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martedì, 24 Giugno 2025
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La storia d’Italia in una balera: il 24 gennaio arriva Le Bal al Teatro Carani di Sassuolo

La storia d’Italia in una balera: il 24 gennaio arriva Le Bal al Teatro Carani di Sassuolo
ph credit: Damiano Sordi

Il Teatro Carani di Sassuolo si prepara ad accogliere un nuovo appuntamento con la danza: Le Bal. In scena il 24 gennaio alle ore 20:45, questa sorprendente produzione trasforma il palcoscenico in una balera capace di raccontare 60 anni di storia italiana senza una parola ma solo attraverso la danza e la musica.

Le coppie ballano e in un crescendo si spogliano dei loro abiti grigi per tornare magicamente al 1940. E da questo momento è la storia a farla da padrona e la musica ne scandisce l’evolversi. Ballando dall’alba al tramonto, dalla guerra alla pace, dal pianto al riso, dal dolore all’amore. Di giorno, di notte, in discoteca, al mare e per strada, da soli o in coppia.

Sessant’anni della storia d’Italia, a volte fantastica a volte tragica, si rincorrono sul palcoscenico affidati a 12 inarrestabili attori/danzatori e alla straordinaria forza comunicativa della musica, delle azioni, dei gesti e dei suoni. La seconda guerra mondiale, la liberazione, il boom economico, le lotte di classe, la corruzione, le droghe, il degrado, la paura dell’undici settembre e la riconquista dei valori, dell’amore che dona speranza narrando i cambiamenti della vita quotidiana, il modo di esprimere le proprie emozioni.

Un’esplosione di energia, colori e poesia tra continui cambi di costume e di atmosfera sulle note che appartengono alla nostra memoria – da Claudio Villa a Domenico Modugno, Adriano Celentano, Gino Paoli, Gianni Morandi, Mina, Rita Pavone, Raffaella Carrà, i Pink Floyd, i Rolling Stones e Gloria Gaynor – o a passo di marcia mentre risuonano gli inni che hanno scandito la storia.

“LE BAL. L’ITALIA BALLA DAL 1940 AL 2001” è un racconto senza parole, originalissimo ed esuberante che sboccia davanti al pubblico conquistandolo passo dopo passo.

Le Bal è uno spettacolo di Giancarlo Fares con le coreografie di Ilaria Amaldi. Sul palco, oltre a Fares, Sara Valerio, Ilaria Amaldi, Riccardo Averaimo, Giulia Bellanzoni, Alberta Cipriani, Manuel D’Amario, Alice Iacono, Francesco Mastroianni, Pierfrancesco Perrucci, Pietro Rebora, Viviana Simone. Light Designer Alessandro Greco, Sound Designer Giovanni Grasso e Sarta di Scena Marina Sarubbo.

 

OR.S.A Trasporti: Sindacato sempre più rappresentativo in Seta

OR.S.A Trasporti: Sindacato sempre più rappresentativo in Seta
immagine d’archivio

“I dati relativi al mese di gennaio 2025 evidenziano un risultato significativo per OR.S.A Trasporti: con l’avvio della segreteria di Piacenza siamo arrivati a 110 iscritti, il sindacato è ormai uno dei più rappresentativi all’interno di Seta, rappresentando oltre il 10% dei lavoratori. Questo traguardo sottolinea un impegno crescente e un riconoscimento sempre maggiore da parte dei lavoratori, che hanno scelto di affiancarci nella difesa dei propri diritti e nella lotta per un miglioramento delle condizioni di lavoro”. Così Luigi Sorrentino  Segretario Regionale OR.S.A. Trasporti TPL.

Un sincero ringraziamento va a tutti i nostri iscritti*, che, con la loro fiducia e il loro sostegno, ci permettono di essere una voce forte e determinata dentro l’azienda. 

Questo risultato ci conferma che la strada intrapresa è quella giusta e che i lavoratori riconoscono in OR.S.A Trasporti un interlocutore serio e responsabile, capace di rappresentare le reali necessità e istanze del personale. In questo momento cruciale, è fondamentale che Seta prenda atto di questo dato inequivocabile e riconosca ufficialmente le nostre *Rappresentanze Sindacali Aziendali (RSA). 

Solo attraverso una collaborazione costruttiva possiamo affrontare insieme le sfide che ci attendono, lavorando per il  miglioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti e, di conseguenza, per il miglioramento del servizio offerto alla cittadinanza”.

Abbiamo sempre ritenuto che il dialogo tra azienda e sindacato sia la base per risolvere le problematiche e ottimizzare il servizio pubblico, e continuiamo a credere che Seta debba affrontare con trasparenza e senza nascondersi dietro a cavilli burocratici le nostre legittime richieste.

È con questo spirito che, dopo il lungo percorso che ci ha visti arrivare fino alla Corte Costituzionale, continueremo a lottare per un riconoscimento formale delle nostre RSA, la cui decisione finale è attesa entro l’estate.

La fiducia dei lavoratori è il nostro motore, e ci impegniamo a lavorare con rinnovato vigore per migliorare la qualità della vita lavorativa di tutti, affinché ogni giorno il servizio di trasporto pubblico possa essere più efficiente e rispettoso delle esigenze della cittadinanza.

Grazie ancora a tutti i nostri iscritti per la fiducia che ci hanno accordato – conclude il Segretario Regionale OR.S.A. Trasporti TPL – Siamo pronti a proseguire insieme, con determinazione e unità, verso un futuro migliore per il nostro settore e per tutti i cittadini”.

 

Ricostruzione post alluvione: il presidente de Pascale firma l’ordinanza che stanzia i primi contributi per le imprese e le famiglie

Ricostruzione post alluvione: il presidente de Pascale firma l’ordinanza che stanzia i primi contributi per le imprese e le famiglie
Patto in Sala Fanti – Regione

Il presidente della Regione, Michele de Pascale, ha firmato l’intesa all’ordinanza del capo del dipartimento della Protezione civile per gli interventi straordinari legati all’alluvione di ottobre 2024, che stanzia risorse per imprese e famiglie danneggiate. Nel dettaglio, potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro alle imprese e ai professionisti colpiti dall’alluvione che ha interessato l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso.

Il presidente ha annunciato la firma stamani, nel corso della riunione con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima, che ha visto la partecipazione per la prima volta del commissario straordinario alla ricostruzione post alluvione, Fabrizio Curcio. Numerosi i temi, di cui si è discusso nella Sala Fanti di viale Aldo Moro: gli indennizzi, le norme, i Piani speciali, la messa in sicurezza del territorio, con un confronto su cosa ha funzionando e cosa è migliorabile, all’insegna della massima condivisione e della “necessità di ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese”. A presiedere l’incontro anche la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

“Nei giorni scorsi il commissario ha incontrato le istituzioni dell’Emilia-Romagna- ha esordito il presidente de Pascale-, oggi incontra le nostre comunità, perché qui ci sono i rappresentanti dell’imprenditoria, dei sindacati, del mondo sociale. È stato un momento molto importante, i temi sono ampiamente condivisi da tutte le forze economiche e sociali, dai sindaci: l’esigenza condivisa è quella di mettere in campo alcuni miglioramenti nelle procedure di indennizzo. E dobbiamo anche- ha aggiunto il presidente- ritrasmettere fiducia ai cittadini e alle imprese dell’Emilia-Romagna sulla possibilità di andare a risultato rispetto all’indennizzo. Su questo tema sono arrivati molti stimoli e sollecitazioni dal Patto. La parte su cui stiamo lavorando più convintamente è realizzare un cambio di passo reale sulle opere di sicurezza, con un’ossessione: vogliamo accelerare, dare risposte”.

