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Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 8 agosto 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, venerdì 8 agosto 2025Cielo generalmente sereno eccetto la presenza di nubi cumuliformi sulla fascia appenninica nelle ore centrali della giornata e il passaggio di nubi alte in serata.

Temperature senza variazioni di rilievo le minime con valori attorno ai 19/20 gradi, tendenzialmente in aumento le massime con valori di circa 32/33 gradi nelle pianure e 28/30 gradi nella fascia costiera. Venti deboli prevalentemente dai quadranti nord-orientali. Mare poco mosso.

(Arpae)

Stefano Turrini ritrova il sorriso a Salsomaggiore

Stefano Turrini ritrova il sorriso a SalsomaggioreBuona la terza, è il caso di dirlo, per Stefano Turrini, che all’ottavo rally di Salsomaggiore Terme, lo scorso week-end, ha finalmente potuto ritrovare il sorriso ed accarezzare la bandiera a scacchi.

Reduce dai due ritiri di Modena e Reggio Emilia, alla quarta prova della Coppa Rally di Zona 6 della Coppa Rally di zona 6, il driver sassuolese, insieme al fido copilota Marco Aldini, sulla Citroen Saxo “Racing Start” plus autopreparata, ha terminato primeggiando ampiamente e di forza tra le vetture di categoria “Racing Start”.

La gara termale ha dunque detto bene, al portacolori della Scuderia Modena Racing Team, nonostante sia stata preparata praticamente all’immediata vigilia, passando il primo giro di prove a trovare il miglior feeling con il set-up, comunque sempre al comando, per poi procedere fino alla bandiera a scacchi con una prestazione più conservativa che di attacco in quanto l’obiettivo era arrivare dopo i due ritiri in un percorso estremamente difficile da interpretare soprattutto per via dei molti punti in cui si “sporcava”.

Grande soddisfazione da tutto l’entourage, per aver conquistato i primi punti della stagione sia in Coppa di Zona che nel Trofeo Michelin, guardando adesso con fiducia all’ultimo atto stagionale del Rally Alto Appennino Bolognese a metà settembre.

Stefano Turrini:Finalmente abbiamo rotto l’incantesimo! Pur essendo arrivato proprio all’ultimo, finendo il lavoro sulla macchina dopo la toccata dell’Appennino Reggiano, abbiamo voluto esserci in tutti i modi. Ho trovato meno feeling come assetto perché le prove erano molto diverse dalla gara di Reggio, dopo un primo giro un po’ sofferto abbiamo fatto qualche regolazione di altezza e la macchina andava meglio!

Però siamo stati conservativi per tutta la gara perché ci tenevamo a finirla dopo due ritiri, e viste le strade sporche con molti taglia era facile andare in errore o danneggiare una gomma o un cerchio. Abbiamo fatto primo di tutte le Racing Start e noni di gruppo, prima macchina diversa dalle Clio Rally 5, di certo avvantaggiate vista la conformità delle strade, e 49esimi assoluti. Quindi siamo riusciti a segnare qualche punto per il trofeo Michelin e per il CRZ, possiamo ancora sperare in un ottimo piazzamento finale e guardiamo con fiducia al RAAB”.

 

 

Fratelli d’Italia Maranello: “Bene i fondi, ma per anni il centro è stato dimenticato”

Fratelli d’Italia Maranello: “Bene i fondi, ma per anni il centro è stato dimenticato”Fratelli d’Italia Maranello “accoglie positivamente la notizia dell’accesso del Comune ai fondi regionali per gli hub urbani, ma non può ignorare la palese contraddizione di un’Amministrazione che oggi parla di ascolto e valorizzazione del commercio locale dopo anni di incuria e di assenza di dialogo con gli operatori del settore”.

“Per troppo tempo – si legge in una nota –  il centro di Maranello è stato trascurato: piazze e vie strategiche sono rimaste senza una visione complessiva di rilancio e con un rapporto pressoché inesistente con i commercianti. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: numerosi operatori hanno abbandonato il Consorzio Terra del Mito e il tessuto commerciale ha sofferto la mancanza di una strategia condivisa.
Colpisce oggi sentire l’assessore al Turismo e Commercio parlare di “ascolto” e “sinergia con le associazioni di categoria”, quando per anni le richieste dei commercianti sono rimaste inascoltate. Per Fratelli d’Italia, il vero ascolto significa incontrare gli operatori singolarmente e con continuità, come ha sempre fatto, senza attendere progetti o fondi speciali per avviare il dialogo.
Da tempo, nel suo programma, sostiene infatti la necessità di un confronto costante con le categorie economiche e di una concreta riqualificazione del centro cittadino“.

Fratelli d’Italia Maranello “auspica che, questa volta, gli impegni annunciati si traducano in azioni concrete e condivise, perché la città non può più permettersi slogan senza risultati. Da parte sua si impegnerà a vigilare attentamente su come verranno spesi i fondi regionali e sulla programmazione comunale, nell’interesse esclusivo della comunità”.

Ricostruzione post alluvione: cronoprogramma dei lavori

Ricostruzione post alluvione: cronoprogramma dei lavori“Chi fa parte delle istituzioni, a qualunque livello, ha il dovere di rispondere con trasparenza, concretezza e rispetto alle cittadine e ai cittadini, soprattutto quando si parla della ricostruzione post-alluvione, un impegno che riguarda la vita quotidiana e la sicurezza delle persone e il futuro dei territori”.

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, in merito al cronoprogramma dei lavori, in particolare a quelli affidati alla società statale Sogesid che ha l’incarico, in collaborazione con la Struttura commissariale e gli enti territoriali, di progettare e realizzare una parte significativa degli interventi per la ricostruzione post alluvione.

“I Comuni – afferma il presidente-, pur con risorse e strumenti più limitati di tutti gli altri, sono i soggetti che più si sono spesi nell’affrontare e gestire la ricostruzione, per questo meritano rispetto quando chiedono legittimamente tempi certi e accelerazioni nella realizzazione delle opere; in questo senso tutti i soggetti coinvolti, quelli statali, come Sogesid, e la Regione, quando vengono spronati a fare di più, devono prenderne atto e impegnarsi per migliorare nel rispetto delle responsabilità reciproche. Peraltro, atteggiamenti permalosi e rivendicativi come quelli esternati da Sogesid, non trovano coerenza con le rassicurazioni fornite loro dal commissario straordinario per la Ricostruzione, Fabrizio Curcio, e dal Governo”.

“Se ci sono criticità- prosegue de Pascale-, vanno affrontate con spirito costruttivo, non con il rimpallo delle colpe. Non si può rispondere alle sollecitazioni con toni recriminatori, quasi che accelerare i tempi sia una concessione, soprattutto quando sappiamo che il tempo è un fattore decisivo per non perdere le risorse disponibili, per mettere in sicurezza con celerità i territori e per non tradire le aspettative delle comunità locali”.

“Con la Struttura commissariale abbiamo avviato un rapporto di collaborazione proficuo, che deve essere un modello anche per tutti gli altri soggetti coinvolti-conclude-. Il messaggio che deve arrivare ai cittadini è uno solo: lo Stato, la Regione, le strutture tecniche e i Comuni remano tutti nella stessa direzione, per realizzare nei tempi previsti interventi fondamentali per la ricostruzione e la messa in sicurezza dei territori”.

In Emilia-Romagna porte aperte a cani e gatti in visita, nelle strutture per anziani e persone con disabilità

Un amico a quattro zampe, che sia cane o gatto, può essere un prezioso aiuto per non sentirsi soli e per affrontare momenti di difficoltà. Lo è ancora di più nel caso di anziani e persone con disabilità.

