’area metropolitana di Bologna, risultano essere arrivate 2.582 persone (di cui 844 minori), 276 quelle ospitate nella rete Cas.

Per quanto riguarda gli altri territori regionali: a Ferrara sono 1.296 i profughi (di cui 654 minori), 66 quelli nella rete Cas; a Forlì-Cesena risultano arrivate 894 persone (di cui 424 minori), nessuna è nella rete Cas; a Modena sono 1.916 (di cui 940 minori), 49 nella rete Cas. A Parma risultano arrivati 899 profughi (di cui 413 minori), uno è ospite nella rete Cas; a Piacenza sono 1.117 (di cui 514 minori), 21 nella rete Cas; a Ravenna risultano 845 arrivi (di cui 397 minori), 168 gli ospiti nella rete Cas; a Reggio Emilia sono 2.441 le persone (di cui 1.146 minori), 191 quelle all’interno della rete Cas. Infine, a Rimini risultano 2.557 profughi (di cui 1.209 minori), 143 gli ospiti nella rete Cas.

Sanità

A oggi, in Emilia-Romagna sono stati rilasciati dalle Aziende Usl 12.577 codici STP (Straniero temporaneamente presente), che consentono l’erogazione dell’assistenza sanitaria nei confronti degli stranieri privi di permesso di soggiorno.

Alla pagina https://salute.regione.emilia-romagna.it/emergenza-ucraina, sono disponibili tutte le informazioni e la documentazione per l’assistenza sanitaria dei profughi. Numerosi i documenti tradotti in ucraino. Informazioni in lingua sono anche presenti su tutti i siti web delle Aziende Usl.

La raccolta fondi

Prosegue la raccolta fondi promossa dalla Regione Emilia-Romagna per l’assistenza e aiuti umanitari ai profughi. Chiunque può versare, indicando con chiarezza la causale “EMERGENZA UCRAINA”, al seguente Iban: IT69G0200802435000104428964.

Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2. Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Giornata delle Foreste: Coldiretti ER, piantati alberi nelle scuole

Giornata delle Foreste: Coldiretti ER, piantati alberi nelle scuoleL’Italia deve proteggere la superficie forestale nazionale che è aumentata in 10 anni di circa 587.000 ettari per complessivi 11 milioni di ettari che si sono dimostrati però molto vulnerabili al degrado e agli incendi perché è mancata l’opera di prevenzione nei boschi che, a causa dell’incuria e dell’abbandono, sono diventati infatti vere giungle ingovernabili.

È quanto afferma Coldiretti Emilia Romagna in occasione della Giornata internazionale delle Foreste del 21 marzo 2022 istituita dall’ONU. Un impegno che deve partire dall’educazione nelle scuole dove per festeggiare la giornata nei giardini e negli spazi esterni di più 20 realtà in tutte le regioni d’Italia, per iniziativa di Campagna Amica, Coldiretti, Coldiretti Donne Impresa, Consulta florovivaistica Coldiretti, Terranostra e Fondazione Univerde, insieme a studenti, insegnanti rappresentanti delle istituzioni, sindaci e amministratori locali.

A rappresentare la regione Emilia Romagna è stato scelto il Nido dell’infanzia comunale G. Rodari di Reggio Emilia dove, oggi, insieme a genitori e bambini si è festeggiato piantando un albero nel giardino della scuola, alla presenza del direttore di Coldiretti Reggio Emilia Albertino Zinanni, Luciana Pedroni, responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa e Raffaello Landini, presidente provinciale di Terranostra.

«Oltre a boschi e foreste anche i frutteti e vigneti fanno parte del nostro patrimonio verde – ha detto Luciana Pedroni, responsabile regionale di Coldiretti Donne Impresa. “Negli ultimi venti anni, purtroppo, è sparita quasi una pianta da frutto su quattro, fra mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti con un gravissimo danno produttivo ed ambientale per il ruolo che svolgono nella mitigazione del clima anche ripulendo l’aria dall’anidride carbonica e dalle sostanze inquinanti come le polveri PM10».

«Cogliamo con piacere ogni occasione – continua la Pedroni – utile per piantare un albero, anche se simbolico, soprattutto con le scuole. Oltre a passare l’attenzione per il bene all’ambiente, è un atto simbolico che trasmette il valore del prendersi cura del territorio e nessuno può farlo meglio degli agricoltori».

Recenti studi hanno sottolineato il ruolo positivo della frutticoltura nella tutela dell’ambiente – spiega Coldiretti regionale – proprio per la capacità di catturare Co2, ruolo che potrebbe ulteriormente crescere con l’adozione di tecniche colturali finalizzate non solo alla produzione di frutta ma anche alla lotta all’inquinamento e al cambiamento climatico. Non a caso – conclude Coldiretti Emilia Romagna – la differenza di temperatura estiva delle aree urbane rispetto a quelle rurali raggiunge spesso valori superiori a 2 gradi nelle città più grandi, secondo uno studio Ispra.

Il Gruppo Iren per la Giornata mondiale dell’acqua

Il Gruppo Iren per la Giornata mondiale dell’acquaDomani, 22 marzo, si celebra la Giornata mondiale dell’acqua (World Water Day), la ricorrenza annuale istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 prevista all’interno delle direttive dell’Agenda 21 frutto della conferenza di Rio. L’obiettivo della giornata è sensibilizzare Istituzioni mondiali e opinione pubblica sull’importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico: il tema di quest’anno è il legame tra acqua e cambiamenti climatici.