“Ringrazio la sottosegretaria Rontini, che ieri mi ha accompagnato, tappa per tappa, nei sopralluoghi in Romagna- ha sottolineato Curcio-. E ringrazio il vicepresidente Colla, con cui collaboreremo, gli assessori e tutti i presenti. Finora è stato fatto il massimo di quello che si poteva fare. Ora- ha proseguito- dobbiamo verificare a che punto siamo e cercare di accelerare, e questo si fa ascoltando il territorio, che qui è molto vivo, positivo e accogliente. Questa è una terra che, di ripartenze, dal 2012 a oggi, ne ha viste davvero tante”.

Tra i temi su cui si è soffermato il commissario, la richiesta da parte del territorio dell’ampliamento dell’area colpita dagli eventi alluvionali dopo il 2023, gli indennizzi, la ricostruzione pubblica, la pianificazione (Piani speciali) e l’urbanistica, le opere urgenti.

La nuova ordinanza

Per fronteggiare le esigenze più urgenti causate dagli eventi alluvionali di ottobre 2024, in base alla nuova ordinanza potranno essere erogati fino a 5mila euro di contributi alle famiglie (10mila euro per quelle danneggiate anche dall’alluvione di maggio 2023) e fino a 20mila euro di contributi alle imprese e ai professionisti danneggiati dall’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna nell’ottobre scorso. La domanda di contributo potrà essere presentata tramite i sindaci dei comuni colpiti da parte delle famiglie, oppure tramite la Regione Emilia-Romagna per le imprese.

Il contributo verrà erogato in due fasi: acconto e saldo. Le domande di acconto devono essere presentate entro il 30 giugno 2025. Il sostegno è rivolto al ripristino (anche parziale) di abitazioni principali e relative pertinenze danneggiate, alla pulizia e alla rimozione di acqua, fango e detriti; al ripristino o sostituzione di beni mobili distrutti o danneggiati, di impianti essenziali per acqua, gas ed energia elettrica, o delle parti comuni degli edifici residenziali non fruibili.

Per le attività produttive, il commercio e i professionisti il contributo copre spese relative al ripristino della sede, delle pertinenze, dei beni strumentali, delle scorte, dei beni mobili, degli impianti, gli interventi di pulizia e le spese di delocalizzazione.

 

Sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con dispositivi di ultima generazione: riapre il bando regionale

Sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con dispositivi di ultima generazione: riapre il bando regionaleRiapre lunedì 27 gennaio il bando regionale che consente di accedere ai contributi per la sostituzione di caldaie, camini e stufe a legna o pellet con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore. Dopo il successo dei due bandi precedenti, quello del 2023 che ha sovvenzionato quasi 2.400 impianti e quello del 2024 (che si è concluso il 31 dicembre scorso), la Regione finanzia la riapertura per il 2025 grazie a circa 10 milioni di euro del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica). Nel 2024 sono state più di 5.700 le domande presentate, per quasi 18,5 milioni di euro di contributi.

“Riproponiamo una misura molto attesa e apprezzata dalle famiglie- spiega l’assessora all’Ambiente, Irene Priolo- ma che, soprattutto, migliora l’efficienza energetica degli impianti e riduce l’inquinamento atmosferico, in linea con una delle misure previste dal Piano aria integrato regionale. Uno dei motivi che incidono sulla presenza di polveri sottili nell’aria, infatti- prosegue Priolo- è proprio la combustione di caldaie di vecchia generazione e di biomasse tramite impianti obsoleti. E se vogliamo vincere la sfida di un’aria più pulita, dobbiamo agire su più fronti e con misure in grado di premiare i cittadini che scelgono di aiutarci in modo concreto”.

I destinatari del bando

Il provvedimento è rivolto ai cittadini residenti nei comuni delle zone di pianura dell’Emilia-Romagna già assegnatari, dal 1^ gennaio 2023, del contributo ‘Conto termico’, il fondo per incentivare la produzione di energia termica e per sostenere gli interventi mirati al miglioramento dell’efficienza energetica di edifici e abitazioni da parte del Gse (Gestore servizi energetici).

Modalità e tempi

Per accedere alla richiesta di contributo è necessario disporre delle credenziali di autenticazione Spid, Carta di identità elettronica (Cie) o Carta nazionale dei servizi (Cns): le domande devono essere effettuate esclusivamente per via telematica dall’apposito applicativo informatico raggiungibile da questa pagina e potranno essere presentate alla Regione dalle ore 14 del giorno 27 gennaio alle ore 16 del 31 dicembre 2025, salvo esaurimento dei fondi prima del termine stabilito.

A cosa servono i contributi

I fondi sono destinati al ricambio di impianti di riscaldamento alimentati a biomassa legnosa – camino aperto, stufa a legna/pellet, caldaia a legna/pellet – di potenza inferiore o uguale a 35 kW e con classificazione emissiva fino a 4 stelle con nuovi generatori a 5 stelle o pompe di calore.

L’ammontare del contributo

Il contributo regionale sarà concesso a fondo perduto a integrazione del contributo riconosciuto dal Conto termico (Gse) per lo stesso intervento. Gli importi massimi varieranno in funzione delle tipologie di impianto installato, e precisamente: caldaia a legna fino a 8mila euro; caldaia a pellet fino a 7mila euro; pompe di calore fino a 6mila euro; termocamini / termostufe / termocucine (queste ultime ammesse esclusivamente se generatori di calore collegati tramite scambiatori all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento) fino a 5mila euro; inserto camino a legna fino a 4mila euro; inserto camino a pellet fino a 4mila euro; stufa a legna fino a 3mila euro; stufa a pellet fino a 3mila euro.

Cinque misure cautelari per i reati di associazione per delinquere e dichiarazione fraudolenta

Cinque misure cautelari per i reati di associazione per delinquere e dichiarazione fraudolentaNella prima mattinata di oggi, i finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Parma hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal GIP del locale Tribunale, su richiesta di questo Ufficio di Procura, nei confronti di 5 soggetti: uno, residente in provincia di Parma, attinto dalla custodia
cautelare in carcere; tre, residenti nelle province di Parma, Forli-Cesena e Verona, posti
agli arresti domiciliari e uno, residente in provincia di Pordenone, destinatario dell’obbligo
di firma.

Gli indagati, in totale 42 soggetti, sulla base degli elementi probatori allo stato raccolti,
sono indiziati, a vario titolo dei reati di associazione per delinquere, dichiarazione
fraudolenta mediante utilizzo di fatture false ed emissione di false fatture.
Il provvedimento restrittivo segue un decreto di sequestro preventivo emesso dalla
medesima Autorità Giudiziaria per oltre 4,6 milioni di euro, eseguito dalle Fiamme Gialle
lo scorso mese di novembre, per un importo pari al profitto dei reati tributari contestati, in
relazione ad un giro di fatturazioni per operazioni inesistenti il cui ammontare sfiorerebbe i 20 milioni di euro e vedrebbe il coinvolgimento di oltre 40 imprese dislocate in Emilia Romagna, Lombardia, Veneto, Puglia e Piemonte.