Con questa consapevolezza la Giunta regionale ha dato il via libera alla disciplina per l’accesso di animali d’affezione di proprietà nelle strutture e servizi residenziali e semiresidenziali per anziani e disabili: un provvedimento adottato nell’ambito delle Linee operative per la gestione integrata del binomio persona-animale da compagnia, redatte da un gruppo di lavoro interdisciplinare.

Una novità per i servizi sociosanitari dell’Emilia-Romagna. Che tiene conto sia di numerosi studi che confermano come gli animali contribuiscano attivamente al benessere psicofisico dei loro “umani” in termini di riduzione dell’ansia e dello stress, di facilitazione del movimento fisico e di formazione di emozioni positive, sia di come la sensibilità nei confronti degli animali sia molto aumentata.

“Con questa delibera- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi- l’Emilia-Romagna fa un passo importante verso il riconoscimento del valore affettivo e terapeutico degli animali da compagnia. Sarà un accesso regolato e sicuro. Cani e gatti creano legami unici con i proprietari. Per questo, anche in condizioni di fragilità, quel legame non va spezzato, ma coltivato per il benessere psicofisico degli ospiti”.

Gli animali da compagnia, infatti – come specificano le Linee operative regionali – arricchiscono la vita degli anziani, perché migliorano il loro benessere psicologico, li aiutano a sentirsi meno soli e ad avere un ruolo utile nei confronti dell’animale. Lo stesso vale per le persone con disabilità, per le quali l’attività con un animale è un intervento riabilitativo perché crea un legame emotivo che rompe qualsiasi tipo di barriera e crea un rapporto di interdipendenza affettiva importantissima per l’aiuto terapeutico. Discorso simile anche per gli utenti dei Dipartimenti delle dipendenze patologiche, per i quali il cane o il gatto rappresenta l’unica forma di legame significativo al momento della cura, oltre che uno stimolo all’adesione al piano terapeutico e un supporto durante il percorso sanitario. Ma ci sono anche altri target specifici a cui guarda il provvedimento voluto dalla Regione: le famiglie problematiche con minori, la fascia di popolazione indigente e le famiglie maltrattanti: è il caso, ad esempio, delle Case rifugio per le donne che hanno subito violenza, che se con animali al seguito devono poter contare su strutture idonee e operatori con competenze specifiche.

 

Il compito delle strutture

Saranno le singole strutture a definire con un regolamento l’accesso di cani e gatti nelle aree esterne, negli spazi comuni interni come sala d’attesa, corridoi, terrazze, soggiorno, giardino e anche nei reparti di degenza ma non nelle camere, tranne in alcuni casi eccezionali.

Per l’accesso con l’animale il paziente o i suoi familiari devono fare richiesta scritta alla direzione o al coordinatore della struttura. Cani e gatti devono essere iscritti all’anagrafe animali d’affezione, occorre essere in possesso dell’assicurazione civile per danni contro terzi e del libretto sanitario. I cani devono essere portati con guinzaglio e museruola, che può essere tolta durante l’incontro con l’ospite. I gatti vanno portati col trasportino e liberati, ma comunque tenuti al guinzaglio, una volta raggiunto l’ospite. Eventuali deiezioni vanno raccolte e pulite. Responsabili degli animali restano i padroni, che devono essere in grado di gestirli e averne il pieno controllo.

La struttura ha il compito di predisporre protocolli di igiene e pulizia straordinaria dopo ogni visita. Le visite dell’animale non devono essere consentite mentre l’ospite consuma il pasto e non è permesso condurre gli animali nei servizi igienici, vicino ai carrelli del vitto, delle medicazioni, della terapia.

Le Linee operative predisposte dalla Regione sono prioritariamente indirizzate ai soggetti istituzionali a diverso titolo competenti in questo ambito, che sono chiamati ad operare in stretta sinergia tra loro. In particolare, la presa in carico e la gestione di interventi che interessano pazienti con animali da compagnia deve poter coinvolgere, in modo integrato: il Dipartimento dipendenze patologiche, il Dipartimento cure primarie, i Distretti Sociosanitari Territoriali, il Centro Salute mentale, il Centro liberiamoci dalla Violenza, i Servizi sociosanitari per anziani e disabili, il Dipartimento di Sanità Pubblica (Igiene Pubblica e Servizio Veterinario) delle Ausl; i Servizi sociali del Comune o dell’Unione di competenza che hanno in carico il soggetto o la famiglia; gli Uffici diritti animali/ambiente o altro servizio/ufficio che si occupa di questa tematica del Comune o dell’Unione di competenza; le Polizie locali del Comune o dell’Unione di competenza; il Terzo settore in convenzione e operante sul territorio.

Servizi comunali a Fiorano, le chiusure del mese di agosto

Servizi comunali a Fiorano, le chiusure del mese di agostoPer tutto il mese di agosto la ludoteca comunale di Fiorano Modenese sarà chiusa, riaprirà lunedì 1°, con l’orario invernale. Mentre la biblioteca “Paolo Monelli” sarà chiusa dall’11 al 16 agosto 2025.

I servizi Demografici, presso lo Sportello del Cittadino, con ingresso in via Ferri, 9, fino al 6 settembre resteranno chiusi nella giornata di sabato. Per le denunce di morte e relative autorizzazioni nella giornata di sabato è possibile contattare l’ufficio o il numero 334 3477589.

Casa Corsini e le attività collegate saranno chiuse dal 11 al 22 agosto. Ricordiamo che presso il polo dell’innovazione del Comune di Fiorano Modenese, in via Statale 83 a Spezzano, è attivo il Punto di facilitazione digitale che riaprirà a fine agosto con i seguenti orari: lunedì 9-13 e 14-18, martedì 9-13 e mercoledì 9-13.

Venerdì 15 agosto 2025 tutti gli uffici comunali saranno chiusi per festività le reperibilità per denunce di morte e loculi sono garantite sabato 16 agosto.

 

Protezione civile, la Regione raddoppia i fondi per la manutenzione di corsi d’acqua, frane e aree costiere

Ancora più risorse per la tutela del territorio e delle comunità, a partire da quelle situate nelle aree più vulnerabili.

La Regione conferma il proprio impegno per la sicurezza territoriale raddoppiando i finanziamenti destinati all’Agenzia regionale per la sicurezza del territorio e la Protezione civile: da 24 a quasi 50 milioni di euro, già nella piena disponibilità dei diversi uffici territoriali dell’Agenzia per la pianificazione e l’attuazione degli interventi.

I fondi, annunciati in sede di approvazione del bilancio triennale 2025-2027 e ora ufficialmente attivati, saranno impiegati sia per la manutenzione di corsi d’acqua, versanti instabili e tratti costieri, sia per il potenziamento dell’organico tecnico in servizio.

“Abbiamo deciso di raddoppiare i fondi regionali destinati alla Protezione civile, portandoli da 24 a quasi 50 milioni di euro, per dare una risposta concreta e puntuale a un’esigenza strutturale che riguarda tutto il sistema di difesa del territorio- afferma la sottosegretaria alla Presidenza della Giunta, con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini–. Si tratta di un investimento straordinario e subito disponibile, che ci consente di programmare nuovi interventi strategici per la prevenzione del rischio idrogeologico, la cura del reticolo idraulico, la stabilizzazione dei versanti e la protezione delle coste, oltre al rafforzamento delle competenze tecniche dell’Agenzia. Un segnale forte che traduce in atti concreti l’impegno espresso dal presidente de Pascale: la sicurezza del territorio è una priorità del mandato”.