L’Italia è il Paese europeo che presenta il maggior prelievo di acqua potabile, in crescente crescita, con 237 litri/giorno per abitante di consumi diretti e 419 litri/giorno di consumi globali (dato 2018-2019). A livello nazionale la percentuale media di perdite si attesta attorno al 40%, ma sale ad oltre il 50% proprio nelle aree soggette a siccità e scarsità idrica.

Secondo stime di Utilitalia, gli investimenti necessari solo per contrastare i fenomeni di siccità sono pari a 50 euro per abitante l’anno per un periodo di 4 anni, attraverso invasi e serbatoi, nuovi approvvigionamenti, riutilizzo delle acque reflue, riduzione delle dispersioni e interconnessioni tra acquedotti, sistemi di dissalazione (tenendo sotto controllo possibili rischi ambientali e consumi energetici).

IRETI, società del gruppo Iren, è il terzo operatore in Italia nel settore idrico con 274 milioni di metri cubi immessi in rete e perdite idriche nette di rete che sono ampiamente migliori del dato nazionale e si attestano a valori inferiori al 29%.

IRETI serve circa 2,5 milioni di abitanti distribuiti in 4 Regioni,10 Province e 240 comuni. Un territorio complessivo di 8.500 kmq servito da 20.000 km di reti acquedottistiche. L’acqua distribuita viene captata da 522 pozzi, 1.536 sorgenti e 88 captazioni superficiali e, ove necessario, viene trattata da 68 impianti di potabilizzazione e 730 impianti di disinfezione. Sono 2.592 i serbatoi in esercizio e 7 solo le dighe dalle quali viene derivata l’acqua distribuita.

IRETI gestisce anche le acque reflue in 3 Regioni, 8 Province, 174 comuni assicurando la depurazione a territori di complessivi 8.000 kmq dove vivono circa 1,8 milioni di abitanti gestendo 10.200 km di reti fognarie. La restituzione all’ambiente naturale delle acque avviene attraverso 284 impianti di depurazione, 836 fosse di trattamenrto liquami, 658 sollevamenti di acque nere o miste e 125 sollevamenti di acque meteoriche. Una parte delle acque depurate, attraverso un sistema di trattamento terziario, viene direttamente utilizzato in agricoltura nell’impianto di Mancasale (RE), che quindi è stato trasformato in fonte di approvvigionamento idrico per le attività agricolturali locali.

In particolare, sulla provincia di Reggio Emilia l’azienda gestisce le reti di Reggio e di altri 40 Comuni della provincia, per un totale di 5.000 chilometri di rete di acquedotto, 3.600 km di fognature e circa 480.000 mila abitanti serviti. L’acqua distribuita viene captata da 96 pozzi e, ove necessario, trattata in 6 impianti di potabilizzazione. Nella gestione delle acque reflue, la restituzione all’ambiente naturale delle acque avviene attraverso 78 impianti di depurazione, 140 fosse per il trattamento dei liquami e 241 impianti per il sollevamento fognario. Infine la capacità di immissione in rete della multiutility è di circa 45 milioni di metri cubi all’anno di acqua.

La rete idrica gestita da IRETI può vantare già oggi diverse aree di eccellenza: nel territorio della città di Reggio Emilia, infatti, il livello di perdite idriche è pari al circa il 22%, dato tra i più bassi a livello nazionale, dove la media si attesta oltre il 40%. Anche la qualità dell’acqua erogata ai cittadini ha da sempre mantenuto classificazioni d’eccellenza: un servizio realizzato nei Laboratori del Gruppo Iren, dove vengono effettuati ogni anno oltre 2.000 campionamenti che devono attestare la qualità e la sicurezza dell’acqua di rete. Anche le acque reflue sono sottoposte a rigidi controlli: ogni anno vengono esaminati 1173 campioni, per un totale di circa 24.500 parametri analitici.

Il recente piano industriale Iren, per la prima volta esteso a 10 anni, prevede consistenti interventi nelle reti, con circa 2,5 miliardi di euro di investimenti previsti entro il 2030 per il servizio idrico integrato, in particolare per il potenziamento e l’incremento della resilienza della rete, lo sviluppo degli impianti di depurazione, la crescita inorganica tramite il consolidamento delle partecipazioni di minoranza e la partecipazione a gare idriche in ATO sinergici. In particolare per Reggio Emilia sono previsti circa 120 milioni € afferenti il sistema acquedottistico per la costruzione della rete, 55 milioni € in revamping impianti di depurazione e circa 50 milioni € per costruzione e rinnovo di impianti di fognatura e reti.

Per Iren è fondamentale assumere una parte attiva anche in rapporto ai mutamenti climatici, trasponendo le proprie conoscenze per raggiungere obiettivi sostenibili intrinsecamente legati all’acqua e ai cambiamenti climatici: una migliore gestione delle risorse idriche è una componente essenziale per il successo della mitigazione del clima e delle strategie di adattamento. La corretta gestione delle risorse idriche contribuisce ad aumentare la resistenza alle variabili climatiche, migliora lo stato degli ecosistemi ed è un fondamentale supporto per valorizzare i risultati dello sviluppo sostenibile.