Nello specifico, le indagini condotte dagli investigatori del Nucleo di polizia economico
finanziaria di Parma mediante attività tecniche, telefoniche e ambientali, pedinamenti,
analisi di segnalazioni per operazioni sospette e un’accurata ricostruzione dei flussi
finanziari, hanno permesso di acquisire elementi indiziari in ordine alla esistenza di
un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una complessa frode fiscale
nel settore del commercio dei pallets.
Dagli approfondimenti svolti è stato possibile ricostruire un articolato meccanismo illecito il
cui centro nevralgico sarebbe da individuarsi in molteplici centri di raccolta di bancali,
collocati in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, tutti facenti capo a società costituite ad
hoc dal gruppo e ad esso serventi (le cd. società filtro), poi risultate mere ramificazioni
della società capofila – nota impresa del settore operante in provincia di Parma – funzionali
all’acquisto “in nero” di bancali usati dagli autotrasportatori.

Le società filtro, risultate formalmente intestate a meri “prestanome”, sarebbero state
oggetto di un periodico avvicendamento, lasciando inalterato il punto fisico di raccolta dei
bancali, allo scopo di sfruttare la notorietà acquisita nel tempo nei confronti dei numerosi
camionisti che avrebbero ceduto i beni dietro remunerazione in denaro contante, stabilita
dal dominus dell’ipotizzata associazione per delinquere.
Nel corso delle investigazioni è poi emerso come la società capofila avrebbe operato sul
mercato dei pallets su diversi livelli, mescolando abilmente la fase commerciale – di per sé
lecita – che si sviluppava mediante l’acquisto con regolare fattura di bancali usati dai legittimi possessori, al fine di sottoporli ad un ciclo industriale di recupero e successiva reimmissione nel mercato, con una parallela attività di approvvigionamento di tali beni sul
“mercato nero”, perseguita mediante la vasta rete fisica di raccolta, presente sul territorio.
Sulla scorta del disegno criminoso ipotizzato, la rete societaria di raccolta avrebbe
necessitato, a sua volta, di predisporre opportune fatture di “acquisto” formalmente emesse da società prive di qualsivoglia consistenza economica, ovvero società “cartiere pure”, necessarie a fondare una pretesa regolarità dichiarativa e fiscale delle società filtro, al fine di dimostrare l’origine della merce venduta alla capofila.

In conformità con le nuove disposizioni normative, il Giudice per le indagini preliminari del
Tribunale di Parma ha sottoposto gli indagati ad interrogatorio preventivo, all’esito del quale, valutata la sussistenza delle esigenze cautelari in ordine al pericolo di reiterazione dei reati di associazione per delinquere e dichiarazione fraudolenta mediante utilizzo di
fatture false, ha emesso la misura cautelare eseguita in data odierna.

L’odierna attività testimonia la costante attenzione e il perdurante impegno profuso dalla
Guardia di Finanza di Parma, nell’ambito delle indagini coordinate da questa Procura
della Repubblica, a contrasto delle frodi fiscali e dei contesti di illegalità economico-finanziaria di maggiore gravità, a tutela delle imprese che invece operano nel rispetto della legge, nonché per il recupero delle risorse sottratte alla collettività.

Con questo comunicato si intendono sottolineare, in definitiva, i seguenti aspetti che
denotano la particolare rilevanza pubblica dei fatti:
1. in primo luogo, l’ammontare certamente rilevante della materia imponibile sottratta a
tassazione generata dalla sistematica evasione delle imposte dovute con conseguente
ingente danno finale per le casse dello Stato, fatto in sé obiettivamente grave;
2. in secondo luogo, gli illeciti contestati e lo schema ricostruito fondato sulla sistematica
creazione di società filtro e sul reperimento di denaro contante attraverso simulate
operazioni contabili che ha creato un canale illecito di finanziamento per il gruppo
criminale investigato con una conseguente chiara alterazione delle normali regole di
concorrenza;
3. in terzo luogo, la complessità del meccanismo fraudolento realizzato, anche in
considerazione dello specifico settore merceologico che gode di un particolare sistema
di applicazione dell’Iva, c.d. reverse charge, circostanza che ha reso particolarmente
complessa l’individuazione della frode.

Si evidenzia, infine, che i provvedimenti sono stati emessi sulla scorta degli elementi indiziari acquisiti in fase di indagine preliminare. Pertanto, in attesa di giudizio, trova applicazione, per tutti gli indagati, il principio di presunzione di innocenza.

Granchio blu, presentato a Roma il piano nazionale di contrasto alla sua diffusione e proliferazione

Granchio blu, presentato a Roma il piano nazionale di contrasto alla sua diffusione e proliferazione“Il piano presentato dal Governo per contrastare l’avanzata del granchio blu è una notizia positiva, che può segnare una svolta importante. Ora è fondamentale lavorare con tempestività e in coordinamento con le istituzioni regionali e locali, con le associazioni di pesca e le imprese, che non si sono mai sottratte al confronto e alla necessità di trovare soluzioni condivise”.

Così l’assessore all’Agricoltura, Alessio Mammi, commenta le sei misure del piano di intervento per il contenimento e il contrasto del fenomeno della diffusione e proliferazione del granchio blu, presentate questa mattina al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare alla presenza dei ministri dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, e del commissario straordinario nazionale, Enrico Caterino.

“Ringrazio il Governo e il commissario per aver presentato questo piano, che oggi prende il via- sottolinea Mammi, che ha partecipato all’incontro a Roma-. La Regione Emilia-Romagna farà come sempre la propria parte: abbiamo già messo a disposizione 2 milioni di euro per ristorare le imprese, per la raccolta e lo smaltimento del granchio e metteremo a disposizione un altro milione di euro nel bilancio 2025 a fronte di danni molto pesanti che hanno colpito il comparto anche nel corso del 2024”. Inoltre, proprio Mammi sarà a Goro insieme al presidente della Regione, Michele de Pascale, il 30 gennaio per un nuovo incontro con le imprese e le associazioni di pesca: “Continueremo il confronto che dall’inizio dell’emergenza ci ha portato ad ascoltare il loro grido di allarme e a trovare insieme modalità e soluzioni per affrontare questo dramma”.

Nella sacca di Goro e nelle Valli di Comacchio, infatti, annualmente venivano prodotte circa 16mila tonnellate di vongole, che corrispondono al 55% della produzione italiana e al 40% di quella europea, con circa 1.700 addetti che fanno riferimento alle marinerie di Goro e di Comacchio. “E’ evidente, dunque, il valore di questa economia non solo per il nostro territorio ma per l’intero Paese- prosegue Mammi-:  il delta del Po è leader a livello nazionale ed europeo nella produzione di vongole, un grande patrimonio economico che è stato duramente colpito da questo fenomeno, causando implicazioni anche di natura sociale per la tenuta delle stesse comunità, in un territorio nel quale l’acquacoltura è la prima economia e fonte di reddito”. Dunque, conclude l’assessore, “serve intervenire presto, con tempestività e con una strategia condivisa anche a livello nazionale, che dovrà vederci tutti impegnati anche nei prossimi mesi. Ringrazio le imprese e le associazioni di pesca per il continuo confronto e la volontà di trovare soluzioni condivise. Con loro e assieme ai sindaci e al prefetto di Ferrara- conclude l’assessore-, la Regione continuerà a presidiare e cercare soluzioni per contrastare la diffusione del granchio blu”.