“Non si tratta solo di intervenire nei momenti di emergenza- prosegue Rontini-, ma di consolidare un’azione strutturata e continua di prevenzione e messa in sicurezza, fondata su metodo, competenze e responsabilità, a presidio del territorio e a supporto delle comunità in aree vulnerabili. Con questo provvedimento mettiamo a disposizione ulteriori strumenti per consentire a chi lavora ogni giorno sul campo e svolge un servizio fondamentale per le cittadine, i cittadini e i territori, di intervenire con sempre maggiore efficacia e continuità”.

Per quanto riguarda la ricostruzione pubblica, in seguito agli eventi di maggio 2023, con le risorse della contabilità speciale del commissario straordinario, sono stati programmati complessivamente interventi per più di 2,7 miliardi di euro.

Di questi, circa 490 milioni sono stati destinati al finanziamento delle prime opere di somma urgenza messe in campo dagli enti locali e territoriali, il resto a interventi più urgenti in altri ambiti prioritari: la viabilità stradale e ferroviaria (che da sola comporta investimenti per circa 1,5 miliardi di euro), l’edilizia scolastica e sanitaria, l’edilizia residenziale pubblica, i servizi a rete, gli impianti sportivi, gli edifici di culto.

I cantieri: fiumi e strade

Nel complesso, sono 273 i cantieri in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che interessano le province di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 126 sono già stati completati, 80 quelli in corso e 67 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 373 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze, programmazione regionale anticipata e programmazione da altre fonti.

Cercano casa sette cani salvati nel parmense: l’appello dell’OIPA

Cercano casa sette cani salvati nel parmense: l’appello dell’OIPADopo essere stati sequestrati con urgenza presso una abitazione nel parmense per una detenzione assolutamente incompatibile con le loro necessità etologiche ed essere stati affidati alle cure delle Guardie Zoofile dell’OIPA di Parma con il supporto della sezione, sette cani –cinque Cirnechi dell’Etna e due Schnauzer medi – sono finalmente pronti per essere accolti in una nuova famiglia.

Recuperati lo scorso inverno dai Carabinieri Forestali di Parma, in un’operazione supportata dal Nucleo di Guardie Zoofile dell’OIPA e l’Azienda Sanitaria Locale, gli animali erano tenuti in condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie, costretti a vivere al buio, in spazi angusti e sporchi, tanto da metterne a rischio la salute e l’incolumità psico-fisica. Una situazione drammatica, che ha portato alla denuncia del responsabile per detenzione incompatibile di animali e produttiva di gravi sofferenze.

L’OIPA si si è fatta carico di tutte le spese veterinarie, alimentari e di pensionamento. Gli animali sono stati confiscati e riscattati definitivamente, e possono ora iniziare una nuova vita: dopo un percorso di riabilitazione psico-fisica, sono pronti per trovare una casa e una famiglia amorevole

L’OIPA lancia ora un appello a tutte le persone che desiderano offrire una seconda possibilità a questi cani: dopo aver vissuto una situazione innaturale e non idonea, cercano famiglie consapevoli e pronte a prendersi cura di loro con amore, pazienza e rispetto. Chi lo desidera può contribuire a coprire le spese già sostenute per la loro cura e il mantenimento: anche il più piccolo aiuto può fare una grande differenza.

Le donazioni possono essere inviate a questo link: sostieni.oipa.org/guardie-parma/

Per informazioni sulle adozioni è possibile contattare l’indirizzo e-mail guardieparma@oipa.org

Bando caldaie, raggiunta la capienza dei contributi regionali per la sostituzione degli impianti a biomassa: già liquidati i primi 17,9 milioni di euro, oltre 9.200 le domande

Bando caldaie, raggiunta la capienza dei contributi regionali per la sostituzione degli impianti a biomassa: già liquidati i primi 17,9 milioni di euro, oltre 9.200 le domandeGeneratori moderni, stufe a pellet a 5 stelle, ma anche pompe di calore e sistemi ibridi a basso impatto ambientale al posto di camini e vecchie caldaie. Il bando regionale 2024 per la sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomassa, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e finanziato dal Ministero dell’Ambiente, ha registrato una grande partecipazione da parte dei cittadini, che hanno risposto in massa alla possibilità di migliorare l’efficienza energetica delle proprie abitazioni contribuendo al tempo stesso alla riduzione dell’inquinamento atmosferico. Il bando si è chiuso ufficialmente il 31 luglio scorso, avendo raggiunto la capienza prevista.

“Il bando ha avuto un ruolo chiave nel rinnovare il parco degli impianti domestici in regione- sottolinea l’assessora regionale all’Ambiente Irene Priolo-. Un risultato che ci dice chiaramente quanto questa misura sia stata apprezzata dai cittadini e quanto possa incidere concretamente sulla qualità dell’aria e sull’efficienza degli edifici”.

Secondo il Report effettuato per la chiusura del bando, sono 9.221 domande presentate alla Regione, di cui 5.459 già ammesse e impegnate (comprese quelle dell’ultimo provvedimento in corso), 3.578 ancora in fase di istruttoria (in attesa di documentazione da parte dei richiedenti) e 184 escluse. I contributi già liquidati o in fase di liquidazione ammontano a circa 17,9 milioni di euro.

“Siamo già al lavoro su una nuova proposta progettuale attualmente in fase di presentazione al Ministero dell’Ambiente- aggiunge l’assessora-, con l’obiettivo di incentivare la sostituzione degli impianti a biomassa legnosa con pompe di calore ad alta efficienza. Un intervento che si inserisce nel quadro più ampio del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria, che punta a ridurre le emissioni di polveri sottili (PM10 e PM2.5) e di altri inquinanti legati alla combustione di biomassa nei centri abitati”.

Le tipologie più frequentemente sostituite sono state stufe a legna, camini non certificati e caldaie a biomassa datate, tutte fonti di emissioni nocive soprattutto nei mesi invernali. Al loro posto, i cittadini hanno optato per generatori moderni, tra cui stufe e caldaie a pellet a 5 stelle, ma anche pompe di calore e sistemi ibridi a basso impatto ambientale, in linea con le tecnologie previste dai più recenti standard europei.

 

La suddivisione per province

Nel contesto del bando regionale per la sostituzione degli impianti di riscaldamento a biomassa 2024, il report a chiusura anticipata del 31 luglio 2025 fornisce una chiara ripartizione delle domande valide per ciascuna provincia.

Le province con il maggior numero di domande valide sono Reggio Emilia e Forlì-Cesena. Rispettivamente con 1.445 e 1.405 domande. Per quanto riguarda la provincia di Bologna, il totale è stato di 1.053, a Modena di 947; a Piacenza di 928, a Ravenna di 910 domande. A seguire Ferrara che ha raccolto 840 domande valide, poi Parma con 771, e infine la provincia di Rimini con 738.

Dialogo tra culture e accoglienza, raddoppiati i fondi: 33 i progetti finanziati dalla Regione per promuovere la cultura della pace e dei diritti umani e l’educazione alla cittadinanza

Promuovere la cultura dei diritti umani e della pace, l’educazione alla cittadinanza globale, per iniziative di dialogo tra le culture e accoglienza. È l’obiettivo dei 33 progetti approvati dalla Regione e che saranno finanziati con quasi 400mila euro grazie al bando realizzato in attuazione dell’art. 8 della legge regionale 12 del 2002, “Interventi regionali per la cooperazione con i paesi in via di sviluppo e i paesi in via di transizione, la solidarietà internazionale e la promozione di una cultura di pace”.