 

Online il nuovo sito del GAL

Online il nuovo sito del GALIn occasione delle celebrazioni della Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie i Comuni di Maranello e Fiorano Modenese lanciano online il nuovo sito del progetto GAL – GenerAzione Legale promosso dall’Unione dei Comuni del Distretto Ceramico e sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna, per prendere coscienza e contrastare i fenomeni di criminalità organizzata.

Il nuovo sito, realizzato in collaborazione con TILT Associazione Giovanile APS, non sarà solamente un archivio delle edizioni passate e utile per la disseminazione dell’edizione 2022 del progetto, quanto un vero e proprio luogo di lavoro e conoscenza grazie alle due sezioni Buone pratiche e Nessuno è profeta.

«Fra gli obiettivi del progetto GAL  – spiegano Mariaelena Mililli vicesindaco del Comune di Maranello e Morena Silingardi vicesindaco del Comune di Fiorano Modenese – non vi è solo quello di sensibilizzare la comunità del Distretto Ceramico, ma la volontà di promuovere buone pratiche personali e collettive che possano aiutare cittadini, Istituzioni, associazioni e tutto il tessuto sociale a perseguire politiche di legalità e di contrasto alla criminalità organizzata nella vita di tutti i giorni. Da qui nasce l’idea di lanciare il nuovo sito, a fianco dell’edizione 2022, che possa aiutare ad orientarsi in una quotidianità sempre più complessa, in cui adottare a livello personale e collettivo buone pratiche e soprattutto ascoltare testimonianze e le voci di chi cerca di contrastare quotidianamente la criminalità organizzata con il proprio impegno».

«C’è chi è nato in Argentina e fin da bambino ha sempre sentito associare l’Italia alla mafia; chi è nato in un quartiere del sud Italia dove le auto prendevano fuoco come fiammiferi; chi studiando Legge ha scoperto che legalità fa rima con giustizia più di qualunque altra parola tronca – spiegano Federico Ferrari e Mirco Marmiroli di TILT – A loro è dedicata la sezione Nessuno è profeta , persone del nostro territorio che per motivi e con mezzi diversi hanno scelto di dedicare la loro vita al contrasto della criminalità organizzata tramite l’informazione e la consapevolezza, animate dalla voglia di capire e di sentirsi parte determinante di una comunità. Persone diverse ma con un elemento comune: nessuno è profeta».

Nell’archivio delle interviste spicca l’intervento di Cristina Beretti, la Presidente del Tribunale di Reggio Emilia che vive da anni sotto scorta e racconta la sua esperienza con il Processo Aemilia e dei suoi 15 giorni passati in isolamento all’interno della Questura per la Camera di Consiglio e la scrittura della sentenza. Fra le altre interviste presenti sul nuovo sito del GAL vi sono quella a Enza Rando avvocato e vicepresidente di Libera, Sara Donatelli militante di Mafie sotto casa, i professori

Carmelo frattura e Gianluca Giannini, Giuliano Fusco notaio e presidente del Comitato Unitario dei Professionisti di Modena, Beatrice Fonti ingegnere e coordinatrice della Commissione di Contrasto alle Mafie e alla Corruzione del Comitato Unitario dei professionisti di Modena, Maurizio Piccinini volontario e componente del comitato etico di Libera e il giornalista Paolo Bonacini ingaggiato dalla CGIL dal 2015 per raccontare alla comunità di lavoratori il Processo Aemilia.

 

Ucraina: accoglienza profughi, già quasi 2 milioni di euro dalla raccolta fondi regionale

Ucraina: accoglienza profughi, già quasi 2 milioni di euro dalla raccolta fondi regionaleQuasi due milioni di euro donati per l’assistenza ai profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. Una nuova dimostrazione di grande solidarietà che arriva dall’Emilia-Romagna, attraverso la raccolta fondi avviata dalla Regione.

Partita poco più di due settimane fa, sul conto corrente intestato all’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile sono stati versati a ieri 1 milione e 944 mila euro. A versare sono stati tanti cittadini e tante famiglie, insieme a imprese e gruppi industriali, rappresentanze economiche, datoriali e sociali.

Nella seduta di oggi, la Giunta regionale ha approvato il progetto di legge per la destinazione dei fondi raccolti, e di quelli che continueranno a essere donati nei prossimi giorni.

Tre le direzioni scelte: attività di assistenza e supporto alle vittime della guerra in Ucraina accolte in Emilia-Romagna; il sostegno ai progetti umanitari al momento attivati in Ucraina dalle Ong che hanno partecipato al bando regionale aperto subito dopo l’avvio della crisi umanitaria, la cui conclusione è prossima. E una terza opzione che guarda all’assistenza e alla ricostruzione in Ucraina, quando le condizioni lo permetteranno, di spazi pubblici di valore sociale come lo può essere una scuola, un asilo nido, una biblioteca, in stretto raccordo con i programmi del Governo e la progettualità nazionale.