 

COLDIRETTI, BENE PIANO INTERVENTI, ORA MISURE PER FAR RIPARTIRE LE IMPRESE

I danni causati dal granchio blu alla pesca italiano sono ormai raddoppiati rispetto ai 100 milioni di euro stimati a metà 2024 e la messa in campo di un piano di intervento straordinario è importante per dare risposte alle imprese ittiche che hanno visto i propri allevamenti di acquacoltura devastati dal parassita alieno. È il commento di Coldiretti dopo la presentazione delle misure per fronteggiare l’emergenza avvenuta al Masaf, con il Commissario straordinario Enrico Caterino e i ministri dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida e dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin. Per la principale organizzazione agricola italiana ha preso parte all’evento la responsabile di Coldiretti Pesca Daniela Borriello.

Per non disperdere le risorse è importante un Piano nazionale di Coordinamento delle ricerche scientifiche delle specie aliene, tanto più necessario considerando che gli effetti dei cambiamenti climatici sono sempre più evidenti, come dimostra la stessa proliferazione rapida del granchio blu.

In merito alla proposta del Commissario di uno schiuditoio nazionale – continua Coldiretti – per sostenere la crescita delle vongole, si può ipotizzare di puntare su quelli territoriali per far ripartire le imprese di allevamento di vongole che si stanno indirizzando verso altre attività, per produrre seme in qualità e quantità adeguate

Per contrastare la diffusione del granchio vanno utilizzati inoltre predatori naturali autoctoni, come ad esempio il branzino, evitando altre soluzioni che comporterebbero l’ingresso nei nostri mari di altre specie, il cui impatto non sarebbe facilmente calcolabile.

L’intero settore dell’acquacoltura, che rappresenta uno dei fiori all’occhiello della pesca Made in Italy con un valore di produzione di circa mezzo miliardo di euro, è in serio pericolo. La parte più significativa di questa produzione è costituita dalle cozze, seguite dalle vongole al terzo posto. Senza dimenticare la produzione di ostriche, che sta diventando una vera e propria eccellenza italiana.

Dalla primavera del 2023, la produzione di vongole sia nel Veneto che in Emilia è stata quasi del tutto cancellata dagli attacchi del granchio blu e la stessa sorte è stata riservata agli allevamenti di cozze, in particolare quelli della pregiata Scardovari Dop, gravemente danneggiati. Per difendere le produzioni le imprese ittiche sono state costrette a investire in attrezzature spesso molto costose, con reti a maglie adatte a proteggere gli impianti ma l’assedio dei predatori non si è fermato.

Questa grave crisi minaccia la sopravvivenza di oltre 2.000 famiglie nella regione, come denuncia Coldiretti. Molti dipendenti di cooperative e consorzi sono stati posti in cassa integrazione, mentre i lavoratori delle ditte individuali non possono usufruire di alcun sostegno.

Annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Modena sud in A1

Annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Modena sud in A1Sulla A1 Milano-Napoli, è stata annullata la chiusura dell’uscita della stazione di Modena sud, che era prevista dalle 22:00 di questa sera, mercoledì 22, alle 6:00 di giovedì 23 gennaio.

 

Inaugura a Formigine la sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri

Inaugura a Formigine la sede dell’Associazione Nazionale CarabinieriSi terrà sabato 25 gennaio, alle ore 14.30 l’inaugurazione della sede dell’Associazione Nazionale Carabinieri, in Via Stazione 5 a Formigine.

Oltre al Sindaco Elisa Parenti e all’Assessore alla Sicurezza integrata Andrea Corradini, saranno presenti il Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Colonnello Lorenzo Ceccarelli e il Presidente dell’Associazione Nazionale Carabinieri – Sezione di Modena Giuseppe Patta.

A seguire, alle ore 15.15 presso la chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, si terrà la Messa celebrata dal Cappellano militare dei Carabinieri, Mons. Giuseppe Grigolon.

Afferma Giuseppe Patta: “Dallo scorso mese di giugno, è in atto una positiva collaborazione tra i Volontari dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Modena e l’Amministrazione comunale di Formigine, che li vede impegnati in attività di osservazione e monitoraggio su tutto il territorio a beneficio dei cittadini. Un ulteriore sviluppo di questa cooperazione è rappresentato dalla nascita della sottosezione dell’Associazione Nazionale Carabinieri modenese nel territorio di Formigine, resa possibile sia in virtù della disponibilità delle Autorità sia dal fatto che qui risiedono molti carabinieri in congedo. Siamo dunque ben lieti sabato di poter inaugurare la nuova Sottosezione ANC di Formigine”.

Domenica si parla di pace e ’68 a Villa Cuoghi Fiorano

Domenica si parla di pace e ’68 a Villa Cuoghi FioranoDomenica 26 gennaio a Villa Cuoghi, in via Gramsci n. 32, a Fiorano Modenese sono in programma due iniziative organizzate da associazioni del territorio con il patrocinio del Comune.

Alle ore 16.30 il Comitato per l’educazione alla pace, la sezione fioranese dell’ANPI e i Circolo culturale Nuraghe, propongono un dibattito dal titolo “Fuori la guerra dalla storia”. Parleranno del tema “Ripudiare la guerra, costruire la pace in Ucraina, in Palestina e nel mondo. Da Auschwitz al genocidio a Gaza. Il ruolo di Israele, dell’Europa e degli USA” l’avvocato Fausto Gianelli, dell’associazione Europa – avvocati per la democrazia e i diritti umani, il professor Domenico Campana dell’associazione Un ponte per ETS e la professoressa Antonia Bertoni dell’ANPI. Coordina il dibattito Egidio Pagani del Comitato per l’educazione alla pace.

L’ingresso è libero e gratuito.

Alle ore 17.30, presso la propria sede, l’associazione Amici della Musica Nino Rota, in collaborazione con l’associazione INArte, per il “Tè delle 5”, presenta il libro “Quando il cielo era con noi. Un outsider del Sessantotto”. L’autore Angelo dialogherà con Tina De Falco. L’ingresso è libero e gratuito.

 

I numeri e servizi della biblioteca comunale di Fiorano nel 2024

I numeri e servizi della biblioteca comunale di Fiorano nel 2024Nel 2024 biblioteca comunale di Fiorano Modenese “Paolo Monelli”, presso il BLA, ha visto un’ottima affluenza di utenti che dimostrano di apprezzarne i servizi e le iniziative dedicate alla lettura per adulti e bambini, oltre  ad avere  registrato un considerevole aumento dei prestiti librari

Sono stati Sono stati 430 i nuovi utenti registrati nel 2024 per un totale di 2.745 fruitori attivi della biblioteca, che nel corso dell’anno hanno richiesto 25.194 prestiti, un dato questo in continuo aumento negli ultimi tre anni che rende merito al buon lavoro della struttura e degli operatori e che supera abbondantemente anche gli anni pre-Covid, quando i prestiti ammontavano a circa 20 mila all’anno.

Anche l’opportunità di usufruire di diversi servizi quali la consegna autonoma dei testi attraverso il box predisposto all’esterno o la modalità di prestito “take away” per cui i lettori possono prenotare il libro desiderato via mail, telefonicamente o tramite BiblioMo, e passarlo a ritirare entro una settimana, ha incentivato l’abitudine alla lettura dei cittadini fioranesi.

Significativo anche il dato dei prestiti di libri per ragazzi (14.067), favorito dai progetti scolastici che si svolgono nel corso dell’anno in biblioteca e che fanno ben sperare riguardo all’apprezzamento della lettura e del libro cartaceo anche tra i nativi digitali. In particolare nel 2024 sono state coinvolte nei progetti della biblioteca di Fiorano Modenese 23 sezioni delle scuole d’infanzia, 26 classi della scuola primaria e 34 classi di scuola secondaria di primo grado.