“La pace si costruisce anche sostenendo iniziative culturali, di ricerca, educazione, oltre che di informazione, cooperazione e formazione- sottolinea l’assessora regionale alla Cultura, Gessica Allegni- con l’obiettivo di sensibilizzare tutta la comunità dell’Emilia-Romagna e in particolare le giovani generazioni. Offrire spunti e riflessioni sui valori della pace, dei diritti umani, dell’educazione alla cittadinanza globale e della solidarietà internazionale, può sostenere un processo di consapevolezza positivo e virtuoso proprio in un periodo come quello attuale, segnato da drammatiche tensioni a livello internazionale”.

I progetti finanziati

Dei 33 progetti che sono stati finanziati, 13 sono stati presentati da enti locali e 20 da associazioni, fondazioni ed altri soggetti senza scopo di lucro.

Tra i progetti promossi dalle organizzazioni della società civile che riceveranno il sostegno della Regione, c’è Il progetto “Dreamers … but not the only ones!” del Centro Interculturale di Parma e provincia APS, che prevede percorsi con giovani e scuole sul senso di appartenenza alla comunità globale in ottica di ECG (Educazione alla Cittadinanza Globale), rappresentazioni teatrali su storie di vita di giovani della diaspora frutto di laboratori che saranno condotti con la tecnica del Teatro dell’Oppresso, eventi culturali con il coinvolgimento di migranti, associazioni della diaspora e rifugiati.

Altra menzione merita il progetto “Attraverso lo Sguardo dell’Altro. Percorsi di Intercultura a Modena” di Pianeta APS, volto a favorire l’integrazione e il dialogo interculturale attraverso attività creative e culturali che mettano in risalto il contributo delle comunità migranti e rifugiate. Le iniziative includono un evento musicale con artisti migranti, una mostra fotografica con workshop dedicati e proiezioni di documentari sulla migrazione, un tour guidato della città condotto da migranti in veste di guide turistiche e un tavolo di confronto con l’università. “Diaspore di pace” di Agency for Peacebuilding intende poi realizzare un percorso formativo per le associazioni della diaspora, con lo scopo di accrescere la loro capacità progettuale e organizzativa, promuovere il dialogo strutturato con le istituzioni locali, avviare un processo di rete regionale.

Santa Caterina da Siena ETS realizzerà e diffonderà con il progetto “Custodi!” nuovi strumenti educativi sul tema della pace per custodire memorie storiche dell’Emilia-Romagna, con una collana di tre libri illustrati e podcast, laboratori di protagonismo giovanile, eventi pubblici aperti alla cittadinanza e una mostra realizzata a partire dai lavori dei laboratori.

Infine, Mondo Barrio Aps con il progetto “Border: Narrazioni di confine” allestirà una rassegna cinematografica divisa in due stagioni e due spazi – d’estate sull’Appennino modenese e in autunno a Modena presso la Sala Truffaut -, con proiezioni seguite da approfondimenti culturali, musica e intrattenimento.

Molto ampia anche la proposta degli enti locali. Il Comune di Cesena realizzerà il progetto “Cesena Città Globale: Giovani Costruttori di Pace”, un‘iniziativa di educazione e di formazione con performance teatrale finale rivolta a studentesse e studenti per aiutarli a comprendere cosa significhi essere cittadini globali e sostenibili, affrontare le minacce globali alla pace e ai diritti umani e adottare un approccio nonviolento alla gestione dei conflitti.

Il Comune di Modena con “Modena Città per la Pace” intende realizzare formazioni per volontari e insegnanti, eventi di sensibilizzazione aperti alla cittadinanza, come la Giornata Internazionale dei Diritti Umani, il Cineforum della Pace e l’evento di apertura della ventesima edizione del Corso per volontari della cooperazione internazionale, attività ludico-educative. Un focus particolare sarà inoltre dedicato alla memoria storica, con attività sulla Seconda Guerra mondiale, il massacro di Srebrenica e le figure di Alexander Langer e Don Lorenzo Milani.

Il Comune di Ravenna con il progetto “Festival delle culture 2025 – Oltre il conflitto” si propone una riflessione condivisa sui conflitti contemporanei in Ucraina e Palestina, con due mostre fotografiche e una rassegna di concerti di artisti della diaspora palestinese, laboratori sui temi della pace, dell’inclusione e del rispetto dei diritti umani, una rassegna cinematografica sul tema della diaspora, la Conferenza nazionale sul soccorso in mare Mediterraneo oggi, con il coinvolgimento di istituzioni europee, nazionali e locali.

Infine, il Comune di Reggio Emilia prevede di realizzare “Call Malta – Rotte di Memoria”, un progetto educativo e culturale per le scuole superiori sul naufragio dell’11 ottobre 2013, attraverso l’inchiesta del giornalista Fabrizio Gatti, per un percorso di memoria, riflessione e attivazione con laboratori, incontri con testimoni, momenti creativi e una mostra conclusiva.

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il portale a questo link.

Comune di Formigine, raccolti due milioni di euro nel primo anno di mandato amministrativo

Comune di Formigine, raccolti due milioni di euro nel primo anno di mandato amministrativoNel primo anno del mandato amministrativo, il Comune di Formigine ha intercettato risorse straordinarie per circa 2 milioni di euro, provenienti da bandi regionali, ministeriali e fondazioni, destinate a progetti in ambito educativo, culturale e sociale.

Uno dei principali ambiti di intervento è quello educativo e per l’infanzia, con finanziamenti che ammontano a oltre 1,1 milioni di euro. Spiccano i 900mila euro ottenuti dalla Fondazione di Modena per la costruzione del nuovo polo per l’infanzia 0-6 anni Prampolini di Casinalbo, a cui si aggiungono oltre 340mila euro dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere l’accesso ai servizi educativi per i più piccoli. Grazie a questi contributi, con 29 nuovi posti la percentuale di copertura delle domande per il nido è salita fino al 90%

Nel settore culturale, il Comune ha ricevuto 60mila euro dalla Fondazione di Modena per il progetto “A riveder le stelle”, un progetto unitario che ha trasformato la città in un grande palcoscenico culturale. Tra gli eventi più rilevanti: IDEA – Festa del pensiero, Spazi Eletti, la rassegna per ragazzi Meraviglie, Festival Giovanili e gli spettacoli del Settembre formiginese. Sempre in ambito culturale e 11.250 euro dal Ministero del Turismo per il Settembre Formiginese.

Anche la legalità e la memoria storica rappresentano un asse strategico: oltre 72mila euro dalla Regione sono destinati al secondo stralcio dei percorsi ciclistici al Parco della Legalità a Tabina, mentre circa 4mila euro finanziano le azioni del progetto distrettuale “GAL – Generazione Legale” che comprende laboratori, incontri con gli autori, progetti scolastici, spettacoli e mostre fotografiche. La digitalizzazione dell’archivio storico comunale è stata invece sostenuta con quasi 40mila euro dalla Regione.

Sul fronte del welfare abitativo, il Comune ha ottenuto 360mila euro dalla Regione Emilia-Romagna per la riqualificazione di alloggi ERP in via Colombo e via Fossa, e 25mila euro per interventi su un alloggio di via Mazzini.

Per quanto riguarda l’inclusione e l’intercultura, il progetto “Formigine senza frontiere 2024-2025” è sostenuto da un contributo di quasi 8mila euro della Regione che co-finanzia anche la partecipazione allo scambio giovanile Eurocamp.

Importanti risorse sono state ottenute anche in ambito urbanistico e infrastrutturale: quasi 47mila euro sono stati assegnati dalla Regione per la realizzazione della pista ciclopedonale di viale della Stazione, mentre 30mila euro sono destinati allo sviluppo di hub urbani e di prossimità per il commercio. Infine, in ambito protezione civile, il Comune ha ricevuto quasi 80mila euro per l’adeguamento dell’area di ammassamento locale, fondamentale per la gestione delle emergenze.