“Ancora una volta- sottolinea il presidente della Regione, Stefano Bonaccini- dall’Emilia-Romagna arriva una risposta di grande spessore e sensibilità verso chi sta vivendo un dramma epocale. Il popolo ucraino, soprattutto donne e bambini, fugge da un incubo ed è nostro dovere quello di accogliere queste persone al meglio possibile. Ringrazio il Governo per aver accolto la proposta che ho fatto nei giorni scorsi di concedere un contributo di autonoma assistenza alle famiglie che accolgono i profughi, integrando la rete Cas, che va a sua volta rafforzata, e mi auguro che questo aiuto si possa concretizzare al più presto. Nel frattempo, l’impegno dei cittadini e dell’intero sistema socio-economico regionale sta dando grande prova di sé nell’accoglienza e anche donando attraverso la raccolta fondi regionale, sulla quale, come successo in passato sia sulla ricostruzione post sisma sia sull’emergenza Covid faremo una puntuale resocontazione”.

Nell’arco di un paio di settimane verrà implementata una sezione web del portale della Regione dedicata all’andamento della campagna di raccolta fondi, nel rispetto della normativa sui dati personali e con aggiornamenti che saranno periodici e costanti.

Campagna di raccolta fondi che prosegue.

Chiunque può versare utilizzando queste coordinate bancarie:

Iban: IT69G0200802435000104428964

Causale: “EMERGENZA UCRAINA”

Il conto corrente è intestato all’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile dell’Emilia-Romagna.

Dall’estero, codice Bic Swift: UNCRITM1BA2

Confindustria Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto bocciano il Decreto Energia

Confindustria Emilia-Romagna, Lombardia, Piemonte e Veneto bocciano il Decreto EnergiaI Presidenti Francesco Buzzella (Confindustria Lombardia), Enrico Carraro (Confindustria Veneto) Pietro Ferrari (Confindustria Emilia-Romagna) e Marco Gay (Confindustria Piemonte) a seguito delle misure approvate dal Consiglio dei Ministri per arginare il caro energia, esprimono profonda insoddisfazione e preoccupazione.

Pur nella consapevolezza che l’intero sistema industriale italiano è a rischio paralisi tra aumenti delle materie prime, difficoltà di approvvigionamento delle forniture e costo dell’energia, nel decreto manca la determinazione di cui c’è assoluto bisogno in periodi eccezionali come quelli che stiamo vivendo.

Tra le imprese del Nord c’è fortissima preoccupazione: occorre intervenire immediatamente, con ogni misura possibile e sostenibile, per compensare l’aumento dei costi dell’energia – anche attraverso un price-cap/tetto sui prezzi – e gli effetti delle sanzioni legate alla guerra per i settori o le imprese direttamente colpite. L’Italia e la sua industria stanno pagando il prezzo più alto d’Europa.

La trasparenza del mercato energetico deve poter permettere di legare al costo delle forniture il prezzo al cliente, non ai valori oscillatori delle speculazioni quotidiane.

Anche il sistema fiscale che grava sui prodotti energetici va reso lineare, chiaro e trasparente. Non è possibile che le imposte raddoppino il costo del carburante e siano la sommatoria di accise accumulate nei decenni senza più alcun riferimento alla situazione attuale. Perché non prendere esempio dal Portogallo dove il governo ha chiesto alla UE la riduzione dell’aliquota IVA dal 23% al 13%?

La scelta di intervenire con “sconti” e ristori temporanei limitati nel tempo e negli impatti, poi, è in contrasto con le previsioni, anche quelle meno pessimistiche, di alti livelli dei prezzi sui mercati energetici prolungati nel tempo.

Sono poi irricevibili, causa insostenibilità, le ipotesi o gli scenari di riduzione “teorici” dei consumi energetici dell’industria. Le strategie europee, a partire dal Fitfor55, costruite e calate dall’alto, vanno riviste in una logica di transizione “sostenibile”, non di obiettivi astratti irraggiungibili per tutti i settori industriali, dalle plastiche all’auto. La transizione va discussa, condivisa e programmata insieme all’industria. Visto il diverso impatto del costo dell’energia nei vari Paesi europei le imprese italiane sono quelle la cui competitività è maggiormente a rischio.

Il Paese deve definire rapidamente un vero e proprio Piano Energetico nazionale che preveda un nuovo mix di forniture e fonti. Occorre accelerare la realizzazione degli impianti di rinnovabili sbloccando, nell’interesse nazionale, gli iter autorizzativi, oggi di fatto bloccati in molti ambiti ed aree.  Contemporaneamente è indispensabile accelerare l’aumento del prelievo nazionale di gas, anche con nuove esplorazioni, e riattivare gli investimenti previsti sui rigassificatori.

Il PNRR può essere parzialmente rivisto e rimodulato in funzione della necessità di sostenere gli investimenti in campo energetico, mentre con maggiore decisione devono essere riprese le riforme timidamente approcciate in questi mesi: prima di tutte quella del fisco, intervenendo strutturalmente sul cuneo fiscale. Gli effetti dell’inflazione sui salari rischiano di essere ulteriormente “deprimenti” per l’economia e per le imprese italiane.