A questi progetti scolastici si aggiungono poi le 28 iniziative gratuite per minori (spettacoli, letture, etc) organizzate in biblioteca lo scorso anno, che hanno visto la partecipazione di quasi 400 tra bambini e ragazzi (399 per l’esattezza).

Sono state 28 anche le iniziative a libero accesso e gratuite dedicate dalla biblioteca comunale di Fiorano Modenese agli adulti, come gruppo di lettura, le rassegne “Monografie” e “Un’ora al BLA”, oltre ai consigli di lettura, che hanno visto la partecipazione di 698 persone.

“I numeri evidenziano i risultati delle diverse azioni sinergiche messe in campo, nel costante impegno di promozione della lettura non solo come strumento di crescita individuale,  ma anche della comunità. Le diverse iniziative promosse dalla biblioteca di Fiorano Modenese, rivolte a differenti target, hanno infatti un ulteriore valore trasversale: quello di promuovere l’incontro e la relazione. Il BLA e le progettualità che qui vengono sviluppate incrociano in questo senso promozione della cultura e di coesione sociale. Una direzione su cui è importante continuare ad investire.”, ha evidenziato l’assessore alla Cultura e Politiche per le nuove generazioni, Marilisa Ruini.

Anche la sala studio continua a essere apprezzata e molto frequentata, soprattutto da studenti universitari che si recano al BLA anche da altri Comuni, trovando particolarmente confortevole la biblioteca fioranese.

Infine sono stati 1.031 i nuovi testi acquistati o ricevuti in donazione nel 2024.

Post alluvione, il neo-commissario Curcio in Regione. Tullia Bevilacqua (Ugl Emilia-Romagna): “Condivise le linee guida del suo mandato”

Post alluvione, il neo-commissario Curcio in Regione. Tullia Bevilacqua (Ugl Emilia-Romagna): “Condivise le linee guida del suo mandato”Il commissario per la ricostruzione post alluvione Fabrizio Curcio ha incontrato questa mattina a Bologna tutti i componenti istituzionali del Patto regionale per il Lavoro e per il Clima. Al termine della riunione ha partecipato a un punto stampa insieme al presidente della Regione, Michele de Pascale.

“Come sindacato abbiamo partecipato alla riunione e abbiamo accolto con soddisfazione la conferma della notizia che saranno erogati i ristori alle famiglie ed alle imprese (singolarmente con 10 mila e 20 mila euro, rispettivamente) alle famiglie ed alle imprese che hanno subito i danni di due alluvioni consecutive. Abbiamo apprezzato la rassicurazione che Curcio proseguirà il lavoro avviato dal generale Figliuolo ribadendo l’importanza di un approccio integrato tra i vari enti locali e le parti sociali, per ottimizzare l’uso delle risorse disponibili e garantire la realizzazione di progetti che possano rafforzare la resilienza del territorio e dei suoi abitanti”: ha commentato Tullia Bevilacqua, segretario di Ugl Emilia-Romagna che ha partecipato questa mattina alla riunione del Patto per il Lavoro e per il Clima.

“Riteniamo positivo che si possa continuare a costruire una rete di collaborazione tra i vari livelli di governo locale e nazionale per proseguire in modo efficace le sfide legate alla prevenzione dei rischi ed alla gestione delle emergenze migliorando e intensificando la pianificazione di interventi sul territorio, con particolare attenzione alla prevenzione del dissesto idrogeologico regionale”: aggiunge il segretario Tullia Bevilacqua.

“Come Ugl siamo pronti a collaborare per fornire ogni suggerimento utile a proteggere il nostro territorio, i nostri cittadini e le imprese. Abbiamo già fornito il nostro contributo progettuale inviando al presidente della Regione in carica Michele de Pascale una serie di proposte che sottolineano l’importanza di una programmazione adeguata che guardi al futuro, con investimenti nelle infrastrutture e nella sicurezza per evitare che i danni provocati dalle alluvioni del 2023 e 2024 si possano ripetere”: ha concluso Tullia Bevilacqua, segretario di Ugl Emilia-Romagna.

 

Oggi a San Lazzaro si è svolta l’Assemblea Regionale della FIOM Emilia Romagna

Oggi a San Lazzaro si è svolta l’Assemblea Regionale della FIOM Emilia RomagnaMercoledì 22 gennaio presso l’Arci San Lazzaro si è svolta l’Assemblea Regionale della FIOM Emilia Romagna, alla quale hanno partecipato oltre 600 componenti delle diverse Assemblee Provinciali.

I lavori sono stati chiusi da Michele De Palma, Segretario Generale della FIOM Nazionale e agli stessi hanno partecipato, oltre alle Segreterie e ai Segretari Generali dei diversi territori provinciali, Gianni Cotugno, Segretario Generale della FIOM Emilia Romagna, Massimo Bussandri, Segretario Generale della CGIL Emilia Romagna e Giada Zoli, del Collettivo Monnalisa.

“Salario Dignità Lavoro per Tutte e Tutti” sono state le parole d’ordine dell’iniziativa e del percorso di Mobilitazione che vede impegnata la FIOM nella stagione di rinnovo dei principali Contratti Nazionali del comparto, fino ad arrivare ai Referendum sul Lavoro promossi dalla CGIL.

Nello scorso mese di novembre si è arrivati alla rottura del tavolo di trattativa con Confindustria – Federmeccanica e Assistal a causa delle contro-piattaforma da questi presentata. Una contro-piattaforma che ha la pretesa di cancellare l’unica legittima piattaforma rivendicativa votata da centinai di migliaia di Lavoratrici e Lavoratori Metalmeccanici e che, in maniera reazionaria, si rifiuta di affrontare i temi degli aumenti salariali certi, delle politiche industriali, del contrasto alla precarietà e della riduzione dell’orario di lavoro.

Tutti temi, questi, che invece sono necessari per affrontare la crisi economica che in molti settori si sta consolidando, a partire dal livello europeo, e per salvaguardare i posti di lavoro. La FIOM Emilia Romagna ribadisce, da un lato, che non verranno contrastate iniziative unilaterali di licenziamento collettivo e di chiusure aziendali (spiccano i casi recenti della Lafert di Ravenna e della Marzocchi di Bologna, oltre alle vertenze ancora aperte di Berco e Rexnord Tollok di Ferrara), dall’altro, che deve essere redistribuita la ricchezza prodotta dalle imprese negli ultimi anni, figlia anche della finanziarizzazione crescente dell’industria, assicurando a Lavoratrici e Lavoratori importanti aumenti salariali.

Su queste rivendicazioni la FIOM Emilia Romagna è stata protagonista nella prima campagna di scioperi per la riconquista del Contratto Nazionale, che ha visto una spinta articolazione nelle fabbriche, necessaria per scardinare le resistenze delle Confindustrie locali, e che dovrà continuare se non verrà riaperto il tavolo contrattuale sulla base della piattaforma sindacale.

L’Assemblea Regionale della FIOM, poi, ha votato all’unanimità un documento politico, costruito con la collaborazione del Collettivo Femminista Monnalisa, sulla “Parità di Genere”, che parte dalla consapevolezza che per costruire una società più equa e più giusta è necessario ridurre le disparità tra le diverse soggettività a partire dai luoghi di lavoro. Il documento impegnerà tutta l’Organizzazione in un percorso fondato su tre pilastri: formazione, contrattazione e mobilitazione.