Dichiara Giulia Martina Bosi, Assessore al fundraising: “Intercettare finanziamenti pubblici e privati è oggi una delle sfide più importanti per gli enti locali. La nostra Amministrazione ha scelto fin da subito di investire energie e competenze per candidarsi a bandi in tutti gli ambiti strategici, con l’obiettivo di rafforzare i servizi alla comunità e dare concretezza ai progetti del programma di mandato. I risultati ottenuti nel primo anno sono motivo di orgoglio e dimostrano la capacità del Comune di lavorare in rete con le istituzioni e i territori, trasformando le opportunità in azioni concrete”.

Emil Banca guarda al futuro

Emil Banca guarda al futuroEmil Banca chiude un’altra semestrale positiva e guarda al futuro con l’apertura di due nuove filiali per continuare lo sviluppo nelle province di Modena e Parma, in due comuni oggi non coperti dal Credito Cooperativo.

Nei primi sei mesi dell’anno, la Banca di Credito Cooperativo del Gruppo Iccrea presente in tutte le province emiliane e nel mantovano, ha confermato la solidità, l’efficienza e l’attrattività degli ultimi anni con un aumento di più di mille nuovi clienti registrati tra gennaio a giugno.

La fiducia che il territorio continua a concedere alla Bcc emiliana è dimostrata dalla crescita della raccolta totale che al 30 giugno 2025 ammontava a oltre 7,5 miliardi di euro, segnando un +5,6% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Tengono anche gli impieghi, che sfiorano i 4 miliardi di euro (+1,4% sul giungo 2024). Il prodotto bancario lordo supera così gli 11,5 miliardi euro, con un aumento di circa 400 milioni di euro (+4,1%) sulla semestrale dello scorso anno. Per effetto della continua riduzione del costo del denaro e di precise politiche della Banca che hanno sensibilmente ridotto il margine di interesse, l’Utile di esercizio si riduce rispetto alla scorsa semestrale ma resta ampiamente sopra i 20 milioni di euro. 

Per aiutare imprese e famiglie abbiamo abbassato i tassi su mutui e finanziamenti e ritoccato in maniera ridotta quelli sulla raccolta – ha commentato il direttore generale, Matteo Passini – Per questo, oltre che per effetto della diminuzione del costo del denaro voluto dalla BCE, il nostro margine di interesse si è ridotto andando ad incidere così sullutile che resta però su livelli di assoluta eccellenza. Grazie soprattutto alla fiducia che il territorio continua a concedere al nostro Istituto e allefficienza che abbiamo raggiunto”. 

In un periodo in cui le grandi banche tendono a chiudere gli sportelli fisici abbandonando comunità e territori, Emil Banca va controcorrente mettendo in calendario lapertura di due nuove filiali: una in provincia di Parma e l’altra nel modenese, in due Comuni dove il Credito Cooperativo oggi non è presente. Oltre allo sviluppo verso nuovi territori, la Banca ha investito anche per ristrutturare alcune filiali storiche del bolognese e del ferrarese (Ponte Ronca, San Marino di Bentivoglio e Portomaggiore), realizzando agenzie più moderne e funzionali alle esigenze di una banca differente.

Per una Bcc avere una presenza capillare sul territorio è strategico – ha spiegato il presidente Gian Luca Galletti Per noi il presidio fisico non è soltanto una questione operativa: è lespressione concreta di un modo di fare banca basato sulle relazioni, sullascolto, sulla fiducia reciproca. Un modo di fare banca che ha dimostrato negli anni di essere motore dello sviluppo delleconomia reale e partner affidabile di famiglie e comunità. In un momento in cui lUtile è in contrazione noi investiamo – ha concluso il presidente – sulle nuove filiali e sulle persone”.    

Modena nel mirino dei dazi. Cgil: “rischio stangata su cibo, motori e piastrelle”

Modena nel mirino dei dazi. Cgil: “rischio stangata su cibo, motori e piastrelle”L’aumento complessivo della cassa integrazione del primo semestre 2025 con un più 45%  rispetto al semestre precedente (2024) preoccupa non poco la nostra organizzazione sindacale, ma non stupisce considerando sia il perdurare del calo della produzione in Italia oramai da  27 mesi consecutivi, che una mancanza di politiche industriali che di visione di sviluppo del nostro paese.

Cresce la Cigo (cassa integrazione guadagni Ordinaria) ma soprattutto cresce la CIGS (cassa integrazione guadagni straordinaria) segno di una crisi congiunturale e strutturale.

Stiamo vivendo una profonda trasformazione dell’economia globale: si ridefiniscono gli equilibri geopolitici, si riorganizza la catena del valore e, allo stesso tempo, cresce l’urgenza di governare la doppia transizione, ecologica e tecnologica.

Se a tutto questo uniamo l’introduzione dei dazi statunitensi sui prodotti delle nostre imprese le ricadute per il tessuto economico modenese destano ancora più preoccupazione.

Nell’indagine svolta da Cgil di Modena relativa ai bilanci delle imprese modenesi già si intravedeva  un quadro per alcuni settori merceologici, in forte contrazione. Come si vede dal grafico.

Modena – Export settori 2015 – 2024 (variazione % su anno precedente)
Agro-alimentare Tessile-abbigliamento Ceramica Meccanica Biomedicale Mezzi trasporto Altri Tot
2016 3,58% 3,23% 7,89% -1,71% -4,36% 1,52% 4,34% 2,15%
2017 -0,03% -14,96% 2,64% 9,31% -1,67% 12,62% 3,53% 5,34%
2018 3,85% -10,78% -2,91% 8,27% 5,57% 1,03% 4,72% 2,42%
2019 -2,30% 18,23% -1,00% -0,22% -5,10% 6,35% 0,08% 1,90%
2020 -3,95% -20,02% -2,17% -13,11% -0,88% -5,50% 2,00% -7,00%
2021 18,89% 27,45% 18,62% 24,07% 18,04% 20,61% 15,29% 20,74%
2022 17,60% -1,10% 15,35% 17,65% 15,10% 24,14% 19,43% 18,16%
2023 7,46% -31,34% -14,59% 10,00% 22,58% 20,06% -1,37% 5,93%
2024 8,00% -12,45% -0,55% -9,40% 4,91% 2,22% -4,58% -1,85%

Fonte : CCIAA Modena su dati Istat

 

La competitività delle nostre imprese è messa a dura prova dalla combinazione tra l’aumento dei dazi e la svalutazione del dollaro. Distretti già in forte sofferenza, come quello ceramico, meccanico e del tessile-abbigliamento, rischiano un ulteriore indebolimento. Ma le ricadute potrebbero estendersi anche a settori strategici come l’agroalimentare e il biomedicale.

Il peso dell’export per tutti i nostri settori merceologici è di circa 18,2 miliardi di euro e gli stati uniti ammontano ad oltre il 17%, pari a circa 2,4 miliardi di euro.