 

 

Emilia Centrale, sono oltre 200 le richieste dell’agricoltura per l’avvio della stagione irrigua

Emilia Centrale, sono oltre 200 le richieste dell’agricoltura per l’avvio della stagione irrigua
Le pompe idrovore dell’impianto consortile di Boretto (RE) in azione

Sono già 200 le domande pervenute al Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale nei primissimi giorni d’avvio della stagione irrigua: un numero che, se paragonato alle complessive 20 mila richieste che l’ente consortile soddisfa annualmente, appare piuttosto basso. Eppure, non era mai accaduto che l’irrigazione partisse così presto nei comprensori gestiti: un territorio di 120 mila ettari nel quale scorre una rete di canali lunga 3500 km e dove non si registrano significative precipitazioni dalla fine di novembre, con le uniche piogge degne di nota risalenti allo scorso febbraio, quando si sono registrate due limitate perturbazioni dai quantitativi pluviometrici dell’ordine di 10 mml e che, per questa ragione, non hanno inciso significativamente.

Fortunatamente le temperature notturne continuano ad essere piuttosto rigide e questo limita il fabbisogno irriguo delle colture; fabbisogno che però sta progressivamente aumentando, tant’è che nel giro di pochi giorni l’Emilia Centrale ha raggiunto, come detto, 200 richieste di irrigazione su tutto il comprensorio, a fronte delle iniziali 80 da cui si era partiti.

“Per ora, lo stato dei fiumi da cui noi deriviamo la risorsa idrica (Po, Enza e Secchia) ci consente di poter soddisfare il limitato fabbisogno irriguo, nonostante i quantitativi di acqua eccezionalmente bassi per questa stagione – rileva il presidente dell’Emilia Centrale, Marcello Bonvicini – ma se dovessero perdurare l’assenza di piogge ed il corrispondente calo delle portate dei fiumi, a causa del naturale rialzo delle temperature, nel giro di qualche settimana, potremmo trovarci nella necessità di non riuscire a soddisfare il fabbisogno irriguo di tutte le colture, soprattutto nelle zone di alta pianura, servite dai torrenti appenninici che sono maggiormente in crisi idrica”.

Le richieste irrigue possono essere effettuate tramite: web, call center, numero verde gratuito 800501999 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14. Info e regolamento irriguo sulla pagina web dedicata del sito dell’ente: https://www.emiliacentrale.it/cosa-facciamo/statuto/.

 

Cultura e paesaggio: il 26 e 27 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera alla XXX edizione

Cultura e paesaggio: il 26 e 27 marzo tornano le Giornate Fai di Primavera alla XXX edizioneSono 53 i luoghi che verranno aperti al pubblico in 28 località dell’Emilia-Romagna, il 26 e 27 marzo, per la XXX edizione delle Giornate Fai di Primavera 2022. Torna nel primo fine settimana di primavera la festa che il Fondo per l’ambiente italiano dedica al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

Dal 1993 a oggi, sono stati 14.090 i luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11 milioni di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.

In programma visite a contributo libero in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città in tutta Italia, 53 le aperture diffuse in tutta la regione proposte dalle delegazioni e dai gruppi Fai dell’Emilia-Romagna.

I dettagli del programma regionale sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta in viale Aldo Moro per presentare l’iniziativa in Emilia-Romagna, con la partecipazione dell’assessore alla Cultura e Paesaggio, Mauro Felicori, della presidente regionale Emilia-Romagna del Fai, Carla Di Francesco e della referente Fai Emilia-Romagna, Barbara Rossi.

“Anche quest’anno il Fai dell’Emilia-Romagna ci accompagna alla scoperta, o all’approfondimento delle bellezze di una terra, l’Emilia-Romagna, straordinariamente varia e ricca di storia- ha commentato l’assessore Felicori-. Ringrazio questa organizzazione, che da sempre opera per l’educazione dei cittadini alla conoscenza e al rispetto del patrimonio culturale, contribuendo non poco anche alla conservazione e al salvataggio di molti beni. Un lavoro importante, che spesso stimola le stesse istituzioni e senza dubbio sensibilizza ciascuno di noi a contribuire per favorirne la fruizione”.

“Ancora una volta, anche in queste giornate di primavera 2022, il viaggio proposto dal Fai alla scoperta del Patrimonio culturale e paesaggistico della splendida Emilia-Romagna sarà capace di stupirci- ha detto la presidente Carla Di Francesco-. Dalle città ai piccoli comuni, dalla pianura all’Appennino, fino ai borghi e alle passeggiate alla scoperta delle singolarità storiche e naturalistiche, il 26 e 27 marzo volontari e apprendisti ciceroni ci mostreranno bellezza, natura, storia, arte che caratterizzano il territorio regionale, anche utilizzando punti di vista inediti e originali. Ci guideranno ad amare sempre di più i luoghi per capire meglio l’eredità culturale che è patrimonio comune a tutti gli europei, in uno dei momenti più bui della storia recente”.

Il Fai in Emilia-Romagna è rappresentato da 10 delegazioni e 10 gruppi, con oltre 15 mila aderenti, e da 9 gruppi Fai Giovani, con oltre 1500 partecipanti.

 

I luoghi in Emilia-Romagna in sintesi

A Bologna si apriranno le porte delle splendide sale del Palazzo Arcivescovile e di Palazzo Bonasoni, sede del servizio patrimonio culturale della Regione, dove i giovani Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico “Sabin” di Bologna guideranno i visitatori nel palazzo, svelandone la lunga storia.

Il pubblico verrà accompagnato in un percorso inedito anche attraverso il Parco della Montagnola e proprio qui si terrà uno speciale incontro, presso il Salone delle Feste di Palazzo Maccaferri, con l’architetto Mario Cucinella per parlare del suo progetto pensato per il parco.