Sassuolo: appuntamento con Narra-Letture domani ad “Arnia”

Sassuolo: appuntamento con Narra-Letture domani ad “Arnia”Torna domani, giovedì 23 gennaio, l’appuntamento con Narra-Letture: il gruppo di lettura della Biblioteca N.Cionini, che si riunisce ogni mese per parlare di un libro in particolare, ma anche per scambiarsi consigli, scoprire nuove storie e condividere la passione per la lettura.

Considerata la momentanea impossibilità di utilizzare i locali della Biblioteca a causa degli interventi di ristrutturazione, l’incontro si terrà presso “Arnia”, in via Adige 1, sempre a partire dalle ore 20,30.

Domani, giovedì 23 gennaio protagonista sarà  “Leggere Lolita a Teheran” di Azar Nafisi

Agricoltura, Elisa Cugini nuova presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna

Agricoltura, Elisa Cugini nuova presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia RomagnaCambio alla guida di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, la Federazione regionale che riunisce 374 cooperative agricole, agroalimentari e della pesca con quasi 46.000 soci, 19.500 occupati e un fatturato complessivo di 11,6 miliardi di euro. Preso atto delle dimissioni di Raffaele Drei, presentate a seguito della nomina a presidente nazionale della Federazione, il consiglio regionale riunitosi ieri ha eletto all’unanimità Elisa Cugini come nuova presidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna.

Cinquant’anni, imprenditrice agricola con un allevamento di bovini da latte per la produzione di Parmigiano Reggiano, Elisa Cugini è presidente della Latteria Sociale La Mezzanese situata nel Comune di Sorbolo Mezzani nella Bassa Parmense. Attualmente è anche presidente di Confcooperative Parma e vicepresidente di Confcooperative Emilia Romagna.

Sono orgogliosa di questa nomina e di rappresentare cooperative di tutti i comparti vere eccellenze della regione. Ringrazio Raffaele Drei per il lavoro svolto fino adesso che lo ha portato ad assumere un incarico nazionale – ha commentato Elisa Cugini -. La cooperazione è un pilastro fondamentale nel sistema agroalimentare emiliano-romagnolo, dove ricopre un ruolo da protagonista in alcune delle principali filiere regionali: si va dalla pesca e dall’acquacoltura, organizzate per oltre il 90% in cooperative, al settore vitivinicolo che vede oltre l’80% dell’uva regionale conferita in cantine sociali e cooperative, dal Parmigiano Reggiano dove la produzione dei caseifici sociali raggiunge il 70%, fino all’ortofrutta, conferita dai produttori per oltre il 50% a strutture cooperative. Senza dimenticare la filiera bieticolo-saccarifera, dove è rimasta solo la cooperazione a tutelare e promuovere i bieticoltori italiani”.

“Questi dati – continua la neopresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna – ci richiamano ad una grande responsabilità: quella di rappresentare al meglio nelle sedi istituzionali il sistema cooperativo, nella convinzione che questo modello di impresa che ha contribuito a determinare il successo dell’agricoltura regionale, possa continuare a crescere nell’interesse dei soci produttori. Le politiche di aggregazione dell’offerta, gli investimenti nella ricerca per la protezione delle coltivazioni, il sostegno alle imprese nelle grandi transizioni, da quella tecnologica e digitale a quella ambientale, la tutela dei comparti dalle norme europee che spesso penalizzano le nostre aziende: sono alcune delle priorità del mio impegno”.

A seguito dell’elezione di Elisa Cugini alla presidenza della Federazione, il consiglio regionale ha eletto Aristide Castellari (presidente di Agrintesa, settori ortofrutta e vino) come nuovo vicepresidente di Confcooperative Fedagripesca Emilia Romagna, andando così ad affiancare il vicepresidente Vadis Paesanti con delega a pesca e acquacoltura.

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 23 gennaio 2025

Previsioni meteo Emilia Romagna, giovedì 23 gennaio 2025Cielo coperto con precipitazioni, anche a carattere di rovescio, sul crinale appenninico centro-occidentale, in graduale attenuazione nel pomeriggio. Durante la sera/notte, piogge provenienti dal settore settentrionale, interesseranno inoltre le zone della pianura centro-orientale.

Temperature minime in lieve aumento, con valori compresi tra 5 gradi della pianura occidentale e 8 gradi della fascia costiera. In lieve aumento anche le massime tra 6/10 della pianura emiliana fino a 11/14 gradi delle province romagnole. Venti deboli occidentali in pianura, con rinforzi da sud-ovest sui crinali appenninici. Mare poco mosso.

(Arpae)

Fp-Cgil Bologna: No alla chiusura delle sedi della Corte dei Conti

Fp-Cgil Bologna: No alla chiusura delle sedi della Corte dei Conti“La sciagurata proposta di riforma della giustizia contabile, che noi respingiamo con forza, prevede la chiusura di ben 17 sedi su 21 della Corte dei conti, che dovrebbero essere fagocitate in sei macro aree territoriali.

Alla sede regionale dell’Emilia-Romagna, oggi su Bologna, toccherebbe di essere accorpata sotto Venezia, facendo il paio con quella di Torino sussunta a Milano”, spiega una nota di Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna.

“Questi presidi, oggi distribuiti capillarmente sul territorio, svolgono una funzione insostituibile per garantire trasparenza, responsabilità e il contrasto agli sprechi di denaro pubblico.

Accorpare o eliminare tali sedi significa dunque indebolire la capacità di vigilanza della magistratura contabile, esponendo i cittadini a maggiori rischi di abusi, negligenze e mala gestione”.

“Questa modifica che non ha precedenti – proseguono Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna – se attuata avrà dunque una immediata ripercussione sulle attività amministrative determinando al contempo una diaspora di svariate centinaia di unità di personale, attualmente dislocate presso la capillare rete di sedi regionali.

Nel caso di Bologna il trasferimento forzato delle unità di personale avverrebbe, come accennato, in direzione della città lagunare”.

Come giustamente sottolineato dall’Associazione magistrati della Corte dei conti, l’efficacia amministrativa è legata a filo doppio alla prossimità territoriale e alla vicinanza con le amministrazioni locali in coerenza con il disegno di decentramento amministrativo previsto a partire dall’art. 5 della nostra Carta costituzionale.

Attraverso l’impoverimento calcolato di specifici territori come il nostro, si manifesta una chiara volontà politica di marginalizzare il ruolo della magistratura contabile.

La Corte dei Conti è una istituzione fondamentale contro gli sprechi e le irregolarità nella gestione delle risorse della collettività. Ridurne la presenza contiene il messaggio devastante che il controllo pubblico è una iattura, anziché una risorsa al servizio dei cittadini”.

Come Camera del Lavoro e FP Cgil di Bologna – conclude la nota – saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori, delle istituzioni e di tutte le forze sociali che già si stanno mobilitando a difesa di questo imprescindibile presidio di legalità”.

 

Chiusure notturne in programma su A1 e A14

Chiusure notturne in programma su A1 e A14Sulla A1 Milano-Napoli, per consentire lavori di manutenzione delle barriere di sicurezza, dalle 22:00 di venerdì 24 alle 6:00 di sabato 25 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra l’allacciamento con il Raccordo di Casalecchio e l’allacciamento A14 Bologna-Taranto, verso Milano.

In alternativa, chi proviene da Firenze ed è diretto verso Milano, potrà uscire alla stazione di Bologna Casalecchio, per poi proseguire sulla Tangenziale di Bologna verso San Lazzaro di Savena/A14 Bologna-Taranto, prendere l’uscita 2 Borgo Panigale e immettersi sulla viabilità ordinaria: rotonda Benedetto Croce, viale Alcide de Gasperi, SS9 via Marco Emilio Lepido, con ingresso in A14 attraverso la stazione di Bologna Borgo Panigale.