 

Export 2015 – 2024 MO-ER-IT (in milioni)
  Modena Emila Romagna Italia
2015  11.767  55.308  412.291
2016  12.020  56.143  417.269
2017  12.661  59.999  449.129
2018  12.968  63.762  465.325
2019  13.214  66.621  480.352
2020  12.290  61.973  434.310
2021  14.839  73.380  520.771
2022  17.534  84.100  624.710
2023  18.574  85.300  625.950
2024  18.231  83.632  623.509

 

Modena – Export 2015 – 2024 aree di destinazione (%)
  Unione europea Stati Uniti Resto del Mondo Totale
2015 44,96% 14,84% 40,20% 100,00%
2016 47,51% 13,62% 38,87% 100,00%
2017 46,62% 14,26% 39,13% 100,00%
2018 47,84% 12,89% 39,26% 100,00%
2019 47,17% 13,38% 39,45% 100,00%
2020 48,00% 12,55% 39,45% 100,00%
2021 47,73% 13,26% 39,01% 100,00%
2022 47,82% 14,65% 37,53% 100,00%
2023 46,84% 15,90% 37,26% 100,00%
2024 45,62% 17,06% 37,32% 100,00%

Fonte : CCIAA Modena su dati Istat

 

Un ulteriore rischio – come ha ricordato il Segretario Generale Maurizio Landini – è rappresentato dalla pressione sulle imprese italiane affinché investano ingenti risorse negli Stati Uniti, con il concreto pericolo di dover delocalizzare parte della produzione oltreoceano.

La necessità è quella di  attivare tutti gli strumenti a supporto di lavoratrici e lavoratori e imprese, aprendo ad un Osservatorio composto da Organizzazioni sindacali, imprenditoriali, Camera di Commercio, Università, le Istituzioni, per leggere in anticipo le dinamiche che si sviluppano e trovare tutte le soluzioni possibili per le imprese e per tutte le loro filiere.

Esprimiamo forte preoccupazione anche per le ricadute che l’accordo raggiunto potrebbe avere sulle famiglie, in particolare sul fronte delle tariffe. Oggi sono soprattutto i lavoratori dipendenti e i pensionati a sostenere il carico fiscale, contribuendo per oltre il 90% all’Irpef, mentre l’intesa prevede un passo indietro sulla Web Tax, che avrebbe colpito le grandi piattaforme digitali – le cosiddette Big Tech – che operano in Europa

Lo ripetiamo con forza ancora una volta la vocazione manifatturiera Italiana, Emiliana Romagnola e Modenese è un patrimonio da difendere con finanziamenti e  politiche industriali coerenti, aprendo canali commerciali verso i paesi del BRICS e sostenendo la domanda interna  aumentando i redditi e rinnovando i contratti scaduti, in modo da  recuperare il potere d’acquisto a partire dai contratti della pubblica amministrazione.

Non ci sarà nessuna stagione di sviluppo e di crescita per il nostro paese se l’Italia si arrenderà alla perdita della nostra manifattura.

(Cgil Modena)

“Ospedali d’eccellenza”: Sassuolo nella top 100 dell’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza

“Ospedali d’eccellenza”: Sassuolo nella top 100 dell’Istituto Tedesco di Qualità e FinanzaUn importante riconoscimento premia l’Ospedale di Sassuolo SpA: l’Istituto Tedesco di Qualità e Finanza (ITQF), infatti, lo ha inserito nella top 100 delle strutture sanitarie italiane.

Il premio arriva dopo quello di ‘News Week’ che, per il terzo anno consecutivo, ha incluso l’ospedale sassolese nella lista World’s Best Hospitals. Lo studio dell’Istituto Tedesco, pubblicato sul mensile ‘Salute’, media partner dell’iniziativa, ha analizzato oltre 1.300 ospedali in tutta Italia, utilizzando dati pubblicamente disponibili come quelli del Programma Nazionale Esiti e un questionario su base volontaria, riferito al primo trimestre del 2025.

La valutazione del prestigioso premio ha considerato diversi criteri: trattamento medico, igiene, servizi al paziente e reputazione. L’indagine, indipendente, è stata svolta in collaborazione con l’istituto di ricerca bavarese Fact Field Health, con l’obiettivo di offrire agli utenti una guida sulle migliori strutture sanitarie presenti in ogni regione.

Complessivamente sono 10 le strutture sanitarie emiliano-romagnole inserite nell’elenco dell’Istituto Tedesco. Per la provincia di Modena è presente, oltre all’Ospedale di Sassuolo SpA, soltanto Hesperia Hospital, struttura privata accreditata. Nell’ambito dello studio, per Sassuolo, sono stati inserite anche due ‘menzioni’ speciali dedicate ad altrettante Unità Operative: l’otorinolaringoiatria e l’urologia, per la particolare rilevanza che queste specialità hanno sulla valutazione degli utenti della struttura sanitaria.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 7 agosto 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 7 agosto 2025Nelle prime ore del mattino rovesci residuali sul settore nord-orientale, con ampie schiarite previste già entro metà giornata, eccetto qualche addensamento pomeridiano sui rilievi. Sereno in serata su tutto il territorio.

Temperature stazionarie le minime con valori compresi tra 18/21 gradi, in leggero rialzo le massime in pianura con valori fino a 30/32 gradi, circa stazionarie sui 27/28 gradi nella fascia costiera. Venti generalmente deboli dai settori orientali. Mare poco mosso.

(Arpae)

La Giunta regionale stanzia 4 milioni di euro per il restauro della Garisenda

La Giunta regionale stanzia 4 milioni di euro per il restauro della Garisenda“E’ con grande soddisfazione che ieri abbiamo approvato lo stanziamento di 4 milioni di euro per salvare la Garisenda, un vero e proprio simbolo di Bologna. Nel cuore del centro storico, la Torre, insieme alla ‘gemella’ degli Asinelli, rappresenta da sempre un’immagine iconica legata indissolubilmente alla città e ai suoi abitanti: le Due torri note in tutto il mondo”.

Così il presidente della Regione, Michele de Pascale, e l’assessora alla Cultura, Gessica Allegni, commentano l’approvazione della delibera che stabilisce il finanziamento di 4 milioni di euro come contributo onnicomprensivo assegnato al Comune di Bologna per il restauro della Garisenda e l’approvazione dello schema di convenzione tra Regione e Comune valida fino al 30 giugno 2029.

“Siamo al fianco del Comune di Bologna dall’avvio del processo di definizione del complesso intervento sulla Garisenda- proseguono presidente e assessora-. Contribuire in modo così determinante al suo restauro, oltre che motivo di orgoglio, è anche un chiaro esempio dell’attenzione della Giunta alle Città d’arte dell’Emilia-Romagna, degli elementi architettonici che ne definiscono i profili, della loro storia e di stretta connessione con le comunità che ci vivono e lavorano. Siamo quindi felici di essere parte attiva e concreta di questa rinascita, un gesto di amore per la nostra cultura e per la nostra identità”.

Peste suina africana: a Reggio Emilia e a Modena il punto della situazione

Peste suina africana: a Reggio Emilia e a Modena il punto della situazioneDue incontri con le istituzioni, i rappresentati delle associazioni agricole e agroalimentari, il personale sanitario e veterinario (Got) e gli ambiti territoriali di caccia (Atc) locali, per fare il punto sulla gestione dell’emergenza Peste suina africana (Psa) e sulle misure messe in campo dalla Regione per tutelare gli allevamenti e la filiera suinicola nelle province di Modena e Reggio Emilia.

Sono stati questi i temi al centro degli incontri che si sono svolti oggi a Modena e a Reggio Emilia, ai quali hanno partecipato gli assessori regionali all’Agricoltura, Alessio Mammi, e alla Sanità, Massimo Fabi, insieme commissario straordinario alla Psa, Giovanni Filippini.

“Il settore suinicolo è fondamentale per l’economia dell’Emilia-Romagna e la filiera dei salumi è la più consolidata e strutturata a livello nazionale, dove vale 20 miliardi, di cui 5 miliardi alla produzione nel nostro territorio – sottolinea Mammi-. Per difendere l’eccellenza straordinaria nell’attività di trasformazione delle carni è necessario mettere in campo tutti gli strumenti di difesa e continuare ad agire in modo unitario: seguendo una strategia nazionale, come per ogni infezione virale, che coinvolga i cacciatori, gli imprenditori agricoli, il sistema veterinario territoriale in tutto il Paese”.