A Ferrara, nelle sale di Palazzo Costabili, oggi sede del Museo Archeologico, sarà possibile vedere in anteprima tre opere del Garofalo facenti parte del progetto “100 opere tornano a casa” e, poco distanti dalla città, un’occasione imperdibile per conoscere la storia delle “delizie” di Voghiera e Portomaggiore, strutture architettoniche legate profondamente al paesaggio della zona.

Nelle campagne vicino a Reggio Emilia si potrà visitare una tenuta agricola unica nel suo genere, “Il Cavazzone” dove le stalle e l’acetaia convivono con uno chalet che è la copia di un padiglione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1870.

A Parma si potrà conoscere da vicino il Parco della Musica e il progetto che ha permesso a Renzo Piano di trasformare un vecchio zuccherificio in un parco pubblico con al centro una moderna “fabbrica del suono”: l’Auditorium Paganini, inaugurato nel 2001 e che da 7 anni ospita la stagione sinfonica della Filarmonica Arturo Toscanini.

Nella provincia di Modena, il filo rosso della memoria collega le aperture dei Musei storici di Fanano e Montese, la visita alle postazioni della lastra bianca di Montello e quella al Campo di Fossoli a Carpi.

A Ravenna, il Fai Ponte tra Culture promuove la visita, anche in lingue straniere, del Parco della Pace, un vero museo all’aria aperta nato per testimoniare l’amicizia tra i popoli.

L’evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di Regione Emilia-Romagna, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.

Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.

Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, l’accesso è consentito alle sole persone in possesso di Green Pass Rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine Ffp2.

 

 

UniCredit si conferma leader di mercato nei minibond

UniCredit si conferma leader di mercato nei minibondCon 44 emissioni nel corso del 2021 per un controvalore di 251 milioni di euro UniCredit si conferma leader nel mercato dei capitali anche nel segmento delle piccole e medie imprese attraverso i minibond.

E’ quanto emerge dalla pubblicazione dell’ottavo Report dell’Osservatorio Minibond pubblicato dalla Scool of Management del Politecnico di Milano [1].

Il report conferma anche un buon andamento complessivo dell’industria dei minibond nel Paese, che nel 2021 ha recuperato i livelli pre-Covid, e un successo crescente dello strumento tra le imprese per finanziarne piani di sviluppo e investimenti.

Un andamento che ha consentito a UniCredit, grazie alle più recenti operazioni, di sfiorare la soglia degli 800 milioni di euro erogati con lo strumento dei minibond in 5 anni a favore di 115 piccole e medie imprese italiane.

Anche nell’utilizzo di questo strumento alternativo di finanziamento è sempre più rilevante il tema della sostenibilità dei modelli di business, tanto è vero che il 40% delle emissioni del 2021 curate da UniCredit per conto delle aziende hanno incorporato obiettivi di sostenibilità.

Proprio il tema ESG sarà al centro del prossimo basket bond multi settore promosso da UniCredit. L’iniziativa ha l’obiettivo di finanziare Pmi e Mid Cap italiane che si impegnano in un piano di investimenti finalizzato alla sostenibilità. Le aziende avranno accesso a nuove risorse finanziarie a medio termine attraverso minibond con taglio compreso tra i 2 e i 25 milioni di euro, di durata non inferiore ai 6 anni. UniCredit agirà in qualità di arranger, oltre che di investor al fianco di primari investitori istituzionali.

Massimiliano Mastalia, Responsabile Corporate Italia di UniCredit ha commentato“Siamo particolarmente soddisfatti del traguardo raggiunto, che evidenzia il nostro impegno nel mobilitare importanti risorse in favore delle Pmi italiane.  Con il nuovo basket bond ESG mettiamo la nostra capacità di innovazione delle soluzioni finanziarie al servizio degli obiettivi delle imprese nella transizione. Soprattutto in questa fase dell’economia del nostro Paese è importante aggiungere alla nostra tradizionale attività di supporto dell’economia reale strumenti, come i minibond, che incoraggino le PMI ad approcciare il mercato dei capitali, diversificando le proprie fonti di finanziamento e acquisendo una maggiore maturità finanziaria”.

Nel corso degli ultimi anni sono divenuti sempre più evidenti per le imprese i vantaggi derivanti da una diversificazione delle fonti di finanziamento e dall’ottenimento di funding a lungo termine. Secondo Bankitalia, nel 2012 quasi l’80% delle passività delle società corporate era fatta da prestiti bancari mentre le obbligazioni erano solo l’8%. Oggi sono rispettivamente il 63% e il 16%, a testimonianza di un cambiamento generale in atto cui hanno contribuito anche minibond, basket bond e bond di filiera.

Il processo di emissione dei minibond rappresenta una vera e propria palestra per il mercato dei capitali, in quanto consente alle imprese clienti della banca di familiarizzare con le dinamiche e regolamentazioni dei capital markets, come la certificazione dei bilanci, la definizione di business plan con orizzonte temporale di almeno 3-5 anni, il rispetto di parametri minimi di capitale, l’adeguamento della documentazione societaria idonea all’emissione dei bond.