Si precisa che sul Raccordo di Casalecchio, sarà chiuso lo svincolo di immissione sulla A1 Milano-Napoli, per chi proviene da Ancona (A14) o dall’entrata di Bologna Casalecchio ed è diretto verso Milano.

In alternativa si consiglia di utilizzare la stazione di Bologna Borgo Panigale.

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Sulla A14 Bologna-Taranto, sarà chiusa la stazione di Bologna Fiera, per consentire lavori di consolidamento delle scarpate degli svincoli di stazione, nei seguenti giorni e con le seguenti modalità:

-dalle 22:00 di giovedì 23 alle 6:00 di venerdì 24 gennaio, sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene dalla A1 Milano-Napoli e dalla A13 Bologna-Padova; dalle 22:00 di venerdì 24 alle 6:00 di sabato 25 gennaio, sarà chiusa in entrata in entrambe le direzioni, Bologna e Ancona e in uscita per chi proviene da Ancona.

In alternativa si consiglia di utilizzare le seguenti stazioni: sulla A14: Bologna San Lazzaro o Bologna Borgo Panigale; sul Raccordo di Casalecchio: Bologna Casalecchio; sulla A13 Bologna-Padova: Bologna Arcoveggio.

Sempre sulla A14 Bologna-Taranto, per consentire lavori di ampliamento a quattro corsie, dalle 22:00 di venerdì 24 alle 6:00 di giovedì 25 gennaio, sarà chiuso il tratto compreso tra Castel San Pietro e Imola, verso Ancona.

In alternativa, dopo l’uscita obbligatoria alla stazione di Castel San Pietro, percorrere la viabilità ordinaria: SP19, via San Carlo, SS9 via Emilia, SP610, via Selice e rientrare in A14 alla stazione di Imola.

 

Eroi del cielo, a Maranello la storia di Robert Thompson

Eroi del cielo, a Maranello la storia di Robert ThompsonTerzo e ultimo appuntamento con “Il coraggio della Storia”, ciclo di conferenze a cura dello storico e scrittore Giorgio Viola dedicate agli “eroi tra cielo, terra e spazio”. Sabato 25 gennaio alle ore 17 alla Biblioteca Mabic è in programma un incontro pubblico dal titolo “A pochi passi dalla luce” dedicato alla storia del pilota statunitense Robert Thompson, all’epoca dei fatti ventitreenne, precipitato a Pieve di Trebbo il 20 aprile 1945: al suo sacrificio venne conferita la “Silver Star” alla Memoria. Ingresso gratuito.

Formigine, di cordoglio del Sindaco Elisa Parenti per la scomparsa di Mons. Paolo Losavio

Formigine, di cordoglio del Sindaco Elisa Parenti per la scomparsa di Mons. Paolo LosavioIl Sindaco di Formigine Elisa Parenti esprime cordoglio per la scomparsa di Mons. Paolo Losavio: “Con grande dolore e profonda tristezza ho appreso della scomparsa di Don Paolo Losavio, una figura amata e rispettata dalla nostra comunità. Don Paolo è stato un punto di riferimento spirituale, un sacerdote che ha dedicato la sua vita alla cura delle anime, alla vicinanza agli altri e alla costruzione di una comunità più unita e solidale: a Formigine è stato parroco, prima di prestare servizio come vicario del Vescovo.

Il suo impegno instancabile, il suo amore per i più bisognosi, la sua dedizione nel servire il prossimo resteranno nel cuore di tutti noi. Don Paolo ha saputo ispirare molti, guidare con saggezza e sempre con un sorriso che esprimeva quella sua straordinaria umanità.

In questo momento di grande dolore, mi stringo con affetto alla sua famiglia, ai confratelli e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Il suo esempio e la sua testimonianza vivranno in ognuno di noi. Ci mancherà moltissimo, ma lo ricorderemo sempre con gratitudine”.

Ricostruzione post alluvione, il commissario Curcio oggi in Romagna

Ricostruzione post alluvione, il commissario Curcio oggi in RomagnaDa Faenza a Cesena passando per Modigliana e Sant’Agata sul Santerno, per chiudere a Forlì. Una giornata interamente dedicata alla Romagna, quella di oggi, per il commissario alla ricostruzione, Fabrizio Curcio, con una serie di sopralluoghi nelle zone più colpite tra le province di Ravenna e Forlì-Cesena.

Il primo appuntamento in mattinata in Municipio a Faenza (Ra) per un confronto con il presidente della Regione, Michele de Pascale, il sindaco di Faenza, Massimo Isola, e i primi cittadini della provincia. Presente la sottosegretaria alla Presidenza con delega alla Protezione civile, Manuela Rontini.

“Con il commissario Curcio abbiamo condiviso la necessità di incontrare tutti i sindaci e le sindache e fare una serie di sopralluoghi, stamani qui a Faenza con i primi cittadini della Provincia di Ravenna, questo pomeriggio con quelli di Forlì-Cesena- ha commentato de Pascale-. I sindaci sono il terminale diretto delle paure e della rabbia dei cittadini, quindi da parte nostra ci deve essere il massimo della comprensione, del lavoro di squadra. Ci sono alcune cose da migliorare- ha proseguito de Pascale-, come le procedure di indennizzo. Ci sono casi che sono stati indennizzati, ma occorre velocizzare le procedure e recuperare la fiducia dei cittadini, le risorse ci sono e possono essere ottenute. D’altra parte- ha aggiunto il presidente- condividiamo anche la necessità di identificare e realizzare con chiarezza e celerità alcune opere specifiche, fiume per fiume. L’opera di ricostruzione sta andando avanti, ma è chiaro che i livelli di sicurezza che c’erano prima degli eventi alluvionali non sono quelli che stiamo ricercando: serve un livello di sicurezza superiore. Il lavoro, quindi, che dobbiamo fare insieme- ha concluso- è studiare proposte, e in quest’ottica c’è necessità di un lavoro corretto e di una leale collaborazione con il Governo e il Parlamento, perché ci possa essere quel salto di sicurezza, anche nel medio e breve periodo, che i cittadini dell’Emilia-Romagna ovviamente chiedono”.

“Iniziamo dal territorio- ha detto il commissario Curcio-, l’incontro qui, oggi, con il presidente de Pascale e i sindaci ha proprio quest’obiettivo. In realtà- ha precisato il commissario- non è che si parte, qui si continua, definendo quali attività sono necessarie nella gestione emergenziale e post emergenziale per capire se, su quanto fatto finora, ci siano margini di miglioramento. Occorre cercare di capire che cosa possiamo e, anzi, dobbiamo fare per migliorare la sicurezza di queste comunità, tenendo conto degli eventi che si sono sovrapposti, nel 2023 e 2024, e di una cittadinanza che in alcuni casi è stanca e impaurita. Dobbiamo mettere in fila- ha concluso- le azioni che possiamo fare subito, nel medio termine, e anche in termini più lunghi, come per le opere infrastrutturali”.

Il programma della giornata

All’incontro in Municipio sono seguiti i sopralluoghi di Curcio a Faenza in via Cimatti (confluenza tra torrente Marzeno e fiume Lamone), al Ponte delle Grazie e all’adiacente ponte Bailey, nella zona di via Sarna, in via San Martino e via Sbirra.