“Il nostro territorio si trova lungo il fronte di espansione della malattia- prosegue l’assessore-. Si tratta di un territorio complesso da difendere, visto che si trova per la gran parte in Appennino, e la sfida per contenere la diffusione del virus è ancora lunga e difficile. Con il contenimento territoriale e il depopolamento dei cinghiali nelle province di Reggio e Modena, abbiamo ottenuto buoni risultati, anche grazie  alla preziosa collaborazione degli allevatori, che sono stati attenti e partecipi e si sono formati e al servizio veterinario territoriale, e hanno attivato le misure di biosicurezza negli allevamenti sulle quali abbiamo investito 11 milioni di euro. Ringrazio il commissario Filippini per il suo lavoro e come Regione continueremo a fare la nostra parte in tutti i territori coinvolti”.

“La Regione sta schierando tutte le sue competenze: dal sistema sanitario, all’agricoltura fino ai cacciatori per fronteggiare la malattia, con i gruppi operativi territoriali (Got) dell’Emilia Nord che stanno svolgendo un ruolo fondamentale, lavorando in maniera coordinata per lo stesso obiettivo- ha affermato Fabi-. Oltre alle barriere fisiche abbiamo disposto anche barriere operative che attraverso procedure costanti e quotidiane servono a scongiurare la presenza del virus”.

Il commissario straordinario Giovanni Filippini è intervenuto illustrando nel dettaglio la strategia di contenimento dell’infezione sottolineando l’importanza della costruzione di una linea di contenimento in Appennino, al confine con le regioni limitrofe, che permetterà di ottenere un confine libero da virus.

Le risorse messe a disposizione finora in Emilia-Romagna

Per contrastare la diffusione della peste suina africana, la Regione Emilia-Romagna ha messo in campo un piano articolato di interventi, combinando misure economiche, venatorie e di controllo del territorio. Sono stati attivati quattro bandi per un totale di 11,1 milioni di euro, che hanno sostenuto oltre 150 aziende colpite. A questi si aggiungono 3 milioni di euro destinati alle attività di depopolamento dei cinghiali e dei fossori, di cui 1,1 milioni alle polizie provinciali e quasi 2 milioni alla struttura commissariale nazionale, con il coinvolgimento di ditte specializzate. Sul fronte venatorio, la caccia al cinghiale è stata estesa da tre a quattro mesi, è stata introdotta la possibilità di selezione tutto l’anno con orari ampliati, e la caccia in controllo è ora consentita in qualsiasi periodo e orario, senza limiti quantitativi al prelievo. Queste misure hanno già prodotto risultati concreti: i danni da cinghiale sono passati da 800mila euro a poco più di 200mila. Inoltre, è stata istituita una rete di Gruppi Operativi Territoriali (GOT) da Piacenza a Bologna per garantire un presidio costante ed efficace sul territorio.

I numeri della filiera suinicola in Emilia-Romagna

In Emilia-Romagna ci sono 981 allevamenti e poco meno di un milione di capi, si macellano circa 3milioni e mezzo di suini, il 39% a livello nazionale, e operano 42 macelli specializzati.

Sono circa 250 le imprese, di cui 211 salumifici, coinvolte nella trasformazione (macelli, salumifici, affettatori) di Prosciutto di Parma DOP, Coppa piacentina DOP, Pancetta piacentina DOP, Salame piacentino DOP, Coppa di Parma IGP, Salame felino IGP, Cotechino di Modena IGP, Mortadella Bologna IGP, Zampone di Modena IGP, Salame Cremona IGP, Salamini italiani alla cacciatora DOP, Culatello di Zibello DOP, Prosciutto di Modena DOP.

Il valore alla produzione in Emilia-Romagna dei salumi DOP-IGP di carni suine è di circa 1 miliardo e 300 milioni di euro (stima su dati ISMEA-Qualivita), di cui 932 milioni di euro solo per il Prosciutto di Parma.  Il valore al consumo è pari a 4,98 miliardi di euro, mentre l’export vale circa 601 milioni di euro.

Salute, privato accreditato: la Giunta regionale approva l’avvio del procedimento di annullamento in autotutela della DGR 2133

Salute, privato accreditato: la Giunta regionale approva l’avvio del procedimento di annullamento in autotutela della DGR 2133La Giunta regionale, nell’ultima seduta, ha approvato l’avvio del procedimento di autotutela in merito all’annullamento della delibera n. 2133 dell’11/11/2024 “Presa d’atto della condivisione con Aiop Emilia-Romagna delle procedure applicative della Dgr 344/2020 e della Dd 9898/2020”.

In sostanza, la mera presa d’atto del 2024, presentava profili risultati inapplicabili che sono stati evidenziati dopo gli ulteriori e necessari approfondimenti di legittimità delle strutture regionali e delle Ausl visti i nuovi contenuti della “Condivisione”, non previsti dagli accordi precedenti.

“La Regione Emilia-Romagna ha attraversato gli anni della pandemia garantendo sostenibilità a tutto il sistema sanitario, dentro un quadro normativo già complesso e in continuo mutamento per il susseguirsi di dpcm e decreti legge- afferma l’assessore regionale alle Politiche per la Salute, Massimo Fabi-. Fra le misure adottate vi era stato anche un acconto di cassa per le strutture private accreditate a sostegno della loro liquidità nella prima fase emergenziale. Successivamente il Parlamento e il Governo avevano poi stabilito la facoltà e le modalità di ristoro alle strutture private accreditate fino al 90% del budget 2020, a prescindere dal suo raggiungimento. La delibera di Giunta del 2024, dopo un’attenta verifica da parte delle strutture tecniche della Regione e delle Ausl, si è dimostrata non tecnicamente applicabile, andando a prevedere indennizzi non conformi né alla legge nazionale, né alle delibere del 2020 adottate dalla Regione, e per questo non ha mai avuto concreta applicazione. Per questi motivi la Giunta, per garantire la massima trasparenza, ha dato avvio al procedimento di autoannullamento della delibera, dando 30 giorni di tempo ad eventuali parti interessate per fornire elementi utili alle decisioni. Un’amministrazione sana e trasparente è anche quella che è capace di identificare eventuali errori e correggerli prontamente senza avere nulla da nascondere”.

In particolare, nella delibera del 2024, la Giunta non aveva preso alcun impegno di spesa aggiuntiva per le spese ulteriori che l’applicazione della ‘Condivisione’ avrebbe comportato, spese che perciò la Regione non avrebbe potuto comunque garantire perché esulavano dai limiti imposti dalle leggi statali di stabilità finanziaria e di riconoscimento degli indennizzi Covid. La legge statale infatti consente alle Regioni di prevedere forme di ristoro per il Privato accreditato ma con procedure diverse da quelle previste. Inoltre, l’Ente operava allora in regime di prorogatio per via della imminente consultazione elettorale e non avrebbe potuto assumere atti se non di ordinaria amministrazione. Per tutte queste ragioni nessuna Ausl ha mai recepito e attuato la delibera regionale.

L’avvio del procedimento sarà comunicato ai soggetti interessati e alle Aziende sanitarie locali. Trenta i giorni a disposizione per eventuali controdeduzioni.