UniCredit è attiva nel mercato dei minibond dal 2017 e già nel 2018 e poi nel 2019 aveva conquistato la leadership di mercato per controvalore delle operazioni. Un contributo importante al raggiungimento dei risultati finora conseguiti da UniCredit è arrivato dai Basket Bond, operazioni di portafoglio di minibond che consentono di aumentare l’interesse degli investitori istituzionali per i piccoli tagli e per le piccole e medie imprese: dei 27 minibond emessi nell’ambito dei Basket Bond in cui UniCredit è arranger, 21 riguardano il Basket Bond Puglia, con garanzia della Regione Puglia, e 6 il Basket Bond di Filiera, iniziativa promossa con CDP per lo sviluppo delle principali filiere dell’economia italiana. Un altro sviluppo di rilievo è avvenuto con il Bond Food Mezzogiorno, che ha finora consentito 16 emissioni, per il 90% con obiettivi di sostenibilità.

 

 

Anche la Federazione italiana pallavolo sceglie l’Emilia-Romagna: accordo Regione-Fipav

Anche la Federazione italiana pallavolo sceglie l’Emilia-Romagna: accordo Regione-FipavArriva il grande volley: raduni delle Nazionali, Nations League e 7 eventi nel 2022, Europei 2023. Bonaccini: “Un altro importante traguardo per la Sport Valley emiliano-romagnola”.

Nell’immagine la consegna della maglia della Nazionale volley dal presidente della Federazione Italiana pallavolo Giuseppe Manfredi al presidente Stefano Bonaccini

Oggi (21/3) sono 2.318 i nuovi casi Covid in regione, oltre 2.500 i guariti. Ancora 9 decessi

Oggi (21/3) sono 2.318 i nuovi casi Covid in regione, oltre 2.500 i guariti. Ancora 9 decessi
foto: Italpress

Dall’inizio dell’epidemia da Coronavirus, in Emilia-Romagna si sono registrati 1.241.599 casi di positività, 2.318 in più rispetto a ieri, su un totale di 11.307 tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore, di cui 5.701 molecolari e 5.606 test antigenici rapidi.

Complessivamente, la percentuale dei nuovi positivi sul numero di tamponi fatti è del 20,5%. Si tratta di un valore non indicativo dell’andamento generale visto il numero di tamponi effettuati, che nei giorni festivi è inferiore rispetto agli altri giorni e soprattutto i tamponi molecolari vengono fatti prioritariamente su casi per i quali spesso è atteso il risultato positivo.

Vaccinazioni

Continua intanto la campagna vaccinale anti-Covid. Alle ore 14 sono state somministrate complessivamente 10.252.554 dosi; sul totale sono 3.768.238 le persone over 12 che hanno completato il ciclo vaccinale, il 93,8%. Le terze dosi fatte sono 2.717.989.

Il conteggio progressivo delle dosi di vaccino somministrate si può seguire in tempo reale sul portale della Regione Emilia-Romagna dedicato all’argomento: https://salute.regione.emilia-romagna.it/vaccino-anti-covid, che indica anche quanti sono i cicli vaccinali completati e le dosi aggiuntive somministrate.

Tutte le informazioni sulla campagna: https://vaccinocovid.regione.emilia-romagna.it/ .

Ricoveri

I pazienti attualmente ricoverati nelle terapie intensive dell’Emilia-Romagna sono 52 (uno in più rispetto a ieri, +2%), l’età media è di 64,7 anni. Per quanto riguarda i pazienti ricoverati negli altri reparti Covid, sono 914 (+34 rispetto a ieri, +3,9%), età media 74,9 anni.

Sul territorio, i pazienti ricoverati in terapia intensiva sono così distribuiti: 3 a Piacenza (numero invariato rispetto a ieri), 1 a Parma (invariato); 5 a Reggio Emilia (invariato); 4 a Modena (invariato); 17 a Bologna (invariato); 7 a Ferrara (+1); 6 a Ravenna (invariato); 2 a Cesena (+1); 7 a Rimini (-1). Nessun ricovero in terapia intensiva nel Circondario imolese e nella provincia di Forlì (come ieri).

Contagi

L’età media dei nuovi positivi di oggi è di 42,2 anni.

La situazione dei contagi nelle province vede Modena con 426 casi (su un totale dall’inizio dell’epidemia di 192.177 casi), seguita da Bologna (425 casi su 256.327); poi Reggio Emilia (280 su 136.755), Ravenna (222 su 114.279) e Ferrara (220 su 85.537); quindi Parma (196 su 101.181) e Rimini (180 su 121.532); seguono Piacenza (108 su 66.759), Forlì (101 su 58.662) e Cesena (98 su 70.030); infine, il Circondario imolese, con 62 nuovi casi di positività su un totale da inizio pandemia di 38.360.

I casi attivi, cioè i malati effettivi, sono 39.102 (-245). Di questi, le persone in isolamento a casa, ovvero quelle con sintomi lievi che non richiedono cure ospedaliere o risultano prive di sintomi, sono complessivamente 38.136 (-280), il 97,5% del totale dei casi attivi.

Questi i dati – accertati alle ore 12 di oggi sulla base delle richieste istituzionali – relativi all’andamento dell’epidemia in regione.

Guariti e deceduti

Le persone complessivamente guarite sono 2.554 in più rispetto a ieri e raggiungono quota 1.186.338.