Tappa successiva Modigliana, in provincia di Forlì-Cesena, il paese delle 6.962 frane. Qui Curcio si è recato al ponte di Ca’ Stronchino, il cui rifacimento spetta a Sogesid, società in house del ministero dell’Ambiente. Altro sopralluogo a Sant’Agata sul Santerno, nel ravennate, unico comune che ha avuto il 100% di edifici pubblici alluvionati, con visita al ponte ferroviario, da demolire (intervento, questo, in capo a RFI).

Segue poi la tappa a Cesena, per una visita al cantiere del torrente Pisciatello insieme al sindaco, Enzo Lattuca, in località Case Castagnoli. Qui, durante l’alluvione del 16-17 maggio 2023, una cinquantina circa di fabbricati del quartiere Madonna del Fuoco si sono allagati per tracimazione dall’argine destro del corso d’acqua.

La giornata di oggi terminerà con un incontro a Forlì, nella sede della Provincia, con il sindaco, Gian Luca Zattini, il presidente della Provincia di Forlì-Cesena, Enzo Lattuca, e tutti i sindaci della Provincia. Presenti il presidente della Regione de Pascale la sottosegretaria alla Presidenza Rontini.

I sopralluoghi: gli interventi in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile

Faenza

Nel territorio faentino, i lavori attualmente in corso sono stati avviati in somma urgenza dopo l’evento meteo del 17-18 settembre 2024. L’ambito interessato è la vallata del torrente Marzeno, il principale affluente del Lamone. Si tratta di lavori, per un importo di 800mila euro, che hanno visto la rimozione di accumuli di materiale galleggiante dalle acque della piena, il risezionamento del torrente (soprattutto in corrispondenza dei tratti maggiormente interessati da accumuli di ghiaie e altri materiali pietrosi) e il taglio selettivo della vegetazione lungo le sponde (piante morte o inclinate verso l’alveo). Un analogo intervento, dello stesso importo, partirà a breve lungo l’asta fluviale del Lamone, mentre nel tratto fra la confluenza con il Marzeno e la zona immediatamente a monte è previsto un cantiere, da un milione di euro, per il risezionamento dell’alveo e la profilatura delle scarpate.

Questi interventi si sommano a quelli già attivati nel corso del 2023/24, che hanno visto la sistemazione delle scarpate degli argini parzialmente o completamente collassate dopo degli eventi di maggio 2023, la ricostruzione dei muretti di via Renaccio, un analogo intervento di ripristino della sommità degli in via Cimatti e la sistemazione del muro già esistente in corrispondenza del Ponte Rosso, in via Don Giovanni Verità.

In collina sono stati avviati numerosi interventi (con fondi dell’ordinanza 8 del commissario straordinario alla ricostruzione) da parte del Consorzio della Bonifica della Romagna Occidentale, sulla base di una convenzione stipulata con Regione Emilia-Romagna.

Cesena

Con le ordinanze 8/2023 e 15/2023 del commissario straordinario alla ricostruzione sono stati finanziati interventi urgenti sui corsi d’acqua che interessano anche il comune di Cesena, per 6,8 milioni di euro. Si tratta, nel dettaglio, di sei interventi di cui 4 al momento in corso, uno in fase di affidamento e l’altro in fase di progettazione. In particolare, i lavori in corso sul fiume Savio e affluenti sono tre, per un importo complessivo di 4 milioni di euro e riguardano, nel dettaglio, la gestione della vegetazione lungo il corso d’acqua per la riduzione del rischio idraulico dal confine con la provincia di Ravenna fino al ponte di San Carlo, per 20 chilometri complessivi (1,6 milioni); la sistemazione idraulica degli affluenti del Savio per la riduzione del rischio in corrispondenza dei centri abitati (1,1 milioni di euro); ancora, il ripristino della funzionalità idraulica del Savio mediante il risezionamento con abbassamento delle quote delle golene, dal ponte della secante fino alla località i Maceri (1,3 milioni).

L’intervento sul torrente Pisciatello (670mila euro) ha come obiettivo garantire, in questo tratto del corso d’acqua, una capacità di deflusso e condizioni di stabilità delle sponde e dei corpi degli argini migliori rispetto a quelle antecedenti gli eventi alluvionali. Tutto questo mediante il risezionamento di un tratto di circa 1 chilometro con arretramento dell’argine sinistro, l’adeguamento localizzato delle quote di sommità degli argini e la realizzazione di nuovi muri idraulici dove sono presenti abitazioni (in adiacenza all’argine destro).

Cà Bella Colombaro: 2.600 ore di formazione erogate nel 2024 a più di 800 corsisti

Cà Bella Colombaro: 2.600 ore di formazione erogate nel 2024 a più di 800 corsistiCa’ Bella è il Centro di formazione tecnologica con sede a Colombaro, gestito su concessione del Comune di Formigine da un gruppo di imprese guidato da Zenit Formazione, società accreditata presso la Regione Emilia-Romagna, condizione che consente di offrire i corsi gratuitamente.

Nata nel 2019 su input dell’Amministrazione comunale con l’obiettivo di creare un polo di sviluppo per le competenze tecniche, oggi Ca’ Bella rappresenta un punto di incontro strategico tra imprese e realtà formative del territorio.

E i dati 2024 lo confermano: più di 800 corsisti formati in presenza, di cui 100 in cerca di occupazione, 350 già occupati e desiderosi di acquisire nuove competenze e 50 liberi professionisti che desiderano efficientare i propri processi; per un totale di oltre 2.600 ore di formazione erogate, più di 90 aziende coinvolte; senza dimenticare i 340 giovani partecipanti alle attività di orientamento.

Tra i temi dei corsi e degli eventi conclusi di recente figurano le competenze digitali, la certificazione sulla parità di genere in azienda, programmi specifici per lo sviluppo professionale di donne e liberi professionisti, percorsi innovativi legati a social network, cybersecurity, e-commerce, produttività lavorativa e transizione ecologica.

Con l’anno nuovo, ci sono tante nuove energie in campo. Attualmente sono attivi più di una decina di corsi gratuiti per lo sviluppo di competenze per l’imprenditorialità e l’autoimprenditorialità, le competenze digitali e il miglioramento dei processi produttivi ed è in partenza un corso di alta specializzazione IFTS dedicato allo sviluppo della figura professionale di Tecnico per il management di organizzazioni, impianti ed eventi sportivi, della durata di 800 ore che si svolgerà principalmente presso la sede di Modena (viale Buon Pastore 43, presso il Laboratorio Aperto).

Afferma il Vicesindaco con delega alla formazione Marco Casolari: “Ringrazio Zenit Formazione e tutte le aziende coinvolte a Ca’ Bella, uno dei progetti più innovativi del Comune di Formigine e nel quale continuiamo  a credere, supportati anche dai risultati che anche nell’anno passato sono stati ottenuti. Lo scopo è quello di mettere a disposizione delle filiere e dei sistemi produttivi locali le competenze professionali necessarie per sostenere processi di innovazione e crescita. Ma a livello personale, la formazione è un modo per continuare a mettersi in gioco sempre e migliorare se stessi: aiuta a crescere, a scoprire nuove opportunità e a raggiungere obiettivi che sembravano lontani. Con la formazione finanziata, è possibile accedere a percorsi di crescita professionale qualificati in maniera completamente gratuita. Ca’ Bella si dimostra dunque punto cardine dello sviluppo locale e regionale per persone e realtà produttive”.

Per ulteriori informazioni: tel. 389 9247511 o cabella@zenitformazione.com.

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