Carabinieri in azione nel weekend a Sassuolo: una denuncia per aggressione, tre patenti ritirate

Carabinieri in azione nel weekend a Sassuolo: una denuncia per aggressione, tre patenti ritirateNel fine settimana appena trascorso, la Compagnia Carabinieri di Sassuolo ha intensificato i servizi di controllo del territorio, concentrando l’attenzione sui fenomeni dell’uso di sostanze stupefacenti e dell’abuso di alcolici alla guida. L’attività straordinaria ha coinvolto militari del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni dipendenti, con pattugliamenti mirati nelle zone di maggiore frequentazione serale e notturna.

In particolare:

  • un 21enne di origine nordafricana, residente nel distretto ceramico, è stato denunciato per lesioni personali aggravate e porto abusivo di oggetti atti ad offendere, avendo colpito con una spranga un giovane connazionale nel corso di una lite avvenuta nel territorio di Formigine. L’arma è stata sottoposta a sequestro;
  • un 51enne modenese, controllato in serata a Maranello, è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza, con valori alcolemici accertati pari a 1,80 e 1,89 gr/lt. La patente è stata ritirata e l’auto affidata a terzi;
  • una 55enne residente nel comprensorio ceramico, è stata sottoposta a controllo etilometrico a Sassuolo nelle prime ore del mattino, mentre percorreva via Cavallotti a bordo di un SUV. L’alcoltest ha evidenziato un tasso pari a 0,75 g/l. La patente è stata immediatamente ritirata, con contestuale segnalazione alla Prefettura per i provvedimenti di competenza;
  • un 25enne reggiano, fermato in via Palestro a Sassuolo, è stato sanzionato amministrativamente per guida in stato di ebbrezza lieve (tasso alcolemico di 0,58 gr/lt). Anche per lui è stato disposto il ritiro immediato della patente di guida.

L’azione di controllo dei Carabinieri proseguirà per tutto il periodo estivo, con particolare attenzione alle fasce orarie serali e notturne, per garantire maggiore sicurezza e prevenire condotte pericolose per l’incolumità pubblica.

Il fatturato 2024 su un campione di imprese associate Lapam Confartigianato

Il fatturato 2024 su un campione di imprese associate Lapam ConfartigianatoCom’è andato il fatturato 2024 delle micro, piccole e medie imprese del territorio? Un interrogativo che si è posta Lapam Confartigianato che, tramite una ricerca effettuata dall’ufficio studi associativo, ha analizzato l’andamento di fatturato di alcuni settori nell’anno passato. L’associazione ha fornito servizi di contabilità in maniera continuativa durante gli anni 2023/2024 a 5.680 imprese associate che costituiscono il campione d’indagine. Secondo l’analisi, durante il 2024 il campione di imprese esaminato ha emesso fatture per vendita di prodotti o servizi per un valore di 2,2 miliardi di euro, in calo del 2,4% rispetto all’anno precedente.

Studiando il campione in base ai sei principali macrosettori di attività, il commercio al dettaglio registra un calo complessivo del 4,6%, con i negozi (il 62,1% del commercio al dettaglio) che segnano un -6,9%. Tra i servizi alle persone (tra cui rientrano istruzione, sanità, attività artistiche, sportive e di intrattenimento e altre attività di servizi) il fatturato del 2024 è cresciuto del 4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare i servizi di barbieri e parrucchieri registrano un incremento del 2,2%, mentre i servizi degli studi medici e odontoiatrici segnano un +6,1% del fatturato.

Il comparto alloggio e ristorazione registra complessivamente un +1,6% rispetto al 2023, trainato dal +3% dei servizi di ristorazione.

Le costruzioni evidenziano un calo contenuto di fatturato che si ferma al -1,8%. Il settore è composto per il 16,2% da imprese che si occupano di costruzione di edifici, che segnano un -14,9% sull’anno precedente. Questo calo a doppia cifra viene però compensato dalla dinamica positiva dell’82,6% del campione che si occupa di lavori di costruzione specializzati (+2%). Tra questi, si osserva un incremento per le attività di demolizione e preparazione del cantiere edile che vedono una forte crescita e compensano il calo di fatturato di impiantisti e muratori.

Focalizzandosi sui servizi alle imprese (tra cui rientrano: trasporto e magazzinaggio, servizi di  formazione e comunicazione, attività professionali, scientifiche e tecniche, noleggio e servizi di supporto alle aziende), il fatturato del 2024 cala complessivamente del 4,4% sul 2023. Nel dettaglio, le attività immobiliari segnano un -10,4%, le attività professionali, scientifiche e tecniche un -19,2%, di cui le attività di ingegneri e geometri un -36,3%.

Il comparto della manifattura segna il calo complessivo più marcato, pari al -11,6% del  valore del fatturato rispetto al 2023. Tra i principali settori maggiormente rappresentati, la meccanica osserva un -22,2%, mentre la moda segna un -13,1%.

Considerando la dimensione aziendale delle imprese con dipendenti, le micro imprese con 1-4 dipendenti, che rappresentano il 66,3% del campione in esame, risultano mantenere livelli stazionari di fatturato. Si osservano invece variazioni negative sia per le micro imprese con più di 5 ma meno di 10 dipendenti (-2,1% rispetto al 2023) sia tra le piccole imprese con 10-49 dipendenti (-3,3%).

«L’analisi evidenziata dall’ufficio studi – commenta in conclusione Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – testimonia come nel 2024 alcuni settori abbiano sofferto più di altri: è il caso del commercio, ma anche della manifattura. Nel contesto attuale, caratterizzato da grandi incertezze e politiche commerciali instabili, mantenere la competitività risulta essere una grande sfida: questi studi, però, devono servire alle istituzioni per capire che le imprese del territorio hanno bisogno di sostegno, di incentivi e soprattutto di politiche che aiutino a valorizzare il made in Italy e a garantirne quel simbolo di eccellenza mondiale che ci permette di essere riconoscibili e apprezzati all’estero».

A Modena e provincia vendite in stallo. Confesercenti: “la ripresa resta un auspicio”

A Modena e provincia vendite in stallo. Confesercenti: “la ripresa resta un auspicio”E’ in stallo il quadro economico provinciale, con una ripresa che, al momento, rimane un obiettivo auspicato ma non ancora concreto. I dati relativi al commercio al dettaglio, in linea con il trend nazionale, evidenziano segnali contrastanti: Confesercenti Modena rende noto che il mese di giugno ha registrato un lieve recupero congiunturale rispetto a maggio, ma il confronto su base annua mostra una flessione media del -0,7% in volume, che si accentua fino al -3,5% per le imprese operanti su piccole superfici, secondo le stime dell’associazione.

Il bilancio del primo semestre 2025 risulta particolarmente critico: si rileva una contrazione media del -1% in volume, che raggiunge il -2,5% per le piccole attività commerciali. Le vendite di giugno, inoltre, sono state influenzate negativamente dall’“effetto attesa” legato all’avvio dei saldi estivi.

Il commercio al dettaglio tradizionale continua a perdere quote di mercato, a vantaggio della grande distribuzione e dei discount, che mostrano segnali di maggiore dinamismo. In particolare, nel comparto alimentare, le piccole superfici registrano un calo delle vendite in volume vicino al -4,5%, aggravando ulteriormente le difficoltà delle attività di vicinato.

Secondo Confesercenti Modena “lo scenario al ribasso si inserisce in un contesto segnato da forte incertezza geopolitica, in particolare per la questione dazi”. Per l’associazione sono necessari interventi urgenti a sostegno del mercato interno e della ripresa dei consumi. “Rinnoviamo l’appello alle istituzioni per una riforma fiscale che alleggerisca il carico sulle famiglie e per l’introduzione di misure mirate a tutela delle piccole imprese locali – sottolinea Confesercenti – solo così si può evitare che l’attuale fase di debolezza si trasformi in stagnazione economica nei prossimi mesi”.

 

 

 

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