Purtroppo, si registrano 9 decessi:

  • 3 in provincia di Reggio Emilia (un uomo di 94 anni e 2 donne di 59 e 89 anni)
  • 1 in provincia di Bologna (una donna di 75 anni, il cui decesso è stato registrato dall’Ausl di Ferrara)
  • 3 in provincia di Ferrara (un uomo di 87 anni e 2 donne di 85 e 92 anni)
  • 1 in provincia di Ravenna (un uomo di 96 anni)
  • 1 in provincia di Rimini (una donna di 82 anni)

Non si registrano decessi nelle province di Piacenza, Parma, Modena, Forlì-Cesena e nel Circondario imolese.

In totale, dall’inizio dell’epidemia i decessi in regione sono stati 16.159.

Poste Italiane: da aprile le pensioni in pagamento dal primo giorno del mese

Poste Italiane: da aprile le pensioni in pagamento dal primo giorno del meseA seguito della cessazione dal 31 marzo prossimo dello Stato di emergenza per il Covid-19, Poste Italiane comunica che a partire dal mese di aprile sarà ripristinato il normale calendario di pagamento delle pensioni.

Per i pensionati titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution  le pensioni torneranno ad essere accreditate regolarmente dal primo giorno del mese. Sempre da venerdì 1° aprile, inoltre, i titolari di carta Postamat, Carta Libretto o di Postepay Evolution potranno prelevare i contanti dagli 8000 ATM Postamat in Italia, senza bisogno di recarsi allo sportello.

Tutti i pensionati che intendono ritirare i contanti allo sportello potranno presentarsi in uno dei 12800 Uffici Postali su tutto il territorio nazionale dall’1 al 6 aprile, secondo la turnazione alfabetica affissa all’esterno di ciascun Ufficio Postale.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito www.poste.it o contattare il numero verde 800 00 33 22.

 

I vertici di Autobrennero in Consiglio provinciale: il punto sulla concessione e le opere come Cispadana e bretella Campogalliano-Sassuolo

I vertici di Autobrennero in Consiglio provinciale: il punto sulla concessione e le opere come Cispadana e bretella Campogalliano-Sassuolo«Sarà pronto nelle prossime settimane il progetto che la società Autobrennero presenterà al Governo nell’ambito del percorso, tramite la finanza di progetto, della concessione della gestione dell’A22. Ci auguriamo che la gara europea per l’assegnazione possa completarsi entro quest’anno, per consentire già dal 2023 l’avvio degli importanti progetti che riguardano anche il territorio modenese».

Lo ha affermato Diego Cattoni, amministratore delegato della società Autobrennero, intervenendo insieme al presidente della società Hartmann Reichhalter, lunedì 21 marzo, nel corso del Consiglio provinciale di Modena, allo scopo, come ha spiegato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia, «di fare il punto sulla concessione a cui sono legati progetti fondamentali sul territorio modenese come la Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo e la terza corsia dell’A22 da Campogalliano a Verona».

Come ha confermato Cattoni, non appena si sbloccherà la vicenda della concessione «siamo pronti a partire innanzitutto con i lavori del nuovo svincolo di accesso tra la A22 e l’Autosole, con un investimento di 130 milioni di euro, opera fondamentale il cui progetto esecutivo è già stato deliberato come primo lotto dei lavori della terza corsia da Verona a Modena; il nuovo svincolo, oltre a risolvere i problemi di accesso tra le due autostrade, rappresenta la porta d’ingresso alla bretella Campogalliano-Sassuolo.  Con la concessione, inoltre, ci impegniamo a garantire la sostenibilità delle due società, partecipate al 51 per cento, per realizzare la bretella e la Cispadana che per noi sono opere prioritarie».

Durante il dibattito Paola Guerzoni, consigliera provinciale e sindaca di Campogalliano, ha giudicato positivamente il progetto del nuovo svincolo tra la A22 e la Autosole per eliminare le code che si formano quotidianamente sull’A22 a Campogalliano; il consigliere Stefano Venturini, a proposito della Cispadana ha sollecitato un «confronto con il territorio su questo progetto che avrà un impatto ambientale rilevante», mentre Antonio Platis ha illustrato la proposta di prevedere, «come avanzato dalla Provincia di Mantova per il tratto compreso tra i due caselli lombardi, di un pedaggio agevolato per chi entra ed esce nei caselli Carpi-Campogalliano».

Cattoni nel ripercorrere gli sviluppi della vicenda della concessione, scaduta nel 2014, ha confermato che il progetto della società, in vista della gara, propone un programma di gestione e investimenti, in base al decreto Infrastrutture che ha aggiunto lo strumento della finanza di progetto alla procedura di rilascio della nuova concessione per la A22.

Il programma propone una gestione del nastro autostradale all’insegna dell’intermodalità, della digitalizzazione e della transizione ecologica, prevedendo anche una quota di investimenti per migliorare la viabilità di accesso nei territori degli enti locali.

Dopo la presentazione del progetto dell’Autobrennero il Governo avvierà una gara europea per l’assegnazione della concessione nella quale la società Autobrennero avrà un diritto di prelazione

La Provincia di Modena detiene una quota del 4,24 per cento pari a 65.068 azioni; gli altri soci pubblici sono la Regione Trentino-Alto Adige, le Province di Bolzano e di Trento, le Province di Reggio Emilia, Mantova e Verona, i Comuni e le Camere di commercio di Mantova e Verona.

 

 

 

 

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